FLOSS and Business Model for SMEs

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Free software and Business Model for SMEs

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Flavia Marzano - pag. 1

Il FLOSS e i suoi modelli di Il FLOSS e i suoi modelli di business per le PMIbusiness per le PMI

Analisi delle dimensioni critiche per l'adozione e lo sviluppo di software open source

Flavia Marzanoflavia.marzano@gmail.com

Flavia Marzano - pag. 2

«Contrariamente alla credenza popolare che open source significhi gratuito e sia un elemento che porta inevitabilmente all'abbattimento degli introiti, posso dire che i nostri ricavi sono aumentati del 13% ogni anno da quando siamo passati quasi completamente all'open source»

(R. Green, Sun MicroSystems)

Flavia Marzano - pag. 3

Parte I

Gli interrogativi strategici Scenari

Modelli di business a confronto➔ Modello proprietario➔ Modello open source

La valutazione dei prodotti open Sul TCO (Total Cost of Ownership)

Aspetti Critici e Prospettive

Flavia Marzano - pag. 4

Focus Sardegna Il comune di Cagliari e l'open source Osservazioni quantitative Macro-tendenze

Parte II

Flavia Marzano - pag. 5

PARTE IPARTE IGli interrogativi strategiciGli interrogativi strategici

ScenariScenari

Flavia Marzano - pag. 6

Premessa

Obiettivi:

valutare la dimensione strategica ed economicadell'open source

evidenziare le qualità e potenzialità di business analizzare gli aspetti critici del processo di

scelta di soluzioni open illustrare potenzialità e rischi

Flavia Marzano - pag. 7

Gli interrogativi strategici

Con la liberazione del codice...c'è un ritorno economico, diretto o indiretto?

Perchè una PMI dovrebbe adottare o sviluppare l'open source?

Qual è la soluzione più conveniente? Su quali dimensioni va valutata la convenienza?

Flavia Marzano - pag. 8

FLOSS = Free Libre Open Source Software

Scenari

Soluzione economica concretamente praticabile

«(...) il più importante fenomeno dell'industria del software dagli anni '80 ad oggi» (R. Galoppini)

«(...) una realtà consolidata, visti i numeri del suo successo e le affermazioni e previsioni di diversi operatori e analisti di mercato» (G. Ruffatti)

Flavia Marzano - pag. 9

2006: il 13% della spesa IT in prodotti open source

2011: la quota salirà al 27% entro il 2010: l’80% del software proprietario

conterrà software open source (previsioni Gartner Group)

Scenari / 2

numerose le esperienze di successo nella produzione, nell'uso e nella migrazione al FLOSS

Flavia Marzano - pag. 10

Il FLOSS è stato scelto per ragioni di: Sicurezza: Academy of Defence e altri centri

militari inglesi / NASA (dopo l'11 settembre...) Concorrenzialità e risparmio: Brasile,

Malesia, Filippine, India, Argentina, Venezuela, Sudafrica, Bolivia

in Europa: Open Source Observatory - IDABC http://ec.europa.eu/idabc/en/chapter/452

in Italia: Direttiva Stanca a livello locale: atti di indirizzo e leggi regionali

Scenari / 3

Flavia Marzano - pag. 11

Indagine IBM 2006: GNU/Linux so più diffuso

Quote di diffusione di progetti FLOSS:GNU/Linux, Open Office, MySQL, PostgreSQL, Compiere, Moodle, PHProjekt

Scenari / 4

Il FLOSS è in grado di reggere la sfida con i programmi proprietari ed è perfettamente utilizzabile in qualunque ambito commerciale

Flavia Marzano - pag. 12

Quali sono le azioni strategiche alla base?

Quale potrebbe essere l'impatto economico dell'open source su una PMI?

Flavia Marzano - pag. 13

Modelli di business a confrontoModelli di business a confrontoSul TCO (Total Cost of Ownership)Sul TCO (Total Cost of Ownership)

Flavia Marzano - pag. 14

Premessa

La valutazione/adozione di un software come attività: time – spending impegnativa dal punto di vista economico dai pesanti risvolti strategici

Fare utile <> Convenienza economica

Flavia Marzano - pag. 15

Premessa / 2

Adottare software open source:

Può essere una scelta di convenienza economica?

La convenienza economica include aspetti inerenti il fatturato rispetto al valore spesa/investimento e ricadute sul fronte organizzativo/gestionale

Flavia Marzano - pag. 16

Modelli di business a confronto

Una software house (o uno sviluppatore) può:

caso a. proporre un software proprietario già presente sul mercato

caso b. personalizzare un software proprietario esistente

caso c. sviluppare un programma ex novo

Qual è la strada economicamente più conveniente?

Flavia Marzano - pag. 17

Modelli di business a confronto / 2

caso a. La software house diventa solo il partner commerciale dell'azienda produttrice del software

caso b. Soluzione che crea un forte legame trala software house e il cliente finale

caso c. Soluzione poco frequente per glielevati costi di sviluppo e mantenimento

Flavia Marzano - pag. 18

Modelli di business a confronto / 3

...in ogni caso, con l'adozione di software proprietario:

la software house o lo sviluppatore guadagna non vendendo il software ma servizi aggiuntivi: installazione, personalizzazione, assistenza, (...)

il cliente finale investe denaro per un software fornito con una licenza che non gli permette di fare nessuna modifica per adattarlo o personalizzarlo

Flavia Marzano - pag. 19

Modelli di business a confronto / 4

si utilizza qualcosa su cui non si ha controllo diretto

si resta vincolati alle scelte del produttore

«Se le piccole e medie software house e gli sviluppatori fanno utili non tanto con la vendita del software quanto con la vendita di servizi «per loro utilizzare un software libero o un software proprietario è indifferente dal punto di vista del fatturato in ingresso(..)»

(F. Pozzato)

Flavia Marzano - pag. 20

Modello proprietario

elevati investimenti iniziali produzione di software indifferenziato obbligo di acquisto della licenza costi di aggiornamento su versioni successive impossibilità (salvo esplicita concessione) di

decodificare, decompilare, disassemblare il programma

cadenza degli aggiornamenti decisa dal produttore in base a ragioni economiche

Flavia Marzano - pag. 21

Modello proprietario / 2

L'acquisto della licenza di sw proprietario:

Non permette*: decodificare decompilare disassemblare il sw

*salvo esplicita concessione

Permette: installare il sw su una

macchina utilizzare il sw effettuare una copia di

backup per uso archivio

Flavia Marzano - pag. 22

Modello open source

costi di sviluppo iniziali ridotti condivisione della programmazione di base e

di quella necessaria agli aggiornamenti varie tipologie di licenza adattabilità e personalizzazione degli applicativi tempi di sviluppo e miglioramento sostenuti qualità sicurezza indipendenza da fornitori terzi

Non prodotti ma servizi

Flavia Marzano - pag. 23

Modello open source / 2

Che cosa si vende?

Tutti i servizi professionali correlati: installazione, personalizzazione, assistenza, trasferimento dati, formazione, (...)

«Questo consente di lavorare con maggiore attenzione alle esigenze specifiche degli utenti sulla base di un patrimonio di software comune dal quale attingere»

(L. De Biase)

Flavia Marzano - pag. 24

Modello open source / 3

Il nostro paese “è capace di auto-produrre solo per il 10% del software richiesto dal mercato nazionale” di consenguenza “il passaggio anche parziale a software open source potrebbe ridirigere parte della spesa in tecnologie e servizi ICT verso società nazionali di sviluppo e manutenzione del software”

(Meo, Berra)

Flavia Marzano - pag. 25

La valutazione dei prodotti open

È indispensabile valutare: community: è sempre attiva? stabilità / maturità: no software troppo recenti strumenti di supporto allo sviluppo frequenza degli aggiornamenti tempi di rilascio di nuove versioni sponsorizzazione del progetto (un buon progetto

genera indotto economico)

Flavia Marzano - pag. 26

«La principale ragione per l'adozione del FLOSS è di ordine economico (...) Il software libero consente notevoli risparmi sia nel capitolo degli investimenti sia in quello dei costi di esercizio»

(M. Berra)

Flavia Marzano - pag. 27

Modelli di business open source. Koenig

Flavia Marzano - pag. 28

Modelli di business open source. Letellier

Flavia Marzano - pag. 29

Premessa

«Nella comparazione fra i costi del software libero e proprietario le valutazioni di ordine economico sono oggetto di un dibattito controverso e complesso che riguarda il TCO»

(M. Berra)

Flavia Marzano - pag. 30

Premessa / 2 Premessa / 2

La percentuale di utenti che vede nel ROI il parametro principe per una valuazione di convenienza va diminuendo: dal 68% (2007) al 59% (2008).Gli utenti che guardano al TCO sono in aumento: 32% (2007), 41 (2008).

Il ROI cerca l'espansione del ritorno economico (spendo molto per guadagnare di più).TCO mira alla riduzione dei costi (le previsioni sui ricavi sono più inaffidabili di quelle sui costi).

Flavia Marzano - pag. 31

Prima di adottare qualsiasi software, open o proprietario, occorre valutare:

tipo di licenza che accompagna il software TCO

Cos'è il TCO?

Costo Totale di Proprietà di una soluzione IT

Premessa / 3

Flavia Marzano - pag. 32

Sul TCO (Total Cost of Ownership)

acquisto del programma adeguamento dei sistemi installazione formazione personalizzazioni manutenzione e aggiornamento mancata aderenza a standard cambiamento del programma o della software house

Nel calcolo del TCO rientrano i costi di:

Flavia Marzano - pag. 33

«(...) a parità di caratteristiche, il TCO di un software proprietario rischia di essere ben più alto di quello di un software open source, e questa affermazione non dipende quasi per nulla dalla differenza inerente il prezzo d'acquisto»

(F. Pozzato)

Sul TCO / 2

Flavia Marzano - pag. 34

«Se il software open source è maturo, e se l’uso del software proprietario da sostituire non è legato fortemente ad altri sistemi software in uso e non sostituibili, il TCO del software open source è normalmente ben inferiore a quello del software proprietario, e tale vantaggio aumenta nel tempo, una volta ammortizzati i costi della transizione»

(M.Marchesi)

Sul TCO / 3

Flavia Marzano - pag. 35

«Il costo maggiore nello sviluppo in ambiente open source sono le persone. Il costo di sviluppo di un’alternativa in proprio può ridursi notevolmente, anche in forma drastica, se la strada intrapresa è quella di condividere i costi di sviluppo e di manutenzione dell’applicazione»

(Ancitel, Guida Open Source)

Sul TCO / 4

Flavia Marzano - pag. 36

Sul TCO / 5

Flavia Marzano - pag. 37

Aspetti critici e prospettiveAspetti critici e prospettive

Flavia Marzano - pag. 38

Premessa

Modello open source + considerazioni sul TCO

percorso lineare delle PMI verso il FLOSS?

Flavia Marzano - pag. 39

«regalare il software e far pagare il lavoro di progettazione, manutenzione e adattamento alle aziende che lo richiedono è un'idea. Ma potrebbe essere tanto meno redditizia quanto più cresce e migliora il software: perché, migliorando, diventa più facile e gestibile dai non addetti ai lavori, il che fa diminuire il valore dei tecnici che si occupano di installarlo»

(L. De Biase)

Flavia Marzano - pag. 40

Aspetti critici

Caratteristiche mercato italiano:

97% aziende ICT sono micro – imprese bassi investimenti in R&S mancanza di fornitori impegnati in

condivisione di standard mancanza di soggetti in grado di investire nel

marketing di soluzioni open scarsa attitudine a partnership tra imprese

Flavia Marzano - pag. 41

Fonti di finanziamento allo sviluppo del FLOSS:

l’impegno volontario di singoli (programmatori) e talora di organizzazioni (finanziate per lo più con fondi pubblici - Università o Enti di ricerca)

un investimento da parte di una ditta

Aspetti critici / 2

Flavia Marzano - pag. 42

Prospettive

Che cosa dovrebbe motivare l'investimento?

«Si tratta di ritorni strategici a lungo termine, ad esempio supportando prodotti open source per indebolire un concorrente o per favorire prodotti di altro tipo, in sinergia col prodotto os»

(M. Marchesi)

L'obiezione: propositi strategici a lungo termine possono valere per le grandi aziende ma non per le piccole e medie imprese

Flavia Marzano - pag. 43

Prospettive / 2

«Il modello di business open source, aperto anche a ditte medio-piccole, consiste nell'investire nella conoscenza e nello sviluppo dei sistemi, condividendone le spese con altri (la comunità di sviluppo), e rivendendo ai clienti servizi di installazione, configurazione, personalizzazione e addestramento, rinunciando a vendere licenze software»

(M. Marchesi)

Flavia Marzano - pag. 44

Prospettive / 3

Gli asset strategici per le PMI

credere nel valore della community puntare al partneriato tra imprese investire nel marketing di soluzioni open praticare la condivisione di standard e di

esperienze

Flavia Marzano - pag. 45

PARTE IIPARTE IIFocus SardegnaFocus Sardegna

Flavia Marzano - pag. 46

«Per i sistemi paese che non hanno grandi aziende della proprietà intellettuale, questa è l'occasione di trattenere fondi all'interno senza farli fluire in massa verso i paesi che esportano licenze a prodotti software proprietari»

(L. De Biase)

Flavia Marzano - pag. 47

Ricerca Tedis*

Campione di 218 imprese leader nel settore del made in Italy (casa-arredo, moda, meccanica, agroalimentare) e distribuite su tutto il territorio nazionale:ricorso all’open source per classi di fatturatotipologia di soluzioni adottatepercezione dell’Open sourceorientamento all’adozione di soluzioni open

*Technologies in Distributed Intelligence Systems – ente di ricerca della Venice International University

Flavia Marzano - pag. 48

Ricerca Tedis / 2

Ricorso a soluzioni open source

Flavia Marzano - pag. 49

Ricerca Tedis / 3

Ricorso Open source per classi di fatturato

Flavia Marzano - pag. 50

Ricerca Tedis / 4

Impiego soluzioni open source

Flavia Marzano - pag. 51

Ricerca Tedis / 5

Software open source come alternativa credibile

Flavia Marzano - pag. 52

Ricerca Tedis / 6

Predisposizione all'adozione di open source tra chi l'ha già sperimentato

Flavia Marzano - pag. 53

novembre 2007Giornale di Sardegna

La notizia: il comune di Cagliari acquista un tot di computer al prezzo unitario di € 466,00 + IVA (hardware + sistema operativo (os) proprietario preinstallato) Spesa totale: 90 mila euroL'obiezione: non si poteva risparmiareacquistando PC senza os preinstallato?

Il comune di Cagliari e l'open source

Flavia Marzano - pag. 54

Il comune di Cagliari e l'open source / 2

Caso 1. Se acquisto un PC con un sistema os preinstallato e poi decido di sostituirlo con gnu/linux il prezzo iniziale non cambia

Caso 2. Posso acquistare un PC senza os proprietario. L'impressione che il sw proprietario venga regalato è errata

Caso 3. Posso acquistare un PC con os proprietario preistallato e chiedere il rimborso del prezzo per l'os preinstallato che non intendo utilizzare

Flavia Marzano - pag. 55

Il comune di Cagliari e l'open source / 3

Come comportarsi?

Se l'intenzione è migrare da sistemi operativi proprietari a sw liberi, dopo l'acquisto del PC, allora in fase di accordo contrattuale evitare la preinstallazione del sw proprietario a favore dell'installazione del sw libero, allostesso prezzo della licenza del sistema proprietario preinstallato

Flavia Marzano - pag. 56

Il comune di Cagliari e l'open source / 4

«Se i PC acquistati fossero stati forniti senza sistema operativo preinstallato, ad occhio e croce il prezzo sarebbe dovuto essere inferiore a 466 €»

(F.P. Micozzi, avvocato Foro di CA)

Flavia Marzano - pag. 57

Premessa

Osservazioni quantitative sul contesto sardo: analisi indicatori R&S e grado d'innovazione

Fonti:➔ ISTAT – indicatori regionali per la valutazione

delle politiche di sviluppo➔ Osservatorio Economico (www.sardegnastatistiche.it)

Flavia Marzano - pag. 58

Osservazioni quantitative

Fig. 1 Unità regionali che hanno introdotto innovazioni di prodotto e/o di processo

(fonte: sardegnastatistiche.it, anno 2004, valori percentuali)

Flavia Marzano - pag. 59

Osservazioni quantitative / 2

Fig. 2 Spesa media regionale per innovazione delle unità regionali

(fonte: sardegnastatistiche.it, anno 2004, valori in migliaia di euro)

Flavia Marzano - pag. 60

...

Minor spesa quindi ma un livello di innovazione (leggermente) superiore: sintomo di una “capacità innovativa” del territorio sardo superiore (almeno per l’anno 2004) rispetto alla media nel Mezzogiorno?

Questo aspetto sembrerebbe confermato proprio dal parametro “capacità innovativa” calcolato considerando le spese sostenute per attività di ricerca e sviluppo intra-muros dalla pubblica amministrazione, dalle università, dalle istituzioni private non profit e dalle imprese pubbliche e private in percentuale al PIL.

Nel 2005 tale spesa risulta in Sardegna inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto al Mezzogiorno e di ben 0,5 rispetto al territorio Paese; (0,6% “Sardegna”, 0,8% “Mezzogiorno”, 1,1% “Italia”).

Nell’arco del quinquennio la percentuale è in leggero calo (dallo 0,7% del 2000 allo 0,6% del 2005).

Flavia Marzano - pag. 61

Osservazioni quantitative / 3

Fig. 3 Capacità innovativa (spese per attività di R&S)

SARDEGNA 0,6

MEZZOGIORNO 0,8

ITALIA 1,1

(fonte: sardegnastatistiche.it, anno 2005, valori percentuali)

Flavia Marzano - pag. 62

...

Lettura ardita oppure il binomio “minor spesa / maggiore innovazione” ha un suo fondamento?

Flavia Marzano - pag. 63

Osservazioni quantitative / 4

Fig. 4 Produttività del lavoro nelle PMI

SARDEGNA 25,4

MEZZOGIORNO 24,2

ITALIA 31,5

(fonte: sardegnastatistiche.it, anno 2005, valori in migliaia di euro)

Tra il 1998 e il 2005 cresciuta di 4,1 (migliaia di euro), contro crescita di 2,8 in Italia e nel mezzogiorno!

Flavia Marzano - pag. 64

Osservazioni quantitative / 5

Fig. 5 Imprese che hanno introdotto innovazioni di prodotto e/o di processo

(fonte: sardegnastatistiche.it, anno 2004, valori percentuali)

Flavia Marzano - pag. 65

Osservazioni quantitative / 6

Fig. 6 Spesa media regionale per innovazione delle imprese

(fonte: sardegnastatistiche.it, anno 2004, valori in migliaia di euro)

Flavia Marzano - pag. 66

Osservazioni quantitative / 7

Fig. 7 Spesa per R&S intra-muros per settore istituzionale

145870

10550

42234

UNIVERSITA'

IMPRESE

ISTITUZIONI PUBBLICHE ISTITUZIONI NO PROFIT

(fonte: sardegnastatistiche.it, anno 2004, valori assoluti)

Flavia Marzano - pag. 67

Esempi virtuosi non mancano (VI numero “le imprese guida in Sardegna” - graduatorie per società regionali per fatturato, valore aggiunto e per “eccellenza” della gestione aziendale): “crescita della redditività operativa del capitale investito delle imprese eccellenti rispetto allo standard espresso dall'insieme delle società di capitale regionali”.Bilancio ROI «passa dal 10,4% del 2003 al 12,6% del 2005, risultando superiore di diversi punti percentuali rispetto allo standard regionale: 6,8 punti di differenza nel 2003 e 9,5 nel 2005, con evidente allargamento della forbice tra le performance reddituali delle imprese».

Flavia Marzano - pag. 68

Macro-tendenze

Imprese eccellenti laddove “il giudizio di eccellenza si riferisce alla capacità d’impresa di essere in crescita dal punto di vista dei fatturati e del valore aggiunto prodotto, oltre che nell’attitudine alla redditività”, presentano tassi positivi di crescita nei ricavi (+11,5% nel 2005 - standard regionale è +2,9%) e nel valore aggiunto prodotto (+15,9% nel 2005 - standard regionale +7,7%) ottimi livelli di produttività del lavoro nelle PMI bassi investimenti in R&S intra-muros spesa media regionale per innovazione da parte

delle imprese inferiore al Mezzogiorno

Flavia Marzano - pag. 69

«Il gioco strategico va ancora definito. Sul come e perchè la risposta è demandata all'iniziativa e allo spirito imprenditoriale di molti»

Flavia Marzano - pag. 70

Grazie dell'attenzioneflavia.marzano@gmail.com

Questa presentazione, nelle sue parti originali, è coperta da licenza Creative Commons: attribuzione, non commerciale, condividi allo stesso modo, 2.5

Flavia Marzano - pag. 71

Questa presentazione è stata realizzata con Impress di OpenOffice

Le immagini utilizzate sono tratte da La Meta-valutazione. Costruire, valutare e riformulare il sistema di valutazione, di P. Vivolo.