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R82009.11.06

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INDICE

1 OGGETTO DELLE OPERE. 2

2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO 2

2.1 Descrizione dell’intervento 2

2.2 Dati tecnici 2

2.3 Classificazione. 3 2.3.1 Rotatoria e strada di collegamento 3

2.4 Leggi e norme di riferimento 3

3 CRITERI DI SCELTA DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE. 4

3.1 Struttura dell’impianto 4 3.1.1 Impianto di illuminazione strade e rotatorie 4

3.2 Caratteristiche dei cavi e condizioni di posa. 4 3.2.1 Giunzioni dei cavi 4

3.3 Corpi illuminanti 6

3.4 Calcolo delle potenze 6

3.5 Riduttore di potenza del tipo punto-punto per strade e rotatorie 6

3.6 Protezione delle condutture contro le sovracorrenti. 7 3.6.1 Protezione contro le correnti di sovraccarico 7 3.6.2 Protezione contro le correnti di cortocircuito 7

3.7 Protezione contro i contatti diretti. 7 3.7.1 Protezione mediante isolamento delle parti attive 7 3.7.2 Protezione mediante involucri o barriere 8

3.8 Protezione contro i contatti indiretti. 8 3.8.1 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione. 8 3.8.2 Protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente 8

3.9 Impianto di terra. 8

4 DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI PRINCIPALI. 8

4.1 Calcolo dei cavi. 8 4.1.1 Protezione dei punti luce 9

4.2 Caduta di tensione 10

5 IMPIANTI SPECIALI 11

5.1 Predisposizione cablaggio fibre ottiche 11

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1 OGGETTO DELLE OPERE. Il presente progetto riguarda la realizzazione in conformità alle leggi vigenti e alle norme CEI degli impianti

elettrici di pubblica illuminazione a servizio di una nuova rotatoria, da realizzarsi in Faenza (RA) – via Pana - via

Bisaura.

2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

2.1 Descrizione dell’intervento

L’intervento consiste nella realizzazione di una rotatoria con tre bracci di collegamento in luogo della

intersezione esistente tra via Pana e via Bisaura, nel comune di Faenza e la demolizione di un ponte autostradale

esistente lungo la via Pana e la realizzazione di un nuovo ponte avente dimensioni e caratteristiche idonee al

flusso di traffico necessario. Il presente progetto riguarda la realizzazione degli impianti di pubblica illuminazione.

Attualmente è esistente un impianto di pubblica illuminazione dell’incrocio e un impianto di illuminazione del

ponte. Tale impianto alimenta anche dei corpi illuminanti presenti nel parcheggio pubblico antistante alcune

aziende situate in loco. L’impianto esistente ha origine in un quadro elettrico generale situato all’interno di una

delle proprietà private delle aziende situate in zona.

Il progetto prevede quanto segue:

- spostamento quadro generale dall’area privata all’area pubblica;

- smantellamento dei corpi illuminanti dell’incrocio esistente;

- realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione per la rotatoria;

- realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione per la via Pana fino al ponte dell’autostrada;

- smontaggio e rimontaggio dei corpi illuminanti esistenti sul ponte autostradale.

A servizio di quanto sopra si prevede quindi la realizzazione di un nuovo quadro elettrico generale posizionato in

area pubblica. Il quadro elettrico sarà opportunamente sovradimensionato in maniera tale da consentire eventuali

futuri ampliamenti.

L’impianto sarà equipaggiato con un sistema di riduzione del flusso luminoso del tipo punto-punto. Ogni

apparecchio illuminante sarà equipaggiato con un idoneo riduttore di potenza di tipo elettronico in grado di

regolarne l’intesità del flusso luminoso.

2.2 Dati tecnici

Tensione nominale V/E: 400/230 V,

Corrente di corto circuito nel punto di consegna 15 KA.

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2.3 Classificazione.

2.3.1 Rotatoria e strada di collegamento

Le rotatorie vengono classificati secondo la seguente tabella.

Variazione della categoria

illuminotecnica

Tipo di strada C

Strada extraurbana secondaria

Categoria illuminotecnica di riferimento ME3a

Flusso del traffico Massimo

Complessità del campo visivo Normale - 1

Pericolo di aggressione Normale

Colore della luce Ra < 30 + 1

Categoria illuminotecnica di progetto ME3a

Saranno rispettati i parametri illuminotecnici relativi alla categoria ME3a che prevedono quanto segue:

- Luminanza minima mantenuta L: 1,0 cd/mq;

- Uniformità generale U0=Lmin/Lmed: 0,4;

- Abbagliamento debilitante: 15%;

- Illuminazione di contiguità SR: 0,5.

In accordo con l’appendice C2 della norma UNI 11248 si prevede per le rotatorie, una categoria illuminotecnica

maggiore di un livello rispetto alla categoria illuminotecnica di livello massimo tra quelle selezionate per le strade

di accesso. Le rotatorie sono quindi classificata CE2, i relativi parametri illuminotecnica sono i seguenti:

- Illuminamento medio E: 20 lux;

- Uniformità generale U0=Emin/Emed: 0,4;

Gli impianti saranno realizzati secondo le normative vigenti in particolare i corpi illuminanti saranno conformi alla

direttiva regionale contro l’inquinamento luminoso (legge regionale n.19 del 29 settembre 2003).

2.4 Leggi e norme di riferimento

NORME PRINCIPALI PER IMPIANTI ELETTRICI

Norma Italiana Classif. CEI 17-13

Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)

Norma Italiana CEI 17-43 - Classif. CEI 17-43 - CT 17 - Anno 2000 - Fascicolo 5756 Edizione: Seconda

Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e di

manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS)

Norma Italiana CEI 17-70 - Classif. CEI 17-70 - CT 17 - Anno 1999 - Fascicolo 5120 Edizione: Prima

Guida all'applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione

Norma Italiana CEI EN 62208- Classif. CEI 17-87 - CT 17 - Anno 2005 - Fascicolo 7544 Edizione: Prima

Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione. Prescrizioni generali

Norma Italiana CEI-UNEL 35375 - Classif. CEI 20 - CT 20 - Anno 2004 - Fascicolo 7412 Edizione:

Cavi per energia isolati in gomma etilenpropilenica ad alto modulo di qualità G7, sotto guaina di PVC, non propaganti l'incendio e a ridotta

emissione di alogeni. Cavi unipolari e multipolari con conduttori flessibili per posa fissa con e senza schermo (treccia o nastro)

Tensione nominale U0/U: 0,6/1 kV

Norma Italiana CEI 64-8 - Classif. CEI 64-8 - CT 64 - Anno 2007

Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

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UNI 11248 Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche

UNI EN 13201-2 Illuminazione stradale – Parte 2 Requisiti prestazionali

UNI EN 13201-3 Illuminazione stradale – Parte 3 Calcolo delle prestazioni

CIE 115/95 Recommendations for the lighting of roads for motor and pedestrian traffic

Legge 1/3/68 n°186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,

macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.

D.M. 22/01/08 n°37 Norme di sicurezza degli impianti tecnologici.

L.R.29/09/2003 N°19 Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio

energetico

DG 29/12/2005 N° 2263 Direttiva per l’applicazione della Legge Regionale Emilia Romagna 19/2003

NORME CEI Norme di sicurezza per gli impianti

3 CRITERI DI SCELTA DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE.

3.1 Struttura dell’impianto

3.1.1 Impianto di illuminazione strade e rotatorie

L’impianto avrà origine in un nuovo contatore posto nell’area pubblica in prossimità della via Bisaura. In

adiacenza a tale contatore verrà installato il quadro elettrico generale. Da tale quadro partiranno tutte le linee di

alimentazione dei corpi illuminanti.

3.2 Caratteristiche dei cavi e condizioni di posa.

I cavi di alimentazione saranno infilati all’interno di cavidotti interrati alla profondità minima di 50cm. Tali cavi

saranno adeguati al luogo di installazione ed idonei al tipo di posa. In particolare i cavi dovranno essere non

propaganti l'incendio (CEI 20-22 II), e marcati IMQ.

Nei tubi protettivi non dovranno esserci giunzioni o morsetti.

3.2.1 Giunzioni dei cavi

Le giunzioni vanno eseguite togliendo parte dell’ isolamento e della guaina esterna in PVC.

Il ripristino dell’ isolamento va eseguito con due modalità diverse:

1- Va tolto parte dell’ isolamento e della guaina.

2- Le corde in rame vanno unite tramite morsetti a C di dimensioni opportune e crimpati con apposita

pinza.

3- Si procede ad una passata di nastro in PVC tipo 3M super 33 o RAYTECH SUPER 3-3.

4- Si procede poi al posizionamento del giunto in gel siliconico RAYTECH Click-fire assicurandosi che il

gel fuoriesca dai punti di entrata cavi.

5- Si fissano poi i cavi al giunto mediante fascette e si fissa poi il giunto mediante altre fascette.

6- Le fascette devono essere per esterni (al carbonio) con linguetta metallica.

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1- Va tolto parte dell’ isolamento e della guaina.

2- Le corde in rame vanno unite tramite morsetti a C di dimensioni opportune e crimpati con apposita

pinza.

3- Si danno tre passate incrociate di nastro autoagglomerante tipo 3M 23 o Raytech 23 BT.

4- Si danno tre passate incrociate di nastro in PVC tipo 3M super 33 o Raytech super 3-3.

5- Nell’ esecuzione della nastratura si deve fare attenzione a sovrapporre il nastro per la metà della

larghezza ad ogni passata.

6- La giunta così eseguita va verniciata con vernice protettiva tipo 3M Scotchkote.

La figura mostra la corretta esecuzione delle giunte suddette (con nastro autoagglomerante).

Per l’ esecuzione di derivazioni da cavi di dorsale, questi non vanno mai interrotti (vedi fig.).

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3.3 Corpi illuminanti

I corpi illuminanti scelti sono tutti conformi alla legge regionale contro l’inquinamento luminoso e conformi alle

norme di prodotto in vigore.

Sono previsti degli apparecchi della ditta AEC ILLUMINAZIONE modello QUADRO Q5 montati su pali aa

altezza 8m e KAOS 2 montati su pali a 10.0m di altezza fuori terra.

3.4 Calcolo delle potenze

QUADRO GENERALE “Q.1P”

Illuminazione pubblica

Manutenzione privata Linea RN1 Linea SN1 Linea TN1

CORPI

ILLUMINANTI

Potenza

lampade

N° corpi

illuminanti

Potenza

(Watt)

N° corpi

illuminanti

Potenza

(Watt)

N° corpi

illuminanti

Potenza

(Watt)

KAOS 250 W 5 1.250 5 1.250 4 1.000

AEC Q5 150 W 4 600 4 600 4 600

TOTALE 1.850 1.850 1.600 5.300

3.5 Riduttore di potenza del tipo punto-punto per strade e rotatorie

All’interno del nuovo quadro, oltre alla apparecchiature di comando e protezione, sarà installata anche l’unità di

controllo generale per la regolazione e il monitoraggio punto a punto dell’impianto (ditta Power-One).

Il sistema di strade e rotatorie verrà illuminato con armature equipaggiate con lampade al sodio alta pressione e

con reattore elettronico dimmerabile con box di controllo integrato in grado di dialogare con la unità di controllo

generale posta all’interno del quadro generale.

Le principali potenzialità del sistema di telecontrollo della ditta Power-One sono le seguenti:

- notevole risparmio energetico grazie alla maggiore efficienza dei reattori elettronici dimmerabili rispetto ai

tradizionali reattori magnetici;

- ulteriore risparmio energetico dovuto alla possibilità, grazie ai suddetti reattori elettronici dimmerabili, di

regolare la potenza assorbita dai singoli apparecchi riducendo quindi il flusso luminoso emesso nelle ore di

minor flusso di traffico;

- notevole risparmio dei costi di gestione e manutenzione dell’impianto grazie alla possibilità di monitorarne lo

stato, compresa la presenza di eventuali guasti o malfunzionamenti, tramite un PC connesso alla unità di

controllo generale tramite rete fissa o GSM. Tale sistema consente anche la segnalazione dei guasti tramite

SMS al manutentore dell’impianto che è quindi in grado di individuare con sicurezza l’apparecchio guasto e la

sua ubicazione senza dover ricorrere a più onerosi controlli periodici;

- possibilità di gestire più impianti dotati della medesima tecnologia tramite un unico PC su cui va installato

l’apposito software di telegestione;

- grazie al principio di funzionamento ad onde convogliate il sistema di telecontrollo è in grado di funzionare

sfruttando gli stessi cavi utilizzati per l’alimentazione delle lampade. Ciò rende facile anche l’installazione del

sistema su impianti esistenti, su cui sarà necessario unicamente cambiare i reattori e installare l’unità di

controllo generale senza bisogno di dover intervenire in alcun modo sulle condutture.

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3.6 Protezione delle condutture contro le sovracorrenti.

3.6.1 Protezione contro le correnti di sovraccarico

Sarà assicurata mediante l’installazione di dispositivi di protezione in grado di interrompere le correnti di

sovraccarico dei conduttori del circuito prima che tali correnti possano provocare danneggiamenti all’isolante, ai

collegamenti o all’ambiente circondante le condutture. Per il dimensionamento delle protezioni contro il

sovraccarico saranno garantite la seguenti condizioni:

IB ≤≤≤≤ IN ≤≤≤≤ Iz

If ≤≤≤≤ 1.45 * Iz

indicando con:

IB : corrente di impiego del circuito,

IZ : portata in regime permanente della conduttura,

IN : corrente nominale del dispositivo di protezione,

If : corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione.

3.6.2 Protezione contro le correnti di cortocircuito

Saranno previsti dispositivi di protezione in grado di interrompere le correnti di cortocircuito dei conduttori del

circuito prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici e meccanici prodotti nei

conduttori e nelle connessioni.

Ogni dispositivo di protezione contro i cortocircuiti risponderà alle seguenti condizioni:

- il potere di interruzione dei dispositivi di protezione non sarà inferiore alla corrente di corto circuito presunta

nel punto di installazione. I dispositivi di protezione dovranno essere ubicati all'inizio delle linee;

- tutte le correnti provocate da un corto circuito saranno interrotte dai dispositivi di protezione in un tempo

non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura massima ammissibile. In particolare sarà

garantita la seguente condizione

I² t ≤≤≤≤ K²S²

Indicando con:

I² t : l'integrale di joule per la durata del corto circuito espresso in A² s;

K : un parametro che dipende dal tipo di conduttore;

S : la sezione del conduttore.

3.7 Protezione contro i contatti diretti.

3.7.1 Protezione mediante isolamento delle parti attive

Le parti attive devono essere completamente ricoperte con un isolamento che possa essere rimosso solo

mediante distruzione. L’isolamento dei componenti elettrici deve soddisfare le relative Norme.

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3.7.2 Protezione mediante involucri o barriere

Le parti attive devono essere poste entro involucri o barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione

IP2X od IPXXB. Le superfici superiori orizzontali delle barriere o degli involucri che sono a portata di mano

devono avere un grado di protezione non inferiore a IP4X o IPXXD.

Unitamente ai dispositivi di protezione descritti si utilizzeranno, come protezioni addizionali, interruttori

differenziali con corrente nominale differenziale uguale o inferiore a 30 mA.

3.8 Protezione contro i contatti indiretti.

3.8.1 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione.

Sarà installato un interruttore automatico a corrente differenziale, di tipo con 3 (tre) riarmi automatici. Allo

stacco successivo l’impianto rimarrà spento.

3.8.2 Protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente

Verranno utilizzati cavi aventi tensioni di isolamento 0.6/1kV.

Non verrà installato alcun conduttore di protezione. Le parti attive saranno isolate dalle parti conduttrici a

mezzo di isolamento doppio o rinforzato.

3.9 Impianto di terra.

I corpi illuminanti, i cavi e i quadri saranno in classe II. Pertanto non sarà necessario realizzare l’impianto di terra.

4 DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI PRINCIPALI.

4.1 Calcolo dei cavi.

Per il dimensionamento dei cavi di ogni circuito è stata usata la formula:

IB <= IZ

Indicando con:

IB = corrente di impiego del circuito.

IZ = portata del cavo.

La corrente di impiego viene calcolata in base alle potenze installate, tenendo conto di opportuni coefficienti di

impiego e di contemporaneità. La portata dei cavi viene determinata in base alle modalità di posa e al tipo di

cavo.

E' stato inoltre verificato che la caduta di tensione su ogni linea sia non superiore al 4%.

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4.1.1 Protezione dei punti luce

I singoli punti luce saranno derivati nei pozzetti dalla linea principale a mezzo di cavi unipolari da 4mmq. Tale

sezione sarà protetta nel quadro generale di distribuzione a mezzo di un interruttore magnetotermico da 16A.

1E-2kA 0.1kA 1kA 10kA

1E-2s

0.1s

1s

10s

100s

1E3s

1E4s

Curva Tempo-Corrente LN

MT 16A curva C

1.45x(Iz=41.0A)

FG7 4mmq

1E-3kA 1E-2kA 0.1kA 1kA 10kA 100kA 1E3kA 1E4kA

1E-7MA²s

1E-6MA²s

1E-5MA²s

1E-4MA²s

1E-3MA²s

1E-2MA²s

0.1MA²s

1MA²s

10MA²s

100MA²s

1E3MA²s

1E4MA²s

1E5MA²s

Curva Energia specifica passante LN

MT 16A

FG7 1x4mmq

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4.2 Caduta di tensione

E' stato inoltre verificato che la caduta di tensione su ogni linea sia non superiore al 5%.

Per il calcolo della caduta di tensione è stata utilizzata la seguente formula:

∆U = K IB L (r cos ρ+ x sen ρ)

Indicando con:

K = fattore di tensione pari a 1,73

IB = corrente di impiego del circuito.

L = lunghezza della linea;

r = resistenza della linea;

x = reattanza della linea

cos ρ = fattore di potenza del carico

Le tabella sotto indica il calcole delle linea più gravosa.

Linea QIP Linea RSTN1

Sezione

cavo Lunghezza

Carico

nominale k

Carico

effettivo Corrente

CdT trifase

parziale

Tensione

fine ramo

CdT %

parziale

CdT %

totale

P x k

mmq m W W I V V % %

0 4 400,00 400,00

16 30 4 400,00 1,25 5 500,00 8,83 0,60 399,40 0,15 0,15

16 200 4 100,00 1,25 5 125,00 8,24 3,76 395,63 0,94 1,09

16 100 750,00 1,25 937,50 1,52 0,35 395,28 0,09 1,18

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5 IMPIANTI SPECIALI

5.1 Predisposizione cablaggio fibre ottiche

Saranno realizzate mediante la fornitura e la posa in opera di tritubo PEHD PN 6 DN 50 secondo il tracciato, su

apposito letto costituito da sabbiella o altro materiale ritenuto idoneo, opportunamente realizzato e livellato, ad

una profondità di circa metri 1,00 tra l’estradosso della tubazione e la superficie dello scavo e infine ricoperto

con sabbiella, opportunamente costipata e sovrastanti strati superficiali.

Prima della posa del tritubo le teste del medesimo devono essere chiuse con gli appositi tappi.

In presenza di servizi interferenti dovrà essere effettuato il sottopasso, avendo cura di evitare strozzature o

brusche piegature che potrebbero ostacolare la successiva posa del cavo.

In ogni caso il tracciato dovrà prevedere tratte possibilmente rettilinee. Eventuali curvature non devono mai

essere realizzate con un raggio inferiore a 0,80 metri sul piano verticale e 3 metri sul piano orizzontale.

Il tritubo deve inoltre essere posato in pezzature della massima lunghezza possibile al fine di ridurre al minimo le

giunzioni. Tuttavia laddove per la realizzazione dei sottopassi si dovesse rendere necessario il taglio del tritubo,

nella presente voce sono comprese tutte le operazioni per l’esecuzione in opera del relativo giuntaggio. In

particolare per ogni tratta da giuntare, nei casi in cui non siano previsti pozzetti, si dovranno utilizzare gli appositi

kit di giunzione con manicotti in PVC e relative guaine di rivestimento termorestringente avendo cura di

assicurare la totale continuità della superficie interna dei tritubi.

In corrispondenza dei sottoservizi esistenti occorrerà predisporre un tubo camicia in PVC a protezione del

tritubo.

L’innesto nei pozzetti dovrà essere realizzata separando ciascuna tubazione del tritubo per una lunghezza di circa

1 metro, inserendole all’interno per una lunghezza di 10 cm e a 10-15 cm dal fondo, avendo cura di lasciare le

estremità delle tre tubazioni leggermente distanziate tra loro e chiuse con gli appositi tappi.

Nei tratti in cui è previsto la posa multipla dei tritubi, questa dovrà essere realizzata sovrapponendo uno sull’altro

i singoli tritubi avendo l’accortezza di disporre le specifiche solette distanziatici con un interasse non superiore ai

5metri.

Lungo tutta la rete dovrà essere posata l’apposita fascia segnaletica continua in polietilene con la dicitura “

Attenzione cavi a fibre ottiche Hera Srl” (da collocare alla profondità di circa 40 cm dal piano della sede stradale)

compreso di ogni onere, prestazione, per dare il lavoro finito a regola d’arte.

Al termine delle operazioni di posa con la tecnica di inserzione pneumatica, dovrà essere inserito e fissato ai

tappi alle estremità di ciascun foro del tritubo un cordino di tiro in nylon ad alta tenacia dello spessore minimo di

3 mm. (capace comunque di resistere ad uno sforzo di tiro minimo di 280 Kg), con lo scopo di verificare anche

eventuali schiacciamenti della luce utile nel tubo.

Il tecnico


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