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la voce 7-2012

Date post: 30-Mar-2016
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mensile la voce dei coltivatori mese luglio-agosto
52
64° anno - n.7 luglio-agosto 2012 Poste Italiane spa - Sped.in a.p.-D.L.353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46)-art.1 comma 1-DCB Piacenza-Costo abbonamento annuo: euro 11-Pagamento assolto tramite versamento quota associativa-contiene i.p. Periodico di Coldiretti Piacenza una festa per gli occhi 2500 bambini alle "Olimpiadi della merenda" di Educazione alla Campagna Amica
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Page 1: la voce 7-2012

64° anno - n.7 luglio-agosto 2012

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Periodico di Coldiretti Piacenza

una festaper gli occhi

2500 bambini alle "Olimpiadi della merenda" di Educazione alla Campagna Amica

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...a conti fatti, conviene!

inoltre

Tutti i membri della Community Agritel, Associati Coldiretti ed aderenti a Fondazione Campagna Amica, parlano tra loro a costo zero per le prime 13 ore di conversazione mese/simUn’unica tariffa per tutta Italia e per tutta la CommunityUn call center dedicato alla Community

un piano telefonico vantaggiosissimo per le ricaricabili!Nessuna Tassa GovernativaCanone 2 euro a settimana (iva inclusa)

Tariffazione per gli effettivi secondi di conversazione

per informazioni: www.agritel.it

servizio dedicato ai Soci Coldiretti e

agli aderenti a Fondazione Campagna Amica

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sommario

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Premio“Sezione Coldiretti dell’anno”

8 10

L'Assemblea provinciale del CAP ......................................................... 11Quote latte: quest'anno niente multe .................................................. 12Nuova OCM vino: Coldiretti Piacenza si riunisce .................................. 13Export vino in controtendenza con un aumento del 7% ...................... 13Il Piano di Settore per la Filiera Italiana del Legno ............................... 14Gli OGM creano dipendenza dalle multinazionali ................................ 16CreditAgri e Agrifidi ............................................................................. 18Incontro Passera e Coldiretti Giovani "Puntare sull'italianità" ............. 19Con Terranostra viaggi in camper negli agriturismi e dormi gratis ...... 19Alimentazione: pomodoro ...................................................................21

Olimpiadi della Merenda

il discorso del Papa a Coldiretti e l'intervento di Marini

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...a conti fatti, conviene!

inoltre

Tutti i membri della Community Agritel, Associati Coldiretti ed aderenti a Fondazione Campagna Amica, parlano tra loro a costo zero per le prime 13 ore di conversazione mese/simUn’unica tariffa per tutta Italia e per tutta la CommunityUn call center dedicato alla Community

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Tariffazione per gli effettivi secondi di conversazione

per informazioni: www.agritel.it

servizio dedicato ai Soci Coldiretti e

agli aderenti a Fondazione Campagna Amica

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CapVarie ...........................................................................................................................49

Periodico mensiledi COLDIRETTI PIACENZA

Autorizzazione Tribunale di Piacenzan. 71 del 24 Luglio-agosto 1953

DirettoreMassimo Albano

Responsabile di redazioneElisabetta Montesissa

Direzione artisticaMarino Galli

Comitato editorialeAntonella Bazzini, Dario Panelli, Elisabetta Montesissa,

Laura Barbieri,Luca Piacenza, Maria Luisa Cassi, Maurizio Maffi

Hanno collaboratoCinzia Pastorelli, Claudia Molinari, Enrica Gobbi,

Laura Babini, Monica Maj, Nadia Marcotti, Riccardo Piras,Sabrina Cliti, don Stefano Segalini

Direzione, redazione e amministrazione:COLDIRETTI PIACENZAPalazzo dell’Agricoltura

29122 Piacenza via Colombo, 35Tel. 0523 596511 | Fax 0523 596596

[email protected]

Progetto grafico e impaginazione

Fotocomposizione e stampaGrafiche Lama Srl

Strada ai Dossi di Le Mose, 5/7, Piacenza

Il periodico ha una tiratura di 9.500 copie.Viene spedito ai Soci in regola con la quota associativa.

Non è in vendita.

In copertina:La relazione con il cibo sano vissuto sin dall'infanzia

come un gioco, un connubio tra salute, allegria e spensieratezzache durante le Olimpiadi della Merenda è apparso come

una vera "festa per gli occhi".

La Voce dei Coltivatori online: ..................................................................................... www.piacenza.coldiretti.it

Questo numero è stato chiuso in redazione il 23 luglio 2012

Titolare del trattamento dei dati personali nelle banche dati di uso redazionale è Federazione Provinciale Coldiretti di Piacenza. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal Dl.Lgs 196/2003 in materia di protezione dei dati personali, telefonando al n.0523 596511, e-mail: [email protected]

© tutti i diritti riservati

La Voce dei Coltivatori è stampato su carta di cellulosa certificata FSC con elevato contenuto di fibre di recupero, completamente biodegradabile e riciclabile.

l'intervista don Stefano Segalini

etichettopoliIl ministro Catania l'ha detto: «Mi batterò per l'etichettatura d'origine» ......................30

fiscalepaghe - La riforma del lavoro .......................................................................................44paghe - Voucher ...........................................................................................................46

eventi dal mondo agricoloLa pagina del Consorzio di Bonifica di Piacenza ........................................................31La pagina dell’Associazione Piacentina Latte.............................................................32La pagina del CIO (Consorzio Interregionale Ortofrutticoli) ......................................33La Voce della Cattolica ...............................................................................................34Premiati gli imprenditori agricoli di Coldiretti ...........................................................35

tecnicoSISTRI .........................................................................................................................36Approvazione del Piano di controllo della della tubercolosi (...) .............................37Benessere animale, idoneità al trasporto ...................................................................38PAC 2011: definiti gli importi dell'art.68 .....................................................................39Adempimenti di fine campagna vitivinicola ..............................................................40Documenti di trasporto vino: importanti novità ........................................................41Agritel .........................................................................................................................42Nuovi controlli sui vini a Indicazione Geografica Tipica .............................................43

22

iniziative ColdirettiIl Grest dipinge con la frutta .......................................................................................24Successo del 1° trofeo di pesca Coldiretti ...................................................................25Campagna amica anche sul green ..............................................................................26Campagna Amica "sale in vetta" con il primo Punto aperto a 1063 mt d'altezza ......26Cantina di Vicobarone e Campagna Amica "un brindisi d'estate" .............................27Campagna Amica continua a Bobbio .........................................................................29

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Per preventivi contattate i nostri referenti nei seguenti uffici :

Agenzia Generale di Piacenza Viale dei Mille n. 3

Filiale di Borgonovo Piazza De Cristoforis n. 8

Filiale di Carpaneto Via Scotti da Vigoleno n. 36

POLIZZA TRATTORI AGRICOLI

MASSIMALE 6.000.000 COMPRESO TRAINO E CIRCOLAZIONE IN AREE PRIVATE

PREMIO ANNUO 72,00 EURO

Massimo Neri Cellulare 3356387337 Andrea Bosi Cellulare 3484125383

Simona Viani Cellulare 3382525136

Luca Bosi Cellulare 3929206536

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sua sollecitudine, la Chiesa è ben lieta di coinvolgere anche le varie aggregazioni, come la vostra, che ispirano la loro azione ai principi della dottrina sociale cattolica. Attraverso di essa, infatti, la Chiesa «attualizza nelle vicende storiche il messaggio di liberazione e di redenzione di Cristo, il Vangelo del Regno; … attesta all’uomo, in nome di Cristo, la sua dignità e la sua vocazione alla comunione delle persone; gli insegna le esigenze della giustizia e della pace, conformi alla sapienza divina» (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 63). Proprio nella Coldiretti, l’insegnamento cattolico in materia di etica sociale ha conosciuto uno dei suoi più fertili «laboratori», grazie all’intuizione e alla sapienza lungimirante del suo fondatore Paolo Bonomi, che ha operato alla luce del Vangelo della carità e nel solco del Magistero sociale della Chiesa. Egli fu persona molto attenta alla promozione degli agricoltori, capace di offrire loro orientamenti e criteri chiari, che permangono so-stanzialmente validi nei nostri giorni. Siate degni eredi di un così ricco patrimonio ideale! A voi tocca, oggi, rimanendo fedeli ai valori acquisiti, porvi in coraggioso dialogo con le mutate condizioni della società. Vi sono, inoltre, richiesti una nuova consapevolezza e un ulteriore sforzo di responsabilità nei confronti del mondo agricolo. Sentitevi tutti coinvolti in tale missione. Ciascuno si impegni, nel ruolo che ricopre, a sostenere gli interessi legittimi delle categorie che rappresenta, operando sempre con pazienza e lungimiranza, allo scopo di valorizzare gli aspetti più nobili e qualificanti della persona umana: il senso del dovere, la capacità di condivisione e di sacrificio, la solidarietà, l’osservanza delle giuste esigenze del riposo e della rigenerazione corporale e più ancora spirituale. Co-nosco bene quanto vi sta a cuore proseguire il vostro servizio di testimonianza evangelica nell’ambiente agricolo e ittico, ponendo in risalto quei valori che fanno dell’attività lavorativa un prezioso stru-mento per la realizzazione di una convivenza più giusta ed umana. Penso al rispetto della dignità della persona, alla ricerca del bene comune, all’onestà e alla trasparenza nella gestione dei servizi, alla sicurezza alimentare e alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, alla promozione dello spirito di solidarietà. Vi incoraggio a proseguire in questa vostra opera, diventando voi stessi, sempre più, fermento di vita buona, sale della terra e luce del mondo (cfr Mt 5, 13-14).

} Cari fratelli e sorelle, sono lieto di accogliervi in occasione del vostro convegno, che ha come tema: "Agricoltura familiare per uno sviluppo sostenibile". Questo incontro mi offre l’op-portunità di esprimere alla Coldiretti il mio apprezzamento per l’impegno in favore delle famiglie che vivono e lavorano

nelle campagne italiane. Vi saluto tutti con affetto a partire dal Presidente nazionale, dottor Sergio Marini, che ringrazio per le parole con cui si è fatto interprete dei vostri sentimenti. Saluto poi il Consigliere Ecclesiastico nazionale, il Consiglio nazionale e gli altri dirigenti della vostra benemerita Confederazione. La società, l’economia, il lavoro non rappresentano ambiti unica-mente secolari, tanto meno estranei al messaggio cristiano, ma spazi da fecondare con la ricchezza spirituale del Vangelo. La Chie-sa, infatti, non è mai indifferente alla qualità della vita delle persone, alle loro condizioni lavorative, e avverte la necessità di prendersi cura dell’uomo e dei contesti in cui egli vive e produce, affinché siano sempre più luoghi autenticamente umani e umanizzanti. A tale proposito, il Servo di Dio Paolo VI osservava che «la Chiesa ha rivolto sempre particolari premure alla gente dei campi, aprendo la via alla sua elevazione umana e morale ed aiutandola a realizzare la sua missione con dignità e coscienza del suo valore spirituale e sociale» (Discorso ai coltivatori diretti, 19 aprile 1972). In questa

il discorso del PAPA ai vertici

di COLDIRETTI... e l'intervento del presidente Marini

6

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editoriale7

L’obiettivo che ci proponiamo è quello di garantire un sistema di tutela sociale ed economica in grado di assicurare il giusto reddito alla nostra gente e un cibo sicuro e accessibile a tutti. La Coldi-retti persegue i propri obiettivi alla luce di una sana sussidiarietà e di una fattiva solidarietà tra i soci e verso i cittadini più bisognosi. Valori questi che applichiamo con uguale impegno in ogni parte del Paese con lo scopo di tenere alto il sentimento della coesione nazionale. Sono soprattutto le parole della Caritas in veritate, in cui Vostra Santità invita le organizzazioni sindacali a uscire dalla esclusiva difesa degli interessi dei propri iscritti, per individua-re nella società civile l'ambito più consono all’azione di difesa e promozione del mondo del lavoro, che ci hanno motivato a dare vita a un progetto che abbiamo chiamato Filiera agricola italiana. E' la nostra risposta all’appello che abbiamo letto nelle Vostre parole. E’ il nostro contributo per rispondere alla difficile crisi che attanaglia tutti noi. Un impegno che da un lato va a salvaguardia dell’identità dell’agricoltura italiana, il rispetto dell’ambiente e della biodiversità; dall’altro garantisce ai consumatori giusta qualità e quantità, genuinità e sicurezza degli alimenti, conciliando i bisogni di consumatori e di produttori. Questo nostro quotidiano impe-gno, coglie l’obiettivo di ritrovare, per noi tutti e per la comunità in cui viviamo, un diverso equilibrio fra dimensione materiale e dimensione immateriale, agganciata a valori permanenti e non usurabili, soprattutto in questi tempi di crisi. Padre Santo in que-sta occasione che è per noi di grande festa e di soddisfazione ci teniamo particolarmente ad esprimerle la più sincera solidarietà per le asprezze rivolte alla Chiesa. Le esprimiamo affetto sincero nella certezza che il bene prevarrà. Gli agricoltori delle campagne italiane Le vogliono bene e oggi sono qui per dimostrarglielo. Sap-piamo di potere sempre contare sul Suo affetto. Ci ricordi nelle sue preghiere. Ne abbiamo bisogno in particolare oggi, in quanto viviamo una stagione di profonda crisi economica e sociale che colpisce duramente le nostre imprese e ci fa guardare con preoc-cupazione al futuro..

La perdurante crisi economico-finanziaria, con le conseguenti inco-gnite, pone gli imprenditori agricoli e ittici di fronte a sfide inedite e certamente difficili, che voi siete chiamati ad affrontare da cristiani, coltivando un rinnovato e profondo senso di responsabilità, dando prova di solidarietà e di condivisione. Considerato poi che alla base dell’attuale difficoltà economica vi è una crisi morale, adoperatevi con sollecitudine affinché le istanze etiche mantengano il primato su ogni altra esigenza. Occorre, infatti, portare il rimedio là dove è la radice della crisi, favorendo la riscoperta di quei valori spirituali dai quali poi scaturiscono le idee, i progetti e le opere. Come ho ri-cordato nell’enciclica Caritas in veritate, «dobbiamo assumere con realismo, fiducia e speranza le nuove responsabilità a cui ci chiama lo scenario di un mondo che ha bisogno di un profondo rinnova-mento culturale e della riscoperta di valori di fondo su cui costruire un futuro migliore» (n.21). Su questo terreno etico, occorre che la famiglia, la scuola, il sindacato e ogni altra istituzione politica, culturale e civica svolgano un’importante opera di collaborazione e di raccordo, di stimolo e di promozione, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Essi sono carichi di propositi e di speranze, cercano con generosità di costruire il loro avvenire e attendono dagli adulti esempi validi e proposte serie. Non possiamo deludere le loro attese! Cari amici, sia vostra premura adoperarvi non solo perché le imprese agricole e i coltivatori diretti siano opportuna-mente tutelati, ma anche perché si attuino valide politiche sociali in favore della persona e della sua professionalità, considerando specialmente il ruolo cruciale della famiglia per l’intera società. Vi incoraggio a perseverare nella vostra opera educativa e sociale, portando avanti con generosità i vostri progetti di solidarietà, parti-colarmente nei confronti dei più deboli e meno garantiti. Attraver-so la vostra azione sociale voi testimoniate la novità del Vangelo, e per questo avete bisogno di un costante riferimento a Cristo, nella preghiera, per attingere l’energia spirituale necessaria a dare nuovo vigore al vostro impegno. Da parte mia, vi manifesto l’affetto e il sostegno della Chiesa e, mentre affido al Signore le gioie e le fatiche quotidiane di quanti operano nel settore agricolo e ittico, di cuore imparto una speciale Benedizione Apostolica a voi, alle vostre famiglie e a tutti i soci.

Sergio MariniPapa Benedetto XVI presidente di Coldiretti

luglio-agosto 2012

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alle Olimpiadi della merenda 2500 GIOVANISSIMI STUDENTI

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In apertura 1 minuto di silenzio in segno di

solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma

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9 luglio-agosto 2012

la classifica

sindacale

}L’alimentazione sana, locale e stagionale per una me-renda assolutamente nel rispetto della tradizione terri-toriale, è stato il tema alla base delle “Olimpiadi della

merenda” che quest’anno Coldiretti Piacenza, ha orga-nizzato a conclusione delle lezioni in classe, assegnando “medaglie d’oro, d’argento e di bronzo” agli studenti che meglio hanno interpretato l’argomento. L’evento finale del 1° giugno a Piacenza Expo si è aperto con la mostra degli elaborati delle scuole partecipanti: 3000 metri di padiglione completamente abbellito e colorato grazie alla fantasia degli studenti che hanno espresso al meglio il si-gnificato di merenda locale e stagionale. “Questo è il mo-mento conclusivo, ha sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, di un percorso che ha visto i funziona-ri dell’Organizzazione, dopo una preparazione specifica, impegnati da gennaio a tenere lezioni nelle classi cercando di trasmettere un messaggio fondamentale per le genera-zioni future e per la società.. A sottolineare l’importanza di Educazione alla Campagna Amica le numerose istitu-zioni che anche in questo anno scolastico hanno condiviso l’iniziativa e ci hanno sostenuto: Prefettura di Piacenza, Banca di Piacenza, Camera di Commercio, Provveditora-to di Piacenza, Università Cattolica di Piacenza, Comu-ne di Piacenza, Provincia di Piacenza, Avis, Associazione Autonoma Diabetici Piacentini, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio BioPiace, Consorzio Agrario Provin-

ciale, Consorzio di Bonifica, Cio, Associazione Apicoltori Piacentini”. Le popolazioni colpite dal sisma sono state ri-cordate con un minuto di silenzio e una preghiera, grazie al supporto del nostro Consigliere Ecclesiastico don Stefano Segalini. “Vogliamo, però, ha sottolineato don Stefano, ri-cordare in questo momento anche le popolazioni colpite dal sisma, tutte le persone che in questo momento stanno sof-frendo a causa di questo dramma. ”La mattinata, dopo uno spettacolo teatrale e di intrattenimento per i ragazzi messo in scena dal gruppo Manicomics, ha visto l’intervento delle autorità presenti, a seguire l’assegnazione dei premi suddi-visi tra scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori, per concludersi con una merenda a chilometri zero a base di pizza, focaccia, ciambella, Grana Padano e altre specialità piacentine, il tutto preparato con ingredienti assolutamen-te locali. “Il “made in Italy”, conclude il presidente Bisi, è il più imitato a livello internazionale e ricondurre i ragazzi alla territorialità, significa riaffermare l’identità storica del nostro paese, fare definitivamente chiarezza sulle tipicità e sulla stagionalità delle produzioni locali italiane. Proprio per questo siamo certi che la sinergia con le tante amministra-zioni comunali che hanno collaborato attivamente alla rea-lizzazione del percorso e che vogliamo ringraziare, prosegui-rà e si amplierà nei prossimi anni per dare sempre maggiore consequenzialità al percorso di valorizzazione dell’intero nostro territorio”.

1° classificato Scuola INFANZIA Scuola dell'Infanzia "Don Minzoni" (tutta la scuola)1° classificato Scuola PRIMARIA Scuola primaria Vittorino da Feltre (classi 1aA, 1aB, 1aE, 3aA, 4aE)2° classificato Scuola PRIMARIA Scuola primaria di Besenzone (tutta la scuola) 2° classificato Scuola PRIMARIA (parimerito) Scuola primaria di Ponte dell'Olio (2aA)1° classificato Scuola SECONDARIA Scuola secondaria "S.Pellico" di Carpaneto (classi 1a, 2a)1° classificato Scuola SUPERIORE Liceo "M.Gioia" (laboratorio ILE) PREMI SPECIALI "Merenda sana locale e stagionale" Istituto comprensivo di Bobbio (Scuole dell'infanzia di Travo, Perino, Bobbio, Marsaglia, Ottone)"Ricetta km zero" Scuola Elementare di Lugagnano (classe 2aB)"filiera locale pomodoro" Scuola Elementare De Amicis (classi 3aA, 3aB)

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a Lugugnano il premio

“SEZIONE COLDIRETTI DELL’ANNO”

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}“Bilancio, progettualità, obiettivi economici e so-ciali per il territorio”. Non slogan ma concretezza e realismo nelle parole del

Presidente Luigi Bisi, durante la sua relazione, nel corso dell’assem-blea provinciale dell’Organizzazione, che si è svolta presso l’agritu-rismo Casa Nuova a Niviano di Rivergaro. Un breve ed essenziale excursus dei principali avvenimenti che hanno caratterizzato l’agri-coltura. “L’impegno dell’Organizzazione, ha sottolineato Bisi, è orientato al miglioramento del reddito delle nostre aziende e alla valorizzazio-ne del territorio attraverso un progetto per l’intero Paese. Guidare l’economico attraverso la “responsabilità” delle principali strutture, peraltro, molte delle quali sono state rinnovate negli ultimi mesi, ha proprio l’obiettivo di far tornare l’agricoltura al centro, con una

coscienziosa presa in carico delle problematiche del settore e una condivisione della progettualità. E’ quindi con questo fine, che i no-stri dirigenti siedono in quei posti. Ma Coldiretti, ha proseguito il Presidente, opera anche con responsabilità nella società, attraverso iniziative “nella e per la società”; questo è un aspetto qualificante e perfettamente in linea con la vocazione di Coldiretti che, oggi come ai tempi di Bonomi si impone come autorevole forza sociale”. L’assemblea si è conclusa con l’assegnazione del riconoscimento “sezione Coldiretti dell’anno” a Lugagnano, per l’attività svolta sul territorio a favore del mondo agricolo e della collettività. A ritirare la targa il presidente Giuseppe Saccomani che nel ringraziare la Fe-derazione ha sottolineato “di voler condividere con tutto il suo con-siglio di sezione, ma anche con la stessa struttura questa importante testimonianza. Penso di aver fatto solo il mio dovere di presidente di sezione, orgoglioso di appartenere a questa Organizzazione”.

Consegnato nell’ambito dell’Assemblea Provinciale di

Coldiretti

in foto, da destra, Luigi Bisi, Giuseppe Saccomani

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l'Assemblea Provinciale del

CONSORZIO AGRARIO DI PIACENZA

sindacale11 luglio-agosto 2012

}Il rinnovo degli organi del Consorzio Agrario che ha visto Coldiretti impe-gnata in prima linea, è stato prece-duto da un’importante assemblea tenutasi a Palazzo Galli nel corso

del quale, di fronte ad una numerosa platea, è avvenuta la presentazione del libro “Da oltre un secolo con la gente dei campi 1900 – 2011” scritto dal professor Ersilio Fau-sto Fiorentini.La presentazione del libro è stata anche l’occasione per una tavola rotonda, moderata dalla responsabile di Telelibertà Nicoletta Bracchi, che ha visto con-frontarsi Daniele Fornari (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza); Luigi Gruppi Vice pre-sidente Consorzi Agrari d’Italia; Pietro Pagliuca Amministratore Delegato Consorzio Naziona-le Produttori di Campagna Amica; Pierluigi Scrocchi presidente uscente del Consorzio Agrario Provinciale e Massimo Trespidi pre-sidente della Provincia di Piacenza. Da questa tavola rotonda sono emersi obiettivi futuri e strategie del Consorzio di Piacenza all’in-terno del percorso Consorzi Agrari d’Italia nella realizzazione del progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana

Rinnovo degli organi sociali

sindacale

il Consiglio di Amministrazione(interamente di espressione Coldiretti)

Crotti Marco presidente

Ronda Filippo vice presidente

Bisi Luigi comitato esecutivo

Cremonesi Giampiero comitato esecutivo

Sala Giacomo comitato esecutivo

Bozzi Angelo consigliere

Gentili Gianpaolo consigliere

Lavezzi Giovanni consigliere

Risoli Jonatha consigliere

Saccomani Giuseppe consigliere

Scazzina Paolo consigliere

da sinistra, Pietro Pagliuca, Massimo Trespidi, Pierluigi Scrocchi, Nicoletta Bracchi, Daniele Fornari, Luigi Gruppi

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Minardi (Apl). L’intesa raggiunta con il prezzo del latte garantisce un punto fermo per il settore

}Nessuna multa in arrivo per gli allevatori italiani che quest’anno producendo, complessivamente, al di sotto del limite imposto con le quote latte, dall’Unione Europea, non hanno splafonato.Per la campagna 2011/2012 secondo le rilevazioni dell’Agenzia per le Erogazioni in agricoltura (Agea) la produzione di latte

commercializzata in consegne non ha superato il quantitativo nazio-nale di riferimento. “Pertanto, dichiara il presidente dell’Associazione Piacentina Latte Fabio Minardi, nessuna sanzione può essere impu-tata ai singoli produttori italiani a differenza di quanto è accaduto nel passato; quindi nessuna somma deve essere trattenuta da parte del primo acquirente”. “La questione quote latte, illustra il direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano, è iniziata quasi 30 anni fa nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale, che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992 con la legge 468 poi il 2003 con la legge 119 e infine il 2009 con la legge 33, sono le tappe principali del difficile iter legisla-tivo per l’applicazione delle quote latte in Italia”. Degli attuali 40mila allevatori oggi in attività nel nostro Paese (erano 120mila nel 1996), sono solo un po’ più di un migliaio, quelli che devono alle casse dello Stato 1,7 miliardi di euro di multe maturate in questi ultimi anni. “Ol-tre a non arrivare multe per gli allevatori, continua Minardi, è stato finalmente raggiunto l’accordo sul prezzo che viene fissato alla stalla pari a 38 centesimi al litro per le consegne da giugno a settembre e 36 centesimi al litro per quelle già conferite nei mesi di aprile e mag-gio. Un intesa siglata in Lombardia con Italatte che fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi e Cademartori”. L’accordo siglato rappresenta sicuramente un base importante anche per Piacenza, pur nella consapevolezza che il latte destinato a Grana Padano ha sempre avuto una remunerazione più alta rispetto a quel-lo destinato ad uso alimentare o alla produzione di formaggi freschi.

Non possiamo dirci soddisfatti, prosegue il presidente dell’Associazione Piacentina Latte, ma sono sicuramente state ottenu-te le migliori condizioni possibili in un momento particolare per il settore del latte in Italia e in Europa, dove si riscon-trano aumenti quantitativi mai raggiunti. E’ stata una scelta di responsabilità per garantire stabilità alle aziende agricole, per difendere il latte italiano e per dare sempre maggiori certezze ai consuma-tori”. “L’obiettivo, concludono Albano e Minardi, è stato di dare agli allevatori un punto fermo per evitare una pericolosis-sima spirale al ribasso che era già iniziata con la sottoscrizione, da parte di alcune strutture di raccolta latte e organismi di produttori, di contratti che si aggiravano sui 35 centesimi al litro e quindi ampia-mente al di sotto del prezzo poi stabilito con Italatte”.

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QUOTE LATTE:

quest'anno NIENTE MULTE

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13 luglio-agosto 2012 sindacale

}Si è riunita recentemente la nuova Commissione Vino di Coldiretti Piacenza con il responsabile nazionale del Settore Vitivinicolo Domenico Bo-sco per presentare e discutere in merito alla nor-mativa comunitaria ovvero il passaggio da quella

che è l’OCM Vino alla nuova OCM Unica Reg. 1234/2007 e il relativo regolamento applicativo 555/2008. Domenico Bosco ha

presentato quello che sarà il programma nazionale di sostegno nel settore vino, le misure di sostegno del mercato, le gestione del po-

tenziale viticolo, le pratiche enologiche la certificazione ed il controllo dei vini DO e IG con le autorità competenti e la funzione dei Con-

sorzi di Tutela. Nelle conclusioni della relazione, Bosco, ha evidenziato l’importanza della proposta di Coldiretti di semplificazione attraverso la

realizzazione di un sistema informatico unico di gestione, la coordinazione di attività delle amministrazioni e degli organismi di controllo mediante in-

terscambio e interconnessione di informazioni, riduzione e unificazione delle visite ispettive nelle aziende, eliminare le ripetizioni di adempimenti a carico

delle imprese, applicare e valorizzare l’autocontrollo aziendale, e altro ancora. Coldiretti ha predisposto un documento specifico con tutte le richieste per arriva-

re ad una semplificazione concreta da presentare nei prossimi mesi al Parlamento. Altrettanto importante è stato poi l’intervento del Presidente del Consorzio di Tutela

DOC Piacenza Roberto Miravalle, il quale ha riportato l’esempio di Spagna e Francia che non hanno controlli sistematici come l’Italia ed hanno quindi una migliore e più

snella burocrazia che come costi non incide sulla produzione delle imprese; inoltre la semplificazione con l’autocertificazione delle aziende agricole sarà vista in modo molto

positivo dal consumatore, perché è lo stesso produttore che mette la propria “faccia” sul vino che propone sul mercato. Molto interessante è stato poi il passaggio che Miravalle

ha fatto sulle future metodologie di analisi del vino che serviranno a capire quello che è il vero contenuto della bottiglia. Ha poi concluso l’incontro Ghezzi Massimo, sommelier della Fisar, il quale ha sottolineato l’importanza del contenuto nella bottiglia, il rispetto

della tipicità del vino del territorio, l’abbinamento del vino al cibo tipicamente piacentino. L’esempio della Bottega di Campagna Amica che mette sullo scaffale al consumatore tutte queste tipicità.

COLdirETTi PiACEnzA riunisce la commissione vino per affrontare la nuovaOCM VINO

}Vola l’export di vino all’estero che fa segnare un aumento del 7% in valore, in controtenden-za rispetto al dato generale. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati relativi al commercio con l’estero nei primi tre mesi del 2012, realizzata in occasione della diffusione dei dati Istat di aprile che evidenziano un calo dell’1,7% nelle esportazioni. Il vino è diventa-ta la voce più importante dell’export agroalimentare nazionale con oltre la metà del fatturato

all’estero che viene realizzato nei Paesi dell’Unione europea, con la Germania (+11%) in testa tra i paesi comunitari che apprezzano il vino Made in Italy seguita dalla Gran Bretagna (+16%). Poco meno di un quarto del fatturato estero è stato però ottenuto negli Stati Uniti con un au-mento in valore del 3% nel 2011. La vera sorpresa viene però dai paesi asiatici a partire dalla Cina dove le esportazioni di vino sono cresciute del 32%, e dal Giappone (+23%).

ExPORT,vino in controtendenza con un

AUMENTO DEL 7%

in basso, Domenico Bosco

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sia ricoperta da boschi e nell’ultimo secolo si sia assistito ad un aumento della superficie e della provvigione legnosa. Il prelievo legnoso nazionale nell’ultimo decennio, di poco superiore agli 8 milioni di metri cubi annui (dati Istat), è equivalente a poco meno del 25% dell’incremento annuo, contro il 65% della media europea il 66% risulta costituito da legna da ardere. Oltretutto, importanti opportunità per la crescita e lo sviluppo socio-eco-nomico dei territori montani e rurali sono offerte dal ricono-sciuto ruolo “multifunzionale” svolto dalle superfici boschive, che si concretizza nella fornitura di tutta una serie di servizi e benefici ambientali e sociali irrinunciabili, grazie anche alle diversificate caratteristiche ecologiche e di pregio ambientale uniche nel panorama forestale europeo. La Filiera Legno ita-liana presenta numerose opportunità di crescita specialmente a monte della filiera stessa, per imprese, singole e associate, che svolgono attività selvicolturali assicurando, oltre alla produzio-ne di legno, la gestione e la manutenzione continua del terri-torio. Non è più, quindi, rinviabile una azione di ammoderna-mento della normativa di settore con lo scopo di valorizzare il patrimonio forestale e i relativi prodotti, in un’ottica di medio-lungo termine come, per altro, già previsto dalla strategia na-zionale del Pqsf, al fine di ottenere: un approvvigionamento da parte dell’industria di trasformazione che valorizzi il made in Italy della materia prima legno italiano e delle sue lavorazio-ni; una strutturazione stabile di un rapporto tra i soggetti della produzione dei prodotti forestali e gli utilizzatori, attraverso un sistema di fornitura basato su contratti, prendendo come base di riferimento i costi di produzione; un presidio, tutela e sal-vaguardia del territorio e dell’ambiente, insieme allo sviluppo socioeconomico delle aree montane e rurali del Paese. Il piano di settore mette in risalto come le industrie di trasformazione italiane si approvvigionino per la maggior parte del loro fabbi-

} Dopo l’approvazione in Conferenza Stato Regioni, è arriva-to l’ok definitivo al piano di settore per il settore forestale. Uno strumento che interesserà un comparto importante dell’economia italiana. Si stima, infatti, che nelle attività connesse alla filiera del legno, dalla produzione alla tra-

sformazione industriale in prodotti semilavorati e finiti, fino alla commercializzazione ( mobili, impieghi strutturali, carta, cartone, pasta di cellulosa e legno per fini energetici), siano coinvolte circa 80.000 imprese, per oltre 500.000 unità lavora-tive. Il piano di filiera legno interessa un patrimonio forestale nazionale pari a circa il 36% della superficie complessiva la cui valorizzazione appare, quindi, strategica sia per lo sviluppo so-cioeconomico del Paese che per la tutela e la salvaguardia del patrimonio naturale. Una filiera produttiva nazionale dove più di due terzi del suo fabbisogno viene coperto dalle importazio-ni, nonostante oltre il 33 per cento della superficie nazionale

arriva il Piano di Settore

per la FILIERA ITALIANA DEL LEGNO

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sindacale15 luglio-agosto 2012

sogno dall’estero, senza che vi sia una vera valorizzazione del vero made in Italy fatto legno italiano. L’obiettivo generale dello strumento è quindi la promozione di uno sviluppo sostenibile, competitivo e integrato della Filiera Legno nazionale, incenti-vando la gestione attiva del patrimonio forestale e garantendo, nel lungo termine, la multifunzionalità e la diversità biologica delle risorse. Il piano individua 3 tematiche di intervento pri-oritario in cui costruire un sistema concreto, articolato e inte-grato di azioni che consentano, nel medio e lungo periodo, di valorizzare il patrimonio forestale e il prodotto legno nazionale: ammodernamento e semplificazione della legislazione foresta-le; valorizzazione del patrimonio forestale e del prodotto legno nazionale; consolidamento del sistema della conoscenza e della ricerca per il settore forestale. Operativamente, si prevede che ogni singola area tematica di intervento sia articolata in Obiet-tivi specifici, a loro volta declinati in diverse Azioni chiave. Tali Interventi puntuali, in linea con l’Obiettivo Generale del Piano, vengono proposti al fine di ottenere: approvvigionamenti co-stanti e migliore qualità merceologica degli assortimenti legno-si, incentivando la gestione attiva delle risorse forestali italiane, anche attraverso il riconoscimento dei servizi e beni pubblici forniti dalle imprese, singole e associate, che svolgono attivi-tà selvicolturali; efficienza e integrazione nella Filiera foresta-legno nazionale, rafforzando i legami tra i suoi diversi attori e segmenti, incentivando inoltre l'innovazione tecnologica e di sistema e valorizzando il made in Italy realizzato con prodotti forestali italiani; sviluppo socioeconomico, tutela del territorio e salvaguardia ambientale. Gli interventi prioritari dell’Area te-matica 1 riguardano l’ammodernamento e la semplificazione della legislazione forestale. Occorre intraprendere, nel rispetto dei ruoli e delle competenze istituzionali, un processo parteci-pato e condiviso di revisione ed adeguamento della normativa

di settore, che conduca alla realizzazione di un moderno Testo Unico Forestale di indirizzo nazionale, attraverso il supporto della rappresentanza del Tavolo di coordinamento forestale istituito con il Pqsf presso il Ministero. Gli interventi prioritari dell’Area tematica 2 implicano la valorizzazione del patrimo-nio forestale e de prodotto legno nazionale. Serve ottimizzare la produzione e l’utilizzo sostenibile delle biomasse forestali dentro e fuori il bosco, per uso energetico, definendo Linee guida nazionali di pianificazione degli impianti su basi di ap-provvigionamento locale, valorizzando la creazione di reti di distribuzione e il coordinamento delle diverse filiere produttive legno, anche attraverso l’attivazione di progetti pilota; avviare una valorizzazione economica del prodotto legno nazionale, sia per usi industriali che per fini energetici, anche attraverso la definizione di un Sistema di qualità nazionale Legno (SQN) con un marchio tipo “100% legno italiano”, basato sui princi-pi della certificazione e tracciabilità dell’origine dei prodotti, volto ad aumentare il valore aggiunto del prodotto nazionale, differenziandolo e rendendolo riconoscibile rispetto al prodot-to non italiano, attraverso la definizione di un apposito disci-plinare di indirizzo; favorire la creazione di luoghi di incontro tra offerta e domanda del prodotto legno (da foresta e “fuori foresta”), promuovendo la formazione di mercati trasparenti, che contrastino l’affermarsi di posizioni dominanti e favorisca-no lo sviluppo di economie su scala ridotta, attraverso l’attiva-zione di progetti-pilota per la creazione di strumenti utili alla trasparenza di mercato sia a livello nazionale che locale. Con gli interventi prioritari dell’Area tematica 3 prevedono, infine, il consolidamento del sistema della conoscenza e della ricerca per il settore forestale.

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}''Le monocolture Ogm non solo contribuiscono a diminuire la biodiversità, ma possono rendere i contadini che le prati-cano dipendenti dalle multinazionali''. È quanto ha sottolineato Monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, al conve-

gno organizzato dalla Coldiretti su ''Rigenerazione culturale e rigenerazione dell'agricoltura: ruolo del-la dottrina sociale della Chiesa''. ''L'introduzione di una nuova tecnica agricola, ha sottolineato Toso, non deve in nessun modo rendere maggiormente difficile, dipendente e vulnerabile la vita dei più po-veri''. Questa dichiarazione di Mons. Toso, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, è per noi motivo di grande soddisfazione e soprattutto so-stiene e ribadisce ciò che noi promuoviamo da anni: gli ogm non sono una questione ideologica, come qualcuno ci attribuisce. Siamo assolutamente convinti che il valore del made in Italy sia dato dalla distintività e dalla identità delle singole produzioni . Noi non riusci-remo mai a competere con le estensioni dei paesi america-ni o di altri continenti, e non possiamo nemmeno permettere che l’omologazione distrugga il patrimonio che il nostro mondo agricolo ha costruito negli anni”. “Molto spesso, prosegue Bisi, si sot-tolinea che gli Ogm sono resistenti alla siccità e ai parassiti, ma nes-suno considera che ci sono varietà di semi che resistono da migliaia di anni”. “È recente, continua il leader di Coldiretti Piacenza, la lettera scritta da 200 tra scienziati e agricoltori e indirizzate alle massime cariche dello Stato (Presidente della Repubblica e del Consiglio) e riportata da testate nazionali in cui si chiede che sia possibi-le coltivare piante Ogm. Tra i 200 firmatari della lettera ci sono nomi noti e rappresentanti di enti e istitu-zioni. Evidentemente non hanno tenuto conto del fatto che la quasi totalità degli italiani è contraria e l’ha espresso in più occasioni”. “Vorrei ribadire, riprende Bisi, così come ha sottolineato chiaramente Monsignor Toso, che da tempo la Coldiretti, alla luce del principio della creazione, nonché dei principi di precauzione e di responsabi-lità, ma in particolare anche del princi-pio della destinazione universale dei b e n i , ha optato per una scelta chiaramente contraria alle produzioni transgeniche. Questo, però, non e' significato opposizione assoluta ad ogni uso delle tecnologie progredite e nemmeno preclusione alla ricerca e alla sperimentazione. Né è signi-ficato un disinteresse per questo tema complesso. Anzi in un con-testo di legislazioni plurali rispet-to alle produzioni transgeniche, a fronte dei problemi concreti delle imprese, che finiscono per utiliz-zare prodotti contenenti percen-tuali di elementi transgenici, la Coldiretti si e' fatta promotrice a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certificazione della storia, della qualità' e dell'origine dei prodotti agroali-mentari, agricoli ed ittici, a tutela del diritto all'informazione e alla scelta consapevole del consumatore”.

gli OGM creano

DIPENDENZA dalle

MULTINAZIONALIIn un recente convegno della Coldiretti su ''Rigenerazione culturale e rigenerazione dell'agricoltura: ruolo della dottrina sociale della Chiesa'', Monsignor Toso ha elogiato la scelta di contrarietà alle produzioni transgeniche dell’Organizzazione

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Page 17: la voce 7-2012

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gato Roberto Grassa – si è resa possibile grazie a Coldiretti e alle Imprese associate che hanno creduto in questo pro-getto di crescita in un momento particolarmente delicato per l’economia del nostro Paese, con l’affermazione di un ente finanziario mutualistico che segna un momento di virtuosità nel panorama bancario e finanziario nazionale”. Le imprese agricole ed agroalimentari non stanno attra-versando certamente un buon periodo – ha sottolineato il presidente di CreditAgri Italia Giorgio Piazza - la nostra struttura anche in virtù di questo prestigioso riconosci-mento potrà certamente rappresentare ancor di più un valido riferimento per ogni tipo di richiesta finanziario”. “Siamo impegnati in un progetto economico nei servizi e nelle opportunità offerti alle imprese che operano nell’a-groalimentare che e’ una leva competitiva formidabile per superare la crisi e per trainare il Made in Italy nel mondo" ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che il Paese può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità, la cultura e il cibo, coniugando l’innovazione alla tradi-zione. CreditAgri Italia è nato dalla fusione dei 38 consor-zi agricoli presenti sul territorio nazionale, attualmente è, tra l’altro, soggetto accreditato per l’attivazione dei fondi pubblici di garanzia Sgfa (Società di Gestione Fondi per l'Agroalimentare) per il rilascio di garanzie dirette - fino al 70% - contro garantite dallo Stato.

} Dall’ultima Assemblea nazionale, tenutasi il 5 luglio a Roma, ancora una volta è emerso come Coldiretti sia un’organizzazio-ne in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle sin-gole imprese alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale ai mercati e alle botteghe di

Campagna Amica, fino al settore finanziario con Creditagri Italia, che dal 5 giugno scorso è diventata la prima “banca” degli agricolto-ri italiani. Con delibera della Banca d’Italia, infatti, Creditagri Italia è stata abilitata come ente di garanzia vigilato dalla banca centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex Art. 107 del Testo Unico Bancario (TUB). CreditAgri Italia è il risultato di un percorso societario che dal 2008 al 2010 ha visto diversi confidi agricoli territoriali impegnati attivamente alla strutturazione di un progetto di fusione promosso dalla Coldiretti al fine di dare vita ad un unico ente di garanzia fidi specializzato nel settore agricolo e agroalimentare. Il settore agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro impie-gati ma il credit crunch ha colpito anche i campi dove sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale. Un ruolo determinante per superare queste difficoltà causate dalla crisi può essere svolto ora da CreditAgri Italia, una realtà nazionale presente oggi in tutta Italia con oltre 50 filiali e un volume storico di affidamenti di oltre 2 miliardi di euro distribuiti in 160 banche. “La riuscita di questo percorso – ha affermato l’attuale consigliere dele-info: CreditAgri Emilia Romagna CreditAgri Emilia RomagnaVia Rizzoli 9 • 40125 Bologna (BO) Sportello di PiacenzaTel. 051/2758811 • fax 051/2960627 Via Colombo 35 • 29122 Piacenzae-mail: [email protected] Tel. 0523/596566 • fax 0523/596596www.creditagri.com Referente: Fabrizio Masini [email protected]

La Banca d'italia

iscrive CREDITAGRI ITALIA

all'elenco SPECIALE degli intermediari finanziari

rinnovato il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE per il triennio 2012-2014

Cotti Luca (presidente) Coldiretti Gambazza Giancarlo (vice presidente) Coldiretti Dosi Luigi Confagricoltura Gatti Tiziano Coldiretti Pontini Carlo Coldiretti Rolli Stefano Cia Spinazzi Luigi Coldiretti Zangrandi Giovanni Confagricoltura

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sindacale19 luglio-agosto 2012

} Puntare sull'italianità come vera leva competitiva per lo sviluppo economico na-zionale, sostituendo alle teorie dell'economie di scala, quelle della qualità e delle re-lazioni intersettoriali e tra territori, dove la capacità innovativa dei giovani gioca un ruolo fondamentale. È quanto ha affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’incontro del ministro dello Sviluppo economico

Corrado Passera con tutti i giovani rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e produttive di categoria. Questo è un modello che - ha sottolineato Sangiorgio - rappre-senta una via italiana allo sviluppo, in cui il benessere nazionale vale molto di più di ogni altro parametro economico. Le giovani imprese agricole di Coldiretti - ha concluso - sono impegnate nel portare avanti questo nuovo modello di sviluppo per il Paese, che si concretizza nella filiera agricola tutta italiana, in cui valorizzare sul mercato nazionale ed estero la distintività del vero Made in Italy.

Il settore agricolo è ancora pieno di una pletora di adempimenti quotidiani che tolgono all’attività di impresa vera 100 giorni l’anno. È quanto affermano i giovani della Coldi-retti nell’esprimere apprezzamento per l’allarme lanciato dal presidente Antitrust Gio-vanni Pitruzzella che ha parlato della semplificazione amministrativa come una sorta di “tela di Penelope” che con una mano si semplifica e con l'altra si aggiungono oneri burocratici. L’attività legislativa spesso rimanda a provvedimenti amministrativi che ali-mentano una tecnocrazia fine a se stessa che, sottolinea la Coldiretti, mette a rischio la competitività delle imprese, sopratutto in un difficile momento di crisi. Lo snellimento delle procedure con la semplificazione, il dialogo tra le amministrazioni e l’informatiz-zazione è il miglior investimento che può fare il Paese per sostenere la crescita.

} APC-Associazione Produttori Caravan e Camper e Coldiretti hanno firmato nei giorni scorsi, l’accordo di programma nato per incentivare il camperismo negli agriturismi Campagna Amica di Terranostra e potenziare la microricettività en plein air a livello nazionale. Una sinergia, quella fra APC e Coldiret-

ti, che permetterà ai curiosi del camper style di sperimentare una nuova formula turistica, accessibile 365 giorni all’anno: infatti, viag-giando in camper, sarà possibile sostare gratis per una notte negli agriturismi aderenti all’iniziativa. L’accordo consentirà, inoltre, alle strutture agrituristiche non ancora attrezzate per l’accoglienza dei camper e delle caravan di potenziare l’ospitalità dedicata a questo segmento di viaggiatori. Il progetto interesserà sia gli agriturismi tradizionali, che metteranno a disposizione per la sosta dei veicoli

ricreazionali le proprie aree di parcheggio, e gli agriturismi dotati di aree con servizi base per il rifornimento idrico, elettrico e lo scarico delle acque in cui verrà garantita la sosta breve. Grazie all’accordo, APC e Terranostra hanno segnalato tutti gli agriturismi Campagna Amica aderenti all’iniziativa sui rispettivi siti internet www.terra-nostra.it www.sceglilcamper.it, dove è presente anche ulteriore ma-teriale informativo. Obiettivo dell’accordo è, dunque, proporre agli amanti del turismo in camper all’aria aperta scelte di viaggio so-stenibili, sempre più innovative, nell’ambito di un circuito virtuoso, come quello rurale e agrituristico, in grado di coniugare il turismo all’attenzione per il patrimonio naturalistico, i prodotti della terra e l’enogastronomia.

info: CreditAgri Emilia Romagna CreditAgri Emilia RomagnaVia Rizzoli 9 • 40125 Bologna (BO) Sportello di PiacenzaTel. 051/2758811 • fax 051/2960627 Via Colombo 35 • 29122 Piacenzae-mail: [email protected] Tel. 0523/596566 • fax 0523/596596www.creditagri.com Referente: Fabrizio Masini [email protected]

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incontro tra PASSERAe Coldiretti Giovani:

"PUNTARE SULL'ITALIANITà"

Siglato l’accordo di programma tra le APC e gli agriturismi Campagna Amica di Terranostra, che permetterà la sosta gratuita per una notte nelle strutture aderenti

all’iniziativa e il potenziamento della ricettività en plein air negli agriturismi

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Page 20: la voce 7-2012

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Page 21: la voce 7-2012

Penne estive al pomodoro, olive taggiasche e grana

POMODORO21

le qualità nutrizionali dei prodotti del territorio a cura della Dott.ssa Monica Maj

antiossidanti presenti in natura e sembra contribuisca a preve-nire malattie come quelli cardiovascolari e alcuni tipi di tumo-re. L’assunzione di pomodori e derivati è associato a un minor rischio di tumori in vari studi epidemiologici. Due autori in due ricerche differenti hanno valutato la frequenza dell’intake di vari tipi di vegetali e i morti per cancro. L’elevata assunzione di pomodori risultò correlata ad una riduzione del 50% della mortalità per tutti i tumori. I risultati più eclatanti vengono dal “US Health Professionals Follow-up Study” i cui risultati indi-cano una riduzione del 35% del rischio di tumore nei soggetti con consumo di 10 o più porzioni di derivati del pomodoro alla settimana. Allo stesso modo in uno studio recente di caso-controllo e in studi di coorte, i livelli di licopene nel siero e nei tessuti risultarono inversamente associati al rischio di tumore alla prostata. Ma il licopene non è solo un protettore verso alcu-ne forme di tumore lo è anche verso le malattie cardiovascolari. Numerosi sono, infatti, gli studi che indicano come l’assunzio-ne di pomodori possa giocare un ruolo nella prevenzione del-le patologie cardiovascolari. Nella stagione calda l’assunzione di pomodori esercita un’azione protettiva sulla pelle qualora venga esposta a lungo ai raggi ultravioletti. Inoltre aumentare i livelli circolanti di licopene aiuta la pelle a non arrossarsi e mi-gliora e ottimizza la produzione di pro collagene, il precursore del collagene una sostanza che notoriamente, aiuta ad aumen-tare l’elasticità cutanea.

Il pomodoro è una solanacea originaria dell’America Latina che fu per lungo tempo coltivata in Europa a scopo ornamen-tale poiché non si credeva che i frutti fossero commestibili. Solo all’inizio del secolo scorso il pomodoro iniziò ad essere coltivato come prodotto alimentare. Attualmente la produzio-ne italiana è monopolio di quattro regioni: Emilia Romagna, Campania, Puglia e Sicilia. In Italia si coltivano molte varietà di pomodori. Le più diffuse sono il San Marzano, utilizzato per la produzione dei pomodori pelati, il cigliegino (molto dolce se in stagione), il pomodoro verde da insalata, il pizzutello (un piccolo pomodoro di forma ovale) e il pomodoro perino.

Qualità nutrizionaliIl pomodoro è un ortaggio povero di calorie (solo 17 kcal/100 g) ed è ricco di sostanze antiossidanti importanti per la salute, come il licopene, il beta-carotene (vitamina A) e la vitamina C. L'unico minerale presente in discreta quantità è il potassio.La molecola più importante presente nel pomodoro è il lico-pene. I pomodori ed i prodotti lavorati quali succo, ketchup, sugo, sono buone fonti di licopene e rappresentano circa l’85% del licopene ingerito con la dieta. Il contenuto di licopene nei pomodori varia a seconda del genere ed aumenta con la ma-turazione del frutto. Il licopene presente nei derivati del pomodoro sembra essere più biodisponibile di quello contenuto nei pomodori crudi. Il meccanismo di assorbimento di questa sostanza non è comple-tamente conosciuto. Studi hanno mostrato che il licopene pro-veniente dal pomodoro lavorato entra più velocemente in cir-colo se il pasto contiene anche una fonte di grassi. Trattamenti termici e contemporanea assunzione di grassi sono fattori in grado di migliorare l’assorbimento del licopene. E’ stato dimo-strato che l’aggiunta di olio a pomodoro riscaldato determina un aumento delle concentrazioni sieriche di licopene rispetto al consumo di solo pomodoro. Il licopene è uno dei più potenti

la ricetta

INGREDIENTI PER 3 PERSONE: ♦ 200 grammi di penne ♦ una decina di pomodorini ♦ una decina di olive taggiasche ♦ olio di oliva ♦ grana in scaglie ♦ sale ♦ baSIlIcO

PROcEDIMENTO:Tritate l'aglio fresco e fate un soffrit-to veloce con l'olio. Poi aggiungete i pomodorini spellati e tagliati a pezzetti. Fate cuocere per almeno un quarto d'ora. Contemporaneamente cuocete la pasta in acqua bollente salata. Tagliate le olive togliendo il nocciolo e versatele nella padella con i pomodori. Scolate le penne al dente e rigiratele in padella aggiungendo il grana a scaglie e il basilico.

Alimentazione

Fonte   tabelle   di   composizione   INN  2012  

Pomodoro    gr.  100  

Proteine   1.1  g  Grassi   0.2  g  Zuccheri   3  g  Acqua   94    g  Fibra     2  g  Potassio   259  mg  Calorie   17  Kcal  

Page 22: la voce 7-2012

don StefanoSegaliniConsigliere Ecclesiastico

di Coldiretti Piacenza

DOMENICA ORE 13.30

DOMENICA ORE 13.30

D OM E N I C A

ORE 13,30su

22da sinistra, don Stefano Segalini, Mons. Gianni Ambrosio

Page 23: la voce 7-2012

Don Stefano, come Consigliere Ecclesiastico, quale parola di speranza possiamo trovare di fronte a calamità natu-rali come il terremoto che ha colpito anche tanti nostri associati?

Visto che la nostra organizzazione fonda le sue radici nella dottrina sociale della Chiesa è lì che deve trovare la risposta. Il Signore non manda certo queste cose, ma ci aiuta ad avere uno sguardo di spe-ranza per il futuro e a dare più valore alla nostra vita presente.

Si ma oltre al terremoto, stiamo vivendo anche una forte crisi economica e non solo…

Si è vero, è un momento difficile, ma anche perché siamo molto disorientati dal non avere più come meta certa la vita eterna.

Ma come possiamo allora coniugare questa Speranza e cu-stodirla anche nei momenti di forte crisi?

Nel giorno del nostro battesimo abbiamo ricevuto un germe di vita eterna che dobbiamo coltivare ogni giorno come fa l’agricoltore nel suo lavoro quotidiano. Ci vuole pazienza, costanza, preghiera e fiducia totale nel Signore. La promessa che ci ha fatto da quel giorno è che non ci abbandonerà mai e quindi dobbiamo avere la certezza che è sempre al nostro fianco.

Credi che la nostra Organizzazione, o meglio i nostri asso-ciati, abbiano ancora questi valori?

Provo a rispondere con un esempio: quando siete venuti in parrocchia al Gr.Est e avete aiutato i bambini – che sono il nostro futuro – a prendere coscienza che è fondamentale mangiare bene, credo che sia il segno tangibile dell’amore che abbiamo verso l’uomo – creato a immagine e somiglianza di Dio – e che solo educando già da oggi, con urgenza, i ragazzi e i bambini avremmo un futuro migliore.

SegaliniDOMENICA ORE 13.30

l’intervistaluglio-agosto 201223

Don Stefano è nato a Piacenza il 16 maggio del 1977. Dal 2006 è Vicario parrocchiale nella Parrocchia di San

Giuseppe Operaio; fa parte del Collegio dei Consultori ed insegna religione nella scuola San Benedetto. Nel 2010 è stato nominato Consigliere Ecclesiastico della

Coldiretti di Piacenza

Page 24: la voce 7-2012

2424

Educazione alla Campagna Amica non si è fermato con la conclu-sione dell’anno scolastico, ma è proseguita al Grest. Un’intera mat-tinata dedicata alla corretta alimentazione, in particolare alla frutta, ai suoi benefici salutistici e ai suoi colori. L’iniziativa ideata da Alessandro Belli, tecnico di Coldiretti, ha visto i 100 ragazzi del Grest mettere “le mani nella frutta”. Dopo la lezione tenuta dalla nutrizionista Monica Maj in cui attraver-so una fiaba, i pregiati frutti di stagione, con tutte le loro vitamine si sono trasformati in personaggi animati, veri e propri cavalieri a difesa del castello del regno, i bambini hanno potuto materialmente creare gli spiedini di frutta e successivamente dipingere, grazie ai colori preparati con la frutta dalla pittrice Mauriza Gentili. Un logo di Coldiretti in cui lo slogan “No alle merendine si alla frutta” è contor-nato da un girotondo di bambini che si tengono per mano. Ognuno dei partecipanti al Grest ha contribuito attivamente al primo manife-sto della “filiera agricola italiana” dipinto con i colori e i sapori dell’e-state e firmato da ognuno di loro. “Attraverso questa iniziativa, ha

sottolineato Belli, abbiamo voluto far comprendere che l’educazione alimentare non deve assolutamente terminare con l’anno scolastico, ma è qualcosa che ci accompagna sempre, anche in un momento di gioco e di divertimento. Le vitamine di cui è ricca la frutta sono come i bambini di stamattina, hanno bisogno di stare insieme per costituire una grande squadra, ma anche presi singolarmente sono parte essenziale del futuro del Paese”.“è importante ha concluso il direttore di Coldiretti Piacenza Massi-mo Albano che proprio loro, che saranno i consumatori del futuro, comprendano non solo l’origine ma anche l’importanza di consuma-re prodotti locali e stagionali. I bambini sono particolarmente sen-sibili rispetto a certe tematiche, e sono dei portavoce straordinari per l’agricoltura; dalle loro scelte alimentari e dalla loro sensibilità dipenderà il futuro del nostro settore primario”.

il Grest dipingecon la fruttaSuccesso all’iniziativa “No alle merendine si alla

frutta” organizzata da Coldiretti Piacenza, nella parrocchia di San Giuseppe Operaio

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25 luglio-agosto 2012 iniziative Coldiretti25

succeso del 1°TrOFEO

Fin dalla prima mattina i numerosi pescatori erano intenti nella pre-parazione, canne, pastura, esche, punte, ami, guadini, nasse, il tutto in un clima sereno e di festa. I 32 sportivi si sono sfidati in una gara individuale di pesca al colpo a tecnica roubaisienne da 7 a 13 metri. “Una gara a peso, ha sot-tolineato Casagrandi Maurizio della F.i.p.s.a.s. Piacenza supervisore della mattinata, estremamente ecologica, perché c’è obbligo di amo senza ardiglione ossia senza punta, per non ferire il pesce mentre si slama. I pesci dopo la cattura vengono messi nella nassa per tenerli in vita in attesa della pesata. Successivamente, sono rimessi in acqua”. La gara organizzata su otto settori ha visto la premiazione dei primi due classificati di ogni settore e tra di essi i primi 3 in assoluto si sono aggiudicati i cesti più ricchi.“è con grande entusiasmo che la nostra Organizzazione ha dato vita a questo torneo in collaborazione con la società Piacenza 83 Iridea Tubertini, ha sottolineato Elisabetta Montesissa di Coldiretti Piacenza, presente insieme a numerosi funzionari e dirigenti dell’Or-ganizzazione. Anche attraverso l’iniziativa di oggi, vogliamo ribadire il

legame di Coldiretti con le discipline sportive ed in particolare con la pesca che si pratica a completo contatto con la natura, l’ambiente e il territorio; un legame anche culturale e significativo per Coldiretti che da sempre promuove la stagionalità, il rispetto del territorio, il no-ogm; tematiche indispensabili se vogliamo garantire la tutela della flora e della fauna”.Intorno a mezzogiorno, dopo 3 ore di pesca il momento più impor-tante: le premiazioni, effettuate dall’assessore provinciale all’agricol-tura Filippo Pozzi e dal Presidente del Consorzio Agrario Provinciale Marco Crotti.

I premi, naturalmente, a base di prodotti tipici e locali della Bottega di Campagna Amica sono stati estremamente apprezzati da tutti i finalisti, così come l’aperitivo finale con Grana Padano, salumi dop piacentini, insieme a Pane Piacentino e vini doc del territorio.

di pesca COLdirETTiSport, ambiente, territorio, natura, ecologia e alimentazione: queste le parole d’ordine dell’iniziativa ai Laghi di Tuna

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Campagna Amica sale in vetta

è il Punto Campagna Amica più “alto” della provincia di Piacenza ed è stato inaugurato nell’agriturismo Le Sermase, in uno degli scorci più caratteristici del nostro territorio. “Attraverso questo progetto, sottolinea Andrea Negri della Cooperativa Agricola Le Sermase, ho voluto ampliare la mia attività imprenditoriale iniziata diversi anni fa, quando, con tenacia, ho voluto valorizzare Nicelli, mio luogo natio. Il percorso non è stato semplice… in montagna nulla è mai semplice, ma ho sempre creduto che la presenza di un agriturismo, ampliato ora con il punto vendita, potesse avere una funzione sociale riper-cuotibile non solo sulle persone del paese, ma sull’intera vallata”.Nicelli fino a pochi anni fa contava un numero elevato di abitanti, ma con lo spopolamento legato alle difficoltà e ai disagi della montagna, sono rimasti solo 30 residenti, che aumentano però, notevolmente nel periodo estivo, quando gli emigrati tornano nei luoghi di origine.“L’apertura di un Punto Campagna Amica nell’alta Val Nure, riba-disce Negri, vuole essere un luogo di incontro tra gli abitanti del

Un’altra giornata importante per i colori gialli di Campagna Amica che grazie al successo del quarto trofeo di golf ha, ancora una volta, promosso il connubio sport, turismo ed enogastronomia. “Sempre tra la gente e nelle iniziative che legano territorio, sport, turismo, prodotti locali ed agricoltura”; con queste parole il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi ha aperto le premiazioni del trofeo. “Il golf, ha proseguito Bisi, offre lo spunto per scoprire l’intero ter-ritorio della nostra provincia dal punto di vista artistico, culturale ed enogastronomico, grazie agli itinerari turistici nei dintorni del Club, tra paesi, piccoli borghi ed oasi naturali”. “Si tratta ormai di un connubio e di una felice condivisione fra i Golf Club di Piacen-za e Terranostra - Campagna Amica, ha ribadito il presidente di

posto, offrendo nel contempo un servizio alle persone più anziane, che spesso sono impossibilitate a spostarsi per acquistare anche beni di prima necessità”. Nel punto vendita a Nicelli sarà possibile trovare la produzione aziendale, come la carne bovina, pasta fresca, torta di patate e prodotti da forno, oltre naturalmente ai prodotti del Consorzio BioPiace, a cui la cooperativa Le Sermase è as-sociata, e quindi salumi, formaggi, Grana Padano, latte e latticini. “è con estrema soddisfazione, commenta Luigi Bisi presidente di Coldiretti Piacenza, che abbiamo inaugurato questo punto vendita aderente alla rete di Campagna Amica. A nome dell’intero territorio mi sento di ringraziare questi imprenditori agricoli, che grazie alla loro intraprendenza e tenacia hanno saputo mantenere l’attività in zone fortemente disagiate. Sono loro, che con non poche difficoltà tutelano e presidiano il territorio, valorizzano le eccellenze, il turismo, e la distintività di un luogo che tutti ammirano e apprezzano.”

Terranostra Carlo Pontini, con l’obiettivo comune di promuovere il consumo di alimenti e bevande tipiche direttamente sul luogo di produzione”. Le premiazioni sono state effettuate dai numero-si rappresentanti di enti ed istituzioni presenti, fra cui l’assessore provinciale all’agricoltura Filippo Pozzi, il presidente del Consorzio di Bonifica Fausto Zermani, il presidente del Cap di Piacenza Marco Crotti e Filippo Arata di Ainpo. “Gli agriturismi di Campagna Amica, conclude Pontini, fra le varie partnership ritengono l’abbinamento con il golf un fiore all’occhiello molto importante grazie al quale è possibile promuovere non solo l’enogastronomia locale, ma l’intero territorio, con tutte le bellezze storiche, culturali e architettoniche di cui la nostra provincia è ricca”.

Campagna Amica: anche sul green

con il primo Punto Campagna Amica a 1063mt Inaugurato sabato 9 giugno in alta Val Nure in località Nicelli di Farini

110 golfisti hanno caratterizzato il quarto trofeo di golf che si è tenuto al Croara Country Club

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27 luglio-agosto 2012 iniziative Coldiretti27

Cantina di vicobarone e Campagna Amicaun brindisi per l'estateL’iniziativa “Aperitivi Piacentini” inaugurata alla Cantina di Vicobarone insieme a Campagna Amica

Gli appuntamenti tematici:

Campagna Amica sale in vetta

Un pubblico attento e interessato ha seguito gli “aperitivi piacentini” della Cantina di Vicobarone, insieme alla Bottega di Campagna Ami-ca di Piacenza. Una bruschetta tutta italiana e tutta piacentina non solo per i colori, verde delle zucchine, bianco della mozzarella e del pane e rosso del pomodoro, ma anche per l’origine assolutamen-te locale dei prodotti, ha aperto gli aperitivi piacentini. “Attraverso questa iniziativa, ha sottolineato il presidente della Cantina Carlo Bassanini, vogliamo proporre i migliori vini del territorio con le ec-cellenze gastronomiche di Campagna Amica, un connubio di qualità, espressione e risultato della professionalità dei nostri imprenditori e del terroir tutto piacentino”. “Grazie al percorso di Campagna

10 GIUGNO “le bruschette piacentine” 8 LUGLIO “l’insalata di pasta” 12 AGOSTO “i cocktail di frutta fresca”

Amica iniziato con il Patto con il Consumatore, ha ribadito Andrea Poggi, responsabile Coldiretti della zona di Pianello, presente insie-me a numerosi dirigenti e funzionari dell’Organizzazione, Coldiretti ha avviato un progetto per il Paese e per l’agricoltura italiana. Le botteghe, con i punti Campagna Amica e i Mercati costituiscono un tassello fondamentale nella realizzazione della filiera agricola ita-liana, un percorso che ha l’obiettivo di ridare centralità all’agricol-tura nell’interesse dell’intero Paese”. Protagonisti delle giornate la bruschette piacentina, l’insalata di pasta e i cocktail di frutta, tutti con ingredienti rigorosamente piacentini e provenienti da aziende aderenti al circuito di Campagna Amica.

da sinistra, Fabrizio Malvicini, Cinzia Pastorelli,Andrea Poggi, Carlo Bassanini

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Campagna Amica

Concessionaria AUTORIVER SPAVia Bottini, 10 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.490247 - Fax 0523.490289

AUTORIVER_Layout 1 22/06/12 11:56 Pagina 1

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Campagna Amica

Il cuore della Val Trebbia pulsa di giallo quest’estate. Dopo il grande avvio di maggio e la presenza di giugno e luglio, le aziende Coldiretti colorano piazza Duomo a Bobbio anche nella serata del 18 agosto per concludere questa serie di appuntamenti in occasione della Fiera del fungo e del tar-tufo il 30 settembre. I numeri sono davvero esorbitanti soprattutto se si pensa che il primo mercato di Campagna Amica a Piacenza è stato avviato a dicembre 2008, eppure ogni anno sono oltre 200.000 i piacentini che fanno acquisti nei Mercati gestiti dai produttori agricoli di Coldiretti asso-ciati ad Agrimercato. Nel giro di pochi anni, sono diventati 200 i Mercati contraddistinti dal marchio di Campagna Amica presenti ogni anno a Pia-cenza e da quest’anno anche a Bobbio in piazza Duomo ai piedi dell’incan-tevole Chiesa. Grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale – commenta Rosanna Porcari, segretario della zona di Bobbio – è stato possibile realizzare il Mercato di Campagna Amica a Bobbio, il paese che per antonomasia rappresenta la Val Trebbia. Le aziende contraddistinte dai colori di Campagna Amica, sono sinonimo di serietà e tracciabilità di filiera, governate da un regolamento che prevede rigidi controlli da parte da enti accreditati e dalle principali associazioni dei consumatori. Solo le aziende che hanno superato questi controlli – commenta Giovanni Man-fredi presidente di Agrimercato Piacenza – possono fregiarsi del marchio

di “Campagna Amica” garanzia di sicurezza, rappresentatività e stagionalità del territorio. Inoltre i prodotti a km zero hanno un notevole valore di sostenibilità, se si pensa ai chili di anidride carbonica risparmiati durante il trasporto ed ai canoni dettati dalla produzione, all’insegna del rispetto delle stagionalità e delle nostre tradizioni. Nel mercato di Campagna Amica a Bobbio si possono trovare il pane dell’alta Val Trebbia cotto nel forno a legna, la frutta e la verdura piacentina, toma e robiola piacentina, miele e prodotti dell’alveare con profumi speculari delle vallate e ancora vino, piante e fiori. Ricordiamo – prosegue Manfredi – che nei nostri mercati, esibendo la Job Card, è possibile usufruire di agevolazioni riservate a coloro che sono in particolari condizioni economiche sfavorevoli.I Mercati di Campagna Amica della nostra provincia sono presenti tutti i giovedì a Fiorenzuola in via Cavour, a Piacenza tutti i lunedì in piazza Cavalli e tutti i venerdì in piazza Duomo, la prima domenica del mese a Pianello V.T. in Largo del Verme, la seconda domenica del mese a Carpaneto in viale Vittoria, la terza domenica del mese a Ponte dell’olio e nel estivo a Bobbio. I dettagli sono consultabili sul sito di Coldiretti Piacenza:www.piacenza.coldiretti.itoppurewww.campagnamica.it

continua a BobbioSono oltre 200.000 i piacentini che ogni anno

fanno spesa ai Mercati di Campagna Amica

29 luglio-agosto 2012 iniziative Coldiretti29

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a cura diAttilio Barbieri

etichettopoli.com

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il ministro Catania l'ha detto:«mi batterò per l'etichettatura d'origine»

Alla fine il ministro Mario Catania l'ha detto: «Mi batterò per l'etichettatura d'origine dei prodotti italiani. A Bruxelles chiede-rò una normativa che identifichi in modo evidente l'origine del prodotto, anche per quelli trasformati. Si tratta di una battaglia etica, oltre che economica e culturale». La cornice di queste dichiarazioni bastava a spingere l'unico vero tecnico nel governo dei Professori a un impegno di questa por-tata: l'assemblea della Coldiretti che si è svolta a Roma, ieri 5 luglio 2012. Purtroppo non c'ero, inchiodato come sempre alla scrivania del giornale per cui lavoro. Quindi devo accontentarmi di quel che riportano le agenzie.Le parole di Catania però hanno lo stesso effetto di uno spa-ro nella notte: l'Italia riapre il confronto con l'Unione europea sulla tracciabilità e l'origine dei prodotti. Il problema - non mi stancherò mai di dirlo - non sono le frodi: per i falsi made in Italy esistono leggi sufficienti a intervenire con durezza. La vera concorrenza sleale che priva il nostro Paese di una ricchezza enorme sono i finti prodotti italiani. Quelli che hanno un nome, una confezione e un produttore italiano. Ma sono ottenuti da materie prime che con il nostro Paese, la nostra agricoltura, non c'entrano nulla. Il problema è politico, economico e sociale allo stesso tempo. Ed è in questa chiave che l'ho affrontato finora su Etichettopoli.com. E' politico perché i no che finora hanno frustrato i tentativi dell'Italia di far chiarezza su quel che si porta in tavola arriva dall'eurogoverno, la Commissione europea. La quale a sua volta è molto (troppo) sensibile alle pressioni della grande industria alimentare, inclusa quella di casa nostra. La

dimensione sociale si riassume nel furto di identità che priva di lavoro le migliori filiere agroalimentari italiane. Ogni volta che si utilizza una materia prima importata camuffandola come made in Italy si toglie lavoro a centinaia di migliaia di persone.C'è poi un ulteriore aspetto, non meno importante: il diritto dei consumatori di saper quel che mangiano. Liberi a quel punto di scegliere fra il vero made in Italy - indubbiamente più costoso ma di miglior qualità - e tutto il resto. Guardacaso a riempirci di materie prime lavorate e vendute poi con nomi italianissimi - dalle cosce di maiale al latte in polvere - sono tedeschi e olandesi i cui governi si battono per il rigore nei conti pubblici esportato sulle baionette della speculazione finan-ziaria. Le stesse che hanno messo in ginocchio Grecia, Irlanda, Portogallo e più di recente Spagna e Italia. Il rigore va bene se si tratta di debito pubblico. Quando al contrario la chiarezza punta a difendere il nostro lavoro e in definitiva la produzione di ricchezza all'interno del nostro Paese, allora la risposta è una sola: «nein».Il silenzio dell'industria alle parole di Catania non deve meraviglia-re: i capitani dell'alimentare di casa nostra sono i primi nemici dell'etichetta trasparente. Il ministro lo sa bene e penso che nel prevedibile scontro che ci sarà con Bruxelles sia cosciente di doversi proteggere le spalle. Ma non sarà solo. Dall'esito del confronto dipende il futuro di un milione e mezzo fra agricoltori e allevatori.Per quel che mi riguarda non aspetto altro che dar fuoco alle polveri.

L’irrigazione in Val TrebbiaSant’Agata, Cà Buschi e La Caminata sono leopere di derivazione che convogliano l’acquadel torrente Trebbia ad uso irriguo (in un ambitoesteso per circa 30.000 ettari) attraverso treadduttori principali: Rio Villano, Rio Comunedi destra e Rio Comune di sinistra da cui sidipartono, rispettivamente: 5, 24 e 15 canalisecondari.Inoltre nel comune di Rivergaro è presente lagalleria drenante di Mirafiori utilizzata perderivare acqua dal torrente Trebbia nei periodidi siccità.

Strada Val Nure, 3 - Piacenza - 0523 [email protected] - www.cbpiacenza.it

siamo anche su

Rio Comune di sinistra Paratie

Impianto di Cà BuschiTraversa di Mirafiori Rio Comune di destra

pagina coldiretti irrigazione trebbia 19x23_Layout 1 03/07/12 16:08 Pagina 1

Alla fine il ministro Mario Catania l'ha detto: «Mi batterò per l'etichettatura d'origine dei prodotti italiani. A Bruxelles chiederò una normativa che identifichi in modo evidente l'origine del prodotto, anche per quelli trasformati. Si tratta di una battaglia etica, oltre che economica e culturale»

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L’irrigazione in Val TrebbiaSant’Agata, Cà Buschi e La Caminata sono leopere di derivazione che convogliano l’acquadel torrente Trebbia ad uso irriguo (in un ambitoesteso per circa 30.000 ettari) attraverso treadduttori principali: Rio Villano, Rio Comunedi destra e Rio Comune di sinistra da cui sidipartono, rispettivamente: 5, 24 e 15 canalisecondari.Inoltre nel comune di Rivergaro è presente lagalleria drenante di Mirafiori utilizzata perderivare acqua dal torrente Trebbia nei periodidi siccità.

Strada Val Nure, 3 - Piacenza - 0523 [email protected] - www.cbpiacenza.it

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Coldiretti e strutture economiche in sinergia

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notizie tecnicheN La situazione di grande incertezza che si era creata nell' ul-timo periodo che ha visto il mercato del latte senza nessun prezzo di riferimento, è stata scongiurata da questo nuovo accordo proprio in un momento particolare per il settore in

Italia e in Europa dove si riscontrano aumenti quantitativi mai raggiun-ti. Si tratta di un'intesa che cerca di ridare certezze agli allevatori e nuove prospettive al mercato del latte, settore di primaria importanza per quanto riguarda l' economia italiana. L' accordo raggiunto a fine giugno siglato con Italatte che fa capo al gruppo Lactalis valido per il territorio lombardo, che fissa un nuovo prezzo del latte alla stalla, costituisce un punto di riferimento anche per le altre regioni italiane, considerando che la Lombardia con 4 milioni di tonnellate produce il 40% circa di tutto il latte italiano. Il nuovo prezzo fissato alla stalla è di 0,38 euro al litro per le consegne da giugno a settembre e 0,36 euro al litro per quelle già conferite nei mesi di aprile e maggio, Iva esclusa e più i premi previsti dall' attuale tabella qualità. L' accordo prevede un prezzo in flessione solo del 2,4% rispetto allo stesso periodo gennaio / settembre dello scorso anno, facendo comunque già arrivare nel mese di giugno il valore del latte a 0,38 euro al litro. L'obiettivo è stato di dare alle imprese di allevamento un punto fermo per evitare una pericolosa spirale al ribasso che era già iniziata con la sottoscrizione da parte di alcune cooperative di raccolta latte e organizzazioni di produttori di contratti al di sotto del prezzo poi stabilito con Italatte. Per quanto riguarda i quantitativi di latte consegnati ai caseifici nell' annata 2011/2012, sono risultati leggermente inferiori alla quota di riferimento nazionale e per il terzo anno consecutivo non c’è stato nessun splafonamento e nessun superprelievo. è però un risultato sul filo di lana, perchè la differenza tra quanto è stato effettivamente con-segnato ai caseifici e il limite complessivo è di sole 41 mila tonnellate. La produzione rettificata, che tiene conto del contenuto di grasso del latte consegnato ai primi acquirenti, in Italia continua ad aumentare: dalle 10,49 milioni di tonnellate della campagna 2009/2010 si è passati, nell' annata successiva, a 10,84 milioni di tonnellate. Una tendenza alla crescita produttiva che avvicina pericolosamente le con-segne di latte alla quota.

Rilevazione prezzi del latte e prodotti caseari - fonte Camera di Commercio di Lodi

Periodo 16 - 30 giugno 2012

LATTE SPOT

Latte nazionale crudo Euro/1000Kg

min max media

Franco arrivo in latteria pagamento 60 giorniIVA esclusa

325,00 345,00 335,00

PRODOTTI LATTIERO CASEARI

Formaggi - Da produttore a grossista franco caseificio - per forme intere MERCE NUDA - IVA esclusa

Euro/Kg

min max media

Grana padano (scelta 01) stagionatura 15 mesi e oltre

8,4 9 8,7

Grana padano (scelta 01) stagionatura 9 mesi e oltre

7,15 7,35 7,25

Per approfondimenti e ulteriori informazioni sul sistema lat-tiero–caseario l'ufficio Apl è a completa disposizione.

ASSOCIAZIONE PIACENTINA LATTEVia Colombo 35 – 29122 PiacenzaTel. 0523/578489Fax. 0523/607375e-mail: [email protected]

Orari d’ufficio:lun. - giov. 8.30 - 13.00 e 14.00 - 17.30 ven. 8.30 - 13.00 e 14.00 - 16.30

Firmato l'accordo tra Coldiretti e italatte

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RINNOVATI I VERTICI AINPO:(Resteranno in carica fino al 2014)

Arata Filippo PRESIDENTE ColdirettiMontali Luigi VICE PRESIDENTE ColdirettiBardi Guido ColdirettiCrotti Marco ColdirettiFerrari Giorgio ConfagricolturaLambertini Giovanni ConfagricolturaSfolcini Gianmaria Coldiretti Borlenghi Remo ColdirettiCalza Daniele ConfagricolturaCotti Luca ColdirettiFerrari Gabriele Confagricoltura Ponzi Manuela ConfagricolturaNovellini Giorgio Coldiretti Sbalchiero Gianni ColdirettiTroni Loris Confagricoltura

Assemblea AinPO

Il presidente Arata Filippo, dopo aver ricordato il recente sisma che ha colpito diverse aziende dell’Emilia Romagna apre i lavori assembleari affrontando l’analisi di esercizio chiuso il 31 dicembre 2011. Sottolinea il notevole incre-

mento del fatturato (+38% circa), determinato principalmen-te dall’aumento del prezzo del pomodoro da industria (+30% circa), in seguito anche alla fine dell’aiuto accoppiato e dall’ incremento di circa l’ 8% della quantità venduta. Ribadisce inoltre i minori costi di partecipazione all’AOP CIO, la stabi-lizzazione dei contributi associativi ai minimi per le O.P. del pomodoro, il significativo accantonamento al fondo contro-versie legali ed il pagamento integrale della materia prima ai soci, alle date contrattuali previste, pur in presenza di impor-tanti ritardi di pagamento da parte di alcune industrie clienti, tramite le disponibilità proprie di Ainpo. Dopo la lettura del progetto di bilancio e dei documenti che lo compongono, e l’intervento del presidente del Collegio Sindacale Pezzati Giovanni con la lettura della relazione del Collegio Sinda-cale e della relazione della Società di Revisione Contabile, il presidente, dopo una breve discussione, pone in votazione il progetto di bilancio e l’ assemblea delibera all’unanimità. Il presidente passa quindi la parola al direttore Paolo Gazza per l’esame della situazione commerciale e per il programma de-gli investimenti produttivi previsti. Il direttore presenta i dati dei quantitativi contrattati e le superfici previste per i singoli prodotti, confrontando i dati con le campagne precedenti e con la situazione generale. Si sofferma in particolare sul pomodoro da industria e sulla contrattazione della corrente campagna che, per il nord Italia, è stata caratterizzata da un calo del prezzo di circa il 10 % e da un calo medio delle superfici e delle quantità contrattate di circa l’8%. Illustra inoltre le principali modifiche dei capitolati qualitativi, relativi alle consegne da effettuarsi nel 2012, alle industrie appar-tenenti a Confapi ed Aiipa. Il programma di commercializza-zione 2012 contiene inoltre, al di fuori dell’OCM Ortofrutta, la produzione di circa 70 ha di mais da biogas. Si tratta di un contratto di “prova” per un prodotto che sta assumendo una notevole importanza in tutto l’areale di interesse dell’O.P. e, se il risultato si dimostrerà positivo, si potranno avere notevoli possibilità di sviluppo consentendo agli associati alternative di produzione. Il direttore informa inoltre i soci sull’attività della struttura, che è fortemente impegnata sulle tematiche ambientali, sulle certificazioni di filiera, tracciabilità, disciplinari di produzione e sulla formazione dei soci per il rispetto degli obblighi di legge. Viene ricordata inoltre la par-tecipazione di Ainpo al Distretto del pomodoro e la necessità di perseverare nella richiesta di obbligo di etichettatura d’ori-gine. Il presidente ricorda quindi i principali eventi che hanno caratterizzato il suo mandato triennale, iniziato con la grave crisi di Emiliana Conserve, risoltasi poi favorevolmente, con l’aiuto di tutti, mantenendo sul territorio due importanti unità produttive e contrassegnato inoltre, dalle gravi crisi aziendali di Tomato Farm di Tortona e della Greci Geremia di Parma. La particolare attenzione riposta e la strategia conseguente, hanno permesso comunque di non chiudere definitivamente i rapporti, consentendoci di collocare sempre e totalmente

il prodotto dei soci e, seppur con difficoltà e ritardi, anche di incassare tutti i nostri crediti. Con il 2010 e con il definitivo passaggio al disaccoppiamento totale, è terminato il sostegno ultratrentennale alla filiera del pomodoro tramite aiuti diretti UE. Dal 2011 quindi il prezzo del pomodoro è determinato esclusivamente dal mercato e, come tale, molto più sensibile a variazioni. Nella contrattazione 2011 le condizioni favorevoli del mercato dei trasformati ed il recupero della parte di contributo accoppiato, avevano permesso di incrementare sensibilmente (circa il 26%) il prezzo base 100 del pomodoro da industria. Purtroppo, al contrario, le condizioni del mercato mondiale si sono ribaltate nel 2012, con importanti stocks di prodotto e con l’aggravarsi della crisi economica e finanziaria per cui, dopo un’estenuante trattativa, è stato siglato un contratto con un prezzo in calo di circa il 10% e con un significativo allungamen-to dei tempi di pagamento. Condizioni queste che, vista anche la congiuntura economica e l’aumento dei costi di produzione, mettono a dura prova tutti i produttori. Il presidente si soffer-ma inoltre sull’adesione di nuovi soci che, per le campagne 2011 e 2012, significano circa 50.000 t di prodotto, costituiti da aziende giovani, razionali e ben posizionate territorialmente. La loro introduzione persegue gli obiettivi di ingrandire Ainpo, di ringiovanirla considerata l’elevata età media, di garantirsi spazi contrattuali e, non da ultimo, di contenere i costi associativi. Le nuove adesioni non hanno peraltro mai inciso sulla possibilità di coltivare dei soci storici i cui diritti e volontà sono sempre stati preventivamente esauditi. Al termine della relazione il presiden-te ringrazia tutti i soci che con la loro partecipazione hanno permesso di raggiungere questi risultati e di avere a disposizio-ne una O.P. altamente efficiente ed efficace, tutti i consiglieri uscenti per la fattiva collaborazione dimostrata, i sindaci per il continuo supporto e tutto il personale della struttura che si è sempre dimostrato disponibile e positivo di fronte alle varie esigenze.

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Genomica al servizio dell'agricoltura

la voce di Uni Cattolica

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Repubblica il Prof. Pier Renato Trincherini e il Prof. Claudio Baffi: i professori hanno infatti affrontato in maniera innovativa il tema della rintracciabilità alimentare del pomodoro da industria (Baffi, Trinche-rini, 2011), individuando alcuni indicatori chimici (markers) in grado di discriminare prodotti provenienti da aree geografiche differenti. I risultati scientifici di tale indagine si propongono a supporto del con-fronto istituzionale e del processo normativo a tutela del legame alimento-territorio-salute.

che di sequenziamento di nuova generazione. Queste metodologie ad alta processività, “high-throughput”, hanno permesso di ridurre notevolmente i costi e tempi di produzione dei dati ed hanno reso necessario lo sviluppo di strumenti computazionali e analitici specifici che hanno fatto della bioinformatica una materia di importanza fon-damentale ed in costante sviluppo. “Lo studio del Dna delle piante e degli animali è attualmente una disciplina al centro di molteplici ricer-che perché ha potenzialità straordinarie - spiega il professor Ajmone Marsan - il panorama mondiale sta infatti cambiando sempre più, abbiamo bisogno di più cibo per le popolazioni in continua crescita e dobbiamo ottenerlo con il minor impatto ambientale possibile”.

Il settore alimentare è crescentemente segnato da problematiche tecniche e regolatorie che influenzano le performance aziendali e determinano le scelte di investimento dei produttori. Tali proble-matiche richiedono di essere affrontate coerentemente sul piano scientifico e su quello normativo, al fine di fornire agli attori del mercato un quadro di regole chiare e condivise, a beneficio di una competizione sana e virtuosa che ha dirette conseguenze sulla salute e il benessere dei consumatori. Ne parleranno il prossimo autunno in una tavola rotonda che s terrà presso il Senato della

Il Centro di Ricerca sulla Biodiversità e sul DNA antico (BioDNA) dell’Università Cattolica ha organizzato un workshop per offrire un quadro complessivo delle potenzialità della genomica applicata al settore agricolo, con particolare attenzione al miglioramento delle razze di animali domestici e varietà di piante ed all’utilizzo di micro-organismi nel settore agro-ambientale. Ricercatori di fama internazionale, moderati da Paolo Ajmone Mar-san, docente di Miglioramento genetico animale alla facoltà di Agra-ria, hanno presentato una panoramica sulle tecniche di produzione e analisi dei dati genomici, e hanno illustrato casi studio relativi alla genomica dei microrganismi, delle piante e degli animali di interes-se produttivo. La disciplina dello studio dei genomi si è diffusa in numerosi ambiti di ricerca soprattutto grazie all’avvento di tecni-

In autunno: Tavola Rotonda al Senato della Repubblica, su...

Tracciabilità degli alimenti: la tecnica radioisotopica per la discriminazione geografica del pomodoro

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Genomica al servizio dell'agricoltura

35 eventi dal mondo agricolo luglio-agosto 2012

Si è svolta sabato 9 giugno, presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese la cerimonia di premiazione del riconoscimento "Fedeltà al lavoro e progresso economico", che la Camera di Commercio attribuisce alle imprese caratterizzatesi per la loro longevi-tà e attaccamento al lavoro, i cui titolari, con oltre 40 anni di ininterrotta attività, si siano distinti per correttezza ed impegno imprenditoriale.Tra i benemeriti, a cui è stato attribuito il lodevole riconoscimento, spiccano i nostri Associati ai quali vanno le più fervide congratulazioni per il prestigioso traguardo raggiunto da parte di tutta la Coldiretti di Piacenza.

ARATA ANTONIO (RIVERGARO)Il signor Antonio Arata ha iniziato l'attività agricola con il padre Domenico nel 1962 nell'azienda agri-cola a Celleri nel Comune di Carpaneto. Nel 1972 si sposta a Rivergaro dove rileva poi l'azienda del padre che continua a condurre fino al 2007 insie-me alla moglie Santina Repetti e in seguito come impresa individuale.

BERNIZZONI GIAMPIERO (CARPANETO)Ha iniziato a collaborare fin dall'età di sedici anni con il padre, Anacleto, alla conduzione dell'azienda agrico-la, in parte vitivinicola. Nel 1973 ha intrapreso l'at-tività in proprio selezionando vitigni autoctoni e co-struendo una nuova cantina. Conduce l'azienda con la moglie Francesca Rossetti. Diversi i suoi incarichi per la Coldiretti di cui è stato presidente di sezione.

CALZA SANDRO (GRAGNANO)Ha iniziato giovanissimo ad occuparsi, insieme ai fratelli Giulio e Angelo, dell'azienda agricola di fa-miglia denominata "Fornace" situata a Gragnanino. Per lungo tempo le attività dell'azienda sono state la zootecnia, la cerealicoltura e l'orticoltura indu-striale. è socio della Federazione Provinciale Coldi-retti dal 1962 e vi ha ricoperto la carica prima di

Vice presidente e poi Presidente fino al 2008, anno in cui ha deciso di lasciare l'incarico. Ha ricoperto cariche importanti anche nel Consi-glio della Cooperativa Produttori Carni di Gragnano, è stato membro del Consiglio dell'Unione provinciale cooperative e mutue di Piacenza oltre che membro di Giunta della Camera di Commercio.

DADOMO ENNIO (CORTEMAGGIORE)Fin da giovane, prima insieme al padre e poi con i fratelli, ha iniziato a coltivare i terreni e ad alle-vare il bestiame del podere "Osella" sito a Chia-venna Landi. Successivamente ha proseguito l'attività in qualità di unico titolare dell'azienda dedicandosi ai bovini da latte ed alla coltivazione del pomodoro da industria e da mercato.

GATTI GIAN PIETRO (PIACENZA)Ha iniziato con i fratelli ad esercitare l'attività di agricoltore, in qualità di coadiuvante, nel lontano 1957 nell'azienda agricola sita nel comune di Piozzano. Successivamente, nel 1960, l'attività è trasferita nei Comuni di Piacenza e Gossolen-go. Attualmente è in società con la moglie Elvira e i figli Marco e Lidia che stanno proseguendo

quanto iniziato dal padre e dagli zii.

GIROMETTA FRANCO (CORTEMAGGIORE)Anch'egli ha iniziato giovanissimo a lavorare nell'azienda agricola del padre Alessio. Negli anni 60 si è trasferito a Chiavenna Landi nel Co-mune di Cortemaggiore dopo aver acquistato l'azienda "Chiapponino" di 450 pertiche. Con impegno e passione ha ingrandito l'azienda fino a 620 pertiche, dotandola di una stalla di 150

capi bovini.

MINARDI MARIO (CORTEMAGGIORE)Collabora con la famiglia, fin da giovanissimo, all'attività dell'azienda agricola allevando bovini da latte. Nel 1967 si trasferisce a Cortemag-giore dove prosegue con il figlio Fabio nella conduzione dell'azienda che viene ampliata con la costruzione della nuova stalla da 150 capi e i 150 ettari lavorati a pomodoro, foraggio e

mais. Ha fondato ed amministrato il caseificio "Monte dei Poveri" contribuendo alla realizzazione di un nuovo impianto.

PrEmiATi gli imprenditori agricoli Coldiretti

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SiSTrisospesi il sistema di tracciabilità e i contributi 2012

2012, n.83) che conferma quanto già anticipato informalmente dal Ministero dell’Ambiente nelle scorse settimane. La sospensione è stata disposta per poter svolgere ulteriori verifiche amministrative e funzionali del Sistema, resesi necessarie anche a seguito del parere reso dalla Digitpa (l’Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione) che ha evidenziato alcune criticità con riferimento a diversi profili tecnici ed amministrativi.

Il Sistri, quindi, unitamente ad ogni adempimento informatico con-nesso, sarà sospeso fino al compimento delle anzidette verifiche e, comunque, non oltre il 30 giugno 2013. La norma precisa che le imprese restano obbligate alla tenuta del registro di carico e scarico e alla compilazione dei formulati di trasporto, secondo la disciplina anche sanzionatoria previgente.

Contestualmente, la disposizione prevede la sospensione del pa-gamento dei contributi dovuti dagli utenti per l'anno 2012, che, diversamente, sarebbe scaduto a novembre.

Sospesi l’operatività del Sistri e i contributi 2012. È quanto previsto dall’articolo 52 del decreto legge per la crescita (D.L. 22 giugno

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tecnicoluglio-agosto 201237

Approvazione del piano regionale di controllo della tubercolosi, della brucellosi bovina e della leucosi BOvinA

La Delibera della Regione Emilia Romagna n° 493 del 23/04/2012 ha apportato modifiche ai piani di profilassi di stato nei confronti della Tubercolosi bovina, della Brucellosi bovina e della Leucosi Bo-vina Enzootica. In conseguenza di tali modificazioni i controlli da parte della ASL sugli allevamenti saranno effettuati come sotto riportato:

Allevamenti da latteBrucellosi e Leucosi: due controlli annuali sul latte di massa distan-ziati di sei mesi e non più tre controlli l’anno come prima.

Tubercolosi una prova ogni tre anni su tutti i capi di età superiore ai 24 mesi

Allevamenti da riproduzione e linea vacca/vitelloTubercolosi, Brucellosi e Leucosi una prova ogni tre anni su tutti i capi di età superiore ai 24 mesi.

Allevamenti da ingrassoNessun controllo per gli allevamenti che allevano esclusivamente capi da destinare al macello direttamente o passando da stalle di sosta autorizzate per capi da macello.

Movimentazioni in uscita Non sono più necessarie le prove diagnostiche per Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi per i capi in vendita. Gli animali devono co-munque spostarsi con la certificazione sanitaria, quindi gli allevatori prima dello spostamento devono recarsi presso gli uffici veterinari delle varie sedi dell’Azienda USL con il loro blocco dei mod. 4 (fo-glio rosa), compilato nella parte che riguarda l’identificazione degli animali da trasportare e con i passaporti dei capi venduti.I veterinari, controllata la correttezza dei dati, compileranno il quadro

E del modello 4 con i dati sanitari dell’allevamento e faranno una fotocopia del certificato da tenere agli atti. Nel caso l’acquirente richieda prove diagnostiche per altre malattie (IBR-BVD...) si dovran-no eseguire i prelievi solo per queste malattie e gli esiti degli esami saranno riportati nel quadro E del mod.4. Nulla è cambiato per i capi con destinazione macello.

Movimentazioni in entrataTutti i bovini introdotti negli allevamenti, indipendentemente dalla loro provenienza saranno sottoposti a controlli per la Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi entro 45 giorni dall’ingresso in allevamento.L’allevatore deve segnalare entro 8 giorni al Servizio Veterinario dell’AUSL l’introduzione in azienda di capi bovini di qualsiasi età e provenienza, tramite fax o consegnando copia dei certificati sanitari di accompagnamento dei capi.

Movimentazione dei vitelli I vitelli di età inferiore ai 42 giorni possono essere spostati da allevamenti Ufficialmente indenni da Tubercolosi, Brucellosi e Leu-cosi verso altri allevamenti o stalle di sosta dell’Emilia Romagna, della Lombardia e Veneto, regioni con cui esiste un accordo, senza certificazione sanitaria ma accompagnati dal solo passaporto e dal modello 4 compilato dall’allevatore. Per gli spostamenti verso alle-vamenti o stalle di sosta di altre regioni deve essere richiesta la certificazione sanitaria.

La Delibera inoltre conferma che è compito del detentore degli animali segnalare tempestivamente al Servizio Vete-rinario dell’AUSL tutti i casi di aborto verificatisi in azien-da, dotarsi d’idonei mezzi di contenimento degli animali e di collaborare con il Servizio Veterinario nell’esecuzione delle prove di profilassi.

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idoneità al trasporto Benessere animale

(reg ce 1/2005) di non idoneità al trasporto:

♦ tutte le situazioni patologiche dell’animale che comportano inabilità al movimento, o non consentono la postazione eretta autonoma;

♦ estese ferite con compromissione dell’integrità corporea, ♦ prolassi; ♦ patologie che comportano estesi e continui sanguinamenti, ♦ gravi meteorismi; ♦ animali all’ultimo mese di gravidanza o nella prima settimana di lattazione;

♦ animali con placenta visibile; ♦ grave cachessia.

All’arrivo in macello l’operatore del macello deve verificare le condi-zioni degli animali e deve segnalare al veterinario Ufficiale qualsiasi anomalia rilevi, se l’animale non deambula o non può essere scari-cato il veterinario deve ordinare lo stordimento sul mezzo. In ogni caso deve essere effettuata la visita ante mortem da parte del Veterinario Ufficiale per individuare situazioni di patologia incompa-tibili con il trasporto dell’animale che possano quindi aver cagionato inutile sofferenza.Al medico veterinario ufficiale al macello, spetta il compito della verifica di quanto riportato nel certificato di idoneità al trasporto, l’omessa verifica, potrebbe configurare il reato di omissione di atti di ufficio. Da ultimo la circolare, sottolinea come all’operatore del settore ali-mentare (OSA) spettino compiti di valutazione e qualifica dei propri fornitori di animali, che tengano in debita considerazione anche il be-nessere animale e possano efficacemente contribuire a sensibilizza-re il comparto dell’allevamento su questo importante argomento.

Nella circolare che il Ministero della Salute ha pubblicato il 15 marzo scorso vengono illustrati i ruoli e le responsabilità delle varie figure coinvolte nel trasporto degli animali al macello sottolineando inoltre le conseguenze del mancato rispetto delle vigenti norme.

Il ministero riferendosi anche ad alcune note precedenti del 2007, del 2009, richiama le Regioni a porre in atto attenta azione di vigilanza, sull’adeguatezza delle operazioni di verifica dell'idoneità al trasporto degli animali, in particolare per la specie bovina.Durante tutte le operazioni che costituiscono il trasporto, gli animali vengono a contatto con numerosi fattori che causano stress psico-fisico e nella circolare vengono illustrati i ruoli e le responsabilità, dell'allevatore, del veterinario, del trasportatore, dell’operatore del macello e del veterinario ufficiale. è infatti al momento del carico che spetta all’allevatore e al traspor-tatore garantire il requisito previsto all’art. 3 del reg. (CE) n. 1/2005 sulle condizioni generali di trasporto che prevede che nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili. Nei casi dubbi l’operatore può chiedere il parere di un veterinario che in caso favorevole deve rilasciare un certificato di idoneità al trasporto. E’ responsabilità, del suddetto veterinario la compilazione del certificato di idoneità, l’infedele compilazione potrebbe configu-rare il reato di falso ideologico, la mancanza di cure dovute, nonché il carico e lo scarico che procurino lesioni o ulteriori sofferenze, per i casi non elencati nella norma speciale, potrebbe configurarsi ipotesi di “reato di maltrattamento”.A titolo puramente esemplificativo si riportano le principali cause

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luglio-agosto 201239

Sono stati definiti gli importi unitari dei premi che gli agricoltori riceveranno per l’anno 2011 sullo strumento dell’articolo 68 della Pac, così come definito dal Decreto Ministeriale del 29 luglio 2009 e successive modifiche. Il sostegno riguarda: i bovini, gli ovicaprini, l’olio d’oliva, il latte, il tabacco, lo zucchero, e le superfici del centro sud interessate dall’avvicendamento biennale.

Bovini Vitelli nati da vacche nutrici primipare 170,11€€/capoVitelli nati da vacche nutrici pluripare 127,58€€/capoVitelli nati da vacche nutrici a duplice attitudine 51,03€ /capoMacellazione – etichettatura facoltativa 42,17€ /capoMacellazione – reg. 510/06 e certificazione sistemi di qualità 75,92€€/capoOvicapriniAcquisto montoni 300€€/capoDetenzione montoni 70€€/capoMacellazione ovicaprini reg.510/06 e certificazione sistemi qualità 15€€/capoAllevamento bassa densità 10€€/capoOlio d’oliva 0,3515€/Kg.Latte 5,4823€/tonnellataBarbabietola da zucchero 300€/ettaroAvvicendamento 92€/ettaro

tecnico

PAC 2011definiti gli importi dell'art.68

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fine campagna vitivinicola

adempimenti di

DEPOSITI FISCALI

Le imprese titolari di licenza di deposito fiscale (produzioni superiori a 1000 hl o attività di commercio vinicolo) dovranno presentare all'Agenzia delle Dogane alcuni documenti entro il prossimo 15 ago-sto. La data non è uniformata a quella delle giacenze, forse anche causa l’esistenza di disposizioni di due diversi Ministeri. Coldiretti ha provveduto a segnalare la problematica da tempo ed a sollecitare anche quest’anno, richiedendo che il termine annuale per presen-tare il "resoconto" del deposito fiscale sia unico e coincida con la scadenza delle giacenze. Purtroppo la risposta e voluta non è arri-vata e pertanto i documenti che seguono vanno comunque inviati all’Agenzia delle Dogane entro il 15 agosto. a) Inventario fisico delle materie prime, dei prodotti semilavorati e dei prodotti finiti esistenti in deposito alla data del 31 luglio, previsto dalla normativa della tutela agricola. In breve trattasi di copia del bilancio redatto in occasione della dichiarazione delle giacenze; b) Prospetto riepilogativo della produzione e della movimentazione dei prodotti. E' uno schema dove vengono annotati i quantitativi in carico ed in scarico, precisandone la provenienza (produzione pro-pria, acquisti sul mercato nazionale, comunitario, extracomunitario, lavorazioni, cali ecc.) partendo dalla giacenza dell'anno precedente. c) Bilancio di materia, vale a dire la segnalazione dei quantitativi dei vari prodotti che entrano e che escono dal ciclo di lavorazione - con l'indicazione delle rese e dei parametri d'impiego. Esempio rese di lavorazione: ettolitri di vino ottenuti/100 Kg. di uva lavorata.d) Bilancio energetico con l'indicazione dei consumi di energia e dei combustibili distintamente per reparto di lavorazione e per prodotti ottenuti. Esempio: KWh di energia elettrica impiegato/ettolitri di vino prodotto.

DICHIARAZIONE DELLE GIACENZE

Al termine della campagna vinicola (inizia il 1 agosto e finisce al 31 luglio dell’anno dopo), gli operatori sono chiamati ad effettuare la chiusura dei conti sui registri ed a redigere il bilancio annuale dei prodotti per presentare la dichiarazione delle giacenze, le, nonché per chi è titolare di deposito fiscale, le specifiche denunce. Non ci sono novità di rilievo per le procedure di presentazione della di-chiarazione delle giacenze, che devono essere presentate ad AGEA per via telematica attraverso il portale SIAN entro il 10 settembre 2012. La dichiarazione è una utile occasione per "sistemare" dati sui volumi che non trovano la corrispondenza registri/cantina e che sono sovente oggetto di contestazioni e sanzioni. Invitiamo quindi a controllare bene e se del caso annotare cali, autoconsumi, ecc.Sono oggetto di denuncia i vini e gli altri prodotti detenuti alla mez-zanotte del 31-07-2012, sia sfusi che confezionati. Sono esentati solamente i privati consumatori (produzione annua inferiore a 10 ettolitri) ed i rivenditori al minuto, purché non effet-tuino cessioni superiori a 60 litri e utilizzino cantine attrezzate per il magazzinaggio ed il condizionamento di quantitativi di vino non superiori a 10 ettolitri.I prodotti dichiarati si esprimono in ettolitri, arrotondando i litri. I quantitativi di vini e/o mosti viaggianti alla mezzanotte del 31 luglio sono dichiarati dal destinatario indicato sul documento di tra-sporto. Le domande possono essere presentate tramite il CAA Coldiretti, al quale il richiedente rilascia apposito mandato, che provvede ad inoltrare la dichiarazione ad AGEA per via telematica

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A seguito di un’attenta disamina del regolamento 436/2012 (quello che ha abrogato l’obbligo di annotare le aggiunte di sol-forosa sui registri di cantina), ci siamo accorti che sono previste importanti modifiche alle disposizioni per l’emissione dei docu-menti di trasporto del vino. Abbiamo quindi posto immediata-mente alcuni quesiti al Ministero, cercando di ottenere l’interpre-tazione più favorevole, ed ora siamo in grado di fornire dettagli importanti, anche e se le risposte, fin’ora non sono andate nella direzione auspicata. Si introduce un concetto di “autenticità” che viene sott’inteso quando i documenti sono emessi tramite un sistema informatico, al fine di rendere più efficace il controllo sulla circolazione dei prodotti. Come si è già fatto per i documenti delle accise, anche per i documenti di accompagnamento vitivinicoli che circolano all’interno si preannuncia la telematizzazione. Per tutti i documenti emessi invece con supporto cartaceo (quello attuale), il Reg. 436, le successive note interpretative e le risposte dell’ICQRF stabiliscono, a partire dal 1 agosto 2013 l’obbligo di convalida, indipendentemente che il trasporto interessi vini sfusi (come era già in vigore), che imbottigliati in recipienti fino a 60 litri. Procedura complicata che specie per le vendite del prodotto confezionato e sottoposto al piano dei controlli ed all’apposizione del contrassegno a fascetta appare inutilmente burocratico. Ma c’è dell’altro: i suddetti documenti, convalidati dovranno poi essere spediti al’ICQRF indifferentemente si tratti di prodotti a monte del vino o vino generico o DOC/G anche se già certificato oppure atto o non certificato. La spedizione dovrà avvenire non più entro il primo giorno dalla spedizione, ma al più tardi al momento della partenza del mezzo di trasporto. Obblighi che per i documenti

cartacei non telematizzati rasentano la follia e che rischiano di ostacolare ancora di più le vendite e che gravano di costi inutili. Tutto questo è previsto dal 1.8.2013,con la possibilità che gli Sta-ti Membri possano derogare alcuni obblighi per i trasporti che si svolgono interamente sul proprio territorio. Ma fino a quando non interverranno ulteriori e diverse interpretazioni ovvero non si prov-vederà alla modifica del DM 768/04 (che potrebbe semplificare alcuni adempimenti) e già da questo momento lo speditore, per le vendite di vino sfuso (recipienti superiori a 60 litri), ha sempre l’obbligo di inviare, entro il primo giorno lavorativo successivo, il documento di accompagnamento all’ ICQRF competente per il luogo di carico per tutti i vini sfusi a DOC, IGT, varietali e di an-nata, a prescindere dalla fase di lavorazione nella quale si trovano (“atti a”, o “certificati”) e a prescindere dalla destinazione diretta o meno all’imbottigliamento. è evidente che sebbene l’obiettivo del regolamento sia di consentire alle autorità competenti un ade-guato controllo sui prodotti vitivinicoli, a causa della mancanza di coordinamento delle disposizioni normative nazionali in tema di documenti di accompagnamento e sistema di certificazione e controllo dei vini DOP /IGP, si determina ancora una volta un rilevante aggravio burocratico per i produttori.

tecnico

adempimenti di

luglio-agosto 2012

documenti di trasporto vino

importanti novitàATTENZIONE! Da subito è obbligatorio spedire la copia dei documenti per il trasporto di tutti i prodotti sfusi, indipendentemente dalla loro tipologia o destinazione

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43 tecnico

sui vini a indicazione Geografica Tipicanuovi controlli

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DA IL VIA LIBERA AL DECRETO DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE

La firma del decreto del Ministero delle Politiche Agricole sul nuovo sistema dei controlli per i vini DOC e IGT, frutto del mancato accordo della Conferenza Stato-Regioni è arrivata, con il via libera alla misura da parte del Consiglio dei Ministri, e la filiera del vino si prepara alla novità, soprattutto in materia di controlli sui vini IGT (non più fatti dall’Icqrf a campione, ma da enti terzi, anche in vigna e in cantina e non più solo in via documentale).

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luglio-agosto 2012

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Il provvedimento in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Uffi-ciale potrebbe subire modifiche in sede di coordinamento formale. La parola chiave è flessibilità, in entrata e uscita. Il testo prevede che in caso di licenziamento economico nullo non sia sempre obbligatorio il reintegro del lavoratore: il giudice può ordinare un risarcimento spettante al lavoratore per un massimo di 24 men-silità. Ci sono, poi, le novità sulla flessibilità in entrata: i contratti a termine potranno essere utilizzati per 12 mesi senza obbligo di indicare la causale. Cosa cambia: il primo contratto può essere privo di causale ma solo se dura meno di 12 mesi e non è pro-rogato. Apprendistato: contratto a tempo indeterminato per gli under 30. Si distingue in apprendistato per la qualifica e il diploma professionale; apprendistato professionalizzante; apprendistato di alta formazione e ricerca. Lavoro a progetto: equiparazione del prelievo contributivo al lavoro dipendente. Tirocinio (tirocini forma-tivi momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’abito dei proces-si formativi ) cosa cambia: prevista stipula tra Governo e Regioni di un accordo per definire le linee-guida condivise per contrastare un uso distorto dell’istituto. Lavoro intermittente : limiti di età minimi passano da 25 a 24 anni e quelli massimi da 45 a 55 anni e obbligo di comunicazione preventiva alla D.T.L. Lavoro acces-

sorio: contratto previsto dalla legge Biagi che disciplina i rapporti di lavoro di carattere occasionale. Il pagamento avviene attraverso i voucher. Cosa cambia: i voucher saranno orari, numerati e datati. Utilizzo libero nelle aziende agricole sotto i 7mila euro di volume d’affari, mentre nelle altre si potranno arruolare solo pensionati e studenti under 25. Tetto di 5mila euro l’anno sommando tutti i compensi. La riforma firmata dal ministro Fornero interviene, anche, sulle dimissioni volontarie. D’ora in avanti sarà necessaria la convalida presso la Direzione territoriale per il lavoro o i Centri per l’impiego o in alternativa alla sottoscrizione di apposita di-chiarazione della lavoratrice o del lavoratore apposta in calce alla ricevuta di trasmissione della comunicazione di cessazione del rapporto. In mancanza, il rapporto di lavoro si intende risolto qua-lora la lavoratrice o il lavoratore entro sette giorni non si presenti davanti ai predetti organismi ovvero non sottoscriva la dichiarazio-ne. Il provvedimento interessa anche il sistema dei voucher vedi articolo a seguire.

riforma del lavoroApprovato definitivamente dalla Camera il 27 giugno u.s. il disegno di legge sulla riforma del lavoro

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accordo tra le polemicheIl caso è chiuso, anche se il compromesso non ha convinto tutti

Sui voucher agricoli alla fine è stato raggiunto l’accordo su una modifica dell’e-mendamento. In pratica le aziende con un fatturato inferiore a settemila euro possono pagare con i voucher, studenti, pensionati, casalinghe non iscritte negli elenchi l’anno precedente all’impiego. Per le imprese con giro d’affari superiore a settemila euro l’uso è limitato a pensionati e studenti in regola con gli studi sotto i 25 anni. Soddisfatti i sindacati che avevano duramente contestate la prima versione del provvedimento che di fatto ampliava l’uso dei ticket denunciando i rischi di una destrutturazione del mercato del lavoro in agricoltura. Di tutt’altro avviso Coldiretti che ha ritenuto insufficiente la riformulazione dell’emendamen-to. L’organizzazione, che nei mesi scorsi, ha portato in piazza con gli agricoltori anche studenti, pensionati e casalinghe che in questi anni hanno fruito dei ticket, ha avuto parole particolarmente critiche nei confronti del ministro del Lavoro, Elsa Fornero. “Se un giorno il ministro del Lavoro Elsa Fornero considererà le imprese agricole degne di una convocazione- ha sottolineato il presidente Sergio Marini- gli spiegheremo volentieri come funziona il lavoro nei campi e perché la nuova formulazione dei voucher la riteniamo molto insufficiente. Le rappresentanze delle imprese agricole sono state le uniche a essere escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del disegno di legge sulla riforma sul lavoro”. Il quadro normativo alla luce delle modifiche si divide in 2 fasi: 1) Fino a quando non sarà approvata la legge; 2) Dopo l’approvazione della legge e del decreto sul valore.

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7.000  €  

IL  VOUCHER  DOMANI  DOPO  L’APPROVAZIONE  DEL  DECRETO  SUL  VALORE  

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Imprese  agricole  con  

Volume  d’affari  superiore  a  

7.000  €  

-­‐  Prestatori  d’opera  

Studenti,  pensionati,  casalinghe,  lavoratori  in  CIG-­‐mobilità-­‐disoccupazione  non  agricola,  lavoratori  a  part-­‐time  presso  altri  datori  di  lavoro.  

-­‐Attività  

Solo  attività  stagionali.  

-­‐Limite  per  il  prestatore  d’opera  

5.000  euro  da  ogni  singolo  committente.  

-­‐Valore  del  voucher  

Nominale  pari  a  10  euro.  

-­‐Prestatori  d’opera  

Studenti,  pensionati.  

-­‐Attività  

Invariato  rispetto  ad  oggi  

-­‐Limite  per  il  prestatore  d’opera  

5.000  euro  anche  se  da  più  committenti  

-­‐Valore  del  voucher  

Come  stabilito  da  un  decreto  la  cui  emanazione  è  prevista  nella  nuova  legge  tenuto  conto  delle  indicazioni  previste  dalle  parti  sociali  

   

Imprese  agricole  con  

volume  d’affari  inferiore  a  

7.000  €  

Imprese  agricole  con  

volume  d’affari  inferiore  a  

7.000  €  

Page 48: la voce 7-2012

Nell’agricoltura e nell'allevamento, ogni ciclo gratifica il duro lavoro.Biodigestor® di Paver. La vasca a taglio termico per la produzione di biogas.

Le nostre vasche conservano il loro valore nel tempoSi possono smontare senza demolizioni ed interventi di ripristino dell’area e riutilizzare in altro luogo

La nostra terra dà sempre buoni frutti

Riduzione dei costi delle garanzie fideiussorie richieste dal Decreto Mise 10/09/2010 “Linee guida per il procedimento di cui all’art. 12 del D.lgs. 387/2003” in relazione all’impegno di rimessa in pristino dei luoghi a conclusione dell’attività (vedi Parte III art.13.1, lett. j)

w w w. p a v e r. i t

Page 49: la voce 7-2012

Il mais è una coltura alla quale in questo momento l'agricoltura mondiale guarda con grandissimo interesse: anzi si tratta probabilmente di quella in maggiore espansione in tutto il mondo. Ad essa infatti sono legati utilizzi molto diversi: da quelli alimentari, a quelli zootecnici e ora anche quelli legati alla produzione di biomasse. Coltura irrigua per anto-nomasia il mais è stato oggetto di molta attenzione per quanto riguarda la ricerca delle tecniche irrigue più efficaci. L'aumento di costi con il quale i produttori devono fare i conti in questo periodo rende infatti necessaria una attenta riflessione, che deve però tenere in considerazione vari aspetti. Proprio per questo la fertirrigazione – cioè la tecnica che abbina la microirrigazione alla concimazione -è oggetto di grande interesse da parte di molti agricoltori e può in alcune occasioni costituire una strategia vincente. Il concetto che sta alla base di questa tecnica è quello garantire alla pianta somministrazioni continue, ma perfettamente corrispondenti ai fabbisogni della coltura anche in funzione della fase del suo ciclo. La fertirrigazione costituisce quindi una sorta di evoluzione della microirriga-zione – gestita con la tradizionale manichetta - che valorizza alcuni aspetti fondamentali di questa tecnica: innanzitutto attraverso questo sistema viene infatti ottimizzato l'apporto idrico e quello dei concimi; così come viene valorizzato il beneficio apportato da questi fattori di produzione. Infatti sulla base del controllo delle condizioni della coltura – che in alcuni casi possono essere valutate anche quotidianamente – che può essere effettuato o direttamente in campo o attraverso sistemi e strumenti specifici, può essere infatti decisa la quantità di nutrienti da somministrare, arrivando anche alla sospensione del loro utilizzo se occorre. In questo senso l'esempio più immediato è quello legato alla concimazione azotata (la coltura risponde alle modifiche nella concimazione in pochi giorni), l'eccesso della quale viene evidenziato dall’inscurimento dell’apparato fogliare. La fertirrigazione è stata oggetto di grande attenzione da parte delle industrie costruttrici, che hanno propo-sto numerosi sistemi di controllo e di gestione della tecnica: sul mercato sono presenti da anni diverse soluzioni software, attraverso le quali vengono monitorati i dati relativi alle necessità idriche della pianta e vene stabilito il fabbisogno irriguo, anche in funzione dell'andamento meteorologico (si procede in pratica al tradizionale incrocio di dati) . Nella pratica irrigua vanno infatti tenute presenti le necessità della pianta, che in alcune fasi della crescita, come la fioritura e l’allegagione, diventano cruciali per un buon sviluppo della coltura, sia per quanto riguarda la granella che la biomassa. Allo stesso modo, vanno evitati e prevenuti i danni sullo sviluppo della pianta derivanti dal possibile dilavamento dell'azoto presente nel terreno, che può conseguire ad una pioggia intensa prolungata. Alla base della strategia della fertirrigazione sta infatti il concetto di sollevare la coltura dallo stress idrico in tutte le fasi del ciclo produttivo, garantendo allo stesso tempo la disponibilità degli elementi nutritivi nei momenti più opportuni e nelle giuste quantità. Inoltre la tecnica presenta alcuni vantaggi in termini gestionali e agronomici: le operazioni di irrigazione possono essere programmate senza dover tenere conto degli effetti del vento. Inoltre, siccome l'acqua viene erogata lentamente, vengono evitati i classici problemi di compattamento e di asfissia, così come si minimizzano eventuali insorgenze di patologie collegati alla bagnatura delle foglie.Il parere dell’espertoLa fertirrigazione viene messa in pratica ampliamente in Pianura Padana. Nonostante il notevole interesse di cui è oggetto la tecnica in letteratura non sono numerosi i lavori dedicati; mentre vi è un discreto sviluppo di esperienze sul campo.Il Consorzio Agrario di Piacenza da quasi 20 anni porta avanti con l’ufficio agronomico un lavoro specifico dedicato alla fertirrigazione su diverse colture. In particolare oltre al pomodoro – coltura storica in questo senso -; il mais è stata una delle coltivazione che ha permesso di ottenere risultati molto interessanti.Camillo Rossi è il tecnico che forse maggiormente ha contribuito alla diffusione e al perfe-zionamento di questa tecnica, maturando un’esperienza unica nel suo genere. A lui quindi la domanda più ovvia e più complessa allo stesso tempo.Quali sono i vantaggi della fertirrigazione su mais, rispetto alla tradizionale, in termini economici, produttivi e di qualità della granella?< Si tratta di vantaggi di diverso tipo – spiega – Innanzitutto vi sono quelli agronomici ,poi quelli operativi ed economici. I vantaggi agronomici sono riassumibili in alcuni pun-ti: per primo attraverso la fertirrigazione la coltura viene mantenuta in condizioni ideali di adacquamento e nutrizione; in secondo luogo è garantita uniformità di irrigazione e concimazione su tutto il campo. Infine attraverso l’utilizzo di questa tecnica riusciamo a razionalizzare la concimazione>.Rossi spiega anche quali sono i vantaggi operativi. Oltre a confermare la possibilità di irrigare anche in condizione di ventosità, il tecnico sottolinea come l’adozione della fertirri-

gazione contribuisca a contenere la complessità della gestione dell’irrigazione, riducendo la fatica dell’imprenditore.<Altri fattori – spiega – sono il rispetto delle aree circostanti (campi, strade, centri urbani) durante l’irrigazione, la possibilità di irrigare una superficie molto maggiore rispetto ai tradizionali rotoloni>.In termini economici invece va sottolineato il miglioramento quantitativo della produzione; il risparmio di acqua per intervento irriguo, di combustibile per le operazioni di irrigazione, razionalizzazione delle operazioni di distribuzione concime in copertura.Che tipo di investimento iniziale è da prevedere?<Per valutare l’entità dell’investimento occorre suddividere i costi fissi da quelli variabili. I costi fissi comprendono filtro e pompa con tubo di testata (LayFlat) e raccordi: in termini di valore si può ritenere come valore indicativo quello che si aggira circa sui 700 € / Ha con un ammortamento di circa 10 anni. Perciò si può sintetizzare che ne risulta un costo fisso annuo di circa 70 €/Ha.I costi variabili comprendono invece le manichette, la loro posa e raccolta: in questo caso dobbiamo riferirci ad un valore di circa 370 €/Ha.Attualmente le proposte in tema di fertirrigazione sono veramente molteplici. Come scegliere la soluzione tecnologica più adatta?<Quando si progetta l’impianto si terrà conto della quantità e della qualità dell’acqua di-sponibile. In base a questi parametri vengono scelti i tipi di filtrazione (a sabbia per acque di superficie e idrociclone per acque di pozzo) e le dimensioni e le caratteristiche delle superfici da coprire con la microirrigazione. In relazione alle caratteristiche dell’appezza-mento (lunghezza, larghezza e pendenza ) devono essere scelte le tipologie di manichetta di differente diametro e portata>.Certamente nella fase di progettazione è fondamentale il supporto di un’adeguata assistenza tecnica. Quel’è ruolo che essa ricopre?<La progettazione rimane uno dei momenti più delicati e importanti per la tecnica della microirrigazione e fertirrigazione. Per questo l’esperienza è fondamentale: come Cap di Piacenza avviamo iniziato a lavorare sul pomodoro da industria per poi trasferire le nostre competenze anche su altre colture. In particolare da alcuni anni stiamo portando questa tecnica su mais. I risultati ottenuti sia dal punto di vista quantitativo e qualitativo sono molto incoraggianti e (alcune aziende in provincia di Piacenza e di Lodi hanno registrato incrementi produttivi anche di 36 q/ha) ci spronano a migliorare tutte le varie fasi nella sua applicazione. Inoltre siccome siamo sempre attenti alle nuove richieste e possibilità che ci vengono dal mercato internazionale; oggi stiamo rivolgendo particolarmente la no-stra attenzione alle coltivazione nel mais per impianti di biogas>. Chi usa digestati o liquami, deve avere avvertenze maggiori?<Si tratta di un argomento molto interessante; anzi proprio relativamente alla distribuzione di liquame e di digestati separati in microirrigazione, sono in corso in diverse aziende varie prove e sperimentazioni sul campo. Naturalmente sono fondamentali le caratteristiche dei prodotti da distribuire, delle quali è necessario conoscere alcuni parametri caratteriz-zanti, come densità , percentuale di sostanza organica e di elementi nutritivi. Si tratta di caratteristiche che a loro volta dipendono dai prodotti impiegati nell’alimentazione del bio digestore. E a questo proposito è bene sottolineare la validità di questa tecnica, in quanto consente la distribuzione nel terreno in tutto l’arco della coltivazione, aumentando l’effi-cienza nutrizionale dei prodotti impiegati e riducendone i grossi problemi di stoccaggio>.Si tratta non solo di un vantaggio agronomico, ma anche economico, poiché lo stoccaggio spesso si traduce in un aggravio di costi per l’imprendotore.Ma il discorso sulla fertirrigazione non può prescindere da una domanda che in un certo senso è cruciale: come va gestita la tecnica in rapporto alle caratteristiche del terreno? E quali sono le considerazioni più importanti?<Come sempre non si può prescindere dal considerare le caratteristiche agronomiche del terreno. Anzi proprio in riferimento a queste ultime deve avvenire la scelta delle manichette con diversa portata di acqua.Infatti in base alle caratteristiche del terreno, vanno valutate le entità del turno di irrigazio-ne e della durata, che possono variare anche notevolmente.Le problematiche maggiori si possono riscontrare nei terreni molto argilloso che tendono a presentare crepe. Che sono molto pericolose, in quanto possono anche arrivare ad an-nullare l’efficacia della microirrigazione. In questi casi la soluzione che consente di ovviare a questo problema, può essere rappresentata da un intervento adeguato e accurato di sarchiatura; così come si renderà indispensabile gestire l’irrigazione attraverso turni molto ravvicinati>.

La fertirrigazione su maisuna tecnica, molte prospettive - Presenta vantaggi economici e agronomici, ma non

può prescindere da un’adeguata assistenza tecnica(di Claudia Molinari)

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