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Storia dell'informatica - dalle origini agli anni '50

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23/09/2015 - Nicoletta Salvatori THE DIGITAL WORLD - 2 Da cervello elettronico al Computer, dalla scheda perforata alla Rete: i 60 anni che hanno cambiato il mondo Corso di STORIA (E FILOSOFIA) DELL’INFORMATICA
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23/09/2015 - Nicoletta Salvatori

THE DIGITAL WORLD - 2 Da cervello elettronico al Computer, dalla scheda perforata alla Rete: i 60 anni che hanno cambiato il mondo

Corso di STORIA (E FILOSOFIA) DELL’INFORMATICA

LA PREISTORIA

✤ La preistoria del computer comincia quando l’uomo ha scoperto la scrittura e ha iniziato a usarla per scopi pratici (le tavolette assiro-babilonesi servivano per inventari e controlli della produzione agricola)

✤ L’abaco fu inventato dai cinesi circa 4000 anni fa

✤ All’inizio ‘900 è stato trovato un interessante reperto, la cosiddetta macchina di Antikythera il più antico calcolatore meccanico conosciuto, databile intorno al 150-100 a.C. Un sofisticato planetario, mosso da ruote dentate, che serviva per calcolare il sorgere del sole, le fasi lunari, i movimenti dei cinque pianeti allora conosciuti, gli equinozi, i mesi, i giorni

✤ Leonardo Da Vinci attorno al 1500 (150 anni prima di Blaise Pascal) immaginò un sistema meccanico di calcolatrice basata su ruote dentate perfettamente funzionante. L’odometro.

IL ‘600

✤ La prima vera calcolatrice fu creata da un geniale professore di Tubinga, Wilhelm Schickard (1592-1635), matematico, astronomo, meccanico, pittore, calcografo, orientalista e prete. Costui costruì nel 1623 una calcolatrice, capace di eseguire le quattro operazioni

✤ il filosofo francese Blaise Pascal a soli 19 anni (1642) realizzò la Pascalina, ottimizzata per operazioni di somma e sottrazione. La progettò per aiutare il padre nel calcolo della riscossione delle tasse, la fece brevettare e ne costruì anche un certo numero di esemplari (circa 50).

✤ Qualche anno dopo (1673) il matematico Leibniz realizzò una macchina capace anche di moltiplicare e dividere. È stato il primo a ipotizzare una macchina in grado di fare calcoli utilizzando il sistema binario.

IL ‘600

✤ La prima vera calcolatrice fu creata da un geniale professore di Tubinga, Wilhelm Schickard (1592-1635), matematico, astronomo, meccanico, pittore, calcografo, orientalista e prete. Costui costruì nel 1623 una calcolatrice, capace di eseguire le quattro operazioni

✤ il filosofo francese Blaise Pascal a soli 19 anni (1642) realizzò la Pascalina, ottimizzata per operazioni di somma e sottrazione. La progettò per aiutare il padre nel calcolo della riscossione delle tasse, la fece brevettare e ne costruì anche un certo numero di esemplari (circa 50).

✤ Qualche anno dopo (1673) il matematico Leibniz realizzò una macchina capace anche di moltiplicare e dividere. È stato il primo a ipotizzare una macchina in grado di fare calcoli utilizzando il sistema binario.

Il sistema numerico utilizza solo due simboli, 0 e 1, invece delle dieci cifre del sistema numerico decimale.In informatica il sistema binario è legato alle caratteristiche fisiche dei circuiti digitali rappresentati fisicamente da due diversi livelli di tensione elettrica: acceso/spentoUn numero binario è una sequenza di cifre binarie (dette bit). Ogni cifra in posizione n (contate da destra verso sinistra iniziando da 0) si considera moltiplicata per 2n, anziché per 10n, come avviene nella numerazione decimale.es: 0 = 01 = 12 =103 = 114 = 1005 = 1016 = 110 = 1x22+1x21+0x20

Postille a Leibniz

Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646 - 1716) matematico, filosofo, scienziato, logico, diplomatico, giurista, storico, magistrato tedesco, non voleva progettare una semplice calcolatrice, ma una macchina che fosse in grado di eseguire ragionamenti logici, elaborando proposizioni linguistiche alla stessa stregua di espressioni matematiche. Egli sognava di creare un linguaggio matematico speciale e UNIVERSALE, attraverso il quale scrivere una specie di enciclopedia della conoscenza umana. Questo linguaggio sarebbe stato costituito da simboli matematici manipolabili attraverso regole deduttive (fu il primo nucleo della logica simbolica elaborata poi nell’ ’800-‘900).

Leibniz chiamò questo programma calculus ratiocinator e attraverso questo la sua macchina sarebbe stata in grado di dirimere qualunque controversia intellettuale pervenendo alla soluzione migliore sulla base delle informazioni disponibili.

La seconda linea di ricerca era già aperta: la macchina calcolatrice poteva diventare macchina intelligente

dalla matematica all’informatica

Il telaio (1806)

✤ Joseph Marie Jacquard, un inventore francese, nel 1801 crea un telaio automatizzato per la produzione dei tessuti (ancora oggi noti come “tessuti jacquard”) comandato da un nastro perforato. In realtà il primo prototipo del telaio fu realizzato da un tessitore catanzarese nella seconda metà del quattrocento noto come Jean Le Calabrais, Giovanni il Calabrese. Joseph Marie Jacquard, studiò il telaio di Giovanni il Calabrese lo perfezionò e brevettò.

✤ l telaio destò grandi preoccupazioni, nel mondo operaio dei tessitori francesi e fu boicottato temendo un aumento della disoccupazione nel settore tessile. Oggi un esemplare è custodito nel museo delle arti e dei mestieri a Parigi.

✤ Il telaio usava una logica binaria (1=foro presente, 0=foro assente) e di programmazione in tempo reale. Oggi questa macchina è considerata come una delle invenzioni che hanno maggiormente influenzato lo sviluppo dei moderni calcolatori.

La macchina analitica

✤ Charles Babbage (1791-1871) nel mondo dell'informatica è conosciuto grazie alle sue due macchine: la macchina differenziale (1823) e la macchina analitica (1842)

✤ La macchina analitica (Analytical engine) è stata il primo prototipo di un computer meccanico. L’architettura della macchina anticipa in maniera impressionante quella che sarebbe divenuta l’architettura dei primi elaboratori. Disponeva, infatti, di una rudimentale forma di memoria, di dispositivi di ingresso (usava schede perforate) e di un’unità di calcolo e di controllo.

Una donna inventa il software

✤ Ada Lovelace Byron figlia del poeta George Gordon Byron, studia matematica, scienze, logica e analisi; conosce Babbage e lavora a un algoritmo per le sue macchine: il primo programma informatico della storia

✤ Ada intuì per prima che per il fatto di poter essere programmata con una sequenza di istruzioni (codificate) la macchina poteva agire su entità diverse dai semplici numeri. Una macchina capace di manipolare numeri, può manipolare anche altri simboli quali lettere o note musicali .…

✤ Proprio per ricordare la sua figura uno dei linguaggi di programmazione usato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è denominato ADA Ada Augusta Byron Lovelace (1815-1852)

muore giovanissima, a soli 36 anni

1890: il papà dell’IBM

✤Herman H. Hollerith, (1860- 1929) ingegnere minerario americano nel 1890 inventò una nuova macchina tabulatrice basata sulle schede perforate. Usata per il censimento americano fu un grande successo ✤Negli Stati Uniti i dati della popolazione residente in ciascuno Stato è molto rilevante dal punto di vista politico, dato che ogni Stato elegge un numero di rappresentanti alla Camera proporzionale alla popolazione. ✤La macchina poteva esaminare fino a 800 schede al minuto (una velocità favolosa e impossibile agli uomini). ✤Le schede perforate venivano inserite nella macchina e qui un circuito elettrico veniva acceso o spento dalla presenza o assenza dei buchi (sistema binario: maschio/femmina). ✤Era la prima volta che, nel calcolo, si faceva uso dell’elettricità.

1890: il papà dell’IBM

✤Herman H. Hollerith, (1860- 1929) ingegnere minerario americano nel 1890 inventò una nuova macchina tabulatrice basata sulle schede perforate. Usata per il censimento americano fu un grande successo ✤Negli Stati Uniti i dati della popolazione residente in ciascuno Stato è molto rilevante dal punto di vista politico, dato che ogni Stato elegge un numero di rappresentanti alla Camera proporzionale alla popolazione. ✤La macchina poteva esaminare fino a 800 schede al minuto (una velocità favolosa e impossibile agli uomini). ✤Le schede perforate venivano inserite nella macchina e qui un circuito elettrico veniva acceso o spento dalla presenza o assenza dei buchi (sistema binario: maschio/femmina). ✤Era la prima volta che, nel calcolo, si faceva uso dell’elettricità.

Il fatto stesso che la macchina di Hollerith fosse “ad uso generale” gli permise di fondare una azienda, la Tabulating Machines Company che, pochi decenni dopo, sarebbe evoluta nella International Business Machines (IBM), la corporation che ha dominato il mondo dell’informatica fino agli anni ’90.

Alan Turing

Alan Turing (1912-1954) è il padre del computer come lo intendiamo oggi

✤ La sua Macchina (1936) rappresenta ancora oggi il modello teorico di base per qualsiasi computer moderno, mentre il Test di Turing permetterà di attribuire il grado di intelligenza pari a quella umana alla macchina che riuscirà a superarlo a pieni voti.

✤ La Macchina di Turing (MdT) è una macchina ideale che manipola i dati (scritti in codice binario) contenuti su un nastro di lunghezza potenzialmente infinita, secondo un insieme prefissato di regole ben definite.

✤ La macchina dimostra come sia possibile risolvere automaticamente ogni problema posto che possa essere definita una procedura che metta in giusta sequenza una serie di operazioni elementari.

✤ Essendo in grado di svolgere, in linea di principio, qualsiasi tipo di calcolo non importa quanto complesso una MdT è pertanto in grado di simulare qualsiasi computer presente e futuro.

Colossus vs Enigma

✤ La decrittazione fu possibile nel 1943 realizzando, Colossus, una macchina con valvole, transistor e circuiti integrati che segnò la nascita dell’Informatica. Alan Turing faceva parte del gruppo del controspionaggio inglese di Bletchley Park che decretò Enigma.

✤ Alla fine della guerra la macchina fu distrutta ed i progetti bruciati, per ordine del servizio segreto inglese.

✤ Turing voleva andare oltre il Colossus e costruire, non una macchina specializzata, ma un computer programmabile nel senso odierno, cioè una versione fisica della sua Macchina universale.

✤ Nel 1950 Turing scrisse un articolo dal titolo Computing machinery and intelligence sulla rivista Mind in cui descriveva un test (il test di Turing) su cui si basano buona parte dei successivi studi sull'intelligenza artificiale.

✤ Alan Turing nel 1952 fu condannato per omosessualità e costretto alla castrazione chimica; morì, suicida. Solo nel 2009 il governo inglese ha chiesto pubblicamente scusa, e nel 2013 la Regina ha elargito la Grazia (!).

Durante la seconda Guerra Mondiale i Tedeschi disponevano di una macchina cifrante a rotori detta ENIGMA che resisteva a tutti gli sforzi dei Criptoanalisti.

1943-1944

Colossus vs Enigma

✤ La decrittazione fu possibile nel 1943 realizzando, Colossus, una macchina con valvole, transistor e circuiti integrati che segnò la nascita dell’Informatica. Alan Turing faceva parte del gruppo del controspionaggio inglese di Bletchley Park che decretò Enigma.

✤ Alla fine della guerra la macchina fu distrutta ed i progetti bruciati, per ordine del servizio segreto inglese.

✤ Turing voleva andare oltre il Colossus e costruire, non una macchina specializzata, ma un computer programmabile nel senso odierno, cioè una versione fisica della sua Macchina universale.

✤ Nel 1950 Turing scrisse un articolo dal titolo Computing machinery and intelligence sulla rivista Mind in cui descriveva un test (il test di Turing) su cui si basano buona parte dei successivi studi sull'intelligenza artificiale.

✤ Alan Turing nel 1952 fu condannato per omosessualità e costretto alla castrazione chimica; morì, suicida. Solo nel 2009 il governo inglese ha chiesto pubblicamente scusa, e nel 2013 la Regina ha elargito la Grazia (!).

Durante la seconda Guerra Mondiale i Tedeschi disponevano di una macchina cifrante a rotori detta ENIGMA che resisteva a tutti gli sforzi dei Criptoanalisti.

1943-1944

La guerra mette in evidenza l’importanza strategica delle comunicazioni: il calcolatore diviene allora importante anche nella gestione, protezione,

analisi delle informazioni: non è più solo un “calcolatore” ma è

uno strumento potente per e della comunicazione!

Il fronte tedesco

Dall’altra parte del fronte un ricercatore tedesco, Konrad Zuse, (1910-1995) progettò e produsse i primi calcolatori elettronici della storia: lo Z1, poi lo Z2 e infine lo Z3. Per fortuna il regime nazista restò fedele alle macchine a schede (le discendenti delle macchine di Hollerith, prodotte dalla IBM, e usate anche nel censimento dell’Olocausto), non capì l’importanza e le potenzialità di simili apparecchiature che non furono mai utilizzate nel conflitto.

Il calcolatore Z1, completato da Zuse nel 1938, deve essere considerato in assoluto come il primo computer moderno, avendo anticipato di alcuni anni il Colossus, realizzato nel 1944. Era programmabile, dotato di unità di memoria e di un'autonoma unità di calcolo basata sul sistema binario. Le istruzioni venivano immesse tramite un nastro di celluloide perforato simile ad una pellicola cinematografica, sul quale venivano poi scritte le risposte. La macchina era basata su un originale sistema di memorie meccaniche a levette e incastri azionate da un motore elettrico,

✤ A Konrad Zuse si deve anche l'invenzione del primo linguaggio di programmazione: il Plankalkül.

✤ Nel 1949 Zuse fonda la Società Zuse che tra il 1964 e il 1969 si trasforma nella Siemens.

Zuse con lo Z1

Il Mark 1 -1944

✤ Nel 1944 entra in funzione il calcolatore elettromeccanico Mark 1 Costruito nei laboratori della Industrial Business Machines (I.B.M.), funzionava con programmi registrati su nastro perforato. Pesava quasi 5 tonnellate, e le sue 78 sezioni di calcolo erano comandate con più di 3000 relè.

✤ Al Mark 1 e 2 lavora Grace Murray Hopper (Usa 1906-1992) pioniera della programmazione informatica.

✤ La prima donna a arrivare al grado di Ammiraglio degli Stati Uniti fu alla guida del team che ha inventato il linguaggio di programmazione commerciale più longevo; il COBOL

✤ Ha coniato il termine “debugging” (togliere errori da un programma)

Il Mark 1 -1944

✤ Nel 1944 entra in funzione il calcolatore elettromeccanico Mark 1 Costruito nei laboratori della Industrial Business Machines (I.B.M.), funzionava con programmi registrati su nastro perforato. Pesava quasi 5 tonnellate, e le sue 78 sezioni di calcolo erano comandate con più di 3000 relè.

✤ Al Mark 1 e 2 lavora Grace Murray Hopper (Usa 1906-1992) pioniera della programmazione informatica.

✤ La prima donna a arrivare al grado di Ammiraglio degli Stati Uniti fu alla guida del team che ha inventato il linguaggio di programmazione commerciale più longevo; il COBOL

✤ Ha coniato il termine “debugging” (togliere errori da un programma)

✤Il primo “bug” della storia dell’informatica è stato, materialmente una falena che era andata ad incastrarsi (bruciando) nei piedini di una delle valvole che costituivano il Mark II (1947), provocandone il malfunzionamento

1946 ENIAC

Commissionato dal governo degli Stati Uniti al fine di accelerare i calcoli balistici necessari per il lancio dei proiettili di artiglieria.

ENIAC, l'Electronic Numeral Integrator and Computer, denominato Project PX, fu acceso il 31 Maggio 1943

Un supercomputer costituito da circuiti elettronici, senza parti meccaniche in movimento, e per questo molto più veloce dei calcolatori costruiti fino a quel momento.

Furono necessarie ben 18.000 valvole, che portarono l'ambiente ad una temperatura superiore a 50 °C. (Era il 1946; un anno dopo sarebbe stato inventato il transistor). Nella sua prima messa in funzione, l’ENIAC causò un black-out nel quartiere ovest di Filadelfia.

Durante la presentazione ufficiale nel 1946 l'ENIAC fu in grado, in meno di un secondo, di moltiplicare il numero 97.367 per sé stesso 5.000 volte.

l'ENIAC processava ad una velocità 1000 volte superiore a quella consentita da Mark I.

John Von Newman (1903-1957)

Nel 1944 si unisce al gruppo di progettazione di ENIAC intuendo che era possibile sfruttare il computer nel campo della matematica applicata, oltre che per il semplice sviluppo di tabelle balistiche.

Redige una raccolta di appunti (First Draft of a Report on the Edvac) che descrive in maniera dettagliata un calcolatore ancora da realizzare, l’ EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer), dotato della capacità di immagazzinare e conservare in memoria un programma e capace di cambiare il programma durante l’esecuzione.

L’ EDVAC realizzava il modello di Macchina Universale di Turing un computer programmabile nel senso moderno del termine. l’EDVAC ha una nuova architettura (che d’ora in poi prenderà il nome di architettura Von Newmann): nascono la memoria RAM e il concetto di software.

Anche questa macchina realizzata da Eckert e Mauchly non fu fortunata: fu inaugurata solo nel 1952, con una serie di calcoli per la bomba all'idrogeno, e smantellata nel 1957.

Matematico, fisico e informatico ungherese naturalizzato statunitense, uno dei più grandi matematici della storia moderna, padre della Bomba

atomica. Si dice che con lui l’informatica non fu più una tecnologia

ma divenne una scienza

John Von Newman (1903-1957)

Nel 1944 si unisce al gruppo di progettazione di ENIAC intuendo che era possibile sfruttare il computer nel campo della matematica applicata, oltre che per il semplice sviluppo di tabelle balistiche.

Redige una raccolta di appunti (First Draft of a Report on the Edvac) che descrive in maniera dettagliata un calcolatore ancora da realizzare, l’ EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer), dotato della capacità di immagazzinare e conservare in memoria un programma e capace di cambiare il programma durante l’esecuzione.

L’ EDVAC realizzava il modello di Macchina Universale di Turing un computer programmabile nel senso moderno del termine. l’EDVAC ha una nuova architettura (che d’ora in poi prenderà il nome di architettura Von Newmann): nascono la memoria RAM e il concetto di software.

Anche questa macchina realizzata da Eckert e Mauchly non fu fortunata: fu inaugurata solo nel 1952, con una serie di calcoli per la bomba all'idrogeno, e smantellata nel 1957.

Matematico, fisico e informatico ungherese naturalizzato statunitense, uno dei più grandi matematici della storia moderna, padre della Bomba

atomica. Si dice che con lui l’informatica non fu più una tecnologia

ma divenne una scienza

John von Neumann definì per la prima volta in modo rigoroso e completo il concetto di elaboratore elettronico a programma memorizzato

Fu Neumann a inquadrare il calcolatore in una teoria matematica coerente e a sviluppare in una teoria generale delle 'macchine intelligenti' e degli automi.

Fu anche l’uomo che rese più distruttiva possibile la bomba atomica calcolando a che altezza doveva esplodere per il massimo danno possibile.

John Von Newman (1903-1957)

Nel 1944 si unisce al gruppo di progettazione di ENIAC intuendo che era possibile sfruttare il computer nel campo della matematica applicata, oltre che per il semplice sviluppo di tabelle balistiche.

Redige una raccolta di appunti (First Draft of a Report on the Edvac) che descrive in maniera dettagliata un calcolatore ancora da realizzare, l’ EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer), dotato della capacità di immagazzinare e conservare in memoria un programma e capace di cambiare il programma durante l’esecuzione.

L’ EDVAC realizzava il modello di Macchina Universale di Turing un computer programmabile nel senso moderno del termine. l’EDVAC ha una nuova architettura (che d’ora in poi prenderà il nome di architettura Von Newmann): nascono la memoria RAM e il concetto di software.

Anche questa macchina realizzata da Eckert e Mauchly non fu fortunata: fu inaugurata solo nel 1952, con una serie di calcoli per la bomba all'idrogeno, e smantellata nel 1957.

Matematico, fisico e informatico ungherese naturalizzato statunitense, uno dei più grandi matematici della storia moderna, padre della Bomba

atomica. Si dice che con lui l’informatica non fu più una tecnologia

ma divenne una scienza

John von Neumann definì per la prima volta in modo rigoroso e completo il concetto di elaboratore elettronico a programma memorizzato

Fu Neumann a inquadrare il calcolatore in una teoria matematica coerente e a sviluppare in una teoria generale delle 'macchine intelligenti' e degli automi.

Fu anche l’uomo che rese più distruttiva possibile la bomba atomica calcolando a che altezza doveva esplodere per il massimo danno possibile.

Coinvolto nel Progetto Manhattan per la costruzione delle bombe atomiche, incentiva la costruzione (e l’uso anche preventivo) di ordigni nucleari sempre più potenti. Segue di persona alcuni test nella seconda metà degli anni quaranta, compresa l'esplosione della

bomba H nelle Isole Marshall nel 1952. Probabilmente saranno proprio le radiazioni sprigionate da questi test a condannarlo a morte.

La cibernetica 1947

Dopo la Seconda Guerra Mondiale per i computer si apre una nuova era. Erano stati strumenti di guerra e dovevano inventarsi un ruolo di pace.

“La scienza del controllo e della comunicazione nell’animale e nella macchina” o cybernetisc come la chiamò nel 1947 il matematico statunitense Norbert Wiener (1894-1964) nacque con l’intento di scoprire i meccanismi di funzionamento della mente umana e fornire degli elementi applicativi per riprodurre gli stessi schemi nel mondo delle macchine.

Wiener mise profeticamente in primo piano l’importanza della COMUNICAZIONE tra macchina e macchina e tra uomo e macchina attraverso linguaggi di programmazione sempre più “friendly”, orientati agli utenti in vista di reti di computer collegati tra loro grazie a linguaggi standard per lo scambio di dati e documenti.

Wiener fu anche profetico in due altri settori:

Si preoccupò del fatto che le macchine “intelligenti” avrebbero permesso di sostituire sia il braccio sia la mente dei lavoratori creando una forte disoccupazione intellettuale e la necessità di riformare la società anche nei suoi principi di valore

Si oppose all’idea del brevetto intellettuale: l’informazione e la conoscenza non potevano avere un copyright né essere avvolte da segreto perché questo avrebbe rallentato lo sviluppo della ricerca che non era statica ma dinamica. Fu dunque un precursore della filosofia dell’open source del codice libero e del free software

La cibernetica 1947

Dopo la Seconda Guerra Mondiale per i computer si apre una nuova era. Erano stati strumenti di guerra e dovevano inventarsi un ruolo di pace.

“La scienza del controllo e della comunicazione nell’animale e nella macchina” o cybernetisc come la chiamò nel 1947 il matematico statunitense Norbert Wiener (1894-1964) nacque con l’intento di scoprire i meccanismi di funzionamento della mente umana e fornire degli elementi applicativi per riprodurre gli stessi schemi nel mondo delle macchine.

Wiener mise profeticamente in primo piano l’importanza della COMUNICAZIONE tra macchina e macchina e tra uomo e macchina attraverso linguaggi di programmazione sempre più “friendly”, orientati agli utenti in vista di reti di computer collegati tra loro grazie a linguaggi standard per lo scambio di dati e documenti.

Wiener fu anche profetico in due altri settori:

Si preoccupò del fatto che le macchine “intelligenti” avrebbero permesso di sostituire sia il braccio sia la mente dei lavoratori creando una forte disoccupazione intellettuale e la necessità di riformare la società anche nei suoi principi di valore

Si oppose all’idea del brevetto intellettuale: l’informazione e la conoscenza non potevano avere un copyright né essere avvolte da segreto perché questo avrebbe rallentato lo sviluppo della ricerca che non era statica ma dinamica. Fu dunque un precursore della filosofia dell’open source del codice libero e del free software

Wiener soffriva per la perdita di innocenza degli scienziati dopo la Bomba: la NON NEUTRALITA’ ma al contrario la “responsabilità”della ricerca. Si era anche reso conto dei rischi che la cibernetica poneva qualora fosse stata esclusivo appannaggio del potere politico e militare. Una preoccupazione che fu anche quella degli scienziati che per primi posero le basi della Rete e

che è alla base della filosofia stessa che informa il WWW: compartecipazione, condivisione, libertà: massima informazione possibile

“la conoscenza si rigenera solo attraverso la sua libera e aperta trasmissione”

L’uomo, la macchina, il linguaggio

Il transistor (1947) e i circuiti integrati (1960) permettono una drammatica riduzione dei costi e delle dimensioni.

Grace Hopper (1906-1992) che abbiamo visto al lavoro al Mark 1 nel 1949 si unisce a Eckert e Mauchly nella costruzione dell'UNIVAC I e lavora sull'idea del compilatore: uno strumento che poteva tradurre il linguaggio naturale in codice binario. Prima dell'invenzione della Hopper i programmatori dovevano scrivere lunghissime istruzioni in codice binario (linguaggio della macchina) per qualsiasi nuovo pezzo di software. Se pensiamo che il linguaggio macchina è fatto di soli 1 e 0 potete immaginare quale sforzo e quanti errori. La Hopper impostò il programma che avrebbe liberato i programmatori dall'esigenza di scrivere codice binario. Non solo, ogni volta che il computer era chiamato a svolgere una funzione già nota, il compilatore gliela avrebbe messa a disposizione prelevandola da una libreria predisposta allo scopo.

Il compilatore, dunque, era una splendida soluzione per risparmiare tempo ed errori, ma la Hopper non si fermò qui. E inventò il COBOL (era il 1959) il primo linguaggio “naturale” utilizzabile per scrivere programmi gestionali.

INIZIA L’ERA DEL COMPUTER MODERNO

Nelle grandi aziende e nei laboratori di ricerca si diffondono i sistemi Mainframe come l’IBM System/360 (1964) usabili da una moltitudine di utenti connessi attraverso terminali privi di capacità di elaborazione, nei dipartimenti di molte università, nelle scuole e negli uffici delle piccole aziende iniziano ad apparire i primi minicomputer.

Parallelamente nascono i primi linguaggi di programmazione simbolici come il COBOL (Common Business Oriented Language) per la scrittura di applicazioni gestionali, il Fortran (Formula Translator) per scopi matematici (ideato nel 1957 da un gruppo di esperti dell’IBM), e il Basic (che vede la luce in un college del New Hampshire nel 1964). Quest’ultimo linguaggio avrà un’importanza cruciale nello sviluppo dell’informatica.

Basic sta per Beginner's All Purpose Symbolic Instruction Code e ne verranno elaborate numerose versioni (nel 1970 vi erano almeno 20 versioni diverse), di cui una ridotta appositamente per essere installata nei primi computer domestici a metà degli anni '70 (della quale furono autori Bill Gates e Paul Allen). Grande successo ebbe anche il Pascal sviluppato al Politecnico di Zurigo

Sempre in quegli anni apparvero i primi chip al silicio

Il primo circuito integrato venne costruito nel 1958 da Jack St. Clair Kilby ed era composto da circa dieci componenti elementari, Vinse il Premio Nobel per la Fisica nel 2000.

1955-1960


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