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Piano Marketing Strategico e Sostenibile
Consorzio Bacino Imbrifero Montano Taloro
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Il Piano Marketing Strategico e Sostenibile del Consorzio BIM Taloro è stato redatto da Riccardo
Pusceddu, Eloisa Loria e Giampaolo Bruno.
Hanno collaborato all’attività di ricerca dati e animazione locale Maria Cristina Moro, Dalila
Danna, Silvia Mattei e Giuseppina Mureddu.
Si ringraziano per la partecipazione il Consorzio BIM Taloro, la CCIAA di Nuoro, le Amministrazioni
Comunali di Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda,
Teti, Tiana e Tonara, e gli operatori economici del territorio.
Maggio 2013
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Sommario
Introduzione ............................................................................................ 4
1. Metodologia per la definizione del piano marketing strategico sostenibile ........... 5
2. Analisi di contesto del Consorzio Bacino Imbrifero Montano (BIM) Taloro ............. 9
2.1 Territorio ................................................................................... 9
2.2 Ambiente .................................................................................. 16
2.3 Popolazione ............................................................................... 19
2.4 Viabilità e infrastrutture territoriali ................................................... 25
3. La qualità della vita nel territorio del BIM Taloro ......................................... 27
3.1 Capacità di spesa ......................................................................... 27
3.2 Qualità ambientale ....................................................................... 31
3.3 Servizi di pubblica sicurezza ............................................................ 39
3.4 Sanità....................................................................................... 40
3.5 Istruzione formazione .................................................................... 41
3.6 Aggregazione sociale ..................................................................... 41
4. Sistema economico del Consorzio BIM Taloro .............................................. 45
4.1 Tessuto produttivo ....................................................................... 45
4.1.1 Agricoltura ................................................................................... 48
4.1.2 Agroindustria ................................................................................ 53
4.1.3 Artigianato .................................................................................. 57
4.2. Focus sul turismo ......................................................................... 60
4.2.1 Offerta turistica d’ambito ................................................................ 60
4.2.2 Domanda attuale ............................................................................ 80
La domanda turistica attuale nel territorio del BIM Taloro.................................... 97
4.2.3 Percezione dei mercati.................................................................... 110
6. Strategia programmatica ..................................................................... 114
6.1 Albero dei problemi ..................................................................... 116
6.2 Quadro logico e indicatori di risultato................................................ 117
6.3 Macro proposte progettuali ............................................................ 120
6.5 Fund Raising .............................................................................. 128
6.6 Cronoprogramma ........................................................................ 133
Conclusioni ........................................................................................... 134
Fonti documentali .................................................................................. 135
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Introduzione
Il presente Piano di Marketing Strategico e Sostenibile (d‟ora in avanti PMSS) costituisce un
nuovo strumento programmatico fortemente voluto dal Consorzio Bacino Imbrifero Montano Taloro,
ed è stato concepito, sviluppato e realizzato seguendo la direttrice definita dalla mission consortile
del BIM Taloro di “favorire il progresso economico, sociale ed ambientale della popolazione
residente nei comuni consorziati”.
La mission del BIM trova materialmente attuazione grazie anche ad alcune lodevoli
progettualità1 sui temi della salvaguardia dell‟ambiente e sensibilizzazione ambientale, di
valorizzazione di beni storico-culturali, delle produzioni agroalimentari locali e degli attrattori
locali, etc., che costituiscono un primo passo verso lo sviluppo socioeconomico dei territori.
La volontà di proseguire tale percorso di sviluppo incentrato sui principi dell‟ecosostenibilità
deve continuare, consolidando quindi le intenzioni con la redazione di un progetto strutturato di
sviluppo integrato delle risorse (culturali, ambientali, produttive, etc.) presenti nell‟ambito del
Consorzio BIM Taloro, tutte dalle grandi potenzialità ancora inespresse. Ciò sarà possibile attraverso
l‟applicazione di concetti e metodologie di marketing all‟avanguardia e già in uso in altri settori più
evoluti; ecco perché la scelta del metodo da perseguire per la redazione del piano risulta essere
centrale, affinché le proposte che ne emergeranno siano poi realmente realizzabili. Ecco dunque il
perché di un PMSS dove il termine Sostenibile racchiude i tre concetti:
Economico – in grado di essere sostenuto dalla capacità di investimento dei territori di
origine (pubblica o privata), meglio ancora se in partenariato, con una condivisione unanime
della vision programmatica;
Sociale – ideato pensando contemporaneamente alle popolazioni locali (abitanti) che vivono
tutti i giorni sui territori e per coloro che sono soltanto di passaggio (turisti e escursionisti);
i locali dovranno trarre i maggiori benefici possibili, ricomprendendo tra questi tutte le
forme di imprenditorialità presenti sui territori, con le quali il piano è stato condiviso;
Ambientale – ossia a ridotto impatto sull‟ambiente, con l‟intento di ridurre
progressivamente tale impatto attraverso l‟incentivazione di norme e abitudini al
Risparmio, al Recupero e Riciclo delle risorse disponibili.
1 Innumerevoli sono stati i progetti conclusi dal BIM Taloro come capofila o in associazione con altri enti che hanno
contribuito allo sviluppo socioeconomico dei territori, tra questi vengono riportati di seguito solo alcuni: l‟EcoBIMballaggi,
per l‟incentivazione di comportamenti ecologicamente responsabili degli Enti Pubblici che siano di esempio per cittadini,
consumatori e commercianti; l‟utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per i consumi energetici nelle strutture pubbliche; il
risanamento e la depurazione delle acque del BIM Taloro mediante completamento del Maxi Depuratore; Sas Domos de „Asu”
– ristrutturazione e adeguamento dei locali adibiti alla produzione e trasformazione del Fiore Sardo.
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Come ogni buon progetto programmatico di sviluppo territoriale è da subito risultata
essenziale la ricerca del consenso delle popolazioni locali anche attraverso il coinvolgimento e il
supporto attivo di queste ultime.
1. Metodologia per la definizione del piano marketing strategico sostenibile
Fase 1 – Analisi desk
Il primo step di lavoro consiste nell‟effettuare un‟analisi conoscitiva del territorio nella sua
totalità, attraverso l‟acquisizione della documentazione già esistente e la raccolta dei dati sulle
caratteristiche fisiche (paesaggistico-ambientali), gestionali (burocratico-amministrative) e sulla
realtà socio-economica (andamento socio-demografico e macro dati del tessuto produttivo) del
territorio del BIM Taloro.
Analisi
Progettazione
Realizzazione
Monitoraggio
Sequenza logica del
Piano Marketing Strategico Sostenibile del
Consorzio BIM Taloro
Schema 1
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Fase 2 - Analisi sul campo
La fase 2 ha riguardato il sistema delle imprese e dei beni-attrattori: strutture e servizi
turistici, aziende agricole, strutture museali, beni archeologici e ambientali. Le interviste
telefoniche sono invece state somministrate alle imprese dell‟agroindustria e dell‟artigianato.
Queste due attività di analisi (desk e sul campo) hanno consentito di fotografare alcuni
specifici comparti economici e il sistema dei beni territoriali, comprendendone l‟effettivo valore e
le potenzialità di sviluppo, sulla base delle criticità rilevate sul campo e indicate dagli operatori
economici.
Fase 3 - Definizione degli obiettivi e delle strategie
Facendo ricorso a specifiche tecniche analitiche, quali l‟analisi SWOT (Strenghts,
Weaknesses, Opportunities, Threats – punti di forza – debolezze – opportunità – minacce) e l‟albero
dei problemi viene analizzato il contesto attuale di riferimento, i soggetti coinvolti, i finanziamenti
disponibili, i programmi e i progetti in atto o in via di predisposizione.
Questa terza fase di lavoro è centrata sulla definizione degli obiettivi e delle strategie
programmatiche individuate durante la fase preliminare sopra descritta.
Più specificamente, attraverso la formulazione di un quadro logico vengono definite le linee
guida strategiche e gli obiettivi di breve (0-3 anni) e medio-lungo termine (3-5) che costituiscono
punti di riferimento condivisi dal BIM Taloro e dalle popolazioni locali.
Fase 4 - Stesura del PMSS BIM Taloro
Dalle strategie e dagli obiettivi individuati in precedenza deriva la pianificazione delle
attività e il raggiungimento dei risultati attesi.
Il presente piano di azioni si integra con le progettualità già definite dalle programmazione
dei singoli Enti competenti nel territorio (Comuni, GAL, Provincia, Comunità Montane, etc.).
Dopo aver proceduto con il censimento di tutti i beni e le risorse del territorio (materiali e
immateriali), il piano attraverso la definizione del quadro logico fissa l‟obiettivo generale, i relativi
obiettivi specifici, i risultati attesi e le attività necessarie per il loro raggiungimento.
Il piano determina quindi le macro proposte progettuali da attuare per perseguire uno
sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio del BIM Taloro, massimamente condiviso dalle
popolazioni locali.
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Fase 5 - Implementazione degli interventi
Si evidenzia che al fine di implementare le proposte progettuali definite dal PMSS, occorre
necessariamente procedere con la stesura di un piano operativo condivisa da tutti gli attori locali.
Al fine di definire nel brevissimo periodo (0-1 anni) un‟offerta di qualità (itinerari per prodotto
specifico) vendibile sul mercato, sarà opportuno integrare le eccellenze imprenditoriali già esistenti
nel territorio e gli attrattori immediatamente fruibili. Offerta questa che sarà poi integrata con il
successivo inserimento degli operatori inizialmente meno performanti, che nel tempo miglioreranno
qualitativamente la loro offerta.
Per la realizzazione del piano di azioni devono esser individuati i seguenti elementi:
I soggetti responsabili della realizzazione
Le responsabilità che spettano ad ogni soggetto
Le risorse da usare: umane, finanziarie, tecnologiche, infrastrutturali
I tempi di realizzazione (lead times)
L‟attuazione del PMSS è necessariamente legata alla definizione di una struttura
organizzativa, il cui funzionamento consenta, attraverso azioni di concertazione e definizione di
obiettivi e strategie, l‟individuazione degli strumenti operativi capaci di promuovere, seguire e
valutare tutte le attività previste.
Per far ciò, le attività previste potranno essere organizzate attraverso l‟iniziale utilizzo
delle risorse umane, delle attrezzature e dei finanziamenti ad oggi già presenti nel BIM Taloro, da
incrementare poi con la programmazione di specifici progetti e azioni e con l‟impiego di altre figure
interne o esterne appositamente individuate.
Azioni
Soggetti attuatori
Risorse
Lead times
Responsabilità
Umane
Infrastrutturali
Tecnologiche
Finanziarie
Schema 2
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Fase 6 - Attività di raccolta e analisi dei feedback
Il presente PMSS definisce specifici indicatori di „risultato‟ in relazione all‟obiettivo
generale e agli obiettivi specifici prestabiliti.
Oltre a questi indicatori di „risultato‟, saranno poi definiti nel piano operativo anche gli
indicatori di „realizzazione‟, attraverso cui sarà possibile effettuare il monitoraggio degli interventi,
valutando così l‟efficacia della programmazione. È auspicabile che il monitoraggio dei risultati
venga effettuato da figure esterne alla gestione del PMSS, in modo da garantire l‟imparzialità e la
credibilità delle azioni di valutazione.
Fase 7 - Eventuale revisione delle strategie del PMSS BIM Taloro
L‟analisi dei risultati raggiunti dal Piano operativo permetterà di individuare eventuali falle
nelle strategie utilizzate per raggiungere gli obiettivi specifici. Sarà quindi possibile modificare le
azioni di programmazione originariamente previste per il raggiungimento dei risultati attesi o
eventualmente identificarne altre, più consone alle nuove esigenze individuate.
Fasi progettuali
Fase 1: Analisi desk per definizione attuale scenario di contesto d’ambito
Fase 2: Analisi sul campo e interviste telefoniche per definizione stato di fatto e valore degli
attrattori locali
Fase 3: Definizione degli obiettivi e delle strategie
Fase 4: Stesura del PMSS BIM Taloro
Fase 5: Condivisione degli interventi
Fase 6: Analisi dei feedback
Fase
7:
Eventu
ale
revis
ione
delle s
trate
gie
del PM
SS
Schema 3
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2. Analisi di contesto del Consorzio Bacino Imbrifero Montano (BIM) Taloro
2.1 Territorio
Il territorio del Consorzio BIM Taloro ricade nell‟ambito amministrativo della Provincia di
Nuoro, si trova nella Sardegna centrale ed è costituito da 13 comuni: Austis, Desulo, Fonni, Gavoi,
Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara.
I comuni di Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo e Ovodda appartengono
alla subregione storica denomina Barbagia di Ollolai; Austis, Teti e Tiana risultano ai confini tra
quest‟ultima e la subregione del Mandrolisai; Tonara è compreso tra la Barbagia di Belvì e il
Mandrolisai e Desulo appartiene alla prima subregione.
I territori confinanti sono a nord la Barbagia di Nuoro, a ovest il Barigadu e a sud-est
l‟Ogliastra.
L‟assetto istituzionale territoriale comprende:
l‟Unione di Comuni Barbagia con i comuni di Oniferi, Sarule, Olzai, Ollolai,
Gavoi,Lodine, Ovodda e Tiana;
la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai, costituita dai comuni di
Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti,
Tonara;
la Comunità Montana Barbagia Gennargentu Supramonte con i comuni di
Orgosolo, Oliena, Dorgali, Fonni, Mamoiada, Orani, Orotelli e Ottana.
il GAL Distretto Rurale Barbagia, Mandrolisai, Gennargentu, Supramonte
costituito dai comuni di Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Fonni, Gadoni, Gavoi,
Lodine, Mamoiada, Meana Sardo, Ollolai, Olzai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli,
Ortueri, Ottana, Ovodda, Sarule, Sorgono, Teti, Tiana e Tonara.
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Figura 1
Territorio del Consorzio BIM Taloro
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Il territorio del Consorzio BIM Taloro raggiunge l‟estensione di 809 Km², superficie che
costituisce il 21% dell‟intera Provincia di Nuoro.
L‟estensione dei comuni di Orgosolo e Fonni risulta essere notevole; da soli questi due
territori rappresentano il 42% dell‟area Consortile, tutti gli altri comuni non presentano grandi
dimensioni. Lodine ha addirittura un‟estensione inferiore agli 8 Km², che lo colloca al
quattordicesimo posto tra i comuni più piccoli dell‟isola.
Con una densità abitativa di 31 abitanti per Km², il territorio consortile ha un valore assai al
di sotto del dato provinciale, che si attesta a 40,8 abitanti per Km², e meno della metà di quello
regionale pari a 69,5 abitanti per Km². Nei comuni di Olzai, Teti e Orgosolo la presenza antropica
raggiunge livelli bassissimi rispettivamente di 13,3 - 16,4 e 19,8 abitanti per Km².
L‟altitudine media dei 13 centri urbani è di 754 m.s.l.m.; il contesto d‟ambito si colloca
quindi tra le zone montuose più elevate della Sardegna, con connesse difficoltà di collegamento tra
gli stessi centri abitati del BIM Taloro e tra questi e il resto dell‟isola, fattore che determina un
generale isolamento delle popolazioni locali.
Tabella 1 - Dati territoriali generali dei comuni del BIM Taloro
Comuni
Superficie
territoriale Km²
Densità
ab./Km²
Altitudine
abitato
Altitudine
media
Orgosolo 223,66 19,8 620 837
Fonni 112,3 36,5 1.000 1.182
Desulo 74,72 33,5 888 1.194
Olzai 69,85 13,3 428 519
Tonara 52,12 41,2 900 972
Austis 50,72 17,4 737 533
Mamoiada 49,03 52,9 644 719
Teti 43,91 16,4 714 555
Ovodda 40,78 40,5 710 807
Gavoi 38,18 73,8 790 794
Ollolai 27,34 51,0 920 703
Tiana 19,35 27,3 564 826
Lodine 7,67 49,5 884 781
Totale BIM Taloro 809,63 31,0 754 801
Provincia di Nuoro 3.933,82 40,8 496 914
Fonte: Istat 2010
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Una panoramica sui 13 comuni del Consorzio BIM Taloro
Sorvolando idealmente da nord a sud il territorio del BIM Taloro ci si imbatte subito nella
verde vallata ricoperta di lecci che circonda il paese di Olzai, piccolo centro abitato interamente
attraversato da un caratteristico e architettonicamente pregevole argine granitico che imbriglia le
acque del Rio Bisine. Il centro storico risulta ampiamente conservato, si distingue infatti per i suoi
stretti vicoli lastricati di granito sui quali si affacciano le piccole case anch‟esse in pietra granitica;
qui si trovano le tre chiese di S. Giovanni Battista (XV secolo), di S. Anastasio (XII secolo) e quella di
S. Barbara edificata nel XIV secolo. A est del paese si trova il grande mulino ad acqua “Vezzu”
risalente al 1700, quando il paese di Olzai era considerato il granaio della Sardegna. Il territorio
conserva numerose testimonianze delle antiche frequentazioni risalenti al periodo prenuragico,
nuragico e medievale, come il dolmen di S'Ena 'e sa Vacca, il nuraghe Puddu o le rovine del castello
medievale sul Monte Gulana.
Proseguendo verso sud-est si comincia a salire e viaggiando tra querce e lecci secolari, si
scorgono Punta Sant‟Istianu ricca di corbezzoli, cisti e mirti, e Sa Punta de S‟Asc‟isorju, che dai suoi
1127 m. domina l‟abitato di Ollolai e dalla quale è possibile osservare sia la costa orientale che
quella occidentale della Sardegna. Ollolai, oggi un piccolo centro, vanta un passato antichissimo: il
suo territorio fu abitato fin dal neolitico, come testimoniano i numerosi ripari sotto roccia e le
sepolture del Parco Archeologico di San Basilio. Il centro in passato fu capoluogo della regione
geografica che proprio dal paese prende il nome di “Barbagia di Ollolai”.
Poco distante, in un paesaggio costituito da boschi di querce e piccoli frutteti troviamo
l‟abitato di Gavoi che sorge sul fianco sud-orientale di Monte „e su Sennore, dominando dall‟alto il
lago di Gusana. Il paese costituisce uno dei maggiori centri della Barbagia di Ollolai (2.819 ab.),
vanta un centro storico definito da abitazioni in granito rosa con tetti rossi e antichi balconi in ferro
battuto o legno intagliato. Nel paese sono presenti pregevoli edifici religiosi come la chiesa di San
Gavino, in stile tardo gotico risalente al XVI sec, quella di Sant‟Antioco, la piccola chiesa del
Carmine e quella di San Giovanni. Altra attrattiva ubicata non distante dal centro abitato è il
santuario di Nostra Signora di Sa Itria, circondato dai bassi edifici destinati ai novenanti
(cumbessias), parte integrante del parco archeologico. Anche qui traspare la millenaria cultura
sarda che si manifesta con menhir e domus de janas di epoca prenuragicia, strutture nuragiche
come il villaggio di Soroeni e i nuraghi di Castrulongu e Talaikè, ma non mancano segni della
dominazione romana visibili in estate quando il livello del lago si abbassa e riaffiora “Su ponte
Vetzu” (il ponte vecchio), un ponte romano a quattro arcate oggi sommerso dal bacino artificiale
del lago di Gusana.
Oltrepassando il territorio di Gavoi si giunge a Lodine, piccolo centro che conta meno di 400
abitanti, un tempo frazione di Gavoi, oggi comune indipendente. Dai sui 900 metri di altitudine, è
possibile vedere il lago di Gusana nel quale affluisce il Fiume Govosoleo, inserito in un paesaggio
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naturale con una predominanza di roverelle nel manto boschivo. Il paese è a sua volta dominato
dalla chiesa cinquecentesca di San Giorgio nei pressi della quale si trovano i resti del “nuraghe de
Sas trintas battaglias”, ma questo è soltanto uno dei dodici nuraghi presenti nel comune, ricco di
siti archeologici: 11 domus de Janas, 2 tombe dei Giganti e quattro villaggi nuragici.
Poco distante dal confine meridionale di Lodine, adagiato sulle pendici settentrionali del
massiccio del Gennargentu si trova Fonni, il paese più alto della Sardegna (1.000 m.s.l.m.), il
secondo centro più popoloso del BIM Taloro. Il paesaggio fonnese si caratterizza per la presenza di
numerosi corsi d‟acqua, acque sorgive e laghi come il Govossai tutti alimentati dalle cime nevose
del Gennargentu. Nel centro storico del paese si trovano la seicentesca Basilica della SS. Vergine dei
Martiri, dichiarato monumento nazionale, con l'annesso convento dei Francescani, e la chiesa
gotico-aragonese di San Giovanni Battista (XVI sec.). L‟antica storia di questo paese ha le sue radici
nell‟epoca pre-nuragica; sono numerose le testimonianze archeologiche come il Santuario di
Gremanu e i siti di Madau, Santu Micheli, Orrui, Dronnoro e Logomache. In totale sono stati censiti
18 villaggi con oltre 1.000 capanne, 45 nuraghi, 25 tombe dei giganti, 55 domus de janas, oltre a
numerosi menhirs.
A nord-nord-est dei cinque comuni appena descritti si trovano i territori comunali di
Mamoiada e Orgosolo. L‟abitato di Mamoiada è posto su un altopiano granitico che conserva
evidenti tracce archeologiche e antropologiche di insediamenti umani e manufatti pre-neolitici,
neolitici e nuragici: nuraghi, monoliti votivi come Sa Perda Pinta e menhir sono diffusi e
innumerevoli nel territorio. Mamoiada, strategicamente posizionata in corrispondenza dell'asse
nord-sud della Sardegna, lungo la strada Karalibus-Ulbiam, fu poi scelta dai romani che vi
insediarono un presidio militare. Un pregevole lascito architettonico è costituito dalla Chiesa di
Loreto costruita intorno al 1600, che unitamente al santuario dei SS. Cosma e Damiano, ubicato
sull'altipiano di Marghine, definisce e caratterizza il paesaggio agro-pastorale.
Orgosolo, il paese più popoloso del BIM Taloro (4.418 ab.), sorge ai piedi del monte
Lisorgoni (978 metri), in una conca ricca di sorgenti, parte di un vasto patrimonio forestale tra i più
preservati dell‟isola. Il territorio che sovrasta il paese è definito dall‟impervio altopiano calcareo
costituito dai monti del Supramonte caratterizzato dalla presenza di ginepro, fitti boschi di lecci e
roverelle, aceri e tassi, che nelle zone più alte lasciano il posto ad eriche e ginestre, a cespugli di
timo e rosmarino e ai numerosi endemismi quali l‟Euphrasia genargentea, ribes sardo e del Corrasi,
campanula sarda, Limonium morisianum. L‟altopiano roccioso cela al suo interno grandi laghi
sotterranei e in superfice conserva sia elementi ambientali unici come la foresta primigenie di Sas
Baddes e l‟imponente dolina di Su Suercone, sia gli ovili in pietra detti “cuiles”, antichi sedimenti
antropici testimonianza immutata nei secoli dell‟utilizzo da parte dell‟uomo di questo territorio. La
immemore presenza umana nel territorio è riscontrabile attraverso i numerosissimi siti ed elementi
archeologici quali: i reperti litici di Locòe, le 60 domus de janas tra le più importanti quelle di
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Tettène, Istuvuzzai, Pandelai e Sa Lopasa, un dolmen, una ventina di menhir, circa 25 tombe di
giganti e 33 nuraghi, i più caratteristici dei quali sono certamente il nuraghe Mereu e Gorropu
arroccati su due speroni che sovrastano la gola di Su Gorropu. Il centro storico di Mamoiada è
definito da piccole abitazioni in granito e numerosi e colorati murales, perlopiù risalenti agli anni
„70, che descrivono vicende storiche, politiche, sociali e la vita agro-pastorale della Sardegna.
Riprendendo la via dal lago di Gusana e proseguendo verso sud, si giunge nel comune di
Ovodda, centro montano situato su un pianoro granitico del Monte Orohole, nelle vicinanze del lago
artificiale di Cucchinadorza che intercetta il fiume Taloro. Il nucleo urbano descrive un percorso
circolare ramificato mediante strette vie ciottolate sulle quali si affacciano tipiche abitazioni in
granito, che gli conferiscono l'aspetto di antico borgo montano. Come nei territori circostanti anche
qui i menhir (Predas fittas), le tombe dei giganti, le domus de janas e i villaggi nuragici (Oseli)
raccontano la permanenza dell‟uomo nell'area nel periodo prenuragico e nuragico per proseguire poi
nel periodo romano, quando la zona era interessata dal passaggio della via romana Karalis-Ulbiam
periodo in cui venne edificato in loco l‟insediamento romano di Domusnovas.
Ai confini occidentali di Ovodda troviamo Teti, Austis e Tiana; il primo è un piccolo centro
di circa 800 abitanti (714 m.s.l.m) arroccato sul versante nord di Punta-Sa Marghine (956 metri slm),
che domina la vallata scavata dal Rio Taloro e dal quale si può ammirare un panorama a 360 gradi,
che spazia dal massiccio del Gennargentu, al Supramonte di Orgosolo e Oliena, alla catena
montuosa del Marghine/Goceano e all'estremo orizzonte nord le guglie granitiche del Monte
Limbara. La vegetazione è costituita prevalentemente da boschi di roverella nelle zone più elevate
e da boschi di leccio e sughera frammiste ad una vegetazione arbustiva di tipo mediterraneo nelle
zone più temperate del territorio; piccoli boschetti di castagno sono orientati alla selvicoltura, sono
presenti anche altre specie comuni quali noce, mandorlo, ciliegio e perastro selvatico. In altre zone
cacuminali e nelle vallate più profonde sono invece evidenti i segni delle attività antropiche di tipo
agro/pastorale: presenza di ovili, campi adibiti a pascolo, terreni agricoli, etc. Nella parte più
orientale del territorio proprio ai confini con Ovodda e Ollolai si trova, in condivisione con questi,
l‟invaso artificiale del lago Cucchinadorza collegato al sottostante bacino artificiale del lago
Benzone. Agli estremi sud e nord del territorio troviamo rispettivamente il villaggio nuragico di
S'Urbale ed il villaggio-santuario nuragico di Abini.
Austis è un piccolo centro montano situato nella parte occidentale del Gennargentu. Il suo
paesaggio è caratterizzato da boschi di lecci e querce da sughero, fiumi, dal lago Benzone e da
particolari rocce erose dal tempo che in alcuni casi hanno forme antropomorfe come "Sa
Crabarissa", ossia della donna o fanciulla di Cabras. Anche nel territorio di Austis sono presenti
manufatti che risalgono al periodo prenuragico (XIV sec. a.C.), come il dolmen di "Perda Longa" e
insediamenti nuragici come i nuraghi di Turrita, Lughia e Istecorì. Il nome Austis deriva dalla
dominazione romana, quando il paese era una stazione militare, tracce testimoniate anche da
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alcune lapidi granitiche con iscrizioni latine poste nella periferia del paese. Esempi d‟architettura
chiesastica sono la chiesa di Santa Maria Assunta (XVI sec.) e quella campestre di Sant'Antonio.
Il paesaggio del comune di Tiana è costituito per quasi l‟80% dall‟elemento boschivo
sfruttato economicamente dalla popolazione locale. Tiana, toponimo di origine nuragica, testimonia
le antichissime origini del paese, come del resto fanno i siti archeologici di Mancosu e gli
insediamenti nuragici di Su Pranu e di Sa Piraera e Tudulo. Non lontano dal centro abitato si trova
un‟antica e pregevole struttura in granito e legno detta gualchiera, dotata di un sistema meccanico
azionato dall'acqua del fiume, utilizzato per la lavorazione dell‟orbace.
La panoramica sui 13 territori comunali si conclude con la descrizione di Tonara e Desulo
che costituiscono l‟estremità meridionale del territorio del Consorzio BIM Taloro. Poco più a sud
dell‟abitato di Tiana, inserito in un contesto paesaggistico caratterizzato dalla presenza di boschi di
lecci e castagni, sovrastato dal monte Muggianeddu (1.400 m) e dall‟invaso del Torrei, troviamo il
paese di Tonara. Il centro storico del paese è costituito dai rioni di Arala, Arasulè, Talaseri e
Toneri, discontinui nell‟abitato caratterizzati da strette viuzze spesso acciottolate sulle quali si
affacciano antiche case in pietra granitica, che presentano balconi di castagno intagliato e spesso
facciate decorate da murales.
L'antico borgo di Desulo è arroccato sul versante occidentale del massiccio del
Gennargentu, nella valle di Bau ricca di manto boscoso costituito prevalentemente da lecci; la parte
orientale del territorio è interessata da attività agro-pastorali che ne definiscono il paesaggio. Il
nucleo abitato si estende per circa 3 km lungo la strada provinciale n. 7 e si presenta diviso in tre
antichi rioni: Asuai, Ovolaccio e Issiria, in parte costituiti da piccole rustiche case in scisto, dotate
di balconate lignee che si affacciano su viottoli in ciottolato, in parte da case moderne. Nel rione di
Issiaria sono ubicate la chiesa di Santa Croce e la chiesa del XV secolo di Sant‟Antonio Abate in stile
tardo-gotico. Nel territorio e nello stesso abitato si trovano insediamenti preistorici come il sepolcro
megalitico di Su Toni 'e Girgini, nuragici come il nuraghe Ura‟e Sole e alcuni ritrovamenti
testimoniano anche la frequentazione del luogo in epoca romana.
Da quanto fin qui descritto emerge chiaramente la tipicità del contesto di riferimento,
caratterizzato da diversi aspetti paesaggistici comuni a tutti i 13 comuni del BIM Taloro:
presenza di vaste aree boschive, specie di lecchi, roverella, querce da sughero,
castagni, ed anche zone con macchia mediterranea in relazione alle diverse quote
altimetriche;
presenza di paesaggi più antropizzati legati alle attività agropastorali;
centri storici con caratteristiche tipiche dei comuni montani ossia con vicoli acciottolati,
abitazioni basse in pietra granitica o scistosa, preservati in diversa misura;
ricchezza di sedimenti ed emergenze archeologiche risalenti a diversi periodi storici
(neolitico, nuragico, romano, etc.),
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presenza di edifici storico-industriali di pregio e di rilevanti edifici ecclesiastici.
2.2 Ambiente
L‟intera area consortile è costituita al 99% da agro e boschi, e si caratterizza per una
predominanza morfologica montuosa definita dal massiccio del Gennargentu, il sistema montuoso
più imponente della Sardegna.
La foresta “primigenia” di Sas Baddes nel Supramonte di Orgosolo, costituita da leccete
localizzate all‟altitudine media di 900 m s.l.m., è una delle più importanti ricchezze naturalistiche
dell‟area compresa nel Parco Nazionale del Gennargentu, nonché in parte ricompresa nell‟Oasi di
protezione faunistica di Montes, attualmente gestita dall'Ente Foreste della Sardegna; inoltre si
segnalano aree boschive a prevalenza di lecci nella Barbagia di Belvì nei comuni di Tonara e Desulo.
Nelle aree più interne tra la Barbagia di Ollolai e di Belvì si trovano numerose sugherete, ma sono
presenti anche boschi quasi puri di quercia a foglie cedue, la roverella, che vegeta
spontaneamente; l‟uso prevalente è il taglio per legna da ardere.
I boschi di castagno sono concentrati nelle aree a maggiore altitudine della provincia,
precisamente nei comuni di Tonara, Desulo, Tiana, Fonni, dove si concentrano il maggior numero
dei castagneti dell'isola e dove sono presenti anche i pochi noccioleti sardi. La maggior parte dei
castagneti è trattato a ceduo, ed utilizzato per legname, prevalentemente da paleria. Queste aree
si caratterizzano per gli interventi di rimboschimento avvenuti negli anni passati, di differenti
tipologie: una tende alla ricostituzione del soprassuolo arboreo per la difesa idrogeologica; l‟altra
prevede interventi privati e l‟impianto di alberi a scopo produttivo. Dai primi rimboschimenti
protettivi a conifere, si è passati alla più compatibile rinaturalizzazione dei luoghi, attraverso
specie locali (leccio, sughera e roverella) e/o misti (con conifere). Per i rimboschimenti produttivi
privati (avviati negli anni 70, con la L.R. 13/59) sono state utilizzate soprattutto specie a rapido
accrescimento: conifere come il pino delle Canarie e pino radiata e latifoglie come l‟eucalipto. Solo
il Regolamento comunitario n. 2080/92 ha portato a rimboschimenti compatibili con l‟ambiente,
soprattutto sugherete. Tra le formazioni forestali di rilievo resta da segnalare uno dei 12 biotopi di
rilevante interesse botanico della Sardegna, ossia gli arbusti a cuscinetto della parte cacuminale del
Gennargentu, biotopo tutelato dalla direttiva Habitat (Dir. 92/43 CE) e dalla Legge n. 431/85
(“Legge Galasso”).
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Rilevanza della biodiversità
L‟ambito territoriale in esame è ricco di biodiversità vegetali spontanee, innumerevoli e
pregevoli endemismi, un centinaio di varietà frutticole di pero, melo, albicocco, pesco, mandorlo,
vite, olivo, castagno, nocciolo etc. ed orticole, la patata di Gavoi, i fagiolini di Tiana e Austis, etc.
Queste biodiversità, nel passato, rappresentavano gli ingredienti base nella alimentazione
delle comunità rurali. Gli antichi piatti e sapori così detti poveri, che oggi vengono richiesti e
riproposti ad un pubblico gastronomico attento ed esigente alla qualità del prodotto, riscuotono un
notevole successo e costituiscono un valore aggiunto nella ristorazione tipica e nella preparazione
dei prodotti tradizionali.
La valorizzazione e la tutela riguarda anche alcune specie animali caratteristiche del
territorio di riferimento come il pastore fonnese, la trota sarda, l‟asino sardo, la pecora di razza
sarda di taglia piccola e il maiale sardo.
Con la volontà di valorizzare e tutelare queste tipicità si sono costituiti dei Comitati locali
per le biodiversità, già operanti nei Comuni di Orgosolo, Gavoi, Fonni, Tiana, Teti, Austis. I diversi
comitati, organizzatisi fra loro, hanno costituito nel 2007 un‟associazione no profit per la
valorizzazione, salvaguardia e tutela delle biodiversità della Barbagia e del Mandrolisai denominata
S‟Armidda (iscritta al repertorio delle associazioni istituito presso la presidenza della Giunta
Regionale).
Le risorse idriche
Nel territorio del Consorzio BIM Taloro sono presenti parte dei bacini idrografici del Tirso e
del Cedrino. Le caratteristiche climatiche del territorio non consentono apporti idrici costanti.
L‟Unità Idrografica Ottimale (U.I.O) del Cedrino è delimitata a Sud dal Massiccio del
Gennargentu, a Ovest dall‟altopiano del Nuorese, a Nord da rilievi minori e ad Est dal mare Tirreno.
Oltre al bacino del Cedrino, la U.I.O. comprende una serie di bacini minori, tra cui quello di
Cumbidanovu realizzato sul Riu di Orgosolo. Nella U.I.O. del Cedrino ricade gran parte dell‟area
individuata come Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, che interessa anche la
U.I.O. del Flumendosa e quella del Tirso. Si segnala la Sorgente di Su Gologone, la maggiore fonte
carsica della Sardegna, situata alle falde del Supramonte, presso la riva destra del Fiume Cedrino
che, durante il periodo estivo, costituisce pressoché l‟unica fonte di alimentazione del Fiume
Cedrino.
Nella zona di riferimento, si segnala la presenza di laghi artificiali importanti, tra cui quelli
di Gusana (Gavoi), del Cucchinadorza (Ovodda), su cui insiste la centrale idroelettrica del Taloro, e
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-18-
quello di Benzone (Austis), e altri minori come il Govossai a Fonni. L‟uso del suolo è caratterizzato
per più del 50% da aree a carattere naturale, con una prevalenza di Aree Boscate (roverelle, leccete
e sugherete) soprattutto nella parte centro-orientale della U.I.O.
Il monitoraggio2 sui corsi d‟acqua indica un buon stato chimico delle acque superficiali per il
fiume Taloro.
Non si presentano fenomeni di inquinamento rilevabile delle risorse superficiali dei bacini:
Olai; Gusana; Torrei; Cucchinadorza; Benzone, che presentano una buona qualità chimica delle
acque; il solo bacino idrico Govossai presenta una scadente qualità delle acque.
Una fonte d‟inquinamento, in questo caso facilmente reversibile, è legata agli apporti di
limi e fanghi nei corpi idrici superficiali in occasione delle intense precipitazioni estive. In tali
occasioni le acque dei bacini, ridotti di volume a causa degli utilizzi primaverili ed estivi, si
intorpidiscono tanto da rendere necessaria l‟interruzione del servizio d‟approvvigionamento
idropotabile. Questo si deve alle conseguenze degli incendi o dalla inadatta esecuzione d‟opere di
miglioramento fondiario. Gli assetti geologico– geomorfologico e strutturale dei terreni che ricadono
nel territorio in esame non sono particolarmente gravi. Il clima caratterizzato da precipitazioni
brevi ed intense implica che i segmenti idrografici della provincia di Nuoro siano caratterizzati da
un regime tipicamente torrentizio.
Aree tutelate
Un quarto della superficie della provincia di Nuoro (970 kmq) è sottoposta a vincolo o a
specifica normativa ambientale. Per quanto attiene l‟area in questione sono presenti le seguenti
tipologie di aree protette:
Aree SIC. Le aree SIC definite dalla Direttiva “Habitat” n. 92/43 che ricadono nell‟ambito
dell‟Area Consortile BIM Taloro sono: ITB022212 Supramonte di Oliena, Orgosolo, Urzulei e
Talana–Su Sercone (dotato di Piano di Gestione approvato); ITB021103 Monti del
Gennargentu che comprende 10 comuni tra i quali Fonni e Desulo (ha un Piano di Gestione
non approvato).
Oasi di Protezione Faunistica. La Regione Sardegna tutela come Oasi Permanenti di
Protezione Faunistica diverse superfici forestali (già gestite dal E.F.S.) ai sensi delle LL. RR.
n. 32/78 e 23/98; nel territorio in esame si rammenta l‟oasi di Montes a Orgosolo.
Piano Urbanistico Provinciale (PUP). Infine, si segnalano le aree individuate dal Piano
Urbanistico Provinciale (PUP), suddivise in aree a prevalente vocazione turistico ambientale
(Aree calcaree dei “Supramontes”; Territori paleozoici delle zone interne del nuorese), ed
2 Monitoraggio ARPAS - PIANO DI GESTIONE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA 2010.
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-19-
alcune aree a prevalente vocazione didattico-ambientale. Queste aree, se non già
valorizzate, devono essere soggette ad interventi di promozione.
In conclusione la generale qualità ambientale del territorio consortile del BIM Taloro risulta
essere buona sia da un‟analisi visiva che da quelle chimico-fisiche.
2.3 Popolazione
L‟analisi della popolazione e della dinamica demografica relativa al territorio Consortile del
BIM Taloro è basata sui dati ISTAT 2010. L‟analisi offre un quadro sufficientemente attendibile delle
condizioni socio-demografiche del territorio che comunque verranno approfondite più avanti.
Nella tabella che segue si riportano i dati della popolazione residente nell‟area facente capo
al Consorzio, distinta per comune di residenza:
Tabella 2 - Consistenza della popolazione dei comuni del BIM Taloro ripartita per genere
Comuni Maschi Femmine Totale
Orgosolo 2.267 2.151 4.418
Fonni 1.966 2.138 4.104
Gavoi 1.386 1.433 2.819
Desulo 1.231 1.269 2.500
Mamoiada 1.247 1.345 2.592
Tonara 1.051 1.094 2.145
Ovodda 849 802 1.651
Ollolai 670 725 1.395
Olzai 468 461 929
Austis 432 449 881
Teti 379 343 722
Tiana 267 262 529
Lodine 183 197 380
Totale BIM Taloro 12.396 12.669 25.065
Provincia di Nuoro 78.874 81.803 160.677
Fonte: Istat 2010
Dall‟esame di questi primi dati emerge come l‟area non si caratterizza per la presenza di un
centro di rilevante dimensione urbana, ma piuttosto per la presenza di una moltitudine di nuclei più
o meno piccoli, dove Orgosolo e Fonni con i loro circa 4.000 abitanti risultano essere i centri più
grandi. La popolazione residente nei 13 comuni del BIM Taloro ammonta a 25.065 abitanti che
costituiscono il 16% del totale provinciale. I dati indicano una equa ripartizione per genere della
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popolazione (50% di maschi e 50% femmine) sia per quella totale del BIM Taloro che nei singoli
contesti comunali.
I dati relativi all‟evoluzione della struttura demografica sottolineano un
progressivo, inesorabile e costante generale spopolamento del territorio del BIM Taloro.
Dal 2001 al 2010 i 13 comuni hanno perso in totale una media di 200 abitanti all‟anno.
Scendendo più nel dettaglio la popolazione che ha subito il maggior decremento
demografico è stata quella di Desulo, che in 9 anni dal 2001 ha perso il 13,3% della sua
popolazione (-385 abitanti su 2.885), seguita da Ollolai 11,6% e Olzai 11,4%. Mamoiada è
l‟unico paese del BIM Taloro che, seppur di poco, nel periodo di tempo considerato ha
incrementato la sua popolazione +0,3%. Orgosolo e Ovodda sono tra i paesi che meno sono
stati interessati da questo fenomeno di spopolamento, il primo ha perso il 2,7% e il
secondo 4,7% degli abitanti. Per poter meglio comprendere le cause che hanno generato e
continuano a generare lo spopolamento del territorio del BIM Taloro è stato analizzato il
saldo totale della popolazione residente nei 13 comuni; tale dato permette di quantificare
il numero di abitanti in più o in meno che ogni anno risultano residenti in un comune.
Come si può facilmente notare nel grafico 4, dal 2002 al 2010 le due componenti del saldo
demografico totale - saldo naturale, ossia la differenza tra il numero di nati ed il numero
di morti e saldo migratorio, che indica la variazione del numero di persone che cambiano
N.E. su dati ISTAT
Grafico 1
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-21-
la propria residenza da un comune ad un altro - hanno progressivamente invertito il loro
rapporto %. Ciò significa che nel 2002 lo spopolamento del territorio del BIM Taloro era
dovuto per il 75% all‟abbandono dei comuni da parte della popolazione che si trasferiva
altrove, magari in cerca di condizioni economiche e di vita migliori, e solo per il 25% al
rapporto tra nati e morti. Nel 2010, al contrario, la causa maggiore della riduzione del
numero di abitanti non è più la migrazione (44%), ma la mancanza di nascite che influisce
per il 56% nello spopolamento. I dati sulla longevità della popolazione non fanno altro che
confermare tale processo. Secondo la lista delle Nazioni Unite, l'Italia nel 2010 si collocava
al 2°posto al mondo per aspettativa media di vita, che era di 82 anni (79,3 per gli uomini e
addirittura 84,6 per le donne). Si fa notare che il 3,4% degli abitanti del territorio del BIM
Taloro, avendo dagli 85 anni in su (con 7 ultracentenari) supera l'aspettativa media di vita
italiana.
Grafico 2
N.E. su dati ISTAT
Grafico 3
N.E. su dati ISTAT
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-22-
Dall‟analisi degli indicatori di struttura demografica emerge chiaramente la presenza sul
territorio del BIM Taloro di una popolazione tendenzialmente senile.
L‟indice di vecchiaia dell‟ambito è di 179,3, ossia per ogni giovane (0-14 anni) sono presenti
quasi 2 persone anziane (con + di 65 anni), valore che supera di circa 20 punti quello provinciale
(158,2).
L‟oscillazione di questo valore nei vari territori comunali è piuttosto marcata e passa dai
267 di Olzai, dove il rapporto giovani/anziani si avvicina pericolosamente all‟1 a 3, ai 129,4 di
Mamoiada dove il rapporto è assai più bilanciato.
Indice di dipendenza costituisce uno dei più importanti indicatori economici deducibili dalla
struttura demografica, rapportando la popolazione attiva compresa tra i 15 e i 64 anni quindi in età
lavorativa, con quella inattiva tra i 0 ei 14 anni e dai 65 in su, che per motivi di studio o perché
raggiunta la pensione è potenzialmente a carico della popolazione in età attiva.
Nel 2010 nel territorio del BIM Taloro il valore registrato è stato di 55,7, ciò significa che la
popolazione inattiva risulta essere numericamente superiore rispetto a quella in età lavorativa,
pesando economicamente su quest‟ultima.
Un altro importante indicatore considerato è l‟indice di ricambio che misura le opportunità
occupazionali per i giovani, derivanti dai posti di lavoro lasciati disponibili da coloro che si
accingono a lasciare l‟attività lavorativa perché raggiunta dell'età pensionabile. L‟indice è dato dal
rapporto tra la popolazione residente in età 60-64 e la popolazione in età 15-19 moltiplicato 100.
Questo ha un interesse soprattutto congiunturale in quanto sintetizza la dinamica di sostituzione sul
breve periodo tra quella classe d‟età che si avvia verso una situazione di inattività, e quella classe
N.E. su dati ISTAT
Grafico 4
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-23-
d‟età che entra in una situazione di potenziale attività. Quando l'indice si abbassa si creano
condizioni più difficili, in quanto in pochi escono dall'età attiva mentre molti di più vi entrano. Nel
territorio del BIM Talora il valore medio di 103,2 può considerarsi economicamente positivo, ma si
registrano situazione puntuali piuttosto negative nei comuni di Orgosolo (74,4) Fonni (86,1) e Tonara
(93,3), peraltro contrapposte ai valori più che positivi degli altri comuni tra i quali primeggia
Mamoiada con un indice di ricambio di 136,3. La realtà dei fatti è pero ben altra, infatti viene
confermata la tendenza ad invecchiare della popolazione, con la fascia di abitanti compresa tra i 60
e i 64 anni assai più numerosa rispetto a quella tra i 15 e i 19 anni.
Tale teoria e confermata dagli ultimi due indici demografici calcolati come rapporti di
composizione sull‟intera popolazione, quello di senilità (popolazione 65+/popolazione totale) e
l‟indice di presenza della popolazione giovane (popolazione 0-14/popolazione totale), che
forniscono rispettivamente la quota di popolazione anziana con 65 o più anni e la quota di
popolazione in età compresa tra 0 e 14 anni.
Il valore registrato nell‟ambito del BIM Taloro per il primo indice di senilità è pari a 23, ossia
quasi un quarto della popolazione ha più di 65 anni, mentre il secondo l‟indice di presenza della
popolazione giovane assume il valore di 12,8 perciò i giovani sono poco più di un decimo degli
abitanti. Questo dato può essere però letto anche sotto un’altra luce, ossia nel territorio del BIM
Taloro esiste un anomalo ed elevato numero di ultracentenari, che come detto innalzano i
valori dell’età media e gli altri indici correlati.
Tabella 3 - Principali indicatori della struttura demografica della popolazione del BIM Taloro 2010
Comuni Indice di vecchiaia
Indice di dipendenza
Indice di ricambio
Indice di senilità
Indice di presenza pop. giovane
Austis 214,3 48,1 122,4 22,1 10,3
Desulo 202,2 60,6 118,1 25,2 12,5
Fonni 175,9 59,5 86,1 23,8 13,5
Gavoi 182,6 54,0 114,8 22,7 12,4
Lodine 204,9 49,0 133,3 22,1 10,8
Mamoiada 129,4 50,9 136,3 19,0 14,7
Ollolai 241,3 53,8 131,5 24,7 10,3
Olzai 267,0 62,1 115,6 27,9 10,4
Orgosolo 144,9 55,8 74,8 21,2 14,6
Ovodda 166,5 62,8 113,9 24,1 14,5
Teti 256,1 39,1 100,0 20,2 7,9
Tiana 244,8 60,8 100,0 26,8 11,0
Tonara 212,4 54,1 93,3 23,9 11,2
Totale BIM Taloro 179,3 55,7 103,2 23,0 12,8
Provincia di Nuoro 158,2 50,3 118,0 20,5 13,0
N.E. su dati Istat 2010
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Grafico 5
Grafico 6
N.E. su dati ISTAT
N.E. su dati ISTAT
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2.4 Viabilità e infrastrutture territoriali
La rete infrastrutturale stradale presente del territorio del Consorzio BIM Taloro è costituita
essenzialmente da due assi viari principali che si sviluppono lungo la direttrice nord-sud, la strada
statale n. 128, anche detta Centrale Sarda, che a nord si innesta nella strada statale 131DCN
(Diramazione Centrale Nuoro) all‟altezza di Oniferi e dalla nuova strada statale 389 Nuoro-Lanusei,
asse viaro di grande rilevanza per le province di Nuoro e Ogliastra. La SS128 è un vecchio tracciato
viario che seguendo l‟aclività del terreno risulta essere mediamente tortuosa, ma comunque
agevole alla percorrenza e consente il collegamento con il Sarcidano e il Cagliaritano. La nuova SS
389 è una moderna strada larga e scorrevole, che in più punti del suo sviluppo interseca l‟omonimo
vecchio tracciato noto per avere una carreggiata piùttosto stretta e particolarmente sinuosa.
Il tempo medio di percorrenza in auto, seguendo la SS 128, per andare da Olzai - il centro
abitato più a nord del BIM Taloro - a Desulo, quello più a sud, è di circa 64 minuti (44 km). A causa
dell‟assenza di strade dirette, che non seguono quindi i serpeggianti profili montuosi, risultano ben
più dificoltosi gli spostamenti da est a ovest, come ad esempio da Austis ad Orgosolo, tragitto
panoramico di 59 km percorso in non meno di 77 minuti.
Figura 2 - Rete infrastrutturale stradale del territorio Consortile BIM Taloro
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-26-
Le altre strade presenti sono provinciali, la SP4 che da Olzai porta a Teti; la SP30 che da
Lodine porta a Gavoi; la SP29 Gavoi-Ollolai; SP14 Lodine-Fonni; la SP22 Mamoiada–Orgosolo-Nuoro
che attraversa il paese di Oliena; la SP58 Orgosolo–Nuoro.
Un approfondito studio del trasporto pubblico, con l‟analisi di tutte le linee, le corse
suddivise per tipologia (giorni feriali, festivi, scolastici, estivi, etc.), per chilometri di percorrenza e
durata delle corse, ha permesso di evidenziare alcune criticità che interessano il trasporto pubblico
nel territorio del Consorzio BIM Taloro.
I collegamenti pubblici tra i comuni del Consorzio BIM Taloro sono garantiti esclusivamente
mediante servizio autobus Arst, che al momento non assicura il collegamento diretto tra tutti i
centri abitati. A causa delle caratteristiche della rete stradale sopra descritte, i tempi di
percorrenza sono decisamente elevati, circa un minuto e mezzo per chilometro ossia a un‟andatura
di 45 km/h, velocità normalmente riscontrabile nella viabilità delle aree montane.
Come già detto esiste per così dire un asse nord-sud costituito dalla SS128, lungo o nelle
vicinanze della quale sorgono 11 dei 13 centri abitati del Consorzio, arteria stradale interessata
dalla percorrenza di un rilevante numero di autobus del trasporto pubblico, che con diverse linee
servono con almeno due corse giornaliere (alcune solo nei giorni feriali) i singoli paesi.
Orgosolo, con 9 corse verso il Capoluogo Nuoro, è il paese meglio collegato del Consorzio,
ma paradossalmente la sua posizione geografica piuttosto isolata impedisce una facile connessione
con gli altri paesi del BIM Taloro, obbligando necessariamente i viaggiatori che si servono dei mezzi
pubblici ad andare a Nuoro per poter prendere le varie coincidenze verso gli altri paesi del
Consorzio.
Concludendo, il trasporto pubblico non serve adeguatamente il territorio del Consorzio BIM
Taloro e questa mancanza genera necessariamente un eccessivo utilizzo del trasporto privato non
collettivo (auto propria), dinamica confermata anche dalla presenza di un parco auto nel 2009 pari
a 14.835 auto, ossia una ogni due abitanti.
Si ricorda inoltre che sul territorio del BIM Taloro sono presenti nei comuni di Fonni e
Ovodda due aree produttive realizzate grazie al Piano di Insediamenti Produttivi (P.I.P.), importanti
elementi di concentrazione delle imprese locali che forniscono l‟infrastrutturazione specifica
richiesta e necessaria per l‟attività produttive. Tali aree saranno a breve oggetto di interventi
rivolti al completamento infrastrutturale delle stesse, sempre naturalmente prestando grande
attenzione agli aspetti paesaggistico-ambientali. Obiettivo dell‟intervento è la realizzazione di aree
produttive con caratteristiche tali da garantire, oltre la redditività, anche la tutela dell'ambiente,
della salute e della sicurezza dei lavoratori, anche in prospettiva dell'avvio delle aree produttive
ecologicamente attrezzate (Apea)".
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3. La qualità della vita nel territorio del BIM Taloro
Spesso il concetto che definisce la “qualità della vita” si è legato ad una visione diversa e
più profonda rispetto ai concetti classici di crescita o progresso. Si tratta di una visione determinata
da principi fondamentali che orientano la stessa idea di sviluppo come processo umano oltre che
economico. L‟approfondimento di questa idea di “qualità della vita” può quindi fornire essenziali
contributi nella definizione di politiche, azioni e linee ispiratrici dello sviluppo utili anche per quelle
economie e società indicate come “avanzate”, ove comunque persistono non poche contraddizioni e
meccanismi di sviluppo ritenuti non più sostenibili.
Una visione analitica economica di tipo “convenzionale” si fonda sull‟assioma “crescita del
PIL=progresso”; per garantire il progresso di una società diviene quindi indispensabile attivare dei
continui processi di crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo) capaci di generare nuova ricchezza
economica. Nel momento in cui cominciamo a chiederci in cosa consista la nostra qualità della vita
e come essa possa essere misurata, valutata e giudicata, allora la prospettiva cambia radicalmente.
Si intende così un‟idea di sviluppo decisamente più ampia e unita alla qualità della vita, che
simultaneamente producono progresso; si tratta in sostanza di una prospettiva di analisi fortemente
olistica che unisce l‟aspetto prettamente economico con quello puramente sociale, rendendoli
complementari. In tutto ciò risulta fondamentale il ruolo giocato dalle innovazioni scientifiche e
tecnologiche che permettono l‟innalzamento non solo dei livelli di efficienza (capacità di conseguire
gli stessi obiettivi con minori risorse), ma anche dell‟efficacia (capace di conseguire gli stessi
obiettivi nel modo migliore possibile) dei programmi integrati per lo sviluppo.
Seguendo questa logica multidisciplinare la misurazione del grado di qualità della vita qui
presentata viene effettuata combinando più indicatori economici (livelli occupazionali,
infrastrutture, consumi, etc.), ambientali (rifiuti urbani, servizio idrico integrato) e sociali (sanità,
socialità, sicurezza pubblica, etc.), sia riferiti al singolo individuo sia alle sue forme aggregate.
Di seguito vengono esposti ed approfonditamente analizzati i dati relativi alle diverse
tipologie di indicatori appena citati, frutto delle periodiche analisi quali-quantitative settoriale
effettuate dagli enti preposti.
3.1 Capacità di spesa
Il fenomeno di spopolamento precedentemente illustrato (cfr. paragrafo 1.3) è direttamente
legato all‟andamento del mercato del lavoro e conseguentemente ai bassi livelli di reddito (IRPEF).
I dati sul reddito IRPEF del 2010 evidenziano una differenza di circa 1.700 euro tra il reddito
per abitante delle popolazioni residenti nel territorio del BIM Taloro e quello provinciale, e
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-28-
addirittura di quasi 2.800 con quello regionale. Il valore di reddito più elevato è evidentemente
quello del comune di Tonara (8.870 euro); al contrario quello più basso appartiene al comune di
Desulo (5.426 euro); questo dato, come gli altri negativi, rappresentano un chiaro segno del periodo
di difficoltà economica attraversato dalla maggior parte di questi comuni.
Tabella 4 - Indicatori economici
Territorio
Reddito Medio 2010)
[1]
Reddito per abitante (2010)
[2] Tasso di Occupazione
% 2010 [3] Tasso di Disoccupazione
% 2010 [4]
Austis 16.729 7.083 41,3 18,7
Desulo 15.960 5.426 48,7 16,9
Fonni 15.938 6.622 56,5 6,7
Gavoi 17.616 7.936 56,2 7,7
Lodine 15.594 6.279 53,1 9,3
Mamoiada 15.754 5.908 44,0 11,0
Ollolai 15.251 6.308 47,2 10,8
Olzai 16.231 7.583 53,9 7,0
Orgosolo 15.923 5.968 42,8 19,3
Ovodda 16.893 6.170 58,4 10,3
Teti 18.648 7.774 45,6 9,0
Tiana 16.200 7.686 54,1 15,7
Tonara 19.026 8.870 65,8 5,6
Provincia di Nuoro 19.098 8.412 52,3 9,9
Sardegna 20.915 9.484 51,0 14,3
Fonte: (1) (2) Elaborazione su dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze relativi all'anno d'imposta (IRPEF) 2010. (3) (4) Dati Istat 2010
Il tassi di disoccupazione di Orgosolo, Austis e Desulo indicano valori quasi doppi rispetto
alla Provincia di Nuoro, e comunque superiori al contesto regionale; al contrario Tonara, Fonni e
Olzai presentano i tassi di disoccupazione più bassi dei comuni BIM Taloro. I dati in nostro possesso
sulla disoccupazione giovanile ripartita per genere riguardano i soli ambiti provinciale e regionale: i
valori provinciali risultano sempre inferiori rispetto ai corrispettivi regionali.
Austis, Orgosolo, Mamoiada, Teti, Ollolai e Desulo presentano tassi di occupazione (ossia il
numero di persone occupate di età compresa fra 15 e 64 anni paragonato con la popolazione
residente di pari età) assai bassi; al contrario Tonara, Ovodda Fonni e Gavoi, che registrano punte
particolarmente elevate e superiori sia all‟ambito provinciale che regionale, mostrano un marcata
disomogeneità dei livelli occupazionali all‟interno dello BIM Taloro. Rapportando i livelli
occupazionali registrati nella Provincia di Nuoro nel 2010 con gli obiettivi stabiliti dal trattato di
Lisbona - che stabiliva per il 2010 un tasso di occupazione globale superiore al 70% (Prov. Nuoro
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-29-
52,3%), ed un tasso di occupazione femminile, per lo stesso periodo, superiore al 60% (Prov. Nuoro
44,0%) - si avverte nel territorio preso in esame una situazione occupazionale particolarmente
negativa, come d‟altronde nel resto dell‟isola. Si evidenzia inoltre come l‟occupazione femminile
registri 16 punti percentuali in meno rispetto a quella maschile.
Tabella 5 - Tasso disoccupazione giovanile 2010
Sardegna
Genere Valore %
Maschi 38.7
Femmine 38.9
Totale 38.8
Provincia di Nuoro
Genere Valore %
Maschi 32.6
Femmine 21.2
Totale 27.6
Fonte: Istat 2010
Tabella 6 - Tasso occupazione 2010
Sardegna
Genere Valore %
Maschi 60.2
Femmine 41.8
Totale 51.0
Provincia di Nuoro
Genere Valore %
Maschi 60.3
Femmine 44.0
Totale 52.3
Fonte: Istat 2010
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-30-
Grafico 7
Fonte: Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT
Fonte: Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT
Grafico 8
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-31-
3.2 Qualità ambientale
Per l‟analisi qualitativa ambientale, con la quale è possibile misurare parte del benessere
sociale, sono stati utilizzati i più noti indicatori della gestione dei rifiuti urbani e del servizio idrico
integrato.
Per la definizione degli indicatori ambientali legati alla gestione dei rifiuti urbani si sono
prese come punto di riferimento le direttive comunitarie che prevedono il raggiungimento di
determinati target entro il 2013, così come le relative leggi nazionali e regionali in materia di
riduzione della produzione di rifiuti, incremento del riciclo dei rifiuti e utilizzo di materiali poco
impattanti sull‟ambiente. Di seguito vengono meglio definite le caratteristiche dei tre indicatori
considerati - S.07 e S.07 Bis, S.08, S.09 - e i relativi target.
Indicatore S.07 e S.07 Bis: Rifiuti urbani smaltimento in discarica - kg di rifiuti urbani
smaltiti per abitante all‟anno.
Target 2013: ridurre la quantità pro capite di rifiuto conferito a Kg 230; inoltre, la
percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica (sul totale del rifiuto urbano) non può
essere superiore al 50%.
Tabella 7 - Valore dell‟indicatore S.07 e S.07 Bis per l‟anno 2010 Ambito kg per abitante R.U. smaltiti in discarica
Sardegna 200 40,6%
Provincia di Nuoro dato non presente dato non presente
Consorzio BIM Taloro dato non presente dato non presente
N.E. su dati ARPAS 2010
Indicatore S.08: Raccolta differenziata dei rifiuti urbani - percentuale rifiuti urbani
oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti.
Target 2013: Aumenta la percentuale al 40%.
Tabella 8 - Valore dell’indicatore S.08 per l’anno 2010 Ambito Raccolta differenziata dei rifiuti urbani
Sardegna 44,9%
Provincia di Nuoro 49,9%
Consorzio BIM Taloro 60,6%
N.E. su dati ARPAS 2010
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-32-
L’indicatore S.09: Quantità di frazione umida trattata in impianti di compostaggio per la
produzione di compost di qualità - quota di frazione umida (frazione organica e verde)
trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale per la
produzione di compost.
Target 2013: Aumentare la percentuale al 20%.
Tabella 9 - Valore dell’indicatore S.09 per l’anno 2010
Ambito
% Quantità compost trattato sulla frazione
di umido nel rifiuto urbano
Sardegna 61,3
Provincia di Nuoro dato non presente
Consorzio BIM Taloro dato non presente
N.E. su dati ARPAS 2010
Dai dati sopra esposti si comprende che a livello regionale i tre target 2013 relati agli
indicatori S.07 e S.07 Bis, S.08, e S.09 sono stati già raggiunti e superati nel 2010.
Nello specifico, per quanto riguarda il primo indicatore S.07 e il terzo S.09, non è stato
possibile risalire ai dati puntuali relativi alla Provincia di Nuoro e di conseguenza a quelli del
territorio del BIM Taloro. I valori del secondo indicatore S.08 (Raccolta differenziata dei rifiuti
urbani), sono superiori al valore del target 2013 di quasi 10 percentuali mentre quello del BIM
Taloro lo supera di più di 20 punti.
Analizzando il grafico 9 sottostante, è evidente come, pur con variazioni minime rispetto
agli anni passati, la Provincia di Cagliari continui a dare, il maggiore contributo alla produzione di
rifiuti urbani totali (32,9%), seguita dalle province di Sassari (19.2%) e Olbia-Tempio (17,6%), mentre
le Province di Oristano (7,9%), Carbonia-Iglesias (7,4%) e Nuoro (7,3%) contribuiscono anche nel 2010
ciascuna in misura inferiore al 10% e le restanti Province del Medio Campidano e Ogliastra mostrano
ancora una produzione totale di rifiuti che contribuisce per il 5,2% e 2,4%, rispettivamente sul
totale.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-33-
Grafico 9
33%
19% 18%
8% 7% 7% 5%2%
Percentuale di rifiuti urbani prodotta per
provincia nel 2010
Fonte: ARPAS- Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna 2010
Il grafico 10 evidenzia che il maggior contribuito al raggiungimento del buon dato di raccolta
differenziata a livello regionale, apportato dalle diverse province, arriva principalmente dalle
province di Oristano (61%), che tra l‟altro mostra un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto
all‟anno precedente, e quella del Medio Campidano che si attesta sugli stessi valori del 2009 (60%);
segue la provincia dell‟Ogliastra, che nel 2010 raggiunge il 54,8% e la provincia di Nuoro che
aggiunge 4 punti percentuali rispetto al 2009, arrivando al 49,9%. La provincia di Cagliari mostra un
lievissimo miglioramento pur restando all‟incirca sui valori del 2009 (46,7%), mentre la provincia di
Carbonia Iglesias è quella che mostra l‟incremento maggiore arrivando al 46,7%. Le restanti province
di Sassari e Olbia Tempio, pur mostrando l‟incremento di 2 rispetto al 2009 si attestano ancora sotto
il 40%.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-34-
Grafico 10
Fonte: ARPAS- Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna 2010
Nel 2010 i 25.065 residenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro hanno prodotto 2.768
tonnellate di rifiuti indifferenziati, mentre i così detti abitanti fluttuanti, ossia coloro i quali si
trova soltanto occasionalmente nel territorio consortile (come ad esempio i turisti che frequentano
il territorio), ne hanno prodotte 24. La raccolta differenziata nell‟ambito del BIM Taloro ha
costituito il 60,62% del totale delle tonnellate di rifiuti urbani prodotti, anche se rispetto all‟anno
precedente si è registrato un decremento del 2,74%.
I comuni della Provincia di Nuoro nel 2010 hanno conferito quasi interamente il rifiuto
indifferenziato alla piattaforma di trattamento di Macomer; soltanto pochi Comuni (3) hanno
conferito i loro rifiuti indifferenziati presso l‟impianto del CIPNES di Olbia.
Secondo il 12°Rapporto di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna, relativamente alle
tecniche adottate per la raccolta indifferenziata da parte dei 52 comuni che costituiscono la
Provincia di Nuoro, 37 di essi ricorrono alla raccolta domiciliare integrale, 11 mista stradale e
domiciliare, nessuno utilizza più i cassonetti stradali.
La frequenza di raccolta dei rifiuti indifferenziati è differente a seconda dei comuni: 3
forniscono il servizio giornalmente, 39 più volte alla settimana (ma non viene specificato quante) ed
infine 6 comuni ritirano l‟indifferenziato settimanalmente o con frequenza superiore. Il servizio di
raccolta rifiuti nel territorio consortile del BIM Taloro viene garantito da 3 associazioni di comuni
(Fonni, Oliena e Orgosolo - Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Sarule, Oniferi e Orotelli - Tiana e
Ovodda), e dalla Comunità Montana del Gennargentu – Mandrolisai.
Per i comuni virtuosi e per quelli inadempienti rispetto all‟attivazione delle raccolte
differenziate, a seguito di un atto di indirizzo della Regione Sardegna (D.G.R. n.15/32 del
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-35-
30.3.2004), presso gli enti titolari di ciascun impianto di conferimento dei rifiuti indifferenziati è
stato costituito un fondo a destinazione specifica che viene utilizzato esclusivamente per
accantonare le penalizzazioni e pagare le premialità.
Il saldo può essere successivamente utilizzato, dietro precise disposizioni dell‟Assessorato
Regionale Difesa Ambiente, per aumentare l‟entità della premialità e/o per realizzare le migliorie
necessarie per le infrastrutture dedicate al recupero dell‟organico di qualità, permettendo alle
amministrazioni virtuose di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti. Nel 2010 fra le province sarde,
quella di Nuoro risulta la terza più virtuosa nella raccolta differenziata permettendo di raggiungere
la premialità per il 75% dei comuni e il 71% della popolazione.
Vengono di seguito riportati tutti i quantitativi per tipologia di materiale (vetro, carta,
plastica, etc.) dei rifiuti ottenuti mediante raccolta differenziata nei comune del Consorzio BIM
Taloro ed anche i totali provinciali.
Tabella 9 - Quadro dei Comuni in premialità - anno 2010
N. Comuni premialità al 31.12.2010
Popolazione premialità al 31.12.2010
Comuni premialità al 31.12.2010 %
Popolazione premialità al 31.12.2010 %
Provincia di Nuoro 39 113.282 75% 71%
Fonte: 12°Rapporto di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna ARPAS 2010
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-36-
Differenziati Totali Totali
Rifiuti
Indifferenziati
residenti
(t/anno)
Rifiuti
indifferenziati
da abitanti
fluttuanti
(t/anno)
Rifiuti
ingombranti
(t/anno)
Rifiuti da
spazzament o
stradale
(t/anno)
Produzione
Totale
Rifiuti allo
smaltiment
o (t/anno)
2010
Rifiuti da
Raccolta
differenziata
(t/anno) 2010
Produzion
e totale di
Rifiuti
Urbani
(t/anno)
2010
Produzione
totale di
Rifiuti
Urbani
(t/anno)
2009
Variaz. % sul
totale di RU
rispetto al 2009
Produzione
Pro-capite
totale
(kg/ab/a) % R.D. 2010
% R.D.
2009
Differenz
a Rd Consorzio
Impianto
destinazione
rif. Indiff.
Austis 881 70 0 0 0 70 127 197 210 -5,80% 224 64,60% 64,50% 0,10% a) Macomer
Desulo 2.500 198 0 0 0 198 392 589 593 -1,20% 236 66,40% 64,50% 1,90% a) Macomer
Fonni 4.104 576 0 28 12 616 874 1.490 1.942 -4,60% 363 58,70% 66,40% -7,80% b) Macomer
Gavoi 2.819 284 0 38 0 322 533 854 913 17,60% 303 62,30% 66,40% -4,10% c) Macomer
Lodine 380 38 0 5 0 43 72 115 122 15,70% 303 62,30% 66,40% -4,10% c) Macomer
Mamoiada 2.592 174 13 1 0 188 481 669 675 12,60% 258 71,90% 65,90% 6,00% - Macomer
Ollolai 1.395 140 0 19 0 159 264 423 407 16,20% 303 62,30% 63,00% -0,60% c) Macomer
Olzai 929 93 0 13 0 106 176 281 273 15,30% 303 62,30% 63,00% -0,60% c) Macomer
Orgosolo 4.418 732 11 0 0 743 860 1.603 1.490 15,40% 363 53,70% 54,70% -1,00% b) Macomer
Ovodda 1.651 178 0 11 0 189 233 422 397 9,70% 256 55,20% 64,60% -9,40% d) Macomer
Teti 722 57 0 0 0 57 104 161 171 -7,20% 224 64,60% 64,50% 0,10% a) Macomer
Tiana 529 57 0 3 0 61 73 134 128 8,10% 253 54,80% 64,60% -9,80% d) Macomer
Tonara 2.145 170 0 0 0 170 310 480 516 -5,80% 224 64,60% 64,50% 0,10% a) Macomer
Totale Consorzio BIM
Taloro 25.065 2.768 24 118 12 2.921 4.497 7.418 7.837 - 296 60,62% 63,37% -2,74% - -
Totale
provinciale 160.677 25.492 2.841 895 1.121 30.348 30.263 60.610 65.078 - 377 49,90% 44,80% 5,10% - -
Produzione rifiuti urbani allo smaltimento
Tabella 10 - QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE DEL CONSORZIO BIM TALORO - ANNO 2010
Fonte: Osservatorio Provinciale Rifiuti di Nuoro e N.E.
a) Com. Montana Del Gennargentu -Mandrolisai
b) Ass. dei Comuni di Fonni, Oliena e Orgosolo
c) Ass. dei Comuni di Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Sarule, Oniferi e Orotelli
d) Ass. dei Comuni di Tiana e Ovodda
Pop. Istat al 31-
12-2010 Comuni
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-37-
COMUNE
Popolazione
al 31/12/2010
Scarto
alimentare
(FORSU)
Scarto
verde Vetro
Carta/
Cartone Plastiche
Imballaggi
in metallo RAEE
Pericolosi
RUP
Altri materiali
al recupero
Totale RD
(t/anno)
Totale
INDIFF. Totale RU %RD
Gettito RD
(Kg/ab/anno)
Austis 881 49,5 0,00 27,73 27,7 13,1 2,59 1,23 0,03 5,4 127,28 69,74 197,02 65% 144
Desulo 2.500 140,46 0,00 78,69 78,6 37,18 7,34 3,49 0,1 45,67 391,53 197,91 589,44 66% 157
Fonni 4.104 440,37 0,00 173,48 122,79 31,18 2,77 51,16 3,27 48,73 873,75 615,82 1489,57 59% 213
Gavoi 2.819 222,32 0,00 99,68 90,72 43,89 16,75 35,5 1,29 22,43 532,59 321,61 854,19 62% 189
Lodine 380 29,97 0,00 13,44 12,23 5,92 2,26 4,79 0,17 3,02 71,79 43,35 115,14 62% 189
Mamoiada 2.592 227,92 0,00 56,06 97,98 54,72 12,76 1,6 0 29,69 480,73 188,28 669,01 72% 185
Ollolai 1.395 110,02 0,00 49,33 44,89 21,72 8,29 17,57 0,64 11,1 263,55 159,15 422,7 62% 189
Olzai 929 73,27 0,00 32,85 29,9 14,46 5,52 11,7 0,43 7,39 175,51 105,99 281,5 62% 189
Orgosolo 4.418 474,06 0,00 112,42 132,18 49,46 2,99 27,64 5,14 56,04 859,92 742,76 1602,68 54% 195
Ovodda 1.651 47,64 0,00 55,35 42,83 18,29 0 3,17 0 65,56 232,84 189,03 421,87 55% 141
Teti 722 40,57 0,00 22,73 22,7 10,74 2,12 1,01 0,03 4,42 104,31 57,16 161,46 65% 144
Tiana 529 15,27 0,00 17,73 13,72 5,86 0 1,02 0 19,72 73,32 60,57 133,89 55% 139
Tonara 2.145 120,52 0,00 67,52 67,44 31,9 6,3 2,99 0,08 13,14 309,88 169,81 479,69 65% 144
Totale Consorzio BIM
Taloro 25.065 1.991,89 0,00 807,01 783,68 338,42 69,69 162,87 11,18 332,31 4.497,00 2.921,18 7.418,16 60,6% 171
Totale Nuoro 160.677 12.975,33 367,27 4.965,83 6.786,98 2.498,45 300,42 1.191,92 51,59 1.124,73 30.262,51 30.347,97 60.610,48 49,9% 188
Fonte: 12° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna anno 2010 ARPAS
Tabella 11 - QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno) 2010
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-38-
Relativamente al servizio idrico integrato, gli indicatori ambientali considerati al fine di
dare misura dell‟efficienza nella distribuzione dell‟acqua e aiutare il miglioramento dei servizi
depurativi dell‟acqua sono:
Indicatore S.10 - Percentuale di acqua erogata sul totale dell’acqua immessa nelle reti di
distribuzione comunale.
Il target 2013 al quale si cerca di arrivare è quello del 75% di acqua erogata sul totale
dell‟acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale (con delle perdite totali pari al 20-
25%).
Indicatore S.11 - Abitanti equivalenti effettivi serviti da impianti di depurazione delle
acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti
equivalenti totali urbani per regione.
In considerazione dell‟importanza strategica attribuita alla qualità della risorsa idrica, il
valore target 2013 è pari ad almeno il 70%. Alla Sardegna, che sulla base dei dati rilevati al
2005 ha già raggiunto il target, si chiede di mantenere negli anni futuri almeno il valore
della baseline ossia 87,4%.
Indicatore S.11 Bis “Stima della quota di popolazione equivalente urbana servita da
depurazione” descritto come “abitanti equivalenti effettivi civili serviti da impianti di
depurazione che effettuano trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti
totali urbani della regione (valore percentuale)”. Questo indicatore differisce rispetto
all‟S11 per la stima del numeratore mentre il denominatore, che rappresenta gli Abitanti
equivalenti totali urbani (AETU), rimane invariato. L‟ISTAT, infatti, nel calcolo del nuovo
indicatore ha preso in considerazione al numeratore gli abitanti equivalenti effettivi relativi
alla sola componente domestica con esclusione, nei casi di impianti di depurazione misti
(cioè che trattano il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue urbane e di
acque meteoriche di dilavamento), delle acque industriali per le quali è concessa la
depurazione di scarichi organici provenienti da imprese industriali.
Purtroppo non sono disponibili dati disaggregati a livello sub-regionale per annualità in
quanto l‟ISTAT pubblica i dati disaggregati a livello di ambito territoriale ottimale, che in Sardegna
corrisponde all‟intero territorio regionale.
Nel 2009 l‟ISTAT ha pubblicato il valore dell‟indicatore S10 relativamente al 2008, che
risulta pari a 54,1% rispetto al valore della baseline al 2005 del 53,65%. Si registra quindi un lieve
aumento rispetto alla baseline pari a circa l‟1%, e una distanza percentuale colmata rispetto al
target pari al 2% (distanza coperta tra il valore di partenza e il target al 2013).
Il valore dell‟indicatore S11 per la Sardegna relativamente al 2008, che sulla base dei dati
rilevati al 2005 ha già raggiunto il target, deve mantenere negli anni futuri almeno il valore della
baseline ossia 87,4%.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-39-
Il valore dell‟indicatore S11 Bis, che nel 2008 ha raggiunto il 62,70%, deve essere ancora
migliorato per poter raggiungere nel 2013 quota 70% come previsto dalle direttive europee.
Tabella 12 - Indicatori ambientali riferiti al sistema idrico ed ai servizi connessi
Indicatore
Valore base 2005
(rivisto) Valore al
2008 Target al
2013
Fabbisogno da
soddisfare
Distanza colmata rispetto al target
Variazione tra 2005 e 2008
S.10 53,65% 54,10% 75,00% 20,90% 2% 1%
S.11 87,40% 94,50% ≥87,4 % - 100% 8%
S.11 bis 59,00% 62,70% 70,00% 7,30% 34% 6%
Fonte: RAOS - Rapporto Annuale degli Obiettivi di Servizio Idrico integrato 2011 RAS
3.3 Servizi di pubblica sicurezza
La qualità della vita delle persone residenti in un territorio, e quindi la sua vivibilità, è
legata anche al tema del livello di sicurezza pubblica percepita dai cittadini, che permette loro di
vivere una vita più serena e tranquilla. La sicurezza è percepita come un diritto primario garantito
soltanto attraverso la repressione di ogni fenomeno di criminalità presente sul territorio dove vivono
e lavorano. Il senso di insicurezza ha contribuito nel tempo ad accrescere la domanda di servizi
pubblici di presidio e controllo di tutte le realtà locali, sebbene con le necessarie differenze da
luogo a luogo.
Il presidio e l‟ordine nel territorio consortile del BIM Taloro sono garantiti da 10 stazioni dei
carabinieri e 3 della polizia. La vigilanza ambientale del territorio è garantita dalla presenza di 3
stazioni forestali. I servizi giudiziari annoverano 1 sede di giudice di pace.
Tabella 13 - Servizi di pubblica sicurezza presenti nell’area del Consorzio BIM Taloro
Comune Carabinieri Polizia
Stazione
forestale
Vigili del
fuoco
Guardia di
finanza
Giudice di
pace
Austis
Desulo 1
Fonni 1 1
Gavoi 1 1 1 1
Lodine
Mamoiada 1
Ollolai 1
Olzai 1
Orgosolo 1 1 1
Ovodda 1
Teti 1
Tiana
Tonara 1 1
Totale BIM Taloro 10 3 3 0 0 1
Fonte: Comuni BIM Taloro 2012 con integrazioni Ministero della Difesa e Ministero della Giustizia
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3.4 Sanità
L‟Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che la salute umana costituisce la
precondizione per il benessere e l‟incremento della qualità della vita, nonché il riferimento per
misurare la riduzione della povertà e delle diseguaglianze, la promozione della coesione sociale e
l'eliminazione della discriminazione. I miglioramenti dello stato di salute della popolazione
costituiscono un rilevante indicatore dello sviluppo della società.
Si deve quindi considerare la salute come un elemento basilare per una crescita economica
sostenibile, capace di generare ulteriori importanti benefici, contribuendo nel medio periodo allo
sviluppo sociale ed economico complessivo. La presenza e l‟immediata disponibilità sul territorio di
adeguati servizi sanitari giocano un ruolo molto importante, in quanto hanno un rilevante impatto
fisico e psicologico sul benessere delle persone.
In tal senso la popolazione del BIM Taloro (25.000 abitanti) può contare su 8 presidi sanitari
costituiti dalle guardie mediche e da due poliambulatori, a Desulo e Gavoi. In seguito alla
riorganizzazione regionale dei Consultori avvenuta nel 2009, sono presenti anche 4 consultori
familiari a Gavoi, Desulo, Fonni e Orgosolo. In tutti e 13 i comuni è presente una farmacia
convenzionata con la ASL di Nuoro che consente l'erogazione gratuita di farmaci3.
Per quanto riguarda le strutture socio sanitarie si registra la presenza di una sola comunità
alloggio per anziani a Tiana. Non sono presenti sul territorio del BIM Taloro Residenze Sanitarie
Assistenziali, mentre il servizio A.D.I. viene svolto presso il poliambulatorio di Gavoi. Si evidenzia la
presenza dell‟Ospedale San Camillo nel limitrofo comune di Sorgono e naturalmente gli ospedali
principali di San Francesco e Cesare Zonchello di Nuoro.
Tabella 14 - Servizi sanitari presenti nel territorio consortile BIM Taloro
Comune Guardie Mediche Poliambulatori Consultori
Residenze Sanitarie
Assistenziali
Assistenza Domiciliare Integrata Farmacie
Austis 1
Desulo 1 1 1 1
Fonni 1 1 1
Gavoi 1 1 1 1 1
Lodine 1
Mamoiada 1 1
Ollolai 1
Olzai 1 1
Orgosolo 1 1 1
Ovodda 1 1
Teti 1
Tiana 1
Tonara 1 1
TOT. BIM Taloro 8 2 4 0 1 13
Fonte: Sardegna Salute - Sistema Sanitario della Sardegna 2012
3 Nel rispetto delle regole stabilite dai Livelli essenziali di assistenza (LEA) e dalla classificazione dei farmaci.
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-41-
3.5 Istruzione formazione
Nel territorio del BIM Taloro i servizi scolastici risultano sufficientemente presenti.
Almeno un servizio di scuola materna ed elementare è presente in tutti i 13 comuni, mentre
la scuola media è assente a Lodine e Tiana. Soltanto 4 comuni sono dotati di scuola media
superiore: Desulo (Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici), Fonni (Liceo Socio
Psico-Pedagogico), Gavoi Istituto Tecnico Commerciale, Geometri e Classico) e Tonara (Istituto
Tecnico Industriale).
Il servizio di scuolabus è garantito soltanto a Desulo, Gavoi, Orgosolo, Tiana e Tonara,
mentre il servizio di mensa scolastica è invece più diffuso (9 comuni), specie nelle scuole primarie
per l‟infanzia.
Tabella 15 - Servizi scolastici presenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro
Comune Materna Elementare Media Superiore Scuolabus Mensa scolastica
Austis ● ● ● ●
Desulo ● ● ● ● ● ●
Fonni ● ● ● ●
Gavoi ● ● ● ● ● ●
Lodine ● ●
Mamoiada ● ● ●
Ollolai ● ● ● ●
Olzai ● ● ●
Orgosolo ● ● ● ● ●
Ovodda ● ● ● ●
Teti ● ● ● ●
Tiana ● ● ● ●
Tonara ● ● ● ● ● ●
Totale BIM Taloro 13 13 11 4 5 9
Fonte: Comuni Consorzio BIM Taloro 2012
3.6 Aggregazione sociale
La propensione all‟associazionismo costituisce un elemento fondamentale per definire il
grado di aggregazione delle popolazioni locali, ma anche per poter comprendere meglio il
contributo che le popolazioni possono fornire nelle attività di valorizzazione della tradizione e della
cultura locale, nella tutela e salvaguardia del territorio, nel volontariato sociale. Qui di seguito
vengono individuate e suddivise per tipologia ben 137 associazioni di cui: 50 legate alla cultura e
alle tradizioni, 35 sportive, 21 di volontariato sociale, 15 di volontariato ambientale e 16 per il
tempo libero.
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-42-
Tabella 16 - Associazioni presenti nell’area del Consorzio BIM Taloro
Comune Sport
Tempo
libero
Cultura e
tradizioni
Volontariato
sociale
Volontariato
ambientale
Austis 4 1 2
Desulo 4 1 6 1 2
Fonni 4 1 5 2 2
Gavoi 3 3 5 1
Lodine 1 1 3
Mamoiada 2 2 3
Ollolai 6 4 5 2 2
Olzai 1 4 1
Orgosolo 4 3 5 3 2
Ovodda 4 2 6 3 1
Teti 1 1
Tiana 2 4
Tonara 4 3 5 1
Totale BIM Taloro 35 16 50 21 15
Fonte: Comuni BIM Taloro 2012
Naturalmente l‟aggregazione sociale vie favorita anche dalla presenza sul territorio del BIM
Taloro di un adeguato numero e varietà di impianti sportivi e ricreativi: ben 13 sono quelli di calcio,
7 quelli di calcetto, 5 da tennis, 2 galoppatoi e 1 da bocce. Le 11 palestre presenti appartengono
perlopiù agli istituti scolastici. In alcuni comuni sono presenti altri impianti sportivi, legati alla
specifica presenza di associazioni sportive come la A.S.D. Tiro A Volo Tianese e la Polisportiva
Supramonte Orgosolo per il softball.
Tabella 17 - Impianti sportivi presenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro
Comune Calcio Calcetto Palestra Tennis Bocce Galoppatoio Altro
Austis 1 1 1 1 Piscina - Mini Pitch
Desulo 1 1
Fonni 1 1 1
Gavoi 1 1 Centro nautico
Lodine 1 1 1
Mamoiada 1 1
Ollolai 1 1 1
Olzai 1 1 1
Orgosolo 1 1 1 1 Softball
Ovodda 1 1 1
Teti 1 1 1
Tiana 1 1 1 1 Tiro a volo
Tonara 1 1 1 Totale BIM Taloro 13 7 11 5 1 2 6
Fonte: Comuni BIM Taloro 2012
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-43-
Per chiudere questa parte descrittiva del territorio consortile del BIM Taloro, si passa ad
analizzare l‟annuale classifica del quotidiano economico il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle
107 provincie italiane, definita attraverso lo studio statistico di innumerevoli indicatori socio-
economici. Lo studio viene effettuato per settori (6) e questi vengono poi declinati in vari
sottosettori. Per la provincia di Nuoro, le prestazioni migliori vengo riscontrate nei settori “Tempo
libero” (34° posto), dove il sottosettore “Ristoranti e bar ogni 100 mila abitanti a settembre 2010”
le attribuiva il 3°posto. Nei “Servizi-ambiente –salute” la Provincia si posiziona al 51° posto, anche
se l‟indice “Tagliacarne sulle infrastrutture” la pone al penultimo posto in Italia (106°). Infine nel
settore “Ordine pubblico” la Provincia si posiziona al 53° posto.
Il settore “Affari e lavoro” colloca la Provincia soltanto al 69° posto e nel sottosettore
“Quota delle esportazioni sul Pil – 2010” si posiziona al 97°posto, ma la voce “Imprese registrate
ogni 100 abitanti a settembre 2011” la pone al 1°posto in Italia.
I settori “Tenore di vita” (78° posto) e “Popolazione” (73° posto) non brillano per risultato
ottenuto: si evidenzia che in un sottosettore del primo “Costo casa al metro quadro - ottobre 2011”
la provincia Barbaricina si posiziona addirittura all‟8°posto. Una criticità demografica ben nota, la
“Variazione % della quota di giovani sulla popolazione 2002-2011” la pone al 97° posto con un valore
negativo di -5,661.
Tabella 18 - Classifica della qualità della vita nelle 107 province italiane nel 2011
Posizione in classifica Punti attribuiti
63 478
Sottosettore Posizione Valore Punti
Affari e lavoro
Totale per settore 69 - 511
Imprese registrate/100 abitanti - sett. 2011 1 17,541 1.000
Occupazione in % su fascia 25-34 anni - 2010 67 64,4 756
Occupazione in % su totale donne - 2010 69 32,72 666
Rapporto impieghi/depositi - 2010 91 134,56 457
Quota delle esportazioni sul Pil - 2010 97 2,37 29
Incidenza % sofferenze su prestiti - 2010 99 10,25 160
Ordine pubblico
Totale per settore 53 - 352
Scippi rapine e borseggi/100mila abit. - 2010 14 44,71 332
Furti in casa ogni 100mila abitanti - 2010 29 189,42 299
Truffe e frodi inform. Ogni 100mila abit. - 2010 64 153,4 563
Estorsioni ogni 100mila abitanti - 2010 71 11,18 157
Variazione trend delitti totali - 2006=100 73 100,53 692
Furti d'auto ogni 100mila abitanti - 2010 87 179,48 68
Popolazione
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Totale per settore 73 - 506
Numero abitanti per Kmq - 2010 3 40,93 764
Laureati 2010 ogni mille giovani 25-30 anni 38 62,67 670
Divorzi e separazioni ogni 10mila famiglie - 2009 44 49,82 303
Nati vivi ogni mille abitanti - 2010 81 8,15 733
Var. % quota giovani su popolazione 2002-11 97 -5,661 417
Immigrati regolari in % su popolazione - 2010 99 2 147
Servizi - ambiente - salute
Totale per settore 51 - 473
Cause evase su nuove + pendenti - 1° sem. 2010 18 47,21 549
Diff. Tra mese più caldo e più freddo (2010-2011) 20 16,5 818
Indice Legambiente Ecosistema urbano - 2011 41 50,1 716
Tasso di emigrazione ospedaliera (in %) - 2009 41 5,96 313
Asili com. nella provincia in % su utenza 0-3 anni 42 6,4 291
Indice Tagliacarne infrastrutture (senza porti) 106 24,8 93
Tempo libero
Totale per settore 34 - 425
Ristoranti e bar/100mila abit. - settembre 2010 3 1.144,58 940
Sale ogni 100mila abitanti - settembre 2011 10 4,97 646
Alberghi e strutture ricett./100mila abit. - 2010 29 256,49 63
Indice assorbimento libri in % su popol. - ott. 2010 43 0,74 226
Indice di sportività - agosto 2011 84 344,79 442
N.spettacoli ogni 100mila abitanti - 2010 84 3.249,90 230
Tenore di vita
Totale per settore 78 - 601
Costo casa al metro quadro - ottobre 2011 8 1350 852
Spesa pro capite veicoli/elettr./mobili/pc-2010 46 1.211,03 790
Pil pro capite in euro - 2010 72 21.013 578
Indice Foi costo vita (con tabacchi) - 2010 77 1,88 520
Importo medio pensione/mese in euro - 2010 89 561,42 528
Depositi per abitante (rapporto 2010-2006) 105 0,791 338
Fonte: Il Sole24 Ore - La Qualità della Vita 2011
Si noti che il medesimo rapporto 2010 del Sole 24 Ore collocava la Provincia di Nuoro al 28°
posto, e che soltanto un anno dopo - nel 2011 - le viene attribuito il 63° posto.
Gli effetti della crisi economica iniziata nel 2008 si sono progressivamente acuiti con il
passare del tempo portando ad una crisi generalizzata di tutti i settori produttivi e causando di
riflesso un peggioramento del tenore di vita delle comunità del nuorese.
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-45-
Tale fenomeno risulta quindi la principale causa del declassamento dal 28°posto al 63° della
Provincia di Nuoro (tabella 19): confrontando infatti la valutazione del 2010 con quella del 2011
appare evidente che il crollo del settore “Affari e lavoro” - che passa dalla 8ª posizione alla 69ª -
causi inevitabilmente anche il passaggio dal 44° del 2010 al 78° del 2011 del settore “Tenore di
vita. Anche le dinamiche sulla popolazione già ampiamente descritte in precedenza contribuiscono,
secondo il Sole 24 Ore, al peggioramento della qualità della vita nella Provincia di Nuoro, che passa
dall‟11° posto del 2010 a 73° del 2011; al contrario migliorano i settori dell‟”Ordine Pubblico” e
“Servizi-ambiente e salute”. L‟anno appena concluso (2012) ha visto migliorare la posizione della
Provincia di Nuoro nella classifica del Sole 24 Ore sulle province più vivibili d‟Italia, passando dal
63° al 53° posto, ma la risalita verso la 28ª posizione del 2010 pare essere ancora piuttosto lontana.
Tabella 19 - Confronto parametri 2010-2011-2012 valutazione Sole 24
Ore Classifica qualità della vita nella Provincia di Nuoro
Posizione generale 28° 63° 53°
Settore Posizione per settore
2010 2011 2012
Totale Affari e lavoro 8 69 55
Totale Ordine pubblico 62 53 42
Totale Popolazione 11 73 45
Totale Servizi - ambiente - salute 84 51 39
Totale Tempo libero 20 34 43
Totale Tenore di vita 44 78 71
Fonte: N.E. su dati Il Sole24 Ore - La Qualità della Vita 2010-2011-2012.
4. Sistema economico del Consorzio BIM Taloro
4.1 Tessuto produttivo
Nel 2011 il tessuto produttivo del territorio consortile del BIM Taloro risulta formato da circa
3.000 imprese che costituiscono il 16,5% delle attività economiche della Provincia di Nuoro.
Pienamente in linea con il forte carattere identitario agropastorale barbaricino, la base
produttiva dei 13 comuni consortili vede una predominanza numerica (1.346) di imprese legate alle
attività agricole e della silvicoltura, che costituiscono il 45% del totale delle attività di impresa
presenti. Le attività commerciali (16,6%) e le costruzioni (11,3%) rivestono un ruolo significativo,
come anche le attività manifatturiere (8,4%) e quelle dei servizi di alloggio e di ristorazione (5,8%).
Insieme questi cinque settori rappresentano l'87% della base produttiva del BIM Taloro. Il grado di
apertura dell‟economia locale è limitatissimo e il peso dell‟area sul commercio estero nuorese è
assolutamente marginale come del resto il peso dell'ambito provinciale sul commercio estero sardo,
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-46-
nonostante un incremento annuo del 24%. I dati evidenziano un sistema chiuso rispetto agli scambi,
con una propensione all‟export che assume valori bassissimi.
L‟analisi dei dati relativi alla composizione della base produttiva articolata per comuni e
settori conferma un settore produttivo fortemente ancorato alle tradizioni produttive e alle
vocazioni locali, dove la dimensione di impresa è prevalentemente quella della microimpresa (fino a
10 addetti e 2 milioni di euro di fatturato) e la ditta individuale è la forma giuridica per più del 70%
delle imprese.
Il saldo 2011 tra le imprese nuove iscritte e quelle che hanno cessato l'attività è pressoché
sempre negativo per tutte le 20 divisioni di attività definite. I peggiori dati si sono registrati
nell'ordine:
-48 per la divisione agricoltura-silvicoltura,
-39 per le attività commerciali,
-14 per i servizi di alloggio e di ristorazione e
-11 per le attività manifatturiere.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-47-
Grafico 11
Grafico 12
Fonte: N.E. su dati CCIAA Nuoro
Fonte: N.E. su dati CCIAA Nuoro
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-48-
4.1.1 Agricoltura
I dati4 2010 permettono di fotografare la situazione del comparto agricolo a livello locale,
definendo dettagliatamente la caratteristiche delle aziende agricole, la tipologia di colture e di
allevamenti nonché la loro consistenza numerica per tutti i 13 comuni del Consorzio BIM Taloro.
L‟analisi quantitativa mostra una drastica riduzione dal 1990 al 2010 del numero di aziende
agricole presenti nel territorio del BIM Taloro, passate rispettivamente da 3.105 a 1.238 ossia -
60,1%, con punte negative per alcuni paesi come Tonara (-92,7%), Desulo (-84,7%) e Mamoiada (-
57,4%), che hanno registrato un vero e proprio collasso del comparto.
Fonte: ISTAT - Censimenti Agricoltura 1990-2000-2010.
Nel territorio del Consorzio BIM Taloro sono presenti 1.238 aziende agricole, di queste il
31,5% si concentra nel territorio di Orgosolo, il 12,8% in quello di Fonni e l‟11,4% a Mamoiada.
La superficie agricola totale del territorio consortile ammonta a 52.855 ettari e di questi il
75,2% sono realmente utilizzati per le attività agricole (39.763 ettari). Il 19,6% della superficie
agricola totale (10.354 ettari) è costituita da boschi annessi alle aziende agricole utilizzate per
l‟allevamento brado, mentre la superficie agricola non utilizzata e altra superficie costituiscono
quasi il 5%. Il 79,0% dei suoli agricoli utilizzati è destinato ai prati permanenti e ai pascoli che
4 Fonte ISTAT - 6°Censimento Agricoltura 2010.
Grafico 13
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-49-
raggiungono un‟estensione di 31.416 ettari indicando una prevalenza dell‟allevamento rispetto agli
altri comparti agricoli. I seminativi hanno un‟estensione di 7.043 ettari (il 17,7% della sau) e le
coltivazioni legnose agrarie non superano i 1.566 ettari. Tra i seminativi predominano per
estensione le colture foraggere avvicendate (84,2%), che certamente sono legate all‟allevamento di
bestiame, attività fortemente radicata sul territorio; l‟11,8% del sau seminativo è destinato alla
produzione cerealicola per granella. Per quanto riguarda le coltivazioni legnose agrarie la loro
estensione si ripartisce equamente tra tre tipologie di colture: frutteto, olivo e vite che
costituiscono rispettivamente il 34,4%, il 33,7% e il 31,7% delle colture.
Tabella 20 - Utilizzazione del terreno espressa in ettari per ubicazione delle unità agricole*
Territorio Superficie totale (sat)
Superficie totale (sat)
Superficie agricola
utilizzata (sau)
Superficie agricola utilizzata (sau) Arboricoltura da legno
annessa ad
aziende agricole
Boschi annessi
ad aziende agricole
Superficie agricola
non utilizzata e
altra superficie Seminativi
Coltivazioni
legnose agrarie
Prati permane
nti e pascoli
Austis 3.035,36 1.559,55 609,05 7,6 941,25 0 1.410,47 65,34
Desulo 5.373,79 3.848,70 47,1 302,17 3.500,91 7 1.338,94 179,15
Fonni 10.970,23 8.565,07 1.883,36 21,86 6.662,07 78 1.717,52 609,64
Gavoi 2.907,71 2.489,71 589,42 17,37 1.875,44 5,8 296,05 116,15
Lodine 737,32 630,16 100,21 2,55 527,25 0 84,76 22,4
Mamoiada 3.845,08 3.142,88 636,23 286,94 2.351,17 18,2 416,33 267,67
Ollolai 1.770,99 1.430,44 231,65 2,56 1.195,79 32,92 253,54 54,09
Olzai 5.833,09 4.438,92 1.161,46 150,26 3.134,81 0 1.123,30 270,87
Orgosolo 11.265,58 8.812,50 645,77 488,64 7.803,33 71,54 1.889,46 492,08
Ovodda 2.290,79 1.509,02 310,33 36,71 1.166,12 7,93 588,52 185,32
Teti 2.650,46 1.902,90 678,88 53,21 1.173,74 0 602,52 145,04
Tiana 615,58 353,39 120,85 14,45 217,62 6,82 198,2 57,17
Tonara 1.559,18 1.079,95 29,5 181,77 866,65 5 435,36 38,87
BIM Taloro 52.855,16 39.763,19 7.043,81 1.566,09 31.416,15 233,21 10.354,97 2.503,79
Nuoro 291.203,79 227.500,29 46.033,56 13.069,42 170.653,33 657,9 48.564 14.481,60
Sardegna 1.471.715,70 1.154.641,48 393.930,14 84.725,55 693.637,91 8.848,05 226.093,61 82.132,56
Fonte: 6° Censimento Agricolo 2010
* Sono comprese anche le unità agricole con centro aziendale ubicato fuori dal territorio di riferimento, ma con terreni compresi nello stesso.
Il comparto zootecnico è costituito da 792 aziende, con 223.000 capi allevati, e rappresenta
il 24% dell‟intero patrimonio zootecnico della Provincia di Nuoro. Per quanto riguarda la tipologia di
allevamenti vi è una prevalenza di quegli ovina, con 522 aziende e 98.704 capi (il 44,2%); seguono
per numero di capi gli avicoli (43,8%), i caprini (5,7%) e i bovini (4,6%). I dati indicano Orgosolo e
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-50-
Fonni come i paesi del BIM Taloro più inclini alle attività zootecniche, il primo con il 22,4% e il
secondo con il 18,4% del totale aziende zootecniche.
A livello locale si notano le specializzazioni produttive di Fonni per l'allevamento di ovini
(19.317 capi) e ed equini (155 capi), di Orgosolo per i bovini (4.298 capi) e gli equini (187 capi), di
Mamoiada che vanta 40.086 capi avicoli e Desulo per numero di caprini e suini, rispettivamente
7.562 e 755 capi.
Tabella 21 - Consistenza del comparto zootecnico nel territorio del BIM Taloro espressa dal numero di aziende e relativi capi per tipologia di allevamento
Comuni Bovini Equini Ovini Caprini Suini Avicoli
Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi
Austis 17 190 8 28 35 4.775 14 685 6 103 - -
Desulo 26 1.143 4 12 32 6.819 34 7.562 11 755 1 10
Fonni 56 2.604 33 155 95 19.317 8 578 50 562 2 13.100
Gavoi 13 250 21 110 43 11.492 7 539 32 345 12 365
Lodine 1 15 1 2 18 3.035 1 33 6 29 - -
Mamoiada 32 994 16 79 45 7.929 2 157 12 116 6 40.086
Ollolai 4 142 7 16 27 5.104 3 38 7 108 2 25.014
Olzai 21 363 15 49 53 15.103 6 280 12 128 1 100
Orgosolo 103 4.298 38 187 92 14.241 22 1.957 42 643 1 12
Ovodda 16 115 4 56 34 4.482 7 174 12 67 - -
Teti 9 52 4 12 32 4.593 4 234 8 61 - -
Tiana 2 24 - - 7 790 2 86 1 8 - -
Tonara 5 72 4 30 9 1.024 4 299 6 96 2 19.060
BIM Taloro 305 10.262 155 736 522 98.704 114 12.622 205 3.021 27 97.747
Nuoro 1.701 52.167 802 3.741 2.996 679.326 526 48.400 1.054 12.837 162 130.611
Sardegna 7.852 251.962 3.695 16.285 12.669 3.028.373 2.634 241.315 4.860 169.752 789 1.234.341
Fonte: ISTAT - 6° Censimento Agricoltura 2010
La struttura delle aziendale agricole
Se confrontata con la totalità del territorio isolano l‟estensione media delle aziende
presenti nel territorio del BIM Taloro risulta essere medio grande: circa il 60% delle aziende agricole
ha infatti una superficie totale compresa tra i 10 ed i 100 ed oltre ettari, fatto riconducibile alla
presenza di vaste aree boschive annesse alle aziende. La conduzione delle aziende è nel 96,3% dei
casi gestita direttamente dai coltivatori e/o allevatori, mentre quella con salariati è appena
dell‟1,6%. Soltanto il 51.9% delle aziende agricole ha titolo di possesso su terreni utilizzati che
corrispondono al 32,9% della sau, il 17,2% della sau viene affittato e il 3,4% viene concesso in uso
gratuito alle aziende.
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-51-
Analizzando i dati sull‟occupazione settoriale agricola si nota che quasi l‟88% della
manodopera aziendale (su 2.385 persone) è riconducibile alla conduzione familiare dell‟azienda e
che soltanto il 12,2% delle persone occupate con diverse modalità (forma continuativa, saltuaria e
non assunti direttamente dall‟azienda) non appartiene al nucleo familiare.
La quasi totalità delle imprese agricole del BIM Taloro (il 96%) non è informatizzata. Nelle
47 aziende agricole informatizzate l‟85% utilizza gli strumenti informatici per la gestione dei servizi
amministrativi, il 28% per le coltivazioni, il 26% per l‟allevamento, il 96% utilizza la rete internet ed
è in possesso di un sito web o di una pagina internet. Sempre tra le aziende informatizzate il 52% si
serve del commercio elettronico per la vendita di prodotti e servizi aziendali e il 77% utilizza il
commercio elettronico per l'acquisto di prodotti e servizi necessari all‟azienda.
Osservando i dati relativi all‟età dei capi delle aziende agricole presenti nel territorio del
BIM Taloro, emerge che il settore seppur in un momento di grande difficoltà affronta positivamente
il cambio generazionale. Il 13,5% dei capi aziendali ha meno di 35 anni, il 35,1% ha un‟età compresa
tra i 35 e i 49, il 29,6% ha tra i 50 e i 64 anni e per finire soltanto il 21,8% ha più 65 anni. Si
evidenzia che per le medesime classi di età considerate, i dati relativi ai territori della Provincia di
Nuoro e della Sardegna assumono valori inferiori per le prime due classi e maggiori per le ultime
due, denotando un marcato blocco del cambio generazionale alla guida delle aziende agricole.
Dettagliando per genere i capi delle aziende agricole si nota una predominanza dei maschi 74,9%
rispetto alla componente femminile che costituisce soltanto il 25,1%.
La maggioranza delle aziende (grafico 14) si distribuisce equamente nelle prime 5 classi
economiche e nella terzultima (136) con una percentuale che oscilla tra il 9,2% della quinta e
l‟11,3% della terza; il 39% è compreso nelle due classi tra i 25.000 ed i 99.999, e soltanto l‟1,5%
delle aziende può vantare l‟appartenenza alle due classi economiche più elevate comprese tra i
250.000 e i 500.000 euro e più.
Grafico 14
FONTE: ISTAT 6° Censimento Agricoltura 2010
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-52-
Si rileva un‟attività di vendita diretta da parte dei produttori agricoli che riguarda la frutta,
la verdura, le carni, le uova.
Criticità emerse per il settore agricolo
Attraverso l‟attività realizzata sul campo, più specificatamente attraverso i sopralluoghi
effettuati, è stato possibile conoscere e analizzare da vicino 32 aziende (coltivazione del fondo,
silvicoltura, allevamento). Naturalmente le criticità elencate nel grafico sottostante riportano,
congiuntamente e non, quelle riconducibili alle attività agricole, quelle proprie dell‟allevamento o
della silvicoltura. Gli operatori testimoniano un difficile momento vissuto dalle loro aziende ma
anche dall‟intero comparto. Questa situazione è in parte riconducibile alla generale crisi economica
che ha causato una contrazione dei consumi, ma in parte anche alla difficoltà di vendita dei loro
prodotti sui mercati, dove ormai beni analoghi sono venduti a prezzi assai inferiori; ciò avviene
perché questi beni provengono da altri sistemi produttivi mondiali in cui i costi di gestione e
produzione delle aziende agricole sono assai più bassi rispetto ai nostri. Gli operatori fanno inoltre
notare che le materie prime utilizzate per la produzione dei prodotti di qualità e tradizionali
provengono in gran parte dall‟estero.
Entrando nello specifico, le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono
state: per il 38% i prezzi di mercato dei loro prodotti sono troppo bassi; il 31% e il 25% hanno
rispettivamente indicato un costo eccessivo dei mangimi e del carburante; il 16% lamenta sia
Grafico 15
Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14
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-53-
difficoltà nella vendita sia eccessivi costi di trasporto; gli incentivi pubblici alle imprese vengono
indicati come criticità dal 13% degli intervistati
4.1.2 Agroindustria
Le produzioni agroalimentari più importanti per numero di produttori presenti nel Consorzio
BIM Taloro sono:
quelle lattiero casearie (Fiore Sardo DOP, Pecorino Sardo, etc.), ben 39 aziende
presenti sul territorio;
quelle di panetteria (carasau e altri pani tradizionali: 31 le prime e 21 le seconde);
27 sono i pastifici che producono pasta fresca con metodologie tradizionali;
è presente anche una significativa produzione dolciaria tradizione a base di pasta di
mandorle e miele, diffusa in tutto il territorio, tra questi riveste un ruolo
importante la produzione di torrone con la presenza di ben 10 stabilimenti a Tonara
e 3 a Desulo;
7 cantine presenti producono Cannonau di Sardegna D.O.C., Barbagia IGT e Isola dei
Nuraghi IGT oltre a diversi distillati;
in ultimo ma non meno importante 4 produzioni di insaccati (salsiccia sarda,
prosciutti, etc.) ubicate a Desulo e Fonni.
Tabella 22 - Imprese dell’agroalimentare presenti nel territorio del BIM Taloro.
Comune Cantine Caseifici Salumifici Pane
carasau Altri Pani
tradizionali Pasta fresca
Torronifici Dolci
tradizionali
Austis
2
1 1 1
Desulo
1 3 1 1 2 3 3
Fonni 1 2 1 8 10 4
9
Gavoi
18
3 1 5
3
Lodine
1
1
1
Mamoiada 4 2
1 1 1
1
Ollolai
4
1
1
Olzai
3
0
1
Orgosolo 2 2
2 2 3
2
Ovodda
4
8
2
1
Teti
2 2 3
Tiana
1 1 1
Tonara
2 2 2 10 1
Totale BIM Taloro
7 39 4 31 21 27 13 20
Fonte: N.E. su dati CCIAA di Nuoro 2011 e LAORE 2012
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-54-
Produttori con marchi di qualità nel Consorzio BIM Taloro
La valorizzazione delle produzioni tipiche, importante attività che favorisce lo sviluppo
territoriale, costituisce una strategia efficace per il conseguimento di molteplici obiettivi sia di
carattere economico (rivitalizzazione delle colture tipiche, diversificazione delle produzioni,
acquisizione di nuovi sbocchi di mercato, etc.) sia socio-culturali (recupero delle tradizioni e della
cultura locale, rafforzamento dell'identità locale, etc.).
La valorizzazione si fonda sulle potenzialità specifiche di un territorio: know-how
produttivo, tradizioni e culture locali che conferiscono alle produzioni la loro immagine specifica,
ossia la tipicità, e rappresenta un'operazione economica che richiede l'individuazione precisa dei
potenziali sbocchi di mercato, la definizione e l'attuazione di strategie commerciali ed il rispetto di
un requisito essenziale, l‟alta qualità.
La qualità superiore del prodotto tipico viene spesso rivendicata da produttori e
consumatori che risiedono nei territori in cui questo viene realizzato. La dichiarata superiorità sta
ad indicare la importante funzione evocativa del prodotto che diventa richiamo nella memoria delle
proprie radici.
Talvolta è spesso l‟orgoglio campanilistico, la fierezza delle proprie tradizioni e la speranza
di realizzare qualche buon affare che induce a ritenere che tale qualità superiore, dichiarata da
coloro che da tanti anni hanno a che fare con un certo prodotto, sia sufficiente a determinarne il
successo di mercato, anche se poi la realtà e ben diversa.
Come già accennato, la tipicità di un prodotto è un carattere distintivo derivante da una
sintesi articolata di elementi ambientali, storico-etnografici, culturali, sociali, tecnologici,
economici, legati a specificità territoriali.
Le singole tipicità possono generare dei differenziali economici derivanti dai caratteri
irriproducibili o riproducibili delle produzioni, che acquisiscono rispettivamente il carattere di
unicità o ripetibilità.
La tipicità quindi, rispetto alle omologhe produzioni generiche, è una categoria distintiva
che oltre ad assumere un significato testimoniale e culturale, ha connotati capaci di definire nicchie
di mercato.
Nel territorio del BIM Taloro sono già presenti numerose aziende dell‟agroalimentare che
hanno produzioni certificate e di qualità. Secondo i dati forniti dall‟Agenzia Laore, per l‟anno 2012,
gli operatori inseriti nel sistema di controllo della Regione Sardegna sono i seguenti:
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-55-
- 95 (31 i caseifici e 64 di allevatori) del Fiore Sardo DOP;
- 1 solo produttore del Pecorino Sardo DOP;
- ben 299 sono gli allevatori dell‟Agnello di Sardegna IGP;
- per quanto riguarda i marchi di qualità del vino sono presenti 6 produttori di Cannonau
di Sardegna DOC, 2 di Barbagia IGT e 2 di Isola dei Nuraghi IGT;
- 121 produttori validati come Operatori Biologici nel 2011.
Tra il 2010 ed il 2011 il comparto lattiero-caseario ha registrato una riduzione del 6% nella
produzione del Fiore Sardo DOP, passata da 800 a 752 tonnellate (-6%); i dati presentati dall‟ISMEA
nel 20115 indicano una crescita quantitativa delle vendite dell‟Agnello di Sardegna IGP pari al 70%.
Dall‟indagine da noi condotta presso le strutture turistiche presenti nel territorio è emerso
che tutte utilizzano prodotti tipici locali per almeno l‟80% dei loro consumi alimentari, e quindi si
constata un forte legame tra i produttori agroalimentari e l‟offerta enogastronomica legata alle
strutture ricettive.
Dalle rilevazioni effettuate risultano presenti ben 9 centri commerciali naturali (tabella 23),
che opportunamente coordinati possono costituire uno degli strumenti di marketing territoriale
utilizzabili per la programmazione dei progetti di pro-commercializzazione definiti nel presente
PMSS del BIM Taloro.
Tabella 23 - Centri Commerciali Naturali presenti nel territorio consortile del BIM Taloro
Paese Denominazione
Austis C.C.N. Austis
Desulo C.C.N. "Gennargentu"
Fonni C.C.N. Vrores
Gavoi C.C.N. Gavoi un fiore di paese
Ollolai C.C.N Ollolai
Orgosolo C.C.N. Orgosolo
Ovodda C.C.N. Ovodda
Teti CCN Bidda mea
Tonara C.C.N. " ILALA‟ Tonara
Fonte: CCIAA Nuoro 2012
Criticità emerse per il settore dell’agroindustria
Grazie all‟azione di analisi effettuata sul campo mediante la realizzazione di interviste
telefoniche, è stato possibile conoscere e analizzare nel dettaglio 43 imprese dell‟agroindustria
(cantine, forni, torronifici, caseifici, pastifici, sugherifici, etc.), che appartengono prevalentemente
al comparto agroalimentare. Le criticità elencate nel grafico sottostante riportano congiuntamente
5 Fonte: Indagine Qualivita – ISMEA 2011
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-56-
quelle riconducibili a tutti i comparti dell‟agroindustria6. Gli operatori testimoniano un difficile
momento vissuto sia dalle loro imprese che dall‟intero comparto.
Anche qui, la difficile situazione è in parte riconducibile alla generale crisi economica che
ha causato una contrazione dei consumi, dall‟altra, la difficoltà di vendita dei loro prodotti, sia sui
mercati locali perché ormai saturi di prodotti tipici sardi, sia sui mercati nazionali sovraffollati da
prodotti di qualità, ed anche sui mercati internazionali, per molti di difficile accesso.
Entrando nello specifico le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono
state: per il 26% i costi di trasporto eccessivi; per il 23% il ribasso dei prezzi di mercato a scapito
della qualità dei prodotti offerti; il 21% lamenta invece difficoltà nella commercializzazione, il 19%
nell‟accesso al credito; le infrastrutture migliorabili costituiscono un problema per il 16% degli
operatori, mentre gli scarsi incentivi per le imprese e la difficoltà a creare rete costituiscono una
criticità per il 14% degli intervistati. Nel grafico sottostante sono riportate anche altre criticità che,
pur mantenendo una loro rilevanza, vengono indicate da meno del 10% degli intervistati; si specifica
inoltre che tutte quelle indicate una sola volta sono state raggruppate per semplicità di lettura del
grafico nella voce “Altro”. Si segnala infine che il 55,6% delle aziende intervistate è privo di sito
web, strumento fondamentale per le attività di promo-commercializzazione dei prodotti.
6 Con il termine agroindustria si intende l'industria di trasformazione dei prodotti agricoli di qualsiasi genere, l‟industria
agroalimentare che trasforma prodotti alimentari, l'industria tessile in quanto trasformatrice di prodotti dell'agricoltura
(cotone, lino, canapa ecc.) e dell'allevamento (lana); l'industria cartaria e quella dell'arredamento in quanto trasformatrici di
prodotti forestali (legno, sughero, etc.).
Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14
Grafico 16
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-57-
4.1.3 Artigianato
L‟Artigianato regionale subisce in maniera più pesante rispetto al resto d‟Italia gli effetti
della profonda crisi economica in atto7. A soffrire della congiuntura negativa è infatti soprattutto il
settore dell‟artigianato che continua a non godere di adeguate politiche di sostegno.
Circa il 60% delle imprese artigiane dell‟Isola, in particolare quelle medie-piccole, ha
registrato nel 2012 un netto calo della produzione, degli ordinativi e del fatturato. In generale le
problematiche più delicate rilevate nel 2012 – oltre alla scarsa propensione all‟export - sono i costi
di gestione elevati, la concorrenza, la mancanza di liquidità e l‟insolvenza dei clienti. L‟analisi per
dimensione conferma come la crisi abbia colpito soprattutto le piccole e piccolissime imprese: nel
2012 oltre il 60% delle imprese con fatturato inferiore a 100 mila euro ha avuto un calo del volume
d‟affari. Per quasi il 70% delle imprese più grandi l‟ultima parte dell‟anno ha rappresentato invece
una fase di stabilità o di crescita della produzione (anche se non di ordinativi e fatturato).
Il 2012, come il 2011, rimane comunque per la maggior parte delle imprese artigiane, a
prescindere dalla dimensione, un anno di arretramento dei livelli produttivi, da collegarsi con il calo
della domanda interna.
Le imprese manifatturiere sono quelle che hanno sofferto maggiormente il riacutizzarsi
della crisi. Complessivamente continua infatti a diminuire il numero di imprese che prevede di
espandersi nel breve-medio periodo, dal 33% del 2009 al 28% del 2010 fino al 19% di quest‟anno.
Sotto il profilo dei rapporti con il sistema bancario le imprese hanno lamentato una ulteriore
stretta del credito e un considerevole aumento del costo dei finanziamenti. La ricerca evidenzia una
vistosa crescita del numero di imprese cui le banche hanno rifiutato nuovi finanziamenti (dall‟1,4%
del 2011 al 15% del 2012) e soprattutto raddoppia la quota di quelle che hanno ricevuto una
richiesta di rientro, anche parziale, sui crediti già concessi (dal 15 al 30%).
La stragrande maggioranza, ovvero circa il 64% delle imprese, non ritiene comunque che nei
prossimi mesi la propria esposizione finanziaria aumenterà in maniera significativa. Questo dato
viene interpretato come il sintomo di una sempre più timida attività di investimento o di una
riduzione delle spese dovute al calo continuo della produzione.
L’artigianato tipico
Nel territorio del BIM Taloro sono presenti circa 200 imprese artigiane. Tra queste
l‟artigianato del legno riveste un ruolo rilevante sia dal punto di vista economico (vi è infatti una
notevole produzione di infissi e mobilio comune), che culturale, in quanto legato alla produzione di
7 Fonte CNA - “4° Rapporto - Osservatorio Congiunturale sull‟Artigianato in Sardegna”- 2013
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-58-
beni e oggettistica tradizionale (cassapanche intagliate, maschere rituali, utensileria domestica e
da lavoro, etc.). Altra peculiare produzione locale, se pur sempre meno richiesta, è quella del ferro
battuto quale elemento di arredo urbano, la ferratura dei cavalli, la produzione dei campanacci,
utensileria domestica e da lavoro e altre lavorazioni legate al settore edile come cancellate,
recinzioni, etc.
L‟artigianato tessile comprende diverse produzioni tradizionali quali tappeti e le bertule; la
sartoria con la produzione dell‟abito del pastore in velluto o fustagno, la produzione del costume
sardo tradizionale, i ricami con la produzione tra le altre cose degli scialli, la produzione e la
valorizzazione di tessuti, come i filati di seta di Orgosolo tinti con colori naturali.
La lavorazione della pietra riguarda essenzialmente la produzione di manufatti per
decorazioni, l‟arredo urbano e residenziale, manufatti cimiteriali. Il settore dell‟oreficeria, pur
limitato per numero di imprese, riveste anch‟esso un importante ruolo culturale perché legato in
gran parte alla produzione di gioielli tradizionali utilizzati per arricchire la decorazione dei costumi
sardi.
Sempre legata ai costumi sardi vengono fabbricate sia scarpe tradizionali che per uso
quotidiano di tipologia moderna; a tal fine diversi laboratori lavorano la pelle, utilizzata anche per
realizzare accessori personali (borse, cinture, etc.), e finimenti ad uso ippico. Sono numericamente
poco presenti le imprese della ceramica e della produzione di coltelli.
Tabella 24 - Imprese dell'Artigianato tipico presenti nel territorio del BIM Taloro.
Comune Falegnami Lavorazione
del ferro Tessile Lavorazioni
in pietra Oreficeria Pelle Ceramica Coltelli
Austis
Desulo 5 2 1
Fonni 2 3 2 1 1
Gavoi 8 2 1 2 1 1
Lodine 1
Mamoiada 3 3 1
Ollolai 1 2 2 1
Olzai 1 1
Orgosolo 2 3 3 1 1 1
Ovodda 3 4 2 1 1 1
Teti 1
Tiana 1
Tonara 4 3 2 1 1 1 1
Totale BIM Taloro 29 26 11 7 5 4 3 1
Fonte: Rilevazione LAORE Sardegna 2008
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-59-
Come per le produzioni agroalimentari anche quelle artigiane potrebbero giovare della
presenza dei 9 centri commerciali naturali, se opportunamente valorizzate attraverso strumenti di
marketing territoriale programmati congiuntamente con i soggetti economici.
Criticità emerse per il settore artigiano
L‟analisi del settore, condotta tramite anche la realizzazione di interviste telefoniche, ha
permesso di conoscere e analizzare nel dettaglio circa il 7% delle imprese artigiane (falegnamerie,
fabbri, oreficerie, laboratori tesili, etc.). Le criticità elencate nel grafico sottostante riportano
congiuntamente quelle riconducibili a tutti i comparti dell‟artigianato tipico. Come a livello
regionale anche a livello locale gli operatori dei comuni del BIM Taloro testimoniano un difficile
momento vissuto dall‟intero comparto e dalle loro imprese, che risultano anche svantaggiate dalla
posizione nell‟entroterra montano.
Analizzando nel dettaglio le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati
emerge che il 77% registra un eccessivo calo della domanda; il 46% ha indicato sia prezzi del
prodotto sul mercato troppo bassi sia prezzi eccessivi delle materie prime; il 38% denuncia una reale
difficoltà nella riscossione dei crediti e l‟assenza di incentivi alle imprese di settore; il limitato
accesso al credito è indicato come criticità dal 31% degli intervistati e infine il 15% indica la
presenza sul mercato di prodotti falsi di scarsa qualità, la difficoltà dell'impresa di promo-
commercializzare i propri prodotti e la troppa burocrazia. Si specifica inoltre che tutte le criticità
indicate una sola volta dagli operatori sono state raggruppate per semplicità di lettura del grafico
nella voce “Altro”. Si segnala che il 61,5% delle imprese artigiane del BIM Taloro intervistate è privo
di sito web, strumento fondamentale per le attività di promo-commercializzazione dei prodotti
artigiani.
Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14
Grafico 17
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-60-
4.2. Focus sul turismo
4.2.1 Offerta turistica d’ambito
Principali attrattori turistici del territorio d’ambito
La metodologia utilizzata per individuare e definire i beni e gli attrattori presenti e
altamente caratterizzanti il contesto territoriale del Consorzio BIM Taloro si suddivide in più fasi:
a) la raccolta di tutti i materiali (analisi turistiche, rapporti sullo stato del patrimonio
ambientale, elenchi regionali dei siti archeologici, dei monumenti storici e dei musei,
richieste ai comuni, etc.) a livello locale, utili per la definizione dell‟attuale offerta
d‟ambito;
b) la definizione di matrici attrattori-prodotti/territori nella quale per ciascuna territorio è
possibile individuare singoli beni e attrattori;
c) la classificazione dei beni e attrattori territoriali in base a parametri quantitativi e
qualitativi;
d) la selezione dei beni e attrattori territoriali maggiormente rispondenti al mercato
turistico attuale.
L‟offerta unitaria del territorio del BIM Taloro è costituita da validi beni ambientali, storici
e culturale. Sono diverse le strutture nelle quali hanno sede musei etnografici e antropologici,
collezioni private e musei legati al mondo agro-pastorale.
La messa in rete di tutti i beni archeo-culturali descritti in seguito, mediante l‟utilizzo di
criteri appositamente definiti contesto per contesto, permetterà di posizionare in modo più efficace
il prodotto culturale nei principali mercati turistici di riferimento.
La presenza di apprezzabili e vaste aree naturali protette spinge a riflettere sull‟attuale
valore paesaggistico ambientale, ancora non del tutto valorizzato, del territorio del Consorzio BIM
Taloro, che attraverso le varie forme di “turismo natura” e “turismo attivo” potrebbe essere
sfruttato economicamente, alleggerendo in parte anche gli oneri di gestione di tutte le aree
protette.
La varietà e il numero dei prodotti agroalimentari specifici dei 13 comuni (prodotti lattiero
caseari, paste fresche, salumi e insaccati, vini DOC e IGT, etc.) valorizzano i luoghi e ne
incrementano l‟attrattività, rendendo estremamente valido il potenziale prodotto enogastronomico
derivante (itinerari del gusto, circuito enogastronomico, etc.).
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-61-
La presenza di un presidio Slow Food - Associazione internazionale che promuove, comunica
e studia la cultura del cibo in tutti i suoi aspetti - rappresenta un importante indicatore del valore
potenziale dei prodotti e delle produzioni tipiche locali presenti nel BIM Taloro. La promozione
effettuata dal presidio favorisce un nuovo modello alimentare garante della qualità, che assicura la
genuinità del prodotto, il rispetto dell‟ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali. Inoltre,
le attività condotte dal presidio hanno come fine l‟avvicinamento dei consumatori al mondo della
produzione, attraverso una rete di relazioni internazionali che incrementa la visibilità dei prodotti
enogastronomici del BIM Taloro e che quindi promuove l‟intero territorio.
L‟integrazione dell‟offerta turistica culturale con quella enogastronomica crea al suo
interno “esperienze” in grado di supportare e sviluppare gli interessi dei singoli turisti, attraverso
momenti unici che col tempo si trasformano in elementi caratterizzanti e distintivi dell‟offerta
turistica locale come:
rappresentazione di testi en plein air
tour tematici (megalitismo, archeo-astronomia)
enogastronomia
architettura
festival ed eventi.
L‟enogastronomia e l‟artigianato sono due dei conclamati fattori di attrazione e di
soddisfazione per i turisti, specie nei periodi fuori stagione, che bene si sposano con la cultura
locale. I significati originali e le esperienze autentiche con cui l‟enogastronomia, l‟artigianato
artistico e le tradizioni locali in genere arricchiscono la vacanza del turista, sono un patrimonio
unico che ogni viaggiatore ricerca e porta poi con sé tornando alla propria vita quotidiana. D‟altro
canto, il turismo arricchisce l‟enogastronomia e l‟artigianato locale “esportano” fuori dal territorio
le sue produzioni tipiche e tradizionali, facendole così conoscere e comunicandone la loro unicità ad
un pubblico sempre più vasto.
Elementi caratterizzanti: la cultura materiale
Il patrimonio archeologico del territorio del Consorzio BIM Taloro risulta ricco e
diversificato, anche se purtroppo non ancora sufficientemente valorizzato; in alcuni casi la sua
mancata gestione favorisce una costante azione di depauperamento. La presenza umana sul
territorio è testimoniata sin dai tempi antichi, sono infatti più di 70 i siti archeologici disseminati
sul territorio: sono almeno 4 i siti con Menhir e 17 le domus de janas risalenti all‟età neolitica. Tra
complessi, villaggi, nuraghi e tombe dei giganti sono più di 40 le emergenze della civiltà nuragica
attualmente note e visibili nei 13 comuni del BIM Taloro. Ovunque sul territorio sono riconoscibili le
tracce degli insediamenti romani ubicati lungo l‟antica strada consolare Karalibus-Ulbiam, la strada
romana che congiungeva Cagliari con Olbia.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-62-
Nessun sito è attualmente presidiato o gestito da ente pubblico o società privata, neanche
quelli con maggior notorietà e di maggior valore, come ad esempio i villaggi nuragici di Abini e
S'Urbale, il Santuario nuragico di Gremanu e le Tombe dei giganti di Madau.
Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva dei siti archeologici del BIM Taloro con gli
indicatori di fruizione per singola emergenza archeologica.
Tabella 25 - Patrimonio archeologico presente nel territorio del Consorzio BIM Taloro
Denominazione
Localizzaz.
Aperta (è possibile entrare 24 ore su 24)
Guidata (possibilità di visita con
guida turistica)
Segnalata (sito segnalato
di faccine individuazione nel territorio)
Fruibile (possibilità di accesso al sito in sicurezza)
Accessibile (presenza di
percorsi facilmente percorribili)
Bidda Intra 'e Rios Tonara
Complesso nuragico di Arrailo
Mamoiada - - - - -
Complesso nuragico di Monte Juradu
Mamoiada
Complesso nuragico Logomache
Fonni
Domus de jana di su ghirone
Ovodda
Domus de jana di Su pranu
Ovodda
Domus de jana di Travale Ovodda
Domus de Janas - Frumen de Vidda
Fonni
Domus de Janas – Istelathe
Gavoi
Domus de Janas – Sas Campanas De Gurrai, Garìo, Iscrithola
Gavoi
Domus de Janas - Sas Fenestras
Gavoi
Domus de Janas – Sas Honcheddas de Istevene
Mamoiada
Domus de janas di "S'abba vo'ada" e "Ghiliddoe"
Ovodda
Domus de janas di Curullo Ovodda
Domus de Janas di Is Forreddos
Tonara
Domus de Janas di Martì Tonara
Domus de Janas Mancosu Tiana
Domus de Janas Sas Honcheddas de Istevene
Mamoiada
Domus de Janas S'Iscritzola
Lodine
Domus de Janas Su Calavriche
Orgosolo - - - - -
Domus de Janas Uniai Lodine
Grotta funeraria di Pitzu e' Toni (prenuragica)
Tonara
Menhir di "Predas Fittas" e Domosnovas
Ovodda
Menhir Sa Perda Pinta (o Stele di Boeli)
Mamoiada
Menhirs di Fiola e di Gavoi
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Dorthenì
Monolite di Sa perda longa Gavoi
Monumento nuragico Sa Piraera
Tiana
Monumento nuragico Tudulo
Tiana
Nuraghe Alineddu Teti
Nuraghe de Trinta Battaglias
Lodine
Nuraghe di Castrulongu Gavoi
Nuraghe di Istedorro Ovodda
Nuraghe di Littoreli Gavoi
Nuraghe di Nieddio Ovodda
Nuraghe di Orofole Ovodda
Nuraghe di Osseli Ovodda
Nuraghe Dovilineo Orgosolo - - - - -
Nuraghe Dronnoro Fonni
Nuraghe Gorroppu Orgosolo - - - - -
Nuraghe Mereu Orgosolo - - - - -
Nuraghe Su Nuratze Tonara
Nuraghe Ura 'e Sole Desulo - - - - -
Nuraghe, Jorzi Froris Gavoi
Nuraghi Monotorre Foddi‟eddu e Lidana, Loret‟Attesu, Tiortorro, Trothula, Travessu, Venathitheri, Janna „e Todde, Orgurù, Sar de Melas, Mucru, Su Dovaru.
Mamoiada
Parco Archeologico di San Basilio (nuragico)
Ollolai
Rudere Santa Mara (emergenze romane e spagnole)
Tiana
Sa honca fravia Ollolai
Santu Micheli - Urrui (prenuragico)
Fonni
Santuario nuragico di Gremanu
Fonni
Tombe dei giganti "Nieddio
Ovodda
Tombe dei giganti Donnoveoro
Ovodda
Tombe dei Giganti Madau Fonni
Tombe dei giganti nei pressi di "Su nodu 'e Lopene"
Ovodda
Villaggio nuragico di Abini Teti
Villaggio nuragico di S'Urbale
Teti
Villaggio nuragico Soroeni Lodine
Villaggio nuragico Su Carrattu
Teti
servizio esistente - servizio non definito - servizio assente
Fonte: Comuni BIM Taloro 2012
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La rete di musei presente sul territorio del BIM Taloro contribuisce notevolmente a
trasmettere, divulgare e tutelare la cultura, le tradizioni e i saperi locali, accrescendo la
consapevolezza e il senso di appartenenza nelle comunità locali. Partendo dall‟assunto che la
cultura e i beni culturali locali non debbano mai in nessun caso essere banalizzati, si evidenzia come
debbano però essere considerati risorse economiche utili per lo sviluppo locale, capaci, se
efficacemente valorizzate, di favorire la crescita culturale, economica e civile delle popolazioni.
La maggior parte dei musei presenti nel territorio del BIM (ben 12 su 17) è di tipo
etnografico e risultano ben distribuiti sul territorio; sono presenti poi un museo archeologico, uno
artistico e due rappresenta un pregevole esempio di archeologia industriale (gualchiera e mulino).
Attualmente due sole strutture museali, gestite da soggetti privati, garantiscono l‟apertura
giornaliera annuale, ossia il Museo Archeologico Comprensoriale di Teti e il Museo delle Maschere
Mediterranee di Mamoiada. Tutte le altre strutture vengono aperte su richiesta e in alcuni casi
soltanto per gruppi di visitatori.
Tabella 26 - Strutture museali presenti nel territorio del BIM Taloro
Denominazione Localizzaz.
Aperta (è
possibile entrare 24 ore su 24)
Guidata (possibilità di visita con
guida turistica)
Segnalata (museo segnalato
di faccine individuazione nel territorio)
Fruibile (possibilità di accesso al museo in sicurezza)
Accessibile (presenza di
percorsi facilmente percorribili)
Casa della memoria archivistica
Austis - - - - -
Casa Museo Carmelo Floris
Olzai - - - - -
Casa Museo di Tonina Cuccui
Ovodda
Casa Museo Porru Tonara
Il Museo della Cultura Pastorale
Fonni -
Museo Archeologico Comprensoriale di Teti
Teti
Museo 'Casa Lai' Gavoi - - - - -
Museo Casa Porcu Satta Museo degli Amuleti
Gavoi
Museo Civiltà dell'Altopiano (privato)
Gavoi
Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada
Mamoiada
Museo Etnografico Ollolai
Museo etnografico Casa Montanaru
Desulo - - - - -
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Paese-Museo d'arte per i suoi Murales
Orgosolo - - - - -
Pinacoteca Carmelo Floris
Olzai - - - - -
S'iscraria (pubblico)
Ollolai
Sistema museale all'aperto "Le vie dell'acqua"
Tiana
Su Mulinu Vezzu Olzai - - - - -
servizio esistente - servizio non definito - servizio assente
Fonte: Comuni BIM Taloro 2012
La forte spiritualità da sempre presente tra le comunità del BIM Taloro si accompagna con la
presenza di un notevole patrimonio architettonico costituito da edifici religiosi. Sono 40 le chiese e
4 i Santuari prevalentemente campestri utilizzati per le feste religiose locali. In particolare spiccano
la valenza architettonica e la complessità strutturale dei Santuari di SS. Cosimo e Damiano di
Mamoiada, Sa Itria di Gavoi e della Vergine dei Martiri situato nel centro storico di Fonni.
Nei comuni di Tiana e Olzai sono presenti altri edifici di pregio; nel primo caso si tratta di
due strutture in granito nelle quali trovano posto un mulino ad acqua e una gualchiera per la
follatura dell'orbace, testimonianza di un‟antica attività industriale. Ad Olzai invece, una
imponente struttura granitica racchiude un antico mulino ugualmente ad acqua.
Infine, nei centri storici di Ovodda, Teti, Gavoi e Ovodda si trovano quattro case storiche
che conservano le antiche caratteristiche strutturali delle abitazioni di una volta, con gli ambienti
ancora integri e riconoscibili, dove un tempo si svolgevano le diverse attività del quotidiano.
Tabella 27 - Patrimonio architettonico di pregio presente nel territorio del BIM Taloro
Denominazione Localizzaz.
Aperta (è
possibile entrare 24 ore su 24)
Guidata (possibilità
di visita con guida turistica)
Segnalata (sito segnalato
di faccine individuazione nel territorio)
Fruibile (possibilità
di accesso al sito in
sicurezza)
Accessibile (presenza di
percorsi facilmente percorribili)
Antico Mulino - Casa Soru
Ovodda
Casa Antica Teti - - - - -
Casa Maoddi Gavoi
Casa Mazoni-Logias (Ex Asilo)
Ovodda
Chiesa di San Giovanni Battista
Olzai - - - - -
Chiesa Beata Vergine Assunta
Mamoiada
Chiesa Campestre di San Cristoforo Martire
Fonni
Chiesa Campestre di San Leone Magno
Tiana
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Chiesa Campestre di San Pietro
Ovodda
Chiesa campestre di San Sebastiano
Teti
Chiesa cinquecentesca di San Giorgio Martire
Lodine - - - - -
Chiesa del Carmelo (XVII sec.)
Gavoi
Chiesa della Madonna del Carmelo
Desulo - - - - -
Chiesa della Madonna dell'Assunta
Austis
Chiesa di "San Antonio da Padova"
Ollolai
Chiesa di Nostra Signora di Loreto
Mamoiada
Chiesa di S Antonio da Padova
Austis
Chiesa di San Basilio Magno
Ollolai
Chiesa di San Francesco
Mamoiada - - - - -
Chiesa di San Gabriele (Organo del 1606)
Tonara
Chiesa di San Gavino (XV–XVI sec.)
Gavoi
Chiesa di San Giorgio Martire
Ovodda
Chiesa di San Giovanni Battista
Fonni
Chiesa di San Giovanni Battista ( XIV sec.)
Gavoi
Chiesa di San Giuseppe Lodine
Chiesa di San Michele Arcangelo
Ollolai
Chiesa di San Pietro Ollolai
Chiesa di San Pietro con campanile quattrocentesco
Orgosolo - - - - -
Chiesa di San Sebastiano
Desulo - - - - -
Chiesa di San Sebastiano
Tonara
Chiesa di sant‟Antioco (XV sec.)
Gavoi
Chiesa di Santa Barbara Olzai - - - - -
Chiesa di Santa Croce Mamoiada
Chiesa di Santa Maria Tonara
Chiesa di Santa Maria Della Neve
Teti
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Chiesa di Sant'Anastasio
Olzai - - - - -
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Mamoiada - - - - -
Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Affreschi di Pietro e Gregorio Are)
Tonara
Chiesa di Sant'Elena Tiana
Chiesa di Santu Giaccu Tonara
Chiesa di Su Carmu o Combentu
Mamoiada - - - - -
ChiesaSant‟Antonio Abate
Desulo - - - - -
Chiesetta di Nostra Signora di Loreto Attesu
Mamoiada
Chiesetta di San Giuseppe
Mamoiada
Gualchiera (Antico Mulino)
Tiana
Santuario dei SS. Cosimo e Damiano
Mamoiada
Santuario della Vergine dei Martiri
Fonni
Santuario di Sa Itria Gavoi
Santuario Nostra Sennora de Thu Monte
Fonni
Su Mulinu Vezzu Olzai - - - - -
servizio esistente - servizio non definito - servizio assente
Fonte: Comuni BIM Taloro 2012
Elementi caratterizzanti: la cultura immateriale
Nell‟intero ambito del BIM Taloro è presente un diffuso e sentito attaccamento delle
popolazioni alle loro tradizioni, agli usi e costumi spesso non scritti, ma difesi e tramandai di
generazione in generazione.
Risultano infatti essere innumerevoli le sagre, le manifestazioni e gli eventi - in tutto 148 -
che ogni anno hanno luogo nei comuni del BIM Taloro. Considerate le antiche origini della cultura
locale, legata principalmente alle radicate tradizioni agro-pastorali, pare scontato che il maggior
numero sia costituito da sagre (66) immediatamente seguite dagli manifestazioni culturali (40); 11
sono invece gli eventi enogastronomici legati alle produzioni agroalimentari tipiche e di qualità; 12
quelle sportive e 7 quelle musicali.
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Tabella 28 - Numero di sagre, eventi e manifestazioni presenti nel BIM Taloro
Comuni Stagione
Attività svolte
Religiose Culturali Eno-
gastronomiche Sportive Musicali Altro
(specificare)
Austis Tutto l'anno 2 5 2
1 1 promozione
turistica
Desulo Tutto l'anno 5 2 1 2
1 promozione turistica
Fonni
Inverno-primavera-
estate 5 2
2
1 promozione turistica
Gavoi Tutto l'anno 4 5 1
1 promozione turistica
Lodine
Inverno-primavera-
estate 4 1
-
Mamoiada
Inverno-estate-autunno 5 2 1
1 promozione turistica
Ollolai
Inverno-estate-autunno 6 3 1
1 promozione turistica
Olzai
Inverno-primavera-
estate 8 1
1 promozione turistica
Orgosolo Tutto l'anno 7 1 1 1
1 promozione turistica
Ovodda Tutto l'anno 4 5 1 3 2 1 promozione
turistica
Teti Estate - Inverno 4 6 1
1 promozione turistica
Tiana
primavera-estate-autunno 4 3
1 promozione turistica
Tonara Tutto l'anno 8 4 2 4 4 1 promozione
turistica
Totale BIM Taloro 66 40 11 12 7 12
Fonte: Comuni BIM Taloro 2012
Elementi caratterizzanti: principali attrattori ambientali
Vaste aree del territorio del BIM Taloro sono ancora poco o per nulla antropizzate e la
naturalità dei luoghi è definita da superfici a tratti fittamente boscate, a tratti aperte e
cespugliose. La natura montana del territorio, la varietà di paesaggi e il gran numero di attrattori
ambientali rendono più che idoneo l‟ambito in esame per tutte le attività turistiche legate ai
prodotti natura (birdwatching, fotografia naturalistica, etc.) e vacanza attiva (trekking, mountain
bike, cicloturismo, equiturismo, etc.) la cui domanda è tendenzialmente in crescita specie per i
mercati turistici esteri, attività già largamente praticate dagli attuali fruitori del territorio.
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Tabella 29 - Principali attrattori ambientali presenti nel BIM Taloro
Comuni Attrattori ambientali
Austis ▪ Sa Crabarissa
Desulo
▪ Tacco di Genna Ergas ▪ Il compendio forestale di Girgini ▪ Complesso forestale del Gennargentu
Fonni
▪ Lago Govossai ▪ Bruncu Spina ▪ Punta La Marmora
Gavoi ▪ Lago Gusana
Lodine ▪ Fiume Govosoleo
Mamoiada
▪ Punta Sa hosta ▪ Punta Maramele
Ollolai
▪ Punta S'Ascusorgiu ▪ Sa Punta e Sant'Istianu ▪ Lago Cocchinadorza ▪ Area di Interesse naturalistico Goschini
Olzai
▪ Montagna Gulana ▪ Su nodu e su malune ▪ Fiume Taloro ▪ Lago Beznzone
Orgosolo
▪ Su Sercone ▪ Su Disterru Orgolesu ▪ Monte Novo San Giovanni ▪ Sas baddes ▪ Foresta di Montes
Ovodda
▪ Monte Orohole ▪ Sa 'orrada ▪ Area di interessse naturalistico Valle del Taloro
Teti ▪ Punta Sa Marghine
Tiana ▪ Fiume Tino ▪ Fiume Torrei
Tonara
▪ Monte Muggianeddu ▪ Lago Torrei ▪ Foresta di Uatzo
Fonte: Dati Comuni Consorzio BIM Taloro 2012
La fruizione di questi attrattori, in autonomia o guidata, è possibile anche grazie alla rete di
percorsi e sentieri definita da soggetti diversi, principalmente Gal Barbagia-Mandrolisai ed Ente
Foreste della Sardegna. Gli operatori dei servizi turistici lamentano l‟assenza di una gestione
strutturata dei percorsi8 e degli itinerari, che di conseguenza sono privi di manutenzione periodica e
risultano spesso poco agibili. Si constata inoltre l‟assenza di qualunque infrastrutturazione
tecnologica dedicata alle attività di fruizione del territorio, e nelle specifico dei principali attrattori
ambientali.
8 Sono esclusi i percorsi gestiti dall‟Ente Foreste della Sardegna
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Tabella 30 - Percorsi e itinerari naturalistici presenti nel territorio del BIM Taloro
Denominazione Itinerario Partenza - Arrivo Comuni
interessati Lunghezza Percorrenza Grado di difficoltà
Tipologia di fruizione
trekking camminata bike cavallo moto 4x4
Su camminu 'e sa crabarissa - andalas perdosas
Centro di Austis – Periferia di Austis
Austis 18,3 km 6 ore a piedi
3 ore bike/cavallo
n. d.
☺ ☺ ☺
T – 511 Sa Crabarissa: Berzura - Pranu Santa
Vittoria
Pranu Santa Vittoria – Strada comunale Ghea
Austis 6,7 km 3 h 00 min sentiero turistico
☺ ☺ ☺
T-721A Arcu Artilai - Bruncu Spina
Arcu Artilai - Bruncu Spina
Fonni-Desulo
0.8 km 0 h 30 min sentiero
escursionistico ☺
T-722 Girgini - Rifugio La Marmora
Sa Sedda 'e S'Ena - Ruderi Rifugio La
Marmora Desulo 8.2 km 2 h 50 min
sentiero escursionistico
☺
T-700 Girgini Bau 'e Jacca - Arcu
Genna Eragas Desulo 6.7 km 2 h 00 min
sentiero turistico
☺ ☺ ☺ ☺ ☺
723 Is Meriagus Arcu Guddetorgiu - Sa
Minna Desulo 8.0 km 2 h 30 min
sentiero turistico
☺ ☺ ☺ ☺ ☺
TRAMUDAS 1- La transumanza nel territorio
del gal barbagie e mandrolisai
Gavoi - Fonni Gavoi - Fonni
6,2 km n.d. n.d.
☺ ☺
TRAMUDAS 2 - La transumanza nel territorio
del GAL BARBAGIE MANDROLISAI
Fonni – Tonara
Fonni – Desulo – Tonara
(Tascusì)
31 km 9 – 10 h sentiero
escursionistico ☺ ☺
IPPOVIE CENTRI EQUESTRI – Sulle orme di A.F. Della
Marmora 1 Orosei – Aritzo
Fonni – Desulo
(giorni 3 e 4)
n.d. 5 gg n.d.
☺
IPPOVIE CENTRI EQUESTRI – Sulle orme di Charles
Edwardes Aritzo – Nuoro
Fonni – Gavoi –
Mamoiada n.d. 3 gg n.d.
☺
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IPPOVIE CENTRO EQUESTRE TALORO - Ballu tundu a
caddu Ollolai – Ovodda
Ollolai – Fonni –
Orgosolo – Ovodda
n.d. 4 gg
Medio. Presenza di
pendii, strapiombi,
guadi
☺
TRAMUDAS 6 - La transumanza nel territorio
del gal barbagie e mandrolisai
Ovodda Gavoi Ovodda – Ollolai – Gavoi
22 km n.d. n.d.
☺ ☺
TRAMUDAS 5 - La transumanza nel territorio
del gal barbagie e mandrolisai
Sorgono – Ovodda Ovodda –
Tiana 18, 4 km n.d. n.d.
☺ ☺
S'Urbale Teti – Craru Eridunele Teti 3,3 km 1 h 20 min sentiero turistico
☺ ☺ ☺ ☺ ☺
S'Urbale - Villaggio Nuragico Teti – Villaggio
Nuragico di S'Urbale Teti 4,5Km 2 h 20 min
sentiero turistico
☺ ☺ ☺ ☺ ☺
T-502 - Muggianeddu – Bauerì
Centro abitato Tonara – Ponte Bauerì
Tonara 12,6 km 3 h 15 min sentiero turistico
☺ ☺ ☺ ☺ ☺
T-501 – Muggianeddu Tonara - Passo Perdu
Abes Tonara 9,7 km 3 h 40 min
sentiero escursionistico
☺ ☺ ☺ ☺ ☺
Fonte: N.E. Dati Sardegna Foreste; Progetto Tramudas e Comuni BIM Taloro.
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La tutela ambientale e la salvaguardia degli habitat costituiscono temi fondamentali per lo
sviluppo sostenibile di un territorio, sviluppo che deve necessariamente essere legato all‟utilizzo
equilibrato degli stessi attrattori ambientali e archeo-culturali difesi e tutelati, così da raggiungere
la maggior efficienza nella gestione del patrimonio, poiché esso stesso diventa fonte di reddito.
Come precedentemente indicato, sono presenti sul territorio diverse aree protette, tutte
potenzialmente soggette a valorizzazione turistica di tipo didattico-ambientale. Sono presenti:
- due SIC (Siti di Importanza Comunitaria): ITB021103 Monti del Gennargentu (con Piano di
Gestione non approvato) e ITB022212 Supramonte di Oliena, Orgosolo, Urzulei e Talana–
Su Suercone (con Piano di Gestione approvato); - il Parco Regionale Gennargentu Golfo di Orosei L.R. 31_89; - l‟Oasi di Protezione Faunistica - Montes a Orgosolo.
Si evidenzia che la qualità ambientale del territorio, confermata da tutti i principali
indicatori precedentemente esposti nel PMSS, ha contribuito non poco nell‟attribuzione del
riconoscimento al comune di Gavoi (nel 2005) della Bandiera arancione, il marchio di qualità
turistica del Touring Club Italiano che certifica i borghi eccellenti dell'entroterra italiano. La
Bandiera arancione costituisce una garanzia per i viaggiatori che in quei comuni hanno la certezza di
poter vivere un‟esperienza di qualità, immergendosi nella cultura e nelle tradizione autentiche dei
luoghi con un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, con un‟offerta turista appunto di
qualità.
La realizzazione delle diverse attività proposte nel presente PMSS, ed esposte nel proseguo
del documento, potranno favorire il conseguimento del suddetto riconoscimento anche da parte di
altri comuni appartenenti al BIM Taloro, incrementando ulteriormente la sua attrattività.
Elementi caratterizzanti: Produzioni enogastronomiche tipiche
Le opportunità di sviluppo sostenibile del territorio consortile del BIM Taloro sono
naturalmente legate alla sua forte vocazione agro-pastorale. L‟offerta enogastronomica,
congiuntamente con gli elementi naturali e culturali, costituisce uno dei maggiori elementi
attrattori del territorio, già noto e fortemente apprezzato. La valorizzazione integrata del territorio
attraverso il suo grande patrimonio agroalimentare, enogastronomico e i relativi saperi materiali ed
immateriali devono costituire una delle principali leve per il suo rilancio economico. La presenza di
innumerevoli prodotti tipici, siano essi tradizionali9 o di qualità10, garantisce significative
9 Il Prodotto Tradizionale è un marchio di proprietà del Mipaf - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che si
colloca al di fuori della normativa sulle attestazioni DOP, IGP e STG. Sono prodotti (inseriti in un Elenco Nazionale dei
Prodotti Tradizionali della Regione Sardegna ai sensi del D.M. 350/99) le cui metodiche di lavorazione, conservazione e
stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee nel territorio interessato ed eseguite secondo regole tradizionali per
un periodo non inferiore ai venticinque anni.
10 Le denominazioni d'origine e delle indicazioni geografiche vengono attribuite a quei prodotti agroalimentari che per le loro
peculiarità qualitative sono fortemente legate ai luoghi di produzione, dove hanno radici storico-culturali. Sono disciplinate
dal reg. CE n. 510/06 del Consiglio del 20.03.06 che abroga e sostituisce il reg. 2081/92.
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potenzialità di sviluppo turistico del territorio, data la crescente domanda internazionale, nazionale
e regionale di prodotti turistici enogastronomici. Molte produzioni agroalimentari locali di pregio,
assai apprezzate dai frequentatori del territorio - siano essi turisti che escursionisti - non hanno
ancora ricevuto adeguato riconoscimento e valorizzazione. Di seguito vengono riportati, per
raggruppamento di categoria, i principali prodotti tradizionali e non, con l‟individuazione dei loro
principali luoghi di produzione.
Tabella 31 - Principali prodotti gastronomici Tradizionali e non del BIM Taloro
Categoria Denominazione prodotti Comuni
PASTE FRESCHE E PRODOTTI DI PANETTERIA, PASTICCERIA, BISCOTTERIA E CONFETTERIA
Amarettos De Mendula Tutti i comuni
Aranzada Fonni
Bianchittos Desulo
Biscotto Di Fonni Fonni
Bufulittu (non trad.) Teti
Casadinas Fonni-Olzai
Caschettas Lodine-Mamoiada
Coccoisi de casu Tonara
Cocone Cun Gherda Gavoi-Mamoiada
Cocone Cun Gherdas Gavoi
Cohone 'e Orgiathu (non trad.) Olzai
Costeddas (non trad.) Gavoi
Culurjones De Beda (non trad.) Fonni-Gavoi
Culurzones Teti-Tiana
Fregula Austis
Fruttine (non trad.) Ovodda-Tiana
Gattò Fonni-Mamoiada
Guelfos Tutti i comuni
Maccarrones (non trad.) Austis-Gavoi
Pane Carasau Tutti i comuni
Pane cicci Desulo
Pane Cun Fozza (non trad.) Ollolai
Pane 'e Orjathu (non trad.) Mamoiada
Pane 'e Saba Desulo
Pane 'in Patata (non trad.) Mamoiada
Pane Modde (non trad.) Olzai-Mamoiada
Panemanna Tiana
Papassinos Olzai-Tiana
Le certificazione delle produzioni Biologiche viene fatta dagli Organismi di Controllo, in base all'art. 3, comma 1, del
Decreto Legislativo n. 220 del 17 marzo 1995. Gli Organismi di controllo, con il rilascio della certificazione, garantiscono che
per l'ottenimento del prodotto è stato adottato il metodo di produzione biologica ai sensi del reg 2092/91.
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Papassìnos Biancu e Nieddu(non trad.)
Fonni-Lodine-Mamoiada
Pardulas Teti-Tiana
Pistiddu Orgosolo
Pizzudos (non trad.) Ovodda
Puzzoneddos (non trad.) Ovodda
Sapa De Fico 'India (non trad.) Olzai
Sas Corrias (non trad.) Gavoi
Savadas Tutti i comuni
Turrone Tonara-Desulo
CARNI E FRATTAGLIE FRESCHE E LORO PREPARAZIONI
Sa Corda Gavoi
Su Trattalia Gavoi
Su Porceddu Tutti i comuni
Salsiccia sarda Desulo-Fonni
Carne di razza Sardo-bruna Desulo-Fonni-Orgosolo
PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
Gioddu Desulo-Olzai
Ricotta fresca ovina Olzai-Ollolai
Miele Desulo-Gavoi-Fonni-
Orgosolo
FORMAGGI
Caglio di capretto Desulo-Gavoi-Fonni-
Orgosolo
Casizolu
Desulo-Gavoi-Fonni-Lodine-Mamoiada-Ollolai-Olzai-
Orgosolo
Casu in Filixi Olzai
Casu frazigu Desulo-Gavoi-Fonni-
Orgosolo
Fruhe Desulo-Gavoi-Fonni-
Orgosolo
BEVANDE ANALCOLICHE, DISTILLATI E LIQUORI
Mirto di Sardegna Tradizionale Tutti i comuni
Bevanda di Genziana Tutti i comuni
File 'e Ferru Tutti i comuni
Fonte: Elenco Nazionale Prodotti Agro alimentari Tradizionali della Regione Sardegna 2012, con integrazioni delle produzioni del STL Nuoro.
Come già accennato, anche le produzioni certificate appaino significative; sono infatti
prodotti 2 formaggi DOP (Fiore Sardo e Pecorino Sardo), una tipologia di carne IGP (Agnello Sardo),
1 vino DOC (Cannonau di Sardegna) e 2 quelli IGT (Isola dei Nuraghi e Barbagia). Sono diverse poi le
produzioni biologiche, come del resto anche il numero di ricette tipiche legate alle antiche
produzioni agroalimentari.
Alcuni dei prodotti citati sono già conosciuti internazionalmente: uno si distingue per essere
un presidio Slow Food (il Fiore Sardo), altri invece come l‟apprezzato vino rosso Cannonau di
Sardegna DOC (da quest‟anno Cannonau di Sardegna Classico) rafforzano notevolmente la visibilità
del territorio connessa proprio al settore enogastronomico.
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Offerta ricettività BIM Taloro
L‟offerta ricettiva presente nei 13 comuni del BIM Taloro (Austis, Desulo, Fonni, Gavoi,
Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara) si caratterizza per la
completezza delle tipologie di strutture alberghiere, extralberghiere e di alloggi privati in affitto
presenti. Il numero di strutture (49 esercizi) è mediamente di limitate dimensione, e genera una
ridotta capacità ricettiva di 1.321 posti letto, con una media di 27 posti letto per struttura. La
presenza di 26 B&B, che garantiscono 128 posti letto, rafforza in modo diffuso l‟offerta ricettiva
locale caratterizzandola ulteriormente. Si evidenzia la totale assenza di esercizi ricettivi nel
comune di Tiana.
La ricettività extralberghiera primeggia sia per numero di posti letto rispetto a quelli
alberghieri (713 contro 608), sia per numero di strutture (36 contro le 13 alberghiere); sempre
nell‟alberghiero prevalgono per numero gli hotel 3 e 2 stelle - che costituiscono il 27% dell‟intera
capacità ricettiva dell‟ambito - mentre l‟unica struttura 4 stelle da sola offre il 13% dei posti letto
alberghieri del BIM Taloro; gli alloggi agrituristici, il campeggio e i bed and breakfast contribuiscono
rispettivamente per il 28%, il 14% ed il 9% a rafforzare la solidità dell‟offerta ricettiva.
Nei grafici che seguono vengono riportati il numero degli esercizi ricettivi e i relativi posti
letto per tipologia (alberghiero – extralberghiero - alloggi privati in affitto).
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
Grafico 18
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Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
Servizi turistici
Perché una destinazione turistica abbia successo risulta fondamentale la presenza sul
territorio di adeguati e professionali operatori dei servizi turistici, in grado di favorire e amplificare
positivamente l‟esperienza di vita che il turista intende vivere e per la quale ha scelto proprio quel
territorio specifico. In questo senso diventa fondamentale il lavoro delle guide che devono essere in
grado di comunicare al meglio, anche grazie all‟utilizzo delle ITC, tutte le peculiarità del territorio
siano esse ambientali, culturali, enogastronomiche e più in generale le tradizioni locali.
Nel territorio del BIM Taloro tali servizi di accompagnamento e guida sono garantiti dalla
presenta di un adeguato numero di operatori: sono infatti ben 15 le Guide Turistiche che spesso
hanno l‟ulteriore qualifica di Guida Ambientale Escursionistica, operatore museale, etc.
Le 13 fattorie didattiche presenti costituiscono un importate strumento di valorizzazione
dell'agricoltura e dei prodotti agroalimentari del territorio e contemporaneamente attraverso una
logica di sviluppo integrato contribuiscono a promuovere le risorse culturali locali. Due centri
Grafico 19
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equestri a Fonni e Orgosolo forniscono i servizi di escursioni a cavallo, turismo equestre e scuola
equestre grazie a 1 Istruttore Tecnico Equitazione di Campagna e 1 Tecnico di Equitazione-
Accompagnatore Equituristico FISE. Per quanto riguarda i musei sono presenti 5 operatori museali
occupati nelle strutture museali di Mamoiada e Teti. L‟organizzazione dei servizi turistici e le
attività di incoming e outgoing sono effettuati da due operatori: 1 agenzia dei servizi turistici a
Gavoi e 1 Agenzia di Viaggi a Tonara.
Tabella 31 - Fornitori di servizi turistici presenti nel territorio del BIM Taloro
Comuni AdV - T.O. - Servizi turistici
Guida Turistica
Guida Ambientale
Escursionistica
Guida Turistica Sportiva
Guida Equestre
Operatore Museale
Guida speleologica
Fattoria didattica
Austis 2
Desulo 2 1
Fonni 3 3 1 6
Gavoi 1 2 3 2
Lodine
Mamoiada 2 1 2
Ollolai
Olzai
Orgosolo 1 6 1 1
Ovodda
Teti 3 2 3 2
Tiana 1
Tonara 1 1
Totale BIM
2 15 16 0 2 3 0 13
Fonte: L'Assessorato del Turismo, artigianato e commercio - Registri Regionali delle Guide Turistiche 2012; delle Guide Ambientali Escursionistiche 2012 - Elenco Regione Sardegna Fattorie Didattiche 2012
Principali indicatori dell’offerta turistica nel BIM Taloro
La filosofia di costruzione di questi importanti aggregati statistici poggia sul processo di
deflazione, ossia di contrazione degli aggregati che descrivono l‟offerta turistica con l‟ammontare
della popolazione del territorio oggetto di interesse. Rapportando il numero dei posti letto alla
popolazione residente si ottiene il tasso semplice della funzione ricettiva, che permette di
cogliere l‟aspetto di intensità dell‟offerta ricettiva in una determinata area geografica. Se si
escludono i territori di Tonara e Gavoi, che presentano un tasso della funzione ricettiva
rispettivamente superiore (20,09%) e uguale (12,10%) al relativo dato provinciale pari al 12,17%, il
valore complessivo dell‟ambito del BIM Taloro del 5,69% risulta essere meno della metà di
quest‟ultimo. Il tasso di dotazione turistica del BIM Taloro, ottenuto mediante il rapporto tra
numero delle strutture ricettive e popolazione residente, registra invece un valore poco superiore
(0,30%) rispetto a quello provinciale (0,27%).
Altri due importanti indicatori turistici che permettono di evidenziare e quantificare alcuni
aspetti strutturali dell‟offerta ricettiva fornendo immediatamente un‟idea del grado di utilizzo delle
strutture ricettive da parte dei turisti nell‟arco dell‟anno, sono l‟indice percentuale di
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utilizzazione lorda e netta. Il primo è il risultato del rapporto tra le presenze negli esercizi ricettivi
e il numero delle giornate letto potenziali11, il secondo è dato dal rapporto tra le presenze negli
esercizi ricettivi e il numero delle giornate letto effettive12. Come si può notare nella tabella
sottostante entrambi i valori dell‟indice percentuale di utilizzazione lorda e netta registrati nel
2010 nelle strutture del BIM Taloro (2,20% e 2,50%) sono assai inferiori rispetto ai valori medi della
Provincia di Nuoro rispettivamente 13,80% e del 19,40%.
Tabella 32 - Indicatori dell’offerta turistica
Ambiti territoriali
Tasso semplice della funzione
ricettiva
Tasso di dotazione turistica
Indice percentuale di utilizzazione
lorda
Indice percentuale di utilizzazione
netta
Austis 6,58% 0,34% n.d n.d
Desulo 4,36% 0,24% n.d n.d
Fonni 4,80% 0,27% n.d n.d
Gavoi 12,10% 0,43% n.d n.d
Lodine 0,00% 0,26% n.d n.d
Mamoiada 1,93% 0,27% n.d n.d
Ollolai 2,80% 0,36% n.d n.d
Olzai 3,77% 0,22% n.d n.d
Orgosolo 1,49% 0,09% n.d n.d
Ovodda 2,18% 0,30% n.d n.d
Teti 9,00% 0,97% n.d n.d
Tiana 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Tonara 20,09% 0,56% n.d n.d
Totale BIM Taloro 5,69% 0,30% 2,20% 2,50%
Provincia di Nuoro 12,17% 0,27% 13,80% 19,40%
Fonte: N.E. su dati Provincia di Nuoro e ISTAT 2010
Criticità emerse per il settore turistico
Grazie all‟analisi sul campo, realizzata anche mediante la somministrazione diretta agli
operatori turistici di questionari, è stato possibile conoscere e analizzare nel dettaglio 63 imprese
(strutture ricettive, servizi turistici, servizi culturali). Si evidenzia che le criticità elencate nel
grafico sottostante riportano congiuntamente, quelle riconducibili sia alle imprese turistiche che
culturali in quanto sono state effettuate interviste anche ai gestori di strutture museali e beni
culturali. Gli operatori testimoniano un difficile momento vissuto dall‟intero settore turistico e dalle
loro imprese, che oltre a soffrire l‟isolamento della Sardegna, ancor più subiscono la svantaggiosa
posizione nell‟entroterra montano.
11 Le giornate letto potenziali di una struttura ricettiva sono il prodotto del numero di posti letto totale moltiplicato il
numero massimo possibile di giornate di apertura annuale per quella struttura. Se il riferimento è ad un territorio il risultato
finale sarà dato dalla somma delle giornate letto di tutte le strutture ricettive presenti in quel territorio.
12 Il ragionamento è uguale a quello delle giornate letto potenziali, soltanto che quelle effettive si riferiscono al numero di
giornate reali di apertura delle strutture ricettive (esclusi i periodi di chiusura per manutenzione e per chiusura invernale).
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-79-
Come per gli altri settori questa situazione è in parte riconducibile alla generale crisi
economica che ha causato una contrazione dei consumi, dall‟altra, alla difficoltà di vendita di
prodotti turistici (natura, vacanza attiva, cultura ed enogastronomia) troppo spesso legati al
prodotto primario della Sardegna, il mare. Alla scarsa riconoscibilità del territorio d‟ambito sui
mercati internazionali pare affiancarsi l‟assenza di un‟offerta strutturata e omogenea nella qualità.
Entrando nello specifico, le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono
state: per il 30% l‟eccessivo calo dei flussi turistici in termini assoluti, per il 25% la mancanza di rete
territoriale strutturale sia orizzontalmente che verticalmente; per il 16% la difficoltà di accesso agli
incentivi per le imprese; Il 14% denuncia costi dei traghetti da e per la Sardegna eccessivi rispetto al
servizio offerto e difficoltà di promo-commercializzazione della propria struttura/servizio; l‟11%
degli intervistati segnala di non poter ripristinare la strada privata di accesso alla propria struttura
per mancanza di fondi, mentre il 10% indica sia di non avere constatato nessun risultato dalla
progettazione territoriale pregressa sia la presenza di una marcata disomogenità dell'offerta
turistica del BIM Taloro.
Il grafico che segue riporta tutte le criticità rilevate; si specifica che tutte quelle indicate
una sola volta sono state raggruppate per semplicità di lettura del grafico nella voce “Altro”. Si
segnala anche che il 23,8% delle strutture ricettive del BIM Taloro è privo di sito web, come anche il
18,8% dei fornitori dei servizi turistici, strumento fondamentale per le attività di promo-
commercializzazione dei prodotti turistici. In seguito all’attività di audit effettuata sul territorio,
si è constatato che numerosi operatori dei servizi turistici, a causa della scarsità dei flussi turistici,
hanno preferito chiudere le proprie attività e cerca altri sbocchi lavorativi maggiormente
remunerativi.
Grafico 20
Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14
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-80-
4.2.2 Domanda attuale
La crisi economica iniziata nel settembre 2008 ha colpito pesantemente le economie
avanzate e frenato la crescita dei Paesi emergenti; ha quindi influito negativamente anche sul
settore turistico per tutto l‟anno 2010, con un conseguente rallentamento dell‟incremento degli
arrivi internazionali registrato anni addietro. I segnali di ripresa economica sono ancora deboli e
incerti: la disoccupazione in crescita, l‟aumento dei deficit nazionali ed il conseguente inasprimento
della pressione fiscale rappresentano elementi che influiscono e continueranno a influire
fortemente sul turismo, con modalità differenti da paese a paese. La fiducia in una ripresa del
turismo internazionale, già in parte avvenuta nel 2011, resta comunque elevata, sostenuta anche
dalle stime dell‟Organizzazione Mondiale del Turismo, che prudentemente aspetta una conferma
definitiva dalla lettura dei dati annuali 2012.
Incremento del flusso turistico internazionale
I dati dell‟Organizzazione Mondiale del Turismo13 mostrano che nel 2011 gli arrivi turistici
internazionali sono stati pari a 990 milioni, raggiungendo un record storico nei flussi turistici
internazionali; ciò ha consentito di superare di gran lunga le perdite subite nei due anni precedenti
per la crisi economico-finanziaria diffusa nell‟intero pianeta. Il 2011 si è chiuso quindi con la buona
ripresa degli arrivi turistici internazionali, con un incremento del 5%. Nel corso del 2011 l‟Italia si
conferma a livello mondiale al 5°posto come destinazione per arrivi internazionali e per gli introiti
valutari, confermando sostanzialmente i risultati positivi 2010. Con riferimento agli arrivi
internazionali, la graduatoria mostra il continuo rafforzamento della Turchia, uno dei nostri
principali Paesi competitor nel Mediterraneo.
Tabella 33 - Principali destinazioni del turismo internazionale – (graduatoria 2011)
N°
Arrivi internazionali (milioni) Introiti (miliardi di US$)
Paesi 2010 2011 var. % Paesi 2010 2011* var. %
(valuta locale)
1 Francia 77,6 81,4 4,8 USA 103,5 116,3 12,3
2 USA 59,8 62,7 4,9 Spagna 52,5 59,9 8,6
3 Cina 55,7 57,6 3,4 Francia 46,6 53,8 10,1
4 Spagna 52,7 56,7 7,6 Cina 45,8 48,5 5,8($)
5 Italia 43,6 46,1 5,7 Italia 38,8 43 5,6
6 Turchia 27 29,3 8,7 Germania 34,7 38,8 6,7
7 UK 28,3 29,3 3,6 UK 32,4 35,9 6,9
8 Germania 26,9 28,4 5,5 Australia 29,8 31,4 -6,2
9 Malesia 24,6 24,7 0,6 Macao (Cina)
27,8 n.d. n.d.
10 Messico 23,3 23,4 0,5 Hong Kong (Cina)
22,2 22,7 25
Fonti: UNWTO World Tourism Barometer - September 2012 per gli arrivi; UNWTO Tourism Highlights per gli introiti – 12 Edition – June 2012 - * Dati non completi
13
UNWTO World Tourism Barometer, 2012.
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-81-
Sul versante mediterraneo, l‟instabilità politica del Nord Africa e del Medio Oriente (arrivi
-7%) ha spinto molti turisti stranieri, soprattutto europei, a scegliere mete europee alternative
avvantaggiando Italia, Spagna, Croazia e Turchia, con riferimento ai prodotti “città d‟arte” e
“balneare”.
Focus sui principali mercati turistici esteri emergenti: la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia
Il positivo trend del 2011 a livello mondiale si rispecchia anche nell'andamento relativo
all'Italia. Secondo i dati Istat, nel 2011 i flussi turistici stranieri in Italia hanno confermato la ripresa
della crescita (avviata nel 2010), raggiungendo la quota di 177.944.531 presenze14; si tratta
indubbiamente di un anno d‟oro per il notevole incremento del 7,7% di presenze e del 9,5% di arrivi
rispetto all‟anno precedente.
La Banca d‟Italia conferma che nel 2010 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è stata
pari a 30.891 milioni di euro; 1.634 milioni di euro in più, con un incremento del +5,7% rispetto al
2010, che hanno consentito di riavvicinarsi ai valori di spesa raggiunti negli anni precedenti alla crisi
2008. Tuttavia incrementi considerevoli hanno riguardato anche i nostri competitor nell‟area
mediterranea: Francia (+4,8%), Spagna (+7,6%) e Turchia (+8,7%). Pur non figurando tra i top 10,
altri competitor mediterranei hanno registrato importanti aumenti nel numero degli arrivi:
Portogallo (+8,8%), Grecia (+9,5%), Croazia (+9%). L‟andamento della spesa per aree continentali
evidenzia importanti incrementi soprattutto per l‟incoming dall‟Asia e dall‟Europa extra-UE.
Nel periodo gennaio-agosto 2012 i dati provvisori Istat sui flussi turistici stranieri hanno
evidenziato un leggero calo degli arrivi dell‟1,6% (circa 543 mila arrivi in meno) e delle presenze
dell‟1,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 (circa 2,4 milioni di presenze in meno).
Secondo i dati di Banca d‟Italia nel periodo gennaio-settembre 2012 gli introiti valutari sono
comunque aumentati di ben 3,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell‟anno precedente.
In questi nove mesi, il numero dei pernottamenti dei viaggiatori stranieri risulta cresciuto dell‟1,1%.
Per quanto riguarda i mercati di provenienza, i pernottamenti hanno riguardato
principalmente tedeschi (62,2 milioni), francesi (29,3 milioni) e inglesi (21,1 milioni) sul versante
europeo e americani (27,2 milioni), australiani (7 milioni) e canadesi (5,9 milioni) sul versante
oltreoceano.
Nei primi nove mesi del 2012, i principali mercati della domanda straniera per spesa
turistica sono Germania, Stati Uniti d‟America e Francia, tutti in aumento rispetto al 2011.
14
Dati Istat 2012
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Nel 2011 il Regno Unito ha surclassato la Svizzera in termini di introiti valutari, occupando il
3° posto tra i nostri principali mercati europei dell‟incoming. L‟exploit del mercato britannico è
confermato anche nel 2012: nel periodo gennaio-settembre ha infatti registrato una crescita del
17,3% rispetto allo stesso periodo dell‟anno precedente (circa 307 milioni di euro in più).
Tra i mercati merita un approfondimento anche la Russia. Secondo i dati Banca d‟Italia, da
due anni la Russia è entrata nelle top ten per le nostre entrate monetarie, posizionandosi al 9°
posto.
Si tratta del mercato estero che è cresciuto più velocemente negli ultimi anni in Italia. La
Russia fa inoltre la parte del leone tra i Paesi BRIC. Nel 2011 gli introiti valutari in Italia dalla Russia
risultano aumentati del 63,1% rispetto al 2008 contro quelli più modesti fatti registrare da Cina
+12,9%, Brasile +16,5% e India +44,3%. In termini assoluti, nel 2011 gli apporti monetari sono stati di
tenore molto diverso: Russia 925 milioni di euro, Cina 245, Brasile 382, India 280.
La crescita costante e continua delle entrate valutarie provenienti dalla Russia è
evidenziata altresì nei primi nove mesi del 2012, con un variazione del 22,3% rispetto allo stesso
periodo del 2011, contro il 2,9% della Cina, il 5,4% del Brasile e il 20,4% dell‟India.
La Russia, benché sia il Paese meno popolato e l‟economia meno dinamica fra i quattro
giganti BRIC, è invece il mercato che fra questi genera il maggior numero di viaggi all‟estero, con un
trend di crescita che supera significativamente quelli di Brasile, India e Cina. I russi fanno 1,3 volte
più viaggi all‟estero dei cinesi, 3,4 volte più viaggi rispetto agli indiani e 4,6 rispetto ai brasiliani.
Infine, tra i nostri maggiori Paesi dell‟incoming oltreoceano è da sottolineare la notevole
ripresa degli introiti dal Giappone: dopo la contrazione repentina del 2011, quale conseguenza delle
catastrofi di Fukushima, nel periodo gennaio-settembre 2012 la Banca d‟Italia ha registrato un
incremento del 17,3%, equivalente a 69 milioni di euro in più rispetto all‟analogo periodo dello
scorso anno.
L’andamento dell’incoming organizzato in Italia
Il Consuntivo15 2012 del turismo organizzato è complessivamente positivo. Il 59,6% dei TO
interpellati ha registrato incrementi nelle vendite della destinazione Italia, con significative
differenze interne nelle due macroaree di mercato: 42,2% dei TO europei e ben l‟84,4% dei TO
oltreoceano. Il primo prodotto indicato tra quelli più venduti dai TO europei è il Mare (40,6% di essi)
15 Sul fronte del turismo organizzato, ENIT-Agenzia, avvalendosi della propria rete estera, ha condotto il consueto
monitoraggio a consuntivo presso i principali Tour Operator dei mercati europei e di oltreoceano (Sono stati intervistati 109
Tour operator, di cui 64 europei e 45 oltreoceano)
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mentre è quello delle Grandi città d‟arte (82,2%) per i TO dei mercati oltreoceano. Sull‟intero
paniere dei 12 prodotti turistici previsti16, la ripartizione tra quelli più venduti da tutti i TO
contattati è in ordine decrescente: Grandi città d‟arte, Città d‟arte “minori”, Mare, Laghi,
Montagna invernale, Enogastronomia, Business e MICE17. La suddivisione tra TO europei e
d‟oltreoceano mostra la diversa incidenza percentuale dei prodotti più venduti nelle due rispettive
aree di commercializzazione. La prima regione indicata tra quelle maggiormente richieste è il
Veneto per i TO europei (34,8% di essi) ed è invece il Lazio per i TO d‟oltreoceano (62,2% di essi).
Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2012
16 I prodotti previsti nel paniere sono: Grandi città d‟arte, Città d‟arte “minori”, Montagna invernale, Montagna estiva,
Terme&Benessere, Turismo religioso, Natura e Parchi, Enogastronomia, Mare, Laghi, Turismo sportivo, Business e MICE. Gli
operatori potevano indicare i tre prodotti maggiormente venduti.
17 MICE acronimo di Meetings, Incentives, Conventions ed Exhibitions.
Grafico 21
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Previsioni degli operatori intervistati per la stagione 2013
Il 66,1% dei TO intervistati prevede un incremento nelle prenotazioni rispetto al 2012; il
28,4% ha indicato stabilità mentre solo il 5,5% pensa ad una loro diminuzione. La quota di “stabilità
e incremento” raggiunge quindi il 94,5% dei TO, evidenziando grandi aspettative per il prossimo
anno. Il primo prodotto indicato nelle vendite dai TO europei è il Mare (40% di essi) mentre sono le
“Grandi città d‟arte” per i TO d‟oltreoceano (82,2% di essi). Sulle previsioni di vendita dell‟intero
paniere dei prodotti turistici, la ripartizione tra quelli più venduti in ordine decrescente è: Grandi
città d‟arte (28,6%), Mare (17%), Città d‟arte “minori” (15,8%), Laghi (11,6%), Enogastronomia
(6,8%), Montagna invernale (5,8%), Business e MICE (4,8%). Di seguito si riporta la quota parte che si
ritaglia ciascuna regione italiana nelle maggiori vendite 2013 da parte dei TO europei:
Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2012
Grafico 22
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-85-
Inquadramento dei principali mercati esteri per l’Italia
La presente analisi viene effettuata con l‟intento di descrivere le caratteristiche dei turisti
stranieri (nazionalità, tipologia di turista18, capacità spesa, etc.) e dei relativi mercati turistici che
già prediligono il territorio del BIM Taloro. L‟esposizione segue un filo conduttore che in prima
istanza identifica i principali mercati di riferimento del BIM Taloro, ma che non trascura di prendere
in considerazione anche quelli che interessano il più ampio contesto della Provincia di Nuoro che
come già detto sono legati principalmente al prodotto balneare. Lo studio si base primariamente su
dati dell‟ENIT – Ente Nazionale del Turismo - e sul monitoraggio svolto da ENIT Agenzia presso i
principali Tour Operator dei mercati europei e d‟oltreoceano19 legato naturalmente al turismo
organizzato. L‟indagine intende fornire indicazioni sull‟andamento delle vendite registrate nel 2012
e sulle previsioni di vendita per il 2013.
Francia
Il bilancio turistico 2012 della domanda organizzata risulta positivo per la destinazione Italia. A ciò
si affianca il trend di crescita del turismo individuale che rappresenta il 70% dell‟outgoing20 della
Francia verso l‟Italia. Il turismo culturale nelle città d‟arte, grandi e “minori”, spesso declinato con
gli eventi e l‟enogastronomia, sono i prodotti maggiormente apprezzati; seguono il Mare e i Laghi.
Le regioni più ricercate dai turisti francesi sono state non solo Veneto, Lazio, Toscana sempre in
testa nella domanda, ma altresì Lombardia, Liguria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, queste
ultime tre scelte principalmente per il turismo balneare.
Tabella 34 - Profilo del turista francese per singola tipologia
TARGET Senior Famiglie con bambini
Composizione target su totale 52% 21%
Segmento socio-economico Medio alto Medio – medio alto
Fasce di età
Dai 50 anni in poi ma distinti per fascia: giovani Senior 55-70 anni; Senior propr. detti 70-85; Grandi Senior > 85 anni 30-50
Tipo di alloggio Hotel, Agriturismo, B&B Hotel 2/3 stelle e campeggi, villaggi, B&B, affitto case
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Cultura, balneare, benessere sport e natura, leisure Cultura, mare, laghi
Spesa media per viaggi: 622€
Fonte: ENIT 2012
18 Rapporti Congiunti Ambasciate/Consolati/ENIT 2013; ENIT - Corporate Annual Report 2010
19 Sono stati intervistati 109 Tour operator, di cui 64 europei e 45 oltreoceano.
20 Outgoing turisti in uscita da una nazione.
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Per quanto riguarda le previsioni 2013, i TO confidano in un trend di crescita, infatti l‟interesse dei
francesi si dirige in maniera sempre più ampia e diffusa verso le regioni del Sud Italia e le Isole
(Sicilia e Sardegna).
Germania
Gli operatori turistici tedeschi mostrano soddisfazione per i risultati raggiunti nella stagione 2012:
tutti hanno registrato aumenti nella vendita della nostra destinazione. Più in generale, si tratta di
un altro anno positivo per l‟intermediazione turistica tedesca21, grazie anche alla capillarità e alla
diversificazione dei suoi canali di vendita22. Per quanto riguarda i viaggi individuali in auto, hanno
registrato un aumento soprattutto le destinazioni del Nord Italia quali l‟Adriatico settentrionale e i
laghi. Mentre tra le destinazioni raggiungibili in aereo, la Sicilia, la Calabria e la Sardegna sono
risultate le destinazioni vincenti.
Tabella 35 - Profilo del turista tedesco per singola tipologia
TARGET Famiglie con bambini Over 50
Composizione target su totale 33,9% 55,7%
Segmento socio-economico Medio-alto Alto
Fasce di età: 30-45 anni
Gli over 50 sino a 74 anni hanno forte disponibilità economica, richiedono una vacanza commisurata, viaggiano in gruppi organizzati.
Tipo di alloggio Alloggi privati, pensioni, camping, ostelli, B&B, agriturismo. Categorie alberghiere medio-alte
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Soggiorno con esperienze culturali e a contatto con la natura; arte, montagna, laghi.
Esperienze per contatto con la natura in relax e interesse per l‟arte.
Spesa media per viaggio: 944€
Fonte: ENIT 2012
Le previsioni per il 2013 sono abbastanza ottimistiche. Per i viaggi in macchina l‟Italia è salda al
primo posto nella classifica dell‟outgoing (18,4%) seguita da Croazia (7,6%) e Austria (6,8%). Le
principali mete italiane risultano l‟Alto Adige, il Lago di Garda e il Friuli Venezia Giulia23. Tra le
destinazioni trendy del 2013 si annovera la Puglia24. La tendenza generale per il 2013 è per i
pacchetti viaggi “tematici e su misura”: le offerte degli operatori sono sempre più differenziate per
target: “solo adulti”, all-in per famiglie, pellegrini.
21 La buona performance dell‟industria turistica tedesca è confermata anche da autorevoli voci del settore: Jürgen Büchy,
presidente della Federazione nazionale delle agenzie di viaggio tedesche (DRV), ha dichiarato durante il Congresso Annuale,
tenutosi a Budva/Montenegro (14-18 novembre), che nel 2012 è stato registrato un aumento di viaggiatori del +3% e una
crescita pari a circa il 4% del fatturato dell‟intermediazione turistica, per un totale di 24,2 miliardi di Euro.
22 Si tratta di 9.900 agenzie di viaggio (fonte: DRV 2012).
23 Fonte: ADAC, 28.10.2012.
24 Michael FRENZL, CEO di TUI, principale tour operator tedesco ed europeo in “Bild am Sonntag”, 04.11.2012.
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Austria
I TO intervistati dichiarano un andamento soddisfacente delle vendite 2012 per l‟Italia. Le regioni
del Nord Italia sono state le più prenotate, soprattutto le classiche mete lungo le spiagge
dell‟Adriatico settentrionale ed il Lago di Garda, da sempre molto apprezzate dai turisti austriaci,
specialmente dalle famiglie con bambini. L‟Italia rappresenta la meta preferita non solo per quanto
riguarda il turismo balneare ma anche per i city break nelle città d‟arte. Anche le destinazioni del
Sud Italia25 hanno fatto registrare un numero soddisfacente di prenotazioni, soprattutto Sicilia,
Sardegna e Campania. A causa della mancanza di voli charter nel periodo invernale il Sud Italia non
viene richiesto dagli operatori austriaci che sono impossibilitati ad offrire pacchetti a prezzi
vantaggiosi.
Tabella 36 - Profilo del turista austriaco per singola tipologia
TARGET Forza lavoro Seniors Giovani e studenti
Composizione target su totale 62,1% 23,1% 14,8%
Segmento socio-economico Medio-alto Medio-alto Medio-basso
Fasce di età: 26-64 anni 65 anni e oltre 0-26 anni
Tipo di alloggio Hotel 4-5 stelle con servizi inclusi, villaggi turistici
Hotel 4-5 stelle con servizi inclusi
Camping, ostelli, appartamenti, hotel 2-3 stelle
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Mare, montagna, laghi, cittá d‟arte
Mare, montagna, laghi, cittá d‟arte Mare, montagna
Spesa media per viaggio: € 780
Fonte: ENIT 2011
Per il 2013, i TO si sono dichiarati molto ottimisti e confidano di superare il numero di prenotazioni
registrate nell‟anno precedente.
Australia
La maggior parte dei TO australiani intervistati ha registrato incrementi nelle vendite 2012 con un
aumento del 2% del numero di viaggi per Italia. I prodotti più apprezzati restano le Città d‟arte,
grandi e “minori”, unitamente all‟Enogastronomia, soprattutto in Toscana, Lazio e Veneto; la
montagna invernale attira il segmento legato alle attività sportive, specie nelle Dolomiti.
25 Gli operatori sono convinti del grande potenziale del nostro Mezzogiorno, ma purtroppo gli scarsi collegamenti aerei e la
riduzione della stagione estiva da parte degli operatori italiani a poco più di due mesi non permettono grossi investimenti da
parte dei TO su queste regioni.
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Tabella 37 - Profilo del turista australiano per singola tipologia
TARGET N.S.
Composizione target su totale N.S.
Segmento socio-economico Medio-Alto e Alto
Fasce di età: + 45
Tipo di alloggio Alberghi da 3 a 5 Stelle – Appartamenti
Prodotti turistici preferiti ed emergenti Arte & Cultura, Enogastronomia, Laghi, Siti UNESCO e Turismo Sportivo
Spesa media per viaggio: € n.d.
Fonte: ENIT 2011
Per il 2013, quasi tutti gli operatori sono piuttosto ottimisti prevedendo di aumentare le vendite
della destinazione Italia del 25-30%. La crescita sarà favorita anche dal migliore rapporto del dollaro
australiano sull‟euro. Tra i pacchetti previsti, saranno diffusi quelli che includono la partecipazione
a manifestazioni culturali e sportive, quali ad es. Bicentenario Verdiano, Giro d‟Italia, Campionati
Calcio, World Master Games.
Svezia
Nel 2012, i TO svedesi intervistati hanno registrato un livello stabile delle vendite rispetto all‟anno
precedente. I prodotti maggiormente richiesti sono il Mare, soprattutto in Sicilia e Sardegna,
seguono le Grandi città d‟arte nel Lazio, Veneto, Toscana e Lombardia.
Tabella 38 - Profilo del turista svedese per singola tipologia
TARGET N.S. N.S. N.S. N.S.
Composizione target su totale 15% 26% 25% 20%
Segmento socio-economico Medio Medio-alto Medio-alto medio
Fasce di età: 18-29 anni 30-44 anni 45-59 anni 60-74 anni
Tipo di alloggio
Hotel di livello qualitativo medio (3 stelle) e soluzioni ricettive self catering
Hotel (3 stelle), (4 -5 stelle) e soluzioni ricettive self catering (ville, appartamenti, etc.)
Hotel medio-alto e soluzioni ricettive self
catering di qualità
Hotel di livello qualitativo medio- altro e soluzioni ricettive self
catering
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Mare, grandi città d‟arte, montagna, laghi, vacanza attiva
Mare, grandi città d‟arte, montagna, laghi, vacanza attiva
Mare, grandi città d‟arte, montagna, laghi, vacanza attiva, itinerari enogastronomici
Mare, grandi città d‟arte, montagna, laghi
Spesa media per viaggio: € 692
Fonte: ENIT 2011
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Con riferimento alle prospettive 2013 i TO svedesi sono molto ottimisti: per il mare sono
programmate anche nuove località in Sicilia e Sardegna da parte degli operatori svedesi
“TUI/Fritidresor” e di “Airtours”.
Svizzera
I risultati 2012 denotano una discreta stabilità nelle vendite, con alcuni operatori in crescita.
L‟offerta culturale e balneare rappresenta la maggior parte delle proposte vendute sui cataloghi; si
affiancano prodotti quali enogastronomia, turismo natura, wellness, golf, shopping, etc. Sempre
molto graditi i laghi del Nord Italia. Si registra l‟incremento dell‟offerta di tour e itinerari che
consentono anche escursioni di tipo enogastronomico e/o naturalistico. Le mete balneari
privilegiate durante l‟estate sono state Sardegna e Sicilia (apprezzate anche per l‟entroterra e le
visite ai parchi ad es. Parco Nazionale dell‟Arcipelago di La Maddalena, Parco delle Madonie, etc.),
Emilia Romagna (specie per i giovani e per i percorsi in bicicletta), Campania, Calabria, Puglia
(anche per vacanze natura).
Tabella 39 - Profilo del turista svizzero per singola tipologia
TARGET Me(e/a)t Marketing Family travel Cultural
Hedonism
Compulsory Travel
Composizione target su totale 33% 29% 21% 17%
Segmento socio-economico
Impiegato commerciale/tecnico
commerciale, lavora da casa Diversi lavori
Quadro intermedio, impiegato, pensionato
Libero professionista,
quadro intermedio e
impiegato
Fasce di età: 26-45 anni Fino a 35 anni over 46 26 - 35 anni
Tipo di alloggio N.D. N.D. N.D. N.D.
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Prevalentemente mare (estate), montagna (inverno) e countryside, oltre che visita a parenti e amici
visita a parenti ed amici, vacanze in montagna (estate/inverno), vacanza al mare/lago
Amano combinare il soggiorno con esperienze culturali e a contatto con la natura in relax
Visita a parenti e amici, partecipazione ad eventi, city trip
Spesa media per viaggio: € 1.053
Fonte: ENIT 2011
In merito alle previsioni per il 2013, la maggior parte degli operatori si prefigge il mantenimento dei
risultati 2012; alcuni operatori sono più ottimisti e prevedono di incrementare le vendite.
Belgio
Per i TO contattati, il 2012 si chiude con un bilancio leggermente negativo. Le destinazioni preferite
dai belgi in Italia sono : Toscana, Veneto, Lombardia, Provincia di Bolzano, Emilia Romagna, Lazio,
Provincia di Trento, Campania, Sicilia, Umbria, Piemonte, Liguria e Sardegna. Tra le novità
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preferite Natura e Parchi in Sicilia, piccole città d‟arte ed enogastronomia in Toscana, Mare in
Veneto e Puglia.
Tabella 40 - Profilo del turista belga per singola tipologia
TARGET N.S. N.S.
Composizione target su totale 34,7 %
24,4 %
Segmento socio-economico Alta Medio-alto
Fasce di età: 45-65 anni
25-44 anni
Tipo di alloggio Esercizi alberghieri Esercizi alberghieri
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Mare, cultura, laghi, natura, itinerari enogastronomici, montagna estiva
Mare, cultura, laghi, natura, itinerari enogastronomici, montagna estiva, turismo attivo
Spesa media per nucleo familiare per una vacanza: €2.605
Fonte: ENIT 2011
Come previsioni 2013 i TO stimano stabilità nelle prenotazioni, anche se è prematuro dare
indicazioni significative per la stagione estiva 2013.
Spagna
Secondo i TO intervistati, le vendite della destinazione Italia 2012 hanno subìto una flessione, con
cali che vanno in media dal -5 al -12% circa. La diminuzione non riguarda solo la nostra
destinazione, ma si colloca nella tendenza negativa che ha caratterizzato indistintamente il turismo
outgoing del mercato spagnolo (una buona parte ha preferito fare turismo interno). I vacanzieri
spagnoli in Italia hanno continuato a premiare le grandi e piccole città d‟arte ed i circuiti religiosi;
hanno trovato ampio spazio anche il prodotto Mare (in particolare, in crescita Campania, Puglia e
Sardegna).
Tabella 41 - Profilo del turista spagnolo per singola tipologia
TARGET N.S. N.S. Composizione target su totale Medio Medio-alto
Segmento socio-economico 34% 39%
Fasce di età: 25-44 anni 45-65 anni
Tipo di alloggio Albergo 50,9% Albergo (4 stelle 42%- 3
stelle 33%)
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Preferiti: arte e cultura, mare, turismo religioso
Emergenti: laghi, turismo natura, montagna invernale, turismo in bicicletta, turismo legato al golf, lo shopping
Preferiti: arte e cultura, mare, turismo religioso
Emergenti: laghi, turismo natura, montagna invernale, turismo legato al golf, lo shopping
Spesa media viaggi: c.a.€ 750.
Fonte: ENIT 2011
Riguardo la nostra destinazione i principali TO intervistati hanno una certa prudenza nel fare
previsioni per il 2013 (incombono i riflessi soprattutto della crisi economico-sociale) e auspicano un
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trend delle vendite quanto meno stabile, sperando in lievi incrementi solo a partire dalla seconda
parte del 2013.
Paesi Bassi
Per l‟andamento delle vendite del prodotto Italia nel 2012, gli operatori turistici olandesi si sono
dichiarati soddisfatti, registrando un generale mantenimento dei risultati dell‟anno precedente e, in
alcuni casi, un lieve aumento del numero di pacchetti venduti. Sono state richieste soprattutto le
destinazioni settentrionali raggiungibili con la propria macchina, in particolare le zone dei laghi,
l‟Adriatico settentrionale per il mare e la montagna estiva. Le regioni maggiormente richieste sono
state Veneto, Toscana e Lombardia.
Tabella 42 -Profilo del turista olandese per singola tipologia
TARGET
N.S. N.S.
Composizione target su totale N.S. N.S.
Segmento socio-economico Medio-alto Medio-alto
Fasce di età: 34-55 anni 55-65 anni
Tipo di alloggio
30% l‟albergo e pensione;
70% extra alberghiero/esercizi complementari quali
caravan, camping, bungalow, appartamenti
30% l‟albergo e pensione; 70% extra alberghiero/esercizi
complementari quali caravan, camping, bungalow,
appartamenti
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Preferite esperienze culturali;
In crescita montagna, laghi, terme e vacanza attiva a contatto con la
natura, city trips, weekend lunghi all inclusive
Preferite esperienze culturali;
In crescita montagna, laghi, terme e vacanza attiva a contatto con la natura, city trips, weekend lunghi all inclusive
Spesa media per viaggi: € 606
Fonte: ENIT 2011
Le previsioni per il 2013 sono fortemente legate allo sviluppo della situazione socio-economica: gli
operatori turistici si aspettano naturalmente che la domanda di viaggi rimanga stabile sui livelli
raggiunti negli ultimi due anni.
Regno Unito
Dopo diversi anni di contrazione dell‟outgoing, il turismo britannico ha ripreso a crescere. Le
vendite 2012 per i TO contattati sono mediamente positive per la destinazione Italia, alcuni TO
hanno infatti registrato incrementi, altri leggere flessioni. A livello di destinazioni italiane,
trattandosi di un mercato maturo, al di là delle regioni classiche (Lazio, Veneto, Toscana,
Lombardia, Piemonte e Sardegna, i britannici si spingono alla scoperta di nuove località dalla Sicilia
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al Piemonte, dalla Campania alla Puglia. Piacciono non solo il patrimonio culturale, ma anche le sue
località sui Laghi e quelle costiere per la fruizione balneare.
Tabella 43 - Profilo del turista inglese per singola tipologia
TARGET
SENIORS FAMIGLIE CON
BAMBINI COPPIE SENZA
FIGLI SINGLES
Composizione target su totale 10% 22% 14% 25%
Segmento socio-economico Medio-alto Medio-alto Medio-alto Alto
Fasce di età: Over 65 20-40 20-40 20-55
Tipo di alloggio Hotel, appartamento hotel, appartamento
hotel, appartamento
hotel, appartamento, B&B
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Città d‟arte, laghi, wellness, mare, enogastronomia
Mare, laghi, città d‟arte
Arte, mare, laghi, città d‟arte
Arte, mare, montagna, laghi, wellbeing
Spesa media per viaggi: € 913
Fonte: ENIT 2011
Le previsioni 2013 sono basate su un prudente ottimismo; la maggior parte dei TO stima un
incremento delle vendite, convinzione supportata soprattutto dal cambio favorevole della Sterlina
che dovrebbe incentivare i viaggi all‟estero, ed in particolare in Italia. Per i britannici viaggiare al di
fuori dei propri confini e recarsi in Italia rappresenta spesso anche la risposta alla semplice esigenza
di evasione climatica.
Grecia
Nel 201026 le principali destinazioni italiane scelte dal cittadino ellenico sono legate al prodotto
“culturale classico”. Le prime sei Regioni prescelte nel 2010 sono state nell‟ordine: Lazio,
Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Campania. Per quanto riguarda la spesa turistica,
dai dati della Banca d‟Italia risulta che i viaggiatori greci hanno speso in Italia 263 milioni di euro
nel 2011, con una diminuzione del 4,2% rispetto all‟anno precedente. In particolare nel 2011 hanno
speso 134 milioni per motivi personali di cui 67 per vacanze. Si evince inoltre che la voce “vacanze”
ha registrato una diminuzione della spesa del -14,1% rispetto al precedente anno.
26 Fonte: ISTAT Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per paese di residenza dei clienti stranieri, periodo di riferimento
gennaio-settembre 2010.
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Tabella 44 - Profilo del turista greco per singola tipologia
TARGET N.S. N.S. N.S.
Composizione target su totale 40% 29% 15%
Segmento socio-economico media media medio-alta
Fasce di età 25-44 anni 45-64 anni 65+
Tipo di alloggio
Nel 2009 (per soggiorno >4 giorni, il 42,7% dei greci ha scelto la categoria “hotel e strutture ricettive simili” ed il 56,9% “alloggi privati”
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Il 65% sceglie destinazioni turistiche “tradizionali”; il 25% preferisce le destinazioni emergenti
Spesa pro-capite per viaggi: € 595
Fonte: ENIT 2010 e RTBicocca 2010
In merito alle prospettive future relative all‟outgoing, a seguito del perdurare della crisi economica
non si prevedono miglioramenti rispetto ai viaggi dei greci all‟estero e verso l‟Italia. Secondo la
pubblicazione della Commissione Europea (“Survey on the Attitudes of Europeans towards tourism”)
del febbraio 2011, alla domanda sulla destinazione di vacanza per il 2011, il 68,1% dei greci ha
risposto di stare organizzando una vacanza nel proprio Paese.
Repubblica Ceca
Per il 2012, i TO cechi interpellati hanno evidenziato un andamento dell‟outgoing in leggera
contrazione rispetto allo scorso anno27. L‟Italia rimane una delle mete preferite dei turisti cechi in
tutte le stagioni. Tra le regioni, anche Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria hanno riscosso un
discreto successo grazie ai collegamenti charter dell‟estate scorsa.
Tabella 45 - Profilo del turista ceco per singola tipologia
TARGET FAMIGLIE CON BAMBINI COPPIE SENZA FIGLI
Composizione target su totale 30% 18%
Segmento socio-economico medio, medio-basso medio, medio-alto
Fasce di età 27-40 anni 27-41 anni
Tipo di alloggio Ville e appartamenti, villaggi turistici, hotel
Hotel, residenze turistico-alberghieri, bed & breakfast, ville e appartamenti
Prodotti turistici preferiti ed emergenti Mare, montagna invernale, laghi
Mare, montagna estiva ed invernale, arte, sport, enogastronomia
Spesa media per viaggi: €720
Fonte: ENIT 2012
27
Tutti hanno sottolineato il disagio rispetto ai grandi operatori online (booking.com su tutti) che riescono a ottenere
allotments a prezzi migliori e brevi periodi (3-4 giorni) dai seller italiani.
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Per il 2013 gli operatori esprimono un velato ottimismo e confidano in un aumento dei flussi turistici
outgoing del 5% circa rispetto all‟anno precedente.
Canada
Nel 2012 i principali TO canadesi indicano una sostanziale tenuta con quote di circa il +5/6% (in un
caso fino al 20%) rispetto al 2011. Tale andamento è in linea con il bilancio positivo della
destinazione Italia stimato da Statistics Canada. Il prodotto dominante è rappresentato dal turismo
culturale, con protagoniste le Città d‟arte maggiori e minori che si ritagliano la principale quota di
mercato. Questo interesse si accompagna e si integra con l‟enogastronomia e lo shopping. A seguire
si ritrova l‟interesse per natura, eventi, pellegrinaggi religiosi, vacanze attive. Toscana, Lazio,
Campania, Liguria e Sicilia sono state le regioni maggiormente vendute.
Tabella 46 - Profilo del turista canadese per singola tipologia
TARGET
SENIORS FAMIGLIE CON
BAMBINI COPPIE SENZA
FIGLI SINGLES
Composizione target su totale
22% 12% 39% 6%
Segmento socio-economico medio/medio-alto medio/medio-alto medio-alto medio-alto
Fasce di età 60-oltre 30-45 anni 30-55 anni 25-55 anni
Tipo di alloggio
Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici
Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici
Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici
Hotels, bed & breakfast, agriturismo
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Arte e cultura, enogastronomia, mare, laghi, montagna
Arte e cultura, enogastronomia, mare, laghi, montagna
Arte e cultura, enogastronomia, mare, laghi, montagna, shopping
Arte e cultura, enogastronomia, mare, vacanze attive
Spesa media per viaggi: € 902
Fonte: ENIT 2011
Per il 2013, gli operatori canadesi fanno previsioni in generale ottimistiche: rispetto al 2012 alcuni
stimano incrementi, altri stabilità, in breve il mercato dovrebbe tenere bene.
Stati Uniti d’America
I dati relativi al 2012 emersi dalle valutazioni dei TO che commercializzano destinazioni italiane si
attestano su una crescita dei flussi dal 5 al 10%. Cultura nelle grandi e piccole città d‟arte da un
lato, enogastronomia dall‟altro, sono i grandi attrattori turistici che spingono gli americani verso
l‟Italia. Unitamente alle tre regioni top di destinazione, Lazio, Veneto e Toscana, gli americani
mostrano una crescente curiosità per soggiorni in Puglia, Calabria, Campania, Liguria, Sicilia,
Sardegna e Umbria.
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Tabella 47 - Profilo del turista statunitense per singola tipologia
TARGET
SENIORS FAMIGLIE CON
BAMBINI COPPIE SENZA
FIGLI SINGLES
Composizione target su totale 21% 14% 35% 7%
Segmento socio-economico Medio/medio-alto Medio/medio-alto Alto Medio-alto
Fasce di età Over 60 30-45 anni 25-55 anni 25-65 anni
Tipo di alloggio
Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici
Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici
Hotels, bed & breakfast, agriturismo Hotels
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Arte e cultura; enogastronomia
Arte e cultura; enogastronomia; natura
Arte e cultura; enogastronomia; vacanze attive
Meetings & congressi ; shopping; enogastronomia
Spesa media giornaliera per viaggiatore: € N.D.
Fonte: ENIT 2011
Per ciò che concerne le previsioni 2013, i TO contattati stimano un trend moderatamente positivo,
sintetizzabile in qualche punto percentuale di crescita. Il 2013, con gli eventi, le manifestazioni e le
iniziative legate al “2013 – Anno della cultura italiana negli USA”, sarà un anno in cui la promozione
del turismo USA verso l‟Italia marcherà un potenziamento rilevante, che inciderà positivamente sui
flussi turistici outgoing soprattutto per il turismo del settore cultura.
Russia
Tutti i TO intervistati sono soddisfatti delle vendite 2012, dichiarando volumi in crescita dal 5 al
15%. Negli ultimi anni, oltre ai sempre richiesti tour nelle Città d‟arte, sono crescenti le richieste i
per soggiorni nelle Città d‟arte “minori” che ospitano eventi culturali, feste tradizionali, eventi
enogastronomici, etc.
Tabella 48 - Profilo del turista russo per singola tipologia
TARGET
SENIORS FAMIGLIE CON
BAMBINI COPPIE SENZA
FIGLI SINGLES
Composizione target su totale 3,7% 14,6% 13,3% 17,4%
Segmento socio-economico N.S. N.S. N.S. N.S.
Fasce di età: La fascia 35-55 anni è risultata più attiva nei viaggi turistici (43,6%), seguono poi le fasce dai 21 ai 35 anni (29,3%), dai 0 ai 20 anni (17,8%), dai 55 anni in su (9,3%).
Tipo di alloggio
l‟albergo 41,7% dei viaggi. Nel caso delle vacanze, la formula dell‟albergo e` scelta più per i brevi soggiorni (38,5%) che per i lunghi (33,9%). Il 50.2% dei turisti provenienti dalla Russia dorme in alberghi a 4 e 5 stelle e l‟altro 49,8 % preferisce gli alberghi a 3 stelle e residenze turistico-alberghiere.
Prodotti turistici preferiti ed emergenti
Preferiti i tours nelle città d‟arte associati ad una settimana al mare con richieste sempre maggiori per le soste in città d‟arte “minori”, per i centri storico-archeologici del Centro-Sud e dell‟entroterra delle Isole maggiori. Emergenti i prodotti turistici “di nicchia” da parte del turismo individuale. E‟ esplosa la domanda turistica delle vacanze nelle isole. Prediligono pacchetti all-inclusive
Spesa media giornaliera per viaggiatore: € N.D.
Fonte: ENIT 2011
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-96-
Le previsioni 2013 sono ugualmente improntate all‟ottimismo. Le preferenze sono accordate a
Grandi città d‟arte (Roma in particolare), Montagna invernale (località alpine) e Mare (soprattutto
Emilia Romagna e Sicilia). In generale, la crescita dell‟outgoing russo per i prossimi anni è stimato al
+7,4%, sei volte superiore alla media dell‟Europa occidentale e due volte superiore a quella
dell‟Europa orientale. Intanto continua a crescere il numero dei traveller russi che organizzano i
loro viaggi senza l‟intermediazione dei TO/AdV, effettuando direttamente le prenotazioni on-line28
L'Europa resterà comunque la destinazione più gradita dai viaggiatori russi.
28
Molto spesso tramite booking.com.
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La domanda turistica attuale nel territorio del BIM Taloro
Arrivi e presenze nel contesto territoriale del Consorzio BIM Taloro nel 2011
Per la definizione dello scenario turistico d‟ambito, ossia lo studio quali-quantitativo29 della
domanda e dell‟offerta turistica locale, sono stati presi in considerazione i 13 distinti territori
comunali che costituiscono il BIM Taloro e sono poi stati analizzati e valutati tenendo sempre
presente il contesto sovralocale di riferimento costituito dalla Provincia di Nuoro. Questo confronto
ha permesso di evidenziare criticità, punti di forza e potenzialità presenti nel BIM Taloro che
diversamente non sarebbero potute emergere se l‟analisi fosse stata circoscritta all‟ambito locale.
Si è cercato inoltre di effettuare nelle singole sezioni un‟analisi sull‟evoluzione storica delle
dinamiche turistiche. A tale scopo si è proceduto alla raccolta e all‟elaborazione di dati atti a
spiegare le reali dimensioni del fenomeno indagato. L‟arco temporale analizzato è quello che va dal
2006 al 2011.
I turisti che prediligono i comuni del Consorzio BIM Taloro come meta di vacanza non
rappresentano una significativa porzione dei flussi totali registrati nella Provincia di Nuoro,
costituiscono infatti appena lo 0,36% del totale presenze provinciale 2011. I flussi turistici del
nuorese (968.044 presenze) sono ancora fortemente legati al prodotto balneare, quindi concentrati
nel solo periodo estivo.
Tabella 49 - Flussi turistici nei 13 comuni del BIM Taloro e nel contesto provinciali
Ambiti territoriali Arrivi Presenze
Austis 0 0
Desulo 24 144
Fonni 934 1.241
Gavoi 414 1.185
Lodine 0 0
Mamoiada 0 0
Ollolai 4 4
Olzai 0 0
Orgosolo 90 318
Ovodda 0 0
Teti 2 2
Tiana 0 0
Tonara 153 585
Totale BIM Taloro 1.621 3.479
Provincia di Nuoro 157.154 968.044
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011
29 Dati turistici forniti dall‟ Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
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-98-
Presenze italiani e stranieri
Il rapporto tra le presenze dei turisti italiani e quelli stranieri che frequentano l‟ambito,
indica una schiacciante predominanza dei primi che raggiungo circa il 78%. Negli ambiti territoriali
di Gavoi e Orgosolo questa disparità si accentua maggiormente raggiungendo addirittura l‟84% nel
primo e l‟83% nel secondo.
I relativi dati provinciali presentano valori poco inferiori 68% per gli italiani e del 32% per gli
stranieri, ciò denota ancora la presenza di un turismo di viaggio, di scoperta o riscoperta non di
villeggiatura.
Come si nota nella tabella 50, la durata media del soggiorno dei turisti italiani ed esteri nell‟ambito
BIM Taloro non si discosta tanto e si aggira intorno alle 2 notti; nel Comune di Desulo questa media
arriva sia per la componente di turisti italiani che per quella straniera addirittura a 6 notti, a Gavoi
è di 3 per i nostri connazionali e poco più di 2 per gli stranieri, a Tonara quasi 5 per i primi e 2 per i
secondi, mentre a Fonni la permanenza media non supera 1 notte per entrambi.
Tabella 50 - Arrivi e presenze di turisti italiani e stranieri nei 13 comuni del BIM Taloro e nel contesto provinciali
Ambiti territoriali
Italiani Stranieri Italiani Stranieri
Arrivi Presenze Arrivi Presenze PM PM
Austis 0 0 0 0 0,0 0,0
Desulo 20 120 4 24 6,0 6,0
Fonni 680 930 254 311 1,4 1,2
Gavoi 331 978 83 207 3,0 2,5
Lodine 0 0 0 0 0,0 0,0
Mamoiada 0 0 0 0 0,0 0,0
Ollolai 4 4 0 0 1,0 0,0
Olzai 0 0 0 0 0,0 0,0
Orgosolo 55 268 35 50 4,9 1,4
Ovodda 0 0 0 0 0,0 0,0
Teti 2 2 0 0 1,0 0,0
Tiana - - - - 0,0 0,0
Tonara 86 421 67 164 4,9 2,4
Totale BIM Taloro 1.178 2.723 443 756 2,3 1,7
Provincia di Nuoro 98.545 655.623 58.609 312.421 6,7 5,3
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011
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Grafico 23
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro.
Grafico 24
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro.
Stagionalità dei flussi turistici
Le presenze mensili registrate nel 2011, rappresentate nella tabella sottostante (tabella
51), descrivono perfettamente la distribuzione annuale dei flussi turistici che interessano l‟ambito
consortile del BIM Taloro. Come si può facilmente notare (grafici 25-26) nel territorio si rilevano
variazioni nella distribuzione annuale delle presenze italiane ed estere, sia di carattere qualitativo
appunto che quantitativo; la curva grafica che rappresenta l‟andamento dei flussi evidenzia una
fortissima concentrazione dei turisti italiani durante la sola stagione estiva, elemento riconducibile
quasi sempre alla forte predominanza del prodotto balneare della provincia nuorese; di contro la
distribuzione dei flussi turistici esteri pare meglio ripartita durante l‟arco dell‟anno con un picco
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-100-
autunnale, una significativa presenza turistica invernale e primaverile insieme capaci di livellare la
distribuzione stagionale totale dei vacanzieri nel territorio del BIM Taloro.
Nonostante l‟87% delle strutture ricettive abbia un periodo di apertura annuale l‟attività
invernale risulta tuttavia penalizzata vista l‟assenza di flussi primari attualmente legati al prodotto
turistico balneare.
Tabella 51 - Distribuzione mensile delle presenze nei 13 comuni del BIM Taloro (2011)
Mese
Presenze turistiche
BIM Taloro Provincia di Nuoro
Gennaio 336 3.544
Febbraio 25 2.882
Marzo 191 5.051
Aprile 241 22.438
Maggio 23 43.724
Giugno 169 125.301
Luglio 729 267.081
Agosto 742 320.538
Settembre 645 125.668
Ottobre 323 43.246
Novembre 43 4.234
Dicembre 12 4.337
Totale 3.479 968.044
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011
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-101-
Grafico 25
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
Grafico 26
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
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-102-
Grafico 27
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
Grafico 28
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
Nel confronto tra i dati delle Provincia di Nuoro e il solo contesto consortile del BIM Taloro è
necessario far notare che le ultime variazioni annue del BIM risultano certamente assai negative, ma
è fuor di dubbio che la limitatezza dei flussi turistici accentua notevolmente sia eventuali
incrementi, come nel caso della variazione delle presenze registrate nel 2006-2007 del 116,73% sia i
decrementi come il -67,81% delle presenze 2010-2011.
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-103-
Tabella 52 - Andamento arrivi turistici nel territorio del BIM Taloro e nella Provincia NU (2006-2011)
Anno BIM Taloro Variazione % annua Provincia di Nuoro Variazione % annua
2006 2.536 - 174.284 -
2007 5.688 124,29% 189.862 8,94%
2008 4.079 -28,29% 191.874 1,06%
2009 5.850 43,42% 196.255 2,28%
2010 5.036 -13,91% 197.922 0,85%
2011 1.621 -67,81% 157.154 -20,60%
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011
Tabella 53 - Andamento presenze turistiche nel territorio del BIM Taloro e nella Provincia NU (2006-2011)
Anno BIM Taloro Variazione % annua Provincia di Nuoro Variazione % annua
2006 10.480 - 1.092.704 -
2007 22.713 116,73% 1.141.983 4,51%
2008 13.885 -38,87% 1.197.797 4,89%
2009 14.245 2,59% 1.176.755 -1,76%
2010 11.465 -19,52% 1.160.887 -1,35%
2011 3.479 -69,66% 968.044 -16,61%
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011
Grafico 29
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-104-
Grafico 30
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
Grafico 31
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
I dati30 più recenti in nostro possesso permettono di definire l‟utilizzo delle strutture
ricettive (suddivide per tipologia e categoria) presenti nel territorio del BIM Taloro. Il 98% dei turisti
che nel 2009 hanno scelto il territorio in esame come meta di vacanza ha preferito le strutture
alberghiere di categoria medio-alta 3-4 stelle, scelte rispettivamente dal 47% e dal 42% dei
viaggiatori. Soltanto il 7% ha pernottato in quelle a 2 stelle e tutte le categorie extralberghiere
risultano pressoché inutilizzate.
30
La fonte dei dati riferiti all‟anno 2009 è l‟Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-105-
Grafico 32
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
Mercati turistici di riferimento
Come già detto, i flussi turistici che interessano il territorio hanno una predominante
componente nazionale, che definisce in questo modo i suoi principali mercati di riferimento. Tra
questi, quello sardo svetta per la consistenza delle presenze, che nel 2011 rappresentavano il 39,5%
del numero totale di pernottamenti nei 13 comuni del BIM Taloro. Gli altri mercati più importanti
sono quello lombardo con il 10,3% delle presenze, e quelli toscano, piemontese e laziale
rispettivamente con il 9,4%, l‟8,9% e il 4,7% delle presenze.
Per ciò che concerne la classifica dei primi 10 mercati esteri, troviamo in testa a pari merito
Francia e Germania che insieme costituiscono il 64,3% del totale presenze straniere. Con un
considerevolmente stacco rispetto ai primi due seguono nell‟ordine, Austria (14,2%), Australia
(6,9%), Svezia (4,9%) e Svizzera-Liechtenstein, che comunque presentano una domanda ancora
numericamente piuttosto significativa.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-106-
I primi 10 mercati nazionali rappresentano il 78% del totale delle presenze italiane nel
territorio dell‟ambito e, unitamente ai primi 10 mercati esteri raggiungono addirittura il 99% del
totale presenze registrate nei 13 territori comunali.
Si evidenzia, inoltre, che la componente di turisti sardi è assai elevata anche nel periodo
autunno-inverno, che come noto in Sardegna viene considerato di bassa stagione, in quanto il 90%
dei flussi turistici isolani sono generati dal solo prodotto balneare; ciò indica la presenza di una
importante porzione di turisti nel territorio del BIM Taloro legata ai prodotti dell‟enogastronomia,
della natura e della cultura per cui la Barbagia ed il Mandrolisai sono rinomate.
Tabella 54 - Principali mercati turistici esteri del BIM Taloro e dell'intero contesto provinciale di Nuoro
Classifica
Mercati esteri Consistenza % sul totale presenze
turisti stranieri nel BIM Taloro
Consistenza % sul totale presenze
turistiche nel BIM Taloro
BIM Taloro Provincia di Nuoro
I° Francia Germania 32,3% 7,0%
II° Germania Svizzera e Liechtenstein 32,0% 7,0%
III° Austria Francia 14,2% 3,1%
IV° Australia Paesi Bassi 6,9% 1,5%
V° Svezia Austria 4,9% 1,1%
VI° Svizzera e Liechtenstein Spagna 4,0% 0,9%
VII° Belgio Belgio 1,5% 0,3%
VIII° Spagna Regno Unito 1,3% 0,3%
IX° Grecia Svezia 0,5% 0,1%
X° Canada Repubblica Ceca 0,3% 0,1%
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011
Tabella 55 - Principali mercati turistici nazionali del BIM Taloro e dell'intero contesto provinciale di Nuoro
Classifica
Mercati nazionali Consistenza % sul totale presenze turisti italiani nel
BIM Taloro
Consistenza % sul totale presenze
turistiche nel BIM Taloro
BIM Taloro Provincia di Nuoro
I° Sardegna Lombardia 50,5% 39,5%
II° Lombardia Lazio 13,1% 10,3%
III° Toscana Sardegna 12,0% 9,4%
IV° Piemonte Toscana 11,4% 8,9%
V° Lazio Piemonte 5,9% 4,7%
VI° Veneto Campania 1,9% 1,5%
VII° Liguria Emilia Romagna 1,8% 1,4%
VIII° Emilia Romagna Veneto 1,6% 1,3%
IX° Sicilia Liguria 1,5% 1,2%
X° Puglia Umbria 0,1% 0,1%
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-107-
Grafico 33
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
Grafico 34
Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-108-
Utilizzo delle principali infrastrutture turistiche
Il costante e ingiustificato aumento dei prezzi dei biglietti per il trasporto marittimo nel
2011 ha determinato un calo del 22,5% del numero dei passeggeri (-1.333.000) sulle tratte che
collegano i 3 principali porti del nord Sardegna: Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres con l‟Italia
continentale e con la Francia. Questi collegamenti risultano maggiormente utilizzati dai turisti che
in generale frequentano la Provincia di Nuoro e che più specificatamente visitano il territorio
Consortile del BIM Taloro.
Contestualmente e in controtendenza con la dinamica sopra descritta, si evidenziare una
costante crescita dei passeggeri in transito nel solo porto di Cagliari + 29% nel 2011, anche se il
totale volume passeggeri di quest‟ultimo risulta un sesto dei tre porti citati.
Tabella 56 - Variazione % traffico passeggeri nei porti sardi 2005-2011
Porto 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Olbia-Golfo Aranci – Porto Torres -
12,7%
-4,9%
9,5%
59,9%
-3,0%
-22,5%
Cagliari -
-22,5%
30,2%
2,0%
-2,1%
11,2%
29,4%
Fonte: Assoporti
Grafico35
Fonte: N.E. su dati Assoporti
Nello stesso periodo, l‟allarmante decremento dei passeggeri registrato dai vettori navali
che operano nel nord Sardegna non è stato compensato in misura significativa dall‟aumento di
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-109-
passeggeri del traffico aereo che ha interessato gli aeroporti di Olbia ed Alghero, aumento
complessivamente di sole 341.897 unità, con una perdita complessiva di quasi un milione di
passeggeri annui.
Tabella 57 - Variazione % traffico passeggeri negli aeroporti sardi 2007- luglio 2012
Aeroporto 2007 2008 2009 2010 2011 lug. 2012-
2011
Cagliari
7,2%
9,7%
13,8%
3,3%
7,4%
-2,3%
Olbia
-1,7%
0,2%
-6,1%
-2,1%
13,9%
0,6%
Alghero
21,5%
6,2%
9,1%
-7,9%
9,1%
1,4%
Fonte: ASSAEROPORTI - Associazione Italiana Gestori Aeroporti
Grafico 36
Fonte: N.E. su dati ASSAEROPORTI - Associazione Italiana Gestori Aeroporti
Nonostante l‟importanza strategica del Porto di Arbatax e dell‟aeroporto di Tortolì,
l‟assenza di dati relativi ai flussi passeggeri non ha permesso il loro inquadramento nella presente
analisi.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-110-
4.2.3 Percezione dei mercati
Immagine della destinazione Italia sulla stampa internazionale
Secondo quanto emerge dal monitoraggio31 della stampa estera condotto dalle sedi estere
dell‟ENIT l‟Italia è sempre presente sulla stampa internazionale. Il patrimonio culturale, artistico e
naturalistico insieme con il Made in Italy, l‟Italian lifestyle e l‟enogastronomia rappresentano i punti
di forza dell‟immagine del nostro Paese e gli elementi maggiormente ricorrenti.
In Germania, la stampa presentata l‟offerta turistica italiana come una ricca varietà di
destinazioni costituite dalle singole regioni, che da Nord al Sud si differenziano estremamente. I
temi ed i prodotti maggiormente trattati sono stati le bellezze paesaggistiche, le città d‟arte,
l‟enogastronomia, la vacanza attiva (trekking, biking, barca a vela, offerta nautica), il turismo
ecologico (natura, paesaggi, parchi naturali) e naturalmente il mare.
Anche in Austria il brand Italia è molto considerato e rappresenta un sinonimo di qualità e
di buon vivere legato specialmente all‟enogastronomia.
Cultura, lifestyle, enogastronomia e benessere/sport rappresentano in Svizzera gli elementi
maggiormente associati all‟Italia negli articoli stampa pubblicati; la nostra destinazione mantiene
una immagine di qualità che la rende sempre meta di prestigio.
In Francia l‟immagine dell‟Italia è legata al suo ricco patrimonio artistico e culturale, agli
eventi ed alle mostre e all‟enogastronomia; il mare è un prodotto turistico tradizionalmente poco
ricercato dalla clientela francese mentre il segmento delle crociere registra un crescente interesse
anche sulla stampa.
In Spagna la stampa dedica ampio spazio all‟Italia; il mercato spagnolo ha mostrato un
costante interesse per le classiche città d‟arte, come Roma, Firenze e Venezia, ma anche la
crescente attenzione per destinazioni meno note del Sud Italia, delle grandi isole Sardegna e Sicilia,
dei laghi e della montagna.
L‟immagine della destinazione Italia sulla stampa britannica e irlandese resta quella di una
destinazione ricca di interessi e di diversità. L‟interesse maggiore è indubbiamente per le grandi
città d‟arte, Venezia, Roma e Firenze e per la Toscana in generale. Si è notata un‟attenzione
crescente per l‟Alto Adige e per l‟Abruzzo; la Sicilia è premiata come seconda tra le “Isole
preferite”.
Nella stampa scandinava il Bel Paese risulta apprezzato per la variegata offerta legata
all‟indiscutibile patrimonio artistico, culturale e naturalistico ed occupa un posto di assoluto rilievo.
31
Indagine condotta nel 2010
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-111-
Mare e città d‟arte i temi più trattati, insieme con le vacanze sportive e quelle all‟insegna
dell‟enogastronomia.
Anche in altri Paesi dell‟Est Europa (Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria), cultura e arte
sono i temi più trattati dalla stampa locale con riferimento all‟Italia; l‟immagine della nostra
destinazione è positiva e di grande appeal. Insieme alle città d‟arte, mare e montagna sono i
prodotti turistici italiani presenti sui media.
Oltreoceano, negli USA ed in Canada, si conferma la forte attrattiva esercitata dalle
destinazioni turistiche italiane, come mostra il grande spazio che riviste e quotidiani riservano al
nostro Paese. Città d‟arte, enogastronomia e lifestyle rappresentano i tratti distintivi dell‟Italia,
sempre presenti sui media.
Considerazioni finali
La crisi economica e finanziaria ancora in atto ha inciso a livello europeo anche sulla
domanda di prestazioni turistiche. Nel frattempo sono cambiati i comportamenti dei turisti specie
nazionali, che privilegiano destinazioni più di prossimità, meno di 200 km raggiungibili in poche ore
possibilmente con la propria macchina, riducono la durata del soggiorno, e risparmiano sulle varie
voci di spesa una volta giunti nelle destinazioni. Mete alternative alla Sardegna, come ad esempio la
Croazia, vengono preferite perché a parità di beni e servizi richiesti il costo della vacanza risulta ¼
rispetto ai nostri.
Oltre alla crisi in atto, l‟effetto “caro traghetti” iniziato nel 2010, acutizzatosi nel 2011 e
proseguito nella stagione 2012 ha penalizzato ulteriormente gli operatori turistici isolani che in
alcuni casi lamentano una riduzione dei viaggiatori pari al 70% rispetto agli anni passati.
La marcata tendenza dei flussi turistici a rivolgersi e interessare destinazioni limitrofe ai
luoghi di generazione dei flussi, definisce come già accennato un turismo sempre più domestico,
propensione che si sposa perfettamente con un‟altra tendenza sempre più diffusa chiamata “Menù a
km zero”, ossia iniziative che coinvolgono produttori agricoli, ristoranti, mense, scuole e
consumatori per contribuire alla tutela dell‟ambiente e al risparmio energetico.
"Menù e Turismo a Km Zero” risultano essere una connessione ideale fra i prodotti tipici di
qualità che definiscono i Menù a Km Zero e promuovono il territorio. Questa logica costituisce la
premessa per lo sviluppo di itinerari turistici tematici a km zero, che possono essere usati come
base per l’elaborazione di alcune proposte di visite culturali, enogastronomiche e paesaggistiche
del territorio collegate alle strutture ristorative che offrono appunto Menù a Km Zero.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-112-
Gli operatori turistici del BIM hanno indicato tra le principali motivazioni di vacanza dei
turisti che già frequentano il territorio del BIM Taloro nell‟ordine: l‟enogastronomia; l‟escursionismo
(che comprende prodotto “natura” e “vacanza attiva”), moto; cultura; ciclismo e sci. Si specifica
che una consistente fetta di turisti ed escursionisti, non definita da tutti gli operatori, frequenta
l‟ambito del BIM Taloro soltanto di passaggio per conoscere l‟interno della Sardegna, ma in realtà la
loro motivazione principale di vacanza è il mare. Strutturare il territorio in funzione dei prodotti
specifici appena esposti permetterebbe di presentare alla platea dell‟intermediazione nazionale e
internazionale un‟offerta turistica integrata adeguata ai prodotti turistici da loro attualmente
venduti in linea con la richiesta della domanda turistica.
Grafico 37
Fonte: N.E. su dati interviste
I voli low cost, al contrario sempre più numerosi, aiutano in modo considerevole ad arginare
il fenomeno di riduzione dei flussi, permettendo di attrarre i turistici con capacità di spesa media e
medio-alta provenienti dai mercati più lontani, sia esteri che nazionali. Tali flussi risultano spesso
assenti se le destinazioni turistiche non hanno la giusta dotazione infrastrutturale aereoportuale e si
riducono notevolmente se l‟offerta territoriale non risponde appieno alle richieste di mercato.
Seguendo queste tendenze dei mercati, per poter promuovere efficacemente l‟ambito
territoriale del BIM Taloro risulta necessario dare priorità alle azioni di promozione turistica sul
mercato estero e locale in favore della domanda maggiormente destagionalizzata.
Contemporaneamente bisogna porre in essere attività specifiche di promozione e vendita rivolte ai
consistenti flussi nazionali ed esteri già esistenti e quelli emergenti legati al prodotto balneare.
Al fine di costruire e comunicare nel medio periodo (3-5 anni) un‟identità e un‟immagine
dell‟ambito, dovranno essere intraprese anche tutte quelle iniziative promozionali necessarie
perché il prodotto integrato, costituito da tutti gli elementi identitari dei territori (paesaggio-
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-113-
natura, produzioni locali agroalimentari e artigiane, storia-cultura), venga conosciuto e apprezzato
dai target specifici e fruito anche fuori stagione.
Come sostiene Josep Ejarque32, per lo sviluppo turistico di un’area è fondamentale
fare sistema: nessuna destinazione turistica può pensare di fare soltanto comunicazione e
promozione, ma risulta indispensabile soprattutto definire il prodotto, le tecniche e la
strategia per potersi vendere.
5. Analisi SWOT Consorzio BIM Taloro
Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce Elevata valenza
paesaggistica del territorio;
Presenza di biodiversità vegetali ed animali;
Presenza di prodotti, e produzioni altamente caratterizzanti il territorio;
Presenza sul territorio di valide realtà imprenditoriali
Presenza di servizi fortemente legati al territorio;
Forte senso di appartenenza e di identità territoriale;
Conservazione e viva tradizione di antichi saperi;
Presenza di attrattori archeo-culturali e architettonici di pregio;
Presenza di
Costante spopolamento dell‟ambito ed invecchiamento della popolazione;
Alto tasso di disoccupazione;
Redditi inferiori alla media provinciale e regionale;
Eccessivo individualismo nella cultura imprenditoriale
Scarsa interconnessione tra settori produttivi e scarsa collaborazione con i soggetti pubblici;
Insufficiente capacità dell‟impresa agricola a diversificare le sue fonti di reddito
Insufficiente promozione e marketing territoriale e di prodotto;
Difficoltà delle aziende a posizionarsi nei mercati extralocali;
Carenza di servizi reali all‟impresa e di attività formative;
Inadeguata valorizzazione delle risorse ambientali,
Affermazione sul mercato turistico di destinazioni con offerta territoriale strutturata;
Incremento dell‟offerta di prodotti nazionali agroalimentari di qualità;
Incremento della domanda turistica legata ai prodotti “natura”, “vacanza attiva”, “cultura” ed “enogastronomia”;
Politiche regionali, nazionali, comunitarie favorevoli alla promozione del turismo rurale;
Potenziale sviluppo della rete ecologica regionale.
Assenza di coordinamento operativo gestionale tra gli attori pubblici per la valorizzazione dei beni ambientali e culturali;
Selettività della domanda nei mercati turistici nazionali e internazionali;
Depauperamento del patrimonio archeologico e architettonico;
Perdita dei valori e identità;
Rischio di banalizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali.
32 Esperto in Destination Management e Destination Marketing, ha lavorato presso l'Ente del Turismo della Catalogna e di
Barcellona, dove ha partecipato all‟organizzazione e promozione delle Olimpiadi del 1992; nel 1995 ha curato la direzione
dell'Ente del Turismo della Coruña, in Spagna; nel 1999 è stato direttore di Turismo Torino, responsabile del Destination
Management e Marketing della città; nel 2006 è stato nominato direttore generale dell‟Agenzia Regionale per il Turismo del Friuli Venezia Giulia, Turismo Fvg.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-114-
tradizioni culturali e popolari di elevato valore;
Presenza di seconde case impiegare a fini ricettivi;
Buona efficienza nel ciclo integrato dei rifiuti;
Elevata qualità ambientale.
paesaggistiche, architettoniche e culturali ai fini turistici;
Progressiva perdita della cultura identitaria
Qualità disomogenea della dell‟offerta territoriale
Insufficiente capacità ricettiva di alcuni centri;
Assenza di coordinamento/ continuità tra le varie Progettualità pregresse;
Scarsa presenza di reti di cooperazione imprenditoriale consolidate.
6. Strategia programmatica
L‟analisi territoriale condotta ha fornito un quadro della realtà ambientale, economica e
sociale dell‟area del BIM Taloro, evidenziandone, come appena descritto, i punti di forza e di
debolezza, le opportunità e le minacce.
Utilizzando come base di partenza lo scenario raffigurato dallo studio qui condotto, il PMSS
definisce 4 assi principali di sviluppo:
I°Asse: Agricoltura-silvicoltura e agroindustria (prodotti agricoli locali, allevamento,
produzione di latte e derivati, produzione di salumi, produzione di dolci e paste, comparto
vitivinicolo, etc.)
II°Asse: Industria propriamente detta e artigianato (servizi e nuove tecnologie, artigianato
locale, etc.)
III° Asse: Cultura e formazione (formazione settoriale di alto livello, rapporti con università,
beni archeologici ed architettonici, musei, etc.).
IV° Asse: Turismo (ricettività, ristorazione, servizi, strutture e infrastrutture di supporto,
etc.)
La strategia programmatica del PMSS BIM Taloro tende ad esaltare il ruolo del territorio e la
sua attrattività, dando sì forza e autonomia ai tre assi principali, ma legandoli indissolubilmente con
il quarto asse che diventa elemento pivot e trasversale agli altri tre.
Sul piano del metodo, il piano assume come riferimento i seguenti principi:
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-115-
concentrazione, cioè l‟articolazione del programma in poche linee di intervento
finalizzate al conseguimento di un numero limitato di obiettivi specifici;
integrazione, che mira a favorire i progetti integrati, a livello territoriale o di
filiera, in grado di mettere in relazione le diverse risorse del territorio e di
ottimizzarne l‟utilizzo;
concertazione, quale metodo per l‟individuazione delle modalità operative e la
condivisione delle forme di intervento, nel rispetto delle competenze di ciascun
soggetto. Affinché la programmazione dello sviluppo locale possa raggiungere validi
risultati, occorre quindi assicurare fin dall’inizio una politica di coinvolgimento tra
i diversi attori locali. Il Consorzio BIM Taloro individuerà i soggetti con cui
dialogare, costruire progetti e condividere opportunità di sviluppo, creando così
una rete di interlocutori istituzionali e privati, con la regia comune del BIM Taloro.
Schema 4 - Rappresentazione della rete territoriale del BIM Taloro
Con l‟iniziale analisi di contesto effettuata sul campo, il BIM ha già attuato una prima azione
di animazione territoriale, a cui poi dovrà necessariamente seguire l‟organizzazione di tavoli di
concertazione locale che coinvolgano attivamente i diversi attori locali, con differenti competenze
e finalità.
Come già esposto nelle parti relative ai specifici settori economici, attraverso l‟attività di
analisi sul campo sono state rilevate le criticità aziendali indicate dai singoli operatori e constatate
direttamente dall‟intervistatore. Quanto appreso sul campo ha avuto riscontro con quanto già
emerso dall‟analisi documentale (analisi desk).
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-116-
6.1 Albero dei problemi
Le singole criticità rilevate nei diversi comparti con l‟analisi desk e sul campo sono state
raggruppate per argomento, consentendo poi di realizzare una gerarchizzazione dei problemi, con
una relazione di causa-effetto leggibile da destra (problemi livello 2) verso sinistra (problema
generale).
Di seguito la descrizione dell‟albero dei problemi, con indicazione nel livello 2 dei singoli assi in cui
essi sono presenti.
Tabella 58 – Albero dei Problemi
PROBLEMA GENERALE
PROBLEMI LIVELLO 1 PROBLEMI LIVELLO 2
Offerta del territorio BIM TALORO non strutturata e riconoscibile nei mercati
1. Qualità disomogenea dell‟offerta
1.1 Scarsa capacità di gestire l‟impresa nei processi
produttivi (assi I-II-IV)
1.2 Presenza di strutture con caratteristiche
qualitative non standardizzate (accessibilità fisica-
spazi per la produzione e l‟accoglienza-
informatizzazione) (assi I-II-IV)
1.3 Controlli sulla qualità non adeguati (assi I-II-IV)
1.4 Circuito delle seconde case non disciplinato e
regolamentato (asse IV)
2. Attrattori locali non adeguatamente valorizzati
2.1 Assenza di coordinamento/continuità nelle
progettualità precedentemente realizzate (asse III)
2.2 Difficoltà a creare rete tra gli attori locali
(orizzontale: ente/ente – verticale: enti/operatori
economici) (assi I-II-III-IV)
2.3 Territorio non pienamente fruibile (sentieristica-
cartellonistica-infrastrutture tecnologiche) (asse III-IV)
2.4 Perdita della cultura identitaria nelle nuove
generazioni (assi I-II-III)
2.5 Finanziamenti pubblici sempre minori (asse III)
3. Operatori economici non sufficientemente capaci nella promo-commercializzazione
3.1 Difficoltà a creare reti tra operatori economici per
la scarsa propensione all‟aggregazione di impresa
(assi I-II-IV)
3.2 Scarsa promozione delle imprese (assi I-II-IV)
3.2 Scarsa capacità di gestire l‟impresa nei processi di
vendita (assi I-II-III-IV)
3.3 Riduzione flussi turistici (assi I-II-IV)
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-117-
PROBLEMA GENERALE:
Offerta del territorio BIM TALORO non strutturata e riconoscibile nei mercati
L‟offerta complessiva del BIM Taloro non esprime una completa proposta territoriale che la renda
riconoscibile nei sui elementi altamente caratterizzanti - ambiente, cultura, enogastronomia -
malgrado il contesto d‟ambito contenga risorse e attrattori di qualità potenzialmente in grado di
soddisfare una vasta gamma di domanda. L‟attuale offerta territoriale non risulta essere
sufficientemente competitiva, in quanto non ha ancora sviluppato la capacità di integrare e gestire
beni e attrattori presenti in loco.
PROBLEMA LIVELLO 1:
1. Qualità disomogenea dell’offerta
Si rileva la presenza di un‟offerta territoriale disomogenea, in tutti i suoi aspetti, materiali e
immateriali, per settore produttivo e per modalità di approccio ai mercati. Questo comporta una
qualità di offerta che non permette la strutturazione di un prodotto integrato territoriale di qualità,
in grado di essere competitivo e riconoscibile sui mercati.
2. Attrattori locali non adeguatamente valorizzati
Nel corso dell‟analisi è emersa una non adeguata valorizzazione degli attrattori locali, intesi in
senso lato attrattori naturali, culturali (materiali e immateriali) e produzioni locali. L‟assenza di
una rete territoriale strutturata, accompagnata dalla carenza di pianificazione e gestione della
fruizione della risorse interne non consente infatti un‟organizzazione funzionale dei servizi di
offerta integrata degli attrattori.
3. Operatori economici non sufficientemente capaci nella promo-commercializzazione
E‟ apparso evidente che una fetta di operatori economici non possiede la capacità professionale
adeguata a promuovere e vendere i propri prodotti e servizi, e quindi a rappresentare l‟effettivo
valore del territorio del BIM Taloro. Nel territorio si riscontra inoltre una carenza di relazioni
strategiche tra i diversi operatori economici e istituzionali. Questo limita la capacità di
implementare le relazioni territoriali e intersettoriali necessarie per garantire un‟adeguata promo-
commercializzazione degli attrattori locali sia sui mercati nazionali ed esteri, sia nelle zone costiere
regionali.
6.2 Quadro logico e indicatori di risultato
Al fine di rispondere alle reali esigenze del territorio, partendo dalle problematiche sopra
esposte, sono stati determinati i relativi obiettivi da raggiungere, le attività per questo necessarie e
i risultati attesi e conseguenti alla loro realizzazione.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-118-
Tabella 59
QUADRO LOGICO LOGICA DI INTERVENTO
OBIETTIVO
GENERALE
COSTRUZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO BIM TALORO IN GRADO DI SODDISFARE LA DOMANDA DEI MERCATI ATTRAVERSO LA GESTIONE
SOSTENIBILE DI UN'OFFERTA DI ALTA QUALITA' MARCATAMENTE IDENTITARIA
OBIETTIVI
specifici
I. Omogeneizzare la qualità dell'offerta territoriale
II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali/culturali/produzioni locali)
III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM TALORO INDICATORI DI RISULTATO (a 5 anni) FONTI DI VERIFICA
RISULTATI
ATTESI
a) FORMAZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI SULL'OTTIMIZZAZIONE DELLA
GESTIONE D'IMPRESA E DEI PROCESSI DI PRODUZIONE, PROMOZIONE E
COMMERCIALIZZAZIONE
n. enti pubblici coinvolti
Questionari multiscopo per i fruitori del
territorio (profilo socio-demografico-consumi-gradimento e customer
satisfation)
Questionari di soddisfazione per gli attori
locali e per gli operatori di settore
Rassegna stampa/televisiva/web/agenzie viaggio
Statistiche per sito web
Materiale di supporto per la
comunicazione e promozione
b) MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DELLE STRUTTURE PRIVATE (SERVIZI,
RICETTIVO, RISTORAZIONE E PRODUZIONE) % Operatori economici coinvolti
c) FACILITATA FRUIZIONE DEL TERRITORIO % strutture private qualitativamente migliorate
d) CREAZIONE E GESTIONE DI UNA RETE TERRITORIALE STRUTTURATA % incremento fruitori
e) AUMENTATA RICONOSCIBILITÀ E VISIBILITA' DEGLI ATTRATTORI LOCALI % incremento turismo scolastico
f) AUMENTO DEI FLUSSI TURISTICI % infrastrutture di fruizione adeguate ed efficienti
g) MAGGIORE ATTRATTIVITA' DEL BIM livello di soddisfazione degli attori locali e dei fruitori del
territorio
h) MAGGIORE CAPACITA' DI CONTRATTAZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI % visibilità del territorio del BIM
i) INCREMENTO DELLE VENDITE DEI SERVIZI E DEI PRODOTTI LOCALI rete territoriale strutturata
ATTIVITÀ
1. Incontri di aggiornamento/formazione per i soggetti pubblici e privati per i diversi assi specifici
n. visite mensili al sito web BIM
2. Programmazione condivisa degli interventi di ammodernamento e
adeguamento delle strutture private (servizio, ricettivo, ristorazione e
produzione)
n. e tipologia prodotti turistici definiti (natura/cultura/enogastronomia/moto/vacanza attiva)
3. Interventi di adeguamento delle infrastrutture di fruizione (cartellonistica/sentieristica/infrastruttura tecnologica)
n. accordi commerciali con interlocutori esterni
4. Animazione territoriale e concertazione locale con regia comune % visibilità del territorio del BIM
5. Azioni di comunicazione del territorio integrato del BIM n. azioni di marketing interno
6. Azione di promo-commercializzazione del territorio integrato del BIM
7. Azioni di marketing interno % investitori attratti
8. Supporto tecnico-operativo ai soggetti economici % soggetti economici supportati
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Per il raggiungimento del condiviso obiettivo generale “Costruzione di un sistema
integrato BIM Taloro in grado di soddisfare la domanda dei mercati attraverso la gestione
sostenibile di un'offerta di alta qualità marcatamente identitaria”, il Piano PMSS fissa i seguenti
tre obiettivi specifici, rispondenti ai tre problemi di livello 1 precedentemente individuati:
I. Omogeneizzare la qualità dell'offerta territoriale
II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali/culturali/produzioni locali)
III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro.
Per poter raggiungere ciascuno di questi obiettivi specifici, il Piano PMSS definisce una
macro progettazione di breve periodo (0-3 anni) ed una di medio periodo (3-5 anni) subordinate
ad una macro programmazione generale quinquennale. Nel breve periodo si lavorerà sulla
costruzione del prodotto integrato BIM Taloro, utilizzando quale base di partenza gli attrattori
locali e le valide realtà imprenditoriali presenti sul territorio, già immediatamente vendibili sul
mercato e per questo punto di riferimento per le imprese meno performanti. Nel medio periodo
(3-5 anni) si procederà poi a consolidare il prodotto integrato BIM Taloro, attraverso specifiche
azioni di promozione.
La strategia programmatica qui illustrata, sviluppata seguendo le linee strategiche
definite dal Consorzio BIM Taloro, andrà necessariamente implementata con un Piano
Marketing Operativo, in cui, con cadenza annuale, verranno definite le specifiche azioni
necessarie a realizzare le attività programmate in modo condiviso dal BIM Taloro.
La pianificazione strategica svolta ha portato alla strutturazione di otto macro proposte
progettuali, elaborate integrando tra loro tutti gli aspetti della catena del valore in modo da
incrementare le possibilità di conseguimento degli obiettivi.
La specificazione delle macro proposte darà poi vita a differenti progettualità singole,
che verranno portate avanti attraverso l‟interazione costante con il territorio e la creazione di
appositi gruppi di lavoro, permetteranno così di raggiungere gli obiettivi specifici. A tal fine
andrà attuato e garantito un saldo e costante rapporto tra l‟organismo di coordinamento del BIM
Taloro (CABINA DI REGIA) e i soggetti pubblici e privati coinvolti, oltreché attraverso i rapporti
operativi e interpersonali tra il consiglio e i collaboratori.
All‟interno del quadro logico vengono infine riportati i principali indicatori di risultato
e relative fonti di verifica, che, insieme a specifici indicatori di realizzazione, serviranno al
futuro Piano Operativo per valutare qualitativamente e quantitativamente gli impatti prodotti
dalla realizzazione delle diverse azioni. Si ritiene infatti generalmente più efficace l‟avvio di un
processo di monitoraggio nella fase di costruzione e di prima implementazione del piano, perché
ciò consente di sviluppare momenti di riflessione e di intervenire con delle correzioni sui processi
avviati.
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6.3 Macro proposte progettuali
Vengono di seguito riportate otto macro proposte progettuali corrispondenti alle attività
inserite nel quadro logico del piano. Per ciascuna proposta, dopo aver individuato gli obiettivi
specifici da raggiungere, ne viene data giustificazione, viene descritta l‟attività, i soggetti
coinvolti, i risultati attesi, le tempistiche di intervento e sono indicate le possibili fonti di
finanziamento a supporto. Ciascuno di questi otto progetti andrà poi necessariamente sviluppato
operativamente, attraverso la pianificazione di singole azioni che consentiranno di raggiungere i
risultati attesi prestabiliti.
MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 1
TITOLO BIM alta formazione
OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE
I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale
III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro
STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)
L‟analisi realizzata ha visto emergere numerose criticità di impresa, indicate dagli stessi operatori, primariamente riconducibili a un loro importante deficit di conoscenze. Al fine di superare questo fondamentale gap cognitivo, il piano prevede l‟organizzazione di momenti di aggiornamento e formazione per gli attori locali pubblici e privati. L‟attività di formazione avverrà sia per singoli assi di sviluppo indicati dal piano, che per tematiche trasversali. Le conoscenze trasmesse saranno indispensabili ai diversi soggetti per poter posizionare le aziende nei loro settori di appartenenza altamente competitivi e con un elevato grado di innovazione. Le principali tematiche proposte che si andranno ad affrontare saranno le seguenti: gestione amministrativo/finanziaria dell‟impresa gestione dei processi produttivi e di prodotto promozione commercializzazione nei mercati locali, di prossimità, nazioni ed
esteri (internazionalizzazione: e-commerce – lingue – conoscenza dei mercati di sbocco)
SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)
Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Società di formazione e altri soggetti pubblici (ed. esempio LAORE,
ARGEA, Sardegna Ricerche, Porto Conte Ricerche, etc.): esecuzione Destinatari: Operatori economici Rappresentanti enti locali del BIM
RISULTATI ATTESI
a) Formazione degli operatori economici sull‟ottimizzazione della gestione d‟impresa e dei processi di produzione, promozione e commercializzazione. e) Aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali g) Maggiore attrattività del BIM i) Incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali
CRONOPROGRAMMA
Le attività qui previste dovranno iniziare immediatamente dopo la condivisione con gli operatori delle loro esigenze di formazione. La
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prima fase di formazione durerà circa un anno (breve periodo); sulla base dei risultati ottenuti e delle eventuali ulteriori necessità formative emerse, l‟attività verrà poi ripetuta alla fine della terza annualità (medio periodo).
FONTI DI FINANZIAMENTO
POR FSE 2007/2013 Asse I Inclusione - Asse II Occupabilità (Ob. Specifico f) - Asse IV Capitale Umano (Ob. Specifico h) - Asse V Transnazionalità e Interregionalità (Ob. Specifico m)
POR FESR 2007/2013 Asse VI Competitività (Ob. Specifico 6.2 e 6.3)
PSR 2007/2013 – Asse I Misura 111-114 – Asse III Misura 341
Leggi regionali di settore/Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE
MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 2
TITOLO Strutture di qualità
OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE
I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (produzioni locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro
STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)
Molte delle strutture private prese in considerazione dallo studio, si sono rivelate non strutturalmente adeguate ed in linea con le richieste dell‟attuale domanda (turistica, agroalimentare, artigianato). Tale criticità trasversale ai diversi comparti è stata espressa direttamente dagli operatori nel corso delle interviste, ma è stata anche constatata durante l‟analisi sul campo. E‟ quindi necessario condividere un programma di interventi da attuare presso le varie strutture private, sulla base delle singole esigenze, allo scopo di definire un‟offerta del territorio il più omogenea possibile. A tale scopo, attraverso la proposta progettuale n. 8 “Supporto tecnico-operativo”, il BIM si occuperà della ricerca di possibili fonti di finanziamento e del supporto operativo per l‟implementazione dei progetti.
SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)
Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Altri soggetti pubblici (RAS, GAL, etc.): cofinanziamento
Destinatari: Operatori economici
RISULTATI ATTESI
b) miglioramento qualitativo delle strutture private (servizi, ricettivo, ristorazione e produzione) e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali
CRONOPROGRAMMA
L‟intervento qui definito avrà inizio nella seconda metà della prima annualità, dopo che sarà condiviso un programma operativo e individuate le potenziali opportunità di finanziamento. Si stima una durata dell‟intervento di circa 2 anni e mezzo (breve periodo).
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FONTI DI FINANZIAMENTO
POR FESR 2007/2013 Asse IV Ambiente, attrattività naturale culturale e turismo (Ob. Specifico 4.2) - Asse V Sviluppo Urbano (Ob. Specifico 5.2)
PSR 2007/2013 Asse I Misura 112-121-122-123-125-311-312-313-323
Leggi regionali di settore/Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE
MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 3
TITOLO Beni benìus
OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE
I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali/culturali)
STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)
Il territorio del BIM Taloro si caratterizza per la presenza di numerosi beni ambientali di alto pregio, e altrettanti beni culturali fortemente identitari. Considerata la vastità del territorio interessato, e la sua impervietà, la sua fruizione ne risulta purtroppo limitata. Al fine quindi di garantire un‟offerta territoriale di qualità, occorre programmare e realizzare specifici interventi di adeguamento dell‟infrastrutturazione leggera di supporto, sia materiale che tecnologica. Il contesto territoriale di riferimento è stato già oggetto di precedenti interventi di valorizzazione, che hanno riguardato in modo particolare i percorsi e la cartellonistica. Ad oggi è necessario intervenire su quanto già presente nel territorio, adeguando e ampliando la rete sentieristica, a garanzia dell‟interconnessione degli attrattori. Importantissimo a riguardo è lo sviluppo delle ITC (information and communication technology), il cui utilizzo, già ampiamente diffuso in altri contesti simili, consente di fornire validi servizi di fruizione a basso impatto ambientale. Un importante aspetto, segnalato anche dagli operatori locali, su cui ragionare in fase di programmazione, è la mancata gestione dell‟infrastrutturazione di supporto alla fruizione.
SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)
Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Altri soggetti (operatori economici, Ente Foreste, CAI, Comunità
Montane, GAL, etc.): compartecipazione Destinatari: Fruitori del territorio
RISULTATI ATTESI
c) facilitata fruizione del territorio d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali
CRONOPROGRAMMA
L‟intervento qui definito avrà inizio alla fine della prima annualità, dopo aver condiviso con gli operatori di settore il piano di interventi di infrastrutturazione leggera. Si stima una durata dell‟intervento di circa 2 anni (breve periodo).
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FONTI DI FINANZIAMENTO
POR FESR 2007/2013 Asse I Società dell‟informazione (Ob. Specifico 1.1) - Asse IV Ambiente, attrattività naturale culturale e turismo - Asse V Sviluppo Urbano (Ob. Specifico 5.2)
PSR 2007/2013 Asse III Misura 313-321
Leggi regionali di settore/Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE
MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 4
TITOLO Lo sviluppo per filo e per segno
OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE
I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro
STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)
Come ampiamente riportato nel corso del Piano, affinché la programmazione dello sviluppo locale possa raggiungere validi risultati, occorre in prima battuta assicurare fin dall‟inizio una politica di coinvolgimento tra i diversi attori locali. Tale modalità operativa rappresenta il filo conduttore del Piano Strategico e del futuro piano operativo. Durante l‟analisi di contesto sul campo si è partiti con la prima azione di animazione territoriale, a cui dovrà necessariamente seguire l‟organizzazione di tavoli di concertazione locale che coinvolgano attivamente i diversi attori locali, con differenti competenze e finalità. Attraverso la costruzione di un concreto sistema di relazioni intersettoriali e multilivello, sarà così possibile costruire un‟offerta del territorio integrata e di qualità, riconoscibile nel mercato.
Questa azione consentirà di rendere realmente operativa la rete territoriale creata e guidata dal BIM, cabina di regia e punto di riferimento per l‟intero territorio.
SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)
Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento
Destinatari: Attori locali pubblici e privati
RISULTATI ATTESI
d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM h) maggiore capacità di contrattazione degli operatori economici i) incremento delle vendite dei prodotti locali
CRONOPROGRAMMA
Considerata l‟importanza strategica, questa attività dovrà perdurare per tutto il ciclo di programmazione del BIM (breve e medio periodo), ovviamente con differenti intensità e modalità attuative.
FONTI DI FINANZIAMENTO
Da individuare nella fase operativa, sulla base delle singole azioni.
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MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 5
TITOLO ABC – Anche il BIM Comunica
OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE
I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale
II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni locali)
III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro
STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)
L‟analisi territoriale rileva la necessità di omogeneizzare l‟immagine del territorio valorizzando gli aspetti naturalistici, storici, culturali e dei servizi offerti, procedendo quindi con il rafforzamento dell‟immagine coordinata. A tal fine, per esprimere l'univocità del territorio, verrà messa in risalto l'identità visiva attraverso l‟implementazione di diverse strategie comunicative. Tramite un sistema integrato e partecipato di comunicazione (interno ed esterno) finalizzato a informare e coinvolgere, si andrà a strutturare l‟immagine di un‟offerta territoriale di qualità. Il messaggio trasmesso comunicherà un carattere fortemente identitario, capace di creare un senso di appartenenza che al contempo rafforza lo "spirito" stesso del territorio; così facendo ne sarà accresciuta sensibilmente l'attrattività, influenzando positivamente la potenziale nascita di iniziative imprenditoriali. Il sistema di comunicazione così creato sarà capace di trasmettere in maniera incisiva un messaggio forte e durevole nel tempo, calibrando poi operativamente modalità, obiettivi e azioni, utilizzando gli strumenti più idonei e innovativi, utili alla valorizzazione degli aspetti peculiari del territorio, ed elevandone quindi la qualità della fruizione. Al fine di raggiungere tutti gli obiettivi programmatici della comunicazione verranno realizzate innumerevoli azioni tra cui: press tour, workshops informativi/formativi, attività di ufficio stampa, etc.
SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)
Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Pubbliche amministrazioni: compartecipazione
Destinatari Popolazioni locali Turisti (di nazionalità italiana e straniera) Operatori di settore Operatori economici del BIM Media
RISULTATI ATTESI
a) formazione degli operatori economici sull'ottimizzazione della gestione d'impresa e dei processi di produzione, promozione e commercializzazione c) facilitata fruizione del territorio d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM h) maggiore capacità di contrattazione degli operatori economici i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali
CRONOPROGRAMMA
L‟intervento qui definito avrà inizio nella seconda parte della prima annualità successivamente alla condivisione del programma operativo e all‟individuazione delle specifiche opportunità di finanziamento, naturalmente verrà portato avanti in parallelo con le attività di promo-commercializzazione. Si stima una durata dell‟intervento continuativa per l‟intera programmazione (breve e medio periodo).
FONTI DI FINANZIAMENTO
PSR 2007/2013 Asse I Misura 133 Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE
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MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 6
TITOLO L’unione fa la forza
OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE
I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni
locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro
STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)
Anche il presente intervento, come il precedente, nasce da un‟esigenza di omogeneizzare l‟offerta territoriale attraverso una promozione unitaria, facilmente riconoscibile sui mercati. L‟analisi condotta riconosce l‟elevata qualità territoriale espressa in tutti i suoi elementi costitutivi (ambiente, vivibilità, storia, tradizioni, cultura e produzioni, dotazioni infrastrutturali esistenti); per questo si afferma l‟idea di un “prodotto territorio” che diviene “promotore e garante dei processi di sviluppo locale sostenibile”. Si intende pertanto agire su due differenti canali di intervento: promozione di iniziative rivolte ad “attrarre investimenti”,
evidenziando i fattori di vantaggio competitivo presenti sul territorio, e indicando possibili “generatori di attività ” per la nascita, lo sviluppo e/o la riconversione di attività imprenditoriali direttamente o indirettamente collegate allo sviluppo territoriale. attivazione di un‟azione di promo-commercializzazione del territorio
integrato, con particolare riferimento settoriale alla tipologia ricettiva dei comuni consorziati. Saranno necessariamente ricompresi i territori, l‟offerta enogastronomica, il turismo rurale/sostenibile e quello culturale, al fine di incrementare e attivare flussi turistici di qualità. Saranno individuati i differenti target cui rivolgere la promozione (turismo scolastico, turismo individuale - coppia/famiglia - turismo rurale/sostenibile intermediato), con ricadute nel breve e lungo periodo sull‟intero tessuto economico locale, rappresentato dalle varie iniziative programmatiche. Questo tipo di promozione partecipata aumenta sia la coscienza della propria collocazione tra operatori, sia in rapporto al mercato. Inoltre sarà stimolato il sistema delle imprese locali verso nuove e più adeguate forme di incoming, specie destagionalizzando l‟offerta turistica complessiva.
Al fine di raggiungere tutti gli obiettivi programmatici della promo-commercializzazione dovranno essere pianificate innumerevoli azioni, tra cui: educational tour e/o familiarization trip, workshops informativi/formativi, organizzazione di eventi tematici sulla „ruralità‟ e sul „vivere in campagna‟, attività di ufficio stampa, inserzioni pubblicitarie/redazionali, etc. In seguito alle attività di concertazione locale previste nella proposta progettuale n. 5 sarà inoltre possibile proporre la stipula di accordi promo-commerciali con diversi soggetti interlocutori esterni (ed esempio, vettori di trasporto, canali commerciali, azioni di co-marketing, etc.)
SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)
Attuatori: BIM Taloro: promozione/coordinamento Pubbliche amministrazioni: compartecipazione
Destinatari Turisti (di nazionalità italiana e straniera) Operatori economici del BIM Operatori di settore Potenziali investitori esterni (italiani e stranieri) Media
RISULTATI ATTESI
a)formazione degli operatori economici sull'ottimizzazione della gestione
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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d'impresa e dei processi di produzione, promozione e commercializzazione c) facilitata fruizione del territorio d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM h) maggiore capacità di contrattazione degli operatori economici i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali
CRONOPROGRAMMA
L‟intervento qui definito avrà inizio nella seconda parte della prima annualità, dopo che sarà condiviso un programma operativo, e individuate le potenziali opportunità di finanziamento. Verrà necessariamente portato avanti in parallelo con le attività di comunicazione precedentemente descritte. Si stima una durata dell‟intervento continuativa per l‟intera programmazione (breve e medio periodo).
FONTI DI FINANZIAMENTO
POR FESR 2007/2013 Asse IV Ambiente, attrattività naturale culturale e turismo (Ob. Specifico 4.2) - Asse VI Competitività (Ob. Specifico 6.3)
PSR 2007/2013 Asse I Misura 133
Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE
MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 7
TITOLO Conosciamo il BIM
OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE
II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro
STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)
L‟attività sul campo ha permesso di constatare una scarsa conoscenza dei servizi turistici, dei prodotti e dei produttori presenti nei comuni del BIM Taloro, e dello stesso territorio sia da parte della popolazione locale sia da parte degli operatori economici non direttamente legati al turismo. Nessuno meglio delle popolazioni locali può comunicare il territorio nel quale vivono e del quale sono elemento costitutivo. Al fine di superare questo importante deficit formativo/informativo, il piano prevede l‟organizzazione di un‟attività di marketing interno in favore dei soggetti sopra indicati. L‟attività di formazione/informazione avrà una valenza trasversale a tutti gli assi di sviluppo definiti nel PMSS. Le conoscenze trasmesse con le azioni di marketing interno permetteranno di fornire ai fruitori del territorio dettagliate informazioni su tutti gli attrattori del territorio (ambientali/culturali/produzioni locali) e sulle diverse modalità di fruizione (servizi e infrastrutturazione).
SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)
Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Società di formazione: esecuzione
Destinatari: Popolazione
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Associazioni Operatori economici non turistici
RISULTATI ATTESI
c) Facilitata fruizione del territorio e) Aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali g) Maggiore attrattività del BIM i) Incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali
CRONOPROGRAMMA
L‟attività di marketing interno prevista dovrà essere realizzata nel breve periodo, specificatamente nella seconda annualità, in quanto consecutiva alle attività di promozione. La sua durata è stimata in 12 mesi.
FONTI DI FINANZIAMENTO
POR FESR 2007/2013 Asse I Società dell‟informazione (Ob. Specifico 1.2)
Finanziamenti diretti UE
MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 8
TITOLO BIM Help desk
OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE
I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro
STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)
Durante l‟iniziale attività di animazione locale, gli operatori economici hanno manifestato con forza la necessità di un sostegno alle attività aziendali. A tal fine, il BIM Taloro, con l‟aiuto anche di specifiche professionalità esterne, fornirà un valido sostegno tecnico-operativo, assistendo direttamente gli operatori economici sulla base delle loro esigenze. Saranno garantiti i seguenti servizi: informazione sulla gestione di forme di finanziamento regionale,
nazionale, comunitario; incentivo e stimolo allo sviluppo economico locale (mercato del
lavoro, del credito, etc.); sviluppo di azioni che favoriscano l‟efficienza delle attività
imprenditoriali. Questa azione consentirà di rendere realmente operativa la rete territoriale creata e guidata dal BIM, cabina di regia e punto di riferimento per l‟intero territorio.
SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)
Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento/esecuzione Professionisti del settore: esecuzione
Destinatari: Operatori economici
RISULTATI ATTESI
d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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CRONOPROGRAMMA
Considerata la sua importanza strategica, anche questa attività dovrà perdurare per tutto il ciclo di programmazione del BIM (breve e medio periodo). Il suo inizio è previsto nella seconda metà della prima annualità, in seguito all‟organizzazione operativa dell‟attività.
FONTI DI FINANZIAMENTO
Da individuare nella fase operativa, sulla base delle singole azioni.
6.5 Fund Raising
Occorre ricordare che, a prescindere dalla qualità e quantità degli obiettivi fissati dal
Piano PMSS, la disponibilità di risorse finanziarie riveste nella sua fase operativa un aspetto di
primaria importanza: pianificare e programmare le risorse finanziarie atte a sostenere lo
sviluppo del territorio risulta pertanto elemento centrale per ogni disegno strategico di largo
respiro. E‟ pertanto indispensabile che tutti gli attori locali del BIM siano operativamente
coinvolti nella realizzazione delle progettualità qui condivise, anche al fine di comprendere quali
siano le risorse e gli strumenti realmente disponibili e quelli non. L‟implementazione dei progetti
previsti è infatti legata all‟investimento di risorse e strumenti, il cui utilizzo deve essere
pianificato e ottimizzato, al fine di evitare inefficienze e sprechi.
Considerato l‟attuale periodo di crisi, caratterizzato dalla scarsità di risorse tanto nel
settore privato quanto in quello pubblico, appare evidente come sia necessario e indispensabile
individuare gli strumenti finanziari a supporto del Piano. Nella parte operativa, una volta
definite nel dettaglio le azioni da implementare, verranno poi individuate per ciascuna di esse le
varie opportunità di copertura finanziaria.
Lo studio qui condotto ha quindi considerato in prima battuta i documenti utili con cui la
Regione Sardegna ha programmato tutte le risorse disponibili per il periodo 2007/2013:
POR FESR: nel Piano Operativo sono programmate le risorse del Fondo Europeo di
Sviluppo, e viene individuata la strategia di sviluppo per accrescere la competitività e
l‟attrattività del sistema produttivo, che fa leva sulla diffusione dell‟innovazione, la
valorizzazione delle risorse naturali e culturali e la riduzione della dipendenza energetica
dalle fonti tradizionali. Il Piano definisce sette Assi o Priorità di intervento, poi declinati
in obiettivi specifici e operativi:
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Tabella 60 - POR FESR 2007/2013
ASSI OBIETTIVI generali OBIETTIVI specifici
I - Società
dell‟informazione
Migliorare la qualità e l‟accessibilità
dei servizi offerti, attraverso l‟uso
delle tecnologie dell‟informazione e
della telecomunicazione
1.1 Rafforzare e innovare la rete dei servizi della pubblica amministrazione,
valorizzando la partecipazione di cittadini
e imprese
1.2 Promuovere e sviluppare la società dell‟informazione, con particolare
attenzione ad aspetti chiave per lo
sviluppo del territorio e della qualità di vita quali la sanità, l‟istruzione e la
promozione della cultura
II - Inclusione,
servizi sociali,
istruzione e
legalità
Migliorare la qualità e l‟accessibilità dei servizi alle fasce a rischio di esclusione sociale, l‟integrazione tra le istituzioni e le popolazioni locali e potenziare le dotazioni strumentali ed infrastrutturali per l‟apprendimento in un‟ottica di non discriminazione sociale, culturale ed economica
2.1 Garantire migliori condizioni di
sicurezza a cittadini e imprese
2.2 Migliorare la qualità delle strutture e
dei servizi alla popolazione, inclusa
l‟istruzione, con particolare attenzione alle pari opportunità e alle azioni di
antidiscriminazione
III – Energia
Promuovere le opportunità di sviluppo sostenibile attraverso l‟attivazione di filiere produttive collegate all‟aumento della quota di energia da fonti rinnovabili e al risparmio energetico
3.1 Promuovere l‟efficienza energetica e
la produzione di energia da FER
IV - Ambiente,
attrattività
naturale
culturale e
turismo
Promuovere un uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali e sostenere l‟attrattività e competitività del territorio valorizzando le risorse naturali e culturali per sviluppare il turismo sostenibile
4.1 Promuovere un uso sostenibile ed
efficiente delle risorse ambientali
4.2 Sviluppare un‟offerta turistica
sostenibile di elevata qualità, diversificata nel tempo e nello spazio, basata
sull‟attrattività del patrimonio naturale,
paesaggistico e culturale
V - Sviluppo
urbano
Promuovere l‟attrattività e la competitività del territorio regionale realizzando politiche di riqualificazione e livellamento degli squilibri territoriali, volti alla valorizzazione dell‟ambiente costruito e naturale e al miglioramento della qualità della vita delle aree urbane e delle zone territoriali svantaggiate
5.1 Promuovere la riqualificazione
integrata delle aree urbane migliorandone
le condizioni ambientali, sociali e produttive e rafforzandone la relazione
con il territorio
5.2 Promuovere lo sviluppo delle aree minori svantaggiate contrastando i
fenomeni di declino e potenziandone il
patrimonio storico/paesistico e produttivo
VI – Competitività
Promuovere la competitività del sistema produttivo regionale sostenendo la ricerca, il trasferimento tecnologico e la collaborazione tra i centri di ricerca, le università e le imprese e diffondere l‟innovazione tra le imprese ed agire attraverso progetti territoriali di filiera o distretto
6.1 Promuovere e valorizzare la ricerca e
l‟innovazione secondo una logica di rete e
attraverso la creazione di strumenti di interfaccia che favoriscano forme stabili
di
collaborazione, tra il sistema della ricerca
e quello delle imprese, finalizzate al trasferimento tecnologico e al sostegno
dei processi di innovazione.
6.2 Promuovere lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo
regionale attraverso la promozione e
diffusione di processi innovativi nelle
imprese, agendo anche attraverso progetti strategici territoriali e/o di filiera
6.3 Sviluppare l‟apertura internazionale
del sistema produttivo regionale e potenziare la capacità di
internazionalizzazione delle PMI
VII - Assistenza
tecnica
Supportare l‟azione amministrativa regionale e locale e gli altri soggetti coinvolti nella gestione, attuazione, controllo, monitoraggio e comunicazione del Programma
7.1 Rafforzare le competenze tecniche e
di governo e la trasparenza delle amministrazioni, enti ed organismi
coinvolti, al fine di migliorare l‟attuazione
del POR e di accrescerne la conoscenza da
parte del pubblico
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
-130-
POR FSE: nel Piano Operativo sono programmate le risorse del Fondo Sociale Europeo,
dedicate al rafforzamento della coesione economica e sociale migliorando le possibilità
di occupazione e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori
posti di lavoro. Il Piano definisce sei Assi o Priorità di intervento, poi declinati in obiettivi
specifici e azioni:
Tabella 61 - POR FSE 2007/2013
ASSI OBIETTIVI generali OBIETTIVI specifici
I – Adattabilità
Migliorare le competenze
professionali dei lavoratori,
ammodernare il sistema della
formazione professionale e
migliorare l‟organizzazione e la
qualità del lavoro.
a) Sviluppare sistemi di formazione
continua e sostenere l‟adattabilità dei lavoratori
b) Favorire l‟innovazione e la produttività
attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro
c) Sviluppare politiche e servizi per
l‟anticipazione e gestione dei
cambiamenti, promuovere la competitività e l‟imprenditorialità
II - Occupabilità
Migliorare l‟accesso all‟occupazione,
aumentare l‟efficienza e l‟efficacia
delle istituzioni del mercato del
lavoro, coordinare le politiche del
lavoro e promuovere opportunità
lavorative per disoccupati,
inoccupati e per i lavoratori
migranti.
d) Aumentare l‟efficienza, l‟efficacia, la
qualità e l‟inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro
e) Attuare politiche per il lavoro attive e
preventive con particolare attenzione
all‟integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all‟invecchiamento attivo, al
lavoro autonomo e all‟avvio di imprese
f) Migliorare l‟accesso delle donne
all‟occupazione e ridurre le disparità di
genere
III – Inclusione
sociale
Sviluppare percorsi integrati per
l‟inserimento e il reinserimento
lavorativo delle persone in stato di
svantaggio.
g) Sviluppare percorsi integrati e
migliorare il (re)inserimento lavorativo
dei soggetti svantaggiati per combattere
ogni forma di discriminazione nel
mercato del lavoro
IV - Capitale
umano
Riformare i sistemi dell‟istruzione,
formazione e lavoro, potenziando il
partenariato istituzionale del
sistema scolastico con altri sistemi,
diffondendo l‟uso delle tecnologie
dell‟informazione e della
comunicazione nel sistema
dell‟istruzione e della formazione.
h) Elaborazione e introduzione delle
riforme dei sistemi di istruzione,
formazione e lavoro per migliorarne
l‟integrazione e sviluppare l‟occupabilità,
con particolare attenzione
all‟orientamento
i) Aumentare la partecipazione alle
opportunità formative lungo tutto l‟arco
della vita e innalzare i livelli di
apprendimento e conoscenza
l) Creazione di reti tra università, centri
tecnologici di ricerca, mondo produttivo
e
istituzionale con particolare attenzione
alla promozione della ricerca e
dell‟innovazione
V - Trasnazionalità
e Interregionalità
Promuovere iniziative di
cooperazione transnazionale e
interregionale, che consentano lo
scambio di buone pratiche, anche
nel campo dei sistemi informativi
tecnologicamente avanzati.
m) Promuovere la realizzazione e lo
sviluppo di iniziative e di reti su base
interregionale e transnazionale, con
particolare attenzione allo scambio di
buone pratiche
VI – Assistenza
tecnica
Sostegno per l‟esecuzione del POR a
garanzia della corretta gestione
delle risorse finanziarie in termini di
efficienza ed efficacia
n) Migliorare l‟efficacia e l‟efficienza
della programmazione regionale
attraverso azioni e strumenti di supporto
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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PSR: il Programma di Sviluppo Rurale definisce le strategie, gli obiettivi e gli interventi
per il settore agricolo, agro-industriale e forestale e per lo sviluppo rurale dell‟Isola. Il
PSR Sardegna si articola in tre Assi strategici ed in un quarto Asse di natura metodologica
denominato LEADER.
Tabella 62 – PSR SARDEGNA 2007/2013
ASSI OBIETTIVI Misure
I
Miglioramento della
competitività del
settore agricolo e
forestale, sostenendo
la ristrutturazione, lo
sviluppo e
l‟innovazione
111 Azioni nel campo della formazione professionale e dell‟informazione
112 Insediamento di giovani agricoltori
113 Prepensionamento degli imprenditori e dei lavoratori agricoli
114 Ricorso ai servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e
forestali
121 Ammodernamento delle aziende agricole
122 Migliore valorizzazione economica delle foreste
123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali
124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie
nei settori agricolo e alimentare, nonché in quello forestale
125 Infrastruttura connessa allo sviluppo e all‟adeguamento
dell‟agricoltura e della silvicoltura
131 Rispetto dei requisiti prescritti dalla normativa comunitaria
132 Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare
133 Attività di informazione e promozione
II
Valorizzare l‟ambiente
e lo spazio naturale
sostenendo la gestione
del territorio
211 Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli
agricoltori delle zone montane
212 Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da
svantaggi naturali diverse dalle montane
214 Pagamenti Agroambientali
215 Pagamenti per il benessere degli animali
221 Imboschimento dei terreni agricoli
225 Pagamenti silvoambientali
226 Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi
227 Sostegno agli investimenti non produttivi
III
Miglioramento della
qualità della vita nelle
zone rurali e la
diversificazione delle
attività economiche
311 Diversificazione verso attività non agricole
312 Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese
313 Incentivazione di attività turistiche
321 Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale (Azione 5)
322 Sviluppo e rinnovamento dei villaggi
323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale
341 Acquisizione di competenze, animazione e attuazione
IV
Asse LEADER che attua
le misure dell'Asse 3
attraverso i Gruppi di
Azione Locale (GAL)
413 Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della
vita/diversificazione
421 Cooperazione transnazionale ed interterritoriale
431 Gestione dei GAL, acquisizione di competenze e animazione
V Assistenza Tecnica
Ulteriori opportunità di sostegno finanziario alla programmazione del PMSS del BIM Taloro
possono arrivare inoltre:
da leggi regionali di settore:
L.R. n. 6 del 15/03/2012, art. 4 comma 5 - Programma di sostegno e formazione per il
comparto ovicaprino finalizzato al controllo e al miglioramento della qualità del latte, a
favore di allevatori associati in Cooperative e O.P.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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L.R. n. 15 del 17/11/2010 - Disposizioni in materia di agricoltura
L.R. n. 1 del 14/05/2009, art. 4 c. 20 - Aiuti per migliorare la produzione e
incrementare la qualità delle carni bovine, mediante finanziamento per l’acquisto di
riproduttori maschi e femmine di qualità pregiata
L.R. n. 3 del 05/03/2008, art. 7 comma 11 - Aiuti per la partecipazione ai sistemi di
qualità alimentare delle PMI attive nella trasformazione e commercializzazione dei
prodotti agricoli
L.R. n. 12 del 02/05/2005, art. 10 – Fondo regionale per la Montagna
L.R. n. 9/2002 e artt. 36 e 37 della L.R. n. 5/2006 - Agevolazioni finanziarie a favore
delle piccole e medie imprese del settore commercio e dei centri commerciali naturali
Programma apistico regionale, ai sensi del Reg. (CE) n. 1234/2007 Parte II - Titolo I –
Capo IV – Sezione VI “Disposizioni speciali relative al settore dell’apicoltura”
L.R. n. 12 del 13/08/2001 - Incentivi alle imprese artigiane per le assunzioni di
apprendisti
L.R. n. 51 del 19/10/1993 - Provvidenze a favore dell'artigianato sardo
da leggi e programmi nazionali:
Programma nazionale di sostegno nel settore vitivinicolo
Decreto 08.01.2013 del Ministro per gli Affari Generali, il Turismo e lo Sport – Contributi
per le reti di impresa nel settore del Turismo
Legge 28 novembre 1965, n. 1369 (Legge Sabatini) - Agevolazioni per l'acquisto o il
leasing di nuove macchine utensili o di produzione nel settore agricolo
da iniziative e programmi finanziati direttamente dall’UE:
Programma di Cooperazione Transfrontaliera P.O. Italia-Francia Marittimo
Programma di Cooperazione Transnazionale MED
Programma di Cooperazione Interregionale INTERREG IVC
Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo (European Neighbourhood and Partnership
Instrument)
VII° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico
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Programma Cultura
Programma LIFE+
Programma Quadro per l‟Innovazione e la Competitività – CIP Eco Innovation
Programma ERASMUS per giovani imprenditori
Programma ISA (Interoperability Solutions for European Public Administrations)
Programma Al-Invest IV (internazionalizzazione delle PMI in America Latina)
Programma Gioventù in Azione
6.6 Cronoprogramma
Sulla base della pianificazione nel breve (0-3) e nel medio periodo (3-5), si è provveduto
a distribuire nel tempo le otto proposte progettuali. Il cronoprogramma sotto riportato è
ovviamente uno strumento indicativo ed esemplificativo, in quanto poi nella fase operativa
andranno condivisi priorità e costi con i diversi attori locali, affinché sia garantita la sostenibilità
economica.
Tabella 63 – Cronoprogramma
Macro proposta progettuale Annualità
I II III IV V
1 BIM Alta Formazione
2 Strutture di qualità
3 Beni benìus
4 Lo sviluppo per filo e per
segno
5 ABC - Anche il BIM Comunica
6 L‟unione fa la forza
7 Conosciamo il BIM
8 BIM Help Desk
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Conclusioni
Il Piano Marketing Strategico Sostenibile così definito rappresenta il nuovo strumento
programmatico per lo sviluppo territoriale del BIM Taloro.
L‟analisi condotta nel Piano ha permesso di definire una visione d‟insieme dell‟intero
ambito di riferimento, evidenziandone i diversi punti di forza e di debolezza, le criticità e le
opportunità, da cui ne consegue l‟obiettivo generale di “Costruire un sistema integrato BIM
Taloro in grado di soddisfare la domanda dei mercati attraverso la gestione sostenibile di
un'offerta di alta qualità marcatamente identitaria”.
Per conseguire tale ambizioso obiettivo, il Piano struttura un modello di governance
territoriale, con cui poter programmare e gestire in modo efficace i processi di sviluppo locale.
Tale modello non può prescindere dalla partecipazione attiva e fattiva dei soggetti
locali, come anche indicato dalla stessa Commissione Europea nelle proposte di regolamento sui
Fondi Strutturali per la prossima programmazione 2014-2020: “gli Stati membri devono
promuovere lo sviluppo di approcci locali e subregionali, in particolare attraverso iniziative di
sviluppo locale di tipo partecipativo, delegando la presa di decisioni e l'attuazione ad un
partenariato locale di attori pubblici, privati e della società civile. Lo sviluppo locale di tipo
partecipativo deve essere attuato nel contesto di un approccio strategico per garantire che la
definizione delle esigenze locali "dal basso" tenga conto delle priorità definite ad un livello più
alto” (Community Local Led Development - Allegato I, punto 3.3.2 del regolamento).
Le macroproposte progettuali presenti nel Piano Marketing, il cui presupposto è il ruolo
di promozione e coordinamento assunto dal BIM Taloro, costituiscono degli strumenti utili per il
raggiungimento dei diversi obiettivi specifici. Tali proposte andranno necessariamente condivise
con tutti i soggetti locali, e, sulla base delle varie esigenze e priorità, implementate in azioni
specifiche. Si andrà così a definire un valido piano operativo per la realizzazione degli interventi
e il raggiungimento dell‟obiettivo generale.
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Fonti documentali
Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sardegna, 2010
Piano di Gestione del SIC ITB022212 “Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei – Su
Sercone” e Piano di Gestione del SIC ITB021103 “Monti del Gennargentu”.
12° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna anno 2010 ARPAS - AGENZIA
REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE DELLA SARDEGNA.
Quaderni dell‟ambiente 1- VI Rapporto sulla Gestione dei Rifiuti in Provincia di Nuoro
2009 - 2010
Laore Sardegna – Servizio autorità di controllo elenco operatori inseriti nel sistema di
controllo Fiore Sardo DOP - dicembre 2012.
Analisi dei mercati lattiero-caseario, dell‟olio di oliva e del vino nella provincia di Nuoro,
2010.
ISTAT, Centro diffusione dati – Report sui PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ DOP,
IGP E STG – 2012.
Gervasio Antonelli- Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, “Marketing dei prodotti
agroalimentari tipici e di qualità”, 2011.
Presentazione Dati Economici 10° Giornata dell‟Economia – CCIAA di Nuoro, ASPEN
NUORO.
Confederazione Nazionale dell‟Artigianato e della Piccola Media Impresa, CNA -
Federazione Regionale della Sardegna “4° Rapporto - Osservatorio Congiunturale
sull‟Artigianato in Sardegna”- 2011.
Guida all‟Ospitalità della Provincia di Nuoro 2012 - Settore Sviluppo Economico.
Communication mix. Come comunica l‟impresa, Milano, Egea, 2007.
Elenco sui vincoli dei archeologici presenti nella Provincia di Nuoro
“Fattorie didattiche” e “Comunicazione ed educazione alimentare” LAORE - 'Unità
Operativa per la Valorizzazione delle Produzioni del Territorio.
UNWTO World Tourism Barometer, “Il Turismo nel Mondo e in Italia”, 2012
ENIT – Ente Nazionale per il Turismo – Indagine “Natale 2012” - L‟andamento del turismo
internazionale e le prospettive 2013.
ENIT - Ente Nazionale per il Turismo - Corporate Annual Report 2010.
Rapporti Congiunti Ambasciate/Consolati/ENIT 2013
ENIT - Corporate Annual Report 2010
Piano di Sviluppo Locale del Gal Distretto Rurale BMGS.
ANALISI TERRITORIALE DELL‟UNIONE COMUNI BARBAGIA – “Indagine di ricerca di mercato
finalizzata alla definizione della mappa delle opportunità imprenditoriali legate al
territorio dell‟Unione Comuni Barbagia a partire dall‟esito di una rilevazione dello stato
dell‟arte tecnico scientifico nell‟ambito dell‟economia ambientale, 2010.
Programma Operativo FESR Sardegna 2007/2013
PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO
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Programma Operativo FSE Sardegna 2007/2013
Programma di Sviluppo Rurale Sardegna 2007/2013
La Pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori – a cura di A. Tanese, E. Di
Filippo, R. Rennie. Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione
Pubblica. Rubbettino Editore – 2006
Siti web consultati:
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