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BOZZA DI STRATEGIA AREE INTERNE DEL COMELICO … · BOZZA DI STRATEGIA AREE INTERNE DEL COMELICO...

Date post: 04-Jul-2018
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BOZZA DI STRATEGIA AREE INTERNE DEL COMELICO SAPPADA PROPOSTA DEL TERRITORIO – VERSIONE DEL 25/08/2016
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PROPOSTADELTERRITORIO–VERSIONEDEL25/08/2016

INDICE

Contenuti della Bozza di Strategia

Il territorio interessato dalla Strategia_____________________________________________________________ 1

Principali problemi/ostacoli alla vita nell’area___________________________________________________ 2

Risultati attesi__________________________________________________________________________________________ 4

Possibili azioni per raggiungere i risultati attesi________________________________________________ 5

Ricomposizione/narrazione dei principali risultati attesi e azioni in un’Idea guida______ 7

I protagonisti nell’attuazione della Strategia_____________________________________________________ 8

Allegati___________________________________________________________________________________________________ 8

Questo documento è il risultato di un percorso di ascolto del territorio promosso dall’Unione Montana Comelico Sappada, che si è svolto nel periodo di marzo-luglio 2016 e che ha coinvolto i principali portatori di interesse dell’area. Dopo una presentazione in un’assemblea plenaria del programma di lavoro per l’elaborazione della Bozza di Strategia, tenutasi il 29 aprile 2016, è stata avviata una consultazione online degli stakeholders locali, attraverso un’invito a compilare un questionario semi-strutturato, conclusasi il 31 maggio 2016. Inoltre, tra il mese di maggio e giugno 2016 si sono svolti 4 focus group di approfondimento (in relazione ai temi Mobilità, Istruzione, Sanità e Sviluppo locale). Da ultimo, la proposta di Bozza di Strategia è stata illustrata in una nuova seduta plenaria dei portatori di interesse svoltasi lo scorso 15 luglio.

Per un resoconto dettagliato del percorso di consultazione del territorio si rimanda all’Allegato 1 - Nota metodologica.

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Il territorio interessato dalla Strategia

I COMUNI DELL’AREA Di seguito viene riportato l’elenco dei Comuni dell’Unione Montana Comelico Sappada interessati dalla strategia:

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI COMUNI

COMUNE CLASSE POP. AL 1.1.2016 SUP. TERR. DENSITA’

Comelico Superiore Periferico 2.238 96,15 km2 23,27 Danta di Cadore Intermedio 463 7,95 km2 58,20 San Nicolò di Comelico Periferico 406 24,15 km2 16,80 San Pietro di Cadore Periferico 1.624 52,12 km2 31,15 Santo Stefano di Cadore Periferico 2.609 100,62 km2 25,92 Sappada Periferico 1.317 62,06 km2 21,22

MAPPA DELL’AREA

I Comuni dell’area progetto costituiscono l’Unione Montana del Comelico e Sappada, riconosciuta ai sensi della LR n. 40/2012, ai fini dello svolgimento associato delle funzioni fondamentali di cui alle lettere e) e h) dell’art. 19, comma 1 del D.L. 95/2012.

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Principali problemi/ostacoli alla vita nell’area Le indicazione emerse dalla fase di ascolto del territorio hanno evidenziato alcune problematiche di natura “trasversale” ed altre specifiche, in relazione ai temi Mobilità, Istruzione, Sanità e Sviluppo Locale, che incidono in maniera rilevante sulla qualità dellla vita dei residenti.

PROBLEMI TRASVERSALI - Il costante calo demografico registrato nell’area causato dalla bassa natalità, dall’aumento della

percentuale di popolazione anziana e da fenomeni di emigrazione. - La scarsa connettività digitale rilevata in larga parte dell’area. - La morfologia del territorio, caratterizzata da elevati dislivelli, incide sull’accessibilità e sui

collegamenti fra le varie località. - La zona altimetrica in cui si colloca l’area incide sulla frequenza di fenomeni atmosferici estremi, che

compromettono la capacità di spostamento nel territorio e di collegamento con le vallate contermini.

PROBLEMI RELATIVI AL TEMA “MOBILITA’” - Una rete viaria poco sicura e che necessita della realizzazione di nuove infrastrutture. - La mancanza di connessioni costanti di TPL che mettano in collegamento le località interne all’area,

anche per fini di visita turistica. - La scarsa intermodalità ferro-gomma (con la più vicina stazione di Calalzo-Pieve di Cadore) e

gomma-gomma (sia per i diversi servizi svolti da Dolomiti Bus, che per quelli di operatori transregionali).

- Il servizio discontinuo del TPL nel periodo extrascolastico e nelle fasce orarie di morbida. - La mancanza di servizio capillare nelle aree periferiche, anche a causa di mezzi sovradimensionati. - La scarsa informazione agli utenti sui servizi TPL già attivi.

PROBLEMI RELATIVI AL TEMA “ISTRUZIONE” - La difficoltà di garantire annualmente il numero minimo di studenti nelle classi ed il conseguente

rischio di chiusura di alcuni istituti.- La bassa attinenza tra la formazione attualmente offerta ed il potenziale mercato del lavoro locale,

come pure la bassa offerta di formazione continua anche per gli operatori del settore turistico. - L’alto turn over degli insegnanti che compromette la continuità didattica ed incide sui risultati INVALSI

(soprattutto per la matematica). - I problemi di connettività degli istituti scolastici e le ridotte competenze digitali del corpo docente. - La mancanza di strutture di servizio a supporto dell’offerta formativa (in particolare mense e convitti). - La mancanza di servizi di supporto alla formazione per il benessere psico-fisico dello studente, delle

famiglie e dei docenti.

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PROBLEMI RELATIVI AL TEMA “SANITA’” - La difficile accessibilità ai servizi ospedalieri specialistici dovuta all’elevata distanza. - L’assenza nell’area di un servizio poliambulatoriale (soprattutto per geriatria, fisiatria, ginecologia e

consultorio). - Il Distretto sociosanitario e gli ambulatori collegati sono ospitati in strutture inadeguate e fatiscenti. - La mancanza di un servizio di automedica per far fronte alle emergenze con personale medico-

infermiere a bordo. - La mancanza di un servizio di assistenza a domicilio che favorisca la permanenza delle persone

anziane presso la propria abitazione. - La mancanza di adeguati spazi per l’accoglienza diurna degli anziani. - La scarsa conoscenza dei servizi offerti dall’UTAP (Unità Territoriale di Assistenza Primaria) che

spinge alcuni utenti a rivolgersi a servizi sanitari di più difficile accessibilità. - L’alta percentuale di popolazione adulta che presenta disagio psichiatrico.

PROBLEMI RELATIVI AL TEMA “SVILUPPO LOCALE” - L’elevato tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile. - La mancanza di una cultura diffusa dell’accoglienza turistica. - La crisi registrata dagli impianti di risalita del territorio che compromette l’occupazione di numerosi

addetti. - La scarsa ricettività turistica (sia in termini quantitativi che qualitativi). - La scarsa valorizzazione delle produzioni locali (artigianali e alimentari), del patrimonio storico,

artistico e culturale e delle risorse naturali (acqua e legno). - Una promozione non unitaria del territorio che non intercetta adeguatamente i flussi turistici

soprattutto stranieri.

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Risultati attesi I cambiamenti desiderati nella qualità della vita (risultati attesi) rispetto ai problemi precedentemente descritti sono:

RISULTATI ATTESI RELATIVI AL TEMA “MOBILITA’” - Aumentare la sicurezza del sistema viario durante tutto l’arco dell’anno. - Aumentare la capillarità e la frequenza del TPL interno all’area e di collegamento con l’esterno. - Aumentare il numero di utenti del TPL (sia residenti che visitatori). - Aumentare la conoscenza tra gli utenti potenziali dei servizi di TPL disponibili e delle loro connessioni

intermodali.

RISULTATI ATTESI RELATIVI AL TEMA “ISTRUZIONE” - Aumentare i punteggi dei test INVALSI (soprattutto per la matematica) almeno fino alla media

regionale. - Aumentare la percentuale di docenti stabilizzati che insegnano negli istituti del territorio. - Aumentare il numero di persone occupate nel turismo che accedono a percorsi di formazione

continua. - Aumentare il numero di servizi scolastici erogati digitalmente.

RISULTATI ATTESI RELATIVI AL TEMA “SANITA’” - Ridurre il numero di persone anziane che accedono alle case di riposo. - Aumentare il livello di domiciliazione della popolazione residente anziana. - Ridurre i tempi di primo intervento del personale medico in strutture di emergenza. - Ridurre i tempi di percorrenza per l’accesso ai servizi ospedalieri. - Ridurre gli accessi al pronto soccorso per limitare i costi e reinvestire le risorse per i servizi locali.

RISULTATI ATTESI RELATIVI AL TEMA “SVILUPPO LOCALE” - Aumentare il numero di imprese giovanili che operano nel territorio. - Aumentare il numero di imprese che operano nel territorio nel settore turistico-ricettivo, agricolo,

artigianale (bioedilizia) e della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. - Aumentare il tasso di ricettività dell’area. - Aumentare le presenze turistiche soprattutto nei periodi di bassa stagione. - Aumentare il numero di occupati residenti nel territorio.

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Possibili azioni per raggiungere i risultati attesi Al fine di raggiungere i cambiamenti nella qualità della vita auspicati, sono proposte le seguenti azioni in riferimento a ciascuna area tematica:

POSSIBILI AZIONI DA ATTIVARE SUL TEMA “MOBILITA’” - Introdurre pacchetti di servizi nei periodi extrascolastici e negli orari di morbida. - Sperimentare il servizio di trasporto a chiamata. - Adeguare il parco macchine del TPL con mezzi di minori dimensioni e a basse emissioni. - Adeguare e mettere in sicurezza la rete viaria anche con nuove infrastrutture (in primis il traforo

Coltronto). - Analizzare puntualmente la reale domanda di TPL dell’area. - Mantenere i servizi TPL di collegamento con i territori extraregionali (Trentino A.A.) - Digitalizzare i servizi di informazione e pagamento del TPL. - Promuovere la mobilità slow soprattutto nelle vallate, anche attraverso l’utilizzo di biciclette elettriche

a pedalata assistita.

POSSIBILI AZIONI DA ATTIVARE SUL TEMA “ISTRUZIONE” - Prevedere una deroga al numero minimo di studenti per classe. - Creare ITS che promuovono percorsi formativi in bioedilizia, operatore socio-sanitario e turismo

(sviluppando in particolare le competenze linguistiche). - Incentivare economicamente, sia in maniera diretta che indiretta (come ad es. attraverso la messa

a disposizione gratuita di un alloggio), il corpo docente al fine di favorirne la permanenza nel territorio. - Garantire la connettività e la formazione digitale del corpo docente. - Realizzare servizi connessi alla formazione (in particolare un convitto e le mense presso gli istituti). - Promuovere equipe interne ed esterne al sistema scolastico per fornire supporto psicopedagogico a

studenti, famiglie e corpo docente.

POSSIBILI AZIONI DA ATTIVARE SUL TEMA “SANITA’” - Realizzare un poliambulatorio per l’erogazione di servizi specialistici e migliorare la comunicazione

dell’offerta. - Individuare una nuova sede per il Distretto socio-sanitario. - Acquistare un’automedica prevedendo la dotazione di personale medico-infermiere a bordo. - Potenziare il servizio SAD nel fine settimana. - Creare spazi di accoglienza diurna per anziani presso la casa di riposo, oppure riqualificando

strutture esistenti che siano prossime a servizi già presenti (ad es. la mensa scolastica).

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- Sperimentare la realizzazione di comunità di alloggio per adulti attraverso la riconversione di edifici inutilizzati.

POSSIBILI AZIONI DA ATTIVARE SUL TEMA “SVILUPPO LOCALE” - Potenziare la ricettività locale attraverso la realizzazione ed ammodernamento di strutture

alberghiere, soprattutto nelle aree dove è maggiormente sviluppato il turismo invernale, ed extra alberghiere, quali gli alberghi diffusi, riqualificando con tecniche di edilizia sostenibile degli edifici attualmente in disuso e localizzati soprattutto nei centri abitati.

- Sostenere l’imprenditorialità, anche giovanile, con particolare riferimento ai settori turistico, agro-silvo-pastorale, manutenzione e cura del territorio, bioedilizia e produzione di energia da fonti rinnovabili.

- Riqualificare e valorizzare le terme di Valgrande. - Creare un consorzio per la raccolta, trasformazione e commercializzazione del fungo porcino. - Creare un consorzio per la valorizzazione dei prodotti lattiero caseari locali (in particolare formaggi

e yogurt), anche in sinergia con realtà cooperative operanti nel contesto provinciale, privilegiando le tecniche di allevamento biologico.

- Promuovere un piano di marketing turistico unitario del territorio in sinergia con l’iniziativa di marketing territoriale promossa dalla Provincia di Belluno.

- Mettere in rete e manutentare la rete escursionistica dell’area. - Migliorare l’accessibilità delle aree di montagna anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento degli

impianti a fune dedicati al trasporto di persone (innovazione tecnologica ed ammodernamento, miglioramento dei livelli di sicurezza degli impianti).

- Mettere in rete e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale del territorio. - Valorizzare il patrimonio paesaggistico ed ambientale della Val Visdende, attraverso la realizzazione

sia di infrastrutture destinate alla pratica sportiva estiva ed invernale, sia di piccoli centri terapeutici per determinate categorie di patologie, adeguando e mettendo in sicurezza la viabilità di accesso alla valle.

- Ottenere una “certificazione di territorio” che attesti la presenza di determinate caratteristiche di salubrità (qualità dell’aria, basso inquinamento luminoso e acustico, qualità dei prodotti alimentari, etc.).

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Ricomposizione/narrazione dei principali risultati attesi e azioni in un’Idea guida La vision che intende rilanciare il Comelico Sappada si riassume nell’Idea guida “La valle dello star bene”, ossia un territorio che persegue uno sviluppo fortemente connotato dall’ecosostenibilità e dove gli elementi di qualità della vita che lo caratterizzano, quali l’ambiente incontaminato e la sua salubrità, diventano veri e propri asset nella sua promozione in chiave turistica. La dimensione sostenibile dello sviluppo che il Comelico Sappada vuole intraprendere si declina in ciascuna delle principali aree tematiche oggetto di intervento della SNAI: - per quanto riguarda il tema della mobilità, si punta a realizzare un sistema di spostamenti interni

all’area che permetta a residenti e visitatori di raggiungere anche le località più periferiche e di maggior pregio ambientale e paesaggistico, attraverso l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico a basso impatto sia per dimensioni che per emissioni di CO2. Inoltre, si intende incentivare la mobilità slow e l’utilizzo di biciclette (anche elettriche a pedalata assistita per affrontare in maniera agevole i minori dislivelli delle vallate);

- in relazione al tema sanità, la strategia mira a garantire una visita in sicurezza al turista, che, al pari del residente, potrà contare su un servizio di pronto intervento adeguato e tempestivo, come pure su servizi specialistici in grado di dar risposta ai fabbisogni di sanità ed assistenza di specifici target di visitatori (giovani e famiglie). Allo stesso tempo alcune importanti strutture, che dovranno ospitare i servizi distrettuali o saranno adibite ad accogliere temporaneamente specifiche tipologie di utenti (anziani e persone svantaggiate), saranno riqualificate con tecniche di edilizia sostenibile e, ove possibile, “a impatto zero”;

- l’intervento sull’istruzione locale ha l’obiettivo di potenziare, anche attraverso la formazione continua, le competenze relative all’accoglienza turistica, all’artigianato locale legato alla risorsa legno (anche nell’ambito della bioedilizia), allo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali ai fini della produzione di energia da fonti rinnovabili, alla produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti alimentari locali e alla tutela e manutenzione dell’ambiente;

- da ultimo, lo sviluppo locale dell’area intende focalizzarsi sul turismo sostenibile di natura esperienziale ed integrato con i settori dell’agricoltura, dell’artigianato e della cultura. A tal fine l’incremento ed il miglioramento qualitativo della ricettività sarà promosso attraverso nuove strutture alberghiere ed extra alberghiere (anche per mezzo dell’ospitalità diffusa) in edifici attualmente in disuso, localizzati soprattutto nei centri abitati, da riqualificare con tecniche ecosostenibili. Lo “star bene” di chi vive e visita il territorio sarà reso possibile non solo da un’attenta cura e valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente naturale, ma anche dalla possibilità di praticare diverse tipologie di sport ed attività all’aria aperta (sci, trekking, mountain bike, etc.); un benessere che si tradurrà anche nel mangiar bene e sano e nell’arricchire la mente grazie alla fruizione del ricco patrimonio storico, artistico e culturale che l’area offre. Inoltre, tutte le dimensioni dello “star bene” precedentemente descritte potranno essere verificate e suggellate attraverso una certificazione di territorio.

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I protagonisti nell’attuazione della Strategia Il disegno e la realizzazione della Strategia vedono come principalio protagonisti:

• l’Unione Montana Comelico e Sappada; • il Comune di Comelico Superiore; • il Comune di Danta di Cadore; • il Comune di San Nicolò di Comelico; • il Comune di San Pietro di Cadore; • il Comune di Santo Stefano di Cadore; • il Comune di Sappada; • la Provincia di Belluno; • il GAL Alto Bellunese; • il Consorzio BIM Piave; • le 16 Regole del Comelico Sappada; • le associazioni di volontariato del territorio; • le associazioni di categoria; • gli albergatori e gli operatori del turismo; • gli imprenditori agricoli ed artigiani; • i medici che operano nell’area; • gli insegnanti degli istituti del territorio; • i giovani che hanno deciso di rimanere o tornare a vivere nell’area; • i Consorzi di promozione turistica del Comelico e di Sappada; • le sezioni CAI locali.

Allegati Allegato 1 - Nota metodologica. Allegato 2 - Delibera dell’UM Comelico Sappada di approvazione della Bozza di Strategia. Allegato 3 - Quadro della programmazione sovralocale dell’area interessata.

Documento a cura di:

UM Comelico Sappada – Conferenza dei Sindaci, Segretario Livio Olivotto

Consulenti - dott.ssa Laura Aglio e dott. Marco Bassetto


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