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Il bilancio 2014 dell'UE in sintesi

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Il bilancio 2014 dell’UE in sintesi Taccuino tascabile
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Il bilancio 2014 dell’UE

in sintesi

Taccuino tascabile

Europe Direct è un servizio a vostra disposizione per aiutarvi a trovare le risposte ai vostri interrogativi sull’Unione europea.

Numero verde unico (*): 00 800 6 7 8 9 10 11

(*) Le informazioni sono fornite gratuitamente e le chiamate sono nella maggior parte dei casi gratuite (con alcuni operatori e in alcuni alberghi e cabine telefoniche il servizio potrebbe essere a pagamento).

Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando il portale Europa (http://europa.eu).

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2014

ISBN 978-92-79-33988-2 doi:10.2761/8612

© Unione europea, 2014

Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.

Foto di copertina: © Rido — Fotolia.

Altre foto: © European Union; pag. 7’: © PhotoRack.

Printed in Belgium

Stampato su carta riciclata senza cloro (PCF)

KV-01-13-742-IT-C

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IntroduzioneQuesto è il primo bilancio del nuovo qua-dro finanziario (2014-2020), elaborato in tempi di ristrettezze dei bilanci pubblici degli Stati membri dell’Unione europea (UE). Rispecchia lo stato d’animo attuale in Europa: si intravedono i primi segnali di ripresa economica, ma non siamo ancora usciti dalla crisi.

Per questo motivo voglio che il bilancio dell’Unione europea per il 2014 contribuisca alla ripresa economica investendo nella cre-scita e nell’occupazione. È vero, il bilancio è inferiore di quasi il 6 % rispetto all’anno precedente, ma presenta alcuni elementi nuovi come l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile — per aiutare i tanti giovani europei che cercano un lavoro — o il Meccanismo per collegare l’Europa — per migliorare i collega-menti transfrontalieri nei settori dei trasporti, dell’energia e della banda larga.

Il bilancio dell’UE continuerà ad essere uno strumento di solida-rietà con le persone più vulnerabili e le regioni più povere dell’U-nione. Pensando alla serie di crisi senza precedenti che si sono susseguite, per esempio la tragedia di Lampedusa, l’afflusso di rifugiati siriani, il tifone nelle Filippine e molte altre, voglio che l’U-nione europea sia pronta a reagire qualora nel 2014 dovessero ripetersi simili tragedie. Ecco perché avremo più risorse per gli aiuti umanitari e la migrazione. Inoltre, la politica di coesione rifor-mata svolgerà un ruolo determinante per gli investimenti nelle regioni più povere dell’UE e migliorerà il tenore di vita dei citta-dini europei più poveri.

In breve, i fondi dell’UE contribuiranno a rispondere ai bisogni più urgenti dell’Europa.

Ma siamo anche all’inizio di un periodo particolare. Gli Stati mem-bri continuano ad affidare all’UE nuovi compiti (immigrazione, energia, clima, vigilanza nel settore bancario europeo) e allo stesso tempo alcuni di essi chiedono di ridurre il bilancio. Stiamo iniziando a fare la quadratura di questo cerchio e sono certo che troveremo il modo di fare di più con meno risorse. Il bilancio 2014 ne è la prova.

Janusz Lewandowski Commissario per il Bilancio e la programmazione finanziaria

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Bilancio dell’UE per il 2014: le cifre

STIMA DELLE SPESE PER LE POLITICHE DELL’UE(STANZIAMENTI D’IMPEGNO)

Bilancio 2014 (in milioni di euro)

Variazione rispetto al

20131. CRESCITA INTELLIGENTE E INCLUSIVA 63 986,3 – 9,7 %1a. Competitività per la crescita e l’occupazione, di cui 16 484,0 4,8 %Sistemi europei di navigazione satellitare (EGNOS e Galileo) 1 326,2Orizzonte 2020 9 043,7 – 11,3 %Programma Euratom di ricerca e formazione 287,2 10,0 %Competitività delle imprese e PMI (COSME) 275,3 – 10,5 %Istruzione, formazione, gioventù e sport (Erasmus+) 1 555,8 8,8 %Occupazione e innovazione sociale (EaSI) 122,8 11,7 %Meccanismo per collegare l’Europa (CEF) 1 976,2 30,8 %1b. Coesione economica, sociale e territoriale, di cui 47 502,3 – 13,8 %Fondo di coesione 8 950,2 – 28,4 %Fondi strutturali 38 044,9 – 10,4 %2. CRESCITA SOSTENIBILE: RISORSE NATURALI, di cui 59 267,2 – 1,0 %Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) — Spese connesse ai mercati e pagamenti diretti

43 778,1 0,3 %

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 13 991,0 – 5,5 %Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 1 017,3 3,1 %Ambiente e azione per il clima (LIFE) 404,6 10,3 %3. SICUREZZA E CITTADINANZA, di cui 2 172,0 – 8,1 %Fondo Asilo e migrazione 403,3 – 18,6 %Fondo Sicurezza interna 403,3 – 17,0 %Giustizia 47,0 – 1,4 %Diritti, uguaglianza e cittadinanza 55,3 – 25,8 %Protezione civile 28,2 20,1 %Europa per i cittadini 25,4 – 15,2 %Alimenti e mangimi 253,4 – 7,7 %Salute per la crescita 58,6 5,5 %Protezione dei consumatori 24,1 2,4 %Europa creativa 180,6 – 4,8 %4. EUROPA GLOBALE, di cui 8 325,0 – 10,9 %Strumento di assistenza preadesione (IPA) 1 578,4 – 16,9 %Strumento europeo di vicinato (ENI) 2 192,2 – 11,3 %Strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI) 2 341,0 – 11,4 %Strumento di partenariato (PI) 118,9 65,3 %Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR)

184,2 4,1 %

Strumento per la stabilità (IfS) 318,2 – 2,2 %Aiuti umanitari 920,3 6,4 %Politica estera e di sicurezza comune (PESC) 314,5 – 20,7 %5. AMMINISTRAZIONE, di cui 8 405,1 – 0,2 %Spese amministrative delle istituzioni, di cui 6 798,0 – 0,8 %

Commissione 3 266,4 – 1,7 %6. COMPENSAZIONI 28,6 – 61,9 %TOTALE 142 184,3 – 5,8 %STRUMENTI SPECIALI 456,2 – 61,3 %TOTALE GENERALE 142 640,5 – 6,2 %

Gli importi sopra indicati sono le stime di spesa per le politiche dell’UE espresse in stanziamenti d’impegno, ossia impegni giuridici a fornire finanziamenti, purché siano soddisfatte determinate condizioni. Soltanto allora possono essere effettuati i pagamenti ai beneficiari, sotto forma di versamenti in contanti o di bonifici bancari.

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A cosa sono destinati i fondi?Il 94 % del bilancio dell’UE viene speso per progetti negli Stati membri e al di fuori dell’UE. Ognuno dei 508 milioni di cittadini europei beneficia in un modo o nell’altro del bilancio dell’UE, che aiuta milioni di studenti, migliaia di ricercatori, città, regioni e ONG.

94 %

Imprese europee, studenti, scienziati, regioni, città, agricoltori, ONG...

6 %

Amministrazione dell’UE

Il bilancio dell’UE dà il suo contributo per permetterci di avere ali-menti più sani e sicuri; strade, ferrovie e aeroporti nuovi e migliori; un ambiente più pulito; più sicurezza alle frontiere esterne dell’UE; maggiore mobilità degli studenti; sostegni all’istruzione; scambi culturali ecc. L’UE porta inoltre aiuti e assistenza umanitaria in tutto il mondo.

Il bilancio dell’Unione europea mette in comune le risorse degli Stati membri e determina economie di scala. Finanzia azioni che gli Stati membri non sono in grado di finanziare autonomamente o che possono finanziare in modo più efficace insieme, per esem-pio nei settori dell’energia, dei trasporti, delle tecnologie dell’infor-mazione e della comunicazione, del cambiamento climatico e della ricerca. Ad esempio, un progetto di così vasta portata come il sistema di navigazione satellitare europeo Galileo non potrebbe essere finanziato da un unico Stato membro.

Il bilancio dell’UE è soprattutto un bilancio di investimenti. A differenza dei bilanci nazionali, quello dell’Unione europea non finanzia spese per la difesa o la protezione sociale, né paga la gestione di scuole o il lavoro delle forze dell’or-dine, come fanno appunto i bilanci nazionali.

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Bilancio dell’UE per il 2014: riduzione del 6 % rispetto al 2013In confronto alla somma della ricchezza di tutti gli Stati membri dell’UE, il bilancio dell’UE è relativamente modesto. Il bilancio 2014 vede una significativa diminuzione, pari al 5,8 %, rispetto al 2013. Nonostante ciò, il bilancio dell’UE fa davvero la differenza. Esso rappresenta circa l’1 % del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE.

Ricchezza annuale dell’UE

1 %Bilancio dell’UE

100 %

80 %

60 %

40 %

20 %

0 %

SPESE 2014142 640,5 milioni di euro

Stanziamenti d’impegno in milioni di euro1a. Competitività per la crescita e l’occupazione

16 484,0 11,6 %

1b. Coesione economica, sociale e territoriale

47 502,3 33,3 %

2. Crescita sostenibile: risorse naturali

59 267,2 41,6 %

3. Sicurezza e cittadinanza

2 172,0 1,5 %

4. Europa globale

8 325,0 5,8 %

5. Amministrazione

8 405,1 5,9 %

6. Compensazioni

28,6 0 %

Strumenti speciali

456,2 0,4 %

Nonostante i tagli, il bilancio 2014 mostra un aumento delle misure volte a combattere la disoccupazione e a generare crescita.

Il bilancio 2014 comprende:► 9 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione;► 3,4 miliardi di euro per l’Iniziativa a favore dell’occupazione

giovanile;

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► 275,3 milioni di euro per aiutare le PMI ad avere accesso al credito e ad essere più competitive;

► 1,9 miliardi di euro per un’Europa meglio collegata;► 1,6 miliardi di euro per l’istruzione;► 47,5 miliardi di euro per la coesione economica, sociale

e territoriale;► 59,3 miliardi di euro per le risorse naturali, di cui 404,6 milioni

di euro per il programma ambientale LIFE;► 2,2 miliardi di euro per la sicurezza e la cittadinanza;► 8,3 miliardi di euro per l’Europa globale;► 8,4 miliardi di euro per l’amministrazione.

Cosa verrà finanziato dal bilancio dell’UE per il 2014?

RICERCA E INNOVAZIONEIl bilancio dell’UE finanzia la ricerca, l’innovazione e lo svi-luppo tecnologico, finalizzati a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei e a raffor-zare la competitività dell’UE sulla scena mondiale.

Il nuovo programma per la ricerca e l’innovazione Orizzonte 2020 beneficia di 9 miliardi di euro nel 2014.

I finanziamenti in questo ambito dovrebbero contribuire a miglio-rare la posizione chiave dell’UE nel campo delle scienze moderne e la sua leadership nell’innovazione industriale. Le attività di ricerca comuni a livello europeo affronteranno problematiche importanti quali il cambiamento climatico, la necessità di tra-sporti e mobilità sostenibili, la disponibilità di energia rinnovabile a prezzi più economici, la qualità e la sicurezza degli alimenti e la sfida della concorrenza globale. Inoltre, questo programma con-tribuirà a colmare il divario tra ricerca e mercato incoraggiando le imprese innovative a trasformare le loro innovazioni tecnologiche in prodotti validi con un concreto potenziale commerciale.

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OCCUPAZIONEUna delle priorità fondamen-tali dell’UE è quella di aiutare gli Stati membri a creare posti di lavoro in un contesto eco-nomico difficile, con tassi di disoccupazione ogni giorno più elevati in tutta Europa. Più in particolare, l’obiettivo speci-fico del 2014 è l’occupazione dei giovani.

L’iniziativa a favore dell’oc-cupazione giovanile riceve 3,4 miliardi di euro nel 2014.

Il fondo sostiene i giovani disoccupati nelle regioni con un elevato tasso di disoccupazione giovanile (superiore al 25 % nel 2012). Dovrebbe contribuire ad aumentare le possibilità per i giovani di età inferiore a 25 anni di ricevere offerte di lavoro o di proseguire un percorso di formazione entro un periodo di quattro mesi dall’i-nizio della disoccupazione. Ogni Stato membro dell’UE presenterà un piano di attuazione della garanzia per i giovani, in cui saranno stabiliti il funzionamento pratico e le modalità di finanziamento del sistema.

PICCOLE E MEDIE IMPRESE EUROPEELe piccole e medie imprese (PMI) costituiscono la spina dorsale dell’economia europea. Nell’attuale situazione economica queste imprese incontrano difficoltà ogniqualvolta si trovano a chiedere credito e hanno quindi bisogno di un sostegno.

Per il nuovo programma dell’UE a favore delle PMI, COSME, sono stanziati 275,3 milioni di euro nel 2014.

Questo programma mira ad accrescere la competitività delle PMI europee e dovrebbe facilitare il loro accesso ai finanziamenti e il loro ingresso sui mercati dell’intera Unione e di tutto il mondo. Nel 2014 sono a disposizione due nuovi strumenti: uno strumento di capitale proprio per la crescita fornisce capitale di rischio alle imprese, in particolare nella loro fase di crescita; uno strumento di garanzia dei prestiti copre prestiti fino a 150 000 euro ed è dispo-nibile per tutti i tipi di PMI. Un euro garantito dal bilancio dell’UE può rappresentare fino a 12 euro raccolti da una PMI.

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INVESTIMENTILa crescita e l’occupazione in Europa dipendono in misura deci-siva dagli investimenti infrastrutturali. I cittadini e le imprese sono troppo spesso ostacolati perché le reti di infrastrutture in tutta Europa, nel settore dei trasporti, dell’energia o delle comunica-zioni, sono incomplete, inefficienti o semplicemente inesistenti. Il bilancio dell’UE si prefigge investimenti mirati alle infrastrutture strategiche a livello europeo.

Il programma per le infrastrutture denominato Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility — CEF) riceve 1,9 miliardi di euro nel 2014. Si tratta di un aumento del 30,8 % rispetto al 2013.

Questo finanziamento è mirato a migliorare le reti europee dei trasporti e dell’energia e le reti digitali.

Nel settore dei trasporti, il Meccanismo per collegare l’Europa si concentra su progetti relativi alla nuova rete centrale di trasporto costruita lungo nove corridoi principali: due corridoi nord-sud, tre corridoi est-ovest e quattro corridoi diagonali. Tali progetti trasfor-meranno i collegamenti est-ovest, elimineranno le strozzature, miglioreranno le infrastrutture e snelliranno le operazioni tran-sfrontaliere di trasporto per passeggeri e imprese in tutta l’UE. I progetti miglioreranno i collegamenti tra i diversi modi di tra-sporto e contribuiranno a realizzare gli obiettivi dell’UE in materia di cambiamento climatico.

Cartina della rete centrale TEN-T (rete transeuropea dei trasporti) e dei nove corridoi principali

IN BASE ALL’ESITO DEL TRIALOGO INFORMALE DEL 27 GIUGNO 2013

Cork

Dublino

Liverpool

Londra

DoverCalais

Le Havre Lilla

Lussemburgo

LiegiBruxellesSouthampton

Manchester

Birmingham

RotterdamZeebrugge Anversa

Utrecht

DüsseldorfColoniaGand

FelixstoweAmsterdam

Belfast

GlasgowEdimburgo

Bremen

Oslo

Amburgo

MagdeburgoBerlino Poznań

Wrocław

Varsavia

DresdenPraga

KatowiceOstrava

BrnoŽilina

Frankfurt/Oder

Osnabrück

Hannover

Francoforte Würzburg

StoccardaMannheim

Göteborg

ÖrebroStoccolma

Turku Naantali Helsinki

Tallinn

Riga

KaunasVilnius

Ventspils

KlaipėdaCopenaghen Malmö

Trelleborg

Rostock

Gdynia/Danzica

Szczecin/Świnoujście

Hamina Kotka

Bratislava

NorimbergaRegensburg

PassauVienna

Wels/LinzGraz Budapest

Zagabria

Fiume (Rijeka)

Monaco di BavieraStrasburgo

BasileaDigione

Lione

Innsbruck

MetzParigi

Klagenfurt Arad

Timişoara

BraşovSulina

BurgasSofia

Salonicco

Costanza

Craiova

Bucarest

Igoumenitsa

Patrasso Atene/Pireo Nicosia

Limassol

UdineTrieste

LubianaCapodistriaVenezia

Ravenna

Ancona

Napoli

Roma

LivornoLa Spezia

Bari

Taranto

Gioia TauroPalermo

La Valletta

Genova

Marsiglia

Bordeaux

Perpignan

BarcellonaTarragona

Valencia

Saragozza

Bologna

Torino Milano

Novara Verona

Vitoria

Bilbao

Valladolid

Madrid

SivigliaMurcia

Cartagena

Algeciras

Aveiro

Lisbona

Porto

Antequera/Bobadilla

Sines

BALTICO-ADRIATICO

MARE DEL NORD-BALTICO

MEDITERRANEO

ORIENTE/MEDITERRANEO ORIENTALE

SCANDINAVIA-MEDITERRANEO

RENO-ALPI

ATLANTICO

MARE DEL NORD-MEDITERRANEO

RENO-DANUBIO

Fonte: servizi della Commissione.

Nel campo delle infrastrutture energetiche, il Meccanismo per col-legare l’Europa è essenziale per conseguire i principali obiettivi

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della politica energetica: energia a prezzi accessibili per tutti i consumatori, sicurezza degli approvvigionamenti e sostenibilità.

Per quanto riguarda le reti digitali, il CEF fornisce finanziamenti e assistenza tecnica per progetti concernenti le infrastrutture e i servizi della banda larga. A partire dal 2014 questi finanziamenti verranno utilizzati per facilitare la mobilità dei cittadini e delle imprese, fornendo senza soluzione di continuità servizi pubblici transfrontalieri come gli appalti elettronici, la sanità elettronica o i «dati aperti» (open data).

ISTRUZIONEL’istruzione è un investi-mento a lungo termine dell’U-nione europea fondamentale per migliorare la competitività dell’UE.

Il nuovo programma per l’istru-zione, la formazione, la gio-ventù e lo sport Erasmus+ riceve 1,6 miliardi di euro. Si tratta di un aumento dell’8,8 % rispetto al 2013.

Erasmus+ riunisce in sé tutti gli attuali programmi dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Il programma mira a rafforzare le competenze e l’occupabilità e a sostenere la modernizzazione dei sistemi di istruzione, formazione e gioventù.

Due terzi del bilancio di Erasmus+ sono assegnati a opportunità di apprendimento all’estero per le persone, all’interno e all’esterno dell’UE. Il terzo rimanente sosterrà partenariati tra istituti di istru-zione, organizzazioni giovanili, imprese, autorità locali e regio-nali e ONG, nonché le riforme volte a modernizzare l’istruzione e la formazione e a promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e l’occupabilità.

Erasmus+ fornirà finanziamenti per lo sviluppo professionale del personale del settore dell’istruzione e della formazione e dei gio-vani lavoratori. Gli studenti che hanno in programma un master completo all’estero, per il quale sono raramente disponibili borse di studio o prestiti nazionali, potranno beneficiare di un nuovo strumento di garanzia dei prestiti gestito dal Fondo europeo per gli investimenti.

Nel 2014, grazie a Erasmus+, centinaia di migliaia di persone riceveranno un sostegno per lo studio, la formazione, il lavoro o il volontariato all’estero.

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AMBIENTEL’ambiente è più che mai una priorità assoluta per l’UE. Almeno il 20 % dell’intero bilan-cio sarà speso per progetti e politiche inerenti al clima nel quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020, segnando un importante passo avanti nella trasformazione dell’Europa in un’economia a basse emissioni di carbonio, pulita e competitiva.

Il programma ambientale LIFE dispone di 404,6 milioni di euro. Si tratta di un incremento del 10,3 % rispetto al 2013.

Il finanziamento sostiene la biodiversità e la protezione dell’am-biente, con particolare attenzione alle azioni per il clima.

I progetti LIFE sulla biodiversità mirano alla conservazione di oltre 400 specie a rischio di estinzione. I progetti LIFE per la salva-guardia dell’ambiente pongono l’accento sulla prevenzione, sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, sulla migliore gestione e il riciclo dei rifiuti, sul miglioramento della qualità delle acque sotterranee, sulla protezione del suolo, sulla gestione fore-stale e sulla prevenzione degli incendi boschivi. Inoltre, si concen-trano su misure ambientali o «verdi» per servizi specifici quali la pubblica amministrazione e promuovono l’uso di tecnologie pulite innovative in vari comparti industriali e altri settori economici. Il sottoprogramma Azione per il clima vede un forte aumento rispetto al 2013 (+338 %). I progetti esplorano modi innovativi per ridurre i gas serra, mirano a tecnologie energetiche rinnovabili e all’efficienza energetica in settori come l’industria, i servizi, l’e-dilizia, i trasporti, l’illuminazione e le attrezzature.

A parte il programma LIFE, tutti i principali programmi dell’UE si prefiggono come obiettivo fondamentale quello di affrontare il cambiamento climatico. Ad esempio, nell’ambito del programma di ricerca Orizzonte 2020, l’UE destina 221,4 milioni di euro al sottoprogramma Trasporti intelligenti, ecologici e integrati e 297,4 milioni di euro al sottoprogramma Energia sicura, pulita ed efficiente nel 2014.

Inoltre, la politica agricola comune è stata riformata per poter far fronte alle sfide riguardanti la qualità del suolo e dell’acqua, la biodiversità e il cambiamento climatico. Il 30 % dei paga-menti diretti è collegato a tre pratiche agricole ecocompatibili: la diversificazione delle colture, il mantenimento dei pascoli per-manenti e la conservazione del 5 %, e successivamente del 7 %, delle superfici come aree di interesse ecologico.

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REGIONIAl fine di creare crescita, l’UE deve rafforzare la coesione economica, sociale e territo-riale e portare crescita e svi-luppo soprattutto nelle regioni che sono ancora in ritardo rispetto alle altre.

Alla politica di coesione sono assegnati 47,502 miliardi di euro nel 2014.

La politica di coesione riduce le disparità nel livello di sviluppo tra le regioni e gli Stati mem-bri dell’UE. Nel lungo periodo ne beneficia l’intera Unione, soprat-tutto grazie all’aumento dei flussi commerciali all’interno del mer-cato comune.

Diversi fondi sono utilizzati per finanziare nuove infrastrutture, programmi di formazione o la cooperazione transfrontaliera.

Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al quale nel 2014 sono assegnati 24,9 miliardi di euro, rafforza la coe-sione economica e sociale attraverso la correzione degli squili-bri regionali.

Il Fondo di coesione, dotato di 8,9 miliardi di euro nel 2014, si rivolge agli Stati membri che presentano un reddito nazionale lordo (RNL) pro capite inferiore al 90 % della media dell’Unione. Serve a ridurre il loro deficit economico e sociale, nonché a stabi-lizzare la loro economia.

Il Fondo sociale europeo (FSE) riceve 13,1 miliardi di euro. Contrariamente agli altri due fondi, che subiscono una diminu-zione nominale, beneficia di un aumento del 10 %, indicativo del chiaro orientamento dell’UE a favore dell’occupazione. Il FSE aiuta milioni di cittadini europei a migliorare la loro vita mediante l’ap-prendimento di nuove competenze e trovando un lavoro migliore. La nuova Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile è in parte finanziata dal FSE (1,8 miliardi di euro per il 2014).

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AGRICOLTURAL’UE incoraggia la produzione di alimenti sicuri e di alta qua-lità, promuove i prodotti agri-coli europei, l’innovazione in agricoltura e nell’industria agroalimentare e sostiene gli agricoltori.

Al Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) sono asse-gnati 43,8 miliardi di euro. Si tratta di un aumento dello 0,3 % rispetto al 2013.

Il FEAGA finanzia i pagamenti diretti agli agricoltori e le misure volte a rispondere alle perturbazioni del mercato, come ad esem-pio il regime di ammasso pubblico o privato o le restituzioni all’e-sportazione. A partire dal 2014, il 30 % del sostegno diretto ver-sato agli agricoltori è collegato al rispetto di pratiche agricole che preservano la biodiversità, la qualità del suolo e l’ambiente in generale. Inoltre, tutti gli aiuti diretti sono versati agli agricoltori a condizione che rispettino le norme in materia di ambiente, sicu-rezza alimentare, salute delle piante e degli animali e benessere degli animali, e in generale che mantengano i terreni in buone condizioni produttive. Tra il 2014 e il 2020, saranno investiti oltre 100 miliardi di euro per aiutare l’agricoltura a far fronte alle sfide riguardanti la qualità del suolo e dell’acqua, la biodiversità e il cambiamento climatico.

SVILUPPO RURALEL’UE sostiene lo sviluppo rurale, in particolare stimolando il poten-ziale economico delle zone rurali.

Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) riceve 14 miliardi di euro nel 2014.

Questo fondo sostiene lo sviluppo delle zone rurali, comprese la silvicoltura e l’agricoltura. Incoraggia inoltre la creazione di nuove fonti di reddito per chi vive in queste zone, grazie alla diversi-ficazione delle attività. Mira a rivitalizzare le aree rurali e pro-tegge il patrimonio rurale dell’UE. Inoltre, il FEASR si concentra su tematiche sempre più importanti come il cambiamento climatico, le energie rinnovabili, la biodiversità e la gestione delle risorse idriche. A partire dal 2014, almeno il 30 % del bilancio dei pro-grammi di sviluppo rurale dovrà essere assegnato a misure agro-ambientali, al sostegno per l’agricoltura biologica, a progetti col-legati a investimenti ecocompatibili o a misure di innovazione.

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PESCAL’UE lavora per proteggere e sviluppare il ricco patrimonio marit-timo d’Europa, assicurando allo stesso tempo che le nostre risorse marine rimangano sostenibili.

Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) beneficia di 1 miliardo di euro. Si tratta di un aumento del 3,1 % rispetto al 2013.

Questo fondo promuove un futuro sostenibile per il settore della pesca e le comunità costiere. Ricostituisce gli stock ittici, riduce l’impatto della pesca sull’ambiente marino ed elimina progressi-vamente la pratica dei rigetti, che rappresenta un inutile spreco. Finanzia progetti che creano nuovi posti di lavoro e migliorano la qualità di vita lungo le coste europee. Per esempio, aumenta gli investimenti nelle attività di pesca artigianale e nell’acquacoltura in quanto fonti di crescita per il futuro. Facilita inoltre l’accesso al finanziamento.

SICUREZZAL’UE cerca di rendere il mondo un luogo più sicuro grazie a numerosi programmi o fondi finalizzati al mantenimento della sicurezza e della stabilità.

Il Fondo Asilo e migrazione riceve 403,3 milioni di euro nel 2014.

Il Fondo Sicurezza interna dispone di 403,3 milioni di euro nel 2014.

Grazie a questi fondi, l’UE contribuisce alla gestione efficace dei flussi migratori all’interno dei suoi confini, sostenendo iniziative che affrontano tutti gli aspetti della migrazione, compresi l’a-silo, la migrazione legale, l’integrazione e il rimpatrio di cittadini extracomunitari in soggiorno irregolare. L’UE sostiene la coope-razione di polizia, la prevenzione e la lotta contro la criminalità, la gestione delle crisi, nonché la gestione delle frontiere esterne e dei visti.

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GIUSTIZIAL’UE lotta per una maggiore giustizia.

Il programma Giustizia riceve 47 milioni di euro.

Il finanziamento mira a contribuire alla creazione di un autentico spazio di giustizia tramite la promozione della cooperazione giu-diziaria in materia civile e penale.

LIBERTÀ E DIRITTI UMANIL’UE promuove la libertà e i diritti umani all’interno e al di là dei suoi confini.

Il programma Diritti, ugua-glianza e cittadinanza bene-ficia di 55,3 milioni di euro nel 2014.

Lo Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani dispone di 184,2 milioni di euro.

L’UE mira a rendere effettivi nella pratica i diritti e le libertà delle persone, facendo in modo che siano meglio conosciuti e appli-cati in maniera più coerente in tutta l’UE. Inoltre, promuove i diritti dei minori, i princìpi della non discriminazione (per la razza o l’o-rigine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale) e della parità di genere (compresi i progetti per combattere la violenza contro le donne e i minori). Fornisce sostegno per la promozione della democrazia e dei diritti umani nei paesi terzi.

CITTADINANZAL’UE si concentra sul rafforzamento del concetto di cittadinanza europea.

Il programma Europa per i cittadini dispone di 25,4 milioni di euro.

Il programma sostiene attività di sensibilizzazione volte a far sì che i cittadini conoscano e comprendano meglio l’Unione euro-pea, i suoi valori e la sua storia; incoraggia i partenariati tra città (gemellaggi) e aiuta le persone a impegnarsi maggiormente in attività civiche e democratiche attraverso dibattiti e discussioni su tematiche correlate all’UE.

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SALUTEL’UE integra le politiche degli Stati membri volte a migliorare la salute dei cittadini dell’UE e a ridurre le disu-guaglianze in termini sanitari in tutta l’UE.

Il programma Salute per la crescita riceve 58,6 milioni di euro. Si tratta di un aumento del 5,5 % rispetto al 2013.

Il programma mira a promuovere la salute incoraggiando l’innovazione, aumentando la sostenibilità dei sistemi sanitari e rispondendo effica-cemente alle minacce sanitarie transfrontaliere.

PROTEZIONE DEI CONSUMATORILa salute, la sicurezza e gli interessi economici dei con-sumatori sono al centro delle preoccupazioni dell’UE.

Il programma Protezione dei consumatori dispone di 24,1 milioni di euro nel 2014.

Esso pone i consumatori al centro del mercato unico dell’UE e incoraggia la parte-cipazione attiva dei cittadini al

mercato. Le azioni si concentrano sul monitoraggio e sull’applica-zione delle norme in materia di sicurezza dei prodotti, sull’organiz-zazione di iniziative di informazione e di educazione per rendere i consumatori consapevoli dei loro diritti, sull’adozione di normative volte a rafforzare i diritti dei consumatori e sull’intervento a livello di applicazione delle norme, per verificare in quali ambiti i diritti dei consumatori siano stati compromessi o negati.

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CULTURAIl bilancio dell’UE promuove e tutela il patrimonio culturale europeo, rafforzando il senso di identità dei cittadini europei.

Il programma Europa crea-tiva riceve 180,6 milioni di euro nel 2014. Nel periodo 2014-2020 il programma beneficia di un aumento del 9 % rispetto al precedente periodo 2007-2013.

Europa creativa sostiene il settore culturale e creativo europeo. Ne beneficeranno decine di migliaia di artisti, professionisti della cultura e organizzazioni culturali nei settori delle arti dello spet-tacolo, delle belle arti, dell’editoria, del cinema, della televisione, della musica, delle arti interdisciplinari, del patrimonio artistico e dei videogiochi. Il programma permette loro di operare in tutta Europa, raggiungere nuove fasce di pubblico e sviluppare le com-petenze necessarie nell’era digitale. Inoltre, contribuisce a sal-vaguardare e a promuovere la diversità culturale e linguistica dell’Europa. L’obiettivo è quello di incentivare il settore culturale e creativo, che sono una fonte importante di occupazione e di crescita.

COOPERAZIONE INTERNAZIONALEL’impatto dei fondi europei non si ferma alle nostre frontiere esterne. L’UE contribuisce a garantire la stabilità, la sicurezza e la prosperità in tutto il mondo.

Lo Strumento per la stabilità dispone di 318,2 milioni di euro nel 2014.

Lo Strumento di cooperazione allo sviluppo riceve 2,3 miliardi di euro nel 2014.

Grazie a questi strumenti, l’UE può intervenire in situazioni di crisi o condurre azioni per affrontare le minacce globali o transregio-nali quali la criminalità organizzata, il terrorismo e la diffusione delle armi di distruzione di massa. L’UE sostiene molti paesi in via di sviluppo nella loro lotta contro la povertà. Li aiuta a pro-muovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile. Incoraggia la democrazia, lo Stato di diritto, il buongoverno e il rispetto dei diritti umani.

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ALLARGAMENTO E VICINATOLa politica europea di vicinato mira a creare una zona di sta-bilità, prosperità e buon vici-nato alle frontiere esterne dell’UE.

Lo Strumento di preade-sione dispone di 1,6 miliardi di euro nel 2014.

L’UE fornisce ai paesi interes-sati dal processo di allarga-mento un sostegno finanziario

per i preparativi all’adesione e cerca di collaborare politicamente ed economicamente con gli altri paesi vicini.

Lo Strumento europeo di vicinato beneficia di 2,2 miliardi di euro nel 2014.

AMMINISTRAZIONEAppena il 6 % circa del bilancio dell’UE viene speso per il fun-zionamento delle istituzioni europee, vale a dire per gli stipendi e le pensioni del personale dell’UE, compresi i servizi di tradu-zione e interpretazione, la sicurezza, gli edifici, i sistemi informa-tici ecc. Questa spesa è necessaria per consentire all’UE di funzio-nare correttamente.

La spesa totale del 2014 per l’amministrazione è stimata a 8,4 miliardi di euro (-2 % rispetto al bilancio 2013).

Per il secondo anno consecutivo, la Commissione ha ridotto il suo organico dell’1 %. La Commissione intende inoltre attuare un taglio dell’1,1 % in aree discrezionali delle proprie spese ammi-nistrative. Si prevede che l’ampia riforma del personale della Commissione consentirà di risparmiare 8 miliardi di euro entro il 2020, operando una riduzione del personale del 5 % e allo stesso tempo aumentando le ore di lavoro.

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Calendario 2014Gennaio

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do 1 2 3 4 5

6 7 8 9 10 11 1213 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 28 30 31

FebbraioLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28

MarzoLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 3031

AprileLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30

MaggioLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1112 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31

GiugnoLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 1516 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930

LuglioLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31

AgostoLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 9 1011 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31

SettembreLu Ma Me Gi Ve Sa Do 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 1415 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30

OttobreLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1213 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 28 30 31

NovembreLu Ma Me Gi Ve Sa Do

1 2 3 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 30

DicembreLu Ma Me Gi Ve Sa Do 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 1415 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30 31

Dati essenziali sul

bilancio dell’UE

Taccuino tascabile

Per saperne di più sulla programmazione finanziaria e sul bilancio dell’UE, consultate regolarmente il nostro sito: http://ec.europa.eu/budget

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1’

Come funziona il bilancio dell’UE?

IL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALELe priorità del bilancio dell’UE sono pianificate su un arco di tempo più lungo attraverso il quadro finanziario pluriennale (QFP). Tale piano di bilancio fissa gli importi annui massimi (noti come «mas-simali») delle spese nei vari settori strategici dell’UE (le «rubriche») per un periodo di almeno cinque anni. Il quadro 2014-2020 fissa massimali annui per sei rubriche e due sottorubriche. All’interno di ogni rubrica, il finanziamento è erogato principalmente attraverso programmi (ad esempio il programma per l’istruzione Erasmus+, il programma ambientale LIFE e molti altri) o fondi (ad esempio il Fondo di coesione) con disposizioni concordate per lo stesso periodo di tempo.

L’accordo sul QFP traduce in termini finanziari e giuridici le prio-rità politiche stabilite dagli Stati membri e dalle istituzioni dell’UE. Questa programmazione finanziaria fornisce all’UE un conte-sto stabile nel lungo termine, mentre gli strumenti di flessibilità garantiscono la possibilità di reagire a eventi imprevisti.

QUAL È IL COLLEGAMENTO TRA QUADRO FINANZIARIO E BILANCI ANNUALI?Quando prepara il progetto di bilancio annuale, la Commissione deve rispettare i limiti fissati dal quadro finanziario pluriennale. I bilanci annuali sono decisi dagli Stati membri e dal Parlamento europeo, che costituiscono l’autorità di bilancio per l’UE e insieme decidono quanto verrà speso per ciascuna delle circa 1 800 linee di bilancio che coprono le attività specifiche nell’ambito di ciascun programma, progetto o fondo. Il bilancio dell’UE può essere con-sultato online al seguente indirizzo:

http://eur-lex.europa.eu/budget/www/index-it.htm

2’

Quali sono le novità del QFP 2014-2020?

Stanziamenti di impegno del QFP — Milioni di euro (prezzi correnti)

1a. Competitività per la crescita e l’occupazione

142 130 13,1 %

1b. Coesione economica, sociale e territoriale

366 791 33,9 %

2. Crescita sostenibile: risorse naturali

420 034 38,9 %

3. Sicurezza e cittadinanza

17 725 1,6%

4. Europa globale

66 262 6,1 %

5. Amministrazione

69 584 6,4 %

6. Compensazioni

29 0,0 %

L’UE stanzia 1 trilione di euro per aiutare l’Europa a superare la crisi economica e finanziaria, combattere la disoccupazione e sostenere la crescita economica. Quali sono gli elementi chiave del QFP 2014-2020?

► Maggiori investimenti per l’istruzione, la ricerca e l’innovazione, nonché il miglioramento delle reti europee dei trasporti, dell’energia e del digitale.

► Concentrazione sulla crescita e l’occupazione, in particolare sull’aiuto ai giovani disoccupati.

► Una politica di coesione più efficace che offre alle regioni una gamma di possibilità di finanziamento che pongono l’accento sui risultati e sul valore aggiunto dell’UE.

► Una politica agricola comune riformata per rendere l’agricoltura europea più competitiva e rispettosa dell’ambiente.

► Lotta contro il cambiamento climatico come elemento indispensabile di tutte le principali politiche dell’Unione destinando il 20 % della spesa ad azioni inerenti al clima.

► Migliore accesso ai finanziamenti per i cittadini, le imprese e le organizzazioni dell’UE grazie a norme più semplici.

► Attenzione chiaramente concentrata sui risultati e migliore controllo sull’utilizzo del bilancio dell’UE, compresa la possibilità di sospendere i finanziamenti qualora uno Stato membro non riesca ad attuare sane politiche economiche e di bilancio.

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► Strumenti finanziari innovativi, come i project bond, che permetteranno di generare ulteriori risorse finanziarie attraverso la partecipazione del settore privato.

Da dove provengono i fondi?All’inizio di ogni nuovo periodo del QFP tutti gli Stati membri dell’UE devono decidere per consenso il tipo e l’importo massimo delle risorse proprie che l’UE può riscuotere nel corso di un anno, nonché il relativo metodo di calcolo: si tratta della «decisione sulle risorse proprie». In altre parole, con la loro decisione sovrana gli Stati membri stabiliscono di assicurare un determinato livello di entrate per il bilancio dell’UE nell’arco dell’intero periodo e di ren-derle risorse «proprie» comuni dell’Unione europea.

Esistono tre tipi di risorse proprie:

► le risorse proprie tradizionali: sono costituite principalmente dai dazi doganali sulle importazioni provenienti dai paesi terzi e dai prelievi sullo zucchero. Nel QFP 2007-2013 gli Stati membri hanno trattenuto il 25 % degli importi a titolo di spese di riscossione;

► la risorsa propria basata sull’imposta sul valore aggiunto (IVA): si tratta di un’aliquota uniforme dello 0,3 % che, tranne qualche eccezione, è applicata sulla base IVA armonizzata dello Stato membro;

► la risorsa propria basata sul reddito nazionale lordo: ogni Stato membro trasferisce al bilancio dell’UE una certa percentuale della propria ricchezza (espressa in reddito nazionale lordo; nel 2012 era lo 0,7554 %). Benché fosse stata concepita come strumento di riequilibrio, è diventata la principale fonte di entrate del bilancio dell’UE, rappresentando circa il 70 % delle entrate totali.

Altre fonti di entrate (circa il 6,2 % nel 2012) sono costituite da imposte e altre trattenute sulle retribuzioni del personale dell’UE, interessi bancari, contributi di paesi terzi a taluni programmi, inte-ressi di mora e ammende.

4’

Entrate 2012 dell’UE

Risorsa propria RNL

70,3 %

Risorsa propria IVA

10,7 %Risorse proprie tradizionali (RPT)

11,8 %

Eccedenza dall’esercizio precedente

1,1 %

Altre entrate

6,2 %

Lo sapevate?

La disciplina di bilancio è un principio fondamentale e la spesa dell’UE deve corrispondere anno per anno alle sue entrate. L’UE non può contrarre prestiti per finanziare le proprie attività. Ecco perché l’Unione europea non ha debiti.

Chi gestisce i fondi dell’UE?La Commissione europea è responsabile in ultima istanza dell’e-secuzione del bilancio. Nella pratica, la quota maggiore dei fondi europei (80 % circa) viene spesa nell’ambito della cosiddetta gestione concorrente, in virtù della quale sono le autorità degli Stati membri, e non la Commissione, a gestire le spese a carico del bilancio UE.

Modalità di gestione 2013

78 %

Autorità degli Stati membri

(concorrente)

7 %

Partner internazionali e organismi pubblici

(indiretta)

15 %

Commissione e agenzie esecutive

(diretta)

5’

Come vengono controllati i fondi?Il processo di negoziazione, adozione, esecuzione e valutazione del bilancio dell’UE è improntato alla massima trasparenza. Le procedure UE di concessione delle sovvenzioni e di aggiudicazione degli appalti seguono regole rigorose. Le informazioni sui benefi-ciari dei fondi UE sono pubblicate con regolarità.

http://ec.europa.eu/contracts_grants/beneficiaries_it.htm

Inoltre, il bilancio dell’UE è sottoposto ad audit interni ed esterni. Se nell’ambito dell’audit la Commissione constata che sono stati indebitamente versati fondi del bilancio UE, essa deve provvedere a recuperare l’importo. In più, i conti annuali dell’Unione europea sono sottoposti ogni anno a un audit esterno indipendente ese-guito dalla Corte dei conti europea.

http://www.eca.europa.eu

Gli Stati membri sono pari-menti responsabili della tutela degli interessi finanziari dell’UE. Se vengono rilevati errori, questi possono essere rettificati immediatamente, prima di procedere al paga-mento. È possibile effettuare le rettifiche anche sui saldi finali, poiché i progetti dell’UE si svol-gono solitamente nell’arco di diversi anni. In tal caso la Commissione recupera le somme inizialmente erogate a meno che gli Stati membri interessati non presentino proposte alterna-tive in tempo utile. Soltanto nel 2012 la Commissione ha rettifi-cato o recuperato in questo modo 4,4 miliardi di euro. L’Ufficio europeo per la lotta antifrode ha il compito di indagare sui poten-ziali casi di frode. Le frodi incidono solo in minima parte sul bilan-cio, poiché rappresentano una quota dello 0,2 %.

http://ec.europa.eu/anti_fraud

Sulla base della relazione annuale della Corte dei conti, il Consiglio e il Parlamento europeo valutano l’esecuzione del bilancio dell’UE. Il Parlamento decide quindi se concedere o no il discarico alla Commissione. Il discarico può essere definito come l’approvazione del modo in cui la Commissione ha dato esecuzione al bilancio di quell’esercizio e come la chiusura di tale bilancio.

6’

Il bilancio dell’UE in ItaliaIl bilancio dell’UE finanzia azioni che gli Stati membri non sono in grado di finanziare autonomamente o che possono finanziare in modo più efficace insieme. Il progetto seguente dimostra il valore aggiunto che la messa in comune delle risorse nel settore della ricerca rappresenta per i paesi europei.

UTILIZZO SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE NELL’INDUSTRIA

I ricercatori scientifici hanno collaborato con gli omologhi di nove paesi dell’UE, come l ’Italia e la Slovenia, per mettere a punto diverse soluzioni alternative all’uti-lizzo di acqua dolce nell’industria. Un nuovo software ha aiutato le industrie utilizzatrici a definire più precisamente le loro esigenze in materia di qualità dell’acqua e a ridurre l’utilizzo di acqua dolce fino al 50 %. La tec-nologia utilizzata per desalinizzare le acque di raffreddamento ha determinato una ridu-zione dell’80 % dell’utilizzo di acqua dolce nelle torri di raffreddamento (finanziamenti dell’UE: 9,6 milioni di euro).

L’UE sostiene numerosi progetti in Italia. Per saperne di più, consultate la nostra pubbli-cazione web: «Il bilancio dell’UE nel mio paese».

http://ec.europa.eu/budget/mycountry/

7’

Chi può ottenere un finanziamento dell’UE?Esistono molteplici progetti, programmi e fondi, ognuno dei quali è disciplinato da regole proprie.

I giovani possono beneficiare del programma d’istruzione dell’UE Erasmus+, che offre opportunità per studiare all’estero. Inoltre, il programma sostiene gli studenti che si avvicinano al termine dell’istruzione secondaria e offre la possibilità di seguire una for-mazione professionale in un altro paese. È inoltre possibile otte-nere un cofinanziamento per progetti che incoraggiano l’impegno civile, il volontariato e una più ampia prospettiva multiculturale.

http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm

Per i ricercatori sono disponi-bili borse di studio sotto forma di cofinanziamenti per la ricerca. Nei programmi di attività bien-nali figurano gli ambiti speci-fici che verranno finanziati da Orizzonte 2020. Questi pro-grammi sono reperibili online sul portale Partecipanti e fungono da calendario per gli inviti a pre-sentare proposte (gli «inviti») da pubblicare nel corso dell’anno.

http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html

Gli agricoltori dell’UE hanno forti probabilità di ricevere paga-menti diretti a sostegno del reddito. Hanno anche la possibilità di beneficiare di altri fondi, come il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, o il programma LIFE a sostegno dell’ambiente e della lotta contro il cambiamento climatico.

http://ec.europa.eu/clima/policies/finance/budget/life/index_en.htm

I titolari di piccole o medie imprese possono beneficiare di finanziamenti UE tramite sovvenzioni, prestiti e, in alcuni casi, garanzie, nonché di strumenti a favore della crescita nell’ambito del nuovo programma COSME.

http://ec.europa.eu/enterprise/initiatives/cosme/index_en.htm

Anche i semplici cittadini europei, gli enti pubblici e le ONG hanno la possibilità di beneficiare dei finanziamenti dell’UE, a condizione che operino in settori attinenti alle politiche dell’UE.

8’

Ulteriori informazioni figurano sul nostro sito web dedicato ai programmi:

http://ec.europa.eu/budget/mff/programmes/index_en.cfm#cfpi

La Commissione europea sta preparando una nuova Guida per principianti ai finanziamenti dell’UE che dovrebbe essere pub-blicata nel 2014. Se siete interessati a ricevere informazioni su questa pubblicazione, vi invitiamo a seguire le novità sul bilancio dell’UE sul sito web o su Twitter, Facebook o Google+.

Come ottenere un finanziamento dell’UE?Le risorse del bilancio dell’UE sono accessibili a qualsiasi cittadino europeo, a voi, alla vostra impresa, alla vostra scuola, al vostro comune, alla vostra regione o alla ONG che sostenete.

Il bilancio dell’UE prevede due tipi principali di finanziamenti per una serie di parti interessate.

1) Sovvenzioni, attribuite per finanziare o cofinanziare deter-minati progetti o obiettivi, di solito attraverso inviti a presen-tare proposte. Chi è interessato a ottenere finanziamenti UE deve dimostrare in che modo i fondi a disposizione permetteranno di raggiungere gli obiettivi prefissati. I finanziamenti a carico dei fondi strutturali e di investimento sono forniti tramite sovvenzioni attribuite dalle amministrazioni regionali e locali.

2) Appalti pubblici, aggiudicati mediante procedure di gara d’ap-palto per l’acquisto di servizi, beni o lavori al fine di garantire l’o-peratività delle istituzioni o dei programmi dell’UE.


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