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RETAIL MANAGEMENT A.A. 2014/2015 IL RETAIL MARKETING MIX.

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RETAIL MANAGEMENT A.A. 2014/2015 IL RETAIL MARKETING MIX
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Page 1: RETAIL MANAGEMENT A.A. 2014/2015 IL RETAIL MARKETING MIX.

RETAIL MANAGEMENTA.A. 2014 /2015

IL RETAIL MARKETING MIX

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Il Retail Marketing Mix

•Lo scopo del Retail Marketing è quello di orientare e stimolare il comportamento di acquisto dei consumatori.

•La scelta del giusto Mix di Leve da utilizzare ha lo scopo di creare un vantaggio competitivo nei confronti delle insegne competitor.

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Le leve del Retail Marketing Mix

Punto Vendita: Location, Format e Superficie di Vendita

Layout Merceologico e definizione degli spazi da attribuire alle categorie

Offerta Commerciale: Assortimento e Private Label

Prezzo: posizionamento di prezzo e promozioni

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Le leve del Retail Marketing Mix

Comunicazione: In store, volantino, pubblicità

Shopping Experience e Visual Merchandising

Customer Relationship Management e Loyalty Management

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Il Punto Vendita: Location

La scelta della location di un PDV è molto importante e condizione spesso anche le altre LeveCosa si considerare nella scelta della Location:Area di gravitazione e bacino di utenzaIsocrone di Percorrenza e Mercato potenzialeProssimità o Fuori CittàRicchezza dell’area di interessePresenza di Competitor

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Il Punto vendita: Format e Superficie di Vendita

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Lo spazio da attribuire alle categorie

Lo spazio da attribuire alle categorie è correlato al posizionamento del PDV

Attribuire più spazio ad alcune di esse vuol dire darne di meno ad altre, con una ricaduta sia sugli assortimenti, che in alcuni casi risulteranno meno ampi o meno profondi rispetto ad altri.

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L’assortimento

Gli aspetti fondamentali relativi all’assortimento sono:

Le principali dimensioni per la classificazione dell’assortimento, ovvero ampiezza e profondità

La struttura del processo decisionale per la sua definizione

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Le dimensioni dell’assortimento

PRODUCT MIX o PORTAFOGLIO PRODOTTI: è l’insieme dei prodotti offerti in vendita da una specifica impresa.

LA LINEA DI PRODOTTI: è un gruppo di prodotti aventi similarità tecnico produttive e/o di marketing

L’AMPIEZZA DEL PORTAFOGLIO PRODOTTI: corrisponde al numero delle diverse linee di prodotto poste in vendita

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Le dimensioni dell’Assortimento

LA PROFONDITA’ è il numero dei prodotti presenti all’interno della linea.

LA LUNGHEZZA del portafoglio prodotti si riferisce al numero totale dei prodotti

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LA DEFINIZIONE DELL’ASSORTIMENTO

Il processo decisionale nella definizione dell’assortimento comprende:

Scelta delle classi merceologiche, delle famiglie o macrocategorie o delle categorie da commercializzare (ampiezza dell’assortimento)

Scelta delle tipologie di prodotti per categoria (profondità dell’assortimento)

Scelta delle marche e delle referenze per ciascuna tipologia

Allocazione dello spazio espositivo

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IL PREZZO DI POSIZIONAMENTO

La formazione dei prezzi commerciali è il risultato di un processo decisionale nel quale intervengono una serie di variabili strettamente collegate

Il prezzo di posizionamento è la leva del Retail Marketing Mix che ha l’obiettivo di formare una immagine complessiva di convenienza del PDV nella percezione del consumatore

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LA DECISIONE DEL PREZZO

2 LIVELLI DECISIONALIDimensione strategica del processo di formazione del pricing (rapporto tra prezzo e domanda, pressioni competitive orizzontali, pressioni competitive verticali)Dimensione operativa del processo di formazione del pricing (identificazione dei singoli prezzi per tutte le referenze dell’assortimento)

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LA PRICE IMAGE DI CONVENIENZA DEL PDV

L’impresa commerciale potrà decidere, in relazione alla quantità e alla natura dei servizi erogati, se puntare su una immagine di convenienza pura ovvero accoppiare il valore della convenienza a quello della qualità.

La principale fonte di formazione della price-image di un esercizio commerciale è rappresentata dall’attività promozionale che essa svolge.

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LA PROMOZIONE DI PREZZO

La promozione di prezzo, sia esterna al punto vendita (annunci pubblicitari, volantinaggio) sia interna (cartellonistica e forme di evidenziazione del prezzo), focalizza il proprio messaggio su alcuni prodotti.

L’acquirente estende la valutazione di convenienza da alcuni prodotti all’intero assortimento in funzione della informazione promozionale alla quale è stato esposto.

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LA COMUNICAZIONE

La Comunicazione comprende tutte le attività volte a:

Acquisire nuovi clientiAumentarne la frequenza di visita sul PDVIncrementare lo scontrino medioIncrementare il livello di fedeltà del

consumatore

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LA COMUNICAZIONE

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LA SHOPPING EXPERIENCE

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LE AREE DI ANALISI DI SHOPPER BEHAVIOUR

A SUPPORTO DELLE STRATEGIE

Flusso dei consumatori all’interno del negozio e in particolare davanti allo scaffale interessato

Comportamento di fronte allo scaffale e indici di traffico

Modalità di acquisto per il prodotto/classe di prodotto (programmato, suggerito, d’impulso)

Analisi dei fattori che influenzano il processo d’acquisto (albero delle scelte)

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OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO

DI ACQUISTO DAVANTI ALLO SCAFFALE

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INDICE DI PASSAGGIO

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INDICE DI INTERESSE

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INDICE DI MANIPOLAZIONE

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INDICE DI ACQUISTO

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INDICE DI ATTRAZIONE

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VISUAL MERCHANDISING

Lo scaffale è una sorta di ‘’venditore silenzioso’’ ed è una leva importante del Retail Marketing Mix.

Il Visual Merchandising è la parte finale del processo che riguarda la costruzione e la gestione dell’assortimento, che è regolato a Monte dalle dinamiche del Category Management

Il fine ultimo dello scaffale è quello di allocare la merce facendo attenzione a:

Minimizzare i costi di ricaricoEvitare rotture di stockAgevolare e Guidare il consumatore nel suo processo

di acquisto


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