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AREA PERFORMING ARTS - carmebrescia.it OnLine.pdf · VOCE EGO SUM è ovvia e ironica parodia di...

Date post: 18-Oct-2018
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AREA PERFORMING ARTS1° EDIZIONE

VIDEODANZACOMPOSIZIONE ISTANTANEADANZA CONTEMPORANEASOUND PERFORMANCETEATRODANZAPOESIA SONORATEATROWORKSHOP

VISITABILE DALL’8 AL 14 DICEMBRE 2017

Danza e performance irrompono a C.AR.M.E.!

Prende il via il primo appuntamento di b x h area performing arts: un’immersione nel mondo e nel linguaggio delle arti sceniche performative, dove il pubblico verrà accompagnato in un viaggio tra performance dal vivo e proiezioni di video danza.

Grazie alla sinergia de Lelastiko-Compagnia di danza con artisti ed istituzioni di fama nazionale ed internazionale, b x h area performing arts proporrà: videodanza, composizione istantanea, danza contemporanea, sound performance, teatrodanza, poesia sonora, teatro e workshop.

La performance è materia in continua metamorfosi e ridefinizione, in un dialogo costante con la contemporaneità. Si radica nel corpo, grazie ai corpi, e travalica i confini tra i generi, creando nuovi concept di creazione, rappresentazione e spettacolo. Si nutre di sperimentazione, di ascolto, di immediatezza, di condivisione. Vive del coinvolgimento di chi la produce, la inventa e realizza. È liquida, capace di adattamenti, di svolte, di disequilibri. L’azione performativa passando tra un medium e l’altro attiva il processo creativo.

La proposta della prima edizione di b x h si dispiega tra danza, voce, suono, azione, poesia, partitura musicale e coreografica, parola, video. Innescando esperienze, esplorazioni e pratiche estetiche che hanno valore innanzitutto per il soggetto che le vive, ma che divengono terreno aperto che lo spettatore abita.

Uno spazio dove conoscere ed avvicinare l’opera di un performer e la relazione che il suo agire determina con il pubblico, investigando un particolare ambito artistico.L’area videodanza di b x h, presenterà una selezione tematica di estratti video dedicati all’interazione tra danza e performance, dove il performativo in campo coreografico vede avvicinarsi due nozioni che lo definiscono: la performance come atto artistico e la performance fisica, talora in equilibrio tra arti plastiche e coreografia, tra architettura e paesaggio in spazi scenici convenzionali o in creazioni site-specific.Affiancano il programma di performance e videodanza i seguenti workshop: Il pericolo dell’anima - Viaggio attorno alla tarantella, workshop di teatro e danza con Anna Dego e Meccanismi atletici e forma concerto in Métron#1, workshop con Fabrizio Saiu; che permettono di praticare e conoscere in prima persona le linee di ricerca e la pedagogia di due tra gli artisti programmati, nelle loro rispettive aree di competenza. La scelta di organizzare laboratori rivolti a tutti è frutto dell’intento di avvicinare un pubblico il più possibile eterogeno.Artisti presenti: Maria Carpaneto_Il Filo di Paglia, Lello Cassinotti e Nino Locatelli _dellAliTeatro, Francesca Cecala, Anna Dego, Rosita Mariani_ Lucylab Evoluzioni, Fabrizio Saiu.Con il sostegno di: Centre National de la danse de Paris, CN D. Sezione a cura di: Marina Rossi_ Lelastiko in collaborazione con Monica Carrera, Francesca Damiano, Davide Sforzini e Ugo Romano.

LUNEDÌ 11 DICEMBRE 2017DALLE 19.30 ALLE 22.30 IL PERICOLO DELL'ANIMA VIAGGIO ATTORNO ALLA TARANTELLAWORKSHOP DI TEATRO E DANZA CON ANNA DEGO

MARTEDÌ 12 DICEMBRE 2017DALLE 20.30 ALLE 23.00 MECCANISMI ATLETICI E FORMA CONCERTO IN MÉTRON#1WORKSHOP CON FABRIZIO SAIU

8 - 12 - 13 - 14 DICEMBRE 2017 DALLE 15.00 ALLE 20.00 VIDEODANZASELEZIONE TEMATICA DI ESTRATTI VIDEODEDICATI ALL’INTERAZIONE TRA DANZA E PERFORMANCECON IL SOSTEGNO DEL CENTRE NATIONALDE LA DANSE CN D. DI PARIGI

OPENING GIOVEDÌ 7 DICEMBRE 2017DALLE 19.30C14PERFORMANCE DI ROSITA MARIAN DALLE 21.00 ALLE 24.00 PROIEZIONE DI UNA SELEZIONE DI VIDEODANZACON IL SOSTEGNO DEL CENTRE NATIONALDE LA DANSE CN D. DI PARIGI

SABATO 9 DICEMBRE 2017DALLE 21.00VOCE EGO SUMDI LELLO CASSINOTTI E NINO LOCATELLI - DELLEALI TEATROZDI E CON FRANCESCA CECALA MARIADI ANNA DEGO

DOMENICA 10 DICEMBRE 2017DALLE 19.30 ISTANTENEA ON BO-WEDI MARIA CARPANETO - IL FILO DI PAGLIAMÉTRON#1MECCANISMO DEL CONCERTOPERFORMANCE DI FABRIZIO SAIU

Giovedì 7 dicembreOpeningdalle 19.30 alle 24.00

C14performance di Rosita Marianidalle ore 19.30 alle 21.00

Assistente alla realizzazione: Cinzia SeverinoMusica originale e sound design: Igor SciavolinoProduzione: Rosita Mariani, lucylab.evoluzioni,c.s.c. anymore

C14 è un tuffo all’indietro.Il fiume del movimento scava con un lavorìo continuo nelle memorie profonde del corpo: affiorano come fossili dal deserto strati di ricordi senza nome, tracce di qualcosa che in tempi incalcolabili è rimasto afferrato all’elica del dna, disciolto nell’acqua delle cellule, cristallizzato nelle ossa.

Da ragazzina ero affascinata dai libri di scienze. Ad un certo punto la mia immaginazione è stata colpita dalle proprietà del Carbonio-14, un isotopo radioattivo del carbonio che si trova in natura. Sul mio libro c’era scritto che tutti gli organismi viventi scambiano continuamente carbonio con l’atmosfera attraverso processi di respirazione e fotosintesi, e che dopo la morte, quando questi processi terminano, lo scambio non avviene più. Quindi, quando l’organismo muore, il Carbonio-14 comincia a diminuire, non essendo più introdotto con i processi vitali, e quello presente si trasforma in Azoto, il gas più diffuso nell’aria. La misura del livello di Carbonio-14 nei resti organici consente un calcolo dell’età dei reperti... Pur non essendone consapevoli, in questo modo tutti noi lasciamo una traccia duratura, seppure temporanea, del nostro passaggio sulla terra, così come la lascia qualsiasi altro organismo vivente. Alla fine, quando la traccia scompare, diventiamo aria.Molti anni dopo, mi sono ritrovata a ricevere dal mio corpo delle domande sulla memoria, questione che costituisce lo strato più profondo di C14, lavoro con cui ho cercato di rispondere: non credo esista una fine a una ricerca di questo tipo. Quello che so per ora è che diversi tipi di memoria restano nel corpo, memorie evolutive, di specie, emotive, motorie. Nel farsi del lavoro, strato dopo strato, sono sopravvissuti solo i gesti necessari, quelli più profondamente impressi. La danza ogni volta si ricrea dal riaffacciarsi di una memoria corporea. Mi rimane il sapore di una storia lunga, che accende la curiosità di scoprire ogni volta come nel movimento sopravviva qualcosa di appartenente ad un passato lontanissimo, oltre i limiti della nostra storia di specie e si avventura fino a paesaggi archeozoici, ma che riguarda allo stesso tempo la questione delle origini, dell’inizio. In un momento storico come quello presente, sempre più segnato da muri e da incomprensioni, quel patrimonio di memorie antiche ci accomuna tutti e ci fa essere uguali nell’essere tutti diversi: nel movimento, nello scambio che attiva, sento risuonare la nostra qualità umana più profonda.

Chi è Rosita Mariani?Con una formazione di matrice americana, lavora per molti anni come danzatrice free lance, collaborando, tra gli altri, con Deborah Weaver, Teri J. Weikel, Ariella Vidach, Robert Wilson e Teatro Alla Scala di Milano. Insegnante e ricercatrice nell’ambito del corpo in movimento, si occupa di formazione professionale per danzatori e insegnanti. Parallelamente, conduce progetti educativi nella scuola pubblica. Si sta formando come Educatore del Movimento Somatico presso The School for Body-Mind Centering®. È coreografa e direttrice artistica di lucylab.evoluzioni: piccolo gruppo interdisciplinare impegnato nella ricerca sull’umanità in movimento, produce spettacoli, performance e opere video presentati in Italia, Francia, Colombia, Brasile.

Sabato 9 dicembre

3 appuntamenti, dalle ore 21.00

VOCE EGO SUM Lello Cassinotti e Nino Locatelli - delleAli teatro

Trittico sonoro per voce e clarinettoVoce: Antonello CassinottiClarinetto b: Giancarlo Locatelli

VOCE EGO SUMvoce / manifesta / o a Sé stesso

L’installazione è un tentativo di scrittura plastica.La performance è un tentativo di regolare i conflitti che si determinano tra le pulsioni istintuali (ES*) e le imposizioni del super-ego.VOCE EGO SUM è ovvia e ironica parodia di COGITO ERGO SUM.La voce esprime se stessi, prende spazio, si dimensiona e si allunga, si dà come corpo, è prolunga dall’IO o dall’ES all’ES-terno, dal sé stesso all’Es-pressione di sé.Succede emotivamente laddove non ve ne è intenzione.Dove invece l’esasperazione o la determinazione dell’EGO / Artista cerca di manifestare un ES-empio o è pieno di SÉ ecco che la voce / arte diviene manifesto ES-asperato.L’EGO / Artista si manifesta attraverso la voce ed è pieno di SÉ, parla di SÉ amplificandosi, dandosi come VOCE che è in quanto tale, un NOME, un’INTENZIONE, un MANIFESTO.

* In psicoanalisi, termine che indica la parte non organizzata e perciò non personale dell’apparato psichico, che costituisce una riserva di energie istintuali e coincide con l’inconscio della psicologia dinamica e descrittiva.

Chi è Antonello Cassinotti?Antonio Cassinotti è attore e performer e membro fondatore de IL GRUPPO TEATRO delleAli.Esplora con particolare passione il mondo dei suoni e nello specifico della voce attraverso il corpo/strumento. Lo stimolo di partenza in ogni suo lavoro da solo e / o in collaborazione con altri è dettato, a volte da un immaginario visivo, a volte sonoro e in altre occasioni alle pratiche del movimento. Nel complesso è teso a elaborare atti performativi che possano definirsi SONORI, dove il gesto, l’oggetto, la luce e tutta la macchina scenica rispondano ad una sorta di composizione. Con queste premesse realizza installazioni o contesti visivi in cui agisce in prima persona, letture di poesia sonora, sia come interprete sia come autore e partecipa a numerosi eventi legati all’improvvisazione in iterazione con danza, pittura, musica e video. Ha al suo attivo collaborazioni con numerosi gruppi teatrali sia come attore che come performer e la partecipazione a festival e rassegne. Svolge inoltre attività di insegnamento con l’intenzione di portare alla consapevolezza dei suoi allievi lo stretto rapporto che intercorre tra voce e corpo performativo. Si riconosce nelle pratiche Fluxus.

Chi è Giancarlo Locatelli?Giancarlo Locatelli ha studiato pianoforte e si è diplomato in clarinetto. Ama la libera improvvisazione, la musica di Steve Lacy, Mal Waldron, Duke Ellington, Thelonious Monk, John Coltrane, Tom Waits, Johan Sebastian Bach, Anton Webern e molti altri. Quando può trascorre volentieri del tempo a pescare sui torrenti, a leggere Isaac Asimov, Daigu Ryokan, Matsuo Basho, Josè Saramago e Dante Alighieri, a disegnare e scrivere aiku.

Z monologo teatrale di e con Francesca Cecala Vincitore del concorso teatrale femminile La Parola e il Gesto dell’Associazione I Portici (Imola).

Nessun elemento scenografico, solo lo spazio vuoto da abitare.Un monologo che si snoda all’interno di una partitura fisica e gestuale.

Z è un uomo, un senza tetto un randagio! Ha un dolore, un lutto nascosto dentro di sé, una perdita: tante perdite. È agro-dolce, mai patetico, a volte disperato, sicuramente incazzato.Z ha fatto una scelta, quella di mettersi per strada; anche se il destino gli ha dato una mano. Va, erra libero, solo, curioso, per le vie della sua città. Pensa, filosofeggia, guarda il cielo e mentre va riaffiorano i ricordi, la malinconia, la poesia.

Chi è Francesca Cecala?Francesca Cecala è un’attrice. Si è diplomata alla Scuola Internazionale di Teatro diretta da Kuniaki Ida. Negli anni si appassiona alla danza e al teatro fisico, incontrando nel suo percorso di studi insegnanti come Pierre Byland, Jordi Cortez Molina, Julie Stanzak, Pierre Doussaint. Parallelamente ha approfondito un lavoro sul canto con la compagnia Araucaima Teater. Ha lavorato per più di 12 anni come attrice con la compagnia di teatro per l’infanzia Teatro del Vento. Ha recitato in due produzioni del Ctb: Mythos e il TARTUFO ovvero L’impostore con la Regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso. Partecipa alle produzioni: Progetto UNO e ½, Débris e Catabasi della compagnia Lelastiko. È interprete in numerose produzioni della compagnia Scarlattine Teatro di Lecco, con cui partecipa a tourneés nazionali ed a progetti internazionali. Tra questi: Meeting the Odyssey un progetto artistico e sociale itinerante, che coinvolge 14 partner europei 2014-2016, portando pièce teatrali e workshop in tutta Europa. Nell’estate del 2011 riceve una menzione speciale all’interpretazione presentando Z alla terza edizione del festival di corti teatrali della città di Catania. Piccolo canto di resurrezione, di cui è tra le autrici e interpreti, vince il Bando del Teatro del Sacro 2017.

MARIAstudio su Maria di e con Anna Degoliberamente ispirato a B. Hrabal

Z è un progetto solitario e artigianale.

Maria.Un assolo.La danza da soli ha qualcosa di struggente, di zoppo, mi rimanda sempre ad un altro, un altro che non c’è, che non c’è più, ad una mancanza. Maria nasce da questa mancanza. Maria è una donna comune.Seduta al tavolo con tazzina di caffè come un’amica, in piedi sul tavolo come una fiera scatenata, alle prese con fiori rossi sulla tomba del marito come una vedova, aggrappata sotto al tavolo come un ragno ferito, Maria, incarnazione delle molte sfaccettature al femminile, non appartiene ad uno spazio e tempo definito.La sua solitudine resta il fatto evidente. La solitudine fa da contrappunto all’Altro, impalpabile nello spazio, ma presente. L’Altro guardato, interpellato, immaginato, offre a sua volta confini sdrucciolevoli e mutevoli, viene evocato in una girandola di fotogrammi danzati, di ricordi, di aneddoti, potrebbe essere un amico, il padre o un amante. In questo tempo sospeso, la gamma di possibili gesti, di apparenze, di posture scandiscono il suo slancio vitale cedendo il passo a fantasmi, ad aspirazioni e a paure che spudoratamente si manifestano e come in un sogno l’immaginario diventa più reale del quotidiano e il quotidiano più irreale dell’immaginario.In Maria c’è la passione per la vita, per le sue sorprese, c’è la voglia di successo come ansia di riconoscimento, c’è la tristezza della vita come delusione e solitudine, c’è l’Altro, chimera affascinante e irraggiungibile.

Chi è Anna Dego?Anna Dego si è diplomata al Teatro Stabile di Genova, ma è l’incontro con la coreografa Adriana Borriello che segna la svolta verso la danza. Nel 2002 incontra Christina Pluhar direttrice dell’ensemble musicale l’Arpeggiata, col quale lavora stabilmente come danzatrice e coreografa, presenziando a diversi dei maggiori festival internazionali.

Domenica 10 dicembre

2 appuntamenti, dalle ore 19.30

ISTANTENEA ON BO-WE Maria Carpaneto - Il filo di Paglia

Il mio linguaggio, la danza… Sperimentare una composizione istantanea con il pubblico, il pubblico inteso come parte integrante e necessaria dell’atto creativo, una risposta a una mia ‘provocazione’ che farà vacillare ogni sicurezza di forma e di “azione premeditata”. Mettere costantemente in dubbio quello che si sa per essere al servizio della relazione e della risposta. Un alieno per cercare un contatto, una mano tesa al pubblico complice e demiurgo del nostro destino di artisti.… Tenterò di capire e farmi capire… un alieno precipitato sulla terra, nessunconfine…mUno spettacolo glam-rock & one man show… un tributo agli anni 70…… La schiena parla. … Il ricordo dell’assenza di gravità del luogo dal quale arrivo, mi lascio trasportare dal piacere del ricordo e dal desiderio di armonia.Una performance che si presta a essere presentata in luoghi non convenzionali (sale congressi, biblioteche, centri di aggregazione, circoli), spazi urbani (piazze luoghi pubblici, sedi per mostre) e anche teatrali, in qualsiasi veste a seconda delle esigenze. Il personaggio Bo We “non sa” dove si trova, ma scopre e fa scoprire anche al pubblico il luogo e la relazione al contesto, al qui e ora.

Chi è Maria Carpaneto? Maria Carpaneto studia pianoforte e violoncello, ed è laureata in Lettere, Filologia della musica. Ha studiato danza negli USA, Francia e a Milano; si è diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Ha danzato per Ellen Stuart, Adriana Borriello, Paco Decina, Cecilia Gallizia, Hervé Diasnas, Denise Lampard. Attualmente è impegnata nella realizzazione del lungometraggio cinematografico Il buco, per la regia di Marco Maccaferri, dichiarato opera di interesse culturale e di ricerca sperimentale dal MiBAC, con il supporto della Film Commission Lombardia della società di produzione L’Isola e Swiss-Emotion. Dal progetto filmico de Il Buco è nato lo spettacolo di teatro-danza dal titolo Buco Live, il quale presenta un concept transmediale che possiede una struttura narrativa al tempo stesso cinematografica e teatrale e che vede come obbiettivo quella del lancio del film.Nel 2012-13 perfeziona un proprio metodo didattico in natura con principi di PMD (Presenza, Mobilità, Danza), tecnica che insegna dopo anni di ricerca e formazione con il coreografo danzatore Hervé Diasnas. Nel 2011-12 realizza Progetto variazioni Goldberg per Como città della Musica, un nuovo solo di danza Dunque io son con scenografia e costumi di Micol Di Palma e suono di Attila Faravelli. Nel 2010 viene selezionata per Solo in azione vetrina dei coreografi Lombardi con Aerial. Firma la sua prima regia: Ogni casa combatte (omaggio a Marek Edelmann). Nel 2009 fa parte della Compagnia In-stabile Teatrodentro come formatrice ed interprete all’interno della II Casa di Reclusione Milano-Bollate e di Opera, con cui crea nel 2008 Psicopathia Sinpatica. Oltre ad essere coreografa della trasmissione Singing Office prodotta da Polivideo per Skyvivo, è coreografa in diverse produzioni di ASLICO per la regia di Francesco Micheli, nonché della sigla della sit-com Don Luca, un Video-clip del cantante iracheno Kazem El Sahiir. È coreografa ne Il Trovatore per il Teatro Regio di Parma nell’OperaVerdi Festival, dove crea Raverie con Enrico Rava. Negli anni ‘90 presenta l’assolo Marion in diverse capitali europee ed importanti rassegne italiane. Continua la formazione e la ricerca con Hervé Diasnas per Présence, Mobilité, Danse che insegna in Italia.

Di e con Maria CarpanetoProduzione: Il Filo di Paglia / Teatro della ContraddizioneVideo: Marco Maccaferri e Andrea CanepariLuci: Paolo CasatiDrammaturgia musicale a cura di Maria CarpanetoArie sonore di Camilla BarbaritoOcchio esterno e consulenza alla regia Monica BonomiUn ringraziamento particolare a Monica Bonomi, Andrea Canepari, Fabio Marconi

MÉTRON#1 meccanismo del concerto

performance di Fabrizio Saiu

Métron#1 è un lavoro incentrato sullo studio del concerto quale matrice fondamentale dell’azione musicale. Il concerto è una prassi che si tiene in equilibrio fra due piani, quello rappresentativo che si ritaglia entro confini e coordinate spaziali precise [scena/fuori-scena, pubblico/performer, inizio/fine], e il piano dell’esperienza, spazio intensivo proprio della musica costituito dal segnarsi verticale e ritmico della durata. Punti focali di Métron#1 sono il piatto, strumento di metallo appartenente alla famiglia delle percussioni classiche e della batteria, e le strette, modalità in cui esso è afferrato, spostato, lanciato, lasciato andare, perso, tenuto e piegato. Si tratta di un esercizio nel quale corpo e piatto si costituiscono vicendevolmente e in cui risultano, anche, continuamente rappresentati, divenendo l’uno il supporto d’iscrizione dell’altro. Lo studio di precise strette, adeguate alla forma, al peso e alla durezza del piatto, fa da premessa a un lavoro sul ritmo gestuale-sonoro che si realizza in ogni singola stretta. Il rapporto gestuale-sonoro costituisce la chiave di accesso a un meccanismo analogico e automatico che riconfigura a ogni passaggio le relazioni fra stretta e piatto e fra reazione e azione.

Chi è Fabrizio Saiu?Fabrizio Saiu fino al 2005 ha lavorato nella musica sperimentale e nell’improvvisazione. Continua la sua ricerca nel campo delle arti performative, concentrandosi sul concerto, l’atto collettivo e i comportamenti ambientali: meccanismi performativi basati sullo sulle diverse pratiche (sport, gioco, rito, musica e film) in cui l’ambiente, il movimento del il corpo e il suono sono elementi centrali.

Videodanzaselezione tematica di estratti video dedicati all’interazione tra danza e performancecon il sostegno del Centre national de la danse CN D. di Parigi

Giovedì 7 dicembredalle 21.00 alle 24.00

Venerdì 8 - Martedì 12 - Mercoledì 13 - Giovedì 14 dicembredalle 15.00 alle 20.00

L’area videodanza di b x h, presenterà una selezione tematica di estratti video dedicati all’interazione tra danza e performance, dove il performativo in campo coreografico vede avvicinarsi due nozioni che lo definiscono: la performance come atto artistico e la performance fisica, talora in equilibrio tra arti plastiche e coreografia, tra architettura e paesaggio in spazi scenici convenzionali o in creazioni site-specific.

Cos’è il CN D.?Il CN D., centro nazionale della danza, è un organismo statale pubblico francese, sotto la tutela del Ministero della Cultura e della Comunicazione (Direzione generale della creazione artistica). Propone servizi dedicati agli artisti, ai professionisti del settore e al pubblico. Opera in un contesto internazionale in connessione con le maggiori scene contemporanee europee e mondiali. Si occupa di editoria, progetti pubblici, patrimonio, formazione, documentazione, educazione artistica e culturale.

WorkshopSu prenotazione a [email protected] oppure sulla pagina Facebook.

Lunedì 11 dicembredalle ore 19.30 alle 22.30

Il pericolo dell’animaViaggio attorno alla tarantella workshop di teatro e danza con Anna Dego

Da alcuni anni lavoro al progetto Il pericolo dell’anima - Viaggio attorno alla tarantella, un percorso dove la danza si fonde con il teatro creando un legame originale, autonomo.Attratta dalla sottile linea di confine che passa dal teatro alla danza, da quel territorio friabile, fragile e vivo in cui la pura presenza, il corpo, le parole, i suoni si incontrano per tracciare nuove possibilità, ecco che il mondo della tarantella offre una realtà straordinaria per esplorare l’intreccio tra i due linguaggi artistici.Non considero questi workshop come occasioni sporadiche, scollegate le une dalle altre, bensì come diverse tappe di un unico lavoro che si accosta al materiale vasto e potente legato al mondo della tarantella, danza travolgente, melanconica e sensuale.Mi interessa cercare, al di là della coreografia definita e prefissata, il passaggio, il ponte che collega questa danza antica, le cui origini risalgono ai riti dionisiaci e misterici diffusi nell’area del Mediterraneo, con il nostro presente.La tarantella contemporanea diventa così un viaggio alla scoperta della propria tarantella, vissuta per ciò che si prova e che si trasmette ballando, in cerchio, insieme agli altri.Poiché il lavoro tiene in considerazione il potenziale di ognuno, esso è rivolto a chiunque possa essere interessato a sviluppare e ad approfondire una qualità personale di movimento.

Costo: 30€Durata: 3 ore

Chi è Anna Dego? Anna Dego si è diplomata al Teatro Stabile di Genova e l’incontro con la coreografa Adriana Borriello segna la svolta verso la danza. Nel 2002 incontra Christina Pluhar direttrice dell’ensemble musicale l’Arpeggiata, col quale lavora stabilmente come danzatrice e coreografa, presenziando a diversi dei maggiori festival internazionali.

WorkshopSu prenotazione a [email protected] oppure sulla pagina Facebook.

Martedì 12 dicembredalle ore 20.30 alle 23.00

Meccanismi atletici e forma concerto in Métron#1workshop con Fabrizio Saiu

Il workshop si focalizza sullo studio in forma di esercizio dei meccanismi pro-cessuali e formali che stanno alla base di Métron#1. Il dispositivo di esercizio è costituito da una superficie di venti piatti da percussione disposti a terra.Gli ambiti interessati sono due:1. atletica/coordinazione motoria del corpo, la camminata, il salto, la rotazione in asse, i piegamenti, le cadute, le strette;2. musicale/sonoro: l’ascolto tra l’udito e il tatto, la serie, la strutturazione ritmica del suono, la coerenza interna nell’uso del materiale sonoro, la risposta ambien-tale al suono, la forma concerto.

Costo: 25€Durata: 2 ore e 30 minAbbigliamento: si consiglia un abbigliamento comodo (tuta) per permettere la massima libertà dei movimenti

Chi è Fabrizio Saiu?Fabrizio Saiu fino al 2005 ha lavorato nella musica sperimentale e nell’improvvi-sazione. Continua la sua ricerca nel campo delle arti performative, concentrandosi sul concerto, l’atto collettivo e i comportamenti ambientali: meccanismi performativi basati sullo sulle diverse pratiche (sport, gioco, rito, musica e film) in cui l’ambiente, il movimento del il corpo e il suono sono elementi centrali.

Ass. Culturale C.AR.M.E.Via delle Battaglie 61 [email protected]


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