Le due vie dell’OA:
1. La via verde: deposito negli archivi aperti (IR o disciplinari) - [dati Sherpa/RoMeo]
2. La via d’oro: pubblicazione in riviste OA – riviste in DOAJ e strumenti per la creazione di riviste OA
Attenzione alla via rossa!
Italy 82
World: 2800
http://www.righttoresearch.org/
This problem is invisible, but it slows innovation, kills curiosity and harms patients.
Vantaggi dell’Open Access• per gli autori: maggiore visibilità e impatto per i propri lavori (fino al 300%
in più in certe aree disciplinari); possibilità di nuove metriche di valutazione dell’impatto alternative all’Impact Factor;
• per i ricercatori: maggiore facilità di accesso ai dati e ai risultati della ricerca rispetto agli articoli accessibili solo a pagamento; possibilità di sfruttare appieno nuove tecnologie quali il text-mining e il data-mining;
• per le biblioteche: possibile risposta alla crisi dell’aumento vertiginoso dei prezzi degli abbonamenti, che, parallelamente alla diminuzione dei budget, riducono sempre più il numero dei titoli che è possibile offrire agli utenti;
• per le Università:– maggiore visibilità per i propri ricercatori;– possibili economie di scala sui costi degli abbonamenti;– razionalizzazione dell’anagrafe della ricerca se collegata all’archivio istituzionale
[link interno alla pagina IR]• per gli editori: maggiore impatto, visibilità, usabilità, e di conseguenza
maggiori indici di citazione• per gli enti di finanziamento: maggiore ritorno sugli investimenti garantiti
dalla massima disseminazione dei risultati della ricerca (cfr. la Raccomandazione 2006 dell’OECD, Organization for Economic Cooperation and Development)
16.000 documenti ad accesso aperto
Un piccolo mondo… imperfetto
Copyright• La cattiva abitudine a
cedere i diritti a terze parti
• La perdita del capitale intellettuale
• La mancanza di consapevolezza sul costo delle risorse elettroniche (tanto paga qualcun altro…)
• L’equivoco di fondo: si trova tutto su Google…
Valutazione• Scientometria?• Le differenze tra aree
disciplinari• Il perverso meccanismo
dell’IF• I monopolii commerciali• L’incapacità ci
comprendere le potenzialità degli strumenti OA per la valutazionePiccolo mondo [Small World] di David Lodge,
tradotto in italiano con il titolo di “Il professore va al congresso”
500 editori acconsentono all’uso del layout editorialedi cui 350 senza condizioni!
Editoria italiana: 25 editori di cui 20 permettono OA
Le tre viste della licenza CC:- per utente finale - uso legale- per utente macchina
Metadato RDF
Il codice XMLgenera il marchiettoCC che accompagnala risorsa
Selezione della licenza sullabase di criteri scelti dall’autore
Mondo OA e bibliometria• Nel mondo Open Access stanno nascendo iniziative e progetti che
interessano il campo della "bibliometria" dove si stanno sperimentando soluzioni alternative al tradizionale IF Impact Factor
• Da qualche tempo i servizi Web stanno mettendo in discussione il predominio non solo degli strumenti dell’ISI ma dello stesso IF
• Nascita di nuovi indicatori: Eigenfactor, H-Index e strumenti per il calcolo su Google Scholar
• Se gli indicatori generati dall’autore sono le citazioni, quelli generati dai lettori sono i dati sull’utilizzo che possono essere raccolti tramite server web e linkresolver logs.
• Indicatore bibliometrico quantitativo di nuova generazione è l’Usage Factor UF, complementare e non sostitutivo a fattori di impatto tradizionali o alternativi all’IF.
• nuovi strumenti e/o progetti per l’analisi citazionale nell’ambiente Web, tra cui il Web Impact Factor (WIF) e per l’analisi statistica dei log e dei dati, che si riconducono alla nuova scienza nota come metrica del web o Webometrica.
Il ruolo che il mondo dell’Open Access può avere nell’ambito della valutazione della ricerca riguarda la possibilità di sottoporre a giudizio anche materiali non tradizionali e di elaborare nuovi indicatori bibliometrici da affiancare a quelli attualmente in uso
cattive abitudinigenerano danni economici al sistema
• Le due culture del mondo accademico– Mondo STM: l’articolo pubblicato su riviste con IF– Mondo delle scienze umane, giuridiche e sociali: il testo
come prodotto editoriale utile alla valutazione• In entrambi i mondi e per entrambi i prodotti vi è una
cessione esclusiva dei diritti a soggetti estranei– Il fenomeno delle monografie di nicchia
• Ruolo delle University Press• Attenzione alle vie dell’OA: verde, oro, rossa, nera…• Il copyright è un falso problema o forse un “falso
“presupposto”– presupposto di colpa o eccesso di potere? ;-)
• Il nodo critico è sempre la VALUTAZIONE
Due i partner italiani: CASPUR e INIST-CNR
La Commissione europea, sulla scia di quanto avvenuto negli Stati uniti, raccomanda agli stati membri di adottare un approccio efficace affinché “sia assicurato un accesso aperto alle pubblicazioni prodotte nell’ambito di attività di ricerca finanziate con fondi pubblici quanto prima possibile, preferibilmente subito e comunque non più di sei mesi dopo la data di pubblicazione e di dodici mesi nel caso delle pubblicazioni nell’area delle scienze sociali e umane”. L'obiettivo è rendere accessibile, entro il 2016, il 60% degli articoli scientifici su ricerche finanziate con fondi pubblici europei.
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:194:0039:0043:IT:PDF
L’Open Access è legge anche in Italia
• DECRETO-LEGGE 8 agosto 2013, n. 91• Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il
rilancio dei beni e delle attivita' culturali e del turismo. (13G00135) (GU n.186 del 9-8-2013 )note:Entrata in vigore del provvedimento: 10/08/2013.Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 7 ottobre 2013, n. 112 (in G.U. 08/10/2013, n. 236).
• Art. 4 Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo delle biblioteche e degli archivi e per la promozione della recitazione e della lettura.
• Commi 2 e 3• http://www.unipd.it/ilbo/content/l%E2%80%99open-
access-e-legge-anche-italia• http://leo.cilea.it/index.php/vedianche/article/view/9418
L’Open Access è qualcosa di più che soltanto il futuro di libri e periodici,
Ma è il futuro stesso della comunicazione scientifica. E’ anche il futuro dell’istituzione e delle sue prassi,
poiché lo status quo è stato fortemente messo in discussione.
Magari questo spiega perché le idee provenienti dall’Open Access siano dibattute
in modo così vigorosoe il terreno sia così controverso
CANADA: Open access - promises and challengesLeslie Chan, 03 May 2009