Il Coltivatore Cuneese n. 5 marzo 2013

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n. 05 - ANNO 67 – 16-31 MARZO 2013

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La Mela Rossa Cuneo ha l’IGP

Coldiretti contro la troppa burocrazia

Lupo: tante parole e nessun fatto

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SommarioPapa Francesco: “Un grande dono per noi agricoltori” 3

Di burocrazia l’impresa agricola può morire 4-5

Lupo: tante parole e nessun fatto 5

Il Parlamento UE boccia il bilancio ma approva le modifiche alla PAC 6-7

La mela rossa Cuneo ha l’IGP 8-9

Carne rossa: la diminuzione dei consumi compensata da nuovi punti vendita 9

Siccità 2012: domande entro fine mese 10-11

Il Corsivo del Coltivatore Ravioli e sughi che nitriscono 12

Storie di vita Il frate che a Torino coltiva l’insalata fra le rose, dopo l’ictus 13

Eletto il nuovo delegato Giovani Impresa Coldiretti 14

Nocciole: il punto sulla campagna corilicola 2012/2013 15-16

Con la Santa Pasqua il messaggio di consolazione e speranza 17

Coldiretti guarda avanti: in viticoltura naturalità è la parola chiave 18

“Badanti”: un nuovo servizio di Coldiretti alle famiglie 19

Il rapporto sulle tecnologie agricole verdi – Agreencolture 20-21

La XI edizione di Fruttinfiore 22-24

I servizi di consulenza tecnica dell’Agenzia 4A per la frutticoltura 25-26

Pesche e nettarine: va tutelato l’interesse dei produttori agricoli 27

AgriCircus: che spettacolo l’Agricoltura! 28-29

Senza etichettatura le razze autoctone italiane a rischio 30

Meeting annuale della Razza Piemontese 31

Terramica ha partecipato a “Fa’ la Cosa Giusta!” 32

Una risorsa per produrre energia termica ed elettrica 33-34

Seminario informativo sul Biogas 35

Campagna Amica al “Borgo di Cioccolato” 36

NOTIZIE A.C.S.T.E.: Il cavallo Criollo 38-39

NOTIZIE EPACA: La totalizzazione dei periodi assicurativi 40

Gestione separata – aliquote contributive anno 2013 41

Scadenze aziendali 42

Corso per guardiani e conducenti di veicoli 43

Licenze e permessi di circolazione 44-45

Calendario 2013 divieti di circolazione 46

Il mercatino del Coltivatore 42-50

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N. 05 - ANNO 67 – 16-31 MARZO 2013

Buona Pasqua!

Auguri di

La Mela Rossa Cuneo ha l’IGP

Coldiretti contro la troppa burocrazia

Lupo: tante parole e nessun fatto

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

PaPa Francesco: “Un grande dono Per noi agricoltori”

■ Il nuovo Papa Francesco è stato accolto dalla Chiesa e dal mondo intero con grande entusiasmo per l’approccio sempli-ce e cordiale che ha avuto poche ore dopo la sua nomina, ma soprattutto è stato apprezzato per il suo anticonformismo e la chiara volontà espressa di una Chiesa che guarda ai poveri, ai giovani ed è aperta al confronto e punta all’essenziale, lascian-do da parte cerimoniali ed il superfluo. Un Papa, dunque, che incarna le necessità dei tempi attuali, che dà voce agli ultimi, che mette in discussione anni di protocolli e di consuetudini non più accettabili dal mondo attuale. Il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, ha inviato un messaggio di saluto e di augurio al nuovo Papa, affermando che “nel segno della semplicità e del rispetto della natura inse-gnato da San Francesco che è sempre rimasto vivo nel mondo agricolo, la Coldiretti esprime un gioioso ringraziamento a Dio per il dono del nuovo Pontefice e conferma la filiale adesione all’invito a percorrere insieme al Santo Padre lo stesso cammino di fratellanza”.

“Il Coltivatore Cuneese”Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00Direttore AmministrativoBruno RivarossaDirettore ResponsabileMichelangelo PellegrinoCoordinamento di redazioneChiara SerraHanno collaborato:Mariangela Abbà, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Elena Bono, Matteo Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Gianni Ellena, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Alberto Giusta, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Simonetta Re, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Federica Scaperrotta, Annalisa Sola

Redazione ed amministrazione:Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300E-mail: [email protected]

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

40.000 CopieIl Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

Grafica e stampa:AGAMVia Renzo Gandolfo, 8Madonna dell’Olmo – 12100 CuneoTel. 0171.411470 • Fax 0171.411714E-mail: [email protected]

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NDO

Di burocrazia l’impresa agricola può morire

pavese da cui il nome dell’azien-da. Lo scorso anno, la AR Pelati è stata acquisita dalla Società Princess, controllata dalla giap-ponese Mitsubishi. Sempre lo scorso anno, la storica casa vi-tivinicola piemontese, Gancia, è stata acquistata dall’industriale russo Rustam Tariko, proprie-tario della banca e della vodka Russki Standard.

La francese Lactalis ha invece incorporato la Parmalat. An-dando indietro negli anni, non mancano altri casi importanti: dalla Bertolli, acquisita nel 2008 dal gruppo spagnolo SOS, la Galbani, anche questa entrata in orbita Lactalis, nel 2006. Lo stesso anno, gli spagnoli hanno messo pure le mani sulla Cara-pelli, dopo aver incamerato an-che la Sasso nel 2005. Sempre in quell’anno, la francese Andros aveva acquisito definitivamen-te le Fattorie Scaldasole, che in realtà parlavano straniero già dal 1985, con la vendita all’ Heinz. Nel 2003, hanno cam-biato bandiera la birra Peroni, passata all’azienda Sudafricana Sab Miller e l’Invernizzi di pro-prietà da vent’anni della Kraft è ora finita alla Lactalis. Negli anni ’90, erano state la Locatelli e la San Pellegrino ad entrare nel gruppo Nestlé, anche se poi la Locatelli era stata girata alla solita Lactalis. La stessa Nestlé possedeva già dal 1995 il mar-chio Antica Gelateria del Corso e addirittura dal ’98 la Buitoni e la Perugina.

Questi sono solo alcuni esem-pi, potremmo citare anche le “Fattorie Osella” oggi in mano alla Kraft, per dire che mentre la politica sperpera il proprio tem-po in inutili dibattiti, all’estero non scherzano. Hanno fatto in-cetta di tutti i principali marchi nazionali dell’agroalimentare perché il Made in Italy nel mon-do conta ancora molto, molto di

Nel grande mare del mer-cato globale, le imprese agricole italiane si salvano

solo ancorandosi a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono espres-sione diretta dell’identità nazio-nale, dei suoi territori, delle sue risorse umane.

Sono anni che Coldiretti, con il progetto di Campagna Amica, insiste ad ogni livello affinché si faccia sistema tra tutti gli at-tori della filiera per perseguire questo obiettivo che Campagna Amica è riuscita a far passare nell’opinione pubblica.

A volte, si incontrano ancora delle resistenze tra gli imprendi-tori agricoli. Queste vanno supe-rate, poiché sono i dati a impor-celo. Gli stessi dati confermano

che Coldiretti ha avuto ragio-ne nell’elaborare il progetto di Campagna Amica, proponendolo certamente ai consumatori, ma anche agli imprenditori agricoli.

Secondo una elaborazione sulle analisi condotte dall’Epsa, l’Agenzia Europea per la Sicu-rezza alimentare, su oltre 77mila campioni di 582 alimenti dif-ferenti, risulta che il 98,4% dei campioni europei esaminati pre-senta residui entro i limiti di leg-ge, con la percentuale che sale addirittura al 99,7% nel caso dell’Italia.

I campioni di alimenti, prove-nienti da Paesi extracomunitari, presentano residui di molto su-periori. Infatti, la percentuale scende al 92,1% per i prodotti agroalimentari provenienti da questi ultimi.

Questi aspetti, che sono spes-so sottovalutati dalla politica e dagli stessi imprenditori agrico-li, generano un balzo record del 21% nel valore delle esportazio-ni agroalimentari Made in Italy. Di qui, la considerazione che la ripresa dell’economia e la sal-vaguardia dell’occupazione, nel nostro Paese, passa innanzitut-to per il settore agroalimenta-re. Non sono affermazioni della Coldiretti, ma sono i dati reali a confermare che la strategia sindacale dell’Organizzazione è giusta e risponde alla volontà di tutelare il reddito delle imprese agricole associate che credono nel progetto di Coldiretti.

Ma stiamo purtroppo assi-stendo all’incapacità della poli-tica di capitalizzare questi dati economicamente positivi. È dei giorni scorsi la notizia che la nota azienda “Riso Scotti” ha visto passare nel colosso indu-striale Ebro Foods, spagnolo, già detentore di 60 etichette in 25 Paesi diversi, il noto marchio ita-liano, sino a qualche giorno fa, in mano per il 25% alla famiglia

I dati europei dimostrano

che i prodotti extracomunitari

sono pessimi dal punto di vista sanitario. La

troppa burocrazia ha portato insieme al menefreghismo

della politica, al passaggio

di marchi agroindustriali

italiani in mani estere. Inutile piangere sul

latte versato, ma Coldiretti dice basta a questa situazione che

porta le imprese agricole a produrre

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■ ANChE IL MARChIO RISO SCOTTI ACqUISTATO DAGLI STRANIERI. UN INSULTO AL BUON SENSO

Sergio Marinipresidente Coldiretti

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E

voler pagare i prodotti agricoli a prezzi globali quando in Italia, ottenere qualsiasi prodotto agri-colo costa di più che non da altre parti.

E allora torniamo alla batta-glia attuale di Coldiretti: occorre ridurre la burocrazia, i controlli inutili, la carta che non legge nessuno, ma fare realmente quei controlli che servono a tutelare le nostre imprese che hanno di-mostrato di produrre bene, sep-pur in un momento dove la bu-rocrazia spesso mette il bastone tra le ruote. ■

più di quanto abbiamo sempre immaginato. Inutile battersi il petto o rodersi il fegato. Ormai

ciò che è andato non torna più. La politica deve però evitare che dietro a questi marchi si celi la speculazione per cui i consuma-tori restano convinti di consu-mare prodotti nazionali, mentre in realtà non lo sono, perché comperati in Paesi, dove la qua-lità, anche in termini sanitari, come dimostrano i dati prima pubblicati, è di molto inferiore ai nostri. Queste operazioni indu-striali che si fa finta di ignorare generano una concorrenza sle-ale alle nostre imprese agricole. Sono proprio queste industrie a

■ In questi giorni, sui giornali sono apparse una serie di notizie legate alla presenza del lupo nelle nostre zone montane e pede-montane. A scatenare le polemiche, un progetto dell’Assessorato regionale ai Parchi, che chiede un sostanzioso finanziamento alla Comunità Europea sulla base della direttiva “Life Natura 2000”, ma anche il Propast, progetto finanziato direttamente dalla Regione, che ha operato nel 2012.Il progetto Life Natura 2000 sulla direttiva ambientale europea è di oltre sette milioni di euro in cinque anni. Giustamente, l’osser-vazione di alcune associazioni è stata quella di sostenere che in montagna servono le strade, le scuole, i servizi Socio-assistenziali e non il lupo. Affermazione che Coldiretti condivide pienamente e che rimarca nei confronti dei parchi e dei rappresentanti politici. Ancora una volta, però dobbiamo dire che il lupo è diventato un discorso che genera del populismo per fini partitici, mentre invece il problema andrebbe risolto con misure che prevedono il conteni-mento dello stesso. Coldiretti ribadisce che sull’argomento si sono fatte e si stanno facendo una serie di polemiche e di parole inutili. Incontri fumosi che non avviano a soluzione la complessa proble-matica che i nostri allevatori di montagna denunciano con vigore da troppo tempo. La Coldiretti resta sempre della stessa posizione: si scrivano e si facciano tutti i progetti che si ritiene utile fare, ma in quei progetti non bisogna privilegiare il lupo, come si è fatto in passato, ma dare maggior considerazione al ruolo dei pastori, dei malgari e, più in generale, degli agricoltori delle nostre zone mon-tane e pedemontane.Ben vengano gli indennizzi per i capi colpiti dal lupo, vanno bene

le opere di prevenzione che il vecchio progetto Life aveva messo in campo. Ma occorre partire da una considerazione di fondo: la presenza del lupo non è com-patibile con gli allevamenti. Occorre pre-vedere piani di contenimento, attraverso le catture, per prevenire i danni dello stesso. Se, per fare questo, servo-no i censimenti, i dati si prendano dai rilievi del passato che i parchi prima e l’assessorato all’Agricoltu-ra dopo hanno gestito. Ciò che è importante è finirla con parole e riunioni inutili, spesso generate da chi ignora il problema o da chi non conosce la legislazione europea. Questo non per giustificare qualcuno o nessuno, ma per dare risposte con-crete ai legittimi proprietari della montagna, che sono coloro che su questa vivono e lavorano e la rendono fruibile ai salotti “istruiti”, presenti sia in provincia, che in regione.Infine, come Coldiretti non possiamo non evidenziare la confusione di competenze tra organismi regionali: la logica delle cose porta a dire che ad occuparsi del problema sia un Assessorato solo e non due come sta avvenendo. E ancora, quello che non fa onore alla Regione, in questi anni di spending review, è di constatare che la mano destra non sa quello che fa la sinistra e viceversa.

lupo: tante parole e nessun fatto

Marcello Gattopresidente Coldiretti Cuneo

Bruno Rivarossadirettore Coldiretti Cuneo

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il parlameNTo ue boccia il bilaNcio ma approVa le moDiFicHe alla pac

Una settimana importante quella che ha caratterizzato il lavori del Parlamento europeo, riunitosi in plenaria a Strasbur-go nella seconda settimana di marzo. Due i temi oggetto del dibattito e di votazione da par-te degli europarlamentari: il bilancio dell’UE 2014-2020 e la riforma della PAC. Sul primo è arrivata una netta bocciatura, sul secondo invece una sostan-ziale conferma delle modifiche approvate già in precedenza dal-la Commissione agricoltura dello stesso Parlamento europeo (det-ta anche Comagri) e che aveva introdotto alcune importanti novità alla proposta iniziale di Ciolos dell’ottobre 2011.

Sul tavolo, da un lato l’accor-do politico raggiunto dai Capi di Stato e di Governo nell’ul-timo Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio scorso sul bilancio 2014-2020, dall’altra la proposta di riforma della PAC della Com-missione agricoltura dello scorso 23 e 24 gennaio. Nei mesi scor-si la Commissione agricoltura era giunta alla propria versione dopo aver analizzato e scremato oltre 8.000 emendamenti di mo-difica alle bozze di regolamento presentate da dacian ciolos il 12 ottobre 2011, e che, di fatto, aveva sancito l’inizio ufficiale del dibattito a livello comunitario.

Per quanto riguarda il bilan-

cio UE 2014-2020, il Parlamento europeo ha respinto la propo-sta del Consiglio europeo che avrebbe comportato un taglio complessive delle risorse del bi-lancio, e che per la PAC avreb-bero voluto dire 34 miliardi di euro in meno rispetto al periodo precedente, pur mantenendo il 38-39% dell’intero budget UE. Gli eurodeputati hanno appro-vato, a grande maggioranza una risoluzione, che boccia l’accordo del 7-8 febbraio e chiede la ria-pertura dei negoziati.

Per quanto riguarda la PAC 2014-2020 l’Europarlamento, approvando le proposte della Commissione agricoltura, ha an-che conferito a quest’ultima il mandato a trattare nei futuri ne-goziati (detti triloghi) con il Con-siglio e la Commissione europea, e che porteranno al testo defini-tivo della riforma. In particolare il mandato riguarderà le quattro risoluzioni approvate e che ri-guardano: i Pagamenti diretti e lo Sviluppo rurale (entrambi del portoghese Luis Capoulas San-tos), l’OCM – Organizzazione comune dei mercati unica (del francese Michel dantin) e del Finanziamento, gestione e mo-nitoraggio della PAC (dell’italia-no giovanni la Via).

I triloghi inizieranno il pros-simo 11 aprile, con l’obiettivo di raggiungere un accordo sull’in-

“Ci aspettiamo che il ne-goziato che si apre ora possa contribuire a mi-

gliorare la proposta per evitare tagli finanziari rilevanti anche per l’agricoltura proprio in un momento storico in cui l’Europa dovrebbe rafforzare una rinno-vata centralità per generare quel clima di fiducia necessario per una maggiore integrazione”. Così ha commentato il nostro pre-sidente sergio Marini il voto del Parlamento europeo che ha bocciato la proposta sul bilancio UE 2014-2020 del Consiglio eu-ropeo del 7 e 8 febbraio 2013. “In questo contesto ha sottolinea il presidente – é fondamentale che le minori risorse vadano riorien-tate premiando chi vive e lavora di agricoltura e all’attività rivolta alla produzione di cibo e alla so-stenibilità ambientale.”

“Per quanto riguarda, poi, le modifiche approvate dal Par-lamento europeo in materia di riforma della PAC – ha concluso Marini – purtroppo, si confer-mano gli elementi di criticità rappresentati da una inadeguata definizione di agricoltore attivo che, in pratica, determina il per-manere delle rendite fondiarie, anche se sono state individuate talune soluzioni ad altre proble-matiche che hanno modificato in positivo quanto proposto dal-la Commissione europea.”

• per coldiretti la pac va data solo agli agricoltori professionali

• occorre inserire un tetto massimo

• l’italia non può finanziare l’agricoltura dell’est

• i parlamentari europei si facciano sentire

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perficie aziendale nel primo anno di applicazione della nuova PAC, percentuale che salirà al 5% nel 2016 e rag-giungerà il 7% indicato dalla Commissione Ue solo dopo il 2017. Il greening obbligatorio, come chiesto dalla Commis-sione Ue, rappresenterà il 30% della dotazione nazionale per gli aiuti diretti.

• sostegno accoppiato: il so-stegno potrà essere concesso a tutti i prodotti agricoli per un ammontare di risorse pari al 15% del massimale nazionale per gli aiuti diretti (la proposta Ue prevedeva solo alcuni pro-dotti beneficiari del sostegno per un ammontare di risorse pari al 5% con possibilità del 10%). In via prioritaria saran-no privilegiate le produzioni che già hanno beneficiato del sostegno accoppiato nel pe-riodo 2010-2013.

• capping: per gli eurodeputati, il tetto massimo degli aiuti di-retti per azienda dovrà essere di 300.000 euro. Inoltre, é in-trodotto un taglio del 20% per li aiuti compresi tra 150.000 e 200.000; del 40% tra i 200.000 e in 250.000; del 70% sopra i 250.000. Si introduce un’ec-cezione per le imprese coope-rative che saranno escluse dal taglio degli aiuti.

• giovani agricoltori: il regi-me obbligatorio per un im-porto totale pari al 2% della dotazione nazionale con un supplemento del 25%. Le eventuali risorse non spese possono essere trasferite alla riserva nazionale con priorità per giovani agricoltori e nuovi entranti.

tero impianto della riforma del-la PAC entro la conclusione del semestre di presidenza irlandese, ovvero entro il prossimo mese di giugno. Di seguito una sintesi delle principali novità introdotte sui pagamenti diretti:• agricoltore attivo: oltre alla

lista negativa (black list) dei terreni non ammessi agli aiuti proposta dalla Commissione europea, è proposto l’obbligo che sui terreni sia svolta una attività agricola; si demanda la definizione di agricoltore attivo allo stato membro.

• convergenza tra stati mem-bri: in nessuno Stato membro gli agricoltori possono ricevere meno del 65% della media Ue per i sussidi agricoli. Inoltre, il processo di convergenza degli aiuti tra Stati membri deve es-sere accelerato.

• flessibilità tra i pilastri: gli Stati membri possono tra-sferire dal primo al secondo pilastro, fino al 15% (la Com-missione proponeva fino al 10%) della propria dotazione annuale nazionale.

• convergenza interna: mag-giore attenzione a quelle aree o settori dove una riduzione degli aiuti troppo repentina potrebbe impattare negativa-mente sui redditi dei produt-tori agricoli. Per il primo anno di applicazione la soglia del plafond del premio di base da far convergere uguale per tut-ti viene ridotta al 10% (nella proposta della Commissione era il 40%). Alla fine del pe-riodo di applicazione i titoli di pagamento all’interno di uno Stato membro (o regione) pos-sono discostarsi fino al (+o–)

20% rispetto al valore medio unitario. Inoltre al termine del periodo (2019) i premi non vengano ridotti di più del 30% rispetto al primo anno di ap-plicazione (2014). In deroga gli Stati membri possono adotta-re un sistema di convergenza interna per uniformare una parte dei titoli di pagamento (2021).

• greening: sono esonerate dal greening anche le aziende il cui 75% della superficie é coltivata a colture sommerse (riso) per una parte signifi-cativa dell’anno. Per quel che riguarda la diversificazione, sono esonerate le aziende con superficie inferiore ai 10 et-tari. per le superfici tra 10 e 30 ettari almeno due colture, sopra i 30 ettari tre colture (la Commissione aveva proposto tre colture per tutte le superfi-ci superiori ai 3 ettari). Infine, per aree di interesse ecologi-co, sarà possibile produrre, ma non utilizzare pesticidi. Sono esonerate le aziende di di-mensione inferiore ai 10 ettari, tutte le colture arboree (me-diterranee) e i prati e pascoli permanenti. Per le restanti aziende obbligo di 3% della superficie ad area ecologica (la proposta della Commissio-ne prevedeva l’obbligo del 7% per tutte le aziende). La soglia del 3% potrà essere alzata a partire dal 2016 (5%) e negli anni successivi dopo un analisi d’impatto della Commissione. Le colture arboree possono essere considerate aree di in-teresse ecologico; le aree di interesse ecologico dovranno rappresentare il 3% della su-

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SiAmO PReSenti SU tUttO il PiemOnte

Secondo il commissario Ciolos la cosa più importante é che sia stato votato un mandato (alla Comagri), cosa che permette-rà di iniziare i negoziati. Ciolos ha auspicato che già in queste settimane il Consiglio agricolo possa definire la propria posi-zione, dando così il via ufficiale ai triloghi. Inoltre sostiene che il Parlamento abbia una posizione più vicina alla proposta origina-ria della Commissione europea che del Consiglio, citando in par-ticolare il si al capping ed il no al doppio finanziamento, che si avrebbe nel caso di equivalenza tra greening e misure agroam-bientali. Ciolos ha ribadito che ci sono ancora delle importanti questioni da risolvere: conver-genza interna, alcuni aspetti del greening, equivalenza, defini-zione di zone sfavorite, gestione dei mercati. Ora tutto dipenderà tutto da quello che accadrà nei prossimi mesi, decisivi per cono-scere le sorti della futura PAC, sia per quanto riguarda la sua futu-ra impalcatura, ma anche quelle che saranno le sue risorse. ■

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È ufficiale: finalmente, dopo un lungo iter durato molti anni, dal 15 marzo la mela

rossa Cuneo ha l’IGP, “l’indica-zione geografica protetta che tutela una nostra eccellenza dalle imitazioni e dai falsi”, com-mentano Michele Quaglia e

Michele Mellano, presidente Coldiretti Saluzzo con delega al settore e segretario Zona Coldi-retti Saluzzo. La registrazione è effettiva, in seguito alla pubbli-cazione sulla Gazzetta Ufficia-le, della decisione della Com-missione dell’Unione Europea.

Con la pubblicazione ufficiale nella

Gazzetta dell’Unione

Europea, dallo scorso 15

marzo, la Mela Rossa Cuneo ha

l’Indicazione Geografica

Protetta: un valore aggiunto

che premia il lavoro dei

produttori piemontesi

la mela rossa cuNeo Ha l’igp

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“È l’IGP più attesa – conti-nua Michele Quaglia – ci au-guriamo che l’identificazione comunitaria serva a affermare le capacità imprenditoriali dei produttori piemontesi, rico-noscendo loro il dovuto ruolo all’interno della filiera.

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Evidenzia domenico sac-chetto, presidente Assorto-frutta e del Consorzio Mela Rossa Cuneo: “Auguriamoci che questo traguardo dia vi-sibilità anche alle altre pro-duzioni d’elite della Granda e possa garantire un maggior reddito ai produttori”.

“L’ottenimento dell’IGP – conclude cesare galle-sio responsabile tecnico di Coldiretti e coordinatore dell’Osservatorio frutticolo regionale – è uno strumen-to economico importante ed è il momento in cui più che mai tutti gli attori della filiera devono impegnarsi, perché la mela rossa Cuneo sia valoriz-zata in modo adeguato, rico-noscendo un valore aggiunto al prodotto”. ■

Cesare Gallesio

■In questi giorni, è circolato un dato alquanto preoccupante per gli allevatori: nel 2013 è crollato il consumo di carne degli italiani con un taglio del 7 per cento nelle macellazioni bovine nel primo bimestre, rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dal rapporto Bes (indicatore del benessere equo e sostenibile) realizzato da Istat e Cnel: il 12,3% degli italiani deve rinunciare a preparare un pasto adeguato in termini di apporto proteico.Coldiretti attraverso i dati dell’Osservatorio Regionale dei prezzi, da un po’ di tempo sta monitorando il trend dei consumi. Il dato nazionale è purtroppo confermato anche a livello regionale. Di qui, la progettualità economica di Coldiretti: con il Coalvi e Asprocarne sono stati individuati nuovi punti vendita fuori regione proprio in considerazione del fatto che diminuendo i consumi occorre ampliare il mercato. Ad oggi, sono circa ottanta in più i punti vendita convenzionati rispetto allo scorso anno.Purtroppo si tratta di uno degli effetti più evidenti della crisi: con il cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani, a farne le spese e’ stata soprattutto la carne rossa. Con la crisi infatti nel 2013 quasi un italiano su tre (32 per cento) a pranzo consuma esclusivamente un piatto di pasta che sazia di piu’ e costa di meno mentre solo il 18 per cento dichiara di fare quotidianamente un pranzo completo con un primo, un secondo, un contorno e un dolce o un frutto, secondo un sondaggio on line condotto sul sito www.coldiretti.it.

carne rossa: la diminuzione dei consumi compensata da nuovi punti vendita

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sicciTà 2012: DomaNDe eNTro FiNe mese

le azioni necessarie per far fronte all’emergenza e prevedere aiuti per le aziende colpite.

È stato richiesto immediata-mente il riconoscimento dello stato di grave calamità natura-le, che tra l’altro permette alle aziende che hanno dovuto de monticare in anticipo rispetto alle date previste, di non perdere i contributi comunitari (per l’ero-gazione dei premi è necessario infatti rispettare periodi minimi di permanenza in alpe) i danni da siccità non sono inoltre assicura-bili per cui le aziende hanno po-che difese contro tale avversità.

Lo Stato Italiano ha riconosciu-to quindi lo stato di grave cala-mità naturale per la siccità 2012 delimitando per la nostra provin-cia alcuni comuni e nell’ambito di questi anche alcune colture maggiormente colpite, possono dunque essere attivate le prov-

L’estate 2012 si è rivelata par-ticolarmente siccitosa per alcune zone della nostra pro-

vincia, in particolare nelle aree montane l’assenza di precipita-zioni estive, anche solo tempora-lesche, ha provocato una estrema siccità soprattutto sulle superfici foraggere montane non irrigue.

La carenza di foraggio ha causato pesanti problemi di ap-provvigionamento soprattutto ai margari che durante il periodo estivo pascolano in quota.

Molte mandrie sono state costrette a demonticare antici-patamente per impossibilità di alimentare gli animali e ciò ha avuto pesanti contraccolpi eco-nomici su queste aziende.

Subito dopo l’evento calami-toso, Coldiretti aveva effettuato una prima stima dei danni da sic-cità e si è fatta carico di attivare presso la Regione Piemonte tutte

videnze del fondo di solidarietà nazionale che prevede alcuni interventi per favorire la ripre-sa dell’attività agricola dopo un evento atmosferico eccezionale per le aziende che abbiano subito un danno superiore al 30% della produzione lorda vendibile vege-tale aziendale.

i comuni interessati per la nostra provincia sono:

1) acceglio Limitatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 2) argentera Li-mitatamente ai pascoli d’Alpe; 3) Bellino intero territorio co-munale; 4) BerneZZo Limitat. aziende con prati, pascoli e ca-stagneti non irrigui; 5) BoVes Limitatamente ai pascoli d’Alpe; 6) Brossasco la sola parte non irrigua; 7) canosio Limitata-mente ad aziende con prati e pa-scoli non irrigui; 8) cartigna-no Limitatamente ad aziende

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Raschera); 26) MarMora Limi-tatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 27) Melle intero territorio comunale; 28) Monastero di Vasco intero territorio comunale; 29) Mon-terosso grana Limitatamen-te ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 30) orMea intero territorio comunale; 31) osta-na intero territorio comunale; 32) PaMParato intero territo-rio comunale; 33) Paesana la sola parte non irrigua; 34) Pe-VeragnO Limitatamente ai pa-scoli d’Alpe; 35) PietraPorZio Limitatamente ai pascoli d’Alpe; 36) PontecHianale intero territorio comunale; 37) Prad-leVes Limitatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 38) PraZZo Limitatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 39) roascHia Limita-tamente ai pascoli d’Alpe; 40) roccaBrUna Limitatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 41) roccaForte M.VÌ intero territorio comunale; 42) saMBUco Limitatamente ai pascoli d’Alpe; 43) saMPeY-re la sola parte non irrigua; 44)

san daMiano Macra Limi-tatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 45) san-Front la sola parte non irrigua; 46) soMMariVa del Bosco intero territorio comunale; 47) stroPPo Limitatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 48) Valdieri Limitata-mente ai pascoli d’Alpe; 49) Ve-nasca la sola parte non irrigua; 50) Vernante Limitatamente ai pascoli d’Alpe.

Al fine di richiedere le provvi-denze previste in questi casi, è necessario che tutte le aziende che hanno subito danni in mi-sura superiore al 30 % della loro produzione lorda vendibile solo vegetale, presentino una speci-fica domanda tramite il sistema informatico della Regione Pie-monte ed al comune in cui ha sede l’azienda; tale domanda per i danni da gelo deve essere pre-sentata improrogabilmente entro il prossimo 29 marzo.

Gli uffici Coldiretti sono a di-sposizione per la compilazione delle domande per fornire ogni altra informazione alle aziende interessate. ■

con prati e pascoli non irrigui; 9) casteldelFino intero territo-rio comunale; 10) castelMa-gno Limitatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 11) celle di Macra Limita-tamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 12) cereso-le d’alBa intero territorio co-munale; 13) cHiUsa di Pesio Limitatamente ai pascoli d’Alpe; 14) crissolo intero territorio comunale; 15) deMonte Limi-tatamente ai pascoli d’Alpe;16) dronero Limitatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 17) elVa Limitatamente ad aziende con prati e pasco-li non irrigui; 18) entracQUe Limitatamente ai pascoli d’Alpe; 19) FraBosa soPrana intero territorio comunale; 20) Fras-sino intero territorio comunale; 21) garessio intero territorio comunale; 22) isasca la sola parte non irrigua; 23) liMone PieMonte Limitatamente ai pascoli d’Alpe; 24) Macra Limi-tatamente ad aziende con prati e pascoli non irrigui; 25) Ma-gliano alPi Pascoli alpini del Comune (loc.Seirassa, Brignola,

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RAVIOLI E SuGHI CHE nITRISCOnO

Un nitrito si è alzato, chia-ro, dal bancone del super-mercato e si è perso nelle

corsie traboccanti di generi ali-mentari e detersivi. Proveniva dal settore pasta fresca e dal comparto dei sughi. Era debo-luccio, sovrastato dal potente muggito emesso dalle confe-

zioni di bistecche e tagli vari di carne bovina.

Dunque, nel settore alimenta-re, è stata scoperta l’ennesima truffa. Se avessi la garanzia che i cavalli finiti nel tritacarne o af-fogati nella salsa di pomodoro fossero sani, la cosa non mi di-sturberebbe più di tanto. Il gua-io è che la carta di identità degli equini si perde nella nebbia. Gli interpreti non hanno capito se nitriscono in polacco, unghe-rese o italiano, se sono capi da sempre destinati al macello o se provengono da un allevamento o dai box di un ippodromo, se in vita sono stati cavalli seri o si sono fatti allettare dal doping.

A questo dubbio se ne ag-giunge un altro: perché non di-chiarare la verità in etichetta? Come ci si può ancora fidare di garanzie spesso smentite dal-

le analisi di laboratorio? Come si può pensare di farla franca sempre e comunque? Troppo spesso si guarda al consumato-re come ad un imbecille, pronto a cadere come una pera cotta davanti alla strafottenza dei produttori, abilissimi a gioca-re con le parole pur di trarci in inganno. Mi aspetto già l’en-nesima mossa. D’ora in poi, sui ravioli o i barattoli del sugo si scriverà. “non contiene carne di cavallo” e, ben che vada, si met-terà quella di asino.

Ci pensavo ieri l’altro, quando un noto personaggio politico ha dichiarato: ”Mai dato soldi ad una donna...”. Poco importa se l’ha pagata in gioielli, viaggi e favori.

La Coldiretti conduce, da anni, la sua battaglia contro i falsi. Eppure, nonostante que-

sto, il mondo è invaso da salse di pomodori maturati chissà dove e presentati con la nostra ban-diera nazionale in etichetta, da prosciutti che non hanno mai visto il Friuli né la zona di Parma, da gorgonzola che di italiano ha solo il nome, di vini che imitano le nostre doc e docg. Ho letto sul giornale che, per comprare un buon olio extra vergine di oliva devo spendere almeno 9 euro... e me lo trovo al supermercato a 3 euro. Che senso ha vendere i biscotti a prezzo inferiore ai grissini, il panettone ed il pan-doro a cifre più basse del pane e via discorrendo? Qualcosa non funziona. Appena avrò tempo andrò a risentire le voci dei pro-dotti. D’altra parte, la Pasqua si avvicina. E se, dall’uovo saltasse fuori qualche altra sorpresa?

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La terra, insieme a San Fran-cesco e ai poveri, sono i suoi grandi amori. Frate Mario Bo-

rello è nato a Costigliole Saluzzo l’11 dicembre 1943. Da qualche anno, vive nel Convento del Monte dei Cappuccini di Torino, da dove si gode un meraviglioso panorama sulla città, con la Mole Antonelliana ed il Monviso a fare da sfondo. In provincia di Cuneo, il religioso è molto conosciuto. Nel corso della sua vita, è stato a Madonna di Campagna di Tori-no, a Chivasso, a Revello (ultimo Frate a chiudere il Convento che oggi ospita le monache di clau-sura Romite), a Fossano (per 18 anni), a Chatillon (per 6 anni), al Monte dei Cappuccini dove oggi serve i panini ai poveri.

FOLGORATOCOME SAn PAOLO

Frate Mario, sognava di fare il Frate da bambino?

“No, assolutamente! Io lavo-ravo la terra e c’è stata una fol-gorazione nella mia vita, come è successo a San Paolo. È stata una vocazione misteriosa, Dio ha vo-luto così e nel 1960 sono entrato nel Convento dei Cappuccini di Chivasso. La mia prima profes-sione religiosa è avvenuta il 21 luglio 1962”.

La vita in Convento come è?“Se uno si sposa, sceglie la mo-

glie o il marito. Qui è una situa-zione diversa: ti ritrovi a vivere con degli uomini che hanno scel-to di ripercorrere come te le orme di San Francesco: ognuno di noi ha i propri pregi e i propri difetti, ognuno ha il suo carattere… Cer-chiamo di accettarci e di cammi-nare insieme per servire gli altri”.

Soddisfatto della scelta di vita che ha fatto?

“Sì, certamente!”.

TRA LA VITA E LA MORTECosa è successo il 18 di-

cembre 2012? “Ero in cella e ho avuto un

fortissimo mal di testa. Mi sono

messo a urlare per il male e Frate Luciano è arrivato a soccorrermi. I medici ce l’hanno messa tutta per salvarmi a seguito dell’ictus che mi ha colpito, ma sono anco-ra qui… Evidentemente non era ancora la mia ora! Qualcuno da lassù ha voluto diversamente…”.

Cosa pensa di questa diffi-cile esperienza?

“Penso che sono stato fortu-nato. Devo molto ai medici del-le Molinette! Vado alle visite di controllo e vedo altre persone malate che hanno riportato con-seguenze gravi… Non ho avuto lesioni cerebrali, l’ictus come ricordo mi ha lasciato il male ad una gamba, che trascino un poco”.

I PAnInI AI POVERIFrate Mario, che prima lavo-

rava nell’orto che si raggiunge dal Convento scendendo alcune rampe ripide di scale, si è dovuto adattare alla nuova situazione: la gamba gli fa male e quegli scalini non se li può più permet-tere.

Dove coltiva gli ortaggi adesso?

“Ho piantato l’insalata, il prez-zemolo e i rapanelli nel giardino

del convento, a pian terreno, fra le rose, uno splendido glicine ed una pianta di lavanda che ha 40 anni di vita! E mi piace anche molto preparare gli addobbi flo-reali per la chiesa”.

Lei nella sua vita ha segui-to molti giovani: oggi come li vede?

“Di certo sono il frutto dei no-stri tempi, le giovani generazioni sono molto cambiate”.

La crisi economica si fa sen-tire?

“A Torino oggi la crisi è dram-matica e manca il lavoro. Qui da noi distribuiamo 70 sacchetti di viveri ai poveri che arrivano a bussare alle porte del nostro Convento. Sono soprattutto uo-mini. Ci sono quelli che ringra-ziano e quelli che non lo fanno. Erano soprattutto stranieri negli anni passati, oggi gli italiani sono in aumento: persone che hanno perso il posto di lavoro, padri e madri che arrivano piangendo e raccontano che non hanno più i soldi per pagare le bollette, l’af-fitto, gli studi dei figli. Situazioni sovente drammatiche”.

I soldi per dare da mangiare a questa gente da dove arri-vano?

“Ci sono la Provvidenza e le offerte di alcuni amici generosi che si prendono a cuore i drammi degli altri”.

Chi prepara i panini per i poveri?

“Siamo noi Frati al mattino, dopo aver pregato ci ritroviamo insieme a preparare i pasti. Io cu-cino sempre le frittate. Tra le per-sone che arrivano, ci sono anche i “furboni”, ma ormai abbiamo imparato a conoscerli”.

I TAnTI AMICI: un TESOROuna storia che le viene in

mente?“Marito e moglie di Napoli.

Sono arrivati l’altro giorno, per prendere i panini. Hanno nume-rosi figli, che non pensano alle loro difficoltà. Gli italiani hanno difficoltà a farsi avanti per ten-dere la mano… sono più discreti rispetto agli altri… una sorta di pudore prende il sopravvento…”.

Altre storie significative?“Avevamo una signora ma-

rocchina a preparare i pranzi, si è ammalata e ora al suo posto lavora una signora italiana. Per le cene invece ci aggiustiamo. Ci sono le badanti che arrivate dall’Est Europa perdono il lavoro e si ritrovano senza occupazio-ne”.

I meno tutelati chi sono?“Sono gli stranieri, che si ri-

trovano a vivere in Italia senza avere i soldi per mangiare. E si tenga presente che Torino è una città cara”.

Parlare con Frate Mario è sem-pre interessante e piacevole. Lui è un uomo intelligente, sensibi-le e saggio. Un religioso che ha dedicato la sua vita ai poveri e agli altri, che sa accogliere sem-pre tutti con un dolce sorriso e mette sempre in pratica l’invito del Vangelo a non giudicare. Fra-te Mario ascolta, si immedesima nelle situazioni e cerca di com-prendere le difficoltà e i proble-mi della vita. Anche per questo ha tanti amici. ■

S T O R I E D I V I T A

IL FRATE CHE A TORInOCOLTIVA L’InSALATA FRA LE ROSE,

DOPO L’ICTuS

a cura di Barba Bertu [email protected]

Frate Mario Borello al “Monte dei cappuccini”

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eleTTo il NuoVo DelegaTo gioVaNi impresa colDireTTi

L’Assemblea provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Cu-neo, è stata occasione per rac-contare attraverso gli ospiti del talk-show, di come l’azienda familiare, con l’ingresso di un giovane, si trasforma, pren-de slancio vitale e si proietta nel futuro. Sono intervenuti: Marcello gatto – Presiden-te di Coldiretti Cuneo, Marina Puricelli – docente all’Univer-sità Bocconi di Organizzazione aziendale, Paola eusebio – in-segnante, traduttrice e direttri-ce del festival Collisioni e dario Perucca – Delegato Coldiretti Giovani Impresa Cuneo uscente.

A tu per tu con il neo eletto delegato Giovani Impresa Cu-neo: Luca Beltrando.

“Ho 27 anni, sono laureato in ingegneria aerospaziale. Da quattro anni lavoro nell’azienda agricola di famiglia a Ceresole d’Alba dove produciamo pre-valentemente in pieno campo asparagi e zucchine. Gli anni dell’università trascorsi a Torino mi hanno fatto capire che ciò che volevo veramente era met-termi in discussione nell’azien-da di famiglia e anche se ciò che stavo studiando apparen-temente non aveva nulla a che fare con il mondo agricolo, po-teva aiutarmi ad affrontare con

un diverso punto di vista le va-rie problematiche aziendali.

In Coldiretti ho subito trova-to un’organizzazione vicina alla mia idea di lavoro e un ambien-te dove far crescere i miei pro-getti: per questi motivi, da due anni sono anche presidente di sezione”.

con quale spirito, hai colto questo importante incarico?

“Lo spirito è quello che ha ispirato in questi anni la mia partecipazione alle varie inizia-tive di Coldiretti, ovvero condi-videre insieme ad altri giovani imprenditori agricoli una serie di progettualità, sia economi-che che sociali, utili a generare sviluppi positivi per tutto il no-stro settore.

Insieme a tutto il comitato provinciale, abbiamo intrapreso un percorso di crescita umana e professionale. Sono convinto che “Giovani Impresa” avrà un ruolo fondamentale per dare ri-sposte concrete in un momento difficile come quello attuale”.

Quali sono i progetti che vuoi sviluppare?

“Sicuramente vorrei cono-scere e approfondire i nume-rosi accordi di filiera stipulati da Coldiretti con l’obiettivo di studiare nuove progettualità, anche rivolte all’export.

Secondo me, è anche l’occa-sione di valutare attentamen-te il modello della Bottega di Campagna Amica, in modo da coinvolgere una rete di “impre-se giovani” per cogliere in modo dinamico le numerose opportu-nità che il mercato offre.

Un movimento che rappre-senta giovani imprenditori deve costantemente dare risposte al problema dell’accesso al credito ed incentivare all’uso di tutti quegli strumenti in-formatici che vanno a ridurre gli adempimenti burocratici che sempre più rappresenta-no un costo e un dispendio di tempo all’interno delle nostre aziende”. ■

Si è svolta sabato 2 marzo, a Savigliano, l’Assemblea elettiva di Coldiretti Giova-

ni Impresa Cuneo, dal titolo “… Tracce di futuro”. Tracce di futu-ro perché i giovani imprenditori agricoli rappresentano una re-altà incoraggiante per l’agroali-mentare cuneese. L’Assemblea, dove erano riuniti i rappresentati di Giovani Impresa delle varie Zone, ha eletto il nuovo Delega-to provinciale, luca Beltrando – giovane imprenditore orticolo della zona di Bra ed il Comitato provinciale che rimarrà in carica sino al 2017.

ELETTI VICE DELEGATI: Alessandra Dutto, allevatrice di Boves e Valentino Sacchetto, frutticoltore di Saluzzo.I MEMBRI DEL COMITATO PROVInCIALE: per la zona di Alba: Milena Carbone, Andrea Isnardi e Martina Minuto;per la zona di Bra: Luca Beltrando; per la zona di Ceva: Cristina Meriggio; per la zona di Cuneo: Danilo Cuniglio, Elvis Dalmasso e Alessandra Dutto; per la zona di Fossano: Andrea Bodrero e Mattia Marengo; per la zona di Mondovì: Simone Marabotto e Andrea Rinero; per la zona di Saluzzo: Giulio Mellano, Davide quaglia e Valentino Sacchetto; per la zona di Savigliano: Matteo Monetti.I RAPPRESEnTAnTI GIOVAnI IMPRESAnEI COnSIGLI DI ZOnA: per la zona di Alba: Ivano Mo; per la zona di Bra: Nicola Oberto; per la zona di Ceva: Walter Luciano; per la zona di Cuneo: Matteo Paoletti; per la zona di Fossano: Gabriele Bergesio; per la zona di Mondovì: Giovanni Basso; per la zona di Saluzzo: Alberto Gatti; per la zona di Savigliano: Sergio Brizio.

I componenti del Comitato Giovani Impresa, sopra, e il

nuovo delegato Coldiretti Giovani Impresa, Luca Beltrando

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Nocciole: il puNTo sulla campagNa corilicola 2012/2013

ottime performance positive dello scorso anno. Nonostan-te in molte aree produttive, in particolare Centro e Sud Italia si sia verificato un calo notevole dei quantitativi, la ripresa della produzione globale, per effetto soprattutto della Turchia, primo produttore mondiale (70% della produzione), il cui raccolto do-vrebbe attestarsi tra le 750.000 e le 800.000 tonnellate, ha condi-zionato inevitabilmente le quo-tazioni di mercato.

Il surplus di offerta, nono-stante la riduzione dei volumi da parte dell’Italia, secondo produttore corilicolo mondiale, ma anche di Spagna e di USA, ha fatto si che la Turchia, tor-nata alla piena produzione, ab-bia raggiunto quest’anno livelli

Da un primo bilancio della campagna corilicola pie-montese 2012/2013, supe-

rato ampiamente al giro di boa di metà periodo per concludersi successivamente nel mese di a giugno, può considerarsi abba-stanza positiva. Soddisfacenti i quantitativi, seppure lontani dai record produttivi delle an-nate 2007 e 2008, e inferiori di un buon 15-20% rispetto alla precedente annata 2011/2012, complice soprattutto il fred-do dello scorso inverno che ha colpito soprattutto le aree di pianura e quelle collinari più elevate. A livello piemontese la produzione piemontese arriva ad attesta sulle 14.000 tonnel-late (lo scorso anno era stato di circa 17.000 tonnellate). La pro-

vincia di Cuneo ha raggiunto le 9.600 tonnellate, dove il princi-pale areale di produzione rima-ne il territorio delle Langhe, con oltre 7.200 tonnellate.

Mentre a livello nazionale, dopo le 128.000 tonnellate del 2011, il calo produttivo è stato ancora più drastico, addirittura del 25-30% in meno rispetto allo scorso anno.

Anche in questa annata la qualità delle nocciole è stata buona, in linea con le media storica delle precedenti annate, pur non raggiungendo gli ottimi risultati dello scorso anno, dove le rese alla sgusciatura avevano sfiorato il 50%.

Discorso diverso invece per quanto riguarda il mercato, dove non si sono replicate le (continua a pagina 16)

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mentare i quantitativi di pro-dotto marchiato IGP, superando abbondantemente le 4.100 ton-nellate. Un traguardo che testi-monia il crescente interesse da parte del mercato e un numero sempre più ampio di produtto-ri che aderiscono al sistema di certificazione Nocciola Piemon-te IGP.

A livello territoriale è prose-guita anche l’attività di Corilan-ga, cooperativa nata all’interno di Coldiretti con l’intento di realizzare progetto di filiera per la valorizzazione della Nocciola Piemonte IGP. Confermati nel 2012 i due contratti di filiera per la fornitura di Nocciola Pie-monte IGP all’azienda Sebaste di Gallo d’Alba e alla Pernigotti di Novi Ligure, la cooperativa sta già lavorando in vista della pros-sima campagna. Tra i principali investimenti in programma da parte della cooperativa, vi é la realizzazione di un impianto di trasformazione in modo tale da poter immettere sul mercato le nocciole già sgusciate e prodotti semilavorati, tutti rigorosamen-te di Nocciola Piemonte IGP. ■

record di esportazioni, favoriti altresì dalla crescita generale dei consumi di nocciole. Secon-do alcune stime l’export turco dovrebbe attestarsi intorno alle 189.000 tonnellate, quantità abbondantemente superiore ri-spetto allo scorso anno.

A livello locale le quotazioni sono state nel complesso stabili per tutta la campagna di com-mercializzazione, attestandosi

mediamente sui 5 e/punto resa, pari a 2,20-2,35 e/kg, con prezzi leggermente superiori per il pro-dotto marchiato.

Nonostante i prezzi di mer-cato non siano stati partico-larmente soddisfacenti, si sono invece avuto ottimi risultati per quanto riguarda la commercia-lizzazione della Nocciola Pie-monte IGP. Anche per questa campagna, si prevede di incre-

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FIno ALLA FInE dI MAGGIo

La Pasqua arriva nel tempo del-la fioritura! Molte volte anche la croce è rappresentata così:

come un albero che inizia a fio-rire. Si trovano spesso nelle no-stre chiese: sono chiamate croci fiorite perché sia all’estremità del braccio destro e sinistro sia in alto finiscono con una decorazione a forma di fiore. Appeso si trova il corpo del Crocifisso, il ricordo del Venerdì Santo, ma esso appoggia su un legno che inizia a fiorire e così annuncia il giorno di Pasqua.

Senza quei fiori le croci sono più difficili da guardare. Possono incuterci lo sgomento per il male, per la morte, per la malvagità umana che crocifigge le persone. Non è questo il significato della croce per i cristiani! Non è il brut-to ricordo del male. È, al contra-rio, il messaggio della consolazio-ne e della speranza!

Anche i fiori dei campi e degli alberi a modo loro dicono questo messaggio. Quando giunge la primavera, dalla terra non esce lo sfogo della natura per la propria sofferenza, per il freddo e la so-

litudine subita nei mesi trascorsi. Sbocciano fiori di vita proprio lì dove c’è stata la sofferenza più dura. È un ciclo naturale a cui siamo abituati.

Che i fiori sboccino anche sul-la croce non è naturale, non è quello che tutti si aspettano. È una sorpresa! Alle spalle non ci sono solo il rigore dell’inverno o le avversità atmosferiche, c’è ben di più, ossia quella pesante storia di malvagità, incompren-sione, orgoglio, che passo dopo passo ha portato alla crocifissio-ne. Non sono i cicli della natura, ma è un’ostilità molto più grande quella che rende pesante la sto-ria umana. Ma ecco l’annuncio di Pasqua: sbocciano fiori di vita, proprio lì dove sono cadute gocce di sangue. La fioritura ci sorpren-de, soprattutto quando appare un fiore dove prima c’era il male. Da questa sorpresa, viene la forza per riprendere la vita personale e anche per coinvolgersi nella vita sociale.

Auguri a tutti! Buona Pasqua!don giuseppe Pellegrino

coN la saNTa pasqua il messaggio Di coNsolazioNe e speraNza

18VI

TIVI

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E dopo il successo degli

incontri rinnova la consulenza

tecnica

di tutela del made in Italy, della certezza d’origine e della “natu-ralità” per sintetizzare con una sola parola diversi valori e signi-ficati, sta dando i frutti attesi, e non solo sul vino.

La massiccia adesione ai corsi che abbiamo voluto chiamare “viticoltura ripensata” è la prova che i produttori stanno guardan-do avanti al futuro con il giusto approccio, senza preconcetti. Ripensare significa sì guardare a domani, ma senza dimenticare ieri. Molte operazioni agronomi-che, anche semplici che i nostri nonni facevano, forse senza nemmeno tanta consapevolezza e tramandate con l’esperienza diretta, si rivelano oggi vincenti per la sostenibilità ambientale ed aggiungiamo noi, economica.

Le logiche tecniche agronomi-che alla base di una produttività spinta perché il consumo cre-sceva a 120 litri procapite, do-vranno lasciare il posto a quelle attuali. Il protocollo che i tecnici Coldiretti hanno approntato e che costantemente aggiornano ed arricchiscono partecipando a specifici seminari e sessioni formative con esperti e studiosi, punta ad adeguare la coltura alle mutate situazioni ambientali e di mercato.

Nessuna rivoluzione e nessuna croce gettata su un modello o un altro di viticoltura, semplice-mente ripensamento ed adatta-mento. Sono finiti i tempi delle faziosità tra coloro che soste-nevano la barrique, etichettati come modernisti e coloro che la bandivano: i tradizionalisti del-la botte grande. Dopo un po’ di anni si è capito che l’importante è che il vino sia buono e poi si

sappiano usare bene entrambi gli strumenti.

Oggi tocca alla viticoltura, e si assiste ai confronti tra sostenito-ri del convenzionale, del biologi-co , del biodinamico, del bio qui e del bio là; del vero, del libero…ecc.

Un dato di fatto è la cresciuta attenzione del consumatore ver-so prodotti sempre più naturali e garantiti. La politica di Coldiretti

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RaccOGliTRicieSSicaTOiSeleZiONaTRici

I corsi organizzati da Coldiretti sono stati

molto partecipati sia a Barolo, nella

sala “Tempio dell’enoturista”

presso il castello, sia nella sala di

Coldiretti ad Alba.

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convenzionale, oppure secon-do il regolamento biologico o secondo protocolli personaliz-zati. ■

Ci insegnano i tecnici, per esempio, che le erbe definite ieri infestanti è meglio conside-rarle da oggi spontanee. Ma la differenza non sta nel termine, quanto nel significato: sponta-nee perché esse si sviluppano in quantità e qualità differenti, a seconda delle condizioni che trovano. Sono quindi indice di salute o viceversa di squilibri o malesseri del terreno e tendono a riequilibrare le situazioni com-promesse, fungendo da soluzio-ne del problema, quasi sempre provocato dall’intervento uma-no errato. Occorre più attenzio-ne all’ambiente in cui si svilup-pano le radici, che non deve solo essere ricco di elementi chimici come fosforo, azoto e potassio, ma deve essere “vivo” e dunque ricco di microorganismi e altre forme viventi utili alla pianta.

Sono questi solo alcuni dei temi affrontati nelle tre serate dei corsi “viticoltura ripensata”.

Il progetto di innovazione non termina dopo i corsi e si concretizza nella fase di con-sulenza ed assistenza che Col-diretti propone ai viticoltori che

vorranno seguire i nuovi principi di “naturalità”, offrendo la pos-sibilità di mantenere la coltura secondo criteri di agricoltura

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■Con il progetto ”Agricoltura sociale”, la Coldiretti Cuneo intende proporre un ventaglio di iniziative con l’obiettivo di supportare i servizi sociali nell’ambito dell’assistenza alla persona, mettendo in campo la propria esperienza e presenza capillare sul territorio attraverso gli uffici Zona e di recapito. Coldiretti collabora al progetto R.O.S.A. (Rete per l’Occupazione e Servizi di Assistenza familiare) coa-diuvata dalla cooperativa “Orso” con altri attori nel pubblico e nel sociale. Il progetto si rivolge a tutti coloro che intendono usufruire gratuitamente di un servizio che consenta l’incontro degli specifici bisogni emersi dalle singole richieste delle famiglie da un lato e dall’altro di individuare e definire capa-cità e competenze di coloro che intendono svolgere l’attività di badante, offrendo inoltre un accompa-gnamento anche di carattere fiscale e normativo. Il progetto R.O.S.A. è finanziato con il Fondo Sociale Europeo ed è un’iniziativa gratuita rivolta a tutti, e parte in via sperimentale, con l’obiettivo di far incontrare la domanda da parte delle famiglie di un servizio di assistenza e l’offerta di chi intende pre-stare quest’attività dopo essere stato selezionato e formato. In sostanza la famiglia che ha l’esigenza di far assistere un proprio congiunto da parte di una “badante” può rivolgersi agli Uffici Zona e recapito di Coldiretti. Gli operatori dello sportello, compilata una scheda con le richieste della famiglia (ore di disponibilità, uomo/donna, etc.). La cooperativa Orso valuterà le richieste e sottoporrà alla valutazione della famiglia una rosa di possibili candidati, il tutto in forma gratuita. Individuata e conosciuta la persona che svolgerà l’attività di assistenza, la famiglia si rivolgerà nuovamente a Coldiretti per la regolarizzazione della badante nelle forme di legge previste. Per chiarimenti, telefonare al referente dei progetti di agricoltura sociale di Coldiretti al numero 0171/447337.

“Badanti”: un nuovo servizio di coldiretti alle famigliein collaborazione con il progetto r.o.s.a e la cooperativa “orso”

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presentato il Rapporto, sabato 16 marzo nella sala di palazzo Taffini, concessa dalla Cassa di risparmio di Savigliano, Marcel-lo gatto, presidente Coldiretti Cuneo, gloria Monasterolo, presidente Ente Manifestazioni di Savigliano e sandro libera-tori, direttore Enama. Interve-nute anche le aziende che hanno ricevuto la menzione del rappor-to. “La qualità è la strada mae-stra che porta dritta al successo e lo dimostra anche una settore importante come quello delle macchine agricole – commenta Domenico Sturabotti, Direttore della Fondazione Symbola –, che proprio puntando su innovazio-ne, ricerca e qualità è stato pre-miato dal mercato. Sopratutto a livello internazionale, però, il potenziale del settore meccaniz-zazione agricola è ancora ampio e dunque è strategico proseguire su questa strada”.

I primati qualitativi dell’agri-coltura “made in Italy” – rileva

In occasione della 32a Fiera del-la Maccanizzazione Agricola Italiana, la Fondazione Symbo-

la e Coldiretti, in collaborazione con l’Ente Manifestazioni di Sa-vigliano e l’Enama e con il patro-cinio del ministero dell’Ambien-te, hanno lanciato il Rapporto sulle tecnologie agricole verdi – Agreenculture, il primo rappor-

to espressamente dedicato alle innovazioni tecnologiche green nella meccanizzazione agricola, che istituisce anche una men-zione per le aziende che si siano particolarmente distinte su que-sto fronte. Insieme a domenico sturabotti, Direttore Fondazio-ne Symbola, e albano agabiti, della Coldiretti Nazionale, hanno

Il progetto nasce dalla

collaborazione tra Coldiretti e Fondazione

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■ ALLA FIERA DELLA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA

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trattrici e menzionata nella se-zione efficienza delle macchine agricole, la Maschio che produce fresatrici zappatrici erpici rotanti ed è menzionata per la sosteni-bilità dei processi produttivi, La AgriArt, specializzata in agricol-tura di precisione e menziona-ta nella sezione tecnologia per l’ambiente, la Fradent specializ-zata in produzioni industriali e menzionata per la sostenibilità dei processi produttivi, e la CHN che produce trattori ad alta effi-cienza ed è menzionata appunto per l’efficienza delle macchine agricole. ■

Albano Agabiti della Coldiretti – si riconducono ad altri primati che vanta il nostro Paese quali ad esempio il più alto grado di sicurezza alimentare in Europa e nel mondo delle nostre pro-duzioni e il più elevato valore aggiunto per ettaro in Euro-pa. Sono risultati che sono resi possibili dall’elevata tecnologia dei processi produttivi, ivi com-presi quelli della meccanizza-zione agricola che garantiscono alimenti di pregio per le nostre tavole e che ci fanno ottenere straordinari risultati nell’export. L’elevata tecnologia – conclude Agabiti – è anche alla base della diversificazione delle nostre pro-duzioni, del rispetto ambientale , dell’utilizzo sapiente delle risorse naturali, prima tra tutte l’acqua e della salvaguardia del territorio e del paesaggio.

Il rapporto e le menzioni na-scono da un’indagine qualitati-va che racconta la storia di una decina di aziende della mec-canizzazione agricola italiana distintesi sul terreno delle inno-vazioni rispettose dell’ambiente, caratterizzate quindi da una ri-duzione dei consumi energetici, o dall’ottimizzazione dell’uso delle risorse e delle materie pri-

me, oppure ancora dal minor ricorso all’utilizzo dei prodotti chimici e da un minor impatto sui terreni.

In questa prima edizione han-no ricevuto la menzione del Rap-porto sulle tecnologie agricole verdi Agreenculture le aziende: Ricca Andrea specializzata nella gestione delle risorse forestali e premiata nella sezione sostenibi-lità processi produttivi, la Caffini Sprayers Equipment specializza-ta nella protezione delle colture menzionata nella sezione tec-nologie per l’ambiente, la Merlo specializzata nella produzione di

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■ Dal 12 al 14 aprIle FIorI e FruttI protagonIstI a lagnasCo

2 giorni della manifestazione), si è deciso di riconfermare questo ap-puntamento dedicato agli amanti della buona tavola e soprattutto dell’eccellenza territoriale.

coldiretti sarà presente con il Mercato di Campagna Amica per promuovere le eccellenze uniche del territorio cuneese. Vendi-ta diretta, percorsi culinari ed eccellenza artigiana in una sola piazza per celebrare la frutta. Tutti i piatti proposti avranno come in-grediente costante la Frutta oppu-re i Fiori, ovviamente legati al ter-

A Lagnasco dal 12 al 14 aprile si terrà Fruttinfiore, per festeggiare la migliore

produzione frutticola locale: sana, buona… e in fiore!

Venerdì 12 aprile alle 16.30, è attesa l’inaugurazione nel piazzale Asprofrut: seguirà una full immer-sion nel mondo della frutta, per far scoprire ai visitatori e valorizzare il lavoro di un intero territorio, ricco di colture, ma anche di cultura, di gente con ambizione, volontà, ca-parbietà, che grazie alla continua innovazione ha saputo trasforma-

re antiche tradizioni nella moderna frutticoltura. Tanti gli eventi da gustare:

FrUttintaVolaPiazza Umberto i sarà la Piazza

dei Sapori di FruttinTavola! Sabato (dalle 10 alle 22) e domenica (dalle 10 alle 20) verrà allestito un percor-so gastronomico in collaborazione con le Associazioni di Categoria ed il filo conduttore sarà natural-mente la FRUTTA. Visto il grande successo delle prime due edizioni (più di 10.000 ticket venduti nei

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NELL’AMBITO DELL’XI EDIZIONE DELLA MOSTRA MERCATO NAZIONALE DI FRUTTICOLTURA

Con la partecipazione di: MAURIZIO GARDINI Presidente della Confederazione delle Cooperative Italiane e di Fedagri-ConfcooperativeInterverranno: DOMENICO PASCHETTA Presidente di Ortofruit Italia e Confcooperative Cuneo CARLO MANZO Direttore di Ortofruit Italia FERRUCCIO DARDANELLO Presidente di Unioncamere e Camera di Commercio di Cuneo CLAUDIO SACCHETTO Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte LUCIANO TRENTINI Vice Presidente dell’AREFL (Associazione Regioni Europee Frutticole) IBRAHIM SAADEH Presidente dell’Unione Nazionale Italia Ortofrutta

Chairman: MASSIMO AGOSTINI Giornalista de

A seguire: buffet a cura dell’Istituto Alberghiero “G. Donadio” di Dronero vin d’honneur offerto dalla Cantina “Siamo Dolcetto” di Clavesana

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ria Sacchetto e Quaranta Frutta.Sabato 13 e domenica 14 sarà

possibile effettuare le visite gui-date a pagamento al castello di lagnasco (sabato dalle ore 14,30 alle ore 18,30 e domenica dalle ore 9,30 alle ore 18,30); sabato sera, inoltre, è prevista l’apertura notturna dei giardini del Castello, dopo lo spettacolo pirotecnico.

Le attività culinarie inizieranno il sabato mattina a partire dalle ore 10,00 con l’apertura dell’area Fruttintavola nella Piazza dei sapori (Piazza Umberto I), il per-corso gastronomico e la vendita diretta di prodotti locali in collabo-razione con le Associazioni di ca-tegoria: Coldiretti Cuneo, Confar-tigianato Cuneo e Confagricoltura Cuneo. L’iniziativa avrà luogo fino alle ore 23,00 di sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 20,00.

La domenica tornano, a grande richiesta, le Frittelle di Mele, la specialità della Pro Loco Lagnasco. Alle 15,00 e alle 17,30, invece, in Piazza Umberto I il maestro pa-sticcere luciano Varetto terrà una lezione sull’uso della mela in pasticceria, con degustazioni gratuite. ■

ritorio: tradizioni e gustose novità gastronomiche accompagneranno le visite nella capitale cuneese dell’ortofrutticoltura.

Ma non solo…In occasione di Fruttinfiore, il

Salone di Via Tapparelli ospiterà una mostra di lavori artigianali femminili organizzata con l’As-sociazione i Passatempi di gri-selda, dove troverà spazio l’espo-sizione dei prodotti di artigianato realizzati direttamente dalle signo-re locali. Per inaugurare il nuo-vo anno, il gruppo Fai giovani cuneo ha organizzato un con-corso fotografico alla scoperta dei beni culturali e architettonici della nostra provincia. Una qualificata giuria selezionerà venti fotografie che verranno esposte il 13 e 14 aprile all’interno delle splendide sale affrescate dei castelli tap-parelli d’azeglio di lagnasco, in concomitanza dell’XI° edizione di Fruttinfiore. La premiazione dei primi tre classificati è prevista per sabato 13 aprile ore 18.00.

Sempre nel Salone di Via Tappa-relli sarà allestita anche una mo-stra di disegni realizzati da studen-

ti dell’Accademia delle Belle Arti di Torino che promuoveranno anche dei laboratori di pittura nella natura, cui potranno partecipare grandi e bambini, esperti e princi-pianti. Saranno, inoltre, organizzati dei momenti specifici riservati ai bambini con una speciale pesca facilitata alla trota, in collabo-razione con l’Associazione Pesca-sportiva lagnaschese.

Per le famiglie torna anche il trenino Fruttinfiore, che accom-pagnerà i visitatori tra i mille colori della campagna lagnaschese.

Per gli amanti dello sport, il pri-mo “assaggio” è previsto venerdì sera, con l’arrivo della Corsa Po-distica organizzata in collabora-zione con la Podistica Valvaraita (ore 19,45). La domenica dalle ore 10,00 (con partenza dal piazzale Asprofrut) è confermata la “cam-minata tra i frutteti in fiore”, la camminata non competitiva giun-ta alla sua quinta edizione.

Sabato 13 aprile torna il consue-to appuntamento con i “Fuochi di Frutta” alle ore 21,00, spettacolo piromusicale realizzato grazie alla sponsorizzazione di: Rosatello snc, Carni Dock, Amambiente, Distille-

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(segue da pagina 22)

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i serVizi Di coNsuleNza TecNica Dell’ageNzia 4a per la FruTTicolTura

pe tecnica dei Gruppi Coltiva-tori Sviluppo in quasi 40 anni di consulenza tecnica alle imprese agricole e la sua presenza capil-lare su tutto il territorio provin-ciale.

Nella consulenza al comparto frutticolo in particolare, sono impegnate a livello provinciale 18 tecnici , con le diverse spe-cializzazioni, suddividibili, in: “attività di campo” svolte diret-tamente presso le imprese ed “attività amministrative” svolte prevalentemente in ufficio. La maggior parte di queste figure, opera presso la Coldiretti di Sa-luzzo, proprio perché il saluz-zese, rappresenta per la nostra regione, il cuore pulsante della fascia pedemontana sulla quale insiste la frutticoltura specializ-zata.

Uno degli obiettivi principali della Coldiretti è sempre stato e continua ad esse-

re, con la progettualità legata a “Campagna Amica”, quello di of-frire al consumatore prodotti che abbiano elevati standard quali-tativi, non soltanto per quanto riguarda i requisiti sanitari, ma anche per le eccellenti caratteri-stiche organolettiche (profumo, sapore e consistenza). Proprio per questo, nel 1968 furono at-tivati i primi Centri di Assisten-za Tecnica Agraria e Contabile (C.A.T.A.C.), ai quali si aggiunsero, negli anni che vanno dal 1989 al 1994, le competenze dei tecnici del Programma Regionale di Di-fesa Integrata delle Colture, cre-ando una specifica associazione, chiamata “Gruppi Coltivatori Sviluppo”. Negli anni, aumenta

la necessità di competenze spe-cialistiche ed all’inizio del 2002 da un accordo tra Coldiretti Cuneo, Impresa Verde Cuneo e Associazione Provinciale Gruppi Coltivatori Sviluppo di Cuneo. nasce L’Agenzia per l’Agricoltura, l’Ambiente e l’Alimentazione, in sigla 4A. L’obiettivo principale dell’Agenzia è quello di fornire consulenza a tutti gli operatori del settore agricolo, con lo scopo finale di incrementare la tutela dell’ambiente, operando quin-di in una pluralità di campi con professionalità differenti. ma anche quello di collaborare con le Università, i Centri di Ricerca, le Associazioni di Produttori e tutti gli Enti e le Istituzioni che operano in campo agricolo. Il punto di forza dell’Agenzia 4A, è l’esperienza maturata dall’equi-

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coltura ed enologia, orticoltura, floricoltura ed attività vivaistica, zootecnia, cerealicoltura e fo-raggicoltura, attività di trasfor-mazione dei prodotti aziendali ed agriturismo, forestazione, arboricoltura da legno e cura del verde pubblico. L’imprenditore può trovare presso i tecnici dei 4A un supporto per tutta l’attivi-tà ordinaria e straordinaria della propria azienda.

L’attività dell’Agenzia 4A – spiega il responsabile della Coldiretti di Saluzzo Michele Mellano – è quello di favorire la crescita delle nostre imprese con un’assistenza sempre più profes-sionale e specializzata, facendo sì che l’intero processo di produ-zione si svolga nel più completo rispetto dell’ambiente e del pa-esaggio delle nostre campagne.

Maggiori informazioni posso-no essere richieste presso tutti gli uffici di Zona della Coldiretti o direttamente presso la sede di Cuneo. Anche la promozione del territorio e dei suoi prodotti im-pegnano costantemente l’agen-zia 4A nonchè durante le mostre espositive e le fiere di settore. ■

I tecnici specializzati di settore, curano i collegamenti operativi tra le aziende agricole associate ed i centri di condizionamento. Il loro compito è assicurare il ri-spetto delle procedure tecniche stabilite e concordate (discipli-nari di produzione) per l’otteni-mento della qualità prevista dai programmi commerciali.

Come su detto, la consulenza specialistica fornita alle imprese, si suddivide in:

attività di campo: • scelta varietale, • valutazione delle caratteristi-

che del terreno • gestione della fertilità, • programmazione degli inter-

venti di lotta fitosanitaria, • valutazione della qualità dei

prodotti, • gestione dei campioni da av-

viare ad analisi). attività amministrativa: • assistenza alle misure agro

ambientali del PSR,• assistenza alla tenuta del qua-

derno di campagna, • realizzazione dei piani di con-

cimazione e assistenza alla te-nuta del registro,

• consulenza per la realizzazione dei manuali di autocontrollo HACCP,

• assistenza alla certificazione in merito alla sicurezza sul lavoro,

• assistenza per l’acquisizione di certificazioni EUREPGAP, BRC, IFS.La consulenza dell’Agenzia 4A,

non si limita a seguire le impre-se frutticole ma propone anche momenti di formazione tecnica nei quali, gli operatori del set-tore, continuano ad aggiornarsi sulle più moderne tecniche di coltivazione e di gestione del frutteto: in ogni stagione pro-duttiva, vengono infatti proposti momenti di aggiornamento sulle principali tecniche di coltivazio-ne (difesa, potatura, ecc.).

Oltre a questo, a livello provin-ciale, si gestiscono, attività di ca-rattere più commerciale come gli acquisti collettivi delle materie prime e la realizzazione di analisi del mercato e della filiera. Sem-pre al livello provinciale infatti, l’attività di consulenza, oltre al settore frutticolo, riguarda tutti i settori produttivi agricoli e quelli ad esso connessi tra cui: viti-


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delega al settore - la Grande di-stribuzione organizzata poteva continuare a commercializzare prodotto di importazione con caratteristiche qualitative in-feriori a quelle che i produttori italiani si impegnavano a non immettere sul mercato”.

Il voto contrario di Coldiretti non ha consentito il raggiun-gimento dell’unanimità neces-saria: “perché gli accordi inter-professionali possano avere un futuro – conclude Quaglia – è necessario che venga modificata la normativa comunitaria peral-tro non applicata in tutti gli sta-ti membri nello stesso senso, in modo tale che anche la grande distribuzione assuma adeguati impegni quando commercializza il prodotto di importazione”. ■

Nulla di fatto per l’accor-do interprofessionale su pesche e nettarine: per

evitare un grave danno ai pro-duttori, Coldiretti, chiamata al tavolo istituzionale, ha votato contro l’accordo con la GDO, che

sarebbe stato fortemente lesivo per gli interessi delle aziende italiane.

“Con tale accordo – conferma Michele Quaglia, presidente Zona Coldiretti Saluzzo e mem-bro di Giunta provinciale con

Necessarie modifiche della normativa europea

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e in particolare ai più piccoli: per riscoprire le peculiarità di un luo-go e di uno spazio in cui regna-no il dialogo e il confronto, una realtà che si contrappone ai quei “non luoghi” sempre più frequen-ti nella società di oggi, legati solo al passaggio delle persone e alla provvisorietà, non più capaci di trasmettere valori ed emozioni.

Sotto il tendone colorato, un percorso, suddiviso in più step, proporrà un fantastico viaggio nel mondo dell’agricoltura, sul palcoscenico di un circo speciale per davvero, allestito dalla scuola di circo “Fuma che Nduma”, fre-quentata da bambini e ragazzi, che farà partecipare i più piccoli, insegnando loro le abilità e i gio-chi dei veri circensi.

Si terrà ad Alba il primo AgriCircus, organizzato da Coldiretti e dalle aziende

agricole che fanno parte dei circuiti di Campagna Amica. Un appuntamento di quelli da non

perdere, i prossimi 19, 20 e 21 aprile.

L’evento si svolgerà in via Vit-torio emanuele, 19, nel cor-tile della Maddalena ad alba. AgriCircus si rivolge alle famiglie

Spettacolo e magia circense si uniscono alla cultura e alla tradizione di cui è ricco il nostro territorio: un patrimonio che va

condiviso e che Coldiretti difende, ideando uno spazio ben definito che si contrappone ai quei luoghi sempre più frequenti nella nostra società: generici, privi di identità, che non sanno più accogliere le persone, ma che identici a se stessi, si replicano in contesti diversi.

All’AgriCircus si riprende il contatto con la realtà: il dialogo è sincero e ai giochi circensi si accompagna la sorpresa, gioiosa e

spontanea, di chi, piccolo o grande, si avvicina alla natura e scopre l’incanto di una vera fattoria... sotto il tendone del circo

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possibilità di acquistare i pro-dotti dalle aziende agricole del circuito di Campagna Amica, in uno spazio appositamente alle-stito, in cui non vi è più distanza tra produttore e consumatore: il dialogo sarà a 360 gradi, grazie alla collaborazione degli impren-ditori Coldiretti e dell’Associazio-ne Fuma che Nduma, che seguirà le attività ludiche e gli spettacoli.

Per informazioni, potete con-tattare l’Ufficio Organizzazione al numero 0171/447336 o consultare il sito www.coldiretticuneo.it ■

“Il nostro AgriCircus è cultura, tradizione, rispetto per gli anima-li – spiegano Marcello gatto e Bruno rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo – il mondo agricolo e la scuola di cir-co che partecipa al progetto sono due realtà solo apparentemente lontane, unite da una comu-ne filosofia: impegno, passione, costanza, dedizione, coraggio e umiltà. La collaborazione è nata nell’ambito di un percorso di-dattico, dedicato ai bambini, per dare loro la possibilità di appren-dere giocando e di avvicinarsi alla natura grazie agli esperti della Coldiretti, che tratteranno tema-tiche relative all’alimentazione, alla scoperta degli animali della fattoria, che saranno accuditi, in un ambiente creato ad hoc, come in un’azienda agricola e dei pro-dotti locali, alla salvaguardia am-bientale”.

L’evento, unico nel suo genere, si inserisce nel grande progetto di Coldiretti “Educazione alla Campagna Amica”. L’obietti-vo è di guidare i bambini a fare esperienza diretta del mondo agricolo, con i laboratori curati

dalle Fattorie Didattiche del Cu-neese, favorendo la conoscenza dell’agricoltura come luogo di origine dei prodotti locali, ricchi di storia, di tradizioni e peculia-rità uniche, che vanno difese e valorizzate. La finalità dell’Agri-Circus, è quella insegnare ai bambini di oggi, che saranno gli adulti di domani, il rispetto della natura, portandoli a conoscere da vicino il mondo dell’agricol-tura, imparando divertendosi, ma AgriCircus non è solo questo: per le famiglie, vi sarà anche la

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■ LA DENUNCIA DI ANABORAPI

seNza eTicHeTTaTura le razze auTocToNe iTaliaNe a riscHio

nell’azienda Gullino di Saviglia-no.

Scrivono i presidenti delle As-sociazioni razze bovine autocto-ne (albino Pistone di Anabo-

rapi, domenico romanini di Anabic e roberto nocentini di Anacli): «È assurdo che, proprio in un momento in cui i consu-matori si interrogano sulle ga-

In Europa va riaperto subito il dossier trasparenza all’interno della discussione sulla nuo-

va politica agricola comune. Lo scandalo dei prodotti contenenti carne equina evidenzia ancora una volta l’urgenza di garantire il controllo delle filiere zootecni-che, pena una grave crisi di sfi-ducia del mercatoI vertici di Anaborapi (razza Pie-montese), Anabic (razze Chia-nina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica) e Anacli (razze Charolaise e Limousine italiane), hanno sottoscritto un documento in concomitanza con il meeting nazionale della razza bovina Piemontese che si è tenuto martedì 12 marzo

I vertici di Anaborapi,

Anabic e Anacli chiedono

all’Unione Europea di

riaprire il dossier trasparenza

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ranzie dei prodotti zootecnici, a Bruxelles si proponga di elimina-re l’etichettatura volontaria della carne, limitando le informazioni disponibili a quel poco previsto obbligatoriamente. L’etichetta-tura volontaria – prosegue il do-cumento – è un provvedimento che ha funzionato in modo ec-cellente per oltre dieci anni, sul quale gli allevatori italiani hanno investito e che permette al con-sumatore di ricevere importanti informazioni sul prodotto che acquista in macelleria».

In particolare, attraverso l’eti-chettatura volontaria è possibi-le conoscere la razza allevata, il tipo di alimentazione praticato, l’azienda di origine ed altre im-portanti notizie. Eliminare la possibilità di certificare la pro-duzione significa tornare indie-tro di anni, fare di tutte le erbe un fascio e creare ulteriori pos-sibilità di manovra a chi opera in modo disonesto.

«È fondamentale – concludono i tre presidenti – che Bruxelles ri-veda le proprie posizioni a salva-guardia del consumatore e delle produzioni tipiche Italiane». ■

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■ La nona edizione del Meeting Annuale, organizzata da Anaborapi, l’Associazione Razza Bovina Pie-montese, con il sostegno del Con-sorzio Agrario Province Nord Ovest è stata nuovamente un successo.L’azienda Gullino di Savigliano ha accolto martedì 12 marzo oltre mille persone, tra allevatori, tec-nici e professionisti del settore provenienti da tutto il Nord Italia. L’azienda agricola, condotta da un affiatato nucleo familiare, è stata una delle prime ad aderire al Libro Genealogico della razza Piemontese che oggi conta oltre 260.000 capi iscritti in 4.300 allevamenti. “Il meeting – spiega

albino Pistone presidente Anaborapi – richiama ogni anno un gran numero di partecipanti perchè rappresenta un im-portante evento tecnico e di incontro che mette in risalto gli obiettivi ottenuti con la selezione genetica e le eccellenti produzioni della nostra prestigiosa razza”.Alla fine della mattinata, i partecipanti hanno pranzato degustando piatti tipici a base di carne Piemontese, fornita dalla Compral.

Meeting annuale della razza Piemontese

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L’Associazio-ne Produt-tori Biologi-

ci Terramica ha preso parte alla

m a n i f e -s taz ione “Fa’ la

Cosa Giu-sta!”, fiera

nazionale del consumo critico

e degli stili di vita sostenibili tenutasi a

Milano dal 15 al 17 marzo presso Fieramilanocity.

L’evento fieristico si fonda sui concetti del vive-

re etico, equo e solidale. Sono passati 10 anni dalla prima edi-zione e tante parole ormai sono entrate nel lessico comune quali alimento a km zero, grup-pi di acquisto solidali, turismo sostenibile all’interno degli agriturismi oltre ovviamente al consumo critico di alimenti biologici rigorosamente certi-ficati. Anche le pratiche asso-ciate a questo mondo etico e solidale sono molto più vicine alla gente comune che sempre di più inserisce all’interno del carrello della spesa il prodotto biologico italiano a garanzia di

qualità e sicurezza alimenta-re. Tutti questi concetti hanno contribuito a diffondere uno stile di vita più giusto e più amico dell’ambiente, aspetti che stanno alla base dell’attivi-tà quotidiana di Terramica.

Alla rassegna hanno potuto partecipare, a prezzi vantag-giosissimi, ben otto aziende as-sociate a Terramica che all’in-terno di uno stand collettivo inserito nella sezione “Mangia come Parli” dedicata alle azien-de agricole e distributori biolo-gici a “kmØ” oltre a consorzi di tutela dei prodotti tipici, hanno potuto far conoscere e porre in vendita alle migliaia di visi-tatori le eccellenze biologiche piemontesi. La partecipazione di un gruppo così numeroso di aziende associate si è reso possibile grazie alla Misura 133 del PSR 2007-2013 “Atti-vità di informazione e promo-zione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare”. Le aziende hanno riempito lo stand di Terramica con colori e sapori grazie alle loro produzioni spaziando dai prodotti sfarinati ai cereali, dai formaggi vaccini e caprini della tradizione piemontese agli yo-gurt, dai prodotti ortofrutticoli

trasformati alle tisane e succhi di frutta, dalle nocciole ai vini e ai mieli, dalle diverse tipologie di carne bovina, di pollo e suina fino all’olio extravergine e alla pasta.

Divertenti ed educativi sono stati i laboratori pensati per i piccoli, che quest’anno hanno proposto corsi per imparare in modo semplice a cucinare i prodotti biologici forniti dal-le aziende agricole che hanno preso parte alla manifestazio-ne. Anche gli adulti sono stati coinvolti in corsi formativi in-centrati sullo spreco alimenta-re e sulle tecniche per imparare ad utilizzare al meglio tutte le parti degli alimenti riducendo allo stretto necessario quello che finisce nella pattumiera. Non sono mancate le degu-stazioni dei prodotti biologici rigorosamente certificati.

Alla manifestazione gran-de successo delle aziende di Terramica: sono state ap-prezzate da i visitatori che, grazie al contatto diretto, han-no potuto conoscere il pro-dotto biologico piemontese capace di esprimere tutte le qualità legate al territorio e all’imprenditorialità delle nostre aziende. ■

Terramica Ha parTecipaTo a “Fa’ la cosa giusTa!”

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

■ SETTORE BIOLOGICO

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uNa risorsa per proDurre eNergia Termica eD eleTTrica

■ INVESTIRE IN BIOMASSA FORESTALE

L’utilizzo della biomassa fo-restale per la produzione congiunta di energia ter-

mica ed elettrica, può davvero rappresentare un’interessante possibilità di investimento in considerazione anche del regi-me incentivante attualmente vigente in Italia che premia gli impianti di cogenerazione di piccola taglia (inferiori a 300 kWe) alimentati a biomassa.

Le tecnologie adottabili a questo scopo sono più d’una, tuttavia, particolare interesse desta la gassificazione che, ri-spetto alla classica combustio-ne, presenta in genere una serie di vantaggi.

La gassificazione è un proces-so chimico che consiste nella conversione di materiali ricchi in carbonio (per esempio legno, pellet, cippato) in una serie di composti gassosi di sintesi de-nominati syngas e destinati alla combustione per la produzione congiunta di elettricità e calo-

re. Il processo di degradazione termica, che porta ad ottenere questa miscela gassosa a partire da matrici carboniose differen-ti, avviene ad alte temperatu-re ed in presenza di un agente ossidante (in genere ossigeno o vapore).

Ad oggi non esistono gas-sificatori ideali per tutti i tipi di biomassa ed ogni tipologia presenta vantaggi e svantaggi in funzione del prodotto di ali-mentazione per il quale è stato progettato.

Esistono inoltre impianti ba-sati su scelte progettuali diffe-renti (gassificatori a letto fisso, in contro corrente, a doppio fo-colare, multistrato…), tuttavia, anche in questo caso, vantaggi e svantaggi delle differenti possi-bilità debbono essere valutati in relazione alle singole situazioni ed esigenze.

Ciò che più conta tuttavia è che oggi, a differenza del passa-to, iniziano ad essere presenti sul

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mercato gassificatori, anche di piccola taglia, che vantano una durata di funzionamento relati-vamente lunga, come abbiamo potuto verificare di persona in un recente viaggio di studi a Monaco presso una ditta leader in questo settore.

In buona sostanza si può af-fermare che oggi la minicoge-nerazione rappresenta ormai una tecnologia sufficientemente matura.

Prendiamo quindi in conside-razione, a puro titolo di esempio ed in via del tutto ipotetica, un piccolo impianto di 180 kW di potenza elettrica e di 220-250 kW di potenza termica e provia-mo a fare qualche conto (vedi tabella a fine articolo).

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Fondamentale quindi l’utilizzo del calore, che oltre ad aumen-tare il valore del Kw elettrico in funzione a quanto viene util-mente impiegato, permette un reddito aggiunto che nel caso venga integralmente utilizzato, permetterebbe l’ammortamento dell’intero impianto in soli tre-quattro anni.

L’impianto visitato è uno degli 80 impianti in funzione, di cui una decina in Italia, con ormai più di 500.000 ore continue di funzionamento complessive, e come abbiamo potuto consta-tare, totalmente automatico con tele gestione remota sen-za interventi degli operatori al di fuori di quelli della gestione programmata. ■

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semiNario iNFormaTiVo sul biogas

digestato; Marco Fino, per la Provincia di Cuneo, ha illustrato ai partecipanti l’iter di autorizza-zioni per gli impianti, ovvero la documentazione e i permessi ne-cessari all’avvio dello stesso; Mo-nica Bassanino, per la Regione Piemonte, ha trattato gli aspetti normativi legati all’uso del dige-stato. Altri argomenti sono stati i rischi igienico sanitari illustrati da silvia Bonetta, dell’Università del Piemonte Orientale Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecno-logica; con Manuele Molinari, tecnico del CATAC di Fossano, i partecipanti hanno approfondito l’argomento del sorgo utilizzato come secondo raccolto, i vantaggi che esso apporta e la possibilità di stipulare contratti di fornitura con aziende cerealicole aderenti al CA-TAC. Inoltre, di estrema attualità, l’aspetto della sicurezza sul lavoro trattato da Valerio Pellegrino,

tecnico per la Sicurezza Aziendale di Coldiretti Cuneo, a conclusione del seminario, grande interesse ha suscitato l’intervento di luca Marigo, esperto di impianti di Biogas, riguardante le problema-tiche legate all’avviamento e alla conduzione dell’impianto.

“Gli impianti di dimensioni appropriate, inseriti armoniosa-mente nell’ambito delle aziende zootecniche, in grado di valoriz-zare il contenuto energetico dei reflui zootecnici senza compor-tare distorsioni nel mercato delle biomasse agricole e degli affitti dei terreni, rappresentano senz’al-tro una opportunità per le nostre imprese – ha dichiarato Bruno rivarossa, Direttore Coldiretti Cu-neo e Piemonte – e, pertanto, ab-biamo ritenuto della massima im-portanza fornire questo supporto alle nostre imprese interessate al biogas”. ■

Negli ultimi anni si è assisti-to ad una rapida crescita dell’interesse dimostrato da-

gli imprenditori agricoli alla pro-duzione di energia da fonti rinno-vabili ed in particolare del biogas. Gli impianti di Biogas, oltre a do-ver essere correttamente proget-tati, devono essere correttamente gestiti e attentamente monitorati per ottimizzarne la produttività.

Coldiretti Cuneo ha organizza-to una serie di incontri, a cavallo tra febbraio e marzo, dal titolo “la corretta gestione tecnica e ammi-nistrativa degli impianti di biogas” svoltisi presso l’Ufficio Zona di Sa-vigliano e aperti a tutte le aziende agricole della provincia interessate alla realizzazione di impianti BIO-GAS. Franco Parola, responsa-bile Area Ambiente di Coldiretti Piemonte, oltre all’introduzione al corso, ha esposto aspetti le-gati all’utilizzo agronomico del

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campagNa amica al “borgo Di cioccolaTo”

Grande presenza di pub-blico per la 13a edizione del “Borgo di Cioccola-

to”, che si è svolta sabato 9 e domenica 10 Marzo: la fiera è andata ben oltre le aspettative, tantissime persone, soprattut-to nella giornata di domenica, hanno letteralmente invaso la città di Borgo San Dalmazzo,

per ammirare le magnifiche sculture di cioccolato e delizia-re i propri palati. In particolare, domenica 10, si è svolta la 13a edizione “Un Borgo di Cioc-colato”, evento molto atteso dai più golosi, una delizia per il palato e per gli occhi, con il Laboratorio del cioccolato e la Fabbrica del cioccolato, presso

il Palazzo Bertello. Coldiretti Cuneo ha preso parte a questo evento per la prima volta con il mercato di Campagna Amica: una decina di aziende hanno ravvivato la Via principale del centro storico proponendo i tipici prodotti del territo-rio, riscuotendo un notevole successo. ■

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L’argomento trattato princi-palmente è stata la morfologia con l’attuale orientamento verso il biotipo funzionale moderno. Interessanti le prove in campo dove è stato impiegato un sog-getto Criollo presente nel cen-tro, il quale è stato “misurato” seguendo i criteri standard della razza, il soggetto è rientrato ap-pieno negli standard.

Il lavoro svolto dall’A.N.A.C.C. è agli albori ma con l’entusiasmo e l’impegno dei futuri giudici, si potranno organizzare in Italia, come avviene già in Germania numerose rassegne di razza, inoltre sono già presenti i primi puledri nati in Italia morfologi-camente adeguati. La prossima sessione del Corso Giudici si svolgerà l’8 maggio a Genova.

Per ulteriori informazioni po-tete collegarvi al sito internet dell’associazione: www.anacc.it, oppure rivolgervi alla segreteria A.C.S.T.E.: e-mail :[email protected] oppure 3394243330. ■

Domenica 10 marzo presso il Centro Ippico l’Orizzonte a Monasterolo di Savigliano,

si è svolta la prima sessione del corso per la formazione di “Giu-dici internazionali della razza Criolla” tenuto dal Signor Denis

Lanzanova, attuale presidente dell’Associazione Nazionale Alle-vatori Cavallo Criollo (A.N.A.C.C.). L’obiettivo è stato colto, hanno partecipato al corso una ven-tina di appassionati del cavallo Criollo.

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la ToTalizzazioNe Dei perioDi assicuraTiVi

La legge 22 dicembre 2011, n. 214 ha introdotto nuove di-sposizioni in materia di trat-

tamenti pensionistici collegati a principi di adeguamento dei re-quisiti di accesso alle varie spe-ranze di vita, nonché ad intro-durre criteri di semplificazione ed armonizzazione delle diverse gestioni previdenziali.

L’argomento che tratteremo è finalizzato ad illustrare la tota-lizzazione dei periodi assicura-tivi alla luce dei chiarimenti ri-guardo la riforma previdenziale Monti-Fornero.

Brevemente ricordiamo che dal 2006 agli iscritti a due o più forme di assicurazione obbliga-toria, comprese le casse dei libe-ri professionisti e gli iscritti alla gestione separata (collaboratori, ecc.) che non siano già titolari di trattamento pensionistico pres-so una delle predette gestioni,

è data la facoltà di cumulare i periodi assicurativi, non coinci-denti, al fine del conseguimento di un’unica pensione.

La legge istitutiva stabiliva che la facoltà di esercitare la totalizzazione era collegata al possesso di un’anzianità con-tributiva, non coincidente, della durata minima di tre anni.

La legge 214, citata in pre-messa, ha soppresso questo re-quisito, pertanto a decorrere dal 1° gennaio 2012, è data facoltà di cumulare i periodi assicurati-vi, non coincidenti, anche di du-rata inferiore a tre anni, al fine di conseguire un’unica pensione.

La soppressione del requisito minimo di 3 anni per l’accesso alla pensione in totalizzazione non ha alcuna rilevanza per le pensioni ai superstiti (reversi-bilità) e di inabilità, per le quali anche in precedenza andava cu-

mulata la contribuzione versata in qualunque gestione, senza alcun requisito contributivo mi-nimo.

Per tali pensioni infatti va sol-tanto verificato che ricorrano i requisiti di assicurazione e con-tribuzione e gli ulteriori requisiti richiesti nella gestione pensioni-stica nella quale il lavoratore è iscritto al momento al momento del decesso (pensione indiret-ta) o al momento del verificarsi dell’evento invalidante (pensio-ne di inabilità).

Nulla è innovato rispetto ai requisiti richiesti per il diritto al pensionamento.

Pertanto, la totalizzazione può essere esercitata a condi-zione che: a) il soggetto interessato abbia

compiuto il 65° anno di età (sia uomo che donna) e possa far valere un’anzianità contri-

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butiva di periodi non coinci-denti pari a 20 anni;

b) ovvero, indipendentemente dall’età anagrafica, raggiunga i 40 anni di contributi.La decorrenza della pensione

in totalizzazione continua ad essere collegata alle “finestre” previste in precedenza per i lavoratori autonomi (18 mesi dalla maturazione dei requisiti) e, dal 01 gennaio 2013, si de-vono applicare le disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita, sia al requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia sia a quello contribu-tivo dei 40 anni, per la pensione di anzianità.

La decorrenza della pensio-ne in totalizzazione, liquidata con il requisito contributivo dei 40 anni indipendentemente dall’età anagrafica, deve inoltre prevedere il posticipo di 1 mese, per le pensioni con requisiti maturati nell’anno 2012, di due mesi nell’anno 2013, di tre mesi dall’anno 2014.

Gli Uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per i chia-rimenti in merito. ■

■ L’INPS, con la circolare 27 del 2013, ha co-municato la misura delle aliquote contributive in vigore dal 1° gennaio 2013 per gli iscritti nella gestione separata (lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, liberi professionisti ecc.).

Aliquote contributiveLe aliquote contributive dovute alla gestione se-parata e le aliquote di computo per l’anno 2013 sono le seguenti:a) 27,72 % per tutti i soggetti non assicurati

presso altre forma pensionistiche obbligatorie;b) 20,00% per i soggetti titolari di pensione o

provvisti di altra tutela pensionistica obbliga-toria.

Ripartizione dell’onere contributivo e moda-lità di versamentoLa ripartizione dell’onere contributivo è un terzo a carico del collaboratore e due terzi carico del committente. Nel caso di associati in partecipa-zione il 55% a carico dell’associante e 45% per l’associato in partecipazione.

Massimale annuo di redditoIl massimale annuo di reddito per l’anno 2013 è pari a e99.034,00.

Minimale per l’accredito contributivoPer quanto concerne l’accredito dei contributi mensili, si precisa che il minimale previsto per l’anno 2013 è pari a e15.357,00.Se a fine anno il minimale non è rispettato, vi sarà una contrazione dei mesi accreditati, in pro-porzione al contributo versato.Gli Uffici Epaca di Coldiretti sono a disposizione per le informazioni in merito. ■

gestione separata – aliquote contributive anno 2013

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■ 2 APRILE (essendo il 1° festivo)IVA ESPORTATORII contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’impo-sta devono annotare nei registri di cui agli art.23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’am-montare di riferimento dell’esporta-zione e quello degli acquisti effet-tuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese pre-cedente.

IVA REGISTRAZIOnE FATTuREPer le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiara-zione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

ELEnCHI CLIEnTI E FORnITORI “BLACK LIST”: SOGGETTI MEnSILIInvio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o sog-gette a registrazione nel mese di febbraio 2013.

PROSECuZIOnE VOLOnTARIA COnTRIBuTII soggetti autorizzati dall’Inps a proseguire volontariamente nel pagamen-to dei contributi devono, entro questa data, versare i contributi relativi al quarto trimestre 2012, il versamento deve essere effettuato utilizzando gli appositi bollettini di conto corrente postale rilasciati dall’Inps.

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■ 15 APRILE IVA FATTuRAZIOnE DIFFERITAEntro tale data deve essere emessa, la fattura per le cessioni di beni ef-fettuate nel mese di marzo, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè marzo.

■16 APRILE

VERSAMEnTO RITEnuTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di marzo sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIunTO MESE DI MARZOAnnotazione di liquidazione per il mese di marzo e versamento dell’even-tuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2012 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazio-ne tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

IVA – COMunICAZIOnE DEI DATI COnTEnuTI nELLE DICHIARAZIOnI D’InTEnTOEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento, ricevuta dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di marzo 2013. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emet-tono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72. ■

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espressi dalle norme successive al regolamento 1/2005 e gli aspetti sanzionatori delineati dal D.lgs 151/2007. Per informazioni, rivolgersi alla Segreteria della Formazione Dipartimento di Prevenzione ASL CN1, Sig.ra Roberta Ramundi, Tel. 0175 479756. ■

Il Dipartimento di prevenzione dell’Asl CN 1 organizza un corso di formazione

propedeutico al rilascio del certificato di idoneità ai guardiani ed ai conducenti di veicoli stradali che trasportano animali vivi (ai sensi dell’ art. 6, art. 9 e art. 17 Reg. 1/2005 CE). il corso si terrà il 5 e 6 aprile 2013 presso la Caserma M. Musso, Piazza Montebello 1, Saluzzo.L’Unione Europea ha emanato il Regolamento 1/2005, entrato in applicazione dal 5 gennaio 2007, modificando radicalmente il quadro normativo precedente e prevedendo disposizioni più severe e restrittive.In particolare, i conducenti e i guardiani di veicoli che trasportano animali devono

essere adeguatamente formati ed essere in possesso di un certificato di idoneità che comprovi tale formazione. Il corso si prefigge di preparare adeguatamente i partecipanti, soffermandosi, in particolare, sugli aspetti legislativi, le autorizzazioni e i divieti

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di Cuneo e le altre Province del Piemonte.

Le autorizzazioni rilasciate della Provincia di Cuneo potran-no essere rinnovate e/o rilasciate con scadenza biennale (restano a scadenza annuale le autoriz-zazioni relative alle trattrici mu-nite di attrezzatura per attività di manutenzione territorio es. sgombraneve…); quelle rilascia-te dall’ANAS possono essere sia biennali che annuali.

Dovranno sempre essere ver-sati gli oneri per “la maggiore usura della strada (art.18 reg. C.d.S.)” per tutte quelle mac-chine agricole eccezionali che superano le 14 t. Tale indennizzo è dovuto sia quando si transita su strade statali che su strade di competenza della Provincia di Cuneo. In questo caso l’autoriz-

Come ogni anno è arrivato il momento di predisporre le domande di richiesta auto-

rizzazioni al transito per i mezzi agricoli eccezionali. Rivediamo in dettaglio tutte le casistiche.

licenZeMietitreBBiatUra

Devono essere richieste da quanti intendono esercitare la trebbiatura, mietitrebbiatura e la sgranatura. La licenza scade il 31 dicembre di ogni anno.

aUtoriZZaZioniMeZZi agricoli

ecceZionaliSono eccezionali i mezzi agri-

coli che superano i m. 2,55 di larghezza ed i sollevati che oltre a superare i m. 2,55 di larghezza superano il 90% della lunghez-za del trattore se posteriori o il 60% se anteriori. L’autorizzazio-ne è rilasciata dall’ANAS per le strade statali e dall’Amministra-zione Provinciale di Cuneo per le strade provinciali e comunali che ricadono sotto la Provincia

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percorso effettuato e la motiva-zione del transito (comprovata necessità ed urgenza).

Nella pagina seguente è pub-blicato il calendario dei divieti che deve essere consultato con la massima attenzione. ■

zazione continuerà ad avere sca-denza annuale.

È importante ricordare che la Provincia di Cuneo autorizza il transito solamente nelle ore diurne, ma se eccezionalmente si deve transitare nelle ore nottur-ne “le macchine agricole dovran-no essere precedute da scorta tecnica (indipendentemente dalle misure del veicolo e/o del convoglio) ed essere dotate di cartello luminoso di cm.90 x 90 dotato di quattro luci lampeg-gianti gialle applicato alla parte posteriore del convoglio (mieti-trebbiatrici) e per i soli complessi agricoli eccezionali (trattrice più attrezzo portato), in alternativa al cartello luminoso, possono essere posti all’estremità laterali della parte posteriore del con-voglio due luci lampeggianti del tipo omologato”.

PerMessi dicircolaZione FestiVi

Sono pure eccezionali quei mezzi agricoli, che oltre a supe-rare i limiti di sagoma, superano le 7,5 t. a pieno carico. Tali mezzi agricoli, solo quando circolano

su strade statali nei giorni di divieto indicati dal calendario prefettizio, devono essere muniti di permesso rilasciato dalla Pre-fettura. Il permesso dura 3 mesi rinnovabili e devono essere indi-cati il più dettagliato possibile, il (continua a pagina 46)

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20 aprile – in pullman

LAGO MAGGIORE: Villa Taranto

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Borghi e gusti da scoprire:

DOLCEACQUA e PIGNA


CANNES e le ISOLE LÉRINS


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1 maggio – in pullman

Crociera sul LAGO MAGGIORE

19-26 maggio – volo da Linate

Sole, mare e arte:

Soggiorno a MALTA

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a) tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre novembre e dicembre, dalle ore 8.00 alle ore 22.00;

b) tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 7.00 alle ore 24.00;

c) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 gennaio;d) dalle ore 14.00 alle ore 22.00 del 29 marzo;e) dalle ore 8.00 alle ore 16.00 del 30 marzo;f) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 aprile;g) dalle ore 8.00 alle ore 14.00 del 2 aprile;h) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 25 aprile;i) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 maggio;j) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 6 luglio;k) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 13 luglio;l) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 20 luglio;m) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 27 luglio;n) dalle ore 16.00 del 2 agosto alle ore 23.00 del 3 agosto;o) dalle ore 14.00 alle ore 23.00 del 9 agosto;p) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 10 agosto;q) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 15 agosto;r) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 17 agosto;s) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 24 agosto;t) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 31 agosto;u) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 31 ottobre;v) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 novembre;w) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 20 dicembre;x) dalle ore 8.00 alle ore 14.00 del 21 dicembre;y) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 25 dicembre;z) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 26 dicembre;

Il divieto non trova applicazione per i veicoli e per i complessi di veicoli, di seguito elencati (tra gli altri), anche se circolano scarichi:- macchine agricole adibite al trasporto di cose che circolano

su strade non statali;- veicoli per il trasporto di derrate alimentari deperibili in re-

gime di ATP;- veicoli per il trasporto di prodotti deperibili, quali frutta e

ortaggi freschi, carni e pesci freschi, fiori recisi, animali vivi destinati alla macellazione o provenienti dall’estero, nonché i sottoprodotti derivati dalla macellazione degli stessi, pulci-ni destinati all’allevamento, latticini freschi, derivati del latte freschi e sementi vive. Detti veicoli devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde delle dimensioni di 0,50 m. di base e 0,40 m. di altezza, con impressa in nero lettera “d” minuscola di altezza pari a 0,20 m. fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro.

- latte, escluso quello a lunga conservazione, o di liquidi ali-mentari, purché, in quest’ultimo caso, gli stessi trasportino latte o siano diretti al caricamento dello stesso (sempre mu-niti di cartelli indicatori verdi).

Sono anche esclusi dal divieto, purché muniti di autorizza-zione prefettizia, i seguenti veicoli:- macchine agricole eccezionali (massa complessiva superiore

alle 7,5 t. o superiori per limiti di sagoma) destinate al tra-sporto di cose che transitano su strade statali;

- veicoli adibiti al trasporto di prodotti che per la loro intrin-seca natura o per fattori climatici e stagionali, sono soggetti ad un rapido deperimento e che pertanto necessitano di un tempestivo trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di deposito o vendita, nonché i veicoli adibiti al trasporto di prodotti destinati all’alimentazione degli animali (sempre muniti di cartelli verdi).

CALEnDARIO 2013 DIVIETI DI CIRCOLAZIOnE (D.M. n. 448 6.12.2012)

È vietata la circolazione fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t. nei giorni festivi e negli altri

particolari giorni dell’anno 2013 di seguito elencati:

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VEnDO■Fagioli secchi, generatore di corrente,

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■Rimorchio Bicchi a 2 ruote ribaltabile da 50 q.li a Euro 3000,00 non trattabiliTel. 3493551707

■Fieno primo taglio, balle piccole, zona Crava (Rocca de’ Baldi)Tel. 3494669143 ore serali

■Circa 380 bottiglie di vetro da vino da 1 l.Tel. 0171403326 ore pasti

■Fieno balle grandiTel. 3333105747

■Fieno balle quadre grandi zona Cuneo e cisterne in ferro per liquidi: 1 rotonda da 1200 l. circa e 1 quadrata da 5000 l. circaTel. 3384219221 ore pasti

■Autocaricante cassone tagliaerba in buone condizioniTel. 0171945398 0171943236

■Livellatore idraulico m. 2,25, nuovoTel. 017185562

■Macchina per piantare e legare canne di fagioliTel. 0171411369 ore pasti

■30 barriere per cuccette e muletto elettrico per balloni rotondiTel. 3336527965

■Fieno maggengo in rotoballe, impianto trasporto latte in acciaio e botte diserbo 500 l., zona di CuneoTel. 3461030666

■Fieno terzo taglio bellissimo a Villafalletto, caricaerba omologato Supertino e mungitrice TecnozooTel. 3406985872

■Erpice a maglie snodato “trigenia”, erpice a dischi da 29, jumbo segala, tubi irrigazione da 25, sarchiatore Gaspardo a dischi per maisTel. 3356079953

■Gabbiette per vitelli con box esternoTel. 3385976668

■Vericello attacco a 3 punti, mai usatoTel. 3388229175

■Candele antibrinaTel. 3803344122

■Generatore Kw. 7, motosega husquarna e decespugliatore Onda, mai usatiTel. 3335793123

■Trattore Landini 9500 special, muletto “Miletto” 25 q.li ed escavatore “Komatsu” Pc 40Tel. 3407082237

■Rotoballe Supertino 120 x 120, legatura rete e spago, ottima e rullo con attacco per seminatrice m. 2,50 diam. 0,50Tel. 3332852027 3355407874

■Forbice professionale, elettrica a batteria, Echo V.10, usata pochissimo a Euro 850,00 trattabiliTel. 017350146 3385813765

■Botte spandiliquame SAC 80 Brente, collaudata, ottime condizioni, sgombero urgenteTel. 3478398647

■Miscelatore 10 q.li, contenitore 20 q.li, biga trasparente bestiame e autocaricante Supertino, collaudati, fieno maggengo, per cessata attivitàTel. 3332884164

■Scavafossi da 50, sega a nastro Pezzolato da 70 e 2 cisterne gasolio, tutto in ottimo statoTel. 3494670906

■Seminatrice grano con rullo m. 2,10 seminuova, macchina per concime 3 q.li e botte diserbo l. 100Tel. 017575425

■Pali di castagno di varie misure per impianti antigrandine e legna da ardereTel. 3338995075

■Rotofalce Class con condizionatore largh. 1,80 m. in buono statoTel. 3351339370

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■Muletto elettrico per balloni quadri e tondiTel. 0172642119 ore pasti

■Carro in legno antico e 2 macchine per lavare e pulire porriTel. 3339744013

■Rullo come nuovo ed erpice a disco da 21Tel. 0172696209

■Trattore New holland TL90 DT, Fiat 880 DT/5 e rotoballe Supertino 1200Tel. 3381819695

■Macchina piantacanne per fagioli con legatore, forcone per balloni, Pasquali 18 CV e 9000 canneTel. 335377395

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■Trincia Becchio Mandrile BRM 180 spostabile orizzontalmente e verticalmente e seminatrice CAMT 2 m. compatta, come nuoveTel. 3922423541

■Miscelatore capacità 2 q.li azionato a motore elettrico a Euro 200,00Tel. 3479727959

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■Trattore 215 Fiat frutteto con aratro da vignaTel. 3356041814

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■Trattore d’epoca Sametto D.A. 12 con documentiTel. 3336995395

■Tino in vetroresina e 15 damigiane da 54 l., seminuoveTel. 3383642973

■Miscelatore mangime trifase, mulino 16 martelli e aratro fuorisolcoTel. 3398965921

■Rotopressa Claas Rolland 66, ottimo stato e miscelatore 10 q.liTel. 0171936272 ore pasti

■Centine per serra, largh. 6 m.Tel. 3463043396

■Aratro bivomero Moro tipo 12 ATel. 3292031429

■Erpice a disco da 29 Massano, come nuovo, botte liquame e autocaricante collaudatoTel. 3492887094

■Catene industriali Konig DR 300 per trattrice, mai usateTel. 3282798816

■2 portoni zincati in ottimo statoTel. 3391123839

■Sega circolare a banco 220 V., disco Vidia e betoniera 300 l. 220 V., zona CaraglioTel. 3496756000

■Seminatrice mais 4 file, in buono stato e blocchetti di cemento cm. 40 x 20Tel. 0171682689 3405631075

■Pianale non omologato, irroratrice a traino, aratro e idropulitrice trifaseTel. 3335261868

■Trattore, rotoballe e falciacondizionatrice, tutto Jhon DheereTel. 3383136961

■Fiat cingolo 60/85 con 2700 ore, condizioni perfetteTel. 3333628506

■Frigo latte l. 265Tel. 3476858402

■Tettoia ferro lungh. m. 5,40, largh. m. 3,20 e altezza m. 2,30, smontabile, buono statoTel. 3334043155

■Atomizzatore basso volume VMA trainatoTel. 3397711020

■Vino Dolcetto sfusoTel. 3339785552

■Pneumatico trattore 14/34Tel. 0172381664

■Rimorchio agricolo m. 2 x 4,5 x 1,55 collaudato, seminatrice mais 4 file Gaspardo e mulino 16 martelliTel. 3393376344

■Estirpatore a molle con rullo gabbia m. 2,50 in ottimo statoTel. 3396745859

■Trattore Fiat 70 DT, caricatore frontale, omologato ore 1450 in ottime condizioniTel. 3356698997

■Rimorchio m. 5 x 2,20 ribaltabile trilaterale da omologare, trattore Deutz 4006 ottime condizioni, cisterna vetroresina da 3000 l. e pompa a pioggiaTel. 3483712605

■Autocaricante Riberi tipo RS 45/R omologato e porte in vetroresina diverse misureTel. 3392059473

■Girello Slam e rimorchio per ricovero legnaTel. 0171412785

■Rotofresa Maschio cm. 180Tel. 0174586989

■Minisolf turbine (impolveratrice), diraspatrice, motozappa, bascula da 500 Kg. e lancianeve BCSTel. 3477084359

■Vericello e aratro per trattore 20/30 cavalliTel. 017370626

■Retroescavatore polacco Trolli, ragno a sollevamento 4 ruote ed elevatore per trasporto fieno e legnaTel. 0172642159

■Seminatrice mais 4 file con micro e concime, rototerra Ferraboli 2,50 m. e portone in ferro massiccio nuovo m. 4 x 4, 3 x 1,20Tel. 0172642159

■Saldatrice inverter elettrodi 150 a scheda e generatore nuovo professionale in garanzia, senza accessori a 300,00 EuroTel. 0172696322

■Bilama G.S. Superior nuovo, mulino 16 martelli, erpice a disco da 25 e rullo pieno per estirpatore a molleTel. 3339796614

■Frigolatte q.li 21 seminuovo con lavaggio automatico e recupero acqua calda con boiler, prezzo interessanteTel. 3331740290

■Impastatrice per cemento l. 300, modello San Marco, monofase, usata poco, prezzo Euro 160,00Tel. 3397708502

■Pali cemento cm. 300 x 7 x 7 e 250 x 7 x 7 e traversine per kiwi cm. 150 e 100Tel. 3357154397

■Caricatore idraulico posteriore con pala e forca da cm. 130Tel. 3355369104

■Legna da ardere secca, pronta all’uso per stufe e caminetti, anche in piccole quantitàTel. 3356469216

■Trattore John Deere tipo 4050 DT 130 CV e trattore Zetor tipo 10245 DT 100 CVTel. 3474009604

■2 rimorchi a 2 ruote non collaudati e non ribaltabiliTel. 0175257505

■Pesa bestiame carrellato da 15 q.liTel. 3392632180

■Portone basculante largh. m. 3,25 e altezza m. 2,28, nuovoTel. 3358370002

■2 travi antichi in legno lungh. 6, 7 m.Tel. 3333704652

■Aratro monovomero Moro come nuovo, mulino Beccaria e 2 carrettini per trasporto sacchiTel. 3397435501

■Seminatrice mais Nodet 4 file con spandiconcime e microgranulatore, ottimo statoTel. 3381594167

■Mietitrebbia John Deere 975 in ottime condizioniTel. 3405481883

■Rimorchio agricolo, pompa, rastrellina, disco diametro 29Tel. 0172489707

■Erpice a disco q.li 7Tel. 3334014371

■Trattore Fiat 70/66 ore 4000, ottimo stato, unico proprietarioTel. 3495328076

■Paglia da segale prima scelta, luglio 2012, ballette piccoleTel. 017146334

■Gruppo elettrogeno a cardano 16 Kw., da 220 e 380 Volt a Euro 1100,00Tel. 0171938068 3333235390

■Mattoni vecchi circa 2100 a 0,50 Euro cadaunoTel. 3803949493

■Dolcetto, Barbera, Nebbiolo e Rosato prodotti in aziendaTel. 3397726655

■Aratro bivomero Orsi in ottime condizioniTel. 3284234237

■Caldaia a gasolio da 200.000 Kilocalorie, vera occasione a Euro 800,00Tel. 3398593082 3332269525

■Pali cemento 4 m. (cm. 7 x 7 e 8 x 8), piastre cemento e tiranti acciaio nuoviTel. 0174698589

■9 titoli ordinari PACTel. 3482418169

■Spaccalegna a cardanoTel. 3392469435

■Barra falciante GS come nuova, erpice a disco, girello Galfrè e botte per diserboTel. 0173791603 ore pasti

■Spaccalegna in buono stato d’usoTel. 3205599951

■Motosega Dolmar 112 C.C.45, lama cm. 45, ottime condizioni a Euro 200,00 trattabiliTel. 3357758452

■Spandiliquame zincato q.li 75, buono stato con compressore da sostituire a 1000,00 EuroTel. 3470962865

■Trincia reversibile largh. m. 2 tipo FalconeroTel. 3483134687

■Pompa per irrorazione carrellata con serbatoio da 800 l. e compressore per potaturaTel. 3497199318

■Mulino per mais Invincibile e torchio uva brevettato Mg. 100, trattabiliTel. 017579323

■2 cisterne spandiletame, 1 omologata da 140 q.li e 1 non omologata da 65 q.liTel. 3497899900

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AMICIZIE & MATRIMOnIALIa cura di Anna & Anna – Carmagnola – tel. 011.9626940

■Operaia nel settore agricolo, 35enne, nubile, carina, fa la volontaria per far sorridere i bambini in un ospedale, è alla ricerca di un uomo buono, affettuoso, con cui condividere la vita.Tel. 3662238868

■Bellissima donna , distinta, elegante, 44enne, passionale, non felice della sua attuale situazione sentimentale, sogna d’incontrare un uomo a cui dedicare coccole, affetto, e tutta sè stessa.Tel. 3313372632

■Bella, molto femminile, capelli lunghi neri, occhi verdi, 50enne, divorziata senza figli, vigilessa, vive in campagna, incontrerebbe uomo, anche separato con figli, purchè affidabile, per la vita.Tel. 3420629715

■Ama la musica e il teatro, gioca a scacchi, è una bella signora 54enne, vedova, maestra in pensione, ha un carattere riflessivo, cerca un compagno con buona cultura, nobile d’animo, generoso nei sentimenti.Tel. 3453150519

■Agnese è una signora semplice, carina, 60enne ma non li dimostra, gentile nei modi, altruista, vedova, non ha figli, piemontese, si occupa di volontariato, cerca un signore serio per una serena compagnia.Tel.3296412763

■Volontario dei vigili del fuoco, 39enne, celibe, ha una fisico atletico,pratica sport, molto alto, occhi azzurri, brizzolato, impiegato aziendale, ha casa propria, cerca compagna con sani principi, per futuro insieme.Tel. 3669535777

■È un medico veterinario, ama vivere a contatto diretto con la natura, 48enne, divorziato senza figli, è un uomo molto attraente, ha un sorriso smagliante, sa come far felice una donna, nella sua vita manca solo una compagna.Tel.3420362328

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■Ripuntatore Pegoraro m. 2,50, sette punte, in ottimo statoTel. 3292233098

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■Fieno e paglia in rotoloni, zona Cuneo, ottima qualitàTel. 3774171060

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■Trattore Lamborghini sprint 674DT, motore nuovo e paglia in balloni quadratiTel. 3280973745

■Trattore Fiat 90.90 DT, spaccalegna, spandiletame e trattorino Pasquali fresa per ortoTel. 3385483995

■Semovente Riberi omologato con lama Busatti, autocaricante trainato Morra e coppi vecchiTel. 3315783496

■Autocaricante Supertino idraulico, pari al nuovo, collaudatoTel. 3395761142

■Rastrellina Galfrè e rotofalce da montagnaTel. 3289599010

■Pala gommata Fiat Kobelco W 60 h 2Tel. 3281056506

■Serra Novarino m. 6 x 64,80, fresa Breviglieri, vibro 4 m. pieghevole e doppio rulloTel. 3403862645

■Pali cemento da vigna 2,50 m. lunghezza, fili di ferro acciaio inox, bacchette di ferro e diritti reimpianto vigneti per ha 0,2750Tel. 3338583493

■Forca a pistone posteriore per letame e cerco forca anteriore per New holland TL80Tel. 3391962660

■200 pali di legno trattati, altezza m. 4 ad uso fruttetoTel. 3899785684

■Silos in vetroresina da 50 a 150 q.li e porte per box suini in vetroresinaTel. 3493174064

■Rimorchio ribaltabile con sponde m. 4,50 x 2,20 con portaballoni ed estirpatore m. 4 pieghevoleTel. 3482839188

■Pompa per diserbo, barra 14 m. 450 l. ed erpice a dischi da 25 con “rabel”, ottimiTel. 0174586007 3496369398

■Saldatrice filo continuo Sincosald Ergomic 250 C, rimorchio Silver Car 4,5 x 2 m. e coppi vecchi recuperatiTel. 3392945818

■Carro miscelatore mc. 7 e caricaerba Lerda, ottimo statoTel. 0172377173 3333409549

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Il Coltivatore Cuneese n. 5 marzo 2013

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