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DIAFASIA: registri e sottocodici -...

Date post: 16-Feb-2019
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DIAFASIA: registri e sottocodici Rita Fresu [email protected] http://people.unica.it/ritafresu/
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DIAFASIA: registri e sottocodici

Rita Fresu

[email protected]

http://people.unica.it/ritafresu/

architettura dell’italiano contemporaneo

G. BERRUTO, Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1987 (nuova ed. Roma, Carocci, 2012), p. 21.

Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016

G. ANTONELLI, Lingua, in Modernità italiana. Cultura, lingua e letteratura dagli anni Settanta a oggi, a cura di A. AFRIBO, E. ZINATO, Carocci, Roma, 2011, pp. 15-52, a p. 51.

G. ANTONELLI, L’e-taliano tra storia e leggende, in L’e-taliano. Scriventi e scritture nell’era digitale, a cura di S. LUBELLO, Firenze, Franco Cesati Editore, 2016, pp. 11-28, a p. 13.

G. BERRUTO, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in A. A. SOBRERO (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi, Roma-Bari, Laterza, 1993 [19962], pp. 37-92, a p. 72 .

Riprendendo la definizione di Michele Cortelazzo,

diremo che il LS rappresenta la varietà di una lingua

naturale dipendente da un settore di conoscenze o da

un àmbito di attività professionali; un LS è utilizzato,

nella sua interezza, da un gruppo di parlanti più

ristretto rispetto a quelli che parlano la lingua base e

risponde allo scopo di soddisfare le necessità

comunicative di un certo settore specialistico.

L. SERIANNI, Italiani scritti, Bologna, il Mulino, 2007, pp. 79-88, a p. 80.

Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016

Caratteristica del LS è la sua referenzialità, il suo

riferimento a significati oggettivi. Nel LS agisce la

denotazione di una parola, non la connotazione, con la

sua carica di risonanze emotive; ossigeno indica solo

l’elemento della chimica contrassegnato dal simbolo O e

caratterizzato da certe proprietà e non ha mai l’accezione di

‘aiuto, sollievo soprattutto finanziario’ spesso assunta nel

linguaggio comune (con questo prestito avrò un po’ di

ossigeno fino alla fine dell’anno). Di qui discende un tratto

che stacca nettamente i LS dalla lingua comune (e da quella

poetica): la neutralità emotiva.

L. SERIANNI, Italiani scritti, Bologna, il Mulino, 2007, pp. 79-88, a p. 80 (con adattamenti).

Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016

MONOSEMIA/ MONOREFERENZIALITÀ

corrispondenza biunivoca tra significante e significato (es.

lepidottero) per garantire la precisione denotativa, ossia la

puntualizzazione semantica in base alla quale i referenti devono essere

individuati in modo esatto, non passibile di ambiguità;

tecnicismi (specifici e collaterali) > vd. slide successiva

NEUTRALITÀ EMOTIVA

esclusione dei valori connotativi legati alle singole voci;

SCARSA SINONIMIA (> RIPETIZIONE)

in stretta relazione alla monosemia e alla precisione denotativa, il LS

rifugge la sinonimia che costituisce un potenziale attentato alla

precisione, all’univocità delle designazioni semantiche (es.

lepidottero, pistillo, solfato, stalattite, ecc.).

I. BONOMI et alii, Elementi di linguistica italiana, Roma, Carocci, nuova ediz. 2010, p. 64.

Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016

specifici sono termini usati soltanto nelle loro rispettive accezioni tecniche; hanno un

significato denotativo e sono necessari all’interno di un discorso tecnico specialistico per veicolare un significato univoco (elettroforesi, indulto, morfema, stomatite, ecc.).

collaterali sono termini altrettanto caratteristici di un certo àmbito settoriale, che però

«sono legati non a effettive necessità comunicative bensì all’opportunità di adoperare un registro elevato, distinto dal linguaggio comune» [Serianni 2007: 82]; i tecnicismi collaterali hanno dunque prevalentemente un valore connotativo.

esempio nel linguaggio medico: La malattia esordisce con un elevato rialzo termico inizia febbre alta esempio nel linguaggio giuridico: A seguire si procederà all’escussione dei testi (escutere ‘interrogare in un processo) interrogatorio dei testimoni

Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016

RICORSO A CODICI STRANIERI E ALLE LINGUE CLASSICHE

soprattutto inglese, (broker, decoder, devolution, fixing, holding, lobby, ecc.) con prelievi non integrati (hard

disk) o come calchi (disco rigido), e latino (angina pectoris, ictus, raptus, pro die, corpus, ecc.);

NEOLOGIA

in particolare mediante procedimenti di affissazione (ipotiroideo, dermatite, dermatosi, ecc.) e di

composizione (estratto conto, mediateca, ecc.); uso di prefissoidi e suffissoidi di origine greca e latina che

formano famiglie di parole (con emo- ‘sangue’: emofilia, emodialisi, emoteca), con frequenti aggiunte di elementi

fino ad arrivare a vere catene: cardiopatia, miocardiopatia; enterocolite, gastroenterocolite, ecc.; creazione di

polirematiche mediante l’accoppiamento di sostantivi (addetto stampa, rice trasmittente, via cavo, ecc.);

RIDETERMINAZIONE SEMANTICA

di un vocabolo della LC che si specializza (per es. ala, base, candela, vaso > vd. slide successiva);

SIGLE E/O ACRONIMI

impiegati come parole piene: AIDS (Acquired Immuno-Deficiency Syndrome), DNA (Deoxyribonucleic Acid), TAC

(Tomografia Assiale Computerizzata); TAR (Tribunale Amministrativo Regionale); DOC (Denominazione di

origine controllata); SMS (Short Message System); RAM (Random Access Memory);

EPONIMI

voci che indicano un prodotto, un fenomeno, una teoria attraverso il nome del relativo studioso: leggi di Keplero,

legge Tobler-Mussafia, morbo di Parkinson, teorema di Pitagora; campo privilegiato le unità di misura: ampère

(André-Marie Ampère), ohm (Georg Simon Ohm), volt (Alessandro Volta, per il tramite francese), watt (James

Watt).

I. BONOMI et alii, Elementi di linguistica italiana, Roma, Carocci, nuova ediz. 2010, pp. 65-68. Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016

bà·ṣe

s.f. FO

1. parte inferiore di un oggetto o una struttura, gener. con funzione di sostegno o di appoggio: base di una scultura, di un edificio, di un vaso

2. fig., fondamento teorico o concettuale: una teoria con solide basi, una ricerca su base empirica; trovare una base comune, un punto d'intesa | spec. al pl., preparazione culturale o professionale: mancare di basi, avere buone basi

3. estens., elemento fondamentale: i carboidrati sono la base della dieta mediterranea

4. TS geom. la faccia su cui idealmente poggia un solido | il lato su cui idealmente poggia un poligono: l'area del triangolo si ottiene moltiplicando base per altezza diviso due

5. FO luogo in cui si preparano o da cui partono azioni organizzate, spec. militari: base operativa, rientrare, tornare alla base | fig., colloq., abitazione o sede abituale: è stato in giro per tutta l'estate, ma ora è tornato alla base

6. FO l'insieme degli iscritti di un partito o di un'organizzazione di massa: il vertice del sindacato ha consultato la base

7a. TS chim. composto in grado di generare un ambiente basico in acqua | accettore di protoni

7b. OB TS chim. idrossido

8. TS sport nel baseball, ciascuno dei quattro angoli del quadrato di gioco occupato da un giocatore: prima, seconda, terza base

9. TS mat. numero a partire dal quale si compiono determinate operazioni: numerazione in base 10, base di una potenza, di un logaritmo

10. TS elettr. elettrodo di controllo di un transistor

11. TS ling. forma linguistica che ne origina altre, sia sul piano diacronico sia su quello sincronico: base etimologica, base nominale

12. TS cosm. crema per il viso che si applica prima del trucco; anche in funz. agg.inv.: applicare la crema base | fondotinta | smalto trasparente per unghie su cui si applica quello colorato

13. TS mus. brano musicale registrato usato come supporto per esecuzioni strumentali o vocali dal vivo

14. TS ott. curvatura di una delle due facce di una lente

15. CO in funz. agg.inv., fondamentale, di base: idea base, ingredienti base | che appartiene alla fascia di livello inferiore all'interno di una gamma di prodotti, per caratteristiche, dotazioni, prezzo: modello base, versione base

GRADIT s.v. base Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016

orizzontale (settori) in relazione ai settori disciplinari: medicina, economia,

diritto, ecc. verticale (livelli) in rapporto alla situazione comunicativa e alle relazioni di

ruolo tra i partecipanti (variabilità sociopragmatica all’interno di ogni settore).

specializzazione

max (≠ LC) min (= LC)

si immagini ad esempio come potrebbe variare nel tono, nelle scelte sintattiche e di registro e nel lessico un discorso sull’utilità della misurazione della pressione arteriosa come prevenzione delle malattie cardiache in una comunicazione a un congresso di cardiologi, in un articolo su una rivista scientifica specializzata, in un articolo divulgativo su un quotidiano, nella discussione fra utenti non specialisti di un forum su Internet e, infine, in una conversazione familiare (Palermo 2015: 212).

Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016

dal tecnicismo alla parola comune

leucociti > globuli bianchi

dal composto colto alla perifrasi comprensibile nefropatie > malattie renali

uso di glosse per spiegare i tecnicismi

antipiretico, cioè che combatte la febbre

scioglimento di sigle

TAC = Tomografia Assiale Computerizzata

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FORTE COESIONE TESTUALE

realizzata mediante la frequente ripetizione di termini (per la monosemia e per la riluttanza alla sinonimia);

inoltre ha dimensione dimostrativo-esplicativa con il ricorso frequente a espressioni introduttive (ammesso

che, dato che, posto che, ecc.) e argomentativo-conclusive (ne consegue, si conclude che, ecc.);

SVILUPPO DEL NOME A SCAPITO DEL VERBO

processo di nominalizzazione per cui un sintagma verbale diviene sintagma nominale attraverso due strategie:

- omissione del verbo: il farmaco non resenta controindicazioni > nessuna controindicazione per il farmaco

- uso delle forme nominali del verbo (infinito, gerundio, participio): assumere il farmaco a stomaco pieno;

ALTA DENSITÀ SEMANTICA DEL NOME/DEPOTENZIAMENTO DEL VERBO

come conseguenza della nominalizzazione, si riduce notevolmente la gamma dei modi/tempi/persone del

sistema verbale (indicativo presente o futuro, congiuntivo, condizionale; 3a o 4a persona) e si prediligono le

forme ausiliarie del verbo (avere, essere, costituire, divenire, rappresentare, significare, ecc.); il verbo non

scompare ma si svuota semanticamente (depotenziamento semantico del verbo) e tende piuttosto a svolgere un

ruolo di collegamento; i termini di massima informatività tendono ad essere i nomi;

USO DELLA DIATESI PASSIVA E/O DELLA FORMA IMPERSONALE

- per tematizzare (ossia mettere in prima posizione) il processo, il fatto, l’azione (progressione tema-rema)

- per deagentivizzare (cancellazione dell’io), ovvero omettere l’agente (o la causa efficiente):

l’industria usa il cloro come energico disinfettante

il cloro è usato (dall’industria) come energico disinfettante

l’uso del cloro Linguistica italiana (R. Fresu) Università di Cagliari a.a. 2015-2016


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