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2014/2015 1
LICEO SCIENTIFICO
ISTITUTO PROFESSIONALE DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016/2017 – 2017/2018 - 2018/2019
Anno di riferimento 2017/2018
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SOMMARIO
Premessa
1- L’Istituto di Istruzione Superiore Jacopo da Montagnana 1.1 - Storia dell’Istituto 1.2 – Mission dell’Istituto
1.3 – Le risorse
1.4 – Corresponsabilità educativa (allegato 1)
1.5 – L’organigramma dell’Istituto
2 – Piano dell’offerta formativa: PECUP e Quadri orari (c.14/107)
2.1 – PECUP (Profilo educativo culturale e professionale) e quadri orari dei Licei
PECUP Opzione Liceo scientifico
PECUP Opzione Scienze Applicate 2.2 – PECUP e quadri orari dell’Istituto Professionale dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
3 - Piano risorse docenti organico dell’autonomia (allegato 2)
4 - Piano risorse personale ATA (allegato 3)
5 - Piano della formazione docenti e ATA 6 – Piano di miglioramento (allegato 4)
7 – Ampliamento dell’Offerta Formativa per il triennio
7.1 - Ampliamento dell’offerta formativa a.s. 2017-18
7.2 – Centro Sportivo Scolastico
8 – L’obbligo di istruzione
8.1 – Contesto e metodo dell’obbligo di istruzione
8.2 – Competenze da acquisire al termine del biennio comune 8.3 – Certificazione ed acquisizione delle competenze di base
9 – L’area didattica
9.1 – Obiettivi formativi
9.2 - La pianificazione didattica
9.3 – La valutazione
9.4 – Criteri di valutazione
9.5 - Criteri di valutazione del comportamento 9.6 - Attribuzione del credito scolastico ai fini della determinazione del voto dell’Esame di Stato
10 - L’integrazione degli alunni
11 – L’orientamento scolastico in entrata e in uscita
11.1 – Orientamento in entrata
11.1.2 – Accoglienza ed orientamento classi prime
11.2 – Orientamento in itinere
11.3 – Orientamento in uscita
12 - L’Alternanza Scuola- Lavoro 12.1 - Alunni diversamente abili 12.2 – La cultura della sicurezza
13- Viaggi e visite di istruzione; vacanze-studio
14 – Integrazione con il territorio – reti
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15 - Piano fabbisogno infrastrutture e materiali
16 - Piano Nazionale Scuola Digitale – PNSD (c.57 e c. 59/107)
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Premessa
La legge 107/2015 ha dato una nuova formulazione al vecchio POF. La legge richiama
quanto già previsto dal decreto 275 del 1999; l’elemento innovativo è costituito dall’istituzione di
un “organico dell’autonomia”. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è ”il documento
base che definisce l’identità culturale e progettuale della scuola e chiarisce la progettazione
curricolare, extracurricolare e organizzativa”. Viene aggiornato annualmente entro il mese di
ottobre, sulla base di esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità
scolastica ed extrascolastica.
La nuova offerta formativa così come delineata dalla legge 107, sarà caratterizzata da
attività di consolidamento, potenziamento, sostegno, organizzazione e progettazione per il
raggiungimento degli obiettivi formativi.
1 – L’Istituto di Istruzione Superiore Jacopo da Montagnana
Nel triennio 2016-2017, 2017-2018, 2018– 2019, l’offerta formativa dell’Istituto di Istruzione Superiore Jacopo da Montagnana è costituita dai seguenti indirizzi:
• LICEO SCIENTIFICO
• LICEO SCIENTIFICO – OPZIONE SCIENZE APPLICATE
• ISTITUTO PROFESSIONALE DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E
L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA con le articolazioni: ENOGASTRONOMIA (opzioni: Cucina, Prodotti dolciari artigianali e industriali), SERVIZI DI SALA E VENDITA, ACCOGLIENZA TURISTICA
CONTATTI:
Presidenza e uffici: via Luppia Alberi, 5
TELEFONO: 0429 800198 / 81650. FAX. 0429 82289. Succursale via Adua : 0429 81514
MAIL:[email protected]; [email protected];
SITO INTERNET: www.jacopodamontagnana.gov.it
ORARIO SEGRETERIA per il pubblico: da lunedì a sabato dalle 11.00 alle 13.00
IL DIRIGENTE SCOLASTICO RICEVE SU APPUNTAMENTO
Il comune di Montagnana è servito da: COLLEGAMENTI
• Ferrovie dello stato: linea Monselice Mantova, orari in www.trenitalia.com • Autobus di linea SITA – Padova, http://www.fsbusitalia.it/ • Autobus di linea FTV – Vicenza, orari in http://www.ftv.vi.it/
• Autobus di linea ATV – Verona, orari in http://www.atv.verona.it/
SEDI
• Sede centrale (classi liceo scientifico e triennio alberghiero): via Luppia Alberi, 5, tel.
0429/800198
• Sede con laboratori Ist. Alberghiero (classi biennio alberghiero): via Adua, 7, tel.
0429/81514
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1.1 – Storia dell’Istituto
L'Istituto Scolastico Superiore Jacopo da Montagnana nasce nel 1999 dall’unione di cinque diverse scuole: • l’Istituto Tecnico Commerciale, istituito il 1° ottobre 1974 come Sezione staccata
dell’I.T.C.G.S. “J. F. Kennedy” di Monselice;
• il Liceo Scientifico, nato nell’a.s. 1992/93 come sezione staccata del Liceo scientifico “G.
Ferrari” di Este; • l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, nato nel 1987
come sede coordinata dell'Istituto Alberghiero “Pietro d’Abano”;
• l’Istituto Professionale Statale Agro-Ambientale, nato negli anni ’50 come scuola di
avviamento al lavoro nei settori dell’agricoltura e della meccanica. Nel 1973 al corso professionale di “Meccanica agraria” (biennale) viene affiancato il corso quinquennale di “Agrotecnico” con diploma di maturità. La scuola è intitolata al Conte Vettor Giusti
del Giardino e conserva la sua autonomia fino all’anno scolastico 1989/90, anno in cui diventa sede coordinata del “San Benedetto da Norcia” di Padova;
• l’Istituto Tecnico Industriale, la cui sede a Montagnana viene istituita all’inizio dell’anno scolastico 1964-1965, alle dipendenze dell’I.T.I. “G. Marconi” di Padova.
Nel tempo i corsi agrari e tecnici si sono esauriti ma l’Istituto ha sviluppato: l’indirizzo liceale
con l’articolazione “Scienze applicate” e l’indirizzo alberghiero con l’opzione “Prodotti dolciari
artigianali e industriali”. Ai sensi della C.M. n.313 del 12/11/80, con il D.P del 23 agosto 2000, l’Istituto prende il nome di Istituto di Istruzione Superiore "Jacopo da Montagnana".
1.2 - Mission d’Istituto
L’offerta formativa dell’Istituto trova nei seguenti principi i valori comuni da condividere e da diffondere: UGUAGLIANZA
Il servizio scolastico deve favorire il pieno e armonico sviluppo della persona umana, nel
rispetto della coscienza morale e civile degli alunni. Nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti le condizioni socio- economiche, psicofisiche, di lingua, sesso,
etnia, religione, opinioni politiche.
PARTECIPAZIONE ED AGGREGAZIONE
Tutte le componenti della scuola sono chiamate alla partecipazione attiva e democratica alla
vita dell’Istituto attraverso gli Organi Collegiali, di progetti e attività orientati a valorizzare i
rapporti relazionali, socio-culturali degli alunni. Particolare attenzione è posta alla creazione
di rapporti umani e di crescita culturale fra gli studenti, i docenti e le famiglie.
LEGALITÀ E TRASPARENZA
Le scelte e gli atti dell’Istituto sono improntati a criteri di equità, obiettività e di chiarezza nell’informazione.
PROMOZIONE DELLA PERSONA
La persona è concepita nel rispetto e nella valorizzazione nei suoi aspetti psico-fisici,
socio-affettivi, culturali e professionali.
1.3 - Le risorse La scuola deve dotarsi di tutti gli strumenti e dotazioni didattiche al passo con i tempi ai
fini di una puntuale e più completa produttività del lavoro scolastico: si sollecita quindi un uso continuativo e responsabile degli stessi in spazi adeguati. Le risorse sulle quali può fare affidamento la scuola sono umane e professionali, tecniche ed economiche.
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RISORSE TECNICO-STRUTTURALI
Le sedi degli istituti che compongono l’I.I.S.”Jacopo da Montagnana” dispongono delle
seguenti strutture:
• biblioteca sede centrale
• palestra • campi sportivi all’aperto (calcio, pallavolo e atletica) • rete wireless nelle due sedi
• due laboratori di informatica con collegamenti via cavo alla rete internet
• laboratorio di fisica
• laboratorio di scienze e chimica • laboratorio di servizi enogastronomici: settore cucina
• laboratorio di servizi enogastronomici: settore sala e vendita
• laboratorio di servizi di accoglienza turistica • aula robotica
• in entrambe le sedi tutte le aule sono dotate di LIM
RISORSE ECONOMICHE
La scuola, per garantire il mantenimento e il rinnovamento delle strutture didattico-
educative, promuove, nel pieno rispetto della normativa vigente, le diverse iniziative tendenti a
reperire risorse economiche. Il contributo volontario versato dalle famiglie, all’atto dell’iscrizione, comunque sostenibile,
viene utilizzato per l’arricchimento culturale e formativo degli alunni.
RISORSE UMANE
Il fattore umano è costituito dal Dirigente Scolastico, dai docenti, dal personale non
docente, dai genitori e dagli alunni; fondamentale è la coscienza e la consapevolezza che tutti sono necessari al raggiungimento del successo formativo di ogni ragazzo e ogni ragazza. La
professionalità di tutti coloro che operano nella scuola è fondamentale perché sia garantito ad ogni alunno la possibilità di raggiungere il successo formativo.
Il Dirigente Scolastico opera quindi il coordinamento di tutte le risorse in un’ottica di leadership
educativa.
Il docente agisce come educatore, con la consapevolezza della necessità del continuo
aggiornamento didattico e pedagogico. Il personale non- docente affronta con impegno le proprie mansioni, con responsabilità e spirito di collaborazione. I genitori si impegnano a seguire costantemente le attività scolastiche per essere debitamente informati ai fini di una migliore partecipazione e di una più completa formazione dei giovani in piena armonia con le altre componenti. Gli alunni imparano a sviluppare la coscienza che la scuola è un servizio erogato su loro richiesta: di qui la necessità sia di assumere la consapevolezza che la scuola sta svolgendo una attività finalizzata all’accrescimento della loro conoscenza ed al raggiungimento di una maturità, sia di rispettare le strategie educativo-disciplinari.
1.4 Corresponsabilità educativa (allegato 1)
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1.5 L’organigramma dell’Istituto
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2 – PIANO OFFERTA FORMATIVA: PECUP e Quadri orari
2.1 – PECUP (Profilo educativo culturale e professionale) e quadri orari dei Licei
Opzione Liceo Scientifico “Il percorso del Liceo Scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e
delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e
tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la
pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1). A conclusione del percorso di studio gli studenti, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comuni, dovranno: • aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico;
• comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e
i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
• saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
• comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare
nell’individuare e risolvere problemi di varia natura; • saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;
• aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso
sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine
propri delle scienze sperimentali;
• essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;
• saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
Opzione Scienze Applicate
“Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata l’opzione “scienze applicate” che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni” (art. 8 comma 2). A conclusione del percorso di studio gli studenti, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
• aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative
di laboratorio;
• elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; • analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
• individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici,
matematici, logici, formali, artificiali); • comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;
• saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; • saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
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QUADRI ORARIO – MONTE ORE ANNUO
Liceo scientifico
DISCIPLINE
1° BIENNIO
1°anno
2°anno
Lingua e letteratura italiana 132 132
Lingua e cultura latina 99 99
Lingua e cultura straniera 99 99
Storia e Geografia 99 99
Matematica* 165 165
Fisica 66 66
Scienze naturali** 66 66
Disegno e storia dell’arte 66 66
Scienze motorie e sportive 66 66
Religione cattolica o Attività alternative 33 33
Totale ore 891 891
* con informatica al primo biennio** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
DISCIPLINE
2° BIENNIO
5° anno
3°anno
4°anno
Lingua e letteratura italiana 132 132 132
Lingua e cultura latina 99 99 99
Lingua e cultura straniera 99 99 99
Storia 66 66 66
Filosofia 99 99 99
Matematica* 132 132 132
Fisica 99 99 99
Scienze naturali** 99 99 99
Disegno e storia dell’arte 66 66 66
Scienze motorie e sportive 66 66 66
Religione cattolica o Attività
alternative
33 33 33
Totale ore 990 990 990
Opzione scienze applicate
DISCIPLINE 1° BIENNIO
1°anno
2°anno
Lingua e letteratura italiana 132 132
Lingua e cultura straniera 99 99
Storia e Geografia 99 99
Matematica 165 132
Informatica 66 66
Fisica 66 66
Scienze naturali* 99 132
Disegno e storia dell’arte 66 66
Scienze motorie e sportive 66 66
Religione cattolica o Attività alternative 33 33
Totale ore 891 891
* Biologia, Chimica, Scienze della Terra
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DISCIPLINE
2° BIENNIO
5° anno
3°anno
4°anno
Lingua e letteratura italiana 132 132 132
Lingua e cultura straniera 99 99 99
Storia 66 66 66
Filosofia 66 66 66
Matematica 132 132 132
Informatica 66 66 66
Fisica 99 99 99
Scienze naturali* 165 165 165
Disegno e storia dell’arte 66 66 66
Scienze motorie e sportive 66 66 66
Religione cattolica o Attività
alternative
33 33 33
Totale ore 990 990 990
Sia nel corso di Liceo Scientifico che in quello di Liceo Scientifico – Opzione Scienze Applicate, è previsto l’insegnamento opzionale di una seconda lingua straniera (Lingua Spagnola) per due ore
settimanali per tutti i cinque anni di corso. N.B. Per entrambe le opzioni è previsto l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL**) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
**METODOLOGIA CLIL La metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) prevede l’insegnamento di una
disciplina non linguistica in lingua inglese nelle classi quinte del Liceo.
2.2 - PECUP e quadri orari dell’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità
Alberghiera
PECUP
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di
organizzazione e gestione dei servizi.
È in grado di:
Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle
risorse umane;
Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al
cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
Comunicare in almeno due lingue straniere;
Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
Attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle
risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi
prodotti.
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L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e
“Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di:
Intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e
presentazione dei prodotti enogastronomici.
Operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e
internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di:
Svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione,
organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici.
Interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la
vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti
tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni
“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione
a specifiche necessità dietologiche.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi
ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda
stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-
alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “Accoglienza
turistica” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:
Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle
richieste dei mercati e della clientela.
Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,
culturali ed enogastronomiche del territorio.
Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le
tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento, di
seguito specificati in termini di competenze:
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio
e il coordinamento con i colleghi.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le
nuove tendenze di filiera.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
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Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
QUADRI ORARIO – MONTE ORE ANNUO
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI
DISCIPLINE
1° BIENNIO 2° BIENNIO
5° anno 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno
Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132
Lingua inglese 99 99 99 99 99
Matematica 132 132 99 99 99
Diritto ed economia 66 66
Geografia 33
Scienze integrate (Sc. della
terra e biologia)
66 66
Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66
Religione cattolica o Attività
alternative
33 33 33 33 33
Totale parziale ore: 693 660 495 495 495
ATTIVITA’ ED INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’ARIA DI INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica) 66
Scienze integrate (Chimica) 66
Scienze degli alimenti 66 66
Laboratorio di servizi enogastr.-
settore cucina
66 B,C 66 B,C
Laboratorio di servizi enogastr.-
settore sale e vendita
66 B 66 B
Laboratorio di servizi di accoglienza
66 B 66 B
Seconda lingua straniera 66 66 99 99 99
Totale parziale ore: 396 396 99 99 99
TOTALE ORE: 1089 1056
Note: B: insegnamento affidato al solo docente tecnico-pratico C: insegnamento svolto per squadre (due per classe)
ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA” – OPZIONE CUCINA
Scienza e cultura dell’ alimentazione
132
99
99
Di cui in compresenza 33 A 33 A
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
132 165 165
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina
198 B 132 B 132 B
Laboratorio di servizi enogastronomici –
settore sala e vendita
66 B 66 B
Ore totali: 462 462 462
Totale complessivo ore 1089 1056 1056 1056 1056
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ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA” - OPZIONI PASTICERIA
Scienza e cultura dell’ alimentazione,
analisi e controlli microbiologici dei
prodotti alimentari
99
99
99
Di cui in compresenza 33 A 33 A
Diritto e tecniche amministrative 66 66
Laboratorio dei servizi enogastronomici
– Settore pasticceria
297 B 99 B 99B
Analisi e controlli chimici dei prodotti
alimentari
99 66
Di cui in compresenza 33 A 33 A
Tecniche di organizzazione e gestione
dei prodotti alimentari
66 99 132
Ore totali: 462 462 462
Totale complessivo ore: 1089 1056 1056 1056 1056
ARTICOLAZIONE- “ ACCOGLIENZA TURISTICA”
Scienze e cultura dell’ alimentazione 132 66 66
Di cui in compresenza 33 A 33 A
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettive
132 198 198
Tecniche di comunicazione 66 66
Laboratorio di servizi di accoglienza
turistica
198 B 132 B 132 B
Ore totali: 462 462 462
Totale complessivo ore: 1089 1056 1056 1056 1056
Note: A: insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e teorico - pratico B: insegnamento affidato al solo docente tecnico - pratico
ARTICOLAZIONE- “SERVIZI DI SALA E VENDITA”
Scienza e cultura dell’alimentazione 132 99 99
Di cui in compresenza 33 A 33 A
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva
132 165 165
Laboratorio dei servizi
enogastronomici- settore cucina
66 B 65 B
Laboratorio dei servizi
enogastronomici- settore sala e
vendita
198 B 132 B 132 B
Ore totali: 462 462 462
Totale complessivo ore 1089 1056 1056 1056 1056
Note: A: insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e teorico - pratico B: insegnamento affidato al solo docente tecnico - pratico
3. Piano risorse docenti organico dell’autonomia
(allegato 2)
4. Piano risorse personale ATA (allegato 3)
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5 – Piano formazione docenti e ATA
Il piano triennale di attività di aggiornamento e di formazione dei docenti, collegato al Piano di Miglioramento e alle Aree di Priorità individuate nel RAV comprende anche la Formazione in
ingresso per il personale neoassunto e la Formazione sulla sicurezza e della salute dei lavoratori.
Obiettivo dell’attività di formazione è favorire il raggiungimento, da parte degli allievi, di
competenze disciplinari e trasversali (cfr. competenze chiave di cittadinanza, aumento del profitto
medio, riduzione alunni con giudizio sospeso).
Il piano deliberato dal collegio docenti è il seguente:
AREA AZIONE DESTINATARI
Competenze di sistema Didattica per competenze docenti
innovazione tecnologica Docenti, DS, ATA
Competenze per il 21° sec. Lingue straniere anche per CLIL docenti
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento (PNSD)
Docenti, DS, ATA
Scuola e lavoro Docenti, DS,ATA
Competenze per una didattica inclusiva
Inclusione Docenti, DS,ATA
disabilità Docenti, DS,ATA
Le singole unità formative saranno delineate ed erogate dall’Istituto stesso, dall’Amministrazione
centrale e periferica e da Enti formativi accreditati.
Le attività di formazione saranno scelte dai docenti tra le iniziative promosse dalla scuola, da reti
di scuole, dall’Amministrazione, purchè coerenti con il Piano di Formazione della scuola. Sarà
data priorità alle azioni formative promosse dall’Istituto e da reti di scuole a cui l’Istituto aderisce
6 - Piano di Miglioramento (allegato 4)
7 – Ampliamento dell’Offerta Formativa per il triennio
Oltre all’offerta curricolare, l’Istituto arricchisce la sua proposta formativa
promuovendo molteplici progetti afferenti alle seguenti macroaree:
• Macroarea progettuale A: supporto didattico per attività volte a favorire il successo
scolastico e la cura delle eccellenze.
• Macroarea progettuale B: orientamento e relazioni esterne.
• Macroarea progettuale C: integrazione e inclusione, benessere a scuola.
Predisposizione di progetti per accedere ai fondi europei per la programmazione 2014-20 (PON, FSE, FESR) in coerenza con quanto previsto nel Piano di miglioramento
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7.1 Ampliamento per l’offerta formativa a.s. 2017/18
Nell’anno scolastico 2017-18 sono stati proposti e approvati per il triennio in corso i seguenti progetti:
PROGETTO DESTINATARI
Manifestazioni esterne- Ristorante/bar
didattico, concorsi
Migliorare ed approfondire le conoscenze tecnico-pratiche e linguistiche degli
studenti mediante il rapporto con il
pubblico finalizzato all’acquisizione di
capacità gestionali, di servizio,
organizzative e manageriali; presentare
inoltre l’Istituto nel territorio.
Alunni delle classi 1^ - 2^ -
3^ - 4^- 5^ Alberghiero
Astronomia per fare e per pensare Corso teorico-pratico di 15 ore e 12 ore di
osservazione serale per sviluppare
conoscenze fisico-astronomiche; uso del
telescopio e suo funzionamento.
Alunni interessati di 3^, 4^ e
5^ dell’Istituto
Scuola e sport nel territorio
Diffusione della pratica e conoscenza sportiva per supporto alle attività
didattiche, incremento delle reti
scolastiche adesione ad iniziative di
associazionismo culturale e sportivo per
l’organizzazione di manifestazioni e
incontri sportivi in collaborazione con amministrazioni locali, associazioni
sportive e sponsor.
Tutti gli alunni dell’Istituto, gruppi sportivi pomeridiani
Corso pomeridiano di lingua spagnola Apprendimento di una lingua
comunitaria diversa da quella prevista
dal corso di studi: Spagnolo Livello Base.
Tutti gli alunni interessati e il
personale dell’Istituto
Conversazioni con insegnante di
madrelingua inglese
Rafforzamento della competenza
comunicativa in lingua inglese.
Tutti gli alunni delle classi
interessate
Conversazioni con insegnante di
madrelingua tedesca Rafforzamento della competenza
comunicativa in lingua tedesca.
Tutti gli alunni delle classi interessate (terze, quarte e
quinte Alberghiero)
Preparazione alla certificazione in
lingua Inglese livello B1
Conseguimento di una certificazione internazionale di conoscenza lower-intermediate di lingua inglese, spendibile
sia in ambito lavorativo che in quello universitario. Si propone la certificazione
PET Cambridge.
Classi 4^ e 5^ di tutti gli
indirizzi e il personale
dell’Istituto
Preparazione alla certificazione in
lingua Inglese livello B2
Conseguimento di una certificazione internazionale di conoscenza intermediate
di lingua inglese, spendibile sia in ambito lavorativo che in quello universitario. Si
propone la certificazione Trinity ISE II
essendo lo Jacopo centro Trinity
registrato.
Classi 4^ e 5^ di tutti gli
indirizzi e il personale
dell’Istituto
Preparazione alla certificazione in Classi 4^ e 5^ di tutti gli
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lingua Francese livello B1
Conseguimento di una certificazione
internazionale di conoscenza della lingua francese, spendibile sia in ambito
lavorativo che in quello universitario. Si
propone la certificazione Delf.
indirizzi professionali e il
personale dell’Istituto
Soggiorno-studio
Una settimana di corso di inglese con
soggiorno in famiglia in una località della Gran Bretagna
Tutti gli alunni delle classi
1^, 2^, 3^, 4^
Orientamento in entrata e in uscita
Presentazione dell’Istituto nelle Scuole
Medie del territorio e Istituti Comprensivi per rafforzare i rapporti; stages
orientativi; attività modulari nei
laboratori; collaborazione con le Università di Padova e Verona per
orientare le classi terminali ad una scelta
consapevole verso l’università e/o verso il
mondo del lavoro.
Alunni in ingresso ed in
uscita
Progetto Tandem
In collaborazione con l’Università di
Verona, offre la possibilità di partecipare a corsi formativi, riconosciuti a livello
universitario, di varie discipline.
Classi terze, quarte, quinte
Coding e pensiero computazionale
Introduzione allo studio ed
all’applicazione dell’approccio logico-
matematico attraverso il linguaggio della programmazione.
Tutti gli alunni del biennio,
Istituto Alberghiero e Liceo
Biblioteca e Giornale d’Istituto
Creazione area di lettura, riordino,
catalogazione e prestito libri; creazione
area di aggregazione e creatività.
Tutti gli alunni dell’Istituto
Sito della scuola
Il progetto ha la funzione di aggiornare e monitorare il sito della scuola in base alle
esigenze dell’Istituto stesso, pertanto le
attività di aggiornamento saranno
continuative.
L’Istituto, gli alunni, i loro
genitori, i docenti, tutti gli stakeholders
Io con te impariamo
Sviluppo di competenze trasversali di
cittadinanza attraverso lezioni pratiche di pasticceria.
Alunni quinta elementare
Istituto Comprensivo di
Megliadino
ECDL (patente europea di informatica)
Corsi di preparazione e sessione di esame
per il conseguimento della patente
europea del computer, titolo oggi
fondamentale nel mercato del lavoro.
Alunni dell’Istituto;
Alunni di altre scuole;
Personale della scuola,
docente e non docente;
Genitori; Persone ed enti Esterni
Scacchi e logica: Sviluppare capacità di problem solving
tramite gli scacchi.
Tutti gli alunni interessati
C.I.C (Centro di Ascolto e consulenza)
Il servizio offre supporto, analisi e
consulenza a specifiche richieste e/o
bisogni emergenti dagli studenti da parte di uno psicologo professionista.
Tutti gli alunni e famiglie,
docenti, ATA
Prevenzione del tabagismo – Le vie del
fumo
Ente promotore: Servizio educazione e
Classi prime
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promozione della salute ULSS17. Il
progetto affronta la tematica della
prevenzione del tabagismo.
A.P.P.L.E. Progetto scuola: Progetto educativo sull’elettrosmog
Ente promotore: A.P.P.L.E. (Associazione
per la Prevenzione e la Lotta
all’Elettrosmog di Padova). Il progetto
intende migliorare la qualità della vita attraverso una conoscenza critica e l’uso
sostenibile delle tecnologie che emettono
campi elettromagnetici.
Classi seconde
Progetto Martina
Ente promotore: LIONS CLUB
Montagnana-Este. Il progetto verte sulla
prevenzione dei tumori.
Classi terze
Progetto di prevenzione andrologica Ente promotore: Università di Padova. Il
progetto è finalizzato a diffondere una
corretta informazione per prevenire
patologie andrologiche e malattie
sessualmente trasmesse.
Classi quinte
Con il cuore in mano Enti promotori: LIONS CLUB
Montagnana-Este e l’Associazione
“Padova fa battere il cuore” legata alla
Clinica Cardiologica dell’Università di
Padova. Il progetto è finalizzato a
diffondere la conoscenza delle basilari indispensabili pratiche di pronto
intervento.
Classi quinte
Donazione sangue, organi e tessuti
Ente promotore: Servizio educazione e
promozione della salute ULSS 17. Il
progetto intende promuovere la sensibilizzazione verso la donazione e
trapianto di organi.
Classi quarte e quinte,
alunni maggiorenni
Educazione all’affettività e alla
sessualità - “Tra il dire ed il fare”
Ente promotore: Servizio educazione e
promozione della salute ULSS17. Il progetto affronta il tema della relazione e
dell’affettività.
Classi seconde
“Il fiume entra in classe -
Ecologia fluviale”
Attività esperenziale/laboratoriale: 3
incontri di 2 ore con esperto esterno per
ampliare le conoscenze del territorio veneto e gli ecosistemi acquatici.
Alunni meritevoli classi
prime
"Cinque regni e un microscopio"
Percorso di 3 incontri di 2 ore con esperto
esterno che intende potenziare le abilità
tecnico-pratiche degli allievi, educare
all'osservazione attenta, potenziare le capacità grafiche e di sintesi, sviluppare
capacità di interpretazione, consolidare
conoscenze teoriche.
Alunni meritevoli classi
seconde
Competizioni nell’area scientifica
Far maturare competenze nell’area
scientifico-tecnologica in contesto
competitivo regionale e nazionale.
Alunni interessati a: Giochi
di Archimede, Olimpiadi di
matematica, Olimpiadi di
fisica, Giochi della Chimica,
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First Lego League e altre
competizioni PTOF e Piano di Miglioramento
Coordinare e realizzare le attività di autovalutazione, aggiornamento del
PTOF, monitoraggio e adeguamento del
Piano di Miglioramento, revisione
curricoli.
Alunni, genitori, personale
della scuola
La fisica di Gardaland
Approfondire lo studio della meccanica classica sfruttando gli accelerometri
presenti nei moderni smartphone e i
sensori del nuovo Laboratorio di Fisica, in
modo da trasformare il famoso parco di
divertimenti in una gigantesca aula di
apprendimento.
Classi del triennio
I caffè scientifici: I ragazzi di Via Luppia Alberi
Incontri su temi di carattere scientifico in
un ambiente informale e conviviale, per
discutere di curiosità scientifiche.
Classi del triennio
Corsi su sistemi embedded
I “Sistemi Embedded” sono sistemi elettronici integrati nel sistema che
controllano e in grado di gestirne le
funzionalità. Se ne presenteranno le
principali applicazioni (es i cellulari), si
imparerà a programmare i
microprocessori integrati, anche usando linguaggi di tipo “Assembly.
Classi del triennio
Educhiamo alla legalità: Legal-mente Prevenire il disagio, la devianza e i
comportamenti a rischio; promuovere e
rafforzare la consapevolezza che la legalità
è il pilastro della convivenza civile;
trasmettere l’importanza di comportamenti personali, sociali e civili
corretti e responsabili.
Gli alunni dell’Istituto
Laboratorio teatrale «Per finta sul
serio»
Effettuare un’esperienza formativa e
socializzante attraverso una didattica
alternativa tesa alla collaborazione, alla scoperta della propria dimensione, del
proprio equilibrio, stimolando
immaginazione e creatività.
Tutti gli alunni interessati
Robotica
Progettare, costruire e programmare robot
autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico,
economico, sociale, per cercare soluzioni
innovative. Partecipare alla gara
internazionale First Lego League.
Gli alunni dell’Istituto
Corso serale di cucina per adulti
Far conoscere l'attività laboratoriale
ristorativa svolta dall'Istituto Alberghiero ad un pubblico di adulti che desidera
approfondire alcuni aspetti e chiarire
alcune curiosità relative all'accoglienza
dell'ospite nelle proprie abitazioni.
Genitori degli studenti e
interessati del territorio
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Coloriamo tutti i muri
Partecipazione attiva degli studenti ad
un’attività creativa tesa a valorizzare le loro capacità espressive.
Gli alunni dell’Istituto
Cineforum
Visione e discussione di film di carattere
filosofico, scientifico, letterario, storico,
che forniranno l’occasione per
approfondire fondamentali nodi concettuali del triennio.
Gli alunni dell’Istituto
Italiano L2
Attivazione per gli alunni stranieri di una
serie di interventi mirati sui bisogni reali
e sul monitoraggio dei progressi di
apprendimento della lingua italiana.
Alunni con provenienza
straniera
7.2 Centro Sportivo Scolastico
E’ istituto il Centro Sportivo Scolastico dell’I.I.S. Jacopo da Montagnana facendo proprie le indicazioni contenute nelle linee guida del MIUR secondo la nota del 04/08/09 prot. n.4273 e nelle successive indicazioni del 16/10/09 prot. n. 5163. Il Centro Sportivo Scolastico si propone in sintesi la promozione delle valenze formative delle scienze motorie e sportive nella Scuola e ha nell’educazione allo sport il suo obiettivo prevalente; intende, inoltre, offrire agli/lle alunni/e un’utile opportunità di aggregazione e di utilizzo del tempo libero senza dispendio di costi economici per le famiglie e contribuire a rafforzare la prevenzione negli/lle alunni/e da stili di vita scorretti e persino nocivi. L’attività del Centro Sportivo Scolastico è rivolta a tutti/e gli/le alunni/e indipendentemente dalle loro capacità motorie e dal loro livello di preparazione sportiva privilegiando una modalità inclusiva alla pratica sportiva e non selettiva. Gli obiettivi che possono essere raggiunti attraverso l’educazione allo sport e che fanno da riferimento per le attività promosse dal Centro Sportivo Scolastico sono:
- acquisizione dei concetti generali delle discipline sportive praticate e dei percorsi necessari per una loro buona pratica (allenamento);
- conoscenza dei linguaggi specifici delle diverse discipline sportive praticate e dei regolamenti;
- favorire l’orientamento personale negli/lle alunni/e verso la pratica di discipline sportive e la buona abitudine a praticare sport o quanto meno attività motoria continuativamente nella loro vita;
- favorire il consolidamento di una equilibrata coscienza sociale; - migliorare le capacità coordinative e condizioni; le capacità di rielaborazione e
adattamento alle varie tecniche sportive; le capacità di lavorare autonomamente e in gruppo; le capacità di controllo della propria emotività e quelle di una equilibrata verifica dei propri limiti e dei propri risultati motori e sportivi .
8 – L’obbligo di istruzione
8.1 – Contesto e metodo dell’obbligo d’istruzione
Con la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 18 dicembre 2006, relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente, l’Unione Europea ha invitato gli Stati membri a sviluppare, nell'ambito delle loro politiche educative, strategie per assicurare che l’istruzione e la formazione iniziali offrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li preparino alla vita adulta e costituiscano la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come pure per la vita lavorativa.
Le competenze chiave indicate dalla Raccomandazione sono le seguenti: • comunicazione nella madre lingua;
• comunicazione nelle lingue straniere;
• competenza matematica; • competenze di base in scienza e tecnologia;
• competenza digitale;
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• imparare ad imparare;
• competenze sociali e civiche;
• spirito di iniziativa ed imprenditorialità; • consapevolezza ed espressione culturale.
In questo contesto, l’articolo 1, comma 622, della Legge del 27 dicembre 2006, n. 296,
stabilisce che:
1) l’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica
professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età;
2) l’adempimento dell’obbligo di istruzione deve consentire, una volta conseguito il titolo di
studio conclusivo del primo ciclo, l’acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricoli relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore. L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali dei linguaggi, matematico, scientifico–tecnologico e storico-sociale. Essi costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. L’integrazione tra gli assi culturali rappresenta uno strumento per l’innovazione metodologica e didattica; offre la possibilità alle istituzioni scolastiche, anche attraverso la quota di flessibilità del 20%, di progettare percorsi di apprendimento coerenti con le aspirazioni dei giovani e del loro diritto ad un orientamento consapevole, per una partecipazione efficace e costruttiva alla vita sociale e professionale. I saperi sono articolati in conoscenze, abilità e competenze con riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF)1. La
competenza digitale, contenuta nell’asse dei linguaggi, è comune a tutti gli assi, sia per favorire l’accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali.
Il risultato che si può conseguire all’interno di un unico processo di insegnamento /apprendimento, attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le
competenze contenuti negli assi culturali, sono le competenze chiave di cittadinanza. L’obbligo di istruzione si caratterizza, dunque, per la congruenza dei saperi e delle
competenze acquisite, che assicurano l’equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel rispetto
dell’identità dell’offerta formativa e degli obiettivi che caratterizzano i curricoli dei diversi ordini, tipi e indirizzi di studio.
8.2 – Competenze da acquisire al termine del primo biennio comune
Le Competenze Chiave di Cittadinanza
L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.
• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo
ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e
del proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
• Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario,
tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme,
procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di
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vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Gli Assi Culturali
A conclusione dell’obbligo di istruzione lo studente dovrà avere conseguito le seguenti competenze*:
• per l’ASSE DEI LINGUAGGI:
Padronanza della lingua italiana:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti;
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
• per l’ASSE MATEMATICO
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche
sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
• per l’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni
di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
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• per l’ASSE STORICO-SOCIALE Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio.
*COMPETENZA: “Capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel sistema europeo EQF, le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia” (EQF). Caratteristica della persona, mediante la quale essa è in grado di affrontare
efficacemente un’area di problemi connessi ad un particolare ruolo o funzione. Per tale motivo, sarebbe preferibile parlare di persona “competente” piuttosto che di competenza. Essa viene
dimostrata dalla persona tramite performance rese in un preciso contesto organizzativo di fronte a
“giudici” rappresentati da esponenti del mondo professionale di riferimento. La persona
competente è in grado di mobilitare le risorse possedute (capacità, conoscenze, abilità) al fine di
condurre ad una sua soluzione un compito-problema. La competenza non è pertanto riducibile né
a un sapere, né a ciò che si è acquisito con la formazione. Essa richiede necessariamente una prova concreta, nella quale il titolare si impegni in modo autonomo e responsabile. Vi possono
essere competenze culturali, sociali, professionali.
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8.3 – Certificazione di acquisizione delle competenze di base
I Consigli delle 2^ classi, al termine delle operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni studente il certificato delle competenze di base. La certificazione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio.
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA (*)
(DENOMINAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA)(**)
CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
N° ...........
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***)
Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139;
Visti gli atti di ufficio;
certifica(1)
che l... studente/ssa
cognome ............................................... nome ......................................
nato/a il ..../..../......, a ........................................... Stato .......................
iscritto/a presso questo Istituto nella classe ....... sez ....... (****)
indirizzo di studio (*****)..............................................................
nell’anno scolastico .....................
nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito indicate.
(*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al logo
del MIUR anche quella della REGIONE di riferimento.
(**) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Istituzione scolastica” con “Struttura formativa accreditata”.
(***) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre
sostituire Il Dirigente Scolastico con Il Direttore/Legale Rappresentante della Struttura formativa
accreditata. Per le istituzioni scolastiche paritarie, il certificato è rilasciato dal Coordinatore delle
attività educative e didattiche. (****) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre
sostituire “Istituto nella classe ... sezione ...” con “Struttura formativa accreditata”.
(*****) Nel caso di percorsi di IeFP occorre sostituire “indirizzo di studio” con “percorso di qualifica
o diploma professionale”
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COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (2)
Asse dei linguaggi LIVELLI
lingua italiana:
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera utilizzare la lingua (3).................. per i principali scopi comunicativi ed operativi
altri linguaggi
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario
utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi
anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico
Asse scientifico-tecnologico
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni
di energia a partire dall’esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico-sociale
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi
nel tessuto produttivo del proprio territorio
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo
studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4.
collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7.
individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione).
Luogo e data............................................, il .................. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (1)
...................................................
(1) Il presente certificato ha validità nazionale.
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(2) Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse:
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione ”livello base non
raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note,
compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli
(3) Specificare la prima lingua straniera studiata.
A) Certificazione dell’obbligo scolastico al termine del secondo anno di studi
Al fine di certificare i livelli di competenza conseguiti dai singoli alunni negli assi culturali, i Consigli di Classe terranno in debita considerazione quanto qui di seguito indicato:
• i risultati conseguiti dagli allievi nelle diverse discipline in decimi; la valutazione collegiale di prove comuni di competenza.
B) Certificazione delle competenze al termine del quarto anno di studi
E’ prevista la realizzazione di una valutazione formale delle competenze acquisite durante il percorso di studi, indipendentemente dall’indirizzo, anche per gli studenti del quarto anno, ai quali verranno
somministrate prove comuni di competenza.
9 – L’area didattica
L’area didattica persegue i propri i risultati per mezzo della definizione degli obiettivi formativi, della pianificazione didattica e dei criteri di valutazione.
9.1 – Obiettivi formativi
Le linee comuni riguardano la formazione unitaria ed organica della persona; il loro conseguimento è perseguito nella specificità propria degli indirizzi di studio e si può ricondurre a questi obiettivi comuni : • conoscere ed applicare i linguaggi specifici di ogni disciplina, favorire l’ acquisizione di
adeguate capacità comunicative con l’ uso di tutti i linguaggi della nostra società ,
in particolare quelli delle tecnologie informatiche; (la formazione tecnologica) • guidare l’alunno al dialogo e al confronto, al rispetto delle regole e dei modelli richiesti
dalla scuola e dalla società; (legalità cittadinanza e costituzione) • creare nella scuola un clima di fiducia in cui l’alunno possa gradualmente maturare una
visione del mondo criticamente fondata; • fare acquisire all’alunno consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità e guidarlo a
gestire in modo sempre più autonomo il proprio processo di apprendimento; • favorire l’attitudine ad affrontare e risolvere problemi e suscitare il piacere del “continuare
ad imparare” per la vita; • sviluppare la collaborazione attiva tra scuola, famiglia e altri enti educativi del territorio,
al fine di rendere maggiormente efficace l’intervento educativo. (conoscenza dell’ambiente e del territorio)
9.2 – La pianificazione didattica
L’anno scolastico risulta suddiviso in trimestre e pentamestre.
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Progettazione per Dipartimenti Disciplinari
La cultura della progettazione, implicata dalla nuova scuola dell'autonomia organizzativa (cfr. Art. 5 del DPR 8 Marzo 1999 n. 275), individua un ruolo fondamentale nella dimensione collegiale e collaborativa dei docenti. Essa evidenzia il ruolo fondamentale dei dipartimenti disciplinari, che sono una articolazione del Collegio dei docenti. Si tratta dell'organismo formato dai docenti di una medesima disciplina o di un'area disciplinare. Nel rispetto delle competenze deliberative del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, i compiti dei Dipartimenti Disciplinari sono i seguenti:
o Definizione del valore formativo della disciplina o dell'area disciplinare.
o Individuazione e ri-strutturazione dei contenuti disciplinari essenziali scanditi all'interno del
curricolo biennale e triennale comuni a tutti gli indirizzi, e differenziati tenuto conto delle
specificità degli indirizzi. o Individuazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze in uscita nel biennio e nel
triennio, scandite per anno scolastico, differenziate tenuto conto delle specificità degli indirizzi.
o Attività di progettazione e coordinamento per lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni.
o Progettazione di interventi di prevenzione dell'insuccesso scolastico e personale, di
recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze.
o Attività di studio e ricerca disciplinare. o Attività di coordinamento nell'adozione dei libri di testo comuni a più corsi dello stesso
indirizzo, ferme restando le competenze deliberative del Consiglio di Classe e del Collegio dei Docenti.
Inoltre, i Consigli di Classe, partendo da un’analisi costruttiva delle Indicazioni Nazionali, individuano per ogni disciplina l’obiettivo di asse di riferimento e, di conseguenza, l’Asse Culturale in cui ogni disciplina va ad innestarsi. I docenti, riuniti per Dipartimenti di Asse,
definiscono contenuti e criteri valutativi delle prove pluridisciplinari da somministrare agli studenti, al fine di valutarne l’acquisizione delle competenze.
Programmazione del Consiglio di Classe
I1 piano di lavoro del Consiglio di Classe, in linea di massima, comprende: - l'indicazione degli strumenti di rilevazione della situazione in ingresso utilizzati dalle singole discipline;
- l'esplicitazione degli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali e pluridisciplinari;
- l’individuazione delle strategie da mettere in atto nei confronti della classe per il conseguimento di
tali obiettivi;
- la scelta degli strumenti e delle modalità per la verifica formativa e per quella sommativa; - la descrizione dei fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale;
- la definizione dei criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza ed abilità;
- l’indicazione delle modalità di organizzazione e di verifica del superamento da parte degli studenti dei debiti formativi contratti al termine del primo quadrimestre dell’anno scolastico; - la definizione delle attività integrative previste.
Il piano di lavoro del docente
Il piano di lavoro del docente, che deriva da quanto concordato a livello di Dipartimento Disciplinare e Dipartimento per Asse Culturale, viene predisposto ad inizio anno e comprende: - la rilevazione dei livelli di partenza accertati attraverso test e griglie di osservazione e l'attività di recupero e sostegno che si intende realizzare per colmare le lacune rilevate;
- l'individuazione degli standard minimi di apprendimento in termini di conoscenze ed abilità ;
- l'indicazione degli obiettivi trasversali; - il numero congruo delle verifiche previste per ogni periodo (almeno due verifiche per lo scritto, per le discipline pratiche e due per l’orale); - la tavola di programmazione con l'indicazione degli obiettivi, dei contenuti, delle modalità di lavoro, degli strumenti, delle tipologie di verifica e dei tempi di svolgimento dell'azione didattica; - le modalità ed i tempi degli interventi di recupero che si intendono effettuare.
9.3 – La valutazione
La valutazione non è un momento episodico, ma fa parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento: non deve quindi essere vissuta come momento sanzionatorio, ma
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come aiuto necessario al discente nel suo cammino scolastico. In questa prospettiva, la valutazione assume diverse funzioni secondo i diversi momenti del processo formativo. In un primo momento è tesa a rilevare informazioni relative a quelle conoscenze ed abilità che si
ritengono preliminari rispetto alle procedure didattiche da avviare; viene attuata tramite test
di ingresso e costituisce la base di una programmazione realistica.
La verifica formativa è il secondo importante momento del processo di valutazione: tende a cogliere
in "itinere" i livelli di apprendimento dei singoli e costituisce un fondamentale strumento di verifica dell'efficacia delle procedure seguite. Consente perciò di attuare per tempo efficaci strategie
di recupero, nonché di rivedere e correggere il processo in corso: per questo tipo di verifica si
utilizzano strumenti quali test, questionari, veloci interrogazioni orali. La valutazione sommativa intende verificare se i traguardi educativi e formativi propri di una determinata procedura siano stati raggiunti; ha quindi funzione di bilancio consuntivo sull’attività scolastica e sugli apprendimenti che la stessa ha promosso e non va intesa come giudizio definitivo. Si utilizzano strumenti funzionali alla verifica degli obiettivi prefissati, quali prove scritte non strutturate di vario tipo, prove scritte strutturate, prove orali. Nel piano di lavoro di ciascun docente viene definito il numero delle verifiche previste in ciascun periodo in cui è suddiviso l’anno scolastico. Nella valutazione di fine anno si verifica il raggiungimento degli obiettivi minimi indispensabili per il passaggio alla classe successiva tenendo conto di tutti i fattori che si sono potuti rilevare nel corso dell'anno scolastico.
Le verifiche scritte, con esplicitazione di voto e giudizio o griglia di valutazione, vengono fatte visionare agli alunni e, su richiesta, alle loro famiglie, mentre delle prove orali si comunicano sempre all'alunno voto e giudizio.
Per l’anno scolastico in corso, data l’articolazione in trimestre e pentamestre deliberata dal
Collegio dei Docenti, l'informazione alle famiglie, oltre alla pagella trimestrale e pentamestrale, è fornita mediante il registro elettronico sempre consultabile.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato di assegnare un voto unico nella valutazione intermedia delle singole discipline.
Come la valutazione, anche il recupero deve essere considerato parte integrante del processo
formativo, piuttosto che misura straordinaria per fronteggiare una emergenza. Nell’Istituto l'azione di recupero avviene su due livelli:
a livello curriculare (all'interno delle lezioni);
a livello extracurricolare .
9.4 – Criteri di valutazione
In sede di scrutinio finale viene attribuito un unico voto a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline afferenti al medesimo insegnamento, negli scrutini intermedi la valutazione si esprime attraverso l’attribuzione di un voto per le classi dalla prima alla quarta oppure uno o più voti per le classi quinte a seconda che l’insegnamento preveda una o più prove (scritte, orali, pratiche o grafiche).
Il voto dovrà essere espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica:
scritte, strutturate e non strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc. I voti sono deliberati dal Consiglio di Classe, su proposta dei singoli professori, in base ad un
giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di prove di vario tipo.
Si delineano di seguito gli obiettivi generali che saranno poi specificati e declinati dai singoli
Consigli di classe.
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OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
Rispetto delle norme di vita scolastica.
Capacità di autovalutazione
Correttezza e rispetto nei confronti degli altri
Utilizzo dei mezzi di informazione e di comunicazione, sia tradizionali che multimediali
Capacità di dialogo e di contro con gli altri
Acquisizione autonoma di nuove conoscenze
Regolarità nella frequenza e nelle giustificazioni
Applicazione di conoscenze a situazioni nuove
Attenzione Saper lavorare in équipe
Partecipazione Capacità di analisi, di sintesi e di valutazione
Impegno e puntualità nei compiti Accettazione di suggerimenti e indicazioni OBIETTIVI FORMATIVI COGNITIVI
Gli alunni vengono valutati con riferimento ai criteri di acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.
CONOSCENZE
ABILITA’ COMPETENZE
Obiettivo di tipo cognitivo (sapere = conoscenza): nel senso di possedere alcune conoscenze
formali/astratte.
Si prefigge di far
apprendere delle informazioni
di base attraverso
l’acquisizione delle informazioni indispensabili
(principi, teorie, concetti,
termini, regole, procedure,
metodi, tecniche).
Obiettivo di tipo operativo (saper fare = abilità): nel senso di saper utilizzar in
concreto delle conoscenze. Si prefigge sia di far imparare
un metodo intellettuale di ricerca attraverso un’intelligente e ragionata
conoscenza sistematica dei problemi specifici delle singole
discipline mediante l’esercizio dell’osservazione diretta (ove possibile) o indiretta sulla
documentazione disponibile, sia di utilizzare delle conoscenze
acquisite per risolvere situazioni problematiche.
Obiettivo di tipo comportamentale (saper essere = competenza):
nel senso di saper organizzare le conoscenze e le abilità anche
in situazioni interattive.
Si prefigge di saper organizzare, significativamente, le conoscenze e
le abilità acquisite per affrontare situazioni problematiche non note.
e responsabilmente, determinate
abilità in situazioni in cui interagiscono più fattori e/o soggetti, dando loro i metodi e
gli strumenti di lavoro, per metterli in grado di realizzare
un processo autonomo di ragionamento e di assumere una decisione.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI COGNITIVI
GIUDIZIO
misuratore
CONOSCENZA
ABILITA’
COMPETENZE
Del tutto
negativo
1
Non conosce i contenuti
Non sa utilizzare in concreto le conoscenze
Non individua i concetti chiave e non
dimostra capacità di organizzazione, né di collegamento
Gravemente
Insufficiente
2 - 4
Possiede una conoscenza
molto parziale dei contenuti, lacunosa e
incerta
Utilizza in modo molto
approssimativo e/o scorretto le conoscenze
Individua pochi concetti chiave che organizza, collega ed esprime con
molta difficoltà/in modo incompleto e scorretto
Insufficiente
5
Possiede solo una superficiale e/o
parziale conoscenza dei contenuti
Utilizza in modo parziale e/o talora
scorretto le conoscenze
Individua quasi tutti i concetti chiave che tuttavia organizza,
collega ed esprime in modo approssimativo e/o parzialmente
incompleto
Sufficiente
6
Possiede una parziale, ma essenziale
conoscenza dei contenuti
Utilizza in modo generalmente
corretto le conoscenze
Individua quasi tutti i concetti chiave che organizza, collega ed esprime in modo semplice, ma
corretto
Discreto
7
Possiede conoscenze sicure in relazione
alla maggior parte dei contenuti
Sa utilizzare in modo corretto le conoscenze
Individua tutti i concetti chiave che organizza, collega ed esprime
in modo corretto e sicuro
Buono
8
Possiede una completa e
sicura conoscenza dei contenuti
Sa utilizzare le conoscenze in modo
corretto e sicuro
Individua, collega e organizza in modo completo, sicuro e/o
autonomo conoscenze e competenze. Si esprime con
scioltezza . E’ in grado di sviluppare argomentazioni efficaci
e valutazioni appropriate
Ottimo
9 – 10
Possiede un’ampia e approfondita
conoscenza dei contenuti
Sa utilizzare le conoscenze con
precisione e consapevolezza
Rielabora in modo autonomo, completo e sicuro conoscenze e competenze e le sa utilizzare in
contesti nuovi. Gestisce con disinvoltura il linguaggio. È in
grado di sviluppare efficaci argomentazioni, apportando valutazioni e interpretazioni
critiche
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INTERVENTI DI RECUPERO Le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano
dell’offerta formativa: il recupero è inteso come prassi quotidiana e condivisa, volta non a sanare
l’insuccesso ma a evitarlo
Ai sensi della normativa vigente l’Istituto organizza interventi di sostegno durante tutto l’anno scolastico per prevenire quelli di recupero e ridurre l’insuccesso scolastico. Essi consistono in
- corsi di recupero dopo gli scrutini (del primo e secondo periodo) a favore degli alunni che
presentino profitto insufficiente in una o più discipline;
- pausa didattica di durata variabile ;
- Sportello help settimanali per gli studenti insufficienti, su prenotazione, fino a fine maggio
- Sportello peer tutoring, su prenotazione, fino a fine maggio. Gli studenti destinatari dei corsi di recupero sono tenuti alla frequenza. Qualora i genitori o coloro
che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi di tale attività organizzata dalla
scuola, debbono comunicarlo formalmente alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche cui verranno sottoposti tutti gli studenti che in pagella hanno riportato insufficienze.
Le modalità di attivazione dei corsi di cui sopra sono demandate alla delibera del
Collegio dei Docenti. Per gli alunni con giudizio sospeso nello scrutinio di giugno, di norma
entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento, salvo particolari esigenze organizzative delle istituzioni scolastiche, e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno
scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede
alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito
positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva.
CORSI INTEGRATIVI
Possono essere attivati, secondo modalità definite dal Collegio dei Docenti, corsi integrativi e di
approfondimento.
9.5 – Criteri di valutazione del comportamento - La valutazione degli studenti è stata integrata dal voto di comportamento, in base all’Art. 2 della legge 169/2008. Il comportamento degli studenti concorre alla valutazione complessiva dello studente, alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio. Stante la normativa vigente,determina, se insufficiente, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato (L.169/2008, art. 2 e DPR 122/2009) Il voto di condotta viene attribuito dall’intero consiglio di classe, riunito per le operazioni di scrutinio, in base ai seguenti criteri:
1. Coscienza civile e sociale: a. comportamento corretto, responsabile ed educato b. rispetto degli altri e dei loro diritti, delle diversità, siano esse fisiche, sociali, ideologiche,
d’opinione,culturali,religiose, etniche c. rispetto dell’identità e della dignità dei ruoli d. rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola
2. Rispetto delle regole scolastiche: a. Puntualità negli adempimenti scolastici b. Osservazione ( Rispetto) dei regolamenti dell’Istituto e delle disposizioni vigenti nella
scuola 3. Partecipazione alle attività di classe e di Istituto:
a. Seguire con attenzione le proposte didattiche, interesse, partecipazione e collaborazione alle attività di classe e di Istituto
Nell’attribuzione del voto di condotta il Consiglio di Classe si rifà ai seguenti elementi, senza applicare automatismi ma considerando di volta in volte le singole situazioni (ad esempio la presenza di “note” sul registro o sul libretto non dà, di per sé, indicazioni assolute: se in seguito il comportamento è mutato, se l’infrazione non è ripetuta, si può decidere di dare alla nota un peso relativo). Il voto di condotta non può comunque costituire la prima segnalazione di comportamenti non corretti Non è necessaria la presenza di tutti i descrittori di una determinata fascia per l’attribuzione del corrispondente voto di condotta
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VOTO 10
• Interesse e partecipazione attive alle lezioni
• Ruolo positivo all’interno della classe • Piena disponibilità al dialogo educativo con i docenti
• Correttezza nel comportamento durante le lezioni e nelle diverse attività.
• Regolare svolgimento delle consegne scolastiche
• Rispetto consapevole delle persone e delle cose
• Scrupolosa osservanza del Regolamento d’Istituto • Partecipazione alla vita e ai progetti dell’Istituto
VOTO 9
• Adeguata partecipazione alle lezioni.
• Ruolo positivo all’interno della classe • Disponibilità al dialogo educativo con i docenti
• Correttezza nel comportamento durante le lezioni e nelle diverse attività.
• Regolare svolgimento delle consegne scolastiche.
• Rispetto delle persone e delle cose
• Osservanza del Regolamento d’Istituto
VOTO 8
• Partecipazione selettiva alle attività didattiche, attenzione a volte discontinua
• Atteggiamento generalmente corretto nei confronti di compagni e docenti. • Svolgimento delle consegne scolastiche non sempre regolare.
• Sostanziale osservanza del Regolamento d’Istituto
VOTO 7
• Partecipazione e interesse scarsi per le attività didattiche
• Disturbo durante le lezioni con note disciplinari • Non osservanza del Regolamento di Istituto, opportunamente rilevata con
note disciplinari
• Svolgimento saltuario delle consegne scolastiche
• Parziale rispetto delle persone e delle cose.
• Frequenza non sempre continua
VOTO 6
• Completo disinteresse per l’attività didattica
• Frequenti e reiterati comportamenti scorretti nel rapporto con gli altri • Frequente disturbo all’attività didattica, opportunamente rilevato con note
disciplinari.
• Non osservanza del Regolamento di Istituto e mancato rispetto di persone e
cose che abbiano comportato anche la sanzione della sospensione dalle attività
didattiche.
• Ruolo negativo all’interno del gruppo-classe
VOTO 5 e inferiori
E’ assegnato esclusivamente in presenza di sanzioni disciplinari
comportanti l’allontanamento dall’istituto per un periodo superiore a quindici
giorni in conseguenza di: • reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad es.
violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.),
oppure per concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es.
incendio o allagamento); (art. 4, commi
9, 9 bis e 9 ter del DPR 249/1998) • successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e
riparatoria previste dal sistema disciplinare, non ha dimostrato apprezzabili e
concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente
livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine
alle finalità educative di cui all’articolo 1 del D.M. n. 5 del 16 Gennaio 2009.
10.6 - Attribuzione del credito scolastico ai fini della determinazione del voto dell’esame di
stato
La somma totale dei crediti che lo studente presenta all'esame è costituito da 25 punti, con questa ripartizione:
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TABELLA A
CREDITO SCOLASTICO Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M = 7 4-5 4-5 5-6
7 < M = 8 5-6 5-6 6-7
8 < M = 9 6-7 6-7 7-8
9 < M = 10 7-8 7-8 8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
TABELLA B
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni - Esami di idoneità
Media dei voti conseguiti in esami
di
idoneità
Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M = 7
4-5
7 < M = 8
5-6
8 < M = 9
6-7
9 < M = 10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un’unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l’ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
TABELLA C
CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni - Prove preliminari
Media dei voti delle prove
Preliminari
Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M = 7
4-5
7 < M = 8
5-6
8 < M = 9
6-7
9 < M = 10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
10 - L’integrazione degli alunni La scuola si assume in piena responsabilità, in unione all’alunno e ai genitori, il ruolo di formazione e tutela della personalità degli individui, nel rispetto della libertà e della personalità di ciascuno, in base al diritto all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione. In tal senso la diversa
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abilità e lo svantaggio sono responsabilità di tutto l’Istituto. La scuola è impegnata nel mettere in atto interventi di integrazione e di recupero degli
alunni che presentano situazioni di difficoltà di vario genere, in particolare: - riguardo gli alunni stranieri e/o gli alunni che per motivi famigliari, ambientali o personali, incontrano difficoltà ad affrontare e/o a sostenere il ritmo del normale lavoro scolastico, la scuola organizza attività di recupero sotto forma di "sportelli", incontri pomeridiani sia individuali che per piccoli gruppi, oppure recupero "in itinere" durante le ore curricolari, in modo da offrire pari opportunità anche agli alunni più svantaggiati, in un'ottica sia di integrazione nel contesto educativo che di riduzione della dispersione scolastica; - riguardo gli alunni diversamente abili, un apposito gruppo di lavoro per l’integrazione formato, di volta in volta, dagli insegnanti della classe, da personale specializzato dell'A.S.L., dalla famiglia e coordinato dal D.S. o da un suo collaboratore(GLHOI), traccia percorsi formativi individualizzati, sotto il profilo didattico-metodologico, calibrati in rapporto all’entità e al tipo di disabilità, tali da permettere all'alunno svantaggiato di ricevere dalla frequenza scolastica il massimo vantaggio per il suo benessere fisico e psichico. In questa azione risulta prezioso l'aiuto offerto dai docenti di sostegno (contitolari, a tutti gli effetti, nelle classi in cui operano), dagli addetti all’assistenza personale dell’A.S.L. e dai volontari che affiancano gli insegnanti nel lavoro di recupero dell'alunno diversamente abile.
E’ dato largo spazio in entrata alla collaborazione con gli insegnanti della scuola media,
per non trascurare alcuna informazione che possa essere utile al ragazzo. Nell’inserimento in una
classe si opera in modo da sensibilizzare i compagni, allo scopo di evitare disinteresse,
aggressività, emarginazione, e di favorire la creazione di un clima di reciproca responsabilizzazione. Nel primo periodo dell’anno scolastico, il Consiglio di Classe, insieme al
gruppo di lavoro per l’integrazione, in base all’anamnesi ed alle informazioni raccolte, stila la
programmazione annuale mirata a valorizzare anche i piccoli passi e le potenzialità dell’alunno
diversamente abile anche con l’attuazione di progetti “sperimentali” che ne favoriscono le
abilità, spesso più a livello operativo che teorico, previo il consenso dei genitori, fissando un orario curricolare che può essere inferiore rispetto al monte ore ufficiale. La socializzazione è
ritenuta di peculiare importanza; periodicamente si predispone, all’interno del consiglio di
classe, uno spazio per controllare e rimettere a punto, se necessario, la programmazione
individualizzata. Entro il mese di Marzo i docenti di sostegno, riuniti nella commissione per l’integrazione,
coordinati dal D.S. o un suo collaboratore, individuano il monte ore necessario a soddisfare i bisogni formativi degli alunni diversamente abili in base alle loro caratteristiche salienti. In tal modo la richiesta del monte ore per il sostegno che verrà indirizzata al C.S.A. sarà il più possibile rispondente alla situazione reale.
Ad inizio anno scolastico il D.S. provvede ad abbinare alle classi con alunni diversamente abili gli insegnanti di sostegno con i requisiti e le competenze il più possibile adatti alle caratteristiche degli alunni medesimi. L’Istituto effettua attività di raccordo coi familiari degli alunni in ingresso e con le Scuole medie inferiori, con le quali collabora in sede di orientamento, attraverso il referente d’Istituto, per la definizione del progetto di massima, in base alle:
- caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale);
- progetto di vita personale
Sulla base di detti elementi è possibile definire due percorsi: A. programmazione ministeriale B. programmazione differenziata
Dette programmazioni sono definite da ciascun Consiglio di Classe, con la consulenza del
personale individuato per il coordinamento delle attività di integrazione, in accordo con i familiari
degli alunni ed i medici che hanno redatto la diagnosi, entro il mese di novembre di ciascun anno,
dopo un preliminare periodo di osservazione.
Per progettazione ministeriale si intende quella che fa riferimento agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali, che sono riconosciuti come risultati compatibili con le caratteristiche
psichiche dell’alunno (intese come l'insieme delle funzioni che danno all'individuo autocoscienza, determinandone l'agire). Può prevedere una modifica o una riduzione dei contenuti affrontati,
purché ciò non determini ostacolo nel raggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo, in termini di competenze terminali. Per progettazione differenziata si intende il percorso individuale proposto ad un alunno le
cui competenze o caratteristiche psichiche siano tali da non consentire l’accesso ai
contenuti/obiettivi previsti dai programmi ministeriali per parte o tutte le discipline previste dal curricolo. La programmazione differenziata non può significare l’esclusione dalle attività disciplinari della classe.
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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 richiede alla scuola una nuova consapevolezza delle situazioni che, pur non rientrando nelle fattispecie sopra descritte, richiedono una particolare attenzione didattico-educativa: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs.” La Circolare
Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 indica una serie di strumenti e funzioni che le scuole devono
implementare per rendere effettiva l’inclusione di ogni studente con BES. Lo Jacopo da
Montagnana, dopo aver rilevato e verificato, sia mediante la documentazione prodotta dalle famiglie sia mediante l’esperienza didattica nelle prime settimane di scuola, la situazione degli
alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), appronta e concorda con le famiglie
stesse in sede di Consiglio di Classe il Piano Didattico Personalizzato. Analogamente
procede a riguardo degli alunni con BES, sempre nell’ottica di un rilevazione il più possibile
oggettiva e documentata delle difficoltà. L’apporto del GLHI è destinato ad ampliarsi e modificarsi
in modo da essere il perno di tutto il lavoro scolastico riguardante i BES. Diventa così Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) e svolge le seguenti funzioni:
• rilevazione dei BES presenti nella scuola; • raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in
essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
• focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi;
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi sulla base delle
effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n.122;
• elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
VALUTAZIONE
Per tutto quanto concerne la valutazione degli alunni disabili, si fa riferimento alla O.M. 80/95.
La valutazione deve seguire i descrittori comuni alla classe là dove la programmazione sia ministeriale. Possono comunque essere adottati strumenti di valutazione differenziati o
equipollenti (capaci cioè di verificare i medesimi obiettivi), ma i criteri o le regole di valutazione devono restare quelli della classe. La valutazione delle prove sommative non può essere
individualizzata; lo può essere invece in sede di valutazione formativa. La valutazione è individualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti…) là dove si faccia riferimento alla programmazione differenziata, in quanto deve essere tale da mettere in luce i risultati conseguiti
rispetto agli obiettivi previsti dal PEI. Le prove pertanto devono essere strutturate in modo da testare questi obiettivi e non devono necessariamente essere utilizzati i medesimi strumenti
in uso nella classe. I criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati.
DOCENTE DI SOSTEGNO L’orario del docente di sostegno è definito all’interno del Consiglio di Classe, compatibilmente con le esigenze dell’orario di cattedra di ciascun docente. In ogni caso le attività del docente
di sostegno sono definite nella Programmazione specifica dello stesso, programmazione che è
parte integrante del PEI. Il docente di sostegno partecipa alle attività della classe secondo quanto stabilito dal PEI con
specifiche attività che sono definite nella Programmazione delle attività di sostegno. In ogni caso non può mai essere delegata al docente di sostegno l’attività didattica disciplinare.
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ORGANISMI DI GESTIONE E SUPPORTO Gli organi interni che orientano gli interventi individualizzati e supportano il lavoro dei Consigli di
Classe sono:
• Gruppo di lavoro Handicap D’Istituto, ora Gruppo di Lavoro per l’Inclusione.
Ai sensi della Legge suddetta ogni anno su iniziativa del Dirigente Scolastico si procede alla
costituzione del Gruppo di Lavoro Handicap di Istituto (GLHI) che sarà formato dal Dirigente scolastico, due docenti curricolari, due docenti specializzati, un operatore referente dei servizi
ASL, due rappresentanti delle famiglie. Potranno essere invitati, di volta in volta, esperti e
consulenti sulle materie oggetto di discussione. Compiti del Gruppo di Lavoro sono di stimolare e
coordinare i Progetti e le azioni messe in atto nell’Istituto per realizzare l’integrazione
(incontri, progettazione, documentazione, rapporti esterni..), formulare pareri al Dirigente
Scolastico in merito all’organizzazione dell’integrazione, con particolare riferimento all’individuazione delle risorse di sostegno (orari, personale, assistenza, ecc..), definire criteri per
la verifica annuale dello stato dell’integrazione scolastica nell’Istituto, proporre iniziative ai diversi
organi competenti in materia.
• Gruppo di lavoro operativo per l’Integrazione (G.L.H.O.) È composto da: • Preside o un suo delegato
• Coordinatore della classe in cui è inserito l’allievo interessato
• Insegnanti di sostegno
• Assistenti educatori • Operatori NPI dei distretti di provenienza degli alunni • Genitori degli alunni inseriti nelle classi interessate.
Gli OBIETTIVI sono:
• creare condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni diversamente abili;
• orientare gli interventi individualizzati; • creare una rete di informazioni e di sensibilizzazione.
CRITERI E PROCEDURE
Dopo la scelta dell'indirizzo di studi da parte della famiglia, il Dirigente Scolastico individua il
Consiglio di Classe e il gruppo classe idonei ad accogliere l'alunno diversamente abile sotto il
profilo sia qualitativo sia quantitativo (numero di alunni, non troppi ripetenti, ecc.) sulla base
delle informazioni raccolte dal Gruppo di Lavoro Handicap e delle esigenze emerse dall'analisi
che il GLH fa per ciascun singolo caso individuale. I docenti di sostegno fanno riferimento alle indicazioni del GLHI, che li indirizza nell'attività annuale, allo spirito di collaborazione e
allo scambio di esperienze che emergono dagli incontri del Gruppo di Lavoro Handicap.
ORIENTAMENTO
L'orientamento tiene conto delle caratteristiche del singolo alunno, sulla base delle quali
vengono presi accordi con le famiglie e con i medici neuropsichiatri. Tutto il percorso scolastico si sviluppa sotto l'osservazione degli insegnanti di sostegno, in funzione del futuro inserimento nel mondo del lavoro e in taluni casi si stipulano accordi con enti territoriali per attività di
orientamento extra scolastico o stage in aziende rispondenti al profilo professionalizzante dell’istituto.
RAPPORTI CON L'ESTERNO
Durante l’anno scolastico vi sono regolari incontri con le famiglie, che possono essere intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o famiglie. Inoltre, come attività
programmate annualmente oppure semplicemente in funzione di necessità temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di aggiornamento con neuropsichiatri, ASL, Ufficio Scolastico Provinciale e Gruppo di Coordinamento Provinciale.
Il personale A.T.A., dipendente dell’Istituto, è titolare di funzioni aggiuntive di assistenza alla persona e facilitatori dell’integrazione globale della persona.
11 - L’orientamento scolastico in entrata e in uscita L'orientamento scolastico non deve essere considerato un insieme di interventi a sé
stante, avulso o solo parzialmente legato al contesto scolastico complessivo, ma una vera e propria "attività curricolare". Tale azione si prefigge i seguenti scopi:
• favorire l'inserimento dei ragazzi nell'istituzione scolastica evitando il fenomeno della
dispersione scolastica;
• facilitarne l'approccio allo studio; • sviluppare le capacità necessarie per il recupero delle lacune;
• migliorare le relazioni e la capacità comunicativa;
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• rafforzare la motivazione personale;
• educare i ragazzi alla scelta personalizzata e consapevole; • promuovere l'attitudine a rispettare le regole per rendere il clima scolastico accogliente e
stimolante.
La realizzazione dei percorsi per un orientamento consapevole coinvolge tutto il personale
Docente dell’Istituto, in particolare il Dirigente Scolastico ed il Docente titolare di Funzione Strumentale o incaricato del coordinamento del progetto. È inoltre importante la partecipazione
attiva al Progetto delle componenti esterne, come gli Enti Locali, gli Uffici del lavoro, la Camera di Commercio, le Organizzazioni Sindacali, le Aziende del Settore Turistico ed i referenti delle
Associazioni di Categoria. Allo scopo di fornire agli allievi e alle loro famiglie una corretta ed articolata informazione sugli
adempimenti legati a queste innovazioni e di creare iniziative capaci di favorire il successo formativo di ogni giovane, si ritiene indispensabile sostenere la carriera scolastica e/o
professionale di tutti gli studenti, fin dal loro ingresso nella Scuola Secondaria Superiore, promuovendo attività di:
• orientamento in entrata,
• orientamento in itinere,
• orientamento in uscita.
11.1 Orientamento in entrata Particolarmente delicata e complessa è la fase dell'orientamento "in entrata", rivolto cioè agli
alunni degli Istruzione secondaria di Primo Grado. Riteniamo che in questa fase la collaborazione
con gli Insegnanti degli Istituti di Istruzione Secondaria di Primo Grado sia fondamentale per contribuire ad una scelta giusta, consapevole e motivata da parte degli alunni. A tale scopo la
scuola mette in atto un'ampia gamma di interventi, quali:
•incontri con gli insegnanti referenti degli Istituti Comprensivi di Primo Grado; •esperienze di stage;
•iniziative di "scuola aperta";
•coordinamento nella ideazione, creazione e distribuzione agli Istituti Comprensivi del
mandamento e delle aree circostanti di materiale illustrativo sull'offerta formativa dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Jacopo da Montagnana"; •partecipazione a reti di scuole nell’ambito di progetti a livello locale e non solo, per favorire una scelta consapevole da parte degli alunni;
•collaborazione con Enti del territorio per il ri-orientamento degli alunni in difficoltà. 11.1.2 Accoglienza ed orientamento classi prime
La scuola attribuisce particolare importanza al momento dell'inserimento dell'alunno nella
nuova realtà scolastica. Si tratta, infatti, del passaggio da un ambiente caratterizzato dalla pedagogia della "tutela", qual è quello della scuola dell'obbligo, ad un ambiente caratterizzato dalla pedagogia dello "sviluppo dell'autonomia", in cui gli studenti si trovano di fronte a un
improvviso cambiamento soprattutto di ruolo, in una fase evolutiva delicata, in cui devono essere aiutati nel riconoscimento dei propri nuovi ruoli e diritti rispetto alla comunità scolastica e al
processo formativo.
LE FINALITÀ DELL'ACCOGLIENZA • Predisporre un raccordo tra Scuola media inferiore e Scuola secondaria superiore; • creare relazioni positive tra i diversi interlocutori (docenti, compagni, personale ATA, ecc.);
• suscitare negli alunni le condizioni (psicologiche, relazionali, didattiche) adeguate a
favorire il successo scolastico;
• favorire la motivazione a proseguire il percorso formativo. L'intervento della scuola per agevolare al massimo l'integrazione dello studente nella nuova realtà scolastica passa attraverso 2 fasi.
Prima fase
Nei primi giorni di scuola. Tale fase prevede interventi tesi a facilitare e favorire l’inserimento degli studenti delle classi prime nel nuovo ambiente scolastico. Attraverso la conoscenza
dell'ambiente scolastico, l'alunno viene portato a visitare spazi, strutture e relative funzioni della nuova realtà scolastica, al fine di un immediato orientamento all'interno del nuovo luogo di studio
ed allo scopo di radicare nell'allievo un senso di "appropriazione ed appartenenza" che gli dia sicurezza e controllo dell'emotività con conseguente contenimento del disagio psicologico iniziale.
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Con l'ausilio di materiale stampato o multimediale e/o attraverso l’incontro con studenti, con il Dirigente Scolastico e i docenti, l'alunno viene informato, ai fini di una corretta conoscenza delle
regole generali di funzionamento della scuola, sui principali Organi dell'Istituto ed Organismi di
rappresentanza degli studenti e dei genitori.
Con l'ausilio del Regolamento di Istituto e dello Statuto degli Studenti vengono quindi
illustrate le norme che regolano la vita quotidiana (scansione oraria, entrate e uscite, assenze e
relative giustificazioni, accesso e uso degli spazi, servizi di segreteria ecc.), le norme di comportamento (obbligo di un atteggiamento corretto, rispetto degli arredi e delle strutture
scolastiche, divieto di fumare, ecc.). La scuola attribuisce infatti un'importanza fondamentale
alla realizzazione di comportamenti scolastici corretti rispetto a problemi diversi, convinta che
tutto concorra a fare dell'alunno un individuo autonomo e responsabile.
Seconda fase Un periodo successivo di circa due/tre mesi viene dedicato all'informazione sulle finalità,
gli obiettivi e l’organizzazione del nuovo curriculum scolastico e all’analisi della situazione di
partenza, sia comportamentale che disciplinare, all’osservazione diretta della classe e dei singoli
alunni. Tale attività coinvolge tutti i docenti del Consiglio di Classe che deve operare con lo scopo di creare le condizioni per motivare lo studente verso la vita scolastica, la scelta del proprio
percorso formativo e renderlo consapevole dei propri processi di apprendimento e stili cognitivi.
Fondamentale è la conoscenza degli aspetti formativi e didattici nonché di alcune forme e
modalità organizzative del lavoro scolastico affinché l'allievo "senta" la propria scuola come luogo
di vita quotidiana, di relazioni fra pari e con adulti, un ambiente di crescita personale e formativa
di cui è fondamentale lo stato di benessere e funzionalità. L'Istituto darà all’allievo tutte le informazioni necessarie.
Al fine di fornire informazioni il più possibile chiare per l’utente, viene data particolare importanza alla esplicitazione di: • obiettivi da raggiungere,
• tipologia delle verifiche,
• modalità e criteri delle valutazioni,
• tecniche didattiche privilegiate, • eventuali punti critici o difficoltà della disciplina.
Il Consiglio di Classe pianifica una serie di attività per rilevare la situazione in ingresso,
soprattutto mediante prove d'ingresso nelle varie materie allo scopo di valutare, con dati oggettivi, il livello di partenza di ciascun allievo e impostare, in base alle risultanze emerse, il
successivo lavoro didattico. Tali prove sono approntate dai singoli Consigli di Classe sulla base di
un modello approvato dai Dipartimenti di disciplina. Contemporaneamente il Consiglio di Classe e
il Dirigente Scolastico incontrano i genitori degli alunni per potenziare il rapporto scuola/famiglie
e rendere le scelte formative condivise.
11.2 – Orientamento in itinere Posto che tutta l'attività didattica deve tendere a far emergere in ogni singolo allievo
potenzialità e interessi e a fornirgli strumenti moderni e adeguati ad affrontare la complessità del
mondo del lavoro e della produzione, l'azione di orientamento si intensifica in modo particolare
per l’Istituto Alberghiero nel caso del secondo anno per la scelta del corso di specializzazione che
gli studenti frequenteranno dalla classe terza. Per quanto concerne le classi quarte, lo stage ha
durata di tre settimane, preferibilmente nel periodo primaverile.
11.3 – Orientamento in uscita
Con questa attività si intende comprendere tutta una serie di iniziative volte a sviluppare
negli studenti le abilità decisionali e a fargli conoscere il mondo del lavoro e degli studi universitari. Sulla base di uno specifico progetto vengono attivate visite ad aziende o atenei, diffusione del materiale informativo, partecipazione a open day universitari.
12 - L’Alternanza Scuola- Lavoro
L’alternanza scuola-lavoro, una possibile opportunità.
L’Alternanza scuola-lavoro può generare valore aggiunto poiché promuove una maggiore attenzione, da parte dei formatori, dei docenti e degli esperti, alle motivazioni personali e culturali dell’allievo. In tale prospettiva, si ritiene possibile, in particolare, impostare in tutti i corsi un modulo “Progetto didattico individuale” a carattere orientativo e di accompagnamento.
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L’attività mira a sviluppare le capacità dei giovani di: • identificare problemi ed opportunità inerenti il progetto formativo, in relazione al contesto socioeconomico ed all'inserimento nel mondo lavorativo;
• riconoscere le competenze professionali (conoscenze, competenze, abilità) richieste dal sistema produttivo
• identificare gli elementi che compongono il progetto formativo (ruoli, fasi, tempi e metodi); • ampliare il repertorio delle metodologie didattiche tradizionali: accanto alle lezioni frontali, grazie all’ASL si possono promuovere situazioni e ambienti di apprendimento anche
attraverso l’utilizzo dell’ambiente di lavoro, con l’accompagnamento del tutor interno; • arricchire la realizzazione dello stage tradizionale con l’applicazione delle metodologie dell’ASL, coinvolgendo attivamente i giovani e sostenendoli nel vivere l’esperienza lavorativa
e favorendo lo sviluppo dell’attitudine alla ricerca, alla rielaborazione e all’autovalutazione; • riconoscere il percorso effettuato attraverso la certificazione analitica delle competenze di
ogni singolo studente, con lo sguardo rivolto anche agli sviluppi della certificazione e della sua trasparenza in ambito europeo; • effettuare il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia delle azioni formative, nella logica
dell’accreditamento e della qualità. L’Alternanza inoltre
• contribuisce a conferire un elevato livello qualitativo dell’offerta formativa complessiva;
• favorisce la consapevolezza delle famiglie circa il valore formativo del percorso di Area- Alternanza e la loro corresponsabilizzazione nell’azione educativa; • stimola e promuove reti di collaborazione interistituzionali, con il coinvolgimento degli Istituti Professionali, per individuare bisogni e linee di sviluppo del territorio.
Tali obiettivi possono essere raggiunti solo attraverso il coinvolgimento di tutti i docenti del
Consiglio di Classe.
Riferimenti normativi
-Legge 28 marzo 2003 n. 53 – Legge quadro di riforma del sistema di istruzione e formazione: Art. 4 – Alternanza scuola-lavoro
-D. Leg.vo 15 aprile 2005 n. 77– Alternanza scuola-lavoro e obbligo. -D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87– Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti professionali. -Legge 107/2015 – Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
Attualmente nell’Istituto “Jacopo da Montagnana” sono attivi i seguenti progetti che rientrano nella fattispecie ASL e sono: - classi terze e classi quarte, Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, un percorso di Alternanza Scuola Lavoro (Legge 107/2015) di 200 ore (stage in azienda e attività in aula) per ciascun anno di corso;
- classi terze e classi quarte, Liceo scientifico e Liceo scienze applicate, un percorso di Alternanza Scuola Lavoro (Legge 107/2015) di 100 ore (stage in azienda e attività in aula) per ciascun anno di corso;
Tali attività di ASL saranno svolte in minima parte durante la normale attività didattica e in maggior parte durante la sospensione estiva delle attività didattiche.
VALUTAZIONE
La valutazione prevede i seguenti criteri: -Valutazione dell’attività di ASL da parte del tutor aziendale con riferimento alle competenze acquisite dall’allievo.
-Valutazione del Consiglio di Classe sulla base delle valutazioni del tutor esterno, delle relazioni e di quanto prodotto dagli allievi rispetto al compito assegnato.
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Ogni disciplina coinvolta valuta i risultati dell’esperienza, rispetto ai compiti assegnati e alle
competenze acquisite e ne tiene conto nella formulazione della proposta di voto finale in classe
quarta e quinta. Il Consiglio di Classe valuta l’esperienza complessiva e ne tiene conto per
l’assegnazione del credito scolastico . La valutazione di ciascun alunno avviene tramite gli strumenti previsti dalla normativa e tenendo conto dei seguenti criteri:
• stesura di una relazione sull’esperienza di ASL tenendo conto di parametri-guida dati
• realizzazione di una prova pratica sulla base dell’esperienza svolta
• valutazione del tutor esterno sulle competenze espresse dallo studente a livello comunicativo,
operativo, relazionale.
MONITORAGGIO Il monitoraggio annuale ha lo scopo di valutare il percorso attuato, rilevando eventuali punti di forza e criticità, per migliorare la qualità complessiva dei progetti. In questa fase si procede alla verifica dei seguenti aspetti: - coerenza ed integrazione tra gli obiettivi del progetto e il curriculum scolastico
- flessibilità del progetto rispetto alla messa a punto di percorsi personalizzati.
12.1 Alunni diversamente abili Per gli studenti diversamente abili, in collaborazione con la referente della Funzione Strumentale per l’Inclusione e l’integrazione, il C. di C. adatterà l’esperienza di tirocinio personalizzato alle reali capacità e/o potenzialità dello studente.
12.2 La cultura della sicurezza
Nell’impegno che vede coinvolta la scuola a tutto campo nell’ambito educativo, spicca
senz’altro il tema della sicurezza. Ciò è richiesto con particolare attenzione dal Testo unico del 2008, che ha riformato le norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma è richiesto anche dal ruolo che la scuola riveste nel formare i ragazzi alla cittadinanza attiva.
Nel D. Lgs 81/2008 si enuncia che la scuola costituisce il luogo privilegiato per la promozione e
la divulgazione della cultura della sicurezza e delle azioni di prevenzione ad essa relative. Il decreto prevede l’inserimento in ogni attività scolastica di specifici corsi formativi interdisciplinari tra le diverse materie scolastiche, volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e
della sicurezza nel rispetto delle autonomie scolastiche. Lo sviluppo di tali percorsi didattici vengono gestiti dalla FS sull’educazione alla salute ed al benessere.
La normativa scolastica mira a fare delle istituzioni scolastiche sempre più un ambiente di
vita e di educazione del cittadino. I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico–tecnologico,
storico-sociale) costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati
all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e lavorativa. In tale
ottica si inseriscono bene sia l’aspetto della responsabilità personale in ambito sicurezza, sia
quello del diritto alla salute ed alla sicurezza; esse pertanto rientrano a tutti gli effetti nelle competenze chiave di cittadinanza e devono essere declinate nei quattro assi culturali.
Nella riforma la formazione alla sicurezza rientra come aspetto trasversale dei curricoli
degli Istituti Tecnici e dei Professionali; essa non è qualcosa che si aggiunge o sovrappone alle
attività scolastiche quotidiane, ma parte integrante della normale attività didattica.
13 – Viaggi e visite di istruzione; vacanze-studio; scambi culturali
Sottolineando il loro carattere didattico-educativo, per quanto concerne i viaggi e le visite
d’istruzione si rimanda alle procedure delineate nel regolamento specifico approvato dal Consiglio
di Istituto.
SCAMBI CULTURALI Dal momento che la scuola e gli insegnanti possono e devono accrescere le loro competenze, non
solo attraverso lo studio, la ricerca ed il dibattito, ma anche attraverso il confronto delle idee e delle proposte, è auspicabile l’avvio di “scambi culturali” opportunamente pianificati dai relativi Organi Collegiali su iniziativa anche di una sola componente scolastica.
Per “scambio culturale” deve intendersi:
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l’incontro tra insegnanti di differenti aree disciplinari e/o appartenenti a scuole diverse ai
fini della realizzazione di un particolare progetto educativo;
l’incontro fra insegnanti della stessa area disciplinare appartenenti ad Istituti diversi;
l’incontro-scambio tra classi di scuole diverse, sia nazionali che europee, attuato
nell’ambito della realizzazione di viaggi d’istruzione di uno o più giorni.
14 – Integrazione con il territorio: reti
l’Istituto opera in un rapporto attivo e funzionale con il territorio e le sue istituzioni, attento
alle richieste culturali e professionali, aperto a cogliere le risorse e le opportunità che da esso
provengono.
In questa ottica, la nostra scuola ha rafforzato l’intesa con gli Istituti Comprensivi del territorio
oltre che con le università per la normale attività di orientamento in entrata, per assicurare
una continuità verticale nella costruzione del curricolo e per l’orientamento in uscita, attività di
ricerca e sperimentazione. Collabora con l’ASL di appartenenza per la promozione del benessere
e la salute e per la prevenzione delle dipendenze patologiche.
Intrattiene rapporti con gli operatori del mondo del lavoro per una più razionale attuazione di
progetti riguardanti attività di alternanza scuola-lavoro e di stage formativi. È’ parte attiva nelle
seguenti reti ( Da Delibera C. di I a.s. 2014/15):
TIPO Denominazione Sede scolastica
capofila
Dirigente Scuola
Capofila o
Coordinatore
Scuole e
Istituti
partner
Rete o
consorzio
Consorzio Istituti
Alberghieri del Veneto
IIS “Medici” –
Legnago (VR)
Stefano Minozzi
Rete Rete per la formazione specialistica del
Personale ATA:
Assistenti
amministrativi e
Collaboratori scolastici
Istituto
Comprensivo
Este
Paola Morato
Scuole sedi Distretti n.
50
Montagnana
e n. 51 Este
Rete Rete Scuole CTRS
(Centro Territoriale Risorse e Servizi):
CTI (Centro Territoriale
Integrazione) - Sostegno
alunni H
Rete Rete Scuole CTRS
(Centro Territoriale Risorse e Servizi):
Progetto "Io come te"
Istituto
Comprensivo Megliadino San
Fidenzio
Anna Pretto
Rete Rete Scuole CTRS
(Centro Territoriale
Risorse e Servizi):
Orientamento
scolastico.
Istituto
Comprensivo Villa
Estense
Cesare Cecchetto
Rete Rete RIFOL dei Licei di PD e RO
Liceo Statale "A.Cornaro"
Padova
Massimo Vezzaro
Licei di PD e RO
Rete Rete per la Formazione
d’Ambito
IIS “Euganeo” di
Este
Francesco Bussi Scuole
Ambito 22
Padova
Rete Punto di ascolto Educandato San
Benedetto
Emanuela Veronese
Chinaglia
Montagnana Casale di
Scodosia
Megliadino
S.F.
CFP Pavoni
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15- Piano fabbisogno infrastrutture e materiali
Acquisto attrezzature di chimica, fisica e per i laboratori professionalizzanti dell’Alberghiero.
16- Piano Nazionale Scuola Digitale – PNSD (c.57 e c. 59/107)
In base al Decreto direttoriale 25 novembre 2015, art 2, è stato individuato dall’Istituzione scolastica un animatore digitale (un docente a tempo indeterminato) ai sensi della normativa vigente che ha il
compito di favorire il processo di digitalizzazione nella scuola, nonché quello di diffondere politiche
legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano
Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) sul territorio.
Al fine di garantire la continuità temporale utile per l’attuazione delle azioni del Piano Nazionale per
la Scuola Digitale programmate nell’ambito del PTOF, l’animatore digitale è stato individuato per un periodo di durata triennale.
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ALLEGATO 1
Patto Educativo di Corresponsabilità Educativa Scuola – Alunno – Famiglia
“La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”
DPR 24 giugno 1998 n.249
L'istituto di istruzione superiore Jacopo da Montagnana, in Montagnana (PD), in piena condivisione con il comma 2 dell’art. 1 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, propone il presente patto formativo affinché vi possa essere una linea guida comune per il lavoro di tutti i protagonisti della scuola, dagli alunni ai docenti, dal personale ATA ai collaboratori e alle famiglie. Esso comporta da parte dei contraenti (studenti/docenti/genitori) un impegno di corresponsabilità finalizzato a promuovere la realizzazione dell’obiettivo comune di accrescere l’efficacia e la fruibilità dell’insegnamento, per un’armonica e proficua
formazione e istruzione dell’alunno. Il rispetto di tale patto costituisce un punto importante per costruire un rapporto di fiducia reciproca che permetta di innalzare la qualità dell’Offerta formativa e guidare gli alunni al successo scolastico.
Il contratto comprende:
� Gli impegni degli Allievi nel progetto educativo � Gli impegni degli Insegnanti nel progetto educativo � Gli impegni dei Genitori nel progetto educativo � Gli interventi disciplinari
Condizioni per la corresponsabilità
L’allievo si impegna a:
Rispettare gli obblighi dello statuto degli studenti e delle studentesse e il
regolamento di istituto;
Assicurare la regolarità di frequenza sia al mattino sia nella eventuale giornata di rientro pomeridiano. Si rammenta che per la valutazione finale è richiesta la frequenza di almeno i tre quarti dell’orario scolastico annuale.
Presentarsi puntuale alle lezioni; Curare l’igiene personale ed indossare un abbigliamento decoroso per il rispetto di sé
e degli altri. Spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici, essendone severamente
proibito l’uso all’interno dell’edificio scolastico dalla C.M. del 15 marzo 2007 Mantenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della
scuola e dei propri compagni. Utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza arrecare
danni e avendone cura come fattore di qualità della vita della scuola. Rispettare i regolamenti relativi all’utilizzo dei laboratori, della palestra, della
biblioteca. Presentarsi a scuola fornito dell'occorrente richiesto per le attività didattiche e
l’adempimento dei propri doveri. Seguire con attenzione quanto gli viene insegnato e intervenire in modo pertinente,
contribuendo ad arricchire lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze. Svolgere le attività di studio, i compiti e i lavori affidati per casa con attenzione,
serietà e puntualità. Esplicitare agli insegnanti le proprie, eventuali, difficoltà, impegnandosi con ordine e
serietà nel recupero delle medesime.
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Frequentare con serietà e regolarità i corsi pomeridiani di recupero, in caso di difficoltà nell’apprendimento.
Richiedere corsi di potenziamento in caso di desiderio di ampliamento di argomenti di studio.
II ddoocceennttii ssii iimmppeeggnnaannoo aa::
Rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti, promuovendo iniziative atte a favorire il superamento di eventuali svantaggi linguistici.
Illustrare e motivare i contenuti, i metodi e gli obiettivi del proprio insegnamento, facendo partecipi gli alunni della scelta del percorso da affrontare.
Precisare le finalità e i traguardi da raggiungere nella propria disciplina. Comunicare allo studente le valutazioni (voti o giudizi) delle prove scritte ed orali in
tempo congruo. Comunicare alla famiglia, per mezzo del libretto personale, dei colloqui con i
genitori, dei fogli di valutazione interquadrimestrale, per intervento del coordinatore di classe o del Dirigente Scolastico, eventuali situazioni di profitto insufficiente e frequenza irregolare che possano pregiudicare l'azione formativa.
Sostenere un rapporto alunno/alunno e alunno/insegnante aperto al dialogo e alla collaborazione.
La scuola si rende disponibile per corsi di recupero o di potenziamento, in orario curricolare, e/o extracurricolare, ove siano ritenuti opportuni dal Consiglio di Classe.
Comunicare al Dirigente scolastico i nominativi degli alunni che si assentano spesso o per lunghi periodi.
Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia, attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educativa tra adulti, al fine di promuovere la maturazione dell'allievo.
Chiarire con gli interessati i motivi e le modalità di attuazione di un eventuale provvedimento disciplinare.
Comunicare tempestivamente le attività extrascolastiche a tutti gli studenti e a tutti i genitori o a coloro che esercitano la patria potestà, tramite il libretto personale o altre modalità di comunicazione.
I genitori si impegnano a:
Partecipare attivamente alla vita dell'allievo a scuola, poiché la Costituzione sancisce “ E' dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli...” (Art. 30)
Conoscere la proposta formativa della scuola consultando i documenti ufficiali della
scuola quali il piano dell'offerta formativa, lo statuto degli studenti e delle studentesse, le modalità e di irrogazione delle sanzioni disciplinari.
Collaborare con gli insegnanti all'interno degli organi collegiali e nel corso delle varie opportunità di ascolto e dialogo che la scuola organizza.
Favorire l’autonomia personale del proprio figlio attraverso l’educazione al rispetto ed alla cura della persona sia nell’igiene che nell’abbigliamento, decoroso e adeguato all’ambiente scolastico.
Essere da guida ad un corretto uso del tempo in relazione alle varie attività pomeridiane, scolastiche ed extrascolastiche.
Assicurare la regolarità di frequenza anche nella giornata di rientro pomeridiano. Si rammenta che per l’ammissione all’anno successivo è richiesta la frequenza di almeno i tre quarti dell’orario scolastico annuale.
Giustificare tempestivamente di propria mano le assenze.
Informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni
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sull’andamento scolastico dell’allievo.
Sostenere e controllare i propri figli nel mantenimento degli impegni scolastici, sia per quanto riguarda lo studio che i compiti scritti.
Essere disponibili ad assicurare la frequenza a corsi di recupero e di potenziamento nel caso siano ritenuti necessari dal Consiglio di classe.
Informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del figlio, mediante il controllo del libretto di comunicazione scuola-famiglia, partecipando ai colloqui individuali con i docenti e ai ricevimenti generali dei docenti, realizzati secondo il calendario proposto dal Consiglio di istituto e riportato sul libretto personale e sul sito della scuola.
Reciprocità dei diritti e dei doveri
La Scuola accoglie la Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007, che ha per oggetto le linee di indirizzo generali e le azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo.
Le carte fondamentali della scuola (Carta dei Servizi, Regolamento disciplinare alunni, Piano dell'Offerta Formativa) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e i doveri dei genitori , degli studenti, degli operatori scolastici, Le Carte sono pubblicate nel sito della scuola
Regolamento disciplinare alunni
Il genitore affidatario nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che
il regolamento è ispirato allo Statuto degli Studenti e delle Studentesse (DPR235/07)
le infrazioni disciplinari da parte dello studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari , anche in termini di azione riparatoria / risarcitoria;
il regolamento disciplinare alunni specifica tipologia di sanzioni, modalità d'irrogazione delle sanzioni, organo
competente all'irrogazione e modalità d' impugnazione.
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Allegato 2
Piano risorse docenti organico dell’autonomia
La previsione del fabbisogno dell’organico dell’autonomia, per il triennio 2016/2017 – 2018/2019, si basa sui seguenti presupposti:
1) Normale prosecuzione classi attualmente in essere nell’Istituto (Liceo Scientifico e I.P.S.E.O.A.);
2) Mantenimento numero iscritti classi prime Istituto I.P.S.E.O.A. (come da storico);
3) Mantenimento o eventuale minimo incremento numero iscritti classi prime Liceo
Scientifico (come da storico);
4) Mantenimento numero iscritti classi prime alunni diversamente abili (come da storico);
5) Esigenze per la copertura delle supplenze brevi (previsione basata sulle serie storiche
della scuola);
6) Esigenze per la copertura di ore connesse alle seguenti attività previste: a) dall’art. 1 comma 7 L. 107/2015; b) dagli ambiti di miglioramento del RAV; c) da altri ambiti individuati dall’Istituto (es. attività alternative, studio assistito,
supporto classi articolate, ecc.); d) arricchimento offerta formativa.
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SCHEMA RIASSUNTIVO ORGANICO AUTONOMIA Anno Scolastico 2016/2017
Classe di concorso
Ore Ins.to
curricol.
Ore suppl.
Esigenze per la copertura di ore connesse alle seguenti attività previste:
- dall’art. 1 comma 7 L. 107/2015; - dagli ambiti di miglioramento del RAV; - da altri ambiti individuati dall’Istituto (es.
attività alternative, studio assistito, supporto classi articolate, ecc.);
- arricchimento offerta formativa.
Totali ore
A013 Chimica 15 15
A017 Disc. Eco. Az.li 59 59
A019 Disc. Giur. ed econom.
22 22 14 58
A020 Disc mecc. e Tecnologia
9 9
A025 Disegno e st. dell’arte
14 6 10 30
A029 Ed. Fisica 54 54
A036 Filosofia, Psicologia e Sc. dell’Educaz.
4 4
A037 Filosofia e Storia 18 14 4 36
A038 Fisica 8 8
A039 Geografia 4 4
A042 Informatica 10 10
A047 Matematica 87 87
A049 Matematica e fisica
44 44
A050 Lettere Ist.Istr.Sec. II gr.
120 120
A051 Lettere e latino nei licei e ist. mag.
64 64
A057 Scienze degli alimenti
65 65
A060 Sc.na, ch., geog., mic.
50 50
A246 Lingua e civ. straniera (Francese)
31 31
A346 Lingua e civ. straniera (Inglese)
78 4 12 94
A546 Lingua e civ. straniera (Tedesco)
32 32
A446 Lingua e civ. straniera (Spagnolo)
2 2
C240 Lab. Chimica e chimica industriale
4 4
C500 Tec. servizi ed eserc. prat. di cucina
87 87
C510 Tec. servizi ed eserc. prat. sala bar
60 60
C520 Tec. servizi e pratica operativa
34 34
999 Religione 27 27
Sostegno 234 234
Pag. 47 di 70
SCHEMA RIASSUNTIVO ORGANICO AUTONOMIA Anno Scolastico 2017/2018
Classe di concorso
Ore Ins.to
curricol.
Ore suppl.
Esigenze per la copertura di ore connesse alle seguenti attività previste:
- dall’art. 1 comma 7 L. 107/2015; - dagli ambiti di miglioramento del RAV; - da altri ambiti individuati dall’Istituto (es. attività
alternative, studio assistito, supporto classi articolate, ecc.);
- arricchimento offerta formativa.
Totali ore
A034 Chimica 13 13
A045 Discipline economico Az.li
59 59
A046 Discipline giuridico ed econom.
20 36 56
A042 Discipline meccaniche e Tecnologia
9 9
A017 Disegno e storia dell’arte
16 18 34
A048 Educazione Fisica 56 56
A018 Filosofia, Psicologia e Sc. dell’Educaz.
4 4
A019 Filosofia e Storia 18 18 36
A020 Fisica 8 8
A021 Geografia 4 4
A041 Informatica 10 10
A026 Matematica 86 86
A027 Matematica e fisica
44 44
A012 Lettere Ist.Istr.Second. di II gr.
120 120
A011 Lettere e latino nei licei e ist. mag.
64 64
A031 Scienze alimenti 63 63
A050 Sc.na, ch., geog., mic.
48 48
AA24 Lingua e civ. straniera (Francese)
29 29
AB24 Lingua e civ. straniera (Inglese)
81 18 99
AD24 Lingua e civ. straniera (Tedesco)
33 33
AC24 Lingua e civ. straniera (Spagnolo)
4 4
B012 Lab. Chimica e chimica industriale
4 4
B020 Tec. servizi ed eserc. prat. di cucina
83 83
B021 Tec. servizi ed eserc. prat. sala bar
56 56
B019 Tec. servizi e pratica operativa
32 32
Religione 28 28
Sostegno 274 274
Pag. 48 di 70
SCHEMA RIASSUNTIVO PREVISIONE ORGANICO AUTONOMIA Anno Scolastico 2018/2019
Classe di concorso
Ore Ins.to
curricol.
Ore suppl.
Esigenze per la copertura di ore connesse alle seguenti attività previste:
- dall’art. 1 comma 7 L. 107/2015; - dagli ambiti di miglioramento del RAV; - da altri ambiti individuati dall’Istituto (es.
attività alternative, studio assistito, supporto classi articolate, ecc.);
- arricchimento offerta formativa.
Totali ore
A034 Chimica 13 13
A045 Discipline economico Az.li
59 59
A046 Discipline giuridico ed econom.
20 36 56
A042 Discipline meccaniche e Tecnologia
9 9
A017 Disegno e storia dell’arte
16 16
A048 Educazione Fisica 56 56
A018 Filosofia, Psicologia e Sc. dell’Educaz.
4 4
A019 Filosofia e Storia 18 18 36
A020 Fisica 8 8
A021 Geografia 4 4
A041 Informatica 10 10
A026 Matematica 86 18 104
A027 Matematica e fisica
44 44
A012 Lettere Ist. Istr. Second. di II gr.
120 120
A011 Lettere e latino nei licei e ist. mag.
64 64
A031 Scienze alimenti 63 63
A050 Sc.na, ch., geog., mic.
48 48
AA24 Lingua e civ. straniera (Francese)
29 29
AB24 Lingua e civ. straniera (Inglese)
88 18 106
AD24 Lingua e civ. straniera (Tedesco)
33 33
AC24 Lingua e civ. straniera (Spagnolo)
4 4
B012 Lab. Chimica e chimica industriale
4 4
B020 Tec. servizi ed eserc. prat. di cucina
83 83
B021 Tec. servizi ed eserc. prat. sala bar
56 56
B019 Tec. servizi e pratica operativa
32 32
Religione 28 28
Sostegno 256 18 274
Pag. 49 di 70
SCHEMA RIASSUNTIVO PREVISIONE ORGANICO AUTONOMIA COMPLESSIVO TRIENNIO 2016/2019
Classe di concorso
Ore Ins.to
curricol.
Ore suppl.
Esigenze per la copertura di ore connesse alle seguenti attività previste:
- dall’art. 1 comma 7 L. 107/2015; - dagli ambiti di miglioramento del RAV; - da altri ambiti individuati dall’Istituto (es.
attività alternative, studio assistito, supporto classi articolate, ecc.);
- arricchimento offerta formativa.
Totali ore
A034 Chimica 41 41
A045 Discipline economico Az.li
176 176
A046 Discipline giuridico ed econom.
62 108 170
A042 Disciplime meccaniche e Tecnologia
27 27
A017 Disegno e storia dell’arte
46 36 82
A048 Educazione Fisica 166 166
A018 Filosofia, Psicologia e Sc. dell’Educaz.
12 12
A019 Filosofia e Storia 54 54 108
A020 Fisica 24 24
A021 Geografia 12 12
A041 Informatica 30 30
A026 Matematica 259 18 277
A027 Matematica e fisica
132 132
A012 Lettere Ist.Istr.Second. di II gr.
360 360
A011 Lettere e latino nei licei e ist. mag.
192 192
A031 Scienze degli alimenti
191 191
A050 Sc.na, ch., geog., mic.
146 146
AA24 Lingua e civ. straniera (Francese)
89 89
AB24 Lingua e civ. straniera (Inglese)
251 54 305
AD24 Lingua e civ. straniera (Tedesco)
98 98
AC24 Lingua e civ. straniera (Spagnolo)
10 10
B012 Lab. Chimica e chimica industriale
12 12
B020 Tec. servizi ed eserc. prat. di cucina
253 253
B021 Tec. servizi ed eserc. prat. sala bar
172 172
B019 Tec. servizi e pratica operativa
98 98
Religione 83 83
Sostegno 766 18 784
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Allegato 3 Piano risorse personale ATA
SCHEMA RIASSUNTIVO ORGANICO AUTONOMIA A.T.A. Anno Scolastico 2016/2017
Profilo Professionale area ore DSGA 36
Assistenti Amministrativi 228
Collaboratori scolastici 414
Assistenti tecnici AR01 Laboratorio di conduzione e manut. autoveicoli 36
AR02 Laboratorio di informatica 36
AR20 Laboratorio di cucina 72
AR20 Laboratorio di sala bar 72
AR21 Laboratorio di segreteria e portineria 36
AR23 Laboratorio di chimica 18
AR28 Laboratorio di fisica 18
SCHEMA ORGANICO AUTONOMIA A.T.A. Anno Scolastico 2017/2018
Profilo Professionale area ore DSGA 36
Assistenti Amministrativi 210
Collaboratori scolastici 396
Assistenti tecnici AR01 Laboratorio di conduzione e manut. autoveicoli 36
AR02 Laboratorio di informatica 36
AR20 Laboratorio di cucina 72
AR20 Laboratorio di sala bar 108
AR21 Laboratorio di segreteria e portineria 36
AR23 Laboratorio di chimica 18
AR28 Laboratorio di fisica 18
SCHEMA RIASSUNTIVO PREVISIONE ORGANICO AUTONOMIA A.T.A. Anno Scolastico 2018/2019
Profilo Professionale area ore DSGA 36
Assistenti Amministrativi 210
Collaboratori scolastici 396
Assistenti tecnici AR01 Laboratorio di conduzione e manut. autoveicoli 36
AR02 Laboratorio di informatica 36
AR20 Laboratorio di cucina 72
AR20 Laboratorio di sala bar 90
AR21 Laboratorio di segreteria e portineria 36
AR23 Laboratorio di chimica 36
AR28 Laboratorio di fisica 18
SCHEMA RIASSUNTIVO PREVISIONE ORGANICO AUTONOMIA A.T.A. Triennio 2016/2019
Profilo Professionale area Totale ore DSGA 108
Assistenti Amministrativi 648
Collaboratori scolastici 1206
Assistenti tecnici AR01 Laboratorio di conduzione e manut. autoveicoli 108
AR02 Laboratorio di informatica 108
AR20 Laboratorio di cucina 216
AR20 Laboratorio di sala bar 270
AR21 Laboratorio di segreteria e portineria 108
AR23 Laboratorio di chimica 72
AR28 Laboratorio di fisica 54
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Allegato 4
PIANO DI MIGLIORAMENTO
SEZIONE
ANAGRAFICA Istituzione Scolastica: Istituto Istruzione Superiore “Jacopo da Montagnana” – MONTAGNANA (PD)
Codice meccanografico: PDIS009008 Responsabile del Piano
Dirigente Scolastico: Luisa ZANETTIN Telefono 0429/800198
Email [email protected]
Tabella 1 COMPOSIZIONE DEL NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE (N.I.V.) nome ruolo
Prof.ssa ZANETTIN Luisa DS
Prof.ssa VIANELLO Vincenzina Collaboratore DS
Prof.ssa GRAMEGNA Lorenza Collaboratore DS
Prof. GENNARO Gianni FS POF
Prof. GIOACHIN Lorenzo FS POF
Prof.ssa MINGARDO Franca Referente Alternanza Scuola Lavoro
Prof.ssa PETTINATO Carolina Referente NIV per Liceo
I componenti sono stati individuati dal Dirigente Scolastico, in base a delibera del collegio, per quel che riguarda le Funzioni
Strumentali e in base al gruppo di autovalutazione costituito per l’elaborazione del RAV, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai Docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente impegnativo. Si è privilegiato il principio dell’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie, stabilendo così un rapporto di stretta connessione tra Piano di Miglioramento e
Piano dell’Offerta Formativa.
INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF, essendone parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di miglioramento alla luce di quanto emerso dal RAV.
Pag. 52 di 70
Tabella 2 - PRIORITA’ DI MIGLIORAMENTO
Esiti degli studenti
Priorità 1.1 Traguardi Risultati primo
anno (2016-2017)
Risultati secondo anno
(2017-2018)
Risultati terzo anno
(2018-2019)
Risultati scolastici
Elevare la valutazione media
conseguita all'Esame di stato,
quale segno di un miglioramento
complessivo dei processi di
apprendimento.
Aumento del valore medio dei
punteggi all'esame di stato di
1,0 punti (riferito al triennio)
Aumento del valore medio
dei punteggi all'esame di
stato di 0,5 punti
Aumento del valore medio
dei punteggi all'esame di
stato di 0,5 punti
Consolidamento del
valore medio raggiunto
nei punteggi esame di
stato
Priorità 1.2 Traguardi
Risultati primo anno
(2016-2017)
Risultati secondo anno
(2017-2018)
Risultati terzo anno
(2018-2019)
Allineare il numero degli alunni
sospesi dell'IPSEOA alla media
regionale.
Riduzione del numero di
studenti dell'IPSEOA con
giudizio sospeso allo scrutinio
di giugno.
. Implementare le attività di
recupero nel periodo delle
lezioni.
Strutturare gli sportelli
help di recupero per
moduli di durata
diversificata, anche
utilizzando modalità orarie
non standard
Potenziare gli sportelli di
recupero disciplinare e
incentivarne l'uso da parte
degli studenti.
Introdurre attività di peer
tutoring.
Incentivare i momenti e le
modalità di recupero
curricolari.
Incentivare i momenti e
le modalità di recupero
curricolari.
Raggiungimento del
numero di studenti
IPSEOA con giudizio
sospeso in linea con la
media regionale.
Esiti degli studenti
Priorità 2.1 Traguardi Risultati primo
anno (2016-2017)
Risultati secondo anno
(2017-2018)
Risultati terzo anno
(2018-2019)
Competenze chiave e di
cittadinanza
Definire prove per competenze
comuni per le classi 2^ e 4^
Somministrazione a tutte le cl
2^ e 4^ prove comuni per
competenze chiave e di
cittadinanza
Somministrazione prove
comuni competenze chiave
per asse (cl 2^) e per ambiti
disciplinari (cl 4^)
Ogni prova con incluse
Somministrazione
prove comuni per competenze chiave e
di cittadinanza
Consolidamento risultati
Pag. 53 di 70
almeno due
competenze chiave di cittadinanza.
Esiti degli studenti
Priorità 2.2 Traguardi Risultati primo
anno (2016-2017)
Risultati secondo anno
(2017-2018)
Risultati terzo anno
(2018-2019)
Competenze chiave europee
Elaborare un sistema di
valutazione di Istituto relativo alle
competenze sociali
Raggiungimento delle
competenze sociali almeno per
il 90% degli studenti.
Realizzare percorsi di
educazione alla legalità e
al rispetto delle regole
Attivare strategie per ridurre il numero di
permessi di entrata e
uscita fuori orario.
Rivedere i criteri di valutazione della
condotta.
Iniziare a elaborare
strumenti di
monitoraggio del gradimento e di
valutazione dei
percorsi sulla legalità
Iniziare collaborazioni con Istituzioni ed
esperti per realizzare
percorsi sulla legalità.
Realizzare percorsi di
educazione alla legalità e
al rispetto delle regole
Implementare gli
strumenti di
monitoraggio del
gradimento e di
valutazione dei
percorsi sulla legalità.
Rinnovare e
potenziare le
collaborazioni con Istituzioni ed esperti
per realizzare
percorsi sulla
legalità.
Consolidamento dei risultati.
Pag. 54 di 70
Tabella 3 - RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO * L’obiettivo di processo relativo all’area di processo n. 5 viene modificato come di seguito indicato per migliorare la valorizzazione delle risorse umane e creare una maggiore
connessione al Piano di Formazione Docenti previsto dal corrente anno scolastico. AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO Priorità
1.1 Priorità
1.2 Priorità
2.1 Priorità
2.2
1) Curricolo, progettazione e valutazione
Definire in tutte le discipline un curricolo di istituto che diventi punto di
riferimento per la progettazione didattica individuale.
X
Elaborare un sistema di valutazione di Istituto relativo alle competenze sociali
X
2) Ambiente di apprendimento
Incrementare la dotazione LIM dell'Istituto per sostenere una didattica
innovativa. X
3) Inclusione e differenziazione
Potenziare il monte ore degli sportelli di recupero disciplinare ed estenderli
temporalmente. X
4) Continuità e orientamento
Organizzare incontri con docenti delle scuole sec. 1° grado del territorio per
individuare moduli didattici di collegamento in italiano e matematica. X
5) Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Realizzare attività di formazione per potenziare la didattica innovativa e per
competenze valorizzando anche le risorse interne. X
Valorizzare i docenti con competenze specifiche per realizzare i percorsi sulla
legalità
X
6) Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
Mantenere il numero delle partecipazioni a manifestazioni organizzate nel
territorio entro un range tra -10% e +20%
X
Rinnovare e potenziare le collaborazioni con Istituzioni ed esperti per realizzare
percorsi sulla legalità
X
Pag. 55 di 70
Tabella 4. 1 - PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI Priorità: 1.2/2.1/2.2
Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo: Definire in tutte le discipline un curricolo di istituto che diventi punto di riferimento per la progettazione didattica individuale.
Elaborare un sistema di valutazione di Istituto relativo alle competenze sociali
Azioni
previste
Soggetti
responsabili
dell'attuazione
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna azione
Adeguamenti
effettuati in itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna
azione
1.
Elaborazione format comune
per curricolo disciplinare
1°BIENNIO
Nucleo Interno
Valutazione 30/09/2016 Format per il curricolo
Nuovo termine di
conclusione:
14/10/2016.
L’adeguamento è
stato dovuto al
cambio del Dirigente
Scolastico e al
presentarsi di
problematiche di
inizio anno scolastico.
Format per il
curricolo per il primo
biennio
2. Compilazione format
comune 1°BIENNIO
Coordinatori
dipartimento 31/10/2016
Format compilato per tutte le
discipline
Nuovo termine di
conclusione:
15/11/2016.
L’adeguamento è
stato dovuto al
cambio del Dirigente
Scolastico e al
conseguente
presentarsi di
problematiche di
inizio anno scolastico.
Format compilato per
tutte le discipline
3.
Stesura/sistemazione
curricolo disciplinare
1°BIENNIO
NIV 31/03/2017 curricolo disciplinare 1°BIENNIO Entro il termine
dell’anno scolastico
2016 - 2017 SÌ
È stato completato il
curricolo per il 1°
BIENNIO
4.
Elaborazione format comune
per curricolo disciplinare
2°BIENNIO e 5° anno
NIV 30/09/2017 Format per il curricolo
Entro il termine
dell’anno scolastico
2017 – 2018.
Adeguamento
previsto dalla nuova
riforma degli Istituti
professionali.
Pag. 56 di 70
5.
Compilazione format
comune
2°BIENNIO e 5° anno
Coordinatori
dipartimento 31/10/2017
Format compilato per tutte le
discipline
Entro il termine
dell’anno scolastico
2017 – 2018.
Adeguamento
previsto dalla nuova
riforma degli Istituti
professionali.
6.
Stesura/sistemazione
curricolo disciplinare
2°BIENNIO e 5° anno
NIV 31/03/2018 curricolo disciplinare
2°BIENNIO e 5° anno
7. Rivedere i criteri di
valutazione della condotta NIV e Docenti 30/11/2017
Elaborazione nuova griglia di
valutazione condotta. SÌ
8.
Ridurre il numero di
permessi di entrata e
uscita fuori orario
NIV e Docenti 30/06/2018 Minor numero di permessi
concessi
9.
Revisione integrale del
curricolo disciplinare
1°BIENNIO
Collegio Docenti -
dipartimenti 31/10/2018
curricolo disciplinare
classi 1°BIENNIO
10
Revisione integrale del
curricolo disciplinare
2°BIENNIO e 5° anno
Collegio Docenti -
dipartimenti 31/03/2019
curricolo disciplinare
classi 2°BIENNIO e 5° anno
Pag. 57 di 70
Tabella 4. 2 - PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI Priorità: 1.1
Area di processo: Ambiente di apprendimento Obiettivo di processo: Incrementare la dotazione LIM dell'Istituto per sostenere una didattica innovativa
Azioni
previste
Soggetti
responsabili
dell'attuazione
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna azione
Adeguamenti
effettuati in itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna
azione
1. Acquisto 1 LIM
laboratorio chimica D.S. 10/09/2016
Installazione LIM e
collegamento internet attivo === SÌ
Installazione LIM e
collegamento internet
attivo.
2. Acquisto 3 LIM
aule studenti D.S. 31/12/2016
Installazione LIM e
collegamento internet attivo === SÌ
Installazione LIM e
collegamento internet
attivo.
3. Acquisto 2 LIM
aule studenti D.S. 30/04/2017
Installazione LIM e
collegamento internet attivo === SÌ
Installazione LIM e
collegamento internet
attivo.
4. Acquisto 2 LIM
aule studenti D.S. 31/10/2017
Installazione LIM e
collegamento internet attivo === SÌ
Installazione LIM e
collegamento internet
attivo.
5. Acquisto 2 LIM
aule studenti D.S. 31/03/2018
Installazione LIM e
collegamento internet attivo === SÌ
Installazione LIM e
collegamento internet
attivo.
6. Acquisto 2 LIM
aule studenti D.S. 31/10/2018
Installazione LIM e
collegamento internet attivo === SÌ
Installazione LIM e
collegamento internet
attivo.
7. Acquisto 2 LIM
aule studenti D.S. 31/03/2019
Installazione LIM e
collegamento internet attivo === SÌ
Installazione LIM e
collegamento internet
attivo.
Pag. 58 di 70
Tabella 4. 3 - PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI Priorità: 1.2 / 2.2
Area di processo: Inclusione e differenziazione Obiettivo di processo: Potenziare il monte ore degli sportelli di recupero disciplinare ed estenderli temporalmente
Azioni
previste
Soggetti
responsabili
dell'attuazione
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna
azione
1. Stesura di finalità e criteri organizzativi di uno
sportello didattico NIV 30/9/2016
Linee guida
organizzative
Nuovo termine di
conclusione:
7/10/2016.
L’adeguamento è
stato dovuto al
cambio del
Dirigente
Scolastico e al
presentarsi di
problematiche di
inizio anno
scolastico.
Linee guida
organizzative
2. Individuazione del coordinatore C.D. 31/10/2016 Delibere OO.CC.
In considerazione
delle modalità
organizzative
delle attività di
sportello,
individuate nella
riunione del NIV
del 7/10/2016 e
approvate nella
seduta del
Collegio dei
Docenti del
24/10/2016,
risulta che non è
necessario
individuare il
coordinatore.
NO
3. Monitoraggio della partecipazione e
comparazione tra i risultati raggiunti NIV 30/04/2017
Tabelle monitoraggio
+ Relazione esiti
Nuovo termine di
conclusione:
31/05/2017. Lo
spostamento della
data di
SÌ
Monitoraggio e
comparazione dei
dati.
Pag. 59 di 70
conclusione è
dovuto alla nuova
struttura delle
modalità di
intervento.
Soggetto
responsabile: NIV
4.
Criteri organizzativi per il potenziamento
quantitativo sportelli/peer tutoring
C.D. 31/10/2017 Delibere OO.CC.
La modalità di
effettuazione non
prevede il
coordinatore.
SÌ
Deliberato dal C.D.
del 25/10/2017
Individuazione dei
nuovi criteri.
5. Monitoraggio della partecipazione e
comparazione risultati raggiunti (nov/dic 17)
NIV+
coordinatore 30/4/2018
Tabelle monitoraggio
+ Relazione su
comparazione
La modalità di
effettuazione non
prevede il
coordinatore.
6.
Monitoraggio della partecipazione e
comparazione risultati raggiunti (apr/mag
2018)
NIV +
coordinatore 31/8/2018
Tabelle monitoraggio
+ Relazione esiti
La modalità di
effettuazione non
prevede il
coordinatore.
7. Progettazione di percorsi di educazione alla
legalità e al rispetto delle regole D.S. + Docenti 30/11/2017
Realizzazione di
progetti di
educazione alla
legalità
SI’
Proposta agli studenti
di percorsi sulla
legalità
8. Realizzazione di percorsi di educazione alla
legalità e al rispetto delle regole
Docenti ed esperti
esterni 31/05/2018
Realizzazione di
percorsi di
educazione alla
legalità
9.
Elaborare strumenti di monitoraggio del gradimento e di
valutazione dei percorsi sulla legalità
NIV + Docenti 31/05/2018
Tabelle di
monitoraggio del
gradimento
10.
Organizzare diversamente e potenziare
quantitativamente gli sportelli help
C.D. 30/10/2017
Favorire una
maggiore fruizione
del servizio da parte
degli studenti
SI’
11. Introdurre sportelli di peer tutoring
C.D. 30/10/2017
Favorire una diversa
fruizione del servizio
da parte degli
studenti
SI’
12. Presentazione e discussione dati raccolti
(incentivare momenti e modalità di recupero)
D.S. + NIV +
coordinatore 15/9/2018 Verbali C.D. e C.I.
La modalità di
effettuazione non
prevede il
Pag. 60 di 70
coordinatore.
13. Eventuale revisione Linee guida organizzative C.D. 31/10/2018 Delibera
14.
Monitoraggio della partecipazione e
comparazione risultati raggiunti (nov/dic 2018
e apr/mag 2019)
NIV+
coordinatore 31/8/2019
Tabelle monitoraggio
+ Relazione esiti
La modalità di
effettuazione non
prevede il
coordinatore.
15. Progettazione di percorsi di educazione alla
legalità e al rispetto delle regole D.S. + Docenti 30/11/2018
Realizzazione di
progetti di
educazione alla
legalità.
16. Realizzazione di percorsi di educazione alla
legalità e al rispetto delle regole
Docenti ed esperti
esterni 31/05/2019
Realizzazione di
percorsi di
educazione alla
legalità
17.
Elaborare strumenti di
monitoraggio del gradimento e di
valutazione dei percorsi sulla legalità
NIV + Docenti 31/05/2019
Tabelle di
monitoraggio del
gradimento
18. Elaborare un sistema di misurazione degli
interventi sulla legalità NIV + Docenti 31/05/2019
Tabelle di
monitoraggio del
gradimento
Pag. 61 di 70
Tabella 4. 4 - PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI Priorità: 1.1
Area di processo: Continuità e orientamento Obiettivo di processo: Organizzare incontri con docenti delle scuole sec 1° gr. del territorio per individuare moduli didattici di collegamento in ITALIANO e
MATEMATICA
Azioni
previste
Soggetti
responsabili
dell'attuazione
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna
azione
1.
Organizzazione incontri con
referenti orientamento scuola sec.
1° grado
F.S. orientamento
Rete CTRS
orientamento
31 ottobre 2016 Calendario
Tavoli di lavoro ==== SÌ
Organizzazione
incontri con
referenti
orientamento
scuola sec. 1°
grado
2.
Organizzazione mini-stage alunni
di 3^ media c/o IIS “Jacopo da
Montagnana”
F.S. orientamento,
docenti del Progetto
Orientamento
15 febbraio 2017 Calendario ==== SÌ Organizzazione dei
mini stage
3. Organizzazione laboratori
d’indirizzo per studenti 3^ media F.S. orientamento 15 febbraio 2017 Calendario ==== SÌ
Organizzazione dei
laboratori di
indirizzo
4.
Organizzazione incontri tra i
coordinatori delle discipline (area
comune e di indirizzo del biennio
della sc. 2° e referenti sc.1° grado)
per elaborare modulo didattico di
matematica
Coordinatori
dipartimento discipline
interessate
31 marzo 2017
Calendario
Modulo didattico
matematica
==== SÌ Incontri organizzati
in rete. Docenti discipline
interessate 31 maggio 2017
Somministrazione
modulo didattico
matematica
==== SÌ
5.
Organizzazione incontri con
referenti orientamento scuola sec.
1° grado
F.S. orientamento
Rete CTRS
orientamento
31 ottobre 2017 Calendario
Tavoli di lavoro ==== SÌ Incontri effettuati
6.
Organizzazione mini-stage alunni
di 3^ media c/o IIS “Jacopo da
Montagnana”
F.S. orientamento,
docenti coinvolti nel
Progetto Orientamento
15 febbraio 2018 Calendario ==== SÌ Incontri effettuati
7. Organizzazione laboratori
d’indirizzo per studenti 3^ media F.S. orientamento 15 febbraio2018 Calendario ==== SÌ Incontri effettuati
8.
Organizzazione incontri tra i
coordinatori delle discipline (area
comune e di indirizzo del biennio
della sc. 2° e referenti sc.1° grado)
per elaborare modulo didattico di
Coordinatori
dipartimento discipline
interessate
31 marzo 2018
Calendario
Modulo didattico
italiano
Docenti discipline
interessate 31 maggio 2018
Somministrazione
modulo didattico
Pag. 62 di 70
italiano italiano
9.
Organizzazione incontri con
referenti orientamento scuola sec.
1° grado
F.S. orientamento
Rete CTRS
orientamento
31 ottobre 2018 Calendario
Tavoli di lavoro
10.
Organizzazione mini-stage alunni
di 3^ media c/o IIS “Jacopo da
Montagnana”
F.S. orientamento,
docenti coinvolti nel
Progetto Orientamento
15 febbraio 2019 Calendario
11. Organizzazione laboratori
d’indirizzo per studenti 3^ media F.S. orientamento 15 febbraio 2019 Calendario
12.
Organizzazione incontri tra
coordinatori di matematica e
italiano dei 2 ordini di scuole per
analisi risultati
azioni 4 e 8
Coordinatori di
dipartimento delle
discipline interessate
31 agosto 2019
Calendario
Relazione
comparativi esiti
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Tabella 4. 5 - PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI * Di seguito viene indicata la nuova pianificazione operativa con il relativo monitoraggio dei processi funzionale all’obiettivo di processo modificato.
Priorità: 1.1 / 2.2
Area di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Obiettivo di processo: Realizzare attività di formazione per potenziare la didattica innovativa e per competenze valorizzando anche le risorse interne
Valorizzare i docenti con competenze specifiche per realizzare i percorsi sulla legalità
Azioni
previste
Soggetti
responsabili
dell'attuazione
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna
azione
1.
Potenziamento delle competenze
linguistiche in lingua inglese dei
docenti dell’Istituto anche al fine di
promuovere l’insegnamento
attraverso la didattica CLIL
Docenti, NIV
31/05/2017
(primo
risultato)
10/09/2017
(secondo
risultato)
1) Progettazione, calendario
e realizzazione del corso
2) Potenziamento linguistico
all’estero
Il corso è stato
organizzato
dall’Istituto, ma i
docenti non hanno
aderito
NO Nessuno
2.
Attività di formazione docenti:
attività di ricerca-azione finalizzata
alla didattica per competenze
Funzione
strumentale Area 1 31/05/2017
Progettazione
Calendario
Realizzazione
SÌ
Realizzazione di
attività di formazione
finalizzate alla
didattica per
competenze
3.
Potenziamento della didattica
multimediale e insieme
valorizzazione delle risorse presenti
all’interno dell’Istituto
Animatore digitale
e team 31/05/2017
Progettazione, calendario e
realizzazione dell’attività
SÌ
Aggiornamenti sulla
didattica
multimediale e
valorizzazione delle
risorse interne
4.
Potenziamento delle competenze
linguistiche in lingua inglese dei
docenti dell’Istituto anche al fine di
promuovere l’insegnamento
attraverso la didattica CLIL
Docenti, NIV
31/05/2018
(primo
risultato)
10/09/2018
(secondo
risultato)
1) Progettazione, calendario
e realizzazione del corso
2) Potenziamento linguistico
all’estero
5.
Attività di formazione docenti:
attività di ricerca-azione finalizzata
alla didattica per competenze
Funzione
strumentale Area 1 31/05/2018
Progettazione
Calendario
Realizzazione
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6.
Potenziamento della didattica
multimediale e insieme
valorizzazione delle risorse presenti
all’interno dell’Istituto
Animatore digitale
e team 31/05/2018
Progettazione, calendario e
realizzazione dell’attività
7.
Valorizzazione delle risorse
presenti all’interno dell’Istituto
nella progettazione/realizzazione di
percorsi sulla legalità
D.S. e docenti 31/05/2018
Progettazione, calendario e
realizzazione dell’attività
8.
Attività di formazione docenti sulla
tematica dei disturbi specifici
dell’apprendimento
Funzione
strumentale Area 5 (Funzione Strumentale
per l’Inclusione)
31/05/2018
Progettazione, calendario e
realizzazione dell’attività
9.
Potenziamento delle competenze
linguistiche in lingua inglese dei
docenti dell’Istituto anche al fine di
promuovere l’insegnamento
attraverso la didattica CLIL
Docenti, NIV
31/05/2019
(primo
risultato)
10/09/2018
(secondo
risultato)
1) Progettazione, calendario
e realizzazione del corso
2) Potenziamento linguistico
all’estero
10.
Attività di formazione docenti:
attività di ricerca-azione finalizzata
alla didattica per competenze
Funzione
strumentale Area 1 31/05/2019
Progettazione
Calendario
Realizzazione
11.
Potenziamento della didattica
multimediale e insieme
valorizzazione delle risorse presenti
all’interno dell’Istituto
Animatore digitale
e team 31/05/2019
Progettazione, calendario e
realizzazione dell’attività
12.
Attività di formazione docenti sulle
tematiche delle disabilità e
dell’inclusione
Funzione
strumentale Area
Funzione
strumentale Area 5 (Funzione Strumentale
per l’Inclusione)
31/05/2019
Progettazione, calendario e
realizzazione dell’attività
13.
Creazione di un archivio delle
“buone pratiche” dell’Istituto per la
certificazione delle competenze
Docenti + Funzione
strumentale 1 31/05/2019
Raccolta dei materiale
relativi alla certificazione
delle competenze: prove
esperte, circolari
organizzative, stampati per
la tabulazione dei risultati e
quanto risultasse utile.
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14.
Valorizzazione delle risorse
presenti all’interno dell’Istituto
nella progettazione/realizzazione di
percorsi sulla legalità
D.S. e docenti 31/05/2019
Progettazione, calendario e
realizzazione dell’attività
Pag. 66 di 70
Tabella 4. 6 - PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI Priorità: 2.1 / 2.2
Area di processo: Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Obiettivo di processo: Mantenere il numero delle partecipazioni a manifestazioni organizzate nel territorio entro un range tra -10% e +20%
Rinnovare e potenziare le collaborazioni con Istituzioni ed esperti per realizzare percorsi sulla legalità
Azioni
Previste
Soggetti
responsabili
dell'attuazione
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna
azione
1.
Costituzione di un “gruppo di lavoro”
(GL) dedicato all’interazione con il
territorio e i rapporti con le famiglie.
C.D. 15/09/2016 Composizione del Gruppo di
lavoro (GL)
Nuovo termine di
conclusione:
28/09/2016
L’adeguamento è
stato dovuto al
cambio del
Dirigente Scolastico
e al presentarsi di
problematiche di
inizio anno
scolastico.
NO
Costituzione del
“gruppo di
lavoro”
2. Analisi mirata delle risorse del
territorio D.S. e G.L. 30/10/2016
Elenco imprese e enti pubblici e
privati interessati a
collaborazione
=== SÌ Elenco imprese
e enti
3. Progettazione didattica delle attività di
Alternanza Scuola Lavoro G.L. 31/12/2016 Progettazione ASL ===
SI’: in data
24/10/2016 delibera
del Collegio.
Progettazione
ASL
4. Attività in collaborazione con soggetti
individuati D.S. e G.L. 31/08/2017 Calendario === SÌ
Realizzazione
di attività di
ASL
5. Stipula di accordi per partenariati
stabili D.S. 31/08/2017 Accordi e/o convenzioni === SÌ
Partenariato con
ULSS per ASL
6.
Revisione “gruppo di lavoro” (GL)
dedicato all’integrazione con il
territorio e i rapporti con le famiglie
C.D. 15/09/2017 Composizione del Gruppo di
lavoro (GL) === SÌ
Individuazione
dei punti di
forza e
debolezza
dell’esperienza.
7.
Iniziare collaborazioni con Istituzioni
ed esperti per realizzare percorsi sulla
legalità
D.S. e Docenti 31.05.2018
Realizzazione di alcuni incontri
con esperti per realizzare
percorsi sulla legalità
8. Revisione progettazione didattica delle
attività di Alternanza Scuola Lavoro G.L. 31/12/2017 Revisione ASL === SÌ
Revisionata la
progettazione
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precedente e
organizzata la
nuova attività
per l’anno
scolastico in
corso.
9. Attività in collaborazione soggetti
individuati D.S. e G.L. 31/08/2018 Calendario
10. Studio di fattibilità attività di “Scuola
impresa” D.S., DSGA, G.L. 31/08/2018 Studio
11. Rinnovo e stipula di accordi e/o per
partenariati stabili D.S. 31/08/2018 Accordi e/o convenzioni
12.
Revisione “gruppo di lavoro” (GL)
dedicato all’integrazione con il
territorio e i rapporti con le famiglie
C.D. 15/09/2018 Composizione del Gruppo di
lavoro (GL)
13.
Revisione della progettazione didattica
delle attività di Alternanza Scuola
Lavoro
G.L. 31/12/2018 Revisione dell’attuale
progettazione ASL
14. Rinnovo e stipula di accordi e/o per
partenariati stabili D.S. 31/08/2019
Stipula di accordi e/o
convenzioni
15. Attività in collaborazione D.S. e G.L. 31/08/2019 Calendario
16. Rinnovo e stipula di accordi e/o per
partenariati stabili D.S. 31/08/2019 Accordi e/o convenzioni
17.
Rinnovo e potenziamento delle
collaborazioni con Istituzioni ed esperti
per realizzare percorsi sulla legalità
D.S. e Docenti 31.05.2019 Incontri con esperti per
realizzare percorsi sulla legalità
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Tabella 5 - AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Priorità 2.1 / 2.2
Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione
Obiettivo di processo: Definire in tutte le discipline un curricolo di istituto che diventi punto di riferimento per la progettazione didattica individuale.
Elaborare un sistema di valutazione di Istituto relativo alle competenze sociali
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO dimensioni professionali interessate
Organizzazione, monitoraggio e raccolta sistematica documentazione prodotta,
coinvolgimento OO.CC.
l. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica
Individuazione figure di sistema 2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane
Priorità 1.1
Area di processo: Ambiente di apprendimento Obiettivo di processo: Incrementare la dotazione LIM dell'Istituto per sostenere una didattica innovativa
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO dimensioni professionali interessate
Istruzione pratiche amministrative per acquisto ed istallazione LIM e
collegamento internet
1. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti
normativi
Priorità 1.2 / 2.2 Area di processo: Inclusione e differenziazione
Obiettivo di processo: Potenziare il monte ore degli sportelli di recupero disciplinare ed estenderli temporalmente
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO dimensioni professionali interessate
Partecipazione al NIV nelle varie fasi di lavoro, convocazione OO.CC.
interessati, attivazione sportelli, valutazione esiti
1. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane
2. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione
scolastica;
3. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti
normativi
4. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità 1.1
Area di processo: Continuità e orientamento
Obiettivo di processo: Organizzare incontri con docenti delle scuole sec 1° gr del territorio per individuare moduli didattici di collegamento in ITA e MAT
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO dimensioni professionali interessate
Partecipazione tavoli di lavoro rete CTRS.
Organizzazione, monitoraggio e raccolta sistematica documentazione
prodotta, coinvolgimento OO.CC., valutazione esiti
1. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane
2. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica;
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
4. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità 1.1 / 2.2
Area di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Obiettivo di processo: Obiettivo di processo: Realizzare attività di formazione per potenziare la didattica innovativa e per competenze valorizzando anche le risorse interne
all'Istituto
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Valorizzare i docenti con competenze specifiche per realizzare i percorsi sulla legalità
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO dimensioni professionali interessate
Organizzazione, monitoraggio e raccolta sistematica documentazione
prodotta, coinvolgimento OO.CC., valutazione esiti
1. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane
2. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica;
3. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi
4. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.
Priorità 2.1 / 2.2
Area di processo: Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Obiettivo di processo: Mantenere il numero delle partecipazioni a manifestazioni organizzate nel territorio entro un range tra -10% e +20%
Rinnovare e potenziare le collaborazioni con Istituzioni ed esperti per realizzare percorsi sulla legalità
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO dimensioni professionali interessate
Partecipazione al Gruppo di Lavoro, redazione della documentazione
(accordi e convenzioni soggetti eterni), coinvolgimento degli OO.CC.,
monitoraggio, valutazione esiti
l. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica;
2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane;
3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi;
5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione
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