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Piano Marketing Territoriale

Date post: 13-Aug-2015
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Piano strategico per lo sviluppo del turismo in provincia di Siracusa.Andrea Sangregorio.
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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa 1 ANDREA SANGREGORIO PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL TURISMO IN PROVINCIA DI SIRACUSA ANDREA SANGREGORIO
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Page 1: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL TURISMO

IN PROVINCIA DI SIRACUSA

ANDREA SANGREGORIO

Page 2: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

INDICE.

Premessa ………………………………………………………………………………………………….pag3

1. Analisi del mercato turistico ………………………………………………………………….…pag4

1.1 Analisi del mercato internazionale ………………………………………………………… pag 4

1.2 Analisi del mercato Nazionale ……………………………………………………………. Pag 6

1.3 Analisi del mercato regionale……………………………………………………………… Pag 10

2. Analisi dell’area di riferimento………………………………………………………………… pag 12

2.1 Analisi delle risorse del territorio …………………………………………………………. Pag 12

2.2 Analisi della rete infrastrutturale ………………………………………………………….. pag 15

2.3 Analisi del tessuto economico produttivo………………………………………………….. Pag17

2.4 Analisi della domanda turistica..……………………………………………………………pag 18

2.5 Analisi dell’offertaricettiva..……………………………………………………………….pag 22

3. Analisi dei Benchmark

3.1 Analisi del caso della provincia di Trento ...………………………………………………..pag 26

3.2 analisi del caso della Regione di LaRioja ………………………………………………… .pag 30

3.3 Analisi del caso della Provincia di Lecce ………………………………………………….pag 34

4. Posizionamento di mercato ……………………………………………………………………..pag 39

5. Ciclo di Vita del prodotto turistico della provincia di Siracusa ………………………………...pag 41

6. Analisi Swot …………………………………………………………………………………….pag 43

7. Portafoglio prodotti e Product Mix……………………………………………………………..pag 44

7.1 I prodotti turistici della Provincia………………………………………………………..…pag 44

7.1.1 Naturalistico…………………………………………………………………………..pag 44

7.1.2 Culturale, storico, architettonico…………………………………………………...…pag 47

7.1.3 Balneare…………………………………………………………………………… ....pag 51

7.1.4 Sport………………………………………………………………………………..….pag 52

7.1.5 Religioso……………………………………………………………………..…….… pag 53

7.1.6 Eventi……………………………………………………………………………..…. pag 55

7.2 Attrattività……………………………………………………………………………….….pag 55

7.3Competitività………………………………………………………………………………..pag 56

7.4 Products mix ………………………………………………………………………….. .….pag 57

8. Obiettivi, modello di sviluppo, strategia ……………………………………………………… ..pag 59

8.1Obiettivi Generali…………………………………………………………………………………pag 59

8.1.1 Obiettivi specifici…………………………………………………………………………… …pag 59

8.2 Modello di sviluppo………………………………………………………………………………pag 60

8.2.1 Strategia ……………………………………………………………………………………….. pag 60

8.2.1 Modello di governace …………………………………………………………………………..pag 61

9 Piano degli interventi e costo interventi ……………………………………………………………….pag61

10. Action Plan (diagramma di Grant)………………………………………………………… …… pag 66

Conclusioni ……………………………………………………………………………………………. pag 67

Ringraziamenti …………………………………………………………………………………………. pag 68

Bibliografia e sitografia ………………………………………………………………………………... pag 69

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

PREMESSA

Questo Piano di Marketing territoriale per la Provincia di Siracusa, nasce dal bisogno di dover coordinare il

settore turistico del Siracusano seguendo una linea strategica ben definita che, analizzando le caratteristiche,

le peculiarità e le risorse in genere della provincia tutta, punta allo sviluppo di un settore con enormi

potenzialità.

Il settore del turismo in Italia rappresenta il 10% del PIL nazionale, stime dell’UNTWO affermano che entro

il 2020 questo sarà il primo settore al mondo per Prodotto Interno Lordo.

Alla luce di ciò, l’esigenza di un piano strategico per il turismo è da ritenere necessaria soprattutto in un

periodo di forte difficoltà come questo in cui gli operatori locali, se non coordinati, rischiano di continuare

un gioco al massacro di concorrenza interna per dividersi la domanda presente. Il piano di marketing punta a

coordinare gli operatori, rendere efficiente la spesa e sfruttare a pieno il patrimonio che si ha a disposizione

al fine di aumentare la competitività turistica della provincia e di conseguenza i flussi turistici e quindi

l’incidenza del settore sull’economia del territorio.

Per quanto riguarda questo lavoro, al fine di ottenere un quadro turistico più completo possibile su tale

fenomeno, sugli impatti socio-economici da esso generati e sull’impatto strategico da porre in essere per la

provincia, occorre procedere ad un’analisi che parte dall’esame delle tendenze turistiche a livello nazionale e

internazionale, seguita dalla domanda e dall’offerta e dallo studio delle caratteristiche intrinseche della

Provincia alla luce della disponibilità dei dati forniti dall’amministrazione provinciale e dalla camera di

commercio.

Segue un’analisi dei casi di successo cui ispirarsi.

Il risultato del lavoro vuole essere quello di realizzare una matrice strategica su cuicatalizzare l’attenzione

degli operatori e far convergere le risorse economiche e imprenditoriali; in un quadro di politica economica

del territorio l’obiettivo è di aumentare i flussi e ridurre la stagionalità, sarebbe a dire aumentare le presenze

anche nei mesi dell’anno cosiddetti “di spalla”.

É stato realizzata un’indagine presso gli opinion leader, gli operatori, e la Pubblica amministrazione per

definire il ciclo di vita, individuare le potenzialità e le risorse, i prodotti turistici, le opportunità del settore

anche mediante un’analisi SWOT.

In fine si indicano le politiche e gli interventi da seguire per raggiungere gli obiettivi fissati.

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

1. ANALISI DEL MERCATO

A causa delle conseguenze della crisi finanziaria internazionale e la conseguente reazione sull’economia

reale dovuta anche alle politiche di austerità adottate da molti governi europei, è opportuno ripensare le

strategie e le politiche da implementare per favorire l’attrattività turistica della provincia di Siracusa. I

mercati cui la Provincia si rivolge o potrebbe rivolgersi sonodifferenti: turismo balneare, naturalistico,

enogastronomico (vinicolo nello specifico), culturale, eventi e folklore, e sportivo. Di seguito si

analizzeranno i trend del consumo turistico mondiale e nazionale per capire di quanto e se cresce il settore, e

in che modo si muovono i flussi turistici.

1.1 ANALISI DEL MERCATO INTERNAZIONALE

Gli andamenti turistici nel periodo 2008-2011 seguono sostanzialmente il trend positivo di lungo periodo,

salvo una flessione registrata in alcuni territori e in alcune tipologie di domanda a fronte di un generale

rallentamento, dovuto all’effetto negativo della crisi economica che investe quasi tutti i Paesi del Mondo. Si

rivelano inoltre condizionamenti esogeni dovuti ad esempio o alle crisi politiche istituzionaliche interessano

alcuni Paesi del Mediterraneo, o al terremoto in Giappone.

Tuttavia si può parlare di un mercato con una domanda che presenta un certo grado di anelasticità. In periodi

di crisi economica, infatti, quello turistico resiste più di altri settori. A sostegno di ciò l’Organizzazione

Mondiale del Turismo, con gli ultimi dati del 2011, rileva un aumento di arrivi internazionali pari al 4,6%

rispetto al 2010, che giungono così a quota 982 milioni.

Analizzando ancora i dati relativi agli arrivi internazionali per Continente, l'incremento maggiore riguarda

Europa (+6,7%) , Asia e Pacifico (+6,4%), segue l'America (+4,2%), mentre è rimasta pressoché stabile

l'Africa (+0,3%). Ha registrato invece una considerevole flessionenegativa, il Medio Oriente (-7,0%).

Tabella 1. Andamento dei flussi turistici internazionali

Arrivi turistici internazionali(in migliaia)

2010 2011 variazioni sul 2010

Aree %

Mondo 943.000 990.000 5,0

Europa 477.300 509.900 6,7

Asia e Pacifico 205.000 218.100 6,4

America 150.700 157.100 4,2

Africa 49.700 49.900 0,3

Medio Oriente 59.900 55.700 -7,0

Elaborazione propria su dati UNWTO

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ANDREA SANGREGORIO

Lo spostamento dei flussi dalle sponde sud e orientale del Mediterraneo verso altre destinazioni, è una delle

ragioni del buon risultato europeo, e delle economie avanzate in generale (+ 5%) rispetto alle economie

emergenti (+4,3%). Sarebbe la prima volta dal 1999 che i Paesi in via di sviluppo segnano risultati inferiori

in termini di percentuale su base annua rispetto a quelli più ricchi.

Tab. 2. Variazione degli arrivi internazionali dal 2009 al 2011.

ARRIVI DA TURISMO INTERNAZIONALE NEL MONDO 2009, 2010, 2011

Economie avanzate ed emergenti (in migliaia)

2009 2010 2011 Var % 10\09 Var % 11\10 Var % 11\09

Mondo 882 939 982 6,4% 4,6% 11,3%

Economie

avanzate

475 499 523 4,9 % 4,8% 10,1%

Economie

emergenti

407 440 459 8,2% 4,3% 12,8%

Elaborazione propria su fonte UNWTO

Nonostante ciò è prematuro parlare di inversione di tendenza dato che secondo le ultime stime dell’UNWTO

, 285 milioni di turisti hanno viaggiato tra gennaio e aprile del 2012 in tutto il mondo, il 5,4% in più rispetto

al 2012. Le destinazioni che presentano la maggior ripresa sono proprio quelle delle economie emergenti

come Asia e Africa in cui il turismo era stato penalizzato proprio dalle gravi crisi ambientalie politiche. E’ il

caso della Tunisia, ad esempio, e dell’Egitto, che tra Gennaioe Maggio ha registrato , rispettivamente,

incrementi del 48% e del 29 % rispetto al 2011. Anche il Giappone sembra riprendersi registrando un

aumento del 40,1 % di arrivi internazionali. La maggior parte degli spostamenti internazionali (outgoing) è

legati a forme di turismo balneare e culturale.

Con riferimento alla composizione della domanda si nota un aumento considerevoledegli over 65: “giovani

anziani”, un target disponibile a spendere e spostarsi anche al di fuori dei picchi stagionali.

In generale non si può più parlare della generica figura del turista ma è necessario qualificarla in

modo preciso individuando i vari target ognuno dei quali hanno logiche di mercato. Il cliente – turista

èpassato da un atteggiamento favorevole ai last minute ad uno piùfavorevole verso l’advanced booking,

efficacemente promossi dai tour operator edalle reti.

Si è verificato un forte incremento delle crociere, delle vacanze benessere, degli short break , e forme di

turismo che implicano un maggiore contatto con il territorio come il turismo naturalistico ed

enogastronomico.

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ANDREA SANGREGORIO

L’Eurozona, nonostante l’incertezza economica, ha registrato un aumento del 4% rispetto al 2011, a

conferma di quanto detto sopra sull’anelasticità della domanda del prodotto turistico rispetto al prezzo. Si

sono distinte alcune destinazioni dell’Europa centrale e orientale (+ 7,6%) , quali la Repubblica Ceca, la

Georgia, i Paesi Baltici, Polonia, Russia. L’Europa-mediterranea, che nel 2011 aveva registrato un ottimo

risultato (+7,7%), ha rallentato la corsa. Anche i paesi balcanici (Bosnia, Croazia, Montenegro, Macedonia,

Serbia) registrano un forte aumento degli arrivi internazionali.

L’aumento dei flussi nell’ultimo decennio è da attribuire al fatto che, sono comparse sul mercato

internazionale e nazionale nuove domande e conseguentemente nuove tipologie di prodotto come

conseguenza di nuovi stili di vita e livelli di consumo.Tuttavia restano ancora dominanti le destinazioni

tradizionali. I flussi in outgoing mostrano come le destinazioni preferite (divise per macroaree)

risaltano essere le località d’arte e le località balneari e lacuali, le località montane e collinari risultano

occupare una quota inferiore.

Grafico 1. Distribuzione delle presenze internazionali in outgoing per destinazioni divise in macroaree.

Elaborazione propria su dati UNTWO

1.2 ANALISI DEL MERCATO NAZIONALE

Per quel che concerne lo scenario nazionale, si evidenzia come, in seguito a gravi eventi internazionali

prodotti dal terrorismo e dalle guerre e da disastri naturali, si sia assistito a partire dal 2001, ad un’inversione

di tendenza rispetto al decennio precedente, con particolare riferimento al mutamento degli stili di fruizione

turistica conseguentemente alla struttura della spesa che è sempre più orientata alla qualitàed anchead una

maggiore consapevolezza del turista e attenzione alla questione ecologica.

I turisti in outgoin dall’Italia mettono al primo posto l’Egitto, al terzo il Brasile, al quarto la Germania. Il

primo posto dell’Egitto è dovuto alla capacità che hanno avuto i T.O di integrare il turismo balneare con

quelle estivo (offerta integrata Cairo e Sharm El Seik).

Per quanto riguarda la struttura del turismo italiano, dal lato dell’offerta, la capacità degli esercizi ricettivi

evidenzia una maggiore consistenza delle strutture complementari. Più precisamente, gli esercizi extra

alberghieri, categoria eterogenea (B&B, case vacanza, ostelli, campeggi ecc) sono oltre 102mila, mentre la

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Città d'arte località marine località lacuali località montane

località non classificate

località collinari

località termali

Presenze per macro aree nel mondo (dati in percentuale)

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ANDREA SANGREGORIO

presenza alberghiera si attesta a circa 27 mila unità.

Dal lato della domanda dei flussi turistici l’Italiachiude il 2011 con un aumento importante degli

arrivi(+5,7%) ma apre il 2012 con una lieve flessione (-0,2%), mentre i nostri più diretti competitori come la

Spagna che registra una discreta crescita (+ 2,4%) così come le destinazioni del Nord: Regno unito (+6%)

Francia (+ 6,1%) Germania (+9,5%).

Per quanto riguarda le presenze siamo in possesso dei dati aggregati del 2009 per il confronto con gli altri

Paesi della zona euro.

Grafico 2.Presenze di turisti residenti, non residenti e totali nei primi dieci paesi dell’UE anno 2009 (cifre in milioni)

Fonte Eurostat, elaborazione propria.

La tabella mostra come l’Italia per presenze è il primo paese dell’area euro, la classifica è differente però se

analizziamo i soli arrivi, accade infatti che la Francia registra il doppio dei visitatori rispetto l’Italia, questo

ha portato a ritenere la Francia il primo paese per movimenti turistici. Questo dato è dovuto al fatto che i

same-day visitor, gli escursionisti, in Francia nel 2009 sono stati 115 milionimentre in Italia 28.

Gli esercizi di ricezione turistica italiani, nell’ultimo decennio, hanno registrato una tendenza

complessivamente positiva. La lunga fase di crescita si interrompe nel 2007 seguita da una lenta diminuzione

delle presenze cui però si contrappone un aumento degli arrivi. In definitiva i dati ci suggeriscono che gli

andamenti delle presenze turistiche italiane tra il 2000 e il 2010 risultano discontinue.

La componente straniera è stata caratterizzata da un trend parzialmente simile a quello del

flusso relativo agli italiani, con un aumento delle presenze molto più accentuato di quello rilevato

per la componente domestica nel periodo 2005-2007 e, all’opposto, una caduta decisamente più

Italia SpagnaGerma

niaFrancia

Regno Unito

AustriaPaesi Bassi

Grecia Polonia Svezia

Presenze Totali 370,762 348,554 314,119 294,69 262,205 102,833 84,516 66,022 55,02 47,391

Presenze stranieri 159,494 200,552 54,097 98,705 79,921 72,225 25,014 46,677 9,609 11,318

Presenze residenti 211,269 148,003 260,007 195,984 182,284 30,609 59,503 19 45,411 36,073

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Presenze nei maggiori stati eruperi divisi per residenti e

stranieri.

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ANDREA SANGREGORIO

marcata nel biennio di crisi 2008-2009. Nel 2010 gli arrivi e le presenze di stranieri sono tornati

adaumentare, mentre quelli degli italiani sono risultati ancora in calo.

Tab 3. Arrivi e presenze di residenti e stranieri in Italia dal 2000 al 2010. (dati in migliaia)

Valori Assoluti

Italiani Stranieri Totale

Anno Arrivi Presenze P.M Arrivi Presenze Pm Arrivi Presenze P.M

2000 44.924 192528 4,42 35.107 140.357 4,00 80.032 338.885 4,23

2001 46.005 203.651 4,43 35.768 146.672 4,10 81.773 350.323 4,28

2002 45675 199.687 4,37 36.355 145.560 4,00 82.030 345.247 4,21

2003 47719 204.760 4,29 35.006 139.653 3,99 82.725 344.413 4,16

2004 49241 204.447 4,15 36.716 141.169 3,84 85.957 345.616 4,02

2005 50212 206.754 4,12 38.127 148.501 3,89 88.339 355.255 4,02

2006 51851 209.903 4,05 41.194 156.861 3,81 93.044 366.765 3,94

2007 53277 213.176 4,00 42.873 163.466 3,81 96.150 376.642 3,92

2008 53749 211.869 3,94 41.797 161.797 3,87 95.546 373.667 3,91

2009 54375 211.269 3,89 41.125 159.494 3,89 95.500 370.762 3,88

2010 52952 204.778 3,87 43.009 163.343 3,80 95.961 368.121 3,84

Elaborazione propria su dati Istat

Notiamo in particolare che la permanenza media degli italiani, in particolare, è costantemente in calo,

passando dal 4,42 del 2000 al 3,87 del 2010. Più contenuta è la variazione degli stranieri da 4,00 a 3,80.

Le nazionalità di provenienza dei turisti stranieri risulta essere composta per il 30% da Tedeschi, seguita da

Belgi, Britannici, Francesi e Statunitensi per il 6% ciascuno.

Per quanto riguarda la tipologia della struttura ricettiva di permanenza si registrano forti cali per le strutture

da 1 e 2 stelle e la marcata espansione nelle sistemazioni alberghiere di maggior lusso (5 e 4 stelle), con

incrementi del 63% per la componente straniera e del 45% circa di quella nazionale. Interessante è la forte

espansione delle presenze di italiani e stranieri negli alloggi agro-turistici (rispettivamente +134% e + 99,3%

tra il 2000 e il 2009).

Analizzando le regioni attraverso un confronto tra le presenze totali e la capacità ricettiva (numero posti

letto) si conferma la credenza generale che i flussi turistici sono maggiori quanto maggiore è l’offerta di posti

letto della regione.

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Grafico 3. Distribuzione delle Regioni e delle Provincie autonome per posti letto e numero esercizi (dati in centinaia di migliaia)

Elaborazione propria su dati ONT

Emerge la posizione della provincia di Bolzano che con la sua capacità ricettiva pari a 200 mila posti letto,

accoglie nel 2009 ben 28 milioni di presenze (Lombardia e Lazio con un numero di posti letto

rispettivamente di 334 mila e 300 mila accolgono circa gli stessi turisti).

In Italia sono presenti tanti tipi di turismo, ma il turismo d’arte e balneare vanno ancora per la maggiore. I

grandi cambiamenti negli ultimi anni hanno portato ad una diversa configurazione dei due comparti, alla

nascita di sottosegmenti e di nicchie e all’emergere di nuovi turismi; tuttavia mare (laghi) e arte

rappresentano ancora la quota di mercato prevalente, con un’incidenza rispettivamente superiore al 38,% e al

25%

Grafico 4- distribuzione delle presenze dei residenti e stranieri per macroaree turistiche.

Elaborazione propria su dati ONT (2012)

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località marine località non classificate

Città d'arte Località montane

Locaità Termali località lacuali località collinari

Presenze per macroaree in Italia (dati in percentuale)

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In fine i dati della Banca d’Italia ci indicano la spesa dei turisti stranieri nel 2009. I turisti stranieri mettono al

primo posto la spesa per il turismo culturale e le città d’arte, al secondo il mare, poi il lago e la montagna.

La spesa media procapite più alta è sempre quella della vacanza culturale che risulta pari a 110 euro.

Concludendo l’analisi nazionale possiamo dire che in Italia il turismo è il settore più produttivo del Paese.

Mercury ha stimato l’impatto del turismo sul Pil, considerando i consumi turistici in Italia sia di residenti sia

di stranieri nel 2010 in prezzi correnti, è pari al 10,4% del PIL.

1.3 ANALISI DEL MERCATO REGIONALE

Si potrebbe considerare il mezzogiorno d’Italia come la grande illusione del turismo del Bel Paese.

Da almeno mezzo secolo si propone lo sviluppo del turismo del sud Italia, ma senza essere mai riusciti ad

avviare un vero decollo. Tuttavia anche in questo momento è possibile valutare positivamente le

performance di regioni come la Sardegna, Calabria, Puglia, controbilanciati dall’andamento negativo di

Sicilia, e dalla Campania che sono quelle di dimensioni maggiori e che condizionano più il più il mercato. Il

gap è proprio il turismo straniero. La media delle altre regioni della nazione è compresa tra il 46% e 47%,

invece l’incidenza della clientela estera sul turismo meridionale è compresa tra il 27% e il 28%. Tra le dieci

province del meridione con maggiore percentuale di turisti stranieri figurano tre provincie siciliane.

Grafico 5. Provincie del Mezzogiorno con maggior numero di arrivi e presenze straniere.

Elaborazione propria su dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo.

Dai monitoraggi dell’assessorato regionale al turismo risulta che la Sicilia mantiene il suo appeal con gli

italiani. Secondo i dati della Banca d'Italia, la Sicilia soffre sul versante del mercato estero: rispetto al 2009

gli arrivi di stranieri sono calati del 9,4% e le presenze del 22%. Sono finiti anche i tempi in cui i migliori

acquirenti erano i forestieri, che nel 2010 hanno speso il 10% in meno rispetto al 2009. Spesa che cala di

oltre i129% rispetto al 2006. Tra i dati positivi emerge l'aumento delle strutture alberghiere del 3,2% e dei

relativi posti letto di oltre il 4%. Calano le strutture extralberghiere (- 20%) e i posti letto (- 11%).

Da lato dell’offerta, i bed and breakfast e le strutture complementari che rappresentano il 50% della

0

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Messina Palermo Napoli Sassari Siracusa Vibo Valentia

Caserta Salerno Olbia Tempio

Arrivi

Presenze

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ANDREA SANGREGORIO

ricettività extra alberghiera rimangono comunque un settore in forte espansione: dal 2005 all'anno scorso

sono cresciuti di quasi 187%. Nel 2011 le imprese attive nel settore della ricezione turistica sono 20.059 il

3,4% in più rispetto al 2010.

I dati del grafico in basso evidenziano che le provincie che presentano flussi turistici di maggiore

consistenza, sono le stesse che possiedono le porte d’accesso all’isola (aeroporti e porti).

Grafico 6- Arrivi e Presenze di italiani e stranieri nelle provincie siciliane nel 2011.

Elaborazione propria su dati Unioncamere.

Gli arrivi di stranieri in Sicilia in parte maggiore,per 84% ,provengonodall’Europa. I mercati

maggiori si confermano quello tedesco e francese. Il restante 16% arriva dal resto del mondo,

considerando che in questa percentuale bisogna l’11% del totale degli stranieri arriva dagli USA. I

dati dell’osservatorio turistico italiano dicono che questi visitatori sono attratti maggiormente dalle

città d’arte.

Grafico 7- Distribuzione degli arrivi stranieri in Sicilia per Paese di provenienza

Agrigento

Caltanissetta

Enna Catania Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani

Arrivi italiani 198285 56378 39919 488622 440756 557746 136923 216225 399148

Presenze italiani 844739 232268 87389 1159714 1626093 1998567 464729 731341 1450719

Arrivi straneri 175006 6313 19757 251838 453085 407751 61626 115302 186284

presenze stranieri 486333 24620 35814 755470 1919198 1540253 291596 364168 629678

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Elaborazione propria su dati Unioncamere.

2. ANALISI AREA DI RIFERIMENTO

Figura 1. Territorio della Provincia di Siracusa

La provincia si Siracusa.

Superficie 2.109 km²

Abitanti 404.271

Densità 191,69 ab./km²

Comuni 21

2.1- La provincia di Siracusa sita nell’estremo sud

della Sicilia è abitata da 404.271 persone, si estende per

una superficie di 2.109 km quadrati, confina a nord e

nord-ovest con la provincia di Catania, ad ovest con

la provincia di Ragusa, mentre ad est ed a sud è bagnata

rispettivamente dai mari Ionio e Mediterraneo.

l’enorme patrimonio culturale e naturale riconosciuto

anche dall’Unesco con la presenza di 3 siti (Pantalica e

Siracusa, il Barocco di Noto, e Palazzolo Acreide),

riserve naturali principali (Casa Grande del Cassibile,

Pantalica, Vendicari, Parco Nazionale degli Iblei).

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ANDREA SANGREGORIO

2.1- ANALISI DELLE RISORSE TERRITORIALI.

Il patrimonio storico\artistico\culturale, così come quello naturalistico\paesaggistico, o quello

enogastronomico risultano essere elevati sia quantitativamente sia qualitativamente. La provincia di Siracusa

vanta eccellenze ed enormi ricchezze in ognuno di questi ambiti.

Prodotti enogastronomici. C’è una fascia turistica che si muove esclusivamente per gustare i prodotti tipici

seguendo le Vie del vino e dell’Olio, ma in generale il prodotto enogastronomico da valore aggiunto alla

vacanza. I prodotti della tradizione siciliana sono ricercatissimi in tutto il mondo e la provincia si Siracusa tra

le sue specialità annovera :

Nero D’Avola (DOC) e la Mandorla di Avola e il Ciliegino(il Pomodoro di Pachino (I.G.P.)) sono i tre

prodotti che più di tutti rendono riconoscibile il territorio, a questi si devono aggiungere:

l 'Arancia Rossa di Sicilia (I.G.P),L'olio d'oliva Monti Iblei (D.O.P.), Il Caciocavallo ragusano (D.O.P.),Il

Limone di Siracusa, Vini a Denominazione di origine controllata (DOC):Eloro (Frappato, Pachino,

Pignatello, rosato e rosso),Moscato di Noto (liquoroso e spumante).Moscato di Siracusa.

Risorse naturalistiche. La provincia vanta un importante patrimonio naturalistico riconosciuto con la

presenza di diverse riserve naturali sulle quali è doveroso. La provincia vanta tra le poche riserve naturali al

mondo in cui è possibile trovare anche siti archeologici che ripercorrono migliaia di anni della storia

dell’uomo.

Tabella 4. Elenco delle Riserve naturali della Provincia di Siracusa.

Riverse Descrizione

Riserva naturale orientata

Pantalica, Valle dell'Anapo

e Torrente Cava

GrandePantalica

Un importante sito archeologico e naturale dotato di una necropoli con circa

cinquemila tombe a groticella risalenti a periodi differenti.

Riserva naturale orientata

Oasi Faunistica di

Vendicari

Parco naturale dal 1984 rappresenta la più importante zona umida della

Sicilia, il tratto di costa va da Eloro (antico sito archeologico greco) fino a

San Lorenzo, località balneare nel territorio di noto.

Area marina protetta del

Plemmirio

Un'antica isola con il Castello a propria guardia con un grande Porto

naturale scenario storico di battaglie navali, difatti non è raro ritrovare sul

fondale navi e reperti storici risalenti ad ogni epoca. Di interesse scientifico

sono il fondale marino, e le grotte scavate dal corso del tempo nella nuda

roccia bianca e calcarea

Riserva Naturale Fiume

Ciane e Saline di Siracusa

Istituita a tutela del papiro che cresce lungo il corso del fiume Ciane. Le

acque del fiume sono particolarmente fredde e molto limpide ed ospitano le

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

14

ANDREA SANGREGORIO

ultime specie di trote autoctone. Le saline, a breve distanza, sono formate da

un ambiente palustre ideale per l’attività dell’estrazione del sale.

Riserva naturale orientata

Pantani della Sicilia Sud-

Orientale

Riserva naturale orientata

Cavagrande del Cassibile,

Alla riserva si accede dall’alto di Avola Antica. Oltre al complesso di fiumi

e laghi nella natura incontaminata della riserva, sono presenti grotte(rifugi)

dei briganti, altre grotte risalenti all’età del bronzo e le necropoli (circa200

tombe). La riserva è il canyon più grande d’Europa.

La Riserva Naturale di

Villasmundo S. Alfio

Questa riserva è formata da due valli fluviali che sono separate da un

altopiano. Le due valli sono chiamate cave e sono quella del torrente

Belluzza e quella del torrente Cugno di Rio

La Riserva di Grotta

Monello

Questa grotta fu scoperta casualmente grazie al crollo del terreno che ne

ostruiva l’entrata. All’interno la grotta è caratterizzata per la presenza

massiccia di stalattiti e stalagmiti, principale motivo per il quale si è deciso a

favore della tutela.

La Riserva Naturale di

Grotta Palombara

Istituita nel 1998 al fine di tutelare una delle più importanti grotte di origine

carsica dell’intera Sicilia.

La riserva Naturale delle

Saline di Priolo

Questa riserva si estende per 50 ettari e si trova al centro di uno dei più vasti

poli petrolchimici d’Europa, una posizione abbastanza anomala ma che

rispecchia la volontà di salvare un territorio troppo maltrattato.

Patrimonio storico architettonico.

Il patrimonio storico, artistico della Provincia è ricco di elementi di rilevante importanza, prima tra

tutti sicuramente il Barocco di Noto e i resti della polis greca a Siracusa. Di seguito sono elencati gli

elementi del patrimonio architettonico di maggior rilievo.

Tabella 5. Elenco dei siti di interesse storico artistico di maggior rilievo

Nome Descrizione

I Siti UNESCO Il patrimonio storico e archeologico della provincia di Siracusa è stato

riconosciuto dall’Unesco con l’istituzione di tre siti patrimoni

dell’umanità: La già citata Pantalica e la città di Siracusa, Noto città

Barocca, e Palazzolo Acreide, ricca di elementi storici a artistici.

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

15

ANDREA SANGREGORIO

Castello Maniace Il Castello di Federico II a Siracusa, poi detto Maniace, viene costruito fra

il 1232 e 1240

Catacombe cristiane A Siracusa ci sono tre gruppi di catacombe: quelle di santa Lucia (II secolo

d.C.), le catacombe di Vigna Cassia e del Bambino Gesù(III secolo d.C.) e

le catacombe di san Giovanni, la loro realizzazione risale al IV secolo

(dopo l’editto di Costantino

Palazzo Ducezio Palazzo nobiliare, nel cuore del barocco netino. Il palazzo Ducezio, sede

del Municipio è stato realizzato intorno al 1760. Il salone denominato Sala

degli Specchi, a pianta ovale, fu arricchito di stucchi ed ori di stile Luigi

XV e di sontuose specchiere alla fine del XIX secolo.

Porta Reale Eretta in onore di re Ferdinando II di Borbone, una porta che segna

l'ingresso della città di Noto.

Palazzo Nicolaci di

Villadorata

Palazzo in stile puramente barocco e con circa 90 stanze, su progetto

attribuito a Rosario Gagliardi, risale ai primi decenni del 1700.

Eremo S. Corrado fuori le

Mura

La suggestiva grotta in stile barocco che ospitò S.Corrado, amato e

venerato santo del popolo netino.

Tonnara e Torre Sveva di

Vendicari

Site nell'oasi faunistica e naturale di Vendicari, sono costruzioni del

periodo bizantino a difesa del porto.

Tonnara e borgo marinaro

(Marzamemi)

Un caratteristico set cinematografico in formato borgo nobiliare.

Castello Fortezza Carlo V fortezza costruita sull'Isola Capo Passero

Ponte S'Alfano (Canicattini

Bagni)

Costruzione settecentesca ad una sola arcata realizzata sfruttando la pietra

locale.

Il Parco Archeologico della

Neapolis(dal greco "nuova

città ").

Ospita la maggior parte dei monumenti classici della Siracusa greca e

romana. la "Basilica di S. Nicolò dei Cordari" (XI secolo d.c.),;

'"Anfiteatro Romano" (II-IV secolo d.c '"Ara di Ierone II" (III secolo

a.c.);"Teatro Greco" (V secolo a.c.) che è il più grande teatro della Sicilia

ed uno dei maggiori dell'intero mondo greco.Legrotte detta "Orecchio di

Dionigi", che costituisce la maggiore attrazione, assieme al teatro greco,

per i turisti che visitano Siracusa.

Il Seppellimento di Santa

Lucia

Un dipinto di Caravaggio, ad olio su tela (408 x 300 cm), realizzato nel

1608.

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

16

ANDREA SANGREGORIO

Al patrimonio culturale vanno aggiunte le rappresentazioni classiche all’Antico Teatro Greco di

Siracusa che rappresentano un’attrazione caratterizzante della cultura e della storia della Provincia,

non a caso Siracusa ospita l’Istituto Nazionale del Dramma Antico.

La costa e il mare.

La stagionalità del turismo dimostra che la maggiore attrazione della provincia risulta essere ancora il mare,

soprattutto dove ci sono i servizi di depurazione. La provincia di Siracusa è dotata di decine di chilometri di

spiaggia sabbiosa, interrotta da scogliere, queste spiagge hanno più volte vinto il premio delle 5 vele di

Legambiente e del Touring Club.

Le principali zone balneari (Noto, Avola, Portopalo, Fontane Bianche, Arenella, Marzamemi, Brucoli,

Agnone Bagni, San Lorenzo)

Itinerari religiosi. Il turismo religioso risulta essere una risorsa da valorizzare, gli elementi più importanti

sono:

Il Santuario della madonna delle lacrime a Siracusa.

L’itinerario delle chiese rupestri.

La via di San Paolo

2.2- ANALISI DELLA RETE INFRASTRUTTURALE PRESENTE E FUTURA

Qualsiasi attore della scena economica concorda sul fatto che la dotazione di infrastrutture di un territorio è

cruciale per la competitività e lo sviluppo dello stesso. Nel 2011 lo indice generale delle infrastrutture della

provincia di Siracusa risulta di 91,1, quindi tra i più elevati della regione, con il 98,4 della provincia di

Messina, il 97,8 quella di Palermo. Inoltre l’indice siracusano risulta nettamente superiore a quello medio

regionale 82,6 anche se ancora inferiore a quello nazionale di 100. Se scindiamo le infrastrutture in

infrastrutture sociali e infrastrutture economiche (strade, ferrovie, porti, aeroporti,) la provincia di Siracusa

ha un indice di infrastrutture economiche di 104, 3 superiore alla media nazionale 100.

La provincia è ben collegata con il resto della Sicilia e con lo snodo centrale dell’aeroporto internazionale di

Catania. La provincia è servita dalle autostrade NSA339 Catania-Siracusa e A18 Siracusa-Gela, e da strade

statali, anche la linea ferroviaria è funzionante e collega il capoluogo di provincia con tutta la zona sud,

Siracusa e Catania sono collegate da un doppio binario.

Tutti i collegamenti consentono di raggiungere da qualsiasi comune dalla provincia il capoluogo in meno di

20 minuti sia con mezzo proprio sia con i mezzi pubblici.

Dal capoluogo di Provincia (Siracusa) sono velocemente raggiungibili:

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ANDREA SANGREGORIO

Figura 2. Collegamenti Provincia di Siracusa nella regione Sicilia

Catania in 45 minuti

Palermo in 2, 40 ore

Taormina in 85 minuti

Ragusa in 80 minuti

Messina in 120 minuti

Nella provincia non sono

presenti aeroporti civili, ma

solo l'aeroporto militare di

Sigonella che si trova sul

territorio di Lentini.

L'idroscalo di Siracusa al

momento non ha movimenti

degni di nota. A circa 5 km dal capoluogo si trova un'aviosuperficie con pista in asfalto di 500 metri..

Il capoluogo di provincia è ben collegato con il resto della regione e con l’aeroporto tramite i mezzi

pubblici.

Problematiche infrastrutturali del sistema ferroviario

– Gli itinerari nazionali (ME-PA, ME-CT-SR-Gela) sono considerati abilitati al transito

dei carri combinati.Tuttavia negli ultimi anni si sta assistendo ad un continuo ridimensionamento delle corse

ferroviarie che collegano Siracusa con il Nord e Centro Italia.

Problematiche infrastrutturali del sistema aeroportuale

- La Regione, nonostante la sua posizione strategica baricentrica nel Mediterraneo,non viene considerata

come dovrebbe nelle rotte sia delle compagnie nazionali siadi quelle estere.

- Catania Fontanarossa risulta lo scalo con la maggiore movimentazione di merci, eper il quale il trend di

crescita è più marcato e costante.

- L’aeroporto di Trapani risulta essere troppo distante (3 ore e 35 minuti in macchina) per sostituire quello di

Catania sebbene questo risulti talmente saturo da ritenere necessario l’apertura di un altro punto d’accesso

aereo. Una soluzione potrebbe e dovrebbe essere l’apertura dell’aeroporto di Comiso che permetterebbe

l’ingresso di compagnie low-cost tra i vettori che operano nella Sicilia orientale.

2.3- ANALISI TESSUTO ECONOMICO PRODUTTIVO( IMPRESE)

L’attuale congiuntura nazionale e internazione presenta ormai dal 2008 uno scenario di crisi che ha permeato

l’Italia con quasi due anni di ritardo. Gli ultimi anni hanno visto esplodere la crisi nel nostro paese

determinando una caduta del Pil, laperdita di numerosi posti di lavoro, la chiusura delle imprese piccole e

medie.

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ANDREA SANGREGORIO

La provincia di Siracusa per l’anno 2011 mostra un saldo relativo alla natamortaltà positivo , pari a 211. Il

totale delle imprese registrate risulta quindi di 37 001. Il trend dell’evoluzione delle aziende registrate nei

settori dal 2009 al 2011 è il seguente:

Tabella 6. Demografia delle imprese della provincia dal 2009 al 2011

Attività per settore Anni

2009 2010 2011

Agricole 7978 7805 7611

Ricettive (alberghiere) 136 150 159

Estrazione 35 35 36

Industria 2695 2721 2716

Energia e ambiente 100 115 140

Costruzioni 4439 4514 4539

Trasporti 712 716 729

Ristorazione 1597 1639 1721

Servizi 12822 13404 13808

Totale 36243 36780 37001

Elaborazione propria su dati camera di commercio Siracusa.

Nel totale le imprese artigiane rappresentano il 18,6 % del tessuto economico siracusano, quota che

nell’ultimo triennio risulta in calo. Rispetto alla ripartizione settoriale, le imprese artigiane della

provincia di Siracusa operano principalmente nel settore delle costruzioni, del manifatturiero e dei

servizi, in linea con le tendenze nazionali.

Una percentuale importante del numero delle imprese è rappresentato dall’agricoltura, settore che è

maggiormente presente nei comuni del sud e delle zone montane della provincia. Tuttavia l’impatto

economico del settore risulta essere basso, e il trend della natimortalità di imprese degli ultimi anni

è negativo.

Interessante è il dato della produzione energetica. In provincia di Siracusa si produce circa il 10%

dell’energia Siciliana, la maggior parte della produzione da energie rinnovabili viene dall’eolico.

Settore importante del tessuto economico della provincia è il commercio. Nonostante il livello dei

consumi in provincia non sia calato nel periodo precrisi ( il reddito medio delle famiglie della

provincia dal 2004 al 2010 è cresciuto del 10%) , il numero di imprese nel settore del commercio è

diminuito. Questo può essere dovuto all’aumento delle aree commerciali e alla nascita di grandi

centri commerciali e outlet nei principali comuni della Provincia. Il trend negativo della

natimortalità delle imprese commerciali continua a mantenersi tale negli ultimi anni a causa del calo

Page 19: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

19

ANDREA SANGREGORIO

dei consumi dovuto ala crisi economica.

Il settore più importante dal punto di vista economico, in relazione al numero di imprese, è senza

dubbio quello industriale. Al comparto petrolchimico della provincia è attribuita la fetta più grossa

di esportazioni che riguardano derivati del petrolio, idrocarburi, prodotti chimici. È interessante

vedere come dal 2010 al 2011 le esportazioni del settore siano aumentati. Mentre i prodotti agricoli

subiscono una flessione negativa del 21% i prodotti derivanti da raffinazione ne subiscono una

positiva del 19%, così come i prodotti chimici quali fertilizzanti e plastiche, nel 2011registrano un

aumento del 10% rispetto al 2010.

Facendo riferimento al valore aggiunto dei diversi settori dell’economia, si conferma la struttura

economica locale essere trainata dai servizi (75%), cui seguono industria (19%) e l’agricoltura (5,8).

Il prodotto interno lordo provinciale si attesta a 7.523,9 milioni di euro, pari all’8,48% del valore

regionale.

2.4ANALISI DELLA DOMANDA

Al fine di analizzare le caratteristiche della domanda nella provincia di Siracusa si vuole delineare un quadro

di flussi turistici analizzandone l’evoluzione dal 2004 al 2011 confrontandola con l’evoluzione italiana e

siciliana. Attenzione particolare è data a quanto avviene al livello di arrivi (numero clientiospitata negli

esercizi alberghieri) e presenze ( numerodi notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi ) sia per quanto

riguarda i turisti italiani che per quelli stranieri. Un indice dello stato di salute del turismo siracusano è

rappresentato dall’andamento del numero degli arrivi e presenze nella provincia di Siracusa, confrontata con

i dati siciliani e italiani dal 2004 ad oggi, si nota che il trend degli arrivi è in linea con quello dell’Italia e

della Sicilia, ovvero si registra un calo.

Nel 1995, la quota di mercato del turismo siracusano, misurata in termini di presenze, era pari al 7,7% del

totale della Sicilia, nel 2006 questa quota era cresciuta al 10,4%, nel 2010 scende di nuovo all’8%.

Dai dati perfettamente visibile l’effetto negativo della recessione che ha coinvolto tutto il turismo italiano. La

flessione negli arrivi e nelle presenze si registra già dal 2007 con una flessione degli arrivi totali rispetto al

2006 del 19% per quanto riguarda gli italiani e del 7%pergli stranieri. La contrazione segue fino al 2009

dopo di che inizia la ripresa. La dinamica segue sostanzialmente quella Siciliana e italiana. I dati

dell’evoluzione della permanenza media ci indicano che la Provincia ha degli andamenti meno omogenei

rispetto alla Regione Sicilia e al’Italia. Ciò può essere sicuramente attribuito alla bontà del confronto

statistico dato che su un campione più piccolo, come è la Provincia rispetto alla regione e alla Nazione tutta,

le variazioni hanno un impatto relativo maggiore.

Page 20: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

20

ANDREA SANGREGORIO

Tabella 7- arrivi totali in Italia, Sicilia e Siracusa dal 2004 al 2011.

Elaborazione propria su dati Camera di Commercio Siracusa.

Grafico 7- Confronto permanenza media tra Provincia di Siracusa, Sicilia, Italia.

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali.

Il Grafico 6- indica le presenze e gli arrivi totali di italiani e stranieri in provincia nel 2011

Elaborazione propria su dati Camera di Commercio Siracusa

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Permanenza media Provincia Siracusa

3,45 3,4 3,35 3,29 3,2 3,26 3,32 2,82 3,61 3,65 3,9 3,31

Permanza media sicilia 3,38 3,33 3,83 3,27 3,22 3,14 3,2 3,19 3,14 3,26 3,27 3,3

permanenza media italia 4,23 4,28 4,21 4,16 4,02 4,02 3,94 3,92 3,91 3,88 3,84 3,8

00,5

11,5

22,5

33,5

44,5

Confronto permanenza media

216731115023

331068

731.155

363869

1095024

0

200000

400000

600000

800000

1000000

1200000

Italiani Stranieri Totale

Arrivi Presenze

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

ITALIA 85.956.568 72165523 76033395 78051422 77164740 76330778 79374146 81.243.497

SICILIA 4.270.744 3.788.652 4008368 3996705 3667805 3541810 3467843 4.210.964

SIRACUSA 340640 340890 328144 331987 270.316 243272 3311759 331068

Page 21: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

Dai dati si evince pure che permane la predominanza delle attività alberghiere sulle nascenti attività extra

alberghiere che registrano un forte trend di crescita negli ultimi anni. I flussi turistici negli esercizi

alberghieri si concentrano nelle strutture alberghiere in particolare negli alberghi a quattro stelle e in quelli a

tre stelle. I dati forniti dall’ufficio al turismo della Provincia Regionale di Siracusa, ci suggeriscono che le

strutture alberghiere, in particolar modo quelle di fasci più alta, sono preferite dai turisti stranieri mentre gli

italiani preferiscono spendere meno e optare per alberghi di fascia più bassa o strutture ricettive

complementari. Questo può indicare che rispetto alle altre destinazioni europee,la Provincia di Siracusa,

risulta essere più economica per gli standard dei turisti stranieri.

Nelle tabelle successive si troveranno gli arrivi e le presenze degli esercizi alberghieri e complementari.

Tabella 8- indica gli arrivi e le presenze di italiani per categoria di esercizio alberghiero

Cinque Stelle lusso

e cinque Stelle

Quattro Stelle Tre Stelle Due Stelle Una Stella Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presene Totale Arrivi Totale Presenze

17.245 39.014 75.486 253.128 76.970 258.748 5.380 15.924 1.225 4.167 178.980 594.491

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali

La tabella 9- indica arrivi e presenze di italiani per categoria di esercizio complementare

Alloggi in Affitto gestiti in

forma imprenditoriale

Alloggi Agroturistici Ostelli Gioventù Case per

ferie

B&B Totale Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presen

e

Arrivi Presenz

e

Arrivi Presenz

e

Arrivi Prese

nze

Arrivi Presenz

e

12.191

43.161

6.505

40.786

8.914

23.610

683

1.408

855

2.068

37065

136664

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali

Tabella 10- Arrivi e presenze di turisti stranieri per categoria di esercizio alberghiero

Cinque stelle lusso Quattro Stelle Tre Stelle Due Stelle Una Stella Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenz Arrivi Presenz Arrivi Presenze Arrivi presenze

30.582 78932 129206 420965 103282 346439 1357 4660 4325 36581 276101 908209

Page 22: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali

Tabella 11- Arrivi e presenze di turisti stranieri per categoria di esercizio complementare

Alloggi in Affitto gestiti

in forma

imprenditoriale

Alloggi

Agroturistici

Ostelli Gioventù Case per

ferie

B&B Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenz Arrivi Presenz

10.835 52982 13981 40686 2696 5235 1901 4839 12002 36199 54967 186686

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali

L’analisi dei dati relativa ad arrivi e presenze negli esercizi ricettivi divisi per tipologia (alberghieri ed extra-

alberghieri) e per paese di provenienza mostra la maggior presenza di turisti italiani il 64% degli arrivi e il

67% delle presenze. I flussi dall’estero riguardano principalmente paesi dell’unione europea (Germania 13%

e Francia 25 % degli arrivi stranieri ).

La tabella 12 - arrivi e presenze di stranieri per Nazionalità

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali.

Francia

Germania

Austria

Belgio

Norvegia

Paesi Bassi

Polonia

UK

Russia

Spagna

Svizzera

Malta

Altri Paesi Europeri

Canada

USA

Brasile

Argentina

Giappone

Australia

Altri Dal Mondo

0 20000 40000 60000 80000 100000

Presenze

Arrivi

Page 23: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

La vocazione balneare del sistema turistico locale si evince in modo chiaro dai dati relativi ai flussi turistici

mensili caratterizzati dall’elevata stagionalità.

Grafico 8- Presenzedi turisti italiani e Stranieri nei mesi dell’anno 2011.

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali.

Lo studio della stagionalità mostra che soprattutto verso gli italiani, ilsette turistico principale risulta essere

quello balneare.

La presenza di grandi strutture alberghiere con enormi costi di gestione e la stagionalità del turismo fanno

intendere che la politica nel settore deve puntare ad un aumento delle strutture di piccole dimensioni con

costi di gestione molto inferiori e alla destagionalizzazione del turismo.

2.5- ANALISI OFFERTA DI RIFERIMENTO

Al fine di comprendere le attuali potenzialità del sistema turistico della provincia di Siracusa, al fine di

valutarne anche le opzioni più rivelanti per incrementare l’attrattività e la competitività rispetto ai principali

competitors nazionali ed esteri, in questa sezione si analizza nel dettaglio l’offerta ricettiva provinciale, con

riferimento particolare alle categorie di esercizi presenti nel territorio sia alberghieri sia extra-alberghieri e

sia alloggi privati in affitto (campeggi, , ostelli della gioventù, alloggi gestiti in forma imprenditoriale,

alloggi agro-turistici e sviluppo rurale, case per ferie ), in fine si calcolano i posti letto totali della provincia

anche questi divi per categoria.

I dati Relativi al 2011 indicano la presenza di 499 attività ricettive per un totale di 17829 posti letto, di cu il

60 % sono esercizi alberghieri, il 31% esercizi extra alberghieri, il restante 9% sono alloggi privati in affitto

(B&B).

La struttura dell’industria turistica siracusana conferma un carattere duale con la prevalenza, in valore

0

50000

100000

150000

200000

250000

Italiani Stranieri

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

assoluto, delle strutture ricettive complementari e la maggiore capacità ricettiva delle strutture alberghiere.

Parte della concentrazione dei posti letto nelle strutture ricettive alberghiere si deve all’integrazione di queste

strutture nelle filiere organizzate dell’industria turistica

Approfondiamo l’analisi della composizione dell’offerta ricettiva alberghiera e complementare suddividendo

ogni categoria per tipo di attività ricettiva.

Tabella 12- Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera per categoria (dati 2011).

Cinque

stelle

Quattro

stelle

Tre stelle Due stelle Una stella Residenze

turistiche

alberghiere

Totale

Esercizi 4 32 49 16 12 15 128

Posti letto 827 5257 2433 409 307 539 10.772

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.

Tabella 13- Composizione offerta ricettiva extra-alberghiera per categoria (2011)

Campeggi Alloggi in affitto

gestiti in forma

imprenditoriale

Alloggi

agro-

turistici

Ostelli per

la gioventù

Case per

ferie

B&B Totale

n. Esercizi 13 58 69 3 3 225 371

Posti letto 3006 889 1428 198 108 1428 7069

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.

GRAFICO 9. Distribuzione dell’offerta ricettiva per numero di posti letto per categoria(alberghiero, complementari, alloggi in

affitto)

Es. Alberghieri

60%

Es. Complemetari32%

Alloggi in affitto8%

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.

Grafico 10. Distribuzione dell’offerta ricettiva per numero di esercizi per ogni categoria (alberghiero, complementari, alloggi in

affitto).

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.

Grafico 11 – Distribuzione dell’offerta ricettiva della provincia di Siracusa per categoria di esercizi (2011 dati in percentuale)

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.

Alberghieri26%

Esercizi Complementari

29%

Alloggi in Affitto45%

5 Stelle Lusso1%

4 stelle6% 3 stelle

10% 2 Stelle3%

1 Stella2%

Residence turistico

alberghiero3%

Campeggi3%

Alloggi turistici gestiti in forma

imprenditoriale12%

Alloggi agroturistici14%

Ostelli per la gioventù0%

Case per ferie1%

B&B45%

Page 26: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

26

ANDREA SANGREGORIO

Grafico 12. Distribuzione dei posti letto della Provincia si Siracusa per categoria di esercizi (2011)

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.

Analizzando i dati e osservandone l’evoluzione nel tempo vediamo che i posti letto alberghieri ed

extralberghieri erano aumentati dagli 8539 del 1995 ai 14118 del 2006 ai 17829 del 2011. Il progresso è stato

ancora più marcato nelle attività alberghiere, quelle con il maggior valore aggiunto, dove i posti letto nello

stesso periodo sono cresciuti da 4816 del 1995 all’8559 nel 2006 a 10772 nel 2011.

5 Stelle Lusso5%

4 stelle29%

3 stelle19%

2 Stelle2%

1 Stella2%

Residence turistico alberghiero

3%

Campeggi17%

Alloggi turistici gestiti in forma

imprenditoriale5%

Alloggi agroturistici8%

Ostelli per la gioventù

1%

Case per ferie1%

B&B8%

Page 27: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

27

ANDREA SANGREGORIO

3 ANALISI DEI BENCHMARK

3.1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Figura 3. Posizionamento provincia autonoma di Trento

Superficie 6 212 km²

Densità 85,56 ab./km²

Comuni 217 comuni

Abitanti 531 510 (31-07-2011)

Agli inizi degli anni 2000 il Trentino pur essendo già una

destinazione turistica di alto livello per quanto riguarda gli sport

invernali, presentava flussi stagionalizzati, una stagione turistica

troppo breve e una presenza sempre minore di giovani.. Anche in

trentino gli attori della scena turistica erano disorganizzati, e non

collaboravano , la concorrenza interna tra le strutture alberghiere

era marcata e portava a compete sul prezzo. La qualità dei servizi di trasporto interno era bassa, a causa della

congestione urbana e assenza di parcheggi. I prodotti turistici erano poco caratterizzanti e l’offerta di questi

era disomogenea. In definitiva non riusciva a sfruttare al meglio le potenzialità pur avendo:

- una dotazione vastissima di risorse potenzialmente turistiche: le Dolomiti, il Garda, un clima estremamente

favorevole con giornate di sole anche in inverno.

- eventi con discreta capacità attrattiva

- prodotti enogastronomici eccellenti e caratterizzanti.

Non molto differente è la situazione attuale della provincia di Siracusa, con una stagione turistica anch’essa

troppo concentrata sul turismo balneare estivo.

La provincia di Siracusa oggi si presenta in una situazione molto simile nel complesso anche se le cause

possono essere diverse.

Oggi invece la Provincia di Trento può tranquillamente essere considerato uncaso lampante di successo di

marketing territoriale degli ultimi anni. Armi vincenti un ottimo connubio di amministrazioni provinciale e

regionale virtuose e un patrimonio naturalistico di elevato livello. La linea perseguita negli anni,

“innovazione + tradizione”, ha sfruttato in modo efficace tutte le risorse territoriali, creando opportunità e

un’offerta a 360 gradi che ormai si slega dalla stagionalità o dagli sport invernali, combinandosi con natura,

laghi, benessere, cultura, sport minori, agriturismo ed enogastronomia.

Page 28: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

28

ANDREA SANGREGORIO

Le azioni perseguite:

1. Una legge che soppresse l’APT del Trentino e la creò di una nuova società di diritto privato (flessibile,

capace di assicurare efficacia ed efficienza gestionale), il Trentino Marketing SpA, assumendosi il ruolo di

soggetto promotore del territorio trentino nel suo complesso e non solo del turismo.

2.L'Osservatorio Provinciale per il Turismo è stato istituito con L.P. n. 8 del 2002. Svolge la funzione di

coordinamento e interazione. I campi d'indagine oggetto di approfondimento sono i seguenti: la domanda

(turisti e turismi), l'offerta, le politiche e il loro monitoraggio, il ruolo economico e sociale del turismo, le

pratiche di turismo sostenibile, le informazioni necessarie per indicazioni di strategia.

3.Il Paino strategico per la Provincia di Trento suggerì come azione prioritaria quella dell'adozione di un

unicomarchio territoriale per il Trentino, che consentisse l’effettuazione di sinergiche politiche

promozionali e commerciali attorno ad un Brand riconoscibile. Poiché, tuttavia, la realizzazione di un

marchio territoriale non si esaurisce in un semplice fatto creativo e promozionale, ma chiama in causa

l’intera attività di marketing del territorio, oltre ai sistemi, ai tempi, convenzionali di marketing fu avviata

un’ottima campagna di promozione tramite il web.

Ruolo fondamentale per la promozione del territorio nell’era del web 2.0 spetta al portale ufficiale (DMS),

che si rivolge al turista. Il portale www.visittrentino.it completamente innovativo nei contenuti e nella

grafica proprio per l’inizio della stagione invernale 2009. È stato promosso in anticipo su Facebook, anche in

ottica di feedback in anteprima. Le principali novità si riscontrano oltre che nei contenuti e nelle immagini,

nelle sei versioni in lingua straniera “Il portale www.visittrentino.it è ormai il più importante strumento di

informazione e promozione del nostro turismo” dice Maurizio Rossini Direttore marketing di Trentino Spa.

Dal 2009 più di 6 milioni di persone frequentano annualmente la piattaforma per organizzare la propria

vacanza o anche solo per raccogliere informazioni.

2. Azione per la qualità e la viabilità urbana.

Limitazione del traffico, chiusura dei centri, bus navetta e più mezzi pubblici. Segnaletica di direzione e

informazione progettata su tutto il territorio provinciale con un piano organico e di arredo urbano realizzati

con analoghi criteri di qualità sotto il profilo estetico, paesaggistico e ambientale, fatti nella consapevolezza

che le strutture ricettive devono essere inserite in un contesto di qualità;

3. Azioni sulle risorse umane.

IlTrentino ha voluto sperimentare un modello di qualità globale di un’intera comunità che è attenta alle

esigenze del turista coinvolgendo in questo processo di qualità tutti gli attori e i soggetti (pubblici, operatori

privati e residenti); modello già sperimentato felicemente in altri contesti vocati al turismo.

La formazione professionale non si è limitata solo a preparare addetti per la ristorazione e l’alberghiero, ma

anche a “creare cultura” ovvero aumentare le conoscenze e le competenze nei consumatori e negli operatori

dell’ospitalità e della ristorazione sul tema della cultura di prodotto, con particolare riferimento

all’enogastronomia trentina.

Page 29: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

29

ANDREA SANGREGORIO

La Provincia autonoma di Trento, al fine di favorire la qualificazione dei servizi, la valorizzazione delle

risorse turistiche e lo sviluppo dell’economia turistica, disciplina attualmente, all’interno della propria

normativa sette figure professionali per il turismo. La legge provinciale ha disciplinato l’esercizio delle

attività professionali di:guida turistica;accompagnatore turistico;assistente di turismo equestre.

un’altra legge provinciale disciplina l’esercizio delle attività professionali di: aspirante guida; guida alpina-

maestro di alpinismo; accompagnatore di territorio; maestro di sci nelle tre discipline di: maestro di sci

alpino, di sci di fondo, di sci di snowboard.

4. Azioni per la ricettività. Ospitalità diffusa. Natura e ospitalità in famiglia come esempio di turismo

sostenibile. L’obiettivo di questa azione è stata quella di definire all’interno della ricettività trentina una

piattaforma comune di qualità di ricettività rurale offre ai turisti un’esperienza autentica di contatto con la

natura e la comunità residente in loco (naturalezza intesa in senso ampio). I gestori aderenti garantiscono

un’offerta di qualità superiore tesa a valorizzare attivamente l’ambiente naturale, le tradizioni e la cultura

locale, sottoscrivendo un apposito disciplinare. La relazione ospite - turista serve a quest’ultimo per

scoprire in maniera più autentica ed approfondita la località/destinazione presso cui soggiorna, grazie alla

possibilità di sfruttare la conoscenza e il punto di vista di chi ci vive

5. Promozione prodotti tipici efiere. Si è investito su prodotti trentini garantendo quindi un valore aggiunto

all’agricoltura ed al turismo, con ricadute positive per tanti soggetti. Si è puntato su seminari di

sensibilizzazione rivolti sia agli imprenditori delle strutture ricettive ma anche ai fornitori e ai produttori. Si è

intervenuto nella formazione professionale nei confronti dei formatori e a cascata sugli allievi delle Scuole

alberghiere per una corretta informazione sui prodotti trentini e una loro migliore valorizzazione;

La strategia di promozione, prevedeva e prevede tuttora, azioni, ed eventi per valorizzare dei prodotti

trentini e del marchio territoriale

- Comunicare, attraverso l'utilizzo dei prodotti “simbolo” l'eccellenza del territorio (speck, vino);

- Valorizzare il binomio prodotti/territorio attraverso la promozione delle “denominazioni di origine”

riconosciute (DOP, DOC, IGP, IGT); si sono attuate delle azioni di promozione volte a valorizzare

congiuntamente prodotti e territorio secondo una logica di marketing territoriale. Nei piani annuali sono

state sviluppate azioni specifiche di promozione istituzionale attraverso le seguenti iniziative:

• Promozione istituzionale dei prodotti trentini: improntata a comunicare le specificità dei prodotti del

territorio nell’ambito di importanti eventi fieristici a livello nazionale ed internazionale, - innalzando

l’immagine complessiva delle iniziative locali e favorendo la nascita di distretti enogastronomici a livello

provinciale, coordinare la comunicazione mediatica dei “valori territoriali”;

• E’ stato istituito l’osservatorio delle produzioni trentine (ora “Forum delle produzioni trentine)

Page 30: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

30

ANDREA SANGREGORIO

• Progetto Vino: con azioni condivise dagli operatori del settore si è mirato ad una piena valorizzazione del

vino trentino allo scopo di innalzare il posizionamento nell’immaginario collettivo (Progetto Eccellenza), e

di rafforzare il legame con il territorio da cui nasce (Progetto Territorio);

• Osteria tipica trentina è un altro progetto che rende omogenea l’offerta di prodotti enogastronomici sul

territorio. Nella provincia ne esistano circa 70 e tutte devono seguire un rigido disciplinare.

6. A Fini della stagionalizzazione è stato necessario operare di concerto con i T.O per spalmare la domanda

durante l’arco di tutto l’anno e per promuovere una fidelizzazione al Trentino. Si è agito inizialmente

offrendo pacchetti appetibili agli sciatori escursionisti anche dal punto di vista del prezzo e della varietà, nei

periodi di spalla. Via via si andò a creare una programmazione di eventi per riempire anche le stagioni che

inizialmente “morte”, evitando che si accavallassero eventi nell’alta stagione.

Interventi Costo annuo Finanziatori

Trentino Marketing Spa.

Promozione e

pubblicità del

Trentino e gestione

DMS

Gestione del marchio

Marketing interno

Osservatorio turismo

Budget totale:

€ 32.350.000,00

€ 5.850.000,00

€ 1.500.000,00 (circa)

€ 2.000.000,00 (circa)

€ 800.000,00

60% Provincia autonoma, 40 %

Camera di commercio

Intervento sulla qualità e

viabilità urbana (segnaletica)

Servizi di linea ordinari. Il

pubblico copre circa 80% del

costo del servizio.

€ 500.000,00 (circa)

€ 21.500.000, 00

Provincia Autonoma di Trento e i

comuni in quota parte.

Risultati.

Gli investimenti per il potenziamento della cultura dell’accoglienza hanno ottenuto risultato enormi. Da

Page 31: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

31

ANDREA SANGREGORIO

un’indagine condottanel 2011 dall’osservatorio su un campione di 1400 intervistati, solo il 18% dei turisti

risulta visitare per la prima volta la provincia di Trento, il restante 82% era composto da turisti fidelizzati che

erano soliti trascorrere le vacanze nella provincia.

Gli investimenti volti a potenziare l’offerta del prodotto turistico Trentino ha portato risultati enormi. Se

confrontiamo i dati di arrivi e presenze del 2000 con quelli del 2011 notiamo:

Tabella 14- risultati ottenuti dalle politiche per il turismo dal 2000 al 2011.

Risultati ottenuti

Periodo dell’anno Incremento dal 2000 al 2011

Tra inizio e fine dei mesi di maggio e giugno Incremento di 90 mila arrivi e 280 mila

pernottamenti

Settembre (periodo di punta) Gli arrivi aumentano di 95 mila, e le presenze di

275 mila.

Mese di ottobre (chiusura stagione) Si registra un aumento del 28% dei pernottamenti

In definitiva risulta che dal 2000 al 2011 gli arrivi sono aumentati di circa il 25% e i pernottamenti sono

aumentati del 15% .

3.2 Il caso de La Rioja (LaTierra con nombre de vino).

Figura 4. La Rioja (Spagna)

La Rioja è una provincia e una comunità

autonoma della Spagna settentrionale.

Superficie 5 045 km²

Abitanti317 501 (2008)

Densità 62,93 ab./km²

Comuni 174

L'area della Rioja Qualified Denominazione di Origine

Controllata (DOCa Rioja)non corrisponde con precisione i confini della Comunità autonoma di

LaRioja, infatti il DOCa comprende anche alcuni comuni della provincia basca di Álava, e parte

della Navarra. La designazione DOCaè la più antica della Spagna. La Denominación de Origen

Calificada è stata ufficialmente riconosciutanel 1991.

La regione de La Rioja è considerata la più importante destinazione turistica del vino in Spagna e

uno dei leader mondiali nel settore .

Page 32: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

Anche la Provincia di Siracusa può vantare un’antica tradizione vinicola. In oltre nel settore diverse

sono le iniziative imprenditoriali di successo e gli investimenti effettuati. Anche la provincia di

Siracusa vanta vini a Denominazione di origine controllata (DOC):Eloro (Frappato, Pachino, Pignatello,

rosato e rosso),Moscato di Noto (liquoroso e spumante), il Moscato di Siracusa, ma primo tra tutti i vini è

senza dubbio il Nero d’Avola, se non altro per la fama internazionale di cui gode il Brand.

Le azioni politiche e di governance attuate ne La Rioja.

La Comunità autonoma di LaRioja ha più svolto in più anni una politica volta a rafforzare e

consolidare il turismo del vino come uno dei principali prodotti turistici. La prova di ciò può essere

vista nella creazione e attuazione del Piano Strategico per lo sviluppo del Turismo del Vino nella La

Rioja.

Interventi e azioni di promozione e di governace:

1. Governance: Il governo regionale crea nel 2000 una società per azioni (spa), LA Rioja Turismo,

che si occupa di mettere in atto varie misure per sviluppare il settore, migliorare le infrastrutture, e

creare e promuovere il turismo del vino.

Un’azione di organizzazione del settore fu intrapresa nel periodo 2005-2010, attuando piani per

stimolare cluster del turismo del vino come quelli di Haro e Logroño.

2. Promozione.

La promozione in termini di audiovisivi, è stata avviata con la serie televisiva GranReserva

e la campagna “La tierra con nombre de vino” (la terra con il nome del vino).

L’amministrazione della regione istituisce“ Vino Rioja y los Sentidos 5” (vino Rioja e i 5

sensi), un programma culturale sviluppato dal governo regionale che dal 1996 ha promosso

il vino cultura in diversi settori (vino paesaggio, letteratura, teatro, cucina), attraverso

attività come concerti, conferenze, rappresentazioni teatrali e di danza. Questa iniziativa è

stata premiata Grande Vino Capital il premio Best of Wine nel 2006.

5. Altre azioni sono state:

l’istituzione di un Centro Studi sulla soddisfazione della domanda;

l’organizzazione di una via del vino interna percorribile con un mezzo pubblico “il

Vinobus”;

l’istituzione del Centro Sensoriale del Vino (Wine Sensory Centre);

Definizione di un calendario di giorni delle “Porte aperte alle cantine”.

Page 33: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

33

ANDREA SANGREGORIO

Organizzazione della viabilità interna poiché l’amministrazione era consapevole che la

soddisfazione del cliente dipende anche dai servizi complementari offerti e dalla facilità di

spostamento all’interno della destinazione.

Progetto di formazione personale, cultura dell’accoglienza.

Organizzazione dell’offerta

Offerta ricettiva dalle comunità è concentrata soprattutto in campeggi (44,8%) e alberghi, ostelli e

pensioni (46,6%).La maggior parte degli alloggi è in 3 e 4 stelle. La Rioja Turismo s.p.a pone

particolare attenzione alloggio rurale che offre un prodotto differenziato, sia per la sua posizione in

una zona viticola, sia per l’atmosfera suggestiva in cui è inserito . Questo unico gruppo di alloggi

costituisce 8,6% del totale.

Ne La Rioja le cantine sono classificati in tre tipi diversi:

i latifondi con ritardo tradizionale del XIX secolo, i quali stanno prendendo misure per adattarsi

turismo del vino;

- vigneti a conduzione familiare,alcuni dei quali sono impegnati al turismo del vino;

- Di più recente organizzazione sono le cantine che hanno un chiaro impegno verso il turismo del

vino. Lo stile di queste ultime è caratterizzato da un design innovativo, spesso progettate da grandi

architetti.

Oltre ad offrire alloggio, le imprese si sono specializzate in altri attività complementari come la

vinoterapia. Essere contadino per un giorno, lo sport tra le vigne, e sorvolando i vigneti in

mongolfiera sono alcuni esempi di attività che vanno per la maggiore. Anche se la maggior parte di

turisti è spagnola, i servizi per gli stranieri non mancano: l'audio-guida tour della Cantina Torres è

offerta in sette lingue, visite alMarques de Riscal Winery (La Rioja Alavesa) in tre lingue straniere

e la visita al Buil & Giné a Priorat è disponibile anche in russo, dimostrando il potenziale

dell’emergente mercato.

Per I disabili, sul sito web ufficiale Turismo de La Rioja, i potenziali clienti disabili possono trovare

diverse cantine dotate di strutture di accoglienza adatte a loro.

100% Online. Internet è diventato il più importante mezzo di comunicazione sia per l'offerta, sia per

la domanda turistica. Dispositivi mobile forniscono comunicazione istantanea ai potenziali clienti su

come trovare una destinazione o una cantina, tramite web ma disponibili in rete. L’utilizzo di

internet è di vitale importanza per le cantine,soprattutto le più sperdute. Quasi tuttesono presenti sui

social network in modo che i clientipossono avere più informazioni (video didisponibili su

Page 34: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

YouTube, commenti suTripAdvisor, Facebook e Twitterpagine che offrono offerte speciali per i

followers, sono alcuni esempi di utilizzo comune del web nel settore). Molto richiesta dai clienti è

la rete Wi-Fi nelle cantine.

Interventi Costo annuo Gestore

Marketing, promozione e

comunicazione

€ 5.846.000,00 La Rioja Turismo

Centro Sensoriale del Vino,

Centro studi sulla

soddisfazione della domanda

€ 991. 000,00 Regione Autonoma La Rioja

Personale, formazione,

servizi di trasporto interno

(vino bus)

€ 1.982.000,00 Regione Autonoma La Rioja

Risultati delle politiche degli ultimi anni.

Le diverse fonti consultate sono concordano sul fatto che la domanda di La Rioja è in primo luogo

nazionale e locale, per lo più da Madrid, Catalogna, e i Paesi Baschi. Si concerta nei week-end

soggiorni lunghi e la permanenza media degli stranieri è di 8,4giori, quella complessiva è di 4,1.

Negli anni (2006-2010), il numero di visitatori stranieri è aumentato del 13,8%.

Tabella 15. Risultati ottenuti dagli interventi attuati per lo sviluppo turistico

I Risultati ottenuti

Situazione nel 2006 Situazione nel 2010

il numero agenzie turistiche (tour operator)

nel 2006 erano nove

Quattro anni dopo i T.O aumentano a ventitré

Arrivi medi nelle cantine(alloggi rurali) e

nelle cantine\resort vinicoli

Nel 2005 ammontavano a 9,300 nel 2010

ammontano a 70000.

Page 35: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

3. Il caso della Provincia di Lecce.

Figura 6. Provincia di Lecce

Superficie 2 759,39 km²

Abitanti 814 495 (31-03-2012)

Densità 295,17 ab./km²

Comuni 97 comuni

La provincia di Lecce è quella che, rispetto alla precedenti

analizzate, assomiglia di più alla provincia di Siracusa. Per

tre quarti bagnata dal mare con un clima mediterraneo, per la provincia pugliese il mare rappresenta

il prodotto di punta del turismo, con una domanda fortemente stagionalizzata. Forte era la presenza

di forme di turismo sommerso soprattutto nelle seconde case in affitto, un ridotto tasso di

occupazione lordo dei posti lettoper le strutturealberghiere pari al 22,3%, nel 2009, ben al di sotto

della media italiana del 32,8%;

Lestrutture complementari costituiscono il 74,4%; considerando, invece, i posti letto totali, le prime

pesano per il 36,6%, rispetto ai58,06% degli altri esercizi cui si aggiungono il 5,32% dei posti

disponibili nei bed andbreakfast.

Le similitudini con la Provincia di Siracusa riguardano la posizione geografica (marginale rispetto

alla regione), il clima mediterraneo, la stagionalità legata al turismo balneare, e il valore delle

risorse naturalistiche, enogastronomiche, culturali e d’arte. Molto simile è anche l’offerta ricettiva,

entrambe presentano un’alta percentuale di esercizi complementari, ma la quota maggiore di posti

letto rimane del settore alberghiero.

Per parlare delle azione intraprese, faremo riferimento a quelle della Regione Puglia, dato che è

questo l’organo istituzionale deputato a compierle, tuttavia la provincia che più di tutte ha goduto di

tale politiche è stata proprio la Provincia di Lecce.

In questo studio è stata scelta come benchmark propria la puglia e in particolare la provincia di

Lecce, poiché nonostante dal 2000 ad oggi siano aumentate la destinazione turistiche e quindi la

concorrenza, questa è riuscita ad aumentare la propria quota di mercato su turismo nazionale

passando dal 2,6 % nel 2000 al 3,5 % nel 2010. Nel 1998 in Puglia si sono registrati 1.597.000

arrivi (italiani stranieri), nel 2010 si sono registrati 3.113.000 arrivi quasi il 95% in più di arrivi in

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

36

ANDREA SANGREGORIO

dodici anni.

A partire dai primi anni 2000, la regione Puglia si è contraddistinta per un’attenta strategia di

crescita del settore turistico, sia dal punto di vista dell’offerta e sia dal punto di vista della domanda,

guadagnando sempre più terreno rispetto alle regioni del centro nord (Toscana e Veneto in primis);

nella fase precedente a questa, la regione Puglia era organizzata secondo una Governance basata

sulle APT (Aziende di promozione turistica) presenti in ogni capoluogo di provincia, gli IAT (uffici

informazione e accoglienza turistica, dislocati nei comuni turisticamente rilevanti) e a livello

regionale, l’Assessorato al Turismo definiva le strategie di promozione e marketing che risultavano

essere discontinue. I risultati purtroppo non hanno evidenziato grossi passi in avanti, soprattutto con

la globalizzazione, i nuovi mercati turistici, i nuovi competitors, la regione ha dovuto fare delle

scelte andando a definire delle riforme utili al settore, in poche parole il sistema di governance era

inadeguato per affrontare i nuovi cambiamenti del mercato turistico.

La regione si è orientata negli ultimi anni a sviluppare non solo il prodotto mare per il quale tuttavia

si sono valorizzare le spiagge e servizi alla balneazione, ma anche il segmento business,

enogastronomia, “green” (ecoturismo, bioturismo, ecc..), turismo sportivo a in ultimo turismo

lacuale (lago di Varano, il più grande del sud Italia, meta di eventi sportivi e tradizionali).

Le azioni effettuate sono state le seguenti:

1)rinnovamento della Governance: oggi la regione Puglia è strutturata con Pugliapromozione,

agenzia regionale dedicata alla promozione e commercializzazione del brand Puglia sui mercati

mondiali, dotata di un DMS che permette dal 2013 di ottenere dati su arrivi e presenze in tempo

reale, tutto on line; soppresse le APT, restano in vigore solo le IAT, struttura quindi più snella.

Istituzione Osservatorio Turistico, il quale si occupa distudi ed indagini al fine di monitorare

costantementel’andamento dei flussi e valutare l’efficacia o meno delle politiche attuate.

2)normativa regionale, inadeguata ferma alla legge quadro nazionale del 2001, la regione Puglia ha

deciso di dare regolamentazione (con 10 anni di ritardo) a nuove tipologie di strutture come

l’Albergo Diffuso, Country House, è stato introdotto un marchio di qualità per le strutture

ricettive, aumentati i limiti per le agevolazioni comunitarie (contributi a fondo perduto) per le

piccole e medie aziende ricettive, sono stati disciplinati i Sistemi Turistici Locali (in attesa di

riconoscimento) e il Distretti Turistici, aree con particolari caratteristiche che usufruiranno di

agevolazioni fiscali per attrarre investimenti.

Page 37: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

37

ANDREA SANGREGORIO

3)Comunicazione dei prodotti turistici regionali.

Media planning e produzione materiali editoriali, redazione e promozione online.

Incremento attività divulgativa (anche per potenziare autoconsapevolezza dell’identità locale) e

incremento organizzazione mostre e eventi di livello, da qui nasce la promozione del Brand Salento

diventato celebre agli inizi del 2000 grazie alla musica. Promozione e marketing affidati a

Pugliapromozione che ha redatto il Programma Triennale di Promozione Turistica 2012-14, con una

strategia unica per tutta la regione, orientata ad aumentare la penetrazione del brand sui mercati

BRIC e rilevanti, qualificando sempre più l’offerta e valorizzando i vari attrattori turistici.

E’ stata rafforzatal’informazione in loco presso siti e beni culturali, sono stati erogati contributi

regionali alle strutture minori (B&B, agriturismo ed alberghi diffusi) per la dotazione di strumenti

finalizzati al booking on line. A causa delle riguardanti la viabilità relativa alla ferrovia (tagli

operati da Trenitalia), s è puntato su una politica di comarketing con vettori di linea e low cost, e di

comarketing con operatori di intermediazione attivi nel Plein Air.Nel 2011 i due aeroporti più

importanti, quello di Bari e quello del Salento hanno raggiunto rispettivamente 3 milioni di e 2

milioni di passeggeri.

4) Valorizzazione potenziamento dell’offerta turistica regionale.

Progetto Città aperte. Servizi di collegamento tra hub turistici mobilità slow . Potenziamento e

uniformità della segnaletica.Riqualificazione dei contesti urbani e interventi di

manutenzione/modernizzazione siti/musei, recupero, riqualificazione e valorizzazione di siti di

pregio. Facilitare l’aumento della fruibilità e valorizzazione siti d’interesse (anche in relazione ad

eventi) Rafforzo e creazione di circuiti culturali e biglietti unici, visitcard.

5) Azioni di sensibilizzazione della comunità locale,cultura dell’accoglienza, lotta all’evasione.

Azioni di sensibilizzazione della comunità locale per la diffusione della cultura dell’accoglienza,

promuovendo un circuito virtuoso, partecipativo e di ascolto tra soggetti pubblici, enti territoriali,

operatori turistici e cittadini.Razionalizzazione del sistema delle case vacanze innalzamento dello

standard qualitativo,combattendo il sommerso e creando un disciplinare per le seconde case in

affitto.

Page 38: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

38

ANDREA SANGREGORIO

Gli interventi sono stati finanziati dal fondo Europeo FERS, e dal fondo regionale di rotazione per il

prestito ed il risparmio turistico..

Interventi Spesa annua Gestore

Comunicazione dei prodotti

turistici regionali.

Media planning e

produzione materiali

editoriali.

Redazione on line e

contenuti editoriali.

Promozione marchio

(promozione, fiere ed

eventi).

€ 2.500.000,00

€ 294.000,00

€ 1.400.000,00

Azienda Puglia promozione

Azienda Pugliapromozione

Azienda Pugliapromozione

Osservatorio turistico € 400.000,00 Regione Puglia e

Pugliapromozione

Valorizzazione e

potenziamento offerta

turistica regionale.

Città aperte.

Azioni di

sensibilizzazione

comunità locale,

marketing interno.

€ 1.500.000,00

€ 2.500.000,00

Enti locali P.A

Regione Puglia

Risultati. Successivamente a questi primi interventi i risultati non hanno tardato ad arrivare,

secondo l’ultimo rapporto sul turismo italiano, la regione Puglia è tra le prime 3 regione di tutto il

Mediterraneo per crescita dei flussi turistici a partire dal 2000, oggi si colloca tra le prime 5

destinazioni (top of mind) per posizionamento nei prodotti mare, divertimento e bellezza nei

paesaggi, inoltre è percepita come regione con un buon rapporto qualità/prezzo.

Nel 1998 in Puglia si sono registrati 1.597.000 arrivi (italiani stranieri), nel 2010 si sono registrati

Page 39: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

39

ANDREA SANGREGORIO

3.113.000 arrivi quasi il 95% in più di arrivi in 12 anni.

Criticità riguardano tuttora la viabilità, essendo una regione molto estesa esistono tutt’ora problemi

legati alle infrastrutture di collegamento.

Tabella 16 Risultati attenuti, evoluzione degli arrivi e presenze dal 2005 al 2011.

Risultati ottenuti

Presenze Arrivi

2005 2010 2011 2010 2011

Provincia

Lecce

3.086.000 4.513.000 4.639.012 910.000 960.123.

Elaborazione propria su fonte Osservatorio turistico Regione Puglia.

4. POSIZIONAMENTO DI MERCATO

Ai fini del posizionamento di mercato della provincia di Siracusa rispetto ai benchmark e ai competitors, si

utilizzeranno degli indici:

Indice di densità turistica, è un indice di recettività ed è dato dal rapporto tra i posti letto e la superficie del

territorio considerato.

Indice di turisticità complessiva , misura il livello di "affollamento" turistico ed è dato dal rapporto tra le

presenze in un anno e la popolazione residente nel territorio considerato.

Permanenza Media, misura il numero di giorni medio di permanenza dei turisti nelle strutture del territorio,

si calcola dividendo i pernottamenti per gli arrivi.

Questi importanti indicatori aiutano a valutare l'impatto del turismo e consentono di effettuare un confronto

ponderato tra vari territori.

Tabella 18- Indicatori di confronto tra la Provincia di Siracusa e i Benchmark.

Page 40: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

40

ANDREA SANGREGORIO

Territori Superficie

km

Posti

letto

Indice

densità

turistica

Presenze

totali

(in

migliaia)

Popolazione

Indice di

turisticit

à

comples

siva

Presenze

totali

(in

migliaia)

Arrivi

(in

migliaia)

P.M

Provincia

di Trento

(dati2011)

6. 212 157.644 25, 37 17.303 531.510 32,58 17.303 2.400 7,20

La Rioja 5. 045 21.825 4,36 3.204 317.501 10,3 3.204 780 4,1

Provincia

di Lecce

(dati2011)

2 759 75.850 27,49 4.639 814.495 5,69 4.639 960 4,83

Provincia

di

Siracusa

2109 17829 8,45 1.095 404.271 2,71 1.095 331 3,31

Media 16,41 12,82

Elaborazione propria su dati osservatorio turismo Italia, osservatorio turismo la Rioja, Osservatorio Turismo Puglia.

Grafico 14- Grafico di posizionamento

Elaborazione Propria.

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

-5 0 5 10 15 20 25 30 35

Ind

ice

di t

uri

stic

ità

Densità ricettiva

pemanenza media

Prov.

Trento

Prov.

LecceProv. Siracusa

La Rioja

Page 41: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

41

ANDREA SANGREGORIO

In base ai risultati del posizionamento gli obiettivi nel medio e lungo termine per la Provincia riguardano

l’aumento dei flussi turistici, quindi rispetto al grafico si punta ad un più alto posizionamento verticale.

Questo può avvenire tramite una campagna di marketing che promuova il territorio e attiri turisti, l’aumento

della permanenza media invece è direttamente correlata all’offerta di attività ricreative e all’organizzazione

di queste.

Per quanto riguarda l’aumento dei posti letto e delle strutture ricettive, è intuivo che aumentando la domanda

(i flussi turistici) aumenterà di conseguenza l’offerta. È importante capire che bisogna però cambiare i

paradigmi di investimento nell’offerta ricettiva. Investire in strutture di grandi dimensioni, con costi di

gestione insostenibili, rischierebbe di vanificare gli sforzi per aumentare l’impatto economico del turismo sul

territorio e, di avere un intero comparto turistico in deficit. La soluzione è investire nell’ospitalità diffusa e

nelle piccole strutture e, migliorare la qualità e organizzare l’offerta ricettiva di questa.

5. CICLO DI VITA DEL TERRITORIO.

Il ciclo di vita delle destinazioni turistiche si sviluppa in maniera simile a quella di qualsiasi altro prodotto:

l’introduzione, lo sviluppo, la crescita, la maturità e il declino. L’economistaR.W Butlerpropose nel 1980

una classificazione del ciclo di vita delle destinazioni turistiche. Per Butler una destinazione può attraversare

sei fasi distinte:

Una prima fase di esplorazione durante la quale la località viene scoperta dai primi visitatori, ma non dispone

di attrezzature per l’accoglienza e spesso è mal collegata: i primi turisti sono piuttosto viaggiatori.

In seguito, la pressione dei primi turisti spinge a investire capitali nelle strutture e nelle infrastrutture: c’è

un coinvolgimento della società, dell’economia e delle risorse locali; questa fase viene anche chiamata fase

dell’avviamento.

A questo segue lo sviluppo turistico propriamente detto: la popolazione turistica aumenta fino a superare, nel

corso della stagione degli arrivi, quella residente, la località entra in un circuito turistico di dimensioni ben

più grandi, spesso arrivano investimenti dall’esterno. Il successo, se non controllato, può determinare un

allargamento eccessivo delle infrastrutture, finendo per distruggere le risorse paesaggistiche o altro che

avevano inizialmente determinato l’attrattiva turistica, minandone la sostenibilità. E’ indispensabile una

lungimirante pianificazione ed un controllo pubblico.

Quando l’espansione raggiunge questo limite o lo supera, si giunge alla fase di consolidamento, in cui i flussi

turistici si stabilizzano e spesso si fidelizzano.

La stagnazione subentra a mano a mano che destinazioni nuove, più alla moda, rubano visitatori alle località

Page 42: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

42

ANDREA SANGREGORIO

divenute ormai tradizionali. Ne può conseguire un graduale declino dell’economia turistica locale, oppure

può avvenire un rinnovamento del turismo stesso, grazie alla scoperta o alla creazione di nuovi fattori

d’attrazione, in grado di attivare un nuovo ciclo di vita dell’economia turistica.

Analizzando le serie storiche di flussi turistici, arrivi e presenze delle provincia di Siracusa si evince che dal

lato della domanda l’andamento del turismo si rivela stazionario.

Il Grafico 15- Andamento degli arrivi dei italiani e stranieri dal 2000 al 2011 in Provincia di Siracusa

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.

Grafico 16- indica l’andamento delle presenze di italiane e straniere dal 2000 al 2011

Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.

D'altronde solo di recente si sta assistendo ad un tentativo politico di coordinamento territoriale, pensando al

territorio della provincia come un’unica destinazione . Il distretto turistico Siracusa e Val di Noto è un

esempio della volontà di mutare le politiche di governance.

Dalle interviste degli operatori del settore, con la pubblica amministrazione, con Opinion Leaders tutti

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Stranieri 118951 123939 125120 114585 117333 120030 139909 144745 118433 102349 106066 115023

Italiani 180447 186676 204481 212806 224432 242616 257326 247155 216433 191283 211493 216045

Totale 299398 310615 329601 327391 341765 362646 397235 391900 334866 293632 317559 331068

0

100000

200000

300000

400000

500000

600000

700000

800000

900000

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Italiani 691769 654072 748911 735796 735396 848080 915841 731942 852095 696606 820796 731155

Stranieri 350635 349675 353809 343277 303151 333444 403737 374318 358068 374087 417654 363869

Totale 1042404 1003747 1102720 1079073 1038547 1181524 1319578 1106260 1210163 1070693 1238450 1095024

0

200000

400000

600000

800000

1000000

1200000

1400000

Serie storica presenze dal 2000 al 2011 divese per italiani e stranieri

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

concordano nel dire che la destinazione Siracusa e Val di Noto può ritenersi ancora all’inizio del suo ciclo di

vita, precisamente all’inizio della fase di sviluppo, tutti gli intervistati concordano pure sul fatto che le

potenzialità della destinazione Siracusa-Val di Noto sono notevoli.

Figura 7. Ciclo di vita del settore turistico della Provincia di Siracusa.

Page 44: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

44

ANDREA SANGREGORIO

6 SWOT ANALYSIS

Nell’ambito dello studio condotto sul settore turistico della Provincia di Siracusa si è ritenuto opportuno

affiancare i dati statistici già illustrati con un’indagine condotta presso una serie di stakeholder del settore

(tour operator, opini leader, cittadini, pubblica amministrazione). L’indagine affiancata con ricerca desk di

altri studi, è servita ad analizzare i punti di Forza, debolezza le opportunità e i rischi che riguardano il settore

turistico e il sistema economico in generale della Provincia di Siracusa.

Grafico 17- Analisi Swot

•La rada di Augusta, offre la possibilità di attracco per le navi da crociera.•Elevata concentrazione di beni culturali .•Maggiore vocazione archeologica rispetto alle altre provincedella Sicilia.•Presenza di spiaggie premiate con le 5 vele da Legamiente e Turing Club• Patrimonio ambientale incontaminato nelle riverse naturali

•Clima mite e accogliente tutto l'anno

•Assenza immagine e brand unico del Territorio•limitata accessibilità aerea (aeroporto catania saturo) •Elevata stagionalità e basso tasso di occupazione posti

letto (17%)•Elevata superficie di costa vietata alla balneazione

•basso livello di imprenditorialità rispetto alla media regionale e nazionale

•Marginalità dei nodi urbani rispetto all’armatura europea

•Parco Nazionale degli Iblei•Area marina del Plemmirio

•Elevate potenzialità di crescita del turismo ambientale e culturale

•Progetto SISTeMa, attivato dal Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti,

•Completamento dell’autostrada Catania-Siracusa-Gela, da collegare all’autostrada Messina-Catania

• Piano Paesistico dell’ambito 17 Sicilia, possibile HUB del Mediterraneo

•Diportismo nautico

•Consumo del territorio, Abbusismo•Area a elevato rischio di crisi ambientale, rischio

dissesto idrogeologicoincendi e alluvioni nelle areeprotette

•Superamento dei valori limite della qualità dell’aria.•deficit culturale alla manutenzione e mantenimento del patrimonio artistico monumentale storico e ambientale

•Crescita della competizione turistica a livello nazinale e internazionale

S W

O T

Page 45: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

45

ANDREA SANGREGORIO

7 MATRICE PRODOTTO INVESTIMENTO e PRODUCT MIX

7.1 I prodotti turistici della Provincia

La provincia di Siracusa, così come alcune provincie siciliane ma come poche destinazioni al mondo, può

vantare di avere una ricca varietà di prodotti turistici di qualità. Nell’immaginario mondiale la Sicilia è vista

come una destinazione prettamente balneare e culturale. In parte questo è corretto, ma c’è dell’altro. Il

portafoglio prodotti turistici della provincia di Siracusa vanta prodotti già sviluppati e altri potenzialmente

sviluppabili. Il turismo culturale e balneare possono sono sicuramente attività di spicco su cu continuare ad

investire, ma non sono da trascurare i flussi legati al turismo naturalistico facilmente intercettabili grazie

all’enorme patrimonio naturale della provincia, così come i turisti che si muovono lungo gli itinerari

religiosi, o il turismo legato alla vita mondana (mare, discoteche, pub, teatri).

Tabella 19- Portafoglio prodotti

PORTAFOGLIO PRODOTTI TURISTICI (Presenti e potenziali)

Natura Culturale Balneare Attività Eventi

Naturale

(scoperta, rurale,

itinerari)

Storico,

Artistico,

Industriale,

Enogastronomico

Tradizionale,

Sportivo

Sport ,

Religioso,

Tutti gli eventi

sportivi,

religiosi,

folkloristici e

musicali

7.1.1 NATURALISTICO

Il turismo naturalistico è quella parte del turismo sostenibile che utilizza in maniera virtuosa il capitale

naturale di un territorio.

Con turismo naturalistico si indicano tutte le tipologie di turismo per le quali una della motivazione di base

del viaggio è l’osservazione e l’apprezzamento della natura e delle culture tradizionali.

Ciò può manifestarsi in vari modi: soggiorni in agriturismo o in strutture simili, partecipazioni ad attività,

soggiorni in piccoli borghi rurali, visita di riserve e parchi naturali. La vacanza può anche prevedere la

pratica di attività. La pratica diventa supporto per rendere la vacanza apprezzabile ed appetibile anche da chi

non ha come priorità quella di fare sport ma ama visitare percorsi archeologici, ambientali, naturali,

esplorazione di grotte servendosi di itinerari, mountain bike, di trekking, di ippoturismo.

Questo tipo di turismo può anche riguardare il mare, ovvero l’esplorazione di fondali sia tramite immersioni

sia tramite visita con apposita imbarcazione.

La fruizione degli ambienti naturali con finalità ricreative, di svago e di scoperta, costituisce una modalità

che incontra sempre di più il gradimento dei turisti, che scelgono di visitare i parchi nazionali.

Page 46: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

46

ANDREA SANGREGORIO

Le ricerche nazionali succedutesi negli anni dimostrano che il “turismo nei parchi” costituisce il segmento

più importante tra quelle forma di turismo che hanno come motivazione prevalente la fruizione

del’‟ambiente naturale”, con un peso sempre crescente per l‟economia locale”.

NATURALISTICO E DIDATTICA AMBIENTALE

Caratteristiche Il prodotto non è riferito solo ad ecologisti, specialisti o amanti della natura. I gruppi

di interesse possono essere:

Il segmento scolastico

i turistici generici sensibilizzati alla scoperta della natura.

Il turista che vuole rilassarsi immerso in un ambiente isolato, confortevole e

naturale.

Agli amanti dell’esplorazione e dell’archeotreking.

Le proposte di soggiorno, di durata variabile da 1-2 notti fino a 7-10, sono dedicate

all’approfondimento dei temi naturalistici (habitat, flora, fauna) che le varie aree del

territorio, sia marine da offrire in modo specializzato.

Il periodo di riferimento si estende da febbraio\marzo\ aprile, eottobre/novembre per il

segmento scolastico e gli “specialisti”, mentre le altre componenti preferiscono

generalmente i mesi estivi.

Naturalmente è fondamentale la presenza di istruttori-guide-accompagnatori, percorsi

segnalati, accompagnamento, orientamento, punti di informazione, assistenza e ristoro.

Con riferimento alla natura marina è fondamentale l’istituzione di un museo del mare,

mentre con riferimento alla natura verde, le attività sono perlopiù itineranti e

coinvolgono percorsi circoscritti e circuiti-esplorazione nei punti più panoramici

dell’area o dove é possibile osservare fenomeni naturali di rilievo (flora, fauna,

ambiente).

Le attività incluse nel prodotto terrestre sono le seguenti:

- a piedi: passeggiate, trekking, arrampicata

- in bicicletta: cicloturismo e mountain bike

- a cavallo

Le attività del prodotto marino sono le seguenti:

- Sub

- Uscite in barca

- Pesca

L’offerta commerciale per i soggiornanti normalmente include vitto, alloggio e attività

Page 47: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

47

ANDREA SANGREGORIO

didattiche e sportive.

Attrattività Il turismo naturalistico ha avuto un notevole impulso negli ultimi anni (la crescita è

del 12% annuo).

L’UE ha sottolineato come l’attrazione per la natura, il paesaggio e le peculiarità

culturali costituiscono il cuore dello sviluppo dello sviluppo turistico. La richiesta di

turismo nelle aree interne e naturali cresce costantemente. Ma già i segnali sono forti,

nel 2011 le presenze turistiche nei comuni dei parchi nazionali sono state 81 milioni,

oltre il 7% del totale della spesa turistica italiana prodotta in ambiti territoriali interni

ai parchi con 5,4 miliardi di euro di consumi totali, oltre 100mila posti di lavoro

attivati.

Competitività Il territorio del Siracusano da questo punto di vista è molto attrattivo, lo rendono tale

la presenza di dieci riserve naturali, la prossima costituzione del Parco Nazionale

degli Iblei, la presenza di aree archeologiche a cielo aperto immerse nella natura, la

presenza di piccoli borghi in zone montane, che spesso offrono un paesaggio

incontaminato e immutato da secoli e le aree marine protette.

Questo patrimonio da la possibilità di creare, ove non siano ancora presenti, percorsi

ad hoc per questo tipo di attività nelle riserve naturali tutte, nei percorsi montani, nei

parchi archeologici, nei fondali marini ricchi di flora e fauna in alcuni della quale è

consentito fare immersioni subacquee. La riserva del Lemmario offre anche la

possibilità di visitare il fondale anche nel periodo in cui la zona è frequentata dai

cetacei nei periodi di Febbraio\Marzo.

I principali punti critici attuali riguardano:

- Scarsi collegamenti interni: l’assenza di un servizio di trasporto pubblico da e verso

le riserve rende difficoltosa la fruibilità delle risorse. E’ recente il tentativo di coprire

il territorio con un servizio di trasporto privato in collaborazione con la Provincia

Regionale di Siracusa, il programma inizierà ad essere attivo nell’estate del 2013.

- Servizi e strutture specifiche al segmento: Il museo del mare diventa condizione

fondamentale per il lancio del naturalismo marino. Oltre a questo, in entrambi i

prodotti (terra e mare) è necessario un più deciso potenziamento del sistema di guide,

accompagnamento, istruzione sui temi ambientali e le attività sportive nella natura,

che pur presenti non hanno al momento una dimensione e un’organizzazione tali da

poter essere offerti con sistematicità.

Se da un lato comunità, borghi e villaggi montani presentano il giusto contesto

ambientale, dall’altro la presenza di strutture ricettive (agriturismi e locande) la

comunicazione e l’organizzazione delle stesse, le indicazioni stradali, la mappatura

Page 48: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

48

ANDREA SANGREGORIO

del territorio con GPS e strumenti più moderni (quali applicazioni per smartphone)

risultano ancora inadeguate e poco competitive.

Sono pochi i casi di agriturismi, associazioni, o agenzie che sono adeguatamente

attrezzate e che altrettanto adeguatamente comunicano questa offerta.

Valutazioni finali Un viaggio realmente naturalistico, comunque, deve tenere conto di molti fattori,

come la presenza di mezzi di trasporto, la sistemazione, l'utilizzo di guide

specializzate, la fornitura su loco della strumentazione adatta, l’esistenza di una

struttura organizzativa che renda possibile realizzare questo tipo di esperienze

turistiche

Nel complesso il settore risulta avere buone potenzialità grazie alla presenza delle

aree protette e di attrazioni come Vendicari 130 mila accessi l’anno, e Cava grande

del Cassibile 90 mila accessi annui. Tuttavia occorre intervenire al fine di rendere il

prodotto più competitivo dal punto di vista organizzativo e comunicativo. Per la

Provincia e per gli Iblei l’ecoturismo può essere potenziato questa valida alternativa

per lo sviluppo socioeconomico delle popolazioni che vivono nelle aree naturali.

7.1.2 Culturale, Storico Artistico

Il turismo culturale riguarda la storia, la cultura, l’identità e la vita di un popolo.

Il WTO ha coniato almeno due definizioni di turismo culturale : la prima, più ristretta, fa riferimento agli

spostamenti indotti da motivazioni essenzialmente culturali, come viaggi di studio, rappresentazioni

artistiche e viaggi culturali, viaggi per festival ed altri eventi culturali, visite a siti e monumenti; la seconda,

più estesa, prende in considerazione tutte quelle forme di mobilità che “soddisfino il bisogno umano di

diversità, tendente ad innalzare il livello culturale degli individui ed aumentare la conoscenza, l’esperienza e

gli incontri”. A livello europeo l’idea di turismo culturale è legata all’offerta di prodotti destinati ai visitatori

durante il loro soggiorno, alla pratica di attività culturali (artistiche, legate agli eventi, le visite a musei, alle

esposizioni, ecc.) alle quali i visitatori prendono parte da spettatori. Altre definizioni pongono l’accento

come elemento discriminante sulla relazione che il turista instaura con i luoghi e le culture “altre” allo scopo

di conoscere popolazioni, stili di vita, eredità culturali ed artistiche.

L'Italia è straordinariamente ricca di memorie del suo passato più remoto: teatri ed altri edifici d'epoca greca

e romana; intere città, strade e quartieri una volta sepolti ed oggi restituiti alla luce da pazienti ed abili scavi;

templi, statue, monete, iscrizioni, oggetti d'uso quotidiano. In tutte le regioni, in ogni città e paese, si trovano

testimonianze di una tradizione artistica radicata e diffusa in tutta Italia, talvolta sotto la forma "minore"

dell'artigianato.

Page 49: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

49

ANDREA SANGREGORIO

Il turismo culturale non riguarda solo i beni artistici, storici e paesaggistici e quindi mostre ed eventi affini,

ma comprende anche fiere, concerti, tradizioni e folklore locali, enogastronomia e artigianato e tutto ciò che

si può considerare come “made in Italy”.

ITINERARI STORICI, ARTISTICI E CULTURALI

Caratteristiche Il prodotto da luogo comunque a soggiorni di brevissima durata in ogni destinazione.

Si va da escursioni giornaliere (offerte ai turisti già presenti) a soggiorni di 1 o 2 notti

nel caso di inserimento di risorse/località dell’area Una soluzione per aumentare la

permanenza del prodotto culturale che rimane di rilevanza strategica è la

predisposizione di itinerari che riguardino non solo la provincia ma anche le attrazioni

fuori la stessa, con viaggi andata e ritorno da fare in unica giornata.

Attrattività Nel XVII rapporto sul turismo italiano Mercury e l’osservatorio Nazionale sul Turismo,

si scrive che l’Italia è percepita negli stereotipi comuni come la destinazione d’arte per

eccellenza. E lo stesso studio mostra che per gli stranieri il turismo delle destinazioni

artistiche e storiche è influente per il 33,4 % delle scelte.

Dal punto di vista economico la caratteristica più importante di questa tipologia di

turismo è indubbiamente la mancanza di una marcata stagionalità, che, unita alla

riscoperta dei piccoli centri, fa sì che si inneschi un circolo virtuoso .

Competitività Siracusa fu la città più grande del mondo antico per un certo tempo. Siti archeologici

risalenti al’epoca della Magna Grecia la provincia ne è piena: oltre il capoluogo che

vanta decine di siti, c’è il parco archeologico di Leontini, Eloro, Akrai. I siti

archeologici risalgono anche a periodi precedenti e successivi.

I resti delle dominazioni, romane, normanne, arabe. Nella provincia si trova il comune

di Noto, eletta capitale del Barocco, ma anche il liberty di Avola e di altri comuni sono

elementi artistici degni di nota. Pochi territori al mondo possono vantare una tale

densità di siti, reperti e luoghi, monumenti, necropoli.

L’attrattività del patrimonio archeologico, artistico e culturale della Provincia è senza

dubbio alto.

Ma il principale punto di forza dell’offerta culturale è costituito dalle rappresentazioni

classiche che, oltre ad essere una rilevante operazione culturale e, svolgendosi nei mesi

di maggio e di giugno, costituiscono il principale strumento di destagionalizzazione del

turismo.

Il problema relativo a tale ricchezza di beni culturali è dovuto all’organizzazione a alla

comunicazione di questi. Diventa difficile gestire i flussi turistici e gli escursionisti, una

debolezza della territorio principale è la carenza dei servizi legati a questo tipo di

Page 50: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

50

ANDREA SANGREGORIO

turismo

I principali Punti critici attuali sono:

-collegamenti continui, puntali e certi tra le sud-destinazioni,

-Il fallimento di diversi tentavi di creazione di guide audio, che accompagnano il turista

lungo un percorso definito è dovuta al fatto che una politica del genere se intrapresa da

un solo comune, o se intrapresa solo dall’amministrazione o solo da associazioni e tour

operator non diventa un servizio ma accentua il disservizio ove questa non sia ben

comunicata o del tutto assente.

Valutazioni

finale

Anche questo prodotto è considerabile potenziale, o comunque con grandi potenzialità,

poiché nonostante l’enorme potenziale nella destinazione provinciale nel complesso

manca di organizzazione, mancano innovazioni tecnologiche nelle guide turistiche:

applicazioni per telefonia mobile (App di viaggio con le mappe dei luoghi di interesse;

App guida descrittive), card integrate, web 2.0.

TURISMO INDUSTRIALE

Caratteristiche E' un turismo di nicchia, in costante crescita, che ruota attorno all'interesse per un sito

industriale, spesso fortemente legato a un marchio, ad esempio la Fabbrica della

Guinness a Dublino risulta essere una delle attrazioni più gettonate d'Irlanda, le centrali

idroelettriche italiane forniscono un altro esempio. Funzionanti o dimessi, molti luoghi

industriali che ambiscono a diventare siti di turismo industriale. Il turismo industriale

inizia ad assumere una specifica identità alla fine degli anni Novanta, quando archivi e

musei d'impresa, sedi di attività economiche quali banche, assicurazioni, infrastrutture

collegate ai trasporti, edifici creati per la collettività, antichi edifici\fabbriche di

produzione e trasformazione di prodotti villaggi industriali insieme a testimonianze di

archeologia industriale, diventano oggetto di valorizzazione culturale e di visita

turistica.

Attrattività La provincia di Siracusa possiede degli elementi attrattivi da questo punto di vista. Ad

Avola tra i monti è presente una delle prime centrali idroelettriche d’Italia costruita nei

primi anni del 1900.

Le vecchie tonnare, dove si pescava e trattava il tonno per la commercializzazione.

Queste in passato costituivano il centro dell’attività economica del sud della Provincia.

La stessa cosa vale per gli antichi palmenti o trappeti.

Ed infine il polo industriale petrolchimico, ormai in declino potrebbe essere rivalutato

tramite il turismo industriale. Programmare un viaggio didattico-esplorativo attraverso

Page 51: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

51

ANDREA SANGREGORIO

l'evoluzione delle tecnologie industriali, dal dopoguerra ad oggi così come è già stato

fatto da altri territori, nella Rur in Germania ad esempio o a Pitsburg.

Competitività Fatta eccezione per la tonnara di Vendicari che è ristrutturata e visitabile le altre due (di

Avola e Marzamemi) non lo sono, e non esiste nessun museo relativo. Discorso diverso

per i palmenti,molte mostre appartengono a privati, altre a pubblici. Nel complesso

l’organizzazione, l’accessibilità e la comunicazioni di queste risorse è del tutto assente.

Valutazioni

complessive

. Il prodotto in questione è solo potenziale. L’attrattività non risulta essere alta e la

competività e molto bassa. Il prodotto avrebbe di certo bisogno di organizzazione,

coordinamento, promozione, integrazione territoriale.

ENOGASTRONOMICO

Caratteristiche Il turismo enogastronomico è legato alla tradizione culinaria di una destinazione. In

questo contesto, infatti, il cibo assume un ruolo nuovo, diventando il medium di un

territorio, di una cultura e dei valori legati alla terra ed alle proprie radici. Una ricerca

condotta dall’osservatorio nazionale del turismo rivela che l’Italia è intesa come

destinazione gastronomica per eccellenza. Mangiare bene è condizione essenziale per

fare buon turismo.

Il turismo enogastronomico vale cinque miliardi in Italia e si conferma, anno dopo

anno, il vero motore della vacanza Made in Italy che è l’unica nel mondo a poter

offrire ben 176 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396

specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini DOC. Nella

valutazione complessiva di un’esperienza turistica, il modus vivendi di un territorio

appare spesso più decisivo della visita al museo e determinano la soddisfazione o

meno del cliente. L’attrattività del settore è decisamente alta e lo sarà sempre di più

soprattutto nei confronti dei turisti stranieri

Competitività La gastronomia della Provincia diSiracusa fonda le proprie radicinella storia

millenaria e lascia intravedere una contaminazione multiculturale che va di pari passo

con la stratificazione culturale

siciliana

Senza dubbio la provincia di Siracusa non è seconda a nessuno per quanto riguarda la

ricchezza e la varietà di sapori. I punti di forza della tradizione enogastronomica

siracusana: il miele, le mandorle, gli agrumi, il pesce, il vino rosso d’Avola.

Il miele è uno dei prodotti tipici del luogo, con le tante aziende di apicoltura che ne

confezionano preziosi barattoli.

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

52

ANDREA SANGREGORIO

La mandorla è un altro dei prodotti locali e difatti tanti dei piatti tipici, un nome che

ha riconoscibilità a livello mondiale è senza dubbio la “Pizzuta di Avola”.

Tra tutti i prodotti enogastronomici quello che più degli altri aumenta la competitività

nell’arena internazionale della Provincia di Siracusa è la riconoscibilità, e la fama del

“Nero D’Avola”.

Valutazioni

Complessive

Pensare al turismo enogastronomico come un prodotto a se, o pensare

l’agriturismo(derivazione del turismo enogastronomico) comeprodotto unico è un

limite ed un errore. L’enogastronomia non è un aspetto in grado di attrarre

autonomamente un numero significativo d turisti, ma resta un fenomeno, seppure

qualitativamente rilevante, ma pur sempre di nicchia. L’enogastronomia è un

fenomeno in grado di caratterizzare il turismo del siracusano la strategia giusta è

quello di intenderlo come elemento aggiuntivo sebbene il suo valore aggiunto può

essere notevole (si pensi ad esempio al brand già affermato del vino Nero D’Avola).

7.1.3 BALNEARE

Per turismo balneare si intende quella vacanza nella quale si staziona in località di mare.

Tra le attività principali, i bagni e l'elioterapia (i bagni di sole). Le attività e i servizi che con il tempo si sono

venuti a creare attorno alla destinazione mare sono molti. In diverse località balneari il valore aggiunto alla

vacanza non lo da il mare in se ma tutti i servizi di contorno. Quello balneare è un turismo di massa, le

strutture collegate sono : villaggi turistici, grandi Hotel, resort, spiagge privati, bar, ristoranti, discoteche,

così come strutture complementari. E’ un turismo estremamente stagionale, in Italia da Giugno a Settembre

anche se il Meridione potrebbe benissimo vendere il prodotto da Aprile ad Ottobre.

L‟ambiente competitivo su questa linea è piuttosto aggressivo, popolato da concorrenti in grado di

mantenere leadership di costo o con gli spazi e la capacità di mobilitare enormi investimenti indirizzati al

segmento extra-lusso. Il bacino di domanda è molto ampio, ma presenta tassi di crescita e una redditività nel

complesso inferiori alla media.

Il turismo balneare, infatti, grazie anche alla sua continua evoluzione e flessibilità continua ad rimanere il

grande attrattore nella scelta della Provincia di Siracusa come meta turistica, risultando le località costiere,

sempre le più ambite.

BALNEARE TRADIZIONALE

Caratteristiche Il prodotto non è altro che la tradizionale vacanza balneare della durata di 1 o 2

settimane nei mesi giugno-settembre con motivazioni prevalenti di relax. Il target

di riferimento principale sono le famiglie e la fruizione della vacanza rappresenta

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

una combinazione di sole/mare/relax

Attrattività Un’indagine Marcury mostra come in Italia i movimenti turistici sono per i due

terzi legati ad antiche e consolidate tradizioni: turismo balneare e quello d’arte

(di cui si è parlato sopra). Il turismo balneare ha un’incidenza del 38,5%

sull’intero mercato turistico. L’appeal maggiore è nei confronti dei connazionali,

non si troveranno statunitensi o giapponesi in vacanza in Italia o in Sicilia per

ragioni balneari. La provincia si Siracusa continua ad attirare maggiormente per

il mare,sono le località balneari quelle che presentano ,a maggior concentrazione

di strutture alberghiere.

Competitività La scarsa presenza di strutture e organizzazioni imprenditoriali nella gestione

delle spiagge rendono l’offerta di turismo balneare della provincia,

paradossalmente, più apprezzata dagli stranieri. Questo lo si evince da

un’indagine condotta su un campione di albergatori e tour operator del luogo. La

maggior parte delle spiagge sono libere, il mare è pulito e incontaminato in tutta

la zona sud della Provincia. Noto, nella zona sud della provincia, grazie alle coste

della riserva naturale e della pre-riserva di Vendicari, è stata premiata per la

bellezza del mare e delle spiagge, con le 5 vele di Legambiente. La provincia,

soprattutto la zona sud, offre elevate garanzie di qualità ambientale dei suoi mari,

grazie anche alla presenza di depuratori. A parte Vendicari le località balneari di

rilievo sono Avola, Marzamemi, Portopalo, Fontane Bianche, Brucoli.

Il Mare del sud della provincia ha due punti di forza: una zona è raramente

colpita dai venti e questo consente di godere tranquillamente la vacanza e il

mare; un’altra è spesso colpita dai venti e questo consente di praticare sport come

vela e snorkeling, così come lo è pure la penisola della maddalena nella zona

nord.

Valutazioni

complessive

Il turismo balneare tradizionale continua a confermarsi un’attrazione della

Provincia, senza dubbio occorre investire in ciò che la caratterizza e la rende

competitiva, sarebbe a dire la sostenibilità e la qualità ambientale, quindi

strutture ricettive di piccole dimensioni. In oltre il clima caldo per quasi tutto il

periodo dell’anno può permettere di ridurre la stagionalità del prodotto balneare

7.1.4 SPORT.

Molti sport vanno praticati all’aperto, e non tutti i mesi dell’anno concedono un clima ideale a questa attività.

Le attività sportive richiedono attrezzature, la presenza di diversi servizi complementari legati sia

all’alimentazione sia alla sanità. Una destinazione che riesce ad offrire un clima ottimo tutto l’anno con la

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

presenza di tutti i servizi accessori necessari per chi pratica attività sportive agonistiche, potrebbe candidarsi

a diventare destinazione perfetta per gli allenamenti di atleti professionisti.

SVERNARE LO SPORT

Caratteristiche Il prodotto è orientato ai gruppi di interesse (club, associazioni) desiderosi di

praticare attività sportive agonistiche e comprende pacchetti con circuiti,

escursioni, benessere. La durata media del soggiorno varia a seconda che si tratti di

vacanzieri che vogliono allenarsi durante le vacanze, e in questo caso può durare

1-2 settimane, o atleti in ritiro per allenamenti, e in questo caso può durare diverse

settimane.

Alla base dello sviluppo del prodotto c’è la strutturazione di specifici servizi di

accompagnamento, orientamento, noleggio attrezzature, ecc. Itinerari e attività

possono essere svolte autonomamente o con accompagnatore (sotto l’egida

dell’organizzazione locale), con mezzi propri o con mezzi noleggiati nei punti di

partenza degli itinerari.

I pacchetti di vendita possono includere solo alloggio (al massimo in mezza

pensione), e accordi di partnership con palestre e strutture sportive.

Attrattività Non esistono stime e dati statistici relativi, ne complesso si può dire che attirare

questo tipo di turismo può essere un ottimo modo per destagionalizzare e per far

parlare della destinazione ed aumentare il suo appeal.

Competitività La provincia di Siracusa è senza dubbio competitiva da questo punto di vista. La

lunga esperienza sportiva e al presenza di ottime scuole e squadre legate a diversi

sport che hanno visto eccellere atleti locali fino alla conquista di medaglie

olimpiche, e ambiti titoli mondali, testimoniano che le strutture e i servizi sono

idonei a poter ospitale gli atleti.

Il clima è mite tutto l’anno ed è possibile svernare gli allenamenti. Il livello medio

dei prezzi è notoriamente più basso della media italiana, rende la permanenza a

basso costo

Valutazioni

complessive

Attivare questi tipo di turismo, seppur di nicchia, potrebbe essere un’altra via

percorribile che potrebbe perseguire l’obiettivo di destagionalizzare il turismo,

aumentare la notorietà della destinazione, aumentare i flussi e l’occupazione nei

settori complementari

7.5 RELIGIOSO

Per turismo religioso si intende quel tipo di turismo che ha come principale motivazione la visita nei luoghi

religiosi come santuari, conventi, chiese, abbazie, eremi e luoghi sacri constatandone non solo il "Genius

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

Loci", l'essenza religiosa del luogo, ma anche la bellezza artistica e culturale. Non va confuso con il

Pellegrinaggio.

RELIGIOSO

Caratteristiche Il prodotto è orientato verso comunità ecclesiastiche, confraternite, anziani,

gruppi parrocchiali, gruppi scout.

La durata media delle soggiorno è di 2-3 notti. Spesso l’itinerario è già

organizzato dai tour operator e i gruppi si muovono con pulmini privati a

noleggio, non risulta essere un limite la debole organizzazione dei servizi di

trasporto interno.

Attrattività E’ un turismo di nicchia che non occupa elevate quote di mercato ma alcune

destinazioni sono riuscite a farne il prodotto principale. I dati dell’osservatorio

del turismo e del XVII Rapporto sul turismo italiano dicono che come prodotto

unico il turismo religioso è in fase recessiva, ma se integrato con l’arte e la

cultura può offrire occasioni di crescita ( Esempi di Assisi, Roma)

Competitività Numerose sono le Chiese storiche (itinerario delle undici Chiese rupestri)

presenti sul territorio. Il Santuario della Madonna delle Lacrime riesce già da

tempo ad attirare turisti. Un altro elemento attrattivo possono essere le feste

sacre, prima tra tutte Santa Lucia. In fine un itinerario legato al turismo

religioso potrebbe essere quello costruito sulle “Orme di San Paolo Apostolo”.

Le strutture ricettive sono adeguate a questo tipo di turismo, l’unica punta

debole risulta ancora essere l’organizzazione degli itinerari e i collegamenti

tramite trasporti pubblici.

Valutazioni complessive

7. 6 EVENTI

Il turismo degli eventi è quel turismo legato ad occasioni particolari, appuntamenti fissi che si ripetono con

una determinata frequenza o occasioni uniche, ma in ogni caso con una precisa collocazione geografica e

temporale, e in relazione alle quali si sposta un certo numero di persone con diversa provenienza. È quindi

un turismo che potremmo definire “trainato”, proprio perché al seguito dell’evento oggetto di interesse.

Sulla base di questa definizione è possibile individuare alcuni principali segmenti del turismo degli eventi

aggregativi: i congressi; le manifestazioni fieristiche; i raduni sportivi, politici, religioso.

EVENTI

Caratteristiche Il prodotto prevede brevi soggiorni (da 1 a 3 notti) per assistere ad eventi musicali,

di spettacolo o di sport che possono essere svolti sia in alta che in bassa stagione.

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

Il turista non è esigente e normalmente si adegua anche a sistemazioni modeste pur

di assistere all’evento di proprio interesse. Il target di riferimento è perlopiù

composto da giovani.

Attrattività La tendenza ai viaggi più brevi ma ripetuti durante l’anno, la maggiore propensione

alle vacanze “attive”, la diffusione di itinerari tematici, hanno fatto si che il turismo

culturale sia diventato uno dei prodotti che non ha conosciuto crisi negli ultimi anni.

In questi casi si genera una forma di turismo in cui è senz’altro prevalente la figura

del cliente utilizzatore. Alcune caratteristiche di questo tipo di turismo sono: la

spesa media giornaliera è in linea con quella del turismo ricreativo; nella scelta delle

strutture ricettive, gli alberghi di fascia alta/medio-alta lasciano il passo a quelli di

fascia media/medio-bassa e alle strutture extralberghiere; viene meno la tendenza a

prolungare il soggiorno per scopi vari perché la stessa partecipazione all’evento si

configura, nella mente del turista, come tempo libero, occasione di svago

Competitività Per quanto riguarda il turismo congressuale, nonostante sia molto attrattivo, la

provincia di Siracusa non è in grado di essere competitiva soprattutto in relazione

con la vicina Catania, data la relativa lontananza dell’aeroporto. Per quanto riguarda

gli eventi religiosi, folkloristici, sportivi, musicali, e cinematografici, la Provincia di

Siracusa vanta alcune punte di diamante. L’infiorata e il corteo Barocco a Noto; il

Medival Fest a Buccheri; il Jazz Fest a Buccheri; la Coppa Belmonte ad Avola; il

Festival del Cinema di Frontiera di Marzamemi; la rassegna del Teatro Antico di

Siracusa; il Carnevale di Palazzolo; sono sicuramente esempi di eventi che hanno

visibilità a livello regionale, e alcuni anche nazionale.

Valutazione

complessiva

Questo è un prodotto particolarmente difficile da lanciare poiché richiede grandi

capacità organizzative e adeguati contenitori.

Vi sono tuttavia ottime possibilità legate agli investimenti in comunicazione degli

eventi già esistenti.

7.2 Fattori attrattività

I fattori di attrattività sono stati valutati tramite un sondaggio rivolto alla pubblica amministrazione, ai tuor

operator, agli albergatori e agli opinion leader che gentilmente hanno offerto il loro contributo al lavoro.

Ciascun prodotto è stato valutato sulla base dei seguenti parametri:

Dimensione del mercato: valutazione della dimensione dei turisti potenziali

Evoluzione del trend: dinamica della domanda del mercato globale.

Fuori stagione: capacità del prodotto di sviluppare flussi turistici anche nei periodi di bassa stagione.

Page 57: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

Interesse dei T.O.: capacità del prodotto acquistato e di conseguenza piazzabile dagli operatori che si

occupano della commercializzazione: Tour Operators, agenzie di viaggio e associazioni.

Tabella 20. Tabella prodotti\ fattori di attrattività

Fattori di attrattività

PRODOTTI Dimensione

del mercato

Evoluzione del

trend

Fuori stagione Interesse dei

T.O

Attrattività

totale

Culturale, storico,

artistico

Alta

Naturalistico Medio

Alta

Turismo industriale Medio

Bassa

Enogastronomico Media alta

Balneare Tradizionale Media

Sport Media

Religioso Media

Eventi Medio alta

Leggenda: Basso , Medio , Alto

7.3 Possibilità competitive

Per la valutazione della capacità competitiva dei prodotti turistici sono stati considerati i seguenti parametri:

Accessibilità e variabilità interna: accessibilità esterna, viabilità interna, trasporti.

Ricettività: varietà dell’offerta, standard qualitativi, localizzazione, servizi complementari, facilities

specifiche, personale.

Servizi complementari: servizi generali, assistenza al turista, intrattenimento, noleggio, servizi per segmenti

specifici, servizi di spiaggia, escursioni, shopping, cultura-arte-artigianato, ristorazione. Risorse ambientali:

pregio delle risorse, clima, conservazione e fruibilità delle risorse.

Ospitalità e autenticità: cordialità dei residenti, tipicità dell’ambiente, sicurezza.

Per ciascun aspetto considerato, la valutazione evidenzia la performance dell’area in relazione alle esigenze

dei turisti che vengono per ciascuna motivazione/prodotto.

Anche ai fini di questa valutazione ci si avvale dei dati raccolti durante le interviste agli stekeholder più volte

elencati.

Tabella 21- fattori di competitività di ogni prodotto

PARAMETRI PRODOTTI

Page 58: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

58

ANDREA SANGREGORIO

Culturale,

artistico,

storico

Naturali

stico

Turism

o

industri

ale

Enogastro

-nomico

Balneare

tradiziona

le

Sport Religioso Eventi

Accessibilità e

viabilità interna

Ricettività

Servizi

complementari

Risorse

ambientali

Ospitalità e

autenticità

Situazione

complessivaattu

ale

Medio Medio basso medio medio-

alta

alto medio alto

Valore

complessiva

potenziale

alto alto medio alto alto alto medio alto

Leggenda: Basso , Medio , Alto

7.4 Scelta del portafoglio

Sulla base delle analisi precedenti è stato possibile identificare i prodotti turistici che possono essere

sviluppati dall’area nel breve-medio periodo e quelli che invece presentano maggiori difficoltà e

improbabilità nella riuscita.

Naturalmente la scelta ottimale è quella che presenta contemporaneamente alta attrattività e capacità

competitiva, mentre quella più sfavorevole si ha con una bassa attrattività e una bassa capacità competitiva.

Page 59: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

59

ANDREA SANGREGORIO

PRODUCTS MIX

Tabella 22- Products mix

La tabella mostra chiaramente quali sono i prodotti su cui bisogna concentrare la strategia ed è prioritario

l’impegno in termini di investimento in comunicazione e commercializzazione.

Prodotti prioritari:

Balneare tradizionale

Sport

Eventi

Culturale storico artistico

Enogastronomico

Alcuni di questi, come il turismo enogastronomico, risultano avere grandi potenzialità inespresse. Investire

in questi prodotti, secondo questo studio, risulterebbe molto produttivo in termini di aumento dei flussi

turistici.

Altri prodotti,come quello naturalistico, possono essere sviluppati con gli appositi investimenti, di cui s dirà

più avanti, altri invece come quello industriale sono in una fase in cui non è consigliato, in base a questo

studio, investire.

Page 60: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

60

ANDREA SANGREGORIO

8.Obiettivi, strategia, modello di sviluppo

8.1 Obiettivi generali

Gli obiettivi che si propone questo Paino di Marketing territoriale per la Provincia di Siracusa sono i

seguenti:

1. aumento dei flussi turistici, in particolare quelli stranieri più orientati verso destinazioni culturali e

naturalistiche.

2. diminuzione della stagionalità dei flussi turistici. Rendere il turismo un settore attivo tutto l’anno,

che garantisca una fonte di reddito e di occupazione costante estendendo le ricadute economiche

verso gli altri settori del sistema locale (commercio, agricoltura e artigianato).

Questo è possibile solo destagionalizzando i flussi.

3. Aumentare l’impatto economico del turismo sul territorio facendo partecipare allo sviluppo turistico

le aree non ancora valorizzate dell’entroterra, ma investendo soprattutto su quelle a maggior

potenzialità come quelle costiere.

4. Sostenibilità ambientale e difesa del paesaggio e della biodiversità. L’obiettivo è di mantenere

inalterato il patrimonio e le risorse ambientali, poiché essenziali sia ai fini del settore turistico sia al

fine di mantenere inalterata il livello della qualità della vita.

8.1.1 Obiettivi specifici

In modo meno generale vengono indicati gli obiettivi più specifici che suggeriscono le azioni da attuare.e

grado di priorità a breve e medio lungo termine

1. Creare un’identità turistica del territorio che si possa distinguere dalla destinazione “Sicilia” nel

complesso. Aumentare la conoscenza e investire nella promozione dell’immagine del territorio. Sfruttare i

Brand già avviati e forti al livello internazionale come quello del Nero d’Avola, oppure creando un nuovo

marchio di qualità per tutta la Provincia.

2. Sviluppare il sistema di promo – commercializzazione.

3. Sviluppare nuovi prodotti turistici, investendo nei servizi complementari mettendo a sistema tutte le

risorse disponibili (servizi trasporto, assistenza, sport e svago, servizi high-tech).

4. Qualificare le professionalità nel turismo (guide turistiche nelle diverse lingue, info point, addetti alla

comunicazione).

5. Investire nella cultura dell’accoglienza e nello sviluppo di un’identità culturale.

6. Sviluppare e migliorare l’accessibilità e il sistema di servizi pubblici per la viabilità interna.

7. Migliorare la qualità e la fruibilità dell'ambiente naturale e urbano (ZTL e centri commerciali naturali)

Page 61: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

61

ANDREA SANGREGORIO

8.2 Modello di sviluppo

Il modello per lo sviluppo degli obiettivi sopra proposti di questo piano prevede l’integrazione e

l’interazione e il coinvolgimento dei diversi attori della scena, la creazione di un Brand, e la promozione

dello stesso. Ai fini dello sviluppo di una destinazione il modello di governance adottato risulta

fondamentale. In questo modello il ruolo della pubblica amministrazione non può essere predominante, non

fosse altro perché le linee politiche risultato essere spesso discontinue nel tempo, e non solo, ma anche

perché i protagonisti che operano nel settore turistico sono molteplici, ed è giusto che tutti vengano coinvolti

nel processo di definizione delle strategie, affinché queste siano condivise.

Per quanto riguarda gli investimenti e le politiche da attuare, in base alla studio fatto, risulta necessario

investire prima di tutto sul livello generale dell’offerta: viabilità, informazione, pulizia, formazione degli

operatori e sensibilizzazione della cittadinanza.

8.2.1 La strategia generale

Per raggiungere gli obiettivi del paino di Marketing di cui sopra, è necessario agire sotto diversi fronti al

fine creare un’identità e una cultura turistica e dell’accoglienza, promuovere e organizzare il territorio.

In questa direzione risulta fondamentale innescare un processo di formazione e comunicazione interno ed

esterno delle politiche di marketing , di promozione e di comunicazione. Importante è anche la convergenza

delle azione e delle politiche intraprese da tutti gli stakeholder del territorio provinciale.

Per formazione e comunicazione internasi intende un sistema di sensibilizzazione e di rinforzamento delle

identità culturali locali al fine enfatizzare il potenziale inespresso delle nostre popolazioni in termini di

“ospitalità” migliorando la cultura dell’accoglienza.

Per far questo il Piano di Marketing propone l’organizzazione di corsi di formazione e strategie di marketing

interno (ai fini dell’incremento della produttività dell’industria turistica). Il cittadino deve prendere

consapevolezza che è parte integrante del processo produttivo complessivo del settore turistico.

Per comunicazione e marketing esterno si intende un insieme di azione di promozione del prodotto

turistico tramite i mezzi di comunicazione, rivolgendosi ad un target estero. La meta è rendere provincia

riconoscibile e scorporata dall’immagine unica della Sicilia e, possa competere nei mercati del turismo

nazionale e internazionale. La strategia che si suggerisce di adottare è quella della promo-

commercializzazione e, la strategia di comunicazione da adottare è la Unique selling Proposition (una sola

offerta, una sola immagine).

Per convergenza si intende il concetto di unificare le politiche promozionali dei comuni da un lato per

rinforzare la titolarità della governance del distretto e dell’agenzia deputata alla promozione, dall’altro per

unificare e rinforzare in maniera competitiva l‟immagine complessiva organizzando le azioni che fino ad

oggi hanno generato confusione, disomogeneità dell’offerta e perdita di competitività. Non pochi sono gli

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

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ANDREA SANGREGORIO

esempi di azioni lodevoli intraprese da singoli comuni che se non condivise da altri rischiano di diventare un

inutile spreco di risorse.

Questa strategia che abbiamo definito generale dovrà attuarsi in un’ottica temporale di lungo periodo con una

definizione di tappe fondamentali che estrinsecheremo nel seguito del documento attraverso la definizione

delle diverse strategie puntuali per macroaree d’azione.

8.2.2Modello di Governance

La strategia di promo-commercializzazione prevede il rapporto simbiotico tra il pubblico e il privato. Il

primo si occuperà degli interventi interni al territorio al fine di aumentare il livello di servizi complementari

dell’offerta turistica ( corsi di formazione per gli operatori, viabilità interna, servizi di accoglienza e

informazione in loco), il secondo si occuperà della commercializzazione. Un terzo attore, un’agenzia di

diritto privato compartecipata dalla provincia a dalla camera di commercio, si occuperà della promozione,

del marketing territoriale,della creazione e della cura del Brand. La società di promozione avrà un consiglio

di amministrazione che sarà rappresentativo del Distretto, degli albergatori, dei comuni coinvolti e della

Provincia.

Il Distretto Turistico Siracusa-Val di Noto,organismi di partenariato pubblico/privato, è il mezzo che più di

ogni altro può essere deputato al miglioramento delle condizioni dell’offerta complessiva di tutto il territorio

provinciale. Al Distretto spetta il compito di reperire le risorse per attuare le azioni predisposte in questo (o

in un altro)piano di sviluppo turistico, avente un orizzonte temporale non inferiore a tre anni. Il distretto

devo inoltre creare un organo, un osservatorio, per monitorare l’andamento del settore turistico, la

soddisfazione della domanda e i risultati o le criticità delle politiche attuate.Sempre il distretto assieme alla

Provincia regionale e in collaborazione con i comuni interessati dovrà occuparsi di risolvere il problema

della mobilità interna.

Per quanto riguarda la commercializzazione si propone il modello packgine.

La traduzione in offerte commerciali dei prodotti elencati nel capito precedente, è generalmente oggetto di

soggetti preposti alla commercializzazione diretta o intermediata. La norma prevede che siano i Tour

operator a mettere assieme più servizi (ovvero per definizione il pacchetto turistico ad esempio: hotel +

trasporto), e sono i TO ad offrire e vendere questi pacchetti nei mercati. La creazione pertanto di itinerari, ed

altre proposte commerciali potranno essere sostanzialmente sostenute ma l’amministrazione pubblica non

può sostituirsi alle logiche prettamente commerciali dei singoli operatori di settore.

Page 63: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

63

ANDREA SANGREGORIO

9 PIANO DEGLI INTERVENTI e COSTO DEGLI INTERVENTI

In linea con gli obiettivi fissati e la strategia indicata gli interventi saranno i seguenti e riguarderanno il

miglioramento della viabilità interna, la creazione di un’identità culturale, formazione alla cultura

dell’accoglienza, potenziamento dei servizi legati all’accoglienza dei turisti nei luoghi di interesse, ed infine

alla promozione del territorio. Per ogni intervento è indicato il soggetto (pubblico o privato) a cui spetta

attuarlo.

Creazione di un brand.Gli interventi di comunicazione devono puntare a far conoscere l‟area nella

sua dimensione totale, diffondendo una nuova immagine e quindi cercando di attrarre e incuriosire i

clienti\turisti. Bisogna dare priorità ad interventi di questo tipo se si vuole proporre l‟area sul

mercato in modo competitivo definendo un “brand” chiaro, semplice ed evocativo della nuova

offerta. Strategia di comunicazione Unique selling Proposition per indicare un’unicità di offerta

turistica

Istituzione un’agenzia di promozione, una società di diritto privato, s.p.a, che si occupi in modo

specifico del marketing al fine di assicurare una strategia di promozione efficace e continua. Il

nuovo soggetto deve avere un ruolo di collegamento con tutti gli altri soggetti che operano nel

settore: Provincia, Camera di Commercio, Università, APT d’ambito, Consorzi Pro Loco,

Associazioni di categoria, operatori, imprese.

All’interno della stessa deve essere istituita una film commission con il compito di attrarre cast

cinematografici nel territorio, con un ritorno elevato d’immagine. Alla società per azioni

parteciperanno Provincia regionale di Siracusa con una quota del 60, la Camera di Commercio con

una quota del 40%.

La stessa avrà il compito di curare il Destination Management Sistem(DMS). Il DMS è un portale

web che si propone di colmare il gap comunicativo e integrare l’offerta di informazioni del

territorio, in funzione della domanda di potenziali turisti e visitatori. I DMS consentono di gestire

l'offerta turistica di un territorio secondo un approccio sistemico offrendo ai clienti-turisti, attraverso

il web, tutte le informazioni turistiche riguardanti il territorio di interesse. Il fruitore può, attraverso

un percorso interattivo di tipo 2.0, inserire i suoi parametri di esperienza desiderata e ottenere in

modo rapido e chiaro un pacchetto d’offerta che corrisponde in modo esaustivo alle esigenze

esplicitate di tempo, di budget e di interessi.

Sul portale il cliente si aspetta di trovare concentrate e immediate tutte l’informazioni d’interesse del

territorio:

• le informazioni sul territorio;

• dove dormire e dove mangiare;

• i luoghi di interesse naturalistico, paesaggistico, artistico, culturale, religioso, ecc;

• i luoghi dove acquistare i prodotti e l’artigianato tipico;

• i servizi presenti sul territorio;

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

64

ANDREA SANGREGORIO

• gli orari dei musei, degli esercizi pubblici, dei luoghi da visitare;

• le previsioni meteo;

• i siti da cui poter fotografare le principali attrazioni turistiche;

• le attività da svolgere in ogni area.

Istituzione dell’Osservatorio del turismo con il compito di approfondimento sui seguenti campi

d’indagine : la domanda (turisti e turismi), l'offerta, le politiche e il loro monitoraggio,

Intervento ad hoc merita il settore enogastronomico, ed in particolare quello vinicolo. Dall’indagine

field svolta, la quasi totalità degli intervistati concorda nel dire che, tra tutti i prodotti e le risorse

della Provincia di Siracusa, il vino ed in particolare il Nero D’Avola risulta essere quello con la

maggiore notorietà. Sfruttare il brand non è l’unica azione da conseguire, bisogna

sull’organizzazione dei ristoratori per adeguare l’offerta redigendo un apposito disciplinare, e

formando il personale impiegato nei settori della ristorazione nella cultura del vino. Da questo punto

di vista si può agire emulando le azioni intraprese sia dalla Regione spagnola di LaRioja, sia dalla

Provincia autonoma di Trento. La prima ha fatto del vino il proprio biglietto da visita, organizzando

una campagna marketing mirata ad identificare La Rioja come “la terra col nome del vino”. Dopo di

che la regione ha organizzato tour nelle cantine con il “Vinobus”, ha stabilito orari fissi di apertura di

tutte le cantine, ha organizzato corsi di formazione all’accoglienza. Nel trentino si è agito in un altro

modo. Il settore enogastronomico si è promosso con fiere ed eventi ad hoc, si è creato un disciplinare

per tutti i rivenditori di vino di modo che venisse promossa la produzione propria, si è addirittura

lanciato un brand “Osterie Trentine” al fine di rendere identica l’offerta enogastronomica. A distanza

di quattro anni, oggi si contano circa settanta osterie trentine.

Gli interventi di promozione in questa direzione sono: promozione del Brand Nero d’Avola;

creazione di un disciplinare per la fornitura del prodotto per i ristoratori, formazione sulla cultura

del vino del personale addetto alla ristorazione, marketing interno.

Formazione, Marketing interno e servizi di accoglienza.

Campagna di sensibilizzazione alla cultura turistica ed alla cultura dell’accoglienza

creazione campagne promozionali sui media e sulla stampa oltre che sulla cartellonistica e consegni

e newsletter (altri strumenti ritenuti più efficaci) per il sostegno della cultura del dell’accoglienza (al

fine di fidelizzare il cliente e non di spennarlo).

Investire sul riconoscimento di un identità culturale percepita dagli abitanti della Provincia.

Formazione e organizzazione degli impiegati, degli uffici, e delle guide turistiche nei siti di interesse

storico e naturalistico.

Quindi aumentare il livello di informazioni e assistenza al turista in loco, investire in applicazioni e

tecnologia che creano ambienti virtuali in 3D dei siti culturali ed archeologici.

Omogenizzare l’offerta enogastronomica.

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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

65

ANDREA SANGREGORIO

Miglioramento della viabilità. Un servizio di trasporto pubblico che consenta di rendere

raggiungibile da ogni comune qualsiasi località d’interesse. Far gestire il sevizio alla pubblica

amministrazione può non essere la soluzione più efficiente, economica ed efficace. Migliore è

cercare una collaborazione in partnership con i privati, con i quali si stabiliscono le tratte, gli orari e

le tariffe.

Segnaletica di direzione e informazione progettata su tutto il territorio provinciale con un piano

organico e di arredo urbano realizzati con analoghi criteri di qualità sotto il profilo estetico,

paesaggistico e ambientale.

Creazione di punti informativi nel territorio e collegamento in rete telematica internet.

Applicazioni internet:App di viaggio e App con posizionamento e descrizione dei siti di interesse

nella provincia.

INTERVENTI

Descrizione Soggetto

responsabile

Costo previsto

2013

Interventi

pluriennali

Fonte

Finanziamento

Istituzione società di

promozione

La società stessa 1.500.000,00

(budget)

SI In quota parte i soggetti

che vi partecipano

Creazione e promozione

di un brand

Società di

promozione

400.000,00 SI Budget società

Miglioramento della

viabilità interna

Servizio trasporto

pubblico

Segnaletica e

arredo urbano

Info point,

applicazioni

informative per

telefonia

Cooperazione

pubblico/privato

Provincia Regionale

Collaborazione

pubblico privato

€ 1.000.000,00

€ 300.000,00

€30.000,00

SI

NO

SI

Fondo JESSICA

Fondo JEREMY

Fondo FERS 2012-

2015 linea di intervento

4.1 azione 4.12

Formazione

(guide turistiche,

personale

Cooperazione

Distretto, Provincia,

Comuni

€ 300.000,00

SI

Fondo FERS 2007-

2013 linea di

intervento 4.1 azione

Page 66: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

66

ANDREA SANGREGORIO

pubblica

amministrazione)

Marketing

interno (cultura

accoglienza,

coinvolgimento

cittadini.

Società di

promozione,

Distretto

€ 200.000,00

SI

4.12

Promozione del prodotto

vinicolo.

Promozione del

brand Nero

d’Avola.

Formazione

personale.

Marketing

interno

Attività di

supporto per

l'attuazione del

programma di

promozione

Cooperazione o co-

promotion e co-

branding distretto,

eventuale

associazione di

categoria, Provincia

Regionale.

€ 300.000,00

€ 50.000,00

€ 200.000,00

€ 50.000,00

SI

SI

SI

NO

PO FESR 2007-2013

Associazioni di

categoria e produttori

privati

Provincia Regionale

Osservatorio del turismo Società di

promozione

100.000,00 SI

Budget agenzia

Page 67: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

67

ANDREA SANGREGORIO

10 ACTION PLAN

Lo sviluppo del settore turistico della Provincia di Siracusa richiede di adottare una strategia chi definisca un

piano di interventi pluriennale. Lo studio dei casi di benchmark suggerisce che le politiche sul turismo sono

efficaci solo se perseguite senza soluzione di continuità. L’elenco degli interventi del capitolo precedente

suggeriva che gli stessi hanno valenza pluriennale, nella tabella in basso viene indicato per quanti anni

bisogna insistere sullo stesso intervento. Alcuni interventi non sono pluriennali, altri invece vanno mantenuti

fin tanto che si vuole perseguire l’obiettivo di sviluppo turistico, un esempio di quest’ultima categoria sono

tutti gli interventi di promozione dei prodotti turistici del territorio. L’arco temporale considerato in questo

studio è di sei anni.

ANNI

INTERVENTO 2013 2014 2015 2016 2017

Società di Promozione

Info point, applicazioni informative per

telefonia

Servizio trasporto pubblico

Segnaletica e arredo urbano

Formazione (guide turistiche, personale

pubblica amministrazione)

Marketing interno

Promozione del prodotto vinicolo

(Brand, Marketing interno,

formazione)

Attività di supporto per l'attuazione del

programma di

promozione (turismo vinicolo)

Osservatorio del turismo

Page 68: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

68

ANDREA SANGREGORIO

Conclusione.

In questo lavoro di sviluppo di un piano di marketing territoriale per la Provincia di Siracusa si sono

analizzati: i trend nazionali e internazionali, le risorse della Provincia di Siracusa, lo stato dell’offerta

ricettiva della provincia e la composizione della domanda. Si sono analizzati tre casi di successo che, seppur

diversi tra loro,presentavano politiche di intervento molto simili, questo sta ad indicare che, è vero che ogni

destinazione è differente, ma è anche vero che le aspettative dei clienti sul livello di servizi e il modo di

raggiungere i clienti con la promozione risulta essere, in sostanza, sempre uguale.

Si può affermare, anche in forza di ciò che casi di benchmark ci insegnano, che la collaborazione, la

condivisione della vision e il coinvolgimento del territorio sono le chiavi del successo per lo sviluppo di una

destinazione.L’organizzazione dell’offerta turistica e lo sviluppo del settore non possono però dipendere solo

dagli attori istituzionali. Certo è vero che interventi del decisore pubblico provinciale risultano allo stato

attuale opportuni, se non indispensabili, in particolare per quanto riguarda l'adozione di politiche a favore

del "contesto turistico" sul versante della viabilità, della pulizia del territorio, della bonifica delle discariche

abusive, dell’organizzazione della valorizzazione del capitale umano.

Ma l’ente pubblico dovrebbe riuscire adentrare, nel contesto turistico, come uno dei possibili soggetti,

assieme agli altri attori imprenditoriali e alle comunità locali, nel processo di costruzione dei sistemi locali di

offerta, utilizzando le proprie leve di intervento per incentivare la costruzione consensuale dei cittadini

anche non operanti direttamente nel settore, in modo da assicurarne uno sviluppo sinergico. Questo

atteggiamento negoziale, in cui il settore pubblico si propone come una delle parti (dotata di propri obiettivi

e strumenti di azione) e non più come soggetto centrale di governo dello sviluppo, corrisponde all’idea di

governance proposta nel capitolo 8.

In conclusione, facendo anche la giusta autocritica, un attento osservatore potrebbe notare come in tutto il

lavoro non si sia parlato di diportismo nautico e dei porti turistici. Negli ultimi venti anni in questa provincia

i progetti portuali sono stati molti, ed è fuor da ogni dubbio pensare che il diportismo nautico possa

rappresentare un volano per il turismo. Tuttavia questo piano di marketing territoriale non vuole essere un

libro dei sogni, poiché sui progetti portuali è maggiore l’illusione e la delusione che la speranza e la serietà

con cui vengono affrontanti e discussi. Questo piano di marketing vuole essere invece una guida

programmatica la quale, al fine di realizzare l’obiettivo dell’aumento dei flussi turistici e dell’impatto del

turismo sull’economia locale, sappia organizzare e sfruttare ciò che la Provincia possiede già, senza il

bisogno che il suo sviluppo sia legato a qualche opera faraonica o cattedrale nel deserto.

Page 69: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

69

ANDREA SANGREGORIO

Ringraziamenti.

Questo lavoro non sarebbe stato realizzato senza l’aiuto di quei stakeholder (Tour Operator, Pubblica

Amministrazione, Opinion Leader) che si sono gentilmente prestati all’intervista. Si ringraziano in

particolar modo:

Onorevole Nicola Bono, Presidente della Provincia di Siracusa;

Professor Francesco Terranova, Assessore al turismo del Comune di Noto;

Francesco Lentini, proprietario della Agenzia Melagodo Viaggi;

Professor Paolo Pantano, economista, ed esperto di politiche ambientali;

Dott. Michele Falco dello Studio INNOVATION CONSULTING.

Si ringraziano anche i funzionari dell’ufficio statistica del turismo della Provincia Regionale di Siracusa e i

funzionari della Camera del Commercio di Siracusa.

Page 70: Piano Marketing Territoriale

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa

70

ANDREA SANGREGORIO

Bibliografia e sitografia

Bibliografia

- XVII Rapporto sul turismo italiano dell’Osservatorio nazionale del Turismo, 2012

- Corporate annual report, ENIT, 2012.

- Agenda territoriale strategica per l’area di Siracusa, Assessorato turismo e ambiente, Palermo

2007

- Quando un territorio diventa Brand, Provincia autonoma di Trento, 2012

- Le città tardo barocche del Val di Noto. Provincia regionale di Siracusa

- Piano di attuazione delle attività turistiche della Puglia, Regione Puglia, 2012

- La Rioja, Plan estretegicohorizonte 2005-2020, Spagna 2004.

- Relazione economica anno 2012 provincia di Siracusa, Camera di Commercio, 2012

- Analisi e approfondimenti per la disposizione delle linee guida per la politica turistica in

Trentino, Osservatorio provinciale per il Turismo, Trento, 2000.

Sitografia

- http://www.unwto.org/

- http://www.ontit.it/ont/

- http://www.enit.it/

- http://www.agenziapugliapromozione.it/portal/

- http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Tu

rismoSportSpettacolo/PIR_Turismo

- http://gencat.cat/

- http://www.larioja.org/

- http://www.trentinospa.info/

- http://www.siracusaturismo.net/

- http://www.splendidsiracusa.it/

- http://www.siracusa-sicilia.it/

- http://www.provincia.siracusa.it/

- http://it.wikipedia.org/


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