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Marketing _ INTRODUZIONE _ prima parte

Date post: 05-Dec-2014
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Mercato, processo di segmentazione, ciclo di vita del prodotto, strategie e strutture nei processi di internalizzazione.
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Ing. Giuseppe Monti MARKETING MARKETING Parte prima
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Page 1: Marketing _ INTRODUZIONE _ prima parte

Ing. Giuseppe Monti

MARKETINGMARKETINGParte prima

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Conoscere i mercati

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Argomento: MarketingIng. G iuseppe M onti

Analisi del mercato: ambiente generale, domanda, concorrenza

• Le ricerche di mercato si occupano principalmente dello studio e dell'analisi dei comportamenti espressi e dei processi decisionali (motivazioni) dei consumatori in un'economia di mercato, e sono una fonte di informazione per chi, all'interno di un’azienda che produce beni o servizi, deve prendere decisioni di marketing.

• Comunemente, una ricerca di mercato è di tipo quantitativo quando sia costruita in modo tale da dare rappresentatività statistica di un'intera popolazione (mercato o segmento), sulla base di un campione. È di tipo qualitativo quando l'analisi è effettuata in modo destrutturato, in genere attraverso una discussione libera.

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Argomento: MarketingIng. G iuseppe M onti

Analisi del mercato: ambiente generale, domanda, concorrenza

• Quanto agli obbiettivi, possiamo avere una ricerca esplorativa volta a chiarire la natura di un problema, ad acquisire maggiore comprensione di una situazione, a fornire indicazioni per indagini future.

• Analisi di natura qualitativa (ricerche esplorative) sono in genere preliminari e volte a determinare possibili punti di forza e di debolezza di un prodotto.

• Succedono solitamente a queste altre analisi quantitative (ricerche descrittive).

• La ricerca descrittiva ha, infatti, come scopo la definizione della struttura competitiva di un mercato/segmento, oppure la descrizione del comportamento di organizzazioni o gruppi di consumatori. Oggetto d'indagine sono perciò i comportamenti espressi più che le motivazioni che sussistono a tali comportamenti, per indagare le quali è più utile un'indagine esplorativa/qualitativa.

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Analisi del mercato: ambiente generale, domanda, concorrenza

• Quando si opera a livello internazionale, l’analisi di un nuovo ambiente mercato richiede che ne vengano indagati i tre aspetti fondamentali: domanda, offerta e ambiente generale.

• Domanda: profilo del cliente, mix di prodotti e servizi richiesti, segmentazione (mercato indifferenziato, segmentato, di nicchia, personalizzazione), comportamento di acquisto (dove e quando compra);

• Concorrenza: analisi dei concorrenti del settore e della loro offerta, grado di integrazione verticale – grado di concentrazione nel settore, potenziali entranti e barriere all’entrata nel settore (dimensioni, livello tecnologico, etc.);

• Ambiente: aspetti fisici, economici, culturali e religiosi, politici e sociali, leggi e regolamentazioni.

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barriere all’entrata nel mercato estero

• naturali: quando gli ostacoli dipendono da caratteristiche fisiche, politiche sociali, culturali dell’ambiente-mercato;

• artificiali: quando dipendono dall’azione del governo e degli operatori economici ( imprese distributori, organismi privati); le quali a loro volta possono essere tariffarie (dazi) e non tariffarie.

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Il processo di segmentazione

Il processo di segmentazione si divide in tre fasi:• suddivisione di un mercato in gruppi uguali di

potenziali acquirenti (individuazione dei segmenti), ogni uno dei quali richiede diverse strategie e diversi mix di marketing;

• definizione del mercato obiettivo (targeting): scelta di uno o più segmenti obiettivo in cui operare;

• posizionamento del prodotto (positioning): creazione di una posizione competitiva per il prodotto rispetto a quelli concorrenti.

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Il processo di segmentazione

La divisione del mercato in segmenti avviene utilizzando diverse basi, o variabili di segmentazione:

• geografiche: area geografica, popolazione, clima,

• socio-demografiche : età, sesso, reddito, occupazione, titolo di studio , livello di istruzione, numero di componenti in famiglia, religione;

• psicografiche :classe sociale, stile di vita, personalità;

• Comportamentali: vantaggi ricercati (qualità, prezzo...), atteggiamento (positivo, negativo...), consapevolezza (informato, disinformato...), fedeltà alla marca .

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Il processo di segmentazione

• Marketing indifferenziato (di massa): l'azienda ignora le differenze tra i segmenti e cerca di offrire un solo prodotto a tutto il mercato;

• Marketing differenziato: consiste nell'adattare l'offerta ai bisogni di uno o più segmenti;

• Marketing concentrato su un solo segmento: l'impresa concentra le sue risorse su un solo segmento.

• Marketing di nicchia: consiste nell'adattare l'offerta precisamente a uno o più subsegmenti, ciascuno dei quali è caratterizzato da poca concorrenza.

• Micromarketing o marketing personalizzato: si sviluppano prodotti e programmi su misura per segmenti geo- psico-sociografici ben definiti.

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Il ciclo di vita del prodotto

• Introduzione – dopo la fase di ricerca e sviluppo il prodotto è introdotto nel mercato. La concorrenza è assente.

• Sviluppo – la domanda si espande (incrementi crescenti), il prodotto si definisce nelle sue caratteristiche (si standardizza) e così può essere imitato. Entrano i concorrenti interessati al nuovo prodotto. Gli incrementi della domanda non sono più crescenti (punto di flesso nella curva).

• Maturità – la domanda cresce sempre meno fino a raggiungere un punto di incremento zero che prelude al declino. Le imprese possono espandersi solo a scapito dei concorrenti. L’obbiettivo prioritario è difendere la quota di mercato raggiunta e quindi cercare di fidelizzare i clienti.

• Declino - le vendite cominciano gradualmente a diminuire e si deve decidere la dismissione del prodotto.

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Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

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Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

• Le motivazioni che portano un’impresa a espandersi a livello internazionale riguardano sostanzialmente l’accesso a nuovi mercati per sostenere la crescita o reagire alla saturazione del mercato domestico; accedere a fornitori chiave; aumentare la propria competitività (nei costi) aumentando il volume di produzione ( da collocare in un mercato allargato); delocalizzare la produzione per sfruttare vantaggi comparati nei costi o i vantaggi di una maggiore vicinanza al mercato finale; stringere accordi di vario genere con partner nazionali ed esteri per scambiare conoscenze, fare attività congiunte per conquistare vantaggi competitivi a livello internazionale.

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Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

Le forme base dell’internazionalizzazione attengono a tre tipi di trasferimenti. Si possono infatti trasferire all’estero:

• prodotti • conoscenze • capitali.

Le tipologie di accordi:• accordi informali (semplici accordi)• accordi formali su base contrattuale (licensing,

franchising, joint venture contrattuale, compensazione)

• formali societarie (joint venture societaria).

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Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

La struttura organizzativa• Per le imprese minori si passa dalla presenza di un

responsabile estero, a un ufficio apposito con personale qualificato (contrattualistica, conoscenza delle lingue, ecc.) fino ad avere una funzione di marketing internazionale o una vera e propria divisione per i mercati internazionali e eventualmente divisa per aree geografiche

• Per quanto riguarda le grandi imprese, le prime strutture di imprese internazionalizzate fanno riferimento all’esperienza delle multinazionali, caratterizzata da un forte decentramento dell’organizzazione e dalla presenza di filiali dotate di proprie funzioni, e di una notevole autonomia nel gestire il legame prevalentemente tecnico-finanziario con la casa madre. 14

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Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

• Il fenomeno della delocalizzazione• Le motivazioni che spingono un’impresa a

delocalizzare all’estero una parte o l’intero processo di produzione non fanno capo esclusivamente alla possibilità di ottimizzare il mix di fattori produttivi attraverso la ricerca di manodopera a basso costo del lavoro, di Paesi con una bassa imposizione fiscale o di un costo delle materie prime inferiore rispetto al mercato interno.

• L’impostazione più frequentemente seguita è quella del mantenimento nella casa madre delle funzioni aziendali come marketing, ricerca e sviluppo e tutto ciò che riguarda gli aspetti intangibili del processo produttivo;.Tutto ciò comporta una serie di vantaggi per l’impresa.

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Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

L'esportazione indiretta

L'esportazione indiretta rappresenta la strategia sviluppo internazionale meno costosa e rischiosa. Ne esistono di tre tipi.

• 1. Una prima formula consiste nel trattare le vendite all'estero al pari di quelle interne.

• 2. Una seconda soluzione consiste nell'affidare la distribuzione dei prodotti all'estero a società commerciali internazionali (trading companies)

• 3. Una terza forma di esportazione indiretta prevede il ricorso, da parte dell'impresa, a una società di import-export situata nel suo Paese, che rappresenti più aziende non in concorrenza tra loro.

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Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

L'esportazione diretta• L'esportazione diretta comporta la creazione di una divisione

o di una funzione incaricata degli affari internazionali:• L'impresa che intraprende una politica di esportazione

diretta necessita generalmente di un contatto sul mercato estero. Esistono diverse soluzioni:

- rivolgersi a rappresentanti internazionali;

- stipulare accordi con agenti locali;

- ricorrere a distributori locali;

- creare una filiale commerciale all'estero;

- creare una joint-venture con un'impresa locale.

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Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

Concessione di licenze• Il licensing consiste nella concessione da parte di un'impresa

del diritto di utilizzare un suo marchio registrato, un suo brevetto, un suo segreto industriale o qualsiasi altro importante elemento che costituisce proprietà intellettuale, dietro pagamento di una royalty.

• In alternativa al licensing è possibile utilizzare anche il franchising, che rappresenta una delle più diffuse strategie di ingresso nei mercati internazionali. Il sistema del franchising può essere utilizzato nei più svariati settori: nella produzione, nella vendita al dettaglio, nel fast-food, nell'autonoleggio.

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Argomento: MarketingIng. G iuseppe M onti

Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

Joint ventures• L'accordo è simile a quello di licenza, con la differenza

che l'impresa internazionale detiene una quota del capitale e ha voce in capitolo nella gestione dell'impresa così creata.

• Questo tipo di accordo ha assunto un'importanza

crescente nelle strategie di sviluppo internazionale. Esso consente di evitare le difficoltà di controllo insite negli altri sistemi di penetrazione del mercato; inoltre l'associazione con un'impresa locale favorisce l'integrazione della nuova impresa all'estero.

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Argomento: MarketingIng. G iuseppe M onti

Strategie e strutture nei processi di internazionalizzazione

Investimenti diretti • L'impresa investe autonomamente in un'unità di

produzionee/o di vendita all'estero attraverso l'acquisizione di un impresa esistente o la creazione ex novo di una nuova unità (green field). Si tratta del massimo coinvolgimento su un mercato estero, che può godere di incentivi economici all'investimento concessi dalle amministrazioni locali o regionali. In alcuni Paesi i governi sono sfavorevoli a investimenti di questo tipo ed esigono un accordo di partnership con un'impresa locale.

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