Date post: | 26-Nov-2023 |
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Intagliatore di area alto-renana,scultura lignea raffigurante sant’Antonio Abate, ultimo quarto XV secolo - primi decenni XVI. Saint-Germain (Montjovet),parrocchiale di San Germano. Legno scolpito ad altorilievo,policromo e dorato; 63x24x60 cm. Fotografia: N. Cuaz
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ReGioNe AutoNoMAVAlle d’AoStAsoprintendenza per i beni e le attività culturali
ISSN 2038-4092
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surintendance des activitéset des biens culturels
72010 Bollettino
Assessorato Istruzione e CulturaBollettino della Soprintendenzaper i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta
7, 2010
Direzione e redazioneUfficio beni archeologicipiazza Roncas, 12 - 11100 Aostatelefono 0165/275903fax 0165/275948
Comitato di redazioneLorenzo Appolonia, Laura Caserta, Gaetano De Gattis, Cristina De La Pierre, Roberto Domaine, Nathalie Dufour, Patrizia Framarin, Sara Pinacoli, Laura Pizzi, Claudia Françoise Quiriconi, Joseph-Gabriel Rivolin, Carlo Salussolia, Gianfranco Zidda
Redazione e impaginazioneLaura Caserta, Sara Pinacoli
Progetto grafico copertinaStudio Arnaldo Tranti Design
TraduzioniChristel Lambot, Carolina Colajanni
Si ringraziano i responsabili delle procedureamministrative e degli archivi della Soprintendenza
È possibile scaricare il Bollettino dal sitoistituzionale della Regione Autonoma Valle d’Aostawww.regione.vda.it/cultura/pubblicazioni
La responsabilità dei diversi argomenti trattatiè dei rispettivi autori, citati in ordine alfabetico
© 2010 Soprintendenza per i beni e le attività culturalidella Regione Autonoma Valle d’Aosta,piazza Narbonne, 3 - 11100 Aosta
SOMMARIO
1 Le patrimoine culturel immatériel : une ressource importante à conserver et à valoriser LaurentViérin Assesseuràl’éducationetàlaculturedelaRégionautonome Valléed’Aoste
5 Beni culturali oggi: alcune valutazioni critiche RobertoDomaine Soprintendenteperibenieleattivitàculturali GaetanoDeGattis Direttorerestauroevalorizzazione
9 Direction des archives et des bibliothèques Joseph-GabrielRivolin Directeurdesarchivesetdesbibliothèques
12 Direzione promozione beni e attività culturali CarlaFiou Direttorepromozionebenieattivitàculturali
15 Direction de la recherche et des projets cofinancés LorenzoAppolonia Directeurdelarechercheetdesprojetscofinancés ElenaBasso,SylvieCheney,ElisaConz, PietroGalinetto,AnnieGlarey,AmbraIdone, DenisePonziani,MariaPiaRiccardi,NicoleSeris
PROgettI euROPeI
25 Les programmes européens de coopération interrégionale. Les propositions approuvées et présentées LorenzoAppolonia
26 Sondages archéologiques à caractère préventif dans le site au Col du Petit-Saint-Bernard AlessandraArmirotti,StellaBertarione, PatriziaFramarin
31 « AVeR.AnciensVestigesenRuine.Desmontagnes dechâteaux ». Mises à jour initinere et réflexions sur la méthode GabrieleSartorio,AntonioSergi,StefanoPulga
SCHeDe e ARtICOLI
37 Cleyva-Bella. Insediamento umano d’alta quota nel Comune di Chamois DanteMarquet,MariaCristinaRonc, PiercarloGabriele,FlavioPinto
42 Indagini archeologiche in piazza Roncas ad Aosta (IV lotto 2009) PatriziaFramarin,ClaudiaDeDavide,DavidWicks
54 Indagini archeologiche in piazza San Francesco ad Aosta (II-III lotto 2009) PatriziaFramarin,DavidWicks
62 Indagini archeologiche in passage Vescoz ad Aosta. Nuovi dati dall’insula 32 a sud del Teatro romano AlessandraArmirotti,PatriziaFramarin
64 Indagini archeologiche preliminari nell’area della caserma Testafochi ad Aosta StellaBertarione,PatriziaFramarin,DavidWicks
77 Per una carta archeologica di AugustaPrætoria PatriziaFramarin,DanteMarquet,AscanioD’Andrea
84 Il rasoio romano di Aosta: nuova attribuzione e nuovi spunti MariaCristinaRonc,CesareRusalen
90 Il dittico di Anicio Probo. Note di storiografia recente da Costanzo Gazzera a John Shapley MariaCristinaRonc,MichelaBertolini
97 Sant’eusebio al Villair di Quart: i nuovi dati della campagna 2010 GabrieleSartorio,IanMarsden,DavidWicks
108 Restauro e realizzazione di un supporto antivibrazioni per i plutei della chiesa del Villair di Quart RichardFerrod,AntonioSergi,StefanoPulga
111 Église paroissiale Saint-Martin à Verrayes. Les fouilles urgentes pour la pose de nouvelles conduites GabrieleSartorio
112 L’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta. Un sistema di progettazione integrato GaetanoDeGattis,AlessiaFavre
116 La 35eRencontreValdôtaine à Avise BureaudePressedelaPrésidencedelaRégion autonomeValléed’Aoste
117 Ilétaitunefois...enVallée. Une histoire et un jeu pour raconter notre passé aux nouvelles générations des émigrés valdôtains MariaCristinaRonc,JessicaCasarotto, NatasciaDruscovic,StefanoJoly,DidierPascal, AnnaMariaPioletti
121 Il turismo archeologico come esperienza “sensibile”. Metodologie e tecnologie per la valorizzazione byIPhone/smartphone dei beni culturali MariaCristinaRonc,StefanoMassetto, AlineVarisella
129 Inhocclaustro. Studi sui capitelli del chiostro della collegiata dei Santi Pietro e Orso in Aosta RobertoDomaine,VivianaMariaVallet
133 Una scultura di area alto-renana nella chiesa di Saint-Germain a Montjovet GianfrancoZidda,NovellaCuaz
138 La VergineAssunta. Una scultura lignea valsesiana della prima metà del ’700 nel Museo del Tesoro della cattedrale di Aosta LauraPizzi
143 La chiesa di Fontaney a Pont-Saint-Martin LauraPizzi,GianfrancoZidda,PatrikPerret
158 Un piviale di velluto giardino su un dipinto conservato nella sacrestia della cattedrale di Aosta GianfrancoZidda
161 Castello di Fénis. Aggiornamento degli inventari degli arredi AntoniaAlessi,CristianaCrea,GiorgioDarbelley, AlessandraVallet
162 Castello di Aymavilles. Nuove ricerche per l’allestimento del museo FrancescaLupo
168 Interventi di manutenzione su antichi strumenti musicali: gli organi MarcoBagagiolo,EnnioBassi
169 Intervention d’entretien sur l’orgue de la cathédrale Notre-Dame-de-l’Assomption à Aoste NathalieDufour
170 Piazza Tour de l’Archet a Morgex. Applicazione di una metodologia di progettazione FabioColuzzi,NathalieDufour,PaolaMontafia, GiacomoPasini
178 L’acquisizione del complesso monumentale Vallaise di Arnad NathalieDufour,AlessiaFavre
183 Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta. Studio minero-petrografico delle stele antropomorfe LorenzoAppolonia,AlessandroBorghi, StefanoDeLeo,ValentinaRubinetto, MargheritaSerra
191 Manutenzione ed esposizione del balteo e del busto di Zeus (Giove Dolicheno) LauraBerriat,SimonettaMigliorini,ValeriaBorgialli
196 Studio delle policromie sulla facciata della cappella di Morge a La Salle. Giacomino da Ivrea fra passato e futuro LorenzoAppolonia,DarioVaudan,NicoleSeris, NicolettaOdisio
202 Maintenance programmée en Vallée d’Aoste. La pratique des interventions dans les lieux de culte. Méthodologies et problématiques LorenzoAppolonia,RosariaCristiano, PaolaLongoCantisano,SimonettaMigliorini, DanielaContini
208 La Restitutiond’édifices d’intérêt religieux. Événements et financements DomenicoCentelli,CristinaDeLaPierre
217 Collaborazioni scientifiche e valorizzazione delle opere d’arte del patrimonio valdostano nell’ambito delle attività espositive DariaJorioz
219 Le fotografie di Grat-Éloi Ronc: dal ritrovamento alla valorizzazione LuigiDanna,EnricoPeyrot
224 Le biblioteche della Valle d’Aosta. La situazione emergente dal censimento effettuato nel 2010 DonatoArcaro,Joseph-GabrielRivolin
234 Il recupero del patrimonio architettonico in Valle d’Aosta. Approccio contemporaneo o conservativo? DonatellaMartinet,ClaudiaFrançoiseQuiriconi, MaraAngelaRizzotto,LuanaBordet,PaoloChanoux, LauraMastandrea,DomenicoMazza,SabrinaNoro, FedericoPace,PieroTajé
244 La risorsa acqua: problematiche di tutela DonatellaMartinet,ClaudiaFrançoiseQuiriconi, MaraAngelaRizzotto
eLeNCO geNeRALe DeLLe AttIVItÀ
251 eventi
253 Convegni e conferenze
256 Pubblicazioni
257 Mostre e attività espositive
259 Progetti e programmi di ricerca
260 Didattica; pannelli informativi
261 Beni archeologici
264 Beni storico artistici
274 Beni architettonici restauro
281 Archivio storico
282 Sistema bibliotecario regionale
283 Bureau Régional pour l’ethnologie et la Linguistique
284 Laboratorio analisi scientifiche
288 Catalogo e beni architettonici
ABBReVIAZIONI
AA: Archivum Augustanum
ACCA: Archivio capitolare cattedrale di Aosta
ACVA: Archivio della curia vescovile di Aosta
AHR: Archives Historiques Régionales
BAA: Bibliothèque de l’Archivum Augustanum
BASA: Bulletin de l’Académie Saint-Anselme
BePA: Bulletin d’études préhistoriques et archéologiques alpines
BSBAC: Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturali
BSPABA: Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti
eAA: enciclopedia Arte Antica
eAM: enciclopedia Arte Medievale
MLeA: Monumenta liturgica ecclesiæ Augustanæ
SBSAe: Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici del Piemonte
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Premesse e obiettivi del lavoroGli scavi archeologici nel territorio di Aosta, motivati da un’intensa attività di tutela condotta con metodo strati-grafico nell’arco di circa un trentennio compreso tra 1970 e 2000, hanno prodotto una copiosa documentazione inerente soprattutto l’area dell’attuale centro storico, coincidente con il centro urbano di Augusta Prætoria, ancora tangibilmente testimoniato dalle mura di cinta. In parallelo procedeva l’integrazione della Forma urbis sul-la base delle risultanze degli scavi condotti in particolare nelle aree occupate da edifici pubblici della colonia, per-mettendo il riconoscimento del complesso forense, di un secondo impianto termale pubblico, di un edificio templa-re con porticus costruito lungo il Decumanus Maximus, per citare le acquisizioni più significative. L’infittirsi degli scavi aveva inoltre permesso di formulare un’ipotesi di suddivisione dello spazio abitabile in 64 insulæ rettango-lari e modulari, scandite dal regolare incrocio di decumani e cardines organizzati gerarchicamente.1 Le planimetrie archeologiche comprendenti le testimo-nianze degli apparati pubblici e privati urbani, sono sta-te formulate e interpretate da Rosanna Mollo che le ha articolate in una serie di piante di macrofase, corrispon-denti a periodi cronologici, pertinenti ad un lasso di tem-po compreso tra la fondazione urbana nel 25 a.C. e l’età tardoimperiale di IV-V secolo.2 La continuità nell’azione di indagine, sollecitata dalle esigenze della tutela ed esplicitata nelle sue varie forme, dallo scavo estensivo, quando possibile, all’intervento puntuale di emergenza, ha generato dagli anni ’90 del secolo scorso l’accumulo di una ulteriore documentazione significativa per qua-lità e quantità. Si rendeva con evidenza improrogabile una fase di aggiornamento che integrasse lo stato delle conoscenze nel frattempo acquisite, raccogliendo an-che i frutti di diverse responsabilità scientifiche eserci-tatesi nella lettura di ulteriori contesti resisi accessibili alle indagini. Per quanto riguarda l’aspetto topografico, risulta evidente che la nascita e i vari aggiornamenti della Forma urbis sono avvenuti con metodologie di rilievo e di restituzione dei dati in continua evoluzione e, di conseguenza, con gra-di di attendibilità molto differenti tra di loro.I primi tentativi si limitavano ad inserire aree indagate o murature antiche nello schema rettangolare della cinta muraria in una posizione approssimativa priva di valenza metrica.Nel 1979 venne eseguito un rilievo di insieme della cit-tà romana restituito nel rapporto 1/500 che, unitamente alla cartografia catastale, fu la base grafica per gli aggior-namenti degli anni successivi: le strutture antiche veni-vano riferite metricamente agli edifici limitrofi e inserite graficamente facendo riferimento ai profili degli edifici ri-conoscibili sulla carta catastale.3
L’Amministrazione regionale fece predisporre nel 1990 una poligonale con posa di punti fissi a cui corrispondono
monografie con coordinate esclusivamente planimetriche, mentre la situazione altimetrica veniva affrontata con una livellata su punti notevoli delle emergenze romane.Nel 1996 e in aggiornamenti successivi la poligonale ve-niva revisionata con metodo e strumentazioni moderni, sviluppata oltre la cinta romana e venivano materializzati caposaldi a cui corrispondevano monografie con coordi-nate nelle tre dimensioni e nei vari sistemi. Questo lavoro è attualmente utilizzato come appoggio topografico per tutti i rilievi di interesse archeologico. La conoscenza dei diversi gradi di attendibilità dei rilie-vi riferiti ai metodi sopra descritti è fondamentale per la consultazione del presente lavoro e per una corretta inter-pretazione in fase di una successiva ricostruzione ideale della città romana.Se per sviluppare questa nuova planimetria non è stato possibile affidarsi in automatico agli stessi riferimenti to-pografici assunti nella cartografia precedente, affrontare questa tematica oggi ha inoltre comportato di necessità l’utilizzo di modalità digitali di trasposizione alle quali ora è affidato il compito di registrare e conservare i dati topografici, sostituendo i prototipi cartacei. Le nuove tec-niche di trasposizione su base digitale hanno modificato la metodologia di acquisizione e di restituzione dei dati stessi, offrendo la possibilità di una maggiore articola-zione su piani distinti dei resti archeologici, fornendo così anche un luogo virtuale alla dimensione temporale dei dati. Si è pensato in prima battuta di utilizzare la dotazione cartografica disponibile all’interno dell’Amministrazione regionale, orientata alla fornitura di basi digitali, tra le quali sono già disponibili, ad esempio, le aree sottoposte a tutela archeologica dal Piano Territoriale Paesistico re-gionale, visualizzabili sul programma Cartographie. L’obiettivo del lavoro è quello di ottenere una cartografia che condensi il repertorio bibliografico georeferenziato, ma anche la casistica contemplata nelle schedature prov-visoriamente impostate alla fine degli anni ’90, per arri-vare alla registrazione delle situazioni note. Un sensibile incremento delle conoscenze potrà scaturire da questo assemblaggio critico, già solo riportando ad un minimo denominatore topografico i dati prodotti da interventi di-sparati, rimasti testimonianze isolate. Le opportunità in-site in tale processo, unitamente allo studio specifico di questa base di dati aggiornata, consentiranno in proiezio-ne la formulazione di una carta archeologica della città, supporto basilare per la previsione dei depositi potenziali della città antica. La valutazione di questi ultimi riveste un ruolo sempre più importante tra gli strumenti della tutela: la Soprintendenza è infatti sempre più sollecitata ad at-tuare forme di verifica preliminare dell’interesse archeolo-gico. L’orientamento della normativa in merito, contenuto nella L. 109 del 25 giugno 2005, è già entrato efficace-mente nella prassi della prevenzione, almeno per quanto riguarda la realizzazione delle opere pubbliche.
PER UNA CARTA ARCHEOLOGICA DI AUGUSTA PRÆTORIA
Patrizia Framarin, Dante Marquet, Ascanio D’Andrea*
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Va da sé che quanto attualmente allo stadio sperimen-tale ai fini dello studio dei resti archeologici nella città, potrà essere utilmente esteso nel territorio circostante, comprendendo l’agro urbano, il sistema viario, lo sviluppo delle necropoli, dilatando quindi nello spazio e nel tempo le opportunità offerte da questo sistema di registrazione.
Raccolta dei dati d’archivio e posizionamento degli interventi archeologici nel settore campioneL’indagine archeologica condotta a partire dal 2006 nell’area di piazza Roncas ha permesso di riconoscere una serie di dati che aprono la strada alla formulazione di nuove ipotesi interpretative relativamente alla città di età romana. Dall’esigenza di dover affrontare unitariamente lo studio di un’intera area all’interno della cinta muraria urbana, si è avvertita la necessità di prendere in esame il materiale pregresso relativo agli interventi archeologici effettuati nell’area d’indagine nel corso dei decenni da parte o per conto dell’Ufficio beni archeologici.Partendo da questa esperienza è stato progettato e av-viato il lavoro di raccolta dati d’archivio e posizionamento degli interventi archeologici realizzati all’interno della cin-ta muraria urbana nel settore nord-occidentale di Aosta (fig. 1) allo scopo di fornire all’Amministrazione un quadro esaustivo della documentazione disponibile ed avviare una fase omogenea di studio e analisi delle informazioni relative, in questa prima fase, all’età romana.
Le fasi di lavoroIl lavoro è stato organizzato in modo da consentire un con-trollo continuo e sistematico della documentazione grafica, secondo le indicazioni fornite dai funzionari dell’Ufficio beni archeologici, ed una verifica incrociata dei dati raccolti. Di se-guito una descrizione sintetica delle differenti fasi operative.
FASE I: raccolta del materiale- Redazione di un dettagliato inventario di tutta la docu-mentazione pregressa attraverso il recupero dei diversi sistemi di codifica dei siti, la quantificazione e cataloga-zione della documentazione grafica già scansionata a cura dell’Archivio disegni e l’inserimento all’interno di un database relazionale.- Classificazione preliminare del materiale per periodo (mese/anno) di realizzazione dell’intervento e suddivisio-ne per aree topografiche rilevanti. Nell’affrontare il lavoro di raccolta dati è stata utilizzata come base di partenza la planimetria archeologica della città.4 Sulla base delle indicazioni riportate si è procedu-to ad uno spoglio sistematico di tutta la documentazio-ne messa a disposizione da parte dei funzionari dei beni archeologici, relativo a precedenti lavori di schedatura e sistematizzazione degli interventi.5
Il database realizzato per l’archiviazione della documen-tazione grafica è stato strutturato secondo lo schema uno-a-molti: un sito archeologico-molti interventi di scavo secondo la logica di archiviazione in uso nella codifica del materiale proveniente dagli scavi urbani ed extraurbani.Ad ogni scheda inoltre sono state associate una serie di informazioni di carattere amministrativo (riferimento cata-stale, ubicazione, anno di realizzazione, ecc.) oltre a noti-zie ritenute importanti circa la cronistoria degli interventi
di scavo effettuati nell’area. Il materiale così archiviato è stato inserito all’interno della piattaforma GIS (Geogra-phic Information System) utilizzata per la gestione gene-rale del progetto.
FASE II: analisi e studio della documentazione- Valutazione dei dati sulla base di criteri di completezza e accuratezza posizionale.- Studio della documentazione e classificazione storica preliminare (periodo storico, macrofase) dei siti.- Individuazione degli elementi archeologici di età roma-na e classificazione funzionale delle unità stratigrafiche strutturali.6
Una volta acquisita l’intera documentazione grafica si è pro-ceduto ad una prima classificazione del materiale. Quest’ul-timo è risultato essere estremamente disomogeneo dal punto di vista della quantità di informazioni archeologiche insite in ogni sito. Si tratta per lo più di interventi sporadici e di emergenza nati dall’esigenza di assicurare da par-te dell’Ufficio beni archeologici nel corso degli anni l’as-sistenza archeologica e la necessaria documentazione scientifica durante cantieri edili o ristrutturazioni di canti-ne o locali sotterranei; soltanto in pochi casi è stato possi-bile analizzare una documentazione scientifica omogenea derivata da veri e propri scavi archeologici in estensione come nel caso degli interventi in piazza Giovanni XXIII, in piazza Roncas e alla Porta Decumana.I criteri di classificazione adottati sono stati quindi quelli di valutazione della documentazione pervenuta per le fasi storiche interessate e l’accuratezza posizionale derivata dalla metodologia utilizzata nella referenziazione dei siti. Secondo questo schema sono stati distinti cinque livelli di attendibilità (fig. 2):Livello 1 Sito non posizionabile sulla base delle informazio-ni disponibili, la rappresentazione è unicamente simbolica.Livello 2 Sito posizionabile unicamente in base ad infor-mazioni di carattere metrico-descrittive contenute nella do-cumentazione raccolta e da confronti con gli orientamenti dell’impianto urbano della città romana.Livello 3 Sito posizionabile sulla base di rilievi topografici pregressi non verificabili.Livello 4 Sito posizionabile sulla base di rilievi topografici pregressi verificati con stazione totale e referenziazione sulla poligonale del centro storico di Aosta.Livello 5 Sito posizionabile sulla base di rilievi topografici con stazione totale e referenziazione sulla poligonale del centro storico di Aosta realizzati nel corso del presente lavoro.In una seconda fase, successiva allo studio analitico degli elementi strutturali all’interno dei contesti di scavo, si è proceduto alla classificazione delle entità archeologiche secondo un “vocabolario” sufficientemente ampio in gra-do di soddisfare le esigenze di discretizzazione delle di-verse tipologie sulla base di criteri funzionali.7
Questo tipo di suddivisone consente da un lato di avere a disposizione una panoramica generale circa gli elementi archeologici fondamentali per qualsiasi studio si voglia affrontare prendendo in considerazione un intero settore della città, dall’altro assicura una facile gestibilità negli aggiornamenti essendo i dati scientifici archiviati a livello di attributi associati alle entità spaziali inserite nel GIS.
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Scheda Codice sito denominazione1 003-0272 CR nord, Porta ovest (Principalis Sinistra)2 003-0037 Ex caserma Challant3 003-0172 Via San Giocondo4 003-0284 Area a giardino a nord dell'edificio Sant'Ambrogio5 003-0211 Torre frontale a sud Tourneuve6 003-0297 Insula 10 - Cardo Maximus7 003-0118 Meggiolaro - Malherbes8 003-0018 Ex albergo Léon D'Or9 003-0209 Area tettoia, cantina
10 003-0212 Orti di casa Deffeyes (Tourneuve)11 003-0183 Maison Barillier12 003-0064 Ex New Bar - già ex Bar Sapinet - Bar Beautiful13 003-0133 Bar Pigalle14 003-0288 Cardo Maximus (ad est dell'insula 10)15 003-0033 CR angolo nord-ovest, torre angolo nord (Tourneuve)16 003-0243 CR nord da torre ang nord (Tourneuve) a Porta ovest (PPS)17 003-0131 Cantina Milloz18 003-0256 Palazzo Lostan (Maison Lostan)19 003-0153 Cantine Béthaz20 003-0119 Cantina f.lli Napoli - area del Decumano21 003-0025 Cappella San Grato22 003-0096 Vescovado23 003-0132 Proprietà Frimaire24 003-0190 Paradiso dei Bimbi25 003-0159 Cantina Biagiotti - cloaca26 003-0085 Via Quintane27 003-0282 Cantine28 003-0152 Cantine Breuvé29 000-0000 Cantine Taverna Jaccod Veglio30 003-0020 Cantina Jaccod31 003-0206 Cantine Brasserie du Commerce32 003-0182 CR ovest, Porta L (Decumana)33 003-0024 Cantiere don Garino (detto anche cantiere San Gerolamo)34 003-0027 Criptoportico forense35 003-0205 Cattedrale - galleria est Criptoportico36 003-0233 Piazza cattedrale (Giovanni XXIII)37 000-0000 Criptoportico angolo sud-est38 003-0022 Esterno chiostro cattedrale39 003-0031 Platea forense - Foro romano40 003-0059 Scavo cantina Burtolo - via Ginod56 003-0301 Palazzo Roncas52 003-0123 Digrava piazza Roncas57 003-0023 Via Saint-Bernard-de-Menthon - Digrava55 003-0226 Nord-ovest cattedrale41 003-0173 Scavi "Chora" - via Challand42 003-0179 Scavi "Chora" - via Croce di Città43 003-0174 Scavi "Chora" - place des Franchices44 003-0192 Saggio cornicione/soglia63 003-0223 Orti comunali area nord-ovest interno cinta romana64 003-0047 Scavo Ferina - cloaca65 003-0058 Cantiere Floccari71 003-0061 Scavo area est del Foro66 003-0066 Casa Lettry58 003-0088 Area Notre-Dame - Foro70 003-0089 Scavo cattedrale - cloaca68 003-0103 Jubé cattedrale69 000-0000 Muro est-ovest da pianta R. Mollo45 003-0175 Saggi tunnel tecnologico46 003-0177 Saggi tunnel tecnologico47 003-0178 Saggi tunnel tecnologico48 003-0181 Saggi tunnel tecnologico49 003-0176 Saggi tunnel tecnologico50 003-0071 Scavo parcheggio Notre-Dame (cattedrale)51 003-0121 Palazzo Darbelley - cortile (area forense)72 003-0130 Via Malherbes, davanti al civ. 10a54 003-0151 Ruelle des Pompes53 003-0161 Via Carabel59 003-0162 Muro romano - fabbricato Marchisio67 003-0184 Guichardaz60 003-0191 Porta San Grato61 003-0193 Saggio base colonna62 003-0225 Digrava Croce di Città73 000-0000 Angolo nord-ovest piazza Giovanni XXIII74 000-0000 Rilievo laser scanner 3D tratto di cinta muraria nord-ovest
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FASE III: verifica topografica dei posizionamenti- Georeferenziazione nel sistema di coordinate in uso presso l’Amministrazione attraverso rilievo diretto EDM (Electronic Distance Measurement) e verifica dell’accu-ratezza posizionale entro margini di errore tollerabili alla scala di riferimento della planimetria catastale.- Elaborazione grafica dei dati raccolti e creazione di una banca dati topografica entro cui sono stati archiviati tutti gli elementi grafici georeferenziati.Nonostante questa fase del lavoro sia stata inserita come sequenziale rispetto alle precedenti perché portata a ter-mine il più possibile in modo unitario rispetto al volume di siti indagati, risulta evidente come i controlli topografici e l’elaborazione grafica degli stessi abbia caratterizzato l’in-tero percorso lavorativo in funzione delle interpretazioni attribuite ai diversi contesti archeologici.Ove possibile, numerosi siti sono stati referenziati con rilievo diretto EDM mediante collegamento topografico alla poligonale del centro storico di Aosta.8 Quando gli elementi rappresentati all’interno delle planimetrie rac-colte non risultavano più visibili sono stati rilevati i limiti degli edifici moderni riportati all’interno degli elaborati per la localizzazione dei saggi di scavo sulla planimetria catastale.Tutto il materiale raccolto è servito per la creazione di una banca dati topografica affidabile e georeferenziata entro cui far confluire tutte le informazioni. Grande attenzione è stata rivolta all’elaborazione grafica vettoriale in ambiente CAD (Computer Aided Design) dei singoli elaborati raster di cui sono stati digitalizzati, secondo una gerarchia di la-yer strutturati, tutti gli elementi ritenuti appartenenti alla fascia cronologica d’interesse ovvero le differenti fasi di epoca romana (dal I a.C. al IV secolo d.C.).
FASE Iv: elaborazione cartografie tematiche- Studio ed analisi dei dati archeologici georeferenziati ed elaborazione grafica di cartografie tematiche sulla base delle informazioni raccolte.- Consegna della documentazione in formato CAD dwg e altri formati file compatibili con il sistema GIS in uso pres-so gli uffici competenti.L’elaborazione finale del materiale raccolto ed interpreta-to è stata effettuata all’interno di software GIS in modo da agevolare il collegamento della banca dati alfanumerica con quella topografica. Nella scelta dei criteri di rappre-sentazione delle entità spaziali all’interno del GIS sono state scelte due modalità differenti: quella lineare per tut-ti gli oggetti archeologici cui era difficoltoso, dal punto di vista interpretativo, stabilire dei limiti spaziali certi; quella poligonale per tutti quegli elementi (fondazioni, strutture murarie, tratti di cloaca, pavimenti, ecc.) riconoscibili con certezza nelle loro dimensioni areali (fig. 3).A conclusione del lavoro sono state prodotte una serie di cartografie tematiche sulla base dei criteri adottati in fase di classificazione del materiale che hanno consentito di ve-rificare le potenzialità di sviluppo del lavoro svolto, anche se al momento limitatamente al settore nord-occidentale, e di elaborare una nuova ipotesi ricostruttiva del progetto urbanistico della città romana nel tentativo di chiarire al-cuni aspetti legati alle dimensioni spaziali degli assi viari principali.
ConclusioniIl materiale raccolto ha permesso di evidenziare l’impor-tanza di avere a disposizione un sistema generale di ar-chiviazione e consultazione della documentazione grafica sia dal punto di vista scientifico, sia dal punto di vista am-ministrativo nella localizzazione corretta dei siti indagati nel corso delle attività archeologiche promosse dall’Uffi-cio beni archeologici. L’integrazione dei dati con il sistema GIS regionale (Cartho-graphie) inoltre ha permesso di aggiungere ulteriori strati informativi all’interno della banca dati generale che po-tranno essere di notevole aiuto nella pianificazione urbani-stica della città moderna. Alla luce di queste considerazio-ni è attualmente in corso una nuova fase di raccolta dati d’archivio dei restanti tre settori della città allo scopo di ampliare la banca dati esistente secondo i criteri descritti in precedenza e fornire uno strumento unitario di gestione informatizzata della documentazione disponibile.
AbstractThe area situated closed to the Porta Principalis Sinistra has been the subject of recent investigations, the study of this area has seen the need to review the excavation data resulted from previous researches and their topographic system. This review lead to a wider project of archive data-gathering and to the control of their placement through the geo-referencing (GIS) within a sector of the Roman town corresponding of about one quarter of its size within the walls. The purpose of this study is to update the Forma urbis of Augusta Prætoria with a computer support connected to an excavation database. These operations are functional in the drafting of the archaeological map of the city, a basic study tool for the prevention and protection activities.
1) R. MOLLO MEZZENA, Aosta romana. Introduzione, in M. CUAZ (a cura di), Aosta. Progetto per una storia della città, Quart 1987, pp. 19-70, le piante di Aosta romana a partire dalla prima formulazione scientifica del Promis risalente al 1862 (pp. 43-44).2) R. MOLLO MEZZENA, C. BALISTA, E. PEYROT, Analisi stratigrafica pre-liminare del deposito urbano di Augusta Praetoria, in Archeologia Stra-tigrafica dell’Italia Settentrionale, Atti del Convegno (Brescia, 1 marzo 1986), I, Como 1988, pp. 49-109.3) V. DI GRAZIA, Relazione tecnica sulla metodologia di rilievo adottata per la realizzazione di una planimetria d’insieme della Città romana di Augusta Prætoria, in Archeologia in Valle d’Aosta, catalogo della mostra (Saint-Pierre, castello Sarriod de La Tour, agosto 1981 - ottobre 1991), Quart 1982, pp. 189-191.4) Si tratta della planimetria redatta da Rosanna Mollo Mezzena durante l’attività presso la Soprintendenza ed aggiornata nel corso degli ultimi anni da parte di Patrizia Framarin e Dante Marquet, funzionari dell’Uffi-cio beni archeologici.5) Si fa riferimento in particolare alla realizzazione di un database degli interventi “minori” o in emergenza da parte di Patrizia Framarin. L’attua-le lavoro di raccolta dati è stato effettuato per conto dell’Akhet S.r.l. da Lucia De Gregorio.6) L’individuazione degli elementi archeologici è stata effettuata da Da-vid Wicks (Akhet S.r.l.) in continuo dialogo con Patrizia Framarin.7) A titolo esemplificativo: una struttura muraria, intesa come elevato, e la sua fondazione sono state inserite nel geodatabase come due entità distinte.8) Le monografie dei vertici sono state fornite dall’Ufficio beni archeolo-gici nella doppia versione di coordinate locali e UTM (Universal Transver-se of Mercator).
*Collaboratore esterno: Ascanio D’Andrea, archeologo Akhet S.r.l.