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Cinecorriere 2016 n2 Speciale Cannes

Date post: 30-Jul-2016
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Tutte le strade portano a Cannes
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cinema &fiction Anno 69 - numero 2 maggio 2016 - 2,00 Tutte le strade portano a Cannes Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale 70% - DCB Roma CROISETTE Otto film italiani nelle varie sezioni del 69° Festival KEVIN COSTNER A tu per tu con il divo statunitense che si rilancia con Criminal ENNIO MORRICONE Speciale dedicato al compositore due volte premio Oscar HONG KONG Giovanni Robbiano e altri incontri al FilMart 2016 SPECIALE La pazza gioia di Paolo Virzì alla Quinzaine des Réalisateurs
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Page 1: Cinecorriere 2016 n2 Speciale Cannes

cinema&fictionAnno 69 - numero 2maggio 2016 - 2,00 !

Tutte le stradeportano

a Cannes

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CROISETTEOtto film italiani nelle varie sezioni del 69° Festival KEVIN COSTNERA tu per tu con il divostatunitense che si rilancia con CriminalENNIO MORRICONESpeciale dedicato al compositore duevolte premio OscarHONG KONGGiovanni Robbiano e altri incontri al FilMart 2016

SPECIALE

La pazza gioia di Paolo Virzì alla Quinzaine des Réalisateurs

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Rivista illustrata di Cinema e Fictionfondata da AlbertoCrucillà nel 1948Autorizzazione del registro n. 473 del 31 ottobre 1948Direttore ResponsabileRenato [email protected] EditorialeAndrea [email protected] VicedirettoreLuigi [email protected] Director Stefano [email protected]

RealizzazioneDas DesignerAgenzia GiornalisticaP.zza Augusto Imperatore, 3200186 [email protected]

Hanno collaborato Barbara BianchiSilvia GambirasiYlenia Politano

EditoreCDA srlViale Liegi,700198 [email protected]

Pubblicità settorialeA.P.S. Advertising s.r.l.Via Tor De Schiavi, 35500171 RomaTel. 06 89015166Fax 06 89015167 [email protected] Grafiche Celoriwww.grafichecelori.com

© Cinecorriere - tutti i diritti di riproduzione sono riservati.

Il materiale iconografico delle pagine suEnnio Morricone è gentilmenteconcesso dall’archivio Cinevox.

L’opinione espressa dagli autori nonimpegna la Direzione. Tutto il materialericevuto, e non richiesto (testi efotografie), anche se non pubblicato,non sarà restituito.

www.cinecorrierenews.it

Dopo la troppa graziadello scorso anno -quando in competizio-

ne al Festival di Cannes c’e-rano tre pezzi da novanta delcinema italiano e internaziona-le come il premio Oscar PaoloSorrentino con Youth - Lagiovinezza, il pluripremiato,proprio sulla Croisette, Mat-teo Garrone con Il Raccontodei Racconti e l’amatissimo daqueste parti Nanni Moretticon Mia madre - nell’edizionenumero 69 della rassegna fran-cese non ci sono nostri conna-zionali in concorso.

In realtà, però, nelle sezioniparallele del Festival, Un cer-tain regard, Semaine de laCritique, Cinéfondation e so-prattutto Quinzaine des Réali-sateurs, tra lunghi e cortome-traggi figurano ben otto pro-dotti battenti bandiera tricolo-re, per una selezione comun-que raffinata, sentimentale egiovanile.

Un’eccellenza italiana costi-tuita, tra gli altri, da nomi co-

me Paolo Virzì, che presentala sua ultima fatica La pazzagioia, Marco Bellocchio, sul-la Croisette con Fai bei sogni,Claudio Giovannesi con Fio-re e Stefano Mordini con Pe-ricle il Nero.

A proposito di italiani che sifanno valere nel mondo, al-l’ultimo FilMart di HongKong abbiamo incontrato e in-tervistato il professor Giovan-ni Robbiano, regista e sce-neggiatore (Fuoco amicoTF45), che oggi dirige il FA-MU (Faculty Academic ofFilm & TV) di Praga.

Ospite della ventesima edi-zone del “mercato del cinemae della tv più grande dell’A-sia”, il cineasta-docente ha in-dicato la nuova Via della Seta(“Belt & Road”) dell’industriacinematografica, la coprodu-zione internazionale fra due opiù Paesi, anche di Oriente eOccidente.

Ma andando a Cannes, susuggerimento di FrancoBixio, subito da noi condiviso,abbiamo realizzato un interosupplemento dedicato a coluiche in questo momento staportando alta più di tutti labandiera italiana nel mondo,ovvero Ennio Morricone, fre-sco vincitore del secondo pre-mio Oscar, questa volta per lamusica di The Hateful Eightdi Quentin Tarantino. Per da-re il giusto rilievo alla figuradel grande compositore in unfestival internazionale comequello che si tiene da 69 anniin Costa Azzurra, lo speciale ètutto in lingua inglese.

Renato Marengo

Cannes 69Virzì, Bellocchio, Giovannesi,Comodin, Mordini & Co: l’Italia c’è!di Ylenia Politano 4

Cannes 69Il Festival tra mondanità e qualitàdi Y.P. 6

Kevin Costner«Quanto mi piacerebbe entrare nellatesta di mia moglie...» di Silvia Gambirasi 8

Il libro della giunglaBagheera, Kaa e Baloo parlano italiano di S.G. 10

Una nobile causaRisate e gioco d’azzardo per unacommedia... on demanddi Barbara Bianchi 11

Giovanni Robbiano«Coproduzione, nuova Via della Seta»di Luigi Aversa 12

FilMart 2016Al più grande mercato dell’Asia una importante presenza tricoloredi L.A. 13

Ennio MorriconeGrande eccellenza italiana di Renato Marengo 14

L’immagine del suonoI colori sonori di Ciccio Merolla di R.M. 20

Festa del Cinema BulgaroUna finestra su un popolo di artisti di B.B. 21

Rock e fumettiSavonardo e Il Disegno di Manaradi R.M. 22

L’eccellenza italiana nel mondoeditoriale

sommario

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I l cinema nostrano non sarà inconcorso nella selezione ufficialema anche quest’anno al 69° Fe-

stival di Cannes si parlerà italiano.Alla 48. selezione ufficiale di Un cer-tain regard partecipa Pericle il Nero,terzo lungometraggio di StefanoMordini (Provincia Meccanica, Ac-ciaio) tratto dal romanzo di Giu-seppe Ferrandino. Un noirinterpretato da Riccardo Scamarcio,qui nei panni del Nero, quello che,per dirla con le sue parole “di lavorofaccio il culo alla gente” per conto diDon Luigi, boss camorrista emigratoin Belgio. Durante una spedizionepunitiva per conto del boss, Periclecommette un grave errore e fa scat-tare la sua condanna a morte. In unarocambolesca fuga che lo porterà finoin Francia, incontra Anastasia, che lo

accoglie senza giudicarlo e gli mostrala possibilità di una nuova esistenza.Come nelle migliori storie, il Neronon potrà però sfuggire all’infinitodal suo passato e dai suoi errori.

È nella sezione Quinzaine des Rea-lisateurs - parallela a quella ufficialedel Festival, che si svolge dal 1969 edè organizzata dalla SRF - Société desRéalisateurs de Films - che i registiitaliani fanno sentire la loro presenzacon una tripletta interessante.

Marco Bellocchio apre la rasse-gna con Fai bei sogni, pellicolatratta dal romanzo di Massimo Gra-mellini, fino all’ultimo momento inodore di concorso ufficiale. Nel castValerio Mastandrea, l’attrice fran-cese Bérénice Bejo (The Artist epremio miglior attrice nel 2013 conIl passato), Fabrizio Gifuni e

Non compare nel concorso principale ma sulla Croisette ilcinema nostrano è presente. Con ben otto titoli fra Un certainregard, Quinzaine e Semaine. E registi come Bellocchio e Virzì

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Cannes 69L’Italia c’è!

n.2 maggio 2016

di Ylenia Politano

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Guido Caprino. Il film - tratto daun best seller, quindi molto atteso -racconta di segreti e solitudini, di unuomo cresciuto senza madre e delsuo percorso di riscoperta di sé.Uscirà nelle sale a dicembre.

Ci sarà poi Paolo Virzì con Lapazza gioia, in cui, accanto a MicaelaRamazzotti recita Valeria Bruni Te-deschi, attrice molto amata in Fran-cia. In sala già dal 17 maggio, il filmè un’avventura emotiva e folle, in cuiil disagio mentale sa di libertà e i tonileggeri della commedia ben raccon-tano la pena di vivere. Virzì raccontache il film è nato vedendo camminareper mano le due attrici, una barcol-lante sui tacchi in mezzo a un prato,durante le riprese de Il capitaleumano, e che questa immagine di di-sequilibrio lo ha ispirato.

Terzo italiano alla Quinzaine èFiore di Claudio Giovannesi (Alìha gli occhi azzurri). La pellicola èambientata in un carcere minorile,che diventa non solo un luogo di nonlibertà, ma di non amore: un luogoin cui Josh e Daphne, entrambi den-

tro per rapina, cercano e trovano unamore che sfida le inferriate, i pre-giudizi, le regole. Nel cast, oltre aigiovanissimi Daphne Scoccia e Jo-sciua Algeri, ancora Valerio Ma-standrea, che quindi è presente alFestival con una doppietta. Nel filmrecitano esordienti assoluti e vereguardie penitenziarie. Uscirà a finemaggio nelle sale italiane.

Quattro titoli che ben rappresen-tano il nostro paese, spaziando pergeneri e temi, ma raccontando storiericche di emotività, ricerca interiore,desiderio di libertà.

In gara nella Semaine de la CritiqueI tempi felici verranno presto diAlessandro Comodin (L’estate diGiacomo) e tra le proiezioni specialifuori gara il documentario L’ultimaspiaggia di ThanosAnastopoulos e Davide Del Degan.

Allo Short Film Corner il corto diproduzione italiana Il silenzio diFarnoosh Samadi Frooshani e AliAsgari partecipa alla competizioneper la Palma d’oro del cortometrag-gio, che sarà assegnata dalla giuria

n.2 maggio 2016 5

Sopra, dall’alto in senso orario: La santa che dorme,L’ultima spiaggia,Valerio Mastandrea e Berenice Bejo in Fai bei sogni e una scena di Fiore.Qui accanto: I tempifelici verranno presto

In apertura: Micaela Ramazzotti e ValeriaBruni Tedeschi ne La pazza gioia. Inbasso: Riccardo Scamarcio in Pericle ilNero. Qui sopra: una scena de Il silenzio

guidata da Naomi Kawase. In garadieci film da Europa, America La-tina, Asia e Africa.

Un altro italiano concorre per laCinéfondation - diciotto i film ingara, tutti realizzati nell’ambito dellescuole di cinema - La santa chedorme di Laura Samani del CentroSperimentale di Cinematografia.

Non c’è la corsa alla Palma d’Oro,ma sicuramente il cinema italiano haanche quest’anno la possibilità difarsi notare dal mercato internazio-nale del Festival di Cannes. !!!

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Grande attesa e fermento per il69° Festival di Cannes.Non a caso, dall’uscita del

manifesto allo svelarsi dei film ingara, gli addetti ai lavori, la stampa egli appassionati di cinema sono tuttipresi a commentare, criticare, lodare.

Tra i festival più importanti e pre-stigiosi del mondo, Cannes accogliesulla Croisette grandi star e nuovi ta-lenti, decretando spesso il successodi autori e volti ancora sconosciuti alivello internazionale.

Se la mondanità ha un grande ri-chiamo, il Festival di Cannes si di-stingue sempre per la qualità sia deifilm in concorso che delle sezioni pa-rallele.

Dall’11 al 22 maggio, la kermesse2016 presenta una cinquantina diopere provenienti da ventidue Paesi.

«L’universalità è una nostra carat-teristica – ha sottolineato il direttoreartistico Thierry Frémaux – es-sendo Cannes non un festival fran-cese bensì mondiale».

Woody Allen inaugura il tappetorosso presentando Café Society (Se-lezione Ufficiale - Fuori concorso). Idue protagonisti sono Jesse Eisen-berg e Kristen Stewart. Fuori con-corso sfileranno anche – tra gli altri– Steven Spielberg con Il GiganteGentile, Shane Black con The NiceGuys, interpretato dal duo hollywoo-diano Russell Crowe e Ryan Go-sling, e Jim Jarmusch con il suodocumentario su Iggy Pop, GimmeDanger.

Venti i titoli in concorso. Si va dalritorno di vecchi maestri comePedro Almodovar con Julieta ai

La rassegna si apre l’11 maggio con Woody Allen, poi fino al 22 sulla Croisette sfila il meglio del cinema mondiale. Da Almodovar a Loach, da Spielberg a Jarmusch

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di Ylenia Politano

Il Festival di Cannestra mondanità e qualità

n.2 maggio 2016

In apertura: The Nice Guys. Più sotto:George Miller. Qui sopra, da sinistra, insenso orario: Just la fin du monde, La filleinconnue, Money Monster, Sean Penn eCharlize Theron

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fratelli Dardenne con La fille in-connuè e Ken Loach con I, DanielBlake, a Sean Penn che presentaThe Last Face, interpretato dai diviCharlize Theron e Javier Bardeme il danese Nicolas Windig Refncon The Neon Demon, protagonistiKeanu Reeves ed Elle Fanning.Torna l’enfant prodige Xavier Do-land con Juste la fin du monde e uncast stellare: Vincent Cassel, LéaSeydoux e Marion Cotillard.

Quattro i francesi in gara: Perso-nal Shopper di Olivier Assayas conla star californiana Kristen Ste-wart, Ma loute di Bruno Dumontcon Fabrice Luchini e Juliette Bi-noche, Mal de pierres di NicoleGarcia con (ancora) Marion Cotil-lard e Louis Garrel e Rester verti-cal di Alain Guiraudie.

Doppio colpo per la Romania cheporta nuovamente in concorso duetalentuosi autori, Cristian Mungiucon Bacalaureat e Cristi Puiu conSieranevada. E ancora la britannicaAndrea Arnold con AmericanHoney, interpretato da Shia LaBe-

ouf e Sasha Lane, e l’olandese PaulVerhoeven con la pellicola Elle eIsabelle Huppert, mentre dalla Ger-mania la regista Maren Ade pre-senta Toni Erdmann.

Dall’Oriente arrivano il sudco-reano Park Chan Wook con Agassie il filippino Brillante Mendoza conMa’ Rosa.

Jim Jarmusch raddoppia, es-sendo anche in concorso con Pater-son, Adam Driver protagonista. Inconcorso anche Jeff Nichols (reducedalla Berlinale, Midnight Special)con Loving, in cui torna a lavorarecon l’ormai lanciatissimo Joel Ed-gerton e Michael Shannon.

Il Sudamerica è rappresentato dalbrasiliano Kleber MendonçaFilho con Aquarius.

Nessun film italiano in gara, dopol’esperienza dello scorso anno, con iltrio Moretti-Garrone- Sorrentinorimasti a mani vuote, ma che hannoottenuto un grande successo di cri-tica e mercato.

Sarà sicuramente un festival sti-molante, vista anche la giuria inter-

n.2 maggio 2016 7

Sopra: Iggy Pop in GimmeDanger. Qui accanto:I, Daniel Blake.Sotto: JesseEisenberg e Kristen Stewart in Café Society

Qui sopra: Agassi. Accanto: Julieta.Sotto: Shia LaBeouf in AmericanHoney. Più a destra: Il gigante gentiledi Steven Spielberg

nazionale, presieduta dall’austra-liano George Miller, candidatoall’Oscar con Mad Max Fury Road,e composta dagli attori Vanessa Pa-radis, Kirsten Dunst, Donald Su-therland, Mads Mikkelsen, ilregista ungherese Laszló Nemes, ilfrancese Arnaud Desplechin, il pro-duttore iraniano Katayoon Shahabie dalla nostra Valeria Golino, at-trice, regista e produttrice che ha tuttii numeri e le competenze per sederea questo tavolo. In mezzo a tanto ta-lento, vinca il migliore! !!!

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Alto, sexy, aitante, intrigante,un vero fusto californiano.Visto di persona Kevin Co-

stner non delude, anzi. Affabile edisponibile, si concede a flash, fane giornalisti, accorsi in massa perstrappargli un autografo, con lostesso sguardo ammiccante colquale ha sedotto due mogli e un belnumero di bellissime, tra modelle ecolleghe. Naturalmente prima dimettere la testa a posto con la suaseconda e attuale consorte Chri-stine Baumgartner, sposata dal2004, che gli ha dato tre dei suoisette figli.

Gli intoccabili, Guardia delcorpo, JFK - Un caso ancoraaperto, Un mondo perfetto sono al-cuni degli oltre cinquanta film gi-rati dall’attore. Ma è nella Walk of

Fame di Hollywood soprattutto perBalla coi lupi, il western che ha di-retto e interpretato nel 1990 e cheha preso sette Oscar, tra cui regia emiglior film.

A Roma per presentare la sua ul-tima pellicola, Criminal, di ArielVromen, Kevin descrive il perso-naggio, uno dei pochi cattivi delsuo repertorio: «Sono Jericho, undetenuto violento al quale viene im-piantata nel cervello la memoria diun agente della Cia deceduto nelcorso di un’azione. Per entrarenella parte mi sono trasformato inun autentico bruto (ride, ndr), contanto di barba incolta e catena alcollo».

Mister Costner, ma se lei po-tesse leggere nella mente diqualcuno, chi sceglierebbe?

A tu per tu con il bellissimo divo californiano, protagonista“cattivo” dell’action thriller Criminal dove gli impiantano iricordi di un agente buono della Cia

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di Silvia Gambirasi

KevinCostner«Quanto mi piacerebbe entrare nella testa di mia moglie per sapere che pensa di me»

n.2 maggio 2016

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Quella di mia moglie, a voltemuoio dalla curiosità di sapere cosale passa per la testa.

Lei ha mai desiderato dimen-ticare qualcosa del suo passato,magari una scelta sbagliata?

Certo, come tutti. Ci sono dellecose che non rifarei, però capiscoche senza quegli errori probabil-mente non sarei l’uomo che sono.

Anche in amore?Anche, è proprio quando ci si in-

namora che ci si mette in gioco e sicommettono passi falsi, ma prefe-risco mille volte sbagliare che vi-vere una vita priva di emozioni.

In Criminal viene messa in attouna spregiudicata sperimenta-zione scientifica, secondo lei ègiusto?

È giusto ricorrere ai progressidella scienza e della tecnologia peril bene comune, ma con dei limiti.

E della minaccia terroristica chepesa sul mondo che ne pensa?

Mi angoscia e ci penso continua-mente, soprattutto come padre di

sette figli. Mi chiedo, come la can-zone di Marvin Gaye, What’sGoin’ On? (Cosa sta succedendo,ndr)… E non so rispondere, ma lasperanza è l’ultima a morire. !!!

In apertura: unprimo piano diKevin Costner. Piùsotto: l’attore aRoma durante lapresentazione allastampa di Criminal.Qui sopra, accantoe in basso: varieimmagini del film diAriel Vromen

n.2 maggio 2016 9

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Diretto da Jon Favreau, Illibro della giungla prendespunto dall’omonimo titolo

Disney del 1967. È la storia di Mow-gli, cucciolo d’uomo che viene ab-bandonato nella giungla e raccoltodalla pantera Bagheera, la quale loaffida a un branco di lupi. Habitatche il piccolo è costretto a lasciareper vivere in una foresta a lui ostile.A fargli da guida e da mentori ci sonola stessa Bagheera e l’orso Baloo.Baby protagonista a parte, unico at-tore in carne e ossa interpretato dal-l’esordiente Neel Sethi, gli animaliparlano con le voci di grandi attori.

Cinecorriere ha incontrato alcunidi quelli che prestano la voce alla ver-sione italiana del film. Non potevache essere quella profonda di ToniServillo a far parlare l’elegante Ba-gheera (Ben Kingsley nella versioneUsa). «Farla mi è piaciuto - raccontal’attore campano - perché lei indicaal ragazzo la strada giusta e lo pro-tegge dalle insidie. Quanto al miorapporto con i cartoni Disney, di cuiil mio titolo preferito è La spada nellaroccia, è di lunga data e mi riguardapersonalmente e come papà».

Giovanna Mezzogiorno è la vocedella pitonessa Kaa (in lingua ingleseè quella di Scarlett Johansson). «È

un personaggio intrigante e ambiva-lente - confessa -, ha la complessitàdi chi seduce, ma poi, quando menote l’aspetti ti stritola». «Adoro i car-toni Disney - aggiunge - sono cre-sciuta con Bianca e Bernie, ma seadesso lo facessi vedere ai miei bam-bini si annoierebbero, loro sono tec-nologicamente più avanzati».

Orso spensierato, Baloo ha la vocedell’attore e conduttore tv Neri Mar-coré (Bill Murray in Usa). «Rap-presenta un punto di riferimento peril protagonista - spiega -, ma rispettoa Bagheera è più cialtrone e menosaggio, le regole le rispetta fino a uncerto punto. Di questo film mi hannocolpito gli effetti speciali, strepitosi,anche se la morale è un po’ troppomanichea. Il mio di rapporto conl’universo Disney è più che altro car-taceo, visto che ho imparato a leg-gere con Topolino».

Avendo da sempre un debole pergli animali, Violante Placido è statafelicissima di accettare il ruolo dellalupa Raksha (Lupita Nyong’o nel-l’originale). «È una mamma amore-vole e protettiva - dice l’attrice che dapiccola adorava Gli Aristogatti -. Chebello interpretare un animale! Vi dicosolo che sono cresciuta in campagnae che prima di diventare attrice il miosogno era fare l’etologa. Mi sono ri-trovata molto nel mio personaggio,sarà perché i lupi sono leali».

Giancarlo Magalli, che è la scim-mia King Louie (Christopher Wal-ken, la voce Usa), ha vissuto ilrapporto con la Disney soprattuttocome papà. «È difficile resistere allelusinghe di un genio come Walt - dice-. E poi diciamocelo, con la scusa diportare i figli nei parchi giochi,diamo sfogo al nostro personale de-siderio di fantasia». !!!

Il libro della giungla

Prendete un classicodella letteratura,

trasportatelo nel mondoanimato e modernizzatelo

con ardite tecnichedigitali. Il risultato? Una

nuova avventura liveaction prodotta dalla

Disney ispirata al romanzodi Rudyard Kipling

n.2 maggio 201610

Baloo parla italianoIn alto: Neel Sethi in

una scena. Sotto:Giancarlo Magalli:

A centro pagina, dasinistra: Violante

Placido, GiovannaMezzogiorno e NeriMarcorè. Qui sotto:

Toni Servillo

di Silvia Gambirasi

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Gli ultimi giorni

di Pier Paolo Pasolini

Sono almeno un paio i motivid’interesse intorno a Una no-bile causa, film indipendente

diretto da Emilio Briguglio in uscitaal cinema il 24 maggio. Prima ditutto, la distribuzione. La pellicola sipotrà vedere infatti sia nelle sale tra-dizionali che in quelle del circuitoMovieday che, con il suo innovativocinema on demand, offre alle societàdi distribuzione qualcosa di nuovo:è lo spettatore che prenotando il bi-glietto rende possibile la proiezione.In secondo luogo, il tema del film,controverso e di grande attualità: ilgioco d’azzardo. Con un cast bril-lante composto, fra gli altri, da Gior-gio Careccia, Rossella Infanti,

Antonio Catania, Roberto Citran,Francesca Reggiani, Simona Mar-chini, Massimo Bonetti, Nadia Ri-naldi, Guglielmo Pinelli, GiuliaGreco, Massimo Foschi e Nina Se-nicar, lo spinoso tema della malattiaper il gioco è raccontato con la fre-schezza della commedia e la levitàdi un racconto corale.

Prodotto da Rebecca e TarcisioBasso su un soggetto di RiccardoFabrizi, Francesco Costa ed Emi-lio Briguglio, fotografia di LorenzoPezzano, musiche di Fabrizio Ca-stania e Tommy Fanton, montag-gio di Luca Bozzato e suono dipresa diretta di Francesco Liotard,Una nobile causa racconta due vi-cende parallele. C’è Gloria, una gio-catrice incallita reduce da unafolgorante vittoria di un milione dieuro alle slot machine, e la sua fami-glia, terrorizzata che sperperi il bot-tino miracolosamente vinto. C’è poiil marchesino Alvise Fantin, a suavolta malato di gioco, piccolo truf-fatore, condannato a risarcire con ilproprio lavoro due delle sue vittime,una coppia di pescivendoli, padre efiglia. Dopo essersi perdutamente

Il film di Emilio Brigugliosi potrà vedere

sia nelle sale tradizionali che in quelle del circuito

Movieday, con un sistemainnovativo: è lo spettatoreche prenotando il biglietto

rende possibile la proiezione

Qui sopra: RossellaInfanti. A destra:

Massimo Foschi eSimona Marchini. Sotto:

Roberto Citran,Francesca Reggiani,

Guglielmo Pinelli e Giulia Greco

innamorato della giovane Tania, Al-vise pare redimersi, ma non tutto ècome sembra.

A raccordo di entrambi, la saggiafigura del dottor Aloisi, psicologospecializzato nella cura del gioco diazzardo, a cui Gloria e la sua fami-glia si affidano per una terapia.

In una escalation di colpi di scena,un fattore mette in comune tutti iprotagonisti della vicenda e diventafondamentale strumento di comicità:l’intelligenza perversa e acuta, lafurbizia di chi, in nome di un’osses-sione quale quella del gioco, si con-danna alla truffa per poteralimentare la propria malattia. !!!

di Barbara Bianchi

Una nobile causaRisate e gioco d’azzardoper una commedia... on demand

Nella foto: GiorgioCareccia, uno dei

protagonisti di Una nobile causa

Page 12: Cinecorriere 2016 n2 Speciale Cannes

Fra i relatori della 20. edizionedel FilMart di Hong Kong,quest’anno c’era un italiano

speciale, una delle eccellenze italianeall’estero, il prof. Giovanni Rob-biano, cineasta genovese che oggidirige il FAMU di Praga, FacultyAcademic of Film & TV. Carisma-tico e gioviale, con la sua verve haanimato il forum “Belt & Road”Business Opportunities for theGlobal Tv Industry. «Vengo per laprima volta a Hong Kong - si è pre-sentato - sono un filmaker italianoche insegna in una scuola di cinemadi Praga, una delle più prestigiosed’Europa, frequentata da un numeroelevato di studenti provenienti daCina, India, Birmania. Una parte delmondo piena di energia. E creatività.Che sarà alla base dell’industria delfuturo. Non a caso, un nostro stu-dente cinese è stato selezionato perla Cinéfondation di Cannes». A pro-posito della nuova “Via della Seta”(Belt & Road) ha detto: «La strada

da percorrere è quella della copro-duzione internazionale, garanzia didue o più mercati...».

Professor Robbiano, è questaquindi la nuova “Via della Seta”?

Ma certo. Ora, per esempio, con25.000 euro siamo entrati in asso-ciazione per un film ucraino giratoin Italia che parla di badanti. Èl’ultima cosa che io scriverei, ma bi-sogna fare del business, che non èuna parolaccia, film che la gentevede. Se in Ucraina la storia funziona,ho il dovere come operatore di girarlo.Bisogna allargare il giro delle rela-zioni, fare accordi.

Un prodotto italiano, per esem-pio destinato al mercato cinese,avrebbe potenzialità enormi.

Se faccio un prodotto per i cinesiperò uso il buon senso, non lo girocerto in italiano. Così come se lofaccio per i russi. Oggi poi è tuttopiù facile rispetto al passato. Da unaparte ci sono i fondi regionali per ifinanziamenti e dal punto di vita tec-

Ospite del FilMart di Hong Kong, il regista e sceneggiatoregenovese (Fuoco amico TF45) - oggi direttore del FAMU(Faculty Academic of Film & TV) di Praga - indica la strada dapercorrere per il futuro dell’industria cinematografica

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di Luigi Aversa

Giovanni Robbiano«Coproduzione:è questa la nuova Via della Seta»

n.2 maggio 2016

nico l’evoluzione delle macchinepermette di avere qualità e risparmio.A novembre scorso ho aperto unapiccola società. Per prima cosa ab-biamo chiesto un fondo per un cor-tometraggio. E siamo miracolosa-mente arrivati primi, tra l’altro perun prodotto di fantascienza. Io dicoche abbiamo vinto per il promo fattoa zero lire. E qui entra in gioco quellache definirei “la strada genovese al-l’economia”. Avevamo bisogno diun’astronave e a Genova c’è un sot-tomarino della Seconda guerra mon-diale, così abbiamo girato lì dentro.Ci metti tre pannelli verdi, attacchidelle robe e se hai un po’ di gusto ilgioco è fatto.

Oltre a queste produzioni indi-pendenti, lei lavora anche a livellipiù importanti. Da poco è andatain onda su Canale 5 la serie Fuocoamico TF45, con Raoul Bova...

Io ne ho firmata la metà. L’hoscritta con Beniamino Catena, ilregista di Squadra antimafia che è

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stato anche mio studente, e con Nico-letta Polledro. Mi permetto di dire,tanto non si offende nessuno, cheTask Force aveva un’idea di partenzaforte e scomoda.

Sulla tv generalista però ci sonodei confini entro cui stare.

Un film bellico e di spionaggio intv non s’è mai fatto. Ai primi incontrisi diceva facciamo Homeland. Poiperò abbiamo dovuto inserire un po’di romance per il pubblico femminilee la storia ha preso una piega diversa.I buoni sono buoni, i cattivi, cattivi.

Dunque, dopo quattro film daregista (Figurine, 500!, ecc.) e unadecina di sceneggiature, ora lei haintrapreso la carriera universitaria.

A Praga ho cominciato a settembredopo aver vinto un concorso. Dirigoil Dipartimento, il mio lavoro è quasida manager. Devo far quadrare i conti,cercare di aumentare gli iscritti. Co-munque continuo a scrivere.

La scelta accademica è dovutaalle difficoltà in cui versa il cinemaitaliano?

Il cinema da noi fino agli anni ‘70-’80 era una grande industria che pro-duceva un sacco di film. Oggi la Tvha preso il posto del cinema. Que-st’ultimo era gestito da cinematografariricchi che però producevano. In tv in-vece comanda la politica. !!! n.2 maggio 2016 13

In apertura:Megan Montanere Raoul Bova in Fuoco amicoTF45 - Eroe per amore.Sotto: GiovanniRobbiano. Qui sopra: una scena di Homeland. Più in alto: il prof. GiovanniRobbiano (al centro) a Hong Kongdurante il forum“Belt & Road”

Rispetto all’edizionescorsa, il 20° FilMart,organizzato dall’Hong

Kong Trade DevelopmentCouncil, ha chiuso con un incre-mento di partecipanti. Sono statiben 7.300, infatti, i compratoriche hanno affollato le saledell’Hong Kong ConventionExhibition Centre, con un incre-mento del 3% rispetto all’annoprecedente. Anche la presenzaitaliana ha avuto il suo peso al-l’interno di quello che è il piùgrande mercato dell’Asia.

La Fandango, rappresentatada Gianluca Pignataro, ha por-tato qui Era d’estate, il film diFiorella Infascelli sulla vacanzaforzata di Falcone e Borsellinoall’Asinara nell’agosto del 1985;e Veloce come il vento di Mat-teo Rovere.

Marco Valerio Fusco, per laIntramovies, aveva un pac-chetto di sei titoli, due dei quali,Se Dio vuole di Edoardo Fal-cone e Noi e la Giulia di Edo-ardo Leo, molto apprezzati daqueste parti.

Rai Com e la sua InternationalSales Manager Alessandra Sot-tile al FilMart hanno propostouno dei casi cinematografici ita-liani dell’anno, quel Lo chiama-vano Jeeg Robot di GabrieleMainetti, che ha fatto incetta diDavid di Donatello.

La novità nella piccola ma ag-guerrita pattuglia italiana que-st’anno è stata la SlingshotFilms, società triestina specializ-

Al più grande mercato dell’Asiaun’importante presenza italiana

FilMart 2016

zata nella distribuzione internazio-nale che con la sua ManuelaBuono ha messo in mostra al mer-cato il documentario Zud della po-lacca Marta Minorowicz, vistoall’ultima Berlinale, girato per piùdi tre anni nelle steppe della Mon-golia; e A Good American, un altrodocumentario, dell’austriaco Frie-drich Moser.

Non poteva mancare poi lo staffde L’immagine ritrovata, labora-torio di restauro altamente specia-lizzato che ha aperto le suestrutture proprio qui a Hong Kong,da giugno dello scorso anno.

Tra le migliaia di visitatori chehanno affollato il FilMart era pos-sibile incrociare anche diversi or-ganizzatori di festivalinternazionali. Da Sabrina Bara-cetti e Thomas Bertacche, che dirigono il Far East Film Festivaldi Udine, ad Alberto Barbera, di-rettore della Mostra di Venezia;fino a Marco Müller, già direttoredi Locarno, Venezia e Roma, chedopo l’esperienza di Silk Road, èrimasto in Cina per dirigere il neo-nato International Film Festivaldi Macao che si svolgerà dall’8 al14 dicembre. (L.A.)

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Un omaggio all’arte delcompositore due volte premioOscar attraverso le parole e letestimonianze di chi hapubblicato e diffuso in Italia enel mondo la sua musica: daBixio a Sugar, da De Gemini aGramitto Ricci, senzadimenticare Universal, Warner,Emi-Sony e Radiofilmusica. E icontributi di Dario Argento, ItaloMoscati e Quentin Tarantino

Dopo la conquista, da parte diEnnio Morricone, di un me-ritatissimo Oscar per la co-

lonna sonora di The Hateful Eight diQuentin Tarantino («È come

Mozart o Beethoven», haesclamato il regista italo-americano in occasionedei Golden Globes),abbiamo voluto cele-brare l’arte del

grande composi-

tore di musica da film con un numerospeciale della nostra rivista, a lui inte-ramente dedicato. Arricchito dal con-tributo e dagli interventi di editori,registi e addetti ai lavori che hanno la-vorato e in alcuni casi continuano a la-vorare con il Maestro.

A cominciare da Franco Bixiopresidente della Cinevox Record,etichetta discografica italiana specia-lizzata nella produzione di musica dafilm, che ha realizzato molte delle co-

n.2 maggio 201614

di Renato Marengo

lonne sonore più celebri di Morri-cone.

«Avevo 19 anni nel 1969, anno incui abbiamo editato le musiche delprimo film che Morricone ha realiz-zato per la nostra azienda», raccontaBixio. «Il film era Metti, una sera acena di Giuseppe Patroni Griffi.Morricone realizzò per noi una dellesue colonne sonore più apprezzate.Da quel grande successo iniziò unaproficua collaborazione per film

Una grandeeccellenza italiana

Ennio Mo

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In apertura: EnnioMorricone conl’Oscar. Sotto:

Franco Bixio. Quisopra: la copertina

della colonna sonoradi The Hateful Eight

orriconed’amore, intimisti e commedie: Lacosa buffa, Così come sei, Il gatto, Ilgiocattolo. L’unica colonna sonora difilm western, anche se atipico, che ilMaestro ha realizzato per la nostraedizione, è stata quella di Giù la testadi Sergio Leone del 1971, che fu unsuccesso enorme e l’LP vinse il discod’oro, proprio come Metti, una seraa cena. C’è un episodio legato al suc-cesso di questa colonna sonora.Paolo Frajese alla Domenica Spor-

tiva utilizzò il tema di Giù la testa, ap-pena uscito nelle sale, sonorizzandola discesa in slow motion di GustavThoeni quando questi vinse la suaprima Coppa del Mondo. Sicura-mente il film di Leone ha contribuitoal successo della colonna sonora. Maè indubbio che questo particolare uti-lizzo da parte della Tv ne ha fatto ungrande successo popolare. Le musi-che, inizialmente composte per unfilm e ad esso indissolubilmente le-

gate, nel corso degli anni hanno ini-ziato ad avere una seconda vita. In-fatti, ancora oggi vengono spessosuonate in radio e utilizzate in pro-grammi televisivi o spot. Un esempioin questo senso è Indagine su un cit-tadino al di sopra di ogni sospetto diElio Petri. Il tema principale vieneutilizzato in programmi tv o servizigiornalistici, in film o documentaricon particolare riferimento a storie didelitti e indagini della polizia».

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Morricone ha anche accompagnatol’esordio di Carlo Verdone firmandola colonna sonora di Un sacco bello.In occasione della conquista del-l’Oscar per le migliori musiche - pre-mio che secondo Bixio dovevaarrivare più volte e in particolare «perla colonna sonora di C’era una voltain America, secondo me uno dei suoicapolavori» - Verdone ha celebrato ilsuccesso del Maestro su Facebook, ri-cordando «quando Sergio Leone mipresentò ad Ennio Morricone, misembrava un sogno. Un’emozioneche non riesco a trasmettere ancora

oggi: io che non ero nessuno accantoa due giganti che si stavano pren-dendo cura di me. Altri tempi. Mera-vigliosi tempi».

Un altro grande regista ha avutol’onore di debuttare con l’accompa-gnamento di musiche d’artista comequelle di Morricone. È Dario Ar-gento che ricorda: «Essendo stato losceneggiatore di Sergio Leone, que-sto mi permise il lusso di avere per lacolonna sonora del mio primo film daregista, L’uccello dalle piume di cri-stallo, un compositore d’eccezionecome Ennio Morricone. Ricordo il

nostro primo incontro. Ci vedemmo acasa sua e io ingenuamente gli portaiun sacco di vinili suggerendogli diascoltarli. Si offese, ma poi capì cheil mio gesto era in totale buona fede.Che figuraccia...».

Un nome che ricorre spesso par-lando di Morricone, è quello di SergioLeone. Tra i due c’era un’amiciziaimportante, nata addirittura sui banchidelle scuole elementari. Di questo rap-porto parla Italo Moscati nel suo libroSergio Leone - Quando il cinema eragrande: «Con Per un pugno di dol-lari e Per qualche dollaro in più,

In alto: cover celebrativadel 35° di Giù la testa.Qui sopra: Franco DeGemini, “l’uomo conl’armonica” e CharlesBronson in C’era un voltail West. Sotto, da sinistra:Morricone con QuentinTarantino, con HenryFonda e Sergio Leone,con John Carpenter econ Brian De Palma

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Leone si presentava come un registamosso da un’intuizione felice, un ar-tista capace di mettere d’accordo laviolenza e lo stile, l’estetica delle ri-prese e l’accurata confezione in mo-viola. Il cigolio di una porta, il ronziodi una mosca, gocce d’acqua, Mor-ricone li trasformava in colonna so-nora. Aveva competenza sullemusiche, i suoni, i rumori e natural-mente sul “fischio” di AlessandroAlessandroni».

Come il famoso fischio, un altrosuono, inconfondibile, è frutto del so-dalizio artistico Morricone-Leone ed

è quello dell’armonica a bocca.«”L’uomo dell’armonica” era miopadre, Franco De Gemini», rac-conta il figlio Daniele, direttore arti-stico della Beat Records, società cheha in catalogo diversi lavori del Mae-stro e che cura la distribuzione dellestampe di molti altri. Al pari di SugarMusic (che ha pubblicato la primacolonna sonora di Morricone, quelladel film di Luciano Salce Il fede-rale), Universal, Warner, Emi, Ca-rosello-Curci e Radiofilmusica.«Morricone spesso coinvolse miopadre come musicista esecutore du-

Sopra: Suzy Kendall inL’uccello dalle piume dicristallo e la copertinadella colonna sonora delfilm. Sotto: EnnioMorricone mentre dirigel’orchestra

rante le registrazioni di parecchie co-lonne sonore, specialmente quelle we-stern», ricorda De Gemini Jr.«Senz’altro la più bella collabora-zione fra i due fu in occasione diC’era una volta il West (1968). In stu-dio di registrazione il Maestro conse-gnò a mio padre un fogliettostrappato, con la descrizione su comeeseguire le note suonate da CharlesBronson…

Rantolo – Grido – Rabbia – Dolore– Odio – Ostinazione – Freddezza –Velenoso – Allucinato – Come unamaledizione – Come un destino che si

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A lato: il Maestro in studio. Qui sotto: lecopertine di Metti, una sera a cena; Unsacco bello

A sinistra: le coverde Lacorrispondenza eIl federale. Adestra: Indaginesu un cittadino aldi sopra di ognisospetto, Latragedia di unuomo ridicolo.Nella paginaaccanto: lacopertina delsupplemento al n.2 di Cinecorriere inlingua inglesededicato a EnnioMorricone

compie – Con i coglioni – Agghiac-ciato – Con poesia – Fuori dal tempo– Ma sempre con dolcezza…

L’abilità del grande Maestro stavae sta tutt’ora nel capire come comu-nicare con i suoi esecutori, dal mo-mento in cui egli sapeva che questostraordinario artista avrebbe suonatole sue note esattamente come sarebbestato necessario, con il cuore, dopoun’istruzione di questo tipo».

E “con il cuore” anche a noi ab-biamo ritenuto opportuno dedicare aEnnio Morricone, su suggerimentodi Franco Bixio, un supplemento inlingua inglese della nostra rivista, dicui nella pagina che segue mostriamola copertina. Uno speciale corredatodi abbondante materiale fotograficogentilmente fornito dalla CinevoxRecord in distribuzione al Festival diCannes, ribalta internazionale per unartista che è a tutti gli effetti, per dirlacon le parole di Bixio, «una grandeeccellenza italiana». !!!

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Year 69th - supplement no. 2 - may, 2016

Ennio MorriconeAn Oscar Life

THE MAESTRO AND LEONE«I saw you sleep on thedesk in the classroom»:Ennio and Sergio,childhood friends

DARIO ARGENTOThe Bird with theCrystal Plumage: a golden debut withmusic from the master

BIXIO AND OTHERSComments by thepublishers of theRoman composer’ssoundtracks

QUENTIN TARANTINO«He’s my favorite

composer. Better thanMozart, Schubert and Beethoven»

Special edition

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Dopo il successo di cliccate delvideo che ha superato 30 mi-lioni di visualizzazioni nel

mondo, in cui “suonava” il corpo diuna ragazza - scena tratta dal videoclipdel suo brano ‘O Bongo dei ManettiBros e di Claudio D’Avascio - ilmusicista, percussionista e rapper Cic-cio Merolla sta riscuotendo grandesuccesso nel web con il video di un’al-tra sua originale performance chespazia tra diversi settori artistici, dallamusica contemporanea all’arte visiva,al virtuosismo percussivo. Nel nuovofilmato, visibile su YouTube, stavolta“suona e dipinge” un corpo femminile.

In realtà, Ciccio in questo suonuovo progetto che sta già raggiun-gendo numeri molto alti in rete, suonai colori che attinge da barattoli, lisuona spalmandoli su tele o pannellidi legno, debitamente amplificati, rea-lizzando in questo modo vere e pro-prie opere d’arte visivo-sonore. Nelsuo nuovo video, ha poi ampliato laperformance suonando e dipingendoil corpo di una donna.

Musicista, compositore, performere già apprezzato percussionista a li-vello internazionale, Merolla esploracostantemente tutti i settori dell’artemusicale, visiva, concettuale, cancel-lando i confini tra questi.

Sempre più vicino al mondo delleimmagini in movimento, alterna i suoiconcerti e le sue invenzioni in videocon le sue partecipazioni sempre piufrequenti come attore sia nel cinemache in Tv. Dopo Razzabastarda diAlessandro Gassmann e Song’eNapule con i Manetti Bros, per laTv è stato tra i protagonisti di alcunepuntate di Rex e Coliandro. Poi as-

sieme ai suoi amici Clementino, ‘Ntoe altri protagonisti come lui dellascena rap napoletana è stato tra gli in-terpreti del noir All Night Long diGianluigi Sorrentino.

Ci fa piacere pubblicare alcune fototratte da una delle performance pitto-rico-sonore di Ciccio, che è stato in-vitato a esibirsi a luglio a Treviso, inuna di queste sue operazioni artisti-che, presso il laboratorio artisticoChez Donella. A invitare Merolla èstata la stessa Donella Del Monaco,una delle più apprezzare cantanti dimusica contemporanea, compositricee leader dello storico gruppo progOpus Avantra, che ho avuto il pia-cere di produrre nei primi anni ‘70.Donella, nipote del grande tenoreMario Del Monaco, è una tra le piùapprezzate protagoniste del mondomusicale vicino alla Biennale di Mu-sica Contemporanea di Venezia edella scena concertistica europea.

In questi giorni è in uscita un nuovocoinvolgente singolo di Ciccio Me-rolla, ‘O munno che sento. !!!

Una nuova performance artistica impazza inrete: è la percussione pittorica del rapper emusicista napoletano. Anche stavolta, comein ‘O bongo, sul corpo di una ragazza

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In alto: CiccioMerolla alle

congas. Sotto e inbasso: l’artista

durante una dellesue ultime

performancevisivo-sonore

L’immagine del suonoI colori sonori di Ciccio Merolla

di Renato Marengo

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Dal 19 maggio (e fino al 22),alla Casa del Cinema diRoma è Festa del Cinema

Bulgaro, rassegna che festeggia lanona edizione.

Nove anni di vita per raccontareal pubblico italiano un cinema dallastraordinaria vitalità e ricchezza.

Fra i titoli portanti di questa edi-zione, Perdenti di Ivailo Hristov,già vincitore del primo premio al-l’IFF di Mosca, con cui si inaugurail Festival. In programma anche unomaggio a una firma storica dellaregia bulgara, Ivan Andonov, au-tore di alcuni dei maggior ever-green della storia del cinemabulgaro, con la proiezione de Ilturno delle signore (Ladies’Choice) e la presentazione del vo-lume sul regista scritto dalla moglie

Luba Marichkova. Non poteva mancare anche uno

spazio dedicato alle serie tv, conuno dei titoli di maggior successodegli ultimi anni a livello interna-zionale, Sotto copertura. Presen-tata, tra l’altro, su Premium Actiondi Mediaset con il titolo ingleseUndercover, la serie è giunta allaquinta stagione. Nel cast c’è anchel’italiano Mattia Sbragia, nelsegno di una storica collaborazionecoproduttiva fra Italia e Bulgaria.

Andando nel dettaglio del pro-gramma, la giornata di venerdì 20sarà dedicata ai documentari. Inprogramma La marcia delle letteredi Ralitza Dimitrova, sulla figuradi San Metodio.

Sabato 21 si apre con Da obi-chash Carmen (Amando Carmen)

A Roma, dal 19 al 22 maggio,va in scena la nona edizione

della manifestazione dedicataalla produzione cinetelevisiva

della nazione balcanica. Inprogramma anche la proiezione

della serie cult Undercover

In apertura: Undercover.

Sotto, da sinistra:Mentre Aya

dormiva, Perdentie Amando Carmen

Festa del Cinema BulgaroFinestra su un universo digrande vitalità e ricchezza

per la regia di Nayo Titzin. A se-guire la proiezione di Oshte neshtoza lyubovta (Un’altra cosa sul-l’amore) di Magdalena Ralchevae Dokato Aya speshe (Mentre Ayadormiva) di Tsvetodar Markov.

Il Festival chiude domenica 22con due appuntamenti dedicati alleproduzioni televisive. In aperturaverrà proiettato Baratto, film pro-dotto dalla Televisione NazionaleBulgara, opera del regista AtanasKiryakov; a seguire il secondo e ilterzo episodio della quinta stagionedi Sotto copertura.

La manifestazione è organizzatain collaborazione con il CentroNazionale di Cinematografia bul-garo.

Cinecorriere è uno dei mediapartner dell’evento. !!!

di Barbara Bianchi

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Lello Savonardo, il cantautoresociologo che divide la suaattività di docente alla Fede-

rico II di Napoli con quella di ap-prezzato cantautore, domenica 24aprile scorso all’interno del Comi-con 2016 - Salone internazionaledel fumetto, accompagnato dallasua Sband, ha presentato, davanti auna folla di decine di migliaia dipersone che gremivano la Mostrad’Oltremare di Napoli, alcuni deibrani contenuti nel suo ultimo cdBit Generation (che dà voce esuoni al suo omonimo libro dive-nuto vero e proprio manifesto di unnuovo movimento giovanile). Spe-cial guest dell’applauditissimo con-certo di cui vi mostriamo alcuneimmagini, sono stati Gennaro Por-celli e il rapper Dj di Radio Dee-jay, Gianluca Tripla Vitiello.

Il concerto non poteva essere pre-sentato in un contesto migliore,

quello del Comicon, essendo dedi-cato al brano Il Disegno di Manara,terzo singolo estratto dall’album,del quale è in lavorazione un video-clip, per la regia di Felice Iovino,realizzato con alcuni dei più sugge-stivi disegni originali delle donnedi Milo Manara. Il popolarissimofumettista ha già incontrato Savo-nardo e ha molto apprezzato ilbrano a lui dedicato, mostrandosifavorevole all’utilizzo di suoi dise-gni per l’atteso videoclip. Il filmatosi avvale anche della partecipa-zione del lanciatissimobluesman Gennaro Porcelli (feat.nel brano), che ha rappresentatol’Italia all’European Blues Chal-lenge, la principale manifestazionedi musica blues in Europa.

Il brano Il Disegno di Manararacconta l’incontro con una donnaideale, seducente e surreale. Comenei disegni di Manara, la canzone

In concerto al Comicon di Napoli, il cantautore sociologo,docente all’università Federico II, ha presentato alcuni deipezzi contenuti nel suo Cd Bit Generation. Tra questi il branodedicato al celebre disegnatore

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In alto e qui sotto: Lello Savonardo

in concerto al Comicon

di Napolidell’aprile scorso.

In basso, a destra:il manifesto del

Comicon, intitolatoal Disegno di

Manara

di Renato Marengo

Rock e fumettiLello Savonardo e Il disegno

di Milo Manara

esprime, attraverso un raccontoper immagini, un’interazione sen-suale e travolgente, tra seduzionee finzione, tra realtà e immagina-zione, senza perdere di vista ilcontesto in cui tutti i brani del CdBit Generation sono stati compo-sti da Savonardo, che in questo suolavoro discografico si è avvalsodella collaborazione di nomi fa-mosi della musica e della culturacome Edoardo Bennato, Gen-naro T, Mario 4mx Formisanodegli Almamegretta, MaurizioCapone, Ciccio Merolla, Gio-vanni Block, Danilo Vigorito e igià citati Vitiello e Porcelli. Tra gliinterventi di docenti e critici, Der-rick de Kerckhove, ClaudioPoggi, Alex Giordano ed io, cheda sempre seguo con attenzione epartecipazione la poliedrica atti-vità del professore rock Lello Sa-vonardo. !!!

Page 23: Cinecorriere 2016 n2 Speciale Cannes

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