+ All Categories
Home > Documents > Recenti indagini nel versante sud-occidentale dell’Etna: Belpasso e Biancavilla

Recenti indagini nel versante sud-occidentale dell’Etna: Belpasso e Biancavilla

Date post: 10-Jan-2023
Category:
Upload: sicilia
View: 0 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
20
ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA ATTI DELLA XLI RIUNIONE SCIENTIFICA DAI CICLOPI AGLI ECISTI SOCIETÀ E TERRITORIO NELLA SICILIA PREISTORICA E PROTOSTORICA San Cipirello (PA), 16-19 novembre 2006 FIRENZE 2012
Transcript

ISTITUTOITALIANO DI PREISTORIA

E PROTOSTORIA

ATTI DELLA XLIRIUNIONE SCIENTIFICA

DAI CICLOPI AGLI ECISTISOCIETÀ E TERRITORIO NELLA SICILIA PREISTORICA

E PROTOSTORICA

San Cipirello (PA), 16-19 novembre 2006FIRENZE 2012

ENTI PROMOTORIIstituto Italiano di Preistoria e ProtostoriaAssessorato Regionale dei Beni Culturali Ambientali e P.I.Comune di San CipirelloUnione de Comuni Monreale JetasCentro Siciliano di Preistoria e ProtostoriaArcheoclub di Corleone

COMITATO D’ONOREA. Buttitta, N. Bonacasa, E. De Miro, S. Lagona, V. La Rosa, G. Rizza, E. Tortorici,M. Tosi, V. Tusa, G. VozaCON IL SOSTEGNO DISoprintendenza BB CC AA AgrigentoSoprintendenza BB CC AA CaltanissettaSoprintendenza BB CC AA CataniaSoprintendenza BB CC AA EnnaSoprintendenza BB CC AA MessinaSoprintendenza BB CC AA PalermoSoprintendenza BB CC AA RagusaSoprintendenza BB CC AA SiracusaSoprintendenza BB CC AA TrapaniSoprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”Museo Archeologico Regionale, AgrigentoMuseo Archeologico Regionale “A. Salinas”, PalermoMuseo Archeologico Regionale “P. Orsi”, SiracusaMuseo “Agostino Pepoli”, TrapaniMuseo Archeologico Regionale della Villa del Casale di Piazza ArmerinaMuseo Archeologico Regionale di CamarinaMuseo Archeologico Regionale di GelaMuseo Archeologico Regionale Eoliano “L. Bernabò Brea”Museo della Ceramica di CaltagironeMuseo di storia naturale e del carretto di Palazzo d’Aumale, TerrasiniParco Archeologico Regionale di Agrigento

COMITATO SCIENTIFICOPaleolitico e Mesolitico: M.R. Iovino, F. MartiniNeolitico: V. Tinè, S. TusaEneolitico: A. Cazzella, D. Cocchi Genik, L. ManiscalcoEtà del Bronzo: N. Bruno, M. Cavalier, M.C. Martinelli, F. Nicoletti, E. Procelli, S. TusaEtà del Ferro: R.M. Albanese ProcelliInterazioni Sicilia - Mediterraneo: A.M. Bietti Sestieri, M. MarazziCoordinamento: S. Tusa

SEGRETERIA ORGANIZZATIVAC. Buccellato, A. Scuderi, A. Vintaloro, E. Viola

REDAZIONE DEGLI ATTIEnrico Procelli

In copertina: Vaso della cultura di Serrafarlicchio© Istituo Italiano di Preistoria e Protostoria, 2012Via S. Egidio, 21 - 50122 Firenzetel. 055/2340765 - fax 055/5354821www.iipp.it - e-mail: iipp@iipp

FRANCESCO PRIVITERA* - MARIA TURCO** - FRANCESCAROMANA ALBERGHINA***

Recenti indagini nel versante sud-occidentaledell’Etna: Belpasso e Biancavilla

INQUADRAMENTO GENERALE

La straordinaria densità di insediamenti neolitici ed eneolitici nellaValle del Simeto e sul versante occidentale dell’Etna è stata messa in risaltoda Luigi Bernabò Brea, che ha sottolineato la particolare presenza difasi come il Tardo Diana e la contemporanea scarsa rappresentanza di altre,con variazioni che consentono di assimilare questo versante alla Siciliasettentrionale (Bernabò Brea 1988). Pur essendo sicuramente validal’osservazione dello studioso ligure che su altri versanti le colate lavichedi epoca storica hanno probabilmente cancellato abbondante documentazione,resta la consistenza del fenomeno, i cui motivi vanno ricercatinella situazione geomorfologica e naturalistica dell’area. La Valle del Simetoinfatti presenta varietà di ambienti e terreni che si prestano ad utilizzidiversi sia a livello insediativo sia agricolo-pastorale. In particolare iterreni sulla sponda sinistra sono costituiti dal massiccio etneo, che quipresenta una struttura a terrazzi, con affioramenti lavici delle fasi più antiche,alterate per la naturale degradazione dei prodotti vulcanici e perapporti alluvionali, il che li rende particolarmente fertili. Nella fascia piùbassa, e fino al ciglio del grande terrazzo sul quale si sviluppano i moderniabitati di Adrano, Biancavilla e S. Maria di Licodia, numerose e abbondantisorgenti accrescono il potenziale economico e antropico del territorio.Ma anche alle quote più alte, dai 500 ai 700 metri sulle colate lavichesi riscontra una notevole densità di frequentazione anche stabile. Ciòè connesso alle possibilità di combinare un’agricoltura di sussistenza neglispazi occupati da terra fertile, con una intensa pratica pastorale legata alla

* Museo Archeologico Regionale “Ignazio Biscari”, piazza S. Cristoforo 18, 95121 Catania;tel.095/7232986; e-mail: [email protected].** Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, via L. Sturzo, 62 - 95131 Catania; tel.095/7472270; e-mail: [email protected].*** L.go V.me della strada, 2 – 73010 Surbo (LE); e-mail: [email protected].

710 F. PRIVITERA - M. TURCO - F. ALBERGHINA

copertura erbacea e arbustiva della zona collinare, verde per due terzidell’anno, ma anche alla vegetazione di alta quota tuttora sfruttata dai pastorietnei. A testimonianza di questo dato sono i ritrovamenti della grottadelle Femmine (1.600 m. s.l.m.), della Grotta del Santo (m. 1.050) e, aquanto pare, della contrada Galvarina di Adrano (m. 1.500 ca.). Recentiindagini in questo versante hanno permesso di cogliere e confermare alcuniaspetti del popolamento umano di quest’area durante le Età dei Metalli,con particolare riguardo alle fasi rappresentate, ma anche alle modalitàdi insediamento e alle fonti di sussistenza. In particolare in questa sedevengono presentati i risultati di due piccoli interventi di emergenza nelsettore sud-occidentale dell’Etna, rispettivamente nei territori dei comunidi Biancavilla e Belpasso.

F. P.

BIANCAVILLA, C.DA SCALONAZZO

L’intervento di scavo effettuato nel luglio del 2001 nel territorio diBiancavilla, in località Scalonazzo, ha interessato una porzione ristretta diuna proprietà adibita ad agrumeto, dove lo scavo di una buca per piantareun albero aveva portato alla luce numerosi frammenti ceramici inquadrabilitra la fine dell’età del Rame e l’Antico Bronzo, oltre a resti di macinee strumenti litici. Nonostante i tempi ristretti, gli spazi limitati e nonostanteil terreno fosse abitualmente sottoposto ad aratura, è stato possibileindividuare una successione stratigrafica inquadrabile in un arco ditempo compreso tra la fine dell’età del Rame e l’Antico Bronzo. I livellimeglio conservati rimandano alla frequentazione dell’area nel corso dellafine dell’età del Rame; a questa fase si riferiscono una porzione di battuto(US7) nel quale erano un pithos in parte interrato (US11) e una chiazzacircolare biancastra, da attribuire a un probabile fornetto/focolare (US8).Non è stato possibile individuare un vero perimetro di capanna, ma, aOvest di questo piano, è stata rinvenuta una serie di buche di palo allineatetra di loro riconducibili a una sorta di palizzata; peraltro, la presenzadi un pithos interrato lascia supporre che ci si trovi in uno spazio chiusopiuttosto che all’aperto (fig. 1 A). Associate al battuto erano ceramichetipiche dell’orizzonte tardo-eneolitico siciliano, ossia ceramica monocromarossa e a decorazione dipinta, e ceramica acroma tra cui spicca unesemplare di tazza ricomposto (fig. 2.8). Lo stesso tipo di materiale ceramicoè stato rinvenuto nello strato soprastante il battuto, intaccato dalleattività agricole. Al di sotto del battuto era un ulteriore livello di frequentazione(US12) riferibile a una fase precedente della capanna, indagato

RECENTI INDAGINI NEL VERSANTE SUD-OCCIDENTALE DELL’ETNA 711

Fig. 1 - A. Pianta dello scavo di Biancavilla, c.da Scalonazzo; B. Pianta dello scavodi Belpasso, loc. Valcorrente.

712 F. PRIVITERA - M. TURCO - F. ALBERGHINA

solamente in parte sia per mancanza di tempo sia perché si estendeva sottoil battuto. Da questo livello provengono frammenti a superficie acromapertinenti a un pithos, a un orcio di forma vagamente piriforme e a un vasosu piede di grandi dimensioni, associati a un grande cucchiaio forato(fig. 2.8). Fra l’uno e l’altro livello si frapponeva uno strato (US10) caratterizzatoprevalentemente da ceramica di Malpasso e Sant’Ippolito. Nel complesso, il materiale ceramico è perfettamente inquadrabile all’internodella fine dell’età del Rame, in un orizzonte di “Malpasso-Sant’Ippolito” data la compresenza di ceramica a superficie monocromarossa e a decorazione dipinta in bruno su fondo rosso. Poche sono le attestazionirelative alla facies di Castelluccio, abbondantemente rappresentatanegli strati superiori. Tra le forme si distinguono bicchieri semiovoidi con piastra soprelevata(fig. 2.4), e brocchette a collo distinto, sia a superficie monocroma rossa,sia con decorazione in bruno su fondo rosso (fig. 2.1-2). Tra gli esemplaripiù significativi si annovera un frammento di collo di piccolo diametro, diimpasto fine, con ingobbio rosso acceso e motivo a scaletta, che farebbepensare alle brocchette monoansate a corpo cuoriforme, di cui al momentonon si conoscono esemplari dal territorio etneo (fig. 2.3). Ampiamenterappresentata è la classe dei vasi su piede, per la quale distinguiamo diversitipi quali vasi a decorazione plastica costituita da cordoni orizzontali oda nervatura verticale terminante in una piccola bugna (fig. 2.6), vasi conincisioni sulla parete interna della vasca e tacche all’orlo e vasi su bassissimopiede (fig. 2.5). Tra il materiale fittile si annoverano frammenti di fuseruolebiconiche, corni fittili e cucchiai di piccole dimensioni, oltre al mestoloforato precedentemente menzionato. Gli impasti si presentano ricchidi inclusi di natura lavica o di calcare; non mancano impasti molto depurati,soprattutto nel caso della ceramica monocroma rossa. Accanto al materiale ceramico è presente una discreta quantità di strumentilitici in ossidiana, selce e quarzarenite, macine in pietra lavica e pestelli;sono attestati, infine, punteruoli in osso. Per quanto l’intervento in contrada Scalonazzo sia stato di durata moltolimitata e i risultati condizionati dal costante sfruttamento agricolo diquesti terreni, il sito offre una conferma importante alle notizie di insediamentiall’aperto nell’area etnea, supportate da indagini circoscritte a pochicomplessi. La conoscenza della frequentazione di questo territorio in etàpre-protostorica è affidata infatti a ricognizioni di superficie e a recuperioccasionali con l’eccezione del villaggio di Poggio dell’Aquila situato a pocadistanza dalla contrada Scalonazzo. Limitati sono stati anche gli scavirelativi alle grotte di scorrimento lavico delle quali il territorio di Biancavillae Adrano è ricco. Ricadono nel territorio del paese la ben nota grotta

RECENTI INDAGINI NEL VERSANTE SUD-OCCIDENTALE DELL’ETNA 713

Fig. 2 - Biancavilla, c.da Scalonazzo. 1-2: brocchette a decorazione dipinta; 3: fr.di collo forse riferibile a brocchetta; 4: piastra di bicchiere semiovoide;5-6: piedi di vasi su piede; 7: “mestolo” forato; 8: tazza (foto e disegni F.Alberghina).

di contrada Spartiviali (Tinè 1960) e le grotte di via Scutari frequentatesempre nel corso dell’antica età del Bronzo (Orsi 1912; Idem 1931). Peraltropochi metri più in basso dall’insediamento si apre la grotta Origlio,nota dagli anni ’70, che ha restituito ceramica inquadrabile tra il Rame Finalee il Bronzo Antico. Se rapportati a questi dati, i risultati ottenuti dallenuove indagini appaiono ancora più significativi dal momento che consentonodi delineare un quadro più articolato, attestando non solo l’esistenzadi comunità insediate in maniera stabile nella regione pedemontana, madocumentando anche una frequentazione in età anteriore all’Antico Bronzo.È verosimile ipotizzare, da parte di queste comunità, uno sfruttamentodella pastorizia in un territorio dove la fertilità del terreno e la sua stessanatura garantivano ampia disponibilità di pascoli. In questo senso il “me

714 F. PRIVITERA - M. TURCO - F. ALBERGHINA

stolo” forato costituisce una preziosa testimonianza dell’economia di questacomunità, dal momento che l’utensile è riconducibile alla lavorazionedi prodotti caseari. Naturalmente la pastorizia doveva essere supportataanche da attività agricole, e difatti la presenza di macine e pestelli rimandaad attività connesse alla preparazione dei cereali.

F. A.

BELPASSO, LOC. VALCORRENTE

Il breve intervento di scavo effettuato da parte della Soprintendenza diCatania nel territorio di Belpasso, in località Valcorrente, è interessante,più che per i ritrovamenti in sé stessi, per il fatto che costituisce un ulterioredato relativo alla densità abitativa nell’area delle basse pendici etnee sitenei comuni di Belpasso e Paternò. Nel luglio del 2005, su segnalazione di un’associazione locale, si rese necessariointervenire all’interno dell’ex feudo Valcorrente, in un’area oggettodi ripetuti lavori di sbancamento. Il terreno è posto in leggero pendio allaquota di circa 300 metri, quasi sul ciglio di un torrentello oggi asciutto,ma che per testimonianze storiche risulta essere stato alimentato da unasorgente. La superficie del terreno, nel tratto interessato dai lavori, era cosparsadi frammenti di impasto di tutte le epoche e di abbondante strumentariolitico. L’interro risultò minimo, probabilmente per la frequenzadei lavori di spianamento subiti dal terreno. Nel complesso la situazioneera piuttosto articolata per la presenza di diversi tratti di muri e piani d’usocollegati, i cui rapporti reciproci furono resi incomprensibili nel momentocruciale dello scavo da un’incursione di clandestini. Si identificò all’inizioun piccolo settore di una probabile capanna curvilinea, delimitato da pietrelaviche, delle quali tre lavorate. Il relativo piano d’uso non poté essereindividuato per il danneggiamento subito; fu invece individuato il battutopertinente ad un settore di muro irregolare approssimativamente rettilineo,formato da pietre di grosse dimensioni, che poteva forse inglobare il murocurvilineo (fig. 1B). Sulla superficie, indicata anche da sporadiche tracce diargilla forse pertinenti a piastre, furono rinvenuti frammenti di vasi cordonatidi impasto grezzo (fig. 3.1) e un macinello litico. Un altro ampio settorecon ogni probabilità dello stesso battuto fu rinvenuto all’estremità estdello scavo al di là della grande buca dei clandestini. Dato lo sconvolgimento dell’area di scavo, si può solo tentare un esamedei materiali rinvenuti per identificare a posteriori le fasi presenti. Va precisatoche i frammenti sono in pessime condizioni, ma tuttavia interessantiper la varietà di classi rappresentate. Dagli strati superiori, rimaneggiati

RECENTI INDAGINI NEL VERSANTE SUD-OCCIDENTALE DELL’ETNA 715

Fig. 3 - Belpasso, c.da Valcorrente. 1: pithos cordonato dal livello pavimentale; 2:frammento a decorazione dipinta con motivo a stella; 3: frammento a decorazionetricromica; 4: ansa a testa di elefante; 5: frammento dello stiledi San Cono-Piano Notaro; 6: frammento dello stile di Diana-Spatarella;7-10: frammenti della facies di Diana; 11: pendaglietto litico (foto e disegniM. Turco).

716 F. PRIVITERA - M. TURCO - F. ALBERGHINA

dai lavori, viene una certa quantità di frammenti dipinti bicromi, in buonaparte inquadrabili nel Bronzo Antico. Fra di essi però sono distinguibiliframmenti con marginature bianche, appartenenti ad una classe ceramicaattestata in Sicilia fra la Media Età del Rame e il pieno Bronzo Antico,rara nella zona etnea. In questo caso la presenza di motivi decorativiquali i denti di lupo, fa pensare ad una fase relativa alla fine dell’età delRame (S. Ippolito) (fig. 3.3). Ciò è suggerito peraltro dalla presenza diframmenti rinvenuti nello strato sottostante il principale piano d’uso individuato,inquadrabili fra Rame e Bronzo Antico (fig. 3.4). Forse ad unafase antica o media del Rame è riconducibile un frammento con pennellatureviolacee che compongono un motivo a stella (fig. 3.2). Tra i materialidegli strati superori si annoverano un frammento di corno fittile, un pendaglietto(fig. 3.11) e un manufatto in pietra lavica di non facile interpretazione.L’industria litica, rappresentata da schegge e strumenti spezzati,comprende selce di varia provenienza, quarzarenite e una certa percentualedi ossidiana che prevale negli strati inferiori. Al di sotto di questi strati, la buca clandestina ha messo in luce un consistentenumero di materiali pertinenti a un momento avanzato della faciesdi Diana. Si tratta di forme carenate (fig. 3.7-9), di ceramiche dipintein rosso con fasce risparmiate e di un frammento graffito a reticolato assimilabileall’aspetto Spatarella (fig 3.6). Non mancano frammenti con incisionie solchi lineari inquadrabili tra le produzioni del Neolitico medio. Lo scavo, pur nelle circostanze negative che l’hanno reso poco produttivo,conferma quanto già notato da Bernabò Brea riguardo al denso popolamentodelle basse pendici etnee a partire dal Neolitico Medio e allacontinuità di vita nello stesso luogo, indice di comunità organizzate estanziali (Bernabò Brea 1988). Significativa la presenza delle fasi tarde diDiana particolarmente diffuse in questa fascia del versante etneo (daBronte a Catania), che si ritiene colmino un ambito cronologico altroveattribuito alla facies archeologica di S. Cono, qui testimoniata da un unicoframmento (fig. 3.5). Il cattivo stato di conservazione del materiale impediscedi distinguere con chiarezza eventuali frammenti pertinenti alle fasimedie e tarde del Rame. In questo caso il dato si integra con quello ricavatodallo scavo di Biancavilla, che sembrerebbe indicare un maggiore interesseper le pendici più alte dell’Etna proprio nel momento che nell’areadi Belpasso è meno rappresentato, ossia quello relativo alla fine dell’etàdel Rame.

M.T.

Si ringrazia la Dott.ssa Irene Pergolizzi, autrice dei rilievi dello scavo di Belpasso-Valcorrente.

RECENTI INDAGINI NEL VERSANTE SUD-OCCIDENTALE DELL’ETNA 717

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

BERNABÒ BREA L. 1988, L’età del Rame nell’Italia insulare: Sicilia e isole Eolie,RassA 7, pp. 469-501.ORSI P. 1912, Biancavilla. Necropoli sicula con forme sepolcrali nuove, NSc, pp.418-419.ORSI P. 1931, Abitazioni e sepolcri siculi di Biancavilla (Catania) entro caverne dilava, BPI LI, pp. 134-147.TINÉ S. 1960-1961, I giacimenti dell’età del Rame in Sicilia e la cultura tipo Concad’Oro, BPI LXIX-LXX, pp. 123-124.

RIASSUNTO. - RECENTI INDAGINI NEL VERSANTE SUD-OCCIDENTALE DELL’ETNA: BELPASSO E BIANCAVILLA. - Vengono presentati i risultati delle indagini effettuate nei siti di Biancavilla e Belpasso, sul versante sud-occidentale dell’Etna, che hanno fornito nuovi dati relativi al popolamento di questa regione tra il Neolitico Medio e la fase di passaggio dall’età del Rame all’Antico Bronzo. Nella contrada Scalonazzo di Biancavilla è stata portata alla luce parte di un fondo di capanna, al di sotto del cui battuto pavimentale era un secondo livello riferibile sempre ad una fase del Rame Tardo. Tracce di una struttura datata tra la fine dell’etàdel Rame e gli inizi dell’Età del Bronzo sono state rinvenute anche a Belpasso,in contrada Valcorrente. Si tratta di un muro ad andamento curvilineo al qualesi riferisce un battuto oltre a un altro muro e a un piccolo circolo di pietre. Adifferenza della situazione emersa dallo scavo di Biancavilla, dove è definita la fasefinale dell’età del Rame, a Belpasso sono ampiamente rappresentate le fasi delNeolitico Medio e Finale e dell’antica età del Rame.

SUMMARY. - RECENT SURVEYS ON THE SOUTH-WEST SIDE OF MOUNT ETNA: BELPASSO AND BIANCAVILLA. - The results of recent surveys in the sites of Biancavilla and Belpasso, on the south-west side of Mount Etna, are being presented here. They have provided us with new data concerning the settlement of this area in the period of time between the Middle Neolithic and the transition fromCopper Age to Early Bronze Age. In the district of Scalonazzo near Biancavilla,the remains of the bottom part of a hut has been unearthed; under the floor therewas a second level which can be referred to the Late Copper Age. Traces of astructure dating back to the period between the end of the Copper Age and thebeginning of the Bronze Age have also been found near Belpasso, in the districtof Valcorrente. It is a curvilinear wall to which are connected a floor, anotherwall and a small circle of stones. Unlike the situation revealed by the excavationsat Biancavilla, where the final period of the Copper Age is clearly defined, inBelpasso phases of Middle and Late Neolithic and Early Copper Age are widelyrepresented.

INDICE

XLI RIUNIONE SCIENTIFICAIN SICILIA

RELAZIONI GENERALI

PROGRAMMA 5

D. LO VETRO, F. MARTINI, Il Paleolitico e il Mesolitico in Sicilia 19V. TINÉ, S. TUSA, Il Neolitico in Sicilia 49A. CAZZELLA, L. MANISCALCO, L’età del Rame in Sicilia 81F. NICOLETTI, S. TUSA, L’età del Bronzo nella Sicilia occidentale 105R. PANVINI, L’età del Bronzo nella Sicilia centro-meridionale 131M.C. MARTINELLI, E. PROCELLI, M. PACCIARELLI, M. CAVALIER,L’età del Bronzo antica e media nella Sicilia orientale e nellazona dello Stretto di Messina 157R.M. ALBANESE PROCELLI, La Sicilia centro-orientale dal Bronzorecente alla prima età del ferro 185S. TUSA, L’età del Ferro nella Sicilia occidentale 207G.F. LA TORRE, Le popolazioni indigene della Sicilia all’epocadella colonizzazione 231

COMUNICAZIONI E POSTERNEL DVD ALLEGATO

COMUNICAZIONIPALEOLITICO-MESOLITICO

S. CHILARDI, A. DE DOMINICIS, D. ZAMPETTI, La frequentazionepreistorica di Grotta Emiliana (Erice, Trapani) 275F. MARTINI, D. LO VETRO, S. CASCIARRI, A.C. COLONESE, Z. DIGIUSEPPE, R. GIGLIO, S. RICCIARDI, S. TUSA, Primi risultati dellacampagna di scavo 2005 a Grotta delle Uccerie (Favignana,Trapani) 289F. NICOLETTI, S. TUSA, Nuove acquisizioni scientifiche sul Riparodel Castello di Termini Imerese (Palermo) nel quadro dellapreistoria siciliana tra la fine del Pleistocene e gli inizi dell’Olocene 303F. MARTINI, D. LO VETRO, A.C. COLONESE, Z. DI GIUSEPPE, V.FORZISI, R. GIGLIO, S. RICCIARDI, S. TUSA, Primi risultati sullenuove ricerche stratigrafiche a Grotta d’Oriente (Favignana,Trapani). Scavi 2005 319F. MARTINI, D. LO VETRO, M. BORRINI, S. BRUNO, F. MALLEGNI,Una nuova sepoltura dalla Grotta d’Oriente (Favignana,Trapani). Scavi 2005 333

R. DI SALVO, G. MANNINO, M.A. MANNINO, V. SCHIMMENTI,L. SINEO, K.D. THOMAS, Le sepolture della Grotta d’Oriente(Favignana) 341F. MARTINI, D. LO VETRO, L. BAGLIONI, A. ALISI, C. CILLI,A.C. COLONESE, Z. DI GIUSEPPE, E. LOCATELLI, P. MAZZA,B. SALA, S. TUSA, Nuove ricerche a Grotta Racchio-Gruppodell’Isolidda (San Vito Lo Capo, Trapani): primi risultati 353L. BONFIGLIO, G. MANGANO, M.C. MARTINELLI, I depositi Epigravettianidella Grotta di S. Teodoro alla luce delle recenticampagne di scavi paleontologici 367F. BARATTOLO, C. COLLINA, Un giacimento del Paleolitico superiorenella valle del Carboj (Menfi, Agrigento) Gli affioramentidi selce e la caratterizzazione dell’industria litica 379E. TUFANO, S. TUSA, M.A. MANNINO, K.D. THOMAS, Resocontopreliminare delle indagini stratigrafiche alla Grotta di Caladel Genovese 391S. CHILARDI, V. COPAT, M.A. MANNINO, D. ZAMPETTI, Nuovidati sul Paleolitico superiore nel territorio di Erice: la GrottaSan Francesco e la Grotta del Maltese 403G. MANNINO, I graffitti parietali preistorici della Grotta Addaura:la scoperta e nuove acquisizioni 415F. MARTINI, D. LO VETRO, P. BRILLI, A.C. COLONESE, Z. DIGIUSEPPE, V. FORZISI, E. LOCATELLI, C. PEDROLLI, B. SALA, S.TUSA, Dati preliminari sul Mesolitico di Grotta di Cala Mancina(S. Vito Lo Capo, Trapani): paletnologia e ambiente423L. CONTE, S. TUSA, Approfondimento stratigrafico alla Grottadell’Uzzo 437C. COLLINA, Sistemi tecnici e chaînes opératoires alla grottadell’Uzzo (Trapani). Analisi tecnologica delle industrie litichedai livelli mesolitici e neolitici 447R. DI SALVO, M.A. MANNINO, V. SCHIMMENTI, L. SINEO, K.D.THOMAS, Nuovi dati sulle sepolture della Grotta dell’Uzzo 461M.A. MANNINO, K.D. THOMAS, Studi archeozoologici ed archeometricisui reperti di malacofauna della Grotta dell’Uzzo(Trapani) 471G. AYALA, L. CONTE, S. TUSA, Indagini stratigrafiche alla Grottadei Cavalli (San Vito Lo Capo, Trapani) 481

COMUNICAZIONINEOLITICO

A. TRAVERSO, La facies del Kronio. Elementi crono-tipologicidagli scavi nell’Antro Fazello al Monte Kronio (Sciacca, Agrigento) 493R.M. MARTÍNEZ SANCHEZ, Transformación y uso de materiasprimas minerales. La industria lítica en Contrada Stretto (Partanna,Trapani). Corte I-2, Sector inferior. Campaña del 2004 505M. MOSCOLONI, C. RUGGINI, Le indagini archeologiche a Grotta

Bonagia (Trapani) nel quadro delle modalità di occupazionedella Sicilia occidentale durante il Neolitico tardo 513E. CASTIGLIONI, C. DI PATTI, G. PISCOPO, L. MANISCALCO,L’insediamento neolitico di Rocchicella-Paliké 523O. PALIO, Il villaggio tardo-neolitico di Via Capuana a LicodiaEubea (Catania) 535F. PRIVITERA, Necropoli tardo-neolitica in Contrada Balze Sopranedi Bronte (Catania) 543F. NICOLETTI, L’industria litica di Punta Fram. Una nuova faciespreistorica a Pantelleria 557A. BOSCAINO, A. D’AMORA, F. NICOLETTI, M. TRIFUOGGI, S.TUSA, Indagini sulla caratterizzazione e la provenienza delle ossidianedi Serra del Palco (Caltanissetta) 569C. GUZZONE, Idoletti fittili e rinvenimenti neolitici dalla GrottaIV di Monte Grande, presso Milena (Caltanissetta) 579

COMUNICAZIONIENEOLITICO

G. ODETTI, Le grotte del Conzo (Siracusa) e della Palombara(Siracusa) nel quadro dell’Età del Rame della Sicilia orientale 593O. ADAMO, D. GULLÌ, La ceramica Serraferlicchio da Serraferlicchio 601E. CARNIERI, L. LENTINI, S. LEVI, P.M. MANDÒ, A. VALENTI, AZANINI, La tomba a grotticella artificiale di “Pergole 2”, Partanna(Trapani), Contrada Pergola 611S. TUSA, D. URSINI, Rinvenimenti eneolitici a Pantelleria - Lagodi Venere 623M. CATTANI, F. NICOLETTI, S. TUSA, Resoconto preliminare degliscavi dell’insediamento di Mursia (Pantelleria) 637A. CRISPINO, Il complesso eneolitico di S. Ippolito, Caltagirone.Scavi Orsi. Nota preliminare 653F. ALBERGHINA, Considerazioni sulla definizione della facies diMalpasso-Sant’Ippolito in Sicilia 663F. PRIVITERA, Un nuovo idoletto tipo Camaro da contrada Marca(Castiglione di Sicilia) 673M. MUSUMECI, Recenti conoscenze ed acquisizioni dell’Età delRame e del Bronzo dal territorio siracusano (Palazzolo Acreide) 683

COMUNICAZIONIETÀ DEL BRONZO

C. GIARDINO, V. SPERA, S. TUSA, Nuovi dati sulla metallurgiadella Sicilia occidentale nell’età del Bronzo 697F. PRIVITERA, F. ALBERGHINA, M. TURCO, Recenti indagini nelversante sud-occidentale dell’Etna: Belpasso e Biancavilla 709

L. CONTE, S. TUSA, Resoconto delle attività di ricerca e scavonel territorio di Partanna, Trapani (anni 2000-2005). Indagininelle necropoli preistoriche di Stretto, Torre Donzelle e Capod’Acqua 719L. GUZZARDI, Insediamenti preistorici nei territori di Leontinoie Megara: scavi e nuove scoperte nell’ultimo biennio 729L. MANISCALCO, Insediamenti dell’antica età del bronzo fra laValle del Margi e gli Iblei settentrionali Recenti 741G. MANNINO, M.C. SPAGNOLO, La tomba di Contrada Posillesi 753V. COPAT, A. COSTA, P. PICCIONE, Alcune considerazioni sullaceramica dipinta della facies di Castelluccio 763V. ARDESIA, M. CATTANI, Tipologia ceramica e caratteristicheculturali della facies RTV 775R. VENEZIANO, La presunta facies di Rodì-Tindari-Vallelungaad un cinquantennio dalla sua formulazione 791M. CATTANI, S. TUSA, Paesaggio agro-pastorale e spazio ritualenel paesaggio dell’età del Bronzo a Pantelleria 803F. NICOLETTI, G. TROJSI, S. TUSA, Analisi tipologiche e mineralogico-petrografiche sui conglomerati architettonici delle capannedell’età del Bronzo di Mursia (Pantelleria) 817F. NICOLETTI, S. TUSA, Pantelleria. Scavo di un sese in proprietàDi Fresco e materiali da altri sesi scomparsi in contradaMursia 827E. TUFANO, A. D’AMORA, M. TRIFUOGGI, S. TUSA, L’ossidianadi Pantelleria: studio di caratterizzazione e provenienza alla lucedella scoperta di nuovi giacimenti 839L. CONTE, Un insediamento della media età del Bronzo rinvenutoin contesto urbano a Partanna (Trapani) 851A.K. INGOGLIA, F. NICOLETTI, S. TUSA, L’insediamento abitatodell’età del Bronzo di Erbe Bianche (Campobello di Mazara,Trapani) 861R. LANTERI, La necropoli di contrada Lotti (Gela) e l’architetturafuneraria a pilastri e le lesene in Sicilia nell’età del Bronzoantico 871M. TEDESCO, La necropoli di Cozzo del Pantano: una rivisitazione 881A. ZANINI, Contributo alla rilettura della necropoli del BronzoFinale di Milazzo – ME 895F. NICOLETTI, S. TUSA, L’insediamento del tardo Bronzo diMokarta (strutture e scavi 1994-97) 905S. TUSA, C.A. BUCCELLATO, Considerazioni sulla distribuzionedelle funzioni e della ricchezza nell’insediamento di Mokarta 917L. RIOLO, Analisi distributiva e funzionale dei reperti ceramicinella capanna 14 di Mokarta 927L. MANISCALCO, G. TERRANOVA, L’età del Bronzo Recente aPaternò (Catania). Il sito di S. Marco e lo scavo urbano di S.Caterina 939K. CARUSO, C.T. FONTEBRERA, A. ZANINI, Le cuspidi di lanciasiciliane nel quadro della protostoria italiana 951

D. TANASI, La Montagna di Polizzello alla fine dell’Età delBronzo: il caso dell’Edificio Nord sull’acropoli 961

COMUNICAZIONIETÀ DEL FERRO

M. FITZJOHN, Visualizzazione dello spazio domestico nell’etàdel Ferro e nel periodo arcaico 975D. PALERMO, Nuove ricerche sulla Montagna di Polizzello 963R. DI SALVO, A. MESSINA, V. SCHIMMENTI, L. SINEO, M.A.MANNINO, Studio antropologico sul gruppo umano di Polizzello(Mussomeli – Caltanissetta) 989

COMUNICAZIONIINTERRELAZIONI

A. CAZZELLA, G. RECCHIA, Sicilia, Eolie, Malta e le reti discambio tra gli ultimi secoli del III e gli inizi del I millennio a.C. 1001R. PATANÈ, Leggendo Diodoro. Contatti egei nella Sicilia centrale? 1015M.C. MARTINELLI, Distribuzione delle ceramiche non locali neivillaggi dell’età del Bronzo delle isole Eolie 1029

POSTERPALEOLITICO-MESOLITICO

E. CARNIERI, R. BIGAZZI, G. D’AMORE, C. DI PATTI, F. MALLEGNI,L. SINEO, G. TARTARELLI, Le microusure dentarie in alcunireperti umani provenienti dalla Grotta di San Teodoro (Messina) 1041V. COLELLA, M.M. MANNINO, K.D. THOMAS, Nuovi studi sullecollezioni della Grotta Niscemi del Museo Archeologico Regionale“Antonino Salinas”di Palermo 1045V. COLELLA, M.A. MANNINO, Ritrovamenti inediti delle esplorazioniarcheologiche di Jole Bovio Marconi a Levanzo: la Grotta dei Porci 1051C. CILLI, A.C. COLONESE, G. GIACOBINI, D. LO VETRO, F. MARTINI,Nuove evidenze di manufatti in materia dura animale del Paleolitico superiore e del Mesolitico di Grotta d’Oriente (Favignana,Trapani) 1055A. COLONESE, S. TROELSTRA, P. ZIVERI, Primi dati sulla stagionalitàdi raccolta di Osilinus turbinatus (von Born, 1778; Gastropoda,Prosobranchia) a Grotta d’Oriente, Grotta delle Ucceriee Grotta di Cala Mancina (Trapani) 1061A.C. COLONESE, Molluschi marini in depositi antropici: il casodi Grotta d’Oriente (Favignana) 1065

A.C. COLONESE, Lo sfruttamento dei molluschi mesolitorali:evidenze mesolitiche a Grotta di Cala Mancina (S. Vito Lo Capo,Trapani) 1071A. GUERRESCHI, F. FONTANA, Prime considerazioni sull’industrialitica mesolitica delle trincee A e F di Grotta dell’Uzzo (Trapani) 1077

POSTERNEOLITICO

E. NATALI, Saggi stratigrafici presso le grotte di Scurati a Custonaci(Trapani) 1085L. CONTE, G. GENCHI, S. TUSA, Indagini stratigrafiche nellaGrotta dell’Impisu e nel Riparo del Pecoraro (Palermo) 1091G. BIONDI, Insediamenti preistorici tra Neolitico e Bronzo anticoad Ovest del medio corso del Simeto. Nuove acquisizioni 1095G. MANNINO, Lo “scarico” neolitico di Castellaccio di FiaccatiRoccapalumba (Palermo) 1099L. SAPUPPO, G. SIRENA, Un contributo allo studio del Neoliticonel Siracusano: C.da Precettora-Sampieri (Brucoli, Augusta) 1101G. TROJSI, Analisi archeometriche sui materiali ceramici dai livellidel Neolitico antico e medio della Grotta del Kronio(Sciacca, Agrigento) 1105J. BARRIOS NEIRA, G. PALMIERI, Studio fisico chimico delle ceramichedi Contrada Stretto (Partanna, Trapani) 1111R. MARTINEZ SANCHEZ, Estudio arqueofaunístico en ContradaStretto (Partanna, Trapani). Corte I-2 (Foso trinchera, sectorinferior). Campaña de 2004 1115S. CHILARDI, A. GALDI, Il Neolitico siciliano tra caccia e raccolta,tradizione e innovazione: la fauna delle UUSS 1-16 del fossatodi Contrada Stretto/Partanna (Trapani) 1121J. L. UBERA JIMENEZ, G. PALMIERI, Analisi palinologiche e interpretazione paleoambientale di C.da Stretto (Partanna, Trapani) 1127

POSTERENEOLITICO

F. CANNIZZARO, C. M. C. CIRINO, V. GRASSO, La stratigrafia delvillaggio di Torricella (Catania) dal medio Rame all’antico Bronzo 1133F. GIANQUINTO, A. ZANINI, Le presenze eneolitiche nell’abitatodi Himera 1137F. IANNÌ, L’Eneolitico nella media valle del Salso 1141G. LAMAGNA, Corni fittili forati del Museo di Adrano 1145F. NICOLETTI, S. TUSA, Vasi preistorici da Bugeber (Pantelleria) 1149L. MANISCALCO, I. VACIRCA, Testimonianze dell’età del Ramepresso il santuario dei Palici (Mineo – Catania) 1153

POSTERETÀ DEL BRONZO

R. AGOSTINO, M. BETTELLI, S.T. LEVI, F. FERRANTI, Taureana diPalmi (Reggio Calabria): un insediamento dell’Età del Bronzotra le isole Eolie e lo Stretto di Messina 1167R.M. ALBANESE, G. CARPENITO, P. FRAGNOLI, S.T. LEVI, G.VEZZALINI, La ceramica della necropoli di Madonna del Piano(Catania): confronto fra classi ceramiche mediante analisi tecnologicae archeometrica 1179V. ARDESIA, M. CATTANI, S. MARCUCCI, C. PETRINELLI PANNOCCHIA,M. SECONDO, Le strutture produttive della capanna B6 di Mursia 1185G. BATTAGLIA, Il rituale funerario nella Sicilia sud-orientaledalla tarda età del Bronzo all’età del Ferro. Alcune considerazioni1191G. BELLUARDO, Testimonianze preistoriche inedite a Ovest delfiume Tellaro 1195N. BRUNO, R. VENEZIANO, Analisi tipologica della produzionevascolare di Boccadifalco (Palermo). Note preliminari 1201G. CACCIAGUERRA, Tomba a grotticella con prospetto a lesenedal territorio di Augusta (Siracusa) 1207A. CARANNANTE, C. GIARDINO, G. PATERNOSTER V. SPERA, G.TROJSI, S. TUSA, Indagini archeometriche su forme di fusioneda Mursia (Pantelleria) 1213L. CENCI, Tessuti ed intrecci dal villaggio Mursia - Pantelleria1219M. CONGIU, Architettura funeraria a Dessueri. Nuove e vecchieattestazioni per un tentativo di classificazione tipologica 1223L. CONTE, M.A. PAPA, M.C. SPAGNOLO, La prospezione archeologicanell’area dell’insediamento di Stretto a Partanna (Trapani) 1231M. DI GENNARO, A. MACERI, L. SCARPATO, M. SGAMMATO, V.SPERA, M. TEDESCO, E. TUFANO, D. URSINI, Gestione informatizzatadei dati di scavo dell’insediamento di Mursia 1239R. DI SALVO, F. GERMANÀ, V. SCHIMMENTI, La necropoli diMonte Canalotti-Dessueri (Gela, Caltanissetta): Indagine antropologicae paleopatologica 1245G. DI STEFANO, A.M. SAMMITO, Nuovi idoletti fittili castelluccianida Cava Ispica 1251A. FILIPPI, L’età del Bronzo e del Ferro nei territori di Alcamo,Erice e Trapani 1255V. LI VIGNI, M. FIORE, I reperti archeologici del sito preistoricodi Cozzo Palombaro-Carini (Palermo). Dal restauro alla musealizzazionea Palazzo D’Aumale 1261C. GIARDINO, V. SPERA, M. TRIFUOGGI, S. TUSA, Analisi archeometallurgiche sul ripostiglio di Erbe Bianche 1267C. GIARDINO, G. PATERNOSTER, V. SPERA, M. TRIFUOGGI, S.TUSA, Indagini archeometallurgiche dal sito di Mursia (Pantelleria) 1273D. GULLÌ, E. CARNERI, Dati archeologici e antropologici da unatomba a grotticella del Bronzo antico di Canicattì (Agrigento) 1277

F. IANNÌ, La Muculufa Santuario: Evoluzione morfologica e stilisticadelle classi vascolari del Bronzo antico castellucciano nellavalle del Salso. Le “anfore” rituali tipo Muculufa 1283M. LABRUNA, Barbie nell’età del Bronzo: piccola plastica figuratae altri oggetti miniaturisti a Pantelleria 1287M.C. LENTINI, M.C. MARTINELLI, Gli Ausoni sulla costa tirrenicadella provincia di Messina: Capo d’Orlando 1291M.C. MARTINELLI, G. TIGANO, Milazzo (Messina) – via XX settembre.Un villaggio in pianura dell’età del Bronzo medio 1295M.C. MARTINELLI, G. TIGANO, Milazzo (Messina) – piazza XXV aprile. Un sistema di approvvigionamento idrico nell’età del Bronzo 1301F. NICOLETTI, L’organizzazione del territorio a Dessueri dalNeolitico ad età protoarcaica 1305K. PERNA, Indicatori rituali nella necropoli di Dessueri 1309E. PROCELLI, S. AGODI, F. ALBERGHINA, F. CANNIZZARO, C. CIRINO,V. GRASSO, M.R. IOVINO, L. SAPUPPO, Ceramica e utensilidal villaggio di Torricella (Catania) 1315D. TANASI, Nuove evidenze ceramiche del periodo Bronzo/Ferrodall’acropoli della Montagna di Polizzello 1321M. TEDESCO, Rituali Funerari nella Media Età del Bronzo Siciliano;la cultura di Thapsos 1327E. CASTIGLIONI, M. DI ROSA, G. TERRANOVA, Un sito del BronzoRecente nel centro storico di Paternò (CT): dati archeobotanicied archeozoologici dagli scavi di via S. Caterina 1333M.C. MARTINELLI, G. TIGANO, L’impianto indigeno dell’età delFerro e Bronzo finale nell’abitato di Gioiosa Guardia (GioiosaMarea -Messina) 1341G. TROJSI, D. URSINI, Origini preistoriche della Pantellerian Ware 1345L. VITALE, G. TROJSI, Analisi tipologica e archeometrica dellemacine del sito dell’età del Bronzo antico di Pantelleria 1349

POSTERETÀ DEL FERRO

R. M. ALBANESE PROCELLI, F. LO SCHIAVO, B. SGARLATA, Tombec.d. a circolo in contrada Casino di Centuripe (Enna, Sicilia) 1355G. ALTAMORE, Materiali di facies Mulino della Badia dai colli diOcchiolà (Grammichele) 1361

POSTERMETODOLOGIE

G. BARONE, C. M. BELFIORE, A. LO GIUDICE, L. MANISCALCO,P. MAZZOLENI, A. PEZZINO, M. TRISCARI, Contributo petrografico

alla caratterizzazione delle ceramiche preistoriche della Siciliaorientale: i casi di San Marco, Poggio Monaco e Rocchicella (Catania) 1369A. D’AMORA, E. TUFANO, M. TRIFUOGGI, G. BARONE, N.KARDJILOV, F. LO CELSO, P. GUERRA, A. SILVESTRI, R. TRIOLO,S. TUSA, Caratterizzazione strutturale dell’ossidiana dei giacimentidell’isola di Pantelleria mediante Spettroscopia Mössbauere Tomografia Neutronica 1375A. BORRUSO, P. CARUSO, L. GILIBERTO, F. NICOLETTI, S. TUSA,La piattaforma GIS del villaggio preistorico di Mursia: analisi deimodelli distributivi dei manufatti e degli elementi strutturali 1381A. CERAULO, G. GENCHI, Il WebMapping dello scavo archeologicodi Mokarta. Applicazioni di innovative tecniche di fruizione dei dati archeologici 1387M.A. PAPA, A. CERAULO, Una piattaforma GIS per Partanna diTrapani 1391A. D’AMORA, E. TUFANO, M. TRIFUOGGI, S. TUSA, Le potenzialitàdell’applicazione del metodo ICP-MS allo studio dei repertipaletnologici. Il caso dell’ossidiana di Pantelleria 1397V. FORGIA, M.A. PAPA, Una lettura del dato archeologico diMura Pregne attraverso le tecnologie GIS 1405G. PAPPALARDO, L. PAPPALARDO, F.P. ROMANO, F. RIZZO, L.MANISCALCO, La produzione metallurgica nell’antica età delBronzo attraverso le analisi non distruttive XRF 1413

Edizioni ETSPiazza Carrara, 16-19, I-56126 Pisa

[email protected] - www.edizioniets.comFinito di stampare nel mese di ottobre 2012


Recommended