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Vera Puoti a Copenaghen / Vera Puoti in Copenaghen

Date post: 03-Feb-2023
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VERA PUOTI

Formule di sognoA touch of dream

21 agosto-26 settembre 2008

CopenaghenIstituto Italiano di Cultura

Ringraziamenti a/Thanks to:Lidia CanzioClero Bencivenga

per il prezioso contibuto ali' organizzazione della mostraifor their precious help in organizing this exhibition

Traduzioni a cura difTrans/ations by Michael RadfordFotografielPhotography by Stefano RiccardiniFotografia di p. 24 per cortesia difPhotograph pg. 24 by k;nd

permissicm of Stefano Colonna

© 2008 by Vera Puoti

finito di stampare nel luglio 2008

A Toni, Serena, Emanueleper tutto quanto è straordinario

Vera Puoti a CopenaghenVera Puoti in Copenhagen

Il percorso figurativo di Vera Puoti inizia conquadri "d'apres', una ripresa da Cézanne moltoseria e cupa in Ragazze del 1965, a cui si affiancal'emulazione dei collages cubisti ne La morte avrài tuoi occhi del 1973,guardando ai grandi del Nove-cento con uno spirito di sincera ammirazione, masempre tenendo bene le distanze e mostrando unaspecifica carica espressiva

Superata la fase sperimentale Vera comincia acitare con discrezione i grandi del Novecento incontesti artistici nuovi. Così appaiono delicatamen-te rievocati in Incredibile! Red insieme il Nu bleu diMatisse del 1952 e, tra le righe, anche i manichinidi De Chirico, ma solo per portare linfa d'autore aduna nuova poetica che si va formando con una spi-gliata vivacità culturale. È l'anno diFemminile Plu-rale, il 2004, dove le tematiche psicologiche siaccavallano alle figure in un volutamente comples-so gioco di rimandi incrociati che invita alla letturae alla riflessione nel segno dell'eterno femminino.La dialettica che si instaura tra le illustrazioni dellibro di Maria Menditto, Autostima al femminiie, vaoltre le pagine del libro stesso per cercare intimeassonanze tra parole e immagini, fino a debordaredalla pagina stampata per entrare delicatamentenell'immaginario del lettore sfruttando i suoi piùinnocenti passatempi quotidiani, accondiscenden-do con intima complicità al rito del tè inteso comemomento di realizzazione del sé.

di/by Stefano Colonna

Tbefigurative journey cf Vera Puoti begins withd'apres paintings. a sombre, serious reuiual oJCézanne in Girls 1965, Jollowed by an emulationoJthe Cubist collages in Death Will Have Your Eyesof 1973. Tbese are works which look towards thetwentieth century masters untb a spirit oJ sincereinspiration, but always maintaining distances anddemonstrating a specific expressive energy.

Having come through this experimental pbase,Vera begins to cite with discretion the twentieth cen-tury masters in new artistic contexts. Tbus it is thatMatisse's u bleu cf 1952 together untb, between thelines, De Chirico 's mannequins are delicately re-evoked in Incredible! Red but only to give the artist'sinput to a new poetry which proceeds ever onwardswith Jorthright culturalliveliness.

It is in the year oJFeminine Plurals, 2004,where the themes oJpsychology ooerlap with the fig-ures in a deliberately complex interplay oJ cross-ref-erences which invite reading and reflection uponthe eterna lJeminine. Tbe dialectic which is estab-lished among the illustrations oJMaria Menditto 'sbook, Women's Self Esteern, goes beyond the pagesoJ the book itself, seeking intimate assonancesbetween words and irnages, until it delicately entersthe imagination of the reader; tapPing his mostinnocent daily pastimes and acceding with intimatecomplicity to the rite oJ 'tea-time' as a moment oJselfrealization. Tbis decisive reaffirmation oJ women

Questa decisa riaffermaziane della danna carnestrumenta di costruzione della società dalle suefondamenta più profonde tacca apici comunicativinel modo espressiva di Vera di questi anni: un bro-do. esistenziale di ispirazione cellulare e vagheascendenze surrealiste che richiamano. il pensieroin tutte le sue forme ed espressioni. Per certi versiancorata ad una forma espressiva tipica degli anni'70 del Novecento, questa modalità espressiva tro-va sempre nuovi sistemi di esplicaziane dentro ilcantiere della nuova produzione di Vera che que-sta mostra di Capenaghen propane con evidenzalampante. Così nei Variabili Senesi un tema "eco-logico" carne l'amore per la bella ValD'Orcia si cari-ca, per chi abbia seguita quest'artista nel sua per-corso ìdeativo, di nuances psicologiche altrimentiinspiegabili. Il magma intellettuale di FemminilePlurale lascia, ma non del tutta, il sua pasta allebelle staffe rievocate nei dolci e sinuosi paesaggi inuna staffetta che la dice lunga sull'eredità che vie-ne sottintesa e che nan può essere dimenticata,pena l'oblio del messaggio. ultima dell'opera.

Nei Variabili Senesi il calare sembra trionfarenelle sue più diverse manifestazioni, attraversa ungioco di scomposizioni geometriche, che carne vasicomunicanti si trasmettano. le combinazioni croma-tiche più sensazionali in un flusso. continuo chericorda il "panta rei" di greca memoria.

Ma veniamo. ai Sott'Intesi di Vera, la più eclatan-te novità di questa mostra. Si tratta di una riflessionemalta originale sul tema delle gambe e di quel man-da che generalmente non entra nel dominio deinastri occhi che è la vita sotto il tavolo,

Un tema a dire il vero assolutamente abusatanell'immaginaria collettivo del secala scarsa, quel-la delle gambe, viene qui riabilitata grazie ad unsincero studia della fantasia contemporanea lonta-no. dagli stereatipi mass-mediologici. Simbolo ero-tica per eccellenza, le gambe hanno. da sempre nelsecala scarsa riempita le pagine dei rotacalchicreando un messaggio. sostanzialmente rigida ed

as a constructive instrument in society,Jrom its verydeepest foundations, reaches communicative heightsin Puoti's expressive style oJ latter years: an existen-tial mix oJ cellular inspirations and vague surreal-ist origins recalting thought in alt its Jorms andexpressions. In some ways stili anchored to anexpressiveJorm oJthe 1970s, tbis mode oJexpressionfinds ever new systems oJ execution in the workshopoJ Vera 's new production which this exhibition inCopenhagen proposes with evident briltiance. Thusit is tbat, Jor those who have Jollowed Vera in herideational journey, in Sienese Variables an "eco-logical" tbeme, such as love for the beautiful ValD'Orcia, is charged with otherwise unexplainablepsycbological nuances. The intellectual "magma" oJFeminine Plurals leaves in itspiace, but not com-pletely, the beautiful "clotbs" re-evoked in those gen-tle, sinuous landscapes, in an alternation twixt thetwo which speaks at length oJ this implied inheri-tance, and cannot beJorgotten - lest oblivion set in- impeding comprehension oJ the work's final mes-sage. In Sienese Variables colour seems to triumpbin its most diverse manifestations, through an inter-play oJgeometric break ups which, like communi-cating uessels, transmits the most sensational chro-matic combinations in a continuous flow whichreminds one oJ the apborism oJ Greek memory,''Panta rei'" - ''Everything is in a state cf flux".

Let us now turn to Vera 's Undercurrents: themost striking innovation oJ this exhibition. Thesepaintings are an extremely originai reflectiorc uponthe theme of legs and upon that uiorld, which notgeneralty a part oJ our visual domain. life undertables. The theme oJ legs - a theme uibicb, albeitsoundly abused in the collective imagination oJ thelast century - is here rebabilitated, thanks to a sin-cere study oJ contemporary imagination quite dif-Jerent Jrom that oJ mass-media stereotypes. Legs, anerotic symbol par excellence, throughout the lastcentury filled the pages oJglossy magazines creat-ing a substantially rigid, unequivocal message. To

univoco. Entrare, come fa la Puoti, nel nuovo seco-lo in tale sistema e provare a portare un diversomessaggio è un'operazione culturalmente valida eparticolarmente originale. E l'operazione parteancora una volta dal rito borghese per eccellenza,quale il tè pomeridiano, che dà adito agli incontri ealle relative occasioni di socializzazione che le gam-be testimoniano.

In Vera percepisco un'evidente riproprosizionedell'erotismo "a due", puntualmente dimenticatodai mass-media che evitano qualsiasi contatto tra idue sessi nel proporre figure femminili algide e maicompromettenti quella sfera di individualismo cheil mito novecentesco delle gambe sembra imporre.

Sia per questo motivo, sia anche per la sceltaoculata di celare tutto degli individui rappresentati,mostrando solo le loro gambe, la Puoti suscita unvivido desiderio di comunicazione interpersonaletra le figure rappresentate e lo spettatore perché,come ovvio, tutto ciò che è nascosto è maggiormen-te desiderato e quindi questo nascondimento celauna poetica dell'evocazione che in questo caso èanche una richiesta di dialogo.

E qui ritorna la poetica della parola-immagine,ma in senso inverso, come un invito a leggere cheviene dalle immagini e non viceversa, in un sapien-te meccanismo osmotico che crea desideri mentreappaga la nostra fantasia profonda.

Un delicato sistema di comunicazione ancorauna volta "al femminile" senz'alcuna violenza, macon la maieutica scienza del fare-nascere utilizzan-do gli strumenti più sofisticati dell'alte in un societàcome la nostra sempre più complessa e difficile dainterpretare, ma che Vera dimostra di sapere, sta-volta, anche anticipare.

Una delle più vistose novità della mostra sta tut-ta nascosta dietro un dipinto piacevole eppurecomplesso che ha il titolo pirandelliano de La con-versazione / Uno, Nessuno e Centomila. Apparen-temente si tratta della stessa formula di Femminileplurale, ma in realtà, a ben guardare, la persona

enter the new century, as Puoti has done, in such away and tly to bring forth a different message is aculturally and particularly originai operation.

This operation begins, once again, from thatmost Bourgeois of rites: afternoon tea, giuing admit-tance to meetings and the relative occasions ofsocialization to which the legs bear witness.

In Vera I perceive an evident re-proposal of thateroticism a deux, invariably forgotten by the massmedia which avoid any contact between the twosexes byproposing icy female figures, never compro-mising that sphere of individualism which the twen-tieth-century myth of legs seems to impose. Both forthis reason, and also for the shrewd choice to con-ceal everything of the individuals depicted; showingus only their legs, Vera Puoti arouses a vivid desirefor interpersonal communication between the view-er and the figures depicted, because, as is widelyknown, what is hidden from view is alt the moredesirable and therefore this act of hiding conceals[a}poetics of evocation which is also a request fordialogue. Thus it is that the poetics ofthe uord/imagereturns - but in reuerse order - as an invitation toread what comes from the image, and not vice-ver-sa, in a masterly osmotic mechanism which createsdesires whilst at the same tirne, gratifying our deep-estflights of fantasy. A delicate system of communi-cation, once again, 'feminine" in style and withoutuiolence, via the maieutics science of bringing forth,and by utilizing the most sophisticated instrumentsof art in a society, such as our own which is evermore complex and difficult to interpret, Verademonstrates that not only does she know it uiell,but also how anticipate it.

One of the most impressive innovations of thisexhibition lies hidden behind a pleasing, but com-plex picture with the Pirandello-like title of Cotivet-sation/ Somebody, Nobody and One HundredThousand. Apparently of the same stuff as Femi-nine Plurals but in reality, upon closer examina-tion, one can note that the person seated on the sofa

che sta seduta sul divano alla sinistra dello spetta-tore ha una multiforme apparenza: ha più braccia epiù gambe e questa moltiplicazione sembra dimo-strare che c'è tutta una ricchezza di personalità mul-tipla di fronte all'apparente monoblocco di unafigura umana generalmente considerata "normale".Vera sonda con veemenza quel territorio inesplora-to della nostra psiche che ci porta quotidianamentead assumere caratteri diversi in diverse occasioni etalvolta persino all'interno di uno stesso dialogointerpersonale.

Mai come oggi diventa attuale la riflessione sul-l'animo umano fatta con la semplicità di un fumet-to e la forza espressiva di un dipinto surrealista,anche se Vera ci avverte, prendendoci di contropìe-de, che la sua non è "surrealtà", ma "sub-realtà",quasi a voler rimarcare che il suo "territorio di cac-cia" non è lo stesso degli anni passati, ma è unonuovo, aperto alla civiltà del futuro, che si snodaveloce all'interno della "sub-way" della comunica-zione interpersonale del post-umano. Sipuò disqui-sire quanto si vuole, ma in questa civile conversa-zione "multipla" Vera ci introduce in un percorsoiniziatico a cui non eravamo più abituati ... E poi ilmito sempre verde dell'androginia: ancora nellapersona di sinistra vediamo gambe di uomo, mapure gambe di donna innestate sullo stesso corpo,occidentale versione di una dea Kalì, espressionedi una pluralità di espressione delle forme dello spi-rito che sbalordisce chi ancora si aspetta quel figu-rativo autoreferenziale che molti oggi consideranol'erede dell'astrattismo del secolo passato in unmito vichiano dell'eterno ritorno.

Il quadro è dipinto con dei colori preziosi nellelavorazioni delle superfici ma innaturali, quasi arimarcare la dimensione onirica del dipinto, colori,insomma, che devono sì attrarre, ma soprattuttodecorare rendendo l'opera anche un bell'oggettoda possedere, oltre che uno stimolo per la riflessio-ne culturale.

to the viewer's left is of a "multiform" appearance:having multiple arms and legs. This multiplicationseems to demonstrate that there is a whole richpanoply of multiple personalities in front of theapparently rnono-block of a human figure general-ly considered "normal ". Vera probes with uebe-mence that unexplored territory of our psychewhich every day leads us to garb ourselves with dif-ferent characters according to the day's dif.ferentbappenstances, and sometimes even within the arcof the same interpersonal dialogue. Never before,has reflection upon the human soul, executed withthe simplicity of a cartoon strip and the power of asurrealist painting, seemed so current, even thoughVera warns us, taking us by surprise, that hers isnot "sur-realùy'" but "sub-reality" almost as if unsb-ing to underline that her 'hunting ground' is notthe same as in previous years, but is neu: open tothe civilizations of the future, swiftly wending itsway through the "sub-uiays" of post-buman inter-personal communications. One can expatiate asmuch as one toants, but via this urbane "multiple"conversation, Verà leads us into an initiatory jour-ney, the likes of which we were no longer used to...And then there is the evergreen myth of androgyny.Again in the person to the tneuer's left, we are ableto discern not only the legs of a mari, but also awoman 's, grafted onto the same body, a western-ized version of the goddess Kali: the expression of aplurality of expressions of the forms of the spirit thatstili astounds whoever still expects that self-referen-tial figurative style that many today consider theheir to the abstract style of the last century .

The painting is painted with colours precious inthe rendering of its surfaces but unnatural, almostas if underlining the dream-like dimension of thepainting, colours uibicb, yes, are there to attract,but, above all, are there to decorate, thus makingthe work a covetable object to oum, as well as beinga stimulus for cultural reflection.

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Incredibile! RedIncredible! RedTecnica mista su tela (mixed media on canvas), cm lOOxl00 (2004)

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La luna al laccioLaced moonTecnico mista su tela (mixed media on canvas), cm 100x120 (2008)

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Paesaggio di broccatojRedBrocade landscape/RedTecnica mista su tela (mixed media on canvas), cm 100x150 (2008)

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Early greenteaTecnica mistasu tela (mixedmedia on can-vas)cm 100 x 80(2005)

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Chez elleAt her houseTecnica mista su tela(mixed media on canvas)cm 170xl00 (2005)

Sott'lntesijUndercurrents

Amour en cha/neThe chain of loveTecnica mista su due tele (mixed media on two canvas), cm 50xl00 ciascuna (2005)

La Conversazione/Uno, Nessuno eCentomi/a

Conversation/ Somebody, Nobody andOne Hundred Thousand

Tecnica mista su tela(mixed media on canvas)

cm 100x150 (2008)

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Ni toi, ni moi, ni luiNeither you, nor me, nor hisTecnica mista su tela (mixed media on canvas), cm 90xl00 (2005)

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Bright b/ue wa/kingTecnica mista su tela (mixed media on canvas), cm 80x 100 (2008)

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Paesaggio di broccatojGreenBrocade landscape/GreenTecnica mista su tela (mixed media on canvas), cm 100x150 (2008)

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Paese di stoffaFabric countryTecnica mista su tela (mixed media on canvas), cm 100x120 (2008)

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Light blueTecnica mista su tela (mixed media on canvas), cm 100x120 (2008)

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YellowTecnica mista su tela (mixed media on canvas), cm 80x120 (2008)

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Dimmi che ti dico/YellowTell me l'Il say you/YellowTecnica mista su carton legno (mixed media on fibre board), cm 100x130 (2004)

Vera Puoti, nasce a Napoli nel 1947, ma sitrasferisce a Roma nella prima infanzia e a 7 annicomincia a frequentare lo studio della pittriceLea Andreis che ne asseconderà col suo mondofantasioso lo sviluppo artistico, seguendola finoall'adolescenza e alle prime mostre collettive.Medaglia d'argento al Palazzo delle Esposizionidi Roma nel 1965, Premio Trastevere 1969 e Pre-mio Roma 1970 per il centenario della capitale,Vera si laurea intanto in Lettere alla Sapienza diRoma, dedicandosi, oltre che alla pittura, allapoesia (è di questo periodo la raccolta Ma nonc'è stato giorno), con segnalazioni in concorsinazionali e si impegna nel mon- --=~~do della scuola e dell'editoria.Nel 1986 illustra un libro di fia-be: Le storie di Paolo e Anna diAntonio Gisondi.

Dalla fine degli Anni Novan-ta si dedica a tempo pieno allapittura. A partire dal 2000 lavo-ra sempre più con tecnica mista,optando per una personalericerca di materiali e superfici,dove colori in polvere e legantiacrilici sono mischiati e/o con-trapposti a smalti, sabbie, pastee polveri metalliche o ceramiche, resine, pomi-ce e altro.

Nel 2004 crea una serie di illustrazioni inbianco e nero per il libro della psicologa MariaMenditto Autostima al femminile, la cui coperti-na si avvale di un particolare di Dolce lentezzadel vivere creato l'anno precedente per la mostradi Todi. Da questa collaborazione nascerà inve-ce la mostra Femminile Plurale che si tiene aPerugia alla fine del 2004 presso la Galleria Spa-

Vera Puoti was born in Naples in 1947 andmoved to Rome as a young child. At the age oJ 7she began toJrequent the studio oJ the painter LeaAndreis uibo, with her imaginative world oJJan-tasy, was to encourage Vera 's artistic developmentuntil her adolescence and Jirst collective shows.In 1965, she was awarded the Silver Medal oJ thePalazzo delle Esposizioni in Rome; in 1969 theTrastevere Prize and in 1970, the Roma Prize.

Puoti graduated in literature in Rome, thusdedicating herself to poetry as well as painting.Indeed, the collection oJpoems -But There HasBeen No Day - datesJrom this period which also

saw her participaiion in nation-al competitions and activity inthe world oJ education and pub-lishing. In 1986 sbe illustrated abook oJ'fables. The Stories of Pao-lo and Anna by Antonio Gisondi.From the late 1990s on, she hasdedicated herself to painting Julltime. Since 2000 Puoti has work-ed increasingly with mixed me-dia, opting Jor a personal re-search into materials and sur-

faces, where colours in powderand acrylic mediums are mixed

andlor contrasted to enamels, sands, pastes andmetallic or ceramic pouiders, resins and pumiceamongst other substances. In 2004 she created aseries oJ black and white illustrations Jor the psy-chologist Maria Menditto's book Women's Self Es-teem whose cover also bore a detailJrom Puoti'spainting The Sweet Slowness of Living created Jorthe Todi show in 2003. This collaboration saw thebirth oJ the Perugia exhibition Femminine Plu-rals held at the Galleria Spazio Arte at the end oJ

zio Arte. Dopo aver elaborato la nuova serie deiSott'Intesi, che in parte sarà esposta a Capri nel2006, ne utilizza il linguaggio artistico per creareper la chiesa di San Gabriele a Roma un'operadedicata al fondatore dei Padri Vocazionisti,seconda opera di Arte Sacra acquisita da unastruttura pubblica dopo un' Ultima Cena pressoil Policlinico Gemelli di Roma. Crea depliantpubblicitari e lavora alla serie di paesaggi infor-mali dei Variabili Senesi con un ritorno adesplicita ma surreale figurazione in La Conver-sazione/ Uno, Nessuno e Centomila.

2004. After the new series entitled Undercur-rents - in part exhibited in Capri in 2006- Puoticreated a work for the Church of San Gabriele inRome. This was to become her second piece ofReligious Artwork acquired by a public structureafter her Last Supper on display at the bospitalPoliclinico Gemelli in Rome. Since tben, she hasworked on the creation of advertising brochuresand a series of in/ormai landscapes, SieneseVariables , with a return to an explicit, but sur-real figurative rendering in Conversation/ Some-body, Nobody and One Hundred Thousand.

Mostre del Nuovo Millennio / Exhibitions in the New Millenium2001 Roma, "Galleria La Pigna", Straordinario e Quotidiano (catalogo) - Extraordinary and Every-

day (catalogue)2001 Ischia, "Museo del Torrione"2002 Roma, "Galleria Studio S Arte Contemporanea", Lo Spazio invaso - Space Invaded2003 Napoli, Redazione de "Il Denaro", Polvere di Luna (catalogo) - Moondust (catalogue)2003 Todi, "Complesso delle Lucrezie", Polvere di Luna - Moondust2004 Perugia, "Galleria SpazioArte", Femminile Plurale (dalle illustrazioni per Autostima al fem-

minile, edizioni Erickson) - Feminine Plurals (in connection with the illustrations for Wo-men's Self Esteem, edizioni Erickson)

2006 Capri, "Bersani Art Gallery", Metafore e Allusioni - Metapbors and Allusions2007 Il sogno e l'Arte (mostra collettiva per l'Anno europeo delle pari opportunità) - The Dream

and Art (collective travelling show for the European Year of Equal Opportunities).2008 Roma, Biblioteca della Camera dei Deputati (mostra collettiva - collective show).

Bibliografia / BibliograpbyNatale Antonio Rossi, Linda de Sanctis, Massimo Giraldi, Carmine Siniscalco,Alexander Jakhnagiev, MariaVittoria Grotteschi, Renato Civello, Annarita Cardaropoli, Rosario Pinto, Giangiulio Radivo, Giuseppe Sel-vaggi, Stefano Colonna, Antonio Filippetti, Acilia,Paolo Carlo Monizzi,MaxVairo,Rachele Nunziata, Tizia-na Tricarico, Sabina Minardi, Sarah Galmuzzi.Contatti / [email protected]

Da www.insiemeate.splinder.comCategoria ospiti

Il tè e la pitturaintervista di Acilia a Vera Puoti

- Vera, quando e come è nata la tua passione perla pittura?Da piccolissima adoravo scarabocchiare e soprat-

tutto colorare e mia madre decise di iscrivermi ad unascuola di pittura, qualcosa di molto poco diffuso inquell'epoca. Passavo i più bei pomeriggi della setti-mana: sento ancora l'odore e l'effetto tattile di quegliimpasti di tempere sotto il pennello, la gioia delleimmagini che da essi scaturivano tra i racconti di fia-be della nostra insegnante ... Lea Andreis!

- Ti sei laureata in lettere antiche: se e quantoquesto interesse per gli studi classici ha influen-zato il tuo modo di Jare arte?Gli studi classici sono indubbiamente una parte

fondamentale della mia cultura, quindi della mia for-mazione ed esperienza, ma l'io, la personalità checresce con te è fatto di miscellanee e percorsi cosìmolteplici!

Associo la cultura classica, almeno quella delleimmagini, alla solidità, all'equilibrio e questo in partel'ho assorbito ed è stato un riferimento; ma poi èdiventato intrigante il sogno, l'associazione di idee, ilsubconscio, l'instabile, e forse ciò ha finito col preva-lere. Ma questa è una parte: l'immagine è fatta di unsoggetto, che può essere un non-soggetto (astratto),di un segno, un disegno, di colori, di tecnica ... e que-ste cose si compongono nei modi più vari, all'infini-to, e Chagall può volare coniugandosi con i colori diMasaccio, mentre Simone Martini può trasformarsi inuna maschera etnica. Il negativo/positivo delle pittu-re tribali australiane può passare attraverso la foto-grafia, scorrere nell'arte del Novecento e traboccarenell'arte astratta.

From www.insiemeate.splinder.comCategory: guests

Tea and paintinginterview by Acilia with Vera Puoti

- Vera, when and how was your passion for paint-ing born?From a very young age ... When I was a cbild, my

mother enrolled me in a painting scbool; somethingquite unusual Jor the day. I used to spend tbe loveli-est aJternoons q! the week there. The smell of the tem-pera pastes and the Jeel oJ them under the brusb,tbey're still with me to this very day, the joy oJ theimages coming Jorth Jrom the fairy tales read to usby our teacher ... Lea Andreis!

- You graduated in ancient literature: to whatdegree has this interest in classical studies influ-enced your way of making art?Classica l studies are undoubtedly a Jundamental

part oJ my culture and tberefore, my Jormation andexperience, but the self that personality which growswith you, is made up oJ a real miscellany oJ elementsand meanderings!

I associate classical culture, at least that of ima-gery, to solidity and equilibrium. This is something Ibaue, in part, absorbed and it has been a referencepoint, but then drearns, the subconscious, the associa-tion oJ ideas and of what is unstable became intrigu-ing and prevailing. However, this is only a part oJ it:imagery is made up oJ a subject, which can be a non-subject (abstract), q! a mark, cf a drawing, q! colours,oJ technique. .. and these can combine together in themost varied oJ ways, infinitely thus a Chagall can .fly,marrying with the colours oJ Masaccio, whilst a Simo-ne Martini can transforrn itself into an ethnic mask.The negative/positive oJ Australian tribal pictures canpass through pbotograpby, running through 19'h cen-tury art and overflowing into abstract art.

- Come definiresti la poetica dei tuoi quadri?... qualcosa può dire il titolo di una mia mostra di

qualche anno fa: Straordinario e Quotidiano. Ecco èla straordinarietà di quanto possiamo avere sotto gliocchi anche ogni giorno, che mi stimola.

A volte sono gli occhi che fanno le cose e ce nerimandano il fascino, è il tipo di rappresentazione, gliaccostamenti, che suggeriscono il nuovo, che accen-dono luci anche insospettate ...

Sono passata negli ultimi anni dai Salotti che era-no un gioco di forme del cuore della casa e manmano si sono animati con una e più persone, narran-do il dramma dell'Il settembre e poi stilizzando rela-zioni e situazioni. Sono entrata nelle camere da lettocon una serie dedicata agli Amanti e la Luna. Hogiocato a lungo con le tavole imbandite e la sottileseduzione dei Sott/lntesi.

Spesso ho estratto dei particolari di una serie percrearne un'altra: sono nate le Lune, oggi sta nascen-do qualcos'altro.

- Perché proprio il tè?... Il tè rientra nell'atmosfera quotidiana, sa di pau-

sa, di carica, di benessere, di storia. E le teiere han-no ... forme intriganti, come le tazzine, i cucchiaini,le zuccheriere; il primo quadro sul tè mi è venuto inmente per mia figlia: è dedicato a lei, anche se è sta-to portato a termine per una mostra a Todi sul 'benes-sere' ... Quanti messaggi nei semplici gesti del tè: tra-dizione, atmosfera, comunicazione, eleganza, relax,vita ... anche come 'inciso', semplice suggerimentoconnotativo ma essenziale.

- Come lo collochi nelle tue creazioni?I miei quadri dedicati al tè narrano un gioco di

seduzione ... nei suoi incontri rapidi ma densi, i suoiaspetti diretti ma misteriosi... il tè rappresentamomenti brevi ma intensi, ci consente soste di abban-dono in cui prendono vigore forze appartate dentrodi noi.

- How would you define the poetic aspect of yourpaintings?

. .. Something can be gleaned Jrom tbe title oJ anexhibition I held some years ago: Extraordinary andEveryday It is the extraordinariness of what we canhave beJore our eyes, even euery day that stimulatesme. Sometimes it is the ryes that perceive things, send-ing them back to us, Jascinating, it is the type cf rep-resentation, the arrangement oJ things which suggestthe neto, casting a neto, sometimes unexpectedly so,light on things ...

In the last Jew years I have passed Jrom TheSalons , a play upon Jorm enacted in the heart oJ thebouse, slowly my works became animated with one ormore persons, narrating the drama cf 11'" Septemberand latterly stylising relationships and situations. Ihave entered the bedroom with a series dedicated tothe Lovers and the Moon. I have played at lengthwith tables setJor meals and tbe seduction of Under-currents . I have often extracted elements oJone seriesto give life to another: Tbus was born the series oJ theMoons, today something else is coming to life.

- Why exactly Tea?... Tea ispart oJ the atmosphere oJeuery day life; it

is the stuff oJpauses, recharging your batteries, well-being and bistory. Teapots have ... intriguingJorms, asdo teacups, teaspoons and sugar bowls. .. the first pie-ture about tea came to mind Jor my daughter: it is de-dicated to ber, even though it was completed Jor ashow in Todi on 'uiell-being' ... So many messages inthe simple gestures oJ taking tea ... tradition, atmos-

pbere, communication, elegance, relax, life.

- How do you piace it in your creations?My paintings about tea narrate a game oJ seduc-

tion ... its encounters, rapid but dense, its direct butmysterious aspects... tea represents... stopouers ofabandonment in which thoseJorces put aside withinourselues, gain strength.

AssociazioneItaliana

lAngiodisplasie

Vera Puoti aderisce a IlA-Associazione Italiana Angiodisplasie.a Dal 2007, in "01;0, l'Anqiodisplcsio è entroto a fa, porte dell'elencodelle malattie rare.

le angiodisplasie sono malformazioni vascolari che possono interessare qualsiasi distretto e organodel corpo. Possono riguardare il sistema venoso, quello arterioso e quello linfatico, anche in modalitàcombinata. Si manifestano in notevole varietà di localizzazione, estensione, sintomatologia e conse-guenze, rendendo difficile la diagnosi. Possono essere molto invalidanti e addirittura mortali.Tra gli scopi dell'Associazione è la raccolta di studi, la formazione e lo scambio di informazione perfacilitare diagnosi e cure.

Vera Puoti supports the ILA-The Italian Angiodysplasias Association.Since 2007 Angiodysplasia has been formal/y entered in the Italian list of rare diseases.Angiodysplasias are vascu/ar ma/functions which can affect any area or organ of the human body.They can affect the vein, arterial and Iymphatic systems, a/so in combined formo Angiodysplasias conmanifest themselves in a notable variety of localities, extensions and symptoms, thus making diagnosisdifficult. They can be vary damaging and, on occasions, fata/.Amongst the aims of the Associotion are the col/otion of studies on the condition, the training of per-sonnel and the exchange of information in order to facilitate diagnosis and cure.

www.angiodisplasie.org

Formule di sogno = A touch of dream, Copenaghen, Istituto Italiano di Cultura, 21 agosto-26 settembre 2008 / Vera Puoti ; [di Stefano Colonna]. - [S.l. : s.n.], c2008. - 27 p. : ill. ; 21 cm. (Catalogo della mostra). ISBN: 978-88-902047-0-8


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