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LA BELLA GENTE - TweeBoo.comq ue lid Am ra.I b nof composto da Lennon durante la sua permanenza nel...

Date post: 24-Jun-2020
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Cinema PINDEMONTE VERONA - Via Sabotino 2/B Tel. 045 913591 www.cinemapindemonte.it Cinema KAPPADUE VERONA - Via A. Rosmini, 1B Tel. 045 8005895 www.cinemakappadue.it Cinema FIUME VERONA - Vicolo Cere, 16 Tel. 045 8002050 www.cinemafiume.it Cinema DIAMANTE VERONA - Via P. Zecchinato, 5 Tel. 045 509911 www.cinemadiamante.it SCHEDA INFORMATIVA N. 2 Stampa: Intergrafica Verona s.r.l. Cinema PINDEMONTE Martedì 27 ottobre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00) Mercoledì 28 ottobre (16,30 - 19,00 - 21,30) Giovedì 29 ottobre (15,30 - 18,00 - 21,15) Venerdì 30 ottobre (18,00 - 21,15) Sabato 31 ottobre (10,00 mattino) Cinema KAPPADUE Lunedì 2 novembre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00) Cinema FIUME Martedì 3 novembre 2015 (15,30 - 18,00 - 21,00) Mercoledì 4 novembre (16,00) Giovedì 5 novembre (15,30 - 18,00 - 20,30) Cinema DIAMANTE Lunedì 9 novembre 2015 (18,30 - 21,00) Martedì 10 novembre (16,00 - 18,30 - 21,00) Mercoledì 11 novembre (15,30 - 18,00 - 21,00) Giovedì 12 novembre (16,30 - 19,00 - 21,30) CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2015/2016 LA BELLA GENTE FILM N. 5 Regia: Ivano De Matteo (Italia 1998) Interpreti: Monica Guerritore, Antonio Catania, Elio Germano. Genere: Drammatico. Durata: 95' Il regista: Ivano De Matteo (Ro- ma 1966), regista e attore roma- no ha recitato nei film “Verso Sud” di Pasquale Pozzese e ne “Le amiche del cuore” di Mi- chele Placido. Per la televisione è diventato conosciuto recitan- do il ruolo de “Er puma” nella serie “Romanzo criminale”. Come regista si è distinto con tre film molto apprezzati dal pub- blico, “Gli equilibristi” del 2013 e “I nostri ragazzi” (2014), “La bella gente” risale al 2009, distribuito in Francia ha riscontrato un buon successo nelle sale europee. Finalmente dopo sei anni di vicissitudini di- stributive arriva anche in Italia. Nonostante il tempo trascorso il film rimane attualissimo. Aiutare il prossimo è lo scopo di Susanna, alto-borghese sulla cinquantina che lavora in un centro d’aiuto alle donne vittime di abusi. Una missione che tra- scende le convenzioni e si tra- sforma in benevola ossessione quando, in vacanza nella tenuta umbra assieme al marito archi- tetto, lo convince ad “adescare” una giovane prostituta dell’Est, a portarla a casa offrendole ripa- ro, conforto e prospettive di una nuova vita. Un’impresa azzar- data, gestita d’impulso, cui si dedica con premura e belle pa- role, un pizzico di riservatezza nei confronti dei vicini di casa, tanto grevi e diretti quanto loro sono colti e idealisti, come pure del figlio che piomba in casa as- sieme alla fidanzata pariolina. Le cose non andranno per il ver- so giusto: Nadja non è una bam- bolina docile, mostra rispetto e gratitudine ma non ha le coordi- nate culturali dei suoi “salvato- ri”. Soprattutto scambia il tratta- mento ricevuto per un rispetto alla pari e, di fronte alla genti- lezza interessata del figlio della coppia, si fa delle idee che fanno evolvere il rapporto con Susan- na da alleanza in rivalità, por- tando alla luce sentimenti ostili e la volontà in quest’ultima di ri- stabilire la “giusta distanza”. Ri- spetto a “Ultimo stadio”, bril- lante esordio alla regia di De Matteo, l’approccio a un mondo I FILM VISTI FINORA Giovani si diventa di Noah Baumbach (USA 2014) Everest di Baltasar Kormakur (USA 2015) Marguerite di Xavier Giannoli (Francia 2015) La regola del gioco (Kill the messenger) di Michael Cuesta (USA 2015)
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Cinema PINDEMONTE

VERONA - Via Sabotino 2/BTel. 045 913591www.cinemapindemonte.it

Cinema KAPPADUE

VERONA - Via A. Rosmini, 1BTel. 045 8005895www.cinemakappadue.it

Cinema FIUME

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Cinema DIAMANTE

VERONA - Via P. Zecchinato, 5Tel. 045 509911www.cinemadiamante.it

SCHEDA INFORMATIVA N. 2Stampa: Intergrafica Verona s.r.l.

Cinema PINDEMONTEMartedì 27 ottobre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 28 ottobre (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 29 ottobre (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 30 ottobre (18,00 - 21,15)Sabato 31 ottobre (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 2 novembre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 3 novembre 2015 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 4 novembre (16,00)Giovedì 5 novembre (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 9 novembre 2015 (18,30 - 21,00)Martedì 10 novembre (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 11 novembre (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 12 novembre (16,30 - 19,00 - 21,30)

CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2015/2016

LA BELLA GENTEFILM N. 5

Regia: Ivano De Matteo(Italia 1998)Interpreti:Monica Guerritore,Antonio Catania,Elio Germano.Genere: Drammatico.Durata: 95'

Il regista: Ivano De Matteo (Ro-ma 1966), regista e attore roma-no ha recitato nei film “VersoSud” di Pasquale Pozzese e ne“Le amiche del cuore” di Mi-chele Placido. Per la televisioneè diventato conosciuto recitan-do il ruolo de “Er puma” nellaserie “Romanzo criminale”.Come regista si è distinto con trefilm molto apprezzati dal pub-blico, “Gli equilibristi” del2013 e “I nostri ragazzi”(2014), “La bella gente” risaleal 2009, distribuito in Franciaha riscontrato un buon successonelle sale europee. Finalmentedopo sei anni di vicissitudini di-stributive arriva anche in Italia.Nonostante il tempo trascorso ilfilm rimane attualissimo.

Aiutare il prossimo è lo scopo diSusanna, alto-borghese sullacinquantina che lavora in uncentro d’aiuto alle donne vittimedi abusi. Una missione che tra-scende le convenzioni e si tra-sforma in benevola ossessionequando, in vacanza nella tenutaumbra assieme al marito archi-tetto, lo convince ad “adescare”una giovane prostituta dell’Est,a portarla a casa offrendole ripa-ro, conforto e prospettive di unanuova vita. Un’impresa azzar-data, gestita d’impulso, cui sidedica con premura e belle pa-

role, un pizzico di riservatezzanei confronti dei vicini di casa,tanto grevi e diretti quanto lorosono colti e idealisti, come puredel figlio che piomba in casa as-sieme alla fidanzata pariolina.Le cose non andranno per il ver-so giusto: Nadja non è una bam-bolina docile, mostra rispetto egratitudine ma non ha le coordi-nate culturali dei suoi “salvato-ri”. Soprattutto scambia il tratta-mento ricevuto per un rispettoalla pari e, di fronte alla genti-lezza interessata del figlio dellacoppia, si fa delle idee che fannoevolvere il rapporto con Susan-na da alleanza in rivalità, por-tando alla luce sentimenti ostilie la volontà in quest’ultima di ri-stabilire la “giusta distanza”. Ri-spetto a “Ultimo stadio”, bril-lante esordio alla regia di DeMatteo, l’approccio a un mondo

I FILM VISTI FINORA

Giovani si diventa

di Noah Baumbach(USA 2014)

Everest

di Baltasar Kormakur(USA 2015)

Marguerite

di Xavier Giannoli(Francia 2015)

La regola del gioco

(Kill the messenger)

di Michael Cuesta(USA 2015)

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borghese ovattato e ipocrita nonsfocia nel grottesco, tuttavia“La bella gente”, mai sopra lerighe, resta implacabile nel met-tere a nudo zone d’ombra e con-traddizioni. Uno sguardo ta-gliente, asciutto, anche dolorososull’istituzione famiglia prose-guito coi successivi “Gli equili-bristi” (Valerio Mastandrea pa-dre di famiglia ridotto sul lastri-co) e “I nostri ragazzi” (due fa-miglie e un fattaccio di cui i figlisi rendono responsabili): sì, per-

ché “La bella gente” è uscito inFrancia nel 2010, si è fatto ap-plaudire in numerosi festival main patria è rimasto vittima di in-credibili traversie distributiveche ne hanno reso impossibile lavisione. Per fortuna, il ministeroco-finanziatore è riuscito a farvalere i propri diritti affidandoloa Cinecittà Luce.Fortuna anche nostra: il filmnon sembra invecchiato di ungiorno, l’attualità del tema è in-tatta come il piacere della visio-

Regia: David Trueba(Spagna 2014)Interpreti: Javier Cámara,Natalia De Molina,Francesc Colomer.Genere:Commedia/Drammatico.Durata: 104'

Film vincitore di 6 Premi Goyadel Cinema spagnolo.

Il regista: David Trueba (Ma-drid 1969) è un regista, sceneg-giatore e scrittore spagnolo.Fratello di Fernando Trueba,ha diretto “La buena vida”(1996), “Soldados De Salami-na” (2003) e pubblicato tre ro-manzi, pubblicati anche in Ita-lia. Con “La vita è facile ad oc-chi chiusi” ha vinto 6 premiGoya tra cui miglior film e mi-glior regista.

“Living is easy with eyes clo-sed”, cantava John Lennon nel1966 in Strawberry fields fore-ver, evocando forse uno stile di

vita nel quale non si riconoscevapiù e la voglia di perdersi in ster-minati campi di fragole, comequelli di Almeria. Il brano fucomposto da Lennon durante la

sua permanenza nel sud dellaSpagna per le riprese di “Comeho vinto la guerra” di RichardLester, un periodo che per il can-tante coincise con una profonda

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LA VITA È FACILE AD OCCHI CHIUSIFILM N. 6

crisi personale, nonostante ilsuccesso. Il film di David True-ba (fratello di Fernando), vinci-tore di sei meritatissimi premiGoya per il film, la regia, la sce-neggiatura, gli interpreti e la co-lonna sonora, rievoca proprioquesto periodo, raccontato attra-verso la vicenda reale di un pro-fessore d’inglese che affronta unlungo viaggio in macchina perincontrare il suo idolo.Antonio – interpretato da ungrande Javier Cámara (l’infer-miere di “Parla con lei”) – fa le-zione ai suoi ragazzi con le can-zoni dei Beatles, crucciandosituttavia di non capire interamen-te i testi, che all’epoca non sonoancora pubblicati sulle copertinedei dischi. L’inconveniente nonha a che fare solo con l’educa-zione, ma con la comprensionedi un mondo che, al di là dei con-fini, è animato da nuovi fermentidi libertà, mentre nella Spagnafranchista tutto sembra immobi-le. Sotto l’ordine conservatore inrealtà covano sentimenti di ribel-lione contro le gerarchie, la mo-rale repressiva, il brutale ma-schilismo che non tollera i capel-li lunghi dei ragazzi.E proprio a due ragazzi in fugadalle loro personali prigioni,Antonio offre volentieri un pas-saggio in macchina, per un viag-gio che li cambierà tutti e tre,spingendoli ad aprire gli occhi,accettando la complessità dellavita e la responsabilità del pro-prio destino.“Il personale è politico”, comesi diceva una volta, e questacommedia agrodolce, dai tonigentili come quelli del suo pro-tagonista, illumina con una sto-ria apparentemente semplice ilsignificato di quello slogan.Dalle diverse, private insoddi-

ne. Scritto da Valentina Ferlancon acume psicologico e l’atten-ta disamina dei progressivi slit-tamenti nei rapporti tra le prota-goniste e gli altri personaggi, ilfilm è sorretto da una MonicaGuerritore in stato di grazia,presenza troppo appartata delnostro cinema, alla guida di uncast affiatato dove solo la coppiaIaia Forte-Giorgio Gobbi risentedi un’estrema caratterizzazioneche sfocia nel cliché dei berlu-sconiani rampanti.

Tra pulsioni latenti e drastici ri-pensamenti, il film si chiude de-gnamente sullo sguardo disillu-so e malizioso di una Nadja cherimette il trucco sul bellissimoviso e va incontro al suo destinodopo un’improbabile redenzio-ne, stavolta con la consapevo-lezza dettata dalla conoscenzadiretta di un mondo che, dietrola superficie di garbo e disponi-bilità, si mostra non meno ostilee spietato del proprio.

Mario Mazzetti

Cinema PINDEMONTEMartedì 3 novembre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 4 novembre (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 5 novembre (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 6 novembre (18,00 - 21,15)Sabato 7 novembre (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 9 novembre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 10 novembre 2015 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 11 novembre (16,00)Giovedì 12 novembre (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 16 novembre 2015 (18,30 - 21,00)Martedì 17 novembre (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 18 novembre (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 19 novembre (16,30 - 19,00 - 21,30)

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THE PROGRAMFILM N. 7

Cinema PINDEMONTEMartedì 10 novembre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 11 novembre (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 12 novembre (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 13 novembre (18,00 - 21,15)Sabato 14 novembre (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 16 novembre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 17 novembre 2015 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 18 novembre (16,00)Giovedì 19 novembre (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 23 novembre 2015 (18,30 - 21,00)Martedì 24 novembre (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 25 novembre (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 26 novembre (16,30 - 19,00 - 21,30)

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sfazioni di Antonio, Belén eJuanjo uscirà alla fine una visio-ne del mondo “ad occhi aperti”,una consapevolezza di sé e deglialtri che li porterà a non accetta-re più soprusi. La Seat verde diAntonio è l’umile mezzo di que-sta maturazione on the road, checoincide forse con quella di un

paese, di cui viene tracciata unasorta di mappa geografica, uma-na e culturale da Madrid fino aldeserto d’Almeria, luogo cine-matografico per eccellenza. Ilriferimento ai tanti western all’i-taliana che in quegli anni si gira-vano lì non poteva mancare maTrueba va oltre, formulando un

vero e proprio omaggio al cine-ma italiano con la velata citazio-ne di “Totò e Carolina’ e “Quat-tro passi fra le nuvole” e la ce-lebrazione della bellezza diClaudia Cardinale. Spunti reali,miti musicali e cinematograficiconfluiscono dunque in un rac-conto che si allontana dal reali-

smo per assumere i toni di unafavola dal forte sapore vintage,accompagnata dalla bella colon-na sonora di Pat Metheny chereinterpreta i Beatles, e segnatada un personaggio, un maestro(di vita) che non si dimentica fa-cilmente.

Barbara Corsi

Regia: Stefen Frears(G.B./Francia 2015)Interpreti: Ben Foster,Guillaume Canet,Dustin Hoffman.Genere:Drammatico/Biografico.Durata: 103'

Il regista: Stephen Frears (Lei-cester 1941) è un regista ingle-se. Dopo varie esperienze tele-visive esordisce al Cinema nel1979 con “Sequestro pericolo-so” ma è solo nel 1984 che ottie-ne successo di critica e pubblicocon “My beautiful Lundrette”.Hollywood lo chiama per girare“Le relazioni pericolose” conJohn Malkovich. Tra i suoi filmpiù conosciuti e proiettati al Ci-neforum “Piccoli Affari spor-chi” (2002), “Lady Hendersonpresenta” (2005), “The Queen”(2006) che regala il PremioOscar a Helen Mirren, “Philo-mena” del 2013 presentato inconcorso alla 70ª mostra del Ci-nema di Venezia e film più vota-to dagli iscritti al Cineforumnella stagione 2013/14.

Un campione, un eroe, un’iconae un bugiardo. Ovvero, un irre-sistibile soggetto cinematogra-fico. Come recita la locandinadel film a lui dedicato, LanceArmstrong è essenzialmente unpersonaggio quadripartito neiruoli sopra elencati. Chiunques’interessi alla sua vicenda –unica nella storia dello sport –non può che rimanerne imbri-gliato con l’avido desiderio disaperne di più.È accaduto anche a un grandenarratore di storie e biografiecome Stephen Frears, che dopole eccelse “ladies” “TheQueen” (2006) e “Philomena”(2013) si concentra sull’epicaparadossale di Armstrong par-tendo dal volume biografico Se-ven deadly sins: my pursuit ofLance Armstrong del giornali-

sta irlandese David Walsh, re-sponsabile di aver smascheratola sua truffa. Con Walsh, Frearssi è a lungo confrontato perché“la materia Armstrong” non erané è tuttora di facile gestione,anche considerando che l’ex ci-clista è vivo e vegeto. La sceltadel regista londinese, che ha in-contrato anche ex compagni di

squadra di Armstrong, così co-me altri personaggi coinvoltinella vicenda, è stata quella diimbastire un biopic abbastanzaclassico, da cui emergesseropregi e virtù del complesso excampione. Dopo un inizio popсhe contiene i titoli di testa, ilfilm inizia dunque il suo percor-so dentro la vita del ciclista

texano, subito intervistato daWalsh agli esordi di carriera nel1993. È lo stesso giornalista aindividuarne il talento, l’ambi-zione e la testardaggine con unpizzico di strafottenza. Passanogli anni da un circuito all’altrofinché, nel 1995, Lance e com-pagni acquistano le loro primedosi di Epo in una farmaciasvizzera, dov’era legale.Ma proprio quando iniziano levittorie importanti l’uomo sco-pre di essere affetto da un tumo-re ai testicoli al terzo stadio.Guarito con una forza di volontàpari solo alla sua voglia di vin-cere, Armstrong torna a visitareil medico sportivo italiano Mi-chele Ferrari, il primo sperimen-tatore di eritropoietina nellosport, che anni addietro l’avevarifiutato per carenza di idoneità.Sottoposto a the program (as-sunzione di sostanze dopanticon regolarità, da parte sua edella squadra), Lance Arm-strong diventa il più grande e ta-lentuoso campione di ciclismodi tutti i tempi, inanellando nellasquadra della US Postal il Tourde France con 7 vittorie conse-cutive dal 1999 al 2005. La di-

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Regia: Simon Curtis(USA 2015)Interpreti: Helen Mirren,Ryan Reynolds, Daniel Bruhl,Katie Holmes.Genere: DrammaticoDuarata: 110'

Il regista: Simon Curtis (Londra1960). Regista inglese, inizia lasua carriera nel Cinema comeassistente alla regia di DannyBoyle, in seguito lavora moltoper la BBC dirigendo svariateserie televisive. Al Cinema èuscito dai confini della GranBretagna dirigendo nel 2001“Marilyn”. È sposato con l’at-trice Elizabeth McGovern, pro-tagonista della serie televisiva“Downtown Abbey”.

È il 1998 e l’anziana ebrea au-striaca Maria Altmann vive negliStati Uniti ormai da sessant’anni,dopo aver lasciato Vienna da do-ve era sfuggita ai nazisti. Nellatriste circostanza della morte disua sorella, Maria scopre che ladonna aveva tentato di riprende-re il legittimo possesso di alcunidipinti del grande pittore GustavKlimt, che in passato erano pro-prietà della sua famiglia ma cheil nazismo aveva loro sottratto.Tra questi anche il ritratto di ziaAdele, che altro non è che il ce-leberrimo Ritratto di Adele Blo-ch-Bauer, considerato patrimo-nio artistico nazionale dell’Au-stria custodito alla Galleria Bel-vedere. Convinta che l’impresavalga lo sforzo, Maria chiedeall’avvocato Randy Schönbergdi sostenerla. Questi, a sua voltaebreo e figlio di immigrati au-striaci nonché nipote del famosomusicista e compositore vienne-se Arnold Schönberg, dopo alcu-ne titubanze decide di appoggia-re l’anziana signora benché siaancora giovane, non troppoesperto e bisognoso di sicurezzevista l’imminente nascita di unbambino. Insieme partono perVienna ma soprattutto per unviaggio esistenziale, con un fina-le ovviamente a sorpresa.

WOMAN IN GOLDFILM N. 8

Cinema PINDEMONTEMartedì 17 novembre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 18 novembre (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 19 novembre (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 20 novembre (18,00 - 21,15)Sabato 21 novembre (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 23 novembre 2015 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 24 novembre 2015 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 25 novembre (16,00)Giovedì 26 novembre (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 30 novembre 2015 (18,30 - 21,00)Martedì 1 dicembre (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 2 dicembre (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 3 dicembre (16,30 - 19,00 - 21,30)

CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2015/2016

Sceneggiato a partire da una sto-ria vera ma talmente affascinan-te da sembrare un romanzo,“Woman in gold” è il secondolungometraggio del britannicoSimon Curtis dopo “Marilyn”.Come per il biopic sulla settima-na inglese della Monroe, Curtissembra subire ancora una voltal’attrazione per piccole/grandistorie della Storia che si concen-trano sull’intimo dell’essereumano. Lo spunto gli è arrivatoda un documentario sul “casoMaria Altmann” e gran partedella documentazione ritrovatala deve al suo incontro con il ve-ro Randy Schönberg: tutto ciò sievidenzia abbastanza bene in unfilm che trasuda di passione dalpunto di vista della regia.Certo, non emergono velleitàcinematografiche nelle suescelte narrative/drammaturgi-che composte su un linguaggiogrammaticalmente corretto maprivo di audacità sintattiche, maè plausibile che un film cosìfosse fin dall’origine pensatoper uno stile lineare e classico.A catturare l’attenzione è so-prattutto una trama avvincente eben raccontata. I temi affrontatisono tanti (troppi?) ma sonoquelli che d’altra parte appar-tengono alla storia della Alt-mann: l’identità, la memoria, lagiustizia, l’Olocausto e il nazi-smo, la lingua e cultura di ap-partenenza. Il film si sviluppadunque come un ritmico cam-mino verso la scoperta della Ve-rità e della Giustizia, senza darenulla per scontato e mantenen-do il gusto della suspence finoalla fine.Splendida come sempre è l’in-terpretazione di Helen Mirrennel ruolo della forte/fragile pro-tagonista, mentre al suo fianconon sfigura un bravo Ryan Ray-nolds. Interessante il lavorosvolto sulle lingue (inglese e te-desco alternati), che rivestironoun ruolo fondamentale per chi sitrovò a fuggire dallo sterminiodecretato dai nazisti.

Anna Maria Pasetti

scesa della sua parabola leggen-daria è segnata dall’intensificar-si dei sospetti di doping e dalsuo mantra “non sono mai risul-tato positivo ai controlli do-ping”, in quanto Armstrong e i

suoi erano addestrati anche afluidificare il sangue nell’emer-genza dei controlli. La sfidaWalsh vs. Armstrong diventa ilcuore del film di Frears, assaipiù concentrato ad assumere il

punto di vista del cronista chenon del “falso eroe”, capace amodo suo di incarnare una for-ma dell’American Drem. Pro-prio in questo “The program” ècarente: la mancanza di epicità

(e poi delusione) percepita dalpopolo americano rispetto a unpersonaggio unico nella storia.D’altra parte, Frears è profonda-mente inglese, e si sente.

Anna Maria Pasetti

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APPUN TAMEN T I

I MARTEDÌ D’ESSAI - NOVEMBREAL CINEMA KAPPADUE

Martedì 3 novembre 2015 • Ore 21,15

Regia: Pier Paolo Pasolini (Italia/Francia 1975)Interpreti: Caterina Boratto,Paolo Bonacelli, Umberto P.Genere: Drammatico. - Durata: 116’Versione digitale restaurata della Cineteca di Bo-logna.

Gli intrighi e le fusioni nervose, le psicosi, le devia-zioni, i soprusi del potere, raccontati in chiave oni-rica, scioccante e sessualmente esplicita. È probabil-mente il film più scioccante che sia mai stato rea-lizzato in Italia. E non solo per l’anno di realizzazio-ne (1975), ma scioccante anche nella modernità,soprattutto perché sta qui a ricordarci che le cose

non sono affatto cambiate. Il potere produce schia-vi. Si potrebbe riassumere così l’opera postuma diPier Paolo Pasolini, il suo ultimo grido nel buio, antiborghese, anti ceto-medio, anti cinematografica,anche se sarebbe decisamente minimizzarla. L’ope-ra è, invece, un percorso difficile, e impervio, e ana-lizzarla non è per nulla semplice. La trama raccontadi quattro personalità importanti che nella repub-blica di Salò, segregano alcuni ragazzi, costringen-doli a “giochetti” sadomasochistici e piegandoli ailoro più perversi piaceri, soprattutto sessuali. Ispira-to parzialmente al romanzo del Marchese De Sade,ne conserva la perversa inclinazione alla distruzionedi ogni pudore e alla maniacale cura delle sezioni ri-guardanti sesso e atti di violenza. Il film è una fero-ce satira contro l’assuefazione al potere del tempo(ambientato, il film, nel 1945-46) e a ciò che il po-tere, se esasperato, può raggiungere.

SALÒO LE 120 GIORNATE DI SODOMA

Martedì 10 novembre 2015 • Ore 16,15 - 18,30 - 21,15

Regia: Anton Corbijn (Canada/Germania/Francia 2015)Interpreti: Robert Pattinson, Joel Edgerton,Dane DeHaan, Alessandra Mastronardi.Genere: Biografico/Drammatico. - Durata: 110’

Dennis Stock è un fotografo dell’agenzia Magnumche sogna la copertina su “Life” mentre sopravvivepaparazzando divi dentro salotti esclusivi. Divisotra New York e Los Angeles, un figlio e un’ex mo-glie che gli rinfaccia la latitanza, Dennis è invitatoal party di Nicholas Ray, dove incontra JamesDean, reduce dal successo di “Gioventù bruciata”e segnato dalle riprese de “La valle dell’Eden”. Ilvolto desolato a un passo dal mito, colpisce Dennis

che propone immediatamente a “Life” un serviziosul giovane attore e a Dean di farsi accompagnaredentro la vita. Il rapporto è travagliato ma un viag-gio in Indiana, nella fattoria dello zio Marcus e neiluoghi in cui Jimmy è nato, concilia i malintesi eappronta una bella amicizia, immortalata in un’u-nica fotografia. Costretto da Jack Warner, dispoti-co produttore della Warner Bros, a rientrare a NewYork in occasione della premiere de “La valle del-l’Eden”, Jimmy e Dennis si separano. Di quel breveintervallo che fu la loro relazione, rimangono lefotografie intime ed eterne pubblicate sulle pagi-ne di “Life”.Il lavoro di Anton Corbijn è segnato dalla sua os-sessione per la “cultura giovanile”, la ribellione e ilsuo lento sfumare. Di questo parla “Life” , coglien-do di quella cultura la potenzialità creativa e insie-me il disadattamento, la devianza.

LIFE

Martedì 17 novembre 2015 • Ore 16,30 - 19,00 - 21,15

Regia: Stig Bjorkmann (Svezia 2015)Genere: Documentario. - Durata: 114’Festival di Cannes - sezione Cannes Classic 2015

“Io sono Ingrid e questa è la mia storia”: un nomeche, come Audrey o Marilyn, non ha bisogno delcognome per evocare un immaginario cinemato-grafico leggendario. Per tutta la vita Ingrid Berg-man ha fotografato e filmato la sua vita conser-vando quelle fotografie e quegli home movie co-me se dovesse documentare ogni momento dellapropria esistenza, a se stessa prima ancora che aglialtri. “Era il suo modo di trovare le radici”, dice lafigia Isabella Rossellini in “Io sono Ingrid”: quelleradici che, in un’intervista televisiva, l’attrice sve-

dese diceva di non ritenere necessarie. Dunque ilregista Stig Bjorkmann ha avuto solo l’imbarazzodella scelta nel trovare materiale sul soggetto delsuo documentario, ma ha saputo fare una cernitaoculata e intelligente, riuscendo a costruire comeun puzzle un ritratto ricchissimo e coerente, assaiefficace nell’evocare l’anima, oltre che l’immaginedell’attrice. Oltre alle foto e ai filmini della Berg-man ci sono i film, i backstage, un incantevole pri-mo provino che ce la mostra timidissima e irresi-stibilmente fotogenica, le interviste, le premiazioni(compresi i tre Oscar) e le testimonianze delle per-sone a lei più care. E poi le lettere, innumerevoli,indirizzate al primo marito Petter Lindstrom, ai fi-gli, al secondo marito Roberto Rossellini (memora-bile quella in cui chiedeva al regista mai incontratodi lavorare con lui anche se in italiano lei sapevadire soltanto “Ti amo”), alle amiche di sempre.

IO SONO INGRID

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Page 6: LA BELLA GENTE - TweeBoo.comq ue lid Am ra.I b nof composto da Lennon durante la sua permanenza nel sud della Spagna per le riprese di “Come h ovint l aguer ” diRchar L est r,u

APPUN TAMEN T I

I MARTEDÌ D’ESSAI - OTTOBREAL CINEMA KAPPADUE

Martedì 24 novembre 2015 • Ore 19,00 - 21,15

Regia: Amy Berg (USA 2015)Interpreti: Janis Joplin, Cat Power, Gianna Nannini. Genere: Documentario. - Durata: 115’Presentato alla 72ª Mostra del Cinema di Venezia.

Non c’è un solo amante della musica rock che nonconosca Janis Joplin, eppure, a ben guardare, la suafigura non ha eguagliato il destino d’icona e l’abu-so di tale destino iconografico che è toccato insorte ad altri talenti del rock bruciati anzitempo. Ildocumentario che le dedica Amy Berg, colmandoun vuoto piuttosto impressionante, arriva in unmomento storico in cui il genere è evidentementepiù in auge che mai (“Amy – the girl behind the

nane” di Asif Kapadia e “Cobain - Montage ofHeck”), ma ha se non altro il pregio di allinearsi aquesta differente dimensione delle cose. Realizza-to in accordo e con il supporto della famiglia dellacantante, Janis persegue un tono realmente fami-gliare e intimo, garantendo al ritratto della starscomparsa il massimo rispetto e un briciolo di giu-stizia che andava fatta.C’è un doppio movimento, uguale e contrario, a farda struttura al film: da un lato le immagini di untreno, lanciato finalmente lontano dal luogo diorigine di Janis, dove fu a lungo vittima di bullismoper il suo aspetto non conforme ai canoni di bel-lezza e la sua diversa sensibilità, e dall’altro la let-tura in voice over delle lettere che lei spediva a ca-sa (“Dear family”), in cerca di approvazione per isuoi successi e soprattutto in cerca di affetto, sem-pre, ovunque, disperatamente.

JANIS

Un profondo ringraziamento agli iscritti del Cineforum che ogni anno rinnovano la loro fiducia e contribuiscono conla loro presenza e partecipazione alla crescita e alla diffusione della cultura a Verona.Il sostegno degli spettatori è essenziale per garantire alla città e alle generazioni a venire familiarità e comprensionedel linguaggio cinematografico che appartiene di diritto alle 7 Arti!Gli obbiettivi rimangono gli stessi, divertire, riflettere ed emozionare selezionando film della corrente stagione.Accanto al cineforum arricchiscono l’offerta rassegne parallele che comprenderanno restauri, film in lingua originalee film d’essai.

Ecco elencati in ordine di voto e di gradimenti i dieci film della stagione precedente più apprezzati:

1 - LA TEORIA DEL TUTTO di James Marsch (G.B. 2014)

2 - WHIPLASH di Damien Chazelle (USA 2014)

3 - SUITE FRANCESE di Saul Dibb (G.B./Germania 2014)

4 - TORNERANNO I PRATI di Ermanno Olmi (Italia 2015)

5 - THE IMITATION GAME di Morten Tyldum (G.B. 2014)

6 - STILL ALICE di Rchard Glatzer, Wash Westmoreland (USA 2014)

7 - IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone (Italia 2014)

8 - TIMBUKTU di Abderrahmane Sissako (Mauritania/Francia 2014)

9 - PRIDE di Matthew Warchus (G.B. 2014)

10-11 - ex aequo ANIME NERE di Francesco Munzi (Italia 2014) e ST. VINCENT di Theodore Melfi (USA 2014)

RISULTATI DEL QUESTIONARIOSTAGIONE 52ª - 2014/2015

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