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Via Ardeatina-via di Grotta Perfetta: nuovi ritrovamenti, Bullettino della Commissione Archeologica...

Date post: 09-Dec-2023
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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma CI 2000 ESTRATTO «L'ERMA» di BRETSCHNEIDER
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Bullettino della Commissione

Archeologica Comunale

di Roma

CI

2000

ESTRATTO

«L'ERMA» di BRETSCHNEIDER

VIA ARDEATINA

Via Ardeatina-via di Grotta Perfetta:nuovi ritrovamenti

INTRODUZIONE

Diverse strutture ed emergenze di interesse stori-co-archeologico sono state rinvenute nel corso degliscavi per la posa di cavi dell'ENEL, effettuati nel-l'ambito dei lavori del Giubileo del 2000, tra la viaArdeatina (a partire dall'incrocio con via della Cec-chignola) e via dell'Accademia del Cimento, pas-sando per gli assi viari di Grotta Perfetta e VittoreCarpaccio (fig. 240, A-D).

Nella zona, in particolare sulla spinta del forteprocesso di urbanizzazione, erano stati eseguiti, daparte della Soprintendenza Archeologica di Roma,tra i primi anni '70 e la prima metà degli anni '80,numerosi scavi e sondaggi1, che in generale avevanoconfermato i risultati già precedentemente acquisitida scavi e ritrovamenti vari2.

Nel loro insieme Ì dati archeologici relativi all'a-rea interessata dal passaggio dei cavi elettrici, anchese non ancora elaborati in una forma organica edunitaria, attestavano comunque la presenza di unimportante sistema topografico dì età romana, ruo-tante intorno all'antico asse di via di Grotta Perfet-ta, il cui tracciato orientale in parte costeggiava, inparte seguiva la via attuale, per poi confluire nel-l'Ardeatina all'altezza dell'odierno incrocio delledue vie3.

La complessa situazione del territorio ha portatodunque la Soprintendenza a richiedere, all'Enteesecutore, un monitoraggio archeologico continuo ecostante durante l'apertura delle trincee di scavo4.Nel corso dei lavori sono stati eseguiti tagli di 60cm di larghezza ad una profondità massima di m1.20 e ad eccezione del primo tratto sull'Ardeatina,subito dopo l'incrocio con via della Cecchignola,dove si è seguito il margine sinistro della strada, loscavo è stato effettuato sempre lungo la linea dimezzeria delle attuali carreggiate.

L'impossibilità di chiudere al traffico tali impor-tanti arterie della viabilità cittadina, non ha consen-tito di effettuare che limitati allargamenti - comenei casi della tomba 1 di via di Grotta Perfetta edell'ambiente "A" della villa romana di Casale No-velli — in corrispondenza delle presenze archeologi-che individuate.

Si presentano di seguito i risultati preliminaridei ritrovamenti, stabilendo delle interrelazionicon i dati finora acquisiti nello studio dell'area,nel tentativo dì integrarli ed ampliarli con nuovielementi.

I. VIABILITÀ: IL RINVENIMENTO DI UN TRAT-TO DELLA VIA ARDEATINA DI ETÀ ROMANA,

DATI E IPOTESI INTERPRETATIVE

Nei pressi dell'incrocio con via di Grotta Perfet-ta, al di sotto dell'attuale mezzeria della via Ardea-tina, la notte del 7 aprile è riaffiorato, nella trincea19, un buon tratto della strada basolata di età ro-mana5 (figg. 240 A, 241-243).

Le quote del ritrovamento oscillano tra i -45(gomphus) e i -90 cm (carreggiata) dal p.v. attuale; ifilari di umbones emergono, mediamente, di 20-25cm rispetto al piano stradale. Il tratto di strada ri-messo in luce (oltre 20 m) era coperto da uno stratodi terra mista a pozzolana, abbastanza compatto(US 2), coperto a sua volta dalia massicciata mo-derna (US 1) di preparazione al piano dell'asfalto.Ai due estremi della trincea 19 sono state scopertele due crepidines, delimitate da filari di umbones e inquella orientale un gomphus6; sulla carreggiata sisono osservati, qua e là, ampi solchi dovuti al pas-saggio dei carri.

L'ottimo stato di conservazione della via e soprat-tutto la completezza delle sue singole parti, purnella esiguità della larghezza della trincea di scavo,permettono di integrare e approfondire le cono-scenze finora acquisite sulla via Ardeatina nel trattoa nord rispetto alla biforcazione del km VI. Si devericordare, infatti, che negli anni scorsi durante i la-vori per l'alloggiamento di tubature del gas, inprossimità dell'area del nuovo ritrovamento, eraemerso un altro tratto parziale della via7, che avevaconsentito successivamente di impostare la discus-sione sui caratteri della strada romana in questaspecìfica area del suburbio meridionale sulla base didati oggettivi di scavo.

Se per quanto riguarda il primo tratto della stra-da, nella zona più vicina alle mura, esiste un artico-lato e complesso dibattito8, posizioni abbastanzaomogenee si hanno negli studi a proposito del trac-ciato della via Ardeatina romana a partire dal se-condo miglio dal circuito delle mura c.d. serviane:essa doveva ricalcare, nelle grandi linee, l'odiernastrada omonima, fino al bivio del VI km, dove de-viava sulla destra seguendo il percorso dell'attualevia della Cecchignola9.

Il rinvenimento del tratto di strada romana al disotto della carreggiata della via Ardeatina, a ca 100metri a sud dell'incrocio con via di Grotta Perfetta,con la presenza di entrambi i marciapiedi, permettedi confermare solo in parte la teoria sopra esposta,in quanto pur verificandosi una sovrapposizione trala viabilità romana e quella attuale, si deve notareche l'asse antico è evidentemente ruotato in direzio-ne nord-est/sud-ovest rispetto all'altro (cfr. doc.grafica e fotografica). Il tracciato della via in questopunto non è perfettamente allineato con la modernavia Ardeatina, ma la interseca trasversalmente, pun-tando verso est risalendo verso Roma10.

Il ritrovamento del basolato dell'Ardeatina portaad acquisire un secondo dato utile, relativo alla lar-ghezza della carreggiata antica. Infatti tracciando

434 Via Ardeatina

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240. Stralcio dalla tav. 24 della Carta storica archeologica monumentale e paesistica del suburbio e dell'agro romano (1988), con l'indica-zione dei nuovi rinvenimenti archeologici, riportati con le lettere A-D.

delle linee di proiezione dei limiti delle crepidines,rinvenuti entrambi in asse trasversale rispetto allesezioni della trincea di scavo, si può stabilire, conun buon margine di verosimiglianza, che la larghez-za in quel punto misura tra i 3,5 e i 4 metri.

In generale, poi, rispetto al sistema della viabilitàromana nell'area in esame, si deve segnalare il ri-trovamento di un altro tratto basolato su via diGrotta Perfetta, grosso modo ìn asse con la via mo-derna, nei pressi dell'incrocio con la via Ardeati-

na11. Quest'altra via, di cui sono stati riportati allaluce diversi tratti bagolati12, e che nel suo percorsosud-orientale segue il tracciato dell'attuale via diGrotta Perfetta, sicuramente veniva a confluire nel-l'Ardeatina in un punto posto poco più a nord del-l'ultimo tratto rinvenuto.

Per quanto riguarda, infine, un altro tratto distrada antica scoperto nella trincea 14, le sue carat-teristiche morfologiche e la quota evidentementealta del ritrovamento (-30/40 cm dal p.v.), farebbe-

Via Ardeatina 435

241. Il basolato dell'Ardeatina con parte della crepidine orientale(A), al di sotto dell'attuale Ardeatina a ca 100 metri dall'incrociocon via di Grotta Perfetta (foto M. Letizia).

242. Il basolato della via Ardeatina.

AB OSATI NA

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O 0.5 1

243. Planimetria e sezioni del tratto di Ardeatina riportato alla luce (rii. M. Sabatini).

436 Via Ardeatina

244. Via di Grotta Perfetta. Planimetria della tomba a cappuccina (rii. M. Sabatini).

245. Tomba a cappuccina (B) al di sotto del piano stradale di viadi Grotta Perfetta, nei pressi dell'incrocio con via Primo Camera.

ro ipotizzare un tracciato post-antico utilizzato,probabilmente fino ad età moderna, prima dei lavo-ri di sistemazione e asfaltatura della via Ardeatina.

li . TOMBA A CAPPUCCINA RINVENUTA SUL

TRACCIATO DI VIA DI GROTTA PERFETTA

Scavando la trincea 13, al di sotto della sede stra-dale di via di Grotta Perfetta, alla profondità di 80cm dal p.v., pochi metri oltre l'incrocio con via Pri-mo Camera, è stata rinvenuta la tomba 1 (figg. 240B, 244-245). SÌ tratta di una tomba a cappuccinacon piano di posa semplice, orientata in direzionesud-ovest/nord-est, la cui copertura era costituitada tre coppie di sesquipedali, disposti a doppiospiovente e da un laterizio frammentario a chiusuradel lato breve nord-est .

Lo scavo integrale della sepoltura ha portato alritrovamento di una parte assai limitata dell'appara-to scheletrico14 e dell'unico oggetto di corredo fu-nerario rappresentato da una bottiglietta in vetrosoffiato.

Il corpo era orientato con la testa a sud/ovest, ac-canto ad essa, sul lato sinistro, si trovava la botti-glietta in posizione obliqua con il collo rivolto inalto.

Le caratteristiche strutturali delle ossa, le loromisure esigue e la presenza dell'oggetto di vetro,fanno ritenere, in via di ipotesi, che si possa trattaredi un giovane individuo di sesso femminile.

Via Ardeatma 437

246. Il tracciato romano di via di Grotta Perfetta con il muro in tufelli di delimitazione del marciapiede, nei pressi di via Primo Camera.

La bottiglietta del corredo, riconducibile alla for-ma Isings 16 = De Tommaso tipo 1815, permettonodi inquadrare la tomba a cappuccina nell'ambitodel I secolo d.C.

La tomba 1, rinvenuta nella trincea 13 di via diGrotta Perfetta, scampata fortunosamente agli in-numerevoli lavori di scavo per la posa di servizi chehanno interessato l'area, desta un particolare inte-resse proprio per il luogo del ritrovamento: nelleestreme vicinanze, ma ad una quota nettamente su-periore di alcuni metri, rispetto all'area cimiterialedi via di Grotta Perfetta16. Questa si sviluppavanella zona a nord-est dell'asse viario antico dellavia, di cui è stato rimesso in luce un tratto basolato,al di là di un muro in tufelli di forma irregolare, didelimitazione del marciapiede della strada (fig-246); il suo utilizzo comincia già nell'età medio-re-pubblicana (tombe a camera), per poi continuarenel I e all'inizio del II secolo d.C. (inumazioni intombe a fossa semplice e a cappuccina; incinerazio-ni in olle o in piccole fosse circolari).

La tomba 1 rinvenuta nel corso degli scavi ENEL,posizionata sul lato opposto del tracciato antico, adiversi metri di distanza da quello, e, come si è giàdetto, ad una quota nettamente superiore rispettoalla carreggiata, permette di ricostruire il paesaggiolocale nel corso del I secolo d.C., caratterizzato daun declivio naturale, probabilmente anche piuttostoaccentuato e con un andamento da sud a nord.

Nella trincea 44 di via di Grotta Perfetta, di fron-te al civico 516, alla profondità di poco più di 1

metro dal p.v., sono state rinvenute alcune tegoleposte di piatto su un piano costituito da un bancodi pozzolana compatta. Una volta individuato ecorrettamente posizionato il ritrovamento, perobiettive difficoltà di ordine logistico-organizzativo,non si è ritenuto indispensabile, in questo caso, ef-fettuare lo scavo. Le caratteristiche generali del rin-venimento consentono tuttavia di ipotizzare che sipossa trattare di una tomba con copertura piana ditegole. Del resto, la sua estrema vicinanza all'asseviario antico di via di Grotta Perfetta18, rafforzatale ipotesi.

Si deve accennare, infine, al ritrovamento di alcu-ne parti di tegole e frammenti osteologici sparsinella US 5 della trincea 35 di via di Grotta Perfet-ta, poco prima dell'incrocio con via di Valle delGrottone. Anch'essi in via di ipotesi possono esseremessi in relazione ad una sepoltura a cappuccina,collocata sul fronte sud-occidentale del tracciato dietà romana.

III. LA VILLA ROMANA DI CASALE NOVELLI

Lo scavo delle trincee 30-33 aperte a più ripresesu via di Grotta Perfetta tra 1*8 e il 28 di giugno'99, ha permesso di riportare alla luce una cospicuaserie di muri relativi al complesso della villa roma-na (figg. 240 C, 247) di Casale Novelli19, cosiddettadal casale che si trova sul lato sinistro della strada,subito dopo l'incrocio con via dell'Automobilismo,

438 Via Ardeatìna

247. Parte del muro 4 nella trincea 33 dì via di Grotta Perfetta,pertinente alla villa romana di Casale Novelli (C).

le cui fondazioni poggiano su una parte della strut-70tura antica .

Si tratta, in particolare, delle USM 7, 8 e 15 rin-venute nella trincea 30, in opera cementizia21, checonservano ancora parti del rivestimento parietale diintonaco bianco e, nonostante le mediocri condizionidi conservazione, si possono ricondurre ad un unicoambiente, definito convenzionalmente ambiente A.

Nella successiva trincea 31 sono emersi i muri 3,5 e 7, tutti ortogonali rispetto alla linea di scavo eidentifìcabili come probabili strutture dì fondazio-ne. In particolare, della USM 522 va detto che lapresenza di cubìlia di tufo nello strato di crollo 4,posto sul suo lato meridionale, farebbe ritenere chetale fondazione sostenesse un muro con paramentoin opera reticolata.

Proseguendo nella rassegna delle USM, all'inter-no della trincea 32 è emerso il muro 7, e nella trin-cea 33 il muro 4 e il crollo 3, tutti in cementizio, ri-conducibili anch'essi ad opere di fondazione dìalzati non più esistenti.

A conclusione di quest'analisi complessiva sullestrutture riemerse della villa, è utile sottolineare chetracce di altri muri sono visibili sul piano di calpestiodella stradina a sterro che partendo da via di GrottaPerfetta costeggia il lato nord-occidentale del CasaleNovelli. Proprio all'imbocco della stessa vìa sterrata,inoltre, si trovano dei tratti di un mosaico bianco-nero. Le parti ancora conservate sono in alcuni puntisu quote disomogenee, nel lato più orientale resta inpendenza il piano della preparazione pavimentale.Ciò che rimane dell'apparato decorativo è costituitoda fasce di raccordo o da bordi ed elementi che fa-rebbero pensare ad un disegno geometrico. Le tesseremisurano in media cm 1,5-1,7 di larghezza, con unadensità di 64 o poco più tessere in 100 cmq.

La villa in esame era già nota da sondaggi esegui-ti dalla SAR nel 1977-7823, che avevano permessodi rimettere in luce anche parte delle murature sot-tostanti il piano stradale di via di Grotta Perfetta24.

Le esplorazioni condotte nel mese dì giugno '99,in relazione ai lavori dell'ENEL, permettono di in-tegrare e in parte rivedere i dati e le conoscenze fi-

nora acquisiti sulla villa romana di Casale Novelli.Una prima discussione si può imbastire sulla que-stione della datazione del complesso edilizio. Adoggi i suoi limiti cronologici sono fissati tra l'etàaugustea, data peraltro in termini dubitativi, e unagenerica età imperiale25.

I dati desumibili dall'ultimo scavo ENEL non con-sentono di confermare l'ipotesi sulla costruzione del-la villa della prima età imperiale, fatta eccezione peril muro 5 rinvenuto nella trincea 31, che con moltaprobabilità doveva essere in opera reticolata. Tutta-via, un esame attento di alcuni dei reperti rinvenutinel corso dei lavori, permette di stabilire che l'inse-diamento in questione sia stato abitato o quantome-no frequentato anche nella tarda età imperiale. Nelnon vasto numero dei materiali trovati, particolar-mente significativa, infatti, risulta la percentuale diceramica sigillata africana; sono inoltre presenti for-me di ceramica comune del tardo periodo romano.

Nel dettaglio, nella US 3 (strato argilloso marro-ne che copriva il muro 7) della trincea 30 è statorinvenuto un orlo di coppa carenata in sigillata afri-cana A2, databile al IH secolo d.C. (cfr. Atlante, I,p. 26, tav. xiv,6 = Larnboglia le).

Nello strato di crollo 3 della trincea 33, in questocaso l'affidabilità stratigrafica è discreta, si sonotrovati:

a) un fondo di piatto non id. di sigillata africanaD, con decorazione impressa "a cerchi concentricidentellati" (cfr. Atlante, i, p. 125, tav. LVI (a), 42,stampo n. 24 - Hayes, stampo 37), della metà del Vsecolo d.C.;

b) due frammenti (orlo e fondo) probabilmenterìconducibili ad uno stesso vaso a listello, in sigilla-ta africana D, con ampia e fine decorazione a rotel-la, della fine del IV-V secolo d.C. (cfr. Atlante, I,pp. 105-107, tav. XLVIII, 12 = Hayes 91 A);

e) un frammento di scodella in sigillata africanaD, inquadrabile tra la fine del IV e il V secolo d.C.(cfr. Atlante, I, p. 84, tav. xxxv, 6);

d) tre orli e un fondo, pertinenti forse alla stessacasseruola di ceramica africana da cucina (cfr.Atlante, I, p. 217, tav. evi, 10), databile dalla pri-ma metà del II alla fine del IV-inizi V secolo d.C.;

e) un orlo di piatto/coperchio in ceramica africanada cucina (cfr. Atlante, i, p. 212, tav. Civ, 2), in-'quadrabile nell'ambito della prima metà del III se-colo d.C.;

f) due orli di olle di ceramica comune da fuoco.Rispetto al problema della datazione dell'edificio,

si deve tener presente inoltre la presenza in uno de-gli ambienti del complesso del mosaico bianco-nero, ancora in parte visibile sul lato nord-occiden-tale del Casale Novelli, la cui messa in opera, agiudicare dalla rilevante misura media delle tessere(1,5-1,7 cm), si può riferire ad una fase avanzatadell'età imperiale (ll-lll secolo d.C.).

Sulla base degli elementi fin qui analizzati, è ve-rosimile che l'utilizzo della struttura in esame, al-meno per quanto riguarda le parti rimesse in luce,continui, oltre l'ipotetica fase iniziale di età augu-stea, fino al in-v secolo d.C.

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248. Muro 6 in opera reticolata rinvenuto nella trincea 37 di vìadi Grotta Perfetta (D).

Il c.d. ambiente A, rinvenuto nella trincea 30,presenta chiari caratteri di un vano di servizio,come ad esempio: il rivestimento parietale (cfr.USM 7, 8, 15), diversi frammenti di cocciopestotrovati nella US 13, pertinenti probabilmente ad unpiano pavimentale.

Nelle US 3 delle trincee 30 e 33 si sono trovatialcuni denti di animale di piccola taglia. Questi ul-timi dati potrebbero essere interpretati come indizisu un eventuale parte produttiva della villa, coesi-stente accanto a quella di carattere più spiccata-mente residenziale26.

IV. PROBABILE AREA DI SEPOLCRI

Nella trincea 37, poco oltre l'incrocio con vìaValle del Grottone, sono state rimesse in luce, al disotto della mezzeria di via di Grotta Perfetta, leUSM 5 e 6. Entrambi i muri, ortogonali alla trin-cea, sono stati rinvenuti al di sotto della secondamassicciata stradale moderna in tufo (US 2), ad unaquota compresa tra i -50 cm (USM 5) e i -67,5(USM 6). Nel primo caso si tratta di un ridottissi-mo nucleo in opera a sacco, largo 35 cm , di cui re-sta un sottile letto di malta pozzolanica, con scarsiframmenti di tufo. Il muro 6 (fig. 248), a 5,90 me-tri da 5 (verso nord-ovest), è invece in opera retico-lata di tufo.

Nelle US 3, 7 e 8 è stata riscontrata la presenzadi tessere di mosaico di basalto di 1-1,2 cm di lato,di frammenti di ceramica comune e di alcuni restiosteologici sparsi. Tutte e tre le unità stratigrafiche,a giudicare dal loro contenuto disorganico, sembre-rebbero in giacitura secondaria, pur mantenendo unlegame con il sito in questione.

Si deve ricordare che anche nella precedente trin-cea 36 all'interno della US 3 è stata rinvenuta unarilevante quantità di tessere di mosaico (la cui lar-ghezza oscilla tra 0,9 e 1,5 cm), tutte in basalto, conla sola eccezione di una tessera bianca di calcare.

I ritrovamenti delle trincee 36 e 37 potrebberoessere interpretati come appartenenti ad un sepol-cro (D) della prima età imperiale (?) , con muri inopera reticolata e pavimento a mosaico, collocatosul lato occidentale dell'antico asse viario che co-steggia l'attuale via dì Grotta Perfetta.

L'evidente somiglianzà tra il paramento in retico-lato del muro 6 della trincea 37 e quello della strut-tura ancora visibile sulla sommità di via Calderonde la Barca (fig. 249), identificata come un "sepol-cro"27, potrebbe confermare tale ipotesi.

F. TELLASopr. Arch. Roma

249. Muro settentrionale della struttura (sepolcro) visibile sulmarciapiede sinistro di via Calderon de la Barca all'incrocio convia di Grotta Perfetta.

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Note

1 C ir. in part. Doc. d'Archivio S.A.R.: Relazioni e Rilievi deireperti archeologici rinvenuti in via di Grotta Perfetta, dall'ini-zio del Piano di Zona 39 alla via Ardeatina; SANTANGELI VA-LENZANI, VOLPE 1987-88; BEDINI 1987-88; CECCHINI, PA-GLIARDI, PETRASSI 1985; Carta dell'Agro, 1988, tav. 24.

2 Cfr. ad esempio per Grotta Perfetta: GATTI 1893, pp. 71-72; LANCIANI 1903, p. 193.

3 CECCHINI, PAGLIARDI, PETRASSI 1985, p. 247, siti n. 2 e3; SANTANGELI VALENZANI, VOLPE 1987-88, pp. 544-546.

4 Voglio qui ringraziare la dott.ssa Rita Paris, direttore ar-cheologo della S.A.R., per la sua disponibilità durante le variefasi del lavoro e per avermi spronato alla pubblicazione dei datiin questa sede. Un particolare ringraziamento va, inoltre, alRaggruppamento Est dell'ENEL S.p.A., nelle persone del dott.Luigi Migliarini, dì Bruno Santi e di Giovanni Cianchetti, peraver favorito in ogni modo, con grande sensibilità verso le pro-blematiche archeologiche, la regolare conduzione degli scavi.

5 Una breve notizia del rinvenimento è stata data da chi scrivein: Archeo n. 181, marzo 2000, p. 12.

6 In generale sulla tecnica stradale romana si veda: PAGLIAR-DT 1991, pp. 33-35; QUILICI 1992, pp. 19-32.

7 Cfr. SANTANGELI VALENZANI, VOLPE 1987-88, in part.p. 544, elenco dei siti n. 1, fig. 28S; Carta dell'Agro, tav. 24, n.226; EAA, 1996, pp. 995-996.

s Su questo argomento cfr. in part.: VAN ESSEN 1957, pp.134-135; SOMMELLA 1964, pp. 17-32; MARI 1986, p. 174;QUILICI 1987, PP. 720-723; Io., 1996, pp. 224-225; SPERA1999, PP. 446-451.

9 TOM ASSETTI n, p. 482; ASHBY 1927, p. 207; VAN ESSEN1957, p. 131 ss.; SOMMELLA 1964; Tellenae, pp. 28-29; MARI1986, p. 174; SANTANGELI VALENZANÌ, VOLPE 1987-88, p.544; SPERA 1999, p. 446.

10 A tale proposito è utile osservare che nella tavola I del IV voi.dei BSR, del 1907, Th. Ashby pone il tracciato della via Ardeatinadi età romana sulla destra della via moderna, tra il V e il VI km. Lapianta è riportata anche in FRUTAZ 1972, tav. 412, LXXIX. 5 a.

11 Cfr. CECCHINI, PAGLIARDI, PETRASSI 1985, p. 247, siton. 3, figg. 245, 250.

12 Cfr. SANTANGELÌ VALENZANI, VOLPE 1987-88, elencodei siti nn. 2a-2e, fìg. 285.

13 L'impasto (giallastro-rosato, abbastanza depurato) e le mi-sure dello spessore (4 cm) sono pressoché identici in tutti i late-rizi rinvenuti; non si riscontrano bolli.

14 Sono stati rinvenuti in particolare resti degli arti inferiori esuperiori e frammenti della scatola cranica.

15 II tipo, probabilmente di origine orientale, viene comune-mente datato tra la fine dell'età augustea e l'età flavia. Si vedaanche: STERN 1977, p. 8; CALVI 1980, tav. 12,7 (con ventre piùallungato); Settefìnestre, III , p. 198, tipo 50, 20.

16 CECCHINI, PAGLIARDI, PETRASSI 1985, pp. 246-247,sito 2, figg. 247-249; SANTANGELI VALENZANI, VOLPE 1987-88, pp. 545-546, elenco dei siti n. 3, fig. 285; Archeologia aRoma, pp. 87-89.

17 In prossimità del sepolcreto si nota la presenza di un diver-ticolo che, uscendo dalla via dì Grotta Perfetta, volge in direzio-ne nord-est, verso un sito (sepolcreto ?) di cui non resta tracciaalcuna, che doveva rivestire comunque un'importanza non se-condaria a giudicare dall'ingresso monumentale di questa via,costituito da un bel monumento in opera laterizia, con restauriin opera vittata.

18 Cfr. SANTANGELI VALENZANI, VOLPE 1987-88, fig. 285,2d.

Via Ardeatina 441

19 Come già sottolineato, per motivi di ordine pratico, non es-sendo possìbile chiudere al traffico il tratto dì strada al di sottodel quale si trova parte del complesso di età romana, non si èpotuto effettuare uno scavo m estensione, che permettesse dichiarire meglio i rapporti tra le varie murature.

20 Nel Casale si conserva una collezione di materiali archeolo-gici costituita prevalentemente da iscrizioni funerarie e materialemarmoreo, da mettere in relazione, quasi certamente, con lestrutture sepolcrali collocate ai lati dell'antico percorso stradaledi via di Grotta Perfetta e con la villa romana: cfr. SANTANGE-LI VALENZANI, VOLPE 1987-88, pp. 547-548, n. 43.

Esse sonò costituite da pezzame di tufo giallastro allettatoin abbondante malta mista a pozzolana.

22 II muro, che si trova a -50 cm dal p.v., è largo cm 90 e nel-la sua faccia meridionale presenta dal basso: tre filari di laterizi ,

dell'altezza di 3 crn ciascuno, seguiti da due filari di tufelli diforma parallelepipeda, di colore beige, di 9-10 cm, uniti da mal-ta violacea dello spessore di 1 cm. Esso poggia sulla US 6 (ban-co di pozzolana).

23 Cfr. SANTANGELI VALENZANI, VOLPE 1987-88, p. 548,elenco dei siti n. 29, fig. 285; scheda MA 12/00082956 ArchivioS.A.R.

24 Archivio S.A.R. Rilievi dei Reperti Archeologici rinvenutim via di Grotta Perfetta, agosto 1977, con aggiornamenti del1977 e 1979.

25 SANTANGELI VALENZANI, VOLPE 1987-88, tabella a p.547, n. 29: età augustea (?) - ?

26 Su questo argomento cfr. SANTANGELI VALENZANI,VOLPE 1987-88, pp. 546-547.

27 SANTANGELI VALENZANI, VOLPE 1987-88, n. 14, fig. 285.


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