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LA SCATOLAMAGICA
La GIOSTRA mensile Direttore: Franco Miano
Direttore responsabile: Fabio Zavattaro Redattore capo: Anna Peiretti
Editore: Fondazione Apostolicam ActuositatemGrafica: Zazì - Torino
Stampa: Arti Grafiche srl - Pomezia (Roma)
Aut.tribunale n.13598 del 27-11-1970
Pubblicazione associata all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)
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SUMATRA Indiana Tont e Bob-Robot sono arrivati nell’isola diSumatra, la sesta più grande del pianeta. Qui ci sonomolti vulcani, attenzione. C’è molto fumo! Fermatevi su
Sumatra e giocate insieme a loro; sarà molto divertente!
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IL FRULLINO Era il cimale di un albero, è diventato uno strumento utile per tra-sformare il latte in formaggio. Scoprite di che si tratta comincian-do con l’indovinello di Roberto Piumini. Dov’è? Al Museo dellePalafitte del Lago di Ledro. Per approfondire www.lagiostra.biz
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LA SCATOLA DI POP CORN (INSERTO DA STACCARE) Avete in programma una serata al cinema? Costruite la scatolaper i vostri pop corn, da gustare comodi in poltrona. Perché no?Pop corn anche davanti ad un film in TV!
LA SCATOLA MAGICAMagia del movimento, magia delle storie… Inventate unapiccola storia o copiate quella che preferite ascoltare.
Potete usare anche una striscia di carta bianca, volendo, perrealizzare il vostro film. Sostenete il bambino nel lavoro; la
proiezione, alla fine, incanterà tutti!
10CINEMA In platea non è ancora sceso il buio, lo schermo è bianco.Fra poco inizierà il film e Giò è molto contento di vedere lenuove avventure del suo personaggio preferito. Chissà quan-
te esperienze al cinema, anche per il vostro bambino, vero?
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PERCHÉ IL FENICOTTERO STA SU UNA GAMBA SOLA?Che posa curiosa! Dalla domanda di un bambino alle spiegazioniscientifiche, per rendere sempre più ampie le sue conoscenze.Perché non provare a piegare una gamba quando ci si sente stanchi?
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USEO
VALLOTTON Gli alberi di questo artista svizzero sembrano in movimen-to; quanto vento! Per scoprire un altro grande artista e isegreti della sua arte, per imparare questo effetto artistico
si può anche consultare il sito www.lagiostra.biz
COME
ARTE
ALCINEMA
ZIA SCUOLA La scuola è una simpatica zia che aspetta i bambini con la portaaperta, pronta ad accoglierli tutti. Sì, noi siamo il SÌ di scuola! Per voi la canzone in formato MP3 in www.lagiostra.biz
CANZONILU
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Ti piace il cinema?
Anche a me!
3UN FILM A COLORI Che invenzione il cinema! Una storia per conoscerne leorigini, dai primi esperimenti dei fratelli Lumière alla
straordinaria intuizione di Georges Méliès che colorò lepellicole. Fu così che nacque il film a colori! Leggete la storiaal bambino, ne resterà affascinato. Scaricate dal sitowww.lagiostra.biz (percorso bambini) i disegni da colorare.
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ANDE STORIA
26SOLE Quanta meraviglia nello spettacolo della creazione! Il sole porta laluce del giorno; un testo essenziale, ricco di senso e qualche giocoper aiutare il bambino a interiorizzare la sua scoperta. Lasciate che
sperimenti il suo potere creativo, lavorando al collage sulla fotografia.
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sommario (per i grandi)
30Mandateci i vostri disegni, le lettere, le mail! La Giostra sarà più ricca!
Ricordate sempre, l’indirizzo mail è [email protected]
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– Buio in sala! Al Gran Caffè di Parigi nessuno sapeva cosa stesse accadendo quella sera,
ma tutti avevano ricevuto un biglietto d'invito per un evento speciale. Anche George era lì.
Lui era un mago di professione; si esibiva ateatro. Creava mille tipi di trucchi: facevascomparire le colombe dentro al suo cappello,indovinava i pensieri dei suoi spettatori,tagliava in due il corpo della sua assistente(per finta, naturalmente!). Ma quella seraassistette all’illusione più grande che avessemai visto: delle persone si muovevano dentroun telo bianco. Uno specchio? Una fotografia? Un quadroanimato?Si vedevano operai che uscivano da unafabbrica e sembrava che entrassero
nella sala.Gli spettatori erano senza paroledallo stupore: – Ooooohhh.
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Louise, uno dei due fratelli Lumière, quando siaccesero le luci, disse a gran voce: – Signori, ecco il cinematografo! – e giù applausi.Quei due fratelli avevano proprio inventato unamagia spettacolare.Tutte le sere, dopo i suoi spettacoli di prestigio,George andava a vedere le proiezioni dei Lumière.Al buio, davanti a quel telo, vide un treno che arri-vava ad una stazione che per poco non investivatutti; si divertì guardando un monello che faceva idispetti a un signore che innaffiava un giardino;seguì la colazione di un bambino con i suoigenitori...– Bello il cinematografo – si disse una notte,tornando a casa – magari l’avessi inventatoio... Avrei di certo lasciato tutti a bocca apertacon i miei trucchi... Chissà quali storie potreiraccontare con una macchina del genere...
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Le proiezioni dei fratelli Lumière erano più interessanti di qualsiasi altrospettacolo, ma, dopo averne viste tante, a lui sembrava che si assomi-gliassero tutte. Mancava qualcosa.Le risate? La paura? Le lacrime? Forse dovevano far nascere più emozioninegli spettatori... forse dovevano raccontare delle storie, mostrare deipersonaggi che facevano imprese mirabolanti, proprio come quelle cheviveva lui quando stava sul palcoscenico del suo teatro.Un giorno, finalmente, si realizzò il suo sogno: George riuscì ad acquistareun cinematografo.Cominciò subito a registrare scene ridicole, paurose, avventurose.Aveva inventato perfino una storia in cui una piccola astronave arrivavaproprio in faccia alla luna!Ma qualcosa ancora non andava... Che cosa mancava?
Una sera, in palcoscenico, mentre stava nascondendo sottoun fazzoletto una margherita bianca, ebbe l'idea. Tirò
su il fazzoletto e la margherita era diventata rossa.– Ooohhh – fecero tutti i suoi spettatori stupiti
per il trucco.I colori! Le sue storie avevano bisogno deicolori.Le immagini che aveva visto dai fratelliLumière e che lui aveva creato erano belle,ma spente, grigie, poco luminose.Corse a casa e tirò fuori i pennelli. Aprì il
tubetto del rosso, del giallo e del blu e cominciòa dipingere la pellicola.
Stava facendo una vera magia: le immagini eranofinalmente colorate.
Quella sera George inventò il cinema a colori.
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VEDI? Il pittore rappresenta un prato fiorito e degli alberi all'orizzonte. È una giornatanuvolosa e il vento scuote le cime delle piante. Sembra quasi sentirlo soffiare, da destraverso sinistra, visto che gli alberi sono piegati tutti in quella direzione.
WWW.LAGIOSTRA.BIZ VUOI CONOSCERE MEGLIO FELIX E LASCIARTI ISPIRARE DALLA SUA ARTE? VAI SUL SITO
TI PIACE QUESTO QUADRO?L’ha dipinto Felix Vallotton, un pittore svizzero che amavamolto disegnare i paesaggi della natura. Voleva spessorappresentare la potenza del vento, tanto forte da far piegaregli alberi. Guardando i suoi quadri sembra quasi di sentirel’aria che soffia.PROVA ANCHE TU… a far soffiare il vento sui tuoi dipinti...
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ALCINEMA
È il giorno della prima visione: oggi è uscito l’ultimo film del personaggio dei cartoni animatipreferito da Giò. È andato al cinema con il papà, ma in platea ci sono tutti i suoi amici. Qualcuno ha già indossato gli speciali occhialini per vedere il film in 3D. «Quando inizia il film?», chiede un bambino nell’atrio. «Prendi il tuo posto. Fra pochi minuti insala scenderà il buio; sarà il segnale che il film ha inizio», spiega la maschera del cinema. «Dai, papà, andiamo: il film comincia!», dice Giò al papà.
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PIZZA
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BIGLIETTO
MASCHERA
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GUARDA ANCHE TU IL FILM, CON GIÒ. SCOPRI QUANTE COSE CI SONO NEL CINEMA E IMPARA I LORO NOMI.
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IN SALA IL BUIO SCENDE,LO SCHERMO S’ACCENDE!
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LUCI
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OCCHIALI 3D
POP CORN
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CHE COSA SERVE:
• UNA STORIA
• UNA SCATOLA DA SCARPE
CON DUE FORI SU ENTRAMBI I LATI LUNGHI
• TEMPERE
• PENNELLO
• UNA STRISCIA TAGLIATA DA
UNA BUSTA TRASPARENTE
• PENNARELLI INDELEBILI
• SCOTCH
• DUE BACCHETTE DI LEGNO
• DUE BULLONI DEL DIAMETRO DELLE BACCHETTE
• COLLA VINAVIL
LA SCATOLA MAGICA
2Infila le bacchette nei fori in alto,fissa con lo scotch le due estremitadella striscia, poi infila le bacchettenei fori in basso.
Colora un paesaggio di sfondoall’interno della scatola, poi coni pennarelli indelebili disegna lesequenze della tua storia sullastriscia trasparente.
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3Avvolgi la striscia trasparente sulla bacchettadi sinistra, incolla i bulloni in corrispondenzadei fori. Per guardare il tuo film avvolgi lastriscia alla bacchetta di destra.
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che cos’è?Frullino, Età del bronzo (4000 anni fa)
dov’è?Al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro (Trento) Grazie a Chiara Veronesi e Romana Scandolari per la collaborazione.
Il museo delle cose possibiliILM
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Questo strano oggetto era, in origine, la parte più alta diun albero. Divenne poi un attrezzo per fare il formaggio. Il latte appena munto veniva fatto coagulare aggiungendoun po’ di caglio. Con il frullino si lavorava l’impasto ottenuto (cagliata)per separare la parte liquida (siero) dal formaggio.
Per sapere come si fa il formaggio e con quali strumenti, vai sul sito WWW.LAGIOSTRA.BIZ
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ini che cos’è?
Cos’è, il grattino adatto a grattarela schiena alla famiglia Pruritoni?O un martello fatto per picchiaresu chiodi messi in varie direzioni?
O forse è un ombrello del paesedove non piove mai, ma proprio mai?
O è il bastone a diverse presedi cinque vecchi amici di Shangai?
Niente di tutto ciò: il bastoncinoserviva, molto, molto tempo fa,
per il paziente frullo latticinoche produceva... Forza, chi lo sa?
È il frullino!
Il latte si trasforma in...Colora solo gli alimenti che derivano dal latte
Sei stato al Museo?Hai visto qualcosa di veramente curioso?
Segnalaci l ’oggetto e lo vedrai su La Giostra! [email protected]
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PERCHÉ
IL FENICOTTERO STA SU UNA GAMBA SOLA?
I FENICOTTERI RIPOSANO SU UNA ZAMPA SOLA PERCHÉ COSÌ REGOLANO MEGLIO LA TEMPERATURA DELCORPO; LO FANNO SOPRATTUTTO QUANDOSONO NELL'ACQUA. SE SI APPOGGIASSERO SU ENTRAMBE LE ZAMPE, L'ACQUA RAFFREDDEREBBE IL LORO CORPO
MOLTO DI PIÙ.
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Gli studiosi hanno dato diverse spiegazioni a questo comportamento.Una è che il fenicottero stia su unagamba sola per conservare il calore e l’energia del corpo. Alternando legambe, infatti, può riposarsi e favorire la circolazione del sangue. Soprattuttoquando il fenicottero è in piedi in acquafredda, il cuore è costretto a pomparepiù sangue per mantenere entrambe le gambe calde. Così, mettendo unagamba più vicino al corpo, il fenicotteronon deve affaticarsi per restare caldo.E poi, il fenicottero ha zampe lunghe e sottili, quindi facilmente stancabili;non potendosi sdraiare, riposa prima una zampa e poi l’altra.
UNA DIETA... COLORATAIL FENICOTTERO COSTRUISCE
UN CUMULO DI FANGO COME
NIDO; LÌ POSA IL SUO UOVO.
BECCO A BANANAI FENICOTTERI HANNO ILBECCO A FORMA DI BANANAE INFILANO LA TESTA NELL'ACQUA IN MODO CHELA PARTE SUPERIORE DELBECCO SIA SOMMERSA.QUESTA PARTE È PIENA DI PICCOLI FORI CHE SERVONO COME SETACCIO PER IL CIBO.
I FENICOTTERI SI NUTRONO
DI ALGHE, CROSTACEI
E MOLLUSCHI. QUESTI ULTIMI, DAL COLORITO
ROSSO-ARANCIO, DANNO AL
FENICOTTERO ROSA QUELLA BELLISSIMA
TINTA.
INCREDIBILE!
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Venne il sole e spuntò il giorno.
Non appena apparve la prima alba Dio disse:
«Così il giorno si alternerà alla notte...».
Creo i raggi del sole; incollo sulla foto fili dorati.
Ma il bello doveva ancora venire...
GUARDA CON ATTENZIONE LA CASA DI GIORNO E DI NOTTE. IN OGNI SCENA CI SONO DUE ELEMENTI SBAGLIATI; CERCHIALI CON UNA MATITA ROSSA.
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GUARDA CHE BEL CIELO! È IL MOMENTO DEL TRAMONTO, QUANDO IL SOLE VA A DORMIRE. COLORA CON I PASTELLI ARANCIO, NERO, ROSSO E GIALLO.
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PAROLE COLORATE
IL MIO ALBERO HA TANTI FRUTTI, diFederico Salmassi, Cornaredo (Mi)
A MATITA, dalla piccola Serena Balla, Saluissola (Bi)
GRAZIE, QUELLA DELLA STAFFETTADELL’ABBONAMENTO È UN’IDEASTRAORDINARIA! SALUTI A MARTA GIOELE FOSCHI(FORLÌ) E BENVENUTA A GAIA NALDI!
Marina Bolgiani dice “W L’UVAD’AUTUNNO”, da Codogno (Lo)
LE MIE MANINE SUL FOGLIO...Nadia Ritorto (Catanzaro)
LE IMPRONTE ALLAPARMEGGIANI, COMEINSEGNAVA A COMEARTE! Complimenti aDario e Chiara Benossi,Muggia (Ts)
HO DISEGNATO MIA MAMMA CHE MILEGGE UN LIBRO…BRAVO a Francesco Lupi, Palestrina (Roma)
UN CARO SALUTO da Daniela Rosso CHE LEGGE SEMPRE LA GIOSTRA
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On line i disegni da colorare della storia UN FILM A COLORI, la scheda dell’arte di VALLOTTON(A COME ARTE), notizie sull’uso del frullino del Museodelle Palafitte, la canzone ZIA SCUOLA in MP3.In PERCORSO INSEGNANTI i progetti didattici sui contenuti di questo numero, articoli di approfondimento, laboratori.Download gratuito dei materiali didattici agli abbonati digitando il codice
In questo numero de La Giostra, speciale sul cinema,tante idee per approfondire le attività di W La Giostra!
Per richieste su come condurre il lavoro didattico o segnalazioni [email protected]
www.lagiostra.biz
LE GRANDI STORIE de LA GIOSTRA sono su
UPPA, un PEDIATRA per AMICOÈ il bimestrale per genitori che trovi negliambulatori dei pediatri convenzionati con
il Servizio Sanitario Nazionale.www.uppa.it
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VUOI ABBONARTI? LE LETTERE DEI GENITORI
LA LETTERA DEI GENITORILA GIOSTRA·Via Aurelia, 481·00165 ROMA·[email protected]
C’è qualcosa che, in natura, ti affascina in modo parti-colare? C’è qualcosa che giudichi particolarmente belloe prezioso? Il tramonto, una pianta, un animale curio-so? Oppure, la rugiada, una sorgente, una montagna?
Regolamento: Età dei partecipanti: da 2 a 7 anni compiuti.Concretamente lo scatto fotografico può essere effettuato dall’adulto, nelrispetto delle indicazioni del bambino. La fotografia deve pervenire in for-mato elettronico a [email protected], oppure su supporto elettroni-co (CD) tramite posta a La Giostra, Via Aurelia 481, 00165 ROMAOccorre segnalare nome, cognome, indirizzo, numero di telefono ed età delbambino partecipante.
Per le scuole partecipanti. Segnalare la scuola, la sezione, l’indirizzo, oltreal numero di telefono dell’insegnante referente. È possibile partecipare con lafotografia di sezione.
La scadenza per l’invio delle fotografie è il 6 APRILE 2011.Verrà estratta tra tutti i partecipanti una fotografia; l’autore riceverà in pre-mio un abbonamento a La Giostra. Una giuria di esperti del mondo dell’infan-zia sceglierà la fotografia più bella e significativa. Più dell’elemento tecnicofotografico, sarà premiata la capacità del bambino di scovare e riconoscere labellezza nascosta nella natura. Il vincitore vedrà pubblicata la sua fotografiasu La Giostra e riceverà in premio un plico di libri per bambini.
CONCORSO
Gent.ma Maria Antonietta, ho un bambino di tre anni, si chiama Matteoed è un vostro appassionato lettore. Sono preoccupata perché non diceancora parole o frasi chiare, anche se si fa capire a gesti senza problemi.Ha iniziato da poco la Scuola dell'Infanzia ed è contento. La sua sorel-lina a diciotto mesi diceva frasi intere e ben formate. Io ho sempre que-sto pensiero fisso: perché non parla? Le maestre e il pediatra dicono chebisogna attendere ancora un po’ per vedere se il contatto con gli altri bam-bini lo stimolerà. Il suo sviluppo è normale, (…) e ha anche effettuatoun test dell’udito. Ho timore che per questi problemi di linguaggio possavenir preso in giro, non compreso. Come posso aiutarlo?
Roberta P. (mail)
Carissima Roberta,ogni bambino ha un ritmo di sviluppo proprio, allora è meglio nonfare paragoni fra fratelli. Le ricerche ci dicono che molti bambinihanno ritardi di linguaggio e che sono proprio i maschietti a mani-festare maggiormente questa problematica. Poiché il pediatra haescluso problemi dell’udito e di articolazione dei suoni, sicuramentel’esperienza scolastica aiuterà Matteo ad esprimersi meglio. Per moltibambini è soltanto la pigrizia a spingerli nella comunicazione consoli gesti. È possibile che Matteo sia ancora in una fase di osservazio-ne, che stia interiorizzando un patrimonio di vocaboli che non riesceancora a pronunciare correttamente. A scuola comunque sarà costrettoa trovare altre modalità espressive, se vorrà farsi capire. Pronunciarecorrettamente le parole è più necessario di quanto lo sia in famiglia,dove il gesto sostituisce i vocaboli. La narrazione di storie, la lettura di libri, lo scambio verbale con gliadulti e i bambini, le canzoni e le filastrocche accompagnate dai gesti,piuttosto che la televisione (mezzo che predispone ad un ascolto pas-sivo), sono elementi che possono aiutare lo sviluppo del linguaggio;i bambini apprendono nell’interazione affettiva e per imitazione.Porsi in un atteggiamento di ascolto del piccolo, senza interromper-lo per correggerlo, ripetendo le parole che lui non pronuncia bene,non pretendendo che le riproduca; mantenere il contatto oculare perattirare la sua attenzione, stimolare il tuo bambino ad usare le parolegiuste quando chiede qualcosa, anche se hai compreso bene i suoigesti… saranno tutti fattori di aiuto. È utile anche la riformulazionedelle frasi e delle parole che il bambino verbalizza, così come l’am-pliamento delle frasi essenziali. Dimostrategli che avete fiducia in lui,sottolineando i progressi e le conquiste in altre dimensioni (autono-mia e gioco). Se entro il primo anno di Scuola dell'Infanzia nonnoterete grandi cambiamenti sarà necessario chiedere il parere di unlogopedista. Saluti al nostro piccolo lettore!
M. Antonietta SimeoliInsegnante di scuola materna e consulente familiare
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