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Esperienze di marketing personale 2

Date post: 17-Oct-2014
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10 post, 17 interviste inedite, 1 template originale, 15 QR code da scoprire in un ebook
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Alberto Antonello, Davide Basile, Virginia Busato, Giosuè DeCarli, Francesco Maria deFeo, Francesco Fascinato, Paola Frateschi, Federico Gargiani, Adriano Gasparri, Giuliano Iacobelli, Mirko Lalli, Antonio Procentese, Paolo Pugni, Marina Ripoli, Paola Santoro, Sasà Tomasello, Emanuela Zaccone. con il prezioso contributo di: Una raccolta di post e di interviste di Stefano Principato Esperienze di marketing personale 2
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Page 1: Esperienze di marketing personale 2

Alberto Antonello, Davide Basile, Virginia Busato, Giosuè DeCarli,Francesco Maria deFeo, Francesco Fascinato, Paola Frateschi,

Federico Gargiani, Adriano Gasparri, Giuliano Iacobelli,Mirko Lalli, Antonio Procentese, Paolo Pugni, Marina Ripoli,

Paola Santoro, Sasà Tomasello, Emanuela Zaccone.

con il prezioso contributo di:

Una raccolta di post e di intervistedi Stefano Principato

Esperienzedi marketing personale 2

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Il viaggio continua

Una seconda nuova raccolta: 10 post tratti dal mio blog,17 interviste inedite, 15 QR code per video tutti da sco-prire.

Inoltre un template originale da scaricare per progettare escrivere il tuo piano di marketing personale.

17 nuove interviste che raccontano ancora il marketingpersonale attraverso lʼesperienze dirette di professionisti

e consulenti, preziosi e stimolanti contributi che ho raccolto appositamente.

Questo 2° ebook è, quindi, il completamento di quasi un anno di lavoro ed insieme alprimo “Esperienze di marketing personale” offre una raccolta di spunti e riflessioniutili per un migliore approccio alla propria promozione e alla valorizzazione delle pro-prie competenze.

Un grazie di cuore a Alberto, Davide, Virginia, Giosuè, Francesco Maria, Francesco,Paola, Federico, Adriano, Giuliano, Mirko, Antonio, Paolo, Marina, Paola, Sasà eEmanuela per la loro disponibilità, cortesia ed il loro prezioso contributo di know howe passione.

Buona lettura.Stefano Principato

http://www.slideshare.net/araknes/esperienze-di-marketing-personale-5242343

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Una slide-wall che ho utilizzato in aula per introdurre i cambiamenti nello scenario el'utilizzo di un approccio personale al business.

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Personal Business Plan: fatti e numeri in una slide

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10 utili suggerimenti per la vostra promozione mutuati ed adattati da quelli dedicati allapubblicità da Bill Bernbach, una leggenda della pubblicità classica.

1. Andate alla essenza del vostro prodotto/servizio. In termini più semplici lʼessenzaè il suo vantaggio base. E deve essere tangibile e memorabile.

2. Se possibile, rendete il vostro prodotto/servizio un attore della scena, non solo unoggetto di scena.

3. Immagini e testi deveno essere perfettamente integrati.

4. La vostra promozione deve avere vitalità. Quando la vostra promozione ha unapropria personalità, diventa più convincente.

5. Non usate trucchi.

6. Dite la verità. In primo luogo, è una grande trovata. In secondo luogo, si va in pa-radiso. In terzo luogo, si muove il business perché persone hanno fiducia.

7. Sforzatevi di essere rilevanti.

8. Siate semplici.

9. Lʼidea sicura vi può uccidere. Dovete avere coraggio.

10. Cercate di risaltare. Se la vostra promozione passa inosservata, è stato temposprecato.

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10 consigli per la vostra promozione

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E tu come insegni? 4 approcci diversi alla conoscenza

4 modi di insegnare, 4 approcci diversi alla conoscenza e al rapporto con gli “allievi”.4 orientamenti che focalizzano lʼattenzione su aspetti diversi, spesso però com-plementari.

Una riflessione notturna, maturata dopo tanti anni di incontri in aula in cui non è sem-pre facile capire con quale stile e con quali contenuti trasmettere qualcosa di utilealle persone che incontri.

Anche perché il concetto di utilità e di utilizzo della conoscenza è molto soggettivo,specialmente nella formazione professionale e manageriale. E allora hai la necessità di mixare i 4 approcci e di utilizzare modalità diverse anchenella stessa lezione.

Inoltre chi svolge una attività di consulenza o comunque lavora con la conoscenza haspesso la necessità in qualche modo di “insegnare” ai suoi clienti anche quando nonè in aula.

E allora le competenze necessarie tecniche e di know how spesso non bastano.

Diventi in qualche modo anche tu insegnante, educatore e motivatore per favorire lacomprensione, lʼadesione e la necessità delle attività che suggerisci come consu-lente.

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Le competenze poi dellʼinsegnare si sono molto estese anche in virtù dellʼuso sem-pre più intenso delle nuove tecnologie.

Ed ecco allora il “Networked Teacher” inteso come complesso di sistemi, tecnichee processi di relazione e di interconnessione che chi si occupa di educazione e diconoscenza deve acquisire ed utilizzare.

Che cosa ne pensate? Quali modalità usate in genere?

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La formula del personal branding in una slide

Adoro la sintesi. Per questo ho provato a riassumere visivamente il concetto del per-sonal branding attraverso i suoi elementi fondanti in una slide.

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Una libera traduzione ed una riorganizzazione di 49 domande a cui rispondere dauno stimolante post tratto da Personal Branding Blog.

1. Quali sono i tuoi obiettivi?

2. Hai scritto un piano per raggiungerli?

3. Hai già iniziato a perseguirli?

4. Dove vuoi essere tra 1, 5, 10, anni da oggi?

5. Quali sono le grandi idee che hai in mente? Ne hai?

6. Hai “un fuoco che ti brucia dentro”? Credi fortemente in ciò che fai? Sei pronto acombattere con energia e determinazione?

7. Se non ce lʼhai, come potresti accenderlo?

8. Ti piace il tuo lavoro?

9. Sei convinto e motivato nel tuo lavoro?

10. In quale tipo di società lavori? Visionaria o dinosauro?

11. Hai già un personal brand?

12. Qual è il tuo personal brand?

13. Come stai promuovendo il tuo personal brand?

14. Quali persone di successo ammiri e usi a modello?

15. Cosa vuoi offrire al mondo di veramente tuo?

16. Credi di poter creare il tuo futuro? Sei convinto di poter creare il tuo futuro?Esperienze di marketing personale 8

49 domande per il tuo personal brand

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17. Che cosa ti rende indispensabile?

18. In quali modi fornisci valore?

19. Come ti differenzi?

20. Perché tu sei il migliore?

21. Perché qualcuno dovrebbe ascoltarti?

22. Come puoi comunicare il tuo valore?

23. Preferisci precedere o seguire la folla?

24. Che cosa significa lo status quo per te?

25. Ti piace provare cose nuove?

26. Quali cose nuove stai imparando?

27. Cosa ne pensi?

28. Quando è stata l'ultima volta che hai fallito?

29. Quando è stata l'ultima volta che hai provato qualcosa di nuovo?

30. Quando è stata l'ultima volta che hai letto un libro?

31. Quali sono le tendenze della nuova economia?

32. Come puoi posizionarti rispetto a queste tendenze?

33. Sei rintracciabile su Google, Bing o Yahoo?

34. Cosa trovi su di te quando ti cerchi su Google?

35. Il tuo nome è il primo in prima pagina su Google?

36. Stai monitorando il web con Google Alerts?

37. Quando hai una domanda, cerchi la risposta su Google?

38. Quante connessioni e relazioni virtuali hai?

39. Sei in rete con gli influenzatori (del tuo settore/mercato)?

40. Hai già un blog?

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41. Pensi di creare un blog?

42. Segui almeno 20 blog nel tuo campo specifico?

43. Lasci un tuo commento sui blog un paio di volte a settimana?

44. Quando è stata l'ultima volta che hai scritto qualcosa su qualcuno con cui eri indisaccordo?

45. Hai mai chiesto di essere un autore-ospite in un blog di primo piano?

46. Puoi fare il nome di 5 social networks dicendo anche come funzionano?

47. Pensi di scrivere un eBook su qualcosa in cui sei esperto?

48. Ti è stato detto no nell'ultimo mese? Se non è successo, vuol dire che non haiavuto sufficienti occasioni.

49. Quanto tempo ti ci vuole per agire?

Ora è il tuo turno. Prova a rispondere e, se vuoi, ne parliamo.

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Perché qualcuno dovrebbe diventare un tuo cliente?

Una domanda semplice. Una risposta non facile come sembra.Se hai una già risposta pronta chiara, diretta, convincente e che, soprattutto, fun-ziona con i tuoi potenziali clienti puoi anche smettere di leggere questo post.

Se non è così potresti avere un problema. Anche perché il motivo (o i motivi di pre-ferenza, ma non più di 2, massimo 3) dovrebbe essere espresso verbalmente in 10secondi, cioè nel tempo di attenzione che ci viene concesso quando rispondiamo do-mande come “Di che cosa ti occupi?” o “Che lavoro fai?”.

Poi potresti avere altri 20/30 secondi a disposizione per spiegare ulteriormente la tuaattività, ma solo se superi il primo scoglio e agganci l'interlocutore tanto da fargli chie-dere “interessante, vorrei saperne di più”.

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Molti usano espressioni generiche e vaghe come qualità, esperienza, competenza. Tutti ne parlano, pochi le ascoltano, pochissimi sanno cosa siano in concreto.

Essere specifici e diretti può fare la differenza.

Avere un chiaro e forte motivo (o motivi) di preferenza può permetterti di ottenereattenzione, di essere più facilmente ricordato, di riuscire a differenziarti sul mercatodalla tua concorrenza.

Come arrivare a tale risultato? Eʼ necessario imparare ad essere sintetici e a focalizzarsi sui reali punti di forzadella tua offerta validi ed importanti per i clienti ai quali ti rivolgi.

Un utile esercizio può essere provare a rispondere a 5 domande e poi esercitarsinella sintesi come descritto nel “Scrivere il piano di marketing personale”.

1. Quali problemi sei in grado di risolvere?

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2. Quali vantaggi ci sono ad usufruire delle tua offerta?

3. Quale soluzione offri al tuo Cliente?

4. In che cosa migliori il business o la vita dei tuoi clienti?

5. Che cosa i tuoi concorrenti non fanno?

Perchè quindi i tuoi clienti dovrebbero scegliere Te?

Prova a rispondere e se vuoi ne parliamo.

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Tutti abbiamo degli obiettivi, qualcuno in modo più chiaro, qualcuno meno. Obiettivi personali, professionali, familiari: in ogni ambito ed aspetto della nostra vitaè lecito, spesso necessario, avere degli obiettivi, dei traguardi da raggiungere.

Normalmente gli obiettivi sono fissati in qualche angolo della nostra mente.

Nel marketing personale e professionale, però, è necessario ed opportuno fissarli periscritto nel nostro piano per poterli definire e chiarire e successivamente misurare everificare, anche perchè, come si dice in modo erudito: verba volant, scripta manent.

Come definire i propri obiettivi: 14 caratteristiche necessarie

Tre acronimi aiutano a definire le 14 caratteristiche necessarie alla definizione di unoo più obiettivi.

Il primo è un modo tradizionale, ma spesso dimenticato, per definire e scrivere degliobiettivi: il metodo SMART.

Ogni obiettivo quindi deve, o dovrebbe, essere:

1. specifico2. misurabile3. realizzabile (in inglese achievable)4. realistico5. fissato nel tempo (in inglese time-related).

Un secondo acronimo PURE aiuta ulteriormente:

6. formulato nel modo giusto, in senso affermativo (in inglese positively stated)7. comprensibile (in inglese understood)8. rilevante9. eticamente corretto.

Infine il terzo CLEAR:

10. impegnativo, sfidante (in inglese challenging)11. legale

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12. eco-compatibile (in inglese environmentally sound)13. condiviso (in inglese agree)14. registrato, scritto.

Se 14 sono troppi, un quarto acronimo semplifica la vita e definisce la regola base nu-mero 1: KISS: Keep it simple, stupid!

A parte la loro formulazione, tra i vari motivi che non permettono la realizzazione deipropri obiettivi, sette sono ritenuti generalmente maggiormente incidenti:

1. la discontinuità e la mancanza di resistenza nel tempo;

2. la scarsa convinzione e un atteggiamento generalmente poco coraggioso;

3. l'eccessiva razionalizzazione che porta a cercare scuse continue;

4. il non imparare dagli errori passati;

5. la mancanza di disciplina e di focalizzazione sugli obiettivi;

6. la scarsa autostima e poca fiducia in se stessi;

7. un atteggiamento fatalistico e non responsabile.

Che cosa ne pensate?

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Lavori con la conoscenza? Quale conoscenza vendi?

Know-How è un termine inglese il cui significato letterale è "sapere come". Rappre-senta di solito l'insieme di conoscenze, esperienze e abilità in uno specifico settore.

Viene tradotto in italiano con "conoscenza, capacità ed abilità" accumulate da unapersona, da un'impresa, da un Paese. In campo economico cedere know-how significa "vendere" conoscenze, competenzetecnico-scientifiche nonché esperienza.

Sono know-how, quindi, i pareri e le consulenze tecniche e scientifiche fornite da li-beri professionisti.

Ho provato a classificare 4 tipologie di conoscenza spesse confuse o sovrappostecon il know-how.

1. La conoscenza teorica ovvero so che cosa è come concetto, modello o teoria;

2. La conoscenza pratica ossia conosco come funziona o come inserire la cono-scenza in un sistema già consolidato di saperi;

3. La conoscenza tecnica ovvero la capacità di usare la conoscenza per raggiun-gere degli obiettivi prefissati;

4. La conoscenza professionale o la capacità di usare la conoscenza per generarevalore in termini di business.

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I quattro tipi di conoscenza sono diversi tra loro e possono essere considerati deglisteps progressivi da sviluppare ed implementare via via con lʼesperienza professio-nale e la formazione specifica.

Ad esempio posso conoscere che cosa è un piano di marketing, sapere come an-drebbe formulato, saper scrivere ed implementare un efficace piano di marketingper la mia azienda ed infine saper insegnare ad altri come riuscire a farlo in modoottimale per la loro specifica attività.

Normalmente ciascun professionista sviluppa un proprio know how specifico,spesso settoriale, che cerca poi di collocare sul libero mercato. Un professionistaserio cerca di vendere il proprio know how sforzandosi di differenziarsi dai competi-tors ad esempio illustrando la propria capacità di problem solving.

La crisi attuale economica ha accentuato comportamenti di sconfinamento con pro-fessionisti che cercano di allargare il proprio business invadendo aree di compe-tenze non proprie e vantando know how e capacità possedute spesso solo intermini di conoscenza teorica.

Con la diffusione dei social network e la possibilità per ogni persona di condividerele proprie opinioni ed esperienze assistiamo ad un vero e proprio bombardamentoon line di opinioni, pareri e consigli di esperti e sedicenti tali.

Ho definito questo fenomeno come lo sviluppo dellʼarea degli spacciatori di cono-scenza, in quanto queste persone cercano di vantare competenze ed esperienze inrealtà molto poco approfondite e vissute su una reale esperienza professionale. Questo fenomeno inoltre genera meccanismi di confusione, spiazzamento e distor-sione della già complicata competizione concorrenziale.

Come riconoscere lo spacciatore di conoscenza dallʼonesto e corretto lavoratoreprofessionista del know how?

Dalla mia esperienza ecco alcuni sintomi che possono rivelarlo.

1. Lʼassoluta certezza nelle sue affermazioni e valutazioni.

2. Spesso è presente una nota di arroganza e di disprezzo per le opinioni diversedalla sue.

3. Eʼ sempre autoreferenziale o cita i classici studi a memoria.

4. Usa il ragionamento astratto.

5. Lo stile del linguaggio è molto tecnico e ricco di tecnicismi in modo da renderloscarsamente comprensibile.

6. Tende a complicare ogni aspetto pragmatico e a fare infiniti distinguo verbali.

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7. Il suo pensiero segue uno svolgimento assolutamente lineare. Di fronte ad inter-ruzioni o cambiamenti di piano logico perde il filo ed il senso del discorso.

8. Se è in aula proietta senza sosta centinaia di slides fitte fitte di testo che regolar-mente legge in modo monotono.

9. Se gli chiedete degli esempi pratici cambia discorso o porta casi classici di multi-nazionali, come da manuale, per impressionare.

10. Se gli chiedete come potete usare concretamente nella vostra realtà le cono-scenze vi dirà che bisogna studiarci sopra attentamente e che serve un incarico uf-ficiale a pagamento per farlo.

Conoscete degli spacciatori di conoscenza? Cosa ne pensate?

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L'alfabeto del personal branding

21 parole chiave, ordinate alfabeticamente, per comprendere i concetti ed il processodel personal branding.

Eccole sinteticamente:

Ascolto: l'attività prioritaria prima, durante, dopo. Ovvero sempre.

Blog: la tua casa, il tuo punto di partenza on line.

Contenuti: gli strumenti più potenti per diventare visibili e costruire una solida repu-tazione.

Dialogo: il vero valore aggiunto della comunicazione.

Esperienze: il tuo patrimonio professionale e personale.

Facebook: gli americani dicono "Fish Where the Fish Are".

Google: sul web tu non sei tu, sei quello che dice Google.

Humour: un tocco di ironia e di leggerezza senza mai prendersi troppo sul serio.

Innovazione: come atteggiamento mentale, come voglia di continuare ad apprenderee sperimentare.

Linkedin: il più professionale dei social network.

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Misura: ogni attività per capire, valutare, migliorare.

Network: costruisci e cura la tua rete di relazioni.

Obiettivi: che tipo di professionista sei o vuoi essere? Dove vuoi arrivare?

Passioni: cosa ti entusiasma? Come le tue passioni possono aiutarti nel tuo lavoro?Come trasferire lʼentusiasmo e la motivazione nel tuo quotidiano?

Qualità: le tue abilità, competenze, talenti.

Reputazione: il fine ultimo del personal branding ovvero la costruzione di una solidareputazione professionale.

Strategia: per andare per dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? Lescelte fondamentali per sviluppare il tuo business.

Tempo: non ci sono ricette magiche; ci vuole pazienza, costanza e perseveranza.

Utilità: del tuo lavoro non solo economica, ma anche sociale.

Valore: delle tuo essere professionista e i tuoi valori da condividere.

Zero (budget): per svolgere attività di personal branding non servono grandi budget.Molto più utili sono la voglia di mettersi in gioco, un pizzico di creatività e lo sviluppodi una "giusta" strategia.

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Scrivere il piano di marketing personale

Scrivere bene un piano di marketing personale è tanto importante quanto il fatto cheabbia un contenuto valido.E' un dato di fatto che buoni concetti espressi male passano inosservati, mentregrande attenzione ottengono idee mediocri espresse in modo efficace.

Essere sintetici, oggi, è un must per alcune ragioni importanti.Prima di tutto per una questione di chiarezza: più le parole sono scelte con cura menoce ne sono di inutili.In secondo luogo per usare bene l'attenzione di chi legge: siamo tutti abituati a ma-cinare grandi quantità di informazioni e non sempre abbiamo il tempo di distinguerequelle utili da quelle che non lo sono."Poche e sentite parole" sono senz'altro preferibili a periodi contorti e verbosi, chehanno l'unico sicuro effetto di distrarre e spostare l'attenzione altrove oltre che a dareun vago sentore di mancanza di rispetto.

La sintesi è un risultato, non un dono. Voltaire affermava "Ti scrivo una lettera lungaperchè non ho tempo di scriverne una breve".

La sintesi, nella scrittura, è un processo che richiede attenzione ed impegno. Di se-guito alcune delle tecniche di cui si è parlato per essere più efficaci nella scritturaprofessionale e nella compilazione del nostro modello di piano di marketing perso-nale:

1. Usa frasi brevi.2. Usa attacchi brevi.3. Usa una lingua robusta.4. Sii positivo, non negativo.5. Evita il passivo.6. Elimina ogni parola superflua.dal Manuale di stile del “Kansas City Star” di Ernest Hemingway.

1. Non usare mai metafore, similitudini altre figure retoriche che sei abituato a ve-dere sulla stampa.2. Non usare mai una parola lunga se ce nʼè una più corta.3. Se puoi tagliare una parola tagliala sempre.4. Non usare mai la forma passiva quando puoi usare quella attiva.5. Non usare mai una parola straniera, un termine scientifico o una espressione ger-gale quando cʼè un equivalente nella lingua quotidiana.dal saggio "Politics and the English language" di George Orwell.

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Le 17 interviste

Le interviste sono state pubblicate in ordine alfabetico

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Se con la parola strutturato intediamo conoscere le regole (scritte e non scritte) degliambienti / degli strumenti in cui/con cui ci si trova ad operare, direi che l'importanzaè fondamentale.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Le strategie sono sempre adeguate all'ambiente, di base ritengo fondamentale esseresempre informati, confrontarsi quotidianamente (online e offline) con persone chehanno un'occupazione affine alla mia.

L'auto formazione continua è basilare. Nel mio settore poi è importante gestire di-versi canali di comunicazione, prestare attenzione a tante piccole cose, avere al-meno un pò di attenzione per tutti, parlare in diversi canali e per ognuno adeguare gliargomenti, i registri linguistici e i toni di conversazione. Un'affascinante occupazione.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Il confine tra una buona promozione personale e l'eccesso di autoreferenzialità èsempre labile, essere coerente con i propri principi di base credo alla lunga possasempre pagare.

Se posso focalizzare la mia attenzione su una piccola cosa direi che occorre evitareassolutamente di cavalcare con eccesso l'ultima moda del momento, si rischia di di-ventare pedanti, qualunquisti e nessuno ti sta ad ascoltare.

Allo stesso modo non bisogna prestare ascolto solo ai cosidetti guru o agli opinion lea-ders dei settore.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Dire sempre la verità, saper ascoltare le persone, interpretare le situazioni, to-gliersi di dosso i clichés e i luoghi comuni, copiare sapientemente dagli altri, ma conun certo garbo, ricontestualizzando ogni volta e a senso quello che si è andati a “ru-bare”.

Poi partiamo dal punto iniziale, conoscere gli ambienti e le regole, cercando di ri-spettarle il più possibile.

Essere educati ma saper anche osare, non avere il timore di sbagliare e se que-sto avvenisse, beh nessuno è perfetto!

Alberto Antonello

“L'auto formazione

continua è basilare”

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Mi chiamo Alberto Antonello, ho trent'anni e vivo a Padova. Sono laureato in Scienze della Comunicazione con una tesi su MTV. Attualmente sono libero professionista e lavoro con aziende come web strategist,content manager e media analyst, ho un passato da giornalista online, cool hunter ecopywriter. Sono inoltre impegnato anche come DJ, sound designer, organizzatore di eventi e al-lenatore di pallacanestro. Ho ideato e sviluppato il progetto Soundscape, un modelloformativo dedicato alla Media Education.

Link:Il mio BLOG: http://www.soundscape.itIl mio FACEBOOK: http://www.facebook.com/albiantonelloLa mia fonte di ispirazione: http://www.youngdigitallab.com

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Davide Basile

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Secondo me, con la diffusione sempre più capillare di internet e del web, e con lacontemporanea proliferazione di social network, blog, microblog e simili, è fonda-mentale gestire la propria reputazione online anche semplicemente perché altri-menti si rischia di “sdoppiarsi”, di vivere due (o più) vite parallele, di dare online unaimpressione che le persone non avrebbero conoscendoci di persona… e questo è unproblema anche senza considerare le eventuali conseguenze in ambito professio-nale.

Ovvio poi che se si gestisce bene la propria reputazione online, se si è equilibrati edunificati tra online e offline, questo porterà benefici (quasi sicuramente) anche a li-vello professionale.

È pratica sempre più diffusa, infatti, (e a brevissimo diverrà imprescindibile) quella dicercare informazioni online su possibili fornitori, candidati, partner e clienti, ed è fon-damentale fare in modo che queste informazioni rispecchino ciò che veramentesiamo e facciano trasparire le nostre conoscenze e competenze.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Il mio primo e fondamentale strumento di promozione personale (negli anni è dive-nuto un poʼ il mio vero CV) è il mio blog (kawakumi.com) che negli anni mi ha portatonotorietà, contatti, colloqui di lavoro e anche proposte professionali.

Gestisco poi account personali sui più importanti social network e simili: da Linke-dIN a Facebook, da Twitter a Friendfeed, da Flickr a YouTube, sforzandomi sempredi differenziare i contenuti in base alla piattaforma e allʼutenza che ospita.

Ritengo poi fondamentale anche la gestione dei rapporti virtuali “non pubblici”:quindi cerco di rispondere sempre alle mail e ai messaggi che in tanti mi scrivono at-traverso il blog o i social chiedendomi informazioni, suggerimenti, indicazioni.

Credo sia un buon modo per spargere semi che prima o poi porteranno (direttamenteo indirettamente) frutti.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

A mio parere sono 3 sono le regole fondamentali per gestire al meglio la propria re-putazione online:

- Non fingere di essere chi non si è.

- Non fare false promesse (o comunque non comunicare “overpromising”).

- Non essere né troppo invadente né troppo assente.

“Differenziare i contenuti in base alla

piattaforma eallʼutenza che

ospita”

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Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Cercare iniziative inerenti la propria attività o aspirazione e prendervi parte, inserirsiin network relativi al proprio ambito professionale, condividere contenuti interessantiper il proprio settore, leggere e commentare siti e blog affini, non tirarsi mai indietrodinanzi alla possibilità di esprimere la propria opinione.

Per dirla in una sola parola: PARTECIPARE.

Davide Basile, meglio conosciuto in rete come kawakumi, Davide è laureato in Economia Aziendale allʼUniversità Federico II di Napoli, e si oc-cupa, per lavoro e soprattutto per passione, di marketing digitale, social media e web2.0.

Pregi: è Napoletano. Difetti: è Napoletano.

Link:http://www.kawakumi.comhttp://twitter.com/kawakumihttp://www.linkedin.com/in/davidebasile

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Personalmente ritengo che un approccio strutturato aggiunga moltissime frecceall'arco di un professionista. La mia passione è il marketing interculturale perciò mi viene naturale adottare un ap-proccio strutturato ad ogni contesto io mi affacci, ma anche un professionista in am-biti completamente diversi dai miei potrebbe fare un salto di qualità se cominciassead adottare un piano di marketing personale.

Questo è vero soprattutto in questo momento in cui i mezzi a disposizione sono nu-merosi ed accessibili a tutti, sicuramente era più complicato qualche anno fa, oggi nonci sono più scuse, se non quella che si ha poco tempo a disposizione.

Sono consapevole che le giornate sono sempre strapiene di impegni, ma se non cisi prende il tempo per fermarsi e fare un passo indietro per guardare dall'esterno ache punto si è e dove si vuole andare (nonchè a come si vuole andare), allora si è de-stinati a correre come i criceti nella ruota della propria gabbietta, e la sensazione chene deriva non può essere appagante, e i risultati di sicuro estremamente limitati.

Il punto è che il mondo oggi viaggia ad una velocità ben maggiore che in passato(anche un recente passato, non parliamo di 20-30 anni fa), e se non ci si conformaai nuovi mezzi di comunicazione e visibilità si è destinati a scomparire facilmente,soppiantati magari da figure meno competenti della nostra all'atto pratico ma in gradodi farsi notare e trovare da fette di mercato maggiori.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Come autrice i miei libri sono un importante strumento di promozione, ma i tempi nelmondo cartaceo sono dilatati rispetto al web, perciò lavoro su più aspetti per pro-muovere me stessa e le mie competenze.Da una parte i libri e gli articoli sulle riviste cartacee, dall'altra lavoro al mio sito ed aicontributi online che posso offrire, dalle presentazioni su Slideshare agli interventinei forum dei gruppi a cui sono iscritta su Linkedin agli aggiornamenti su altri businessnetwork.

Fino ad ora ho dedicato per necessità un tempo inferiore ai miei desideri per la pro-mozione online, ma a brevissimo la farò diventare una assoluta priorità, perchè i ri-sultati interessanti li ho avuti proprio in quei momenti in cui ho dedicato costanza allapartecipazione della vita comunitaria sul web. Per fare un esempio, sono stata invitata a tenere una lezione di due ore ad un centi-naio di studenti dell'Università Cattolica di Milano dopo solo un paio di settimane cheero entrata in contatto attraverso Linkedin con un Professore della Cattolica; senzaquesto percorso di contatto online non avrei saputo come entrare in un contesto comequello della Cattolica, ed è stato incredibile come si sia sviluppato tutto senza nean-che vedersi in faccia e ad una velocità notevole.

Dalla mia esperienza posso dire che il web può davvero buttar giù barriere esistenti

Virginia Busato

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“Il web può davvero buttar

giù barriereesistenti nellarealtà e che

prima sembravano

insormontabil”

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nella realtà e che prima sembravano insormontabili. Certo è che occorre mettere adisposizione di chi ci vede le prove delle nostre competenze, non basta un affasci-nante profilo su Linkedin: chiunque può scaricarsi le mie presentazioni, o leggerei miei articoli, addirittura prendere un capitolo del mio primo libro gratis dal mio sito,può quindi verificare cosa dico e come lo dico prima di "ingaggiarmi", è un po' comeavere la possibilità di "testare" il prodotto prima di acquistarlo, una garanzia parzialedi quello che avrai alla fine.Vale sempre la regola aurea: prima di avere bisogna dare, e molto.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Forzare troppo per avere un risultato in tempi brevissimi: all'inizio ingenuamenteanche io pensavo che avrei potuto crearmi un network in quattro rapide mosse, maè un'illusione. Non si compra la fiducia degli altri, occorre dimostrare di meritarsela, e occorre daremoltissimo per poi avere in cambio un pochino, ma passo passo le cose crescono.

Fa un po' sorridere perchè sembra che tutto si muova in fretta sul web, ma la fiducianon è una creazione del web, è un valore reale che non nasce dal nulla e non si nutredi chiacchiere, solo i fatti e la costanza portano risultati. Come diceva Henry Ford "You can't build a reputation on what you are going to do".

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Studiare! Studiare come funzionano le dinamiche attuali, io non sono un geniac-cio delle nuove tecnologie, anzi, ma mi sono (e continuo perchè è un percorso senzafine) documentata su cosa funziona oggigiorno, e così scopri che c'è Slideshare sucui puoi pubblicare documenti e presentazioni che tutti possono visionare, o millealtre applicazioni e siti (Youtube, Myspace, ecc.), e vedi se possono fare al caso tuo.

Non bisogna fermarsi di fronte al timore che non si sa nulla di tutto ciò e chenon se ne capisce nemmeno nulla: ad esempio Twitter per me è ancora un illustresconosciuto, anche se mi rendo conto che potrebbe essere uno strumento utile allamia promozione, perciò mi sono ripromessa di "studiarlo" e mi dico che se sono riu-scita ad imparare il cinese all'università magari ce la farò anche questa volta.C'è molto materiale disponibile che può aiutare a capire il web 2.0, basta prendersila briga di informarsi dedicandogli tempo e attenzione ed avere l'umiltà di imparareciò che c'è di nuovo. Il futuro non è più quello di una volta...

Virginia Busato, classe 1976, consegue una laurea come Interprete e Traduttore inlingua cinese presso la sede trevigiana dellʼUniversità Cà Foscari di Venezia, ed in-traprende una carriera allʼinsegna dei viaggi in Estremo Oriente per aziende del vi-centino.Un pizzico di follia la porta ad avventurarsi, mentre già lavora, attraverso unaseconda laurea nel 2006 in Lingue ed Istituzioni Economiche e Giuridiche dellʼAsiaOrientale sempre presso lʼUniversità Cà Foscari.

Eʼ autrice del libro “Conoscere i cinesi – Tutto quello che cʼè da sapere sui nuovi pro-

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“Non si compra

la fiducia degli altri, occorre

dimostrare dimeritarsela”

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tagonisti della scena mondiale”, edito da Franco Angeli nel 2006 e a Gennaio 2011esce il suo secondo libro incentrato sul management interculturale ed il marketingverso la Cina, “Come vendere il riso ai cinesi”.

Cura la rubrica online “Come vendere il riso ai cinesi” che tratta le corrette dinamicheper un efficace approccio commerciale e di vendita verso i Cinesi sul sito www.il-commercialethesalesman.com.

Parallelamente studia metodologie di motivazione e pratiche di self-help (dato cheper gestire contemporaneamente lavoro, casa, famiglia nonché studio e passioneper la scrittura ne ha un gran bisogno in prima persona).di Voce e teatro delle emozioni.

Link:http://www.conoscereicinesi.it http://it.linkedin.com/in/virginiabusato http://www.slideshare.net/virginiabusato

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Se sei già il primo nel tuo settore, puoi permetterti di vivere di rendita, il mercato la-vora per te. Diventa invece importantissimo se non sei ancora affermato o vuoi accrescereil tuo business.

Nel mercato globale della turbolenza costante, dell'eccesso di offerta, della mancanzadi tempo e attenzione, si accentua la divaricazione fra brand e prezzo: o sali o scendi,e, dato che il tuo brand sei tu, non ci sono alternative che lavorare sul personal bran-ding.

Spero comunque che anche in Italia venga presto superato il primo freno allo svi-luppo del marketing personale, cioè la comprensione: come è già stato osservato, ilprimo ad avere problemi di brand è proprio il personal branding.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Vedo il marketing personale come un percorso più che una serie di strumenti, unaserie di tappe, una costante serie di piccoli passi verso una meta. Ho anch'io come molti un blog e una Fanpage, ma non li considero il mio canale prin-cipale. I miei potenziali clienti usano ancora poco Internet per relazionarsi per cui sono moltoincentrato sui canali tradizionali, sul networking vis-a-vis dove mi sento perfettamentea mio agio e posso dare il meglio di me.

Anche qui ho alcune linee guida: a) focalizzato sul target, diversificato negli ambienti b) conoscere prima la persona, poi il il cliente c) creazione ex-novo di un network relazionale.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Uno degli errori più comuni ma abbastanza semplice da evitare on-line è la verbosità,cioè: la mancanza di sintesi, le ripetizioni inutili di medesimi concetti, l'accumulo di det-tagli superflui, le deviazioni ingiustificate, insomma tutte quelle scorie che "sporcano"il messaggio.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Primo: avere un motivo valido per essere visibili, offrire valore vero (anche se un po' ecces-siva, mi piace ricordare un'espressione di Tom Peters "You can't brand a crap!")Secondo: all'inizio soprattutto, farsi aiutare da amici e colleghi, clienti e fornitori per capire comesiamo percepiti, i nostri punti di forza e debolezza (lo specchio umano a volte ci re-

Giosuè De Carli

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“il marketingpersonale

come un percorsopiù che una

serie di strumenti”

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stituisce più verità di quello artificiale)Terzo: sfrondare, togliere le caratteristiche secondarie (no more features), un po' come "l'artedel levare" di MichelangeloQuarto: dedicare del tempo per diventare più creativi (c'è del metodo in questo, non sologenio)Quinto: trovare ben precise fonti a cui attingere il coraggio per uscire dagli schemi e rimanerci.

Giosuè De Carli, dopo anni di lavoro come venditore e sales manager, ho decisoche volevo lavorare divertendomi. Come? Unendo una grande e apprezzata pas-sione (formazione, coaching) alle mie esperienze e competenze (marketing, vendite),ottengo una intima soddisfazione (vedere le persone accanto raggiungere i loro obiet-tivi). Per questo collaborano con studi, associazioni di categoria ed enti: per aiutare le per-sone a vendere meglio e a farsi comprare a caro prezzo.

Link:http://www.vinco-vinci.ithttp://www.diventareindispensabili.ithttp://it.linkedin.com/in/giosuedecarli

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Ogni professionista dovrebbe, per non commettere lʼerrore del calzolaio che gira conle scarpe bucate, costantemente ripensare al proprio approccio lavorativo.

Ho avuto il piacere di frequentare il corso di Marketing Personale ed allʼ inizio, con lapresunzione di fare marketing per gli altri, non ho intuito quanto invece fosse impor-tante riflettere ed essere cliente di se stessi, per relazionarsi in modo efficace conclienti e colleghi.

Essere preparati, inoltre, non è solo un obbligo professionale, ma anche una formadi tutela nei confronti dei committenti che frequentemente abusano del loro poterenegoziale per svalutare ed approfittarsi del lavoro del professionista.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Pur essendo un assiduo frequentatore del web ed in particolare dei social media,credo soprattutto nel valore e nel potere dei rapporti costruiti in questi anni di pro-fessione. Ho spesso lavorato grazie al passaparola dei miei Clienti.

Credo inoltre nellʼimportanza della formazione, della partecipazione ad eventi e nelconfronto fra colleghi.

Il marketing per me è una passione, nel lavoro ci metto tutto me stesso, un mix di en-tusiasmo e formazione tecnica.

Mi rendo conto che oggi tutto questo non basta, accanto alla conoscenza ed allacompetenza ci vuole una grande capacità di ascolto e di sentire lʼaltro profon-damente.

Amo sempre dire che nel rapporto con gli altri ci sono tre fasi: il sentito, il vissuto e ilconnesso; considerazione che mi deriva dal mio expertise maturato nel campo delwellness marketing.

Punto sulla mia capacità creativa di generare nuove idee di business, sulla concre-tezza del mio supporto e sullʼefficacia del direct marketing.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Lʼ errore più grande, probabilmente commesso anche da me, credo sia quello dellasovraesposizione. Eʼ preferibile farsi conoscere attraverso punti chiave e ben raccontati, piuttosto chedare un marasma di informazioni inutili.

Occorre, inoltre, coordinare i mezzi di comunicazione con gli obiettivi che si intendonoperseguire, evitando comunque il mush up selvaggio fra vita professionale e privata.

Francesco Maria de Feo

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“Essere preparati,

inoltre, non èsolo un obbligoprofessionale,ma anche unaforma di tutelanei confronti

deicommittenti”

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Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Oggi occorre “distinguersi per non estinguersi” e “fare gioco di squadra”. A mio avviso queste sono le componenti hardware su cui poi far poggiare la propriacomunicazione online.

Francesco Maria de Feo. Laureato in Economia presso lʼUniversità di Salerno, suc-cessivamente specializzato in Marketing, Comunicazione e Relazioni Pubbliche,presso il Centro Studi Cogno & Associati di Roma.Matura la propria competenza come Brand Awareness e Direct Marketer sia nel set-tore privato dellʼITC che in quello pubblico nel campo del marketing applicato alla ri-cerca.Fautore del fare Businessing, forma mentis che vede il marketing quale leva strate-gica e non fine dellʼagire nel mercato, per sviluppare business attraverso la pianifi-cazione di relazioni, lo sharing di informazioni chiave, e lʼattuazione di azionicongiunte fra imprese.E' fondatore dei Cultural Gourmet, del pay for BiZ e promuove l'Italian Marketing As-sociation.Crea la Nazionale Italiana di Marketing con lo scopo di stimolare i propri colleghi adun confronto aperto reso oggi possibile grazie ai nuovo mezzi di comunicazione.Tre le principali aree di competenza:1)Marketing 2) Relazioni Pubbliche 3) Business Development.

Link:http://www.fullcomma.comhttp://www.nazionaleitalianamarketing.comhttp://www.bodyfly.com

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Francesco Fascinato

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Ritengo sia fondamentale e sono convinto che lo sarà sempre di più anche in futuro.L'importanza di questo approccio non sta soltanto nell'aumento della concorrenza equindi nel bisogno di differenziarsi; il punto principale, a mio parere, risiede nella sem-pre maggior ricerca e nel bisogno da parte di aziende e privati, di servizi specifici, diqualità e altamente specializzati.

Indispensabile diventa, a questo punto, comunicare in modo onesto-autentico ecompleto la propria offerta.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Nella mia esperienza (legata anche al contesto geografico) ho notato che risulta in-dispensabile l'attenzione al contatto umano.Rapportarsi continuamente con le persone faccia a faccia, con pazienza e capacitàdi ascolto cercando di mettersi nei panni dell'interlocutore.

Per ciò che riguarda la sfera virtuale, mi sto approcciando a questo "Ambiente" pro-gressivamente e in modo mirato senza esagerare; ho imparato molto e sto tuttoraimparando da persone che svolgono attività simili (ma non solo) e che grazie alla retesfruttano le relazioni per proporre specifiche competenze e capacità.

Personalmente gestisco un blog informativo che mi aiuta nel miglioramento come os-servatore e "scrittore"; la pagina personale di FB è stata una scoperta alla quale sonoarrivato relativamente tardi perchè prima ho voluto comprendere i motivi d'uso che mispingevano all'utilizzo. I risultati qualitativi sono soddisfacenti!

Le relazioni sono tutto e non solo ora... per me lo sono sempre state. Mi sto approcciando anche a twitter ma ha bisogno di tempo e per ora è in fase di stu-dio... Per concludere ritengo LinkedIn un business network di altissima qualità e con enormipotenzialità; a mio parere si tratta di una conferma.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

L'autoreferenzialità senza ombra di dubbio. Se siamo davvero bravi e competentilasciamolo dire agli altri... sembra quasi un'appello e forse in fondo lo è!

Poi attenzione alla presenza compulsiva... non serve essere iper-presenti. Per dirla alla Godin : "Fare meno per farlo meglio".

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Secondo me e anche in base alla mia esperienza personale, l'umiltà viene prima diogni altra cosa. Poi, senza ombra di dubbio risultano importanti la capacità di ascolto e condivi-

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“Le relazionisono tutto e

non solo ora...per me lo sonosempre state”

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sione, l'aggiornamento continuo e lo studio (anche di discipline che sembrano lontanedal nostro ambito!), coltivare le relazioni e infine avere molta pazienza perchè ognicosa ha un tempo di maturazione e si sà... il frutto maturo ha sempre un gusto mi-gliore!

Francesco Fascinato, Classe '83 e percorso travagliato... perito chimico poco con-vinto, mi iscrivo all'Università per studiare Marketing e Gestione delle Imprese. Visual merchandiser visionario e appassionato di comunicazione, web e marketingstrategico. Co-fondatore di Progetto Qore di Style, associazione di professionisti che opera nelcampo della comunicazione del punto vendita (visual merchandising, startup, bran-ding e comunicazione integrata).

La Vita è una Palestra e per allenarsi bene si devono vivere le relazioni...

Link:http://www.facebook.com/FrancescoFascinatohttp://qoredistyle.blogspot.com/http://it.linkedin.com/pub/francesco-fascinato/23/a4a/214

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Paola Frateschi

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Avere un approccio strutturato al marketing personale può essere molto utile soprat-tutto per chi affronta cambiamenti lavorativi e nuove sfide del mercato.

Spesso per differenziarsi e dare un valore aggiunto alla propria professionalità di-viene importante darsi una strategia, configurare degli obiettivi e perseguirli inmodo coerente. Sono però anche dellʼidea che al giorno dʼoggi è difficile pianificaretutto e quindi alcuni aspetti della propria proposta necessariamente sono legati allacreatività e allʼoriginalità.

Il mio approccio parte sempre da unʼanalisi puntuale della situazione, una definizionedegli obiettivi e dei mezzi per raggiungerli, senza tralasciare la componente intuitivaper me molto importante. Inoltre mi piace affrontare il lavoro in unʼottica di problemsolving.In questʼultimi anni sono passata da un approccio tradizionale allʼattività di marke-ting/comunicazione ad uno più improntato su valori di solito meno considerati quali:dialogo, condivisione, reputazione. Ho reimpostato le mie priorità professionali edho deciso di dedicarmi prevalentemente a ciò che mi interessa ed appassiona.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Personalmente utilizzo una strategia multimediale attraverso una presenza onlinequotidiana su più piattaforme, blog personale (di recente realizzazione) profilo su FB,Twitter, Friendfeed ed altri social network. Attraverso questi canali mi inserisco nellaconversazione per tutto ciò che riguarda i social media, la comunicazione 2.0 ed il(web)marketing 3.0.

La mia strategia di self marketing avviene per lo più sui social network e non è fina-lizzata alla ricerca di clienti ma ad una crescita personale. Lʼessere costantemente attiva sui social media mi dà la possibilità di approfondire inreal- time le tematiche di cui mi occupo ossia il new marketing e la comunicazione,di acquisire e scambiare competenze per poi esercitarle nel contesto professionale.Riuscire a crearsi una reputazione online può essere una conseguenza di questo la-voro di continua ricerca e di investimento su se stessi. Eʼ chiaro che tutto ciò richiedetempo, impegno e passione, tre elementi di grande importanza per costruire unabuona strategia di self marketing.

La rete inoltre, attraverso le continue interazioni e condivisione di contenuti, facilita lanascita di nuovi contatti che possono trasformarsi in amicizie professionali, collabo-razioni e vere e proprie sinergie per portare avanti nuovi progetti. Questa è in effettiunʼaltra grande chance dellʼessere presenti nella conversazione sociale.

Qual'è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Un errore da evitare secondo me è quello di presentarsi in maniera auto referenziale,è decisamente meglio avere un approccio paritetico con gli altri. Non credo molto neiguru e sinceramente apprezzo maggiormente chi si presenta con semplicità per dare

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“Acquisire escambiare

competenzeper poi

esercitarle nelcontesto

professionale”

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il proprio contributo.

Un errore simile è proporsi in maniera troppo commerciale, cercando solo di affermaree vendere la propria professionalità in modo 1.0.

Infine è da evitare assolutamente la mancanza di coerenza, i profili sul web devonocorrispondere a ciò che si è nella vita reale, anche in questo caso la rete non per-dona.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Per prima cosa non aver paura di iniziare, cominciare a crearsi una propria immagineper piccoli passi, sperimentando ed affrontando nel modo giusto anche gli sbagli. Inquesto caso è necessario saper ascoltare e tenere in considerazione le critichealtrui, per intraprendere le giuste azioni correttive.

Un altro consiglio è di approfondire sempre ciò che ci appassiona per dare un proprioapporto personale alla conversazione. Se gli altri riterranno interessante ciò che sidice in rete finiremo con il crearci una buona reputazione. Essere considerati molto pertinenti in un certo settore può creare delle ottimepossibilità anche nella vita reale.

Per gli aspetti più pratici il consiglio è di rispettare una “seo-coerenza” della propriapresenza in rete: si deve essere trovati per ciò che si intende proporre.Inoltre può essere utile specializzarsi in un settore di nicchia, che come dimostrala “long-tail”, consente una maggiore conversione dei propri obiettivi.

Un ultimo suggerimento personale: sui social network non si è ciò che si dice di es-sere, bensì quello che gli altri percepiscono di noi attraverso le nostre interazioni,quindi bisogna essere sempre se stessi!

Paola Frateschi, laurea in scienze politiche, diversi corsi di specializzazione post-lau-rea sul marketing, numerose collaborazioni ed attività come libera professionista e di-pendente presso aziende, attualmente lavoro in Arte & Tecnica e mi occupo di webmarketing, seo e social media marketing.

Link:Su Twitter come prinet2000: http://twitter.com/#!/prinet2000Blog Insocialmedia: http://www.insocialmedia.itAzienda: http://www.arte-tecnica.it

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Federico Gargiani

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Quanto può essere importante? Direi tanto, non solo per chi fa marketing legato alweb come me, ma in ogni ambito lavorativo.

Se un libero professionista, oggi, non riesce a trovarsi una sua brand identity diventadifficoltoso poi accaparrarsi il cliente. Per fortuna che oggi ci sono i social media: questi hanno evoluto l'approccio almarketing personale permettendo a ognuno di noi di auto-promuoversi.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Per quanto riguarda il self marketing (a mio avviso una disciplina alla portata ditutti) e il come promuoversi rispondo: i social media.

Facebook, Linkedin, Foursquare, Google, ma utilizzo prevalentemente Twitter, è lostrumento principale con il quale interagisco con altre persone e condivido i miei pen-sieri su argomenti legati al marketing e alla comunicazione 2.0.

E' diventato a tutti gli effetti il mio "mini-blog", il quale mi è servito anche a divulgareil selfbranding: la mia immagine e reputazione.

Lo strumento che utilizzo? Diciamo "il modo in cui scrivo e mi espongo alle persone",cerco di dare sempre un impronta differente dagli altri e crearmi dei valori unici e ri-levanti.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Si, l'errore da evitare nella propria promozione online è:

1. il non confrontarsi con i competitors: molti ancor oggi, inconsciamente allaprime armi ci cascano per poi accorgersene al momento opportuno della reale im-portanza.

2. "carpire" i contenuti e idee altrui.

Questi sono a mio avviso 2 errori molto diffusi e da evitare, dei quali molti "non esperti"sono in habituè commettere.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Il suggerimento che sento di dare a tutti è essere attenti e seguire il mercato e quellodi condividere: dare per poi ricevere.

La condivisione è un ottimo fondamento per costruirsi un brand di categoria e di suc-cesso.

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“Dare per poi

ricevere”

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Per fare questo, cosa devi fare? Beh, iniziare con lo scrivere sui forum (inserisci unabreve descrizione del tuo lavoro e di te stesso e un link al tuo sito sulla firma, ove pos-sibile) oppure aprirsi un blog (a seconda dei casi), realizzare dei video virali e an-cora usare tutti i social network che hai a disposizione e che ti sembrano piu'attinenti...poi? darsi da fare!

Segui un tuo aspirante modello su di uno dei suoi profili, c'è sempre qualcuno che nesa piu' di te! (Non si finisce mai di imparare!)

Ultima cosa: mi raccomando non dimenticare la formazione. E' il tuo vero investimento personale e coltivalo bene! ;)

Federico GargianiSEO, Keyword Advertising e Social Media Marketing Specialist. Lo puoi seguire sulsuo sito personale e sui profili nei principali social network mondiali.

Link:http://federicogargiani.tel/http://it.linkedin.com/in/federicogargianihttp://twitter.com/websurfer99

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Adriano Gasparri

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Internet non è più una rivoluzione, ormai è una cultura: in questo senso divente-remo vecchi parlando di innovazione, oggi non si può solo dire che è una nuova op-portunità di business, lo potevamo dire 10 anni fa; oggi Internet è una realtàconsolidata e già ci sono aziende che ne stanno beneficiando creando new business.

Per quanto riguarda me non esiste una distinzione tra lʼoffline e lʼonline sono en-trambe sfaccettature inscindibili della stessa medaglia che si integrano e coesi-stono reciprocamente; la rete ha amplificato le dinamiche di collaborazione tra lepersone, la rete è globale ma comprende le sue peculiarità locali.

Cʼè un abisso tra la conoscenza e lʼamicizia vera allʼinterno dei social network a voltesi innesta un circolo virtuoso … si incontrano le persone della rete fuori dalla rete …ed è qui secondo me che cʼè la “prova del 9_ dallʼinterazione a pelle e dal faccia afaccia cʼè il momento di verità se tutto quello che hai scritto e comunicato online cor-risponde o meno a quello che sei offline.

Il consulente vende se stesso tramite la reputazione e la fiducia che si è co-struito nel tempo, pertanto ciò che semina raccoglie.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Internet non è (solo) un mezzo di comunicazione ma una metastruttura della vita dellepersone - intesa come unʼespressione del modo di vivere - colma di esperienze me-morabili e aperta ad un cambiamento sociale.

Il mio approccio non è strettamente tecnologico, ma ampiamente strategico:voglio poter sentirmi parte integrante della Community a cui partecipo e voglio capirecome accrescere la mia Cultura Digitale utilizzando questi strumenti: uso principal-mente Twitter per il social e Google per il search.

Lʼaltro giorno un amico mi ha chiesto: appena ti connetti qualʼè la prima pagina webche apri? Senza pensarci neanche un secondo ho risposto con enfasi …. Twitter! Nelsenso che la sequenza fissa (in ordine di importanza) delle tab di Firefox che tengosempre aperte sono Twitter, Gmail, GReader, Facebook, FriendFeed. Sono convintoche oggi su Twitter scorre la vera forza dei Social Media, non a caso è il mio socialnetwork di riferimento.

A volte lo do per scontato, ma forse non lo è … nel web sociale tutto è cercabile,confrontabile, comparabile, commentabile e tu non sei tu ma sei quello chedice Google. Se vuoi cercare quello che è successo ieri vai su Google, se vuoi cer-care quello che succede ora vai su Twitter, se vuoi cercare quello che sta per succe-dere vai su FriendFeed.

Se scriviamo sui nostri blog … se pubblichiamo i nostri twitt … se ci impegnamo a col-laborare utilizzando questi strumenti, tutto questo ci permetterà di plasmare un nostroweb basato sui nostri interessi e sulle nostre esigenze, indirettamente saremo ap-

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prezzati per questo … anche quando cercheremo un nuovo lavoro e un potenziale da-tore di lavoro valuterà la nostra reputazione sul web in base a quello che abbiamoscritto negli anni e al rapporto che abbiamo con i nostri amici nei vari network.

Stare “sul pezzo” per me vuole dire portare costantemente valore aggiunto, garantireun livello elevato di proattività e propositività ai progetti: essere sempre pronto a re-cepire i continui stimoli provenienti dalla rete ed elaborare i dati grezzi per trasfor-marli in informazioni strutturate, questo processo mentale richiede uno sforzonotevole, implica una capacità di “zoommare” dal generale al particolare e viceversaripetutamente e compulsivamente durante la giornata.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

La sovraesposizione, che in questo periodo storico del web sociale, vivono gli in-fluencer.

Condivido con molta cura i miei UGC selezionati in ogni singola parola e i miei UGEesplicativi in ogni singolo link, i contenuti che rilascio non rimanangono in superficiema si infiltrano sottopelle … filtro molte informazioni e collaboro solo in conversazioniche meritano, il filtro a cui mi riferisco non è quello dei software ma quello delle per-sone.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Lavorare con Internet signifca lavorare con le persone: lʼutente è la piattaforma.

Eʼ stato sempre spontaneo e naturale per me vivere in questo mondo … è la passioneper quello che faccio che mi da la carica per affrontare tutte le ore ed il tempo dedi-cato ad ascoltare, coinvolgere e agire. Ci vuole anche una buona dose di coraggio per mantenere sempre in equilibrio le di-namiche delle relazioni con le persone ed garantire un approccio “problem solving”ai progetti web, tutto ciò mi ha permesso di imparare veramente tanto.

Qualsiasi saranno gli sviluppi tecnologici il valore della propria rete sociale è un qual-cosa di inestimabile, pertanto la comunicazione, a qualsiasi livello, dovrebbe essereprogettata per far sì che la spinta creativa sia retta da una forte base strategica.

Occorre analizzare bene tutte le dinamiche ed andare più a fondo nei comportamentidelle persone, leggendo tra le righe di un messaggio velato che si presta a più inter-pretazioni, è un poʼ come se nella mia testa ci fosse un Social CRM e grazie al gradodi relazione che ho con le persone del mio network nel medio/lungo periodo avessila percezione del sentiment delle diverse micro-sfere e sotto gruppi di persone.

Leggo tutto il flusso di UGC che crea il mio contatto e mi ricordo tutto di quello chescrive, non mi sfugge niente … spesso parlando offline con una persona che seguoonline le cito e ri-contestualizzzo un contenuto che ha pubblicato nel passato anche lontano.

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“Se vuoi cercare quello

che è successo ierivai su Google,se vuoi cercare

quello che succede ora

vai su Twitter,se vuoi cercarequello che staper succedere

vai su FriendFeed”

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Mi sono abituato a fare collegamenti incrociati tra vari social network e tra varie per-sone, scovare le informazioni che fanno diventare fatti le precenti supposizioni e svi-luppare proiezioni riguardo le evoluzioni delle situazioni: il Marketing Intelligence ci“sguazza” tra i social media, cʼè poco da fare.

Adriano Gasparri: Nato e cresciuto negli uffici marketing ora sta vedendo il marke-ting dei servizi in agenzia, dopo aver “visto” il marketing dei beni industriali in unamultinazionale e dopo aver “visto” il marketing dei beni di consumo in una PMI.Da diversi anni immerso nel web sociale, realizza strategie di web marketing per ga-rantire la spinta propulsiva nellʼindicizzazione dei motori di ricerca.

Crea contenuti per community verticali e alimenta la conversazione nei social media,realizza strategie di social media marketing per progetti digitali. Appassionato da sempre di Linux e portatore dei valori della cultura Open Source estato uno dei fondatori del Civitanova Marche Linux User Group. Grande ascoltatore di musica elettronica.

Link:My Corporate Blog http://www.e-xtrategy.netMy Personal Blog http://www.4everyoung.it

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Giuliano Iacobelli

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Direi fondamentale, creare un brand intorno alla propria persona oggi è una priorità.Per quello che ho potuto osservare il mondo del lavoro sta subendo tanto l'influenzadei nuovi strumenti della rete, in particolare di quello sociale, circa il 70% delle com-pagnie americane si rivolge ai social network per le sue assunzioni, l'attenzione si èspostata decisamente verso il web. Dal classico CV sarà la cosidetta Social Reputation a farci da biglietto da visita.

In questo scenario, data la complessità e la grandezza delle strutture sociali sul web,un approccio strutturato è necessario per farsi cogliere impreparati. E' un pro-cesso che deve essere ragionato e coltivato nel tempo, una social reputation validanon nasce dall'oggi al domani ma è anche vero che la rete è democratica e se seibravo le soddisfazioni arrivano.

Penso che indipendentemente dal tipo di carriera che si vuole intraprendere, da di-pendente o da libero professionista che sia, stiamo andando verso un mondo di im-prenditori di se stessi.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Gli strumenti che uso di più per mettermi in mostra sono il mio blog personale, il mioaccount Twitter (@Giuliano84), un profilo privato ed una pagina pubblica di Face-book. Linkedin è più un punto di riferimento ma che tengo più aggiornato che posso. Tendoa diversificare i contenuti in base ai canali di comunicazione, uso il blog per par-lare delle realtà a cui mi interesso e di cui sono appassionato, la pagina pubblica diFacebook per condividere risorse e link, l'account Twitter per interagire con nuovepersone ogni giorno. Mi dedico tantissimo al networking online ma ancora di più a quello offline, il valoredella partecipazione è inestimabile.

Al momento utilizzo il mio blog come piattaforma base di conversazione da cui fac-cio declinare i miei social media abituali: facebook, twitter, linkedin, friendfeed, deli-cious, flickr, youtube, slideshare e anobii.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Innanzitutto non essere troppo narcisisti e non parlare solo di se stessi, il bilancia-mento 80-20 è una buona soluzione, quindi diciamo che di tutta la mia attività onlinesolo il 20% mi fa effettivamente "immagine".

Credo però che nel restante 80 ci sia il vero valore del proprio lavoro di marketing, èquello che fa crescere la tua social reputation.

Come nella vita reale credo che a nessuno vada di ascoltare una persona che parlasolo di se stessa e di quanto è brava.

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“Il valore della

partecipazione è

inestimabile”

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I socialmedia sono uno strumento potente ma anche un arma a doppiotaglio: un altroaspetto a cui fare attenzione è il partire subito con più canali e attività senza valutare il tempo che sia ha a disposizione per seguirli, spesso questo si traduce con profili ab-bandonati, blog desolati e pagine di Linkedin con quattro righe di descrizione. In questo caso gli strumenti sociali ti si rivoltano contro.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Non credo di conoscere tutti i segreti del personal branding e di saper dire come sifa ma posso dirvi cosa mi sembra stia funzionando nel settore che mi riguarda (web,socialmedia, startup).

Cominciate con un blog personale, il mio ha solo 6 mesi e già mi ha dato tante sod-disfazioni ed un ottima visibilità. L'obiettivo è cercare di diventare una fonte di informazioni per il settore che vi ri-guarda. Programmate i tempi da dedicare alla cura della vostra presenza e alla crea-zione di contenuti da condividere con il resto della rete. Siate socievoli e umili, cercate di invitare i vostri lettori a commentare e rispondete atutti i messaggi. Partecipate agli eventi geek della vostra città e se non ci siete già, iniziate ad esplo-rare Twitter. Come accennavo prima la rete è democratica e se ti impegni e ti dai da fare i risul-tati arrivano: ad Aprile 2010 quasi non "esistevo" online, a Novembre 2010 ho avutol'onore di essere su Nova24 (inserto tecnologico del Sole24Ore) con tanto di foto :)

Giuliano Iacobelli, Ingegnere Informatico 26enne innamorato di internet e dei so-cial media. Mi piace tutto cioʼ che eʼ innovazione su web, seguo i think-flow dei ven-ture capital, le nuove startup che nascono, e resto incantato di fronte alla continuaevoluzione del mondo della comunicazione e di come le tecnologie e internet influ-scono su esso. Adoro la moda italiana e ascolto musica hiphop in qualsiasi momento la giornata melo permetta!

Link:http://giulianoiacobelli.comhttp://ibiqi.comhttp://www.twittelp.com/

Esperienze di marketing personale 43

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

E' ovviamente fondamentale un approccio meditato nella gestione del proprio posi-zionamento, non solo per un professionista della comunicazione, ma anche per quelliche hanno una rete sociale molto estesa e di conseguenza molti contatti con moltepersone.

Oggi la ricerca di informazioni su una persona passa quasi esclusivamente peril web, nel 99% dei casi passa per Google. L'immagine di una persona è cioè la somma dei frammenti e delle informazioni sullapersona stessa che sono indicizzati da Google e dagli altri motori di ricerca.

Una gestione accurata dei propri profili sui Social Media, ad esempio, diventa conte-nuto rilevante correlato alla persona e sicuramente contribuisce all'immagine gene-rale e alla valorizzazione della personalità.

Esistono però due approcci: uno molto strategico, pensato in termini temporali pre-cisi e con un ben definito piano editoriale, l'altro approccio è quello empirico, creativo,destrutturato e intuitivo che va a riempire quegli spazi con contenuti differenti e ap-parentemente con meno coerenza interna.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

La mia unica strategia è di condividere contenuti rispettando i linguaggi e lemodalità di ogni singolo canale.

Il mio obiettivo non è la promozione personale, ma condividere le informazioni su ar-gomenti che, per mille ragioni, possono essere interessanti per me.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Credo che il più grande errore sia quello di essere sempre e comunque autoreferen-ziali. E' come parlare, parlare, parlare senza prendere mai fiato per ascoltare quello chegli altri dicono o rispondono alle tue parole.

Credo inoltre che dei profili troppo costruiti possano apparire a volte un pò troppo"perfetti", costruiti ad-hoc appunto, non riflettere la vita vera della persona e per que-sto, personalmente, mi fanno sentire un po' odore di bruciato, di trasparenza non per-fetta...

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Evitate di essere in tutti i social network se poi non avete contenuti da condividere.

Ricordatevi che per chi non vi conosce personalmente voi siete i vostri contenuti.

Mirko Lalli

Esperienze di marketing personale 44

“Per chi non viconosce

personalmentevoi siete i vostri

contenuti”

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Se avete tante cose da dire fate *anche* un blog, facendo attenzione ad aggregarein questo spazio anche tutte le vostre istanze social, in modo da creare un circolovirtuoso tra tutti i vostri canali di comunicazione online.

Mirko Lalli, è Responsabile Marketing e Comunicazione di Fondazione Sistema To-scana e dei brand www.intoscana.it, il portale ufficiale della Toscana, e Festival dellaCreatività di Firenze.Esperto di comunicazione e marketing digitale è lʼideatore e il coordinatore dei pro-getti di marketing non convenzionale sul web e i Social Media.

Mirko Lalli ha sempre lavorato nel campo delle nuove tecnologie e della comunica-zione, coniugando la formazione umanistica, lʼesperienza di marketing, con la pas-sione per il mondo Internet e i Nuovi Media; prima dellʼesperienza attuale ha lavoratonel Gruppo GIUNTI, dopo una lunga esperienza come consulente.

Ha recentemente coordinato il progetto “ToscanaLab” (www.toscanalab.it), è nellatask-force della campagna di marketing e promozione turistica della Regione Toscana“Voglio Vivere Così“, per la quale ha ideato la Digital Strategy coordinando anche leattività di web-marketing e i lavori del “Socialmedia Team”.

Insegna nel Master in Social Media Marketing dellʼUniversità IULM di Milano e dal-lʼedizione 2010 oltre a far parte del corpo docente è membro del Comitato Scientifico.- Docente nel Master in Comunicazione dʼImpresa dellʼUniversità di Siena- Membro consiglio direttivo del WOMMI (Word of Mouth Marketing Italia)- Vice Presidente ToscanaIN- Membro del Comitato Innovazione Turismo del Ministero del Turismo

Link:http://blog.intoscana.it/intoscanatrepuntozero/http://www.facebook.com/mirkolallihttp://it.linkedin.com/in/mirkolalli

Esperienze di marketing personale 45

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Con lʼavvento di internet e dellʼera della digitalizzazione la presenza sul web per iprofessionisti è una NECESSITAʼ per due motivi fondamentali:- Tu sei quello che la rete dice di essere- La nascita dei modelli organizzativi, sociali, economici aperti e peer-produced.

Dalla prima considerazione possiamo comprendere lʼimportanza di gestire al megliola propria immagine, il proprio “personal brand” on line lasciando un segno, una trac-cia indelebile della propria esistenza.

Dal secondo paradigma è facilmente intuibile il valore potenziale delle infinità di re-lazioni che la rete ci consente di creare e gestire.In un mercato delle libere professioni dove le relazioni costituiscono un “intangibile as-sets” strategico per ogni professionista si comprende bene lʼutilità, le potenzialità e leopportunità che possano derivare da una corretta gestione della propria presenzasul world wide web.

Allʼinterno di questo mondo il professionista deve trovare il suo spazio, la sua di-mensione, il suo POSIZIONAMENTO.

Mi piace definire il PROFESSIONISTA 2.0 lʼenclosures moderno perché ha la ne-cessità nellʼinfinito spazio web di “recintare”, presiedere informazioni, cultura e co-noscenze specifiche.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

ATTIVITAʼ OBIETTIVO STRUMENTI STRATEGIA

Social

Professional

Queste attività sono utili ai fini di una corretta gestione della brand awareness e delweb sentiment.

STRATEGIE DI SVILUPPO E IMPLEMENTAZIONE:Potenziamento Soft Skills: Coerenza, Conoscenza, Curiosità, Cuore, Motivazione,Empatia, Consapevolezza di sé, Generosità, Apertura Mentale, Attitudine al nuovo,Gestione della diversità, Tolleranza e in generale tutte quelle competenze sociali ne-cessarie alla propria professione.

Analisi del proprio Network virtuale e reale: mediante lo studio del proprio “reticolato”

Antonio Procentese

Esperienze di marketing personale 46

“Il professionistadeve trovare il suo spazio,

la sua dimensione,

il suo posiziona-mento”

Gestione dei propri profili sui social network

Riconoscibilitàpresso gli stakeholders di riferimento

Condivisione contenuti di terzi sui social network

Accreditarsi pressouna community (Opinion Leaders)

Blog, Note, Gruppi,Fan Page

Creazione contenutipropri

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sociale e lʼindividuazione delle varie STRONG TIE e WEAK TIE nonché lʼanalisi deiGATE KEEPERS virtuali e reali del proprio settore.

Implementazione Network: tramite opportune network strategies che variano dalsemplice riconoscimento virtuale dei propri stakeholders mediante lo strumento/ fun-zione di tagging o tag alla partecipazione attiva agli eventi territoriali di settore pro-mossi da aziende, enti, organizzazioni pubbliche e/o private.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

1) Mancanza di interesse nei confronti dei bisogni e delle esigenze della propria com-munity.

2) La pubblicazione costante di messaggi autoreferenziali.

3) Lʼinondazione dei propri contatti di messaggi spam promozionali tramite condivi-sioni di link, messaggi in bacheca, mail private che non portino alcun beneficio, anchesolo intangibile, al proprio interlocutore.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Non ci sono consigli o suggerimenti in assoluto validi, bisogna di volta in volta tenereben presente il contesto storico, sociale, culturale e gli elementi spazio temporali neiquali si va ad operare.

In generale possiamo dire che ci sono strategie e attività da adottare e realizzarea seconda della fase del ciclo di vita del “PERSONAL BRAND” nel quale si trovail Professionista.

START:- Bilancio di competenze- Definizione del proprio “core value” e del proprio “core business”- Studio ed analisi strumenti 2.0- Creazione contatti social network e definizione strategie di comunicazione

AWARENESS:- Creazione capitale sociale (Strong Tie)- Adesione a community virtuali e reali del proprio settore (Weak Tie)- Condivisione e fruizione dei contenuti principali provenienti dai Gate Keepers

inizialmente individuati

TRUST:- Diversificazione e differenziazione del proprio brand attraverso strategie di

Content & Community Management- Iniziative di Network Management con lʼintento di stimolare relazioni, con-

versazioni e contatti tra i propri stakeholders

Esperienze di marketing personale 47

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Esperienze di marketing personale 48

GOODWILL:- In questa fase in cui il professionista è diventato a sua volta un Gate Kee-

pers, la sua capacità distintiva consisterà nella ideazione e realizzazione di conte-nuti propri che vengano percepiti dalla community come innovativi, nuovi, di indirizzo.In questo caso il PROFESSIONISTA 2.0 deve essere un precursore, un anticipatoredi tendenze e di conoscenze.

Elementi comuni a tutte le fasi sono la COERENZA e COSTANZA nel comunicare ilproprio valore, il proprio personal brand, la propria value proposition in relazione alproprio “core value” e “core business”.

Antonio Procentese – Network & Marketing 3.0 Manager. Specializzato in Content& Community Management, Marketing emozionale ed esperienziale, Social MediaStrategist. Appassionato di Social Entrepreneurship e Corporate Social Responsibi-lity. Ideatore del network generazionale InTRANSito.

Link:http://it-it.facebook.com/people/Antonio-Procentese/709277485http://it.linkedin.com/pub/antonio-procentese/22/951/653http://www.facebook.com/pages/Media/101364599932310?v=wall&filter=2

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Esperienze di marketing personale 49

Paolo Pugni

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Ritengo sia fondamentale. Oggi più che mai i clienti basano sulla fiducia le loro scelte.

Poiché in ultima analisi le relazioni tra aziende sono relazioni tra persone che rap-presentano le aziende, avere una reputazione affidabile e nota diventa lʼelementoche fa la differenza.

Anche volendo sfruttare il passaparola, come suggerisce il nostro blog vendita refe-renziata (http://venditareferenziata.blogspot.com/), è chiaro che chi spende la propriafaccia per proporci a persone che conosce, vuole essere sicuro di non rimettercela.

Quindi avere una credibilità affermata diventa decisivo. E il marketing personale haproprio questo come obiettivo.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Poiché il mondo si divide ormai tra reale e virtuale, cerco di essere presente e visi-bile in entrambi.

Sul web attraverso due siti principalmente, quello aziendale (http://www.adwice.it) equello personale (http://www.paolopugni.it), nei quali cerco di trasmettere elementiutili ai lettori per farci conoscere come fornitori di valore, e attraverso una serie diblog specifici.

Sono convinto che sia necessario dare valore per ottenere credibilità, e per per-mettere anche ai potenziali clienti di apprezzare competenza e stile.

Nel mondo reale mi rendo disponibile per interventi che possano costituire anche unavetrina professionale. Ad esempio insieme ad Happy Child, una associazione chegestisce asili nido aziendali, stiamo tenendo una serie di incontri per aziende sulla co-municazione di coppia e sul ruolo del padre.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Vorrei saperlo per non compierlo io stesso! Quello che ho appreso è che è necessa-rio evitare lʼesagerazione in tutti i sensi.

Da un lato non cimentarsi in più imprese di quelle che si riesce realmente a seguire,e il web può essere molto assorbente; dallʼaltro non inondare i propri contatti di se-gnalazioni e inviti alla lettura.

Si finisce per essere percepiti come spam invece che come valore.Inoltre suggerirei di non sottovalutare lʼelemento promozionale: essere sul web nonvuol dire essere trovato.

“Visibilità nondeve far rima

con vanità piuttosto congenerosità”

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Esperienze di marketing personale 50

Si rischia di pensare di essere in mezzo ad una piazza affollata e invece trovarsi neldeserto. Eʼ opportuno considerare nella propria strategia un modo efficace per far conoscerele proprie iniziative, altrimenti….

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Di pianificare bene, in funzione della reale disponibilità di tempo ed energie, primadi intraprendere qualunque percorso. Di considerare che cosa realmente si vuole dire e se questo ha un valore per il mer-cato.

Visibilità non deve far rima con vanità piuttosto con generosità. Eʼ un servizio.

La qualità di ciò che offriamo produce reputazione.

Paolo Pugni, Titolare di Adwice, la cui missione è aumentare i profitti dei propri clientifacendo leva su strategie, organizzazione e soprattutto persone, Paolo ha costruitola sua esperienza ricoprendo diversi ruoli in azienda prima di iniziare la carriera con-sulenziale.

Link:http://www.paolopugni.ithttp://www.adwice.ithttp://venditareferenziata.blogspot.com/

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Oggi la competizione nel mondo del lavoro è più che mai aspra e ricca di ostacoli. Leoccasioni di “sfondare” si riducono col moltiplicarsi dei concorrenti con cui bisognaconfrontarsi ogni giorno. Anche l'offerta lavorativa si è ridotta drasticamente negli ultimi anni, ed è di fronte aqueste difficoltà che un vero professionista non deve arrendersi.

Ognuno di noi può rappresentare un prodotto sul mercato del lavoro e mandare cur-riculum non basta più, è necessario differenziarsi!

Avendo chiari i propri obiettivi, bisogna ingegnarsi, inventare qualcosa di nuovo o ad-dirittura dare vita ad un lavoro nuovo. In poche parole, puntare sul self-marketing rappresenta una strategia chiave pergenerare quel valore aggiunto necessario ad emergere.

Attenti però a non semplificare, anche il marketing personale sottostà a delle regolee funziona solo se utilizzato con professionalità, creatività e coerenza. Un approccio strutturato non solo permette di ottenere visibilità, ma soprattutto di co-struire in modo intelligente il proprio biglietto da visita, dando prova delle proprie ca-pacità e competenze. E infine, non bisogna dimenticare che un approccio strutturato significa anche un im-pegno continuo, che non si conclude con l'approdo ad una posizione lavorativa, lapropria immagine va curata sempre, anche dopo aver raggiunto i primi risultati.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Approntare una strategia di self marketing significa mettersi in gioco con una certadose di coraggio e una buona conoscenza di se stessi: bisogna capire realmenteciò che si vuole, dove si vuole arrivare e quale immagine vogliamo trasmettere di noistessi. La prima tappa della mia attività di promozione personale è rappresentata dunquedall'individuazione degli obiettivi da perseguire e successivamente dalla pianifica-zione delle strategie da mettere in campo. Queste ultime si basano su una regola im-portante: essere sempre me stessa!Secondo il mio punto di vista è fondamentale non ingannare mai chi ci legge o chi ciascolta. Ciò non vuol dire nemmeno sottovalutarsi (su questo lo ammetto ci sto ancora lavo-rando!), perché è importante guardare a se stessi scevri da paure e insicurezze. A questo si rimedia mettendo al primo posto la passione per quello che si fa e co-struendo nel tempo una professionalità e un background di esperienze sulle qualifare forza.

A ciò si aggiunge la formazione continua, la ricerca di innovazioni e di relazioni sti-molanti. Proprio il capitale relazionale, infatti, costituisce il vero tesoro del self marketing, in-sieme alla capacità di fare Rete e allo scambio di conoscenze.

Marina Ripoli

Esperienze di marketing personale 51

“Una regolaimportante:

essere sempreme stessa!”

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Per quanto riguarda gli strumenti di promozione personale che utilizzo normalmente,ho costruito una strategia integrata che va dal blog ai social network, dal modo incui svolgo quotidianamente il mio lavoro (l'obiettivo è far emergere in tutto ciò chefaccio sempre il mio tocco personale) al mio approccio alle relazioni (lo scopo è fartrasparire sempre la mia serietà e affidabilità).

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

L'errore da evitare assolutamente è l'incoerenza. Soprattutto per ciò che concerne lapromozione attraverso blog e social network, il self marketing dovrebbe essere ca-ratterizzato da un coordinamento tra i vari strumenti di comunicazione utilizzati.

Tutto ciò che viene pubblicato online deve costruire nel suo insieme l'armonia di ununico messaggio. Guai a lanciare informazioni contraddittorie o a cambiare repenti-namente i propri obiettivi, soprattutto in casi di forte esposizione, ciò comporta unpeggioramento della percezione della propria immagine all'esterno. Un'inversione di marcia, una trasformazione degli scopi va infatti calcolata e appor-tata gradualmente, giustificata.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Riassumo in tre parole: professionalità, costanza e creatività. Bisogna puntare sul proprio talento, riflettere bene su un'idea originale, su qualcosache può creare valore aggiunto, distinzione. Creare un blog, raccontarsi evidenziando skills, competenze. Essere costanti nell'aggiornamento dei propri contenuti, utilizzare tutti i mezzi possi-bili per farli girare (es. social network, mailing list). Creare collaborazioni con persone più esperte e assorbire know-how, relazioni edesperienza.

Marina Ripoli, laureata in Comunicazione Istituzionale e d'Impresa, appassionata dipolitica e militante, si professionalizza con un Master in Consulenza e Comunica-zione Politica. Ideatrice del Blog “Spinning Politics”, oggi la prima rivista on-line dianalisi e comunicazione politica. Dal 2008 si occupa di comunicazione nell'Associa-zione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (SRM).

Link:http://it.linkedin.com/in/marinaripolihttp://www.spinningpolitics.ithttp://www.spinningpolitics.wordpress.com

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Page 53: Esperienze di marketing personale 2

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Un approccio strutturato alla costruzione della propria personalità professionale è so-prattutto un test fondamentale e imprescindibile per un'efficace valutazione di sestessi.Il mondo del lavoro richiede ormai delle solide doti di autocritica e un'attitudine serenaal cambiamento che può avvenire solo attraverso la stabilizzazione di un metodo fles-sibile e sempre attento al mondo che cambia.Nel mio caso specifico il coraggio di buttarsi in un ambiente professionale, sino apoco tempo fa solo sfiorato, è stato supportato da una forte motivazione che si è ac-compagnata ad affannose ricerche nel vasto mare delle informazioni. Questa continua ricerca, a un certo punto, ha risentito della mancanza di una pro-gettazione precisa. In quel momento ho compreso l'importanza di mettere i contenuti a servizio dellamia personalità per trovare un'identità professionale coerente che potesse seguireun cammino delineato da idee di scadenze e di obiettivi. Solo in questo modo ho potuto credere, io per prima, alle mie reali competenze pro-fessionali e restituire credibilità ai miei interlocutori. La credibilità è ciò che ci può distinguere e posizionarci sul mercato. Ma questo èsolo l'inizio di un processo evolutivo legato alla formazione continua.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Raramente racconto la mia vita privata ma non ho remore nel condividere on line lesollecitazione che gli eventi possono causare al mio universo valoriale e sensoriale.Una buona conoscenza dei tools dell'era digitale è fondamentale per stabilire relazionicon le persone che un giorno potranno diventare clienti, collaboratori o semplici puntidi riferimento di conversazioni su interessi comuni.Un'attività costante su social network, forum, wiki e piattaforme collaborative,mi permette di sperimentare il mio know how non solo con finalità di business, maanche per semplice passione culturale e mi consente una più diretta ed esplicita con-divisione dei temi che voglio approfondire.

Inoltre posso monitorare costantemente le mie azioni, promuovere iniziative e verifi-care, attraverso il confronto costante, l'opportunità di intraprendere alcuni progettipiuttosto che altri e limitare conseguentemente possibili danni di immagine.

La promozione delle mie attività passa anche attraverso i progetti collettivi come adesempio le Girl Geek Dinners Roma, unʼassociazione di donne geek che organizzaeventi social per scambiare e promuovere contenuti relativi a tecnologia, informaticae nuovi media, coniugati al femminile. La nostra associazione nasce per ottenere una riconoscibilità allʼinterno di un am-biente prevalentemente maschile. Costruiamo gli eventi prevalentemente in rete, ma promuoviamo ampiamente azionidi networking offline.

Per tali ragioni ritengo necessario mantenere una coerenza tra l'immagine on line equella off line.

Paola Santoro

Esperienze di marketing personale 53

“La credibilitàè ciò che

ci può distinguere eposizionarci

sul mercato”

Page 54: Esperienze di marketing personale 2

Le attività di self marketing costruite in rete devono necessariamente avere lastessa riconoscibilità nelle interazioni dirette.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

La prima cosa da evitare è partecipare a conversazioni esclusiavamente per poter af-fermare di essere presenti, soprattutto quando si ha a che fare con le sterili polemi-che che ormai troppo spesso si trovano on line.Inoltre l'utilizzo di un linguaggio poco chiaro, nozionista, pseudo elitario, legato a neo-logismi che, per l'uso spropositato hanno perso il valore del proprio significato, resti-tuisce un'immagine inconsistente, confusa e poco professionale.

Sottovalutare la responsabilità che si ha nel parlare a molti attraverso la rete dimo-stra una superficialità controproducente. Per tale ragione, se non si ha un'idea precisa su un tema, anche quello che fa più ten-denza in quel preciso momento, è meglio tacere.La professionalità non fa rumore, ma dosa il volume a seconda delle necessitàe dimostra con azioni concrete la serietà del proprio lavoro.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Il primo suggerimento che mi sento di dare è il mio punto di riferimento prima di ognimia azione, ossia l'onestà intellettuale. Per cui diventa necessario argomentare i contenuti che si intendono replicare, sele-zionare accuratamente le conversazioni a cui partecipare, ma soprattutto "prendersicura" di se stessi al fine di trovare la propria voce. E allora mettiamoci in ascolto, probabilmente qualcuno in questo momento sta rac-contando qualcosa con le stesse parole e le stesse intenzioni che avremmo volutousare noi. Ma forse il suo punto di vista è differente, magari anche interessante, e ciserve più tempo per ascoltare e farci un'opinione.E' opportuno, quindi, non avere troppa fretta di parlare.

Paola Santoro: Sono Laureata in Scienze della Formazione, ma da sempre lavoronella comunicazione.Ho cominciato con cinema e televisione seguendo progetti di lunga sertialità e ho re-datto sceneggiature e progetti per serie tv.Sono una blogger, autodidatta dei new media e appassionata di web advertising, so-cial media e strategie di comunicazione 2.0. Faccio parte del team Girl Geek Dinners Roma. Attualmente lavoro come freelancee mi occupo di Internet P.R. e Social Media Advisory.

Link:http://it.linkedin.com/in/paolasantorohttp://www.wonderpaolastra.com/http://www.girlgeekdinnersroma.com/

Esperienze di marketing personale 54

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Vendere se stessi è forse ancora più importante di vendere prodotti/servizi. Essere"buoni promotori" di se stessi è già un buon inizio per poter essere in grado di pro-muovere beni di altri.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione ?

Parlare di strategie è un po riduttivo per quanto mi riguarda. Ne faccio non è che nonse ne faccia ma gestendo un blog di nicchia come nonconvenzionale.com e comeamministratore e primo creativo della mia agenzia "surrealist - creative advisory",sono costretto ad essere costantemente "work in progress".

Insomma seguo l'andamento e cerco di adattarmi. Per fare ciò ho strutturato una per-sonalissima rete di diffusione dell'informazione con meccanismi più o meno ortodossi. Tra i maggiori stumenti che utilizzo quotidianamente i "sempreverdi": twitter (su tutti,mi permette di distribuire al meglio i messaggi), facebook, linkedin, il blog e buzz.Chiaramente, cerco di diffondere sempre il contenuto delle mie informazioni su tutti iprincipali social network e motori (ad-hoc).

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line ?

Mai parlare di se stessi, delle proprie esperienze dando per scontato che possano es-sere condivise, soprattutto sui social network, l'esperienza è un approccio assoluta-mente personale.

Sasà Tomasello

Esperienze di marketing personale 55

“Monitoraresemprei propri

contenuti”

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Meglio essere pronti e cortesi a rispondere alle domande, quando possibile. Nellamia esperienza ho avuto modo di verificare che meglio restare spettatori, interessatie mai troppo neutrali. Ma soprattutto, rispettare le regole della privacy attenti a non superare mai quellalinea sottile che demarca il buon senso ed avere rispetto per gli altri evitando di di-ventare dei fastidiosi Spammer.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Cominciare dallo studio delle piattaforme (i social network appunto), capire l'anda-mento della propria rete/contatti, condividere informazioni appetibili al maggior nu-mero di membri. Monitorare sempre i propri contenuti, per questo esistono diversi strumenti anchegratuiti, deputati a farlo; un giorno ci farò un post sul blog.

Sasà Tomasello Nato a Napoli il 18 Marzo del 1977, sotto il segno dei pesci conascendente Vergine.Si autodefinisce "Creativo" ma il realtà la sua professione lo porta ad essere un Pub-blicitario tutto tondo con l'innata passione per tutto quello che è non convenzionaleda cui scaturisce l'insana passione per il suo blog.Nella sua vita i legami affettivi sono pochi ma significativi, l'amore per la Moglie e lafiglia, gli scambi intellettuali con il suo migliore Amico e il suo Mac che per definizione,dice, "...toglie il medico di torno", ed infine la tavola, soprattutto quando imbandita estracolma di leccornie e a dispetto finanche dei suoi sballati valori epatici.Opera nel settore dal 1997, dal 2001 fonda il proprio brand "surrealist", prima comefreelance, fino a diventare agenzia di pubblicità. La sua "passione" lo spinge ad in-framezzare al lavoro studi professionali di Grafica, Illustrazione, Web, Pubblicità eMarketing che mano mano lo indirizzano verso la sua naturale vocazione di uomo diComunicazione e a scelte più o meno condivisibili, come trasferisi dal capoluogo cam-pano, metropoli del mezzogiorno sull'Isola Verde (Ischia, n.d.r.). Era il 2002 quando aveva appena maturato un quinquennio di esperienza pressostudi ed agenzie Napoletane, quando lascia a casa che gli aveva dato i Natali per in-traprendere il suo viaggio verso il futuro. Un futuro costellato di successi e gratificazioni, tanto da fargli prendere, nel 2006, ilcoraggio a due mani, la voglia di ritornare nella sua città per prendere moglie e met-tere su famiglia.Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, oggi è un professionista affermato e pieno di brio,creativo ed in perfetta sintonia con la sua vita ed il suo lavoro. To be continued...

Link:http://www.nonconvenzionale.comhttp://www.surrealist.ithttp://twitter.com/sa_tomas

Esperienze di marketing personale 56

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

La definizione giusta è: "ineliminabile". Con ciò non intendo dire - per quanto lo ritenga di sicuro consigliabile - che bisognaessere necessariamente attivi e presenti su più social (o quantomeno su uno!), peròla completa non-presenza o una "finta" attività costituiscono delle gravi carenze.

Evidentemente una registrazione, un accesso ogni tanto o l'incuria totale dei propriprofili sono solo una perdita di tempo. Quando ci prepariamo per andare a lavoro o per uscire con amici o fidanzati ci met-tiamo cura, scegliamo i vestiti giusti e gli accessori adatti, se inviamo un curriculumper una posizione lavorativa controlliamo che sia aggiornato. Allo stesso modo i social sono una nostra estensione: senza cadere in inutili nar-cisismi, voglio dire che rappresentano una nostra ulteriore dimensione di presenza evanno curati come tali.

Il centro dei nostri network siamo noi: il marketing personale è, in tal senso, con-naturato alla nostra stessa presenza sul Web. Se ci siamo ci promuoviamo, anche inconsciamente.Alcune notizie o attività dicono molto di noi, dei nostri gusti, interessi, inclinazioni, piùdi quanto possa eventualmente passare attraverso i canali tradizionali.

Interagire sui social significa non solo interagire con altre persone ma anche con unflusso di informazioni non indifferente: link, discussioni, commenti, retweet...rappre-sentano potenzialità ampie per l'accrescimento del sapere personale che significaspesso - fortunatamente - anche crescita professionale.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Senza ombra di dubbio i social hanno determinato un cambiamento rilevante nellamia attività.Appartengo ad una generazione che ha avuto Internet solo dopo un certo numero dianni ed una delle mie prime attività online era la moderazione di chat Irc: da lì ilgrande amore per le communities. Ma era ancora l'era dei nickname e dei volti mi-steriosi.Poi - meno di dieci anni dopo quel mio primo contatto e le attività a seguire - è arri-vato Facebook: al centro volti, nomi e vita quotidiana di ciascuno. Intorno tutti gli altri.Con volti, nomi ed updates quotidiani.Pochi mesi dopo - era la fine del 2007 - ho vinto il Dottorato di Ricerca ed ho sceltodi dedicarmi alla promozione degli audiovisivi sui social networks, fini ad approdarecon questo progetto a Working Capital. Già da allora le mie azioni e la mia vita personale non si sono più scissi sul Web.

Il risultato è stato straordinario: mentre conoscevo mi facevo conoscere ed è stataquesta centralità dei social a determinare la mia carriera, il mio futuro e le mie attivitàche in effetti - oltre ad essere una ricercatrice lavoro anche come community mana-ger e social media strategist - vivono sui social.Quasi contemporaneamente a Facebook, sono approdata su Twitter e LinkedIN.

Emanuela Zaccone

Esperienze di marketing personale 57

“Credo nelcrowdsourcing,nell'auto-orga-

nizzazionedelle

communities,nello sharing e nel rapportocon gli altri.”

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Questa triade è il mio centro di equilibrio: attraverso questi canali passano le mieazioni, le mie informazioni, le mie interazioni.Li integro con vari strumenti ed in più li sincronizzo ad altri servizi - come FriendFeed- che oltre a costituire un ulteriore fattore di ridondanza, sono anche una fonte di con-fronto e discussione con altri utenti.

Raccolgo e condivido ad esempio i Twitter più rilevanti con paper.li, sotto forma di"quotidiano on line" realizzato a partire dai link condivisi dai miei followers e centrato,dunque, sulla mia rete di relazioni.Soprattutto credo nel crowdsourcing, nell'auto-organizzazione delle communities,nello sharing e nel rapporto con gli altri.

Nessuno fermerebbe un passante per strada o un conoscente per chiedergli un pa-rere su un link o su un argomento che trova interessante, sui social invece questa re-lazione non solo non necessita di richiesta esplicita (in linea di massima) ma pergiunta si gioca sul rapporto uno-molti, amplificando notevolmente le potenzialità diinterazione.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Vi sono, secondo me, tre errori fondamentali:

a. non conoscere le finalità e le specifiche di ciascun socialPremesso che dagli usi..."creativi" può nascere l'innovazione è anche vero che i so-cial sono degli ambienti ed in quanto tali sono anche l'habitat di altri utenti. Comunicare su un social in modo divergente rispetto alle sue caratteristiche può in-fastidire gli altri (inutile rumore di fondo) e vanificare le attività (un post legato al miolavoro posso anche condividerlo su Facebook certo ma magari su LinkedIN rag-giungerò un target più affine ai miei interessi e potenzialmente più interessato a quellanotizia).

b. replicare i contenuti in modo erroneoFortunatamente è possibile integrare le attività sui vari social creando ridondanza sulWeb, però è vero anche che una scorretta gestione di questa integrazione può ge-nerare fastidio nei miei amici e followers. A volte si vedono aggiornamenti di status che - rimbalzando da Facebook, a Frien-dFeed a Twitter...e ritorno - finiscono nel nostro stream più volte con il risultato di sa-turarlo.Questa non è comunicazione: è frustrazione.

c. fingere di essere presentiEsistono una serie di sistemi che consentono - anche in assenza dell'utente - di pub-blicare automaticamente aggiornamenti provenienti da uno o più dei suoi blog. Non che ci sia nulla di sbagliato, anzi, ma anche qui dev'essere la giusta misura a re-golare il flusso informativo: troppa automazione e poca personalizzazione non vannodi certo bene. D'altra parte poi chi risponde ad eventuali commenti? Con che tempi-stica? A quel punto l'impressione è quella di parlare ad un bot più che ad un user!

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Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Siate social.Senza timore e senza pensare di costruire chissà che castelli. Non serve fingere, do-vete solo essere curiosi e ragionare con logiche in parte differenti da quelle del mondoreale (sarebbe preoccupante se deste del "lei" su Facebook!).

Social significa confronto: non abbiate timore di parlare con gli altri, di proporreidee e di esporvi ai commenti.Avete a disposizione uno spazio enorme in cui l'interazione e la conoscenza seguonoriti differenti da quelli quotidiani e "reali": fate in modo che in questo margine di scartosi crei la vostra opportunità.

Emanuela Zaccone è social media marketing consultant e lavora come communitymanager per vari progetti.Si occupa di ricerca su audiovisivi, user engagement e social networks come dotto-randa presso l'Università di Bologna e - dopo aver vinto Working Capital - pressoTiLab di Telecom Italia, con un progetto focalizzato sui video virali e gli user genera-ted contents.Scrive di marketing su NinjaMarketing - per cui è responsabile della sezione socialmedia - ed altri blog.Collabora inoltre con MovieCamp come columnist e speaker.

Link:http://it.linkedin.com/in/emanuelazacconehttp://www.google.com/profiles/emanuela.zacconehttp://www.slideshare.net/emanuelazaccone

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Un modello pratico per progettare e scrivere il proprio piano personale.

Il template è tratto dal mio modello delle 12P del personal branding ed illustra le fon-damentali scelte da compiere (e scrivere in modo sintetico e preciso) per progettareed implementare un efficace piano personale.

Il modello può essere particolarmente utile soprattutto per i professionisti ed i freelance che intendono sviluppare un nuovo approccio al proprio business.

Se invece vuoi approfondire le modalità di redazione ed utilizzo del mio modello dipiano personale nella tua attività professionale puoi contattarmi direttamente.

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Personal Marketing Plan

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Sei libero di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare,eseguire, modificare e recitare questʼopera alle seguenti condizioni: devi attribuire la paternitàdellʼopera, non puoi usare questʼopera per fini commerciali, se alteri o trasformi questʼopera, o se lausi per crearne unʼaltra, puoi distribuire lʼopera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa.Licenza Creative Commons, Attribution – Non Commercial – Share Alike

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Stefano PrincipatoConsulente e formatore nelle strategie di marketing e lacomunicazione dʼimpresa, esperto di personal brandinge business plan.

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Grazie per lʼattenzione


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