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DO.PO.DPP.GOP.001.014 SPECIFICA TECNICA INSTALLAZIONE ...

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LG1.P3.1.02 - NUOVO CTC INTERA RETE (PITTI) (Secondo stralcio) RIFERIMENTO DOCUMENTO CODICE DOCUMENTO REV. DATA PAG. PO.DPP.GOP.001 DO.PO.DPP.GOP.001.014 01 30/06/15 1/37 REV. DATA DESCRIZIONE UT DIPP DG 01.2 11/09/2015 Revisione computo installazione L. Sfienti L. Sfienti F. Maccari S.Masola REDATTO VERIFICATO 1 VERIFICATO 2 APPROVATO Il presente documento è di proprietà di Ferrovie Emilia Romagna Srl. Ne è vietata la riproduzione e la diffusione senza specifica autorizzazione. DO.PO.DPP.GOP.001.014 SPECIFICA TECNICA INSTALLAZIONE SISTEMI IaP NELLE LOCALITA’ DI SERVIZIO SPROVVISTE DI FABBRICATO VIAGGIATORI
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RIFERIMENTO DOCUMENTO CODICE DOCUMENTO REV. DATA PAG.

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REV. DATA DESCRIZIONE UT DIPP DG

01.2 11/09/2015 Revisione computo installazione L. Sfienti L. Sfienti F. Maccari S.Masola

REDATTO VERIFICATO 1 VERIFICATO 2 APPROVATO

Il presente documento è di proprietà di Ferrovie Emilia Romagna Srl. Ne è vietata la riproduzione e la diffusione senza specifica autorizzazione.

DO.PO.DPP.GOP.001.014

SPECIFICA TECNICA INSTALLAZIONE SISTEMI

IaP NELLE LOCALITA’ DI SERVIZIO

SPROVVISTE DI FABBRICATO VIAGGIATORI

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REV. DATA DESCRIZIONE UT DIPP DG

01.2 11/09/2015 Revisione computo installazione L. Sfienti L. Sfienti F. Maccari S.Masola

REDATTO VERIFICATO 1 VERIFICATO 2 APPROVATO

Il presente documento è di proprietà di Ferrovie Emilia Romagna Srl. Ne è vietata la riproduzione e la diffusione senza specifica autorizzazione.

☒ COPIA NON CONTROLLATA

☐ COPIA CONTROLLATA N. ……….. Consegnata a: ……………………………………………………......................... Data: ……………………

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STORICO DELLE REVISIONI

REV. DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO 1 VERIFICATO 2 APPROVATO

00 29/06 /2015 Emissione documento L. Sfienti F. Maccari S. Solera S. Masola

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Sommario

PARTE I.................................................................................................................. 5

I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ............................................................ 5

I.2 GLOSSARIO ............................................................................................... 6

I.3 DOCUMENTAZIONE CORRELATA ................................................................ 7

PARTE II ................................................................................................................ 9

II.1 SPECIFICHE GENERALI FUNZIONALI ............................................................. 9

II.2 ESPANDIBILITA’/MANUTENIBILITA’ ............................................................ 9

II.3 TIPOLOGIA DELLE LOCALITA’ DI SERVIZIO ................................................... 9

II.4 ARCHITETTURA DEL SISTEMA ................................................................... 10

II.5 CARATTERISTICHE GENERALI IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA (DS) ...... 11

II.6 COMPOSIZIONE TIPO IMPIANTO DS ......................................................... 18

II.7 APPARECCHIATURE FORNITE IN REGIME DI CONTO LAVORAZIONE (C/L) DA FER 19

PARTE III – REQUISITI INFRASTRUTTURALI ........................................... 21

III.1 PLINTO DI FONDAZIONE ........................................................................... 21

III.2 POZZETTI ................................................................................................. 23

III.3 CAVIDOTTI INTERRATI .............................................................................. 24

III.4 CAVIDOTTI IN VISTA ................................................................................. 25

III.5 CAVI DI PIAZZALE ..................................................................................... 25

III.6 CASSETTE DI SEZIONAMENTO TIPO FS 3/10 N-V E RELATIVI ACCESSORI ..... 26

PARTE IV ............................................................................................................. 27

IV.1 OGGETTO DELLA FORNITURA ................................................................... 27

IV.2 CONSISTENZA DELLE OPERE...................................................................... 30

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IV.3 COMPOSIZIONE DELL’OFFERTA ECONOMICA ............................................ 31

PARTE IV ............................................................................................................. 32

IV.4 INQUADRAMENTO DELL’INTERVENTO AI FINI DELLA SICUREZZA ............... 32

PARTE V ............................................................................................................... 33

V.1 COLLAUDO ............................................................................................... 33

V.1.1 Esame a vista 33

V.1.2 Prove 33

V.1.3 Gli strumenti 34

V.1.4 Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione 34

V.1.5 Prova della continuità dei conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali 35

V.1.6 Misura della resistenza di terra 36

V.1.7 Prova del funzionamento dei dispositivi differenziali 36

PARTE VI ............................................................................................................. 37

VI.1 CERTIFICAZIONE ....................................................................................... 37

VI.2 DOCUMENTAZIONE .................................................................................. 37

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PARTE I

I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

Lo scopo della presente specifica tecnica è quello di definire il progetto tipico di attrezzaggio delle località

di servizio sprovviste di Fabbricato Viaggiatori (F.V.) o altro vano tecnico idoneo allo scopo con il sistema

IaP (Informazioni al Pubblico), basato sulla Diffusione Sonora (DS) di messaggi diretti ai viaggiatori in

arrivo/partenza. Le presente specifica tecnica fornisce tutti gli elementi necessari per la progettazione

esecutiva degli interventi a livello infrastrutturale, definendo tra l’altro:

La consistenza degli impianti, definita a partire da una situazione tipo, rappresentata nella

Tav.10_Iap (vedi Tab.2 - §II.7)

L’entità degli interventi di carattere edile e impiantistico, riferiti alla situazione tipo di cui al punto

precedente;

Le normative di riferimento;

Le modalità di collaudo dell’impianto;

La presente specifica tecnica si applica esclusivamente agli impianti di prossima realizzazione nelle

località di servizio appartenenti alla rete gestita da FER – Ferrovie Emilia-Romagna srl – e in particolare:

Nelle fermate sprovviste di idonei vani tecnici;

In tutte le località dove, pur essendo presenti fabbricati di pertinenza ferroviaria, i medesimi

presentano caratteristiche inadeguate per l’installazione di apparecchiature elettroniche o le

condizioni generali sono tali da precluderne l’impiego;

NOTA IMPORTANTE:

Si precisa fin da ora che i contenuti della presente specifica si riferiscono alla situazione

rappresentata nella Tav.10_IaP, (vedi §I.3 – DOCUMENTAZIONE CORRELATA), costituente a tutti gli

effetti lo scenario di riferimento per la realizzazione dei nuovi impianti di Diffusione Sonora nelle

fermate e stazioni sprovviste di vani tecnici idonei all’installazione delle apparecchiature. Tuttavia, la

rete gestita da FER si caratterizza per una grande varietà di contesti infrastrutturali, talvolta molto

differenti fra loro, pertanto sarà cura dell’appaltatore predisporre i progetti esecutivi di attrezzaggio

delle diverse località oggetto dell’appalto sulla base di quanto riscontrato durante i sopralluoghi

preliminari in campo, obbligatori ai fini degli adempimenti contrattuali.

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I.2 GLOSSARIO

CTC Controllo Traffico Centralizzato (Impianto che permette il telecontrollo e telecomando

delle stazioni impresenziate da un posto centrale presidiato da un agente denominato

DCO)

DCO Dirigente Centrale Operativo (Agente che regola la circolazione treni su linee con

stazioni telecomandate)

FV Fabbricato Viaggiatori

DS Diffusione Sonora

IaP Informazioni al Pubblico

PC-TTS PC Text-To-Speech

Apparato computerizzato per la generazione automatica degli annunci sonori

WAN Wide Area Network – rete di comunicazione geografica

SNN Nodo di rete SELTA®

UPS Uninterruptible Power Supply

Apparecchiatura utilizzata per mantenere costantemente alimentati apparecchi

elettrici in corrente alternata.

bf Bassa frequenza

FER Ferrovie Emilia Romagna srl

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I.3 DOCUMENTAZIONE CORRELATA

Gli armadi stradali in questione dovranno essere realizzati in conformità a quanto prescritto nella presente

specifica tecnica e negli elaborati costituenti parte integrante della stessa, mentre per gli aspetti non direttamente

disciplinati, si dovrà fare riferimento alle norme elencate in Tab.1 nella versione in vigore alla data di presentazione

dell’offerta economica.

Ai fini del corretto assemblaggio elettrico e meccanico dell’armadio annoverato nella presente specifica tecnica, sono

da considerarsi vincolanti i seguenti elaborati:

Rif.1. Tav.10_IaP – Schema funzionale – Tipologici di posa cunicoli e cavi di piazzale

Cod. IS.FER.IAP.T10.0101.Rev.00.0 - Rev.00 Agosto 2015

(nome file: IS.FER.IAP.T10.0101.Rev.00.0)

Rif.2. Tav.02_Iap – Tavola dei cablaggi interni armadio IaP.

Cod. IS.FER.IAP.T02.0101.Rev.05.0 - Rev.05 del 11/05/2015

(nome file: IS.FER.IAP.T02.0101.Rev.05.0.pdf)

Rif.3. Computo metrico estimativo installazione impianti di Diffusione Sonora (D.S.) nella stazioni e

fermate sprovviste di Fabbricato Viaggiatori (F.V.)

Cod. IS.FER.IAP.COMPUTO INSTALLAZIONE DS.0101.Rev.01.2– Rev.01.2 del 11/09/2015

(nome file: IS.FER.IAP.COMPUTO.0101.Rev.01.2.pdf)

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NORMA TITOLO

CEI 20-22 Prove di incendio sui cavi elettrici

CEI 20-37 Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi

CEI EN-60529 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)

CEI EN-60950 CEI EN-60950/A3

Apparecchiature per la tecnologia dell’informazione comprese le apparecchiature elettriche per ufficio –Sicurezza

CEI EN 60065 Apparecchi audio, video e apparecchi elettronici similari - Requisiti di sicurezza

CEI EN 60268-3 Apparecchiature per sistemi elettroacustici - Parte 3: Amplificatori

CEI EN 41003 Requisiti particolari di sicurezza per apparecchiature da collegare a reti di

telecomunicazioni

CEI EN-50081-1 Compatibilità elettromagnetica - Norma generica sulla emissione. Parte 1: Ambienti residenziali, commerciali e dell’industria leggera

CEI EN-50082-1 Compatibilità elettromagnetica - Norma generica sulla immunità. Parte 1: Ambienti residenziali, commerciali e dell’industria leggera

CEI EN-55103-1 Compatibilità elettromagnetica - Norme di famiglie di prodotto per apparecchi audio, video, audiovisivi e di comando di luci da intrattenimento per uso professionale - Parte 1: Emissione

CEI EN-55103-2 Compatibilità elettromagnetica - Norme di famiglie di prodotto per apparecchi audio, video, audiovisivi e di comando di luci da intrattenimento per uso professionale - Parte 2: Immunità

CEI EN-55022 Apparecchi per la tecnologia dell'informazione – Caratteristiche di radiodisturbo - Limiti e

metodi di misura

CEI EN-50121-1 Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane Compatibilità elettromagnetica – Parte 1: Generalità

CEI EN-50121-4 Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane Compatibilità elettromagnetica – Parte 4: Emissione ed immunità delle apparecchiature di segnalamento e telecomunicazioni

CEI EN-50122-1 Applicazioni ferroviarie – Installazioni fisse Parte 1: Provvedimenti di protezione concernenti la sicurezza elettrica e la messa a terra

FS IS728 Provvedimenti di protezione concernenti la sicurezza elettrica e la messa a terra negli impianti di categoria 0(zero) e I(prima) su linee di trazione elettrica a corrente continua 3000V e linee ferroviarie non elettrificate

CEI 50-4 Prove climatiche e meccaniche fondamentali - Prove climatiche a bassa pressione e

combinate

CEI 50-5 Prove climatiche e meccaniche fondamentali - Prove in atmosfere corrosive, muffe e

radiazioni solari

CEI 50-6 Prove climatiche e meccaniche fondamentali - Prove meccaniche

CEI EN-61000-3-

2

Compatibilità elettromagnetica (EMC) Parte 3-2: Limiti - Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso <=16 A per fase

IEC 60268-16 Sound systems equipment – Part 16: objective rating of speech intelligibility by speech

transmission index

CEI EN 60917-1 Ordine modulare per lo sviluppo di strutture meccaniche per apparecchiature elettroniche Parte 1: Norma generica

CEI EN 60297 Strutture meccaniche per equipaggiamenti elettronici Dimensioni delle strutture meccaniche della serie 482,6 mm

UNI 3740 Bulloneria di acciaio

Tab.1 – Riferimenti normativi applicabili

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PARTE II

II.1 SPECIFICHE GENERALI FUNZIONALI

Il progetto di ciascun impianto di Informazioni al Pubblico (IaP) viene normalmente redatto tenendo conto delle

caratteristiche proprie della località di servizio da attrezzare, nonché di specifiche esigenze quali ad esempio volumi

di traffico passeggeri, vicinanza con località turistiche, dimensioni dei marciapiedi sedi di installazione dei sistemi di

Informazione al Pubblico (IaP), basati sulla generazione di annunci fonici.

II.2 ESPANDIBILITA’/MANUTENIBILITA’

Tutte le apparecchiare costituenti i sistemi IaP in fase di realizzazione sulla rete ferroviaria gestita da FER srl, sono

state scelte in modo da avere la possibilità di espandersi modularmente, qualora nuove esigenze richiedessero un

potenziamento del sistema stesso, sia in termini di nuove periferiche, che di maggior capacità del sottosistema

HW/SW. Tutti gli apparati rispettano i valori di MTBF e MTTR annoverati nella specifica tecnica di RFI cod. RFI TCTS

ST TL 13 001A per le sole parti relative alla Diffusione Sonora (DS), nonché i parametri ambientali di cui al §III.1 della

presente specifica di fornitura.

II.3 TIPOLOGIA DELLE LOCALITA’ DI SERVIZIO

Per gli scopi della presente specifica di fornitura, è utile definire univocamente la tipologia di località ferroviaria sede

di impianti IaP.

Fatti salvi alcuni casi, le linee ferroviarie gestite da FER sono governate tramite impianti CTC con stazioni e fermate

normalmente impresenziate. Le principali caratterizzazioni di una linea gestita da DCO, utili ai fini delle IaP, possono

così riassumersi:

La presenza o meno del solo binario di incrocio/precedenza, oltre a quello/i di corretto tracciato;

La presenza o meno del sottopassaggio per raggiungere i binari lontani dal FV;

Il livello di frequentazione degli impianti è fortemente dipendente dagli orari, con punte negli orari

mattutino/serale in coincidenza con l’inizio/fine delle attività lavorative;

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II.4 ARCHITETTURA DEL SISTEMA

Nelle sue linee generali, il sistema di Informazioni al Pubblico (IaP) è composto da un sottosistema di informazioni

audio tramite diffusione sonora (DS), in fase di realizzazione in tutte le stazioni e fermate e da una unità di gestione

composta da un insieme di apparati di elaborazione.

L’unità di gestione, diversamente definita Posto Centrale IaP, assolve le seguenti funzioni:

- gestione periferiche SMV

- gestione annunci sonori

- gestione archivi orario, eventi

- gestione interfaccia con sistemi di circolazione.

Il sottosistema di informazioni audio tramite Diffusione Sonora (DS) si compone di tanti posti periferici quante sono

le località di servizio effettivamente attrezzate. La possibilità di dotare le stazioni o fermate del sottosistema DS è

condizionata dall’accessibilità alla rete WAN con QoS (Quality of Service) adeguato al flusso dati da supportare.

Da un punto di vista costruttivo, sono previste due diverse tipologie di Posti Periferici per il sottosistema DS, una per

le installazioni all’interno di locali esistenti (es. ex-sala di attesa o altro vano) e una di tipo outdoor, quest’ultima

espressamente concepita per tutte le località di servizio o fermate ove non siano presenti edifici o altri manufatti

utilizzabili per gli apparati tecnologici di supporto all’esercizio ferroviario.

Nella presente specifica tecnica verranno prese in esame unicamente le modalità di installazione del posto periferico

nella versione Outdoor, rimandando all’analogo elaborato per le restanti applicazioni Indoor.

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II.5 CARATTERISTICHE GENERALI IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA (DS)

L’impianto di diffusione sonora del sistema IaP deve garantire un livello di intelligibilità dei messaggi non inferiore

all’indice 0,7 della scala CIS di cui alla norma IEC 60849 con qualità e livello audio tali da garantire la comprensibilità

degli annunci nel rispetto di tutti i vincoli ambientali in materia di “rumore”, derivanti dalla presenza e vicinanza di

terzi. In dipendenza dalla tipologia delle località di servizio interessate dall’installazione dei sistema IaP, gli impianti

DS devono poter gestire una sola zona di diffusione, con annunci diretti a tutti i viaggiatori. Ciascun annuncio è

preceduto automaticamente da un segnale di attenzione.

Tutte le periferiche HW costituenti il singolo posto periferico Outdoor sono contenute all’interno di un armadio

stradale realizzato in PRFV, delle dimensioni di 685x1840x460mm, munito di un telaio metallico per l’ancoraggio al

plinto di fondazione necessario alla sua corretta messa in opera. La carpenteria accessoriata sulla base delle esigenze

di installare al suo interno apparecchiature con sistemi di fissaggio diversi, presenta un grado di protezione alla

penetrazione di corpi liquidi e solidi IP44, quest’ultimo definito dalla norma CEI EN 60529.

La Fig.1 rappresenta l’aspetto esteriore dell’armadio di posto periferico IaP nella versione prototipale,

commissionata da FER srl.

Vista armadio chiuso Vista interna vani

Fig.1 – armadio di posto periferico IaP – versione outdoor

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Prescindendo in questa sede dalla descrizione dei cablaggi interni fra le diverse apparecchiature, ciascun armadio è

realizzato in modo da potersi interfacciare sulla rete WAN IaP mediante un Nodo di Rete (SNN), che permette di

gestire, in modo efficiente ed efficace, flussi differenti di traffico anche in caso di coesistenza sulla rete di servizi

diversi come CTC, FONIA e DATI.

La Fig.2 esemplifica le modalità di inserimento di un nodo di rete SNN in due possibili contesti applicativi, di stazione

e fermata.

Fig. 2 – Modalità di inserimento delle varie SNN nell’ambito di una WAN realizzata con portanti fisici diversi (Shdsl,

fibra)

I flussi dati delle reti IaP, normale e di riserva, sfruttano come backbone (dorsali) i cavi telefonici principali,

generalmente posati nei cunicoli affioranti, che si sviluppano lateralmente alla sede ferroviaria. Per assicurare la

ridondanza funzionale in caso di guasti, le informazioni vengono veicolate da due diverse coppie non pupinizzate.

L’inserimento di un nuovo posto periferico IaP in corrispondenza a una località di servizio precedentemente non

attrezzata, comporta necessariamente lo spillamento delle suddette coppie, da attestare in corrispondenza delle

morsettiere predisposte nella parte bassa dell’armadio costituente il posto periferico IaP.

In generale, è da evitarsi la creazione di un giunto di spillamento sul cavo telefonico principale per evitare problemi

legati alla penetrazione di umidità nel punto di interruzione della guaina esterna. La soluzione tecnicamente più

corretta, alla luce di ritorni d’esperienza, appare quella di intercettare il cavo telefonico principale in corrispondenza

della cassetta di sezionamento tipo FS3/10 N più prossima alla località di servizio interessata dall’installazione del

posto periferico IaP, quindi procedere nella posa in opera di un nuovo cavo telefonico a 4 coppie da esterno –

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formazione 7/10 (cat. FS 808/735) nell’estesa compresa fra detta cassetta e il punto di posa dell’armadio stradale,

utilizzando, per quanto possibile, le canalizzazioni esistenti.

La soluzione descritta è risultata praticabile da un punto di vista tecnico-economico quando la posa del nuovo cavo,

con i punti di origine e fine precedentemente dichiarati, si sviluppa per una lunghezza non superiore a 200m.

Nei casi in cui il vincolo in questione non possa essere rispettato a causa delle condizioni infrastrutturali esistenti,

quali l’assenza dei punti di sezionamento del cavo principale TT nelle vicinanze delle fermate o stazioni oggetto

dell’appalto, si procederà nella posa in opera su apposita piantana in PRFV di una nuova cassetta di sezionamento

tipo FS 3/10-NV. Le modalità per realizzare l’estrazione delle coppie utilizzate dalla rete IaP dipendono dalla

possibilità di sfruttare convenientemente le scorte del cavo telefonico principale, generalmente concentrate

all’interno dei pozzetti rompi-tratta, per eseguirne il sezionamento e successivo attestamento nelle morsettiere

predisposte all’interno della cassetta FS 3/10-NV di nuova posa, senza il ricorso alla realizzazione dei giunti di ripresa.

In caso contrario, una volta approvvigionati due spezzoni (code) di cavo TT aventi un numero di coppie

corrispondente a quello del cavo telefonico principale esistente, si procederà nel sezionamento di quest’ultimo, con

successiva esecuzione di N°2 giunti di ripresa verso le code predisposte in precedenza. Queste verranno quindi

introdotte nella cassetta di nuova posa attraverso gli appositi passa-cavi, pertanto, una volta strefolati, i singoli

conduttori verranno attestati nelle morsettiere sezionabili secondo le modalità già viste nel caso precedente. La

soluzione più opportuna dovrà essere concordata con la D.L. di FER srl in occasione del sopralluogo congiunto,

preliminare all’inizio dei lavori.

Nota:

Le operazioni di posa del cavo necessario a veicolare il flusso dati dalla rete WAN-IaP verso l’armadio di posto

periferico IaP comportano la scopertura del cunicolo esistente, la cui distanza dalla rotaia più vicina è nella

maggioranza dei casi <1,5m, pertanto ai fini antinfortunistici è obbligatoria l’attivazione delle modalità di

protezione cantieri come disciplinate nel documento Istruzione per la Protezione dei Cantieri di Lavoro,

prevedente la scorta di personale FER srl. I costi per le prestazioni erogate nel normale orario di lavoro verranno

quantificati e imputati all’appaltatore.

Nel caso in cui non sia già presente, dal punto del cunicolo più prossimo alla zona individuata per la posa

dell’armadio di posto periferico IaP, occorrerà realizzare un nuovo attraversamento ferroviario, costituito da N°1

tubo in PE a doppia parete – diametro esterno 63mm – che, transitando sotto il piano delle traverse, giungerà presso

il cordolo del marciapiede di fermata. Qui verrà posto in opera un pozzetto in cls delle dimensioni interne di

60x60cm, completo di chiusino in acciaio zincato, da cui avrà origine il tratto terminale di canalizzazione diretta

all’armadio IaP, costituita anche in questo caso da un singolo tubo corrugato a doppia parete – diam. esterno 63mm.

La restante rete dei cavi di piazzale è limitata alla linea di alimentazione del posto periferico, avente origine dal punto

di consegna del distributore di energia, nonché a 1 o 2 linee al massimo, destinate a servire i diffusori sonori

generalmente presenti in numero non superiore a 4 nel caso delle fermate di maggiore estensione.

Per assicurare i requisiti di intelligibilità richiesti per l’applicazione specifica, nelle fermate e stazioni interessate dalle

installazioni dei nuovi sistemi IaP si utilizzano quasi esclusivamente altoparlanti a tromba esponenziale, con unità

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magnetodinamiche munite di traslatori per l’inserimento su linee a tensione costante, esercite sul valore nominale di

100V.

Come noto, le caratteristiche costruttive degli altoparlanti in questione permettono di ottenere pressioni sonore

significative (>105dB@1m) in grado di sovrastare il rumore ambientale, particolarmente elevato in fase di approccio

dei treni, con potenze di alimentazione limitate (15÷20W max.), ottenibili mediante amplificatori a stato solido di

ingombro ridotto, caratterizzati da un consumo di energia molto modesto, specialmente in condizioni di stand-by.

In dipendenza dal contesto d’installazione, le trombe esponenziali potranno essere fissate mediante le staffe in

dotazione direttamente alle pareti del Fabbricato Viaggiatori, ove presente, o in corrispondenza alle strutture

portanti delle pensiline di fermata. Nel posizionamento degli altoparlanti, vale il criterio di servire in modo uniforme

la zona utilizzata normalmente dai viaggiatori in partenza, pertanto quando le condizioni lo impongono, è possibile

sfruttare convenientemente i sostegno tubolari dell’illuminazione pubblica, come nel caso rappresentato nella

Tav.10_IaP (vedi §I.3 – DOCUMENTAZIONE CORRELATA). Si raccomanda di mantenere un’altezza d’installazione non

inferiore a 3,5m in modo da allungare il lobo di irradiazione primario delle trombe verso la zona di sosta dei

viaggiatori. La Fig.3 rappresenta un esempio d’installazione.

Fig.3 – Altezza minima d’installazione trombe esponenziali per sistemi IaP

Per quanto possibile, è da evitarsi la foratura o lavorazioni similari con asportazione di truciolo praticate in corrispondenza di strutture metalliche zincate quando non sia possibile ripristinarne integralmente la protezione mediante applicazione di vernice zincante a freddo. Nel caso di strutture tubolari a sezione circolare o retta, è

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preferibile il ricorso a“collari” o sistemi similari (es. graffa Band-It) per il fissaggio degli altoparlanti in modo da non pregiudicarne la protezione delle superfici a opera dell’ossido di zinco già presente.

La Fig.4 rappresenta una possibile soluzione costruttiva per la realizzazione di un collare, in grado di abbracciare un

sostegno tubolare cilindrico con diametro compreso fra 60 e 80mm. Il particolare meccanico in questione potrà

assumere forma diversa in dipendenza delle scelte compiute dall’appaltatore, ferma restando la necessità di

assicurare la necessaria robustezza meccanica del complesso costituito dal collare e dalla tromba nei confronti delle

sollecitazioni causate dal passaggio dei rotabili e dagli agenti atmosferici. Qualora per il montaggio delle trombe non

si utilizzino componenti commerciali a catalogo, ma si preferisca ricorrere a una soluzione personalizzata, una volta

verificatane l’adeguatezza da parte dell’appaltatore, questa dovrà essere sottoposta a FER srl per l’approvazione di

competenza.

60÷80mm

2m

m

2xM6

Fig.4 – possibile soluzione costruttiva per la realizzazione del collare di supporto trombe

La posa dei cavi di piazzale destinati a servire i diffusori, si svilupperà prevalentemente all’interno delle vie cavi esistenti, come nel caso rappresentato in Tav.10_IaP, dove si è ipotizzata la possibilità di sfruttare la dorsale interrata a servizio dell’illuminazione pubblica. Dal punto di vista normativo, la compresenza all’interno della stessa canalizzazione di conduttori appartenenti a circuiti diversi, comporta obbligatoriamente l’utilizzazione di cavi a doppio isolamento (tipo FG7(O)M1) per le linee foniche di nuova posa. Quando le condizioni particolari del contesto d’installazione lo permettano, è opportuno servire ciascun diffusore con una linea dedicata, realizzando così l’indipendenza delle due zone sonorizzate, condizione particolarmente vantaggiosa in caso di guasti, poiché assicura l’operatività parziale dell’impianto.

Nei casi in cui le condizioni delle vie cavi esistenti siano tali da non permettere l’agevole posa dei conduttori aggiuntivi, di concerto con la D.L. di FER srl si valuterà caso per caso la soluzione ottimale per raggiungere i punti di posa dei diffusori, eventualmente modificandone numero e posizione così da garantire un livello sonoro sufficiente per assicurare l’intelligibilità dei messaggi.

Nei tratti in vista, le linee in cavo dirette ai singoli altoparlanti dovranno essere protette mediante tubi metallici in

acciaio zincato (tipo TAZ) o, preferibilmente, in acciaio INOX (tipo TAIX), aventi diametro non inferiore a 25mm.

L’altezza del tratto protetto non dovrà in alcun caso risultare inferiore a 2,5m misurati dal piano di calpestio.

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Per il fissaggio delle tubazioni a parete si potranno utilizzare gli accessori resi disponibili dai principali produttori (es.

collari a pressione, a vite, ecc…) o, nel caso della posa addossata a strutture metalliche, ricorrere alle graffe

metalliche tipo Band-It o sistemi similari che non comportano l’esecuzione di fori.

Il tratto terminale del cavo di alimentazione diretto al singolo altoparlante dovrà fuoriuscire dal tubo metallico (TAZ o

TAIX) all’interno di una cassetta di derivazione in lega di alluminio (IP65) – dimensioni indicative 100x100x60mm –

contenente i morsetti per l’allacciamento dei conduttori provenienti dall’unità magnetodinamica della tromba

esponenziale. La cassetta sarà pertanto equipaggiata con N°1 raccordo tubo-scatola in ottone nichelato, avente

diametro compatibile con la canalizzazione da raccordare (es. 32mm) e N°1 pressa-cavo anch’esso in ottone

nichelato, passo Pg11. La scelta e assemblaggio dei diversi componenti descritti, in carico all’appaltatore, dovrà

assicurare un grado di protezione non inferiore a IP55.

Per quanto concerne l’alimentazione dell’armadio costituente il posto periferico IaP, questa verrà derivata a valle del

punto di consegna dell’ente distributore normalmente utilizzato per l’illuminazione pubblica della fermata e per i

sistemi di validazione titoli di viaggio. La potenza contrattuale normalmente impegnata per servire gli utilizzatori

esistenti è, in generale, sufficiente anche per le esigenze dell’impianto di diffusione sonora.

Salvo casi particolari, la linea in cavo destinata all’alimentazione dell’armadio stradale IaP dovrà essere posata entro

una canalizzazione dedicata di nuova realizzazione, costituita da N°1 tubo corrugato a doppia parete in PE, conforme

alla norma CEI EN 50086-2-4/A1 – resistenza minima alla compressione 450N – diametro esterno 63mm. Lo scavo,

eseguito con mezzi meccanici o manualmente dovrà garantire una profondità d’interramento non inferiore a 50cm

misurati fra il piano di calpestio e l’estradosso del tubo. Nel caso in cui non sia possibile rispettare tale vincolo, è

fatto obbligo di proteggere meccanicamente la canalizzazione mediate getto di un bauletto avente uno spessore

medio non inferiore a 10cm, costituito da misto cementato con RC maggiore o uguale a 150Kg/cm².

In dipendenza dalle dimensioni medie delle aree di fermata interessate dalla sosta dei viaggiatori in partenza, la

lunghezza ipotetica della nuova canalizzazione destinata alla sola linea di alimentazione elettrica è stimabile in circa

25m misurati fra i punti di consegna del gestore elettrico e quello di posa del posto periferico IaP. La quantificazione

degli oneri per il ripristino della pavimentazione sono stati computati considerando la presenza di emulsione

bituminosa, avente uno spessore medio finito di 6cm.

Nella nuova dorsale sono da prevedersi almeno due pozzetti rompi-tratta in cls, delle dimensioni interne

corrispondenti a 60x60cm, completi di chiusino in acciaio zincato a caldo.

All’interno del cavidotto così realizzato, verrà posta in opera una linea in cavo tripolare tipo FG7(O)M1 – formazione

3x2,5mm² - avente origine in corrispondenza alla consegna del distributore elettrico e termine nella morsettiera

all’uopo predisposta internamente all’armadio di posto periferico IaP. L’ingresso del cavo all’interno della scatola

contenente il misuratore di energia (contatore) dovrà avvenire attraverso un foro, da praticare nella parte inferiore

della medesima. Per proteggere il cavo nel tratto in vista lungo la palina in VTR di sostegno del gruppo di misura, si

utilizzerà una canaletta in VTR con profilo a , del tipo CV0/10, unificata ENEL. In dipendenza dalla lunghezza

presunta, eccedente i 2,5m, la linea in questione dovrà essere protetta immediatamente a valle della consegna

mediante inserzione di interruttore magnetotermico, completo di modulo differenziale ad alta sensibilità, tipo A, atto

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a garantire la protezione contro i contatti indiretti anche in presenza di correnti di guasto pulsanti o unidirezionali. Le

caratteristiche dell’interruttore richiesto sono riportate nella Tab.1.

Tensione nominale Ue 380/415V

N° poli protetti 2

Potere di interruzione (Icu)

secondo CEI EN 60947-2

6kA

Corrente nominale In 16 A

Curva d’intervento C

Sensibilità differenziale In 0,03 A

Tipo A per correnti di guasto

unidirezionali o pulsanti

Tab.1 – caratteristiche interruttore generale posto periferico IaP

L’interruttore dovrà essere installato possibilmente all’interno del contenitore destinato al gruppo di misura

dell’energia prelevata dalla rete, utilizzando una calotta modulare IP55, dimensionata per una capienza di 8 moduli,

da appoggiare sul fondo del suddetto contenitore.

L’armadio dovrà poi essere connesso all’impianto di terra esistente, utilizzando allo scopo una corda unipolare tipo

N07G9-K – sezione 1x16mm² - da posare per quanto possibile entro le canalizzazioni esistenti fino a raggiungere il

primo pozzetto utile, contenente al suo interno il dispersore a puntazza appartenente al sistema disperdente.

Qualora l’impianto di terra esistente risultasse difficilmente accessibile, si provvederà a posare una nuova puntazza

entro pozzetto in c.a. vibrocompresso, delle dimensioni interne indicative di 45x45x30cm, sprovvisto di fondo, da

posizionare nel primo punto utile più vicino all’armadio IaP.

Al suo interno dovrà essere infisso nel terreno un dispersore di terra a croce, realizzato in acciaio zincato, avente una

lunghezza non inferiore a 1,5m, completo di apposito morsetto di completamento. Ai fini del Computo Metrico

Estimativo costituente la base di gara, si è considerata quest’ultima ipotesi, prevedente fornitura e posa dei materiali

occorrenti per realizzare ex-novo l’impianto di terra a servizio dell’armadio IaP.

Nel suo complesso, l’impianto descritto prevede le funzioni di gestione della Diffusione Sonora per:

Variare la forma degli annunci con la massima facilità, in relazione a nuove esigenze aziendali (nuove

categorie di treni, nuove condizioni di viaggio, nuove tipologie di annunci, ecc…);

Selezionare una priorità di diffusione degli annunci in funzione dell’importanza e di un controllo automatico

sulla tempestività degli annunci stessi;

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II.6 COMPOSIZIONE TIPO IMPIANTO DS

L’impianto è generalmente composto da:

Sistema di altoparlanti a tromba esponenziale, disposti opportunamente lungo i marciapiedi di stazione in

modo da servire efficacemente tutta l’area riservata all’attesa dei viaggiatori;

Posto periferico sistema IaP, composto da amplificatore audio integrato, PC-TTS svolgente funzioni di

generatore di fonemi e supervisore dell’amplificatore, nodo di rete SNN, traslatori di linea, alimentatore con

modulo UPS, batterie di accumulatori per alimentazione di back-up in assenza rete;

Un apposito modulo di logica e controllo, munito di interfaccia seriale RS-485 e porta LAN a standard IEEE802.3

permette il monitoraggio continuo dell’amplificatore da parte del PC-TTS, generando un messaggio di allarme diretto

al posto centrale IaP nel caso in cui si manifesti un’avaria in un singolo posto periferico. L’utilizzo del suddetto

modulo è ancora in fase sperimentale e la sua installazione sarà differita a una successiva fase di upgrade dei posti

periferici IaP.

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II.7 APPARECCHIATURE FORNITE IN REGIME DI CONTO LAVORAZIONE (C/L) DA FER

Nella Tabella 2 sono elencate le apparecchiature il cui approvvigionamento competerà esclusivamente a FER srl in

qualità di stazione appaltante. Una volta completato il processo di acquisizione, le apparecchiature in questione

saranno conferite in regime di Conto Lavorazione (C/L) all’appaltatore aggiudicatario della gara per la realizzazione

degli impianti di Diffusione Sonora (DS) nelle diverse linee gestite da FER srl. Gli oneri per il trasporto dal

magazzino di stoccaggio individuato da FER alla sede operativa dell’appaltatore sono in carico a quest’ultimo.

La colonna Quantità si riferisce all’attrezzaggio di N°29 (ventinove) località di servizio, individuate da FER srl sulla

base di specifiche esigenze connesse ai piani di potenziamento infrastrutturale:

Q.tà Descrizione Note:

29 Armadio di posto periferico IaP in versione outdoor, costituito da una carpenteria Conchiglia serie Grafi 7, art. GH7-9/244/ZT, completa di tutte le apparecchiature HW necessarie, assemblate e cablate come da specifica FER.

29 Telaio di ancoraggio armadio stradale IaP in confezione speciale, composta da 4 zanche in acciaio verniciate con trattamento di cataforesi, colore NERO, conformi al disegno Conchiglia E/P1469

58 Diffusori a tromba esponenziale OPTIMUS Sound & Communication mod. AL-20T, o equivalenti, complete di unità driver e traslatori per l’inserimento su linee a tensione costante (50/70/100V).

Per le caratteristiche si veda la Tab.3

Tab.2 – dotazione HW base posto periferico IaP

La Tab.3 elenca le caratteristiche costruttive degli altoparlanti a tromba esponenziale scelti da FER srl per la sonorizzazione delle fermate oggetto dell’appalto.

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Modello Corpo Potenza

nominale

[W]

Risposta

in

frequenza

Pressione

Sonora

[dB]

Impedenze

traslatore

Potenza

su linea a

100V

Dimensioni

[mm]

Peso

[Hz] [] [W] D L Kg

AL-20T In

alluminio

20

400÷5000

109@1W

122@20W

2000 5

1000 10

260

300 2,2 670 15

500 20

Tab.3 – caratteristiche delle trombe esponenziali mod. AL-20T

NOTA BENE: La scelta degli altoparlanti a tromba esponenziale compete esclusivamente a FER sri in qualità di stazione appaltante, che si riserva fin da ora il diritto di approvvigionare e fornire in regime di C/L diffusori tecnicamente equivalenti al modello AL-20T, le cui caratteristiche sono riportate in Tab.3

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PARTE III – REQUISITI INFRASTRUTTURALI

III.1 PLINTO DI FONDAZIONE

Il plinto di fondazione necessario per l’annegamento del telaio di ancoraggio dell’armadio stradale costituente il

posto periferico IaP, dovrà essere realizzato mediante getto di calcestruzzo non armato, ottenendo così un blocco

monolitico delle dimensioni minime indicate nella Fig. 5.

Per la formazione del plinto si impiegheranno i seguenti materiali:

conglomerato cementizio classe 325;

dosaggio 250kg/m³;

Prima di eseguire il getto, dovranno essere predisposti e opportunamente assicurati all’interno della casseratura N°3

tubi corrugati a doppia parete in PE – diametro esterno 63mm - conformi alla norma alla norma CEI EN 50086-2-

4/A1. A tal fine, le quote indicate con (*) si riferiscono alle dimensioni massime della finestra in cui prevedere l’uscita

dei cavidotti affinché risulti coincidente con l’asola predisposta nel fondo dell’armadio stradale a cura del

costruttore.

I 3 cavidotti così ottenuti dovranno essere inseriti nel pozzetto di smistamento 80x80cm, da posizionare

anteriormente rispetto all’armadio, a breve distanza da quest’ultimo.

Le dimensioni indicate sono le minime consigliate per la realizzazione del plinto e potranno subire variazioni in base

alla reale consistenza del terreno su cui si esegue il getto.

L’appaltatore dovrà verificare e validare le caratteristiche costruttive del plinto in dipendenza dal contesto

d’installazione dell’armadio, apportando le modifiche necessarie per assicurare le necessaria stabilità del manufatto,

considerando anche l’azione esercitata dal vento.

NOTA:

Per il posizionamento dell’armadio nell’ambito dei singoli impianti, si avrà cura di individuare le zone utili più

prossime alle canalizzazioni esistenti, così da ridurre gli oneri per la realizzazione delle nuove vie cavi. Inoltre, è

necessario sottrarre per quanto possibile l’armadio all’azione dell’irraggiamento solare diretto, prediligendo zone

parzialmente oscurate dalla presenza di vegetazione o altre strutture aggettanti in grado di esercitare un’azione di

ombreggiamento nelle ore più calde, favorendo così il raffreddamento delle apparecchiature.

Il punto effettivo individuato secondo i criteri esposti dovrà essere oggetto di accordo preliminare con la Direzione

Lavori di FER srl.

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Fig.5 – dimensioni minime consigliate per la realizzazione del plinto per l’ancoraggio dell’armadio IaP

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III.2 POZZETTI

Per la realizzazione degli impianti IaP oggetto della presente specifica, si dovranno utilizzare esclusivamente pozzetti

prefabbricati in c.a. vibrocompresso - Rck 350 - completi di fondo spess. cm 5 – aventi le dimensioni interne

individuate nell’elaborato di cui al Rif.1 del §I.3 – DOCUMENTAZIONE CORRELATA.

Ogni pozzetto sarà dotato di un’armatura, costituita da una staffa saldata Ø mm 5, annegata in prossimità del bordo

superiore, mentre su ciascuna parete laterale saranno presente impronte a mezzo spessore per l’inserimento delle

tubazioni appartenenti al piano delle canalizzazioni.

I chiusini saranno esclusivamente del tipo in lamiera striata 3+2, con bordatura e rinforzi in piatto 50x2, zincata a

caldo, completa di telaio in lamiera pre-zincata – spessore 15/10.

Sulla base dei disegni tipologici inseriti nella Tav.10_Iap, sono previsti due diverse tipologie di pozzetti, aventi le

dimensioni utili interne riportate nella Fig.6

In particolare, il pozzetto 80x80, da posizionare nella zona antistante il plinto di fondazione per l’ancoraggio

dell’armadio IaP, permetterà lo smistamento dei cavi di piazzale funzionali al sistema di Diffusione Sonora.

Pozzetto tipo 60x60 Pozzetto tipo 80x80

Fig.6 – particolari costruttivi dei pozzetti previsti nel progetto di attrezzaggio IaP.

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III.3 CAVIDOTTI INTERRATI

Tutti i cavidotti a servizio dell’impianto di Diffusione Sonora saranno realizzati utilizzando esclusivamente tubi

corrugati del tipo “a doppia parete” (esterno corrugato – interno liscio), conformi alla norma CEI EN 50086 – 1 (CEI

23 -39) CEI EN 50086-2-4/A1 (CEI 23-46-V1) - Classe N - Resistenza allo schiacciamento: > 450N - ottenuti con

mescola di polietilene neutro alta densità, masterbatch colorante additivato con anti-UV in grado di assicurare una

resistenza minima non inferiore a 2 anni per un’esposizione con una densità di 260 KLangley/anno.

Limitatamente ai soli impianti DS (Diffusione Sonora) oggetto dell’appalto, è previsto unicamente il ricorso al

diametro esterno corrispondente a 63mm (diametro interno 51mm).

La Fig.7 si riferisce alla tipologia di tubo corrugato da impiegarsi per la realizzazione delle canalizzazioni a servizio

degli impianti IaP.

Fig.7 – esempio di tubo corrugato a doppia parete in PE.

Nel tratto compreso fra la cassetta di sezionamento FS 3/10, esistente o di nuova posa, e lo stacco dalla canalizzazione principale lungo linea, il cavo telefonico aggiuntivo (vedi §III.5) sarà posato nel cunicolo esistente, previa scopertura del medesimo, rimozione dell’eventuale riempimento a sabbia, pulizia e manipolazione dei cavi in esso contenuti.

NOTA IMPORTANTE: Tutte le operazioni che coinvolgono il cunicolo affiorante esistente si svolgono a una distanza dalla rotaia più vicina <1,5m, pertanto richiedono necessariamente l’attivazione delle modalità di protezione cantieri di lavoro, disciplinate dall’istruzione in vigore sulla rete gestita da FER srl, prevedente la scorta di personale appartenente alle squadre M.L. o I.E.S. con funzioni di avvistamento e protezione. E’ fatto divieto all’appaltatore di derogare dalle prescrizioni normative relative all’istituzione della protezione più appropriata in dipendenza dalla tipologia delle lavorazioni da svolgere e dal profilo della linea nel tratto interessato, particolarmente per quanto attiene la presenza di ostacoli in grado di precludere l’avvistamento delle maestranze da parte del personale di condotta treni.

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III.4 CAVIDOTTI IN VISTA

Nei tratti in vista, i cavi appartenenti all’impianto di Diffusione Sonora dovranno essere protetti meccanicamente

utilizzando tubi rigidi metallici in acciaio zincato (tipo TAZ) o acciaio INOX (tipo TAIX), realizzati in conformità alle

norme CEI EN 61386-1/21 e CEI EN 60423, in grado di assicurare un grado di protezione secondo la norma CEI EN

60529 IP55 e una resistenza alla compressione minima di 4000N. Per esigenze legate al particolare contesto delle

installazioni descritte nella presente relazione, è consigliabile il ricorso a tubi TAIX benché comporti una

maggiorazione dei costi.

La tenuta stagna e la continuità elettrica dovranno essere assicurate utilizzando esclusivamente gli accessori di

montaggio (es. manicotti, raccordi, ecc…) raccomandati dal produttore. Nei tratti a sviluppo verticale, occorre

estendere la protezione meccanica dei conduttori fino ad un’altezza non inferiore a 2,50m misurati dal piano di

calpestio.

Il diametro dei tubi dovrà essere scelto opportunamente sulla base della formazione propria del cavo da proteggere,

in modo da permetterne l’agevole infilaggio senza alcuna sollecitazione meccanica sulla guaina e, comunque, non

dovrà risultare in alcun caso inferiore a 25mm.

Per il fissaggio dei tubi si farà ricorso agli accessori di montaggio utilizzati comunemente (es. collari a pressione o a

vite, ecc…) o, quando la foratura risulti sconsigliabile in dipendenza dall’impossibilità di ripristinare la protezione

meccanica della superficie lavorata, come nel caso delle strutture metalliche, ricorrere a regge metalliche applicate

con apposite attrezzature.

Per quanto concerne il tratto terminale del cavo di alimentazione in prossimità del punto di consegna, qualora

quest’ultimo risulti posizionato su palina in VTR a standard ENEL, occorrerà assicurarne la protezione meccanica

mediante canalina con profilo a tipo CV0/10, fissata alla palina stessa mediante regge metalliche tipo Band-It o

similari.

III.5 CAVI DI PIAZZALE

A livello di piazzale, negli impianti di Diffusione sonora sono presente fondamentalmente di 4 diverse tipologie di

cavi, così riassumibili:

linee a tensione costante (100V) dirette ai diffusori sonori: cavo tipo FG7(O)M1 – formazione 2x1,5mm²

linea alimentazione monofase (230V~) posto periferico IaP: cavo tipo FG7(O)M1 – formazione 3x2,5mm²

conduttore di protezione (PE): corda unipolare tipo N07G9-K – colore GIALLO/VERDE – formazione 1x16mm²

collegamento alla rete WAN IaP: cavo per telecomunicazioni secondario sotto acciaio bi-placcato e

corrugato a 4 coppie da 7/10 isolate in PE – protezione esterna in polietilene – rapporto di trasformazione

Kg/Km:27 (cat. FS 808/735)

Per quanto attiene l’eventuale realizzazione di code per l’estrazione delle coppie necessarie a veicolare il flusso

dati verso l’armadio periferico, occorrerà valutare formazione e tipologia del cavo telefonico principale,

scegliendo conseguentemente il prodotto idoneo per l’applicazione specifica.

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III.6 CASSETTE DI SEZIONAMENTO TIPO FS 3/10 N-V E RELATIVI ACCESSORI

Nel caso in cui si renda necessario fornire e porre in opera una nuova cassetta di sezionamento e terminazione tipo

FS 3/10 N-V per l’intercettazione del cavo telefonico principale, l’appaltatore dovrà utilizzare esclusivamente

componenti approvvigionati presso fornitori qualificati da RFI – Rete Ferroviaria Italiana SpA.

La cassetta di sezionamento FS3/10 N-V dovrà essere conforme ai capitolati dell’Istituto Superiore per le

Telecomunicazioni e alle normative in vigore sulla rete di RFI – Rete Ferroviaria Italiana. Il corpo sarà realizzato per

stampaggio ad alta pressione in pre-impregnato SMC di resina poliestere caricata con fibra di vetro. Le morsettiere

dovranno essere idonee per l’impego in alta frequenza, mentre le terminazioni dei cavi dovranno avvenire entro

camere chiuse, riempibili con miscela colata a freddo.

Per l’installazione della cassetta di cui sopra, si dovrà ricorrere all’utilizzo dell’apposita piantana in vetroresina,

completa degli accessori di montaggio necessari per dare il lavoro finito a regola d’arte.

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PARTE IV

IV.1 OGGETTO DELLA FORNITURA

L’attrezzaggio delle località di servizio annoverate nella presente specifica tecnica, comporta da parte

dell’appaltatore l’espletamento delle attività di seguito descritte,

1. Prelievo e trasporto franco cantiere delle apparecchiature fornite da FER srl in regime di Conto Lavorazione

(C/L), elencate nella Tab.2 - §II.7.- Le apparecchiature in questione sono da considerarsi nuove e di proprietà

della stazione appaltante.

2. Formazione di plinto per l’ancoraggio dell’armadio stradale IaP, con esecuzione di scavo a sezione obbligata,

fornitura dei materiali necessari, realizzazione di idonea casseratura in legno o altro materiale, esecuzione di

getto in opera con annegamento del telaio di ancoraggio armadio, fornito da FER srl.

3. Installazione meccanica dell’armadio di Posto Periferico IaP, con fornitura delle minuterie meccaniche

eventualmente richieste per il corretto fissaggio meccanico al telaio di ancoraggio. Nella voce si ritiene

compensata la fornitura della manovalanza necessaria per la movimentazione dell’armadio nell’ambito delle

fermate e stazioni oggetto dell’appalto.

4. Fornitura e posa in opera di pozzetti in c.a. vibrocompresso, aventi dimensioni interne conformi a quanto

previsto nella Tav.10_IaP (vedi Rif.1 del §I.3 – DOCUMENTAZIONE CORRELATA), completi di chiusino in

lamiera striata e telaio in lamiera pre-zincata. Nella voce si ritengono compresi e compensati gli oneri per la

realizzazione dello scavo necessario alla posa in opera dei singoli pozzetti, l’inserimento dei cavidotti e la

successiva stuccatura dei punti di ingresso, il ripristino delle pavimentazioni esistenti limitatamente alla zona

più prossima alla cornice del telaio.

5. Fornitura e posa in opera di cavidotti ottenuti con l’impiego di tubi corrugati in P.E. a doppia parete – diam.

esterno 63mm – in ossequio a quanto rappresentato nella Tav.10_IaP (vedi Rif.1 del §1.3 –

DOCUMENTAZIONE CORRELATA). Nella voce si ritengono compresi e compensati gli oneri per:

Lo scavo, escluso quello in roccia ed in muratura, il successivo reinterro a posa ultimata dei tubi, con

sistemazione degli eventuali materiali di risulta;

La regolarizzazione del fondo dello scavo come sopra detto;

La ordinata sistemazione dei tubi nello scavo, compresi i pezzi speciali;

L’esecuzione della parti in cls (magrone di riempimento) e la fornitura e posa della sabbia per

attraversamenti come al disegno RFI TT-2332.

La voce non comprende l’eventuale disfacimento e rifacimento del manto stradale, ove esistente.

6. Ripristino della pavimentazione stradale, ove esistente, con fornitura e posa di strato di collegamento

(binder) formato con conglomerato bituminoso ottenuto con materiali litoidi idonei e con percentuale del 4-

5 di bitume, in opera a caldo, con apposita macchina stendi-finitrice, compresa la successiva rullatura e

compattazione per gli strati non superiori ai cm 10, la pulizia del piano di posa e spruzzatura di mano

d'attacco con emulsione bituminosa pari a kg 1,00 per m². Successiva stesa di tappetino di usura formato da

conglomerato bituminoso a grana fine ottenuto con materiali litoidi idonei e con percentuale di bitume del

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5,5-6,5 in opera con apposita macchina stendi-finitrice a mano, compresa la cilindratura finale per ottenere

uno spessore minimo di 2,5cm.

7. Scopertura del cunicolo affiorante posato parallelamente alla sede ferroviaria per un tratto di lunghezza non

superiore a 200m, con rimozione dell’eventuale riempimento di inerti, pulizia e manipolazione dei cavi

esistenti, fornitura di nuovi coperchi in sostituzione di quelli rotti o ammalorati. Per la computazione dei

costi, si è ipotizzata la necessità di manipolare N°1 cavo principale a 20 coppie TT e N°1 cavo secondario,

generalmente appartenente agli impianti IS limitrofi alla fermata interessata dai lavori.

8. Fornitura e posa in opera di cassetta di sezionamento tipo FS 3/10 N-V, completa di apposita piantana in

PRFV. Nella voce sono compresi e compensati gli oneri per le predisposizioni edili (esecuzione di basamento

in cls), nonché per l’assemblaggio “ a regola d’arte” di cassetta a piantana.

9. Fornitura e posa in opera di N°2 code, costituite da cavo principale per telecomunicazione a 20 coppie, con

guaina in alluminio a protezione esterna in polietilene (cat. FS 808/307). Nella voce si ritengono compresi e

compensati gli oneri per la fornitura e taglio a misura delle code sulla base del punto previsto per

l’installazione della cassetta FS 3/10 N-V, la posa delle code stesse dal punto di sezionamento del cavo

esistente alla cassetta di nuova posa, compresa l’eventuale fornitura di un tratto aggiuntivo di cunicolo tipo

V318.

10. Esecuzione di N°2 giunzioni su cavi telefonici principali per telecomunicazioni a 20 coppie, conformi alle

specifiche RFI vigenti, compresa la fornitura del coprigiunto, il ripristino della continuità della guaina

metallica e di tutti i materiali e prestazioni d’opera necessarie.

11. Fornitura e posa in opera di cavo per telecomunicazioni secondario sotto acciaio bi-placcato (cat. FS

808/735), avente origine nella cassetta di sezionamento FS3/10 N-V di cui al punto 6 e termine all’interno

dell’armadio IaP.

12. Collegamento del cavo di derivazione di cui al punto precedente alla camera anteriore della cassetta di

sezionamento FS 3/10N, esistente o di nuova posa, compreso e compensato nel prezzo la formazione della

testa di cavo entro l'imbocco della cassetta e l’attestamento dell’altra estremità nell’armadio stradale IaP in

ossequio al disegno di cablaggio (vedi Rif.2 del §I.3 – DOCUMENTAZIONE CORRELATA)

13. Fornitura e posa in opera di supporti a collare, necessari per l’installazione delle trombe esponenziali fornite

da FER srl. Detti collari dovranno essere realizzati in acciaio zincato a caldo – spessore minimo 2mm –

dimensionati per abbracciare supporti tubolari metallici con diametri compresi fra 60 e 80mm. Il

dimensionamento meccanico e la forma costruttiva sono lasciati all’appaltatore, che dovrà verificare la

robustezza del complesso tromba+collare nei confronti delle sollecitazioni agenti nelle condizioni ambientali

riscontrabili nelle fermate oggetto dell’appalto.

14. Posa in opera di N°2 trombe esponenziali, fornite da FER srl, compreso l’allacciamento dei conduttori nelle

cassette di derivazione di cui al successivo punto 14. (Si consideri la necessità di installare N°2 trombe per

ciascun impianto, con allacciamento di 2 conduttori per cadauna tromba).

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15. Fornitura e posa in opera di cavo tipo FG7(O)M1 – formazione 2x1,5mm² - necessario per servire i diffusori

acustici previsti nell’area di fermata.

16. Fornitura e posa in opera di tubo metallico TAZ o TAIX, diametro 32mm, fissato mediante graffe metalliche tipo Band-it o collari, necessario per proteggere meccanicamente i cavi diretti ai diffusori fino ad un’altezza minima di 2,5m dal piano di calpestio. (Ai fini computazionali, si consideri l’installazione tipo prevedente N°2 trombe, per complessivi 6m di tubo – diametro 32mm – per cadaun impianto).

17. Fornitura e posa in opera di N°2 cassette di derivazione in alluminio IP67 – dim. indicative 100x100x60mm –

complete di N°1 raccordo tubo-scatola in acciaio nichelato (diam. 32mm) e N°1 pressacavo a passo PG11.

Nella voce si ritengono compresi e compensati gli oneri per la foratura della scatola, l’inserimento degli

accessori descritti e la successiva installazione in posizione prossima a ciascun diffusore previsto nel progetto

di sonorizzazione dell’area di fermata.

18. Fornitura e posa in opera di cavo tipo FG7(O)M1 – formazione 3x2,5mm² - posato entro tubo protettivo

corrugato a doppia parete, in origine dal punto di consegna del distributore locale e termine entro l’armadio

IaP. Nella voce si ritiene compresa e compensata la fornitura di uno spezzone di canalina con profilo a tipo

CV0/10 – da utilizzare per proteggere il tratto terminale del cavo in corrispondenza al punto di consegna

ENEL qualora il medesimo risulti posizionato su palina in VTR – diam. 110mm.

19. Fornitura e posa in opera di corda unipolare tipo N07G9-K – formazione 1x16mm² - colore GIALLO/VERDE,

avente origine in corrispondenza del morsetto di terra predisposto nell’armadio IaP e termine entro il più

vicino pozzetto, contenente il dispersore a puntazza costituente parte della rete disperdente esistente. Nella

voce si ritengono compresi e compensati gli oneri per il decapaggio della connessione presente in

corrispondenza della puntazza, la fornitura del morsetto singolo per puntazza, l’esecuzione del collegamento

con la corda di nuova posa e la successiva ripristino del grasso protettivo anticorrosione.

20. Fornitura e posa in opera entro nuovo pozzetto in c.a. vibrocompresso – dimensioni interne 45x45x30cm –

privo del fondo, di dispersore a puntazza in acciaio zincato (H=1,5m), completo di morsetto per il

collegamento della corda di cui al precedente punto 18.

21. Fornitura e posa in opera di interruttore magnetotermico bipolare – 2Px16A (C) – Icu=6kA, completo di

modulo differenziale ad alta sensibilità - In=0,03A - tipo A – da installare all’interno di calotta in materiale

termoplastico stagno IP55, dimensionata per una capienza di 8 moduli DIN. Questa sarà collocata all’interno

della cassetta unificata contenente il misuratore di energia dell’ente distributore.

22. Esecuzione di tutti gli allacciamenti previsti in corrispondenza dell’armadio di Posto Periferico IaP, sulla base

della tavola dei cablaggi interni (vedi Rif.2 del §II.7 – DOCUMENTAZIONE CORRELATA).

23. Collaudo funzionale (vedi Parte V)

24. Emissione della dichiarazione di conformità ai sensi del D.Lgs37/08 relativa agli impianti, elettrici e speciali,

oggetto dell’appalto.

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IV.2 CONSISTENZA DELLE OPERE

I documenti di appalto definiscono i quantiitativi effettivi che saranno oggetto di contratto.

FER srl, in qualità di stazione appaltante, si riserva la possibilità di opzionare diversi lotti di installazioni sulla base

delle reali necessità espresse dalle diverse unità territoriali competenti per l’esercizio degli impianti di sicurezza e

segnalamento in dipendenza dai programmi di ammodernamento previsti a livello regionale.

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IV.3 COMPOSIZIONE DELL’OFFERTA ECONOMICA

In fase di composizione dell’offerta economica, l’appaltatore dovrà riferirsi al Computo Metrico Estimativo allegato ai

documenti di gara.

Nella composizione del computo, sono state prese a riferimento le tariffe dei prezzi EI (Tariffa per impianti elettrici di

illuminazione e forza motrice) e TC (Impianti per telecomunicazioni) – Edizione 2014 – entrambe edite da RFI – Rete

Ferroviaria Italiana SpA.

Le tariffe delle opere edili (prefissi AD e DS), discendono invece dal Tariffario Prezzi Informativi delle Opere Edili in

Bologna – edizione 2° semestre 2014, edito a cura della Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Bologna.

Il Computo Metrico Estimativo è stato redatto prendendo in esame lo scenario d’installazione rappresentato nella

Tav.10_Iap (vedi Rif.1 del §I.3 – DOCUMENTAZIONE CORRELATA), costituente a tutti gli effetti il disegno tipologico

valido per gli impianti di Diffusione Sonora descritti nella presente specifica tecnica. Resta inteso che le effettive

quantità per singola località di installazione saranno quantificate e contabilizzate “a misura”, applicando i prezzi

unitari assoggettati a ribasso.

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PARTE IV

IV.4 INQUADRAMENTO DELL’INTERVENTO AI FINI DELLA SICUREZZA

Trattandosi di lavori, è indispensabile la trasmissione da parte del fornitore dei documenti e dichiarazioni di cui

all’Art. 90, comma 9, D.Lgs. 81/2008 e all. XVII, atti a comprovare il possesso dei requisiti tecnico-professionali

necessari per l’esecuzione delle attività contrattualizzate.

Nello specifico, le imprese installatrici devono fornire preliminarmente all’inizio dei lavori:

1. Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato con oggetto sociale inerente alla

tipologia dell’appalto, con data anteriore massima di sei mesi;

2. Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) di cui al D.M. 24 ottobre 2007, con data anteriore

massima di quattro mesi;

3. Piano di Sicurezza Sostitutivo (PSS), ai sensi del D.lgs. 163/2006 art. 131, comma 2, lettera b), con i contenuti

minimi di cui al D.Lgs. 81/08, allegato XV, punto 3.1.1;

4. Piano Operativo di Sicurezza (POS) per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità

nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori, ai sensi del D.lgs. 163/2006 art. 131, comma 2, lettera c),

con i contenuti minimi di cui al D.Lgs. 81/08, allegato XV, punto 3.2.1;

5. Specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al D.Lgs. 81/08, di macchine,

attrezzature e opere provvisionali;

6. Elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dalla normativa

vigente;

7. Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione di cui all’art. 14 del D.Lgs. 81/08;

8. Dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei

lavoratori effettuate all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), all’Istituto Nazionale Assicurazione

Infortuni sul Lavoro (INAIL) e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle

organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti;

9. Schede dei Dati di Sicurezza (SDS), conformi all’Allegato I del Reg. 453/2010, e redatte in lingua italiana, nel

caso di utilizzo di sostanze chimiche.

10. Schede dei Dati di Sicurezza (SDS), conformi all’Allegato I del Reg. 453/2010, e redatte in lingua Dichiarazione

sostitutiva dell’atto di notorietà del possesso dei requisiti di ordine generale (art. 45 Dir.2004/18, art. 75 DPR 554/99,

art. 17 DPR 34/00) di cui all’art. 38 del D.Lgs. 163/06 in materia di Contratti Pubblici (PERSONE GIURIDICHE E

PERSONE FISICHE).

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PARTE V

V.1 COLLAUDO

L’Appaltatore è tenuto ad eseguire tutte le prove di tipo necessarie per certificare la conformità degli impianti

realizzati alle norme di legge vigenti, alle norme tecniche applicabili nonché alle prestazioni di cui alla presente

specifica; è tenuto, inoltre, a fornire alla Committente FER srl copia della documentazione atta a dimostrare la

suddetta conformità. Tutti gli oneri e le spese relative alle citate prove e certificazioni sono a completo carico

dell’Appaltatore.

Il collaudo si articolerà con l’espletamento delle attività di seguito descritte

V.1.1 Esame a vista

L'esame a vista è propedeutico alle prove e può essere di due tipi:

Esame a vista ordinario

Esame a vista approfondito

L'esame a vista ordinario deve accertare che i componenti siano, conformemente alle relative Norme, correttamente

scelti ed installati e che non presentino danneggiamenti evidenti. Consiste nell'ispezione di tutti i materiali impiegati

per identificarne eventuali difetti visibili a colpo d'occhio, come ad esempio rotture degli involucri, fissaggi non

eseguiti a regola d'arte, assenza di targhette identificative ecc..

L'esame a vista approfondito consiste in un'ispezione più accurata nella quale, avvalendosi di opportuni attrezzi, si

vogliono evidenziare difetti quali ad esempio errati collegamenti, morsetti allentati, ecc.. E' un esame che

normalmente richiede l'accesso ai componenti e viene effettuato in funzione delle seguenti considerazioni:

Condizioni ambientali (condizioni ambientali critiche);

Gravosità del servizio (servizio di tipo prolungato);

Qualità della documentazione fornita (documentazione secondo CEI 0-2).

V.1.2 Prove

Con le prove si intende accertare, mediante appropriate misure, la rispondenza dell'impianto alle Norme CEI. Durante l'esecuzione delle misure è opportuna la presenza di un tecnico esperto nominato. Gli impianti di nuova costruzione devono essere sempre verificati ed i controlli possono essere totali o a campione quando le installazioni presentano caratteristiche simili e sono realizzate in grande quantità (ad esempio apparecchi illuminanti, prese a spina, ecc..).

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V.1.3 Gli strumenti

Per l'esecuzione delle varie prove la Guida CEI 64-14 consiglia una dotazione strumentale costituita da strumenti

dedicati, cioè costruiti appositamente per una specifica misura. Sono comunque accettabili anche

strumenti multifunzione purché sia garantito un risultato equivalente e affidabile. Gli strumenti devono essere

realizzati e provati in conformità alle relative norme di sicurezza ed è importante che il costruttore e/o il distributore

siano in grado di garantire un servizio di assistenza per interventi di controllo, riparazione e calibrazione e relativa

certificazione del prodotto. Per l'esecuzione delle prove è consigliata una dotazione strumentale che comprenda

almeno:

Apparecchio per la prova della continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali;

Misuratore della resistenza di isolamento;

Misuratori della resistenza (sistemi TT) e dell'impedenza (sistemi TN) dell'anello di guasto;

Misuratore o apparecchiatura per la misura della resistenza di terra con metodo volt-amperometrico e

relativa attrezzatura;

Apparecchio per il controllo della funzionalità dei dispositivi differenziali;

Amperometro, anche a pinza, meglio se ad alta sensibilità, per la misura delle correnti di primo guasto;

Multimetri o voltmetri;

V.1.4 Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione

Esame a vista

Per questo tipo di installazioni si deve accertare che siano presenti le varie protezioni e che ne sia stata effettuata la

regolare messa in opera finalizzata al relativo coordinamento. A tal fine bisogna procedere almeno ai seguenti esami

a vista per accertare:

Efficienza dei collegamenti dei componenti l'impianto di terra ed equipotenziali principali e supplementari

(conduttori, dispersori, nodi equipotenziali, ecc..). I conduttori per la messa a terra devono essere nudi

oppure identificabili per mezzo del colore giallo-verde. Quando la loro funzione non risulta evidente i loro

morsetti devono essere contrassegnati dal segno grafico della terra di protezione;

Che il conduttore di neutro sia di colore blu chiaro;

Presenza della documentazione attestante le parti dell'impianto non visibili come ad esempio dispersori o

collegamenti ai ferri di armatura non ispezionabili;

Corretto dimensionamento e adeguate protezioni meccaniche contro il danneggiamento degli elementi

costituenti l'impianto di terra ed equipotenzialità;

Esistenza ed identificazione dei collegamenti equipotenziali principali e del o dei nodi principali di terra;

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Esistenza ed identificazione dei collegamenti equipotenziali supplementari realizzati nei locali a maggior

rischio elettrico (locali da bagno, locali ad uso medico, ecc..) o per quelle parti d'impianto (sistemi TT, TN, IT)

in cui le protezioni non interrompono l'alimentazione nel tempo richiesto ;

Stato del sistema all'uscita dei gruppi di continuità ed emergenza e corretto coordinamento delle protezioni

anche con la rete sezionata;

Esatto coordinamento tra impianto di terra e relativi dispositivi di protezione contro i contatti indiretti;

La corretta scelta dei cavi in funzione della portata e del grado di isolamento richiesto;

Che la caduta di tensione tra l'origine dell'impianto e la presa o l'utilizzatore non superi il 4% della tensione

nominale dell'impianto;

Che i cavi siano protetti dai sovraccarichi e dai cortocircuiti;

Che sia stata rilasciata la dichiarazione di conformità e gli allegati di cui al D.Lgs37/2008;

L'esistenza del progetto quando obbligatorio;

Che i componenti dell'impianto siano certificati ai fini della direttiva bassa tensione.

L'idoneità dei componenti all'ambiente di installazione;

Che sia stata approntato un sistema per la protezione contro le sovratensioni;

Che sia garantito il sezionamento dei circuiti e, ove richiesto, il comando di emergenza.

V.1.5 Prova della continuità dei conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali

Prima di qualsiasi altro controllo del sistema di protezione è raccomandabile effettuare la prova di continuità dei

conduttori di terra, protezione, equipotenziali principali e secondari. Si intende con tale prova accertare l'integrità

dei collegamenti dell'impianto di terra (non deve essere misurata la resistenza dei circuiti) a partire dai dispersori

fino alle masse e masse estranee. Per la prova deve essere impiegato uno strumento in grado di fornire almeno 0,2

A con una tensione a vuoto compresa tra 4 V e 24 V in c.c. o in c.a. Il controllo deve essere effettuato:

1. Tra il dispersore (se accessibile) ed il collettore di terra;

2. Tra i vari collettori di terra;

3. Quando necessario, tra i conduttori di protezione (PE) ed i conduttori equipotenziali (EQ), in presenza di

giunzioni o derivazioni, per individuare possibili discontinuità;

4. Tra le masse ed i collettori di terra;

5. Tra le masse estranee fra di loro e verso le masse.

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V.1.6 Misura della resistenza di terra

La misura, per quanto possibile, dovrebbe essere eseguita con l'impianto in condizioni di normale

funzionamento senza scollegare il dispersore dal restante impianto. Si inietta una corrente alternata di valore

costante nel dispersore in esame richiudendo il circuito su di un dispersore ausiliario posizionato il più lontano

possibile, ad una distanza che sia almeno cinque volte la dimensione massima dello stesso dispersore (diagonale

o diametro del cerchio di pari area che contiene il dispersore, nel caso di dispersore a picchetto tale dimensione può

assunta pari alla sua lunghezza ). Si procede alla misura mediante un voltmetro ad elevata resistenza interna (fig.

2.1.5), rilevando i valori di tensione tra il dispersore in esame e una sonda di tensione, posta fuori dalle zone di

influenza generate dalla corrente di prova che attraversa il dispersore in prova, e il dispersore ausiliario di corrente.

La sonda può considerarsi infissa in posizione adeguata quando la distanza dai margini del dispersore è pari a 2,5

volte la dimensione massima del dispersore stesso. Il valore della resistenza di terra lo si ricava dal rapporto tra la

tensione misurata e la corrente di prova oppure direttamente da strumenti costruiti per lo scopo.

V.1.7 Prova del funzionamento dei dispositivi differenziali

La prova consiste nell'accertare la corretta installazione ed il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione a

corrente differenziale. Ogni interruttore deve intervenire con una corrente uguale alla sua corrente differenziale

nominale (Idn) ed il tempo di intervento non deve superare i limiti massimi stabiliti dalle norme cei 64-8/4 per

ciascun tipo di sistema (TT,IT e TN). Questa prova non va confusa con la prova di funzionamento meccanico, che

comunque deve essere effettuata regolarmente, da attuarsi mediante azionamento del tasto di prova perché lo

scatto è provocato da una corrente differenziale pari a due volte e mezzo la corrente differenziale nominale. La prova

può essere indifferentemente effettuata direttamente ai morsetti a valle del dispositivo in prova e la terra, tra i

morsetti a valle e quelli a monte del dispositivo in prova oppure direttamente alle prese a spina o ai circuiti protetti

dallo stesso dispositivo differenziale. Quest'ultimo modo di procedere è il più diffuso ed in alcuni casi, in presenza di

un numero notevole di interruttori differenziali da provare, può rendersi utile, per agevolare le misure, dotare i

quadri elettrici di una presa a spina associata ad ogni interruttore differenziale da provare. Negli impianti senza

conduttore di protezione la prova va eseguita facendo circolare una corrente fra un conduttore di fase e il neutro

preso a monte dell'interruttore stesso (un puntale dello strumento deve essere inserito sul conduttore di fase a valle

dell'interruttore, mentre gli altri due vanno collegati al neutro a monte dell'interruttore - fig. 2.1.7). Alcuni strumenti

di misura dispongono di una protezione per evitare che l'impianto di terra assuma potenziali pericolosi durante la

prova. Con le dovute precauzioni, vista l'assenza del conduttore di protezione, si potrebbero utilizzare le eventuali

masse estranee presenti. Nel caso in cui il dispositivo differenziale sia di tipo A o di tipo B bisogna accertare che lo

strumento sia idoneo ad effettuare la verifica. In relazione a quanto stabilito dalle Norme un interruttore

differenziale per assicurare la protezione contro i contatti indiretti deve intervenire entro i tempi indicati nella tabella

contenuta nella già citata norma CEI 64/8.

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LG1.P3.1.02 - NUOVO CTC INTERA RETE (PITTI) (Secondo stralcio)

RIFERIMENTO DOCUMENTO CODICE DOCUMENTO REV. DATA PAG.

PO.DPP.GOP.001 DO.PO.DPP.GOP.001.014 01 30/06/15 37/37

Il presente documento è di proprietà di Ferrovie Emilia Romagna Srl. Ne è vietata la riproduzione e la diffusione senza specifica autorizzazione.

PARTE VI

VI.1 CERTIFICAZIONE

L’Appaltatore deve, entro l’ultimazione dei lavori oggetto dell’appalto, fornire la certificazione di conformità degli

impianti alle normative vigenti e alle prescrizioni della presente specifica tecnica di FER srl.

VI.2 DOCUMENTAZIONE

A corredo di ciascun impianto, prima dell’emissione del verbale di ultimazione dei lavori, l’appaltatore dovrà

consegnare alla stazione appaltante FER srl la seguente documentazione in versione definitiva:

certificazione di conformità alle normative vigenti;

Test report relativi alle verifiche eseguite in fabbrica;


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