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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - Istituto di … · ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO...

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO CHINI” Via Pietro Caiani, 68 - 50032 Borgo San Lorenzo (Fi) Tel. 055.8459.268 - Fax 055.8495.131 Sito Web: www.chinochini.it - E-mail: [email protected] - PEC [email protected] Codice meccanografico FIIS02300N - Codice fiscale 90001330480 Corsi diurni e serali Istruzione Professionale: Manutenzione e Assistenza Tecnica, Servizi Socio-Sanitari, Servizi Commerciali, Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Istruzione Tecnica: Istituto Tecnico per il Turismo Diploma di Tecnico dei “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” articolazione “Servizi di Sala e Vendita” Classe V - Sezione ASB ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso ANNO SCOLASTICO 2014/2015 ___________________________
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO CHINI” Via Pietro Caiani, 68 - 50032 Borgo San Lorenzo (Fi)

Tel. 055.8459.268 - Fax 055.8495.131 Sito Web: www.chinochini.it - E-mail: [email protected] - PEC [email protected]

Codice meccanografico FIIS02300N - Codice fiscale 90001330480

Corsi diurni e serali Istruzione Professionale: Manutenzione e Assistenza Tecnica, Servizi Socio-Sanitari, Servizi

Commerciali, Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Istruzione Tecnica: Istituto Tecnico per il Turismo

Diploma di Tecnico dei “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

articolazione “Servizi di Sala e Vendita”

Classe V - Sezione ASB

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)

DDOOCCUUMMEENNTTOO DDEELL CCOONNSSIIGGLLIIOO DDII CCLLAASSSSEE relativo all’azione educativa e didattica

realizzata nell’ultimo anno di corso

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

___________________________

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Estratto dall’ O.M. n. 00 del 00/00/0000 ART. 6 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 1. I consigli di classe dell'ultimo anno di corso elaborano, entro il 15 maggio, per la commissione d'esame, un apposito documento relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. 2 . Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del pe r corso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami. 3. Per quanto concerne gli istituti professionali, considerato per il corrente anno scolastico 2013-2014 quanto previsto dall’ art. 8, comma 3, del D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87, il documento deve recare specifiche indicazioni sul profilo e sulle competenze acquisite dagli allievi con riferimento alle esperienze, condotte sia nella classe IV che nella classe V, in alternanza scuola - lavoro. Le commissioni d’esame terranno conto di tali attività ed esperienze, ai fini dell'accertamento di conoscenze, competenze e capacità, in particolare per la configurazione della terza prova e nella conduzione del colloquio. (omissis) 4. Per le classi articolate e per i corsi destinati ad alunni provenienti da più classi, il documento di cui ai commi 1 e 2 è integrato con le relazioni dei docenti dei gruppi in cui eventualmente si è scomposta la classe o dei docenti che hanno guidato corsi destinati ad alunni provenienti da più classi. 5. Al documento stesso possono essere allegati eventuali atti relativi alle prove effettuate e alle iniziative realizzate durante l'anno in preparazione dell'esame di Stato, nonché alla partecipazione attiva e responsabile degli alunni ai sensi del Regolamento recante le norme dello Statuto delle studentesse e degli studenti emanato con D.P.R. n. 249 del 24/6/98, modificato dal D.P.R . 21 - 11 - 2007, n. 235. 6. Prima della elaborazione del testo definitivo del documento, i consigli di classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori. 7. Il documento è immediatamente affisso all'albo dell'istituto e consegnato in copia a ciascun candidato. Chiunque ne abbia interesse può estrarne copia.

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Indice del documento

CAPITOLI CONTENUTI PAG 1. Descrizione del profilo

professionale � Quadro delle materie di insegnamento � Descrizione dl profilo professionale

4

2. Descrizione dell’Istituto, delle strutture e dei laboratori

� Descrizione dell’Istituto � Strutture e laboratori e tipo di utilizzazione

6

3. Storia della classe

� Storia della classe (composizione, provenienza, promozioni, sospensioni del giudizio...)

� Considerazioni del Consiglio sul profilo della classe (breve relazione)

� Composizione del Consiglio di Classe

8

4. Percorso formativo

� Obiettivi didattico – educativi trasversali � Moduli pluridisciplinari � Metodi e strategie didattiche � Mezzi e strumenti � Tipologia delle verifiche e strumenti di verifica � Strategie per il recupero e modalità di recupero � Scheda di sintesi delle tipologie di prove

disciplinari assegnate nel corso dei due anni

12

5. Programmazione disciplinare � Obiettivi generali � Argomento modulo � Contenuti � Obiettivi specifici � Tempi � Metodi � Testi adottati � Strumenti � Verifiche e valutazione

� ITALIANO 16

� STORIA 20 � MATEMATICA 22 � SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE 25 � LINGUA STRANIERA - INGLESE 32 � LINGUA STRANIERA - FRANCESE 34 � DIRITTO E TEC. AMM. PER LE STRUTT. RICET. 37 � LAB. SERV. ENOGASTR. – SETT.

SALA&VENDITA 40

� LAB. SERV. ENOGASTR. – SETT. CUCINA 44 � RELIGIONE 48

� SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 50

6. Attività integrative � Viaggi di istruzione – visite guidate –

partecipazione a convegni e manifestazioni culturali – eventi culturali e spettacoli – concorsi

52

7. Profili di specializzazione � Alternanza scuola-lavoro, stage, tirocini 53

8. Valutazione

� Criteri generali per la valutazione � Indicatori per la valutazione delle prove orali e

scritte, disciplinari e pluridisciplinari � Criteri per l’attribuzione del credito scolastico � Criteri per il riconoscimento dei crediti formativi

54

9. Prove pluridisciplinari � Considerazioni sulla terza prova scritta 60

10. Firme � Componenti del Consiglio di classe 61

11. Allegati � Griglie di valutazione e prove pluridisciplinari svolte durante l’anno scolastico

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QUADRO ORARIO DELLE MATERIE DI INSEGNAMENTO

Materie di insegnamento Classe IV Classe V Valutazione

Area comune Italiano 4 4 s. o. Storia 2 2 O

Matematica 3 3 O Inglese 3 3 s. o.

Educazione fisica 2 2 p. Religione 1 1 o.

Tot. Ore 15 15

Area di indirizzo Economia aziende ristorative 5 5 O

Seconda Lingua straniera 3 3 s.o. Alimenti e alimentazione 2 (+1 di

compresenza con La. Sala

3 s. o.

Lab. Serv. Ristor – settore cucina 2 2 p. Lab. Serv. Ristor – settore sala 4 (+1

compresenza con Alimenti)

4 p.

Tot. Ore 17 17

Area di professionalizzazione Si è svolta sotto forma di stage nella classe IV dal 3 giugno 2014 al 28 giugno 2014 per un numero

complessivo di minimo 132 ore;

PROFILO PROFESSIONALE: Enogastronomia– Sala&Vendita Diploma di Tecnico dei “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” – articolazione “Servizi di Sala e Vendita” Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di:

• utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

• organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;

• applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

• utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;

• comunicare in almeno due lingue straniere; • reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con

il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; • attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; • curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle

risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti enogastronomici. La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo e all’ottimizzazione delle nuove tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e del marketing di settore.

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A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. 2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e

prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico - alberghiera. 3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,

utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.

4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera.

5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita” gli studenti acquisiscono competenze che li mettono in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; di interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; di valorizzare i prodotti tipici locali, interagendo con il cliente per trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’ articolazioni “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

Informazioni generali sulla qualifica Indicazioni relative alla figura professionale nazionale di cui all’Accordo Stato/Regioni del 27 luglio 2011 e all’ Accordo Stato/Regioni del 19 gennaio 2012 Denominazione della figura regionale: ADDETTO ALL'APPROVVIGIONAMENTO DELLA CUCINA, CONSERVAZIONE E

TRATTAMENTO DELLE MATERIE PRIME E ALLA DISTRIBUZIONE DIPIETANZE E

BEVANDE

Descrizione sintetica della figura: Lavora nel settore della ristorazione, in ristoranti, alberghi o mense. Lavora al buffet e al servizio, collabora nella vendita di pietanze e di bevande, esegue lavori di preparazione, di pulizia e di logistica. Effettua servizi di preparazione e distribuzione di cibi e bevande realizzando semplici menù ed il relativo servizio di ristorante e di bar. Gestisce il lavoro in modo sistematico, con ordine e metodo, anche nei momenti di punta, a soddisfazione della clientela Denominazione Aree di Attività che compongono la figura:

1) UC 1703 Approvvigionamento materie prime 2) UC 1706 Conservazione e stoccaggio delle materie prime 3) UC 1707 Cura degli ambienti delle attrezzature ed utensili 4) UC 1711 Distribuzione pasti e bevande 5) UC 1712 Preparazione e somministrazione di bevande e snack 6) UC 1708 Trattamento delle materie prime e dei semilavorati.

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DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto di Istruzione Superiore “Chino Chini”, di Borgo S. Lorenzo è nato come Istituto Professionale nel 1984 con il distacco dall’IPSIA “Cellini” e dall’IPF “Tornabuoni” di Firenze delle rispettive sedi coordinate di Borgo S. Lorenzo e di Pontassieve. Agli indirizzi originari (Elettrico, Meccanico, Commerciale, Servizi Sociali) si è successivamente aggiunto quello Alberghiero. Ha conservato la denominazione di IPSIA fino all’anno scolastico 2010/2011, quando si è trasformato in Istituto di Istruzione Superiore in seguito all’istituzione di un corso di Istituto Tecnico per il Turismo. Il “Chino Chini” ha assunto nel corso degli anni la caratteristica di istituto polivalente, con i seguenti corsi che offrono ai giovani e agli adulti dell’area mugellana un ampio ventaglio di possibilità: Manutenzione e Assistenza Tecnica (settori IeFP Elettrico e Meccanico; con opzione al terzo anno e corsi separati “Manutenzione e assistenza tecnica” e “Installazioni e Impianti civili e industriali”)

Nuovo ordinamento I-V

Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (settori IeFP “Preparazione Pasti”, “Sala e Vendita”, “Accoglienza”; dal terzo anno, corsi separati nei tre settori)

Nuovo ordinamento I-V

Servizi Socio-Sanitari Nuovo ordinamento I-V Servizi Commerciali Nuovo ordinamento V Servizi Commerciali ambito Turistico Nuovo ordinamento V Servizi Socio-Sanitari Serale Nuovo ordinamento I-II, III-

IV La Presidenza e gli Uffici amministrativi sono ubicati presso la sede di Via Caiani n. 68, dove si trovano le aule dell’Istituto Tecnico per il Turismo, dei Servizi Socio-Sanitari (diurno e serale), dei Servizi Commerciali, e delle classi quarte e quinte dell’indirizzo Enogastronomia. Nello stesso complesso scolastico sono dislocati altre sedi. Un plesso accoglie le aule del triennio dell’Indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera. Un altro, nell’edificio antistante, è occupato dai laboratori di Cucina e Sala per lo stesso indirizzo. Un blocco di aule prefabbricate accoglie le aule dell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica, mentre l’ultimo plesso ospita i Laboratori dello stesso indirizzo per i settori Meccanico ed Elettrico. L’indirizzo Tecnico dei Servizi Enogastronomia–Sala&Vendita attivato a partire dall’anno scolastico 2012/13, in sostituzione del vecchio corso Tecnico dei Servizi Ristorativi ha sede nel plesso dei laboratori di cucina di Via Caiani, che non dispone di locali idonei allo svolgimento delle attività didattiche. Gli spazi a disposizione per l’attività didattica risultano così utilizzati: STRUTTURE E LABORATORI TIPO DI UTILIZZAZIONE 21 aule nella sede Nuova di via Caiani per l’attività didattica ordinaria al mattino degli indirizzi Servizi Socio-Sanitari, Servizi Commerciali, Istituto Tecnico Turistico e classi IV e V Ristorazione,

• lezioni frontali • lavoro di gruppo • apprendimento cooperativo • attività espressive e attività connesse all’area

di professionalizzazione • attività di recupero

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nonché per i corsi serali. 4 aule nelle Officine di Via Caiani per l’attività didattica ordinaria al mattino per l’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica. 10 aule nei prefabbricati posti di fronte alle Officine di via Caiani per l’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica; 10 aule nella sede di via Caiani 66 per l’indirizzo Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera 3 aule dell’indirizzo Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera presso la sede dei Laboratori di Cucina e Sala di Via Caiani

• attività di potenziamento

1 biblioteca di istituto distribuita nelle tre sedi con 3466 volumi, collegata al Sistema Bibliotecario territoriale che dispone di circa 200.000 titoli

• attività di prestito individuale per la lettura e la ricerca

3 Laboratori Multimediali con 20 postazioni ciascuno situati nelle sede Nuova, Aule di via Caiani e Officina di Via Caiani, dotati di PC, videoproiettore, DVD, Videoregistratore e Televisore. 3 Laboratori di Informatica dotati ciascuno di 15-25 postazioni PC di cui 2 posti in Via Caiani e 2 nella Sede Centrale.

• Attività laboratoriale professionale per gli indirizzi commerciali e alberghieri

• Attività laboratoriale professionale per gli indirizzi manutenzione e assistenza tecnica per il Disegno e le Tecnologie informatiche

• attività di videoscrittura • ricerca informativa su Internet • giornalino scolastico • sportello di consulenza psicologica “Centro di

Ascolto” • visione di documenti filmati a sostegno della

didattica

1 aula per il sostegno nella sede nuova

• spazio per attività con alunni disabili • spazio per attività di recupero • spazio per attività alternative all’ora di

religione 3 sale insegnanti nella sede nuova, nelle officine e nelle aule di via Caiani

• riunioni tra docenti • incontri con i genitori

Nell’Istituto manca uno spazio adibito a “laboratorio ludico”. Le attività espressive, musicali e di animazione devono perciò essere svolte nelle aule destinate all’attività curricolare. La Scuola, inoltre, non dispone di una palestra propria e deve svolgere le lezioni di Educazione Fisica utilizzando la Tensostruttura del Comune posta in vicinanza della piscina comunale di Via Caiani.

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STORIA DELLA CLASSE

Composizione della classe

12 alunni, di cui 11 provenienti dalla IV ASB e 1 proveniente da un altro Istituto, inserito nella classe dal mese di dicembre

Corso di qualifica di provenienza

11 alunni sono in possesso del diploma di qualifica regionale “Addetto servizi sala e vendita”.

Promozioni dalla IV alla V classe - n. studenti

Per merito proprio 2 Con sospensione del giudizio

9

Numero di studenti che hanno avuto sospensioni del giudizio

2 Scienze dell’Alimentazione

8 Matematica

4 Inglese

Corsi di recupero e prove di verifica

Per il superamento delle insufficienze relative all’anno scolastico 2014-2015 sono stati attivati dalla scuola corsi di recupero estivi

Numero studenti che hanno superato le prove di verifica per sospensione del giudizio

2 Scienze dell’Alimentazione 8 Matematica 4 Inglese

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PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta attualmente da 12 alunni (9 maschi e 3 femmine), di cui 11 provengono dalla classe e uno da altro istituto. Allo stato attuale tutti gli allievi sono frequentanti e provengono dal capoluogo, dalle frazioni o da altri comuni del circondario mugellano (Barberino del Mugello, Dicomano, San Piero a Sieve, Londa, Marradi, Scarperia, Vicchio). Nella classe è inserito 1 alunno straniero, provenienti dall’Albania, che non necessita di interventi di alfabetizzazione, in quanto parla sia la lingua di origine che la lingua italiana in modo globalmente corretto. Alunni certificati: (nessuno) Alunni con DSA: (nessuno) Alunni con BES: (nessuno) Per quanto riguarda i mezzi di trasporto utilizzati e l’ora di rientro a casa in relazione all’orario scolastico, va sottolineato che la maggior parte degli studenti fa uso di mezzi pubblici, quali autobus di linea e treni, raggiungendo le proprie abitazioni nel pomeriggio inoltrato (non prima delle ore 15.00). Il gruppo classe – che nelle materie di area comune lavora insieme alla VACG - nel corso di questo anno scolastico non ha evidenziato particolari problemi relazionali e di socializzazione tra gli studenti dei vari gruppi di partenza, anche se tra gli allievi non si è sviluppato un sentimento di appartenenza e di identificazione con il gruppo, all’interno del quale si è mantenuta la valorizzazione delle individualità. Gli allievi sono in linea di massima educati, ma non adeguatamente scolarizzati in quanto non rispettano adeguatamente regole e consegne e si mostrano disponibili all’ascolto e alla discussione in modo discontinuo. Dal punto di vista del profitto la classe risulta modesta e disomogenea. Nonostante gli obiettivi preposti, da raggiungere durante il percorso formativo e rappresentati dall’acquisizione delle competenze necessarie per sostenere l’Esame di Stato finale, la classe non si è adeguatamente impegnata nello studio individuale, manifestando ancora difficoltà nell’organizzazione e nell’autonomia del lavoro, nella rielaborazione personale e nell’esposizione comunicativa sia scritta che orale. L’impegno individuale è stato concentrato soltanto in prossimità delle verifiche e ciò ha compromesso un’acquisizione organica delle conoscenze e delle competenze. La frequenza non sempre assidua e l’interesse non del tutto adeguato non permettono di formulare allo stato attuale un giudizio completamente positivo sulla classe. L’atteggiamento di una parte degli studenti nei confronti dello studio e dell’impegno scolastico è stato vissuto più come momento individualistico che come momento di relazione e di condivisione delle esperienze educative. Il gruppo classe non sempre ha funzionato dal punto di vista didattico, infatti sono emerse in particolar modo alcune personalità individuali e si sono manifestate ed evidenziate le frammentazioni vere, legate alle diverse competenze, abilità e capacità che sono espressione dell’eterogeneità dei vari componenti. Il lavoro in classe è stato faticoso, in quanto è stato necessario stimolare i vari elementi in modo diverso per poter ottenere dei risultati, che non sempre sono stati positivi e ad ogni modo disomogenei. Nella maggior parte degli alunni non c’è ancora la consapevolezza di affrontare l’Esame di Stato con la preparazione adeguata. Lo studio affrontato in modo discontinuo e superficiale è finalizzato al conseguimento di risultati nelle singole verifiche. Alcuni

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studenti presentano ancora insufficienze diffuse e talora gravi, dovute per lo più all’inadeguato impegno e a difficoltà espositive sia scritte che orali. Tutto ciò associato alla mancata presa di coscienza del senso di responsabilità necessario per affrontare le prove d’Esame fanno sì che il rendimento non sia omogeneamente proficuo nelle varie discipline. Non essendo l’atteggiamento in classe responsabile e la partecipazione al dialogo educativo costruttiva, gli obiettivi trasversali programmati dal Consiglio di Classe sono stati raggiunti solo parzialmente. Sul piano didattico la classe ha conseguito un livello di preparazione complessivamente appena sufficiente in alcune discipline professionali, mentre in altre, quali quelle letterarie, giuridico-amministrative, matematiche e linguistiche ha evidenziato complessivamente un rendimento modesto. Un piccolo gruppo dimostra di aver sviluppato sufficienti competenze sul piano culturale e professionale, mentre un terzo presenta ancora carenze in alcuni ambiti disciplinari. Permangono ancora alcune incertezze per quanto riguarda la padronanza espositiva sia scritta che orale e la rielaborazione critica dei contenuti di studio. Tuttavia nell’ambito delle esperienze dell’area di professionalizzazione – e in particolare degli stage - gli studenti si sono distinti per l'impegno e per la capacità di interagire efficacemente con gli utenti e gli operatori dei servizi, ed hanno dimostrato di saper applicare le conoscenze e le competenze professionali acquisite nel corso degli studi.

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE La maggior parte degli insegnanti componenti il Consiglio di Classe non conosce gli allievi dalla quarta classe, e di questi solo alcuni anche dalla classe terza.

IL CONSIGLIO DI CLASSE Italiano

Prof.ssa Daniela Grandinetti Storia Matematica Prof.ssa Righini Patrizia Lingua Straniera – Francese Prof. Antonella Lamberti Lingua Straniera – Inglese Prof.ssa Antonino Tringali Religione Prof. Alfredo Somigli Educazione fisica Prof. Paolo Baldini Scienza e Cultura dell’Alimentazione Prof. Mannino Alfio Maurizio

Diritto e Tecnica Amministrativa Prof.Salvatore Alonzo Laboratorio Serv. Eno. Sala Prof.Umberto D’Alessandro Laboratorio Servizi Eno. Cucina Prof.Andrea Morozzi

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PERCORSO FORMATIVO OBIETTIVI MINIMI COMPORTAMENTALI STABILITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

1. Rispettare il regolamento d’Istituto. 2. Prestare attenzione durante le lezioni. 3. Partecipare in modo ordinato, costruttivo e collaborativo alle lezioni. 4. Rispettare se stessi, gli altri e gli ambienti. 5. Adottare un comportamento, un linguaggio e un abbigliamento adeguati. 6. Rispettare orari e tempi di consegna. 7. Acquisire consapevolezza e responsabilità dei propri processi di apprendimento. 8. Acquisire autonomia nell’organizzazione dello studio.

INTERVENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

1. Esplicitare agli studenti i criteri sui quali si fonda la programmazione e i criteri utilizzati per la valutazione, in particolare chiarire il significato e la funzione delle prove formative e sommative che vengono loro sottoposte.

2. Favorire il processo di autovalutazione degli alunni. 3. Comunicare i risultati delle prove di verifica, sia scritte che orali. 4. Correggere e riconsegnare gli elaborati scritti con rapidità. 5. Esigere puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati, precisione ed organizzazione nella

conservazione degli strumenti di lavoro. 6. Essere disponibili al confronto, al dialogo e alla comprensione. 7. Favorire la partecipazione attiva degli studenti rispettando le singole individualità. 8. Educare alla gestione corretta degli strumenti di democrazia partecipativa. 9. Attenersi scrupolosamente per quanto riguarda i ritardi e le assenze, il rispetto e l’uso dei locali e

delle attrezzature scolastiche a quanto indicato nel regolamento d’Istituto. 10. Uniformare le modalità comunicative con gli studenti.

Obiettivi didattico–educativi trasversali concordati dal Consiglio di classe e formulati in termini di conoscenze, competenze e capacità Gli obiettivi didattico-educativi concordati dal Consiglio di classe e formulati in termini di competenze sono

1. Saper leggere e comprendere un testo ed operare una selezione dei contenuti. 2. Possedere strumenti e metodi efficaci in relazione allo studio. 3. Saper usare i libri di testo. 4. Saper focalizzare i concetti. 5. Saper prendere appunti. 6. Costruire mappe concettuali. 7. Saper organizzare in modo chiaro e leggibile le informazioni acquisite in forma scritta. 8. Arricchire le competenze lessicali. 9. Acquisire la terminologia specifica nelle singole discipline. 10. Sviluppare una corretta competenza linguistico- espressiva e comunicativa sia scritta che orale. 11. Acquisire maggiore autonomia operativa nello studio. 12. Acquisire la capacità di collaborazione e interazione nell’ambito del lavoro di gruppo. 13. Acquisire progressivamente la capacità di apprendere in modo autonomo. 14. Avviare un processo di rielaborazione dei contenuti e dei concetti in modo personale.

Gli obiettivi trasversali programmati sono stati raggiunti in modo sufficiente solo da una parte degli alunni. Per gli obiettivi relativi alle discipline dell’area comune e dell’area di indirizzo si rimanda alla sezione sulla programmazione disciplinare.

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Metodi e strategie

• Lezioni frontali • Lezioni interattive dialogate • Analisi ed interpretazione di tabelle, grafici, diagrammi • Letture guidate • Lavori individuali e di gruppo a carattere disciplinare e interdisciplinare • Attività in aula video, in biblioteca, nei laboratori, in palestra, in piscina e altri impianti sportivi Mezzi e strumenti • Libri di testo • Articoli di giornale • Riviste • Saggi • Fotocopie • Dispense • Appunti • Dizionari • Opere enciclopediche • Codice civile Tipologia delle verifiche • Trattazione sintetica di argomenti • Quesiti a risposta singola • Quesiti a risposta multipla • Produzione di elaborati: saggio breve, articolo di giornale, tema, analisi di un testo • Analisi e commento di un testo • Relazioni • Prove strutturate a tipologia mista • Prove pratiche • Soluzione di problemi • Interrogazioni Strumenti di verifica a. Prove orali : n. 2 - 3 per periodo b. Prove scritte, relazioni, temi, questionari, prove strutturate o semistrutturate n. 2 -

3 per periodo. Strategie per il sostegno per il recupero curricolare Ciascun insegnante ha previsto durante le proprie ore di lezione dei momenti di ripasso collettivo prima dell’inizio delle verifiche e prima di intraprendere un nuovo argomento per effettuare un recupero in itinere. Corsi di sostegno e di recupero extracurricolari svolti o da svolgere I corsi di recupero sono stati organizzati e svolti dopo le valutazioni quadrimestrali. MODI E TEMPI PER IL RECUPERO In preparazione alle prove di verifica relative alle materie oggetto di sospensione del giudizio per l’anno scolastico 2013-2014 sono state organizzati, dopo gli scrutini di giugno, appositi corsi di recupero. La verifica è stata effettuata per mezzo di prove scritte e, in taluni casi, orali, prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. L’attività di recupero è comunque proseguita, durante le ore curricolari, per tutta la durata dell’anno scolastico; per le situazioni di maggiore criticità, sono stati organizzati sportelli di recupero in orario extracurricolari.

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TIPOLOGIE DI VERIFICA SCRITTA UTILIZZATE NELLA CLASSE NEGLI ANNI SCOLASTICI 2013-2014 e 2014-2015

ITA

LIA

NO

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Trattazione di un tema di ordine generale

X

Analisi e commento di un testo

X X

Sviluppo di un argomento di ambito storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico.

X X

Trattazione sintetica di argomenti

X x X

Quesiti a risposta singola

X x x X X X X X X

Quesiti a risposta multipla

X x x

Soluzione di problemi X x

Prove strutturate a tipologia mista

Casi professionali e progetti

X X X

Prove pratiche x

X = prove di verifica disciplinari P = prove di verifica pluridisciplinari

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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

� ITALIANO � STORIA � MATEMATICA � SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE � LINGUA STRANIERA – INGLESE � LINGUA STRANIERA – FRANCESE � DIRITTO E TEC. AMM. PER LE STRUTT. RICET. � LAB. SERV. ENOGASTR. – SETT. SALA&VENDITA � LAB. SERV. ENOGASTR. – SETT. CUCINA � RELIGIONE � SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

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ITALIANO

V ASB Insegnante : Prof.ssa Daniela Grandinetti

Il programma svolto di italiano ha sviluppato con difficoltà i moduli previsti in fase di programmazione. Il lavoro si è basato sulla lettura e una semplificazione costante dell’interpretazione dei testi, al fine di conoscere il contesto culturale relativo ai movimenti letterari studiati, al pensiero e alla produzione artistica degli autori. Gli argomenti sono stati presentati attraverso lezioni frontali, lezioni interattive dialogate, lavoro in piccoli gruppi, attività di autocorrezione ed autovalutazione. Il procedimento è sempre partito da una trattazione generale per facilitare l’assimilazione e lo studio degli argomenti. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso soprattutto del manuale coadiuvato da appunti, schede e piccole dispense. Il gruppo ha dimostrato attenzione inadeguata e scarsa diligenza nell’azione didattica. Va da sé che il profitto è risultato appena sufficiente, con uno svolgimento non sempre regolare del programma con risultati mediocri e comunque non all’altezza delle aspettative e delle capacità degli allievi. Il gruppo ha dimostrato capacità di organizzazione e autonomia del lavoro inadeguati, una insufficiente capacità di rielaborazione personale con risultati non pienamente soddisfacenti nell’esposizione sia scritta che orale. La maggior parte degli allievi si è dimostrata non del tutto motivata dal desiderio di migliorare le proprie competenze, si è impegnata in modo discontinuo ottenendo una preparazione piuttosto disomogenea. Non sempre c’è stata una rielaborazione critica dei contenuti di studio. Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, i seguenti obiettivi generali: Obiettivi di apprendimento dell'educazione letterar ia

• Conoscenza dei movimenti letterari italiani ed europei • Conoscenza del pensiero e della poetica di autori della letteratura italiana e non • Lettura e analisi di testi letterari • Conoscenza delle loro caratteristiche formali

Obiettivi di apprendimento dell'educazione linguist ica • capacità di svolgere una relazione orale in modo autonomo; • progettazione e produzione di un testo informativo o argomentativo; • padronanza delle caratteristiche e tecniche testuali del saggio argomentativo.

L’acquisizione delle conoscenze e delle competenze è stata verificata attraverso prove orali (interrogazioni, conversazioni, frequenti domande dal posto) e scritte ( produzione di elaborati, analisi di un testo, relazioni, prove strutturate a tipologia mista).

MODULO CONTENUTI OBIETTIVI TEMPI

IL POSITIVISMO E IL ROMANZO VERISTA

Positivismo e Naturalismo: caratteri generali. Il metodo positivista e il romanzo sperimentale.

• Verismo :caratteri generali

• Verga: biografia, pensiero e poetica

• Lettura ed analisi:

• Fantasticheria; Libertà

• Rosso Malpelo

• Lettura integrale della

• Conoscere il pensiero

positivista • conoscere le poetiche del

Naturalismo e Verismo • conoscere biografia,

pensiero, poetica di G. Verga

• saper analizzare e interpretare testi narrativi

• conoscere contesto storico-culturale opere analizzate

• saper analizzare testi di critica letteraria

• saper riferire breve relazione

Ottobre novembre

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Prefazione e di alcuni brani de I Malavoglia (la famiglia Malavoglia, L’arrivo e l’addio di Ntoni)

• La roba

• Cenni a Mastro don Gesualdo

LA POESIA SIMBOLISTA E L’OPERA DI G. PASCOLI

• Decadentismo : caratteri

generali • Simbolismo: caratteri

generali. • Lettura ed analisi • C. Baudelaire

Corrispondenze, Spleen • G. Pascoli : biografia,

pensiero e poetica • Lettura e analisi • Da Il fanciullino “E’ dentro

di noi un fanciullino” • da Myricae : • Lavandare • Novembre • X Agosto • Il tuono • Il lampo • Temporale da I Canti di Castelvecchio: • Gelsomino notturno

• Conoscere il contesto

culturale relativo alla corrente decadente

• conoscere biografia, pensiero, poetica di G. Pascoli )

• saper parafrasare un testo poetico

• saper riconoscere alcune figure retoriche

• saper analizzare ed

interpretare un testo poetico

• saper riferire breve

relazione

Dicembre Gennaio

D’ANNUNZIO TRA ESTETISMO SUPEROMISMO E PANISMO

• L’Estetismo in Europa : Oscar Wilde e il ritratto di Dorian.

• Il Piacere : trama, tematiche e strategie narrative

• Lettura ed analisi di • “Il ritratto di Andrea

Sperelli” • La produzione del

superomismo : caratteri generali

• da Alcyone : • La pioggia nel pineto

• conoscere biografia, pensiero, poetica di G. D’Annunzio

• conoscere contesto storico-culturale delle opere analizzate

• saper analizzare e interpretare testi narrativi

• saper riconoscere le strategie narrative

Febbraio-Marzo

CENNI ALLA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO

• Il ruolo delle Avanguardie; il Futurismo;

• Lettura di A. Palazzeschi E lasciatemi divertire

• Riconoscere le idee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura

Marzo

IL ROMANZO DELLA CRISI PIRANDELLO E LA FRAMMENTAZIONE DELL’IO

• Il romanzo della crisi :

quadro storico sociale culturale

• M. Proust da Alla ricerca del tempo perduto “La

• conoscere biografia, pensiero, poetica di L. Pirandello

• conoscere contesto storico-culturale delle opere analizzate

• Conoscere la produzione teatrale di Pirandello,

Marzo Aprile

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madeleine” • J. Joyce il flusso di

coscienza. Da Ulisse “L’insonnia di Molly”

• Pirandello : pensiero e poetica

• Da L’umorismo “ Il sentimento del contrario”

• Novelle per un anno: La patente, Il treno ha fischiato

• Il fu Mattia Pascal : trama e tematiche

• Uno nessuno e centomila: trama e tematiche

• Così è (se vi pare) trama e tematiche; lettura Come parla la verità

• (Il meta teatro: cenni) • Lettura da Sei personaggi

in cerca d’autore; (la condizione di personaggi)

comprendere la rivoluzione teatrale

• Capacità di analisi e interpretazione di un dramma

ITALO SVEVO E LA CONDIZIONE DELL’INETTO

• Svevo : biografia, pensiero e poetica

• Una vita : trama e tematiche

• Senilità trama e tematiche • La coscienza di Zeno

Lettura ed analisi di brani: Prefazione Preambolo L’ultima sigaretta Un rapporto conflittuale Una catastrofe inaudita

• conoscere biografia, pensiero, poetica di I. Svevo

• conoscere contesto storico-culturale delle opere analizzate

• saper analizzare ed interpretare i brani tratti dai tre romanzi di Svevo

• saper analizzare testi di critica letteraria

• saper elaborare una relazione orale e scritta

Aprile Maggio

LA LIRICA TRA LE DUE GUERRE

G. Ungaretti da "L'Allegria":

• Veglia • San Martino del Carso • Soldati • Fratelli • I fiumi

E. Montale da "Ossi di seppia":

• Meriggiare • Spesso il male di vivere ho

incontrato •

da “Le occasioni": • Non recidere, forbice, quel

volto S. Quasimodo

• Ed è subito sera

• Conoscere biografia e poetica dei suddetti poeti

• Conoscere i contesti culturali

• Saper analizzare ed interpretare testi poetici di vario tipo

• Saper riconoscere aspetti metrici e figure retoriche

Aprile-maggio

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• Alle fronde dei salici

La prosa nel secondo dopoguerra

La narrativa italiana tra realismo e neorealismo (per il cinema si veda programma di storia) Primo Levi, lettura brano I sommersi e i salvati Italo Calvino Lettura Integrale de Il sentiero dei nidi di ragno

Conoscere le linee di evoluzione della cultura e della letteratura del secondo dopoguerra

FATTI E PROBLEMI DEL MONDO CONTEMPORANEO

• rafforzare l'abitudine

all'informazione costante su quanto avviene nel mondo

• sviluppare lo spirito critico • sviluppare gli interessi con

contenuti generalmente extrascolastici

• sviluppare la capacità di approfondimento di temi di interesse sociale o culturale anche in considerazione delle prove d'esame di Stato

• sviluppare la sensibilità ai problemi umani e sociali, conformemente alla futura attività professionale da svolgere

• sviluppare la capacità di stabilire collegamenti di carattere pluridisciplinare, in particolare con le discipline del settore professionale

attività articolata in circa trenta ore per tutto l'anno

Testi adottati R.Saviano, E.Angioloni, L.Giustolisi, M. A.Mariani, G.Müller Pozzebon, S.Panichi, LiberaMente, Ed. Palumbo Verifiche e valutazione Forme di verifica -Esposizione su argomenti del programma -colloquio per accertare la padronanza complessiva sulla materia -questionari per appurare la preparazione e la conoscenza del lessico specifico della disciplina -esercizi -riassunti -prove strutturate e semistrutturate -interrogazione mirata ad ottenere risposte puntuali su dati di conoscenza La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze, competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e partecipazione dimostrato.

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STORIA V ASB

Insegnante : Prof.ssa Daniela Grandinetti

Il programma di storia ha seguito a fatica i moduli previsti in fase di programmazione con risultati complessivamente disomogenei. Si è cercato di creare competenze storiche sia teoriche che strumentali, facendo attenzione ai rapporti consequenziali e al collegamento delle conoscenze. Gli argomenti sono stati presentati attraverso metodi e strategie didattiche quali lezioni frontali, lezioni interattive dialogate, lavoro in piccoli gruppi, attività di autocorrezione ed autovalutazione, elaborazione di testi informativo-argomentativi. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso del manuale, appunti, schede, dispense, film. Gli allievi non hanno sempre partecipato alle attività proposte, ad eccezione di quelli più interessati alla materia, e sono stati raggiunti, seppure con gradualità diverse, i seguenti obiettivi generali

• acquisizione di conoscenze storiche • consapevolezza dei rapporti consequenziali • costruzione di una rete collegata di conoscenze

L’acquisizione delle conoscenze e delle competenze è stata verificata attraverso prove orali (interrogazioni, conversazioni, frequenti domande dal posto) e scritte ( produzione di elaborati, analisi di un testo, relazioni, prove strutturate a tipologia mista).

MODULO CONTENUTI OBIETTIVI TEMPI

LA SOCIETA’ INDUSTRIALE DI MASSA

• La seconda rivoluzione industriale

• La società di massa • Le trasformazioni

del sistema politico

• conoscenza degli elementi fattuali relativi ai temi

• consapevolezza dei rapporti consequenziali

• capacità di analisi di testi storiografici e di documenti

• capacità di comparazione e di collegamento con testi letterari

• sviluppo della capacità di problematizzazione

• uso del lessico specifico • capacità di argomentare in modo

strutturato

Ott.-Nov

LA GRANDE GUERRA COME SVOLTA STORICA

• L’Europa agli inizi

del Novecento • L’italia nell’età

giolittiana

• La prima guerra

mondiale : le cause del conflitto, lo svolgimento e la vittoria dell’Intesa, il significato storico e l’eredità della guerra.

• La rivoluzione

russa e la nascita dell’Unione Sovietica.

• L’economia negli

anni venti e la crisi del 1929

.

• conoscenza degli elementi fattuali relativi ai temi

• consapevolezza dei rapporti consequenziali

• capacità di analisi di testi storiografici e di documenti

• capacità di comparazione e di collegamento con testi letterari

• sviluppo della capacità di problematizzazione

• uso del lessico specifico • capacità di argomentare in modo

strutturato • conoscenza degli elementi fattuali

relativi ai temi • consapevolezza dei rapporti

consequenziali • capacità di analisi di testi storiografici e

di documenti • capacità di comparazione e di

collegamento con testi letterari • sviluppo della capacità di

problematizzazione • uso del lessico specifico • capacità di argomentare in modo

strutturato

Dic-Gen

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L’ETA’ DEI TOTALITARISMI

• Il fascismo : la crisi del dopoguerra. Il fascismo al potere. Il regime fascista

• Il nazismo : il

dopoguerra nell’Europa centrale e la repubblica di Weimar. L’ascesa di Hitler. Il regime nazista.

• Lo stalinismo :

L’Unione Sovietica negli anni venti e l’ascesa di Stalin. Il regime staliniano.

• conoscenza degli elementi fattuali relativi ai temi

• consapevolezza dei rapporti consequenziali

• capacità di analisi di testi storiografici e di documenti

• capacità di comparazione e di collegamento con testi letterari

• sviluppo della capacità di problematizzazione

• uso del lessico specifico • capacità di argomentare in modo

strutturato

Feb-marzo

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

• l’Europa verso la

guerra. • La seconda guerra

mondiale • Il “nuovo ordine”

nazista e la Shoah

• La Resistenza in Europa e il Italia.

• conoscenza di elementi fattuali relativi ai temi

• capacità di analisi e comparazione di testi storiografici

• capacità di analisi e interpretazione di documenti e di dati statistici

• sviluppo degli operatori cognitivi di intreccio: problematizzazione - spiegazione

Aprile-maggio

IL DOPOGUERRA

• Il bipolarismo e la

guerra fredda: cenni.

• L’Italia

repubblicana : cenni

• conoscenza di elementi fattuali relativi ai temi

• capacità di analisi e comparazione di testi e di documenti

• sviluppo degli operatori cognitivi di intreccio: problema - spiegazione

• capacità di analisi e interpretazione di dati statistici, grafici, tabelle, ecc.

maggio

Testi adottati Zeffiro Ciuffoletti, Umberto Baldocchi, Stefano Bucciarelli, Stefano Sodi, Dentro la storia - Edizione Arancione, Vol. 3, Ed. D’Anna Attività aggiuntive Cinema per comprendere la storia Con la visione di tre film abbiamo affrontato un percorso integrato tra storia e cultura:

• Roma città aperta di R. Rossellini (Il neorealismo, le radici e le caratteristiche fondamentali, una nuova estetica della realtà)

• Bobby di Emilio Estevez, (la costruzione della sceneggiatura e gli Stati Uniti dei Kennedy) • Buongiorno, notte di Marco Bellocchio (l’Italia negli anni di piombo)

Verifiche e valutazione Forme di verifica -Esposizione su argomenti del programma -colloquio per accertare la padronanza complessiva sulla materia -questionari per appurare la preparazione e la conoscenza del lessico specifico della disciplina -esercizi -riassunti -prove strutturate e semistrutturate -interrogazione mirata ad ottenere risposte puntuali su dati di conoscenza La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze, competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e partecipazione dimostrato

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MATEMATICA Prof. Patrizia Righini Il programma di Matematica ha sviluppato moduli previsti in fase di programmazione. Il lavoro si è basato essenzialmente sulla trattazione di concetti attraverso l’uso di rappresentazioni grafiche Le lezioni si. sono svolte a partire dall’esame di grafici per poi esprimere schematicamente principi e proprietà del concetto trattato, sviluppato in seguito tramite diversi esempi applicativi. L’utilizzo della lettura del grafico è stato utilizzato fin dall’inizio dell’anno per far passare il concetto prima in modo visivo e intuitivo per poi studiarlo con gli strumenti matematici conosciuti. E’ stato dato rilievo all’interpretazione e costruzione di grafici e all’applicazione dei principi studiati per determinare le caratteristiche di una funzione. In preparazione alle prove scritte dell’esame di Stato si è dato spazio all’esecuzione di diverse tipologie di esercizi. In preparazione alla prova orale si è curato l’esposizione dei temi trattati attraverso il linguaggio specifico della disciplina integrandola con l’interpretazione e costruzione dei relativi grafici. Gli argomenti sono stati presentati attraverso lezioni partecipate. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso del libro di testo e di fotocopie. Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, le seguenti competenze e obiettivi generali:

L’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata verificata attraverso domande ,esposizione di un argomento,correzione di esercizi assegnati,definizioni , costruzione e interpretazione di grafici. PROGRAMMA SVOLTO

Titolo Contenuti Obiettivi 1 Funzioni Definizione di

funzione,dominio,immagine, grafico.Simmetria rispetto all’asse Y e all’origine.Classificazione delle funzioni.Segno della funzione e intersezioni con gli assi.

Determinazione del dominio, delle simmetrie, dei punti d’intersezione con gli assi cartesiani, degli intervalli di positività e relativa rappresentazione grafica.

2

Studio dei limiti Concetto di limite Limite finito-finito e rappresentazione Limite finito-infinito e rappresentazione Limite infinito-finito e rappresentazione Limite infinito-infinito e rappresentazione Limiti parziali (destro e sinistro) e loro rappresentazione

Essere in grado di tradurre il risultato di un limite in forma grafica e viceversa.

3… Algebra dei limiti e delle funzioni continue.

Calcolo di limiti assegnando opportuni valori alla variabile

Saper calcolare il valore di un limite, anche in forma indeterminata, in casi

Competenza/e Obiettivi 1 Leggere e comprendere testi di vario tipo.

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi soprattutto con l’ausilio di rappresentazioni grafiche. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo infinitesimale.

Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi Lo studio della funzione e la determinazione del suo grafico.

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Definizione di continuità.

Calcolo di limiti mediante la

continuità.

Limiti delle funzioni razionali Calcolo di limiti che presentano le forme indeterminate (0/0 , da risolvere applicando il Teorema di Ruffini; +∞ -∞ ∞/∞ da risolvere applicando il principio di sostituzione degli infiniti.) Definizione di asintoto per una curva; legame tra limiti e ricerca degli asintoti Formule per la determinazione degli asintoti obliqui. Grafico approssimato di una funzione (ricerca degli asintoti orizzontali, verticali e obliqui) Discontinuità (f. discontinue di prima, seconda e terza specie)

semplici.Determinare il comportamento di una funzione agli estremi del dominio calcolando i relativi limiti;gli eventuali asintoti, gli eventuali punti di discontinuità.

4 Derivata di una funzione Definizione di derivata Derivate fondamentali (di funzione costante, funzione identità e funzione potenza) Teoremi sul calcolo delle derivate (teorema della somma e del prodotto per co-stante) Interpretazione geometrica del significato di derivata, retta tangente al grafico di una funzione. Funzione derivata prima. Regola della derivata di un quoziente. Definizione di massimi e minimi relativi e assoluti, flessi a tangente orizzontale. Concavità di una funzione e punti di flesso a tangente obliqua.Derivata seconda.

Saper calcolare il valore di una derivata. Essere in grado di interpretare geometricamente il significato e il risultato dell’operazione di derivazione.Determinare gli intervalli in cui la funzione cresce ,decresce. Riuscire ad applicare i risultati dello studio di una derivata alla ricerca dei punti estremanti di una funzione,dei punti di flesso a tangente orizzontale. Calcolo della derivata seconda. Determinare gli intervalli in cui la funzione rivolge la concavità verso l’alto il basso,i punti di flesso a tangente obliqua.

* in riferimento alla progettazione curricolare di Istituto

Metodi e strategie didattiche

• Lezione frontale • Lezione interattiva • Classificazione degli argomenti per macrotemi ed utilizzo di mappe concettuali sia come

strumento per la presentazione degli argomenti sia come strumento per impostare il dialogo e il dibattito al fine di favorire la comprensione del libro di testo

Testi adottati

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• Leonardo Sasso Nuova Matematica a colori 4 Petrini. Altri strumenti didattici • Fotocopie.

Verifiche e valutazione • Prove scritte, verifiche orali, simulazioni di terza prova. La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze, competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e partecipazione dimostrato.

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MATERIA SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

Prof. Mannino Alfio Maurizio Il programma di Scienza e cultura dell’alimentazione ha sviluppato i moduli previsti in fase di programmazione. La classe V ASB è composta da 12 alunni tutti frequentanti, di cui due allievi sono stati inseriti nel corso dell’anno scolastico, uno alla fine del 1 quadrimestre e uno all’inizio del secondo quadrimestre, provenienti da un altro Istituto. Il gruppo si presenta disomogeneo, nel complesso gli allievi hanno mostrato scarso impegno e si sono applicati superficialmente nello studio in classe e a casa. Solo pochissimi si sono mostrati interessati e si sono impegnati seriamente portando a termine le consegne date. Si è cercato, durante il corso dell’anno scolastico, di motivare gli allievi ad un impegno sempre maggiore, di stimolarli ad uno studio individuale più approfondito e proficuo. Da rilevare inoltre il comportamento di alcuni allievi caratterizzato da disattenzione e chiacchierio che ha richiesto continui richiami per ristabilire un adeguato grado di attenzione; comportamento che in parte coinvolge e quindi influenza chi vuole partecipare alle attività didattiche. Il grado di preparazione conseguito è connesso in larga parte all’atteggiamento, sopra esposto, tenuto verso lo studio; allo stato attuale, la classe presenta un quadro complessivo non del tutto sufficiente: un gruppo di ragazzi, non ampio, ha manifestato un impegno e coinvolgimento nell’attività didattica e nello studio a casa discontinuo e poco intenso, alcuni limiti nelle conoscenze acquisite raggiungendo quindi una preparazione non completa e non sempre sicura nelle conoscenze acquisite, ma comunque idonea a svolgere le prove d’esame; il resto della classe, in buona parte, ha manifestato con continuità approssimazione e disattenzione nella partecipazione alle attività didattiche e nell’impegno di studio, ha vivacchiato puntando soprattutto sugli abituali espedienti (assenze, entrate posticipate e/o uscite anticipate nei giorni di verifiche) o su veloci letture di libro il giorno e a volte alcune ore prima delle interrogazioni conseguendo quindi una preparazione disciplinare, a tratti, frammentaria e piuttosto superficiale. Il lavoro si è basato essenzialmente su far conseguire allo studente i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio; svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità; contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio. E’ stato dato rilievo allo studio delle principali fonti alimentari, del fabbisogno giornaliero e delle funzioni dei principi nutritivi, delle principali fonti di contaminazioni alimentari e delle principali malattie trasmesse con gli alimenti; inoltre si sono analizzati i principi sui quali si basa il sistema HACCP. Attraverso l’analisi delle indicazioni LARN e delle Linee guida per una sana alimentazione è stato approfondito il significato di dieta equilibrata e di dieta equilibrata durante le diverse fasi della vita così come in alcune situazioni fisiologiche particolari; inoltre sono stati elaborati alcuni consigli dietetici atti a migliorare la sintomatologia delle principali patologie collegate all’alimentazione, a partire dallo studio e dal significato della malattia. In preparazione alle prove scritte dell’esame di Stato si è dato spazio all’elaborazione e all’individuazione sia di diete equilibrate per soggetti di differente età e condizione fisica o con esigenze alimentari particolari e sia per persone che soffrono di patologie alimentari; all’accesso alle fonti di documentazioni più idonee per i settori merceologico – produttivo, igienico, dietetico – nutrizionale ; all’elaborazione e interpretazione di un piano HACCP; all’utilizzazione e interpretazione delle tabelle L.A.R.N. , delle tabelle di composizione degli alimenti e delle Linee guida per una sana alimentazione. In preparazione alla prova orale si è curato il saper esporre correttamente i concetti acquisiti utilizzando il linguaggio specifico; il saper adottare comportamenti igienici corretti riguardo a persone, strutture, attrezzature e materie prime utilizzate in qualsiasi fase della manipolazione degli alimenti; il comprendere l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo delle varie malattie e il saper valutare il fabbisogno di nutrienti in una alimentazione equilibrata.

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Permangono, ancora, incertezze per quanto riguarda la padronanza espositiva, sia scritta che orale e la rielaborazione critica dei contenuti. Gli argomenti sono stati presentati attraverso il brainstorming per l’accertamento dei prerequisiti (conoscenze e competenze che gli alunni devono possedere per accedere all’unità didattica), la lezione frontale e la lezione partecipata di tipo interattivo per stimolare l’interesse, la partecipazione e il dialogo. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso del libro di testo in adozione, di appunti presi durante la lezione, di eventuali dispense su alcune unità didattiche e di mappe concettuali utili per la presentazione degli argomenti e per impostare il dialogo e il dibattito al fine di favorire la comprensione del libro di testo

Sono stati effettuati degli interventi didattici educativi integrativi attraverso attività di recupero svolte in itinere (alla fine di ogni modulo, dopo la prova scritta) e in orario extra scolastico (7 ore periodo di Maggio) per la preparazione degli allievi all’esame di Stato Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, le seguenti competenze e obiettivi generali:

L’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata verificata attraverso prove scritte strutturate (domande a risposta aperta, domande a risposta multipla, domande a risposta vero/falso, domande a completamento), costruzione di brevi saggi, prove scritte dell’esame di Stato (simulazioni prove scritte esami anni precedenti) e prove orali Per la valutazione, oltre ai risultati delle verifiche, sono stati presi in considerazione: l’uso della terminologia corretta, la capacità di esporre i contenuti, l’impegno, la partecipazione alle attività proposte, la progressione nell’apprendimento.

PROGRAMMA SVOLTO Sigla* Titolo Contenuti Obiettivi SAL 1 MODULO 0

RIPASSO PRINCIPI NUTRITIVI

GLUCIDI, PROTEINE, LIPIDI - Struttura chimica - Classificazione - Funzione biologica VITAMINE E SALI MINERALI - Classificazione - Funzione biologica

Conoscere il fabbisogno giornaliero di glucidi, lipidi, proteine, vitamine e Sali minerali Conoscere le principali fonti alimentari dei glucidi, lipidi, proteine, vitamine e Sali minerali Conoscere le principali funzioni che i glucidi, i lipidi, le proteine le vitamine e i sali minerali svolgono nell’organismo umano Comprendere l’importanza dell’assunzione dei glucidi, dei lipidi e delle proteine in una dieta equilibrata

Competenza/e Obiettivi 1

Formulare menu funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela.

Dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e nelle principali patologie Allergie, intolleranze alimentari e malattie correlate all’alimentazione

2 Prevenire e gestire i rischi di tossinfezione connessi alla manipolazione degli alimenti.

Classificazione sistematica e valutazione dei fattori di rischio di tossinfezioni

3 Redigere un piano di HACCP Certificazioni di qualità e Sistema HACCP

4 Individuare le nuove tendenze del settore di riferimento Nuove tendenze di filiera dei

prodotti alimentari.

5 Individuare le caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali dei nuovi prodotti alimentari.

6 Individuare gli alimenti in relazione alle consuetudini alimentari nelle grandi religioni.

Consuetudini alimentari nelle grandi religioni

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SAL 2

MODULO 1 DIETOLOGIA

BIOENERGETICA, STATO DI NUTRIZIONE E LA COMPOSIZIONE CORPOREA − L’energia degli alimenti − Il dispendio energetico − La valutazione dello stato

di nutrizione − La composizione corporea − Le misure antropometriche LARN E DIETA EQUILIBRATA − LARN − Ripartizione dell’energia

totale giornaliera in base ai LARN

− Ripartizione dell’energia totale nelle razioni alimentari

− Le “Linee guida per una sana alimentazione italiana

Comprendere il significato di bilancio energetico Conoscere il valore energetico degli alimenti Conoscere il fabbisogno energetico giornaliero dei nutrienti Conoscere il concetto di metabolismo basale Conoscere i componenti del fabbisogno energetico totale dell’organismo Conoscere il concetto di dispendio energetico e i metodi di calcolo Conoscere i LARN Conoscere le linee guida per una sana alimentazione italiana Saper suddividere la ripartizione equilibrata dei macronutrienti in funzione del fabbisogno energetico di un individuo Conoscere la relazione tra composizione corporea e stato di salute Saper utilizzare formule e tabelle per valutare il peso corporeo Saper utilizzare correttamente le tabelle LARN

SAL 3 MODULO 3 L’ALIMENTAZIONE NELLE DIVERSE CONDIZIONI FISIOLOGICHE E TIPOLOGIE DIETETICHE

LA DIETA NELLE DIVERSE ETA’ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE − Generalità sul significato di

dieta di accrescimento e di mantenimento

− La dieta del neonato e del lattante

− La dieta del bambino − La dieta dell’adolescente − La dieta dell’adulto − La dieta nella terza età − Dieta in gravidanza e in

allattamento DIETE PARTICOLARI − La dieta mediterranea − La dieta vegetariana

Conoscere le caratteristiche che deve avere una dieta equilibrata durante le diverse fasi della vita così come in alcune situazioni fisiologiche particolari Conoscere le raccomandazioni nutrizionali per le diverse fasce d’età Saper riconoscere le variazioni dei bisogni nutrizionali nell’età evolutiva, nell’età adulta, nell’età avanzata, in gravidanza e allattamento Conoscere le principali caratteristiche di alcune tra le più note diete Conoscere le caratteristiche e i vantaggi nutrizionali della dieta mediterranea Conoscere le caratteristiche della dieta vegetariana Conoscere le linee generali per l’elaborazione di una dieta razionale ed equilibrata per persone sane

SAL 4 MODULO 4 DIETOTERAPIA: LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE

LA DIETA IN CASO DI OBESITA’, MALNUTRIZIONE E PATOLOGIE − L’OBESITA’(Generalità e

indicazioni dietetiche) − LE MALATTIE

CARDIOVASCOLARI (Generalità e indicazioni dietetiche: dislipidemie, colesterolemia, trigliceride mia, aterosclerosi e ipertensione)

LA DIETA IN CASO DI

Saper descrivere alcune tra le più comuni patologie dell’apparato digerente, nelle quali l’intervento dietetico è fondamentale come misura terapeutica Conoscere alcuni consigli dietetici atti a migliorare la sintomatologia delle principali patologie dell’apparato digerente Conoscere gli alimenti che devono essere esclusi dalla dieta del celiaco Saper elencare i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari

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PATOLOGIE METABOLICHE E DELL’APPARATO DIGERENTE NELLE MALATTIE CARDIOCIRCOLATORI − IL DIABETE (Generalità e

indicazioni dietetiche) − LE MALATTIE

DELL’APPARATO DIGERENTE (Generalità e indicazioni dietetiche)

LA DIETA IN CASO DI ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI − ALLERGIE E

INTOLLERANZE ALIMENTARI (Generalità e indicazioni dietetiche su: allergie alimentari, intolleranza al lattosio, favismo e celiachia)

U. D.4: LA DIETA IN CASO DI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE E ALTRE PATOLOGIE − Disturbi del

comportamento alimentare (Generalità e indicazioni dietetiche su: anoressia e bulimia)

Conoscere le principali indicazioni dietetiche nelle diverse patologie cardiovascolari Conoscere le principali iperlipidemie Saper elencare i fattori di rischio per il diabete Conoscere i criteri di classificazione per il diabete mellito Conoscere i diversi criteri con cui si può classificare l’obesità Comprendere l’importanza dell’obesità come malattia sociale Saper riconoscere i sintomi di obesità, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete Conoscere i fattori che possono predisporre ai disturbi comportamentali della nutrizione Conoscere le caratteristiche che presentano i principali disturbi del comportamento alimentare

SAL 5 MODULO 5 I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE - LA CONTAMINAZIONE ALIMENTARE

FATTORI TOSSICI E CONTAMINAZIONE ALIMENTARE − Contaminazione chimica

(da fitofarmaci, da zoofarmaci, da metalli pesanti, da contenitori per alimenti, da fattori antinutrizionali, da micotossine)

− Contaminazione fisica (da radiazioni, particellare)

LA CONTAMINAZIONE BIOLOGICA − Agenti biologici e modalità

di contaminazione (prioni, virus, batteri, funghi – muffe e lieviti )

− Fattori di crescita microbica

− Malattie da contaminazione biologica (infezioni, intossicazioni, tossinfezioni e parassitosi alimentari)

− Principali malattie: intossicazione da stafilococco, intossicazione da Clostridium botulinum, Salmonellosi, febbre tifoide e paratifoide, epatite A, infezione da Listeria monocytogenes, tossinfezioni da Escherichia coli, tossinfezione da Bacillus

Conoscere le possibili cause di contaminazione degli alimenti Conoscere le possibili conseguenze sulla salute umana dell’assunzione dei differenti tipi di contaminanti Conoscere i più importanti accorgimenti atti a prevenire le intossicazioni chimiche degli alimenti Saper elencare alcune sostanze potenzialmente tossiche per l’uomo utilizzate nelle pratiche agricole e zootecniche Saper illustrare qualche forma di contaminazione particellare Conoscere le principali cause di contaminazione radioattiva Conoscere le caratteristiche degli agenti biologici responsabili di malattie trasmesse con gli alimenti Conoscere il materiale specifica a rischio della BSE secondo le normative Conoscere le caratteristiche delle principali tossinfezioni alimentari Conoscere alcune delle parassitosi più comuni Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione della contaminazione dei prodotti alimentari

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cereus) − Le parassitosi alimentari (

(infezione da Taenia solium e saginata, infezioni da Anisakis)

− BSE SAL 6 MODULO 6

LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

IGIENE E SICUREZZA NELL’AMBIENTE RISTORATIVO − Igiene del personale − Igiene dei locali − Disinfezione e mezzi

chimici CERTIFICAZIONI DI QUALITA’ E SISTEMA HACCP − Il concetto di qualità − Le certificazioni di qualità − Il sistema HACCP

Conoscere i requisiti igienico – sanitari che devono possedere i locali delle aziende ristorative Conoscere i criteri per una corretta organizzazione delle fasi lavorative Comprendere l’importanza dell’igiene dei locali, delle attrezzature e del personale nella prevenzione delle malattie trasmissibili con gli alimenti Comprendere la differenza tra pulizia, disinfezione e disinfestazione Conoscere i punti fondamentali della sicurezza alimentare Conoscere le principali normative sulla sicurezza alimentare Comprendere l’importanza dell’autocontrollo nell’industri alimentare ai fini della sicurezza igienico alimentare Conoscere i principali organismi ufficiali incaricati nella sorveglianza e del controllo dei prodotti alimentari

SAL 7 MODULO 7 NUOVE TENDENZE DI FILIERA DEI PRODOTTI ALIMENTARI

ABITUDINI ALIMENTARI DEGLI ITALIANI − Evoluzione dei consumi

alimentari in Italia SICUREZZA ALIMENTARE NEL SISTEMA PRODUTTIVO − Filiera e sicurezza

alimentare − Pericolo e rischio

alimentare − Filiera corta o “km 0” INNOVAZIONI NEI PROCESSI DI CONSERVAZIONE E COTTURA − La conservazione e le Mild

Technologies − La cottura e le nuove

tecniche I NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI − Alimenti alleggeriti o light − Alimenti fortificati,

arricchiti, supplementari − Functional foods − Novel foods − Gamme alimentari − Prodotti biologici − Prodotti dietetici e

integratori alimentari

Saper individuare le tendenze di consumo alimentare nella società moderna Saper definire la sicurezza alimentare nel processo di filiera (tracciabilità e rintracciabilità) Sistemi innovativi nei processi di conservazione e cottura Riconoscere l’importanza della qualità nel processo di filiera Conoscere la differenza tra alimenti arricchiti e alimenti alleggeriti Conoscere quali requisiti devono avere gli alimenti per essere considerati funzionali Comprendere la differenza tra prebiotico e probiotico Conoscere le caratteristiche nutrizionali dei probiotici Conoscere alcuni aspetti controversi dell’uso degli OGM

SAL 8 MODULO 8 CONSUETUDINI NELLE GRANDI RELIGIONI

IL SIGNIFICATO DELL’ALIMENTAZIONE NELLE GRANDI RELIGIONI − Cibo e religione − Sacralità del cibo

Conoscere le consuetudini alimentari nelle grandi religioni Conoscere il significato delle proibizioni alimentari nelle grandi religioni

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− Punti in comune tra le religioni

PRESCRIZIONI ALIMENTARI NELLE GRANDI RELIGIONI − Alimentazione e religioni:

Induismo, Buddismo, Ebraismo; Cristianesimo

Individuare le prescrizioni di alimenti in relazione alle consuetudini alimentari nelle grandi religioni Valutare l’importanza del cibo nelle diverse manifestazioni conviviali Mettere in relazione la cultura del cibo con le abitudini e le scelte alimentari

* in riferimento alla progettazione curricolare di Istituto

I Moduli 6,7,8 verranno effettuati dopo il 15 Maggio in preparazione della prova scritta dell’esame di Stato. Eventuali variazioni sui contenuti del programma o eventuale inserimento di altri moduli saranno comunicati alla commissione durante la riunione preliminare dai commissari interni Metodi e strategie didattiche

• Brainstorming (accertamento dei prerequisiti) • Lezione frontale • Lezione interattiva • Classificazione degli argomenti per macrotemi ed utilizzo di mappe concettuali sia come

strumento per la presentazione degli argomenti sia come strumento per impostare il dialogo e il dibattito al fine di favorire la comprensione del libro di testo

• Attività di recupero (consegna, visione e commento delle verifiche scritte) Testi adottati • P. Gentili, E. Fogli, L. La Fauci, M. Romagna “ Scienza e cultura dell’alimentazione – Corso

avanzato” – Edizione CALDERINI Altri strumenti didattici • Video proiettore • Appunti presi durante la lezione • Eventuali dispense sulle unità didattica Verifiche e valutazione • Prove strutturate (domande a risposta aperta, domande a risposta multipla, domande a

risposta vero/falso, domande a completamento) • Costruzione di brevi saggi • Prove scritte dell’esame di Stato (simulazioni prove scritte esami anni precedenti) • Prove orali La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze, competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e partecipazione dimostrato. Tracce delle prove simulate disciplinari N. 1 Il candidato descriva come dovrebbe variare la dieta nelle condizioni fisiologiche della vita, dall’infanzia alla terza età, dalla gravidanza all’allattamento. Successivamente illustri quale deve essere la terapia dietetica in un caso a scelta tra i seguenti: obesità, ipercolesterolemia, iperglicemia, iperuricemia, stipsi o altro. Data: 10 Marzo 2015 Consegna: 17 Marzo 2015

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N. 2

PRIMA PARTE Negli ultimi anni si è verificato un aumento di malattie alimentari causate da microrganismi. Questo perché siamo tutti più esposti ai rischi che una scarsa igiene può provocare. Soprattutto il cambiamento delle abitudini di vita (frequente consumo di pasti fuori casa e di cibi già preparati e precotti), hanno determinato le condizioni più favorevoli per una crescente esposizione al rischio. Inoltre tali malattie costituiscono un rilevante problema di salute non solo nei Paesi in via di sviluppo ma anche in quelli industrializzati. Il candidato dopo aver illustrato in generale i principali agenti biologici responsabili delle malattie alimentari, si soffermi sulla definizione e sulle caratteristiche delle infezioni, tossinfezioni e intossicazioni alimentari e illustri, a suo piacere, un esempio di una tipologia, analizzando le caratteristiche dell’agente eziologico, gli alimenti maggiormente a rischio e le misure preventive da adottare.

SECONDA PARTE Il candidato risponda a quattro dei seguenti quesiti:

1. Che cosa è la contaminazione crociata degli alimenti? 2. Quali sono i fattori che influenzano la crescita microbica? 3. In base a quale criterio i batteri si distinguono in psicrofili, mesofili e termofili? 4. Che cosa significano i termini: D.I.M., portatore sano, periodo di incubazione? 5. Le tossine batteriche: caratteristiche, meccanismo di produzione, azione, comportamento

al calore 6. Che cosa è una spora batterica? 7. Le micotossine: agenti produttori, fattori di sviluppo, possibili luoghi in cui può avvenire la

contaminazione, alimenti suscettibili di contaminazione, modalità di prevenzione e rischi per la salute

8. Quali sono i cibi più pericolosi responsabili delle MTA? Data: 12 Maggio 2015 Consegna: 20 Maggio 2015

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Istituto di Istruzione Superiore Chino Chini Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

Anno Scolastico 2014-2015 Prof. Antonino Tringali

PROGRAMMA DI INGLESE SVOLTO NELLA CLASSE 5ASB

Modulo 2 On the plate Unit 3: nutrition

Module 3 On the table Unit 1: wine and wine tasting Unit 2: wine knowledge Unit 3:food and wine matching. Unit 4: table setting & style of table service. Unit 5: buffets, banqueting & banqueting menus.

Module4 On the tour Unit1: enogastronomy & food quality certification.

Unit2: italian enogastronomy tour:nort- centre (cenni)

Unit3: italian enogastronomy tour:sout- islands (cenni)

Unit4: iinternational enogastronomy (cenni)

Module5 1-The meal service sequence; 2- the wine service; 3-the bar service: mixology, spirit and beers;

RELAZIONE INGLESE Conosco la classe VASB dal 17 di novembre 2014, giorno in cui ho rilevato la sostituzione della prof.ssa Megli, l'insegnante che mi suppliva in questa classe dall'inizio delle lezioni alla su indicata data. Le primissime lezioni sono state svolte come orientamento al fine di trovare il giusto appeal che mi ha consentito di portare avanti il lavoro iniziato dalla collega. La classe ha subito reagito positivamente dimostrandosi abbastanza collaborativa, ma allo stesso tempo evidenziando tutte le debolezze di una preparazione lacunosa e spesso mnemonica. Il programma preventivato ha subito qualche variazione e una riduzione nei contenuti, dovuti alla necessità di lezioni di recupero sia grammaticale che dei contenuti svolti anche negli anni precedenti. In relazione alla programmazione curriculare, anche se solo ad un livello appena sufficiente, sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di: Conoscenze:

• acquisizione delle strutture linguistiche finalizzata alla lettura di testi; • stabilire i collegamenti trasversali indispensabili per individuare i contenuti già assimilati dalla • classe e per affrontare argomenti non estranei all’esperienza culturale degli alunni; • considerare l’importanza della lingua inglese come strumento indispensabile dal punto di

vista • dell’inserimento nel mondo del lavoro.

Competenze, abilità, capacità: • favorire un apprendimento interiorizzato e non stereotipato; • acquisire una serie di competenze comunicativo-relazionali che rispondano anzitutto ai

bisogni funzionali; • formulare ipotesi, ricercare collegamenti; • saper analizzare e contestualizzare un testo; • analizzare e discutere varie tematiche affrontandole, quando possibile, su base comparativa

con problemi analoghi del nostro paese. Contenuti:

• nutrition • wine and wine tasting- wine knowledge-:food and wine matching.

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• table setting & style of table service.- buffets, banqueting & banqueting menus. • italian enogastronomy tour: north- centre and south (cenni). • The meal service sequence; the wine service;the bar service.

Metodolgie: • lezioni frontali; • conversazioni libere e guidate; • lavori di gruppo.

Materiali didattici: Oltre al libro di testo ed alla consultazione di altri testi, si è fatto uso dei materiali didattici messi a disposizione dalla scuola. Prove di verifica:

• prove scritte in classe; • relazioni scritte su ricerche individuali; • esposizione orale su traccia a scelta;

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MATERIA D’INSEGNAMENTO: LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE DOCENTE: Antonella Lamberti Ore di lezioni settimanali n° 3

1. Obiettivi specifici della disciplina • Conoscenze

− Lingua: - Avverbi di modo; - i pronomi relativi que/qu’/qui/dont; - i partitivi; - verbi delle tre coniugazioni ai tempi finiti ed infiniti - le strutture essenziali della sintassi della lingua

− Lessico: - Lessico comune e lessico specialistico

Competenze -Revisione e consolidamento delle abilità linguistiche acquisite durante gli anni precedenti; -Comprensione di un testo inerente gli argomenti di indirizzo; -Rielaborazione delle informazioni e loro esposizione sia nella forma orale che scritta per

ottenere il conseguimento di una autonomia operativa che consenta al discente di muoversi ad un livello di competenza adeguata secondo i parametri professionali richiesti dalla Comunità Europea;

-Sapersi esprimere con la intonazione ed una pronuncia quanto più possibile corretta; -Acquisizione di lessico specifico della microlingua. -Conseguimento di una autonomia operativa che consenta l’acquisizione di basi culturali, oltre

che professionali, che possano favorire un efficace inserimento del discente nella società multiculturale.

2. Contenuti e tempi del percorso formativo

• Tempi di lavoro 1° Quadrimestre 2° Quadrimestre Ore previste 34 46 Ore effettive 27 29 (alla data odierna)

• Contenuti e calendario del loro svolgimento

Tempi

Ottobre Novembre

Module 2 Alimentation biologique et diététique - Les OGM en alimentation: une clé pour l’avenir - Possibles avantages des produits OGM - Le régime - Mieux manger pour mieux vivre: le régime crétois - La pyramide alimentaire - Les matières grasses - Les Arts et les lettres s’intéressent au bio et aux OGM

Dicembre

Module 4 Le vin. Histoire et tradition dans un verre - L’histoire du vin - Du Moyen Age à nos jours - Le régions vinicoles françaises - Les cépages français - Appellations des vins français

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Gennaio

Febbraio

- Boire du vin, c’est bien! - La dègustation et la vente avec les phases - Les nouveaux bouchons - La Champagne - L’art de la champagnisation

Marzo

Aprile

Maggio (*)

Module 5 et photocopie Le bar et le barman. Profession et savoir-faire - Le bar et le barman - Réservation d’une place (dialogues et répliques) - Les outils du barman - Les cocktails (quelques exemples) - Le Cointreau - Le chocolat - Le thé - Le Café Procope - Le Café italien - Le vocabulaire italien du café - Les liqueurs - Les apéritifs - L’eau

(*) eventuali variazioni sui contenuti del programma saranno comunicati alla commissione durante la riunione preliminare dai commissari interni

3. Metodi di insegnamento Si è privilegiata l’impostazione modulare scandita dal libro di testo in uso o da schede fornite dalla docente. Coerentemente con le acquisizioni più rigorose della glottodidattica, si è seguito l’approccio nozionale- funzionale nel rispetto della sequenza comprensione- assimilazione- produzione alternato a quello grammatica-traduttivo. Esso ha cercato di consentire agli alunni di imparare l’uso della lingua straniera come strumento di comprensione e di comunicazione e di ampliare le conoscenze culturali e lessicali. 4. Strumenti e spazi utilizzati Lo svolgimento delle lezioni è stato supportato costantemente dall’uso del manuale in adozione (Profession oenogastronomie. Manuel de langue et de civilisation pour les professionnels de la restauration, HOEPLI). È stato fatto uso di appunti forniti dall’insegnante. Sono stati usati il cd e il lettore cd per gli ascolti di ricette, brani e dialoghi. Fotocopie di materiale integrativo inerente il programma.

5. Criteri e strumenti di verifica adottati Sono state somministrate verifiche sia di tipo formativo o sommativo diverse in base al tipo di competenza da valutare. Per la produzione orale sono stati effettuati colloqui su argomenti oggetto di studio. Per la produzione scritta sono stati utilizzati comprensioni di testi e trattazioni sintetiche o questionari con domande inerenti le unità studiate. Sono stati inoltre oggetto di valutazione anche brevi riassunti scritti e orali di brani del manuale, stesura di brevi testi con rielaborazione personale dei contenuti, comprensione di testi inerenti la programmazione, test di grammatica (con esercizi di completamento, traduzione, ecc.). Il feedback è stato costante e ha suggerito la necessaria rimodulazione delle scelte e l’attivazione dell’indispensabile didattica correttiva per quegli alunni che hanno assunto

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usi errati. Inoltre in classe, nel corso dell’ano scolastico, si sono aggiunti alla classe due alunni, di cui uno totalmente principiante che ha grandi difficoltà a recuperare le nozioni base della lingua anche a causa di un impegno poco costante. 6. Obiettivi raggiunti

Fin dalle prime settimane dell’anno scolastico, la classe ha dimostrato notevoli difficoltà nei confronti delle attività proposte in classe a causa di lacune pregresse. Lo studio individuale, per la maggior parte degli studenti, non è stato adeguato; lo studio è risultato discontinuo e l’impegno non sempre regolare. Anche la partecipazione alle lezioni è risultata in alcune circostanze superficiale da parte di molti studenti, a discapito di un ristretto gruppo che invece ha sempre dimostrato un atteggiamento corretto, interessato e propositivo. A causa del ritardo nella nomina della docente, dello scarso impegno e delle difficoltà della classe e di periodi di lezioni non svolte per attività concesse dalla dirigenza (autogestione, pausa didattica con recupero in itinere, gita scolastica, prove di simulazione per l’esame, ponti a seguito di giorni festivi), il programma non è stato svolto nella sua interezza, come da programmazione iniziale. Se gli studenti avessero studiato con maggior costanza e serietà, avrebbero potuto raggiungere risultati di gran lunga migliori. La classe ha mediamente raggiunto un livello sufficiente nella comprensione di testi nella microlingua; quasi sufficiente nell’esposizione scritta, ma sussistono ancora difficoltà nell’esposizione orale e si riscontrano carenze nella fluidità dell’espressione nella lingua straniera.

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Diritto e Tecniche Amministrative della struttura r icettiva Prof. Alonzo Salvatore Il programma di Diritto e Tecniche Amministrative ha sviluppato quasi tutti i moduli previsti in fase di programmazione. Il lavoro è stato svolto attraverso lezioni frontali, problem solving e problem posing. Accanto alle lezioni teoriche sono stati proposti ai ragazzi, organizzati singolarmente o in gruppi, lo studio e la risoluzione di casi aziendali, al fine di analizzare le capacità di organizzazione e del saper lavorare all’interno di un gruppo nonché nell’autonoma scelta del criterio risolutivo più adatto al contesto e alla soluzione del problema. E’ stato dato rilievo alla partecipazione in classe. In preparazione alle prove scritte dell’esame di Stato si è dato spazio allo svolgimento, come detto, di casi aziendali e ad esercitazioni in classe. In preparazione alla prova orale si è curato le capacità logico-espressive, la capacità di utilizzare la terminologia tecnica appropriata, la capacità di elaborazione e di applicazione. Per quanto riguarda gli strumenti didattici è stato utilizzato principalmente il testo scolastico. Sono state fornite, inoltre, agli allievi fotocopie per integrare il libro di testo. Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, le seguenti competenze e obiettivi generali:

Competenza/e Obiettivi 1 • Individuare le forme di finanziamento in

funzione dell’attività di gestione • Redigere la contabilità di settore • Definire la redditività aziendale

• Le fonti di finanziamento

• Il bilancio d’esercizio • L’analisi della redditività

aziendale 2 • Analizzare il mercato turistico e interpretare le

dinamiche • Il turismo internazionale e gli

enti statistici • Le dinamiche e i flussi del

mercato turistico internazionale

3 • Individuare fasi e procedure per redigere un business plan

• La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo di gestione

• La redazione del business plan

4 • Individuare le risorse per promuovere e potenziare il turismo integrato

• Individuare/utilizzare le tecniche di marketing con particolare attenzione agli strumenti digitali

• Analizzare i fattori economici territoriali che incidono sulle abitudini alimentari

• Individuare i prodotti a chilometro zero come strumento di marketing

• Il marketing

• Le strategie di marketing e il marketin plan

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Gli alunni, nel complesso, conoscono in maniera discreta gli argomenti trattati nel corso dell’anno scolastico. La loro preparazione però appare talora nozionistica e l’uso del linguaggio non sempre è appropriato. Ciò è dovuto principalmente a un lavoro domestico non sempre, per tutti, adeguato e ad uno studio prevalentemente finalizzato alle verifiche. Gli alunni presentano, in media, alcune difficoltà nella fase di sintesi e nell’applicazione pratica dei contenuti, riscontrabili soprattutto nella fase di progettazione e impostazione di un lavoro. Sono in grado, nel complesso, di applicare le regole e i contenuti a casi semplici e a tipologie classiche di imprese ristorative. Se opportunamente guidati, in ogni caso, sanno impostare ed eseguire un lavoro in maniera discretamente ordinata e precisa. L’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata esaminata attraverso verifiche formative per il controllo in itinere, esercizi individuali e di gruppo, prove semi-strutturate. Le verifiche sommative sono state fatte alla fine di unità significative o di moduli.

PROGRAMMA SVOLTO Sigla* Titolo Contenuti Obiettivi ECO 1

Mercato Turistico Internazionale

1. Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico

2. Il sistema dei cambi 3. La bilancia dei pagamenti 4. La bilancia turistica 5. Le dinamiche e i flussi del mercato

turistico internazionale 6. Caratteristiche del mercato turistico

Italiano

Analizzare il mercato turistico e interpretarne le dinamiche.

Individuare le risorse per promuovere e potenziare il turismo integrato.

ECO2 Bilancio e finanziamenti delle imprese

1. Le fonti di finanziamento delle imprese turistiche

2. Il bilancio d’esercizio 3. La struttura dello Stato Patrimoniale

e del Conto Economico 4. Lo scopo dell’analisi di bilancio 5. L’analisi per indici (ratio analysis)

Riconoscere e classificare i costi e ricavi, conoscere la composizione del bilancio d’esercizio.

Analisi dei costi e dei ricavi.

Interpretazione dei risultati aziendale.

ECO3 La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo di gestione

1. La pianificazione e la programmazione aziendale

2. L’analisi ambientale e l’analisi previsionale

3. L’analisi aziendale 4. La definizione di obiettivi e

strategie e la redazione dei piani 5. La programmazione di esercizio e il

budget 6. La struttura del budget 7. Il controllo budgetario

10. Riconoscere l’importanza di una buona programmazione, conoscere l’iter per la formulazione di semplici budget nell’impresa turistica.

11. Individuare le fasi e le procedure per redigere un business plan.

12. Predisporre budget di

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8. I vantaggi e i limiti del budget 9. La redazione del business plan

imprese turistico-ristorative.

ECO4

Marketing dei prodotti turistici

1. Il marketing turistico 2. La segmentazione del mercato della

domanda 3. Gli elementi del micro marketing: il

marketing mix 4. Marketing mix: il prodotto

(product) 5. Marketing mix: il prezzo (price) 6. Metodi per la determinazione del

prezzo di vendita 7. Marketing mix: la comunicazione

(promotion) 8. Marketing mix: la distribuzione

(place) 9. Marketing mix: il personale

(people) 10. Le strategie di marketing in

funzione del mercato-obiettivo 11. Le strategie di marketing in

funzione del ciclo di vita del prodotto

12. Il marketing plan

13. Saper scegliere gli strumenti più appropriati per fare marketing in un impresa turistica.

14. Le strategie di marketing e il marketing mix.

15. Il piano di marketing.

* in riferimento alla progettazione curricolare di Istituto Metodi e strategie didattiche • Lezione frontale per l’introduzione degli argomenti e la loro spiegazione • Presentazione di casi aziendali

• Coinvolgimento frequente degli allievi con domande e richieste di intervento • Classificazione degli argomenti per macrotemi ed utilizzo di mappe concettuali sia come

strumento per la presentazione degli argomenti sia come strumento per impostare il dialogo e il dibattito al fine di favorire la comprensione del libro di testo

Testi adottati G. Batarra e M. Mainardi, IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE OGGI 3, Tramontana Verifiche e valutazione • Verifiche scritte con quesiti a risposta aperta, con trattazione sintetica. • Verifiche orali

• Simulazione di terza prova La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze, competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e partecipazione dimostrato.

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MATERIA

Sala & Vendita

Prof. D’Alessandro Umberto Il programma di Sala & Vendita ha sviluppato i moduli previsti in fase di programmazione. La classe V ASB è composta da 12 alunni tutti frequentanti, il gruppo si presenta disomogeneo, nel complesso gli allievi hanno mostrato scarso impegno e si sono applicati superficialmente nello studio in classe e a casa. Solo pochissimi si sono mostrati interessati e si sono impegnati seriamente e costantemente portando a termine le consegne date. Si è cercato, durante il corso dell’anno scolastico, di motivare gli allievi ad un impegno sempre maggiore, di stimolarli ad uno studio individuale più approfondito e proficuo. Solo pochi allievi ad oggi continuano a mostrare un atteggiamento collaborativo ed interessati al dialogo educativo. La programmazione iniziale di Sala & Vendita si è posta come obiettivo fondamentale il raggiungimento di una duplice finalità: nell’ambito del profilo professionale di dare una sistemazione complessiva a conoscenze ancora frammentarie e confuse, sviluppando la capacità di saper utilizzare con continuità beni e servizi di elevato valore quantitativo; nell’ambito specifico, si cerca di far approfondire agli allievi la dimensione di saper adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del tipo di azienda in cui sono collocati, delle caratteristiche fondamentali che assume la domanda dell’utenza, dalle nuove possibilità che offrono la dietetica e l’industria agro-alimentare. In preparazione alle prove scritte dell’esame di Stato si è dato spazio all’analisi sensoriale del vino, al ruolo del menu, all’importanza dell’H.A.C.C.P e al sistema di qualità nel rispetto delle normative in materia di sicurezza.In preparazione alla prova orale/pratica si è curato l’aspetto sotto il profilo professionale con esercitazioni pratiche mirate. Gli argomenti sono stati presentati attraverso, lezioni frontali, videoproiettore ed esercitazioni pratiche. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso del libro di testo in adozione, uso costante per ogni argomento, per studio ed esercizi,appunti presi durante la lezione.

Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, le seguenti competenze e obiettivi generali:

Competenza/e Obiettivi 1 Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera

produttiva di interesse

Riconoscere le modalità con cui l’azienda opera nel rispetto della normativa in materia di sicurezza

2 Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera

Individuare l’importanza delle produzioni locali come veicolo per la promozione e la valorizzazione del territorio

3 Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.

Utilizzare strategie di vendita nel proporsi al cliente, valorizzando il prodotto/servizio offerto, in particolare per le risorse turistico enogastronomiche del territorio in cui opera

4 Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti

Realizzare un manuale di autocontrollo igienico e compilare la modulistica

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L’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata verificata attraverso, scopi educativi e didattici nella logica del servizio alla maturazione personale e nel rispetto della professione . Pertanto sono state raggiunte le seguenti abilità e competenze degli allievi che:

1. hanno acquisito una conoscenza minima il più possibile organica dei punti nodali dell’azienda ristorativa e, alcuni di loro sanno cogliere del tema trattato il significato e il legame col contesto professionale, utilizzando strategie di vendita nel proporsi al cliente, valorizzandoil prodotto/servizio offerto, in particolare per le risorse turistico-enogastronomichedel territorio in cui opera;

2. Pianificare buffet, cocktail-party e altri eventi enogastronomici; 3. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,

trasparenza e tracciabilità dei prodotti; 4. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,

merceologico, chimico-fisico,nutrizionale e gastronomico; 5. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in

relazione a specifiche necessità dietologiche. La classe ha mostrato impegno, accettabile nel complesso, anche se taluni allievi si sono applicati in modo discontinuo e superficiale. I profitti comunque, pur se non sempre soddisfacenti, sono stati di livello adeguato all’impegno profuso e mediamente sufficienti. PROGRAMMA SVOLTO Sigla* Titolo Contenuti Obiettivi Sala& Vendit

a

Ripasso Argomenti del biennio precedente.

• I Banchetti

-Il servizio banchetti; -L’organizzazione di un banchetto; - La Disposizione dei tavoli; -Il catering e banqueting.

Ottenere una conoscenza completa sull’esecuzione e le nozioni di base sulla loro organizzazione.

Sala& Vendit

a

Ripasso Argomenti del biennio precedente.

• La vite e il vino

-La vite; -La fermentazione alcolica; -La vinificazione;

• Spumante -Metodo Classico; -Metodo Charmat

• La classificazione dei vini

-Classificazione europea; -L’etichetta del vino.

Acquisire le nozioni tecniche enologiche di base, indispensabili a ogni professionista.

Sala& Vendit

a

Ripasso Argomenti del biennio precedente.

• Valorizzazione dei prodotti tipici

-La tipicità come elemento strategico; -Che cos’è il prodotto tipico; -Il valore del prodotto tipico; -Forze e debolezze dei prodotti tipici; -Il ruolo dei consumatori;

Questo capitolo si propone più obiettivi:far capire l’importanza e il ruolo dei prodotti tipici per la ristorazione, valorizzare la ristorazione come anello fondamentale di una lunga

relativa. 5 Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande

sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

Proporre più abbinamenti di vini e altre bevande per lo stesso piatto, utilizzando anche vini esteri.

6 Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

Costruire menu in relazione alle necessità dietologiche per persone sane e con situazioni patologiche.

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-I marchi di tutela dei prodotti (Regione Toscana).

catena di protagonisti, far comprendere che il motto “l’unione fa la forza” oggi.

Sala& Vendit

a

Degustazione e abbinamento del vino.

-Presentazione; -Esame visivo; -Esame olfattivo; -Esame gusto-olfattivo; -Considerazioni finali; -Temperatura del vino; -Abbinamento cibo-vino.

Acquisire le nozioni necessarie per una corretta degustazione del vino e una perfetta scelta dei suoi abbinamenti.

Sala& Vendit

a

Il piano di autocontrollo.

-Presentazione; -La sicurezza igienica; -La progettazione dell’impianto; - Il diagramma di flusso; -I fattori di rischio; -Le regole base del sistema HACCP.

Il concetto di sicurezza alimentare e di igienicità strutturale, ambientale e funzionale.

Sala& Vendit

a

Approvvigionamento e conservazione.

• I canali di acquisto della merce.

-Chi si occupa degli acquisti; - Canali di vendita.

• Il reparto economato -Il servizio di approvvigionamento; -Lo stoccaggio, -Le derrate alimentari deperibili; -Le derrate alimentari non deperibili.

Il servizio di approvvigionamento e conservazione dei prodotti destinati al processo di produzione e distribuzione dei pasti/bevande.

Sala& Vendit

a

La carta, strumento di vendita.

• Il menu -Che cos’è il menu; -L’evoluzione del menu; -I vari tipi di pasti; -Classificazione dei menu.

• La progettazione: le regole da rispettare.

-Il ruolo del menu; -La pianificazione del menu; -Aspetti gastronomici.

• La carta dei vini. -Assortimento dei vini; -Acquisto del vino; -Realizzare una carta.

La classificazione dei menu. I criteri di progettazione e redazione dei menu in base alla tipologia di utenza. Ottenere informazioni complete e dettagliate su realizzazione e gestione delle carte di vendita, strumento essenziale per il proprio lavoro.

Sala& Vendit

a

Il sistema di prevenzione e protezione.

• La sicurezza operativa: il D.Lgs 81/08

-Sicurezza operativa nell’attività di ristorazione; -I soggetti della prevenzione; -Il datore di lavoro; -I dirigenti e i preposti;

Il D.Lgs 81/08 in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro. I ruoli e le figure di tutti i soggetti del processo produttivo(datore di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori).

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-Il lavoratore.

* in riferimento alla progettazione curricolare di Istituto Metodi e strategie didattiche

• Lezione frontale • Lezione interattiva • Classificazione degli argomenti per macrotemi ed utilizzo di mappe concettuali sia come

strumento per la presentazione degli argomenti sia come strumento per impostare il dialogo e il dibattito al fine di favorire la comprensione del libro di testo

Testi adottati • Autore: Oscar Galeazzi, • Titolo:Laboratorio di Servizi Sala & Vendita per il quarto e quinto anno • Editore: Hoepli

� Dispense e materiale aggiunto prese dal seguente testo: • Autori: L. Frati- A. Montanari • Titolo: Dietro le Quinte “Corso e laboratorio dei Servizi Ristorativi” • Editore: Paramond

Altri strumenti didattici • Videoproiettore, • Laboratorio Didattico • Appunti presi durante la lezione • Eventuali dispense sulle unità didattica

Verifiche e valutazione

• La preparazione è stata accertata tramite: − Verifiche scritte ( prove strutturate, costruzione di brevi saggi) − Verifiche orali

• Per la valutazione, oltre ai risultati delle verifiche, sono stati presi in considerazione: − L’uso della terminologia corretta − La capacità di esporre i contenuti − L’impegno − La partecipazione alle attività proposte − La progressione nell’apprendimento − La capacità di orientarsi autonomamente

• Vengono seguiti i criteri stabiliti nella programmazione didattica educativa del consiglio di classe in merito alle modalità e frequenza delle verifiche.

La valutazione deriva da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati sono stati rapportati agli obiettivi raggiunti, al livello di conoscenze, competenze e capacità, alla padronanza della terminologia tecnica, al livello di autonomia e partecipazione dimostrato.

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PROGRAMMA DI RISTORAZIONE DETTAGLIATO SVOLTO NELLA CLAASSE VA Sala/Bar

AL 15/5/2015

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

PROF. ANDREA MOROZZI

MOD. n°0 (RIPASSO E INTRODUZIONE)

Ripasso dei principali argomenti del quarto anno

Contenuti:

Analisi storica delle abitudini alimentari in Italia: L'ottocento

Analisi storica delle abitudini alimentari in Italia:Il novecento

Il boom economico

Nuovi modelli alimentari

Comportamenti alimentari nell'Italia contemporanea

Nuovi stili di vita

Pasti pronti e cibi semilavorati

Dalla cucina Classica alla Nouvelle Cuisine

La cucina Classica

La Nouvelle Cuisine

La cucina italiana

La cucina internazionale

La cucina destrutturata

La cucina molecolare

Cucine alternative

Dieta e cucina vegetariana

MOD.n°1

Tecniche di cottura e presentazione del piatto.

Contenuti:

Le varie tipologie di cottura (espansione, concentrazione , mista).

Le tecniche di presentazione del piatto e la scelta cromatica.

MOD. n°2

Contenuti:

Igiene e contaminazione, l'autocontrollo alimentare,la sicurezza sul luogo di lavoro.

Contenuti:

Salubrità e contaminazione degli alimenti.

Le contaminazioni alimentari

La contaminazione biologica

La contaminazione chimica

Malattie di origine microbica

Avvelenamenti da sostanze chimiche

Principi di igiene professionale

L'igiene della persona

L'igiene dell'ambiente

L'igiene delle attrezzature

La procedura operativa

Detergenti, sanificanti e disinfettanti

La disinfestazione

Leggi sull'igiene e la sicurezza degli alimenti

Il piano HACCP: fasi e procedura applicativa

La rintracciabilità degli alimenti

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Leggi in materia di sicurezza sul lavoro

Legge 626 : controlli e sanzioni

Il principio dell'autotutela

Le misure antincendio

MOD. n°3

L'offerta gastronomica e le varie tipologie di alimenti.

Contenuti:

I prodotti a denominazione di origine

La tutela dei prodotti alimentari

I prodotti D.O.P.

I prodotti I.G.P.

I prodotti S.T.G.-A.S.

I P.A.T.

I consorzi di tutela

Gli O.G.M.

I prodotti biologici

Le cinque gamme alimentari

I prodotti dietetici

Le etichette alimentari

Indicazioni obbligatorie

Le etichette nutrizionali

MOD. n°4

La ristorazione

Contenuti:

La ristorazione commerciale.

Il ristorante oggi

Le guide gastronomiche italiane

Tipologie di ristoranti

Ristoranti tradizionali

Riscontrati tipici

Ristoranti gourmet

Ristoranti d'affari

Ristoranti etnici

Ristoranti d'intrattenimento

Ristoranti d'albergo

Altre forme di ristorazione commerciale

Le osterie

Le trattorie

Le pizzerie

Gli agriturismi

La neoristorazione

Le origini: i fast-food

I self service

Gli snack bar

I self service free flow

I wine bar

L'happy hour

Locali di tendenza , bar de tapas e fashion bar

La ristorazione collettiva

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Definizione

Il sistema convenzionale

Il legame differito

La ristorazione sociale

Definizione

La ristorazione ospedaliera

La ristorazione scolastica

Forme di ristorazione collettiva di tipo commerciale

La ristorazione aziendale

La ristorazione autostradale

Mod. n°5

La struttura ristorativa,l'area di produzione e la progettazione

Contenuti:

Progettazione di una struttura ristorativa.

Le fasi della progettazione

La normativa di riferimento

La sede

L'edificazione di nuove strutture

L'adeguamento di strutture esistenti

La scelta del target di utenza

L'architettura del locale

Il dimensionamento in rapporto alla produzione

Le autorizzazioni tecniche e sanitarie

Autorità competenti

Rilascio dell'autorizzazione sanitaria

Rilascio del certificato prevenzione incendi

Le aree di lavoro

Le aree di una struttura ristorativa

MOD. n°6

Il servizio di Catering ed il servizio di Banqueting

Contenuti:

Il catering

Definizione

Normativa di riferimento

Classificazione

Catering a domicilio

Catering industriale

Altre forme dei catering

Sistemi produttivi nel catering industriale

Cucine centralizzate e cucine satellite

La distribuzione dei pasti con metodo cook & chill e cook & freeze

Il catering a bordo

Catering aereo

Catering ferroviario

Catering navale

Il banqueting

Definizione

Normativa di riferimento

Caratteristiche del servizio banqueting

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Un'attività complessa

La figura del banqueting manager

La pianificazione del servizio banqueting

La vendita del servizio

Il menù

Il sopralluogo

La preparazione dell'area preparazione e distribuzione

La preparazione dei tavoli

L'allestimento di un buffet

MOD. n°7

I software di settore

I principali software in uso nel mondo della ristorazione ed il loro funzionamento.

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MATERIA: Religione Cattolica Prof. Alfredo Somigli Il programma di Religione Cattolica ha sviluppato i moduli previsti in fase di programmazione. Il lavoro si è basato essenzialmente sull’analisi dei testi proposti al fine di far accrescere un senso critico per la disciplina e la conoscenza dei punti essenziali della fede Cristiana. Gli argomenti sono stati presentati attraverso lezioni frontali e dibattiti. Per quanto riguarda gli strumenti didattici si è fatto uso di testi del Magistero della Chiesa, Sacra Scrittura, Articoli di giornali, videoproiezioni e schede del libro di testo. Sono stati raggiunti, con gradualità diverse, le seguenti competenze e obiettivi generali:

L’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze è stata verificata attraverso colloqui orali, personali e collettivi, e attraverso l’interesse mostrato durante le lezioni. PROGRAMMA SVOLTO Sigla* Titolo Contenuti Obiettivi

1 Rilevare i modelli fondamentali in rapporto tra religione, potere e ragione

Fides et ratio Il Sacro e il Potere legittimazione e smascheramento

2 Rilevare l’identità del dio trinitario in cui credono i cristiani

Sezione Biblico-teologica Presentasre le diverse forme della conoscenza umana analizzando le loro possibilità di arrivare a Dio

L’uomo e la conoscenza di Dio

3 Definire le caratteristiche del dio rivelato da Gesù dio Nazareth a confronto con altri tipi di divinità

Dio secondo Gesù : IL PADRE

Competenza/e Obiettivi Riflette sulle proprie esperienze personali e di

relazione; - pone domande di senso e le confronta con le risposte offerte dalla fede cattolica; - riconosce e usa in maniera appropriata il linguaggio religioso per spiegare le realtà e i contenuti della fede cattolica; - riconosce il contributo della religione, e nello specifico di quella cristiano-cattolica, alla formazione dell’uomo e allo sviluppo della cultura, anche in prospettiva interculturale; - rispetta le diverse opzioni e tradizioni religiose e culturali; - consulta correttamente la Bibbia e ne scopre la ricchezza dal punto di vista storico, letterario e contenutistico; - sa spiegare la natura sacramentale della Chiesa e rintracciarne i tratti caratteristici nei molteplici ambiti dell’agire ecclesiale; - è consapevole della serietà e problematicità delle scelte morali, valutandole anche alla luce della proposta cristiana.

Conoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e l’impegno per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato. Imparare a relazionarsi con l’«altro». Conoscere la visione della morte nella rivelazione cristiana.

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4 Illustrare il processo attraverso il quale i cristiani sono giunti ad affermate che Gesù di Nazareth il messia è il figlio di Dio

IL FIGLIO

5 Identificare il possibile referente umanop dello spirito santo che le caratteristiche dei testi biblici gli attribuiscono

LO SPIRITO SANTO

6 Predicare storicamente le origini e le motivazioni dell’attuale pluralità delle attuali confessioni cristiane

Le Chiese Cristiane e L’ecumenismo Il mistero pasquale: Kerigma Parausia ed escatologia finale

7 Cantico dei cantici Linguaggio dell’iconografia

La Famiglia piccola chiesa domestica

8 Riflettere sulla ricerca d’identità e sui valori mettendo a fuoco i contenuti del pensiero cristiano

Tratteggiare le linee fondamentali di antropologia cristiana alla luce della cultura contemporanea

La persona umana: i Labirinti interiori e la ricerca di identità dell’uomo contemporaneo

9 Definire le problematiche etiche relative al lavoro alla società e la posizione cristiana

Il lavoro e la società civile

10 Identificazione dei valori fondamentali della convivenza sociale

Gli altri Le violenze e la cultura della pace Fede e politica L’uomo contemporaneo tra Avere e Essere

11 Dialogo e valorizzazione delle differenze etiche , culturali e ecclesiali

L’altro fede e psicoanalisi L’incontro con l’altro: identità e differenze

12 Fondazione di una speranza che consente di interpretare i limiti dell’esperienza e della conoscenza

Enciclica Evangelii Gaudium Enciclica Misericordiae Vultus Documenti principale del Concilio Vaticano Secondo

L’oltre la speranza cristiana La misericordia di Dio, a se stessi ed agli altri Le domande sulla morte e la vita oltre la vita

◊Sono stati effettuati approfondimenti storico-culturali sulle giornate della Memoria e del Ricordo ◊ Messaggio di pace 2015 di Papa Francesco ◊ Presentazione del concorso europeo, promosso dal movimento per la vita: “Essere figli : Una Sfida , un’avventura * in riferimento alla progettazione curricolare di Istituto

Metodi e strategie didattiche

• Lezione frontale • Lezione interattiva Testi adottati • Sacra Scrittura • Ferrigato Floriana - Marchesini Christian, Percorsi religione triennio, Piemme Scuola Altri strumenti didattici • Filmati, Videoproiettore, documenti del Magistero della Chiesa. Verifiche e valutazione • Colloqui ed interventi orali. Gli obiettivi sono stati raggiunti con buoni risultati

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MATERIA D’INSEGNAMENTO:Educazione Fisica DOCENTE:Prof. Paolo Baldini Anno scolastico: 2014/2015

Ore di lezioni settimanali n°2

7. Obiettivi specifici della disciplina • Conoscenze

− Delle generalità della E.F.: definizione, scopi, effetti sull’organismo. − Degli apparati e sistemi sia dal punto di vista anatomico che fisiologico − La carenza di movimento ed i rischi connessi alla sedentarietà. − Le attività sportive sia individuali che di squadra.

• Competenze − Riconoscere il valore di una corretta E.F .per il mantenimento della buona salute. − Il valore dell’ attività sportiva e dell’ attività motoria generica nella vita di ciascuno − Praticare costantemente attività motorie per conseguire e mantenere un buon stato di

efficienza fisica. • Capacità

− Comprensione dei messaggi anche con linguaggio specifico − Rielaborazione e confronto dei vari argomenti trattati − Esprimersi sia in forma scritta che oralmente in modo chiaro, univoco e sintetico. − Aver acquisito le abilità di base per quanto riguarda gli schemi motori di base. − Conoscere e saper praticare, anche in forma elementare alcune attività sportive.

8. Contenuti e tempi del percorso formativo • Tempi di lavoro

1° quadrimestre 2° quadrimestre Ore previste 32 32 Ore effettive 32 32

• Contenuti e calendario del loro svolgimento tempi Settembre Lavoro di ripresa: attività generica Ottobre L’ esercizio: comprensione del valore Novembre Modulo 1” Generalità sullla E.F.” Dicembre Modulo 2 “Il nuoto.” Gennaio Modulo 3 “La pallacanestro.” Febbraio Modulo 4 “Il badminton” Marzo Modulo 5 “Apparato locomotore.” Aprile Modulo 6 “Il baseball.” Maggio

Modulo 7 “La pallavolo”

(*) eventuali variazioni sui contenuti del programma saranno comunicati alla commissione durante la riunione preliminare dai commissari interni

9. Metodi di insegnamento − Lezione frontale − Lezione laboratoriale prevalentemente pratica con esercitazioni sia singole che di

gruppo − Elaborazione anche teorica del lavoro svolto.

10. Strumenti e spazi utilizzati − Tensostruttura della piscina,piscina comunale, campo sportivo Romanelli.

11. Visite guidate − no. − no

12. Interventi didattici educativi integrativi no

13. Criteri e strumenti di verifica adottati

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Comprensione dei messaggi, esposizione chiara e possibilmente sintetica degli stessi, sia in forma scritta che, soprattutto orale. Gli strumenti utilizzati sono stati: Compiti scritti a domande chiuse . Interrogazioni di singoli discenti. Prove pratiche

14. Obiettivi raggiunti Credo di poter affermare che la maggior parte della classe abbia compreso in modo soddisfacente gli argomenti proposti e gli studenti sono in grado di descrivere ogni singolo tema trattato ed anche di fare raffronti e paragoni su tutti. Spero di aver stimolato la curiosità degli studenti e di aver fatto trasparire l’ importanza della pratica dell’ attività motoria nell’ arco di tutta la vita. La maggior parte degli studenti è in grado di poter svolgere un’ attività di tipo sportivo anche se in maniera elementare in modo autonomo.

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ATTIVITA’ INTEGRATIVE svolte negli anni scolastici 2011-2012, 2012-2013 e 2013-2014

Attività 2011-2012 2012-2013 2013-2014

Viaggi di Istruzione

Viaggio a Praga EMathausen

Viaggio a Barcellona

Visite guidate

Partecipazione ad eventi culturali, spettacoli, concerti

eventi di catering e banqueting svolti per conto dell'istituto

eventi di catering e banqueting svolti per conto dell'istituto

eventi di catering e banqueting svolti per conto dell'istituto Teatro: Spettacolo sulla guerra in Rwanda Cinema: Proiezione Il giovane favoloso

Partecipazione a corsi, conferenze, incontri

Partecipazione Progetto “Cittadinanza Attiva” conclusosi con visita ai centri immigrazione a Lampedusa (per una parte) e Trieste per gli altri (Progetto di durata annuale con la Prof. Grandinetti)

Manifestazione BERE CONSAPEVOLE (Autodromo Mugello)

Partecipazione a concorsi

Partecipazione a manifestazioni ed eventi

Attivita’ di volontariato e tutoraggio

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PROFILI DI SPECIALIZZAZIONE Informazioni generali sulla qualifica Indicazioni relative alla figura professionale nazionale di cui all’Accordo Stato/Regioni del 27 luglio 2011 e all’ Accordo Stato/Regioni del 19 gennaio 2012 Denominazione della figura regionale: ADDETTO ALL'APPROVVIGIONAMENTO DELLA CUCINA, CONSERVAZIONE E

TRATTAMENTO DELLE MATERIE PRIME E ALLA DISTRIBUZIONE DIPIETANZE E BEVANDE

Descrizione sintetica della figura: Lavora nel settore della ristorazione, in ristoranti, alberghi o mense. Lavora al buffet e al servizio, collabora nella vendita di pietanze e di bevande, esegue lavori di preparazione, di pulizia e di logistica. Effettua servizi di preparazione e distribuzione di cibi e bevande realizzando semplici menù ed il relativo servizio di ristorante e di bar. Gestisce il lavoro in modo sistematico, con ordine e metodo, anche nei momenti di punta, a soddisfazione della clientela Denominazione Aree di Attività che compongono la figura:

1) UC 1703 Approvvigionamento materie prime 2) UC 1706 Conservazione e stoccaggio delle materie prime 3) UC 1707 Cura degli ambienti delle attrezzature ed utensili 4) UC 1711 Distribuzione pasti e bevande 5) UC 1712 Preparazione e somministrazione di bevande e snack 6) UC 1708 Trattamento delle materie prime e dei semilavorati.

ESPERIENZE SCUOLA-LAVORO ALTERNANZA - TIROCINI - STAGE

Ore Periodo Tipi di struttura/azienda Classe II 160 Giugno Settore eno-gastronomia;

ristorazione Classe III 240 Settembre-Giugno Settore eno-gastronomia;

ristorazione Classe IV 132 Giugno Settore eno-gastronomia;

ristorazione Gli allievi hanno regolarmente svolto il monte ore previsto con buoni risultati

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CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE

• La valutazione adottata dagli insegnanti della classe si atterrà ai criteri di seguito formulati:

o Valutazione univoca, non ambigua: nell'espressione dei voto o delle caratteristiche della prova non si useranno espressioni o aggettivi o cifre che possano essere interpretati discrezionalmente. Si utilizzeranno di preferenza voti interi.

o Valutazione esplicita: gli insegnanti faranno conoscere agli allievi le caratteristiche, le discriminanti in base alle quali saranno giudicati.

o Valutazione palese e ragionevolmente immediata: gli studenti dovranno conoscere il giudizio, il voto loro assegnato e gli errori eventualmente compiuti entro tempi ragionevoli, in modo da poter porre le condizioni per un'azione di rinforzo o di recupero.

• La valutazione emergerà da un’attenta comparazione tra i risultati iniziali, quelli raggiunti in itinere e quelli finali. I risultati saranno rapportati agli obiettivi programmati, a livello di conoscenze e competenze, oltre all’impegno, alla partecipazione e all’interesse dimostrati.

• Fattori che concorrono alla valutazione:

o Partecipazione attiva al dialogo educativo. o Interesse costante. o Impegno continuo. o Frequenza assidua. o Apprendimento proficuo, inteso come la capacità di recuperare lo svantaggio e la

capacità di apprendere nuovi contenuti.

• Il Consiglio allega una tabella che riporta i criteri di valutazione adottati per il corrente anno scolastico

TABELLA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE

Voto Giudizio sintetico Descrittori 1 Gravemente insufficiente Prova non svolta. 2 Gravemente insufficiente Prova svolta solo in minima parte e/o evidenziante gravissime

lacune nel raggiungimento degli obiettivi minimi programmati. 3 Gravemente insufficiente Come sopra 4 Insufficiente Gravi lacune nel raggiungimento degli obiettivi minimi

programmati. 5 Mediocre Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi. Conoscenze

frammentarie e superficiali. 6 Sufficiente Raggiungimento degli obiettivi minimi; conoscenze e

competenze di base accettabili. 7 Discreto Raggiungimento degli obiettivi mediamente programmati;

conoscenze specifiche adeguate; capacità di effettuare semplici collegamenti tra gli argomenti.

8 Buono Pieno raggiungimento degli obiettivi progammati; conoscenze complete e consolidate in modo approfondito; capacità di rielaborazione autonoma e di approfondimento dei contenuti personale.

9 Ottimo Pieno raggiungimento degli obiettivi progammati; conoscenze disciplinari specifiche acquisite in modo approfondito; capacità di approfondimento dei contenuti, di rielaborazione autonoma e personale, capacità critiche, ed espressive.

10 Eccellente Pieno raggiungimento degli obiettivi progammati; conoscenze disciplinari specifiche acquisite in modo approfondito; capacità critiche, ed espressive; capacità di approfondimento dei contenuti, di rielaborazione autonoma e personale, capacità critiche, ed espressive e capacità di applicazione delle conoscenze ad ambiti nuovi.

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INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI E SCRITTE, DISCIPLINARI E PLURIDISCIPLINARI Per la valutazione delle prove orali e scritte il Consiglio di Classe ha ritenuto di fare riferimento ai seguenti indicatori:

Verifica orale disciplinare e multidisciplinare

• Conoscenza dei contenuti disciplinari • Capacità di organizzare i contenuti • Correttezza morfo-sintattica • Competenza nell’uso dei linguaggi settoriali • Capacità di operare collegamenti tra le conoscenze • Competenza nell’applicare le conoscenze a situazioni concrete

Verifiche scritte, disciplinari e multidisciplinari

Quesiti a risposta singola • Pertinenza e completezza delle risposte • Conoscenza dei termini settoriali • Correttezza e proprietà linguistica • Competenza nell’applicazione delle

conoscenze a situazioni concrete

Quesiti a risposta multipla • Conoscenza dei contenuti disciplinari • Conoscenza dei termini settoriali • Competenza nell’applicazione delle

conoscenze a situazioni concrete

Domande a risposta singola con testo di supporto e/o interpretazione

di grafici e tabelle • Comprensione delle tematiche presentate

nel testo e dei termini settoriali • Capacità di distinguere fra informazioni

centrali e accessorie • Pertinenza e completezza delle risposte • Conoscenza dei contenuti disciplinari • Correttezza e proprietà linguistica

Analisi e sviluppo di un argomento • Rispondenza alla traccia proposta • Conoscenza dei contenuti disciplinari • Capacità di individuare le informazioni

centrali relative all’argomento in questione

• Capacità di utilizzare il linguaggio settoriale

• Coerenza ed organicità del testo • Correttezza e proprietà linguistica

Trattazione sintetica di argomenti • Capacità di sintesi • Pertinenza e completezza delle risposte • Conoscenza dei termini settoriali • Correttezza e proprietà linguistica • Competenza nell’applicazione delle

conoscenze a situazioni concrete

Caso professionale • Capacità di analisi della situazione

problematica • Conoscenza dei contenuti disciplinari utili

alla soluzione del caso • Competenza progettuale e applicazione

delle conoscenze nel contesto operativo • Organicità e coerenza del testo • Correttezza e proprietà linguistica

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Per la determinazione del credito scolastico saranno presi in considerazione più elementi di valutazione: � Il curricolo � Il grado di preparazione complessiva raggiunto da ciascun alunno nell’anno

scolastico in corso � La frequenza scolastica � I risultati conseguiti nell’alternanza scuola-lavoro � L’interesse, l’impegno e la partecipazione attiva al dialogo educativo � La partecipazione alle attività complementari ed integrative � Eventuali crediti formativi CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTO DELLA BANDA DI OSCILLAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO, COME DA TABELLA A DEL REGOLAMENTO DELL’ESAME DI STATO Per l’attribuzione del punto della banda di oscillazione previsto nella tabella A del Regolamento dell’Esame di Stato il Consiglio di Classe terrà conto dei seguenti requisiti: 1. Il possesso di almeno un credito formativo 2. La continuità e l’intensità dell’impegno 3. L’assiduità della partecipazione e della frequenza • Il possesso di uno dei requisiti sarà valutato dal Consiglio di Classe che verbalizzerà

caso per caso le proprie deliberazioni. • Qualora il Collegio dei docenti stabilisca criteri diversi da quelli sopra indicati il

Consiglio di classe si atterrà ai nuovi criteri.

INDICATORI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

In base al comma 4 dell’art. 8 dell’O.M. n. 29 del 13/02/2001, in base al comma 4 dell’art. 8 dell’O.M. n. 23 dell’ 11/04/2002 e in base al D.M. n. 42 del 22/05/2007 il credito scolastico sarà attribuito secondo i criteri qui esposti: - per i candidati esterni il credito scolastico viene attribuito in base ai risultati conseguiti negli esami preliminari sostenuti a suo tempo, secondo le indicazioni della TABELLA C.

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In base al D.M. n. 42 del 22/05/2007

TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n.

323)

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno.

Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l'esame di Stato. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).

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TABELLA B

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 7 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati esterni Esami di idoneità

Media dei voti conseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti) M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 10 6-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.

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TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'art. 11, comma 8 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati esterni Prove preliminari

Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti) M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 10 6-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.

CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI Come da Regolamento (D.P.R. 23/07/98 n. 323, art. 12, comma 1) «il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato». Verranno inoltre riconosciute attività attestate da società e/o federazioni sportive. Le suddette attività devono essere certificate da enti, società, federazioni, associazioni legalmente riconosciute e devono riferirsi a prestazioni significative che abbiano contribuito alla crescita personale e culturale dell’allievo. Tale attestazione deve essere consegnata entro il 15 maggio.

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PROVE PLURIDISCIPLINARI

CONSIDERAZIONI SULLA TERZA PROVA D’ESAME Il Consiglio di Classe, per la simulazione della Terza prova scritta ha optato per la Tipologia combinata B, con indicazioni del numero massimo delle righe in modo da verificare le competenze raggiunte dagli allievi in 4 discipline. Nel rispetto del D.M. del 20/11/2000 il Consiglio di Classe ha scelto: 3 quesiti a risposta aperta. Ad ogni disciplina sono stati attribuiti 15 punti per dare ampia possibilità di valutazione, mentre il voto complessivo della prova scaturisce dalla media aritmetica delle singole votazioni. La durata della prova effettuata è stata di 2 ore. Le griglie di valutazione della terza prova sono annesse agli allegati.

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I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Materia Nome Firma

Italiano Prof.ssa Daniela Grandinetti

Storia

Matematica Prof.ssa Righini Patrizia

Lingua Inglese Prof. Antonino Tringali

Religione Prof. Alfredo Somigli

Educazione Fisica Prof. Paolo Baldini

Scienza e Cultura dell’Alimentazione

Prof. Mannino Alfio Maurizio

Lab. Servizi Eno. Cuc. Prof. Andrea Morozzi Laboratorio Serv. Sala Bar Prof. Umberto D’Alessandro

Diritto e Tec. Amm. Prof. Salvatore Alonso

Borgo San Lorenzo, li __________________

Il Dirigente Scolastico Bernardo Draghi

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ALLEGATI

GRIGLIE E

PROVE PLURIDISCIPLINARI

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Tracce delle prove simulate pluridisciplinari (Terza Prova) N. 1 Data: 19 marzo

PROF. A. TRINGALI - Inglese ANSWER THE QUESTIONS BELOW GIVING COMPLETE DESCRIPITION AS POSSIBLE

1. WHAT ARE THE METHODS TO MAKE SPARKLING WINE? 2. WHAT DOES THE METHOD CHAMPENOISE CONSIST OF? 3. WHAT IS "REMUAGE"?

PROF. U. D’ALESSANDRO - Sala&Vendita

1. Quali sono le fasi o i punti che vengono considerati in un Piano di Autocontrollo? Riporta alcuni esempi.

2. Descrivi il ruolo che riveste oggi il menu. 3. Descrivi l’analisi sensoriale di uno Spumante metodo “Classico”

PROF. S. ALONZO - Diritto e Tecniche Amministrativa 1) Nell’ambito della pianificazione e controllo preventivo e concomitante indicare l’importanza del budget,

approfondendo anche l’eventuale analisi degli scostamenti. 2) Spiegare sinteticamente le 5 P leve del Marketing mix, sulle quali l’azienda può incidere in maniera più o

meno determinante. 3) Illustra l’importanza della segmentazione di mercato e i possibili parametri utilizzati per l’identificazione

del target di riferimento. PROF. A. MOROZZI - RISTORAZIONE

1. Nella ristorazione di tipo commerciale i pasti possono essere prodotti secondo un processo produttivo denominato “ sistema con legame differito freddo”. Spiega quali sono le caratteristiche principali di questo metodo di preparazione pasti.

2. Quali sono le caratteristiche che deve possedere un prodotto che si fregia del marchio D.O.P.? 3. Che cosa s'intende con il termine contaminazione e quali sono le principali forme di

contaminazione che conosci? N. 2 Data: 30 aprile

PROF. A. TRINGALI - Inglese 1) What do we intend with the term "banqueting? 2) List, as complete as possible, the main differences between self service buffet and the assisted buffet. 3) What does the function planning consist of? list the several steps. PROF. U. D’ALESSANDRO - SALA&VENDITA

1. Quali sono le fasi che vengono considerati in un Diagramma di flusso? 2. Per pianificare un menu di successo sarà necessario analizzare cosa? Riporta alcuni esempi. 3. Descrivi il processo di Spumantizzazione metodo “Classico o Champenoise”

PROF. A. MOROZZI - RISTORAZIONE

1) Cosa s'intende con la dicitura “dimensionamento in rapporto alla produzione” riferito ad una struttura ristorativa? Rispondi anche con esempi pratici.

2) Quali sono le differenze principali tra un prodotto a marchio D.O.P. ed uno I.G.P.? 3) Dai la definizione di “catering ed elenca le tre tipologie di catering che conosci.

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PROF. S. ALONZO - Diritto e Tecniche Amministrative 2) Illustra le fasi del ciclo di vita del prodotto e spiega l’andamento del profitto nelle diverse fasi (illustra

anche graficamente). 3) Indica l’importanza del price nell’ambito del marketing mix, evidenziando inoltre le differenti

tecniche per la sua determinazione. 4) Elenca e spiega i principi (generali e contabili) di redazione del bilancio.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SIMULATA DI ITALIANO svolta in data 2 marzo 2015 con tracce ministeriali

ALUNNA/O ……………………………………………………………………. Indicatori Descrittori Livelli Punti Punti

Attrib. Competenze linguistiche • Correttezza ortografica

• Correttezza morfo-sintattica

• Adeguatezza del lessico

Grav.insufficiente 0

Insufficiente 0,5 Sufficiente 1,5 Discreto 2 Buono/Ottimo 2,5 Organizzazione del testo • Ordine grafico e corsivo leggibile

• Coesione e coerenza del testo

Grav.insufficiente 0

Insufficiente 0,5 Sufficiente 1,5 Discreto 2 Buono/Ottimo 2,5 Conoscenze • Aderenza alla traccia

• Ricchezza dei contenuti (informazioni, dati)

Grav.insufficiente 0

Insufficiente 1 Sufficiente 1,5 Discreto 2 Buono/Ottimo 2,5 Elaborazione critica • Capacità di sintesi e rielaborazione

• Articolazione delle argomentazioni

• Originalità e/o creatività

Grav.insufficiente 0

Insufficiente 0,5 Sufficiente 1 Discreto 1,5 Buono/Ottimo 2,5 TOTALE L’elaborato ……………………………………………. Alla traccia. Presenta ……………………………………………., un lessico …………………………………… e una punteggiatura ……………………………… L’organizzazione dei contenuti risulta ………………………………………, l’espressione formale ………………………………………..

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GRIGLE DI VALUTAZIONE PER TIPOLOGIA

PRIMA PROVA SIMULATA DI ITALIANO svolta in data 20 APRILE 2015 con tracce ministeriali

Griglia di valutazione: analisi del testo (Tipologia A)

Indicatori Ottimo

15 (9 ,10)

Da più che discreto a

buono 13-14

(8,8½ )

Da più che suff. a

discreto 11-12

(6 ½,7½)

Sufficiente

10 (6)

Insuff.

9-8 (5 ½,5)

Grav. Insuff.

7-6-5

(4 ½,4,3)

nullo

1-4 (2)

Comprensione complessiva del significato referenziale del testo: parafrasi/riassunto, individuazione nuclei/sequenze e parole chiave

Individuati con completezza i concetti chiave, rielaborati in una esposizione organica

Individuati con precisione i concetti chiave, rielaborati in una esposizionechiara e coerente

Individuati i concetti chiave, rielaborati in una esposizione mediamen- te articolata

Individuazio- ne comples- siva dei concetti chiave,esposizione semplice ma corretta

Individuazio- ne parziale di concetti chiave, confusa l’esposizione

Individua- zione scarsa di concetti chiave, incoerente l’esposizione

Nessun concetto chiave individuato

Analisi del testo: riconoscimento di strutture metriche, linguistiche e di figure retoriche; interpretazione dei nuclei tematici

Efficaci osservazioni analitiche, individuati con competenza e motivati ampiamente i procedimenti retorici e stilistici

Osserva-zioni analitiche corrette e motivate, individuati con competen-za i procedi-menti retorici e stilistici

Osservazioni analitiche corrette e mediamen-te motivate, individuati i principali procedi-menti retorici e stilistici

Analisi semplice, individuazio- ne globalmente corretta dei procedimenti retorici e stilistici

Osservazioni analitiche collegate in modo disor-dinato col tema centrale, in -dividuazione parziale/ non sempre corretta di procedimenti retorici e stilistici

Analisi carente, lacunosa individua-zione di procedi- menti retorici e stilistici

Analisi inesistente, del tutto errata l’individua- zione dei procedimenti retorici e stilistici

Approfondimento: contestualizzazione e collegamenti extra testuali e culturali

Argomenta-zioni articolate, significative, (anche) con elementi di originalità

Argomen-tazioni corrette e ben articolate

Argomen-tazioni corrette e mediamen- te articolate

Argomenta-zioni semplici ma complessiva-mente corrette

Collega- menti carenti, argomenta- zioni generiche e non sempre corrette

Contestua-lizzazione e collegamenti molto frammenta- ri e/o generici, privi di collega-menti pertinenti

Contestualiz- zazione e collegamenti inesistenti o del tutto inconsistenti

Aspetto formale:

Correttezza ortografica, lessicale e morfosintattica

Espressione corretta e fluida (originale)

Espressio- ne chiara e corretta o con lievi

improprietà

Espressio- ne chiara, con lievi

scorrettez- ze

Espressione chiara ma

con qualche errore

Forma con frequenti

errori

Forma gravemente

scorretta sul piano morfosin-

tattico

Forma incomprensi-

bile

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Griglia di valutazione: articolo di giornale (Tipologia B)

Indicatori Ottimo

15 (9-10)

Da più che discreto a

buono 13-14

(8- 8, ½)

Da più che suff. a

discreto 11-12

(6 ½-7½)

Sufficiente

10 (6)

Insuff.

9-8 (5 ½-5)

Grav. Insuff.

7-6-5 (4 ½-3)

nullo

1-4 (2)

Rispetto delle consegne: lunghezza,

caratteristiche strutturali tipologiche

(destinazione edit,titolo,con eventuali complementi, notizia, attacco/conclusione,

uso del Dossier

Ottimo (consegne pienamente

ed efficacemen- te rispettate

Buono (rispettate in modo efficace)

Discreto (complessivamente

rispettate)

Sufficiente (per lo più rispettate )

Insufficiente (rispettate

solo parzialmente

o non completamente accettabili)

Gravemente insufficiente

(non rispettate,

con omissioni rilevanti)

Nullo (consegne del

tutto ignorate)

Elaborazione di una Idea : Voce, adeguate

scelte dal dossier, enciclopedia personale,

originalità

Idea originale,benarticolata, sostenuta da un uso corretto del dossier e da conoscenze personali

Idea articolata, fondata su

una rielabora-

zione appropriata del dossier

con qualche

nota personale

Idea semplice

ma abbastanza articolata, (oppure

idea originale ma poco

articolata)

Rielaborazione

semplificata di dati pertinenti

Idea poco elaborata e/o

utilizzo inadeguato del dossier

Idea non chiaramente individuabile, assenti o inadeguati i riferimenti al dossier

Assenza di una Idea

Coerenza logico-argomentativa del testo: pianificazione logica (incipit, corpo, conclusione), efficacia

dell’articolazione

Testo pianificato in modo coerente e chiaro in tutte le sue articolazioni

Testo coerente, ordinato articolato

Testo coerente e

chiaro

Testo prevalente

mente coerente

Testo parzialmente

coerente

Testo confuso, pre- valentemente

incoerente

Testo del tutto

incoerente e disorganico

Aspetto formale:

a) Correttezza morfo-sintattica

b) Stile e Registro

linguistico

a)Espressio- ne corretta e fluida

b)Pienamente adeguati

a)Espressio ne chiara e

corretta con lievi

improprietà

b)Complessivamente adeguati

Espressio- ne chiara, con lievi

scorrettez- ze

b)Prevalen- temente adeguati

Espressio-ne chiara anche se

con qualche errore

b)Parzial-mente adeguati

Frequenti errori

b)Prevalen- temente

inadeguati

Espressione molto

scorretta sul piano

morfosintatti-co

b)Gravemente inadeguati

Espressione incompresi-

bile

b)Totalmente inadeguati

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Griglia di valutazione: saggio breve (Tipologia B)

Indicatori Ottimo

15 (10,9)

Da più che discreto a

buono 13-14

(8 ½,8)

Da più che suff. a

discreto 11-12

(7½,6 ½)

Sufficiente

10 (6)

Insuff.

9-8 (5 ½,5)

Grav. Insuff.

7-6-5 (4 ½,4,3)

nullo

1-4 (2)

Rispetto delle consegne: lunghezza,

caratteristiche strutturali tipologiche

(destinazione edit, titolo,presenza tesi,

paragrafazione, introduzione/conclusione presenza fonti, note

Ottimo (consegne pienamente

ed efficacemen- te rispettate

Buono (rispettate in modo

complessivamente

efficace)

Discreto (complessivamente

rispettate)

Sufficiente (per lo più rispettate )

Insufficiente (rispettate

solo parzialmen

te e superficial

mente)

Gravemente insufficiente

(non rispettate,

con omissioni rilevanti)

Nullo (consegne del

tutto ignorate)

Elaborazione della tesi nel testo: rapporto

tesi-dossier, uso adeguato delle

fonti,enciclopedia personale, originalità

Tesi originale, articolata,

sostenuta da un uso

corretto delle fonti e da

conoscenze personali

apprezzabili

Tesi articolata, fondata su

una rielabora-

zione appropriata del dossier

con qualche

nota personale

Tesi semplice

ma abbastanza articolata, (oppure

tesi originale ma poco

articolata)

Tesi semplice: rie-laborazione semplificata

di dati pertinenti

Tesi poco elaborata

e/o utilizzo impreciso delle fonti

Tesi non individuabile,

fraintese le fonti

Assenza di una tesi

Coerenza logico- argomentativa del testo: progressione logica, raccordo con

introduzione e conclusione

Discorso pianificato in modo coerente in tutte le sue articolazioni

Discorso coerente, ordinato articolato

Discorso coerente e

chiaro

Discorso prevalente

mente coerente

Discorso parzialmente coerente

Discorso confuso,

prevalente- mente incoerente

Discorso del tutto

incoerente e disorganico

Aspetto formale:

a) Correttezza morfosintattica

b) Stile e Registro

linguistico

a)Espressio- ne corretta e fluida

b)Pienamente adeguati

a)Espressio ne chiara e corretta o con lievi

improprietà

b)Complessivamente adeguati

Espressio- ne chiara, con lievi

scorrettez- ze

b)Prevalen- temente adeguati

Espressione chiara ma

con qualche errore

b)Parzialmente adeguati

Forma con frequenti

errori

b)Prevalen- temente

inadeguati

Forma molto scorretta sul

piano morfosintatti-

co

b) Gravemen- te inadeguati

Forma incompresi-

bile

b)Totalmente inadeguati

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Griglia di valutazione: Tema storico (Tip. C )

Indicatori

Ottimo

15 (9-10)

Da più che discreto a

buono 13-14

(8- 8, ½)

Da più che suff. a

discreto 11-12

(6 ½-7½)

Sufficiente

10 (6)

Insuff.

9-8 (5 ½-5)

Grav. Insuff.

7-6-5 (4 ½-3)

nullo

1-4 (2)

Informazione specifica

dei contenuti

Ampia,

articolata, completa

Pertinente e ampia

Pertinente ma un po’ semplificata

Complessi-

vamente pertinente

Superficiale e frammentaria

Lacunosa e

non del tutto

pertinente

Fuori tema

Interpretazione critica

Sicura e consapevole della problematicità storica

Chiara, corretta, motivata

Essenziale ma fondata e corretta

Essenziale ma concettualmente

accettabile

Banale o parzialmente

inesatta

Carente o del tutto inesatta

Assente

Struttura del

discorso

Ampia, ben articolata ed efficace

Coerente ed efficace

Chiara, per lo più

coerente

Ordinata e abbastanza coerente

Talvolta disordinata e inefficace

Confusa e incoerente

Non riconosci

-bile

Aspetto formale

Espressione corretta e scorrevole, padronanza del linguaggio specifico

Espressio- ne chiara e

generalmente adeguata o con lievi improprietà

lessicali

Espressio- ne

complessivamente

chiara, ma con lievi

scorrettez- ze

Espressione per lo più chiara ma

con qualche errore

Frequenti errori

di tipo morfo –sintattico e

lessicale

Gravi scorrettezze di tipo morfo-

sintattico e lessicale

Espressione

confusa e oscura

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Griglia di valutazione: Tema di ordine generale (Tip. D)

Indicatori

Ottimo

15 (9-10)

Da più che discreto a

buono 13-14

(8- 8, ½)

Da più che suff. a

discreto 11-12

(6 ½-7½)

Sufficiente

10 (6)

Insuff.

9-8 (5 ½-5)

Grav. Insuff.

7-6-5 (4 ½-3)

nullo

1-4 (2)

Pertinenza alla traccia

Consape-vole, critica, pienamente adeguata

Aderente alla traccia,

in modo esplicito

Aderente alla traccia

Complessi-vamente

pertinente

Pertinente solo in modo su-perficiale

Pretestuosa Fuori tema

Informazione specifica - contenuti

Molto ampia, con valutazioni originali

Abbastanza ampia, con una certa

rielaborazione

Adeguata, ma poco

rielaborata

Essenziale e un po'

superficiale

Frammenta- ria o

parzialmen-te inesatta

Carente o del tutto inesatta

Del tutto tralasciata

Struttura

del discorso

Organica, coerente ed efficace

Coerente ed efficace

Per lo più coerente e

coesa

Ordinata e abbastanza coerente

Talvolta disordinata e inefficace

Confusa e incoerente

Assente o non

riconosci-bile

Aspetto formale

Espressione corretta e fluida (originale)

Espressio- ne chiara e corretta o con lievi

improprietà

Espressio- ne chiara, con lievi

scorrettez- ze

Espressione chiara ma con

qualche errore

Forma con frequenti

errori

Forma gravemente scorretta sul

piano morfosin-

tattico

Forma incompren

sibile

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO CHINI”

Via Caiani, 68 - 50032 Borgo San Lorenzo (FI)

ESAMI DI STATO 2014 – 2015 COMMISSIONE ________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA

CANDIDATO/A _____________________________________ Classe_____________

Indicatori Punteggio

attribuito Conoscenze :

conoscenza

degli argomenti

richiesti e

correttezza

delle

informazioni

Nulle Non verificabili 1

Insufficienti Conoscenza molto frammentaria degli argomenti proposti

Diffusi errori di contenuto

2

Scarse Conoscenza frammentaria degli argomenti proposti

Alcuni errori di contenuto

3

Quasi

sufficienti

Conoscenza superficiale degli argomenti proposti

Qualche errore di contenuto

4

Sufficienti Conoscenza essenziale degli argomenti proposti

Qualche imprecisione

5

Buone Buona conoscenza degli argomenti proposti pur con qualche

imprecisione

6

Ottime Conoscenze ampie e approfondite degli argomenti proposti 7

Competenze :

correttezza

linguistica e uso

del linguaggio

tecnico

Nulle Non verificabili 0

Insufficienti Gravi e diffusi errori di ortografia, di sintassi e di punteggiatura. Forma

scarsamente scorrevole. Utilizzo del linguaggio tecnico scorretto

1

Scarse Qualche errore di ortografia e/o di sintassi. Forma poco scorrevole.

Utilizzo del linguaggio tecnico improprio

2

Sufficienti Qualche errore ma l’esposizione nel complesso risulta scorrevole e

l’uso del linguaggio tecnico sufficientemente adeguato

3

Buone L’elaborato risulta corretto, il lessico adeguato, il linguaggio tecnico

appropriato, l’esposizione scorrevole

4

Capacità :

pertinenza alla

traccia e

organizzazione

logica dei

contenuti

Nulle Non verificabili 0

Insufficienti L’elaborato risulta pertinente con la traccia solo in minima parte e/o

più idee esposte non sono pertinenti

1

Sufficienti L’elaborato risponde alle richieste della traccia ma in maniera poco

organica e/o non esauriente

2

Discrete L’elaborato risponde in modo completo alla traccia e gli argomenti

sono stati sviluppati nella corretta sequenza logica ma in modo non

sempre esauriente

3

Buone L’elaborato risponde in modo completo alla traccia e gli argomenti

sono stati sviluppati in modo organico ed esauriente e nella corretta

sequenza logica

4

Punteggio complessivo attribuito alla prova: ______/15

La commissione

_________________ _________________ _________________

_________________ _________________ _________________

Borgo San Lorenzo, Il Presidente

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO CHINI” - Vi a Caiani, 68 - 50032 Borgo San Lorenzo (FI)

ESAMI DI STATO 2014 – 2015 COMMISSIONE ________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA – tipo logia A

CANDIDATO/A _____________________________________ Classe_____________

Indicatori Descrittori Punti Prima

parte Q1 Q2 Q3 Q4

CONOSCENZA conoscenza degli argomenti richiesti e correttezza delle informazioni

Nulle Non verificabili 1 Insufficienti Conoscenza molto

frammentaria degli argomenti

proposti

Diffusi errori di contenuto

2

Scarse Conoscenza frammentaria

degli argomenti proposti

Alcuni errori di contenuto

3

Quasi

sufficienti

Conoscenza superficiale degli

argomenti proposti

Qualche errore di contenuto

4

Sufficienti Conoscenza essenziale degli

argomenti proposti

Qualche imprecisione

5

Buone Buona conoscenza degli

argomenti proposti pur con

qualche imprecisione

6

Ottime Conoscenze ampie e

approfondite degli argomenti

proposti

7

COMPETENZA Correttezza linguistica e uso del linguaggio tecnico

Nulle Non verificabili 0 Insufficienti Gravi e diffusi errori di

ortografia, di sintassi e di

punteggiatura. Forma

scarsamente scorrevole.

Utilizzo del linguaggio tecnico

scorretto

1

Scarse Qualche errore di ortografia

e/o di sintassi. Forma poco

scorrevole. Utilizzo del

linguaggio tecnico improprio

2

Sufficienti Qualche errore ma

l’esposizione nel complesso

risulta scorrevole e l’uso del

linguaggio tecnico

sufficientemente adeguato

3

Buone L’elaborato risulta corretto, il

lessico adeguato, il linguaggio

tecnico appropriato,

l’esposizione scorrevole

4

CAPACITA’ Pertinenza alla traccia e organizzazione logica dei contenuti

Nulle Non verificabili 0 Insufficienti L’elaborato risulta pertinente

con la traccia solo in minima

parte e/o più idee esposte

non sono pertinenti

1

Sufficienti L’elaborato risponde alle

richieste della traccia ma in

maniera poco organica e/o

non esauriente

2

Discrete L’elaborato risponde in modo 3

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completo alla traccia e gli

argomenti sono stati

sviluppati nella corretta

sequenza logica ma in modo

non sempre esauriente

Buone L’elaborato risponde in modo

completo alla traccia e gli

argomenti sono stati

sviluppati in modo organico

ed esauriente e nella corretta

sequenza logica

4

PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

:100 VOTO COMPLESSIVO

PRIMA PARTE

X 60

Q1 X 10 Q2 X 10 Q3 X 10 Q4 X 10 Alla prima parte ed a ogni quesito si attribuisce una valutazione in quindicesimi. Ogni voto si inserisce in tabella per effettuare la media ponderata (prima parte 60%, ogni quesito 10%) per ottenere il punteggio finale in quindicesimi. Nel caso in cui i quesiti fossero tre si attribuisce:

• Prima parte: 70%

• Ogni quesito : 30%

Nel caso in cui i quesiti fossero due si attribuisce: • Prima parte: 70%

• Ogni quesito : 15%

Punteggio complessivo attribuito alla prova: ______/15 La commissione _________________ _________________ _________________ _________________ _________________ _________________ Borgo San Lorenzo, Il Presidente

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO CHINI”

Via Caiani, 68 - 50032 Borgo San Lorenzo (FI)

ESAMI DI STATO 2014 – 2015 COMMISSIONE_________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA

CANDIDATO/A _______________________________ Classe_____________

CONOSCENZE

• Completezza e pertinenza

informazione

Complete

Conoscenza approfondita dei contenuti 6

Buone

Padronanza dei contenuti fondamentali 5

Sufficienti

Sufficiente conoscenza dei contenuti fondamentali 4

Parziali

Conoscenza parziale e/o non completamente

corretta dei contenuti fondamentali

3

Scarse e/o non completamente corrette

Contenuti incompleti con numerosi e gravi errori,

risposta solo in parte pertinente

2

Nulle o non pertinenti

Contenuti nulli o non pertinenti 0 - 1

COMPETENZE

• Correttezza morfosintattica

espositiva

• Uso linguaggio specifico

• Chiarezza, fluidità e coerenza

dell’esposizione

• Rispetto consegne

Buone

Esposizione chiara, coerente con uso corretto del

linguaggio specifico

5

Discrete

Esposizione chiara, con discrete proprietà di

linguaggio

4

Sufficienti

Esposizione sufficientemente chiara, pur con qualche

incertezza, accettabili proprietà di linguaggio,

consegne rispettate

3

Scarse

Esposizione confusa, linguaggio non adeguato,

scarso rispetto delle consegne

2

Insufficienti / Nulle

Esposizione molto confusa, linguaggio non adeguato 0-1

CAPACITA’

• Comprensione quesito

• Focalizzazione dell’argomento

• Aderenza alla traccia

• Selezione e sintesi delle

informazioni

• Organizzazione logica dei

contenuti

• Collegamenti

intra/interdisciplinari

Buone

Svolgimento ben organizzato e logico 4

Sufficienti

Svolgimento schematico ma sostanzialmente

corretto

3

Scarse

Svolgimento frammentario e poco coerente o

incompleto

2

Insufficienti / nulle

Svolgimento molto frammentario o inesistente 0-1

DISCIPLINE CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ TOTALE

Voto____________/15

La commissione _________________ _________________ _________________ _________________ _________________ _________________

Borgo San Lorenzo , Il Presidente

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CHINO CHINI” Via Caiani, 68 - 50032 Borgo San Lorenzo (FI)

ESAMI DI STATO 2014 – 2015 COMMISSIONE ________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO

CANDIDATO/A _______________________________________ Classe_____________

Indicatori Punteggio

massimo

Livelli di valutazione Punteggio

corrispondente

Punteggio

attribuito

Conoscenze

Conoscenza degli

argomenti

12

Nulle 0 – 1

Gravemente insufficienti 2 – 3

Insufficienti 4 – 5

Scarse 6 – 7

Mediocri 8

Sufficienti 9

Discrete 10

Buone 11

Ottime 12

Competenze :

Padronanza della

lingua e proprietà

di linguaggio

8

Nulle 0

Gravemente insufficienti 1

Insufficienti 2

Scarse 3

Mediocri 4

Sufficienti 5

Discrete 6

Buone 7

Ottime 8

Capacità :

Capacità di

utilizzare e

collegare le

conoscenze

Capacità di

approfondimento e

rielaborazione

critica

7

Nulle 0

Gravemente insufficienti 1

Insufficienti 2

Mediocri 3

Sufficienti 4

Discrete 5

Buone 6

Ottime 7

Argomento scelto

dal candidato 3

Mediocre 1

Sufficientemente 2

Buono - ottimo 3

Punteggio complessivo attribuito alla prova:_______________/ 30 La commissione

_________________ _________________ _________________ _________________ _________________ _________________

Borgo San Lorenzo Il Presidente

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