LUCH1;Zli1.: UL! P,';W~('ljJ\GCIC
(1071 - 197D)
DilGGIC) ln BIDLluGl~J\jï'J.A CRI'~lCJ\
by
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Josie Agostinel1i-0ilvDillO
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A thcsis submi ttec1 to the li'acu1 ty 0 f Gracluate t .studies and ReGcarch in partial fulfl1ment of the requiremente ['or the deer\3e of Haster of Arts •
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1,)epartment 0 f Italian NcGi11 Unl versi ty l'1ontreal.
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August 1981. ,
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Josie Agost1nelli-5ilvano
LUCREZIA: UN PERSONAGGIO'
NELLA STORIA DELLA CRITICA
(1871-1978'
,Saggio di Blb1iografia critica
Master of ~rts
, .
The character of :Lucrezia is exceptional at ·least in sixteenth-
century Italiân_ com,edy. The evolutio~ of cri ticism concern1Qg the
whole play 15 'in direct relation to the recognItion of the importance
and comp1exity of this character. Through an analysis of the various
critica1 interpretations of the c,haracter of Lucrezia, we have thus
attempted ta trace the evolution of> cri tlc1sm on Niccolô Machiavel l i' s "
Mandrago1a, ovèr the last one hundred years: from an initial phase of
psychologically and mo-ralistically based cri ticism (wi th sorne socio-
historical overtones) , through a phase in which the profound seriousness . of the play and it5 relatlOn ta the po1itlcal thought of Machiavelli are
• empha~ized, to interpretat{ons of symbolical character, that
paradoxlcally' exaggerates the seriousness of the cornedy.
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Josie Agostinelli-Sllvano
,LUCREZIA: UN PERSONAGGIO
NE.LLA STORIA DELLA CRlTICA
p87l-l978)
Saggio dl BibllOgrafia cri tica
Master of Arts
A travers l'analyse des Jugements critiques du personnag.e de Lucrezia, .,
nous avons tenté de reconstruIre la ligne de développeme.nt de la critlque -
extrèrnernent vanée et compl'exe - sur la Mandrag6'la ae Niccolo MachIavel li ,
au, cours des derniers cent ans'. Le personnag'e de Lucrezia présente des , ' ,
oaracténstiques :t"'f'-è..&--particullères et même exceptlOnnelles, du moins pour
ce -qui est de la comédie du XVIe slèc)e. C'est préci;iémen1 en relatIon à
l'importanl;;e accordée à ce personnage et à sa problêma ticlt~ qu'Il es t
poss Ible de saisIr l' êv·olution de la critique sur toute' la comédie: d'une '.
cri tIque de type psycholog.ique et moraliste à, fond histÇ>rique et sOClal
vers une cri tIque qui insiste sur le sérieux de cette comédIe et sur son
rapport avec la pensée politIque de Machiavelli, pour arrlVer - èn soullgnant
et m~me en exagérant le sérieux de la comédIe jusqu'au paradùxe - à des
lDt~rprê.tations de type symbolique.
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Joslet Agostlnelll-Slivano '0 .'
" LUCREZ~A: ,UN PE RSONAGG ra
, ~ Î\~ NELLA S'FORIA DELLA CRIT! CA
\~ 1871-1978)
Saggio dl Bibliografia critica
, Master of Arts
Attraverso' 1 r analisi deI giudl'Zl critlci intorno al personagglÇJ . ~
di Lucrezia, abbiamo tentato di ncostruire la lmea di svlluppo della
critlca - estremarnente varia e eompl~s~~ - intarno alla Mandragola di
\.\ . \ Nieeolo Machlavelli, negli ultimi cento anm. Il personagglo d~ '.
\ Luerezia presenta delle caratterls'tlche singolari e, per quanta r\~u~da
la c~mmedia deI Cinqueeento, addIrittura eccezionali. Dra, è appunto ~ \
relazlfne al riconOsClmento dell' importanza dl questo personagglo e
della s~ problematlcltà, ehe si veriflea la spostamento della crltiea ." j
, di tutta la commedia da una fase p~icologica e moralisti~a a sfondo
starlCo sociale, ad una fase ln CUl Sl inslste sulla pro fond a serietà
della commedia - tutt' al tro che un Innocuo "badaluceo\' - e sul rapporto
fra dl essa e 11 penslero politico deI Machiavel li, fino ad arnvare,
s~tolineando 0
in-t)rpretaz ioni
anche esasperando flno al paradasso tale serietà, ad
di tlpO simbolieo.
1"
\, !
INTRODUZIONE
Il tentativo di isolare un personaggio nella storia
della critica va ihcontro ad una difficoltà fin troppo
ovvia. Se,. infatt:i, la critica intorna alla Mandragola si
·ricollega spesso inestricabilmente all'interpretazione
gene~ale dell'opera e deI pensiero deI Machiavelli, una
difficoltà di questo genere si incontra, moltiplicata,
quan~o si tratta ~i un personaggio della commedia. Abbiamo
tentato di evitarè~ per quanto ci è stato possibile, tale
diff~coltà, fermandoci, dovunque ci è'sembrato necessario,
e s~a'pure brevemente,' sul contesto critico, nel quale si
inserisce l'interpretazione deI person'àggio di Lucrezia.p
'Del ;esto, l'interesse del~ro tentativo sta proprio
almeno cosi ci è sembrato --- nel fatto che, fissando
l'attenzione sulle varie interpretazioni cri tiche di questo
person~ggio, è possibile metter meglio in evidenza la linea
d:: fVilUPPO deila critica intorno a tutta la commedia.
2
Il personaggio di Lucrezia presenta delle caratteristiche
singolari e, per quanto riguarda la commedia deI Cinquecento,
" l
\
(
addirittura eccezionali. Lucrezia appare poche volte sulla
scena, in tutto quattro volte (III.IO,11;V.5,6), per"un.
totale Q.i diciotto bat~d eccezione della :r5rima,
brevissime. La dichiarazione, di importanza decisiva, che
essa fa a Callimaco, non è pronunciata nella scena da lei " -stessa, ma riferi ta da Callimaco. Nonostante la sua poco
frequente presenza sulla scena, 'essa costituisce il centro
di tutta l' azione.' 1
cià potrebbe esser di per sé non trappo "
significativo, se si considerasse la Mapdragola commedia di
carattere, piut\osto che commedia d'intreccio, applicando
alla commedia una distinzione, frequente soprattutto nella
cri tica dell' ottocento, già m~sa in questio'ne, per quanto
riguarda la commedia deI Machiavelli, già dal De Sanctis.
Ma \ anche a voler ricorrere di nuovo a tal'e dis\inzione,
rimane il fatto --- ed in questo consiste la m~ggiore' singolarità deI personaggio di Lucrezia --- ,che\la commedia
:Si conclude con il colpo di scena deI suo ,mutat~\ atteggia-
~ mento, "per cui essa 'appare come il vero deus ex machina
della si tuazione. Essa finisce co's:L per imporre ~gli avvenimenti il confrollo della sua vOlontà, e introduce un
\
elemento di sorpresa, effettiva, ad un livello di profondità
del tutto eccezionale nel'teatra dell'epoca.
Ce n'è abbastanza per spiegare la grande varietà dei
giudizi critici e ia lorD polarizzazi,o'ne intorno a questo
personaggio~ La cri tica appare ~i visa fra la condanna . '-
(per es., Graf 2, Villari 4, Marcazzan 21, Cavallin~ 59) e
," -
3
- la difesa, deI suo compor~amento (pei' es., Bor~ogJloni 3, '{'
,:1
Giovagnoli 7, Sanesi Il, Tommasini 12, Osimo 13, G.A.Levi 15
e 22, E.Levi 16, B~asucci 39, Pandolfi 40, ecc.),
considerato ora come esempio tipico della corruzione
• dell' epoca, ora come l'unico esempio di onestà in un mon do 0
corrot~o ; ora denunciato come prova di superficiali tà e
di 'debolezza; ora giustificato come conseguenza di un
matrimonio sbagliato, 0 esaltato come esempio di coraggio, •
di digni tà e di forza di caratter~. Tipica, a questo
proposto, la polemica che si svolse negli anni '30 fra il
Marcazzan, acôarii to detrattore di Lucrezia, e Giulio ,
Augusto Levi. Né clè maggiore accorda circa la coerenza
(v. per es. Russo 26 e Blasucci 39) 0 11 inco erenza deI suo
carattere ~ v. p~r .es." 01 tre al soli to Marca:zzan, anche
Chabod 25), 0 anche circa 11 effettivo verificarsi in lei
di un vero e proprio mutamento dlanimo, e ancor mena circa
il moti vo e il signi ficato di tale mutamento.
E· tuttav::ia, nonostante il grande divario delle
opinioni, mi sembra che'sia possibile mettere un certo
ordine nell' apparente caos della lorD varietà, e individuare,
come ho già detto, una linea di sviluppo nell' interpretazion't::
critiê~ di questo personaggio e --- per effetto della sua
stessa singolari tà - di tutta la commedia. cià è
possibile, a condi~ione che si te1fga conto degli scritti'
cri tici più signi.ficativi e che si metta in eVidenza, per ~
ciascuna frase, al di là di una considerazione dispersi va
J''..,
1 ~,
..
'""
\
dei particolari~ dove batte l t accento "della cri tica.
La critica della fine dell'Ottocento, nei suoi
. maggiori rappresentanti, come il Graf ("'2), il Villari (4) e,
almeno in parte, 10 stesso De Sanctis (1), pur~ variando
s:nella difesa e neila condanna di Lucrezia, tende a
trascurare il suo mutamento d' atteggiamento 0 a diminuire'
l timportanza, splegando, ed eventualmente giustificando ,
tutto (è questo, per ésempio, il çaso deI Giovagnoli,7) con
la società d'el tempo, con la corruzione diffusa dovunque,
che il teatro dell' epoca, e la Mandragola in particolare,
rifletterebbero fedelmente~ Il mutamento è apparente: esso
non fa che ri velare la superficiali tà della morale e della
rel;i.gione deI tempo. ~i trattq di una cri tica èhe si muove
su un piano psicologico e" 'etico-sociale. Pur rimanendo su
-questo stesso p!Lano, i cri tici dei, primi anni deI Novecento,
in polemica con i loro predecessori, rivend~canô la forza'
di carattei'e e la serietà di Lucrezia, mettendo in rilievo
il suo mutato atteggiamento alla fine della comm~dia e ,
spiegandolo cqme il ri'sul tato . della virtù delusa e tradita
5
" -da tutti: si vedano soprattutto, cri tici come il Sanesi (11),
: ~
il Tornmasini (12), 1 'Osimo (13), i cui seri tti furono
pubblicati nel secondo decennio deI Novecento. ('
La critica' degli anni successivi insiste sempre di più
sull 'importanza del- rnutamento di Lucrezia, sulla sua
problematicità, che richiede una spiegazione più complessa,
più profonda. La decisione finale di Lucrezia rappresenta
"
, ,
~ .' tJ
"'-0 ~1 trionfo della vi~tù machiavelliana. Alla splegaziane d~
carattere et~co-sociale si sash tu.isce ara/una .spiegazione
0- tèoric?-poli tica, che riprende e ribadisce il tema, già
introdotto dal De Sanctis, della stretto rapporto :(ra 11
Machiavel1i della Mandragola e quello delIe ope:r;,e, maggiori,
come il Princ'ipe e i Discorsi. Il maggiore esponente di ,
./ questa cri tica è senza dubbio il Russo (26), e d' al Russo '">."
risalgono, direttamente 0 indirettamente, esplicitamente 0 , . . imp1icitamente i critici successivi come 10 Hale (34), il
1 . Luciani (35), il Borsellino (per ·10 mena nelI' introduzione
alla sua edizione delle Commedie deI Cinguecen tO'l, 37, del
, " .1962), il ,Blasucci, (39)-, il Catalan'o (41), il Bondanella
(48), fino al Baldan, con uri saggio deI 1978 (62).
Ma intanto una nuova tendenza cri tica si viene
affermando. Se la cri tica deI Russo, e di co1oro che a lui
si ispirano, abbandona il pi~o ,etico-soèiale e sli tta dalla • t
psicologia, nel senso corren t~ della parola, verso una specie . ,
di psicologia IItrascendent8.J.e," e cioè verso una ri-
costruzione psicologica fondata sui presupposti di carattere
teorico:"po1itico deI pensiero ma.chiavel1iano, carêtteristi,ca ,
della cri tica dell' ul timo ventenni.o è la tendenza
all 'interpretaz~àne di tipo simbolico, Mi riferisco
naturalmente anzi tutto alle interpretazioni di ,tipa
smaccatamente allegorico del Sumberg (36) J che risa1.e al f
1961, e del Parronchi (38), e successi vamente a quelle più \
caute e più sotti+i di critici come il Vanossi. (51)\, che
-
.'
7
\ vede nella trama amorosa la metafora di una vicenda politica;
o l'Aquilecchia (52), che sottolinea la presenza nella
commedia, soprattutto verso la flne, e nel persona~gio di
Lucrezia, di elementi del slmbolismo cristiano circa la
mandragora; 0 il Ferroni (54), che vede nel mutamento
finale di Lucrezia il rovesciamento slmbollco 'dl valori
mistici e rituali.
Interferenze fra queste varie.tendenze della critica non
ID'ancano certamente. C'osi, per esempio, l'interpretazione
simbolica è anticipata, ma ln forma lpotetica, dal Guerri '" (23) nel 1932, mentre il Bacchel~i, nel 1960, sembra tornare
ad un'interpretazlone del tlpO di quella del secondo
dec~nnio del Novecen to, m.8. con qualche eco dell' interpreta-"
zione del Russo j e:hl Cavallini (59) e II Napoleone (61)
ritornano al tema della so~ietà corrotta, ma anch'essi con
echi di tendenze erm~neutiche più recenti. Tipico per
tutti il caso del Baldan, l'ultimo critlco da noi studiato,
che si rlfà chiaramente al Russo, ma conclude il sua studlO
cdn l' affermazione piuttosto avventurosa, nello stile della
critlca più recente, che nella lare prima notte d'amore
Callimaco e Lucrezia celebrano un matr~~lo, che rimarrà
segreto fino alla morte di Nicia, preannunciata da certe
'parole di Callimaco, il'quale --- secôndo il Baldan --- farà
del sua meglio per venire in aiuto alla divina provvidenza,
f~cendo morire l'incomodo marito, forse di veleno. ~.
Interferenze di questo genere, inevitabili per la
complessità stessa dell'argomento e pet il diverso impegno
e la diversa origine e motivazione dei varl critici, non
mettono veramente in quest~one la linea che abbiamo tentato
dl tracciare --- Sl potrebbe dire che addirittura la
confermano, per la consapevolezza, implici ta 0 es~licita,
c~e l critici, per dir cosi, divergenti sembrano avere di
essa. Tale Ilnea coincide con la linea dl sviluppo della
critica lntorno alla Mandra~~la. El, infatti, proprio in
relazlone al rlconoscimento, sempre PlÙ insi?tente e declso,
dellllmportanza deI personagglo di Lucrezia e della sua
problematicità, che si verifica 10 spostamento della critica
dl tutta la commedia ùa una fase pSlcologica e moralistica
a sfondo storico sociale, ad una fase in cui si insiste
sulla profonda serietà della commedia --- tutt'altro che un o ,
innocuo "badalucc6" - e sul rapporto fra di essa e il
p~nslero polltico deI Machiavelli, fino ad arrivare, sotto
lineando 0 anche esasperando flno al paradosso tale serietà,
ad interpretazioni di tipo simboli'èo.
* * *
La straordinaria importanza deI De Sanctis nella storia
della critica italiana e la sua persistente influenza anche
su quella più recente .ci hanno, indotti a cominciare questa
bibliografia crftlca con le pagine da lui dedicate alla
Mandragola, nella ~toria ùella letteratura italiana.
Abbiamo proseguito in ordine cronologico fino al saggio del
f)
\ ' «
.\
.;
Baldan, pubblicato nel 1978 •. All'interno di ogni anno
abbiamo adottato l'ordine alfabetico. Abbiamo avuto.cura di
indicare sempre la prima pubblicazione delle opere prese in
esame, e qu~~o ci siamo serviti di un'edizione diversa, ne
abbiamo data l'indicazione fra paren~uadre. Soltanto o
ln vla eccezionale, abbiamo incluso prefazioni alle varie
edizioni della Mandragola, storie'letterarle, ~torie deI
teatro, eCCe Non ci siamo prefissl una cqmpletezza che
avrebbe corso il rischio di esser superflua. Abbiamo voluto '1
piuttosto presentare un quadro significativo della critica,
rappresentatl vo di "tutte le varie tendenze. Hel rinviiy
uno scritto al~'altro abbiamo adoperato, indicandolo fra
parentesi tonde, il numero d'ordine, con CUl tali scritti
appaiono nella nostra rassegna. Ci siamo limitati a pochis-
simi rlnvii di carattere specifico. l punti di contatto fra
i vari critici sono troppo numerosi e troppo evidenti perché
possano, 0 debbano, essere indicati ogni volta. Le pagine
che pre~dono, nelle quali abbiamo cercato di tracciare una
breve storla della critica, sottolineando i punti di contatto
e le differenze fra i vari critici, suppliscono'con evidente
vantaggio a tali omissioni. Abbiamo aggiunto alla fine un
indice dei nomi, che ci sembr~ pdssa' rend~re pi~ facile
l'eventuale consultazione dl questo saggio di bibliografia \'~,
cri tica.
-----------
''\>
1871
1. Frances~o De Sanctis. Storia della letteratura
italiana. '2 voll. Napoli: Morano, 1870. Q;' questa la
data sulla copertina dei due vo1umi: ma il primo usci
effettivamente neII'estate deI 1870, mentre il secondo, nel
quale Sl trova il ca'pi tolo sul Machiavelli, terminato alla
fine deI 1871~ apparve ~Il'inizio deI 1872. V. la nota
introduttiva di Carlo Muscetta, nell'~dizione Einaudi, ,<
Torino, 1958, rlstampata più volte: cito dall'edizione deI
1975, p. xv, che è l' edizione da me adoperata. La part,e
sulla Mandragola si trova a pp. 595-604; per Luçrezia,
v. pp. 598, 606, 602-03~
Il De Sanctis comincia l'analisi della Mandragola con
un paragone con la Calandria. Mentre nella Calandria
l'intreccio è dominato dal caso, nella Manaragola "niente
J0
è lasciato al caso": "Machiavel1i concepisce la commedia,
come ha concepito la storia. Il suo mondo comico è un gioco
di forze, dotate ciasc~na di qualità proprie, che d~bbono
condurre lnevitabilmente al tale risultato. L'interesse è
percio tutto nei caratteri e nel loro sViluppo" (p. 597).
l caratteri più importanti sono, 'per il De Sanctis, Nicia,
da una parte, e fra Timoteo, dall'altra. Ma "l'obbiettivo
\
dell'azione comica ~ la moglie, 'virtuosissima e prudentis-
sima donna, vera Lucrezia" CP. 598). Servendosi della
terminologia deI Principe --- il che mette in evidenza la
stretto rapporto istituito con ~l pensiero politico deI
Maehiavelli - il :De Sanétis afferma· che, Lucrezia deve , 0
esser vinta "non con la forza, ma con l' astuzia" CP. 598).
J l
E cio proietta nell'azione comica "una luee fosea," nella
quale si riflette la corr~zione di quella società, osserv~ta i
dal Machiavelli con "alcun c~e di tristo e di serio," con
quella s~essa "spaventevole fredçiezza con la quale ri trae
il principe, 0 l'avventuriero 0 il gentiluomo" (p. 603).
Lucrezia è la vittima di questa società,di questa corruzione.
Tanto il frate, che dovrebbe rappresentare la fede
religiosa, quanto la madre, 'che dovrebbe rappresentare
l'affetto Slnçero ed onesto, c~rcano di corrompere un'anima
sana, fragile e virtuosa. Il frate, un uomo senza scrupoli,
si serve di esempi tratti dal Vangelo e Qalla Storia Sacra.
La madre, accecata da una "ignoranza superstiziosa," aiuta
il frate a portare avanti il t~rpe negozio. E L\lcrezia è ,
vin ta. Nessun aecenno alla decisione finale di Lucrezia di
accettare Callimaco,come suo amante per sempre~essuna indicazione circa il modo come dovrebbe essere interpretata.
1878
2. Arturo Graf. liTre commedie i taliane deI
Cinquecento." Studi drammatici. Torino: Loescher, 1878,
pp. 83-162.
. ~-_ ... ...,.-.-
, , ,~
(
" . l "
, 'Per Lucrezl"a, v. pp. 140, 158-61.
Il Graf dedlca all'analisi della Mandragola quasi .,.
cinquanta pagine. Egli inizia l'anal:isi col paragone fra
la Mandragola e la Calandria. Stabilisee 'poi un legam~ fra
la Mandragola e le opere poli tiche deI Nachiavelli. L 'ldea J'
o 10 spirlto che annoda questo leg~e è la politica. La
Mandragola rientra in questa visione politica in quanto
anche in essa -il Machiavelli "rlmpiange di dover contemplare
l~ corruttela sf~rmata e crescente" (P. 12B) della società'~ " ",:1"
italiana. La ragione p~ecipua di questa corruzi~ne è la
"perversione deI sentlmento religioso" (P. 128). Il Graf
eS}9one poi la trama, discute l' aspetto satlrico e" osceno •
~della commedia e infine esamina minutamente -il dramma e i > ,
, personaggi. L'importanza del discorso sul personaggio di
Lucrezia consiste ne,! fatto che essa, come gli al tri !" , .. ~
personaggi e quindi tutta la commedia, è collocata dal Graf , "-
nella visione poliJriico-sociale deI Machiavelli: "il
Machiavélli considera con mente di politico tutti i fatti
della vi ta sociale. Una religione corrot'ta è anzi tutto per " lui un male politico, 'e, come tale, con agni sua passa il
combatte" (nota l a p. 156).
LucreZia non sénte intimamente la religione, i suai
sentimenti religiosi sono superficiali. Il Graf non ha
parole di compassione per Lucrezia, anzi la tratta con
moIta durezza. Egli afferma che Lucrezia ci è rappresentata
come una sposa onorata e fedele a~ marito, una donna onesta
., \
. .
" ,
~
e tan~o pudica ch~ Callimaco vede in questa suà onestà un
grande ostacolo. Quindi noi siamo portati a compiangere /
Lucrezia come vi ttima innocente. Ma, "tale compianto ella
non meri ta" (P. 158) ~ Lucrezia accetta came amante Callimaco f
dopo che q~est'ultimo le ha palesato l'inganno e il suo
amore, perché essa non ha la forza di rifiutare quelle c" il
cielo le ha comandato, e non ha avuto il coraggio di
sottrarsi all'aut'orità deI confessare ~ della madre:
"poiché l' astuzi.a tua, la sciocchezza deI mio mari to, la
se~plicità di mia madre e la tristizia deI mio confessora
mi hanna conootta a fare quello che mai per me medesima
arei fa~to, ••• non sono sufficiente a recusare quello che'l
cielo vuole che io accetti" (V.4). Quindl la ~ua virtù di
prima non era vera virtù ma soltanto mancanza di colpa. Il
Graf dice, "la sua è scimuni ta santi t'à e una santa
scimunitaggine, che guai que~ giorno ch'abbia a trovarsi a
qualche cimenta" (p. 159).
Lucrezia è debole, influenzabile e indecisa, e un vero
. sentimento religioso non pua sUBsistere in un'anima che
segue i dettami qegli al tri,. Addiri ttura il Graf mette la
religione di Lucrezia alla pari della religione deI frate: _
"la religione di lei fa bella accompagnatura alla religione
deI frate, anzi è con q~ella una medesima cosa. La
religione deI frate consiste nel dir l'uffizio ••• la "
religione di Lucrezia consiste nel ••• confessarsi con
salutifera frequenza" (P. 158). Quindi la cosciénza di
"
, " " "
/
Lucrezia consiste di un bagaglio pieno di superstizioni, 1
dubbi, esi tazioni, e paure. / Il su-o equilibrio in~tabile }
!
crolla al primo urto, "e la madonnina si trasforma in
amasia" (P. 160). La superstizione le fa accettare, senza
scrupoli, l' adu1:_terio. Secondo lei, un comando divino non
si pua disobbedire. Abituata ad avere una guida che deeide
in sua vece, essa si dona a Callimaco. La sua coscienza
non soffrirà ed essa potrà v~vere placidamente col marito
e con 1,1 amante, che IIla celeste disposizione" le diede. E -,.---....~"" .......
sè""'a vol te essa sentirà la vbee de42-a sua coseienz~, qualche
preghiera 0 elemosina al frate dissolveranno ~ suoi dubbi; e
poi "le opere contan poco, la fede è quelia che salva"
(P. 161).
Il Graf stabilisee un rapporta fra Lucrezia e la madre.
Alla: fine Lucrezia incomincia ad assomigliare a sua madre:
" ••• ella è sulla 'via di diventare, come questa fu già, una
buona compagna, parata sempre a prendere il mondo come
viene, purché non si gravi la coscienza" (P. 161). Egli \si
ferma sulla coerenza deI carattere di Lucrezia. Il suo \ ,
carattere è coerente, perché l'uni~o mutamento è il 1 ."
passaggio dalla timidè,~za di prima alla franchezza di dopo.
Q~esto, secondo il Graf, non è che un cambiamento 1
"l~evissimo" (P. 1.61). Lucrezia ha seompre avuto un
sentimento superficiale della religione ed è sempre stata
debqle di. carattere. Il Graf iqti tuisce un paragone fra la
Lucrezia fiorentina e quella di Roma. La scelta deI nome
-;
/
/
\ \
15
Lucrezia per descrivere una donna virtuosa, è ironica
~pirché le Lucrezia fiorentine sono diverse da quelle di
• Roma., oLa Lucrezia della leggenda si "uccide, mentre la nuova
Lucrezia àcconsente all'adulterio. *
1881
3. John Addington Symonds. Renais~ance in Italy.
Londra: The Ballantyne Press, 1881. ~dizione adoperata:
1937, I, 93-167.~ P~r Lucrezia, v. pp. 143-45.
I~ Symonds afferma che la Mandragola offre al lettore
contemporaneo un quadro sinistro e repulsivo della vita
, fiorentina del Cinquecento., Passa poi all' esposizione qella
trama e ad una breve analisi dei personaggi. Il discorso
sul personaggio di Lucrezia è introdotto per dimostrare
come inevîtabilmente una donna virtuosa si corrompa in una "
società corrotta.
Lucrezia è ~na donna bellissima'che possiede un fascino
irresistibile. Essa è pure'una moglie che adempie questo
ruolo mirabilmente. Lucrezia è la moglie perfet.ta, ' fedele, .. obbediente e assennata. Queste caratteristiche positive
" proibisc,ono a Luc~ezia di accettare, in un primo momento', il
\ piano di dormire con unD sconosciuto. Abituata a non
ribellarsi, Lucrezia rivolge tutta la sua attenzione al
piano propostole e 10 trova disgustoso e detestabile:
. '
,
J H ••• questa mi p'~re la più strana, di avere a sottomettere el
corpo mio a questo vituperio ••• " (111.10). Lucrezia accetta f
il piano perché è debole e non riesce a sottrarsi aIle
sofisticherie deI frate e aIle pressioni della madre.
Nondimeno ,Possiamo anc,ora scorgere in lei la voce della
savi~,zza e délIa diri ttura. Essa accetta poi "il piano, mal-
volentieri, "10 son" corttenta; ma p.on credo mai essere viva '-
domattina" (III. Il). Nell' accettare Callimaco come aman te,
Lucrezia mette da parte la sua debolezza e la' sua renitenza.
Il Symonds nota un contrasto nel carattere di Lucrezia. 'Da
moglie inespugnabile, virtuosa, fedele, ubbidionte, debole e
savia Lucrezia diventa una moglie risoluta, forte,
responsabile e certamente corrotta. La vita fiorentina e la
società deI Clnquecento era indecènte e corrott~, e cosi
anche Lucrezia, donna deI sua tempo, alla fine si compiace
della sua corruzione.
1882
4. Pas~~e Villari. Niccolà Machiavelli e i suoi,
tempi. 3 voll. Firenze: Le Monnie~, 1877-82. III (1882).
I~~dizione adoperata: Milano: Hoepli, ,III, 1897, 149-64J
Per Lucrezia, ~. pp~ 152, 159.
La Mandragola è doppiamente importante. Essa ci' fa '
conoscere "il genio comico deI Machiavelli e il concetfo'
ch 1 egli, s'era formato della società deI suo tempo" (p." 151) ~
J,
\.
..
1 .
/
Il discorso sul pe~onaggio ai Lucrezia è introdotto per
dimostrare il IIvuoto orrendo, spaventoso che è nella
coscienza di tutti, If per cui li vediamo "passare dal bene al
male, senza quasi accor?ersi di mutare ll CP .. 159).
17
La spiegazione che viene data dei motivi per ~Ui Lucrezia non vuole accettare in un primo momento il piano di
dormire con un ignoto, èche Luc.rezia è una donna buona ed
onesta. Il Villari nota: Illa sola persona che ~ppare onesta
è la giovane sposa" CP.' 159). L ranima virtuosa e semplice
di Lucrezia non sa persuadersi che un uomo debba morire per
disonorarla. Essa non comprende il ragionamento fattol~
dalla madre, "ma di tutte le cose che si son trattate,
questa mi pare la più strana ••• " (111.10). Essa accetta poi
il piano perché non ha una sua propria volontà. Anche se
prova orrore e cerca di dibattersi e di resistere alla madre
e al frate C "a che mi conducete vOi, padre?1I 111.11), m~ssa
dinanzi ai sofismi,del confessore, cede. Lucrezia è,dunque,
un essere debol'e, languido e senza voloptà. E se alla fine
accetta Callimaco come amante è perché in lei, come negli
altri personaggi, c'è un vuoto interiore: l'inconsapevolezza
del cammino che porta dal bene al male. Seguendo i precetti
(dettatil'€ da àl tri, Lucr~zia non si rende conto delle sue
azioni; cosi non solo si rassegna, ma si compiace nella '
nuova situazione d'immoralità.
l
, 1
~ r,
c, ~ • 5. Adolfo Borgognoni. "La Mandragola." Domenica
letteraria, l (1882). ~dizione adoperata: Disciplina e
sp'ontanei tà dell' arte: Saggi letterari. Bari: Laterza,
1913, pp. l09-123~ Per Lucrezia, v. p. 122.
Al1'inizio deI saggio, il Borgognoni afferma che il suo
scopd è di rive~ere il ~iudizio critico deI Villari (4).
Nel contesto di questa revisione, egli sottolinea la
lInaturale,zza nei caratteri e nel dialogo" CP. 122). Ogni
personaggio usa la lingua abi tuale vi v$. nel suo amblcnte.
Gosi pure Lucrezia utilizza il linguaggio usato da ogni
donna~el ~uo ceto. Essa non comprende come un uomo debba
morire per disonorarla e si esprime con un linguaggio vivo: "
"io ho sempre mai dubi tato che la voglia chê Messere Nicia
_;:-,!1a, d' avere figliuoli, non ci, faccia fare qualche errore ••• " 1
. ~èIII.lO). La sua lingua è semplice, dolce e fresca, adatta
alla sua squisita e commovente ingenuità. Essa cerca di
d,ibattersi contro i ragionamenti sofistici deI frate: "che
cosa mi persuadete VOi?" Finalmente Lucrezia cede ma molto
mal volentieri: "io sqn contenta; ma non credo mai essere
vi va domattina" (111.11).
1887
6. Ruggero Bonghi. "Le nostre commedie deI secolo' XVI ~
e un dramma francese deI XIX." N1.:1.ova antologia, XCI (1887),
209-24.
\
Ill,
,Per- Lucrezia, v. pp. 212-13.
Il saggio è stato scritto in occasione della rap
presentazione della Mandragola e di al tre commedie del
Cinquecent9 a Torino. Queste commedie, secondo il Bonghi,
non av~ebberp dovuto essere rappresentate a causa della lorD
osceni tà. , Egli è, pero, più cauto nel condannare là .,. Mandragola. Lô spirito comico della commedia non si basa
sUll'oscenità. Lucrezia, sulla quale il Bonghi si ferma
Brevemente, è un ~sempio,dellà tematica amorosq della com
medià. Essa è ingannata e disonorata dal frate e dalla
l J_ ,-
madre unicamente per soddisfare l'amore carnale di Callimaco.
E' vittima della sua società e di un amore animalesco.
l' amore, ri tratto n,ella Nandragola, non è che il "ri trovarsi
una persona d'un sesso accanto a una dell'altro" CP. 213).
G (
7. "Raffaele Giovagnoli. "La Mandragola di Niccol0 j
Machiavelli." Nedi Vazioni di un broniolone. Roma: Perino,
1887, pp. 301-406. -
Per Lucrezia, v. pp. 311, 328, 337, 354-55, 365-73.
Il Giovagnoli dedica oltre cento pagine all'analisi o ,
della Mandragola. La Handragola e per lui un '.Elpera d' arte
dove appaiono pure le idee deI Machiàvelli pensatore,
politieo e filosofo. In un'attenta analisi dei personaggi,
il Giovagnoli mette tn rilievo la loro naturalezza e veri tà.
Anche il personaggio di Lucrezia è un esempio di cio.
Il rende palese il carattere di Lucrezia
..
anche prima che essa appaia sulla scena. oCallimaco trepida, ,
perché "in prima mi fa guerra la natura di lei, che e
onestissima ed al tutto aliena dalle cose d' amore ••• " (1.1). , . La conosciamo quindi come una donna non solo dolce, bel1a e
soave, ma pure buona, onesta e pia. E questo spiega perché,
in un primo momento, essa non vo&;lia"accettare il piano di
dormire con uno sconosciuto. Lucrezia è una donna che non
ha passioni da soddisfare. Il ruo istinto pudibondo non'vuole )
commettere 0 quella bestiali tà e la sua COSClenza one'sta le
ispira parole' persuasive: !fio hG sempre mai dubi tato che la
voglia che Hessere Nicia ha, d' avere figlluoli, non ci
faccia fare qualche errore ••• " (III.IO). Essa accetta poi
il piano perché è debole e dominata da dubbi religiosi. La
rassegnazione è la naturale inclinazione del sua animo.
Anche se Lucrezia è "l'unica persona veramente sana, vera-
mente onesta dellaq commedia," anche se essa "lotta accanl ta
mente, spinta dal sentimento puro della sua pura coscienza,
contro le insidie che le si tendono da ogni parte" CP. 355),
alla fine è vinta'perché tutti quelli che la circondano, il
marito, la madre e particolarmente il frate con la sua
autorità e i suoi ragionamenti sofistici, hanno voluto fare
di lei un'adultera. Ai ragionamenti deI frate, es sa
reagisce col suo buon senso e col SUD pudore naturale:
"parlate voi davvero, 0 motteggiate?" (III.ll). Alla filfe
essa' si "sottomette più che non aderisca," ma ha ancora un
resto di pudore: "lO son contenta; ma non credo mai essere.
• \
"
viva domattlna" ( Luèrezia profferlsce pOl II suo
ultimo grido, che esprime gli scrupoli, le paure ed i dubbi
della sua coscienza: IIDio m' aiuti e la Hostra Donna che io
non CàPlti male!" 011.11). Arrivato il nf'omento in CUl si
deve mettere a letto, essa si dimostra molto riluttante e
Messer l'Ilcià' -ci riforiscc la sua resistenza. ESBa accetta
Callimaco come ~an~e, perch6 questi le dice la verità . .../ . ',. ,
rivelDndole l'inganno di cui è stata vlttima e insieme il
sUG) amore sincera. Essa si abbandona aIl' affetto sincero
e caloroso di Callimaco. c'è pero un altro fattore
importante. Lucrezia applica secondo il proprio comodo la
morale preùicata dal frate. Hell 'inganno operato dal-
l'amore di Callimaca, dall'astuzia di Ligurio, dalla ~
stupidi tà di Ihcia e dalla corruzione deI frate, Lucrezia
vuole vedere un comando di Dio. Essa vuole evitare dubbi e
tormenti di coscionza. ,
Il carattere dl Lucrezia non rimane coStante. Dà donna
casta, dolce, soave, umile e timida, Lucrezia diventa
audace, indoc'ile e quasi sfrontatCa. Aggiunge a questa
21
sfrontatezza 9ure u~,sentimento dl disprozzo e pi rancore
verso il marito. Da massaia frugale essa diventa un'adultera
li'berale. Quei soldi che Lucrezia regala al frat"e rap
presentano il "perdono il quale ella gli accorda deI tiro "
Iatto~le/~ (P. 373), per le dolcezze che ha ricevuto e
riceverà nel futuro. Questi senti~enti contrastanti sono
visti dal Glova~noli come una conseguenza naturale di tutto
/
c~o che è accaduto a Lucrezla. Il· Glovagnoli mette in
rîllevo il rapporto conlugal.e fr..<0 Lucrez~a e lTlcia. Quando
Lucrezia è resa consapE;vole dell 'ingillino dl CUl è stata.
vittima, ess~ guardâ con occhi Iimpidi la realtà che la.
circonda. Si rende conta che suo mari to ,è' vcramen te uno .. .
stol to che non meri ta ln'dulgenza. Inol tre, essa nota una
grande differenza tra l'amore q.sico dl Call1macCJ e qVE(llo
di lhcia. CaIIlmaco -è giovane quindi II suo œnore è pieno
di "dolcezze inebrianti," mentre ~'amorf. ~cI grossolano e
invecchiato Nicia è "gl~ciale e abi tudinario" (P. 370).
Il Giovagnoli cQnclude polemlzzél?do contro il Graf (2).
Il Graf lamenta la c1ebolezza deI sentimento religioso e la
fiacc,hezza della virtù di Lucrezia. Il Giovagnoli aVerma
invece cbe Lucrezia ê il prodotto deI suo tempo, del costumi
e dell'educazione che ha ricevuto. EGsa è Guperctiziosa,
debole e buona e di conseguenza. è acquiescente., In mezzo
a quella gente, il Machiavelli non poteva immaginare una.
'. . donnai virtuosa come la" Lucrezia antica, perché si Garebbe
trovato ln "éontrasto con la log~ca e con la verltà.
Il Giovagnoli fornlsce un' ampia bi bliografia;
1899
8. Giovanni A. Galzigna. "La donna nella commedia
erudita del '500." Rivista dalmatica, l (1899), 181-94.
I~ Galzigna passa in rassegna i di versi tipl di donna
..
" 2)
che s' incontrano nella commedia del '500: madri di
famiglia, serve, cortigiane, fanciulle, mogli. Nelle
commedie itpliane, contrariamente a quelle latine,
l'arl;omento della giovane moglie adul tera era accettato dal
pubbI1CO.- LucreZla " donna che rispecchia 'i tempi in e una . cui vive. Partendo dal presupposto che le donne deI '500
- t / Lucrezia è virtuosa "per circostanze non er~o Vlr uose, e "
non per convinzione" CP. 194). Inoltre, essa-ha un marito
tanto 5ciocco e'ridicolo che non esita a spingerla nel-
l' adul terlo. La donna della commedia cinquecenteqca, in
questo casa Lucrezia, corrisponde esattamente alla donna
quale era, nella società i taliana deI tempo. Alla mancanza
d.i. virtù ci vil1 e di senso del dovere fa riscontro in
qùest'epoca, la mancanza di rispetto per la donna e per la
famiglia.
1901
9. Gian Battista Pellizzaro. !l La commedia deI secolo
XVI e la novellistica anteriore e contemporanea in Italia.
Vicenza: Raschi, 1901.
Per Lucrczia, v. pp. ,89-91.
Il Pelllzzaro si propone -di "mettere in sodo quale e
quanto sia l'influsso della novella sulla commedia" (P. 77).
Egli passa, quindi, in rassegna i vari personaggi della J
M~dragola ricollegandoli ai personaggi d'e-Ila novel1istica.
.',
(
Tanto nelle commedie del '500, quanto nelle novelle, manca
la nozione esatta della moréÙl tà nelle donne e "se alcune
sono virtuose, sono tali, nqn già per convinzione ma perché
favorlte dalle clrcostanze, mentre quasi tutte' aecettano
volonterose 11 fatto eompiuto " (P. 90). (v. G"üzlgna, 8).
Egli istituisce un paragone fra il personaggio di Lucrezia e ~
il personaggio di Mante nelle Cene (II.2) del Lasca. in una
si tuazione slmile, ambodue le donne reagiscono analogamen te.
Scoperto l'lnganno a cui erano state sottoposte, ambedue
rieonoscono l'imbeclllità deI marito datole dai parenti, e
decidono di non rinuneiare éÙl' amante che 'è stato data lorD
da t;-na "celeste disposizione." Il Pellizzaro trova riscontrl
~ pure nelle fiabe. Lucrezia deve bere la mandragola per
diventare feconda. Pero questa mandragola avvelenerà il
primo uomo ehe abbla un contatto fisico con lei. Eeco 11
moti va deI bacio fatq.le che si ri trovD- in tu tte le raceol te
dl fiabe.
1902
10. Dante Bicehi. Pre fazione alle: Commedie di Niccolà
Hachiavel1i. Milano: Se.,nzogno, 1902, pp. 5-18.
~ucrezia, v. p. 13.
Il Bicehi esamina prima le ragioni poli tiche e 'psleo1oglche 1
che hanno Splnto il Machiave11i a seri vere la Mandragola.
Egli accenna brevemente all' argomento della commedia e passa
-- ,-
-;
\
all 'analisi dei personaggi. Contrariamente ai personaggi
delle comme die dell' Aretino e deI Bi bbien<?t, i personaggi
della l1andragola non sono corrotti. Essi hanno "sol tanto
un senso morale cosi poco equilib~à.to che basta un pic,colo
urto a far traboccare la b7-~c~a" (P. 12). 'Cosi, Lucrezia,
benché d'indole non triste~ è fatalmente trascinata al male
J dall'lnganno. Lucrezla e la moglie onesta, casta, ritrosa ,
e pia di Messer Nicia. E' sempte roni tente e timorosa "di
25
non capi tar male" (111.'2), e accet ta di dormire con lo~
sconosciuto, soltanto dopa che il suo venerato confe~ore la
persuade che si t[atta dl un peccato veniale, "che se, ne
va coll'acqua BEm:detta ll (111.2). ~ Quindi, Lucrezia, (e ·.10 . , stesso vale per gli al tri personaggi), non è !Inauseante" ma
"simpatica" (P. 13).
1911
'-Il. Ireneo Sanesi. La commedia. Storia dei generi'
letterari. 2 voll. VJilano: Vallardi, 1911. [~diZio~e
adoperata: 1954, l, 253-66.J
Per Lucrezia, v. l, 261-63.
Il Sanesi inizia la sua minuziosa analisi critica della
Handragola lodando il valore 'artistico di questa commedia.
Discute la datazione della commedia che, secondo il suo '0
parere, è da riportare al 1520, e poi passa all'esame delle
emozioni e delle azioni dei personaggi. Soltanto Messer
..
.)\
,1
....-- .. --
'Nicia è una caricatura. Gli al tri personaggi sono, invece,
vi vaci, e \verosimili. Essi sono la "real tà' ste'ssa che
di vi~ne poesia" (P. 260). ,
Lucrezia, appunto, non e ~n ,
simbolo astratto, ma un ossere "d 1 ossa e di polpe fi (p. 265).
Il discorso sul personaggio di Lu~ezia occupa un posto di
rilievo nel saggio deI Sanesi.
Benché Lucrezia abbia un rpolo secondario nolla
commedia, la sua "dolce e simpatica figura viene delineata
magistralmcnte" (P. 261). Sin dalla seconda scena deI
terzo atto, Messer IJicia informa L:i$urio che, ancorché
Lucrezia sia una donna religiosa, la sua digni tà e onestà \
la spîngono a rinunciare alle praÙche religiose quando
inaspettatamente la lorD osservanza la mette davanti ad una
tentazione 0 un pericÇ)lo: "ma sondole detto da una sua
vicina che, slella si botava di udire quaranta mattine la
,,~rima messa de' Servi, che la impregnerebbe, la si boto ,e e )r
angovvi forse venti mattine. Ben sapeto che un di que'
fratacchioni Il comincio a'ndare dlatorho, in modo che la
non vi voIse più tornare ••• ," (111.2). n Sanes~ rileva
che Lucrezia, in un pr~mo momento, non vuole accettare il
piano di dorrnire con unD sconosciuto perché è una donna
reli'gïosa, virtuosa, onesta e umile. Hella decima e
undicesima scena deI terzo atto Lucrezia si oppone.a
Sostrata e a fra Timoteo con timidezza e naturalezza. Questo
comportamento non esclude una certa rassegnazione, sentimento
tipico delle persone oneste c virtuose. Alle osservazioni
.'
1 1
2'1
<) ,
di Sostrata, secondo la quale lei, sua madre, non le
dare.bbc un consiglio "di casa, che non stessi bene," Lucrezia
risponde: "la ho sempre mai cJ,ubi tato 'che la voglia che
}\lessere Hicia ha, d' avere figliuoli, non ci faccia fare
qualche crrore ••• Ma dl tutte le case che si son tentate,
ques~mi pare la più strana •• ; che io non crederei," se io
fussi sola rimasa nel mondo, e da me avessi a risurgere 1
l'umlma natura, che mi fussi simile partito concesso" (111.10). r •
1 E alle esortazioni~incessanti di Sost~ata di affidarsi al
consiglio del frate, Lucrezla risponde affannosamente: "10
sudo per la 2 passione" (III.IO). Essa accetta poi il piano
a CaUsa def'le pressioni incçùzanti della madre e dei sottili
:ragionamenti di fra Timoteo. f
Tl Sanesi spiega per filo e per- segno tutto il ragiona-
mento del frate. Il frate afferma di. essere "stato in su'
librï più di dua ore a studiare questû caso" .(111.11), e
~onclude che l' affare proposto a Lucrezia non è tanto ~~-~- .
terribile quanto pare. Dopo questa affermazione, il frate,
sicl1ro di sé, espone tutte le ragioni che confermano la sua
asserzione. cioè dove è u:q 'Ibene cer-to e un male incerto,
non si debbco- mai lasciare quel bene per paura di quel male,"
e nel caso di Lucre zia il bene certo èche acquisterà "una
anima a Messer Domeneddio," il male incerto è la possi bile
'morte del giovane che dormirà con lei. Fra Timoteo assicura ~
poi Lucrezla che essa non commette un peccato perché la
vOlontà, che sol tanto potrebbe essere peccatrice, in questo
\
..,...
" " ,v
\ '
2'j
caso non collabora, col "suo corpo. Inol tre, "el fine si ha a
riguardare in tutte le cose" (III.ll). L'anima di Lucrezia
si affanna e si turba e interrompe timidamente il discorso
del frate: '~arlate voi davvero 0 motteggiate?~ •• Padre,
no; ma questa ,mi pare la più strana co sa che mai si
udissi... Dio el voglia!... che co sa mi persuadete voi? ••
A che mi conducete voi padre? •• (111.11). Cosi anche se
Lucrezia interrompe il frate, e da donna v~rtuosa qual'è
resiste Di ragionamenti sofistici e sott'ili di lui, e ai •
tentativi incalzanti di persuasione di Sostrata, 1_' insieme
di queste pressioni fa si che essa si :rassegni al "proprio
destino," con una "repugnanza ombrosaH CP. 263) per quelli'
che la spingono a compiere la cattiva azione: "la son
con tenta; ma non credo mai essere vi va domat tina" (III.ll). -<
Pe,:.r sottolineare la castità e la virtJ di Lucrezia-,'I'
il Sanesi, prima di elencare i moti vi per cui Lucrezia
accetta Callimaco come amante per sempre, afferma ancora
una vol ta: "è, insàJ!ul1Çl, una casta e no bile figut,a di donna
che il Machiavelll ha scolpito vigorosamente, con pochi
tocchi" (p. 263). Da donna ingenua e pura, Lucrezia
diventa donna decisa, disillusa e responsabile delle sue -'>
azioni. Ed ecco i moti~i psicologici della trasformazione 1
interior,e di Lucrezià. Lucrezia si disponc a tradire il
mari to e ad abbandonarsi all' amor'e ,di Callimaco" perché , \"
tutti i suai cari l'hanno ingiustamente trascinata in un
peccato che lei non voleva compiere. Il ,sanesi mette in
--1 ,
\
-.
'evidenza che la trasformazione di Lucrezia è naturale e
necessaria. Ora che "agni velo" (P. 263) le è caduto dagli
occhi, che si è acco:r:ta della nequizia degli uomini e che
ha.acquistato non solo una felicità inaspettata ma pure
11 affetto e confidenza di un giovane, "dovre,bbe ella serbar
fede oJ. mari to, portare rispetto alla madre; mostrarsi
reverente al frate? e dovrebbe, per un'idea astratta e
quasi direi convenzionale d~i suoi dov~ri, rinunziare al-
29
, 1'1 amore, alla bellezza, alla giovinezza, alla gioia?" (P. 263).' . ~
Il Sanesi rlsponde che se Lucrezia rinunciasse alliamore, si
alienerebbe dalla vita e dalla verità; non solo, ma la
sua non sarebbe più "virtù' ma ·stol tezza" CP. 263).
12. Oreste Tommasini. La vi ta e gli seri tti di
Niccolo Hachiavcl1i. 2 voll. Torino-Roma: Loescher,
1883-1911, II (1911).
Per Lucrezi.a, v. PP. 389-402. _ ... fI "
Il vero significato della Mandragola secondo il
Tommasini è incerto. ,Egli si ferma a discutere due <
personaggi: fra Timoteo e .Lucrezia.
. Lucrezia è una donna virtuosa, onesta, buona, savia
e vereconda. Essa cerca di ribellarsi al piano di qormire
con una sconosciuto e vinta emette l'ijltimo grido di pudore:
lia che mi conducete voi, padre?" (III.ll). Essa accetta il
piano per il confluire di tante forze che sconvolgono la
sua'lInaturale virtù" CP. 395). Queste farze appartengono
. , (1
'alla realtà circostante. Esse sono l'ignoranza della madre,
llingenuità deI marito e specialmente la c'orruzione della
Chiesa. Si aggiunge a queste forze la voglla di Lucrezia
di essere madre. Lucrezia accetta poi Call1maco come "",amante,
perché è improvvisamente spinta ad accorgersl della brutale
real tà. Essa Sl trova davan t~ ad un uorno che l'ama e che
le racconta come tutti l'abbiano ingannata. Suo marito fa
dl lei una prostituta, il suo confessore ha agito in modo
turpe. Lucrezia si vede derisa: /
"tutto l'edificio morale,
in cui fu cresciuta cosi, le crolla subito in torno" CP. 401).
L'unico appoggio che le rimane è l'affetto sincero di
Ca11imaco. "-11 Tommasini avverte un contrasto nel carattere di
"1ucrezia, nel suo mut~ento da donna virtuosa ma passi YB:.
in donna attiva, conscia di sé, forte e decisa. Il 1
carattere forte che Lucrezia viene ad assumere è Una
condizione psicologica che il critico avyicina a quella
di certi personaggi di· Ibsen. Il Tommaslni discute pure i
rapporti di Lucrezia con Nicia. La ragione per cui Luc,rezia
cade nell' inganno sta nel fatto che lücia non è il mari to
ideale. Lucrezia è una donna malmari tata. Nicia non sa
apprezzare le quali tà di lei. Egli è u.n vecchio rimbambi to
che non comprende e non apprezza L~crezia. Infine Nicia
sottopone Lucrezia al più grande vi tupeno umano "per sua
esclusiva preservazione egoistica" (P. 401). Questo
matrimonio "mal contratto" costi tuisce la sciagura di
1 1
]1
Lucrezia, essa troverà la felicità soltanto ingannando Nicia,
the l'aveva ipgannata a sua volta. , .
Il Tommasini inserisce 'la sua intarpretazione deI
carattere e della vicenda di Lucrezia nell'interpretazione
generale della Mandragola. Nella soddisfazione finale di
Lucrezia si scorge un "fondo di disprezzo atroce ll (P. 399).
La Mandragola "fa ridere, ma conturba"; essa ha flamaro fondo
e lietissimo fine fi (P. 397). Come la c'ommedia, Lucrezia
sembra arrivare àd un lieto fine, e cioè alla sua h
soddisfazione personale; pero questa non èche illusione.
Nell'inaspettata felicità e contentezza d~Lucrezia è ,
visibile un fondo di dispr€zzo. Essa disprezzerà se stessa
e tutte le istituzioni della sua società. Cosi il
'Tommasini ha ragione di polemizzaré contro il Feuerlein
(uDie i talienische Komodie des XVI J ahrhunderts in ihren
Anfangen,1I . ..
Preussische Jahrbucher, 1881, p. 17), secondo
'" il quale la Mandragola predica l'evangelo deI libero'
amore (nella nota a p. 396). Questa tesi non è accettabile
perchG nella t-1andragola e nel riso dell' aU,tore c' è un
fonda amaro. Il Tommasini conclude accennando al fatto
che quei cri tici 'che gi'tidicarono Lucrezia di una flvirtù
debole e scimuni ta," che cede alla prima occasione
(v. Graf, 2), 0 che la èhiamarono una "mezz' anima" (p. 402),
tennero con to solo dello sviluppo dell' az:l.one 'e non
dell'èvoluzione psicologica di Lucrezia.
!
..
1914 ,v 13. Vittorio Osimo. Prefazione alla: l1andragala,
• a cura di V. Osima. Genova: Formiggini, 1914, pp. l-XXIV.
Per Lucrezia, v. pp. XXVII-XX.
La Mandragola è una IIcommedia tragica" CP. XI) proprio
perché essa risulta dalla fusione delle diverse qualità
é~degli atteggiamenti deI Machiavelli. Essa è una satira
della vita domestica e deI clero deI Cinquecënto. l'
personaggi, sono rappresentati oggettivamente.
Il personaggio di Lucrezia, come gli al tri personaggi, /.
ha una propria e distinguibile indivi.dualità. All'inizio
clella Mandragola, Lucrezia appare priva,di qualsiasi
volontà. La sua religione è piena d'ignoranza. La sua
"castimonia ll è IIfrigida Î, (P. XIX). Inel t il suo
desiderio di essere madre è modera~o. Quoste "virtù
negati ve" (P. XIX) spariscono solo dop c Callimaco le
rivela l'inganno a cui è stata sottoposta~ L'Osimo mette in
evidenza la dignità e la forza dt decisione dl Lucrezia dopo
il suo cambiamento Cv. Tommasini, 12). E' lei stessa che
annuncia a Callimaco il suo consenso e il piano da seguire
nel prossimo futuro. La decisione di accettare Callimaco
j' come amante per sempre lfOvescia non solo i valori morali 1
di Lucrezia, ma muta pure il suo comportamento. Il mari~o,
Messer Nicia, è il primo' ad accorgersi della nuova vi tall tà,
audacia e franehezza' di Lucrezia. Egli eseL.una "Guarda comè . ella risponde! La 'pare un gallo Il (V. 5). La madre Sostrata
..
.. trova 11 aggetti vo giusto per descri vere i sentimenti di
Lucrezia: "non vi maravigliate, ella è un po;o. alterata"
(V.5). L'alterazion.e di Lucrezia è insieme, contentezza e
dispet to~ La stol tezza del mari to l' irri ta, e il proprio
mutamento la preoccupa. In conclusione, l' OSlmo afferma che
Lucrezia, alla fine della commedia, è cansapevole non solo
dello.. realtà che la circonda ma pure del mutamènto deI suo ,
spiri to. Le sue preoccupaz:i,oni Il!.0stl'ano che es sa attraversa
una ,"crisi" CP. XX), alla quale il l'-1achiavelli si limita
sol tanto ad acqmnare:
1924
", 14., Luigi Tonelli. Il teatro i taliano dalle origini
ai nostri giornl. Milano: Hodernissima, 1924.
Per Lucreziil., v. pp. "114, 116-J. 7, 120, 122-2~.
Il Tonelli cerca di distinguere due modi d~ cri tica:
uno è estetico, l l altro morale. La critiea ha trascurato
ora l' uno ora l'al tro, e soprattutto la l~ro distinzione.
Anche il personaggio di Lucrezia ci mostra a) le :i,ntenzioni
morali dell' autore dove "sotto la scorza com~ca ••• cova la
tragedia" e 1;:» si ricollega pure al fine estetico della
commedia. Dal punto di vista morale, Lucrezia, come gli
al tri persona~gi, rappresenta, non già il proposi ta,
enunciato nel prolo go, di "di vagare sé e gli al tri, ridere
e far ridere, con la rappresentazione della real tà" (P. 115)
1 ~
ma il "ri sa. •• amaro e pieno di sensi riposti" (P. 115) del
Hachiavelli (v. Tommasini, 12). Essa rappr~senta la
IItragedia della donna 01 traggiata, clcrisa e calpestata, in
cio ch'essa possiede di pi"Ù puro e ,Prezioso, dalla malvagità
degli uomini Il , (P. 122). Il bene e l'innocenza, rappresentato
da. Lucrezia, appmano nel fondo, mentre la mal vagi tà
rappresen tata da Llgurlo appare in prlIDo piano. Se condo il
'ronelli, l' aspetto originale della Nandragola è proprio la
rappresentazione deI bene, della virtù, -dell' ideale e del
l' onore, ,anche se quesb sono s?~focati dalle p,assioni. DaI
punto di vlsta est~tico, Lucrezia è una figura reale, vera. , "
Essa e pura e delicata con un carattere debole: per "quan ti
stati d'anima e gradazioni diverse ella passa, prima di,
giungere alla sensual.i tà, all' astuzla e all' acredine delle
ul time scene! Il (P. 124).
In questo tentativo di rlsol vere il problema cri bco
posto dall 'interpretazione deI personaggio di Lucrezia,
ricorrendo alla distinzione deI punto di vista morale da ""<"'
quelle estetico (una distinzione che risalE; evidentemente al
pensiero filosofico del Croce), consiste tutta la novità
dello studio deI Tonelli. Per il resto egli non ff che , ,
ripetere cio che era stato già _detto dq,. al tri.
1925
) 15. Giulio Augusto Levi~ "Difes'a._ di Madonna Lucrezia."
/
, .
•
\.
Glornale storico della letteratura italiana, LXXXVI (1925)
105-111. GdiZione adoperata: "Haùonna Lucrczia." Da Dante
El. Macbla?elli. Firenze: La Huovo. I~alia, 1935, pp. 228-36]
Il Lovi comincia col ricordare il giudizia deI
De ,sall'ctls circa gli i tallani deI>' 500, e col forrnulare il
suo giudizio sulla f'landrago1a, la qunle "concilia intcramente
II pensl8ro d~ pOIl tico c quello deI pocto., perché ri vüla
il guasto e l'origine del mali non nella corruzione degli
indi vïdui peccan ti, ma nel disordlne dell t isti tuto famigl~are"
(n. 238). d'
Lucrezia non vuol~ acc~tare, in un primo momento, il ,
piano di dormire con un ignoto perché ossa è una l1natura
sanisS,;;LméJ, diri tta e ouesta per lstinto, cosi seria, al tero.
ecl energica da far pensare alla Eva di Michelangelo nella
'. Cappella Sistina" CP. 233). L'istinto di Lucrezia le fa
S,en tire orrore, rlpulsio~e. La risposta, che essa dà alla
madre, Cl dimostra non ~olo la poca stima che Lucrezia ha , .
della madre e deI mari to, ma anche la ripugnanza, espressa
" con parole sublimi e ,farti, che 10. nuovai'lproposta le ispira.
Lucrezia è una donna che sente "la santi tà dei vincoli
famigliari" CP. 2~3). Essa non pua, quindi, accettare
tale vil tà. Essa usa poi tutte le sue forze per resistere
al piano, 'ma' è infine vinta. Anche se conosce bene la gente ~-
che frequénta, da un lato sente la voce della coscienza e
deI pudore, dall'altro non trova una scusa plausi~le per t,
ribellarsi 'è, quindi, rl trovandosi in, uno stato di
!
"
dlsperazione, si abbandôrla. Seeo le ragioni che il Le~
adduce nella sua polemica contro "quei cri tici," che
giudicarono Lucrezia un csserc ~i poc~ cOGcienzo, e tnlmentc
passiva da poter essc~e maneggiata da chlunque Cv. Graf, 2).
Lucrezia rimanc fredda agli abbracciamenti di Call1maco
flnché egli le 81 scopre. i~88a l'accettn pOl come wnante
perché vede che Callimaco è Giovane, valoroso C lnnamorato
dt lei, e anche perché conosce finalmentc la vcrità sul
l'inganno di cui è stata vi ttlma. Lucrezia, donna natural-
mente virtuosa, con animo freddo e deciso si vendica ti
tutti.
l rapporti di Lucrezia con lTi'cia sono tutt t al tro che
_ r ,)
ideali~ Il lare matrimonio 0 di convenzione e non d'amore.
Esiste un immenso squilibrlo: il~marito è vecchio, impotente,
rimbecillito e insensato, montre la moglie è giovane, bella
e virtuosa. La lorD unione non è naturale e si bppone
alla legge umana (v. Tommasini, 12). Il Hachiave'lll, nella
Nandragola, ri vela il disor.dine dell t isti tuto - familiare.
Lucrezla non è una donna lmmorale perché accotta Callimaco
come amante, l'immoràlità sta proprio in quell'unione mal
contratta. Anche dopo la sua traGformazionc Lucrezia
conserva sempre le sue naturali qualità di dirittura c
fierezza. Essa non è ipocrita, non cela il suo mutamento
-interiore, e dice al marito: "egli è la grazia vostra!",
(V.5)~ II Levi polemizza qui probabilmente, anche se non
apertamente, contro il Galzigna secondo il quale Lucrozia è
\.
\
..
"virtuosa per circostDl1za e non per convinzion~" (8).
Il Lovi, invece, asserisce che Lu'crezia è "onesta per
natura, non per proposlto" (P. 234).
(V. anche dello stessa autore 22)
1927
16. I~ugenio Levi. "La Nandragola di Niccolo
l1achiavelli." Il Convegno, VIII (1927)" 3-18.
Per Lucrczia, v. pp. 15-8.
,'Jecondo il Levi, Lucrezia è "fatta per 110nestà di
grande stile" CP. 17). Lucrezia non si lagna del.marito "'
babbeo che la fortuna le ha dato. Pero, Lucrezia desidera
avers prole. Quando una vicina ).0 -dice di andare a messa
per quarru1ta mattine, Lucrezia subito segue il consigli'o.
Ma accade che un frate cominci a starle datt6rno. Lucrezia
smette allora di ,andare a messa. 1ucrezia cade nel pecca~o
a causa della malvagità e della stupidità di tutti quelli che
la circondano. Essa diventa cosi amaramente consapevole
della realtà e dell'iniquità degli uomini. Tuttavia ~on si
rassegna placidamente all'amore dl Callimaco, né dopo aver
ceduto si lascia soggiogare da lui. E' infatti, proprio
lei a dettare a Callimaco 10 regole del giuoco. Essa acquista
ancora più ardi tezza, coraggio e baldanza. Il Levi ag'giunge'
che armai Lucrezia "giuoca quelli che l 'hanno giuocata"
(P. 16). Insegna a Callimaco come si fa ad essere seriamente
"sfacci'ati," castiga "l' avarlzia" (P. 16) di l'iicia, e nllo
stesso tempo "sverGogna l'avidità" (P. 16) del frate.
Sostrata afferma che Lucrezia è "un poco al ter:lta" (V. 5).
Infatti, Lucrezia è al terata. Essa ha pcr(juto la sua
onestà, ma non "il suo stile" (P. 17). Lucrezia rirnrulG "-
sempre "virtuosa" nel ~senso machiavelllco. ~'cioo
"virtuosa" nel bene come nel malo. (v. Russo, 26). Il suo
atteggiamento,. la sua amarozza, non producc alcun effetto .
sugli é.Ütri: "la lezione di Lucrezia non ha servlto a
nessuno." Nella conclusione della Ivlandragola non ci sono
tracce di una profonda crisl morale.
1927
17. Guido JVlazzon.;i. "Il Machiavelli drammaturgo."
Rivista d'Italia. XXX (1927), 237-56.
Per Lucrezia, v. pp. 240-46.
Il Mazzonl si propone di dirci le ragioni per le quali
egli ammira tanto la Mandragola., Il saggio, dedicato quasi
totalmente allo studio della Mandragola, si divide in tre
parti. Nella prima parte, il Mazzoni precisa sia la materia
fiorentina che l,a tradizione classica. La seconda parte ... consiste in un esame dei personaggi. La terz~ parte è
imper?iata sul rapporto, tra la Manclragola e 11 Decameron. In
quest'ultima parte, il Mazzoni include una breve anallsi della .-
Cllzia. L'esame del personaggio di Lucrezia si trova nelle'
\
prime due parti.
La Mandragola è situata a Firenze. ,
Sia i nomi delle
strade (Via çiell' Amore) che il nome della chiesa a cui . ,
apparhene fra Timoteo (Santlsslma Annunziata) sono fiorentinl.
Pure i cognomi di alcuni personaggl come Ca+fucci e'Guadagni
sono tiplcamente fiorentini,. E cosi via. EVidente, anche se
superficiale, è il legame della Mandragola con la t~adizione
classica. Il Machiavelli OBserva le unità di luogo, di tempo
e di aZlone. Alcuni personaggi hanno un nome di chiara
derivaZlone greco-latina. El ln questo contesto che il
Mazz?ni introduce II paragone fra la Lucrezia fiorentlna 'e la
Lucrezla della leggenda romana. Secondo il Mazzoni, lI' 1
Machiavelli si rif€risce di proposito alla leggenda della
Lucrezia romana, per richiamare la nostra attenzione sulla
diversltà dei tempi e dei costumi. La Lucrezia romana si
.ucclde, mentre quella fiorentina si abbandona al suo destino
e aIl' amore: "Allora, al tempo delle Lucr~zia, Roma cacci.ava
i tiranni, si ordinava in repubblica, moveva a conquistare
e incivllire il mondo: ora, con queste nostre Lucrezie,
mogli ai l'tl_cla, .co~~igliate dalle Sostrate, confQrtate a 1
cedere e rassicura,te nella lorD coscienza dai Tlmotei, oh
a che ne siamo, e che mai sarà dell'Italià?1I ,(f. 241). Il 1
personaggio di Lucrezia non è altro che un prodotto di un "
mondo corrotta e meschlno.
La seconda parte del saggio è dedicata, come abbiamo
già detto, allles~e ùei personaggi. Secondo il Mazzoni, il
( ')
JvIachiavelli "con temperà [i suai personagg~ cJi Jaeol tà \
attraentl e repugnantl ll (P. 243), quali ne offre eo.ntinua-
m,JUte aIl' osservatore la vi ta. Luerezla non è affatto
innamorata deI vecchio marito. Ma, aneora PlÙ di lui,
desldera avere proIe. Beeo una delle ragioni che fanno si
che Lucrezia finisca col cedere alle catti ve lntenzioni del
marito; della m~dre e del.confessore. Lucrezla è donna
pudibonda e tanto pia che non riesee ad opporsi all'autorltà , \
del frate.- La sua devozione rcligiosa risul ta chiara,
quando Messer Nicia Cl rivela che Lucrezia sta inginocchiata
q~ttro ore a dlr preghiere prima di andarsene a letto.
Lucrezia ha trovato la forza di ribellarsl contro l'autorità
eccles{astica una sola volta; Declsa ad assistere per
quaranta mattlne alla prima messa nella chiesa de' Servi, '"
Lucrezia deve rompere questo ~oto quando si accorge che un
frate le gironzola lntorno. Ma, da sola, Lucrezia non trova
la forza dl reslstere contra tutte le autorità, materna,
sacerdotale e co~iugale. Lucrezia accetta poi Callimaco
come amante solo dopo che quest'ultimo le si è rivelato per
un amante scaltro. l suoi sensi placati e fin allora,
insoddisfatti, si svegliano. Certo, nella sua anima balena 1
un attimo di amarezza per l'amore legittimo. Ma questo
sentimento svapora lestarnente. Gli unici pensieri che
occupano la sua mente sono l'odio per coloro che l'hanno
indotta a venir mena alla fedeltà conlugale e la speranza
nella sua prossima feliei tà: "la sua," dice il Mazzoni,
\"
\
"è ,una risurrezione" (~6>>-'-
1928
18. Donald C. stuart. Development of Dramatic Art.
New York-London: Appleton & Co., 1928.
Per Lucrezia, v. p. 287.
Il personaggio di Lucrezia ci mostra l'originalità
dell~ JvIandragola rispetto alle commedie lati~e, italiane e
c1assiche. Per la prima volta in un'opera drammatica un
personaggio si sviluppa psicologicamente e muta radicalmentc
il suo atteggiamento verso la vita e il suo carattere.
Quella moglie virtuosa, pudica e fedele diventa un'amante
cinicà, \'complaeently, standing between her accepted lovèr and
duped husband, and ordering ten ducats to be gi ven to the 0:.
monk who has proeured her so mueh uneXpected happiness"
(P. 287).
1929
19. Gianni Gervaqol).i. Introduzione a: La "Jvlandragola"
ed al tri seri tti letterari. Milano: Carlo Signorelli, 1929,
PP. 5-16.
Per Lucrezia, v. p. 15.
, Secondo il Gervasoni, Ligurio è il "trasformatore
indiavolato" (P. 15) del mondo della Mandragola. M'che
, ,. ,,'
- t 1
t
ok
4 ~-, '-
'. la conversi0ne finale del personaggio di Lucrezia è merito
di Ligurio. Lucrezia subisce una trasformazlone ç,omplcta.
Pure II marito Hicia, il "paziente" (P. 13) di tutta la
trama, si accorge di questo mutàffient~. Inoltre, egli
conclanna il nuovo comportamen to di Lucrezia, "Guarda come
ella risponde! La pare un gallo," e "Tu se 1 stamane molto
ardi ta! Ella pareva iersera mezza morta" (V. 6). Lucre zia,
donna una volta ritrosa ed obbediente al marito, risponde
con impudenza alle cri tiche. di lui: "Egli è la grazia vostra!" i
(V.6).
1930
()
20. Benedetto Croce. "Intorno alla commedia i taliana
del Rinascimento." La critica, XXVII (1930), 1-29, 81-100.
[RiPUbblicato' in: Poesia popolare e poesia 'ct' arte: 1 Studi
sulla poesia i taliana dal Tre al Cinguecento. Bari:
Laterza, 1933, pp. '239-304J
Per Lucrezia, v. PP. 245-46.
Il saggio di Benedet!to Cro ce vuole essere' una ri- \
vendicazione estetica della Mandragola. Egli inizia il suo
saggio con la contrapposizione, tradizionale nella critica
fra la Mandragola e la Calandria, sottolineando l'atteggia
mento pessimistico del Machiavelli nella cDmmedia. l
personaggi della 'Mandragola sono generati da una "rassegnata
chiaroveggenza". (p. 245) e non dall' &more 0 dalla ripugnanza.
\
\
----.
1
Machiavelli fa abbandonare a Lucrezia la sua purezza perché
quest' ideale è impotente di fronte alla re;iità. Cosi •
Lucrezia cede all'autorità e ai raziocinii deI confessore.
-Ed una voltd capito l'inganno, essa si dona a Callimaco, o
unico sostegno rimastole. Lucrezia non è l'erolna della ,
vlrtù, come la Lucrezia romana. La nuova Lucrezia mette
in evidenza una nuova epo ca. 11achia"vel1i "non aveva impeti \ ~,
da mistico, né da rinnovatore religioso" CP. 2l~6). Percio
Lucrezia, come gli altri personaggi, non è altro che un
ritratto fedele deI mondo corrotto in cui vive.
1931
21, Mario Harcazzan. "Appunti
della Handragola. " Civil tà mo derna,
Per Lucrezia, v. Pp. 263-68.
per un approfondimen, 0
III ~(1931), 241-~ /
Il saggio deI Harcazzan si propone di dare un nuovo e ~
più precisa significato alla Mandragola. Egli passa in
rassegna le varie,interpretazioni crltiche della commedia,
tra le quali quellè deI Graf (2)" 'deI Sanesi (ll) e del
Croce (20). Secondo il Marcazzan, la critica precedente ha
erroneamente insistito sUllo1sfondo storico e sociale,della .1
Handragola, invecG di cer-care in essa i segni del
l'indiviùualità deI Machiavelli.
Per il Marcazzan la figura di Lucrezia è "atona"
(P. 263), priva di vivacità. Come gli altri pe~~naggi,
:[,
~- -~---
/
/
p
/ /
/
//
L6crezia è ricavata dalla real tà comica tradizionale. Ha
/ ~ al contrario degli altrl perGonaggi che hanna segnata la
/ lorD via, LucreZla rimane "il punto sospeso di tutto. / 0
l' azione" (p. 264). Il personaggio d,J. Lucrezia ci dimostro.
come la capacità di approfondimento psicologico del
Nachiavelli fosse Mcora "le mllle mlglia lon tano" (P. 264)
da quella moderna. Quindl la crlSl ln Lucrezia non esiste·e
non è motivata psicologicamente.
Il No.rcazzanpolernizza contro il SallE;s± (11) e il Levi
(15) • '-.
Egli rimprovera al Sanesi, il quale, secondo il
Narcazzan, è uno dei più fervorosi ammiratori di Lucrezia,
di o.vorla trattata con l'entusiasrno che Sl giustificherebbe
per una Nirandollna. Quanto al Levi, la sua difesa di "
Lucrezia, porta ad una vera e propria deformazione della
Handragola. Per il Levi,. LucreZla è una figura sana, diri tta
ed onesta. Essa rappresenta Ci8 che resta di sanità morale
~~ ~el popolo fiorentino. La ragione addotta dal Levi per
giustificare questa tesi è la parvenza di onestà e la
~ancanza di dissimulazione da parte di Lucrezia verso Nicia,
la rnattina dopo l'esperienza arnorosa. Secondo il Levi,
un'anima turpe e infame avre~be nascosto ogni mutamento per
dissipare qualsiasl ombra di sosp~tto nel marlto. Oro.,
appunto, 'il Harcazzan riprende proprio questo argomento per . ~
controbattere il Levi e per con'dannare Lucrezia. Lucrezia
àvrebbe dovuto rivelare a Nicia che quella sola notte
d'arnore sarabbe diventata un'infinità di notti d'amore.
l Cl' 0' al m"'rl' t10 per poter Essa, invece, non rive a CA. fare , "
tranquill.pmente il suo comodo. Se poi il marito veWisse a
saperlo, sarebbe facile convincerlo di aver avuto le
"trave ggol e" (p. 266). '1' aureol a con cui II Levi vuol e
circondare il v'ol to incolleri to di Lucrezia mette in
evidenza, seCfindo il Marcazzan, le corna di l'-1esser Nicia. Il
pcrsonaggio di Lucrezia non solo è immorale, ma porta tutto
il peso della commedfa, perché attraverso Lucrezia, il
:rvJachiavelli ha mostr~to la virtù "per quello che yale in
realtà" (P. 266). "Virtù?" chiede il Marcazzan: Ilhan
ragionc amanti e frati, parassiti e mariti a'infischiarsene
allegramente quando la virtù sia della lega della virtù di
Lucrezia" (P. 266).,
22. Giulio Augusto Levi. IIPer aiutare l' apN'ofondimento
della Nandragola. '" Ci vil tà moderna, III (1931), 568-69.
Si tratta di una risposta al l1arcazzan circa
l'interpretaziono che ,quosti aveva dato (21) di un precedente
articolo del Levi (15) sul personaggio di Lucrezia. Secondo
il Levi, il Marcazzan non avrebbe letto bene il sua articolo.
Il Marcazzan ha sal,tato proprio quelle paeine dove il Levi.
avrebbe indicata l~ ragioni per cui Lucrezia gli sembrava
una donna istinti vamente onesta, retta e "san;" (P. 568)'.
Inoltre, seconda, il Levi, Lucrezia non avrebbe rivelato a
--------~-l-1esser Nicia la sua decisione di accettare Callimaco come
amante per sempre, non perché Lucrezia si sentisse nel suo
1
l,
1 "diri tto," come ri tiene il Marcazzan, ma perché Lucrezia
sentiva che tale ,decisione era una colpa. I1el concludcrc il
Levi dichiara che se il Machlavelli, attraverso il personaggio
di Lucr8zia~ avesse voluto mostrare che la virtù,non ,
esisteva, ogli non avrebbe messa accanto a Lucrezia un •
marito insonsato, una madre scempia, un confessoro mQ}izioso
e un giovane bello e innamorato.
1932
'23. Domenico Gucrri. Introduzione a: Le commedie
di Hiccolo Machiavelli. Torino: U.T.E.T., 1932, pp. IX-LXII.
Per Lucrezia, v. pp. XLI-XLIII.
j Seppure Lucrezia non appare spesso in scena, a lei è
assegnata una parte importante. Lucrezia rappresonta la
donna leggiadra e virtuosa che deve essere conquistata, ma
che è difficile da conquistare; E' proprio la sua virtù che
ostacola i piani degli al tri personaggi. La sua' purezza regge
tutta la "giarda" (p. XLII). Essa lotta Slno all'ul,timo per,
difendere la propria virtù e onestà, e, quancJo si vedé
costretta a rinunciàre alla propria dignità e castità, crede
'di morire. Alla f~ne essa scopre che, ln nome delle Sacre
~' ,Seri tture, un frate malizioso e sottile l' ha truffata. Non l
solo, ma es sa comprende la balordaggine deI marito e della
madre che, in nome e con l'autorità della famiglia, hanno ' ,
c,reduto sottoporla alla più grave infamia: "Chi pua darle
\
/
/ /
1
cari co, umanamente, se Lucre zia abbraccia una reaJ. tà migliore?"
(P. ~XLIII). Lucrezia manterrà sempre la propria superiorità
in quclla misera e guasta realtà che la circonda. Il Guerri
allude, ma non esplicitarnente, alla leggenda della Lu:rezia
romana. La Lucrczla fiorentina è virtuosa c difficile da
conqu2st~re, appunto perché rassomiglia alla Lucrezia romana.
Allegorie e ldeali zzazioni non esis~ono ,nella
Nandrar;ola. Il suo mon·do è composto unicamente di comici tà
e di real tà. Ma se si volesse idealizzare e allegorizzare,-
si potrebbe "vedere ln Lucrezia nientemeno che l' Italia,
bella, sana di spirito e di corpo, atta a 'governare un
regno,' che" padronl stol ti e prcti indegnl 'trascinano al
l'estrema vergogna, se arnore incegno e sorte buona non le
rifanno la vitali (P. XLIII).· Questa allegoria sarebbe
"vicina all' idea deI Machlavelll maggiore" (P. XLIII).
24. Joseph S. Kennard. "The Sixteenth Century: The
Comody." The 'Italian Theatre. New York: William Edwin
Rudge, 1932, PP. 105-35.
Per Lucrezia, v. pp. 114-16.
Il Kehnard presenta la Mandragola come la più importante
commedia italiana deI '500. Accenna alle possibili fonti
del titolo e dell'intreccio e passa poi all'analisi della "
trama e dèi personaggi. Mentre il personaggio di Nicia è "
una caricatura, quelli di Lucrezia, Callimaco e fra Timoteo
sono realisticl. Il Kennard ~fferma che Lucrezia è un
(' (
..
/
j,
personaggio che "Machiavelli has vigorously shapcd \'li th a
fevr touches" (P. 115). Essa non vuole accettare, in un
primo momento, il, piano dl dormire con un ignoto perché è
pura e virtuosa. Quando la madre e il frate carcano di
conv1ncerla a segulre il lorD consiglio, LHcrezia si dibatte
e cerca di resistero. Finalmentc Lucrezia accetta 11 piano
perché è conquistata dagli argomenti dol frate e dalle
esortazioni della madre. Essa si rasseg~ai' ~po destino
con 'trlste ripugnan'za: "io son contenta, ma non credo mai
essere viva domattina" (111.11). LucreZ1a accetta come
amante Callimaco perché il potere dell'ffifiore effettua una
trasformazione nella sua coscienza. Essa è ormai consapevole
. del fatto che tutti i suoi cari l'hanno ingannata e l'hanno J
'Precipltata nel peccato. ~ssa conosce la stupidità e
l 'iniqui tà degli uomini 'e allo stesso tempo ha 'Sperimentato
una felici tà inaspettata: "should she [LucreZ1E1. ] renounce
love, beauty, youth, joy, should she keep faith with her
husband, bear respec"tf to her mother, show herself rêverent
to the fria,r?" CP. 116). Il Kennard ripete, in sostanza,
il giudizio di altri critlci Cv; per esempio, 11, 15, 23)
senza aggiungere niente di veramente nuovo. 1
1
1934
-25. Feder~c6 Chabod. "Machiavelli. " Enciclopedia
3
i taliana. Vol. XXI., IJJilano: Treccani, 1934, pp. 778-90.
•
" 1
1
1
/ h
Per ~ucrezia, v. p. 786.
Lo Cho.boù afferma che la Hanclragola è un . capolavord
'perché l~ essa sono preson ti le quali tà essenziali d'el
Hachiavelli pensa tore poli tlCG, cioè quelln capaci tà dl
osscrvarc con distacc6 ~:agire degli uominl e di s~olpirne
i tratti ~sscnziall Cv. Croce, 20}. Secondo 10 Chabod
11 aziop.e della JvIandragola non ha pregl particolari. Il
"I?UCCo dell 'opera" (Pa 786)
figurazione dei caratterl.
~ 1 si trova, invece, nella raf-'
1
Ma fra tutte le figure delli !
,',
commedla quella di Lucrezia è la meno felics Cv. Narcazzan, 21) •. ,
Lucrezla è una donna castissima, onestissima e
timorosissima. Pero, ne1 cprso di.una natte, per 10 sdegno /
contro un marito sCiocco, una madre semplice, un confessore·
mal vaglo, e certamente per avere gustato la di fferenza tra i
. baci dl un .Dmantç caloroso' e giovane e quel1l dt un mari ta .
gelido e vecchio, Lucrezia decide di accettar~ Callimaco ,
come aman ~e, per sempre. Honostante ~uesta decisione,
Lucrezia po.re ancoro., come prima, donna sottomessa al suo
destino e fassegnata agli eventl: '~o voglio iudicare che
el vcngn da una celeste dlsposizione che abbi voluto cosi,
e non ~ono sufficiente a recuso.re quello che '1 cielo vuole
che io accetti" (V.4). D'altro canto essa, con molto
coraggio e risolutezza, indica all' amante il modo migliore
per potere continuare la lare tresca amoroso.: "faro.' ti
a.dunquè suo com,are', e verrai questa mattina. alla. chiesa.,
c di qui ne verral 0. desinare con osso nOl; e l'andare e
, ,
-
\
la stare starà a te, e potrcmo ad agni ora. e senza Gospetto
convenire insieme" CV .1,). Questa risolutczza fa contrasto
con la figura della donna sottomeGsa ru ' uo destino. Lo
Chabod biasima, questa subitanea e netta trasforma.zione nel
carattero di Lucrezia. Il passaggi'b da donna sottomessa e
rassegnata, a donna risoluta che indica all'amante la via
per coh tinuare la tresca, che risponde con- lronia e
decisione al mari ta, ch,e accetta la compllci tà con fra . ri . 'Timoteo, fiGS~dO il compensa in danari, è troppo bruseo e
II personagglo rlesce incoeren te: "non 'la stessa figura,
ma due figure diverse vengono Îuori dal personaggio di
Lucrezia, e il taglio è troppo brusco" .(p. 786).
1937 \
50
26. Luigi Russo. "La ManJragOla." Ri vista i taliana
del dramma, l (1937). [RiPUbblicato in:' Commedie fiorentine
del Glnguecento "Handragola, If "Clizia," !lGa1andria~_ 11
Firenze: Sansoni, 1939.J
Per Lucrezia,·v. PP. 197-99.
Il Russo afferma che la Mandragola è un' opera generatâ.
da un'ispirazione analoga a quella che genero le opere
politiche, cioè il Principe e i Discorsi. l personaggi
-della Hanclragola, come quelli del PrinClpe, rfoperano tutti
seconda la logica deI lorD utile e del lorD piacere" (P. 198).
Cosi pure II personaggio di Lucrezia è tipicamente a
..
"
machio.vellico. Lucrczia è Vlrtuosa, "ncl;la via d el bene"
(p. 199) quando reslste -alle esortazioni della madre ~, ai
desideri deI marlto. E quando è consapevole dell'in~anno, ...
essa acquista una nuova elQquenza diri tta e magnanima.
RLtrovatasl nella "vla deI male" (P. 199), essa s'investe di
"energetico furore machiavellico" (P. 198). Contagiata
dalla corruzione dilagante, Lucrezia preferisce sfruttare il
male tino all'ultimo. ~ssa è virtuosa anche quando accetta
51
Callimaco come amante, virtuosa,perà, nel senso machiavellico:
"gli 'uominl dovrebbero sapero essere 0 deI t,utto buoni 0 deI
tutto cattivi, e, quando Sl tralascia la via deI bene, e
si entra in quclla deI male, a percorrerla fino in fondo
c 'è pure, sc deI male è licita dlr bene, della grande,zza e
dell' eroismo" (P. 198). Il carattere di Lucrezlé;l è co erente.
Zssa era virtuosa, anche sc un po' passi va, nella via deI
bene, e rimane altrettanto virtuosa, nello. via deI male:
"un' eroina vera, vagliosa e consapevole deI suo male Il (P. 198).
Il nome ch Lucrezia non rappresenta la morali tà oquivoca
deI secolo: lise c' è questa ironia onol1)astica, è un 1 ironia
di passata" (P. 198). L' ispirazione della l1andrar;ola è
un 'ispirazione "morale che distingue il bene dal male, ma
che riconosce come bene e male operano cgualmente nel
monda, e che non c'è da respingere una categoria per l'altra,
senza disconoscere la vi ta. stessa" (P. 185). Lucrezia non è
una figura decorativa e passiva perch6 parla,poco, come
hanno ritonuto alcuni critici. Essa è la vera eroina di
questa nuova morall tà del .Nachiavelli. I~SSo. 80. clIstinguere,
trD. il bene c il male e sa en tJ,:'nre nel bene e nel mo.lc al
blsogno. "
27. Sil vi 0 J)' Ami co.
1939
"La }londragolo di l'lachlavelli."
;:;toria deI teatro drammatlco. 2 voll. 11ilano: Ri zzoli,
1939. [Sdizione adoporata: l'hlano,: Garzanti, 1950J
Per Lucrezia, v. II, 35-6.
Il D'Arnico "contrappone ·la 11andragola alle sacre rap-
presentazioni mcclievali e rI tione che ID. r1andragola. oc cupi,
neUa storia deI te~tro, Il polo opposto é1. quello delle
sacre rappr,esentazloni. Il pcrsonaggio di 1ucrezio.
]'
contribuiscc a mettere in evidenza ,qucsta conclusionc.
Lucre~ia SI avvicina alle donne deI. ùramma sacro. Essa è ,il
simbolo delle virtù femmlnili, è pasGiva cd è obbediente. l,a
differenza sta nel fatto che questa passi vi tà e sopportazione
conducono Lucrezia alla corruzione, cio che non SI verifica
nel caso clelle donne dei dramnll sacri. Lucrezia, moglie
docile, onesta, virtuosa C obbediente? è trascinata nella
corruzione dalla Chiesa e da una madre scempia. E una
vol ta gust'ata la differenza .fra lTicia e éallimaco, essa
risolve di continuare l'adulterio. La Lucrezia florentlna, ,
al contrario di quella romana, di venta la preda di un ~.
Co.ttolicesimo amorale, bonario e utilitaristico.
,
\
./
-.
/
" .
1940
'28. '}1a.rio Apollonio. ,storia deI teatro i taliano.
3 voll. Firenze: Sansoni'; 1940. II, 65-74. "
por Lucrezi~, v. II, 73.
L'Apollonio ricollega la Handrac;ola alla tradizione
clo.Gsica e o.lla novcllistica. :t:;gli aggiunge che una '
"inflessionc. del sentimento ••• trasforma la formula classica
. in poesia nella Jîandragola, quella stcssa che trovi nei'
momenti più intcmsi di ttttta la -sua opera" (P. 68). Dl,fatti,
attraverso il ti tolo della commedia, che si riferisce al
potcre dell' er-ba creatlva, il Hachlavelli persegue proprio
lo scopo contrario che è quello ch "sperdere ogni creduli tà
nel prodigio, lrriderc al superfluo mistero della
gencrazione" CP. 69). Egli capovolge pur~ il tema della '
tracllzionnle sistemo.ziohe matrimoniale ira gli innamorati,
popolarc nella tradizione novellistica. lTella 11andragola
si instaura invece iL "proposito di una fedel tà adul teralt
(P. 69).
L'Apollonio passa poi all'esame d(i personaggi. Egli 1
si sofferma più a lungo sul personasgio di Callimaco e sul
personagglo di Lucrezia sot tolineruldo come la loro storia
amorosa domini l' azione. 1'1entre il personaggio dl Callimaco
puà essGFe caratterizzato dall 'inerzia, quelle di Lucrezia
è carat~erizzato dall'ambiguità e dal mistero. Lucrezia è
il tipo di donna che non riflette. Intorno a lei, passiva e
quasi assent9, si muove l'azione degli altri personaggi. La
•
sua aSGenza dalla scena. la rende appunto misteriosa e
anche arnbigua. ~~sGà è, all'inizio, v1rtuosa "per un'abitudllH]
che è divontata convinziono" (P. 73), ccl (3 troppo cauta.
Solo l' assedio insi.stente dol mo.ri to, c101lo. m'o.c3re e del frate
rl8scono a farle accettaro 11 cons1glio cJi dormire con 10
sconosciuto. Gssa si lascia persuaderc o.d abbandonarc le
"incroGtazioni moralistiche" (P. 73), pcr obbec1iro non Golo
Di suoi consiglieri, ma soprattutto alla natura che le-
chied~ di essere donna e madre. ~cco una delle rag1oni\
per cui Lucrezia Sl arr,onde poi 0.11 r éUIlore di Co.ll1maco. Pero
questo nuo-vo amore rimarrà sempre nascosto e un "po ehio tto Il
CP. 73). Quindi Lucrczia rimane "DIllb1gua" fino all' ul timo.
Cede all'amore perché 0 stata Sp1nt~ a C10 da quelli in cui
lei aveva,fiducia cd a cui obbed1va, c perch6 la po.ssiono
di Callimo.co la sconvolgo. l' Apollonio concluclc, o.ggiungendo
che Lucrczia cede all r amore porch6 "quella è la sua legge
segre ta" (P. 73), e a.ccompagna t.::ùe leGgG con il "sorriso"
(P. 73)' dl chi ha, non solo ceduto, ma ha vinto.,
1941
29. Francesco Flora. "Hiccolà t1achiavelli."
Il Cinguecen to. Vol. II. .storiE< della lettcratura i taliéllia.
Hilano: I!londadori, 1941, pp. 185-89.'
Il Flora. sostiene la coerenza del co.ro.ttere di LucreZla
attraverso i vari cambiamentï, dicendo che Lucrezia non vive
.,
'1.
di vi ta proprla ma "attré.J.verso il deside'rio, di Callimaco 0
nel racconto della improvvisa converGione con cui ella
s'abbancJonà all'amore" CP. 188). Come tutta la commedia, , - 1
. rulchc Lucrezia ri vela nell' autore un oscervatore attento
della real tà, che tratta il terna èomico con "uno spiri to
pevero" (P. 185).
1946
30. Arturo Pompeati. Letteratura italiana. 4 voll.
Torino: t UT1~T, 1946. II, 383-87.
Il l1achiavelli rapprE;senta, sanza lasciarsi coinvolgere
(v. Croce, 2.0), un "monda moralmente basso", CP. 385). Ora,
in questo mondo turpe Lucrczia è la, persona mena corrot ta.
Ma la sua onestà è "un poco mec·canica" (P. 385) e passi va.
l~ssa non ha dentro di sé un "demone" come gli Dl tri
pcrsonaggi, qUlndi la Gua psicologia è "genericé.J. perché
costretta ad agire dagli impulsi altrui e a superare un suo
fragilissimo scrupolo ... moroJ.c" (p. 385). Una logica
conseguenza di questo suo atteggiamento èche essa cede
senza forti resistenze al tranello tesole e all'amore di
Callimaco.
'.
1950
31. Al be·rto ~/loravia. "Ri tratto di Nachiavelli."
Ouaderni dell'Associazione Culturale Italiana. Torino,,1950,
PP. 59-73.
\
\ Per Lucrezia, v. p. 64:
\
Il 1·1oravia inizia la sua analisi cri tica della MandrDp;ol'a
affermando che questa commedia non è il capostlpi tc riel
tCD.tro l taliano. La Mandragola non è un "inizlo" bansi "ID.
più estenuata ed esangue delle fini" (P. 63). Inol tre, la
r1andragola non è vi va perché in c ssa m<..U1ca 11 vero cinismo,
la vera corruzlone.e la vera crudezza. Passando ai
personaggi, il Moravia avverte in loro solo il vuoto e un~
totale mancanza di rapportl con il lorD D.utore. ~':cco perché
tut tl i personaggi non sono al tro che elemen ti "crudl"
(P. 63) della real tà. 11 Machiavelli si limita a cO'Plarli
dal vero. Essi sono "o.ridi ed embnonalï" (p. 64), super
ficlali. Cosi anche l.ucrezia, che è giudlcata duramente J; dol Moravia. Lucrezia è descrltta da Callimaco come
"onestissima 0 al tutto aliena dalle cose d' éUllore" CI.l),
ma essa è, in realtà, sciocca. Sel èlsciocca perché
"lvlélchiavelli l' ha voluta fare vl"rtuosa" (P. 64). Essa non
ha una coscienza e un sentirè morale. La sua innocenza non,
è al tro che una "cosa fisiologlca e ma terlale" (P. ~.~)'
dovuta alla passivi tà e all'ignoranza. Il Horavia concluele
affermando che il monda della Handragola è pri vo di vero
interesse perché il IJlachiavelli è un "matérl<ùista ~r deficienz'a dl vitali tà piuttosto che per convinzlone, ossia
piuttosto a sua insaputa che consapevolmente" (p. 65).
\
57
1953
32. Hicola Chia.romonte. "La Nandragola. " Il Monda,
8 dlcembre 19 53. [;~dizi~ne adoperata: "lm NandréJ.gola."
Là Gltuazione drammo.tica. HiLma: Dompiani, 1960, pp. 3-7J
Por JJucrezia, v. p. 6.
Il Chio.romonte scrive ln occasione della rappresentazione
della l'1andrél.301a, 0. noma, al 'l'eo..tro delle Arti, nel 1953.
Il persono..ggio di Lucrozia non Golo non appare spcsso nella o
comlJledia, ma quasi_non "eS1Gte" CP. 6). Lucrezia diventa
vivace, o.ttiva, enerGica e decisa soltonto dopo aver accettato
l' adul terio, al quale è stata in un primo tempo' costretta •
.8sso. 81 muta é.l.lloro ln una "sgualdrina" CP. 6), e approfitta
dell'occasione per trarne il proprio utlle. Anche Lucrezia,
dunque, come gli altri personaggi, è dominata da una natura ,
utili tariGtica. lmch' eSSa 8 un, personagglo ~'machiavellico."
1960
33. Riccardo Bacchelli. "Istorico, comico, tragico,
ovvero, lViachiavelli artista." Nuova antologia, CCCCLXXVIII ,
(1960), 3-20. C~rlizione adoperata: Saggi cri till. Milano:
Hondadori, 1962, PP. 678-702'J v
PeI' Lucrezia, v. pp. 699-702. -
Il Bacchelli si propone di individuare nei personaggi
e nelle vicende della commedia, gli aspetti della vita e deI
carattere deI Bachiavelli. Anche Lucrezia rappresenta un
\ lato deI carattere deI Machiavelil. 11 Baccholli ci,
presenta due figure in Lucr~zla. C'~ la Lucrezia che non
ci rende notl l Guai sentimenti. Questa è la LucreZla
... -lodata da tuttl i personaggi. EGsi3. è figura. di grande
pudoro e candore, quel candore che non le fa acccttare, ln
un primo momcnto, 11 piano dl dormire con un 19noto.
Un' éJ.rla di sempli ci tà clrconda questé:l donna troppo lodata.
E' proprio questa ingenuità che le fa accettare, poi, il
piano. A questo punto si verifica glà un cambiamcnto in
lei. Da donna inespugnabile, Lucre2aa diventa una donna
facile e ipocrlta come il frate, perché afferma èhe una
"celeste disposizione" l'ha. condotta all' errore. La
Lucrezia che lnvece ci rende notl :t suoi scntimentl è
quella che è consapevole dell'inganno c della realtà che
la circonda. La notte è stata "d' orgia, 0 di sensi 0 di
testa" (P. 699). La mattina seguente Cl rivela un mondo
pallido e freddoloso. Uno stupore " s tanco cd lrri té:lbile"
(P. 700) avvolge tutti mena la madre e .tricia. Anche ,
Lucrezia à sopraffatta dal desideriü e da quelle forze che
l'hanno trasclnata all'inganno, pero non è confusa. Essa
non è conscia di sé, pero è conscia della real tà che la
circonda e giudica' con precisd.one la gente che ha preso \
parte all'inganno. Accetta corne amante Callimaco perché
si rassegna non aIl' amore, ma ad un nuovo atteggiamento
sprozzante. Essa rivolge a Callimaco parole umane e
femminili ("io ti prendo per signore, padrone, gUldél; tu
Ip.;io padre, tu rnio defensore, 0 tu voglio che sia ogni rnio
, '
..
bene Il V. 4), ma non cl' amore. Essa si irri ta e disprezza il
marl to. Alla fine della, commedia, Lucre zià sorge "vi va 0
um<.ma" (p. 700). Hcntrc tutti Gli al tri personaggi ri-
prcndono le loro abitudini, Lucrezia, infastidita da tutti,
si adegua alla sua nuovD. condizione. Essa di venta una
"donna, inaspettata e nuO,va". (P. 701).
IJucrezia, come gli al tri personaggi, si identi fica
con IVlachiavelll. Essa rappresenta 10 sdegno, l' atteggiamento
amaro C S8vero di t1achiavèlli di,' front a alla sua so cietà.
lI.mbeclue, Lucrezia e tlachlavelli, ci pres-entano la loro
rassegnazione di îronte al mondo corrotto. Questa
rassegnazione consiste in un silenzio amèlro, sarca~tico e
sprezzante.
1961
34. John R. Hale. Introduzio~e a: The LiterarY
" Works of Machiavelli. LOl1don: Oxford Uni vèrsi ty Press,
1961, pp. XI-XXVI.
Per Lucrezia, v. p. XXV.
Lo Halo ci ferma brevemente sulla Mandragola, alla
fine dell'introduzione. ,Il ~ersonaggio di Lucrezia
costituisce, non solo un esemplo della dipendenza deI
Nachiavelli da un modello letterario, ma anche un esempio
della sua originalità. La figura di Lucrezia è formulata
secondo 10 stampo boccaccesco. Essa è troppo intelligente
per essere sempre virtuosa e puo bonissimo prondere po sto
fra lè tnnte dOfili croine deI Decwneron. l1a tutti i
personaggl della l"Iandrar;ola riflettono il caratteristico
modo di sentire del Nachiavelli. c,osi tutti, e qUlndi
8nche Lucrezia, sono espostl alla questione centrnle ùella
commedia, e cioè "ho\'! ta perform a bo.c1 aet for a c;ood
end" (Pt XXV). Da questo nasce la loro origlll,üi tà.
35. Vincent Luciani. A Concise History of the Italia.n
Theatre. Va.nni: Hew York, 19'61, pp. 4-5.
Il Luciani basa la sua interpretazlonG della l1andragola
sul pcrsonagc;io di Lucrezia. L'lntrecclo della Commedia ci
ricorda le novelle del Boccacclo. Pero Cl è un L::lttore
6')
importantisslmo che fa della Handragola una "bitter .:mcl
serious satire" (P. 5), e questo è il pcrsonaggio dl Lucrezio..
Lucrezia noi è una donnaccia che accoEsente ad unr~zione
lasci va. Essa, è una donna vlrtuosa, onesta e pi~, che si
a'rrende al ,piano di dormire con un ignoto, solo dopo le
incalzanti solleci tazioni del balordo mari ta, e dopo i
ragJ.:onamenti del fratc e della madre. Il Luciani concl ude _ '"'
asserendo che la Mandragola, è in "many ways a reduction of <:
the doctrines of Il Principe ta the life of ordinary beings"
(p, 5); è un taglïente ri tratto de-Ila società corrotta del
tempo.
\
"
61
36~ Theodore A. Cumberg. "La IViandragola: An
Interpretation." Journal 0 f Poli tics', X:GII' (1961), 320-40.
Per Lucrezlà, v. PP. 325-26.
Il Sumberg ricollega la Nandragola alle opere poli tiche ,
del Nachiavelll. .8g1i afferma, che il suo scopu è quello di
presentare la commedla nel suo doppio volto: il primo
leggera e frivolo, il secondo serio e clldattlco. :lia commedia
sarebbe una guida per mettere in atto un complotto contro
un regime carrotto.
,L'uSD di termini militari è uno degli aspetti che
mette in evidenza il complotto contro il vecchio regime
earrotto. " .'
Dopo la- scoperta deU' inganno, Lucrezia si
abb<llldona él Cçlilimaco e 10 chié3J1lél "padre," "io ti prendo per
signore, padrone, guida; tu mio padre, tu mie defensore,' e
tu voglio che sia ogni mio bene" (V.4). Quest0 termine
sombra Gtrano quando è usato da due innamo.;rati che hanno
su per giù ~a st8ssa età. Il termine si spiega bene nel
contesto poli heo. Il campl'otto è riusçi ta e Callimaco è
'. il padro della nuova repubblica. Lucrezia, presa e
violen~ata ricorrendo alla.frode e all'astuzia, diventa la
madrc di una nuova linea di governatari di Firenze. Non
8010, ma Lucrezia rappresenta "the body poli tic" (p. 325),
praprietà del nuovo" "pater patriae" (P. 325). Il Sumberg
afferma pai che c' è una "sort of marrlage between Callimaco
and Lucrezia" (p. 325). 11 nuovo stato è formata dagli
stessi membri uni ti in un nuovo rapporto. Questo nuovo
, .
, . --------~-" -
\, /
'1 rapporto è proposto dal nuovo vcsti to di Luc rezia c da 1 quello degli al tri ,perSOnaggl." C ,',è un c~biamon to Cii;/
vçsti ti, mo. non di 'morale, pero "a new orùer can be
established taking people .::ts thcy arc Il (P. 326). pre/,",to ci
saro., un <!> nuovo membro, il figlio -dl Lucrezia e di CalI IDo.CO.
E con la morte dl. Ni ai a. il nuovo regim: sarà legi ttiJO.
Il, nuovo stato si fonda sulla pauro. pi uttosto che sUrl'a.more. Anche Lucrezia avrà paura di Callimuco. r.;koa
se guirà i Guoi ordini. co si Callimac 0 non ri vel e rà ~1 ad uItcri 0 •
E' necessario pero che Callimaco tenga l suoi suddi ti
contenti e sodàisfa.tti. Cosi Lucrezia avrà non sol,o gli 1
abbracc:i. dell' amante ma'pure l desideratl bambini. Il
f nuovo regime avrà pure.--1.a fede come so stegno."
Lucrezia è "the only docen t person in th8 communi ty"
(P. 328), ma slccome Lucrezia ha una coscienza· cristiana
essa accetta il piano che 18 propûnc il frate. Con la "
coscienza della Lucrezia pagana, invece, non si eioca.
QUindi, la vera virtù apparticne ai pagani, mentre,la
COGClenZa cristiana rappresentata da Lucrezia è in uno
stato d~ corruzione. Lucrezia accotta Callimaco come
amante proprio perché la sua coscienza cristiana è corrotta.
l::ssa vedc in cio che le è successo il volere deI cielo. 1
Nentre la Lucrezia pagana si uccide, dopo essere stata
violentata.
Vale forse la pena ricordare qui che un primo Gug
gerimento di interpretazione allegorica - sia bene in
\
, ,
r
1
, "
forma Duramente'ipototicQ --- era stata aValzata dol Guerri
·"(23), nel1932.
1962
37. Nino Bor,sellino. Introduzione a: Commedie del
Cinguecento. l1ilano: Feltrinelli, 1962. l, IX-XLII.
Per LucrGzia~ V. l, XKVI.
Si tratto di una breve analisi delle commedie çicl
Cinqucccnto. Il Borsellino inizia affermando che la
l'iandragola rinne~a i model:)..i 2lassici, mentre si innalza
G3 (i
Cl Ilstraor(~înario documento ci 0110 spiri to' comico rinascimen tale Il
(P. ZXVI). Parla poi della relazione tra la commedia e il
mondo tipicmncmte rnachlQvelllco. 'Lucrezia è l'unico
personClggio "]Jositivo" CP. :Q0h)~ :2ssa accetta il piano di
dormire c~n uno sconosciuto perché è stata ingannata da
tuttl. Essa ùeciùe poi dl accettare come amante Collimaco,
perché, clOPO l·a notte (J' D111orc, essa prende "coscienza dei
ùiri tti' della sua glovinezza" CP. XXVI) e della sua bellezza. P,
Lssa pua finalmente riscattare cosi la sua si tuazione di
molmari tata. L' ordine naturale degli istin ti prevale sul
disordine morale~ 1ucrçz~a "trélsforma. la sua virtù coniugale
in virtù machiavellica" (P •. XXVn ... Essa domina ora gli
cventi.
(V. anche della stessQ autore 49)
(1
"-
33. Aless8nàro P~rronchl. "Lo. prlma rapprcGcntazione
della l1D.lldraf)ola. Il morJello pcr l' apparato. L' allegoria."
La Bibliofilia, LXIV (1962), 37-86.
Per Lucrczia, v. pp. 61-2.
Il Porronchi aVéUlza un' ln terpretazionc della l''janc1ragola
in chio.vo di allegoria poll tlca come él.vaVD- GlD. fD-tto il
SumberG (36). L questo vale anche par il personaggio di
Il Parroncl1l IJroCeù.c ad un confronto tra i persono.ggl
e le si tuo.zioni della 11andragola a i pCrSOl1o.Ggl e le
situazioni storiche. 00. quaGto confronto risulta cho
Ccllimo.co clave assore identificato con. Lorenzo de' l1eclicl,
l'10Gser :LTicia con il 50derini e fra Timoteo con ~javonD.rola.
Lucrazia è lTirenze. Hel -linGuo.Gcio poctico e poli tico, \ '
la réJ.ppresontazlone della patria come una clonno. è una
me to.loro. o.bl tuale. Il Parrunchi è d' QC cordo col ,sumborc;
nel c1lre che siccome il nome di Lucrezia ovoca quello dcl-
l'eroina romana, la Lucre zia fioren tirlD. è élllch' 0 ssa una t
donn'a cli onestà esemplare. (Lulndi F-lrenze-Lucre zia è s,tata
°buona moglic" (P. 61) dol mari to legi ttimo datole ùallo-
popolazione. Lucrezia ho. creduto pure nellO- bontà 0
clemenza dei rcligiosi, tanto che era D.lldo.ta clla massa -~-- -
nella chiesa dei Servi, finché 'un 'frate non le si ora . messo attorno co~ cattive int&nzioni. BssO- ùovette cosi
farsi dispensare dal voto. Il Parronchi asserisce che il
riferimento al f-rate sarebbe un' allusione al Savonarola. l,
--,
La cJescrizione che Ligurio fD. di Lucrezia, "bella donna,
savia, costumata, ed atta a govcrnarc un regno lJ (1.3),
si él.clatta megllo che él. I,ucrczia a Firenze. Alla fine della
65
commedia, Lucrezia riconosce Callimaco pe:!:' "signore', padrone,
gUlcla" e 10 invoca: "tu mio padro, tu mio defensore, 8 tu
voglio che sia ogni mio bene" (V.4). Il Parronchi con-
di vide an€he qui 11 oplnione ciel Gumberg nel ri tenere çhe
il termine "po.dre" non è aOél.tto per un amante. Il termine
" richlé1ma quello di 'Ipo.ter patriae" (P. 62), legato ai
.~jeclici da Cosimo in poi. 11uindi 11 unione illegi ttima di
Lucrezia e di Callimaco siGnifica, in chiave olleGorica,
il nuovo impiontarsi (le11a casa Hcc1ici D Firenze. Ed
ecco che cos! vien giustificato pure 'l'adulterio.
In conclusione, 'il Parronchl afferma cho la Handragola
ci ùimostra che il l'lacl1iayelll non ha messo da parte "la
:poli tlca per darsi alle baie" (P. 62). ,Nettenclo in scena 1.)
personaggi di una commedia, il Nachiavelli seri ve la storia.
La l1andragola non è un di vertimen to, ma una satira poli tica.
'p
19G4
39. Luigi Blasucci. Prefazione a: Opere letterarie
di Niccolà I1achiavelli. Ed. 'L. Blasucci. Hilono -: "Adelphi,
1964. pp. ix-xl, 373-76, 385-91.
Per Lucrezia, v. pp. xvii-xix.
Il Blasucci afferma che la maggior parte della
..
produzione letteraria cel Hachiavelli no.sco come un Po.sco.-
témpo e como un t evasionc dallo. rp-al tà. .~c;ll avverte, pero,
che la visione etica del IIachio.velli si ri trova, non solo
nelle opere poli tiche, ma pure nell,e c9mmecJio. La lIancJraç;ola
è una rappresentazione "nutrJ.. ta c;i concretl interessJ..
umanl e di costUIl'lO" (P. x).
" Unica vera fonte della J'lan(;ragolo c, seccmao il
DlasuccJ.., 10. novella dl lhccio.rùo l'linutolo 0 (li Cotella
(J)ec3Il1eron 111.6). Il porsonac;c;io di Lucrezla ci mo ctro
appunto qualche onaloc;io. tra la l'Jondragola e 1<:1. novclla
(li Riccl<:l.rdo t1inutolo c (~i Catclla. J\la l' avvcn tura no~turna
determina in Lucrezia una convcr!3ionc etica e non erotica.
Attraverso 10 parole pronuhCléüe (la Lucrezia, rü verifica
non una celcbrazionc cicll' aEloro, come in Riccio.rc1o e Catella,
ma il "risentl.mcnto di una COSClenzo deI USD. e contrariata"
(P. xix). Lucrezia accetta Callimac'b come arnante perché esso.
è stata profondanlGntc delusa ?alla gente chc la clrconcla.
Da questa delusione, Lucrezla tro.c arsomento per una
" 'd' t d"" ( ') spreglu lca a norma l aZlone p. XlX • Il Blasucci
polemizza con critici come il Vlllari (4) che credono che
Lucrczio. finisca non solo col "rassegnarsi, ma col volcrrü
allec;rmnente goderc la vlto. noll' ablsso morale ln cui l 'honno'
precipi tata" (P. xix). " ... Lo. racsognazione di Lucrezia non c
passiva e non è ollegra. La sua dccisionc ~ proprlo una
conseBuenza della sua delusione, è una decisione amara
(v. Russo, 26). Questa amara decisionc che si legge nel
\
6'1
GUO vol to è cCl.ratteristica della "vlrtù machlavcllica" CP. xix).
"Joconuo II Blasucci il caro.ttore ch Lucrezia rimane
coerente attraverso l vari crunblo.menti. Lucrezia ,è una
Oonna di natura ulritta. Essa cede perch6 gli argomenti
deI frate e della maùre sono troppo inco.lzanti, e uno. volta
conoGciuto l'inganno, decide di agire senza pregiudizi'e
Cio che logo. Lucrezia Cl. Ilesser IJicia non è l'amore 0,10.
gelosla come in Catella, ma la "fede coniugale." i'1achiavelli
ha espresso una parte di s6 in tutte le sue opere. Lucrezia
sDrc~be,. quindi, II 12ortavoco dE?1 l1achiavelli. Como gli ""
o.l tri eroi atti vi della "virtù machiavellica," anche Lucrezia
ho. "quclla visione amCl.ra e chiarovqmente degli uomi~i, If
tipica oel 1'1achiD.velli Cv. Croce) 20).
40. Vito Pandolfi. 5toria deI teatro. 2 voll.
Torino: UTET, 1964.
Per Lucrezia, v. l, 303.
La figura dl Lucrezia è rappresentativa di quello che
per il Pandolfi è II mess,aggio -principale della Mandrae;ol~.
Lucrezia è una donna pia, one st a e virtuosa. Trascorsa.la
notte d' wnore, notiamo la soddisfazione di tutt~ i persono.ggi"
Hessor Hicia avrà fino.lmente un figlio. CallimD.co, appagati
i suoi desideri, si prepara a ricevere altri favori da ' t
Lucrezla. Lucrezia, dal canto sua, subisce una'trasformazione. -
Do. vergine timida e casta qual'era, diventa la dominatrice
della situazione. Si nota una certa floridezza nella gioia
î , ,i\!
Ji LUCreZlD., che osco raggiante fuori di casa, clOPO aVèr
finalmente conosciuto l' .:;anore. Ecco che è nata una nuova
vlsione etica: il bisogno di ecsore cinccri con sc ctessi
e con l propri ùeslderi. In quecto consiste la vera
vi ttoria niella Vl t, Lucrozia rii~sce vi ttoriosa perché
decidc di pros8/juire a sodèlsfaro i prüpri dosldcri. ilella
l'léUldraeola incontriamo l' esigenza di una nuova morale, di
una morale laica, che non obbedisca PlÙ Dl conformlcmo
religioso e feudale.
1965
41. FréUlCO Catalano. "ScorCl machiavelliani." '"
nUOVQ ri vista storica, X.LI~{ (1965), Pp. 529-70.
Per Lucrezia, "-v. p. 567.
10. Handragola si sot tro.e al razionéÙismo poli tico
" 'del Hachiavelli, perché "il tono Generale di " . ossa e COCl
libero, affillato più all'estro 0 alla libera creai<ività
dell 'uomo che àd una rie;ida costruzione predetermin,ata"
CP. 566). Fanno eccezione l personac;gi di fra 'llimoteo e di
Lucrczia i quo.li, riflettono "i morli della scri ttore cho
ha tcorizzato la virtù dell' uomo poli tico" CP. 566).
1ucrezio. annlizza fredoœnente il pro e il contro di t '
qualsiasi aZlone. Essa pua non solo rassegnarsi di Ironte
ad una situazione inovitabile, ~a pua pure trarne il
maggior utile possibilo. " .' Il Catalano e d'accordo col Russo
(26), che o.sGerisce che 1UCrOZlD. à vlrtuOSo. sio. nel bena cho
nl'J_ mo.le. Infatti, l,uçrezia è c'o.pprimo. una donno. onosto. c
casto. che si oppone lstinti val1lente o.i C?llslgli, "del mari to,
uello. mé-1dre e dol confessore. Ha, dopo la norte d' o.more con
Callimaco, Ùlventa un'altro. donno.. Ancoro. una volta, il
Co.tclo.l1o âichiéJ.ra cil eGscr cl' éJ.ccurdo con il Rusco, il quo.le \. )
o.fferma che Iuucrozia l'Si lnVGste di ene~5etico furora
mo.chio.vcl~ico" (P. 567). Cüsi Lucrozla si prepo.ro. ad ~ -
o.ccotto.re ClO che 10. IIGciocchezzo. l1 .del mo.rito, la "compllci tà"
della madre c la IItl"istizio." del confessore l 'hallno condotta
0. faro. Questo. unanime congiura non bas,ta pe:qp a giustificare
10. deClsione Cil Lucl"ezia dl accctto.re ColTimaco come amDnte
per cempre. J,ucrezia vuole pure centirGi in po.ce con la
SUD COSClenZo.. Questa preOCCUTlD.ziol1e morale spinge Lucrczia
0. ricorrere 0.11 'intervcmt0 del clclo. Cosi Lucrezia, 1
ro.ppre,sent<l.nte dOl modi raziol10.1i dol riQchiavolli pol" tico,
ho. so.puto non solo ro..ssegno.rsi di fronte ac1 una sf tua ,ione 1
che le sembro.va terribilc ed insormon.:o.bile, lllo. ho. pul~c
suputo trarnc il maggiore profitto. !
42. Gino Ro.ya. Storia dello.. letteratura italiana.
Vol. 1. Romo.: Ciranno., 1965, pp. 270-71.
Pel" Lucrezla, v. p. 270.
La caratteristica principale ,della Handragola è la
satira. Il Raya asserisce, poi, che mentre 10 scetticismo
del Prlnci pe è tempero.to, quelle della Nandragola lInon ha
7')
altra luce che quolléJ. dol malo" (p. 270). rrutti l DersonaGGl
del1.a commedia, sono vill 0 isno bili fuorch6 Lucrczia.
l,ucrezia è l' unlCO essore istin ti vamcnto rot to e onesto.
La, nel mODllo turpe in cui vive, Lucre zi~ non pUeJ, rimanere
talc. J~c,SiJ. vicmo cnerglCeJTI81ltO splntQ, 0 immerso. nolla
turQitudine da tutti gll altri.
1966
,
43. Giorgio BàrOorl-,squarotti. "La struttura o.stratta
delle commedie." La forma tro.gico. clel "Principe" 8 al tri 6
saggi sul llachiavelll. Firenze: Olschlü, 1966, pp. L~3-102.
Per Lucrczio., v. pp. 76-8.
Lo. genesi della IiQUcJ.ragola è nell' OZlO del liochiovolli,
10 scopo è Guollo di dlvortire. 1'lntoreGGc p~oponderantc
cJella I-;anc1ro.r;01o. è di tipo ctllistico e non morallstico a
realistico. Quol che il Bàrberi-.squarotti si propone 8
o.Qpunco unD stucho dei "segni stilistici cioll' autonomia
del J;?ror;etto comico" (p. 48).
Lucxezia si ribella in un primo momento, al piano di
dormire con un ignoto, non solo perché è unD. donna sincera
e onesta, ma anche perché è reni tente di frontc 0.11' azione.
l~ssa è estraneo. all' intri{?o prcdisposto dagll Dl tri
personaggi, cd accetta il piano perché è una donno. ubbidiente.
Infine, accettandd Callimaco come rumante ossa non accetta
tanto il fatto compiuto, quanto si compiace di una
\
/
/
"statuizionc del futuro, di una volizione per l' avvenire"
(P. 77). Il Do.rbori-Squarotti nota un'opposizione nel
linc;uagglo di Lucrozia. Quando Lucrczia protesta, il sua
linguaCC;lo doscri va la real tà presen te, è ri vol t~ ad un
evemto preclco 0.0110. vita quotidiana. !lentre, dopo
l'incontro notturno cun Callimüco e la rivelaziono del-
71
l'intrigo, Lucrezia pacsa al li11t;uagcSio della "voliziono e
doll 'j_clcazione" (P. 89). Il sua lincuo..gglo cliventa parallelo
1'"
a quelle ctegli al tri percor1:'élggi, eccetto lTicia. Le caroat
teristiche rtel nuovo linsua~gio sono: la costruzione
perfetta e calcolata che clotermina l'ipotesi e la profezia
trwni te l verbl di volere; la proiezlone doll' azione nel
futuro e non nel ~resente; una nuova singolare lucidità
cirCél le case e i porsonaggj che ID circondano; la
previc:i bili to. uel piani, dei [jGsti e c1 81 ctlsec;ni ideGll.
_~, un t.il)U c1i monda llllguistico dominûto da "quclla sorta
di rapporto astratto col mondo" CP. 78), che è comune a
tutta la Handragola.
1967
. ~:~. Giuseppe Pardieri. Il teéltro i taliélllo e la
sua tra.dizione. Hélterél: Bélsilicatél, 1967, PP. 36-7.
La l'lélndraGola h3, por il Pardieri, un valore si.mbolico
o élllegorico; "13 liïrc;nze che fa da sfondo all' azione della
I1D1ldragola, finisce per dlventare il simbolo di tutta
di vlota che oCli interproto. l perSQllo.cgi <ollet c0mmC3dio. 0,
quincll, OJlcho Lucrozia. LucrcziCL r[wproscnt:c 10 "virtù
o.stratta" (P. 37) che, urtanllosi con 10 reo.l tA cuncroto,
7?
• clove par nece'S.si tél o.bbctnùona.re i propri lc1eoll. LI o.c cet taziono
Ci Co.lllmaccJ como etmanto da petrte ~Ii Lucrezia, ho. un
valore simbollco. iiel suo at tec;c;iOJ!lcn to si étvverto il 80nso <>,
di unet "parabolet lnl'irotta che rlbuarda 11 l talia 0 la
Gocietél" (P. 37). 1.,0 statü d' etnimCJ (Ji Lucroziet è sJ_mbolo
della ctato cl' aniY.1o (,Obl' i talletnl clol Clnquoccnto.
1968
L~5. Fausto 110ntOJlari. l,a l)oOGio. dol r'ÏD.chiavelli.
Romo.: ,stutlium, 1968, pp. "j7-9.
Il l'1ontanarl rloc.lico. qUéùche 1)a[;1no. soltantcl 0.111) studio
rlella Hanclragola. LI argomento della commedia è lascivomonte
boccaccesco, c por il suo tema ossa è lontana dalle opere
poli tichc dell l au-tore. lTonostante cio il l'iontanari o.sserisce
che la Handro.gola è mossa dallo stesso IIsel vaggio impoto
vitale della efficienza i~nodiata a qualunquo costo; lmpeto,
dlaltra parte, calcolato, verificato 0 diretto ostlnatamento
al fine, accettato come incvitabilo,.da uno. inte~~igenza
amara, limpida, beffarda" CP. 37). Passando poi Di personaggi,
il 110ntanari no monziona solo due. QUCGti Gono, il
personaggio, di Callimaco a quelle di Lucrezia. Di Lucrezia,
"
\
il 11ontano.ri afferma che ossa cap1 tala, f1riconoscenda nel
trionfo del mole uno. fatali tà orcünato. (la} cielo stesso If
(P. 37).
1969
, 46. Franco Eïdo. "Hachiavelli lL!69-1969: Poli tica
e teatr,o nol badolucco di lliesser Nina. If Itolica, XLVI
(1969), 359-69.
Per Lucrozia, v. p. 367.
Lucrezia si solV? dalla spietata e obiettiva rap-1
presentazione che il l'bchlo.velli ha della crisi cul turalc
o intollcttuolo deI sua tempo per duc ragioni. La prima
-raeione è olquo.nto suporficiale. Lucrezia ci salva perché
la convcnzione novollistica 0 comica dello "happy ending "
oro tico" (D. 367) richiede che ossa" dOliO avar "gustato
che di fferonzia è dalla iaci tura If CV. LD di Callimaco a
quella di Jticia, non esiti 0 non si proüccupi del suo
mutarllento da donna virtuosa a donna àdul tera. L'al tra, El
più importante, ragione è cllo Lucrezia, non solo sa
diventaro al momento opportuno (e qui il Fido cita il
Blo.succi, 39) f1onorovolmento catCiva lf (Pe 1367), ma nello
ul time scene ossa palesa delusionc e disapprovazi?ne.
Sono, C]uosti nuovi sentimenti che aprono la st rada alla
continuazione dell'adulterio.
/
73
, 0
1
47. EZlO Raimoncli. "Il tontro etel Hachiavelli. Il
studi storiCl, ~ (1969), 749-98. \
Por 1ucrezia, v. p. 773.
Il Halnlonc1i si occupa particolarmentr;:: ~<olle fonti della
liandragola. 10.. IIandragola è da mettero in rclo..zionc con
l 'lI.ndria di Torenzio, col DeCffiJlCrOn, col Vlar;gio ln l\.lemagna
del Ve ttùri e ,flnanche col li bro di To bia nelL'1 Di bblD.
f'?he Li vi,) è usato dal Hachio.velli come fonte. Appunto, II
perconaggio ch 1ucrezia proncle il GU(~ nomo dalla gro..ndc
Lucrozia romana. Il nome de,lln Lucrezio.. machiavelliona '
definita ,"donna ••• atta a governare un regno" (1.3) ma "in
orecchi como la lepre" (111.2), proietto.. nella r1anclragola
l'ombra deI testo lo..tino con "un colore di 'beffa aggiunta
alln beffa, -'qUo..Sl di pnrodia" (P. 773).
cv. ctTIche della steGso nutore 56)
1970
48. Poter Bon~anell0-. "The Style and Func tian 0 f
t·lachiavelli' s Character Sketches." Forum Italicllin, IV
(1970), 58-69.
Pel" Lucrozia, v.~PP. 59-60.
In questo articolo, -il Bondanella si preacc~pa di
analizzare minuziosamente, 'Ithe technique .of character
sketches Il (P. 58), nella prosa del Machlavelli. Il
Machiavelli presenta due tlpi di personaggi, quel li storici
\
(
l
o quelli immaginari. Lucrezia è un osempio particolarrnente
importante di questi ultimi.
Nonostante l' irnportanza di Lucrezia per l' intreccio
della Mandragolp, essa appare in scena solo quattro volte
(111',,10-11 0 V.5-6). 'l'utte 18 inforrnazioni circa il GUO
carattere si ricavano, non dalle SUG com-parse in scena, ma
75
dai pochi cornmentl degli altri personagei. Tuttavia, il J , Hàchlavelli . crea una figura interessantc e complcssa. ' 1;a
maggior parte dei cornrnenti si riferiscono alle sue qualità " morali. Solo la descri zione fDtta da Callirnaco CI.l) cï
presenta un ritratto della bellezza fisica, 'ed è un ritratto
convenzionale. Il Bondanella ne ricava la conclusione che
"'the single most striking stylistic trait of l1achiavelli' s
many character sketches" (P. 60) è la subordinazione della ~
descrizionc fislca a quella morale. Di importanza decisiva
è 1"' osservazione di Ligurio, il qualc, ricorrendo ad una
. ...." -- .... metafora poli tica, nota che Lucre:;na e "bella donna, sa~ia,
costumata ed atta a governare un regno" (1.3). Infatti, "
nonostante l' affermazione di Messer Nicia che la moglie è una
donna sciocca, Lucrezia possiede tutto quelle qUalità
morali, che il î1achiavelli ri tlene necessarie per il principe
perfetto. Il riferimento di Callimaco alla decisione di "-
Lucrezia di accettarl.o per sempre come amante "substantiates
Ligurio's analysis" (P. 60). Lucrezia è "politically aware"
(P. 60). Essa si rende conto che la stoltezza e ottusità
deI l1'\ari ta e l' rurJ9re ,di Callimaco non le hanno lasciata
,', ~,
t .~ ",
•
alcuna al ternativa, fuorché quello. dell' o.clul terio. Gosi,
"as any Good Nachiavellian character should, she bends her
actlon to tJ;18 'verltà Gffettuale delle co.sS,!,' Il (P. 60). Le
po.role che essa dlce a Callimaco rivelanü un aspctto della
personali tà della ûtessü Machiavelli.
"
49. lfino 13orselllno" "Fer una storia delle 'commedlc
di Ho.chiavelli." Cul tu ra. e scuola, I~ (1970), 229-41.
Per Lucrezio., v. pp. 232, 237-40.
Secondo il Borsellino, la Mandragolo. a la prima commedia \
cinquecentesca chc sostl tuisca il personaggio al ti~. Il
personagglo di Lucrezia è attentamonte elaborato. ~~ viene presentata, prima, c'omc una moglie docile e sotto\
messa che ademplc i suoi 0 bbli[';lll coni ut;ali, c poi, come '~na donna piena di ardimen~o e cora[';glo che ccrca il soJ-
disfacimcn to dei suoi diri t ti cl' amélil te. IJucrezia non ha \
una lffur:l:zionc puramente strumentale per la ri.soluzi~:mc ,
del prog~tto comico" CP. 237). Il Borsellino polomizza 1
, 1
contro i~ Bàrberi-Squarotti (43). Contrariamente a quanto 1 1
ritiene ~uest'ultimo, la partecipazione dl Lucrezlél al-
l'int;annJ ordito ai danni di Nicia si attua "istlntivmnentç,
un momento prima dl questa acèettazione cosciente Il CP. 238 J.
La notte d'amore trasforma Lucrezia e fa svanire la \
contraddizione tra bellezza e virtù. Ques~a contradd~zione •
ha provocato ~a trama dei furbi e degli stolti. Lucrezia
è ~uella che restaura l'ordine' ~aturale degli istinti. Il
\
. 1
,-,
.
.~
•
/
,
'.
,-
l
- 77
Borsellino polemizza éUlchc contro l'in terprctazione allegorico
poli tico del Dumberc; (36). Il Sumberg basa la sua
intcrprctazion8 SU±±-8- pElrole cli Lue,reZlo.: " •• • io ti })rondo
per ~ignor8, padrone e' c;uida. Tu mlO padre, tu mia
chfencore, e tu vuSlio che Sla ogni mio bonc ••• " (V.4).
,siccomo il termlne IIpadre" rlGUOna strano nolla bocca di
un amante, egli 10 spiego. affcrmando che Callimo.co ù II
"lJac3rc ll ùollo. nuovo. repubbllCo.., Hé;' le parole dl Lucrozia, r
obietta il Borselllno, ricchcgglano g\iellt\: dette da Criside
n~rènte nell' Andria: "io ti du a costcï marito, amico,
tutorc, padre" (Andria 1.5).
La l"lanc~ro.gola linon è ln cOlalnodia dcllo. berfa giocata J
a =:icio. ma }JlUttOGto la commedia (:e11a corruzionc di
LucreZlLt" (P. 235). CLuindi le risate e la comicito.
lasciano" un' cco preoccupante. La Clizio. è invecc, un
cüycrtimemto tranqulllo. Hollé.( Cllzla, alla fin!3 della
comr,1O~la, le Gli1éillle erotiche dl H~omo.co Sl convertono in
vergo[';na. L :::;lccome:: IilccJmaco Gl conGec;na nelle mani della
moelie, ::';0 fronio., l' avvcnlre sereno dol gruppo famiglio.re
vion.c Garanti to. Ln converSlonc di Lucrczla all' éllilore
ronûe lnsto.bile l'cgullibrio dcll'ordine famiglinr8. "- ;
l'
"
L'cqulllbrlo è subordinato al destino di fellc~tà,üi Lucrezia,
che G una "condizione n6 certo. né obbietti vamente prevedi bile • r
Il Borsellino .. conclude a~fcrmando che l' epilogo della. Clizia ci presenta
un g~o.dr~ pcrfettb 'dove l' ordine na'turéÙe el' ordine sociale
..
coinci dono. LI Ôpilogo della Mandragola è provvis~r(o e
rende glustizia solo agll istinti e alle passloni, ~a non
'< "r~cura la solidi tà della isti tuzlone" (p. 240).
~. -(V. éillche della stesso o.u tore-37) "
50. Glorglo Padoo.n • . . "La Handragolo. dol Hachlavelli
::ella Venezi a Clnquecen tesca." Let tere l taliane, - XXI l
(1970), 161-86.
Nella Mandragola, il Hachlavelli vuol fo.re "un confronto
tra 11 antica e 10. moderna età, dal quo.le scaturlSCo. un
giudizio illumlnante~la decadenzo. attuale, che 8 lndo.gato.
per ln tehdimento, non moralistico ma poli tlCO Il (p. 175).
BI in Cla, appunto, Illntercsse deI pcr~onaggio di'LucrCZlo..
A quest6 proposito il Po.dOo.ll ~olemlzza contra alcunl
critic'i, fra l quall il Russo (26), che héU1no ncgato che ci
sia1 nello. Bandragola, alcuna allusionc 0.110. Lucrezio. di
Livia. Llironia deI nome (; per esempia, seconda il Russo, , .
, soltanto una coincidenza. ,ji perde cosi, secondo '11
,
Padoan, "una tonali tà voluta clall' autore," "la pregnanza
allusiva dl quel nome" (p. 176). Il rapporta con Livio è,
infatti, sicuro e se ne pua indicare una traccia evidente.
Per indurre LucreZla a compiere l'adulterio,fra Timoteo 1 "
11 assale con ragionamenti sottill dlcendo "la volontà è ,
quello. che pecca, non el corpo" (111.11). Ora, questa
sentenza, non è che la traduzione letterhle delle pi3.role ',<>
o usate nel racconto di Livio, per giustificare la violata
Q,
(
'.' .
..
onostà rlella Lucrezla romana: "men tem pe eeare, non corpuG"
(1. 58).
51. LUlgl VanosGi. "Si tuaiione e sviluppo nel
teatro maehiavelliMo." Lingua e struttura del teatro
itc:tllélno deI Rlnascimento. Parlov3: Livlana, 1970, pp."
1-108.
Per Lucrezia, v. pp. 30-5.
Il VonosSl pa,ssa in rassegna le diverse lnterpretélzioni
che Gono state uate Jella Mandragola nella cri tica più
recente. Segue 10 studio dell'influsso novellistico nella
cOGtruzione dell' j:,~trlgo e 'Poi 10 studio dell' azione della
commedla e la deGcrlzione "funzionalc" dei personaggi. Il
personaggio di Lucruzia, come gli 0.1 tri personage;l, è ylsto
ln rapporto a Call1maco. Lucrczia riflette un aspetto rlel
pensiero polltlco deI Machiavelli. ~ssa non ~ una donna
vile, al contrario, 10. sua Gubllmità morale si riaffermo,
immutata, alla fine della commedia.
L'atto amoroso di Lucrezia e di Call1maco consolidato,
scconuo il VanoGsi, attraverso l'lscrizionc della parola di
Lucrezia entro quella di Callimaco è la restaurazione di
\.- un'ingiustizia di fortuna: "io non credo," dico Ligurio,
"che sia nel mon do el pi ù scio ceo uomo di eostui; e quanto
la natura 10 ha favorito! Lui rieco, lui bella donna,
79
savia, costumata ed atta a govcrnare un re[ino. B parmi che ,
rare vol te si verifichi quel proverbiJo ne' màtrimoni che
dice: -' Dio fa C;ll uominl, c' Sl appalono' - perché speGco Gi
vede un uomo bon qualificato sortiro una bestla, e per J
aVverGO una prudente Gtonna cJvere un pazzo" (1.3). L'atto
sessuale colma il distacco tro. la vlrtù lnnato di Lucrezia (J
la fortuna. Il Vanossl nota: rrè 11 momento prl vil egiato,
quondo per mlrabile paréldosso, l' lnljélnno finlsce per
ccrncntare l' amore ••• la negativi tà Llel mezzo Sl cancclla per
la sublimi tà deI fine" (p. 32) • • .. l~ '\
Il passaggio di Lucrezia Dallet negat~ vi tà' éllla subliml ta,
avviene in una luce dl intensa relicioslt}: "alla mediélz10ne
J poli tica dellC\. gerarcl1lél occlesiasiica, che non è rluGci to 1\
f , a scalfirc l'incorrotta C08Clcnza dl Lucrezia, sottentra ora
un é1utentico avallo rcllgioso" (P. 32). LucreZ13 pronuncio.
un discorso pluno di tonali tèt rellGlose: "io vogllo iud1care
che e' venga da una celeste dlSposlzionc che o.bbl voluto
• C081, e non sono sufficiente et rCCUGC\.rc quello cho '1 cielo
vuolc che la accetti" (V.L~). llueste ton'-:Ùltèt rcligiosc 81
ritrovano pure nel Prlncipe a proposlto degli autentici
"innovatori" come Mosè, Ciro,'Il'feseo, Romolo. Lo. v1cenda
amorosa si carico.. pure di valori civili: "pero io ti
prendo per signore, padrone, guida; tu mlO padre, tu mio
dofens6re, e tu voglio che sia ogni mio bene; ••• " (V.~).
Lucrezia ~ conosciuta attravorso certe coppio di parole
(come savia e buona (111.9), chG ricordano il binom1o
bon tà e religione. del Discorsi 1.1 v) che designano il
vigore incorrotto delle popolazioni di Roma cmtica e della o
\ J
\/
\
,
Î"Îa.gna. In CSGn si ri trova. pure il ricor'rlo della "virtù
grande Il che è nelle membra di l taJ.la (Princlpe xXVI). Il
valore· jJOlltlCO prome fip dall'inizio contro i limiti priva,ti
del personù..gc;io. ~ la ttmna D1I1orosa ricrea "miticë:.tmente
quella pOIl tica" CP'. 34). 11 Vanossi sottolinea che la
metafora alYloros& si ritrova pure nel'rapporto tra il principe
e lCl collet ti vi t3. Il rnpporto dl Cesa.re Borgla con la
HomaGna. ricorda. la conquista dl LucreZla da parte di Callimaco.
1971
52. Giovanni Aquilocchla. " 'La favola Handragola si
chiamo..' " Studies lil. Theatre and Drarrw: EssaYE: in Honor
of IIubert C, IIeffner. Ec' • (Iscar G. ,Brochett. The HaGue:
l'iouton, 1971, PP', 73-100.
Per,.Lucrczin, v. pp, 93-5. ,
Volend0 mostrare il rapporto fra il titolo c la commedia, ~
l'Aquile6chia intraprcnde un'lmpegnntlsslma esposizione
delle varie superstizioni popolarl a proposi to ,lella
mW10rnc;ülu. Bgli rilova poi che le ultime scene della'
l'1andragola vanno alrlilà della. ooporstizione popolare, Il
pcrGOnac;glo dl Lucrezia assu~c, noll'ultima parte della
commedia, caratterlstiche simbolico-cristiane. Il lieto ,
fine de;Ua Mandragola sembra "parodiare un preciso sviluppo Jjil
simbolico-cristinno della stessa Gupcrstizione" (P. 93). '> L'Aqullccchia rileva nclla. cOmIDpdia, soprattutto alla-fine,
"
<l motivi Glmili 0 quolll dol slmbolismo crlctlanu rolotiv0
alla Jnanctrac;üra. Cosi a Lucrezié:.t-llé:.1.nc 1rat;-oro (popol() . lnfedelc) si sovropporrc bbc ewppnJna liicio (capo apparente)
C pOl Callimaco (c apo reo.le). (~Uc1.nco Lucrczlo (hce .J.
Co.llimocu dl volerlo "per ragnorc, pé:.1.t1rone, gUJJi.J." (V.Lt ), 1Ql\
CéÙl.lnlDCO rappresenta 11 CrJ.stu, mancL:Jto sullo terra r;a •
I)io. Lucre zla, cho rap)rcson tG l pa:::;cull, assume un
attec;gl.J.mcnto sprozzimte <11 lronto [ù Llari to che rappreGCn;ltG
il copo apparente.
naturaJ.c come quella dl lTl - mari tu orm;::u sf)odectatc,:
"Guarda cor;lO olla risponcJo! "La llarE) un Callo" (V.5).
L'AqUllocchio aGP~iunGc, "un t~allo, Sl boai: ID. Lucrczio-
llanurogr)ro ho ormm alzato 10 testa 0, sc 81 pr::cferiscc, lil
cresta?" (P. 95). :Icll'ultimo otto il liocfuavelll lnVCf.itc
lntrolJicoJl1cnte "l'intorprotozluno Gimbolico-crlstiana c.lcl .'
Jl1otlVI) biblico ,ùello mOlldragur!" ([J. 95). L'f1.qullccchia 81
rlfcrlGCe oll' esegeSl blbllCO, c ln particularc o.el illcune
osposizione etel cantico doi cantlcl (VI 1.13): \
10 manelragola,
che sumigliu'per 10 sua forma dd un uomo, ma privo dello
testo, rapprcsontorobbe le genti paGone viGsute nel1'oGCUrltb
della terra senza la testa, e cio~ Genza Crlstü. ~oltanto,
all a fine cl,el mO~dO, portata alla presenza di CrH;to, la
"acefaJ.o lianelragoFa sarD. coronata con una testa che è
quel1a stesca deI Logo" o(P. 94).
"
5.3 •. .Jal vatore Dat taglia e Giancarlo 11lazzacuratl.
"RinaSC1ll1Cnto c Barocco." Vol. Il. La lottbratura l taliana.
Firenze-Hilano: ::;,::msoni, 1971, pp. 41-2.
Lucrezia è la flgura della moglie casta, onesta e lea~.
r.;ssa rOslst e al piano mallzioEO dl dormire con une
Gcono SClutO. 11.11 a flile 8SGa viene imbrogliata e "irre ti to.
GUO r,lnlc;ro.do" CP. 41) nello. conglura (ü tutti gli al tri. E
sicccJme f-' amblcnte in cui Vl ve è tanto torbldo e mo.lsano, è
1I11posr.:>lblle GGtl vare pure un' anima sona, innocente e virtuosa
come la sua. Cosi Lucrezio. viene contaglata dalla corruzione
c accetta Callimaco come amante per sempre. Le po.role finali
cJella vrotagoniGta, costretta a subire "l'intrigo 0 la
corruttela, sUGGcllano queGta storia in CUl le cose sacre
Gl cOllÎond\Jno nel costume dlGOnesto 0 ogni gecto 0 pensiero
conti cne una GIDOn tl to. dello. morale" CP. 41).
~972 ~
54. Giulio Fcrroni. "JcIuto.zione" e "riscontro" nel
teo.tro ch 1 îachio.vclli. l~om<À: Dulzonl, 1972, pp. 19-10l.
Per Lucrezia, v. pp. 29-30, 80-101.
Il Fcrroni intorpro~a la Mandragola Geconda un
" particolarc punto dl vista. Egli misura le Îunziani e i
conflitti teatrali secondo la prospettiva, ricavata dal
,. pensicrb politico deI ~1achH\.velli, di un~ " 'mutazione'
di natura dol personaggio protagonista e della ricerca di
j ,.
un 'rlccontro' con forzo cmto.gûniGte" (PP. 25-6). Aplmnto,
il pcrsonae;gio G.i Lucrezio. viene anD.lizzo.to in qU8sta
,pro:::,petti va. Lucrczio. vieno (wfini ta dal l'~ach.lav(;lli nel
Proloc;o, con 1 l ' D.Cge,t tl vo "ClC corto Il chc ~)otrc bbe Gem~rélrc
gcncrlco ccl éU1che cqUlvocO, mo. che, in realtèt, <.mticlpo 10.
GUo. Il::;Clviczza'' e 10. sua "prudcnz,lll (P. 29). Ifoi rcctlOlil0
l)erplc3ci quonc1o' il LClchlé.welli ci rllCC cubi ta liopo che
C GSD. fu lnganno.tél. l~a il ll'erruni spic CCl che l clUO termul.i
llaccorta" co IIlngannata" nun)ccncrano una cuntradrlizllmc.
!U1Zl, fI accortczzCl (~i 1UC1:'\SZlo. consiste proprio nol-
l'accettazlonc Jell 'inganno che le lIoffrlrà uno. forma cil.
'rlscuntro' felicc con la fortunoU (P. 30). 0,uindi la \
provocazionc fattel cùle spcttntrici circa un loro pOGsi bile
incanno è non solo un or,1O.Gciu :;110. loro o.ccortozzo., jnn un
tcnto.ti vo di riGottarc GuI pubblico ilIa lczlcnc I:l (luel
moùcllo centro.le di C()lnportOJ1cnto umono che Lucrczio. soro.
nella hanclr8gola ll CP. 30). IJroccdcnrlo nello suu unallGJ., il
1,lcrroni OSGcrVQ che Lucrczia rappresenta la "sJviczzo ln
un lllondo immerso nella pazzio. c prlvo cJi 'cerv~llo r " (p. [lO).
Il Ilo.chiQvcIli le concede un rllievo straorrlinario cd
isolato, acccmtuo.to doJ.la quasi assenZQ di le1 clD.llo scena. ~
.. Un' occo.Gione 0 fferta dalla fortuna fa di loi II centro del-
l'azione. Lucrezia clovrD mettersi 0. "riscontro ll con quelle
forze che la in~onn~o.
LI isolamento di 1ucrezia è ùovuto alla ecceziono.le
attribuzione di IIso.viall con CUl è designata do.81i 0.1 tri
'f
personaggi. A parte 10 ~ocho sceno in cui LucrezlB ~
presente, coco. è frequentemente "nominata cd esal tata"
(P. 81). Llgurlo descri va Lucre ZlD. come uno. libella donna,
savia, costumat3 cd atta 0. c;overno.re un regna" 0.3). Pur
fra 'rlmoteo, Lucrezia è "S a Vla c buona" (IIr'.9). L'oGto.colo
che Sl 0lJl)ünc ai desid8ri di Co~limaco conslste nella 1
"[lruclenza e l~urezzalf (IV.l) ch lei e nel fatto che Lucrézia
~ "onostissirno. eu al tutto allena dalle coso d'amore" (1.1). o
La so.viozzo. di Lucrczia pua essore delinita come una
eccezlonale buntà 8 lJletè, che oi conformanv aIle regole
85
ûel comoortmnento morLÙ0 e sociale. Quindi la suo. rc putazione
è escm~Jlare. nilcvanc10 l'inaeJequatezza dcll' unione tra
LUCrCZlo. e lliclo., il Forroni nota che por "cupcro.re l' él.sourdo .
rlscontro matrlmOlliéJle che la fortuna le ha lmposto con
lJlcia, pcr toccélre un li vollo di Gue c esso c di fclici tà, la
'Gav:i Cl' ('onna dovrà ~rsi a riscontro con una si tuazlone
che non ci accorda o.ffatto con quelléJ. 'bontè' e con quel
'crave' unlvcrso morule" (P. (2). E[!;li ricorda i capitoli
Arlfl II e XXV cl (;} Principe. Il prllTIO Cl insegna che bisognR
Ifparcre lHctOGO, fecJelc, uman0, relligloso ••• ," ma che è
necessario pure so.pere lImutare el contrario." l'Jell' al tro ,
ci affcrplo. che è folice chi "riDcontra el modo deI procedere
suo con le qUall tà do' t8lnpi." Lucrezia, vista l' inadequatezza
dell a sua bon tG, mu to. e si ac concia a "di ven tare ct' un t al tra
natural( (P. 82). .Essa dove corrompere ,la sua bonté\, e
pacsare da "per fet tamen te buona" a "onorevolmen te catti va,"
, .
'\
, 1
"
,0,(,
ottenendo cooi un "riscontro fcllce con la fortuna"" (P. 83).
Il discorso di fr~ 'Ci:-me-teo ri bocco..nts (h csprc,'Joioni
dto~lblne GCOlastlca e blbllCO vale par LucreziD 8ûltanto
come "sin I;esi della strnna variilzione che la fortunil le
tJ1cttc i~nanzi" (P. (4). , ' .'...Gsn pon pua ~eguirno l p~rt~calilrl
e prcferiscc "concentrarsi nelJ-o sfor;!,o dl c1omlnaro c
cJeflllire qUCGto univeroo scono,sciuto" (P. n~). Le lntermit-,
tentl c brevi fraDl ch~ Lucrezia rivolge al frate scgnano
il suo ciisto.cco c:i fronte D.11 1 iniluc1l ta, stranezzo. di dorr.are
con un lc;noto. (LUOGto sforzo Ji c:_ominuro l t incono Gcibile
caglona effettl fisici: "io Dudo ~Jor la pa::::;sione" (UI.lO).
La GUo. accctto.zione finale ciel }nD11') 'Ji ltormiro con unu
GCOnOscluto rlsulta sccca c priva 01 ~ualsiaSl giustlficaZ10ne - 1
pSlcoloGica: "io Don c rJl1tcnto ),10. non creuo n~,::ü c:[~sbrc V1VCL
c30mo.ttinE'." (III. Il). LucrCZla è qUo.Sl cODclente clCtlO, , ,
,;i r Hcol tG (~S trcma ri clIo "mutazlone" che si 1)reréJ.ro~ 11 " ,
colloqU10 con fra Timoteo ci mostra/che Lucrczln noh 81 ~ ancora risolto Et mutare naturo, benché CJucsta mutaziione sia
in corso. ;Ji Dvverte che, a questo punto, ancorché lontana
dalla scena, Lucrezia si preGento. como' la dominatrice ùel
dréJJIlma, come II sua c entra totale. (~uincli tutti i
pcrsonaGgj_ di von tano sccondo.ri ri.spotto ° Lucre ziu che non
sarQ più l t oggetto passivü (lcn c10sideri di Cullimo.co.
La realizzazione della "mutaziClnè" ài "naturo." (p. 97)
di Lucrezia e l t accettazione della nuovn concllzione di
amnta, offerto.le dolla fortunü, nvvienc clopo che Collimhco
_L
G7
le ho. rlvelo.to l'ingo.nno. Il rliscorso cli Lucrezia, riferitoci
(1,.1 CallifiléJ.co, Cl l)rescnta un pcrsonaggio nuovo. EG,sp Gl
è ormm trélsformé\.ta in uno. donnR che prcnde in mana le
c Llecir.3iune 0 o..cquisté\. lndlpendenzéJ. e !,lotere. Invecè di
rüoponclore clic ragion~L ac~dot te da Callimo.co - l' amor~ dl ~
lui, 10 prOllleGGél, qualoro. se ne presentasse la po ssi bili ta
. ..J dl l)renderla per clonno., ccc. (V.4) - Lucrezio. preferisce
rlbaclirc ln un C::iscorso "serraticc>imo e rigorosamente
calibro.to, le circoGtanzc 0 il sonso dallé\. propria 'corruzione' "
(D. 93). CLuincU cJi fronte a Lucrezié\., Callimaco occupa un
l)ooto subCl.l torno cd o..w::nlicJrio. Il discorso di Lucrozia
riesce tutt'o..ltro che sentlTIWntalc. fl.ttro.vcrGo i terminl
"::ne;nore, po.drüne, gUl cl é\., paùre," dcfen:Sore," Lucrezia designa \
un vero ro..l)llorto cJi tipo poli tico con Callimaco (v. Borsellino,
Lt9) •
Pcr <:tccettare una nuova "fortuna" la "savia" Lucrezia
hé\. dovuto sapur "mutare natura," "attingere il perfetto
contrario della su?t antica 'bontà' " CP. 99). Il c,arnbia-
mento dl natura élllporta un evidente cambiamento di comporta-'
mento c di gesti. Il, COf,1portamento di Lucrezia Gembrerà a
Hicio. "allé\. pazzercsco." (V.5) e Golloverà la sua mcraviglia.
:Jostrata ci, spiegherà che "ella è un poco alterata" (V.5).
Illucste rcazioni do. parte di llicio. e di SOGtro.ta ci mostrano
che Lucreziél h<:t dovuto rrmuto.ro natura.'! CP. 99). La sua
aIitic<;J.. bontà Gi è tro.sformato. in stizza. lvlesser Nicia
---- - ,- /. .'
conferma il GenGO di questa al tcrqzione, nGtanclo che
Lucrezla è inseri ta in un "ri tmo di rlnaSCl to. e ch resurrczione" ".
CP. 100): "p,crch6 gli è proprio, stwnane, come se tu
rinaccessi" (V. 5) •
La prosenzo. di notevoli spunti ri tuo.li 1'0. avvcrtlre II
,sonso "eroico 0 qUOGl ml tic'J di questo. attosa 1 mutazlono l "
CP. SLI). ECSl incerlSCCJrl.O la commedia nel cerchio dl un
ri to di .reconda~iol1c 0 cü rlno.GCl to.. LUCrCZlo. 0 ~hspe:r:-atamen te
c[j.chlara "ché io non credcrrei, sc iu fUGsi sola rimaso. nol
j{lonc1o, 0 da me o.v,ocGi a rcsur(jcre l' Uillo.nél.. natura che mi
fussi cimile portito concoGGo" (III.IO).
ctccenna all' 8piGocJ.io biblico: "chce la Bibblo. cho le
ficlluole ~ll J,otto, credcmdosr ~Gscre rimaco sole nel
mondo, usorno Cl-in el :!ladre Il (Ill. 11). 1~ pOl l,romette ['i
reci turc la preshicra feconàatrice dell' cmGolo Raf Lo.ello:
"io preghcra Dio per té, io cür{~ l' oro.::arjnc llcll" i\Cnol ......
1)1o.ff0.8110, che t'accompaou" (111.11). Lucrczia invuca
"'Jiu Wlaiutl c la nostra .ùünna" (111.11). 'Coci lLl. fortuna
OGterno. si ü ffre D.lla "so.vio." Lucrozia in un ri tmo mi tico
o GLlcro.le. Il com:!,H to di LucrGzla fi quello di o.giro c di
clominare c controllLl.re 10. fortuna. l1Ç} "la comr.18(ha pua ,
. éJ.Gsumere quc3ti valori mi tici c ri tuali Gol tanto rüvesciandoli, ..
smentendone qui oGni 'grave 1 co.q:'ali ta. nel sottllo GUGto
blasfcmo che reggc la si tuaziùno G il c1i3corso (li Timo teo Il
(p. 85). La fortuna pua mGstrare la ptoprléJ. ùivinità
soltanto o.ttro.vorso 10 IIschormo del camica lt (P. 85).
7
i '
1
Inol tre, la So.gG8ZZU ;:ü devc diseGnnre entro la zona comica
dei ItV~Ùl pcmr:ilcrj_ Il (p. 86) ',' e per gU8stO è rappresentatâ'
l'a un porconaggio fomminile, ch8 è "per tradizione e per
definizione relegato in una zona 'bassa,' a percorrero i "
CDmpi più lcggiori dell' ~ore e deI placere lt (P .. 86). E
sic C01110 la donna "saviéi." C:cve isti tuire un rapporto st-retto .
con un ùni vor,so "bassG, Il ossa ci lascia assistere dallél.
"b,cstlO- It -t)roprio noi l110monti notcvoli deI sua scontro con
1<1 fortuna: let "buona compagna," .3ostratO-, viene defi~i ta
"una b8Gtio.'1 (111.9) clal l'rate. ,';oGtretta o.cc"ompagna,
89
LucrOZlO- nel suo incontro col frate e le sta vicina. Lucrozia
ha bico,;no dolla. bcstia. Il Fcrroni ri tornél. di nuovo al
principe 11l00c:lüavolliano, che c:eve "sD.pere bene usare la
bewtiu 0 l'uomo" (!J. (37).
1:0110. conclusione, 11 Ferroni richüul1a la nostra
O-ttanzionc cul-mito della gi0vinezzo., che fa si c~e Lucrezio.
ra~izzi 10. ll1utaz2-0ne, di natura. Appunto frD. -rrimoteo <1
ribactisco II Genso di rec~pero della giovinezza, che si
nasconde cotto il passaggio ùi Lucrezia dalla condizione
ùi "lJcrfet tcunen te buùna lt a quclla di llonorevolmente cO-tti va"
CP. 100): IJJ.:~ voi, madonna Sostrata, avete, secondo che mi
pél.ro, masco un tallo nuovo in sul vecch;Lo" CV. 6). Precisa
ment a nel CCtpi tolo 'LW ,leI Principe si trova la raccomandazione
dl "essere impatuoso" el' aI fermazione che la natura, è
"éUnicéJ. dei gioVéUli." Quindi il, tema' della giovinezza iOlgisce
ùa supporto ru toma della "muto.zione" e "riscontro."
___________________________________ - ..1_------------- _,_
~ (' ,
. "
.' 1 ~f 1
1'-1
90
1
"Thc?ttre 'bf Illusion: Pirand8110 ,,b
Liolà and l'iachiav811i', [3 Hanclragola." ,Comparative • 1
Li tcraturel
,studlcs, I~( (1972), '+4-58. ,
Pero Lucr~~ia, v. pp. L17, 50-1.
Il ti tolo \.ell' arti colo ri vela eSo.ttDIflcnto 10 scopo
della l.Jtlolucci. cioè, v8dore come Pirandello si sin
isplrato alla HéUldragola per scrive~c Liolèt. J\mbcc1ue le
commedie hanno' 10 stOGGO intrcccio. Ltl clifferenzD.. consiste
nel punto, di vista. c1el1' autorc. Il Pirandello offre una
soluzione rOTIléUltica COlJ1e giustificazione del:)..a seduûone.
Il Ibchiavelli insiste sulla corruziono della natura umana
in un contesto di "social and poli ticéÙ fra@llentation" ,
(P. 45). Il porsono.c;glo di Lucrezla è menzionato Gol tanto
di sfugC;lta :>in questo o.rticolo.
La fonte delle, due commec1ie è senza dubbio, la storla
classictl del ratto di Lucrozia. La dif feron,za è cho 1
l lachiavelli e Pirandello hanno fatto spariro l' austero
stolcismo della fontë. Secondo la l''aolucci, il cinismo
prosen'te nella Handragol a fa apparizione sin clall r lnlzio
della commedia, con la confessiono della sua lussurla da
parte di Callimaco. E' proprio la libidine che 10 caccia
dalla Francia e che gli dà coraggio. .1ûla fine cl ella
commedia è la vOluttà,' il p,iaccre, il rancore e il dispetto" t ,
che fanno accettaro Callim.aco a Lucre~ia per sompre:
Lucrezia non avrebbe mai pensato 0.0 una cosa simile. PLa sua
. wnil tà si trasforma in éJ.C cettazione deI piacere. La
"
j
l'
. , . ,
-.
l'
, 0
Paoluccl ncgiuncc: "\lith firmncGc of \'fi1f- \'!orthy of her
lcg,enc1ary HOlnon nrJlYloso}eo, bu t to o:!l;()oci tc' :Jur;?)se, Lucrczia
r:;cmdruGol a, ",8 cl f-eJe:: c C~)tH)n ODC1 rc"Jffion tic III u caon Dre
ruthlef3; . .ùy ')}:po GC' <:n r ' (r;[J troycll" (P. 5Lf.). L' 111trccclu
ri ve+D. ICI crane) c capaci ta :JCC cn.trl ce ,'011' lJù1110 C la L:lclli tà ~ ,
con cui si aCC('illÔr.U) nclla J:1é.ülzia. LUc.rcZlD. ci cor,c un
c Cioy.::.ne oL1<:mte c gencrD un fiClio LÜ mori '\;tl---'Vccch'lO e
ürnote::ntc.
56. "ZlC Rm.mon(~i. "Il velcno della l'innrjraGolé'. Il
Polltica c: comr.wr!la. Bnlogna: l:ulino, 1972, PP. 253-6Lf..
Per Lucrezia, v. pp~ 255, 266.
Il Flnimondi 8l propone di discutcre il pro blema deI
ti tolC! c il valere tCCttralc della comme',lia. Cocî cCli sccue
atto :rer atto l'introccl0 comico "ncl cuo movlillcnto Duto'
esrJlicat:J-vo vcrso l'oggetto della cJenoté:Lzione lnizicùG" (P. 253),
e~ che sa~c bb~, in l)arolc povore, II ti tulo. ';';-;, come ~ ,r i ~
l'{tc;uilc<':,chio. (52), dé'.. CUl il Hmmûnc1~ yronde 10 :::;puntu
ltcl suo ~~-CGio, egli mette: in cvL!6nw quille ",sD)~, '5~dico "1
cul turJlc deI pubblico à cui è dcstinDtn lB IlDJ1c1rD501a: il"
conta~to ~ol16 spettatorc con le superGtîzion1 popolarl . 1
intornü alla manclragola. Il pcrsonaGijio Ùl Lucrczio."
o.ppunto ci mostro. come lél manc1ragolél non rlmane;a soltanto
finzione 0 una parodia, un pretesto che non hG- conseguenze 1
7
\
,
./
r'p') ,/ I~-
cl'Orc.lnc Iirnco, al di fuori di quelle l)r.evlcte dDlla beffa, ,
La scena Jella commedia si cliv~de ln due spazi psicologici
c seconJa che Cl crcda,·o no, all'ln~cnzione di
CDllimaco. Per Lucrezia e Besser ITJ.,CléJ. la manr1raç;oléJ. è una
r:eal t2t pcricolosa. QuancJo Lucrczia ode che cleve sottoporre
il GUO corj)ü ad uno sconosciuto per'poter nvere un figlio,
ossa i.3Î tira incliotro. Dopo l' incontro çol frate el suoi
ragionarncntl sa fiG tici, 0 clopo ,l' invi to della madre a non
rimancrc' tutta ln vi ta "corn 1 unn bestia" (111.11), Lucrezio.
;:;i ro.GGegna, lnvocondo JJio e la Vcrljine Ji "non capi tare
mal8't (III.ll). Con 10 sviluppo dell' azione drammatica' 1
Lucrczia .si o.rrcn()c all' D,more ch Callimaco, Essa diventa
una protago).lista conGapC!"'ITole della real tà che lè circonda.
1less} ]ficia "invece, rimane inviluppato nello Itspazio" ~
comico 0 al tempo st8SS0. tragico: . h' l' cOIDlca, perr; e a sua
in'Gcnui tD.. gll fa comr.lct tore' ocioc chczze 0 dire sproposi ti;
tragico,' perché, seconào }ui, ~ realmente accaduto un omicidio.
Cv. Wlche della stesso a)sltore ~7')
1973
1 57. FrOllcesco' CcJ.rrozza. "Il Cinqueccnto," Storia
dolIC\. let tcratura i to.liana dalle origini al 1861. Roma:
Della, 1",9'73, ~PP~. 301-02. ~
L~'. l1ru1dragola è la commedia più signifie ati va ,deI ... . teatrd' i taliClno finG éJ. Pirandello. l'Tel raccontaro .. la trama
\
. Q
.'
" • 0
1 di IIsaporl,3 bocéo.cccc;co" (P. 300), il Carrozzo. cJclincD l
personnGGl. Jt:8C:L honna un rilievo preClGO e scnzo.. "chlaro'-'~ ,
" Dcuri Il (P. 301). Lic;urio, cÎle' ho. uno- volontèt encn;ico.,
Dpinc;e tutti i pcrGOnaGGl ad u~a Guluzi.ono immoro.l'e. , _ " t
L'unicn a provarc ~isguGto Ccllo. Gituo.zione ~ Lucrezia. ~y
Lucrezio. è unD. clonnn piéJ. C onectLl.., che si pieca per p q.r; si vi tb
nllo press:i.-oni c1ec;li o.ltri. ::'sso. 8 una d\')'nnn "più TJerverti téJ. "
'-che corrotta" (P. 301) •. Il Co.rr'ozzn conclucle la suÇl- brev..c
onDlisi dello. lio.ndragolo. o.sscrenc1o che la, "ragione corrotto."
(P. 302) è léJ. veréJ. protngoniqto cJolléJ. commerha.
58. Giovanni C~ttnni • .. "Gli 'éJ.cta' di fra 'l'imotco."
~·La vita religiosa nella eso~fuzione allo. penitenzo. e nello. .
"lIDilcJrar.;ola" ùi IriccolO\..~ r:achio.volli. fucnzo.: ;.,;tab. cro.flco
F.lll Le~o., 1973, pp. ~1-73. ,
Per LucreziéJ., v. pp. 56, 58-63.
(~uesto saGGio è cloc.:icatu all' ancùlsi (')el personae;r;io di
fro. Tlmoteo. Ilello. sceno. uncliccGinw clell' atto terzo, '
1ucrezia si trova di fronte Dl suo confessore abitualc.
Fra Timoteo, lnvece, è diventato per questo occaoione un
èasistafdio.bolico. l';Cli è Slcuro cIel GUc1 C;lur1izio che
IItutte le donne hnnno allo. fine l)OCO cervello" (111.9).
Alle ro.c;iùni c all'intelligenzil ciel frate Lucrczio. oppono
il GUO Gentirc c 10. Gua fede. Il f rate coniincia notélndo
'che ha studiato per più di due ore il caGo. Questo, dctto
con scrietà c naturalezza, pr~para la dlSCUsGione, do.ndo
\
Q
, {
~~ ._- f,
.. all.G suc pD.role l' autori tà ùel'lD. gerenza. fi. questo punta,
il CO-ttonl Q[!;giun80 cho Lucrezia, rimane Gconèd-rtO-ta alle \
parole del frate: "quell,) ban1bolo~no. di 1,u.crezio. non éJncorn ,
,smalizio.to ·come 10 ,sn.rà poi, tcmto ••• da essore non solo '. . irriconoocibila, ma da sorprcnCerci pel' le unghie che Ga . ,
motter fuori a (~ifc.sa della Gua nuovo. piacovole vi ta" (P. 60).
Si~omo LUCr8Zlo. ::;1 mostro. um:ide c c.1ispo sta ad ascol ~are; fratè f.rimotGo Cl3sumo un tona c.li supcriari tà. Cosi 8[;li
.i11izia il ,suo asame d~lla -:si tuazionc .. p,c.'1.'rtendo dalle
generali tà pel' 3.rri Vo.re al casa concreto. ~gli wtil'D. in ballo
mesDor l)oll1ol1Goclio con d:bsinvol tura.· Il Cattani afferma che,
111 qucsto .-modo, la vito.' roligiosa 8 mcssa 'a servizio llel-. . . l'utile. QUiJ.11l10 Lucre::.ia, seonval ta, criede, rrChc cosa ml'
pcr,suo.rlctc voi?", 13. mo.drc ,'':;ostratil ,si affretta :3 rnettere
innanzi agli occhi 0i Lucrozia il quadro del~a yedova senza'
flGli, Fra Timoteo Gubi ta avonza al tri argomenti: "10 \i
8iuro, macJonna, per que,st~) petto sacrato ••• If. Quoste porole
ott8nGono 1 r eHetto voluto. Ormai la rcsistenzo. di I~ucrezia
viGne o.nl1ullato.. EGGa non è più Gcol1vol tal mé). otrepidôllte. t>,
l';cllé1 clomrmda, "A cl}Ç mi conclucete, vOi, l)é1drc?"" G evidcnte
la sua rasse gnazione. Il termlne finale, "padre," non scilo~
mott8 in Gviclenza 10. resa di Lucrezin, ma pure .l~ fiduci~
Ji chi scarico. If?- pro pria colpo. su un 'al tr,o. Quando
Lucrezio. chiedc "fi. che mi conclucete? Il cio vuol dire, siete
voi a guidarmi. Lucrczia si sgrava cosi da ogni eventuale
colpo.. Questo è, s~condo il Catt~ni, il risultato di
"-un'ccJucazione di tipo autori tario, che pormôtte sempre ch
_Ecaricare -ll' peso della propriD. coscicnzt:\ sull,.',outorl tèt • .
Come bop sappio1ll0, a.llo fine dollo Iio.nclra5o,la Lucro.ziD.
D.ccetta Callimoco come cunc::mt'e pcr scmprE(. Lucrezj_a c!iventll
in questo modo 0 uno. lIbes·ti<:1.1I (P. 58). f l'.~SGa era una donna
95 '
b:wia, buonca e vlrtuO\3D..~ InsoIDI!J.D., Lucrezia era ll1oclello di
virtù. Ha, alln flne, si trosformo. =GCD ci D.(]aein; non .so,lo
vuoJe soddi.sfnre la sua bramociél, ma s' lmpadroniE3ce ([0110 " .
" ' . . situazione in fui gl?_ altri l'hanno masco. per socldisfarc . ,
le loro voglle. Lu'crezia s'incammina nollD. nuova strD.rl.él
con fcrmozzD., impononclo él.eli al tri la sua volont2 por
soddicfare oil suo pj.acore. QUincli, anche Lucrezia, come
&li Dl tri personaggi della Handra, ;ola, è on tro.to. p fa.r
parte cll un monelo iOn cui l' unico scopo D il Godc1lSfo.cim<:rn to
personDlo, la raggiunt~ dell'utilc. 08condo i~ Cattani, ~-
C1UOl1C'O osis cc sol tcm to l' u tilo, "resta intat ta solo la
bcstia" (P. 58), che è II contrD.rio della. retgione. ~Cutti ,
i personaggi ,tolla f.'iéllldraGola. ricercano ci ottengono , .
sol tanto sodclisfazioni é.illlmalosche.
59. Giorgio CavDllini. Interpretazïone delln
~
Per Lucrezi~, v. pp. 7-11, 34-7, 46-8, 69-71, 85.
( Il Cavallini dedica un libro all'interpretaziono'
delLi Handrar;ola. In questo li bro, ogli Cl propone di
cOGliere l'ispirazione poetlca del r~achié1volli e le ...
/ \
1 1 •
il
l '
, ..
96
caratteristlèhe espreG'si ve dol less~co ~ c1ellQ stile e ôella . ~,
strutturé3 della commedla. rnai tre, egll.riprende ed· , ,
ap'profoncl.isco quelle notazloni cri~iche sulla' commedia, .ch~
sec:;onclo l Ul, in }iassato, êono state t.ralasciate.
Tl Céwall:kni interpreta la figura di Lucrezia in
rapporto i.Ù lrachiavclli uomo, scri ttore e poli tico. A "
suo po.r0re, il Nachiavolli contempla il mondo e i porsonaggi
della commedia Gonzo. ma~izia. Il Co.valllni accenna, .
acidiri t turo., ad un senso d' ilVlo c e,nza e di c asti tà che
promane dalla 11ahdragala. Ora, l~ figura ,di Lucrezia è
p'articolarmontc. circondata da questo Genoo di innocenza
------lncolpevolo e di casti tél. Il èavallini qücga che 0..1-
l' Ctccettazione 1"1811' éJJ110re d~ Collimaco Ùo.' parte di Lucrezio.,
Gi CtCCOr;lpCtgl1a un carClttore di l'ato.li tà. Il' termine "fa'tali tà"
puo essere spie[jato tranh te il concotto di "fortunal! 0 di
"necossi ton. cioè, nol cedere fini.Ùc ch Lucrczio.., il
CClvallini vade l'effettuarsi di un pensiero che seconda
lui, è centrale alla D1oc1i to.z1one machi'Cl.volliana: 1
"l'uomo
non puà combCtttere contro la necessltà, montre invece è in :
cracJo di lottare contro la Iortuna, la quale è intesa,come
'il rü;ul tata dei caGi e dei 'fatti non }irovG'di bili che ~
.pe8S0110 rivoleersi.Cl. sfavoro dcll'1;lomo 8 contro cui ,cgli a
sua vol tci. pua opporsi" (p~ 70). l cas±: dollà fartuna, nella , l1andragol'Ct, . sono ra:pprescn tati dai vo.ri interventi di
Ligurio, di Sostrata, di Nicia' e di I:r:-a Timoteo. Lucrczia .
cerca di opporsi a quosti interventi fino a quando 8ssi sj
•
------,
~.
1 r
J' ,~
1,
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~1
S? . "
acldiziçmano, trasfornwn6os1 co'Si i11" una nccoGo±tà invincibilc~ '
Lucrezià no·n DUO né sottro.rs;L n6 resistere n questa forza.
LCCO perché la sua 'acquicscenzo. ha caraet.cre di Iatali tà. , ' ,
Ecr eeeo pure la ragüme per cui il Cavallini affermi) cho ln ~
Lucrczio. si' o.vverte un cen'so cl 'innocen7,Q c di co.sti tà. Il
Co.vo.lllnl po.lemizza contra il Russo (26i), il Guerri (23), e 1
il Bl~succi (39), i q~ali c-aricall? il personaggio di 1~ucrezia "
di signi.:ficati .psicologici che osso. non ha; ...
Lucrez~a non 0
\'1 un' ero,inèt 0.ello. virtù machlavelliana, corac afferma il Busso • •
lc.;ssa non è neppuro coscionto della mcdiücri ta. 0.813'li al trj •
"l)erSonage;i, como affermDno il Guerri 0 il B~asucci. Lucrezio.
è 'invece, della "s'tossa pasta" (P. 69) degli al tri
---- porson.:J.ggi. .1\.ppartengono tutti ac~ un monclo carrotto. 0 Gono
col ti dal lIachio.vclli in un 'momen to della lorD mioorio.. ,,' • J
poiché il l'lachiavelli tr-attcr la. suo.. mo.tcr:ia con Llist~cc(O 0
Gonza lilaliz\a, P...rrunLUl8 Ùo.llo. hanclraga~a, C ,Goprattutto cJo.l
perÇ3ono.ggio (li Lucrezia, un' improssio'ile di 'in~oconza e cIi
casti tà.
Fedelc Ql proposi to di studiare ie caratteristiche , • Il
esprossi ve dei pcrsonaGgi, il Cavallini si st') fformo. culle
parole di Lucrezia, riportnte da CaJ.limacp, nc)'2 quinto otto.
3i tratta di un diGc~rco ben proporzionato c·lucido fin
dall' inizio. r:ella part~ ccn.trnle, il cliscorso üivonto.
serrato "poro io tl prcndo per signüre, po.urone, Guida; .::.,,,.
tu mie pac~re, tu mio dofcnsore, 8 tu voglio che siE\. ogni
mio bone; e, quel che mio marito ha volûto per una s8r~,
) 1
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lklla serie conclusi va \
dc','ll arcomodcunenti il discorso cJiventa più smorzo.to b fi '
voglio ~h' egli abbia sempre."
\ ," "Fara' ti éHlunque suo compare, e verrDi questa mattina alla . ,
o chi cGa, c. cJi qui ne vcrrai a' dosinaro con osso noi; e ~ . . '
l' iJndarc\l 0 l~ stare starà 'a te, e P9treno aet ogni oro.. 0
Genza GO~iJetto' conveniro insleme." Lucrczia mette in
ovidenza prima le sue moti 1azioni, "l' astuzia" di Callimaco,
lâ "sciocèhozza" cJol illo.rito, "la semplicità" cl.eila madre,
"la tristizio." deI confcssore. Pot, in tono ingenuo c
senzo. alcuna malizia, esponG le conseguenze' "mi hanno
98
condotto Q ro.re quello che mai per me medesima arei fatto ••• ".
l~uc,ste' porole sCl:1brano Gmen tir~ la possi bili tà di una •
li bero. sc el to. c (l.anno sapore cl' innocenza 0.11' acquiesconza
di Lucrezio.. ,1'12, ollo stosso tompo, esse lJlostrano" come ~-- -
1 . t" . 0. suo. paGGl Vl Cl.. Sla cOG'ciente e accorta " •• • io voglio
iuc'ico.re.;. non GOnD suf'ficiente a recusare quello 'the' l
clclo vUülc che io o.ccctti." ,si noU un climax, in funziano
espressiva: " "Pero io ti p,rendo per signore, p~drone, guida;
tu mie padro; tu ~io defensore, e tu vaglio che sia ognt
mio ,pone ••• ". C' è l' acco,s~amenta dei pronomi c degli
aggetti vi pO~Gcssiv'i, giocata sulle due persane degli amariti--,
(io-ti, tu-mio, tu ••• mio), c la gradaziono di tre elementii , .
llrj.l11<l strettamen te uni ti "signore, po.drone, gUirb", poi
ri1Jrc~ü i}1 uno. ~uccessione più largG "tu mio· padre, tu mio
dcf~l1GOre, 0 tu vaglio che siG ogni mio bene." Qu.osto
porioclo viene corl1pletato do. una frase articolata sul verbo
--~ --
{ -
"vOlere~ che ne costituisce il carùine: "io vOGli"o
iuùicarc •• ~, che abbi voluto cosi ••• , quello che'l cielo
vuole ••• , e tu vo~lid che sia ••• , ha voluto per unn Gera ••• ,
voglio ••• S8r.1pre." Il C2.vo.llini afferma che 1..J }Jiù lunsa
parlo.ta c~i Lucrezio. ha un cDrattorc Ji "fonc:rtlllontalo
lotter;Jrieto." (P. 47). 0i i,3ente tn ossa l'inïluenZD dellD
traùizione lcth;rnria, csernplificatD dm discorsi di certi ",'
pcrsonaggi deI DecéUIlerèm.
1974
60. Vera H. Gaye. "Immutabili tél. morale nsi persono.[';ci
99
della i'landrar:;ola di l'Tlccolo Nachiavelll. Il Parola deI popolo,
CXXVI (197LI), 39-41.
Pe~ Lucrczla, v. P. 41.
l porsono.ggi ~ciclla Handragola operano tutti "seconùo ,
la logtca deI lorD utile e deI lorD piacere, e ciascuno va
diri tto per la sua strada, "come aveva messo in cvidenza il
Russo (26). La lorD natura' è, quindi, fondamentalmcnte
immutabile. Quesbo Yale anche per Lucrezia. Il suo
cambiàmento ê solo apparente.
Lucrezia diven!a la figura centrale della commedia '\
solo nel terzo atto. Nei primi tre atti essa è 10ntana,
anche se "spesso nominata ed esal tata" (P. LI-1). La ragione
di questa esal tazione è la sua eccezionale reputazione di
"savia," "accorta," e "onesta" (P. LJ.l). Lucre zia si
\
, ,
, G
oppone fievolmente alle parole mal:j.ziose e alla furbizia...
deI frate. Nella scena quarta deI" qUlnto atto, ·è Callimaco
che dà notizia deI cambirunento di Lucrezla. "La· Gaye si. ,
chiede "Ma c'è veramence in lei questo mutamento?" (p. 41).
8 rispond0l!rl.o alla proprla domanda, continua "La 'giovane . "
ac.c·orta', magistralmente delineata dal Machiavolli, è una
J " donna che ha sol tan to il cul to formale della virtu Il (P. 41).
)
1977
61. Peter Napoleone. "-Hachia"{elJ.i' s Mandragola:
. "Mutare 01 contrario. l," Rackham Li terature Studie::s, VIII~
(1977), 49-62.
por Lucrezia, v. pp. 51~3;
" In un mondo dove " 'non ~ se non vulgo,' the truly . \
virtuous lndividual, he \'fhQ'-i~ competent and able. to rise . \
above the .common mass, is the man who knows hoVl to best use , \
'la bestia el' uomo' to counteract 'i ven ti d'eliLa fortuha \ ' \ (~. 50)~ Ogni personaggio
100·
. e le variazioni delle cose l "
della comm~ùia vie~ definito . \ f . d' . tt d Il' ln unZlone l un aspe '0 e a
\
"" psicologia umana,. che si sviluppa e si marri festa nella
voglia di soddisfare i propri interessl. Il parallelo fra 1 ~
. la Lucrecia di Livia e quella fiorentina forniscc 10 spunto
per l'analisi e per la difesa della Lucrezia cinquecentesca.
ta Lucretia r~mana è una giovane donna, non solo bella, ma
estremamente virtuosa. Farzata aIle voglie lascive di
. /
Sextus, Lucretia 81 ueciae. La sua fierezza le impedisce di
conciliare il,delitto con la'~ua ~nnQcenza~ A prima vista,
sembra che anche iL }'iachiavelli abbia confori to alla sua
Lucrezia tutto quelle virtù morali. Lucrezia prova
disgusto per ,il pümp di dor:mire con uno scono:SCluto.
Attrav1erso le parole deI mari ta, l'lesser Ificio.., conOSCHuno
la c1evozione e la 'fodel tà di Lucrezia al legame ùel
matrlmonio. Poi, anche se si sottomette a questo piano, ~
la sua rassegnazione'è segnata dalla sua fede cristiana. -,
Da donna casta qUal'è, Lucrezia si trova di fronte a due
al ternati ve. Essa pua segulre l' esempio della sua antenata.
,cléJssica sll.icidD11oosi eroicamente per sorreggere l' orcline "
morale, oppure degradaro sé ed i suoi idoali con un
accomodOlllento compromettante. Tuttavia, la Firenze deI
l--]achiavcùli non è la Roma classicaj la virtù ~lcl presente
non è quella antica. Inoltre; la nuova Lucrezia è un~ta
ln matrimonlo con un vecchiQ, Con "un pazzo," come dico
Ligurio. Lucrezia ha, quindi, il c1iritta di ribellarsi
contra la propria si tuazione: "the adul tery vlOuld be
lnconsequential" (P. 52).
La società della Mandragola non prolbisce l'adultcrio.
InJatti, Lucrezia ~appresenta "the only trD-ce of morallty
and the sole 0 bstacl e to the plan Il CP. 53). l suoi p:i:ù
" cari gli preparano una trappola per disonorarla. Heppure
ID paura d~ll'assassinio li scoraggia. In queste
circostanze "Lucrezia' s seduction repres~nts a rnpe thnt is
~
per-p8tratetl on her by soc~ety" (P. 5;:'). Vittima di quella
sOcietà, Lucrezia non pua rifugiàrsi nello. lc[';ge, perché
non oEifste né ieggé moral 0 ~é l egge sociale. A Lucrezi [l non , .
rimMe che, seguire il pr01JrlO cri terio di cpmp6rtaIlie~to, c
102
cioe "mutare cl contrarlo" (P. 57). L'idealismo di Lucrezïo.
"must Gi ve \'fay to subjec ti ve rclat:L vi ty" (P. 53). 0 Rende,nùosi'
cùhto della suo. Sl tuazionc, ossa cJccid.e di accettare 1 •
CD.llimaco come wn311 te per sempre. At traverso questa declsione ,"
Lucrezia ncga la sua casti tà cü prima mo. assume una P9sizione
autorevü].o cU di sopro. della licenza e dell 'immoralità degll
al tri. B8sa riosce vittoriosa Plrrché ha mut~to la prbpria
natura qùffildo le circosto.nze 10 richiedevano.
1978
62. Paolo, B,'üc'i.an. ".:JulIa vera natura della !'1andragola' )
\
C dei suoi personagGi. 11 Il Ponte, XXXIV (1978), 387-407.
Per Lucrczia, v. pp. 392-407.
( " La Handragola e, secondo il Baldan,~tragic~mmedia,
che clave cssere analizzata in chio.ve poli tica. :I:.;gli. dissente
c;.éilla critica romantica. Lucrczia non è un' anima innocente
imraerca in un monùo vile. l'fessun personnggio della /
" Hondragolo. è innocente. Il Hachiavelli ~appresen tél, nellél
commedio., la "veri tà effettuale della c6~a" e un mon do
nieno di "tristi" (P. 393). Quindi tutti i personaggi sono
..
rJ
J
, !
.!
fatti della ctesGo. GostéJ1lza e VlVCl'lQ ln un m:)n"lÎ uniforme
- "-"immunizzato contra·i e;ermi :9ortatori Gl 'J.Gtanze ctlchc ~ \
• tra<lizior;.ali fl (P. :39.3). L r unùo ~rincirlo '1fa~ict() in questu
mondo è la nozione di virtù che si trr)va "nel Principe cIel
l·;achiavelli. Cosi Lucrozlo non rassol1).i bl1D. ê,;: latte alla
Lucrezia romana, c.asté1 moglie u Collatlno., Il DalcDJ1
ri ti,ene che ab bia racione il R~sso (26) Gcc;JnC:o.11 cualé"
Lucrezia è ~achiavellicamen te "virtuosa" ,prir,la e ,)C)~JO 10. . , ,,' not te ci' Olllorc. 'EsBa è 1 "croina élella nuova mornli t~l ciel . ,
llachiavelli. c' è tuttayia da spiegare if ccüpo di scena
dell' acccttazione 0a ;Jarte ch Lucrezia <leU' amure (ü
Callimaco, o.lia fine cu::lla cummedia. Il '23D.l,rlan QsceriEice
che talc incrinatura nel perconaCGlo (ü Lucre Zlo., Ion to.nZl
dall' occere un difetto o.rtÎ,stico, è Gpieb'abil C Golo
ut trG.verso Gve"tOlllo. Dlotro lD. handragola brillo. 'la lioma
Ji Claucîio. ;,; nel .;.Jercono.zgio di Lucrezia si !)OL),sonQ
Gcorgere donne come 1:esGetli1l8 a AGrJ.ppino.. AmbecJuo sono
croine tipiche 'nella concez~one machiavelliana. Lucrezia
è come una Messalinn, la cui nascosta energia e capacità.
si manifesta tra le bracCla di 8allimaco, che' le'offre li '
l'oc casione di scuotersi di dosso la. s,ciocchezza ip , cui
-
l'Ticia la tiene imprigionai;a. Cosi non c' è una vera e propria
conversione. C t ~ sdl tanto ~>l'l,a straordinaria ü ccasione
col ta al momento opportunu. Ed è proprio quosto saper
cogliere l "occasione . che co.ratterizza la
Nachiavclli.
/
..
virt~ per
\ \ \
•
. ,
\ l'J_no alléJ. notte fatale LucreziQ. quasi non appare "
Gullc, seeno., eecctto per l'incontro con 10. r.1éJ.rlre e col
frétte. E:C02 'viene 801 to.nto ovoco.to. cJél.gli .::tl tri porsonaggi • ..
Li.:;urio ci prep('n t.o LucrcziéJ. come l' onti tesi di llicio
"I)ia fo,.L;li uomini, 0' oi appoiano! :tlcrché spesGo si V0CtC
uno U011l0 ben ClU8 .. lific.::tto sortire uno. bcstio., e per o,vvcrso
unéJ. prudonte (~onnéJ. avcrc un pazz?" (1.3). ,Sol tonto' il
mari to, =rlcic~, l..~cÎl1llGce Lucrezi2 "qucGta monno scioccéJ."
(11.5) e "qU8sto. mia po,ZZéJ." (ILe). '" Lo. veclcndo cléJ. quale
pcrsuna vengono lJronunciiJte qU8ste parole ne ricaviOlilo ID ,
conclusinnc opposta. Inolt~o, nel ritrarrç LucreziéJ.,
Callin1nco o.ffcrmo elle il lnari ta !laI tutto ci lClSC,io. v
govcrno.ro (:0. lei" (II.l). Quesb;l üsscrvaZlone met19c in ..
cvidcnzo. un.::>. Lucrezia cJur,-;v cd encrgiea, eio che non si ,
,ac1,liec itl.c 1 una fil3uro. di ctonn-o. fragile e sottomessa. l~'
iJUrC vero che Col .. lir.1éJ.cÙ éJ.sscriGcc che Lucrezlél.. è cJi "no.turb.'·
onestissima e al tuttû alicna Jalle CaGe d'éJJl1orc Il ncrà , -prlma di terminare il ôlscorso not.::>. pure come a l~ucre:;'la sia mancata ogni oc casione J.i venir meno alla Gua casti t4."'
LéJ. resistenza di Lucrezia nasea dalla sua prudenza. e
sav:i.c~za. La sua intelli_rsenza la ~de • dif fidente verso·
il ,rimeclio seel ta dq,l mari to per avere figliuoli. Per
compDondoro il pocsaGgio da donna casta a donna furba, ~
. importante rendarci conto della predj.sposizione e della
capaeità di LUCreZléJ. di reGgere all'urto del mondo 0 di ~
"stwnparvi la propt:ba~ pcrsonali tG: virtù li CP. 393).
" '
r
:4.
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,\
"
105
1
,COS1. pure 10 .terribili flcssallne 0,. A~ril)[üne ci ri velélno 10.
lorô ver~ naturo.. Ji donne consegno..tesi 0.11' aGtuzlél C 0.1-
l'o.udaciél. Por quest~ Janne, co~e por Lucrezio., Cl d
tro.ttato Ol un' éH1GocciaGa "ccJ~cazidno sentiman tale" CP. 395):
una l ezione di Vl ta im.l)OGta c' clle circo,::;tonzc.' 1.0.. }io.ndrac:ola
è colma (li lnOlzi dellc J?omo clau(lj_anél. Eossor 11icio è ,
Goffo Quanto Clo..u('io. liccettando C0.11imaco nello. cuo.
caca, GGll ]ono la base della éua futura rovina, co~e face Q
Clo.uc1lo o.dottanll.o ~:crcne. lierüne c l\c;ripPlna proicttano
10 loro immasinl GU Callimaco e Lucrezia. -,; la Î"12.ndrap;01a
fini:::,cc troC;lCélt:l0nte come la vlccnlla cJi Clo.uctio. AcrJ_;Jpina
avvclena II Dari te Clél.uclio per cJa.r~li un successnre, suo
figlio ~Iorüne. l'ra. nella notte amoroso., Lucrezio. a CLùllmaCo
'*"celebrcL11o (l811c vore nozza. Quest'J matrimonlo rimo.rro segre to
fin quan.do, D dj ce Callimo.co, "1JlO fac eCCl al trü cli. lui [ ~ Ti Cie] Il :k ccco che il Baldan 'arrlvél al10. conclu8iono che
Ca.llimaco ccrtamonte mutera. ])io 0. Iéir morira ITiciu, force
avve.lonato.
•
..
ft \
\
f
, ,
~ Sono sottolineati l nomi degli autori dcgli scritti presi ln eSD.mG e il numero dalla pagina in cui ha inizio la trattaziono dcdicata é1 ciascuno di tali seri ttl; il numero d'orc.l.ino assecnato a tale trDttazione ~ indicato rra parcntesi subito dopo II nome dell' autore. '
fUlollonio, 11, (28), 22. Ao.uilecchia, G. (52), 7', 81, ~
91. Aretino, 25. , U~~~hQlli. R, (33), 7, '21.. U,ilCi~U1. Pp (62) , 6, 7, 9,
103.
Uàrberi-Sguarotti, G. (43), 1Q, 76. '"
Ü~.tta.r:;llc.. 0 IbzZClcura ti ,
(53), ,[2. Bl bbiena, 25.
mcéÎü, DIO (10), ~. Blasuccl, L. (39), 4, 6,
.§2, 73, 97. Boccaccio, G. G6,' 7L~, 93, ,99. Bonllanell?, P. (48), 6, 1!±. Bonr;hi, R. (6), l§..
Borgognoni. A. (5), l.J, 18.
Borycllino, H. (37,49), 6,.
. .2l, lQ, 87. Carro ZZQ". F. (57), ~. Catalano, F. (41), 6, 68.
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