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Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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SOMMARIO RELAZIONE CONCLUSIVA SARDINIAFILMFESTIVAL 2011 6
VERBALE GIURIA SARDINIAFILMFESTIVAL 2011 9
COMUNICATI STAMPA 11
COMUNICATO STAMPA N. 1 12
ENGLISH VERSION 15
COMUNICATO STAMPA N. 3 16
COMUNICATO STAMPA N. 4 17
COMUNICATO STAMPA N. 5 18
ENGLISH VERSION 20
COMUNICATO STAMPA N. 6 22
ENGLISH VERSION 23
COMUNICATO STAMPA N. 7 25
COMUNICATO STAMPA N. 8 26
COMUNICATO STAMPA N. 9 28
ENGLISH VERSION 29
COMUNICATO STAMPA N. 10 30
ENGLISH VERSION 32
ANDAMENTO VISITE WWW.SARDINIAFILMFESTIVAL.IT 36
VISITE SITO WWW.SARDINIAFILMFESTIVAL.ITNEL PERIODO 02/02/2011-02/08/2011 37
GEO-LOCALIZZAZIONE PER CONTINENTE 37
TABELLA RIASSUNTIVA VISITE GEO-LOCALIZZATE 38
PERCENTUALI PAESI CHE HANNO VISUALIZZATO IL SITO. 38
RASSEGNA STAMPA 39
RASSEGNA STAMPA MAGGIO 40
RASSEGNA STAMPA GIUGNO 49
RASSEGNA STAMPA LUGLIO 88
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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RELAZIONE CONCLUSIVA SARDINIAFILMFESTIVAL 2011
L’edizione 2011 del Sardinia Film Festival è stata organizzata dal Cineclub Sassari Fedic col contributo di: MIBAC, Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Cultura, Fondazione Banco di Sardegna Provincia di Sassari, Comune di Sassari Assessorato alla Cultura, con il patrocinio del Sindaco Gianfranco Ganau,
ed in collaborazione con: Facoltà di Scienze Politiche, Facoltà di Giurisprudenza, Coordinamento Servizi Bibliotecari, Master in Giornalismo, Reporter, Nuovo Circolo del Cinema, Cineclub Sorso, Camera di Commercio di Sassari.
e con: Hotel Leonardo da Vinci, Ristorante Bakkus, Citroën Confalonieri, 9 Muse.
Il bando è stato diramato in tutta l’Europa e nei Paesi extracomunitari attraverso il sito www.sardiniafilmfestival.it che, alla chiusura del bando il 31 marzo 2011, ha registrato oltre settecento opere iscritte provenienti da quarantotto Paesi del mondo.
L’evento si è protratto per cinque giorni: dal 28 giugno al 2 luglio 2011. Anche quest’anno i cortometraggi sono stati proiettati durante la giornata nelle aule della facoltà di Scienze Politiche, una per la sezione “Film nazionali” ed un’altra dedicata alle proiezioni internazionali; in serata invece, a partire dalle h. 21.30, è stato il cortile del “Quadrilatero” col suo maxischermo ad ospitare le proiezioni dei maggioricortometraggi e degli eventi speciali. Si è voluto così agevolare gli spettatori nella scelta delle opere attraverso una suddivisione degli orari e degli spazi illustrati nell’apposita brochure.
Quest’anno il festival ha registrato un importante salto di qualità rispetto alle edizioni precedenti, confermato dalle importanti presenze che hanno interagito durante l’evento sia in qualità di ospiti ed eventi speciali che in qualità di registi in concorso, attori protagonisti di opere d’eccezione e personaggi illustri nel mondo cinematografico che hanno illustrato al pubblico alcune tecniche e curiosità di questo mondo.
Ricordiamo infatti la conferenza tenuta il 29 giugno da Daniele Carelli, titolare della Blue Suede Shoot, la più importante casa di distribuzione di cortometraggi in Italia, il quale ha spiegato ai giovani filmakers presenti quali siano le caratteristiche richieste dal mercato cinematografico e quindi in grado di portare un opera ad essere prodotta e distribuita una volta realizzata.
Di particolare interesse per gli aspiranti attori ed amanti del cinema, è stato l’evento speciale del 1 luglio con Ferdinando Maddaloni, preparatore di attori ed attore lui stesso, che,in occasione della presentazione del suo libro “Cinema e Recitazione”, ha illustrato la storia dell’arte attoriale e le varie tecniche dell’uso del corpo e della voce utilizzate nella recitazione.
il 30 giugno è stato proiettato Napoli 24, l’opera plurale di ventiquattro registi che hanno dato il loro punto di vista da e sulla città partenopea, tra i quali spicca il nome di Paolo Sorrentino con La principessa di Napoli, a dimostrazione di come un cortometraggio sia esaustivo e complesso nella segnalazione, nel racconto e nell’approfondimento di tematiche di importanza sociale, così come un lungometraggio.
Come gli altri anni, l’ultimo evento speciale del Sardinia Film Festival ha visto la proiezione del cortometraggio vincitore del David di Donatello 2011. Quest’anno è stato il regista Adriano Sforzi
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a presentare al pubblico sardo la sua opera vincitrice che è anche il suo racconto autobiografico: Jody delle giostre, l’emozionante storia d’amicizia fra due bambini che nasce in occasione dell’arrivo in paese di Jody con le giostre della sua famiglia.
Molti altri ospiti illustri hanno animato le serate del Festival. Ricordiamo Nicola Nocella, giovane attore già vincitore del Globo D'Oro 2010 come migliore attore esordiente nel film Il figlio più piccolo, che con il corto Omero bello-di-nonnadel regista Marco Chiarini ha vinto quest’anno il Nastro d'Argento come miglior attore di cortometraggi. Ed ancora Gianpiero Judica, noto al pubblico del piccolo e del grande schermo perché protagonista di fiction quali R.I.S.-Delitti Imperfetti e Distretto di Polizia,nonché di interessanti pellicole nostrane come Melissa P. e L’uomo perfetto, che ha portato al Sardinia Film Festival il divertente cortometraggio Al servizio del cliente. Inoltre, ad omaggiare il pubblico con la sua lunga esperienza e la sua poesia di interprete oltre che di attore, è stato Cosimo Cinieri protagonista del cortometraggio L’altra metà.
Infine, un duo d’eccezione per la serata del 1 luglio: l’attore Gian Marco Tognazzi ed il regista Francesco Prisco con La colpa, in cui emergono tematiche attuali quali quelle degli stereotipi che condizionano la percezione dell’altroda noi.
A dimostrazione di come il Festival coinvolga autori di ogni Paese del mondo, la rassegna ha ospitato la regista israeliana di At the office, Maya Chen, come ospite internazionale della manifestazione. La Chen, insieme agli altri ospiti del Festival, ha potuto conoscere la città di Sassari e le zone limitrofe grazie ad un servizio di ospitalità messo a punto per attrarre l’attenzione del mondo cinematografico extra-isolano sulle caratteristiche locali ed invogliare quindi registi e produttori alla realizzazione di opere cinematografiche in Sardegna, dando così al festival un ruolo di sportello film commission.
Il Sardinia Film Festival 2011 si è rivelato quindi un’occasione per parlare di cinema e territorio sardo. Non soltanto, esso è stato anche un mezzo di diffusione della lingua nostrana. Tra le opere di registi sardi presentate al festival, è doveroso ricordare, oltre a Sa Gràscia di Bonifacio Angius con cui si è aperta la manifestazione, Le regine di Austis di Franco Fais e Deu ci sia di Gianluigi Tarditi, che hanno raccontato storie e personaggi rivelatori della nostra cultura facendo anche ricorso alla lingua sarda, simbolo principale della nostra identità.
È inoltre opportuno ricordare l’opera di sensibilizzazione portata avanti attraverso la petizione per la costituzione di una “Cittadella del cinema” a Sassari, di un luogo quindi dove non soltanto possano essere proiettati lungo e cortometraggi, ma in cui il cinema possa anche essere “fatto” attraverso spazi appositi dedicati a corsi di cinema e recitazione, fotografia e scrittura creativa, sale di montaggio, laboratori per scenografie, sale di posa. Tutto ciò costituisce un ingranaggio essenziale della macchina cinematografica. L’interesse della cittadinanza a un tale spazio è dimostrato non soltanto della massiccia adesione alla petizione, ma anche dall’affluenza di giovani ai corsi di cinema proposti dal Cineclub e dalla richiesta sempre più pressante di una mediateca alla quale il Cineclub stesso ha provveduto nella speranza di poterla ampliare e renderla sempre più fruibile grazie ad un luogo di facile accesso per gli utenti, che possa anche rivelarsi una fucina di idee e scambi culturali più vasti.
Il Sardinia Film Festival si presenta quindi come una manifestazione complessa che va oltre la mera rassegna di opere cinematografiche per toccare temi cari alla popolazione locale e che si protrae quindi oltre le cinque giornate suddette. Ne sono una dimostrazione i due eventi collaterali a questa edizione: l’anteprima cinematografica del film Sa Gràscia di Bonifacio
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Angius, surreale road movie sul pellegrinaggio di un bambino verso il santuario di Sant'Antonio, presentato al cinema Moderno di Sassari il 31 maggio c.a. come anteprima del festival, e il Progetto Policoro della Diocesi di Sassari “ 3, 2, 1 ciak sul lavoro” con le proiezioni di alcune pellicole sulla tematica del lavoro che si son tenute a partire dal 29 aprile fino al 15 luglio nelle aule della facoltà di Giurisprudenza.
Ricordiamo infine le opere vincitrici della VI edizione del Sardinia Film Festival:
Premio al miglior film per la sezione Fiction Internazionalea:
Esto es un revolver-regia di Pablo Gonzalez, Francia.
Premio al miglior film per la sezione Fiction Nazionale a:
L’altra metà - regia di Pippo Mezzapesa.
Premio per il miglior film Documentario (ex equo) a:
Blue rinse- regia di Matt Leigh, Irlanda- e Lo chiamavano Zecchinetta - regia di Nicola Palmeri, Italia.
Premio per il miglior film Sperimentale a:
The addiction trilogy - regia di Harald Schleicher, Germania
Premio per il miglior film di Animazione a:
Les bessones del carrer de Ponent- regia di Marc Riba e Anna Solanas, Spagna.
Premio al miglior film per la sezione Vetrina Sardegna a:
Le regine di Austis- regia di Franco Fais, Italia
Menzione speciale al film Garibaldi senza gamba e al piccolo attore protagonista di La pagella, Andrea Calligari.
Il presidente del Cineclub di Sassari
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VERBALE GIURIA SARDINIAFILMFESTIVAL 2011
La Giuria della quinta edizione del Sardiniafilmfestival 2011 composta da: Francesco Bellu, Fabio Canessa, Maria Cristina Caponi, Renato Quinzio, Jacopo Tantaro, Alessio Trerotoli, Piero Livi, nei giorni dal 28 Giugno al 02 Luglio 2011, presa visione dei 107 film selezionati dalla Commissione, nominata dal Cineclub Sassari, fra le 750 opere iscritte al Concorso, e, constatato l’ottimo livello dei film pervenuti, nell’esprimere il proprio compiacimento all’organizzazione ha formulato la proposta di poter segnalare, con menzione d’onore, alcuni film, oltre a quelli da premiare a norma del Regolamento, proposta per la quale la Direzione della Manifestazione ha dato la propria disponibilità e assenso.
La Giuria assegna quindi:
PREMI
FICTION INTERNAZIONALE:
ESTO ES UN REVOLVER. Regia di PABLO GONZALEZ, Francia.
Per la modalità con cui impiega le caratteristiche di genere, attingendo dalla realtà sociale e drammatica di una città sudamericana che costringe l’uomo a piegarsi alle regole della violenza e della prevaricazione nei confronti dei propri simili.
FICTION NAZIONALE:
L’ALTRA METÀ. Regia di PIPPO MEZZAPESA, Italia.
Per la capacità di raccontare in maniera toccante ma non banale l’incontro di due solitudini, valorizzato dalle interpretazioni dei due protagonisti che restituiscono il senso di difficoltà e la dignità dell’essere anziani.MENZIONE SPECIALE FICTION NAZIONALE:IL GARIBALDI SENZA BARBA per l’ironia e l’originalità della sceneggiatura. Regia di NICOLA PIOVESAN, Italia.
MENZIONE SPECIALE ALL’ATTORE ANDREA CALLIGARI DELA PAGELLA per la spontaneità e l’incisività della sua interpretazione. Regia di ALESSANDRO CELLI,Italia.
DOCUMENTARI (EX-AEQUO):
BLUE RINSE. Regia di MATT LEIGH, Irlanda.
Per il modo in cui racconta uno spaccato di vita con un taglio cinematografico essenziale che coglie il piacere e la semplicità di una conversazione in un ambiente quotidiano.
LO CHIAMAVANO ZECCHINETTA. Regia di NICOLA PALMERI, Italia.
Il secondo per il ritratto affettuoso, malinconico e al tempo stesso sopra le righe di un artista che rappresenta parte del nostro bagaglio popolare.
SPERIMENTALE:
THE ADDICTION TRILOGY. Regia di HARALD SCHLEICHER, Germania.
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Per l’utilizzo innovativo della tecnica del Found Footage e la capacità di creare nostalgia nello spettatore attraverso l’utilizzo e l’interazione di classici cinematografici legati da un tema comune.
ANIMAZIONE:
LES BESSONES DEL CARRER DE PONENT. Regia di MARC RIBA, ANNA SOLANAS, Spagna.
Favola nera su un’infanzia negata in grado di combinare contenuti forti ed originali in relazione ad un’elevata qualità tecnica dell’animazione, per la cura dei dettagli e i suoi risvolti psicanalitici.
VETRINA SARDEGNA
LE REGINE DI AUSTIS. Regia di FRANCO FAIS, Italia.
Per la sua capacità di raccontare un vivo spaccato etnografico di una tradizione antica ma tuttora presente, facendoci entrare in intimità con i suoi personaggi.
Letto e approvato in Sassari il 02 Luglio 2011
Francesco Bellu, Fabio Canessa, Maria Cristina Caponi, Renato Quinzio, Jacopo Tantaro, Alessio Trerotoli, Piero Livi.
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COMUNICATO STAMPA N. 1
Mancano poche settimane all'inizio del Sardinia Film Festival e al Cineclub siamo in pieno fermento. Stiamo scegliendo, infatti, tra tutti i cortometraggi pervenuti, i 120 che saranno proiettati, dal 28 giugno al 2 luglio, nelle aule e nel cortile del Quadrilatero di Scienze Politiche. Poi passeremo il testimone alla giuria che, alla fine delle cinque giornate, eleggerà i vincitori della sesta edizione. A proposito, una delle novità di quest'anno riguarda proprio i giurati: per la prima volta dal 2004 sono tutti critici cinematografici, giovani agli esordi con una approfondita conoscenza degli aspetti tecnici e artistici del cinema e la mente aperta ai nuovi linguaggi. Altra novità: abbiamo anche un direttore artistico. Si chiama Antonio Maciocco: è tra i nuovi registi più interessanti in questo momento in Sardegna, oltre che una vecchia conoscenza del Cineclub e del Sardinia Film Festival: il suo Permesso?, tragli Eventi speciali della scorsa edizione, ha vinto il Premio Nei (Network Euromediterraneo Interculturale) nel concorso “Il cinema racconta il lavoro”. E adesso passiamo al concorso, iniziando dalle opere iscritte. Diciamo subito che, per non essere sommersi da una valanga di cortometraggi, quest'anno abbiamo pubblicato il bando in ritardo di venti giorni. Ci è dispiaciuto un po', ma l'abbiamo fatto perché la nostra salute mentale iniziava a vacillare dopo l'“impresa eroica” dell'anno scorso, quando abbiamo passato in rassegna ben 1200 titoli. Intendiamoci, un numero così alto ci ha riempito di orgoglio perché ci ha fatto capire quanto il Sardinia Film Festival sia cresciuto negli anni e come registi di tutto il mondo lo considerino una vetrina importante. Ma quando è troppo...Insomma, per farla breve, quest'anno il lavoro, per fortuna, si è dimezzato: abbiamo ricevuto poco più di 700 cortometraggi (che sono comunque una gran bella cifra), mentre altri 60 sono rimasti fuori perché pervenuti fuori tempo. Ma niente paura: l'offerta nei confronti del nostro pubblico non è calata, e anche in questa edizione avrete i 120 film ai quali vi avevamo abituati nel 2010. Resta anche la suddivisione del Festival per categorie in concorso. In tutto sono sette: Documentario, Fiction,Animazione, Vetrina Italia, Vetrina Sardegna, VideoArte, Sperimentale.Vi piacciono i numeri? Allora ve ne diamo un po'...Quest'anno abbiamo ricevuto cortometraggi da 48 paesi: Argentina, Australia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Cipro, Corea del Sud, Croazia, Cuba, Danimarca, Estonia, Erlangen, Federazione Russa, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Inghilterra, Iraq, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lituania, Macedonia, Malta, Messico, Norvegia, Paesi Bassi, Palestina, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Turchia, Taiwan, Ungheria, Usa. La maggior parte delle opere pervenute,ben 301 su un totale di poco più di 700 film, appartengono al genere della Fiction, e in questo campo a farla da padrone sono le super-latine Italia (65 titoli) e Spagna (52). I nordici, invece, preferiscono lo Sperimentale, e con la fantasia la Finlandia vola più in alto di tutti: è sua quasi la metà delle 115 opere appartenenti a questo genere. La Terra dei Laghi si impegna molto anche nell' Animazione, ma qui deve spartire lo scettro con il Belgio: ciascuno dei due si piazza con 11 corti su un totale di 72 opere. Ben rappresentato, al Sardinia Film Festival, è anche il genere del Documentario: ne sono arrivati in tutto 94. In pole position l'Italia, che stacca di una buona misura la Germania, la Francia e -rieccola!- la Finlandia. Il meno gettonato, anche se si difende più che dignitosamente, è il genere della VideoArte, con 35 lavori. E provate un po' a indovinare chi vince in questo settore? Ma certo, inutile dirlo, sempre lei, la Finlandia, che segna 10 a 6 sull'Italia.
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Bene, per il momento è tutto. Noi continuiamo a lavorare e a selezionare tra tutti i cortometraggi quelli che vi presenteremo nella sesta edizione. Voi aspettateci e tenete sveglia la curiosità ancora per qualche settimana: ci vediamo il 28 giugno per l'inaugurazione!
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Comunicato stampa n. 2
Questa mattina, nella sede del Cineclub Sassari Fedic, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Sardinia Film Festival 2011. Il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, e il neo direttore artistico del Festival, Antonio Maciocco, hanno illustrato ai giornalisti il programma della sesta edizione, che si svolgerà dal 28 giugno al 2 luglio al “Quadrilatero” della Facoltà di Scienze Politiche in viale Mancini. Tra le novità di quest'anno, Dessì ha sottolineato proprio la nomina di Maciocco -regista emergente e da anni valido collaboratore del Festival- alla direzione artistica, e la presenza crescente, rispetto alle passate edizioni, di attori e registi ospiti. I cortometraggi in concorso quest'anno sono circa 110, selezionati tra gli oltre 700 pervenuti. Sono tutti lavori recenti, realizzati tra il 2010 (69 film) e il 2011 (18 film). Il presidente del Cineclub si è soffermato su due appuntamenti del Festival. Il primo (mercoledì 29) con il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots che, insieme allo stesso Dessì, parlerà di produzione e distribuzione dei cortometraggi in Italia e in particolare in Sardegna. Il secondo appuntamento, sabato 2 luglio, è la riunione di tutti i Cineclub a livello regionale e con i rappresentanti delle associazioni nazionali di cinema. Antonio Maciocco si è soffermato sulla serata inaugurale del Festival, il 28 giugno. In programma, la proiezione di alcuni cortometraggi prodotti dalla Blue Suede Shoots e l'incontro con il regista Paolo Zucca e gli attori Daniele Nocella e Giampiero Judica. Durante la conferenza stampa, Carlo Dessì ha esposto ai giornalisti le motivazioni di una petizione che sarà presentata al sindaco Gianfranco Ganau per chiedere la nascita di una Cittadella del Cinema nei locali dell'ex Mattatoio. «Dopo la notizia della chiusura a fine mese del Cinema Ariston e della possibie chiusura del Quattro Colonne -ha spiegato Carlo Dessì- una città di 120 mila abitanti come Sassari rischia di rimanere senza spazi dedicati al cinema. Per questo pensiamo sia necessario individuare uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro conservazione all'interno di una mediateca, e alla produzione. E dove inoltre si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture presistenti come il Museo del Cinema di Torino» I primi tre firmatari sono Carlo Dessì per il Cineclub Sassari Fedic, Lorenzo Saglio per il Nuovo Circolo delCinema, Bonifcio Angius per l'unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). Tutti coloro che lo desiderano potranno firmare la petizione durante tutte le cinque giornate del Festival.
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ENGLISH VERSION Headquarters of the Cineclub Sassari Fedic - June 23rd, 2011
This morning was held the press conference of the Sardinia Film Festival presentation at the headquarters of the Cineclub Sassari Fedic.
Carlo Dessì, chairman of the Cineclub, and Antonio Maciocco, new artistic manager of the Festival, have reported the program of the sixth edition that will be held from June 28th to July 2nd at the “Quadrilatero” of the Political sciences Faculty in Viale Mancini.
Dessì announced some news including the election of Maciocco (a budding director and a valued collaborator at the Festival) for the artistic management and an increasing presence of guests such as actors and directors.
Participating short films are about 110 and they have been selected among more than 700 we have received. They mostly have been made in 2010 (69 films) and 2011 (18 films).
The president of the Cineclub has focused on two important events of the Festival. On Wednesday, June 29th , Daniele Carelli, producer of the Blue Suede Shoots, and CarloDessì will talk together about production and distribution of short films in Italy and especially in Sardinia. On Saturday, July 2nd, it will be held the meeting with all the regional cineclubs and the representatives of national associations of cinema.
Antonio Maciocco has focused on June, 28th: this is the opening night of the Festival during which they will be screened some short films produced by the Blue Sueden Shoots and there will be a meeting with the director Paolo Zucca and the actors Daniele Nocella and Giampiero Judica.
During the press conference, Carlo Dessì explained the reasons of a petition to be presented to mayor Gianfranco Ganau in order to ask for the creation of a Citadel of Cinema in the former slaughterhouse. Carlo Dessì said: “Following up on the news regarding the shutdown of the Cinema Ariston at the end of the month as well as the possible shutdown of the Cinema Quattro Colonne, a city such as Sassari, which has 120 thousand inhabitants, is going to be lacking in film spaces. This is why we think it should be better to find a public space to be dedicated to watching movies, to preserve them in a media library and also to produce them. This place should also host events and exhibitions related to cinema, even in collaboration with pre-existing buildings such as the Museum of Cinema in Turin”. Carlo Dessì (in behalf of Cineclub Sassari Fedic), Lorenzo Saglio (Nuovo Circolo del Cinema) and Bonifacio Angius (Unione Cineasti Indipendenti – U.C.I.) have already signed the petition. All those who want to sign the petition they can do it during the Festival.
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COMUNICATO STAMPA N. 3
Si apre domani, martedì 28 giugno, al “Quadrilatero” della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, in viale Mancini a Sassari, la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale dei cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic.
La proiezione (ingresso libero) dei primi film in concorso inizia alle 17.30, all’interno del Quadrilatero, nell’aula Verde (cortometraggi nazionali) e in quella Blu (internazionali). Nel corso del pomeriggio verranno proposti al pubblico 17 corti appartenenti alle categorie della fiction, del documentario, dell’animazione, della videoarte e al genere sperimentale.
L’inaugurazione entrerà nel vivo a partire dalle 21.15, nel cortile del Quadrilatero, quando il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, il direttore del Festival, Antonio Maciocco, e il presentatore Ubaldo Manca racconteranno al pubblico particolari e novità della sesta edizione.
Si passerà quindi alla proiezione di altri quattro cortometraggi e alla presentazione degli ospiti della serata: il regista di “Cuore di clown”, Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con “L'arbitro”); il protagonista del corto “Omero bello di nonna”, Nicola Nocella (Globo d'oro come miglior attore esordiente nel film “Il figlio più piccolo di Pupi Avati); il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di “L'altra metà”; Giampiero Judica, protagonista di “A servizio del cliente”; il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale.
Carelli tornerà al Quadrilatero anche il giorno dopo, mercoledì alle 10, insieme al direttore del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo “Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli”. Sarà un incontro da non perdere per tutti gli appassionati di cortometraggi: Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione di produzione e distribuzione in Italia e in particolare in Sardegna, risponderanno alle domande di cinefili e filmakers, daranno consigli utili sul modo migliore di rapportarsi a produttori e distributori dopo aver realizzato un corto.
Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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COMUNICATO STAMPA N. 4
La seconda giornata del Sardinia Film Festival, mercoledì 29 giugno, si aprirà con un evento speciale imperdibile per tutti gli appassionati di cortometraggi, in particolar modo per i giovani registi. Il produttore Daniele Carelli della casa di produzione e distribuzione romana Blue Suede Shoots, fondata nel 2005 e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale, e il presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, incontreranno gli spettatori del Festival, alle 10 nell'Aula Verde del Quadrilatero (viale Mancini) per parlare di “Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli”.
Oggi, grazie alle nuove tecnologie digitali, girare un cortometraggio costa molto meno che in passato, e anche per questo il numero dei filmakers si moltiplica. Far promuovere e distribuire un film resta, però, un'impresa difficile. Carelli e Dessì, dopo una panoramica sulla situazione di produzione e distribuzione dei cortometraggi in Sardegna e nel resto d’Italia, daranno consigli utili su come affrontare i primi passi nel mondo del cinema, e risponderanno alle domande e alle curiosità dei presenti.
La seconda giornata del Sardinia Film Festival proseguirà, dalle 17.30, con la proiezione dei film in concorso. L' Aula Verde ospiterà i corti nazionali, l'Aula Blu quelli internazionali. Da segnalare, tre cortometraggi sardi: le fiction “Agnese” del regista sassarese Guido Daidone e “Il tramonto delle favole” del tempiese Carlo Fenu; e lo sperimentale “La sposa” di un altro filmaker sassarese, Martello Satta.
Alle 21.15 il festival si sposta nel cortile del Quadrilatero, dove saranno proiettati altri 9 film in concorso, sia internazionali che nazionali. Tra questi ultimi, “Primera comuniòn” della cagliaritana Chiara Sulis.
Continua intanto la raccolta firme per la petizione a favore della nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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COMUNICATO STAMPA N. 5 E’ stata inaugurata ieri sera, martedì 28 giugno, nel cortile del Quadrilatero della Facoltà di Scienze Politiche, alla presenza di un folto pubblico, la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic.
Dopo le proiezioni pomeridiane, hanno fatto gli onori di casa il presentatore Ubaldo Manca, il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, e il direttore artistico del Festival, Antonio Maciocco. Dessì ha parlato al pubblico della situazione difficile dei cinema in città (l’Ariston sta chiudendo e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), e della volontà del Cineclub di andare avanti nonostante le difficoltà. «Quest’anno- ha ricordato- per i sessant’anni il Cineclub ha inaugurato una Mediateca che ha già oltre 10mila titoli, la prima a Sassari, e “Spazio Cinema”, un luogo dove i giovanissimi possono accostarsi non solo alla visione dei film, ma anche sperimentare i mestieri del set». Ha poi ricordato ai presenti che per tutto il Festival sarà possibile firmare una petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa oltre che dal Cineclub, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall’U.C.I. A fine serata, le firme raccolte erano già un centinaio.
«Essere il direttore artistico del Festival è un impegno gravoso mapiacevole –ha ammesso Antonio Maciocco, neo-direttore del Sardinia Film Festival, prima di illustrare i numeri di questa edizione: «quest’anno abbiamo ricevuto oltre 700 film da ben 48 paesi, e tra tutti ne abbiamo scelto un centinaio» e di passare a presentare la giuria «nuova di zecca e composta da giovani critici cinematografici, tre sardi e tre romani, capitanati dal decano dei registi sardi, Piero Livi. Ecco i nomi dei giurati: Francesco Bellu, Fabio Canessa, Maria Cristina Caponi, Renato Quinzio, Jacopo Tantaro, Alessio Trerotoli».
Nel corso della serata sono stati proiettati quattro cortometraggi distribuiti dalla Blue Suede Shoots, giovane casa di produzione e distribuzione molto attiva a livello nazionale, fondata nel 2005 da Daniele Carelli, che era presente e che sarà il protagonista dell’incontro di questa mattina (mercoledì 29 giugno) dal titolo “Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli».
Il primo corto della serata è stato “Cuore di clown” del regista oristanese Paolo Zucca, già vincitore nel 2009 del David di Donatello con “L’arbitro”. “Cuore di clown”, una storia nei toni surreali cari al regista, ha nel cast attori come Isabella Ragonese, Vinicio Marchioni, Pippo Delbono, ed è stato prodotto da Casta Diva nell’ambito del “Progetto Fiducia” finanziato da Banca Intesa. Stessa produzione per altri due corti della serata: “Omero-bello-di-nonna” e “L’altra metà”. Zucca è attualmente impegnato nelle riprese del sequel di L’arbitro che uscirà, questa volta come lungometraggio, nel 2012.
Il secondo film in proiezione è stato “Omero-bello-di-nonna”di Marco Chiarini, storia delicata e commovente, con molti momenti divertenti, di un ragazzo agorafobico che trova il coraggio di uscire di casa solo quando la nonna (Isa Barzizza) con la quale vive si sente male. All’inaugurazione era presente il protagonista del corto, Nicola Nocella, vincitore del Globo d’Oro nel 2010 come miglior attore esordiente nel film “Il figlio più piccolo” di Pupi Avati e del Nastro d’Argento come miglio interprete di cortometraggi con questo nuovo lavoro. A Ubaldo Manca che gli faceva notare la somiglianza tra Omero e certi bamboccioni descritti dal ministro Padoa-Schioppa, Nocella ha ribattuto divertito: «Più che ai bamboccioni, il regista Marco Chiarini, con il quale voglio dividere a metà il Nastro d’Argento, si è ispirato alla sua straordinaria fantasia. Ed è proprio la fantasia il potere più grande che abbiamo oggi a disposizione». Nocella ha poi ringraziato Daniele Carelli, distributore del film, per il coraggio di
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«continuare a investire su un genere come quello dei corti che ha poco mercato, ma tante potenzialità creative e da libero sfogo alla creatività».
Terzo film della serata, “L’altra metà” di Pippo Mezzapesa, storia d’amore, o meglio colpo di fulmine tenerissimo, tra due persone anziane, i bravissimi Cosimo Cinieri e Piera Degli Esposti. Cinieri avrebbe dovuto essere presente all’inaugurazione, ma è stato trattenuto da problemi di lavoro. Arriverà venerdì.
La serata si è chiusa con la proiezione di “Al servizio del cliente” di Beppe Tufarulo, Premio Solinas, storia divertente e ben riuscita che racconta un gruppo di impiegati di un supermarket trasformati in “agenti matrimoniali” per ammazzare la noia. Era presente l’interprete maschile del corto, Giampiero Judica (“L'uomo perfetto” di L. Lucini, “Melissa P.” di Guadagnino, “Mary” di A. Ferrara, in tv “R.I.S.-Delitti Imperfetti” e “Distretto di Polizia”. Judica ha espresso il suo appoggio alla petizione a favore della Cittadella del Cinema. «Anche a Roma da 15 giorni combattiamo una battaglia simile alla vostra –ha spiegato- da quando è iniziata l’occupazione del Teatro Valle che l’amministrazione vorrebbe trasformare in un bistro, mentre la città si sta battendo perché rimanga una struttura pubblica». E ha proseguito: «Il ministro Tremonti dice che di cultura non si mangia. Non è vero: la cultura è prima di tutto cibo per lo spirito. Non bisogna perdere il gusto per il cinema e per il teatro, ed è importante che persone come il presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, continuino a ad impegnarsi in questo senso». All’inaugurazione era presente anche Maya Chen, regista israeliana del corto “At the Office”, arrivata da Tel Aviv proprio per assistere alla proiezione del suo lavoro e partecipare all’apertura del Sardinia Film Festival.
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ENGLISH VERSION
Yesterday, thuesday, June 28th, has been inaugurated the sixth edition of the Sardinia Film Festival, an international prize for short films organized by Cineclub Sassari Fedic. The opening ceremony has been held in the courtyard of the Quadrilater of the Faculty of Political Science.
After the afternoon screenings, the presenter Ubaldo Manca, the president of Cineclub, Carlo Dessì, and the artistic manager, Antonio Maciocco, have begun presenting the Festival. Dessì talked about the difficult situation of cinemas in Sassari (the Ariston Cinema will be closed at the end of the month and the same could happen to the Quattro Colonne) as well as the desire of Cineclub to continue his work although its difficulties. Dessì said: “This year, in occasion of the 60th birthday of the Cineclub, it has been inaugurated the first Mediateca of Sassari, which already collected 10 thousand titles, and “Spazio Cinema”, a place in which young people can watch films and learn on how to work on the set”. He also reminded the audience that’s possible to sign a petition for the creation of a Citadel of cinema. The petition has been promoted by Cineclub, Nuovo Circolo del Cinema and U.C.I. At the end of the day, about a hundred of people had already signed up the petition.
Antonio Maciocco, new manager of the Sardinia Film Festival, has said: “It’s a hard but enjoyable work being the artistic manager of the Festival: we have received more than 700 films from 48 countries and we have choosen about a hundred of them”. He then presented the jury: ”It’s a brand new jury made up of three sardinian and three roman young film critics: Francesco Bellu, Fabio Canessa, Maria Cristina Caponi, Renato Quinzio, Jacopo Tantaro, Alessio Trerotoli. At the head of the jury there is Piero Livi, senior member of Sardinian directors”.
During the evening they’ve been screened four short films distributed by the Blue Suede Shoots, a young production and distribution company at a national level. It’s been founded in 2005 by Daniele Carelli who will be the protagonist of the today’s meeting (wednsday morning, June 29th) titled “Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli».
The first short film was “Cuore di clown” Paolo Zucca, a director from Oristano already winner of the David di Donatello with “L’arbitro”. “Cuore di clown” is a surreal story and includes actors such as Isabella Ragonese, Vinicio Marchioni, Pippo Delbono, and has been produced by Casta Diva inside “Progetto Fiducia” financed by Banca Intesa. Same distribution company for other two short films: “Omero-bello-di-nonna” e “L’altra metà”. Zucca is now shooting “L’arbitrio” that will be distributed in 2012 as a full-length film.
The second screened film was “Omero-bello-di-nonna” by Marco Chiarini, a touching and amusing story of a guy affected by agoraphobia who finds the courage of leaving home only when his grandmother (Isa Barzizza) is sick. At the opening day was present Nicola Nocella, protagonist of the short film and winner of the Golden Globe in 2010 for best emerging actor in the movie “Il figlio più piccolo” by Pupi Avati and of the Nastro d’Argento for best actor of short films. Omero told Nocella of the similarity between Omero and other “Big Babies” described by the ministry Brunetta. So he replied: “Instead of being inspired by “Big Babies”, the director Marco Chiarini, with whom I’d like to share the Nastro d’Argento award, he has been inspired by his extraordinary fantasy. Nowadays, the fantasy is our strongest power”. Subsequently, Nocella offered his thanks to Daniele Carelli, distributor of the film, for his courage to “continue to invest on the genre of short films that doesn’t flood the market but has many creative potentialities and let the creativity out”.
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“L’altra metà” by Pippo Mezzapesa is the third film of the day. It’s about a tender love at first sight between two old people: the great Cosimo Cinieri and Piera Degli Esposti. Cinieri should have been present at the opening ceremony but he had a job problem; anyway, he will be present on friday.
The evening ended with the view of “Al servizio del cliente” by Beppe Tufarulo, financed by the Premio Solinas. It’s an amusing and and well-made story about a group of a supermarket employee turned into marriage counselor in order to escape from boredom. The male interpreter of the film, Giampiero Judica (“L'uomo perfetto” by L. Lucini, “Melissa P.” by Guadagnino, “Mary” by A. Ferrara, in tv “R.I.S.-Delitti Imperfetti” and “Distretto di Polizia”) was present at the evening. Judica expressed his agreement for the petition calling for the creation of the Citadel of cinema: “Even in Rome we are arguing with the local government from already 15 days as it want to create a bistro in the former Teatro Valle, while the population would like it to remain a public building”. He also stated: “ The ministry Tremonti says we can’t live of culture. But it’s not true: first of all, culture is food for soul. We shouldn’t give up being interested in cinema and theater and it’s very important that people such us Carlo Dessì, president of the Cineclub, still continue working at this”.
At the opening ceremony was present even Maya Chen, Israeli director of the short film “At the Office”, who came from Cagliari to be present at the view of her film and at the opening of the Sardinia Film Festival.
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COMUNICATO STAMPA N. 6
“Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli”: questo il titolo dell’evento speciale che ieri mattina, mercoledì 29 giugno, ha visto protagonisti il presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, e Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società romana specializzata nella produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata nel 2005 e vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti. Carelli e Dessì hanno esaminato le difficoltà che si trova ad affrontare chi decide di realizzare un cortometraggio.
In realtà –hanno spiegato- la cosa in se è relativamente facile, dal momento che le nuove tecnologie digitali hanno abbattuto i costi rispetto a lavori più lunghi e si può rientrare in budget di poche migliaia di euro. I problemi arrivano al momento di mostrarsi al pubblico. «Il corto è un prodotto di nicchia, ha un mercato molto ristretto rispetto a quello dei lungometraggi. La distribuzione avviene prevalentemente nei festival» -ha ammesso Carelli- «Alla Blue Suede Shoots, però, ci stiamo impegnando per farlo diventare un prodotto più commerciale e il nostro impegno è rivolto prima di tutto a portare i film che distribuiamo anche fuori dall’Italia».
Prima della distribuzione, però, bisogna pensare ai finanziamenti e di certo quando si può contare su un “mecenate” di prestigio la cosa diventa più facile. E’ il caso di tre cortometraggi presentati ieri al Sardinia Film Festival, finanziati dal Progetto “Per fiducia” di Banca Intesa e distribuiti proprio dalla Blue Suede Shoots. Tra questi, anche “Cuore di clown” di Paolo Zucca, che ha potuto contare su un cast professionale e su “lussi” come la presenza di una tigre vera. Il regista di Oristano, però, è un caso particolare: «Lui -ha ammesso Carelli- aveva già saltato il fosso grazie al David di Donatello vinto con “L’arbitro” nel 2009».
Ma cosa deve fare, invece, chi è ancora uno sconosciuto alle prese con il primo corto? Prima di tutto non stancarsi di proporsi nei festival, e non sfuggire al confronto con quello che si realizza oltre i confini nazionali. Il Sardinia Film Festival, da questo punto di vista, è un ottimo trampolino, perché, come ha spiegato Carlo Dessì, «il suo obiettivo è portare a Sassari corti di tutte le parti del mondo e far vedere ai nostri filmaker cosa succede lontano da qui». E poi, occorre avere buone idee, trovare storie capaci di appassionare lo spettatore. Se un soggetto è buono, ha detto Carelli «può essere girato anche con il videofonino o a casa del regista».
Alla Blue Suede Shoots lo sanno bene: i primi lavori prodotti, infatti, sono stati quelli di Alessandro Celli, un giovane regista dal «talento straordinario. Le riprese le facevamo a casa mia, con pochi mezzi, ma le storie di Celli avevano un impatto straordinario. Un talento che negli anni è stato confermato da premi e riconoscimenti importanti». Insomma, il consiglio di Carelli ai giovani filmakers, in sintesi è questo: «Se un regista ha talento, prima o poi viene fuori». A patto di non essere timidi, avere una buona autocritica, e non stancarsi di insistere.
La seconda giornata del Sardinia Film Festival è andata avanti con le proiezioni pomeridiane e poi, dalle 21.15, con quelle serali nel cortile del Quadrilatero. Tra i cortometraggi della sera, gli spettatori (tra di loro anche l’inviato della rivista cinematografica “Carte di Cinema”) hanno potuto vedere “Deu ci sia”, di Gianluigi Tarditi, tra i cinque finalisti dei “Globi d'Oro 2011” (il verdetto della giuria è atteso per oggi, 30 aprile). Il film racconta la figura, tra storia e leggenda, dell' “accabadora”, la donna che metteva fine alla sofferenze dei moribondi, ed è ambientato in Gallura alla fine dell'Ottocento. Il corto è prodotto dalla sassarese Ophir Production ed è stato riconosciuto d'interesse culturale nazionale. Alla proiezione era presente
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l'attore sassarese Mario Olivieri, il fondatore della compagnia teatrale dialettale La Quinta. «E’ stato difficile imparare la parte –ha ironizzato Olivieri, che nel corto interpreta un moribondo- Ma spero di aver dato l’immagine di un morto che parla con lo sguardo». Poi, più serio, ha aggiunto: «Sono molto soddisfatto di “Deu ci sia”, che sta vincendo premi in tutto il mondo. E’ stato un lavoro impegnativo: le riprese sono durate un’intera settimana, davvero tanto per 14 minuti di film, ma questo è un segno della professionalità del regista e di tutto il cast».
Tra gli altri corti proiettati venerdì, c’erano i film d’animazione “Amazonia” dell’americano Sam Chen e il francese “Chienne d’Histoire” di Avédikian Serge, ambientato a Costantinopoli e vincitore a Cannes 2010 come miglior cortometraggio.
ENGLISH VERSION
“Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli”: this is the title of the special event promoted yesterday morning, Wednesday, June 29th, by Carlo Dessì, president of the Cineclub, and Daniele Carelli, founder of the Blue Suede Shoots, a roman production and distribution company created in 2005 and already winner of many awards. Dessì and Carelli have explained the difficulty of making a short film: actually –they stated- the thing itself is relatively easy since the new digital technologies have broken down the costs compared to longer films and it’s possible to enter into a budget of a few thousands euros. The problems come out in facing the audience. «The short film is a niche product which has a narrow marketing compared to that of full-length films: they are mainly distributed in Festivals», Carelli said. «But the Blue Suede Shoots is working to let this product being more commercial and our efforts aim at distributing our films even outside Italy».
Before the distribution, however, we must think about the funding and certainly it get easier if people are relying on a “patron” of prestige. This is the case of three short films presented yesterday at the Sardinia Film Festival: they have been funded by the project “Per fiducia” of Banca Intesa and distributed by the Blue Suede Shoots itself. Among them there was “Cuore di clown” by Paolo Zucca: it has collected a professional cast and some whims such as the presence of a real tiger. Daniele Carelli, however, stated that the case of the director from Oristano is a special one: «He already took the plunge with the win of the David di Donatello with “L’arbitrio” in 2009 ». But what should an unknown director struggling with his first short film do? First of all, he mustn’t ever get tired of proposing at festivals and must compare his work with the international ones. From this point of view, the Sardinia Film Festival is a great stepping stone as «its aim is to bring short films in Sassari from all over the world and show our filmmakers what happens away from here», as Carlo Dessì said.
It’s also important to have good ideas and to find gripping stories. Carelli said that, if the story is good, «it can be shot even with a mobile phone or at the director’s house». The Blue Suede Shoots knows this concept very well because the first produced works were those by Alessandro Celli, an extraordinary talented young director. «The films were shot in my house and with few resources, but the stories had an extraordinary impact. This talent has been confirmed over the years by important awards». So Carelli summarized his advice to young filmmakers: «If a director is talented, sooner or later it comes out». But it’s important not be shy, to have a good self-criticism and continue insisting.
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The second day of the Sardinia Film Festival has been going on with the afternoon screenings and then, from 21:15, with the evening ones in the courtyard of the Quadrilater. Among the evening short films, the audience (among them also the envoy of the film magazine “Carte di Cinema”) have seen “Deu ci sia”, by Gianluigi Tarditi: this film is one of the five finalists of the “Globi d'Oro 2011” (the jury’s verdict is awaited for today, April 30th). The film is about the character of the “accabadora”, a woman who used to put an end to the suffering of the dying, and it is set in Gallura at the end of the nineteenth century. The short film is produced by the Ophir Production company of Sassari and has been classified as a film of national cultural interest. Mario Olivieri, founder of the dialect theater company La Quinta, was present at the screening. «It was difficult to learn the part», joked Olivieri, who interprets a dying man, «but I hope to have given the image of a dead man who speaks with his eyes». Then, more seriously, he added: «I’m very proud of “Deu ci sia”, which is winning awards around the world. It’s been a hard work: considering the fact that the films lasts only 14 minutes, the shooting lasted a long time (one whole week). But this is a sign of professionalism of the director and entire cast».
Among the other short films screened on Friday there were the animated film “Amazonia” by the American Sam Chen, and the French “Chienne d’Histoire” by Avédikian Serge, set in Costantinopoli and winner for Best Short Film at Cannes 2010.
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COMUNICATO STAMPA N. 7 Si aprirà con la proiezione di “Napoli 24”, la terza giornata del Sardinia Film Festival, giovedì 30 giugno, alle 10, nell’Aula Verde del Quadrilatero. Il film, secondo evento speciale del Festival, è il lavoro collettivo di 24 registi napoletani, tra i quali Paolo Sorrentino e Mario Martone, impegnati a raccontare, ciascuno a suo modo, la realtà caotica e in continua trasformazione di Napoli. I brevissimi episodi che compongono “Napoli 24” (ciascuno dura 3 minuti) spaziano dall’intervista allo scorcio surreale, alternano i toni drammatici a quelli della commedia, la rappresentazione dei mali della metropoli -vedi camorra e rifiuti- alla sua inesauribile vitalità. La visione del film sarà preceduta da un’introduzione di Lorenzo Saglio, presidente del Nuovo Circolo del Cinema. Dalle 17.30 riprenderanno le proiezioni dei cortometraggi in concorso, con la consueta distinzione in Aula Blu (internazionali) e Aula Verde (nazionali). Per la sezione Vetrina Sardegna va segnalato “Where is my mind” di Gabriele Peru e Mario Belingeri.
Alle 21.15 il festival si trasferisce nel cortile del Quadrilatero, dove saranno proiettati altri nove corti. Tra questi, il documentario “Lo chiamavano Zecchinetta” di Nicola Palmeri, che racconta, attraverso le testimonianze di amici e colleghi e la voce narrante del critico Gregorio Napoli, la vita dell’attore messinese Tano Cimarosa. Partito come puparo, Cimarosa iniziò a lavorare nel cinema, come caratterista, negli anni Cinquanta, interpretando quasi sempre lo stereotipo del siciliano testardo e arretrato. Il suo ruolo più famoso è il personaggio di Zecchinetta (da cui il soprannome) per “Il giorno della civetta” di Damiano Damiani tratto dal capolavoro di Sciascia. Recitò anche, a fianco di Alberto Sordi, in “Il medico della mutua” e in “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata”.
Continua la raccolta firme per la petizione a favore della nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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COMUNICATO STAMPA N. 8
La terza giornata del Sardinia Film Festival, giovedì 30 giugno, si è aperta con la proiezione di “Napoli 24”, film a episodi realizzato da 24 registi napoletani, tra i quali Paolo Sorrentino, Pietro Marcello e Mario Martone, prodotto da Indigo Film e finanziato in parte da Rai Cinema. Con tre minuti ciascuno a disposizione e tecniche di racconto che spaziano dall’intervista allo scorcio surreale, Sorrentino e colleghi descrivono le mille sfaccettature e contraddizioni del capoluogo partenopeo -dai rifiuti alla camorra alla disoccupazione- ma anche la sua inesauribile vitalità e voglia di futuro. La visione del film è stata introdotta dal presidente del Nuovo Circolo del Cinema, Lorenzo Saglio.
Di sera sono stati proposti al pubblico, tra i corti in gara, il francese “Leçon de Ténèbres (The Quartet)” di Sarah Arnold (premio speciale della giuria al Torino Film Festival 2010), con protagonisti quattro anziani musicisti alle prove di un concerto, il film d’animazione spagnolo “Daisy Cutter” di Enrique Garçia e Rubèn Salazàr (Golde Spyke al Festival Pontino del Cortometraggio), che racconta la guerra vista da una bambina, l'esilarante action thriller in stile Quentin Tarantino “Il garibaldi senza barba” di Nicola Piovesan (Premio del Pubblico al Festival Alto Vicentino) e il documentario “Lo chiamavano Zecchinetta” di Nicola Palmeri.
Quest’ultimo ripercorre, attraverso testimonianze di amici e colleghi e la voce narrante del critico Gregorio Napoli, la vita dell’attore messinese Tano Cimarosa. Caratterista molto apprezzato negli anni della “commedia all’italiana” per il cliché del siciliano tutto d’un pezzo (tra altri film, a fianco di Alberto Sordi in “Il medico della mutua” e in “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata”), Cimarosa divenne popolare soprattutto per il personaggio di Zecchinetta (da cui il soprannome) interpretato in “Il giorno della civetta” di Damiano Damiani tratto dal capolavoro di Sciascia.
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English version
The third day of Sardinia Film Festival (Thursday, June 30th) began with the screening of “Napoli 24”, a serialized film made by 24 neapolitan directors, including Paolo Sorrentino, Pietro Marcello e Mario Martone. The film is produced by Indigo Film and is funded in part by Rai Cinema. Each of directors had three minutes to describe the many facets and contradictions of Naples (waste, camorra and unemployment) but also its endless vitality and desire of future. The view of the film has been introduced by Lorenzo Saglio, president of Nuovo Circolo del Cinema.
During the evening they have been screened other short films in competition, including “Leçon de Ténèbres (The Quartet)” by Sarah Arnold (special jury prize at Torino Film Festival 2010), starring four old musicians rehearsing for a concert; the animated film “Daisy Cutter” by Enrique Garçia and Rubèn Salazàr (Golde Spyke at Festival Pontino del Cortometraggio), that talks about the war experienced by a child; “Il garibaldi senza barba” by Nicola Piovesan (Audience award at Festival Alto Vicentino), an hilarious action thriller Tarantino-style; and the documentary “Lo chiamavano Zecchinetta” by Nicola Palmeri. This film tells the life of the actor Tano Cimarosa from Messina by using the testimonies of friends and colleagues and the voice over of the critic Gregorio Napoli. Cimarosa was a very popular character actor in the years of “Italian comedy” thanks to the cliché of the upright Sicilian (among the others, they should be noted films such as “Il medico della mutua” and “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata”, with Alberto Sordi). He became popular especially for having acted in “Il giorno della civetta” by Damiano Damiani, a film taken from Sciascia’s masterpiece.
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COMUNICATO STAMPA N. 9
Cosimo Cinieri, Gian Marco Tognazzi e Francesco Prisco: domani venerdì 1 luglio al Sardinia Film Festival arriva una tripletta di ospiti da non perdere. L’incontro è, a partire dalle 21, nel cortile del Quadrilatero. Cosimo Cinieri, grande attore di cinema (ha lavorato con Massimo Troisi, Bernardo Bertolucci, Fernando Arrabal) e di teatro (con la moglie Irma Palazzo nella compagnia Cinieri Palazzo) è il protagonista, insieme a Piera Degli Esposti, del corto “L’altra metà”, distribuito dalla Blue Suede Shoots e proiettato al SFF la sera dell’inaugurazione. L’eclettico figlio d’arte Gian Marco Tognazzi (una carriera ventennale che spazia dal teatro al cinema, da “I laureati di Pieraccioni” a film d’impegno come “Guido che sfidò le Brigate Rosse”) e Francesco Prisco portano al Festival il corto “La colpa” del quale sono, rispettivamente interprete e regista (in proiezione domani sera).
Sempre domani sera, vanno segnalati anche il cortometraggio “Le regine di Austis” del regista di Bonarcado Franco Fais, vincitore del “Premio Fedic” nella scorsa edizione del Sardinia Film Festival con il documentario “Sciola oltre la pietra”, e il film d’animazione francese “R”.
Venerdì sarà una giornata di incontri interessanti fin dalla mattina. Alle 10, infatti, al Quadrilatero arriva l’attore, regista, preparatore d’attori (per “La squadra” e “Una famiglia in giallo”) Ferdinando Maddaloni, che coinvolgerà tutti gli spettatori in una lezione-gioco sulla recitazione. Punto di partenza, il suo libro Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva. Al volume è allegato un dvd che sarà proiettato in aula, alla presenza dell’autore, durante un incontro condotto dal direttore artistico del Sardinia Film Festival, Antonio Maciocco. Tra i punti forti del libro di Maddaloni, alcuni “misteri” -ancora irrisolti -della storia del cinema. E della politica. Cosa distingue la recitazione teatrale da quella cinematografica? Perché “Cenere”, unico film della grande Eleonora Duse, fu un fiasco? Possiamo considerare Benito Mussolini il più grande attore di tutti i tempi?
L’appuntamento con le proiezioni pomeridiane è, come sempre, dalle 17.30 nell’Aula Verde (corti nazionali) e in quella Blu (internazionali).
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ENGLISH VERSION
Tomorrow, from 21 o’clock in the courtyard of the Quadrilater, the Sardinia Film Festival will host guests not to be missed: Cosimo Cinieri, Gian Marco Tognazzi and Francesco Prisco. Cosimo Cinieri, great movie actor (he worked with Massimo Troisi, Bernardo Bertolucci, Fernando Arrabal) and great theater actor (he worked with his wife Irma Palazzo in the company Cinieri Palazzo), is the co-protagonist (along with Piera Degli Esposti) of the short film “L’altra metà”, distributed by Blue Suede Shoots and screened at the SFF on the opening night. Gian Marco Tognazzi, eclectic art son with a twenty-year career ranging from theater to cinema (“I laureati” by Pieraccioni and “Guido che sfidò le Brigate Rosse”), and Francesco Prisco, bring to the Festival “La colpa”, a short film of which they’re respectively performer and director (it will be screened tomorrow night).
Concerning tomorrow evening, we bring to your attention the short film “Le regine di Austis” by Franco Fais from Bonarcado (the film won the “Premio Fedic” in the last edition of the Sardinia Film Festival with the documentary “Sciola oltre la pietra”) and the French animated film “R”.
Friday will be a day of interesting meetings since morning. At 10 a.m. at the Quadrilater will come Ferdinando Maddaloni, actor, director and actor’s trainer (for “La squadra” and “Una famiglia in giallo”): he will involve the audience in a play-lesson on acting. The starting point is his book Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva. The volume is accompained by a DVD that will be screened in the presence of the author during a meeting led by Antonio Maciocco, artistic manager of the Sardinia Film Festival. Among the strong points of the book there are some unresolved mysteries of the history of cinema and politics. What does distinguish film acting from theatrical acting? Why “Cenere” (the only film of the great actress Eleonora Duse) was a flop? Can we consider Benito Mussolini the greatest actor of all time?
At 17:30 they will be screened National short films (in the Green Room) and International short films (in the Blue one).
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COMUNICATO STAMPA N. 10
L’anno scorso ha vinto il premio per il miglior documentario con “Anna Politkovskaja, sinfonia per voce sola”. Quest’anno, Ferdinando Maddaloni è tornato al Sardinia Film Festival come scrittore per presentare il suo primo libro-dvd “Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all’improvvisazione televisiva”.
Si è aperta con una “lezione” fuori dagli schemi la penultima giornata del Sardinia Film Festival, ieri mattina, venerdì 1 luglio, nell’Aula Verde del Quadrilatero. Maddaloni, che oltre a scrivere fa il regista, l’attore e il preparatore d’attori, ha fatto i complimenti ai selezionatori del Festival per «l’ottima qualità dei corti in concorso». Poi, con l’aiuto di spezzoni di film e immagini di repertorio, ha guidato il pubblico attraverso un secolo di recitazione cinematografica e televisiva: dagli attori “inconsapevoli” ripresi per strada dai fratelli Lumiere alla “naturalezza ricostruita” delle fiction tv.
Dalla camera fissa all’invenzione dei piani di ripresa di David Wark Griffith, che ha liberato gli interpreti dalla mimica esasperata. Senza dimenticare un “attore” sui generis come Mussolini, che al cinema doveva molto e nelle sue arringhe al popolo italiano miscelava «pose teatrali, sapiente combinazione di primi piani e campi lunghi, e una straordinaria naturalezza». Maddaloni ha parlato del suo lavoro come preparatore d’attori per “La squadra”:«questo genere di fiction viene generalmente definito lungo-seriale a basso costo, perché l’arte deve viaggiare insieme con l’orologio. La produzione artistica concede pochissimo tempo per girare ciascun episodio, e i registi che sforano vengono tagliati fuori».
Al preparatore spetta il compito di risolvere tutti i problemi che sorgono durante le riprese: dagli infortuni fisici degli attori e «in questo caso –ha spiegato- bisogna avvisare tempestivamente la produzione, che cambia in corsa il plot, magari con una telefonata risolutiva in cui si annuncia la morte improvvisa di un personaggio» a quelli psicologici. «Mi è capitato anche di fare il “ruffiano” –ha detto ridendo- una volta che lavoravo con due fidanzati. All’inizio sono stati bravissimi, poi hanno iniziato a litigare tra di loro e le battute non venivano più bene. Così ho fatto di tutto per convincerli a tornare insieme».
Ricca di ospiti anche la serata di venerdì. Al Festival sono arrivati Gian Marco Tognazzi e il regista Francesco Prisco, per la proiezione del corto “La colpa”, e Cosimo Cinieri, protagonista insieme a Piera Degli Esposti di “L'altra metà” (in visione martedì scorso). «Mi sento un sardo d’adozione e se non mi adottate voi sardi mi adotto da solo» ha esordito Tognazzi in conferenza stampa. E ha precisato: «Ho una moglie e una figlia orgogliosamente sarde. Io mi trasferirei qui subito, anzi non è detto che non lo faccia per un periodo». Tognazzi e il giovane regista Francesco Prisco formano una “coppia” professionale recente ma molto affiatata. «Con “Fuori uso”, il primo corto che Francesco mi ha proposto–ha raccontato l’attore romano- ho vinto il Nastro d’Argento come miglior attore protagonista di cortometraggio. Il nostro rapporto di lavoro è iniziato con una mail che Francesco mi ha inviato.
Esordiva più o meno così: “ti scrivo, ma so già che non mi risponderai mai…” e proseguiva dicendomi che aveva prodotto un corto spendendo solo 40 euro. All’inizio mi sono spaventato –ha detto ridendo- mi sembrava una cosa un po’ folle. Invece, poi, quando ho visto il suo lavoro ho provato un grande rispetto per la sua fantasia, il suo talento, la sua forza di volontà, e tra di noi si è instaurato un bellissimo rapporto umano prima ancora che professionale». Tanto è vero che nei progetti per il futuro c’è anche un lungometraggio, ha ammesso Tognazzi, sempre che
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si riesca a reperire i fondi necessari. Ai giornalisti che gli chiedevano se, a suo parere, i corti siano un buon trampolino per i giovani, Tognazzi ha risposto: «Sono sicuramente un ottimo modo per far conoscere nuovi talenti.
Peccato però che nel cinema di questi anni manchino i mezzi per andare avanti. Oggi ci limitiamo a fare film, una volta, invece, in Italia il cinema era una vera e propria industria. Il problema è che dalla fine degli anni Settanta mancano leggi adeguate». Diversa la situazione negli altri Paesi, soprattutto quelli del Nord Europa, dove «i cortometraggi hanno molto più mercato, e ai registi che esordiscono con questo genere si offrono buone possibilità di andare avanti con film più complessi».
«Mi piace mettermi a disposizione dei giovani –ha raccontato Cosimo Cinieri al pubblico della sera- Non come un maestro, però, ma in un rapporto alla pari». Cinieri, grande interprete di cinema e di teatro, è il protagonista del cortometraggio “L’altra metà”, realizzato dal giovane regista pugliese Pippo Mezzapesa, in concorso al Sardinia Film Festival. Con trasporto e grande calore umano, Cinieri ha parlato del suo amore per «il cinema, il teatro e la poesia. Tutti e tre sono mezzi meravigliosi che ci riportano all’infanzia, l’unico momento autentico della vita».
Tra i cortometraggi proiettati ieri sera, va segnalato “Le regine di Austis”, sulla preparazione del pane tradizionale sardo, del regista di Bonarcado Franco Fais che, l’anno scorso, ha vinto il Sardinia Film Festival nella sezione documentario con “Sciola, oltre la pietra”.
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ENGLISH VERSION
Last year Ferdinando Maddaloni won the award for best documentary with “Anna Politkovskaja, sinfonia per voce sola”. This year he returned to Sardinia Film Festival as a writer to present his first book-dvd “Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all’improvvisazione televisiva”. The second last day of Sardinia Film Festival get opened yesterday, July 1st, in the Green Room of the Quadrilatero with a mould-breaker lesson. Maddaloni (actor, director and actors’ trainer) congratulated the Festival’s preparers on the “excellent quality of shorts in competition”. Subsequently, by using footage and film clips, he led the audience through a century of cinema and television acting: from unconscious actors filmed on the street by Lumiere brothers to “rebuilt naturalness” of tv dramas. From fixed camera to the invention of David Wark Griffith’s shooting plans. We don’t forget a sui generis actor such as Mussolini, who in his speeches to the Italians mixed up «theatrical poses, clever combination of close-ups and long shots and an extraordinary naturalness». Maddaloni talked about his job as actors’ trainer for “La squadra”: «This kind of fiction is usually considered long-serial at low cost because the art must go on with the clock. The artistic production gives very little time to shoot an episode and directors who overrun are cut off». The trainer must solve of the problems that come out during filming including actors’ physical injuries («In this case», he explained, «we must promptly call the production that provides changing the plot, perhaps with a resolving phone call announcing the sudden death of a character») and psychological injuries. «I’ve been also a pander a time I was working with a couple», he said with a laugh. «At the beginning they were great, but then they started arguing and their way of acting was getting worst. So I did my best to bring them together».
There were many guests even on Friday night: Gian Marco Tognazzi and director Francesco Prisco (for the screening of the short “La colpa”) and Cosimo Cinieri, who played with Piera Degli Esposti in “L'altra metà”. «I feel an adopted Sardinian ad if you don’t adopt me I’ll do it on my own» said Tognazzi at a press conference. He continued: «My wife and my daughter are proudly Sardinian. I would love to move here even now and I’ll probably do it for a period». Tognazzi and the young director Francesco Prisco are a recent professional team but they work very well together. Tognazzi said: «I’ve won the Nastro d’Argento for best short film protagonist with “Fuori uso”, the first short Francesco proposed to me. Our working relationship began with an e-mail from Francesco that said more or less: “I’m writing to you even though I already know you won’t answer…”. The e-mail went on saying that he had produced a short film by spending only 40 euros. At the beginning I was scared because it seemed to me something a bit insane but when I’ve watched his film I felt a great respect for his imagination, his talent and his willpower and we established a good relationship, more human than professional». Tognazzi has in fact admitted that in future projects there’s also a full-length film on condition that he finds the necessary funds. So Tognazzi replied to journalists asking him if, in his opinion, short films are a good stepping stone for young people: «Short films are certainly a good way to introduce new talents, but it’s pity that cinema doesn’t have instruments to go forward. Today we can only make movies but once the cinema was a real industry in Italy. The problem is that since the late seventies we’re lack in adequate laws». The situation in other countries, especially in northern Europe, is a bit different: «The short films flood the market and directors who debut with this genre have good opportunities to continue by making more complex films».
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«I like to be at young people’s disposal.», said Cosimo Cinieri to the audience, «Not as a master, but in an equal relationship». Cinieri is a great cinema and theater actor and he is the protagonist of a short film in competition at the Sardinia Film Festival: “L’altra metà” by Pippo Mezzapesa, a young apulian director. Cinieri talked with enthusiasm about «cinema, theater and poetry. All these are wonderful instruments that bring us back to childhood, the only authentic moment in our life».
Among the short films screened last night, it should be noted “Le regine di Austis” by Bonarcado Franco Fais: the film talks about the preparation of traditional Sardinian bread. Fais has won last year the Sardinia Film Festival for the section documentary with “Sciola, oltre la pietra.
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Comunicato stampa n. 11
L’ultima giornata del Sardinia Film Festival, domani sabato 2 luglio, si apre alle 9.30 nell’Aula Verde del Quadrilatero con la riunione della Consulta Regionale dei Cineclub della Sardegna, presieduta da Nando Scanu (tra i soci fondatori e a lungo presidente del Cineclub Sassari), per fare il punto sulla situazione del cinema in Sardegna, in particolare per quanto riguarda i cortometraggi. Alle 12 la riunione si estende ai Cineclub di tutta Italia. Saranno presenti Angelo Tantaro, presidente del Cineclub Roma, i rappresentanti della C.G.S, della F.I.C. e di altre associazioni di cultura cinematografica.
Alle 17.30 iniziano le proiezioni degli ultimi 16 cortometraggiin concorso. Nell’aula Verde, per la Vetrina Sardegna, gli spettatori del Festival potranno vedere la fiction “Vendesi” di Salvatore Ligotti e il documentario “Atteros, breve viaggio nel mondo dell’immigrazione” del fumettista e regista cagliaritano Bepi Vigna.
Alle 21 il Festival si sposta nel cortile del Quadrilatero per la premiazione dei film vincitori di tutte le sezioni in concorso: Fiction italiana e internazionale, Vetrina Sardegna, Documentari, Videoarte, Sperimentale, Animazione. Durante la serata sarà proiettato “Jody delle giostre”, alla presenza del regista Adriano Sforzi. Il cortometraggio è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse culturale nazionale e, tra i tanti premi ricevuti, ha vinto il David di Donatello 2011. Il film racconta la storia di Jody, un bambino figlio di giostrai, che ricorda da vicino lo stesso regista, Adriano Sforzi, erede di un’antica famiglia circense, abituato fin da piccolo a girare l’Italia con il Luna Park di Famiglia.
Anche domani, per tutta la giornata, si potrà firmare la petizione per l’apertura di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con istituzioni nazionali come il Museo del Cinema di Torino.
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English version
Tomorrow, July 2nd, will be the last day of the Sardinia Film Festival. It starts at 9:30 in the Green Room of the Quadrilater with the assembly of the Consulta Regionale dei Cineclub della Sardegna, chaired by Nando Scanu (founding member and long-time president of the Cineclub Sassari), to take stock of the situation of cinema in Sardinia, especially for what concerns short films. At 12 o’clock all the Italian Cineclubs will take part at the meeting. There will be Angelo Tantaro, president of Cineclub Roma, Fabio Sanvitale, president of “Pescara Corto Script”, and the representatives of the C.G.S, F.I.C. and other associations of film culture.
Projections of the last 16 short films in competition will start at 17:30. In the Green Room (for Vetrina Sardegna) the audience can watch the fiction “Vendesi” by Salvatore Ligotti and the documentary “Atteros, breve viaggio nel mondo dell’immigrazione” by Bepi Vigna, a cartoonist and director from Cagliari.
At 21 o’clock the Festival moves in the courtyard of the Quadrilatero for the prize-giving of winning films of all sections in competition: Italian fiction, International fiction, Vetrina Sardegna, Documentary, Videoart, Experimental, Animation. During the evening it will be screened “Jody delle giostre”, with the presence of director Adriano Sforzi. This short film has been financed by the Ministry of Cultural Heritage as film of national cultural interest and has won many awards such as the David di Donatello 2011. The film tells the story of Jody, son of fair’s owners: the character of Jody reminds the director himself, heir of an old circus family who always used to touring Italy with his family funfair.
Tomorrow will still be possible to sign the petition for the creation of a Citadel of cinema, sponsored by Cineclub Sassari Fedic, Nuovo Circolo del Cinema and Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). Facing a crisis for town cinemas (the Ariston Cinema will be closed at the end of the month and the same could happen to the Quattro Colonne), the petition calls for the identification of a public space to be devoted to watch films and to produce them and also for hosting a Mediateca, which has been opened a few months ago by Cineclub and has already more than 10 thousand titles. This is supposed to be also a place that will host events and exhibitions related to cinema, even in collaboration with existing structures such as the Museum of Cinema in Turin.
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VISITE SITO WWW.SARDINIAFILMFESTIVAL.ITNEL PERIODO 02/02/2011-02/08/2011
Figura 1 Visite sito dal 02 febbraio 2011 al 24 agosto 2011
GEO-LOCALIZZAZIONE PER CONTINENTE
Figura 2 Geo-localizzazione visite dal 02 febbraio 2011 al 24 agosto 2011
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TABELLA RIASSUNTIVA VISITE GEO-LOCALIZZATE
Figura 3 Riepilogo visite Geo-localizzate dal 02 febbraio 2011 al 24 agosto 2011
PERCENTUALI PAESI CHE HANNO VISUALIZZATO IL SITO.
Figura 4 Diagramma riepilogativo Geo-localizzazione visite dal 02 febbraio 2011 al 24 agosto 2011
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RASSEGNA STAMPA MAGGIO
25 Maggio 2011
“SA'GRASCIA” IN PRIMA VISIONE A SASSARI
Il 31 maggio, al Cinema Moderno, il film di Bonifacio Angius apre in anteprima il Sardinia Film Festival (28 giugno -2 luglio 2011 ) del Cineclub Sassari
Quest'anno il Cineclub apre in anticipo il Sardinia Film Festival (in città dal 28 giugno al 2 luglio), con un evento da non perdere, l'anteprima a Sassari di “Sa Gráscia”, il primo lungometraggio del giovane regista sassarese Bonifacio Angius. Il film, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di San Paolo in Brasile, sarà proiettato, alla presenza dell'autore, martedì 31 maggio, alle ore 21, al Cinema Moderno di viale Umberto.
“SaGráscia” è un poetico, surreale “road movie” costruito intorno alla figura di un bambino che attraversa le campagne bruciate dal sole per raggiungere il santuario di sant'Antonio e ringraziarlo di avergli salvato la vita, di avergli fatto la grazia (sa' grascia). In questo film ci sono la gioia e la malinconia, la vita e la morte, i sogni lontani di personaggi abbandonati in un mondo incomprensibile, confuso e contraddittorio, ma nello stesso tempo chiaro, lucido, un mondo dove non c’è bisogno di spiegazioni, dove tutto accade naturalmente tramite un destino crudele e consolatore, cinico e commiserevole, un mondo dove si mescola sogno e realtà senza mostrarne la linea di confine.
Il film, girato nei dintorni di Ploaghe, ha richiesto tre anni di lavorazione, è stato interamente autoprodotto dall'autore, con il sostegno dell'Associazione Culturale U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti). Per quanto riguarda il reclutamento del cast tecnico-artistico si avvale del lavoro di maestranze, tecnici, attori, scrittori e musicisti, tutti locali e tutti di grande professionalità, a partire dalla sceneggiatura, scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore Gianni Tetti e con Stefano Deffenu e Marina Satta, fino alla suggestiva colonna sonora del musicista e compositore Carlo Doneddu.
“SaGráscia” è il primo lungometraggio di Bonfacio Angius, che, pur non avendo ancora compiuto trent'anni, ha già all'attivo tre corti presentati in numerosi festival (“L'arte di essere felici”, “Ultimo giorno d'estate” e “In sa' ia” recitato interamente in sardo) ed è attualmente impegnato nella realizzazione del primo episodio del film “Domenica”, che sarà girato a Sassari alla fine di giugno. Per Angius è in cantiere anche il secondo lungometraggio, “Perfidia”, le cui riprese inizieranno nel 2012 e che avrà come ambientazione, ancora una volta, la città natale del regista.
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In una Sardegna antica, ricca di ninna nanne e di filastrocche, dietro i profumi ed i colori di un’estate bruciata dal sole, Antoneddu, un bambino di dieci anni, cammina sulle strade ed i sentieri di un mondo magico, per raggiungere la chiesa del santo che gli ha “salvato la vita”, gli ha fatto “Sa Grascia”. Lungo il viaggio, i viottoli bianchi e polverosi sono popolati da personaggi dolci e bizzarri, da buffi vagabondi intrappolati in una realtà confusa e contraddittoria, dove il bene e il male si mescolano in un’armonia malinconica e surreale.
Un miracolo, un santo, una nonna che prega, un funerale, Antonio che cade per le scale, una biglia, una mela, dove arriva la realtà oppure il sogno? E’ lontana la chiesa di Sant’Antonio? E soprattutto, chi è che sta sognando?
SaGràscia – scheda tecnica
Titolo: “saGràscia” Durata: 80’ c.a. Formato di ripresa: Full HD, Colore Suono: stereo Genere: fiction Anno: 2010 Interpreti Principali: Giuseppe Mezzettieri, Stefano Deffenu, Francesca Niedda, Daniele Marrosu, Pietro Pittalis, Mark Romaguera, Domenico Montixi; Regia: Bonifacio Angius; Soggetto: Bonifacio Angius, Stefano Deffenu, Gianni Tetti, Marina Satta; Sceneggiatura: Bonifacio Angius, Stefano Deffenu, Gianni Tetti, Marina Satta; Fotografia: Bonifacio Angius; Operatore: Alessandro Parlati; Montaggio: Gavino Tilocca; Musiche originali: Carlo Doneddu; Scenografia: Pierpaolo Luvoni; Ritocchi digitali: Fabio Bianchini; Costumi: George Vadim; Suono: Gianni Bonas; Produttore: Bonifacio Angius.
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25 Maggio 2011
“Sa'Grascia” in prima visione a Sassari
Il 31 maggio 2011 al Cinema Moderno arriva il film di Bonifacio Angius per l' anteprima del Sardinia Film Festival (28 giugno - 2 luglio) del Cineclub Sassari.
Quest'anno il Cineclub apre in anticipo il Sardinia Film Festival (in città dal 28 giugno al 2 luglio), con un evento da non perdere, l'anteprima a Sassari di “Sa Gráscia”, il primo lungometraggio del giovane regista sassarese Bonifacio Angius.
Il film, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di San Paolo in Brasile, sarà proiettato, alla presenza dell'autore, martedì 31 maggio, alle ore 21, al Cinema Moderno di viale Umberto.
“SaGráscia” è un poetico, surreale “road movie” costruito intorno alla figura di un bambino che attraversa le campagne sarde bruciate dal sole per raggiungere il santuario di sant'Antonio e ringraziarlo di avergli salvato la vita, di avergli fatto la grazia (sa' grascia). In questo film ci sono la gioia e la malinconia, la vita e la morte, isogni lontani di personaggi abbandonati in un mondo incomprensibile, confuso e contraddittorio, ma nellostesso tempo chiaro, lucido, un mondo dove non c’è bisogno di spiegazioni, dove tutto accade naturalmente tramite un destino crudele e consolatore, cinico e commiserevole, un mondo dove si mescola sogno e realtà senza mostrarne la linea di confine.
Il film, girato nei dintorni di Ploaghe, ha richiesto tre anni di lavorazione, è stato interamente autoprodotto dall'autore, con il sostegno dell'Associazione Culturale U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti). Per quanto riguarda il reclutamento del cast tecnico-artistico si avvale del lavoro di maestranze, tecnici, attori, scrittori e musicisti, tutti locali e tutti di grande professionalità, a partire dalla sceneggiatura, scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore Gianni Tetti e con Stefano Deffenu e Marina Satta, fino alla suggestiva colonna sonora del musicista compositore Carlo Doneddu.
“SaGráscia” è il primo lungometraggio di Bonfacio Angius, che, pur non avendo ancora compiuto trent'anni, ha già all'attivo tre corti presentati in numerosi festival (“L'arte di essere felici”, “Ultimo giorno d'estate” e “In sa' ia” recitato interamente in sardo) ed è attualmente impegnato nella realizzazione del primo episodio del film “Domenica”, che sarà girato a Sassari alla fine di giugno. Per Angius è in cantiere anche il secondo lungometraggio, “Perfidia”, le cui riprese inizieranno nel 2012 e che avrà come ambientazione, ancora una volta, la città natale del regista.
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25 maggio 2011
"Sa Gràscia" al "Sardinia Film Festival"
Il 31 maggio, alle 21, al Cinema Moderno, il film, il primo lungometraggio, di Bonifacio Angius apre in anteprima il “Sardinia Film Festival” (28 giugno -2 luglio 2011) del Cineclub Sassari. Il film sarà presentato alla presenza del regista. Girato nei dintorni di Ploaghe, ha richiesto tre anni di lavorazione, ed è stato interamente autoprodotto dall'autore, con il sostegno dell'Associazione Culturale U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti). Per quanto riguarda il reclutamento del cast tecnico-artistico si avvale del lavoro di maestranze, tecnici, attori, scrittori e musicisti, tutti locali e tutti di grande professionalità, a partire dalla sceneggiatura, scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore Gianni Tetti e con Stefano Deffenu e Marina Satta, fino alla suggestiva colonna sonora del musicista e compositore Carlo Doneddu.
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27 maggio 2011
“Sa Gràscia” in prima visione a Sassari. Lupin III a Spazio Cinema
Scritto da red Venerdì 27 Maggio 2011 13:26
Il 31 maggio, al Cinema Moderno, il film di Bonifacio Angius apre in anteprima il Sardinia Film Festival ( 28 giugno -2 luglio 2011 ) del Cineclub Sassari. Quest'anno il Cineclub apre in anticipo il Sardinia Film Festival (in città dal 28 giugno al 2 luglio) , con un evento da non perdere, l'anteprima a Sassari di “Sa Gráscia” , il primo lungometraggio del giovane regista sassarese Bonifacio Angius. Il film, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di San Paolo in Brasile, sarà proiettato, alla presenza dell'autore, martedì 31 maggio, alle ore 21, al Cinema Moderno di viale Umberto. “SaGráscia” è un poetico, surreale “road movie” costruito intorno alla figura di un bambino che attraversa le campagne bruciate dal sole per raggiungere il santuario di sant'Antonio e ringraziarlo di avergli salvato la vita, di avergli fatto la grazia (sa' grascia ).
La trama.
In una Sardegna antica, ricca di ninna nanne e di filastrocche, dietro i profumi ed i colori di un’estate bruciata dal sole, Antoneddu, un bambino di dieci anni, cammina sulle strade ed i sentieri di un mondo magico, per raggiungere la chiesa del santo che gli ha “salvato la vita”, gli ha fatto “Sa Grascia”. Lungo il viaggio, i viottoli bianchi e polverosi sono popolati da personaggi dolci e bizzarri, da buffi vagabondi intrappolati in una realtà confusa e contraddittoria, dove il bene e il male si mescolano in un’armonia malinconica e surreale.
Un miracolo, un santo, una nonna che prega, un funerale, Antonio che cade per le scale, una biglia, una mela, dove arriva la realtà oppure il sogno? E’ lontana la chiesa di Sant’Antonio? E soprattutto, chi è che sta sognando? In questo film ci sono la gioia e la malinconia, la vita e la morte, i sogni lontani di personaggi abbandonati in un mondo incomprensibile, confuso e contraddittorio, ma nello stesso tempo chiaro, lucido, un mondo dove non c’è bisogno di spiegazioni, dove tutto accade naturalmente tramite un destino crudele e consolatore, cinico e commiserevole, un mondo dove si mescola sogno e realtà senza mostrarne la linea di confine. Il film, girato nei dintorni di Ploaghe, ha richiesto tre anni di lavorazione, è stato interamente autoprodotto dall'autore, con il sostegno dell'Associazione Culturale U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti). Per quanto riguarda il reclutamento del cast tecnico-artistico si avvale del lavoro di maestranze, tecnici, attori, scrittori e musicisti, tutti locali e tutti di grande professionalità, a partire dalla sceneggiatura, scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore Gianni Tetti e con Stefano Deffenu e Marina Satta, fino alla suggestiva colonna sonora del musicista e compositore Carlo Doneddu. “SaGráscia” è il primo lungometraggio di Bonifacio Angius, che, pur non avendo ancora compiuto trent'anni, ha già all'attivo tre
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corti presentati in numerosi festival (“L'arte di essere felici”, “Ultimo giorno d'estate” e “In sa' ia” recitato interamente in sardo) ed è attualmente impegnato nella realizzazione del primo episodio del film “Domenica” , che sarà girato a Sassari alla fine di giugno. Per Angius è in cantiere anche il secondo lungometraggio, “Perfidia” , le cui riprese inizieranno nel 2012 e che avrà come ambientazione, ancora una volta, la città natale del regista.
“Lupin III, il castello di Cagliostro” a Spazio Cinema
Domenica 29 maggio ultimo appuntamento con la rassegna dedicata a Hayao Miyazaki Non poteva mancare il ladro gentiluomo, il mitico Lupin, per chiudere con un pizzico di suspance la rassegna di “Spazio Cinema” dedicata ai film d'animazione di Hayao Miyazaki. Ecosì, domenica 29 maggio, il Cineclub Sassari (via Bellini 7,-c/o Convitto Istituto Agrario- alle 16 e alle 18) propone le avventure di Lupin III, Il castello di Cagliostro , il primo lungometraggio di Miyazaki realizzato nel 1979.
Il ladro dalla giacca verde e il suo socio Jigen, nel film, sono impegnati in un duplice colpo. Devono dare la caccia ai falsari della dinastia del Caprone, che con le loro banconote fasulle danneggiano l'economia mondiale, e, allo stesso tempo, salvare la principessa Clarice dal conte di Cagliostro, che la vuole sposare per carpirle un segreto che lo renderà ricchissimo. Lupin III, Il castello di Cagliostro segue di qualche anno gli episodi realizzati da Miyazaki nella prima serie per la tv giapponese (1971) tratta dai manga di Monkey Punch, il creatore del ladro gentiluomo. Nel lungometraggio, Miyazaki rielabora gli episodi già realizzati, ma dà loro un respiro più ampio, amalgamando azione e sentimenti, una regia attenta ai dettagli e libertà d'invenzione, tutti elementi che porterannono “Lupin” a vincere il Festival di Cannes , nel 1980 , come migliore film d'animazione. “ Lupin III, il castello di Cagliostro” sarà proiettato domenica 29 maggio , alle 16 alle 18 , per venire incontro alle esigenze di tutti gli spettatori, nella sede del Cineclub, in via Bellini 7 (presso il Convitto dell'Istituto Agrario) .
Oltre ai film proposti settimanalmente, la mediateca di Spazio Cinema mette a disposizione del pubblico un catalogo di 10mila titoli (fiction, documentari, video-arte e cortometraggi del Sardinia Film Festival) che possono essere visionati comodamente nelle postazioni video , realizzate nella sede del Cineclub accanto a tre postazioni internet . Continua, intanto, il tesseramento (gratuito per i ragazzi dagli 11 ai 29 anni) a Spazio Cinema, che dal mese di giugno proporrà nuove interessanti rassegne cinematografiche.
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"Sa Gràscia" di Bonifacio Angius in prima visione a Sassari
31 maggio 2011 ore 21.00 / Sassari » Cinema Moderno Al Cinema Moderno il film di Bonifacio Angius apre in anteprima il Sardinia Film Festival delCineclub Sassari
Quest'anno il Cineclub apre in anticipo il Sardinia Film Festival (in città dal 28 giugno al 2 luglio), con un evento da non perdere, l'anteprima a Sassari di “Sa Gráscia”, il primo lungometraggio del giovane regista sassarese Bonifacio Angius.
Il film, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di San Paolo in Brasile, sarà proiettato, alla presenza dell'autore, martedì 31 maggio, alle ore 21, al Cinema Moderno di viale Umberto.
“Sa Gráscia” è un poetico, surreale “road movie” costruito intorno alla figura di un bambino che attraversa le campagne bruciate dal sole per raggiungere il santuario di sant'Antonio e ringraziarlo di avergli salvato la vita, di avergli fatto la grazia (sa' grascia). In questo film ci sono la gioia e la malinconia, la vita e la morte, i sogni lontani di personaggi abbandonati in un mondo incomprensibile, confuso e contraddittorio, ma nello stesso tempo chiaro, lucido, un mondo dove non c’è bisogno di spiegazioni, dove tutto accade naturalmente tramite un destino crudele e consolatore, cinico e commiserevole, un mondo dove si mescola sogno e realtà senza mostrarne la linea di confine.
Il film, girato nei dintorni di Ploaghe, ha richiesto tre anni di lavorazione, è stato interamente autoprodotto dall'autore, con il sostegno dell'Associazione Culturale U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti). Per quanto riguarda il reclutamento del cast tecnico-artistico si avvale del lavoro di maestranze, tecnici, attori, scrittori e musicisti, tutti locali e tutti di grande professionalità, a partire dalla sceneggiatura, scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore Gianni Tetti e con Stefano Deffenu e Marina Satta, fino alla suggestiva colonna sonora del musicista e compositore Carlo Doneddu.
“Sa Gráscia” è il primo lungometraggio di Bonfacio Angius, che, pur non avendo ancora compiuto trent'anni, ha già all'attivo tre corti presentati in numerosi festival (“L'arte di essere felici”, “Ultimo giorno d'estate” e “In sa' ia” recitato interamente in sardo) ed è attualmente impegnato nella realizzazione del primo episodio del film “Domenica”, che sarà girato a Sassari alla fine di giugno. Per Angius è in cantiere anche il secondo lungometraggio, “Perfidia”, le cui riprese inizieranno nel 2012 e che avrà come ambientazione, ancora una volta, la città natale del regista.
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31 Maggio 2011
«Sa Grascia», il primo lungometraggio del regista sassarese Bonifacio Angius
SASSARI. Dalla Sardegna al Brasile e ritorno. «Sa Grascia», il primo lungometraggio del regista sassarese Bonifacio Angius, realizzato completamente nell'isola e presentato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di San Paolo in Brasile, arriva in sala a Sassari. La proiezione, stasera alle 21 al cinema Moderno, costituisce un'anticipazione del Sardinia Film Festival che si svolgerà in città dal 28 giugno al 2 luglio organizzato come sempre dal Cineclub.
«Sa Grascia» è un surreale "road movie" costruito intorno alla figura di un bambino che attraversa le campagne bruciate dal sole, quelle riconoscibili e tipiche dell'isola in estate, per raggiungere il santuario di sant'Antonio e ringraziarlo di avergli salvato la vita (sa grascia). «In questo film - parole del regista - ci sono la gioia e la malinconia, la vita e la morte, i sogni lontani di personaggi abbandonati in un mondo incomprensibile, confuso e contraddittorio, ma nello stesso tempo chiaro, lucido, un mondo dove non c'è bisogno di spiegazioni, dove tutto accade naturalmente tramite un destino crudele e consolatore, cinico e commiserevole, un mondo dove si mescola sogno e realtà senza mostrarne la linea di confine».
Il film, girato nei dintorni di Ploaghe, ha richiesto un lungo periodo di lavorazione, circa tre anni, ed è stato interamente autoprodotto dall'autore con il sostegno dell'Associazione Culturale U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti). Per quanto riguarda il reclutamento del cast tecnico-artistico, questo si avvale del lavoro di maestranze, tecnici, attori, scrittori e musicisti, tutti locali. A partire dalla sceneggiatura, scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore Gianni Tetti e con Stefano Deffenu e Marina Satta, fino alla colonna sonora del musicista e compositore Carlo Doneddu. Un modo di fare cinema nell'isola a basso costo, dove lavorano le professionalità locali. Un cinema che vuole essere libero e di qualità.
«Sa Grascia», è il primo lungometraggio di Bonfacio Angius che a 29 anni ha già all'attivo anche tre corti presentati in numerosi festival ed è attualmente impegnato nella realizzazione del primo episodio del film «Domenica», che sarà girato a Sassari alla fine di giugno. La proiezione del film sarà precedutà da un'introduzione dello stesso regista, di Francesco Bellu e di Carlo Dessì, presidente del Cineclub Sassari.
E a proposito di cinema, ieri a Villasimius, primo ciak per Leonardo Pieraccioni che sta girando il film «Finalmente la felicità» che uscirà nelle sale cinematografiche a Natale, distribuito da Medusa Film. Prodotto da Levante, in collaborazione con Medusa Film, vede per protagonisti Leonardo Pieraccioni insieme alla modella eattrice Ariadna Romero, Rocco Papaleo, Thyago Alves.
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"Sa Gràscia" di Bonifacio Angius in prima visione a Sassari
31 maggio 2011 ore 21.00 / Sassari » Cinema Moderno Al Cinema Moderno il film di Bonifacio Angius apre in anteprima il Sardinia Film Festival delCineclub Sassari
Quest'anno il Cineclub apre in anticipo il Sardinia Film Festival (in città dal 28 giugno al 2 luglio), con un evento da non perdere, l'anteprima a Sassari di “Sa Gráscia”, il primo lungometraggio del giovane regista sassarese Bonifacio Angius.
Il film, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di San Paolo in Brasile, sarà proiettato, alla presenza dell'autore, martedì 31 maggio, alle ore 21, al Cinema Moderno di viale Umberto.
“Sa Gráscia” è un poetico, surreale “road movie” costruito intorno alla figura di un bambino che attraversa le campagne bruciate dal sole per raggiungere il santuario di sant'Antonio e ringraziarlo di avergli salvato la vita, di avergli fatto la grazia (sa' grascia). In questo film ci sono la gioia e la malinconia, la vita e la morte, i sogni lontani di personaggi abbandonati in un mondo incomprensibile, confuso e contraddittorio, ma nello stesso tempo chiaro, lucido, un mondo dove non c’è bisogno di spiegazioni, dove tutto accade naturalmente tramite un destino crudele e consolatore, cinico e commiserevole, un mondo dove si mescola sogno e realtà senza mostrarne la linea di confine.
Il film, girato nei dintorni di Ploaghe, ha richiesto tre anni di lavorazione, è stato interamente autoprodotto dall'autore, con il sostegno dell'Associazione Culturale U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti). Per quanto riguarda il reclutamento del cast tecnico-artistico si avvale del lavoro di maestranze, tecnici, attori, scrittori e musicisti, tutti locali e tutti di grande professionalità, a partire dalla sceneggiatura, scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore Gianni Tetti e con Stefano Deffenu e Marina Satta, fino alla suggestiva colonna sonora del musicista e compositore Carlo Doneddu.
“Sa Gráscia” è il primo lungometraggio di Bonfacio Angius, che, pur non avendo ancora compiuto trent'anni, ha già all'attivo tre corti presentati in numerosi festival (“L'arte di essere felici”, “Ultimo giorno d'estate” e “In sa' ia” recitato interamente in sardo) ed è attualmente impegnato nella realizzazione del primo episodio del film “Domenica”, che sarà girato a Sassari alla fine di giugno. Per Angius è in cantiere anche il secondo lungometraggio, “Perfidia”, le cui riprese inizieranno nel 2012 e che avrà come ambientazione, ancora una volta, la città natale del regista.
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RASSEGNA STAMPA GIUGNO
1 Giugno 2011
La Sardegna di Bonifacio Angius è una terra sospesa, bruciata dal sole dell’estate, colorata e a tinte forti. Difficile sondare i limiti tra ciò che è reale e ciò che non lo è: tutto si mescola nella storia di Antoneddu, caduto dalle scale ma salvo per miracolo. La nonna ora gli ha messo addosso un abito da fraticello, perché deve
andare sino alla chiesa di Sant’Antonio e ringraziarlo. Ha ricevuto “sa grascia”, la grazia. Lungo il cammino incontrerà personaggi buffi, malinconici, strambi, mentre la chiesa che sembrava dietro l’angolo è ancora lontana, tanto lontana. Al suo primo film, Bonifacio Angius, tenta l’azzardo (riuscito) del realismo magico e si allontana dai canoni con cui è sempre stata raccontata la Sardegna sul grande schermo. Ha alle spalle una serie di cortometraggi premiati ovunque, da “Ultimo giorno d’estate” a “In sa ìa”, caratterizzati da una forte cifra personale riconoscibile sin dalle prime immagini, con questi colori netti e caldissimi, che disegnano una terra senza tempo, sospesa e in attesa di un evento improvviso.
In “Sa Grascia”, questo il titolo del film che è stato proiettato in anteprima nazionale martedì scorso a Sassari, l’arrivo alla chiesa viene allungato con una serie di peripezie, tanto da trasformare un religioso pellegrinaggio cattolico, in una sorta di viaggio pagano, dove la “magia” e il disincanto malinconico la fanno da padroni.
Il piacere del racconto prende il sopravvento su tutto, obbligando lo spettatore ad abbandonarsi a quanto viene narrato, perché alla fine la pazienza verrà premiata. Un po’ come succede al piccolo Antoneddu. I vecchi racconti orali de “sos contos de foghile” sembrano essere, in parte, la materia prima da cui il regista
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ha attinto per la sua storia, che è andata crescendo di giorno in giorno, senza uno schema fisso, quasi come se la sceneggiatura fosse una sorta di canovaccio su cui mano a mano si è imbastita la storia.
È il destino di molti giovani registi sardi, costretti a dilazionare le riprese, mettere mano costantemente allo script, per sopperire alla mancanza di fondi o enti che agevolino il loro lavoro. La tanto strombazzata film commission esiste solo a parole, ognuno si arrangia come può: crea società senza fini di lucro per trovare i soldi necessari, allunga i tempi di produzione e post produzione, e alla fine si batte per poter far vedere il suo film in sala. “Sa Grascia” di Bonifacio Angius ha seguito questo destino, e malgrado sia stato messo in concorso, unico film italiano, al Festival di San Paolo in Brasile, uno dei più importanti dell’America Latina, sino a ora non ha trovato una casa di distribuzione che lo proietti in maniera regolare. Per il pubblico anche nonsardo, sarebbe l’occasione di poter vedere un film fuori dalle visioni tradizionali con cui è sempre stata vista la nostra Isola sul grande schermo, riassumibili in due filoni: “film cittadini” e “Barbagia movies”. Una divisione, indubbiamente schematica, che ha anche prodotto al suo interno film importanti e altri più stereotipati, ma dalla quale volente o nolente la Sardegna non riesce quasi a liberarsi. Forse perché è così che siamo percepiti anche dall’esterno, con una dualità marcata (e manichea) tra mondo urbano e rurale o peggio (soprattutto all’estero) come una terra esotica, un po’ come gli scrittori dell’Ottocento, con la puzza sotto il naso, dipingevano l’impero Ottomano e le terre ad Oriente in senso lato.
“Sa Grascia” segue invece una via tutta sua e si allontana da queste etichette, tanto da risultare un film difficilmente inquadrabile: ha un realismo che trascolora nel magico, in cui la Sardegna non è una entità geografica, ma quasi un luogo dell’anima. L’uso della lingua sarda, diversamente dalla scelta antropologica di Salvatore Mereu per il suo “Sonetaula” (altro film che rifugge dalle facili classificazioni, tanto è orgogliosamente attaccato a una sua idea di cinema molto personale), diventa quasi un sottofondo musicale arcaico di un mondo che non si vorrebbe lasciare mai più.
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3 Giugno 2011
Presentato al Cinema Moderno di Sassari il film di Bonifacio Angius, anticipazione del Sardinia Film Festival Grande successo di pubblico per la prima di "Sa Grascia"
Un cinema Moderno straripante di spettatori ha accolto lo scorso 31 maggio, l'anteprima nazionale di "Sa Grascia", primo lungometraggio del giovane
Il film, interamente autoprodotto, è stato realizzato con il sostegno dell'U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti) e presentato nel 2010, insieme a pochissimi altri italiani, alla Mostra del Cinema di San Paolo in Brasile, dove ha ottenuto giudizi lusinghieri dal pubblico e dalla critica.
La proiezione è stata introdotta dal presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, che ha presentato il film come anticipazione speciale del Sardinia Film Festival -la sesta edizione parte il prossimo 28 giugno- e dal giornalista e critico cinematografico Francesco Bellu, che ha parlato di "Sa Grascia" come "una terza via al cinema sardo, di solito portato a raccontare le città o le campagne".
Nel film di Angius, invece, l'interesse si concentra sulla vita di un paese della provincia di Sassari, Ploaghe, e i suoi dintorni. Proprio "gli abitanti di Ploaghe, senza i quali non avrei potuto realizzare questo film" ha voluto ringraziare il regista Bonifacio Angius quando, a fine serata, è salito sul palco, tra gli applausi entusiasti degli spettatori, per presentare il cast al completo: Giuseppe Mezzettieri, Stefano Deffenu, Francesca Niedda, Daniele Marrosu, Pietro Pittalis, Mark Romaguera, Domenico Montixi. Il pubblico ha dimostrato il suo gradimento anche nei confronti degli attori, tutti non professionisti, soprattutto per quanto riguarda i due giovanissimi Mezziettieri e Marrosu.
Alla realizzazione di "Sa' Grascia", surreale road movie sul pellegrinaggio di un bambino verso il santuario di Sant'Antonio, hanno collaborato tecnici, maestranze, scrittori e musicisti locali. La sceneggiatura è stata scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore sassarese Gianni Tetti, con Stefano Deffenu e Marina Satta, mentre la colonna sonora è a cura del musicista Carlo Doneddu e vede la partecipazione dei "Figli di Iubal" e del violinista Peppino Anfossi."Sa Grascia" è il primo lungometraggio del ventottenne Bonifacio Angius, che ha già realizzato tre corti presentati in numerosi festival ("L'arte di essere felici", "Ultimo giorno d'estate" e "In sa' ia"recitato interamente in sardo) ed è attualmente impegnato nella realizzazione del primo episodio del film "Domenica", che sarà girato a Sassari alla fine di giugno. Per Angius è in cantiere anche il secondo lungometraggio, "Perfidia", le cui riprese inizieranno nel 2012 e che avrà come ambientazione ancora una volta, la città natale del regista.
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04 Giugno 2011
Sassari - Un cinema Moderno straripante di spettatori ha accolto martedì scorso l'anteprima nazionale di "Sa Grascia", primo lungometraggio del giovane regista sassarese Bonifacio Angius. Il film, interamente autoprodotto, è stato realizzato con il sostegno dell'U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti) e presentato nel 2010, insieme a pochissimi altri italiani, alla Mostra del Cinema di San Paolo in Brasile, dove ha ottenuto giudizi lusinghieri dal pubblico e dalla critica.
La proiezione è stata introdotta dal presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, che ha presentato il film come anticipazione speciale del Sardinia Film Festival - la sesta edizione parte il prossimo 28 giugno - e dal giornalista e critico cinematografico Francesco Bellu, che ha parlato di "Sa Grascia" come «una terza via al cinema sardo, di solito portato a raccontare le città o le campagne». Nel film di Angius, invece, l'interesse si concentra sulla vita di un paese della provincia di Sassari, Ploaghe, e i suoi dintorni.
Proprio «gli abitanti di Ploaghe, senza i quali non avrei potuto realizzare questo film» ha voluto ringraziare il regista Bonifacio Angius quando, a fine serata, è salito sul palco, tra gli applausi entusiasti degli spettatori, per presentare il cast al completo: Giuseppe Mezzettieri, Stefano Deffenu, Francesca Niedda, Daniele Marrosu, Pietro Pittalis, Mark Romaguera, Domenico Montixi. Il pubblico ha dimostrato il suo gradimento anche nei confronti degli attori, tutti non professionisti, soprattutto per quanto riguarda i due giovanissimi Mezziettieri e Marrosu.
Alla realizzazione di "Sa Grascia", surreale road movie sul pellegrinaggio di un bambino verso il santuario di Sant'Antonio, hanno collaborato tecnici, maestranze, scrittori e musicisti locali. La sceneggiatura è stata scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore sassarese Gianni Tetti, con Stefano Deffenu e Marina Satta, mentre la colonna sonora è a cura del musicista Carlo Doneddu e vede la partecipazione dei "Figli di Iubal" e del violinista Peppino Anfossi.
"Sa Grascia" è il primo lungometraggio del ventottenne Bonifacio Angius, che ha già realizzato tre corti presentati in numerosi festival ("L'arte di essere felici", "Ultimo giorno d'estate" e "In sa' ia" recitato interamente in sardo) ed è attualmente impegnato nella realizzazione del primo episodio del film "Domenica", che sarà girato a Sassari alla fine di giugno. Per Angius è in cantiere anche il secondo lungometraggio, "Perfidia", le cui riprese inizieranno nel 2012 e che avrà come ambientazione, ancora una volta, la città natale del regista.
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09 Giugno 2011
Salviamo l'Ariston e il Quattro Colonne
Sassari - Salviamo l'Ariston e il Quattro Colonne. È l'appello che lanciano il Cineclub Sassari e il Nuovo Circolo del Cinema che si rivolgono alle istituzioni e agli operatori culturali: serve una soluzione contro la crisi delle sale cinematografiche sassaresi.
Le associazioni culturali Cineclub Sassari e Nuovo Circolo del Cinema, che da decenni operano a Sassari nel campo della promozione della
cultura cinematografica, guardano con grande preoccupazione alla notizia dell'imminente chiusura del Cinema Ariston e alla possibile chiusura del Cinema Quattro Colonne.
Sappiamo che le sale cinematografiche tradizionali si trovano ad affrontare, purtroppo da anni, situazioni di estrema difficoltà. Le cause sono molteplici e vanno dallo svilimento dei prodotti cinematografici, i film, svenduti nelle tv generaliste alla concorrenza agguerrita dei nuovi media, senza dimenticare -inutile negarlo- il degrado strutturale di molte sale tradizionali. Le conseguenze sono il venir meno della fruizione dei film in sala da parte del pubblico, e la perdita del ruolo di "rituale collettivo" rivestito dal cinema fin dalle origini.
Detto questo, bisogna riconoscere, però, che a Sassari, negli ultimi anni, si è venuta a creare una positiva situazione controtendenza rispetto alla crisi generale del Grande Schermo. L'impegno costante di tutti gli operatori culturali e la fattiva collaborazione con la Gestione dei Cinema Guarino sono riusciti a ritagliare uno spazio importante per il cinema d'autore e per quello indipendente. Si sta affermando una nuova maniera di intendere, fruire e soprattutto vedere il cinema ed i film, che sono, sì, spettacolo, effetti speciali, intrattenimento, ma anche, e prima di tutto, pensiero e cultura. La città presenta un panorama culturale vivace che si manifesta con un intenso fiorire di iniziative: dall'importante premio internazionale di cortometraggi Sardinia Film Festival, sempre più apprezzato anche oltre i confini dell'Isola, alle rassegne di cinema d'essai in lingua originale, alle retrospettive, ai corsi di formazione, ai laboratori sui mestieri del cinema rivolti ai giovanissimi.
Qualche mese fa, poi, il Cineclub ha aperto una Mediateca, la prima che Sassari abbia mai avuto, a differenza di altri centri della Sardegna anche più piccoli. Nella Mediateca, che al momento conta già più di 10mila titoli, sono raccolti tutti i cortometraggi delle passate edizioni del Sardinia Film Festival, la filmografia completa di importanti registi internazionali, monografie, testi, rivistemanuali dedicati al Grande Schermo. La Mediateca è insomma uno strumento indispensabile per gli appassionati e gli studiosi di cinema, e un arricchimento culturale notevole per una città come Sassari che, con la sua Università e l'Accademia di Belle Arti, dovrebbe essere particolarmente sensibile alla arti della visione.
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Per tornare al discorso dei cinema, questi ultimi sono da sempre luoghi di aggregazione importanti, e anche per questo motivo la chiusura di due sale storiche della nostra città sarebbe una perdita grave per tutto il territorio.
Consapevoli di questa situazione, come associazioni di cultura cinematografica, con la credibilità che abbiamo conquistato sul campo nel corso di moltissimi anni di attività, lanciamo un appello a tutte le Istituzioni Pubbliche, alle forze economiche più attente, a tutte le Associazioni operanti sul territorio, a tutte le Istituzioni Scolastiche, affinché diano un contributo efficace alla risoluzione di questo problema. E ci impegniamo inoltre a proporre un dibattito (fra tutti gli operatori del settore, amministratori, esperti, insegnanti e anche semplici cittadini) per ridisegnare le linee di un progetto globale che prenda in considerazione le numerose possibilità culturali offerte dal medium cinema individuando spazi alternativi e modalità alternative di fruizione. Tra le proposte alternative, una ci sta particolarmente a cuore. Da tempo accarezziamo l'idea di realizzare a Sassari una vera e propria Cittadella del Cinema, un luogo che funzioni come una scuola sperimentale di cinematografia e, allo stesso tempo, come un centro capace di produrre cultura e lavoro. In questi ultimi anni, in città si sta procedendo alla ristrutturazione e alla costruzione di spazi importanti da destinare ad attività culturali, dall'ex Mattatoio all'Auditorium, dal Padiglione dell'Artigianato all'ex Cinema Astra. Il nostro auspicio è che le istituzioni individuino un'area dove far sorgere la Cittadella del Cinema, un "distretto delle arti" dove possano formarsi tutte le professionalità legate al grande schermo, dai registi e gli interpreti fino ai tecnici e alle maestranze. E dove, inoltre, possa continuare ad essere garantita la visione di un cinema di qualità, attraverso rassegne e proposte di cinema indipendente, come è stato possibile finora grazie alla collaborazione costante tra tutte le associazioni culturali cittadine, tra le quali il Cineclub e il Nuovo Circolo del Cinema, e la Gestione Guarino delle sale cinematografiche. La Cittadella ospiterebbe laboratori di sartoria, pittura, carpenteria, scenografia, trucco, fotografia, musica, scrittura e, naturalmente, non ultime, regia e recitazione. Per realizzarla, però, non si può prescindere dal supporto delle istituzioni e di tutte le realtà culturali cittadine, a partire dall'Università e dall'Accademia di Belle Arti. Il progetto avrebbe il merito di garantire prospettive occupazionali notevoli e i film prodotti assicurerebbero a tutta la Sardegna un eccellente ritorno di immagine. La Cittadella sarebbe, infine, lo strumento migliore per perseguire gli obiettivi elencati dalla legge 15 del 2006 della Regione Sardegna, che considera il cinema "un rilevante strumento di crescita sociale ed economica" e si propone di incentivare la produzione di film nell'isola "al fine di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni nazionali e internazionali, favorire la crescita professionale degli operatori del settore, diffondere la conoscenza" della Sardegna.
Carlo Dessì (Presidente Cineclub Sassari Fedic) Lorenzo Saglio (Presidente Nuovo Circolo del Cinema)
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9 Giugno 2011
Crisi delle sale cinematografiche
Il Cineclub e il Nuovo Circolo del Cinema lanciano un appello alle istituzioni, ai cittadini, agli imprenditori e agli operatori culturali per coinvolgerli nella ricerca di una soluzione alla chiusura imminente del Cinema Ariston e a quella probabile del Quattro Colonne. Le due associazioni culturali, inoltre, promuovono un dibattito -aperto per individuare soluzioni alternative agli spazi e ai modi tradizionali della fruizione cinematografica.“Sappiamo che le sale cinematografiche tradizionali si trovano ad affrontare, purtroppo da anni, situazioni di estrema difficoltà. Le cause sono molteplici e vanno dallo svilimento dei prodotti cinematografici, i film, svenduti nelle tv generaliste alla concorrenza agguerrita dei nuovi media, senza dimenticare -inutile negarlo- il degrado strutturale di molte sale tradizionali. Le conseguenze sono il venir meno della fruizione dei film in sala da parte del pubblico, e la perdita del ruolo di “rituale collettivo” rivestito dal cinema fin dalle origini” affermano.Sassari, negli ultimi anni, è stata in controtendenza rispetto alla crisi generale del Grande Schermo. L’impegno costante di tutti gli operatori culturali e la fattiva collaborazione con la Gestione dei Cinema Guarino sono riusciti a ritagliare uno spazio importante per il cinema d’autore e per quello indipendente.“La città presenta un panorama culturale vivace che si manifesta con un intenso fiorire di iniziative: dall’importante premio internazionale di cortometraggi Sardinia Film Festival, sempre più apprezzato anche oltre i confini dell’Isola, alle rassegne di cinema d’essai in lingua originale, alle retrospettive, ai corsi di formazione, ai laboratori sui mestieri del cinema rivolti ai giovanissimi” affermano le due associazioni.“Da tempo accarezziamo l’idea di realizzare a Sassari una vera e propria Cittadella del Cinema, un luogo che funzioni come una scuola sperimentale di cinematografia e, allo stesso tempo, come un centro capace di produrre cultura e lavoro. In questi ultimi anni, in città si sta procedendo alla ristrutturazione e alla costruzione di spazi importanti da destinare ad attività culturali, dall’ex Mattatoio all’Auditorium, dal Padiglione dell’Artigianato all’ex Cinema Astra. Il nostro auspicio è che le istituzioni individuino un’area dove far sorgere la Cittadella del Cinema, un “distretto delle arti” dove possano formarsi tutte le professionalità legate al grande schermo, dai registi e gli interpreti fino ai tecnici e alle maestranze. E dove, inoltre, possa continuare ad essere garantita la visione di un cinema di qualità, attraverso rassegne e proposte di cinema indipendente, come è stato possibile finora grazie alla collaborazione costante tra Cineclub, Nuovo Circolo del Cinema e Gestione Guarino delle sale cinematografiche” proseguono.La Cittadella ospiterebbe laboratori di sartoria, pittura, carpenteria, scenografia, trucco, fotografia, musica, scrittura e, naturalmente, non ultime, regia e recitazione. Per realizzarla, però, non si può prescindere dal supporto delle istituzioni e di tutte le realtà culturali cittadine, a partire dall’Università e dall’Accademia di Belle Arti. Il progetto comporterebbe costi elevati, ma questi sarebbero bilanciati dalle prospettive occupazionali e dal ritorno di immagine che i film prodotti assicurerebbero a tutta la Sardegna. La Cittadella sarebbe, infine, lo strumento migliore per perseguire gli obiettivi elencati dalla legge 15 del 2006 della Regione Sardegna, che considera il cinema “un rilevante strumento di crescita sociale ed economica” e si propone di incentivare la produzione di film nell’isola “al fine di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni nazionali e internazionali, favorire la crescita professionale degli operatori del settore, diffondere la conoscenza” della Sardegna
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10 Giugno 2011
Sassari, «salviamo l'Ariston e il Quattro Colonne»
Il Cineclub Sassari e il Nuovo Circolo del Cinema lanciano un appello alle istituzioni e agli operatori culturali.
Le associazioni culturali Cineclub Sassari e Nuovo Circolo del Cinema, che da decenni operano a Sassari nel campo della promozione della cultura cinematografica, guardano con grande preoccupazione alla notizia dell’imminente chiusura del Cinema Ariston e alla possibile chiusura del Cinema Quattro Colonne.
Sappiamo che le sale cinematografiche tradizionali si trovano ad affrontare, purtroppo da anni, situazioni di estrema difficoltà. Le cause sono molteplici e vanno dallo svilimento dei prodotti cinematografici, i film, svenduti nelle tv generaliste alla concorrenza agguerrita dei nuovi media, senza dimenticare -inutile negarlo- il degrado strutturale di molte sale tradizionali. Le conseguenze sono il venir meno della fruizione dei film in sala da parte del pubblico, e la perdita del ruolo di “rituale collettivo” rivestito dal cinema fin dalle origini.
Detto questo, bisogna riconoscere, però, che a Sassari, negli ultimi anni, si è venuta a creare una positiva situazione controtendenza rispetto alla crisi generale del Grande Schermo. L’impegno costante di tutti gli operatori culturali e la fattiva collaborazione con la Gestione dei Cinema Guarino sono riusciti a ritagliare uno spazio importante per il cinema d'autore e per quello indipendente. Si sta affermando una nuova maniera di intendere, fruire e soprattutto vedere il cinema ed i film, che sono, sì, spettacolo, effetti speciali, intrattenimento, ma anche, e prima di tutto, pensiero e cultura. La città presenta un panorama culturale vivace che si manifesta con un intenso fiorire di iniziative: dall'importante premio internazionale di cortometraggi Sardinia Film Festival, sempre più apprezzato anche oltre i confini dell'Isola, alle rassegne di cinema d’essai in lingua originale, alle retrospettive, ai corsi di formazione, ai laboratori sui mestieri del cinema rivolti ai giovanissimi.
Qualche mese fa, poi, il Cineclub ha aperto una Mediateca, la prima che Sassari abbia mai avuto, a differenza di altri centri della Sardegna anche più piccoli. Nella Mediateca, che al momento conta già più di 10mila titoli, sono raccolti tutti i cortometraggi delle passate edizioni del Sardinia Film Festival, la filmografia completa di importanti registi internazionali, monografie, testi, riviste e manuali dedicati al Grande Schermo. La Mediateca è insomma uno strumento indispensabile per gli appassionati e gli studiosi di cinema, e un arricchimento culturale notevole per una città come Sassari che, con la sua Università e l'Accademia di Belle Arti, dovrebbe essere particolarmente sensibile alla arti della visione.
Per tornare al discorso dei cinema, questi ultimi sono da sempre luoghi di aggregazione importanti, e anche per questo motivo la chiusura di due sale storiche della nostra città sarebbe una perdita grave per tutto il territorio. Consapevoli di questa situazione, come associazioni di cultura cinematografica, con la credibilità
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che abbiamo conquistato sul campo nel corso di moltissimi anni di attività, lanciamo un appello a tutte le Istituzioni Pubbliche, alle forze economiche più attente, a tutte le Associazioni operanti sul territorio, a tutte le Istituzioni Scolastiche, affinché diano un contributo efficace alla risoluzione di questo problema.
E ci impegniamo inoltre a proporre un dibattito (fra tutti gli operatori del settore, amministratori, esperti, insegnanti e anche semplici cittadini) per ridisegnare le linee di un progetto globale cheprenda in considerazione le numerose possibilità culturali offerte dal medium cinema individuando spazi alternativi e modalità alternative di fruizione. Tra le proposte alternative, una ci sta particolarmente a cuore. Da tempo accarezziamo l'idea di realizzare a Sassari una vera e propria Cittadella del Cinema, un luogo che funzioni come una scuola sperimentale di cinematografia e, allo stesso tempo, come un centro capace di produrre cultura e lavoro. In questi ultimi anni, in città si sta procedendo alla ristrutturazione e alla costruzione di spazi importanti da destinare ad attività culturali, dall'ex Mattatoio all'Auditorium, dal Padiglione dell'Artigianato all'ex Cinema Astra. Il nostro auspicio è che le istituzioni individuino un'area dove far sorgere la Cittadella del Cinema, un “distretto delle arti” dove possano formarsi tutte le professionalità legate al grande schermo, dai registi e gli interpreti fino ai tecnici e alle maestranze. E dove, inoltre, possa continuare ad essere garantita la visione di un cinema di qualità, attraverso rassegne e proposte di cinema indipendente, come è stato possibile finora grazie alla collaborazione costante tra tutte le associazioni culturali cittadine, tra le quali il Cineclub e il Nuovo Circolo del Cinema, e la Gestione Guarino delle sale cinematografiche. La Cittadella ospiterebbe laboratori di sartoria, pittura, carpenteria, scenografia, trucco, fotografia, musica, scrittura e, naturalmente, non ultime, regia e recitazione. Per realizzarla, però, non si può prescindere dal supporto delle istituzioni e di tutte le realtà culturali cittadine, a partire dall'Università e dall'Accademia di Belle Arti. Il progetto avrebbe il merito di garantire prospettive occupazionali notevoli e i film prodotti assicurerebbero a tutta la Sardegna un eccellente ritorno di immagine. La Cittadella sarebbe, infine, lo strumento migliore per perseguire gli obiettivi elencati dalla legge 15 del 2006 della Regione Sardegna, che considera il cinema “un rilevante strumento di crescita sociale ed economica” e si propone di incentivare la produzione di film nell'isola “al fine di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni nazionali e internazionali, favorire la crescita professionale degli operatori del settore, diffondere la conoscenza” della Sardegna.
Sassari 9 giugno 2011. Carlo Dessì (Presidente Cineclub Sassari Fedic) Lorenzo Saglio (Presidente Nuovo Circolo del Cinema)
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11 Giugno 2011
CINEMA - “Sa' Grascia” in prima visione a Sassari
Il film “Sa' Grascia”, di Bonifacio Angius ha aperto in anteprima, al Cinema Moderno di Sassari, il 31 maggio, il “Sardinia Film Festival”, in programma dal 28 giugno al 2 luglio 2011, organizzato dal Cineclub Sassari.
“Sa Gráscia” è il primo lungometraggio del giovane regista sassarese Bonifacio Angius che è stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di San Paolo in Brasile.
“SaGráscia” è un poetico, surreale “road movie” costruito intorno alla figura di un bambino che attraversa le campagne bruciate dal sole per raggiungere il santuario di sant'Antonio e ringraziarlo di avergli salvato la vita, di avergli fatto la grazia (sa' grascia). In questo film ci sono la gioia e la malinconia, la vita e la morte, i sogni lontani di personaggi abbandonati in un mondo incomprensibile, confuso e contraddittorio, ma nello stesso tempo chiaro, lucido, un mondo dove non c’è bisogno di spiegazioni, dove tutto accade naturalmente tramite un destino crudele e consolatore, cinico e commiserevole, un mondo dove si mescola sogno e realtà senza mostrarne la linea di confine.
Il film, girato nei dintorni di Ploaghe, ha richiesto tre anni di lavorazione, è stato interamente autoprodotto dall'autore, con il sostegno dell'Associazione Culturale U.C.I. (Unione Cineasti Indipendenti). Per quanto riguarda il reclutamento del cast tecnico- artistico si avvale del lavoro di maestranze, tecnici, attori, scrittori e musicisti, tutti locali. La sceneggiatura è stata scritta dal regista in collaborazione con lo scrittore Gianni Tetti e con Stefano Deffenu e Marina Satta. La colonna sonora è firmata dal musicista e compositore Carlo Doneddu.
“Sa’ Gráscia” è il primo lungometraggio di Bonfacio Angius, che, pur non avendo ancora compiuto trent'anni, ha già all'attivo tre corti presentati in numerosi festival (“L'arte di essere felici”, “Ultimo giorno d'estate” e “In sa' ia” recitato interamente in sardo.
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23 Giugno 2011
Al via il sesto "Sardinia film festival" Tanti cortometraggi, ma non soloTra le iniziative la petizione per la "Cittadella del cinema"
La presentazione del festival (foto: SassariNotizie.com)
SASSARI. Non solo cortometraggi ma un vero e proprio laboratorio di idee aperto dalla mattina alla sera tra film, dibattiti, lezioni, incontri con attori e registi. Un modo originale per poter vivere il cinema
come esperienza totale. E' la sesta edizione del Sardinia Film Festival che si terrà nel Quadrilatero di Scienze Politiche in viale Mancini dal 28 giugno al 2 luglio. In sei anni il festival è cresciuto sino a diventare il più importante dell'Isola, oltre a essere ormai un punto di riferimento anche nel resto d'Italia e una vetrina di rilievo per i giovani registi di tutto il mondo. Lo dimostrano le cifre con ben 48 Paesi presenti in cartellone.
L'edizione 2011 ha avuto nelle settimane scorse due anteprime: la rassegna "3, 2, 1 Ciak sul lavoro" e la prima italiana del film "Sa grascia" di Bonifacio Angius che lo scorso 31 maggio ha registrato il tutto esaurito al cinema Moderno.
I numeri: sette le categoria in gara: documentario, fiction, animazione, vetrina Italia, vetrina Sardegna, Videoarte e sperimentale. 110 i film in concorso scelti tra gli oltre 700 pervenuti.
Le novità. C'è un nuovo direttore artistico: Antonio Maciocco, uno dei più originali registi sardi emergenti. Il suo corto "Permesso?" tra gli Eventi speciali della scorsa edizione del festival ha vinto il premio Nei nel concorso "Il cinema racconta il lavoro". E ovviamente c'è una giuria composta stavolta per intero da giovani critici agli esordi e capitanata da Piero Livi, decano dei registi sardi.
Le proiezioni si svolgono nel pomeriggio dalle 17,30 nelle aule del Quadrilatero e di sera alle 21,15, ma nel cortile. Le aule sono differenziate da colori diversi in base ai film proiettati (nazionali o internazionali).
Eventi speciali. Sono ormai una presenza immancabile nel festival. Quest'anno si svolgeranno tutti di mattina dalle ore 10. Si inizia mercoledì 29 con Daniele Carelli della "Blue Suede shot" (casa di produzione di cortometraggi) e Carlo Dessì del Cineclub Sassari che parleranno di produzione e distribuzione di cortometraggi in Italia.Il secondo, giovedì 30 con "Napoli 24", ventiquattro episodi affidati ad altrettanti registi, tra i quali spicca Paolo Sorrentino, che racconteranno Napoli, metropoli a cavallo tra avanguardia, tradizione e superstizione. Ad introdurlo Lorenzo Saglio del Nuovo circolo del cinema. Si chiude il 1 luglio
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con la lezione spettacolo sulla recitazione con Ferdinando Maddaloni, regista e preparatore di attori. L'incontro partirà con la presentazione da parte di Antonio Maciocco del dvd-libro di Maddaloni "Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva".
La consulta dei cineclub. Per il 2 luglio alle 9,30 è prevista la riunione della consulta regionale dei cineclub presieduta da Nando Scanu per fare il punto della situazione in Sardegna che poi a partire dalle ore 12 si estenderà a tutti i cineclub nazionali.
Ospiti. Gianmarco Tognazzi, Francesco Prisco (attore e regista de "La colpa", Nicola Nocella (ha lavorato con Pupi Avati), i filmakers Paolo Zucca e Adriano Sforzi, il presidente del cineclub Roma Angelo Tantaro.
Premiazione. Si chiude il 2 luglio alle 21,15 con il verdetto della giuria e la proclamazione dei vincitori e la proiezione fuori concorso di "Jody delle giostre" di Adriano Sforzi, David di Donatello 2011.
La petizione per salvare il cinema a Sassari. In apertura della conferenza stampa del festival è stata anche presentata la petizione "Cittadella del cinema". Rivolta ai cittadini e alle istituzioni si propone di far nascere una cittadella del cinema nell'ex Mattatoio di via Zanfarino. Un luogo che unisca una scuola sperimentale di cinema con proiezioni e rassegne. Un modo per salvare il grande schermo a Sassari, visto che rischiano di chiudere definitivamente i cinema in città. Durante la durata del Sardinia Film festival la petizione verrà fatta girare in maniera tale che chi vuole possa firmarla.
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24 Giugno 2011
SASSARI. Cinque giorni di proiezioni non stop, dibattiti, lezioni e incontri con gli attori. Dal 28 giugno al 2 luglio ritorna il «Sardinia film festival», concorso internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub di Sassari. Sarà una «scorpacciata» per gli amanti del cinema, che avranno la possibilità di gustare ben 110 pellicole da 48 Paesi di tutto il mondo nelle aule e nel cortile del Quadrilatero di Scienze
politiche. La sesta edizione del «Sardinia film festival» è stata realizzata grazie al supporto di un nuovo direttore artistico, Antonio Maciocco, giovane regista emergente vincitore del premio Nei (Network Euromediterraneo Interculturale) per il suo corto «Permesso?». Tra le 700 pellicole pervenute, negli ultimi mesi gli organizzatori del festival hanno dovuto svolgere un certosino lavoro di selezione per individuare i prodotti migliori da sottoporre al vaglio della giuria, guidata del regista Piero Livi e composta in gran parte da giovani critici e giornalisti. Il successo delle adesioni dimostra che il genere dei corti, ingiustamente definito minore, si dimostra di anno in anno un serbatoio di giovani registi ricchi di talento. Il festival avrà inizio martedì 28 giugno alle 21.15 con una serata dedicata ai corti distribuiti dalla casa di distribuzione Blue Suede Shoots, nata nel 2005 ma diventata in breve tempo un punto di riferimento nel settore. Nel corso della kermesse, le proiezioni si alterneranno di pomeriggio, dalle 17.30, nelle aule del Quadrilatero e di sera, dalle 21.15, nel cortile seguendo un calendario che prevede una divisione a seconda della provenienza dei film (nazionali o internazionali). La cerimonia di premiazione dei vincitori si svolgerà al termine del festival, sabato 2 luglio. Tra gli ospiti ci saranno importanti nomi del mondo del cinema come Gian Marco Tognazzi e Francesco Prisco, rispettivamente l'interprete e il regista di «La colpa», gli attori Cosimo Cinieri, Giampiero Judica, Nicola Nocella, i filmakers Paolo Zucca e Adriano Sforzi. Tra gli eventi speciali, va segnalata la proiezione di «Napoli 24», film che racconta la vita nel capoluogo partenopeo grazie a 24 episodi brevissimi affidati ad altrettanti autori, tra i quali anche Paolo Sorrentino. Gli organizzatori, però, non possono dimenticare la drammatica crisi del cinema a Sassari. «Tre sale sono a rischio di chiusura a causa degli alti costi di gestione degli stabili che li ospitano», ha spiegato Carlo Dessì, presidente del Cineclub. «Per questo motivo si raccoglieranno le firme per chiedere alla giunta comunale che l'ex mattatoio di via Zanfarino venga trasformato in una cittadella del cinema».
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24 Giugno 2011
Una cittadella del cinema all'ex-Ma
Sassari – Una cittadella del Cinema all'ex Mattatoio di via Duca degli Abruzzi. È la proposta del presidente del Cineclub Sassari Carlo Dessì, anticipata giovedì mattina ai giornalisti in occasione della conferenza stampa di presentazione della VI edizione del Sardinia Film Festival in programma dal 28 al 2 luglio al Quadrilatero di viale Mancini.
«Dopo la notizia della chiusura a fine mese del Cinema Ariston e della possibile chiusura del Cinema Quattro Colonne - ha spiegato Carlo Dessì - una città di 120 mila abitanti come Sassari rischia di rimanere senza spazi dedicati al cinema. Per questo pensiamo sia necessario individuare uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro conservazione all'interno di una mediateca, e alla produzione. Nel progetto del Cineclub, la Cittadella ospitererebbe anche corsi di regia e di recitazione, insieme a laboratori di sartoria, pittura, carpenteria, scenografia, trucco, fotografia, musica, scrittura. Al suo interno potrebbero formarsi tutte le professionalità legate al grande schermo, dai registi e gli interpreti fino ai tecnici e alle maestranze. E dove inoltre si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti come il Museo del Cinema di Torino».
«Sappiamo – prosegue Dessì – che le sale cinematografiche tradizionali, non solo quelle sassaresi, devono affrontare da anni gravi difficoltà: il pubblico è meno numeroso, la concorrenza dei nuovi media sempre più forte e, inutile negarlo, molte sale non offrono standard qualitativi al passo con i tempi. Detto questo, bisogna riconoscere, però, che a Sassari, negli ultimi anni, si è creata una positiva situazione controtendenza rispetto alla crisi generale del Grande Schermo. L'impegno costante di tutti gli operatori culturali e la collaborazione con la Gestione dei Cinema Guarino sono riusciti a ritagliare uno spazio importante per il cinema d'autore e per quello indipendente. E i risultati non sono mancati: il pubblico, infatti, ha risposto con interesse e partecipazione.
«Proprio per questo, il Cineclub ritiene necessario incrementare l'offerta di cultura cinematografica a Sassari, anche con strutture alternative alle sale tradizionali. La proposta che il Cineclub rivolge ai cittadini, alle istituzioni e a tutte le realtà culturali, prima di tutto l'Università e l'Accademia di Belle Arti, è la nascita di una Cittadella del Cinema. Un luogo che unisca in sé una scuola sperimentale di cinematografia, un centro culturale, spazi per mostre ed esposizioni permanenti, ed altri dove organizzare rassegne di cinema indipendente e d'autore. Una struttura, in breve, che porti cultura, lavoro e ricchezza a tutto il territorio. La Cittadella sarebbe, infine, lo strumento perfetto per realizzare gli obiettivi della legge 15 del 2006 della Regione Sardegna - conclude Dessì -, che considera il cinema "un rilevante strumento di crescita sociale ed
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economica" e si propone di incentivare la produzione di film "al fine di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni nazionali e internazionali, favorire la crescita professionale degli operatori del settore, diffondere la conoscenza" della Sardegna».
La proposta sarà illustrata al sindaco Gianfranco Ganau ed è già stata messa nero su bianco in un'apposita petizione i cui primi tre firmatari sono Carlo Dessì per il Cineclub Sassari Fedic, Lorenzo Saglio per il Nuovo Circolo del Cinema e Bonifacio Angius per l'unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). Tutti coloro che lo desiderano potranno firmarla durante tutte le cinque giornate del Sardinia Film Festival.
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24 Giugno 2011
Sassari, l'invasione degli ultracorti
Dal 28 giugno al 2 luglio:107 opere da 48 Paesi
Il piccolo grande cinema si dà appuntamento a Sassari per la sesta volta: dal 28 giugno al 2 luglio il proporrà 107 provenienti da 48 Paesi. Qualità e novità i criteri sceltidalla commissione per selezionare i finalisti tra le 750 pellicole arrivate da tutto il mondo. «Ben 87 corti sono usciti negli ultimi quindici mesi» ha spiegato Carlo Dessì, presidente del Cineclub Fedic Sassari che organizza l'evento internazionale in coincidenza con i sessant'anni di attività. Otto le categorie in gara: fiction italiana e internazionale, documentario, animazione, vetrina Italia, vetrina Sardegna, video-arte e sperimentale. La giuria è formata da giovani critici, capitanati dal decano dei registi sardi Piero Livi.
Le cinque giornate di proiezioni (dalle 17,30 in poi) sono disseminate di ospiti d'onore.Ha promesso di liberarsi dagli impegni Gian Marco Tognazzi per ritornare nella città dove è nata sua moglie Valeria. E del resto Tognazzi è di casa sul podio: era uno degli interpreti di Fuori uso che ha vinto una delle edizioni passate e quest'anno si presenta ancora come attore in La colpa . Sicura l'adesione di Cosimo Cinieri, attore di cinema e teatro, Nicola Nocella (Globo d'Oro per Il figlio più piccolo di Pupi Avati), Paolo Zucca (regista del pluripremiato L'arbitro ), Giampiero Judica ( L'uomo perfetto ) e Ferdinando Maddaloni ( La squadra ) che da regista ha vinto l'anno scorso il sassarese con il documentario Anna Politkosvkaja concerto per voce solitaria .
Tra le pellicole in gara, da segnalare The Quartet della francese Sarah Arn, che ha vinto al Torino , e un altro corto francese che è stato presentato a Cannes, Chienne d'histoire (Barking
Island) . C'è pure Deu ci sia girato da Gianluigi Tarditi in Gallura sulla figura della Accabadora. Elevato anche il livello dei corti provenienti da Spagna, Inghilterra e Polonia. Il nuovo direttore artistico del Antonio Maciocco ha disegnato un cartellone che inframmezzare le proiezioni con gli incontri con attori, registi e produttori, e prevede tre eventi speciali. Mercoledì 29 si parlerà della produzione e distribuzione di cortometraggi in Italia e in Sardegna con Daniele Carelli, della società Blue Suede Shoes che in soli sei anni ha fatto incetta di premi e nomination nel settore dei cortometraggi. Giovedì 30 verrà proiettato �apoli 24 , composto da 24 episodi girati da altrettanti registi e tra questi c'è Paolo Sorrentino. Terzo evento la lezione-spettacolo sulla recitazione di Ferdinando Maddaloni (venerdì 1° luglio) che partirà dalla presentazione del libro-dvd di Maddaloni “Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva”.
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24 Giugno 2011
Raccolta di firme per salvare il grande schermo
Una petizione per il cinema
Una petizione popolare per trasformare Sassari in Cittadella del cinema. Con sede nell'area dell'ex mattatoio comunale. L'hanno presentata ieri Carlo Dessì, presidente del Cineclub Sassari Fedic, Lorenzo Saglio, presidente del Nuovo Circolo Cinema, e Bonifacio Angius, regista e rappresentante dell'Unione Cineasti indipendenti. La petizione potrà essere firmata dal 28 giugno al 2 luglio presso il Quadrilatero di viale Mancini dove si terrà la sesta edizione del . Carlo Dessì ha rimarcato come «a Sassari non esistono spazi pubblici per il cinema. Negli ultimi anni siamo andati avanti grazie anche alla collaborazione con Giorgia Guarino, ma ora che le sale private stanno per chiudere ci troviamo senza spazi. Il teatro e la musica avranno molte sale pubbliche in città, il cinema neppure una». E se il grande cinema è in crisi per diversi motivi, quello indipendente, d'autore e dei cortometraggi è invece in espansione. E poi la Cittadella del cinema potrebbe collaborare con l'Accademia delle belle arti ed essere un'attrattiva turistica e una fonte di lavoro perché formerebbe tutte le professionalità». Il progetto è chiaro. Bastano 4000 metri quadri (l'area dell'ex Mattatoio li garantisce ampiamente) per allestire una sala proiezioni da 200-250 posti, due salette da 30-40 posti, un teatro di posa, uno spazio espositivo e trasferire la mediateca. «L'abbiamo appena aperta nei locali del Cineclub in via Bellini, la prima e unica mediateca sassarese. Conta diecimila titoli».
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27 Giugno 2011
Dal 28 giugno al 2 luglio a Sassari la sesta edizione del premio internazionale organizzato dal Cineclub Fedic Cortometraggi in gara al Sardinia Film Festival
Al via martedì 28 giugno a Sassari la sesta edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale di cortometraggi del Cineclub Sassari Fedic che
quest'anno spegne le sue prime 60 candeline e per l'occasione ha organizzato un programma particolarmente vario e coinvolgente, in linea con la qualità degli anni passati.
Il Festival, presentato da Ubaldo Manca, si snoda lungo una settimana ricca di film, dibattiti, lezioni e incontri con attori, tra cui Gian Marco Tognazzi e Cosimo Cinieri, e registi. Fino al 2 luglio il Quadrilatero di Scienze Politiche, in viale Mancini, sarà un laboratorio di idee aperto dalla mattina alla sera per tutti gli amanti del grande schermo.
In sei anni, il Festival è cresciuto fino a diventare il più importante in Sardegna per quanto riguarda i corti, oltre che un punto di riferimento anche nel resto d'Italia e una vetrina di rilievo per i giovani registi di tutto il mondo. Lo dimostra la grande partecipazione di filmakers che anche quest'anno hanno inviato i loro lavori da ben 48 Paesi. I cortometraggi in concorso quest'anno sono circa 110, selezionati tra gli oltre 700 pervenuti. Sono tutti lavori recenti, realizzati tra il 2010 (69 film) e il 2011 (18 film).La proiezione, con ingresso libero, dei primi film in concorso inizia alle 17.30, all'interno del Quadrilatero, nell'aula Verde (cortometraggi nazionali) e in quella Blu (internazionali). Nel corso del pomeriggio verranno proposti al pubblico 17 corti appartenenti alle categorie della fiction, del documentario, dell'animazione, della videoarte e al genere sperimentale.L'inaugurazione entrerà nel vivo a partire dalle 21.15, nel cortile del Quadrilatero, quando il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, il direttore del Festival, Antonio Maciocco, e il presentatore Ubaldo Manca racconteranno al pubblico particolari e novità della sesta edizione.
Si passerà quindi alla proiezione di altri quattro cortometraggi e alla presentazione degli ospiti della serata: il regista di "Cuore di clown", Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con "L'arbitro"); il protagonista del corto "Omero bello di nonna", Nicola Nocella (Globo d'oro come miglior attore esordiente nel film "Il figlio più piccolo di Pupi Avati); il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di "L'altra metà"; Giampiero Judica, protagonista di "A servizio del cliente"; il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale.
Carelli tornerà al Quadrilatero anche il giorno dopo, mercoledì alle 10, insieme al direttore del Cineclub
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Sassari, Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo "Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli". Sarà un incontro da non perdere per tutti gli appassionati di cortometraggi: Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione di produzione e distribuzione in Italia e in particolare in Sardegna, risponderanno alle domande di cinefili e filmakers, daranno consigli utili sul modo migliore di rapportarsi a produttori e distributori dopo aver realizzato un corto.
Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
L'edizione ha già avuto due anteprime d'eccezione: la rassegna "3,2,1 Ciak sul lavoro", che il Cineclub ha realizzato in collaborazione con la Consulta di Pastorale Giovanile, in particolar modo col Progetto Policoro, e la prima italiana del film "Sa grascia" di Bonifacio Angius che il 31 maggio ha registrato il tutto esaurito al cinema Moderno.
Il Sardinia Film Festival è reso possibile grazie ai finanziamenti della Regione Autonoma della Sardegna-Assessorato alla Cultura, del Comune e della Provincia di Sassari, della Camera di Commercio di Sassari, della Fondazione Banco di Sardegna, e grazie alla collaborazione con l'Università di Sassari, la Facoltà di Scienze Politiche, la Facoltà di Giurisprudenza, il Coordinamento dei servizi bibliotecari, la Biblioteca Pigliaru, il Master di Giornalismo della Facoltà
di Scienze Politiche, il Nuovo Circolo del Cinema, il Cineclub Sorso, l'Associazione Nove Muse, Citroen Confalonieri, Hotel Leonardo da Vinci, Ristorante Baccus
nelle foto sopra Gian Marco Tognazzi; Giampiero Judica
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27 Giugno 2011
A Sassari l'inaugurazione del Sardinia Film Festival 2011
dal 28 giugno al 2 luglio 2011 / Sassari » Quadrilatero-Facoltà di Scienze Politiche Per tutta la sua durata del Festival si potrà firmare la petizione per la nascita di una
Cittadella del Cinema
Si apre domani, martedì 28 giugno la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale dei cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic, per concludersi il 2 luglio con la cerimonia di consegna dei premi alle migliori opere.
La proiezione (ingresso libero) dei primi film in concorso inizia alle 17.30, all’interno del Quadrilatero, nell’aula Verde (cortometraggi nazionali) e in quella Blu (internazionali). Nel corso del pomeriggio verranno proposti al pubblico 17 corti appartenenti alle categorie: fiction
documentario animazione videoarte genere sperimentale
L’inaugurazione entrerà nel vivo a partire dalle 21.15, nel cortile del Quadrilatero, quando il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, il direttore del Festival, Antonio Maciocco, e il presentatore Ubaldo Manca racconteranno al pubblico particolari e novità della sesta edizione. Si passerà quindi alla proiezione di altri quattro cortometraggi e alla presentazione degli ospiti della serata: il regista di “Cuore di clown”, Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con “L'arbitro”); il protagonista del corto “Omero bello di nonna”, Nicola Nocella (Globo d'oro come miglior attore esordiente nel film “Il figlio più piccolo di Pupi Avati); il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di “L'altra metà”; Giampiero Judica, protagonista di “A servizio del cliente”; il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale.
Carelli tornerà al Quadrilatero anche il giorno dopo, mercoledì alle 10, insieme al direttore del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo “Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli”. Sarà un incontro da non perdere per tutti gli appassionati di cortometraggi: Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione di produzione e distribuzione in Italia e in particolare in Sardegna, risponderanno alle domande di cinefili e filmakers, daranno consigli utili sul modo migliore di rapportarsi a produttori e distributori dopo aver realizzato un corto.
Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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27 Giugno 2011
Sardinia Film Festival 2011
Si apre domani, martedì 28 giugno, al “Quadrilatero” della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, in viale Mancini a Sassari, la VI edizione del
Sardinia Film Festival, il premio internazionale dei cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic..La proiezione (ingresso libero) dei primi film in concorso inizia alle 17.30, all’interno del Quadrilatero, nell’aula Verde (cortometraggi nazionali) e in quella Blu (internazionali). Nel corso del pomeriggio verranno proposti al pubblico 17 corti appartenenti alle categorie della fiction, del documentario, dell’animazione, della videoarte e al genere
sperimentale.L’inaugurazione entrerà nel vivo a partire dalle 21.15, nel cortile del Quadrilatero, quando il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, il direttore del Festival, Antonio Maciocco, e il presentatore Ubaldo Manca racconteranno al pubblico particolari e novità della sesta edizione.Si passerà quindi alla proiezione di altri quattro cortometraggi e alla presentazione degli ospiti della serata: il regista di “Cuore di clown”, Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con “L’arbitro”); il protagonista del corto “Omero bello di nonna”, Nicola Nocella (Globo d’oro come miglior attore esordiente nel film “Il figlio più piccolo di Pupi Avati); il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di “L’altra metà”; Giampiero Judica, protagonista di “A servizio del cliente”; il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale.Carelli tornerà al Quadrilatero anche il giorno dopo, mercoledì alle 10, insieme al direttore del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo “Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli”. Sarà un incontro da non perdere per tutti gli appassionati di cortometraggi: Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione diproduzione e distribuzione in Italia e in particolare in Sardegna, risponderanno alle domande di cinefili e filmakers, daranno consigli utili sul modo migliore di rapportarsi a produttori e distributori dopo aver realizzato un corto.
Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall’Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l’Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l’individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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27 Giugno 2011
Inaugurazione sardinia film festival 2011
Si apre martedì 28 giugno, al “Quadrilatero” della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, in viale Mancini a Sassari, la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale dei cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic.
La proiezione (ingresso libero) dei primi film in concorso inizia alle 17.30, all’interno del Quadrilatero, nell’aula Verde (cortometraggi nazionali) e in quella Blu (internazionali). Nel corso del pomeriggio verranno proposti al pubblico 17 corti appartenenti alle categorie della fiction, del documentario, dell’animazione, della videoarte e al genere sperimentale.
L’inaugurazione entrerà nel vivo a partire dalle 21.15, nel cortile del Quadrilatero, quando il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, il direttore del Festival, Antonio Maciocco, e il presentatore Ubaldo Manca racconteranno al pubblico particolari e novità della sesta edizione.
Si passerà quindi alla proiezione di altri quattro cortometraggi e alla presentazione degli ospiti della serata: il regista di “Cuore di clown”, Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con “L’arbitro”); il protagonista del corto “Omero bello di nonna”, Nicola Nocella (Globo d’oro come miglior attore esordiente nel film “Il figlio più piccolo di Pupi Avati); il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di “L’altra metà”; Giampiero Judica, protagonista di “A servizio del cliente”; il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale.
Carelli tornerà al Quadrilatero anche il giorno dopo, mercoledì alle 10, insieme al direttore del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo “Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli”. Sarà un incontro da non perdere per tutti gli appassionati di cortometraggi: Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione di produzione e distribuzione in Italia e in particolare in Sardegna, risponderanno alle domande di cinefili e filmakers, daranno consigli utili sul modo migliore di rapportarsi a produttori e distributori dopo aver realizzato un corto.
Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall’Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l’Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l’individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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28 Giugno 2011
INAUGURAZIONE SARDINIA FILM FESTIVAL 2011. Si apre, martedì 28 giugno, al “Quadrilatero” della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, in viale Mancini a Sassari, la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale dei cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic. La proiezione (ingresso libero) dei primi film in concorso inizia alle 17.30, all’interno del Quadrilatero, nell’aula Verde (cortometraggi nazionali) e in quella Blu (internazionali). Nel corso del pomeriggio
verranno proposti al pubblico 17 corti appartenenti alle categorie della fiction, del documentario, dell’animazione, della videoarte e al genere sperimentale. L’inaugurazione entrerà nel vivo a partire dalle 21.15, nel cortile del Quadrilatero, quando il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, il direttore del Festival, Antonio Maciocco, e il presentatore Ubaldo Manca racconteranno al pubblico particolari e novità della sesta edizione.
Si passerà quindi alla proiezione di altri quattro cortometraggi e alla presentazione degli ospiti della serata: il regista di “Cuore di clown”, Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con “L'arbitro”); il protagonista del corto “Omero bello di nonna”, Nicola Nocella (Globo d'oro come miglior attore esordiente nel film “Il figlio più piccolo" di Pupi Avati); il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di “L'altra metà”; Giampiero Judica, protagonista di “A servizio del cliente”; il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale. Carelli tornerà al Quadrilatero anche il giorno dopo, mercoledì alle 10, insieme al direttore del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo “Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli”. Sarà un incontro da non perdere per tutti gli appassionati di cortometraggi: Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione di produzione e distribuzione in Italia e in particolare in Sardegna, risponderanno alle domande di cinefili e filmakers, daranno consigli utili sul modo migliore di rapportarsi a produttori e distributori dopo aver realizzato un corto. Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino
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28 giugno 2011
Prosegue il Sardinia Film Festival al Quadrilatero di Sassari. Ospite della rassegna sui cortometraggi sarà il produttore Daniele Carelli
SASSARI - La seconda giornata del Sardinia Film Festival, mercoledì 29 giugno, si aprirà con un evento speciale imperdibile per tutti gli appassionati di cortometraggi, in particolar modo per i giovani registi.
ll produttore Daniele Carelli della casa di produzione e distribuzione romana Blue Suede Shoots, fondata nel 2005 e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale, e il presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, incontreranno gli spettatori del Festival, alle 10 nell'Aula Verde del Quadrilatero (viale Mancini) per parlare di “Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli”.
Oggi, grazie alle nuove tecnologie digitali, girare un cortometraggio costa molto meno che in passato, e anche per questo il numero dei filmakers si moltiplica. Far promuovere e distribuire un film resta, però, un'impresa difficile. Carelli e Dessì, dopo una panoramica sulla situazione di produzione e distribuzione dei cortometraggi in Sardegna e nel resto d’Italia, daranno consigli utili su come affrontare i primi passi nel mondo del cinema, e risponderanno alle domande e alle curiosità dei presenti.
La seconda giornata del Sardinia Film Festival proseguirà, dalle 17.30, con la proiezione dei film in concorso. L' Aula Verde ospiterà i corti nazionali, l'Aula Blu quelli internazionali. Da segnalare, tre cortometraggi sardi: le fiction “Agnese” del regista sassarese Guido Daidone e “Il tramonto delle favole” del tempiese Carlo Fenu; e lo sperimentale “La sposa” di un altro filmaker sassarese, Martello Satta. Alle 21.15 il festival si sposta nel cortile del Quadrilatero, dove saranno proiettati altri 9 film in concorso, sia internazionali che nazionali. Tra questi ultimi, “Primera comuniòn” della cagliaritana Chiara Sulis.
Continua intanto la raccolta firme per la petizione a favore della nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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20 Giugno 2011
Piccolo, grande cinema Apre oggi a Sassari il Sardinia Film FestivalTorna fino a sabato la rassegna di corti del Cineclub Oltre cento opere in concorso provenienti da tutto il mondo.
SASSARI. Europa, Asia, America, Australia. Sono rappresentati quasi tutti i continenti nei 107 film in concorso alla sesta edizione del Sardinia Film Festival, il premio
internazionale dei cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic, che si apre oggi alle 17.30 con le prime proiezioni all'interno del Quadrilatero (facoltà di Giurisprudenza e
Scienze politiche). L'inaugurazione entrerà nel vivo alle 21.15, nel cortile, con gli interventi del presidente del Cineclub, Carlo Dessì, del direttore del Festival, Antonio Maciocco, e del presentatore Ubaldo Manca che racconteranno al pubblico particolari e novità della sesta edizione. Si passerà quindi alla proiezione di altri cortometraggi e alla presentazione degli ospiti della serata: il regista di «Cuore di clown», Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con «L'arbitro»); il protagonista del corto «Omero bello di nonna», Nicola Nocella (Globo d'oro come miglior attore esordiente nel film «Il figlio più piccolo» di Pupi Avati); il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di «L'altra metà»; Giampiero Judica, protagonista di «A servizio del cliente»; il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale. Carelli tornerà al Quadrilatero anche il giorno dopo, alle 10, insieme al direttore del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo «Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli». Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione di produzione e distribuzione in Italia. Tra gli eventi speciali dei prossimi la proiezione, giovedì, di «Napoli 24», film che racconta la vita nel capoluogo partenopeo grazie a 24 episodi brevissimi affidati ad altrettanti autori, tra i quali anche Paolo Sorrentino. E poi l'incontro-lezione di recitazione con Ferdinando Maddaloni, venerdì, e la proiezione di «Jody delle giostre», vincitore dell'ultimo David di Donatello, sabato per la chiusura quando sarà presente anche il regista Adriano Sforzi. Nel corso della rassegna le proiezioni si alterneranno di pomeriggio, dalle 17.30, nelle aule del Quadrilatero e di sera, dalle 21.15. Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione cineasti indipendenti. In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub Sassari ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di diecimila titoli.
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28 Giugno 2011
Al via il Sardinia Film Festival
28 giugno 2011 06:37
Sassari - Si apre martedì 28 giugno, al "Quadrilatero" della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, in viale Mancini a Sassari, la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale dei cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic.La proiezione (ingresso libero) dei primi film in concorso inizia alle 17,30, all'interno del Quadrilatero, nell'aula Verde (cortometraggi nazionali) e in quella Blu (internazionali). Nel corso del pomeriggio verranno proposti al pubblico 17 corti appartenenti alle categorie della fiction, del documentario, dell'animazione, della videoarte e al genere sperimentale. L'inaugurazione entrerà nel vivo a partire dalle 21,15, nel cortile del Quadrilatero, quando il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, il direttore del Festival, Antonio Maciocco, e il presentatore Ubaldo Manca racconteranno al pubblico particolari e novità della sesta edizione. Si passerà quindi alla proiezione di altri quattro cortometraggi e alla presentazione degli ospiti della serata: il regista di "Cuore di clown", Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con "L'arbitro"); il protagonista del corto "Omero bello di nonna", Nicola Nocella (Globo d'oro come miglior attore esordiente nel film "Il figlio più piccolo di Pupi Avati); il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di "L'altra metà"; Giampiero Judica, protagonista di "A servizio del cliente"; il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale.
Carelli tornerà al Quadrilatero anche il giorno dopo, mercoledì alle 10,00, insieme al direttore del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo "Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli". Sarà un incontro da non perdere per tutti gli appassionati di cortometraggi: Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione di produzione e distribuzione in Italia e in particolare in Sardegna, risponderanno alle domande di cinefili e filmakers, daranno consigli utili sul modo migliore di rapportarsi a produttori e distributori dopo aver realizzato un corto.
Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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28 Giugno 2011
Parte stasera il "Sardinia Film festival" La rassegna di corti internazionale .Torna sino a sabato la kermesse del Cineclub di Sassari
La presentazione del festival (foto: SassariNotizie.com)
SASSARI. Mancano pochissime ore all'inaugurazione del sesto Sardinia Film festival, la kermesse di cortometraggi internazionale organizzata dal Cineclub Fedic di Sassari. L'appuntamento per l'apertura ufficiale è questa sera alle 21,15 nel cortile del Quadrilatero delle facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche quando il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, il direttore del Festival, Antonio Maciocco, e il presentatore Ubaldo Manca
racconteranno al pubblico particolari e novità della nuova edizione.Primi cortometraggi già nel pomeriggio. Le proiezioni (l'ingresso è libero) dei primi film in concorso partiranno però alle 17,30 nelle aule verde (corti nazionali) e blu (internazionali) all'interno del Quadrilatero. Nel corso del pomeriggio verranno proposti al pubblico 17 corti appartenenti alle categorie fiction, documentario, animazione, videoarte e sperimentale. Durante la serata inaugurale passeranno in rassegna quattro corti e presentazione degli ospiti: il regista di “Cuore di clown”, Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con “L'arbitro”), il protagonista del corto “Omero bello di nonna”, Nicola Nocella (Globo d'oro come miglior attore esordiente nel film “Il figlio più piccolo di Pupi Avati), Cosimo Cinieri, interprete di “L'altra metà”, Giampiero Judica, protagonista di “A servizio del cliente” e il produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots, società di produzione e distribuzione di cortometraggi, fondata a Roma nel 2005, e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale. Carelli tornerà al Quadrilatero anche domani mattina alle 10, insieme al direttore del Cineclub Sassari Carlo Dessì, per il primo evento speciale del Festival, dal titolo “Il corto in Italia. Una corsa ad ostacoli”. Carelli e Dessì faranno il punto sulla situazione di produzione e distribuzione in Italia e in particolare in Sardegna e daranno consigli utili sul modo migliore di rapportarsi a produttori e distributori dopo aver realizzato un corto.La petizione per il cinema. Dal primo giorno del Festival, e per tutta la sua durata, chi lo desidera potrà firmare la petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture prestigiose come il Museo del Cinema di Torino.
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29 Giugno 2011
Sessant’anni in festival
Dal 28 giugno fino al 2 luglio al via a Sassari il "Sardinia Film Festival", con cinquanta nazioni presenti e un nuovo direttore artistico con le idee piuttosto chiare: spalmare la cultura cinematografica su tutta l'isola.
di Francesco Bellu
Oltre cento cortometraggi in cinque giorni no stop, tra lezioni teoriche e pratiche di cinema, incontri e dibattiti. Questo è in sintesi il programma della sesta edizione del "Sardinia Film Festival" che si svolgerà da martedì 28 giugno a sabato 2 luglio tra le aule e il cortile della facoltà di Scienze Politiche di Sassari.Non c'è modo migliore per il Cineclub sassarese per festeggiare i sessant'anni di attività. I numeri parlano chiaro: 700 film arrivati e oltre un centinaio quelli arrivati alla sfida finale nel cartellone delle
proiezioni: in tutto sono presenti quasi cinquanta nazioni. Ma le novità non si fermano qui: c'è un nuovo direttore artistico, Antonio Maciocco, filmaker originale (il suo corto “Permesso?” ha vinto l'anno scorso il premio Nei) e c'è una giuria composta da giovani critici cinematografici capitanata però dal decano dei registi sardi, Piero Livi, una presenza ormai costante del festival sassarese.Non mancheranno gli eventi speciali, tutti la mattina a partire dalle ore 10: si inizia mercoledì 29 con Daniele Carelli della "Blue Suede shot"
(casa di produzione di cortometraggi) e Carlo Dessì del Cineclub Sassari che parleranno di produzione e distribuzione di cortometraggi. Il secondo, giovedì 30 con "Napoli 24", ventiquattro episodi affidati ad altrettanti registi, tra i quali spicca Paolo Sorrentino, che racconteranno Napoli, metropoli a cavallo tra avanguardia, tradizione e superstizione. Ad introdurlo Lorenzo Saglio del Nuovo circolo del cinema. Si chiude il 1 luglio con la lezione spettacolo sulla recitazione con Ferdinando Maddaloni, regista e preparatore di attori. L'incontro partirà con la presentazione da parte di Antonio Maciocco del dvd-libro di Maddaloni "Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva".
Nel corso della manifestazione le proiezioni si alterneranno di pomeriggio, dalle 17.30, nelle aule del Quadrilatero e di sera, dalle 21.15, nel cortile seguendo un calendario che prevede una divisione in base alla provenienza dei film (nazionali o internazionali). La cerimonia di premiazione dei vincitori si svolgerà al termine del festival, sabato 2 luglio. Tra gli ospiti ci saranno nomi importanti del mondo del cinema italiano come Gian Marco Tognazzi e Francesco Prisco, rispettivamente attore e il regista di "Lacolpa", gli attori Cosimo Cinieri, Giampiero Judica, Nicola Nocella, i filmakers Paolo Zucca e Adriano Sforzi. Sullo sfondo però si agita la crisi del cinema in città con la chiusura a finemese di due sale storiche: l'Ariston e il Quattro Colonne. Per questo è stata fatta una petizione rivolta ai cittadini e alle istituzioni per far nascere una “Cittadella del cinema” nell'ex Mattatoio in via Zanfarino. Un luogo in cui poter vivere il cinema in tutte le sue espressioni: dalla visione alla realizzazione. Durante la durata del festival la petizione verrà regolarmente distribuita e chiunque può potrà firmarla.
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29 Giugno 2011
Inaugurata a Sassari la sesta edizione della rassegna di cortometraggi Sardinia Film Festival al via fra proiezioni e incontri con attori e registi.
Giornata inaugurale lo scorso 28 giugno, nel cortile del Quadrilatero della Facoltà di Scienze Politiche, alla presenza di un pubblico numeroso e partecipe,
per la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic.
Dopo le proiezioni pomeridiane, a fare gli onori di casa sono stati il presentatore Ubaldo Manca, il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, e il direttore artistico del Festival, Antonio Maciocco. Dessì ha parlato al pubblico della situazione difficile dei cinema in città (l'Ariston sta chiudendo e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), e della volontà del Cineclub di andare avanti nonostante le difficoltà.
"Quest'anno- ha ricordato- per i sessant'anni il Cineclub ha inaugurato una Mediateca che ha già oltre 10mila titoli, la prima a Sassari, e "Spazio Cinema", un luogo dove i giovanissimi possono accostarsi non solo alla visione dei film, ma anche sperimentare i mestieri del set". Ha poi ricordato ai presenti che per tutto il Festival sarà possibile firmare una petizione per la nascita di una Cittadella del Cinema, promossa oltre che dal Cineclub, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'U.C.I. A fine serata, le firme raccolte erano già un centinaio.
"Essere il direttore artistico del Festival è un impegno gravoso ma piacevole -ha ammesso Antonio Maciocco, neo-direttore del Sardinia Film Festival, prima di illustrare i numeri di questa edizione: "quest'anno abbiamo ricevuto oltre 700 film da ben 48 paesi, e tra tutti ne abbiamo scelto un centinaio" e di passare a presentare la giuria "nuova di zecca e composta da giovani critici cinematografici, tre sardi e tre roman, capitanati dal decano dei registi sardi, Piero Livi. Ecco i nomi dei giurati: Francesco Bellu, Fabio Canessa, Maria Cristina Capone, Renato Quinzio, Jacopo Tantaro, Alessio Trerotoli".
Nel corso della serata sono stati proiettati quattro cortometraggi distribuiti dalla Blue Suede Shoots, giovane casa di produzione e distribuzione molto attiva a livello nazionale, fondata nel 2005 da Daniele Carelli, che era presente e protagonista dell'incontro del 29 giugno dal titolo "Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli".
Il primo corto della serata è stato "Cuore di clown" del regista oristanese Paolo Zucca, già vincitore nel 2009 del David di Donatello con "L'arbitro". "Cuore di clown", una storia nei toni surreali carial regista, ha nel cast attori come Isabella Ragonese, Vinicio Marchioni, Pippo Delbono, ed è stato prodotto da Casta Diva nell'ambito del "Progetto Fiducia" finanziato da Banca Intesa. Stessa produzione per altri tre corti della serata: "Omero-bello-di-nonna" e "L'altra metà". Zucca è attualmente impegnato nelle riprese del pre-quel di L'arbitro che uscirà, questa volta come lungometraggio, nel 2012.
Il secondo film in proiezione è stato "Omero-bello-di-nonna"di Pippo Mezzapesa, storia delicata e commovente, con molti momenti divertenti, di un ragazzo agorafobico che trova il coraggio di uscire di casa
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solo quando la nonna (Isa Barzizza) con la quale vive si sente male.
All'inaugurazione era presente il protagonista del corto, Nicola Nocella, vincitore del Globo d'Oro nel 2010 come miglior attore esordiente nel film "Il figlio più piccolo" di Pupi Avati e del Nastro d'Argento come miglio interprete di cortometraggi con questo nuovo lavoro.
A Ubaldo Manca che gli faceva notare la somiglianza tra Omero e certi bamboccioni descritti dal ministro Brunetta, Nocella ha ribattuto divertito: "Più che ai bamboccioni, il regista Marco Chiarini, con il quale voglio dividere a metà il Nastro d'Argento, si è ispirato alla sua straordinaria fantasia. Ed è proprio la fantasia il potere più grande che abbiamo oggi a disposizione". Nocella ha poi ringraziato Daniele Carelli, distributore del film, per il coraggio di "continuare a investire su un genere come quello dei corti che ha poco mercato, ma tante potenzialità creative e da libero sfogo alla creatività".
Terzo film della serata, "L'altra metà" di Pippo Mezzapesa, storia d'amore, o meglio colpo di fulmine tenerissimo, tra due persone anziane, i bravissimi Cosimo Cinieri e Piera Degli Esposti. Cinieri avrebbe dovuto essere presente all'inaugurazione, ma è stato trattenuto da problemi di lavoro. Arriverà venerdì.
La serata si è chiusa con la proiezione di "Al servizio del cliente" di Beppe Tafarulo, finanziato dal Premio Solinas, storia divertente e ben riuscita che racconta un gruppo di impiegati di un supermarket trasformati in "agenti matrimoniali" per ammazzare la noia. Era presente l'interprete maschile del corto, Giampiero Judica ("L'uomo perfetto" di L. Lucini, "Melissa P." di Guadagnino, "Mary" di A. Ferrara, in tv "R.I.S.-Delitti Imperfetti" e "Distretto di Polizia". Judica ha espresso il suo appoggio alla petizione a favore della Cittadella del Cinema.
"Anche a Roma da 15 giorni combattiamo una battaglia simile alla vostra -ha spiegato- da quando è iniziata l'occupazione del Teatro Valle che l'amministrazione vorrebbe trasformare in un bistro, mentre la città si sta battendo perché rimanga una struttura pubblica". E ha proseguito: "Il ministro Tremonti dice che di cultura non si mangia. Non è vero: la cultura è prima di tutto cibo per lo spirito. Non bisogna perdere il gusto per il cinema e per il teatro, ed è importante che persone come il presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, continuino a ad impegnarsi in questo senso".
All'inaugurazione era presente anche Maya Chen, regista israeliana del corto "At the Ofice", arrivata da Cagliari proprio per assistere alla proiezione del suo lavoro e partecipare all'apertura del Sardinia Film Festival.
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Sassari - La seconda giornata del Sardinia Film Festival, mercoledì 29 giugno, si aprirà con un evento speciale imperdibile per tutti gli appassionati di cortometraggi, in particolar modo per i giovani registi. Il produttore Daniele Carelli della casa di produzione e distribuzione romana Blue Suede Shoots, fondata nel 2005 e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale, e il presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, incontreranno gli spettatori del
Festival, alle 10,00 nell'Aula Verde del Quadrilatero (viale Mancini) per parlare di "Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli". Oggi, grazie alle nuove tecnologie digitali, girare un cortometraggio costa molto meno che in passato, e anche per questo il numero dei filmakers si moltiplica. Far promuovere e distribuire un film resta, però, un'impresa difficile. Carelli e Dessì, dopo una panoramica sulla situazione di produzione e distribuzione dei cortometraggi in Sardegna e nel resto d'Italia, daranno consigli utili su come affrontare i primi passi nel mondo del cinema, e risponderanno alle domande e alle curiosità dei presenti.La seconda giornata del Sardinia Film Festival proseguirà, dalle 17,30, con la proiezione dei film in concorso. L' Aula Verde ospiterà i corti nazionali, l'Aula Blu quelli internazionali. Da segnalare, tre cortometraggi sardi: le fiction "Agnese" del regista sassarese Guido Daidone e "Il tramonto delle favole" del tempiese Carlo Fenu; e lo sperimentale "La sposa" di un altro filmaker sassarese, Martello Satta.Alle 21,15 il festival si sposta nel cortile del Quadrilatero, dove saranno proiettati altri 9 film in concorso, sia internazionali che nazionali. Tra questi ultimi, "Primera comuniòn" della cagliaritana Chiara Sulis.Continua intanto la raccolta firme per la petizione a favore della nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.Martedì sera grande partecipazione di pubblico all'inaugurazione del Festival. Presentati da Ubaldo Manca, insieme al presidente del Cineclub Sassari Carlo Dessì e al direttore del Festival Antonio Maciocco, sono stati proiettati i quattro corti in programma, con l'intervento al termine di ciascuna pellicola del regista o del protagonista: il regista di "Cuore di clown", Paolo Zucca (David di Donatello nel 2009 con "L'arbitro"); il protagonista del corto "Omero bello di nonna", Nicola Nocella (Globo d'oro come miglior attore esordiente nel film "Il figlio più piccolo di Pupi Avati); Giampiero Judica, protagonista di "A servizio del cliente"; mentre sarà presente venerdì e sabato il grande attore di cinema e di teatro Cosimo Cinieri, interprete di "L'altra metà". Un saluto anche dal produttore Daniele Carelli della Blue Suede Shoots.
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29 Giugno 2011
Fare corti in Italia, una corsa a ostacoli Stato dell'arte al Sardinia Film festival
Tra gli ospiti Paolo Zucca e Nicola Nocella
SASSARI. Come funziona la distribuzione in Italia, il problema degli investimenti, le difficoltà della distribuzione. Di questo e molto altro si è parlato stamattina al Sardinia Film festival insieme a Carlo Dessì, diretto del Cineclub Fedic Sassari eDaniele Carelli, produttore della "Blue Suede Shoots", società di produzione specializzata in cortometraggi.Fare corti in Italia alla fine non è così complicato, le difficoltà emergono al momento della distribuzione. Gli spazi sono pochi e di grande aiuto sono i festival sparsi un po' ovunque sia nazionali che internazionali,
dove i filmakers e i registi possono far vedere quanto "valgono".La qualità è l'aspetto, ovviamente, più importante. «In Italia la situazione da questo punto di vista è migliorata rispetto a cinque anni fa - spiega Carelli - ma se ci rapportiamo con l'estero, la qualità dei corti provenienti dagli altri Paesi è superiore». Per questo fare produzione di cortometraggi è per certi versi, un azzardo, una scommessa, anche se molto esaltante. "I talenti a lungo andare emergono sempre", sottolinea fiducioso Carelli.Le produzioni della Blue Suede Shoots hanno aperto ieri sera la serata inaugurale del Sardinia Film festival alla presenza di alcuni autori e protagonisti dei corti in gara: "Cuore di clown" di Paolo Zucca, "Omero bello di nonna" di Marco Chiarini, "L'altra metà" di Pippo Mezzapesa e "Al servizio del cliente" di Beppe Tafarullo.
Gli ospiti della serata. Erano presenti il regista Paolo Zucca, gli attori Nicola Nocella, Giampiero Judica e il produttore Daniele Carelli. All’inaugurazione era presente anche Maya Chen, regista israeliana del corto “At the Ofice”, arrivata da Cagliari proprio per assistere alla proiezione del suo lavoro e partecipare all’apertura del Sardinia Film festival.
A fare gli onori di casa ci hanno pensato il presentatore Ubaldo Manca, il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, e il direttore artistico del Festival, Antonio Maciocco. Dessì ha parlato al pubblico della situazione difficile dei cinema in città (l’Ariston sta chiudendo e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), e della volontà del Cineclub di andare avanti nonostante le difficoltà.
Antonio Maciocco invece ha sottolineato come «Essere il direttore artistico del Festival è un impegnogravoso ma piacevole. Quest’anno abbiamo ricevuto oltre 700 film da ben 48 paesi, e tra tutti ne abbiamo scelto un centinaio». Una bella sfida.
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L'anima e il cuore ribollente di Napoli L'atto d'amore di Sorrentino e Martone
Evento speciale domani alle ore 10 in aula Verde del Quadrilatero
SASSARI. Napoli, 24 registi, 24 cortometraggi di 3 minuti ciascuno. Per raccontare le infinite sfaccettature di una città impalpabile e impossibile da definire, malgrado tutti i luoghi comuni che la hanno etichettata durante la sua storia millenaria. La camorra, meglio "o' sistema", i rifiuti, la religiosità che sconfina nel profano, la vitalità, le impennate di surrealismo, brevi scampoli di verità riletti da occhi attenti di chi Napoli la conosce bene e sa toccare le corde giuste della sua anima ribollente: Paolo Sorrentino, Mario Martone, Andrei Longo, Luca Martusciello e tanti altri.
Questo racconta "Napoli24", film collettivo che domani mattina verrà presentato al Sardinia Film festival come "evento speciale" alle ore 10 nell'aula verde del Quadrilatero di viale Mancini. La presentazione è a cura di Lorenzo Saglio del Nuovo Circolo del cinema.
Dalle 17.30 riprenderanno le proiezioni dei cortometraggi in concorso, con la consueta distinzione in Aula Blu (internazionali) e Aula Verde (nazionali). Alle 21.15 il festival si trasferisce come di consueto nel cortile del Quadrilatero, dove saranno proiettati altri nove corti. Tra questi, il documentario “Lo chiamavano Zecchinetta” di Nicola Palmieri, che racconta, attraverso le testimonianze di amici e colleghi e la voce narrante del critico Gregorio Napoli, la vita dell’attore messinese Tano Cimarosa. Partito come puparo, Cimarosa iniziò a lavorare nel cinema, come caratterista, negli anni Cinquanta, interpretando quasi sempre lo stereotipo del siciliano testardo e arretrato. Il suo ruolo più famoso è il personaggio di Zecchinetta (da cui il soprannome) per “Il giorno della civetta” di Damiano Damiani tratto dal capolavoro di Sciascia. Recitò anche, a fiancodi Alberto Sordi, in “Il medico della mutua” e in “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata”.
In contemporanea contina la raccolta di firme per la petizione "Una cittadella del cinema", , promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (Uci).
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30 Giugno 2011
Sassari. I Cineclub fedic di Sassari primi firmatari per la cittadella del Cinema nell’ex mattatoio
Una cittadella del Cinema all'ex Mattatoio di via Duca degli Abruzzi.
È la proposta del presidente del Cineclub Sassari Carlo Dessì, anticipata giovedì mattina ai giornalisti in occasione della conferenza stampa di presentazione della VI edizione del Sardinia Film Festival in programma dal 28 al 2 luglio al Quadrilatero di viale Mancini. «Dopo la notizia della chiusura a fine mese del Cinema Ariston e della possibile chiusura del Cinema Quattro Colonne - ha spiegato Carlo Dessì - una città di 120 mila abitanti come Sassari rischia di rimanere senza spazi dedicati al cinema. Per questo pensiamo sia necessario individuare uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro conservazione all'interno di una mediateca, e alla produzione. Nel progetto del Cineclub, la Cittadella ospitererebbe anche corsi di regia e di recitazione, insieme a laboratori di sartoria, pittura, carpenteria, scenografia, trucco, fotografia, musica, scrittura. Al suo interno potrebbero formarsi tutte le professionalità legate al grande schermo, dai registi e gli interpreti fino ai tecnici e alle maestranze. E dove inoltre si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti come il Museo del Cinema di Torino». «Sappiamo – prosegue Dessì – che le sale cinematografiche tradizionali, non solo quelle sassaresi, devono affrontare da anni gravi difficoltà: il pubblico è meno numeroso, la concorrenza dei nuovi media sempre più forte e, inutile negarlo, molte sale non offrono standard qualitativi al passo con i tempi. Detto questo, bisogna riconoscere, però, che a Sassari, negli ultimi anni, si è creata una positiva situazione controtendenza rispetto alla crisi generale del Grande Schermo. L'impegno costante di tutti gli operatori culturali e la collaborazione con la Gestione dei Cinema Guarino sono riusciti a ritagliare uno spazio importante per il cinema d'autore e per quello indipendente. E i risultati non sono mancati: il pubblico, infatti, ha risposto con interesse e partecipazione. «Proprio per questo, il Cineclub ritiene necessario incrementare l'offerta di cultura cinematografica a Sassari, anche con strutture alternative alle sale tradizionali. La proposta che il Cineclub rivolge ai cittadini, alle istituzioni e a tutte le realtà culturali, prima di tutto l'Università e l'Accademia di Belle Arti, è la nascita di una Cittadella del Cinema. Un luogo che unisca in sé una scuola sperimentale di cinematografia, un centro culturale, spazi per mostre ed esposizioni permanenti, ed altri dove organizzare rassegne di cinema indipendente e d'autore. Una struttura, in breve, che porti cultura, lavoro e ricchezza a tutto il territorio. La Cittadella sarebbe, infine, lo strumento perfetto per realizzare gli obiettivi della legge 15 del 2006 della Regione Sardegna - conclude Dessì -, che considera il cinema "un rilevante strumento di crescita sociale ed economica" e si propone di incentivare la produzione di film "al fine di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni nazionali e internazionali, favorire la crescita professionale degli operatori del settore, diffondere la conoscenza" della Sardegna». La proposta sarà illustrata al sindaco Gianfranco Ganau ed è già stata messa nero su bianco in un'apposita petizione i cui primi tre firmatari sono Carlo Dessì per il Cineclub Sassari Fedic, Lorenzo Saglio per il Nuovo Circolo del Cinema e Bonifacio Angius per l'unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). Tutti coloro che lo desiderano potranno firmarla durante tutte le cinque giornate del Sardinia Film Festival
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30 Giugno 2011
Sardinia Film Festival, terza giornata
Sassari - Si aprirà con la proiezione di "Napoli 24", la terza giornata del Sardinia Film Festival, giovedì 29 giugno, alle 10,00, nell'Aula Verde del Quadrilatero. Il film, secondo evento speciale del Festival, è il lavoro collettivo di 24 registi napoletani, tra i quali Paolo Sorrentino e Mario Martone, impegnati a raccontare, ciascuno a suo modo, la realtà caotica e in continua trasformazione di Napoli. I brevissimi episodi che compongono "Napoli 24" (ciascuno dura 3 minuti) spaziano dall'intervista allo scorcio surreale, alternano i toni drammatici a quelli della commedia, la rappresentazione dei mali della metropoli - vedi camorra e rifiut i- alla sua inesauribile vitalità.
La visione del film sarà preceduta da un'introduzione di Lorenzo Saglio, presidente del Nuovo Circolo del Cinema.Dalle 17,30 riprenderanno le proiezioni dei cortometraggi in concorso, con la consueta distinzione in Aula Blu (internazionali) e Aula Verde (nazionali). Per la sezione Vetrina Sardegna va segnalato "Where is my mind" di Gabriele Peru e Mario Belingeri.
Alle 21,15 il festival si trasferisce nel cortile del Quadrilatero, dove saranno proiettati altri nove corti. Tra questi, il documentario "Lo chiamavano Zecchinetta" di Nicola Palmieri, che racconta, attraverso le testimonianze di amici e colleghi e la voce narrante del critico Gregorio Napoli, la vita dell'attore messinese Tano Cimarosa. Partito come puparo, Cimarosa iniziò a lavorare nel cinema, come caratterista, negli anni Cinquanta, interpretando quasi sempre lo stereotipo del siciliano testardo e arretrato. Il suo ruolo più famoso è il personaggio di
Zecchinetta (da cui il soprannome) per "Il giorno della civetta" di Damiano Damiani tratto dal capolavoro di Sciascia. Recitò anche, a fianco di Alberto Sordi, in "Il medico della mutua" e in "Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata".
Continua la raccolta firme per la petizione a favore della nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.
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30 Giugno 2011
Pluripremiato: ben due Nastri d'Argento, unGlobo d'Oro e ora il Golden GraalNocella, a Sassari per il Sardinia FilmFestival, è il volto nuovo del cinema italiano
F isico e simpatia traboccanti alla John Belushi. Ma per duttilità interpretativa può diventare la risposta italiana a Philip Seymour Hoffman, Oscar per “Truman Capote” («lui è uno dei miei modelli»). Volto nuovo del cinema nostrano, Nicola Nocella ha rastrellato premi ovunque nel 2010: Nastro d'Argento e menzione come Miglior attore emergente per il film di Pupi Avati “Il figlio più piccolo”, ruolo che gli è valso pure il Globo d'Oro, il Golden Graal e il premio Attore rivelazione al Festival delle Cerase. Lui ama definirsi con ironia e realismo «uno brutto e ciccione che dimostra dove si può arrivare col lavoro anche in una società patinata». Tra gli ospiti d'onore al Sardinia Film Festival organizzato dal Cineclub Sassari Fedic, il trentenne attore pugliese ha presentato il corto “Omero, bello di nonna” del regista Marco Chiarini, che gli è valso due mesi fa il Nastro d'Argento. «E chi se lo aspettava un altro?». Dal candido Baldo di Avati, all'esagitato Remo del film “La città invisibile” di Tandoi: le piace cambiare? «È uno degli aspetti più belli di questo mestiere: mascherarsi. Non mi interessa essere riconoscibile, ma rendere bene il personaggio. Con Remo mi sono divertito da matti: cappelli e barba lunghi, occhialoni da sole gialli e bacchette da batterista». Nella serie Ris Roma 2 ha interpretato invece il Maiale. «Bel ruolo, un cattivo veramente cattivo. Siamo andati sopra i 5 milioni di spettatori e la cosa pazzesca è che la Tv dà una popolarità incredibile. Anche se è una visibilità che evapora se non la rinnovi». E non si fa mancare i cortometraggi. «Una bella palestra, c'è passione e intensità. E poi si sta innalzando la qualità di registi e attori». Come cambia la recitazione nei film, nei corti e in tv ? «Nei corti c'è più propensione e tolleranza all'errore. C'è anche più tempo per girare le scene: per quella cruciale da un minuto e mezzo di “Omero, bello di nonna” ci abbiamo messo una giornata. L'atteggiamento più giusto è prendersi sul serio ma senza essere seriosi. In televisione si gira molto più rapidamente». Cosa l'ha colpita di Avati e De Sica? «Avati ha una sensibilità tale che anche di spalle, quando entravo in una stanza, intuiva il mio umore. Christian è un principe per grazia e generosità. Ora ho capito perché è così amato». Il regista che vorrebbe la chiamasse? «Per un film con Verdone e Veronesi darei un braccio. Sono cresciuto col loro cinema».Lei è poliedrico: è apparso pure in un video di Caparezza.«Michele è mio amico ed è un genio. L'altro giorno era al mio compleanno e mi ha regalato l'arena dei Cavalieri dello Zodiaco. Bellissimo». I pugliesi vanno forte. «Abbiamo un'ottima Film Commission diretta da un giovane dinamico e aperto come Silvio Maselli».Si dice che nel cinema è difficile trovare amici.
«Magari sono fortunato, ma ho trovato due amici come Paolo Ruffini e Carolina Crescentini e grandi come De Sica, Zingaretti e Morante che mi hanno regalato consigli». Manca qualcosa? «Il teatro. Col mio grande amico Omar Pedrini debutteremo al Franco Parenti di Milano con uno spettacolo scritto a 4 mani sulle prime 24 ore dopo la morte di John Belushi».
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30 Giugno 2011
SASSARI. Una lezione sulla recitazione "sui generis" coinvolgendo direttamente il pubblico. Sfidandolo a superare i propri imbarazzi. Ferdinando Maddaloni, attore di cinema e teatro, mette in scena l'arte del gesto e della parola in maniera diretta. Punto di partenza il suo libro dvd "Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva", che sarà presentato domani mattina alle ore 10 nel Quadrilatero di viale Mancini, ultimo evento del Sardinia Film festival.
Tante le domande provocatorie e curiose del suo intervento, moderato dal direttore artistico del festival Antonio Maciocco: cosa
distingue la recitazione teatrale da quella cinematografica, perché "Cenere" unico film della grande Eleonora Duse fu un fiasco totale, possiamo considerare Benito Mussolini il più grande attore di tutti i tempi?
Domani sarà anche la giornata di Gianmarco Tognazzi, presente in serata insieme al regista alla proiezione del cortometraggio in gara "La colpa" di Francesco Prisco. Il film racconta di Marco, avvocato sicuro di sé che crede di sapere tutto sugli altri. Sarà un misterioso mediorientale, durante una mattina come tutte le altre, a far vacillare tutte le sue certezze.
Ci sarà anche Cosimo Cinieri, protagonista de "L'altra metà" di Pippo Mezzapesa, presentato in apertura della kermesse martedì scorso.
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30 Giugno 2011
Inaugurazione sardinia film festival 2011
Cosimo Cinieri, Gian Marco Tognazzi e Francesco Prisco: venerdi 1 LUGLIO al Sardinia Film Festival arriva una tripletta di ospiti da non perdere. L’incontro è, a partire dalle 21, nel cortile del Quadrilatero. Cosimo Cinieri, grande attore di cinema (ha lavorato con Massimo Troisi, Bernardo Bertolucci, Fernando Arrabal) e di teatro (con la moglie Irma Palazzo nella compagnia Cinieri Palazzo) è il protagonista, insieme a Piera Degli Esposti, del corto “L’altra metà”, distribuito dalla Blue Suede Shoots e proiettato al SFF la sera dell’inaugurazione. L’eclettico figlio d’arte Gian Marco Tognazzi (una carriera ventennale che spazia dal teatro al cinema, da “I laureati di Pieraccioni” a film d’impegno come “Guido che sfidò le Brigate Rosse”) e Francesco Prisco portano al Festival il corto “La colpa” del quale sono, rispettivamente interprete e regista (in proiezione domani sera).
Sempre venerdi sera, vanno segnalati anche il cortometraggio “Le regine di Austis” del regista di Bonarcado Franco Fais, vincitore del “Premio Fedic” nella scorsa edizione del Sardinia Film Festival con il documentario “Sciola oltre la pietra”, e il film d’animazione francese “R”.
Venerdì sarà una giornata di incontri interessanti fin dalla mattina. Alle 10, infatti, al Quadrilatero arriva l’attore, regista, preparatore d’attori (per “La squadra” e “Una famiglia in giallo”) Ferdinando Maddaloni, che coinvolgerà tutti gli spettatori in una lezione-gioco sulla recitazione. Punto di partenza, il suo libro Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva. Al volume è allegato un dvd che sarà proiettato in aula, alla presenza dell’autore, durante un incontro condotto dal direttore artistico del Sardinia Film Festival, Antonio Maciocco. Tra i punti forti del libro di Maddaloni, alcuni “misteri” -ancora irrisolti -della storia del cinema. E della politica. Cosa distingue la recitazione teatrale da quella cinematografica? Perché “Cenere”, unico film della grande Eleonora Duse, fu un fiasco? Possiamo considerare Benito Mussolini il più grande attoredi tutti i tempi?
L’appuntamento con le proiezioni pomeridiane è, come sempre, dalle 17.30 nell’Aula Verde (corti nazionali) e in quella Blu (internazionali).Il Sardinia Film Festival, il premio internazionale di cortometraggi del Cineclub Sassari Fedic, inaugura la sesta edizione e si riconferma come uno degli eventi più attesi dell'estate in città. Questo è un anno importante per il Cineclub, che spegne le sue prime 60 candeline e per l'occasione ha organizzato un programma particolarmente vario e coinvolgente, in linea con la qualità degli anni passati. Il Festival, presentato da Ubaldo Manca, si snoda lungo una settimana ricca di film, dibattiti, lezioni e incontri con attori (tra cui Gian Marco Tognazzi e Cosimo Cinieri) e registi. Dal 28 giugno al 2 luglio il Quadrilatero di Scienze Politiche, in viale Mancini, diventa un laboratorio di idee aperto dalla mattina alla sera per tutti gli amanti del grande schermo. In sei anni, il Festival è cresciuto fino a diventare il più importante in Sardegna per quanto riguarda i corti, oltre che un punto di riferimentoanche nel resto d'Italia e una vetrina di rilievo per i giovani registi di tutto il mondo. Lo dimostra la grande partecipazione di filmakers che anche quest'anno hanno inviato i loro lavori da ben 48 Paesi. L'edizione che si inaugura il 28 giugno ha già avuto due anteprime d'eccezione: la rassegna “3,2,1 Ciak sul lavoro”, che il Cineclub ha
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realizzato in collaborazione con la Consulta di Pastorale Giovanile, in particolar modo col Progetto Policoro, e la prima italiana del film “Sa grascia” di Bonifacio Angius che il 31 maggio ha registrato il tuttoesaurito al cinema Moderno.
Il Sardinia Film Festival è reso possibile grazie ai finanziamenti della Regione Autonoma della Sardegna-Assessorato alla Cultura, del Comune e della Provincia di Sassari, della Camera di Commercio di Sassari, della Fondazione Banco di Sardegna, e grazie alla collaborazione con l’Università di Sassari, la Facoltà di Scienze Politiche, la Facoltà di Giurisprudenza, il Coordinamento dei servizi bibliotecari, la Biblioteca Pigliaru, il Master di Giornalismo della Facoltà di Scienze Politiche, il Nuovo Circolo del Cinema, il Cineclub Sorso, l’Associazione Nove Muse, Citroen Confalonieri, Hotel Leonardo da Vinci, Ristorante Baccus.
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RASSEGNA STAMPA LUGLIO
1 Luglio 2011
Il 2 luglio a Sassari chiusura della rassegna con l'assegnazione dei premi Il Sardinia Film Festival verso la proclamazione dei vincitori
La terza giornata del Sardinia Film Festival, lo scorso 30 giugno, si è aperta con la proiezione di "Napoli 24", film a episodi realizzato da 24 registi napoletani, tra i quali Paolo Sorrentino, Pietro Marcello e Mario Martone, prodotto da
Indigo Film e finanziato in parte da Rai Cinema.
Con tre minuti ciascuno a disposizione e tecniche di racconto che spaziano dall'intervista allo scorcio surreale, Sorrentino e colleghi descrivono le mille sfaccettature e contraddizioni del capoluogo partenopeo -dai rifiuti alla camorra alla disoccupazione- ma anche la sua inesauribile vitalità e voglia di futuro. La visione del film è stata introdotta dal presidente del Nuovo Circolo del Cinema, Lorenzo Saglio.
Di sera sono stati proposti al pubblico, tra i corti in gara, il francese "Leçon de Ténèbres (The Quartet)" di Sarah Arnold (premio speciale della giuria al Torino Film Festival 2010), con protagonisti quattro anziani musicisti alle prove di un concerto, il film d'animazione spagnolo "Daisy Cutter" di Enrique Garçia e Rubèn Salazàr (Golde Spyke al Festival Pontino del Cortometraggio), che racconta la guerra vista da una bambina, l'esilarante action thriller in stile Quentin Tarantino "Il garibaldi senza barba" di Nicola Piovesan (Premio del Pubblico al Festival Alto Vicentino) e il documentario "Lo chiamavano Zecchinetta" di Nicola Palmieri.
Quest'ultimo ripercorre, attraverso testimonianze di amici e colleghi e la voce narrante del critico Gregorio Napoli, la vita dell'attore messinese Tano Cimarosa. Caratterista molto apprezzato negli anni della "commedia all'italiana" per il cliché del siciliano tutto d'un pezzo (tra altri film, a fianco di Alberto Sordi in "Il medico della mutua" e in "Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata"), Cimarosa divenne popolare soprattutto per il personaggio di Zecchinetta (da cui il soprannome) interpretato in "Il giorno della civetta" di Damiano Damiani tratto dal capolavoro di Sciascia.
Sabato 2 luglio, l'ultima giornata del Sardinia Film Festival si apre alle 9.30 nell'Aula Verde del Quadrilatero con la riunione della Consulta Regionale dei Cineclub della Sardegna, presieduta da Nando Scanu (tra i soci fondatori e a lungo presidente del Cineclub Sassari), per fare il punto sulla situazione del cinema in Sardegna, in particolare per quanto riguarda i cortometraggi.
Alle 12 la riunione si estende ai Cineclub di tutta Italia. Saranno presenti Angelo Tantaro, presidente del Cineclub Roma, il presidente del festival "Pescara Cprto Script", Fabio Sanvitale, irappresentanti della C.G.S, della F.I.C. e di altre associazioni di cultura cinematografica.
Alle 17.30 iniziano le proiezioni degli ultimi 16 cortometraggi in concorso. Nell'aula Verde, per la Vetrina
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Sardegna, gli spettatori del Festival potranno vedere la fiction "Vendesi" di Salvatore Ligotti e il documentario "Atteros, breve viaggio nel mondo dell'immigrazione" del fumettista e regista cagliaritano Bepi Vigna.
Alle 21 il Festival si sposta nel cortile del Quadrilatero per la premiazione dei film vincitori di tutte le sezioni in concorso: Fiction italiana e internazionale, Vetrina Sardegna, Documentari, Videoarte, Sperimentale, Animazione. Durante la serata sarà proiettato "Jody delle giostre", alla presenza del regista Adriano Sforzi.
Il cortometraggio è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse culturale nazionale e, tra i tanti premi ricevuti, ha vinto il David di Donatello 2011. Il film è la storia di Jody, un bambino figlio di giostrai, che ricorda da vicino lo stesso regista, Adriano Sforzi, erede di un'antica famiglia circense, abituato fin da piccolo a girare l'Italia con il Luna Park di Famiglia.
Per tutta la giornata, si potrà firmare la petizione per l'apertura di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con istituzioni nazionali come il Museo del Cinema di Torino.
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1 Luglio 2011
Serata di gala al Sardinia Film Festival Ospiti Gian Marco Tognazzi e Cosimo Cinieri
SASSARI. Gian Marco Tognazzi, Francesco Prisco, Cosimo Cinieri: arriva oggi a Sassari per il Sardinia Film Festival un trio di ospiti da non perdere. L'eclettico figlio d'arte Gian Marco Tognazzi (una carriera ventennale che spazia dal teatro al cinema, da "I laureati di Pieraccioni" a film d'impegno come "Guido che sfidò le Brigate Rosse") e Francesco Prisco portano al Festival il corto «La colpa» del quale sono, rispettivamente interprete e regista (in proiezione stasera). Cosimo Cinieri, grande attore di cinema (ha lavorato con Massimo Troisi, Bernardo Bertolucci, Fernando Arrabal) e di teatro (con la moglie Irma Palazzo nella compagnia Cinieri Palazzo) è il protagonista,
insieme a Piera Degli Esposti, del corto «L'altra metà», proiettato al Sardinia Film Festival la sera dell'inaugurazione. L'incontro è a partire dalle 21 nel cortile del Quadrilatero. Ma la giornata di incontri parte fin dalla mattina. Alle 10, infatti, al Quadrilatero arriva l'attore, regista, preparatore d'attori (per «La squadra» e «Una famiglia in giallo») Ferdinando Maddaloni, che coinvolgerà tutti gli spettatori in una lezione-gioco sulla recitazione. Punto di partenza, il suo libro «Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva». Al volume è allegato un dvd che sarà proiettato in aula, alla presenza dell'autore, durante un incontro condotto dal direttore artistico del Sardinia Film Festival, Antonio Maciocco.
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1 Luglio 2011
Ultima giornata del Sardinia Film Festival
L’ultima giornata del Sardinia Film Festival, domani sabato 2 luglio, si aprirà alle 9.30 nell’Aula Verde del Quadrilatero con la riunione della Consulta Regionale dei Cineclub della Sardegna, per fare il punto sulla situazione del cinema in Sardegna, in particolare per quanto riguarda i cortometraggi. Alle 12 la riunione si estenderà ai Cineclub di tutta Italia. Saranno presenti Angelo Tantaro, presidente del Cineclub Roma, il presidente del festival “Pescara Cprto Script”, Fabio Sanvitale, i rappresentanti della C.G.S, della F.I.C. e di altre associazioni di cultura cinematografica.
Alle 17.30 inizieranno le proiezioni degli ultimi 16 cortometraggi in concorso. Nell’aula Verde, per la Vetrina Sardegna, gli spettatori del Festival potranno vedere la fiction “Vendesi” di Salvatore Ligotti e il documentario “Atteros, breve viaggio nel mondo dell’immigrazione” del fumettista e regista cagliaritano Bepi Vigna.
Alle 21 il Festival si sposterà nel cortile del Quadrilatero per la premiazione dei film vincitori di tutte le sezioni in concorso: Fiction italiana e internazionale, Vetrina Sardegna, Documentari, Videoarte, Sperimentale, Animazione. Durante la serata sarà proiettato “Jody delle giostre”, alla presenza del regista Adriano Sforzi. Il cortometraggio è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse culturale nazionale e, tra i tanti premi ricevuti, ha vinto il David di Donatello 2011. Il film è la storia di Jody, un bambino figlio di giostrai, che ricorda da vicino lo stesso regista, Adriano Sforzi, erede di un’antica famiglia circense, abituato fin da piccolo a girare l’Italia con il Luna Park di Famiglia.
Anche domani, per tutta la giornata, si potrà firmare la petizione per l’apertura di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall’Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l’Ariston chiude e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l’individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con istituzioni nazionali come il Museo del Cinema di Torino.
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1 Luglio 2011
Arrivano Cosimo Cinieri, Gian Marco Tognazzi e Francesco Prisco
Sassari - Cosimo Cinieri, Gian Marco Tognazzi e Francesco Prisco: oggi al Sardinia Film Festival arriva una tripletta di ospiti da non perdere. L'incontro è, a partire dalle 21,00, nel cortile del Quadrilatero. Cosimo Cinieri, grande attore di cinema (ha lavorato con Massimo Troisi, Bernardo Bertolucci, Fernando Arrabal) e di teatro (con la moglie Irma Palazzo nella compagnia Cinieri Palazzo) è il protagonista, insieme a Piera Degli Esposti, del corto "L'altra metà",
distribuito dalla Blue Suede Shoots e proiettato al SFF la sera dell'inaugurazione. L'eclettico figlio d'arte Gian Marco Tognazzi (una carriera ventennale che spazia dal teatro al cinema, da "I laureati di Pieraccioni" a film d'impegno come "Guido che sfidò le Brigate Rosse") e Francesco Prisco portano al Festival il corto "La colpa" del quale sono, rispettivamente interprete e regista (in proiezione stasera).
Sempre oggi vanno segnalati anche il cortometraggio "Le regine di Austis" del regista di Bonarcado Franco Fais, vincitore del "Premio Fedic" nella scorsa edizione del Sardinia Film Festival con il documentario "Sciola oltre la pietra", e il film d'animazione francese "R".
Venerdì sarà una giornata di incontri interessanti fin dalla mattina. Alle 10,00, infatti, al Quadrilatero arriva l'attore, regista, preparatore d'attori (per "La squadra" e "Una famiglia in giallo") Ferdinando Maddaloni, che coinvolgerà tutti gli spettatori in una lezione-gioco sulla recitazione. Punto di partenza, il suo libro Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva. Al volume è allegato un dvd che sarà proiettato in aula, alla presenza dell'autore, durante un incontro condotto dal direttore artistico del Sardinia Film Festival, Antonio Maciocco. Tra i punti forti del libro di Maddaloni, alcuni "misteri" -ancora irrisolti -della storia del cinema. E della politica. Cosa distingue la recitazione teatrale da quella cinematografica? Perché "Cenere", unico film della grande Eleonora Duse, fu un fiasco? Possiamo considerare Benito Mussolini il più grande attore di tutti i tempi?
L'appuntamento con le proiezioni pomeridiane è, come sempre, dalle 17,30 nell'Aula Verde (corti nazionali) e in quella Blu (internazionali).
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2 luglio 2011
Ancora una giornata all ́insegna del cinema a Sassari,
Nel Quadrilatero di via Mancini. A partire dalla mattina conferenze varie, fino alla premiazione in notturna dei miglioricortometraggi partecipantiSardinia Film Festival premia i migliori corti.
SASSARI - L’ultima giornata del Sardinia Film Festival si terrà questa seraa partire dalle 9.30 nell’Aula Verde del Quadrilatero con la riunione della Consulta Regionale dei Cineclub della Sardegna, presieduta da Nando Scanu (tra i soci fondatori e a lungo presidente del Cineclub Sassari), per fare il punto sulla situazione del cinema in Sardegna, in particolare per quanto riguarda i cortometraggi. Alle 12 la riunione si estende ai Cineclub di tutta Italia. Saranno presenti Angelo Tantaro, presidente del Cineclub Roma, il presidente del festival “Pescara Cprto Script”, Fabio Sanvitale, i rappresentanti della C.G.S, della F.I.C. e di altre associazioni di cultura cinematografica.
Alle 17.30 iniziano le proiezioni degli ultimi 16 cortometraggi in concorso. Nell’aula Verde, per la Vetrina Sardegna, gli spettatori del Festival potranno vedere la fiction “Vendesi” di Salvatore Ligotti e il documentario “Atteros, breve viaggio nel mondo dell’immigrazione” del fumettista e regista cagliaritano Bepi Vigna. Alle 21 il Festival si sposta nel cortile dell'edificio per la premiazione dei film vincitori di tutte le sezioni in concorso: Fiction italiana e internazionale, Vetrina Sardegna, Documentari, Videoarte, Sperimentale, Animazione. Durante la serata sarà proiettato “Jody delle giostre”, alla presenza del regista Adriano Sforzi. Il cortometraggio è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse culturale nazionale e, tra i tanti premi ricevuti, ha vinto il David di Donatello 2011.
Anche oggi, per tutta la giornata, si potrà firmare la petizione per l’apertura di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con istituzioni nazionali come il Museo del Cinema di Torino.
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A Sassari il 1 luglio la quarta giornata del Sardinia Film Festival con Maddaloni, Tognazzi, Prisco e Cinieri Attori e registi raccontano la loro idea di cinema
L’anno scorso ha vinto il premio per il miglior documentario con "Anna Politkovskaja, sinfonia per voce sola". Quest'anno, Ferdinando Maddaloni è tornato al Sardinia Film Festival come scrittore per presentare il suo primo libro-dvd "Cinema e recitazione. Dalla chiassosa arte del silenzio all'improvvisazione televisiva". Si è aperta con una "lezione" fuori dagli schemi la penultima giornata del Sardinia Film Festival, lo scorso 1 luglio, nell'Aula Verde del Quadrilatero.
Maddaloni, che oltre a scrivere fa il regista, l'attore e il preparatore d'attori, ha fatto i complimenti ai selezionatori del Festival per "l'ottima qualità dei corti in concorso". Poi, con l'aiuto di spezzoni di film e immagini di repertorio, ha guidato il pubblico attraverso un secolo di recitazione cinematografica e televisiva: dagli attori "inconsapevoli" ripresi per strada dai fratelli Lumière alla
"naturalezza ricostruita" delle fiction tv. Dalla camera fissa all'invenzione dei piani di ripresa di David Wark Griffith, che ha liberato gli interpreti dalla mimica esasperata.Senza dimenticare un "attore" sui generis come Mussolini, che al cinema doveva molto e nelle sue arringhe al popolo italiano miscelava "pose teatrali, sapiente combinazione di primi piani e campi lunghi, e una straordinaria naturalezza".Maddaloni ha parlato del suo lavoro come preparatore d'attori per "La squadra": "questo genere di fiction viene generalmente definito lungo-seriale a basso
costo, perché l'arte deve viaggiare insieme con l'orologio. La produzione artistica concede pochissimo tempo per girare ciascun episodio, e i registi che sforano vengono tagliati fuori".Al preparatore spetta il compito di risolvere tutti i problemi che sorgono durante le riprese: dagli infortuni fisici degli attori e "in questo caso - ha spiegato - bisogna avvisare tempestivamente la produzione, che cambia in corsa il plot, magari con una telefonata risolutiva in cui si annuncia la morte improvvisa di un personaggio" a quelli psicologici."Mi è capitato anche di fare il "ruffiano" -ha detto ridendo- una volta che lavoravo con due fidanzati. All'inizio sono stati bravissimi, poi hanno iniziato a litigare tra di loro e le battute non venivano più bene. Così ho fatto di tutto per convincerli a tornare insieme".
Ricca di ospiti anche la serata di venerdì. Al Festival sono arrivati Gian Marco Tognazzi e il regista Francesco Prisco, per la proiezione del corto "La colpa", e Cosimo Cinieri, protagonista insieme a Piera Degli Esposti di "L'altra metà" (in visione martedì scorso).
"Mi sento un sardo d'adozione e se non mi adottate voi sardi mi adotto da solo" ha esordito Tognazzi in conferenza stampa. E ha precisato: "Ho una moglie e una figlia orgogliosamente sarde. Io mi trasferirei qui subito, anzi non è detto che non lo faccia per un periodo".
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i Tognazzi e il giovane regista Francesco Prisco formano una "coppia" professionale recente ma molto affiatata. "Con "Fuori uso", il primo corto che Francesco
mi ha proposto -ha raccontato l'attore romano - ho vinto il Nastro d'Argento come miglior attore protagonista di cortometraggio. Il nostro rapporto di lavoro è iniziato con una mail che Francesco mi ha inviato. Esordiva più o meno così: "ti scrivo, ma so già che non mi risponderai mai..." e proseguiva dicendomi che aveva prodotto un corto spendendo solo 40 euro".
"All'inizio mi sono spaventato -ha proseguito ridendo Tognazzi - mi sembrava una cosa un po' folle. Invece, poi, quando ho visto il suo lavoro ho provato un grande rispetto per la sua fantasia, il suo talento, la sua forza di volontà, e tra di noi si è instaurato un bellissimo rapporto umano prima ancora che professionale".
Tanto è vero che nei progetti per il futuro c'è anche un lungometraggio, ha ammesso Tognazzi, sempre che si riesca a reperire i fondi necessari. Ai giornalisti che gli
chiedevano se, a suo parere, i corti siano un buon trampolino per i giovani, Tognazzi ha risposto: "Sono sicuramente un ottimo modo per far conoscere nuovi talenti. Peccato però che nel cinema di questi anni manchino i mezzi per andare avanti. Oggi ci limitiamo a fare film, una volta, invece, in Italia il cinema era una vera e propria industria. Il problema è che dalla fine degli anni Settanta mancano leggi adeguate".
Diversa la situazione negli altri Paesi, soprattutto quelli del Nord Europa, dove "i cortometraggi hanno molto più mercato, e ai registi che esordiscono con questo genere si offrono buone possibilità di andare avanti con film più complessi".
"Mi piace mettermi a disposizione dei giovani -ha raccontato Cosimo Cinieri al pubblico della sera- Non come un maestro, però, ma in un rapporto alla pari". Cinieri, grande interprete di cinema e di teatro, è il protagonista del cortometraggio "L'altra metà", realizzato dal giovane regista pugliese Pippo Mezzapesa, in concorso al Sardinia Film Festival. Con trasporto e grande calore umano, Cinieri ha parlato del suo amore per "il cinema, il teatro e la poesia. Tutti e tre sono mezzi meravigliosi che ci riportano all'infanzia, l'unico momento autentico della vita".
Tra i cortometraggi proiettati nella quarta giornata del Festival, va segnalato "Le regine di Austis", sulla preparazione del pane tradizionale sardo, del regista di Bonarcado Franco Fais che, l'anno scorso, ha vinto il Sardinia Film Festival nella sezione documentario con "Sciola, oltre la pietra".
(2 luglio 2011)
sopra Gian Marco Tognazzi e il regista Francesco Prisco; Tognazzi e il direttore del Sardinia Film Festival, Carlo Dessì; Tognazzi, Cinieri e Prisco firmano la petizione per l'apertura di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.)
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2 Luglio 2011
Ultimo giorno al Sardinia Film festival Stasera si sapranno tutti i vincitori
SASSARI. Ultime ore, ultimi corti prima di sapere i vincitori di questa ultima edizione del Sardinia Film festival. Sono oltre un centinaio i cortometraggi che si contendono un "posto al sole" nelle sezioni in concorso: Fiction italiana e internazionale, Vetrina Sardegna, Documentari, Videoarte-Sperimentale, Animazione.
Il programma di stasera. Alle 17.30 iniziano le proiezioni degli ultimi 16 cortometraggi in gara. Nell’aula Verde, per la Vetrina Sardegna, gli spettatori del Festival potranno vedere la fiction “Vendesi” di Salvatore Ligotti e il documentario “Atteros, breve viaggio nel mondo dell’immigrazione” del fumettista e regista cagliaritano Bepi Vigna. Alle 21 il Festival si sposta nel cortile dell'edificio per la premiazione dei film vincitori di tutte le sezioni in concorso. Durante la
serata sarà proiettato “Jody delle giostre”, alla presenza del regista Adriano Sforzi. Il cortometraggio è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse culturale nazionale e, tra i tanti premi ricevuti, ha vinto il David di Donatello 2011.
La petizione. Anche oggi, per tutta la giornata, si potrà firmare la petizione per l’apertura di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston ha chiuso i battenti pochi giorni fa e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con istituzioni nazionali come il Museo del Cinema di Torino.Consulta dei cineclub. In mattinata si è svolta la riunione della Consulta Regionale dei Cineclub della Sardegna, presieduta da Nando Scanu (tra i soci fondatori e a lungo presidente del Cineclub Sassari), per fare il punto sulla situazione del cinema in Sardegna, in particolare per quanto riguarda i cortometraggi. Alle 12 la riunione si è poi estesa ai Cineclub di tutta Italia. Erano presenti Angelo Tantaro, presidente del Cineclub Roma, il presidente del festival “Pescara Cprto Script”, Fabio Sanvitale, i rappresentanti della C.G.S, della F.I.C. e di altre associazioni di cultura cinematografica.
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02 Luglio 2011
L'intervista
Tognazzi e la passione di far l'attore Tra gioco, duro mestiere e azzardo.
SASSARI. Tutto è iniziato con una mail inviata un po' per azzardo. Si chiudeva con «Tanto non mi risponderai mai». Così racconta divertito Gianmarco Tognazzi per spiegare come è nata la sua collaborazione con Francesco Prisco. I due erano ieri a Sassari per presentare "La colpa", cortometraggio in gara al Sardinia Film festival, il secondo fatto insieme dopo "Fuori uso" che proprio un paio di anni fa aveva vinto il Sardinia Film festival nella sezione nazionale.
Tognazzi parla con passione del suo mestiere e del suo lavoro svolto con Prisco, e la lunga chiacchierata passa dal raccontare la nascita di questa nuova opera a un discorso generale sul fare
recitazione. Per certi versi sembra quasi che voglia in qualche modo portare avanti una discussione a distanza con Ferdinando Maddaloni che in mattinata aveva parlato proprio del ruolo dell'attore nel cinema.
«Poche differenze tra cinema, cortometraggi e televisione, quello che conta è definire il ruolo. Cambiano solo le tempistiche, cioè quanto ci si mette a prepararsi. E ovviamente nei corti le cose si fanno obbligatoriamente più veloci rispetto a un lungometraggio» - spiega Tognazzi - . Se proprio bisogna trovare una differenza allora bisogna cambiare genere: il teatro. «Lì si ha tutto il tempo di metabolizzare il personaggio, di più si ha la possibilità ripensare su alcune cose, tanto che da uno spettacolo e l'altro possono esserci delle sottili differenze: una battuta detta in un modo piuttosto che un altro, un gesto. Poi certo magari in alcuni momenti ci si impigrisce un po' e si tende a farlo "con il pilota automatico", sapendo che avrà presa comunque sul pubblico».
Ruoli che ingabbiano. «Sono passato dal fare ruoli di disadattato a quelli spiritosi delle commedie, sino a fare lo stronzo. Prima di "Romanzo criminale" nessuno aveva pensato di farmi recitare ruoli di questo genere (nel film di Placido era un oscuro personaggio dei servizi segreti ndr). Ora tutti mi chiedono di fare quel genere di personaggi, una specie di "talpa" infiltrata un po' carogna. In Italia si ha
sempre l'abitudine di rinchiudere noi attori in dei cliché interpretativi, è difficile riuscire a variare in maniera eclettica. Per questo spesso io accetto di fare personaggi come quello di "Natale e Beverly Hills».
Ritornando al cortometraggio la discussione prende una piega "tecnica": in Italia fare cortometraggi è difficile, soprattutto se ci si rapporta al resto dell'Europa, soprattutto quella del Nord: «Ho un fratello in
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Norvegia che fa cortometraggi, lì ma non solo in quel paese, fare questo genere di produzioni è un modo per entrare in maniera più diretta e veloce nel mondo del cinema. Ci si fa conoscere e valutare. Dietro c'è un sistema solido che in Italia manca completamente. Se allarghiamo il concetto in senso lato le cose non cambiano: in Italia si fanno film, ma non c'è un'industria. Quella c'era ai tempi di mio padre, ora non più».
Figli d'arte. Con un padre "ingombrante" come Ugo Tognazzi è naturale che un accenno all'essere figlio d'arte spunti fuori all'improvviso. E' lo stesso Gianmarco Tognazzi a toglierlo fuori un po' a sorpresa: «Essere figlio d'arte per me è un onore - racconta - anche se in Italia questo concetto viene banalizzato tantissimo. E' un bollo, un marchio che spesso viene visto più in maniera negativa che non positiva. Come se fosse un handicap».
Il rapporto con la Sardegna. Sposato con una sassarese, Tognazzi è di casa in città, «Ho una moglie e una figlia orgogliosamente sarde, per questo mi sento un sardo d'adozione anche io. La cosa mi piace molto».
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02 Luglio 2011
SASSARI. Tutto è iniziato con una mail inviata un po' per azzardo. Si chiudeva con «Tanto non mi risponderai mai». Così racconta divertito Gianmarco Tognazzi per spiegare come è nata la sua collaborazione con Francesco Prisco. I due erano ieri a Sassari per presentare "La colpa", cortometraggio in gara al Sardinia Film festival, il secondo fatto insieme dopo "Fuori uso" che proprio un paio di anni fa aveva vinto il Sardinia Film festival nella sezione nazionale.Tognazzi parla con passione del suo mestiere e del suo lavoro svolto con Prisco, e la lunga chiacchierata passa dal raccontare la nascita di questa nuova opera a un discorso generale sul fare recitazione. Per certi versi sembra quasi che voglia in qualche modo portare avanti una discussione a distanza con Ferdinando Maddaloni che in mattinata aveva parlato proprio del ruolo dell'attore nel cinema..APoche differenze tra cinema, cortometraggi e televisione, quello che conta è definire il ruolo. Cambiano solo le tempistiche, cioè quanto ci si mette a prepararsi. E ovviamente nei corti le cose si fanno obbligatoriamente più veloci rispetto a un lungometraggio» - spiega Tognazzi - . Se proprio bisogna trovare una differenza allora bisogna cambiare genere: il teatro. «Lì si ha tutto il tempo di metabolizzare il personaggio, di più si ha la possibilità ripensare su alcune cose, tanto che da uno spettacolo e l'altro possono esserci delle sottili differenze: una battuta detta in un modo piuttosto che un altro, un gesto. Poi certo magari in alcuni momenti ci si impigrisce un po' e si tende a farlo "con il pilota automatico", sapendo che avrà presa comunque sul pubblico». Ruoli che ingabbiano. «Sono passato dal fare ruoli di disadattato a quelli spiritosi delle commedie, sino a fare lo stronzo. Prima di "Romanzo criminale" nessuno aveva pensato di farmi recitare ruoli di questo genere (nel film di Placido era un oscuro personaggio dei servizi segreti ndr). Ora tutti mi chiedono di fare quel genere di personaggi, una specie di "talpa" infiltrata un po' carogna. In Italia si hasempre l'abitudine di rinchiudere noi attori in dei cliché interpretativi, è difficile riuscire a variare in maniera eclettica. Per questo spesso io accetto di fare personaggi come quello di "Natale e Beverly Hills».Ritornando al cortometraggio la discussione prende una piega "tecnica": in Italia fare cortometraggi è difficile, soprattutto se ci si rapporta al resto dell'Europa, soprattutto quella del Nord: «Ho un fratello in Norvegia che fa cortometraggi, lì ma non solo in quel paese, fare questo genere di produzioni è un modo per entrare in maniera più diretta e veloce nel mondo del cinema. Ci si fa conoscere e valutare. Dietro c'è un sistema solido che in Italia manca completamente. Se allarghiamo il concetto in senso lato le cose non cambiano: in Italia si fanno film, ma non c'è un'industria. Quella c'era ai tempi di mio padre, ora non più».Figli d'arte. Con un padre "ingombrante" come Ugo Tognazzi è naturale che un accenno all'essere figlio d'arte spunti fuori all'improvviso. E' lo stesso Gianmarco Tognazzi a toglierlo fuori un po' a sorpresa: «Essere figlio d'arte per me è un onore - racconta - anche se in Italia questo concetto viene banalizzato tantissimo. E' un bollo, un marchio che spesso viene visto più in maniera negativa che non positiva. Come se fosse un handicap».Il rapporto con la Sardegna. Sposato con una sassarese, Tognazzi è di casa in città, «Ho una moglie e una figlia orgogliosamente sarde, per questo mi sento un sardo d'adozione anche io. La cosa mi piace molto»
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2 Luglio 2011
«Napoli 24», camorra, rifiuti e disoccupati sotto il Vesuvio
A Sassari le pellicole di Martone, Sorrentino e altri registi partenopei al Sardinia Film Festival
di Marco Vitali
SASSARI. Ieri la terza giornata del Sardinia Film Festival si è aperta con la proiezione di «Napoli 24», film a episodi realizzato da 24 registi napoletani, tra cui Paolo Sorrentino, Pietro Marcello e Mario Martone, prodotto da Indigo Film. Con tre minuti ciascuno a disposizione e tecniche di racconto che spaziano dall'intervista allo scorcio surreale, Sorrentino e colleghi descrivono le mille
sfaccettature e contraddizioni del capoluogo partenopeo - dai rifiuti alla camorra, alla disoccupazione - ma anche la sua inesauribile vitalità e voglia di futuro. La visione è stata introdotta dal presidente del Nuovo Circolo del Cinema Lorenzo Saglio. Di sera sono stati proposti al pubblico, tra i corti in gara, il francese «Leçon de Ténèbres (The Quartet)» di Sarah Arnold (premio speciale della giuria al Torino Film Festival 2010), con protagonisti quattro anziani musicisti alle prove di un concerto, il film d'animazione spagnolo «Daisy Cutter» di Enrique Garçia e Rubèn Salazàr (Golde Spyke al Festival Pontino del Cortometraggio), che racconta la guerra vista da una bambina, l'esilarante action thriller in stile Quentin Tarantino «Il Garibaldi senza barba» di Nicola Piovesan (Premio del Pubblico al Festival Alto Vicentino) e il documentario «Lo chiamavano Zecchinetta» di Nicola Palmieri. Quest'ultimo ripercorre, attraverso testimonianze di amici e colleghi e la voce narrante del critico Gregorio Napoli, la vita dell'attore messinese Tano Cimarosa. Caratterista molto apprezzato negli anni della commedia all'italiana per il cliché del siciliano tutto d'un pezzo (tra altri film, a fianco di Alberto Sordi in «Il medico della mutua»), Cimarosa divenne popolare soprattutto per il personaggio di Zecchinetta (da cui il soprannome) interpretato in «Il giorno della civetta” di Damiano Damiani tratto dal capolavoro di Sciascia.
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03 Luglio 2011
Al Sardinia Film Festival vincono Colombia e Puglia
Sassari - Si è chiusa sabato 2 luglio, con la proclamazione dei vincitori, la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic. Dopo la riunione, di mattina, della Consulta dei Cineclub Sardi per fare il punto sulla situazione del cinema nell'Isola, l'ultima giornata è entrata nel vivo a partire dalle 21.30. Alla serata ha preso parte, in rappresentanza del Comune di Sassari, l'assessore al Patrimonio Vinicio Tedde
. Dopo aver consegnato a Piero Livi, decano dei registi sardi e coordinatore della giuria 2011, la tessera al Cineclub d'Onore Fedic, Tedde ha sottolineato «l'importanza di una manifestazione di qualità come il Sardinia Film Festival per una città come Sassari che aspira a ritornare culla della cultura come in passato». Per Tedde, «il Festival meriterebbe di più. Purtroppo, però, le finanze sono sempre di meno, e a volte si è costretti a sacrificare la cultura in favore delle politiche sociali». Il presidente del Cineclub, Carlo Dessì, ha ringraziato il pubblico e ha ricordato la petizione,
promossa dalla sua associazione insieme al Nuovo Circolo del Cinema e all'U.C.I., per la nascita di una Cittadella del Cinema, per la quale sono già state raccolte oltre 300 firme. Poi è iniziata la premiazione dei corti scelti dai giurati Francesco Bellu, Fabio Canessa, Maria Cristina Caponi, Renato Quinzio, Jacopo Tantaro e Alessio Trerotoli, coordinati dal decano dei registi sardi Piero Livi.Fiction internazionale: "Esto es un revolver" (Francia) di Pablo Gonzalez, premiato per la modalità con cui impiega le caratteristiche di genere attingendo dalla realtà sociale e drammatica di una città sudamericana che costringe l'uomo a piegarsi alle regole della violenza e della prevaricazione nei confronti dei propri simili.Fiction nazionale: "L'altra metà" di Pippo Mezzapesa, premiato per la capacità di raccontare in maniera toccante ma non banale l'incontro di due solitudini, valorizzato dalle interpretazioni dei due protagonisti che restituiscono il senso di difficoltà e la dignità dell'essere anziani.
Menzione speciale fiction nazionale: "Garibaldi senza barba" di Nicola Piovesan. Per l'ironia e l'originalità della sceneggiatura.
Al Sardinia Film Festival vincono Colombia e Puglia
Menzione speciale all'attore Nicola Calligari, interprete di "La pagella" (Italia) di Alessandro Celli. Per la spontaneità e l'incisività della sua interpretazione.
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Documentario: ex equo a "Blue rinse" (Irlanda) di Matt Leigh, per il modo in cui racconta uno spaccato di vita con un taglio cinematografico essenziale che coglie il piacere e la semplicità di una conversazione in un ambiente quotidiano, e a "Lo chiamavano Zecchinetta" (Italia) di Nicola Palmieri.
Per il ritratto affettuoso, malinconico e al tempo stesso sopra le righe di un artista che rappresenta parte del nostro bagaglio popolare.
Sperimentale: The addiction trilogy (Germania) di Harald Schleicher. Per l'utilizzo innovativo della tecnica del Found Footage e la capacità di creare nostalgia nello spettatore attraverso l'utilizzo e l'iterazione di classici cinematografici legati da un tema comune.
Animazione: "Les bessones del carrer de Ponent" (Spagna) di Marc Riba e Anna Solanas. Favola nera su un'infanzia negata in grado di combinare contenuti forti ed originali in relazione ad un'elevata qualità tecnica dell'animazione, per la cura dei dettagli e i suoi risvolti psicanalitici.
Vetrina Sardegna: "Le regine di Austis" di Fausto Fais. Per la sua capacità di raccontare un vivo spaccato etnografico di una tradizione antica ma tutt'ora presente, facendoci entrare in intimità con i suoi personaggi.
Alla serata non era presente nessuno dei registi vincitori, ma molti di loro hanno inviato un messaggio scritto o un video di ringraziamento. Per Pippo Mezzapesa, ha ritirato il premio di 300 euro e l'attestato l'attore Cosimo Cinieri, il quale ha ricordato come«questo giovane regista sia in grado di dirigere magnificamente gli attori. Lavorare con lui e con Piera degli Esposti è stato un incontro d'anime». Nicola Piovesan, regista di "Il garibaldi senza barba" si è scusato per non aver potuto lasciare la sua «appiccicosa Milano» e ha ringraziato la giuria, perché «questo riconoscimento dimostra come un film assurdo e demenziale come il mio possa piacere pur senza parlare di amore o di vacanze di Natale». In un video messaggio, Nicola Palmieri, regista di "Lo chiamavano Zecchinetta", e sardo da parte dei nonni, ha ricordato il caratterista sardo «Tiberio Murgia, anche lui abituato a recitare la parte del siciliano, proprio come il mio protagonista Tano Cimarosa» in arte Zecchinetta. Franco Fais, autore del documentario "Le regine di Austis", e il giovanissimo attore Nicola Calligari ("La pagella") hanno ringraziato i giurati con un video messaggio. Poi Carlo Dessì ha ricordato che uno dei film in concorso al Sardinia Film Festival Festival, "Deu ci sia" di Gianluigi Tarditi, interpretato dall'attore sassarese Mario Olivieri, ha vinto, venerdì scorso, i Globi d'Oro come miglior cortometraggio.Subito dopo la premiazione, il pubblico ha potuto assistere all'ultimo evento speciale di quest'anno: la proiezione di "Jody delle giostre", alla presenza del regista Adriano Sforzi. Il cortometraggio, realizzato nel 2010, è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse culturale nazionale e ha vinto il David di Donatello 2011. Ispirandosi ai suoi primi 15 anni di vita, Sforzi racconta la vita nomade di una famiglia di giostrai, dal punto di vista di un bambino. Adriano Sforzi, che a giorni diventerà papà per la seconda volta, ha parlato del suo rapporto privilegiato con i sardi: «ho studiato a Bologna e lì ce n'erano davvero tanti, tra gli altri il mio compagno di casa» ha ricordato, e ha espresso il desiderio di ritornare al Sardinia Film Festival, magari per presentare, naturalmente fuori concorso, il suo primo lungometraggio, "Tarzan Soraya" le cui riprese inizieranno nel 2012.
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03 Luglio 2011
"Esto es un revolver" e "L'altra metà" vincono al Sardinia Film festival
Resi noti ieri sera tutti i premi decisi dalla giuria
SASSARI. Il filo rosso tracciato dalle scelte della giuria al Sardinia Film festival si muove tra la grigia e crudele realtà sociale di una città sudamericana violenta e senza scampo, la difficoltà e la dignità di essere anziani attraverso l'incontro di due solitudini, ritratti affettuosi per un attore nel segno della nostalgia e cartoni animati che sono un pugno nello stomaco, forte, devastante.
Scegliere tra oltre un centinaio di cortometraggi in gara non è stato facile, la qualità del concorso era molto elevata e molte sono state le decisioni "dolorose". Anche se la fortuna di avere una finestra sul mondo privilegiata su cui affacciarsi, attraverso la visione dei cortometraggi,è forse l'aspetto che più ha contato durante i cinque giorni della kermesse. Al di là di premi e motivazioni che possono essere condivisi o meno. Ma è proprio qui che sta il bello.
La giuria composta da giovani critici cinematografici (la media era intorno ai trent'anni) e capitanata dal decano dei registi sardi Piero Livi ha deciso di puntare su una serie di titoli che sono stati premiati nella serata di ieri poco prima della chiusura ufficiale del festival con il cortometraggio fuori concorso "Jody delle giostre" di Adriano Sforzi (presente in platea), vincitore quest'anno del David di Donatello per il miglior corto.
Ecco i premi e le motivazioni:
FICTION INTERNAZIONALE
Esto es un revolver. Regia di Pablo Gonzalez, Colombia-Francia.Per la modalità con cui impiega le caratteristiche di genere attingendo dalla realtà sociale e drammatica di una città sudamericana che costringe l’uomo a piegarsi alle regole della violenza e della prevaricazione nei confronti dei propri simili.
FICTION NAZIONALE
L’altra metà. Regia di Pippo Mezzapesa, Italia.
Per la capacità di raccontare in maniera toccante ma non banale l’incontro di due solitudini, valorizzato
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dalle interpretazioni dei due protagonisti che restituiscono il senso di difficoltà e la dignità dell’essere anziani.
MENZIONE SPECIALE FICTION NAZIONALE : Garibaldi senza barba. Regia di Nicola Piovesan, Italia.
Per l’ironia e l’originalità della sceneggiatura.
MENZIONE SPECIALE ALL’ATTORE ANDREA CALLIGARI de La pagella. Regia di Alessandro Celli, Italia.
Per la spontaneità e l’incisività della sua interpretazione.
DOCUMENTARI (EX AEQUO)
Blue rinse. Regia di Matt Leigh, Irlanda.
Per il modo in cui racconta uno spaccato di vita con un taglio cinematografico essenziale che coglie il piacere e la semplicità di una conversazione in un ambiente quotidiano.
Lo chiamavano Zecchinetta. Regia di Nicola Palmieri, Italia.
Per il ritratto affettuoso, malinconico e al tempo stesso sopra le righe di un artista che rappresenta parte del nostro bagaglio popolare.
SPERIMENTALE
The addiction trilogy. Regia di Harald Schleicher, Germania.
Per l’utilizzo innovativo della tecnica del Found Footage e la capacità di creare nostalgia nello spettatore attraverso l’utilizzo e l’iterazione di classici cinematografici legati da un tema comune.
ANIMAZIONE
Les bessones del carrer de Ponent. Regia di Marc Riba e Anna Solanas, Spagna.
Favola nera su un’infanzia negata in grado di combinare contenuti forti ed originali in relazione ad un’elevata qualità tecnica dell’animazione, per la cura dei dettagli e i suoi risvolti psicanalitici.
VETRINA SARDEGNA
Le regine di Austis. Regia di Franco Fais, Italia.
Per la sua capacità di raccontare un vivo spaccato etnografico di una tradizione antica ma tutt’ora presente, facendoci entrare in intimità con i suoi personaggi.
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3 Luglio 2011
«Dal cinepanettone a un corto da 40 euro»
Gian Marco Tognazzi in chiave sperimentale si racconta al Sardinia Film Festival di Sassari
Domenica 03 luglio 2011
«Sardi adottatemi, tanto finisce che prima o poi mi trasferisco qui e mi adotto da solo». Il bel volto severo di Gian Marco Tognazzi si illumina con un sorriso caldo e
aperto. «Sono di parte qualsiasi domanda mi facciano: sul mare, gli abitanti, il cibo. Sono orgoglioso di avere una moglie e una figlia che sono orgogliose di essere sassaresi». Non è piaggeria, anzi l'attore romano è abituato ad essere schietto. Affilato come la sua recitazione. Proprio l'amore per Sassari lo ha fatto approdare quale ospite d'onore alla quarta serata del Sardinia Film Festival. E poi c'è la nuova passione per i corti. Che lo ha portato con “Fuori uso” di Francesco Prisco al Nastro d'Argento e a un'altra dozzina di premi.
Come è avvenuto l'incontro con il cortometraggio?
«Francesco, il regista, mi ha spedito una mail scrivendo che tanto non avrei risposto. Mi ha incuriosito e un po' spaventato quando ha detto che avrebbe speso solo 40 euro, ma quando ho letto la storia mi ha colpito, anche per la struttura narrativa. Con più coraggio e un produttore sarebbe diventato un bel lungometraggio». Cosa le piace dei corti? «Puoi sperimentare e usare l'intuizione per costruire il personaggio. Cerchi di far intuire anche il suo passato e anche il suo futuro. E poi è bello sorprendere lo spettatore». Cosa la guida nella scelta tra cinema, teatro e tv? «Sono incostante e quindi odio ripetere un ruolo, essere incasellato in un cliché o in un genere. Prima mi facevano fare al cinema il disadattato, come in “Crack”, “Ultrà” e “Teste rasate”, poi col successo de “I laureati” mi chiamavano quasi sempre per le commedie, dopo “Romanzo Criminale” hanno cercato di farmi ripetere il cattivo, o la talpa. Invece a me piace variare, passare da “Natale a Beverly Hills” a “Le ultime 56 ore”. E a teatro ? «Può sembrare ripetitivo ma non è così. In teatro hai tempo per costruire un personaggio e per modificarlo, anche se a volte per egoismo certi aspetti li tieni perché hai visto che col pubblico funzionano. Per tre anni ho fatto “Die Panne” di Dürrenmatt e sento che ancora avrei potuto aggiungere o cambiare qualcosa». Come è lavorare con i suoi fratelli Ricky, Maria Sole e Thomas ? «Li ringrazio per avermi scelto. Le prime dieci cose che vengono in mente agli altri quando uno sceglie un parente non riguardano certo il merito o le qualità. Invece un regista che ti conosce benissimo è più esigente e con lui non puoi mentire: né durante la recitazione né prima. Anche essere figlio d'arte è dura? «In Italia ha un significato negativo, in tutte le professioni, ma per me è una bellissima definizione. Cosa le dà fastidio nelle critiche? «Quelle senza fondamento. Per il nuovo corto “La colpa” hanno detto che ero ridicolo col tupé. Era lo stesso usato per il film “Ex” e lì avevano detto che andava benissimo. Mio padre Ugo che pure i capelli li aveva, ha lavorato con la parrucca in metà dei 140 film fatti».
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04 Luglio 2011
Corti: Sardinia Film Festival, arrivano i Premi i è chiusa il 2 luglio, con la proclamazione dei vincitori, la VI edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic. Questi i corti scelti dai giurati Francesco Bellu, Fabio Canessa, Maria
Cristina Capoini, Renato Quinzio, Jacopo Tantaro e Alessio Trerotoli, coordinati dal decano dei registi sardi Piero Livi:
Fiction nazionale: "L’altra metà" di Pippo Mezzapesa, premiato per la capacità di raccontare in maniera toccante ma non banale l’incontro di due solitudini, valorizzato dalle interpretazioni dei due protagonisti
che restituiscono il senso di difficoltà e la dignità dell’essere anziani.Menzione speciale fiction nazionale: "Garibaldi senza barba" di Nicola Piovesan. Per l’ironia e l’originalità della sceneggiatura.
Menzione speciale all’attore Nicola Calligari, interprete di "La pagella" di Alessandro Celli. Per la spontaneità e l’incisività della sua interpretazione.
Documentario: ex equo a “Lo chiamavano Zecchinetta” di Nicola Palmeri. Per il ritratto affettuoso, malinconico e al tempo stesso sopra le righe di un artista che rappresenta parte del nostro bagaglio popolare e a “Blue rinse” (Irlanda) di Matt Leigh, per il modo in cui racconta uno spaccato di vita con un taglio cinematografico essenziale che coglie il piacere e la semplicità di una conversazione in un ambiente quotidiano. Vetrina Sardegna: "Le regine di Austis" di Fausto Fais. Per la sua capacità di raccontare un vivo spaccato etnografico di una tradizione antica ma tutt’ora presente, facendoci entrare in intimità con i suoi personaggi. Fiction internazionale: “Esto es un revolver” (Francia) di Pablo Gonzalez, premiato per la modalità con cui impiega le caratteristiche di genere attingendo dalla realtà sociale e drammatica di una città sudamericana che costringe l’uomo a piegarsi alle regole della violenza e della prevaricazione nei confronti dei propri simili.Sperimentale: The addiction trilogy (Germania) di Harald Schleicher. Per l’utilizzo innovativo della tecnica del Found Footage e la capacità di creare nostalgia nello spettatore attraverso l’utilizzo e l’iterazione di classici cinematografici legati da un tema comune. Animazione: “Les bessones del carrer de Ponent” (Spagna) di Marc Riba e Anna Solanas. Favola nera su un’infanzia negata in grado di combinare contenuti forti ed originali in relazione ad un’elevata qualità tecnica dell’animazione, per la cura dei dettagli e i suoi risvolti psicanalitici. Alla serata non era presente nessuno dei registi vincitori, ma molti di loro hanno inviato un messaggio scritto o un video di ringraziamento. Subito dopo la premiazione, il pubblico ha potuto assistere all’ultimo evento speciale di quest’anno: la proiezione di "Jody delle giostre", alla presenza del regista Adriano Sforzi. Il cortometraggio, realizzato nel 2010, è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse culturale nazionale e ha vinto il David di Donatello 2011. Ispirandosi ai suoi primi 15 anni di vita, Sforzi racconta la vita nomade di una famiglia di giostrai, dal punto di vista di un bambino
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04 Luglio 2011
Vincono i film di Fais e Mezzapesa
Il regista Pippo Mezzapesa vince anche al Sardinia Film Festival per la fiction nazionale, mentre il miglior filmaker sardo di corti è Fausto Fais. Dopo il premio Antonioni e le candidature al Nastro d'Argento e Globo d'oro con L'altra metà (interpretato da Piera degli Esposti e Cosimo Cinieri), l'artista pugliese trionfa anche alla VI edizione del premio internazionale di cortometraggi organizzato dal Cineclub Sassari Fedic. Vittoria decretata da una giuria di critici giovani, guidata da Piero Livi, decano dei registi sardi. La sezione Fiction internazionale ha visto il
successo di Esto es un revolver di Pablo Gonzalez, regista messicano trasferitosi in Colombia, che descrive lo scontro inatteso tra due fratelli criminali di Bogotà. Menzione speciale fiction nazionale per Garibaldi senza barba di Nicola Piovesan e all'attore Nicola Calligari, interprete di La pagella di Alessandro Celli. Un ex equo nella sezione Documentari: Blue rinse (Irlanda) di Matt Leigh e Lo chiamavano Zecchinetta (Italia) di Nicola Palmieri, ritratto affettuoso del caratterista siciliano Tano Cimarosa (Zecchinetta era il personaggio de Il giorno della civetta , di Damiani). Per la categoria Sperimentale, primo premio a The addiction trilogy (Germania) di Harald Schleicher, per l'Animazione a Les bessones del carrer de Ponent (Spagna) di Marc Riba e Anna Solanas. Per la “Vetrina Sardegna” premio a Le regine di Austis di Fausto Fais spaccato etnografico di una tradizione antica, la preparazione del pane, che le donne mantengono viva. Subito dopo la premiazione, il pubblico ha potuto assistere all'ultimo evento speciale di quest'anno: la proiezione di Jody delle giostre, del regista Adriano Sforzi, che ha vinto il David di Donatello 2011.
Giampiero Marras
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Titolo/Title Regia/Director Nazione/State Anno/Year
El futuro es hoy Sandra Gomez Swiss 2009
Teddy Boy Mads Nyggard Hemmingsen Denmark 2010
Oi'Clowns - An Homage To F. Fellini Eric Wobma Netherlands 2011
Suiker Jeroen Annokkee Netherlands 2010
Sonor Levin Peter Germany 2010
Tabu Vincent Coen, Jean-Julien Collette Belgium 2010
Schlaf Claudius Gentinetta, Frank Braun Swiss 2010
Blue Rinse/Bagno Azzurante Matt Leigh Ireland 2011
108.1 FM Radio Angelo e Giuseppe Capasso Italia 2011
Napoli 24 AA. VV. Italia 2010
Efecto Domino Gabriel Gauchet Cuba/Germany 2010
Les bessones del carrer de Ponent Marc Riba, Anna Solanas Spain 2010
Il Fungo Sirena Stefan Archetti United Kingdom 2009
Passeio de Família/ Family Ride Maria Clara Escobar Brazil 2010
La conduite de la Raison Aliocha France 2010
La stanza ammobiliata Nina Jäckle Germany 2009
Fotografia Victor Dragomir Romania 2010
WARdisease Marie Magescas France 2010
Fragili Ignoti Simone Durante Italia 2009
Il Filo di arianna Carlo Sironi Italia 2010
Sono nato un giorno di primavera Claudia Dessolis Swiss 2010
Una notte, una mattina Francesco Montis Italia 2008
Senza sponde Marco Tullio Barboni italia 2010
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Crossing Salween Brian O'Malley Ireland 2010
Good Buy Roma Gaetano Crivaro, Margherita Pisano Italia 2011
Planet Z Momoko Seto France 2010
Ben Hora Nicolas Bianco, Julie Rembauville France 2010
Chienne d'Histoire (Barking Island) Serge Avédikian France 2010
Dear Foreigner Kate Jessop United Kingdom 2010
Creek Aymes Laurent Teyssier France 2011
Second Seuil Loïc Nicoloff France 2010
Danger Héctor Suñol Spain 2010
Julian's Garden (Il giardino di Julian) Ana Corrie United Kingdom 2010
Les Amateurs Jean-Frédéric Belgium 2008
Cooked Jens Blank United Kingdom 2010
Promise Marianne Hougen-Moraga Denmark 2011
Le petit camion - Il camioncino PJ GAMBIOLI Italia 2010
Intercambio Antonello Novellino, Antonio Quintanilla italia 2010
In Genua (A Genoa) Silvia Berchtold Germany 2009
The Blue Hour Michaël Bier, Alice De Vestele Belgium 2010
The day i turned into a ghost Ines C. Geisser, Kirsten C. Geiber Germany 2011
La Currybonara Ezio Maisto Italia 2010
Election Day Zach Wechter USA 2010
Mi Hatice Denis D. Metin Turkey 2010
Theatrical Life Ilgar Najaf Azerbaijan 2009
Centipede Sun Mihai Grecu France 2010
Vigil Scott F. Hall, Matt Dombrowski USA 2011
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
111
Point Zero Andreas Schaap Germany 2010
Fool’s Paradise Kim Hui Gyeong South Korea 2011
Face à la mer Olivier Loustau France 2010
Love for three Chiara Malta France 2010
Dont touch me please Shanti Masud France 2010
Le grand nettoyage Sébastien Defrance Belgium 2010
Divin Gerald Frydman Belgium 2010
K11 - Confessions of a Sextourist Puja Khoschsorur Austria 2009
Becoming Otto - a portrait of Otto Muehl Vincent Juillerat France 2010
The city of light - A psychedelic story Mauro Colombo, Gianpaolo Gelati Italia 2010
Africa light / Gray Zone Tino Schwanemann Germany 2010
Numb Bar Hadas Israel 2009
You're the stranger here Tom Geens United Kingdom 2009
Cores & Botas Juliana Vicente Brazil 2010
L'oeil du paon Gerlando Infuso Belgium 2010
The Children of Hampâté Bâ Emmanuelle Villard France 2011
Ku-Ku Method Vakhtang Kuntsev-Gabashvili Georgia 2011
Fate la storia senza di me Mirko Capozzoli Italia 2010
Western Movie Lee Hyung-Suk South Korea 2010
Urka Burka Giorgio Borgazzi Italia 2010
Zu Eng! (Too Tight!) Clemens Roth Austria 2010
As A Whistle Phillip Duncan USA 2011
Winterland Dick Tuinder Netherlands
Lo chiamavano Zecchinetta Nicola Palmeri Italia 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
112
Disoccupato in affitto Luca Merloni Italia 2010
Sibylle Naël Marandin France 2010
Deyrouth Chloé Mazlo France 2010
Carrier of men Antarès Bassis France 2010
Tre ore Annarita Zambrano Italia 2010
Como una cabra Kai Adam Spain 2011
Mute Muayad Alayan Palestine 2011
Caffè Capo Andrea Zaccariello Italia 2010
Doce de coco Allan Deberton Brazil 2010
Yo Soy de Amor Carlo D'Ursi Spain 2010
I walked through fire, you were with me Audrius Stonys Lithuania 2010
Lights Giulio Ricciarelli Germany 2010
Dolce di Limbo Arantzazu G.Bayón Spain 2009
Mr Trance. Day at the ministry department Valerio Veneras Spain 2010
Skye Mariela Artiles Spain 2010
Regno delle Due Italie AA.VV. Italia 2010
Audition Eti Tsicko Israel 2010
Palabras/Words Rafa Rojas-Díez, José Carlos Gómez Spain 2010
Nìguri Antonio Martino Italia 2009
[R] Julie Rembauville, Nicolas Bianco-Levrin France 2011
Hearing Silence Hilary Fennell Ireland 2010
Deep End Dance Conor Horgan Ireland 2010
EssLöffel Kate Haase Germany 2010
A spasso per la mia città Tiziana Spennacchio Italia 2011
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
113
Bassa soglia Tino Dell'Erba Italia 2011
The Father Simone Mariani, Roberto Mariotti Italia 2011
Esto es un revolver (This is a gun) Pablo Gonzalez France 2010
Nolya Cem Öztufekçi France 2011
Point de fuite (Vanishing point) Benjamin D'Aoust Belgium 2010
Leave not a cloud behind Pablo Gonzalez France 2010
On ne mourra pas (We will not die) Amal Kateb France 2010
Les ventres vides (Empty Stomachs) Julien Guetta France 2010
Do (C) Pauline Pallier France 2009
Silhouette Astrid Busch Germany 2010
Between Two Points Motiphe Austria 2011
Colivia Adrian Sitaru Romania 2010
Bando di concorso Giovanni Meola Italia 2010
A.L.I.C.E. Dawn Westlake USA 2010
Les Magasins ne Réfléchissent pas la nuit Frédéric Bouvier France 2008
Ad un passo dal Paradiso Silvia De Gennaro Italia 2010
Studio per una macchina riproduttiva - appunti dal quaderno di Dio Silvia De Gennaro Italia 2005
Quest'estate le zanzare saranno più cattive Silvia De Gennaro Italia 2010
Gamba Trista Francesco Filippi Italia 2010
Cono d'ombra Andrea Laquidara italia 2010
The Hiccup Consuelo Calitri, Andrea Nevi Italia 2010
Lontano da Noi Silvano Tinelli Italia 2010
Nigatu - the running dream Steve Döschner, Michael Fiebrig Germany 2010
Involution Marcelo Tannure Brazil 2011
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Investigation File nº 0521/09 Vinícius Casimiro Brazil 2011
La terra sopra di noi Cristian Scardigno Italia 2010
Untitled # 76 stefan riebel Germany 2011
Un Homme Debout Foued Mansour France 2011
Time Lapse Fantasy Taiwan 2010
Lo Sceicco di Castellaneta Giuseppe Sansonna Italia 2010
Protoparticulas chema garcia ibarra Spain 2010
Atteros, breve viaggio nel mondo dell'immigrazione Bepi Vigna Italia 2010
D’Assenzio m’assento elogio decadente Flavio Sciolè Italia 2010
The Filmmaker is an Athlete, Conversations with Vittorio De Seta Vincent Sorrel, Barbara Vey France 2010
Bainbonora Carlo Stoppa Italia 2010
The Stain Ron Segal Israel 2009
Deep Red Eddie Tapero Israel 2009
Diploma Yaelle Kayam Israel 2009
Guided Tour Benjamin Freidenberg Israel 2009
December 25th Noa Erenberg Israel 2009
The Beautiful and the Bold Michelle Hershko Israel 2009
Il prezzo del desiderio Luca Belluccini, Davide Bini Italia 2010
Before You Sleep Sebastian Mez Germany 2010
A ritroso nel buio Davide Bini Italia 2009
Non c'è più una majorette a Villalba Giuliano Ricci Italia 2010
Sala d'attesa Igor Biddau italia 2011
La terra negli occhi/Land before my eyes Gaia Adducchio Italia 2011
Risorse umane (Fresche di giornata) Marco Giallonardi Italia 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
115
Prove tecniche per un corto successivo Antonio Malfitano Italia
Where There's Smoke Andrew Brand United Kingdom 2011
Lux, lucis Juan Antonio Querol Spain 2010
Pesem Suznjev - Chorus of the Hebrew Slaves Franc Kopic, Smiljan Pusenjak Slovenia 2010
In fondo alle scale Andrea Di Iorio, Massimiliano Delfino Italia 2010
Din partea casei (On the house) Dragos Iuga Romania
Two people in a room Rocchino Palladino United Kingdom 2010
Those Who Leave, What is Left Behind Laurent Maas France 2010
Soap opera in wonderland Eileen Hofer Swiss 2010
Emetreinta Gonzalo de Pedro, Javier Garmar Spain 2010
Der highway Matthias Staehle Germany 2010
The Appointments Gabriele Peru Italia 2010
Where is my mind Gabriele Peru, Mario Belingeri Italia 2009
His, my fault Matthias Staehle Germany 2011
Iz Qala (Trace of Gala) Shamil Aliyev Azerbaijan 2010
Azad Kabuslar (Free Ghosts) Shamil Aliyev Azerbaijan 2011
La Finestra Giuseppe Leto Italia 2009
Something Left, Something Taken Max Porter, Ru Kuwahata USA 2010
The Dream Life of Cleo de Merode Julian Semilian USA 2010
Na Cidade Delia Hess Swiss 2010
Partition Eleonora Berra, Delia Hess, Shami Lang-Rinderspacher Swiss 2010
Hurry my love, Hurry to love Malte Lindahl Australia 2010
Down this Road Vinz Feller USA 2010
Un'Ape da Sogno Massimiliano Finotti Italia 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Scacco All'Alfiere Massimiliano Finotti Italia 2010
Und wenn der letzte Käfer/ and when the last bug Sarah Mock Germany 2010
Inside out Sarah Mock Germany 2009
Insider Susanne Stich Ireland 2010
Child Agent Susanne Stich Ireland 2010
Berry Bliss Andrew Pearce Australia 2010
Beyond Gary Sofarelli Australia 2010
Angeli night and day Beth Formaggini Germany 2010
Shark Bait Toni Nordli Norway 2009
My Fear Murilo Hauser Brazil 2010
Museé du Louvre Katherine Sweetman USA 2009
The day I grew up Martti Helde Estonia 2009
Vagina Alessandro Porzio Italia 2010
Wertingen Jöns Jönsson, Sabine Herpich Germany 2011
Grand Ayatollah Bajat Sandschani Jöns Jönsson Germany 2009
La camera segreta Enrico Raimondi Italia 2010
Hidegzuhany (Cold shower) Orsi Nagypál Hungary 2010
La Vida inagotable. Sayabkuxtal. The Never-ending life. Erika Araujo México 2010
Il paradosso della sirena Fabrizio Gammardella Italia 2010
Bonds Dénes Ruzsa Hungary 2010
Zenit 70 Giuseppe Giusto Italia 2011
Stato privato Luigi Marmo Italia 2010
Nurmoo - Shout From The Plain Harri J. Rantala Finland 2010
Everything is India (Alles ist Indien) Gabriele Hochleitner Austria 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Le sue mani Simon Pietro De Domenico Italia 2010
Kotiinpaluu - Return Harri J. Rantala Finland 2010
Videotape Carlo Ortu Italia 2010
Despertar Cristina Kotz Cornejo USA 2010
Getting There Blaž Završnik Slovenia 2010
I Trabocchi di San Vito Chietino Massimiliano Coccetti France 2010
Sentire l'aria Manuele Cecconello Italia 2010
Wool & water Lemeh42 italia 2010
Finalmente!.... Marco D'Apuzzo Italia 2011
Lungo il fiume sacro... Alberto Di Cintio Italia 2005
The Last Picture (Az utolso kep) Andras Gyorgy Desi, Gabor Moray Hungary 2010
Paper memories Theo Putzu Spain 2010
L'Ultima Messa Ivan Mattei Italia 2011
Biondina Laura Bispuri Italia 2010
Cuore di Clown Paolo Zucca Italia 2010
Omero bello-di-nonna Marco Chiarini Italia 2010
L'Altra Metà Pippo Mezzapesa Italia 2009
L'Ape e il Vento Massimiliano Camaiti Italia 2009
After the Water the Clouds Carmen Rozestraten Netherlands 2009
Olga Kai Pannen Germany 2011
Jealousy Sami Natsheh, Arly Jones, Jesus Rivera Spain 2010
Conquest Stefano Cavalli Italia 2011
Philipp Fabian Möhrke Germany 2010
Norne e Valchirie Daniele Caon Italia 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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La Migala Jaime Dezcallar Spain 2011
Il paradiso degli elefanti Cristiano Duccoli italia 2010
Il Tramonto delle Favole Carlo Fenu Italia 2010
CrazyPark Fantasy Taiwan 2010
Almost married Fatma Bucak, Sergio Fergnachino Italia 2010
Così come sono Daniele Santonicola Italia 2009
Busy Felix von Seefranz Germany 2010
Soffio di vento Enzo Degiorgis Italia 2011
Bonsai - The Musical? Luca Elmi Italia 2010
St. Christophorus: Roadkill Gregor Erler Germany 2010
Prinz Ratte Albert Radl Germany 2011
Il Garibaldi senza barba Nicola Piovesan Italia 2010
Sa Terra e Su Entu Andrea Cannas Italia 2010
La lunga marcia dei 54 Alberto Gambato Italia 2010
Eurialo e Niso Emanuele Faccilongo Italia 2010
Roca Bon: en busca de lo sublime Karlos Alastruey Spain 2008
Le parole non bastano Maurizio Ongaro Italia 2010
La última boda Jorge Tsabutzoglu Spain 2010
Vendesi Salvatore Ligotti Italia 2011
Donato Menichella Emanuele Faccilongo Italia 2010
Lose This Child Yuval and Merav Nathan Israel 2010
Por fin solos Ana Prieto Spain 2010
Sayonara Nippon Elefant Film Italia 2009
Playing Maruata Adam Selo Italia 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Old cinema Davide Rizzo Italia 2011
Farewell; the ballad of a lucky man Tomas Donela Lithuania 2010
Lighthouse Anthony Chen United Kingdom 2010
Le Hobby Nicolas Zappi France 2009
Méandres Charlotte Grégoire Brazil 2010
Etrange étranger Jean-Philippe Dauphin Belgium 2010
In My Opinion Chih-Yen Hsu Taiwan 2010
Civil... But Not Civilized George Tarabay Lebanon 2009
Nena Maria Florencia Alvarez Spain 2010
Entre Fogones Patrick Bencomo Spain 2011
Convergentes Noemi Camblor, Oscar Fernandez Spain 2010
Penfield Isabel Ayguavives Spain 2011
Back Vicent Gisbert Soler Spain 2011
Over the seven hills and far away Günther Franke Germany 2010
Vorrei che fossi qui Francesco Rizzo Italia 2010
Un'estate delle anime Sandro Lecca Italia 2010
Gato Encerrado Peque Varela United Kingdom 2010
XXIX Laurel MacDonald Canada 2010
Jody delle giostre Adriano Sforzi Italia 2010
The Happy life Minos Nikolakakis Greece 2009
Storia di un filo spezzato Damiano Baccetti Italia 2010
Un fisico statuario Antonio Fabbrini Italia 2011
The Defender Martin Manuel Hidalgo Spain 2010
N9VE Cristiano Anania Italia 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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The Art of Poetry Martin Manuel Hidalgo Spain 2010
Spire di fumo in una stanza chiusa Rita Andreetti Italia 2010
El Agujero Diego Elías Basurto Spain 2010
Icecream Sophie Galibert Spain 2010
Lucille Albert Pintò Spain 2010
Radio Conga Emanuele Faccilongo, Francvesco Di Pasqua Italia 2010
Follow Your Skin Paul O Donoghue Ireland 2010
Primera Comuniòn Chiara Sulis Italia 2011
Realismo David Fratini Italia 2010
La domenica David Fratini italia 2011
La sposa Satta Martello Italia 2010
Innocenze perdute Francesco Giusani Italia 2011
1000 Gramm (1000 Grams) Tom Bewilogua Germany 2010
A morning stroll Grant Orchard United Kingdom 2011
Business As Usual Kawo Reland Austria 2009
La Valigetta Sebastiano Melloni Italia 2011
Fern & Nah Jasmina Eleta Austria 2010
Tutto calcolato Alessio De Leonardis Italia 2011
Una Musica Può Fare Giacomo Bronzi, Nanni Montomoli Italia 2010
Garibaldi: fratello d'italia Gabriele Gismondi Italia 2011
Tiefensucht Florian Fessl Austria 2010
Oggi Gira Così Sydney Sibilia Italia 2010
No Mercy Sergio Miscimarra Italia 2010
Cinema Komunisto Mila Turajlic Serbia 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
121
La Scommoneca Umberto Rinaldi Italia 2010
La città della pioggia Vincenzo Caiazzo Italia 2010
Spring to come Digging Roots Canada 2009
Tell Me A Secret Dave McLeod Canada 2010
Stolen Pascaline Simar France 2011
Dato della coscienza Francesco Federici Italia 2010
Antrhopos III “Melamangio Paride Di Stefano Italia 2010
Hope Pedro Sena Nunes Portugal 2010
Kiss My Brother Rasmus Kloster Bro Denmark 2010
Brocante storie di circo Mattia Pilosio Italia 2010
Three Matches to Illuminate the Night Jakub Smid, Lucia Kajankova Czech Republic 2010
La Scelta Alessandro Genovesi Italia 2011
Indi 2002 Marco Lanzafame Italia 2010
If Fish Could Talk Tomasz Jurkiewicz Poland 2010
Polska Nowela Filmowa Dorota Lamparska Poland 2010
Drawn from Memory Marcin Bortkiewicz Poland 2011
Rumore Piero Cannata Italia 2009
Wildcard Jöns Jönsson Germany 2011
The money holding people show Mariya Hristova Germany 2010
Monteleone Roccadoria. Stagioni Clarita Di Giovanni, Stefano Gramitto Ricci Italia 2010
Concerto Live Stefano Gramitto Ricci, Clarita Di Giovanni Italia 2011
Camera Obscura Marta Maia Australia 2010
Red and Green Geoffrey Abeshouse Australia 2010
Garden Pirjetta Brander Finland 2009
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
122
Jalkeilla taas Maarit Suomi-Väänänen Finland 2009
Perustarve Juhani Koivumäki Finland 2009
Rush Hanna Ojamo Finland 2009
A Summer job Johanna Lecklin Finland 2009
Good will Hanne Ivars Finland 2009
Wasteland Elena Näsänen Finland 2009
Hattara Eeva-Mari Haikala Finland 2009
Stagecoach Sami Van Ingen Finland 2010
Jos minut olisi haudattu kadunkulmaan Maija Blåfield Finland 2010
Demonic style Timo Vaittinen Finland 2010
Kaksi huonetta ja keittiö Elina Saloranta Finland 2010
Terapiaeläinsatu. Kohtauksia eräästä eläinavioliitosta Johanna Lecklin Finland 2010
Speed of light Salla Myllylä Finland 2010
Turku Vampire - The first centuries Anneli Nygren Finland 2010
Night shift Tero Puha Finland 2010
Ballada Piotr Litwin Poland 2010
Poranek Justyna Tafel Poland 2010
Plama Igor Chojna Poland 2010
Babcia Tusia Mark Wegner Poland 2010
Mruczanka na 4 rakietki Bartosz Warwas Poland 2010
Dom Smierci Matej Bobrik Poland 2010
Listenhunde Steffen Cornelius Tralles Germany 2010
Graue Füchse Robert Kellner Germany 2010
Raju Max Zähle Germany 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
123
Wie ein Fremder Lena Liberta Germany 2010
Zeitfenster Jimmy Grassiant Germany 2010
Ámàr Isabel Herguera Spain 2010
Artalde Asier Altuna Spain 2010
Daisy cutter Enrique García, Rubén Salazar Spain 2010
Exhibition 19 Alaitz Arenzana, Maria Ibarretxe Spain 2010
La Gran Carrera Kote Camacho Spain 2010
Khorosho (Todo bien) Miguel Ángel Jiménez Spain 2010
Un novio de mierda Borja Cobeaga Spain 2010
Ondar ahoak Angel Aldarondo Spain 2010
El premio León Siminiani Spain 2010
Sacro Nulla Ruggero Sanna United Kingdom 2009
Terra e Luna Ruggero Sanna United Kingdom 2009
Cold Blood Martin Thibaudeau Canada 2011
The Bench Martin Thibaudeau Canada 2011
Shot Juan Ibanez Mantero Spain 2010
Il valzer dello zecchino Vito Palmieri Italia 2011
Eclissi di fine stagione Vito Palmieri Italia 2011
Schocktime Félix Fernández Spain 2010
Ich allein auf fremde wegen Félix Fernández Spain 2011
Najlepsze kaski na wagonach (The Best Chicks on the Train) Jakub Paczek Poland 2010
Strona A (The A Side) Jakub Paczek Poland 2011
All Gone, Extreme Clean Martin Jehle Australia 2010
Clean up on Aisle 9 Anthea Hewett Australia 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Donald, Duck! Bhargav Chatterjee Australia 2010
Putain Lapin Guérin van de Vorst Belgium 2010
La Forêt une fois Peter Snowdon Belgium 2010
Lunaparc Marie-Paule Stokart Belgium 2010
Un B.A.N.C. Elise Fay Belgium 2010
Affenstunde Willy Hans Germany 2010
Kreisen Helena Wittmann Germany 2011
Utz Ess - In search of something, he doesn't know what it is yet Helge Brumme Germany 2011
Notas para volar Julian Olmedo Spain 2009
Down another day AA.VV. Spain 2010
The Fence Tomasz Matuszczak 2009
My poor head Adrian Panek 2009
The unemployed Nastia Tarasova 2009
Real Rafal Samusik 2009
Overboard Bartosz Paduch 2009
B-1033 Pawel Kryszak 2009
Two Hearts Anna Kusmierczyk 2009
Le Regine di Austis Franco Fais Italia 2011
Koyaa - The Extraordinary Kolja Saksida Slovenia 2011
L'Evidente armonia delle cose Elena Morando Italia 2010
Daqqet ix-Xita (Plangent Rain) Kenneth Scicluna Malta 2010
Iblei - Storie e luoghi di un parco-abstract Vincenzo Cascone Italia 2010
Officina Russolo Guglielmo Manenti Italia 2009
La danza de la codorniz. Primer movimiento Elena Cordoba, Chus Dominguez Spain 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Silent Karaoke Silvia Zayas, Chus Dominguez Spain 2010
World Champion Moonika Siimets Estonia 2009
I have a friend Dmytro Moyseyev Ukraine 2010
Trials, Tribulations & Sustainable Growth of a Cock Vladimir Perovic Montenegro
Deu ci sia Gianluigi Tarditi Italia 2010
Seeking Young Woman for a role in paid short film Manuel Schapira France 2009
Man of the Lake Guillaume Bureau France 2010
To feed the beast S Louis France 2009
The 2008 Village Martin Le Chevallier France 2010
The announcement Laurence Balan, David Bart France 2010
La estrella Cristian Andrade Spain 2010
Neglect Lilja Ingolfsdottir Norway 2010
Viaggio nel tempo Francesco Niccoli Italia
Los Mundos Lisérgicos Javier Cardenete Spain 2010
Astur Hotel Martina Seminara Argentina 2010
Oshima Lars Henning Germany 2010
Pow's pov Goran Trbuljak Croatia 2011
Recreation James Vogel United States 2011
The True Story of Peter Pan James Vogel, Justin Maki United States 2010
Terremoto 80 - la scossa che ha cambiato l'Italia Fabrizio Bancale Italia 2010
Axiom Sally Grizzell Larson United States 2010
A la vita! Sandro Gastinelli, Marzia Pellegrino Italia 2010
I´m coming from Macedonia Aleksandar Spasoski Macedonian 2010
Crisalide Marco di Gerlando Italia 2011
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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360° Nadine Poulain Germany 2010
Prelude Nadine Poulain Germany
L’Herboriste AA.VV. France 2010
Mayhem AA.VV. France 2010
Derapage AA.VV. France 2010
Meme doit mourir AA.VV. France 2010
5-Day Ticket Florianphilipp Gaull Germany 2010
We make Photos Arne Körner Germany 2010
Les rideaux rouges Alain Deymier Spain 2011
La tragedia del hombre hueco Jorge de Guillae Spain 2011
Jumping Isabel Gaudì Spain 2011
El cortejo Marina Seresesky Spain 2010
Odeon: El tiempo suspendido Jo Graell Spain 2010
... Cuando truena Liz Lobato Spain 2010
Abstract? Alexei Dmitriev Russian Federation 2009
A Fork in the Road Navin Ramaswaran Canada 2010
L'audifon (The headset) Pau Durà Spain 2011
Insula Eric Alexander Italia 2010
Farememoria:Mahnmal Giovanni Rubino, Marialuisa Pani Italia 2011
Everyman's dream DOPLGENGER (Isidora Ilic, Bosko Prostran) Serbia 2010
Involuntary memory Andreas Papadopoulos United Kingdom 2009
Killeraloe from Outer Space - die Rache der Heilpflanzen Daniel Mahlknecht, Silvana Zancolò Italia 2010
Fungi to the Moon Gerda Klotz Austria 2010
Vakha and Magomed Marta Prus Poland 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Bits and species Urszula Palusinska Poland 2011
Phone Call in Noir Jeremy Newman USA 2010
L'ultima raccolta Antonio Puhalovich Italia 2010
The jumper and the melon garden Nana Loucou Greece 2009
They were all wonderful Heta Kuchka Finland 2009
Artist's head Aimo Hyvärinen Finland 2010
The Son Jan Wagner Germany 2009
Nessuna frontiera (Spot evocativo) Giuseppe Tumino Italia 2010
La vita al tempo della morte Andrea Caccia Italia 2009
L'uomo che viveva nel cestino dei rifiuti Stefano Pesce Italia 2011
Tickets Marco Coppola USA 2010
Misja na Marsa Haukur M Poland 2011
Steam is Steam Etienne Desrosiers Canada 2011
A mani libere Giuseppe Tumino Italia 2011
Domace je najbolje (Homemade is Best) Slaven Zimbrek Croatia 2009
L'Angelo Nero - Tributo a Freddie Hubbard Carmelo Roberto, Davide Montana Italia 2011
La colpa Francesco Prisco Italia 2011
La scatola della Stirpe Alessandro Spiliotopulos Greece 2010
Sensitive Chow Kwun Wai China 2010
Ali & V Ng Chun China 2010
The True Story of Ah Poon Tsim Ho Tat China 2010
Tsoi Yuen Villagers Ho Fung Lun China 2010
Snooker Jeffrey Miller China 2010
The Ripples Leung Kin Pong China 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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White House Jared Katsiane United States 2011
Spin Max Hattler United Kingdom 2010
1925 aka Hell Max Hattler United Kingdom 2010
Freedom for Iran Hossein Jehani Australia - Iraq 2010
Urban groove Ruxandra Ghitescu Romania 2010
Underground Art Hossein Jehani Australia - Iraq 2010
The Other Voices Tania Raouf Australia 2010
Tomorrow Johanna Lecklin Finland 2007
Se acabo la fiesta Gigi Romero Spain 2011
Together Gigi Romero Spain 2009
Nico Philip Pugh United Kingdom 2011
Plain landscape with a cradle Arkadiusz Biedrzycki 2009
A story of a missing car Grzegorz Jaroszuk 2009
Chasm Wojciech Kasperski 2009
Getting on Renata Gabryjelska 2009
Newbie Tomasz Olejarczyk 2009
The scent of flowers does not blow against the wind Leszek Korusiewicz 2009
Yoko Ono's cups Andrzej Mankowski 2009
The case of Janusz W. Wojciech Jagiello 2009
The Lodger Marcin Bortkiewicz 2009
Seamstress Gracie Otto Australia 2010
Echo Magnus von Horn Sweden 2009
Mwansa The Great Rungano Nyoni United Kingdom 2011
Gone Fishin Rosa Niclas, Marcel Knüdeler Erlangen 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Mighty five nations in: Invasion of Turtle Island By The Rapids Canada 2010
Szelest (The Whisper) Leszek Korusiewicz Poland 2010
The Quartet Sarah Arnold France 2010
The Christening Oonagh Kearney Ireland 2010
Her Mother's Daughters Oonagh Kearney Ireland 2010
A pezzi Salvatore Insana Italia 2010
Radici Salvatore Insana Italia 2010
The Clearing Seth Larney Australia 2010
Roman's Ark Seth Larney Australia 2010
Everything is super Gareth Davies Australia 2010
La salute non si vende Maurizio Maliore Italia 2010
Death in a Garden Jean-Laurent Csinidis France 2011
The Johnis John Avishay Israel 2009
Agnese Guido Daidone Italia 2011
Oltre le mani Pierangela Calzone Italia 2011
That Day Iris Blumenshtein Israel 2010
At the Office Maya Chen Israel 2009
Pieta Nikolay Makarov Russian Federation 2011
Segment 38:07 Hilda Daniel USA 2008
Tree of Forgetting Dan Boord/Luis Valdovino USA 2009
Amazonia Sam Chen USA 2010
The Miserables Ben Taylor Wheatley United Kingdom 2011
Pigeon Thom Godsill United Kingdom 2010
Invisible Seam Johanna Lecklin Finland 2011
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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San Sperate Gabriele Anastasio Italia 2011
Alla ricerca delle origini Gabriele Peru Italia 2007
Triangolo scaleno in grigio Floriana Murru, Paola Sappia Italia 2011
Risveglio Cristiano de Sanctis italia 2011
The Oyster Effect Valentina Ferrandes United Kingdom 2010
Hellmets Georgios Koukoumas Cyprus 2009
Frammenti Massimo Alborghetti Italia 2010
Al servizio del cliente Beppe Tufarulo Italia 2010
Voices A. Costa e Silva, F. Canetti, L. Santoloni Brazil 2009
Loft Gareth Chambers United Kingdom 2010
La pagella Alessandro Celli Italia 2009
Homage to J. Beuys Gruppo Sinestetico Italia 2011
L'ultimo miracolo italiano Franco Dipietro Italia 2010
Africa Nera Marmo Bianco Clemente Bicocchi Italia 2011
Lichtspuren (Traces of light) Claire Walka Germany 2010
Les Barbares Jean-Gabriel Périot France 2010
Sardandendi Roberta Aloisio Italia 2010
Red Shoes Lorenzo Recio France 2010
Phasing Waves Ocusonic Ireland 2011
Lunedì Ludovica Di Benedetto, Claudia Tittarelli Italia 2011
5 Minutes Each Vojin Vasovic Canada 2011
Bean Society Jotoni Spain 2010
Siggil Remi Mazet France 2010
Cybertime Giuseppe Leto, Stefano Greco Italia 2009
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Che cosa hai in testa ? Nicolò Zaccarini Italia 2010
The Parting Jöns Jönsson Germany 2011
Ain't Learned Nothing Yet Jerry Sereda Canada 2010
Reconstructing Sudan Marta Kucza Belgium 2010
Stoned for Days Derek Miller Canada 2010
Last Song Krisie Lane Sinclair Canada 2010
Since then we are Lena Stahl Germany 2010
J'attend's une femme Chiara Malta France 2009
Through Glass Igor Chojna Poland 2009
Nature nature Hilda Daniel USA 2005
Absurd Sharp Philosophy Adrian Yacoviello Argentina 2009
I Giganti dell'Aquila Enrico Maria Artale Italia 2010
Hai in mano il tuo futuro Enrico Maria Artale Italia 2011
Eersgeborene (Firstborn) Etienne Kallos South Africa 2009
Experyment6 Michael David Lies USA 2009
Gradus ad parnassum Vincenzo Rosace Italia 2010
A Soft Place to Fall Marlene Millar, Philip Szporer Canada 2006
Butte Marlene Millar, Philip Szporer Canada 2006
The Hunt Marlene Millar, Philip Szporer Canada 2005
Bala na Cabeça Cristiano Abud Brazil 2009
O Filme Mais Violento do Mundo (The World's Most Violent Movie) Gilberto Scarpa Brazil 2010
Dot Org Patricia Moran Brazil 2010
There is joy today Fabio Meira Brazil 2010
Per esempio Montaretto Farhad Payar, Yasmin Khalifa Germany 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Stripburger in motion Boris Dolenc Slovenia 2010
Scenarij za obican zivot Irena Skoric Croatia 2010
La neige cache l'ombre des figuiers Samer Najari Canada 2009
Linea nigra Anna Gigante Italia 2010
Universal tourist Christin Bolewski Germany 2010
I Love Luci Colin Kennedy United Kingdom 2010
Until The River Runs Red Paul Wright Spain 2010
Electric Light Wonderland Susanna Wallin United Kingdom 2010
Reliikit Kalle Hamm Finland 2010
Watching Max Myers United Kingdom 2010
Postcards Niina Lehtonen-Braun Finland 2009
Mitä varten? Teemu Mäki Finland 2009
Punahilkka ja sisko Markus Renvall Finland 2009
In love with lust Tero Puha Finland 2009
Sosiaalinen fysiikka Miia Rinne Finland 2009
Finlandia - Suburban landscape Rosa Liksom Finland 2009
Canary Coffee III Mari Keski-Korsu Finland 2009
Älva Ingrid Ung Finland 2009
Masa Anssi Kasitonni Finland 2009
Stream-enterer (River) Mikko Kuorinki Finland 2009
The Starfish Kalle Hamm Finland 2009
Kulkutauti Harri Larjosto Finland 2009
Synti Juhani Koivumäki Finland 2010
Reverse Denise Ziegler Finland 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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A Song for a (T) Girl Ingrid Ung Finland 2010
Kutsun itseäni terveeksi Niina Suominen Finland 2010
Travelogue Jani Ruscica Finland 2010
Music Power Raffaella Traniello Italia 2010
ABC Raffaella Traniello Italia 2010
Ho fatto il mio coraggio Giovanni Princigalli Canada 2009
Les fleurs à la fenetre Giovanni Princigalli Canada 2010
Aquarium Pirjetta Brander Finland 2011
Handbag Aurora Reinhard Finland 2011
Lopun alkuja Jani Ruscica Finland 2009
Orfeuksen takki Heta Tapio Finland 2009
Hyvä meininki Niina Suominen Finland 2009
Light life Mikko Kallinen Finland 2009
Fifì fa pipì Raffaella Traniello Italia 2010
L'inaffondabile Raffaella Traniello Italia 2010
Sorridi Raffaella Traniello Italia 2010
The Addiction Trilogy Harald Schleicher Germany 2010
Don't Bogart That Joint Harald Schleicher Germany 2010
Cheers! Harald Schleicher Germany 2010
Moke Gets In Your Eyes Harald Schleicher Germany 2010
Cleo's Boogie AA.VV. Belgium 2010
Contretemps AA.VV. Belgium 2010
It Wasn't A Wolf AA.VV. Belgium 2010
Brundo the Bear AA.VV. Belgium 2009
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Cellulomania AA.VV. Belgium 2009
La vie de Poxy AA.VV. Belgium 2010
Moussa, A New Friendship AA.VV. Belgium 2010
Fatimata in Canada AA.VV. Belgium 2010
Lorita, A Girl Who's Not Like The Others AA.VV. Belgium 2010
Total Atmospheric mean Maija Timonen Finland 2010
Punahilkka Petra Innanen Finland 2010
Some we kept, Some we threw back Minna Rainio, Mark Roberts Finland 2010
To Anne Marie Petra Lindholm Finland 2010
Expectation Ulla Väätäinen Finland 2010
Theses on the body politic (colony) IC-98 Finland 2010
Strange place for snow Henna-Riikka Halonen Finland 2010
Luonnotar Marikki Hakola Finland 2010
What's up? Risto-Pekka Blom Finland 2010
Players Pilvi Takala Finland 2010
Finlandia - Historical monuments Rosa Liksom Finland 2010
Sweet Mov(i)e Jan Ijäs Finland 2010
Gamelan Lauri Astala Finland 2010
Trading places Laura Horelli Finland 2010
Too Good To Be True. On a fact-finding mission with Mark Ward Lena Séraphin Finland 2010
Is not Helinä Hukkataival Finland 2010
Year of the ox - In a Yoke 1-2 Annette Arlander Finland 2010
A Parideira Jose Miguel Moreira Portugal 2010
Desta água Luis Diogo Portugal 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Conto do Vento Claudio Jordão and Nelson Martins Portugal 2010
A ria, a água, o homem... Manuel Matos Barbosa Portugal 2010
A song for a prostitute AA.VV. Portugal 2010
Les cheveux coupés Emmanuel Marre Belgium 2010
Porte à porte Delphine Duquesne Belgium 2010
Les évadé(e)s Sophie Auby Belgium 2010
L'enfant du dimanche Manon Verkaeren Belgium 2010
La famiglia Senzapiedi AA.VV. Italia 2009
Una strana realtà, un piatto in giro per la città AA.VV. Italia 2009
I traslochi di Rosa Dao AA.VV. Italia 2010
Mondo fantastico AA.VV. Italia 2010
There is worst tha nuclear !!! Gabriel Zarazir Lebanon 2010
Les Aiguilles Jessy Moussallem Lebanon 2010
The confessional Jazz Roy Khoury Lebanon 2010
Selda Reine Razzouk Lebanon 2009
One afternoon Maria Ångerman Finland 2009
The Bath House Henna-Riikka Halonen Finland 2009
Älä kuiskaa ystävän suuhun Hannaleena Hauru Finland 2009
Haukka-Pala Laura Horelli Finland 2009
Utopía Estela Estupinyà Garcia Germany 2009
Moveo ergo sum Navina Neverla Germany 2010
Reflection Monika Farukuoye Germany 2008
Lo que quedó guardado Bernhard Hetzenauer Austria 2010
Extreme sense of void Ulu Braun Finland 2010
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Border Saila Puranen Finland 2010
Purge I Gun Holmström Finland 2010
Yöjuna Juha Mäki-Jussila Finland 2010
Circle Minna Parkkinen Finland 2010
The Rescue Cecilia Stenbom Finland 2010
Monster attack Milja Viita Finland 2010
Vie Coye (Citron) Eeva-Mari Haikala Finland 2010
Woman in café Nina Lassila Finland 2010
Minispektaakkelit Maarit Suomi-Väänänen Finland 2010
Lukupiiri Jaana Kokko Finland 2010
Kesäparaati Mikko Kuorinki Finland 2010
Viesti Anu Pennanen, Laura Horelli Finland 2009
Year of the rat - Dripping (short) Annette Arlander Finland 2009
The Most important place in the world Tuomo Kangasmaa Finland 2009
Kotiutuminen Vappu Rossi Finland 2009
Chocolate frio Pedro Loro Avis Spain 2010
Regeneracion Ruben Prieto Spain 2010
El tango del condor Juan Raigada Spain 2010
Vite ma non troppo Jesus Mesas Silva Spain 2010
Zumo de limon Jorge Muriel Spain 2010
Tienvirsi Maria Duncker Finland 2009
Milk Helinä Hukkataival Finland 2009
Then what Nina Lassila Finland 2009
Butterfly Juha Mäki-Jussila Finland 2009
Sardinia film festival 11| Rassegna stampa
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Kuka on Anneli Nygren? Anneli Nygren Finland 2009
Passage Sini Pelkki Finland 2009
Real Snow White Pilvi Takala Finland 2009
Ocho Antti Tanttu Finland 2009
Cyclops Carlos Morett Spain 2010
When you run Mikel Rueda Spain 2010
The Order of Things César and José Esteban Alenda Spain 2010
The salesman of the year Coté Soler Macedonian 2010
Dolls Factory Ainhoa Menéndez Goyoaga Spain 2010
Cannon Beach Manuel Calvo Spain 2010
The blonde from Pinos Puente Vicente Villanueva Spain 2010
My other half Beatriz Sanchis Spain 2010
Androides María Pérez Spain 2010
Traffic jam Anna Peris Lluch Spain 2010
In the woods Luis Caballero Italia 2010
Stockholm Juan Francisco Viruega Spain 2010
Formol Noelia Rodríguez Deza Spain 2010
The swimmer Gemma Vidal Spain 2010
Limbo Álvaro Collado Spain 2010
Cecilia’s plans Belén Gómez Sanz Spain 2010
Funeral parlours Miguel Méndez Spain 2010