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LIFE PEOPLE APRILE 2011

Date post: 24-Mar-2016
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EXTRA PARTY - 1 YEAR

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EXTRA PARTY - 1 YEAR

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INDEXLIFE PEOPLE N° 31

aprile - maggio

NEW BRAND - Sothys 11FASHION GREEN 15

CHARME: Maquillage 18FASHION: Anteprime 25

STATUS SYMBOL: Kylua

3847

GRIFFE STORY: Coco Chanel 5056

FASHION: Mad About Colour

64FASHION: Anna Style

NEW BRAND: Rizieri

66FASHION: Antonov

NEW BRAND: Donas

73BEAUTY: Innoxa 79

EVENTI: Cosmoprof 83BEAUTY: Cioccolato

87

SPECIALE PROFUMI 91ICONE DI STILE: Marylin Monroe 96

104EXTRAORDINARY-FASHION

108FASHION: Manuel Facchini

113EVENTI: Weekend Rosa

SHOW-ROOM 118

115FULL COLOURS

FROM USA: Mineral Make-up 117

FASHION: Immagine Italia 121THE STYLIST: Dive sempre giovani 122

GOLDEN BOY: Andrea Panconesi 127129FOLLIE VIP

133PEOPLE: Giusy Ferreri

136ARTE: Alberto Besson

141PEOPLE: Tony D

PEOPLE: Tonelli 142146FAMOUS

152DESIGN: Villa Lungarini

159DREAM INSIDE: Tschuggen Bergoase

163THE CLUB: Polo Club St. Tropez

167DESIGN: General Tester

169174

DESIGN: Colombini

DECORTREND

178WORLD PROJECT: Palazzo Geox

183AUTO: BMW Serie 5

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LA REDAZIONEDirettore CreativoGiacomo Bertulli 329.2005433

Direttore ResponsabileSilvia Falcioni

Claudio Sperindei www.claudiosperindei.it

Direttore commercialeStefano Marangoni

Servizi giornalistici:

348.8552098 - 3392705653MULTISERVICE

DistribuzioneMEDIA PLAN s.r.l 071.668405

(Società concessionaria del marchioper le province di Rimini, Pesaro - Urbino e Ancona)

Redazione:Via delle Vele, 10 Fano (Pu)Tel.0721.580448

Francesco FuriassiGiulia GiovanelliJean Claude PoderiniFederico SperindeiFrancesco SabbattucciGiovanni ZerbaMaria Luna GenzanoAlan ParkerErika FacciollaMarcello TosiMarianna PilatoMarina SavareseSamantha ScaloniValeria RiccobonoSamuele Daves

PER LA TUA PUBBLICITA’ SUQUESTO MAGAZINE

Hair StylistLounge ParrucchieriMaurizio Parrucchiere

Account ManagerEnrico Sanchi

Alessandro Omiccioli - 349.5773620

Make up - Angela Montrone

Stylist Anna Negusanti

Stampa Acid Studio

[email protected]

Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n°546 del 18/12/2007Marchio protetto da Copyright

Società proprietaria del marchioLIFE PEOPLE :Nero di Bertulli GiacomoP.I. 02270740414Società a cui è stata data in concessione la rivista:MULTISERVICE

Gra�ca

Fotografo

FASHION | NEW BRANDS

uando si parla di estetica e cosmesi non si può che guardare con ammirazione al modello francese, il cui Paese può vantare aziende all'avanguardia nel settore e leader mondiali. E' per questo che anche l'Italia si ispira a questo alto livello dei prodotti per offrire non solo linee di prodotti di bellezza, ma una completa filosofia del benessere, che parte dall'este-tica per toccare sfere ben più ampie e onnicomprensive.

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l' avanguardia della cosmesi SOTHYS

Silvia Falcioni

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FASHION | NEW BRANDS

uando si parla di estetica e cosmesi non si può che guardare con ammirazione al modello francese, il cui Paese può vantare aziende all'avanguardia nel settore e leader mondiali. E' per questo che anche l'Italia si ispira a questo alto livello dei prodotti per offrire non solo linee di prodotti di bellezza, ma una completa filosofia del benessere, che parte dall'este-tica per toccare sfere ben più ampie e onnicomprensive.

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l' avanguardia della cosmesi SOTHYS

Silvia Falcioni

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FASHION | NEW BRANDS FASHION | NEW BRANDS

Con questo obiettivo nel maggio 1990 è nata Altea Italia S.r.l., il cui responsabile Franco Oneglio, ha subito improntanto l'azienda al dinamismo, al gioco di squadra, all'innovazione, per essere competitivi e vincenti sul mercato. Fondamentale in questo processo è la qualità dell'offerta che nel caso di Altea è garantita, poiché i prodotti commercializzati sono quelli del prestigioso brand francese Sothys, leader mondiale nell'estetica professionale. La qualità è però solo uno degli elementi caratterizzanti la ricetta del successo, che deve anche tenere conto dell'esclusività del processo innnovativo e di una performance efficace. Obiettivo sia di Altea che di Sothys è quello di garantire al proprio cliente un benes-sere olistico, che comprenda sia l'aspetto fisico ma anche quello psicologico.Altea può vantare di avere a disposi-zione i prodotti estetici più richiesti del mondo. Sothys infatti si è meritatamente guadagnata il titolo di azienda tra le più rinomate del mondo in campo estetico, forte di una esperienza che nasce nel 1946, quando era “soltanto” un istituto di bellezza parigino che offriva ai suoi clienti i prodotti creati dal medico biologo Dottor Hotz. La svolta si ha nel 1966 con l'acquisizione da parte di Bernard Mas

che sviluppa nuove cure estetiche, espandendo così il suo mercato verso il mondo intero ed arrivando ad essere presente in 110 paesi. Oggi l'Istituto Sothys, situato al 28 di Rue Faubourg Saint Honoré, è il luogo simbolo della bellezza, che racchiude in sé un mix perfetto di natura e tecnologia. Prodotti per il viso, per il corpo, solari e maquillage sono le offerte esclusive di Sothys che garantiscono trattamenti professionali frutto delle più avanzate ricerche per risultati visibili e duraturi. L'essenza della bellezza prende forma nel giardino botanico creato nel 2004 per svolgere ricerche all'avan-guardia e creare innovazioni cosmetiche da esportare nel resto del mondo. Attraverso lo studio attento della flora, è stato elaborato un principio attivo denominato VMA™ (Vegetal Moisturizing Activator™), un concentra-to di bacche di ciliegio, angelica e biancospino con infine un tocco di glicerina vegetale. Questo componente è presente in tutti i prodotti Sothys e si affianca al naturale film cutaneo per preservarne la morbidezza, ostacolan-do aggressioni ambientali e invecchiamento. Linea di punta del marchio è Beauty Garden, che comprende una intera gamma di trattamenti, a partire dal Soin Visage al

girasole e gelsomino, un detergente dalla texture delica-ta che lascia la pelle luminosa, vitale e protetta. Una pulizia del viso più profonda si ottiene con il Gommage al guscio di noce per esfoliare in dolcezza, affinare la grana della pelle e far risplendere l'incarnato. Poi ci sono il Fluide Demaquillant alle gemme di ciliegio, un'emul-sione leggera per struccare viso e collo, lasciandoli morbidi e freschi, e l'Eau Floreale all'angelica e biancospi-no per perfezionare il maquillage. Doppia proposta anche per il corpo: l'Huile Nourrissante Corps al girasole, che grazie alla vitamina E anti-ossidante nutre la pelle e la rende morbida, e il Lait pour le Corps alle gemme di ciliegio e lavanda che concede quel tocco vellutato al corpo. Accanto a questa linea bio e totalmente naturale, ci sono poi tutta una serie di prodotti studiati per detergere, idratare, regolare e perfezionare il viso, prodotti per il corpo che richiamano i trattamenti termali e la talassoterapia e una linea dedicata interamente al benessere. Sothys non si rivolge però solo alle donne, di cui riesce ad interpretare e soddisfare in pieno le esigen-ze, ma si prende cura anche dell'uomo, sempre più attento al suo aspetto ed altrettanto esigente. La linea al

maschile è sempre di alto livello, elaborata al fitomalto, per un processo che si articola in tre fasi: la detersione, la protezione ed un trattamento anti-età. Tra i detergenti si trovano Nettoyant Actif Detoxifiant, Gomage Desincru-stant e Soin Revigorant Corps et Cheveux, usati per rimuovere le impurità e preparare il viso alla rasatura. Vengono poi gli idratanti, Soin Actif Hydratant e Anti-rides, fluidi leggeri, non grassi, che apportano alla pelle la dovuta idratazione e contribuiscono a levigare le rughe. Infine ci sono i prodotti mirati, come Soin Anti-fatigue Yeux e Baume Apaisant Apres-rasage, lenitivi, rinfrescanti, tonicizzanti e contro i piccoli segni del tempo.Dato che tra qualche mese si tornerà al mare, è bene pensare anche a proteggersi dai raggi del sole, cosa che si può ben fare con i solari di Sothys. Anche in questo settore l'innovazione la fa da padrone, con una linea che associa due elementi, Cellu-guard e flavonoli di gelsomino, per una doppia protezione del tessuto epidermico ed una tripla protezione cellulare contro i radicali liberi. Formule leggere, delicate e dal profumo gradevole concludono queste creme che ci auguriamo di poter utilizzare presto!

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Con questo obiettivo nel maggio 1990 è nata Altea Italia S.r.l., il cui responsabile Franco Oneglio, ha subito improntanto l'azienda al dinamismo, al gioco di squadra, all'innovazione, per essere competitivi e vincenti sul mercato. Fondamentale in questo processo è la qualità dell'offerta che nel caso di Altea è garantita, poiché i prodotti commercializzati sono quelli del prestigioso brand francese Sothys, leader mondiale nell'estetica professionale. La qualità è però solo uno degli elementi caratterizzanti la ricetta del successo, che deve anche tenere conto dell'esclusività del processo innnovativo e di una performance efficace. Obiettivo sia di Altea che di Sothys è quello di garantire al proprio cliente un benes-sere olistico, che comprenda sia l'aspetto fisico ma anche quello psicologico.Altea può vantare di avere a disposi-zione i prodotti estetici più richiesti del mondo. Sothys infatti si è meritatamente guadagnata il titolo di azienda tra le più rinomate del mondo in campo estetico, forte di una esperienza che nasce nel 1946, quando era “soltanto” un istituto di bellezza parigino che offriva ai suoi clienti i prodotti creati dal medico biologo Dottor Hotz. La svolta si ha nel 1966 con l'acquisizione da parte di Bernard Mas

che sviluppa nuove cure estetiche, espandendo così il suo mercato verso il mondo intero ed arrivando ad essere presente in 110 paesi. Oggi l'Istituto Sothys, situato al 28 di Rue Faubourg Saint Honoré, è il luogo simbolo della bellezza, che racchiude in sé un mix perfetto di natura e tecnologia. Prodotti per il viso, per il corpo, solari e maquillage sono le offerte esclusive di Sothys che garantiscono trattamenti professionali frutto delle più avanzate ricerche per risultati visibili e duraturi. L'essenza della bellezza prende forma nel giardino botanico creato nel 2004 per svolgere ricerche all'avan-guardia e creare innovazioni cosmetiche da esportare nel resto del mondo. Attraverso lo studio attento della flora, è stato elaborato un principio attivo denominato VMA™ (Vegetal Moisturizing Activator™), un concentra-to di bacche di ciliegio, angelica e biancospino con infine un tocco di glicerina vegetale. Questo componente è presente in tutti i prodotti Sothys e si affianca al naturale film cutaneo per preservarne la morbidezza, ostacolan-do aggressioni ambientali e invecchiamento. Linea di punta del marchio è Beauty Garden, che comprende una intera gamma di trattamenti, a partire dal Soin Visage al

girasole e gelsomino, un detergente dalla texture delica-ta che lascia la pelle luminosa, vitale e protetta. Una pulizia del viso più profonda si ottiene con il Gommage al guscio di noce per esfoliare in dolcezza, affinare la grana della pelle e far risplendere l'incarnato. Poi ci sono il Fluide Demaquillant alle gemme di ciliegio, un'emul-sione leggera per struccare viso e collo, lasciandoli morbidi e freschi, e l'Eau Floreale all'angelica e biancospi-no per perfezionare il maquillage. Doppia proposta anche per il corpo: l'Huile Nourrissante Corps al girasole, che grazie alla vitamina E anti-ossidante nutre la pelle e la rende morbida, e il Lait pour le Corps alle gemme di ciliegio e lavanda che concede quel tocco vellutato al corpo. Accanto a questa linea bio e totalmente naturale, ci sono poi tutta una serie di prodotti studiati per detergere, idratare, regolare e perfezionare il viso, prodotti per il corpo che richiamano i trattamenti termali e la talassoterapia e una linea dedicata interamente al benessere. Sothys non si rivolge però solo alle donne, di cui riesce ad interpretare e soddisfare in pieno le esigen-ze, ma si prende cura anche dell'uomo, sempre più attento al suo aspetto ed altrettanto esigente. La linea al

maschile è sempre di alto livello, elaborata al fitomalto, per un processo che si articola in tre fasi: la detersione, la protezione ed un trattamento anti-età. Tra i detergenti si trovano Nettoyant Actif Detoxifiant, Gomage Desincru-stant e Soin Revigorant Corps et Cheveux, usati per rimuovere le impurità e preparare il viso alla rasatura. Vengono poi gli idratanti, Soin Actif Hydratant e Anti-rides, fluidi leggeri, non grassi, che apportano alla pelle la dovuta idratazione e contribuiscono a levigare le rughe. Infine ci sono i prodotti mirati, come Soin Anti-fatigue Yeux e Baume Apaisant Apres-rasage, lenitivi, rinfrescanti, tonicizzanti e contro i piccoli segni del tempo.Dato che tra qualche mese si tornerà al mare, è bene pensare anche a proteggersi dai raggi del sole, cosa che si può ben fare con i solari di Sothys. Anche in questo settore l'innovazione la fa da padrone, con una linea che associa due elementi, Cellu-guard e flavonoli di gelsomino, per una doppia protezione del tessuto epidermico ed una tripla protezione cellulare contro i radicali liberi. Formule leggere, delicate e dal profumo gradevole concludono queste creme che ci auguriamo di poter utilizzare presto!

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FASHION GREEN

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CHI PRENDE IL DOLCE?Sa

man

tha

Scal

oni

FASHIONGREEN

Dessert. Sette lettere. Come i nanetti da favola o le meraviglie del globo, ma anche come i peccati capitali a cui non c’è proprio verso di scampare. Specialmente uno, il più temuto da pance piatte e glutei sodi. La gola, che con il dessert ha il suo bel da fare. Ma se vi dicessi che esiste un modo, anzi un prodotto, che ha il nome di una torta, la texture della Chantilly e il profumo delle nozze tra vaniglia e cannella, un gateau che non fa ingrassare, ma anzi nutre e tonifica naturalmente la pelle neanche foste appena uscite da una spa? Giuro, è tutto vero. Si chiama Sweet Cheeks ed è il prodotto di punta di Cake Beauty, l’azienda canadese nata da una ghiot-ta alchimia in cucina. Ingredienti naturali senza l’ombra di parabeni o elementi chimici, profuma-zioni golose e prezzi da leccarsi i baffi. Completano la linea una meravigliosa crema mani al latte, un body scrub allo zucchero di canna e dei lipgloss leggeri già nel nome: Piuma e Fiocco di Neve. E che dire dei pluripremiati prodotti per capelli? Zucche-rini, anche quelli. Acquolina in bocca, lo so. Ma blindate il frigo e preparatevi alla coccola più coccolosa che ci sia. Cucinatevi per le feste, tanto il dolce lo offre la casa.

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FASHION GREEN

Pronta in cinque-e-dico-cinque minuti. Un sogno? No, è DaLish, l’azienda cosmetica all green nata dalla beauty addic-tion di Melanie Cruickshank che fin da bambina non seppe resistere ai trucchetti di mammà e già a quattro anni collaudava le prodigiose lusinghe del make-up. Una filosofia di bellezza alla costante ricerca di texture, colori e ingredienti naturalissimi, di soluzioni multitasking e ricette innovative. Et voilà i mascara che diventano eye-liner, gli ombretti che illuminano anche guance e labbra, i fondotinta da mixare e i lipgloss day&night tutto-in-uno. Il packaging, neanche a dirlo, è super: ogni prodotto è studiato per entrare, ma in punta di piedi, nelle nostre borse. Pochette o maxi bag, DaLish va d’accordo con tutte e col suo look minimalista si fa portavoce di una bellezza discreta, educa-ta e sempre prêt-à-porter. La natura non ha trucchi, tu sì. Ma tranquilla, nessuno verrà mai a saperlo.

Chi dice che Londra è solo pioggia, bus soppalcati e regnanti vari, non ha mai avuto il piacere di conoscere Sir Butter London, il baronet-to degli smalti. Me lo immagino panciuto ma distinto, un dandy in tweed con l’eleganza d’altri tempi, la pelle giovane, le mani curate e le unghie verniciate di natura: Butter è l’azienda inglese che ha lanciato sul mercato una linea di nail care naturale e atossica popolata da smalti che hanno rinunciato agli elementi chimici ma non ai colori brillanti e ultraglamour che tanto ci ricordano la più trendy fra le capita-li. Protagonista degli ultimi catwalk della London Fashion Week, Butter si diletta a furoreggiare tra le star di mezzo mondo spennellando unghie a destra e a manca con la sua inconfondibile anima brit rock. Kate Moss e Sienna Miller sono state tra le prime a capitolare, a seguire tante altre stelline sono cadute ai suoi piedi. Non c’è niente da fare: se lo incontri non puoi non innamorartene e quando ti chiede la mano… come fai a resistere?

BELLEZZA

LONDON LOVES YOU

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FASHION | CHARME

N

MAQUIella grammatica della moda esiste una cultura che non si esprime solo nel vestire bensì nel dipingere il corpo e maggiormente il viso. È un desiderio condiviso in tutto il mondo. Fa parte di ogni civiltà, dagli antichi egizi, ai sumeri, dalle popolazioni asiatiche ai popoli precolom-biani. La storia del trucco va dalla microstoria alla macrostoria. Dai tempi antichi fino ai tempi moderni, il trucco ha avuto una notevole importanza. La memoria storica del trucco attraversa e identifica ogni periodo. Il trucco è come una calligrafia che aiuta a riconoscere tempi e luoghi. Racconta un cammino che ci fa conoscere e capire le sensazioni per le quali il viso e il corpo lanciano dei messaggi. È un dialogo che denota una grammatica sentimentale e racconta l’aspetto interiore della persona. Rappresenta un documento legittimo di un’espressione estetica culturale. Arte tra le più antiche al mondo, unisce popoli di tutti i tempi. La pittura del viso e del corpo è un’arte grafica di grande interesse. Emblema della storia è riconosciuto come strumento eloquente di comunicazione. Ogni popolo comunica con il trucco un particolare linguaggio che non solamente propone dei codici estetici. Adorni e infiniti disegni hanno un significato per ogni cultura.Le persone si trovano più belle, più grandi, con maggior

immagine collettiva

fascino e acquisiscono quella sicurezza che determina il buonumore. Il trucco ha un gusto artistico, ci vuole creatività e costanza. Parliamo della pittura del corpo, del viso, dei tatuaggi e adorni vari, maschere e posticci e in alcuni casi anche di deformazioni fisiche. È un’aspirazione che soddisfa anche lo spirito, nell’esigenza di voler essere quello che non si è.Una delle massime civiltà che ha dato una fondamentale importanza al trucco è stata quella egiziana. Per millen-ni gli egizi hanno concepito la cosmesi come elemento di somma eleganza e raffinatezza. Adornavano il corpo con un sapore irreale truccando il viso e specialmente dando molta enfasi agli occhi. L’espressione e lo sguar-do raggiungevano una profondità magica come l’anima. La perfezione era per loro un culto ed era praticato sia da donne che da uomini. Tra l’altro l’abitudine di mettersi la pomata nera negli occhi era considerata curativa per proteggere gli occhi da infezioni. Creta, influenzata dalla cultura egizia, diede molto valore alla bellezza. L’alto livello estetico si manifestò con la cura degli occhi, delle labbra ma anche dei seni che le donne portavano scoperti. A differenza degli egizi, truccavano gli occhi con diversi colori sfumati tra loro. Dal centro al sud dell’Africa invece

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LLAGE

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MAQUIella grammatica della moda esiste una cultura che non si esprime solo nel vestire bensì nel dipingere il corpo e maggiormente il viso. È un desiderio condiviso in tutto il mondo. Fa parte di ogni civiltà, dagli antichi egizi, ai sumeri, dalle popolazioni asiatiche ai popoli precolom-biani. La storia del trucco va dalla microstoria alla macrostoria. Dai tempi antichi fino ai tempi moderni, il trucco ha avuto una notevole importanza. La memoria storica del trucco attraversa e identifica ogni periodo. Il trucco è come una calligrafia che aiuta a riconoscere tempi e luoghi. Racconta un cammino che ci fa conoscere e capire le sensazioni per le quali il viso e il corpo lanciano dei messaggi. È un dialogo che denota una grammatica sentimentale e racconta l’aspetto interiore della persona. Rappresenta un documento legittimo di un’espressione estetica culturale. Arte tra le più antiche al mondo, unisce popoli di tutti i tempi. La pittura del viso e del corpo è un’arte grafica di grande interesse. Emblema della storia è riconosciuto come strumento eloquente di comunicazione. Ogni popolo comunica con il trucco un particolare linguaggio che non solamente propone dei codici estetici. Adorni e infiniti disegni hanno un significato per ogni cultura.Le persone si trovano più belle, più grandi, con maggior

immagine collettiva

fascino e acquisiscono quella sicurezza che determina il buonumore. Il trucco ha un gusto artistico, ci vuole creatività e costanza. Parliamo della pittura del corpo, del viso, dei tatuaggi e adorni vari, maschere e posticci e in alcuni casi anche di deformazioni fisiche. È un’aspirazione che soddisfa anche lo spirito, nell’esigenza di voler essere quello che non si è.Una delle massime civiltà che ha dato una fondamentale importanza al trucco è stata quella egiziana. Per millen-ni gli egizi hanno concepito la cosmesi come elemento di somma eleganza e raffinatezza. Adornavano il corpo con un sapore irreale truccando il viso e specialmente dando molta enfasi agli occhi. L’espressione e lo sguar-do raggiungevano una profondità magica come l’anima. La perfezione era per loro un culto ed era praticato sia da donne che da uomini. Tra l’altro l’abitudine di mettersi la pomata nera negli occhi era considerata curativa per proteggere gli occhi da infezioni. Creta, influenzata dalla cultura egizia, diede molto valore alla bellezza. L’alto livello estetico si manifestò con la cura degli occhi, delle labbra ma anche dei seni che le donne portavano scoperti. A differenza degli egizi, truccavano gli occhi con diversi colori sfumati tra loro. Dal centro al sud dell’Africa invece

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FASHION | CHARMEFASHION | CHARME

cambia il concetto dell’adorno. Gli africani hanno avuto una sensibilità eccezionale con un significa-to rituale. Possiedevano un incredibile talento e con una straordinaria fantasia pitturavano disegni grafici sul viso e sul corpo. Le geometrie, a volte simmetriche e a volte asimmetriche, erano realizzate con pigmenti provenienti da minerali come carbone, pietre e terra. Dalla frutta invece traevano i pigmenti le popolazioni peruviane per dipingersi il corpo. Altra antichissima civiltà che diede una grande importanza all’aspetto estetico è stata l’Asia. In Cina e in Giappone i cosmetici venivano ricavati dalle piante. Massima raffinatezza di prodotti era data dal polline dei fiori e dalla polvere di riso per creare ciprie finissime. Con queste polveri si ottenevano i tipici e sofisticati trucchi, con il viso bianco dove si evidenziavano solo gli occhi, le sopracciglia e la piccola bocca. In India e in Indonesia invece le donne amavano dipingersi sulle palme delle mani e dei piedi disegni floreali con l’hennè. Le unghie invece erano dipinte di oro e argento. Anche loro mettevano negli occhi una pasta chiamata kajal e si univano le sopraciglia come gli assiri e i babilonesi. Tipico il famoso dischetto che di vari colori dava appartenenza alle diverse caste.Il trucco fa parte del quotidiano, si trova nella vita di ognuno di noi, nell’arte e nello spettacolo. Esiste il trucco che corregge e abbellisce ma esiste anche il trucco che fa spettacolo -parlo del trucco teatrale, fotografico, cinematografico e televisivo. Il trucco ha una grande importanza anche sulla scena. Dipingersi il volto ha una lunga tradizione nel teatro. Un’atmosfera surreale fa da sfondo. Gli attori creano personaggi come eroi, imperatori, religiosi e divinità. Con magistrale capacità disegnano sul viso ibridi mescole di animale-uomo o spirito-materia. Personaggi femminili sono espressione di arte come elementi di demoni o malvagi per creare l’immagine dell’orrore. Le espressioni e la gestualità dei personaggi comunicano un’illusione e delle emozioni soprannaturali. Sentimenti di euforia, espressioni festose. Il viso si arricchisce di un’espressione d’arte, dove anche la tela ha una sua personalità. Un trucco crea un personaggio, attrici e cantanti hanno creato così la loro personalità. La fotografia ha documentato un aspetto storico e culturale. La sua storia è stata creata da personaggi del cinema e da immagini pubblicitarie. Approfonditi studi di trucchi abbinati a una cura delle luci hanno determinato imma-gini creando personaggi che sono diventati icone dello spettacolo. Nella fotografia l’immagine è fissa e quindi la cura del dettaglio deve essere studiata al massimo. A differenza del cinema, dove l’immagine è in movimento, nella fotografia si possono cogliere i più piccoli particolari. D’altro canto si può anche apprezzare meglio la perfezione di un viso o di un corpo. Come in una tela dipinta, nella fotografia si dà maggior enfasi alle sfumature e al chiaro scuro. Un trucco fotografico, sia se parliamo di una fotografia a colori, sia essa in bianco e nero, permette al truccatore di rimodellare ogni parte del viso. La pelle viene schiarita al massimo e sono ricostruiti i lati del viso con ombre e luci. Agli occhi è affidato lo sguardo che tende a voler essere sempre più intenso con un accurato intervento sulle sopracciglia. La bocca ha invece il compito di trasmettere sensualità, per questo è solitamente ricostruita e molto lucida. Luci morbide addolciscono il viso che risultà di massimo splendore. Nel cinema e nella televisione, i truccatori hanno dovuto reinventare tecniche nuove per creare trucchi più realistici di quelli teatrali. A volte si deve invecchiare o ringiovanire un viso per creare un perso-naggio oppure anche creare effetti speciali tanto amati nel mondo della celluloide. Certo è che il truccatore ha una grossa responsabilità. Pensiamo che il truccatore è un mestiere fatto con molta

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cambia il concetto dell’adorno. Gli africani hanno avuto una sensibilità eccezionale con un significa-to rituale. Possiedevano un incredibile talento e con una straordinaria fantasia pitturavano disegni grafici sul viso e sul corpo. Le geometrie, a volte simmetriche e a volte asimmetriche, erano realizzate con pigmenti provenienti da minerali come carbone, pietre e terra. Dalla frutta invece traevano i pigmenti le popolazioni peruviane per dipingersi il corpo. Altra antichissima civiltà che diede una grande importanza all’aspetto estetico è stata l’Asia. In Cina e in Giappone i cosmetici venivano ricavati dalle piante. Massima raffinatezza di prodotti era data dal polline dei fiori e dalla polvere di riso per creare ciprie finissime. Con queste polveri si ottenevano i tipici e sofisticati trucchi, con il viso bianco dove si evidenziavano solo gli occhi, le sopracciglia e la piccola bocca. In India e in Indonesia invece le donne amavano dipingersi sulle palme delle mani e dei piedi disegni floreali con l’hennè. Le unghie invece erano dipinte di oro e argento. Anche loro mettevano negli occhi una pasta chiamata kajal e si univano le sopraciglia come gli assiri e i babilonesi. Tipico il famoso dischetto che di vari colori dava appartenenza alle diverse caste.Il trucco fa parte del quotidiano, si trova nella vita di ognuno di noi, nell’arte e nello spettacolo. Esiste il trucco che corregge e abbellisce ma esiste anche il trucco che fa spettacolo -parlo del trucco teatrale, fotografico, cinematografico e televisivo. Il trucco ha una grande importanza anche sulla scena. Dipingersi il volto ha una lunga tradizione nel teatro. Un’atmosfera surreale fa da sfondo. Gli attori creano personaggi come eroi, imperatori, religiosi e divinità. Con magistrale capacità disegnano sul viso ibridi mescole di animale-uomo o spirito-materia. Personaggi femminili sono espressione di arte come elementi di demoni o malvagi per creare l’immagine dell’orrore. Le espressioni e la gestualità dei personaggi comunicano un’illusione e delle emozioni soprannaturali. Sentimenti di euforia, espressioni festose. Il viso si arricchisce di un’espressione d’arte, dove anche la tela ha una sua personalità. Un trucco crea un personaggio, attrici e cantanti hanno creato così la loro personalità. La fotografia ha documentato un aspetto storico e culturale. La sua storia è stata creata da personaggi del cinema e da immagini pubblicitarie. Approfonditi studi di trucchi abbinati a una cura delle luci hanno determinato imma-gini creando personaggi che sono diventati icone dello spettacolo. Nella fotografia l’immagine è fissa e quindi la cura del dettaglio deve essere studiata al massimo. A differenza del cinema, dove l’immagine è in movimento, nella fotografia si possono cogliere i più piccoli particolari. D’altro canto si può anche apprezzare meglio la perfezione di un viso o di un corpo. Come in una tela dipinta, nella fotografia si dà maggior enfasi alle sfumature e al chiaro scuro. Un trucco fotografico, sia se parliamo di una fotografia a colori, sia essa in bianco e nero, permette al truccatore di rimodellare ogni parte del viso. La pelle viene schiarita al massimo e sono ricostruiti i lati del viso con ombre e luci. Agli occhi è affidato lo sguardo che tende a voler essere sempre più intenso con un accurato intervento sulle sopracciglia. La bocca ha invece il compito di trasmettere sensualità, per questo è solitamente ricostruita e molto lucida. Luci morbide addolciscono il viso che risultà di massimo splendore. Nel cinema e nella televisione, i truccatori hanno dovuto reinventare tecniche nuove per creare trucchi più realistici di quelli teatrali. A volte si deve invecchiare o ringiovanire un viso per creare un perso-naggio oppure anche creare effetti speciali tanto amati nel mondo della celluloide. Certo è che il truccatore ha una grossa responsabilità. Pensiamo che il truccatore è un mestiere fatto con molta

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FASHION | CHARME

Agli occhi è affidato lo sguardo che tende a voler essere sempre più intenso con un accurato intervento sulle sopracciglia. La bocca ha invece il compito di trasmettere sensualità, per questo è solitamente ricostruita e molto lucida. Luci morbide addolciscono il viso che risultà di massimo splendore. Nel cinema e nella televisione, i truccatori hanno dovuto reinventa-re tecniche nuove per creare trucchi più realistici di quelli teatrali. A volte si deve invecchiare o ringiovani-re un viso per creare un personaggio oppure anche creare effetti speciali tanto amati nel mondo della celluloide. Certo è che il truccatore ha una grossa responsabilità. Pensiamo che il truccatore è un mestiere fatto con molta passione e professionalità. Deve essere creativo, psicologo, originale e intuitivo, possiamo definirlo un vero artista del pennello. Truccare può voler dire cambiare aspetto, dare un’altra apparenza, trasformare e quasi sempre migliorare il proprio aspetto. Un truccatore è capace, con gesti sapienti, di evidenziare la personalità di un viso. Le parole sono insignificanti davanti al lavoro di questi artisti. Un trucco permette di correggere lineamenti e tratti del nostro viso. Esistono le propor-zioni del viso, le correzioni del viso, i colori del viso e la tipologia cromatica, l’espressione che si vuole ottene-re, la profondità dello sguardo, gli occhi e le sopraci-glia, la bocca e la sua sensualità. Nella vita di tutti i giorni ci cimentiamo in questo ruolo per ottenere un’espressione personale e creare una unicità. È un’identità personale che simboleggia il carattere di ognuno di noi. Risalta l’individualità mantenendo e migliorando le caratteristiche di ognuno. Il trucco non deve essere un artificio ma risaltare, con intelligenza, senza appesantire troppo la mano. Vi sono donne che passano ore davanti allo specchio con l’intento di essere perfette e donne che invece si propongono al massimo della naturalezza per esprimere la loro vera personalità. Sono tutte scelte. Viviamo in un’epoca in cui una donna diventa bella perché ha charme, intelli-genza e potere. Quell’essere spettinata in modo misurato che tanto affascina, è un insieme di cose che fanno, di una donna intelligente e poco bella, una donna splendida. Quindi, cerchiamo un trucco rock, nature o tromp-l’oeil? Oppure un effetto chic, autenti-co, etnico, unico o ludico? Oggi sul viso delle donne soffiano un vento di giovinezza e un tocco di moder-nità. L’eleganza diventa contemporanea, urbana e si congiunge con la natura. Oggi c’è il ritorno ai colori vellutati, sfumati, naturali e cangianti in 3D. Zoomia-mo sulle ciglia e sulle sopraciglia, per creare massima espressione agli occhi. Dimentichiamo il minimali-smo degli anni “no make-up” ma nello stesso tempo abbassiamo la maschera. Diamo spazio alle geometrie dei colori soft per un look nature. L’eleganza del non colore, dei neutri urbani come i kaki, i fumè, i toni ovattati. Il make-up risulta trasparente, le labbra dolci e vellutate, effetto nude. Luce al viso, sguardo soft e dolce apportando lucido sulla pelle. Ma la sera inven-tiamo una nota più accattivante. Gli occhi si vestono di color: cammello, chocolat, caffè-latte, miele e bronzo. Il trucco capta l’intensità dello sguardo intervenendo sulle ciglia molto cariche. Occhi intensi e sguardo magnetico. Geometrie di forme e ombre intense accerchiano l’occhio senza contorni definiti. Per la bocca inventiamo tonalità: petalo di rose, rosso vino, effetto lacca, rosso atomico e rosso hollywoodia-no. La notte s’inonda di un fascino magnetico e aggressivo. Il trucco, motore della nostra vita, stimola la nostra personalità e ci pone davanti all’interrogativo: il trucco, c’è?

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FASHION | ANTEPRIME

PITTIIMMAGINEU O M O

L’ultimo Pitti Immagine Uomo ha chiuso i battenti. Ognuno con i propri bagagli, siamo pronti a lasciare Firenze. La città che ogni sei mesi, presta le sue affascinanti strutture, al carrozzone della moda. I buyer, venuti da tutto il mondo, ritornano al loro paese con in tasca il magico biglietto della nuova moda uomo per la prossima stagione A/I 2011-12. Ognuno di loro ha vissuto quattro giorni ospitati e corteggiati da imprenditori e stilisti. Hanno bevuto buoni vini italiani e mangiato la tipica cucina fiorentina ma chissà se sono partiti convinti. Penso al rientro nelle loro città, domani nelle strade incontreranno ragazzi e uomini vestiti alla moda di oggi. Gli stimoli ricevuti in Italia li porteranno a vedere una nuova interpretazione della moda per il prossimo inverno. Ogni volta staccarsi dal Pitti Uomo si prova un piccolo dispiacere, per diversi motivi, che andrò a raccontarvi.È un mondo in cui abbiamo vissuto per quattro giorni intensamente, una microstoria in un grande universo che è quello della moda. Viviamo in modo così intenso ogni momento della giornata. Parliamo con diverse persone di cose serie ma anche frivole, rincontriamo facce che vediamo ogni sei mesi, prendiamo contatti nuovi con persone importanti. Comunichiamo con il telefono, inviamo e-mail e sms in tutto il mondo per spiegare le sensazioni provate. Conversiamo con conoscenti e amici, ci esprimiamo in diverse lingue, scambiamo opinioni sul mercato e su cosa abbiamo visto. Critichiamo tutto ed elogiamo tutto ma sempre con professionalità e contenti di esserci. Abbiamo vissuto, giorni intensi, come in un conclave mentale dove il pensiero era rivolto solo alla moda, al sociale, alla comunicazione e al futuro. Il meccanismo è una droga che crea dipendenza, quello che si dice essere vittime del fashion.

>>

Anticipazioni collezioni uomo Autunno /Inverno 2011-12 Marzo 2011

Dinamismo e visione positiva

Testimonianza

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FASHION | ANTEPRIME

PITTIIMMAGINEU O M O

L’ultimo Pitti Immagine Uomo ha chiuso i battenti. Ognuno con i propri bagagli, siamo pronti a lasciare Firenze. La città che ogni sei mesi, presta le sue affascinanti strutture, al carrozzone della moda. I buyer, venuti da tutto il mondo, ritornano al loro paese con in tasca il magico biglietto della nuova moda uomo per la prossima stagione A/I 2011-12. Ognuno di loro ha vissuto quattro giorni ospitati e corteggiati da imprenditori e stilisti. Hanno bevuto buoni vini italiani e mangiato la tipica cucina fiorentina ma chissà se sono partiti convinti. Penso al rientro nelle loro città, domani nelle strade incontreranno ragazzi e uomini vestiti alla moda di oggi. Gli stimoli ricevuti in Italia li porteranno a vedere una nuova interpretazione della moda per il prossimo inverno. Ogni volta staccarsi dal Pitti Uomo si prova un piccolo dispiacere, per diversi motivi, che andrò a raccontarvi.È un mondo in cui abbiamo vissuto per quattro giorni intensamente, una microstoria in un grande universo che è quello della moda. Viviamo in modo così intenso ogni momento della giornata. Parliamo con diverse persone di cose serie ma anche frivole, rincontriamo facce che vediamo ogni sei mesi, prendiamo contatti nuovi con persone importanti. Comunichiamo con il telefono, inviamo e-mail e sms in tutto il mondo per spiegare le sensazioni provate. Conversiamo con conoscenti e amici, ci esprimiamo in diverse lingue, scambiamo opinioni sul mercato e su cosa abbiamo visto. Critichiamo tutto ed elogiamo tutto ma sempre con professionalità e contenti di esserci. Abbiamo vissuto, giorni intensi, come in un conclave mentale dove il pensiero era rivolto solo alla moda, al sociale, alla comunicazione e al futuro. Il meccanismo è una droga che crea dipendenza, quello che si dice essere vittime del fashion.

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Anticipazioni collezioni uomo Autunno /Inverno 2011-12 Marzo 2011

Dinamismo e visione positiva

Testimonianza

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FASHION | ANTEPRIME FASHION | ANTEPRIME

La nuova collezione uomo di Pasqui Camiceria "Personali Emozioni", nasce dall'esigenza di un prodotto che unisce il minuzioso attaccamen-to alla tradizione artigianale, con le esigenze del cliente moderno, sempre più attento e scrupoloso al trend della moda. Come ogni anno, la continua ricerca di tessuti e accessori di elevata qualità e rigorosa-mente italiani sono i capisaldi della collezione di Pasqui. Dai tessuti "double", che allo stesso tempo riescono a esprimere sobrietà e particolarità, ai tessuti leggeri e con micro fantasie dal sapore innovati-vo. È proprio questa la novità, la camicia double face, cioè reversibile con due disegni di quadri che ci consente di poter girare la camicia e indossare il quadretto che più ci piace. Interessanti i quadri, rivisitati in molteplici sfaccettature e dimensioni. I colori sono quelli attuali: il tortora, il verde militare e il blu indaco. Il dettaglio è il fiore all’occhiello di questo brand. Saltano all’attenzione i cappucci, particolare insolito per una camicia, i bottoni che rilanciano il Made in Italy e le asole di simpatici colori in contrasto.

Ma l’ambiente è rovente e cerca di occultare tensioni reali.Riproduce i contrasti e le sensibilità di tanti creativi, e le intuizioni di industriali che con virtuosismi sembrano voler superare ogni difficoltà. Sarò sempre appassionato di moda, elemento che rappresenta popoli e culture diverse. Poi quando sei nel pieno dentro l’atmosfera, arriva il momento in cui ti devi distaccare. Salutiamo le persone che per pochi giorni sono state la nostra famiglia sapendo che tra sei mesi li ritroveremo ancora lì.

Pitti City, era questo il liet-motiv della 79° edizione del Pitti Uomo, una metafora della moda maschile di domani. Un gigantesco e colorato billboard, in grafica pop, accoglieva noi visitatori all’ingresso della fiera.Molti sono stati i progetti inediti attenti all’evoluzioni della moda maschile. I mercati lanciano i segnali e PittiUomo è pronta e si distin-gue dalle altre manifestazioni internazionali perché esprime la molteplicità della moda uomo e del lifestyle contemporaneo. I motori sono caldi e pronti per una ripresa dei consumi in una scena dinamica.La rassegna propone infinite declinazioni della moda maschile. Ma la novità assoluta è e-Pitti,

Con questa edizione prende forma il progetto di fiera virtuale: si chiama e-Pitti e permetterà di fare acquisti a chiusura fiera. È un progetto di fiera virtuale, unico al mondo, che ripropone e amplia online l’esperienza della manifestazione fisica. La piattaforma sarà pubblicata in rete e i buyer potranno accedere al progetto online per un mese. e-Pitti permetterà alle aziende espositrici di aprire un proprio showroom B2B, che sarà presente online per un’intera stagione, e tramite il quale le aziende potranno negoziare e raccogliere ordini dai buyer.

Come artigiano della tastiera vi informerò sulle nuove proposte uomo per la stagione A/I 2011-12. Innanzi tutto ho notato una nuova consapevolezza, un nuovo atteggiamento che conforta e da speranza a un settore che negli ultimi anni ha risentito delle difficoltà globali. È inutile lamentarsi e piangere, meglio contrastare gli eventi negativi della crisi con idee brillanti. Non esiste una ricetta uguale per tutti perché ogni realtà è una vicenda diversa. Di certo è la fine dei trend. C’è innovazione, il formale si mescola con il casual, l’informale si combina con lo sportswear. I lavaggi e le tinture in capo diventano veri must. Si esalta tutto e si reinventa una nuova eleganza impreziosita dal delicato e sempre presente vintage. Funziona quello che è realmente originale. Si accentua l’esclusivo e si accende una nuova luce su ciò che è realmente ben fatto. Se il web ha contribuito a democratizzare il mercato, la rinnovata cultura del vestire ha contribuito a crearsi in totale libertà una unicità. La moda è come il tempo, è in continuo movimento e va sempre in una direzione, avanti. La storia ci insegna che la moda ha un’anima opportunista. Così oggi ha più sfaccettature, si adegua alle culture, alle diverse personalità.Sul podio, per la prossima stagione fredda, troviamo diverse novità come la “Driving coats”, la giacca per guidare, tessuti tecnicamente avanzati come nylon tre strati con membrana impermeabile e nylon down proof, oppure colori e abbinamenti interessanti e azzardati. La giacca è più avvitata e più corta con l’intento di slanciare la figura. In generale è destrutturata per un maggiore comfort. Nella condi-zione ambientale in continuo movimento gli stilisti ripropongono capi che hanno fatto storia.Ebbene si, un vecchio cappotto smesso fa ancora parlare di sé. Di tessuto di lana, è leggero, caldo dai colori rassicuranti che ben si abbinano con i capi che abbiamo nel guardaroba. Ha un taglio più slim, con uno spirito sartoriale, sfida i rigori del clima freddo senza perdere un filo di eleganza. La magia della moda rinasce e punta sulla scommessa della qualità e della creatività.Si ridisegna l’itinerario di un ritorno di fiamma: l’amore per la maglieria. La maglia recupera un ruolo di primo piano nel guardaroba. Ritorna l’eleganza del cardigan. Anche le giacche e i cappotti sono a effetto maglia, destrutturati e lavati. Perfino i piumini sono realizzati di tessuto lanoso che sembra knitwear.

si alternano a jacquard di alpaca e mohair gusto nordico.Lavorazioni a losanghe e punti geometrici emergono sui pull oversize.Protagonista anti freddo e anti intemperie è il parka e il caban, realizzati in panno di lana, doppiopetto e con silhouette più asciutta. Se il contemporaneo si intreccia al recupero d’archivio, nella riedizione dei capi storici, troviamo modelli dalla vena sportiva e outdoor che vanno dal motociclismo alla caccia, con riferimenti di natura militare. Capi cult di ispirazione old, sono rivisitati nei materiali come cotone cerato e lana cotta. Tra le proposte più funzionali e strutturate troviamo i piumini che sono sempre più soffici e leggeri. Imbotti-ti in piuma o in sintetico, sono state eliminate le cuciture per diventare totalmente impermeabile e iper resistenti. Il look urbano risulta più sofisticato con le linee più asciutte ritornando a una lezione del sartoriale ma con contenuti utili che mescola lo sport con la tradizione. L’immagine outdoor riprende le radici e fa tesoro dell’esperienza angloamericana. Cambia il concetto dell’abbinamento, del come vestirsi. I capi si integrano e si indossano a strati. È invitante l’amalgama tra mondi che un tempo erano in contrasto tra loro. Si combina il work con l’urbano, l’innovazione con l’artigianale, il lusso con lo street, il sartoriale con la tecnologia dei materiali. Questa moda permette di creare nuovi personaggi e nuove performance, a volte signorili, a volte dolci o più d’impatto. Alcuni outfit sembrano usciti dai fumetti moderni, altri sembrano scesi dai murales, fantastici entrambi e frutto di una creatività moderna.Emanano un ritmo colorato e sovrumano come comparse piene di vitalità e buonumore. Personaggi, eroi del nostro tempo, attirano lo sguardo e nell’insieme creano una figura che emoziona. Penso ci sia stata una svolta nella sfera della moda uomo e a ragione credo sia stato gettato un seme forte. In questa moda dove tutto è visto in modo trasversale e sofisticato, sarà il nuovo modo di vestire.

La maglieria contamina gli altri capi di abbigliamento, vestendo di punti tricot le forme della confezione maschile. Sfumature e sensibilità con un fashion contemporaneo e un lusso moderno. È un brand che rappresenta il lusso, la purez-za e la qualità in un moderno design con una totale e genui-na riflessione di un personale stile di vita. Cachemire done-gal e tweed ispirano un’immagine country. Il puro cachemi-re acquista materia e volume, diventando protagonista di un lusso che parla di uno stile moderno mentre scalda le fredde giornate degli inverni metropolitani. Filati soft gioca-no in una maglieria patchwork declinando morbidi giacconi con tessiture intrecciate e rese più moderne con lavaggi innovativi. L’ispirazione dei colori evoca un equilibrio contemporaneo e tradizionale partendo dal blu al grigio in ogni sua sfumatura e tonalità. La filosofia del marchio è modernità ed estetica, propone un’avanguardia rivolta a intenditori, capaci di riconoscere la purezza di un'idea e la forza del lusso. Le creazioni di Christopher Fischer rappre-sentano una lunga passione di usare la purezza del cache-mire per un moderno e contemporanea maglieria per uomo moderno.

Cachemire, il potere del futuroCHRISTOPHER

FISCHER

PASQUI CAMICERIA Le camicie conil cappuccio

Benvenuti a Pitti City

Il lancio di e-Pitti: rivoluzione digitale

Novità

Maxi trecce in lavorazione tricot hand made,

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FASHION | ANTEPRIME FASHION | ANTEPRIME

La nuova collezione uomo di Pasqui Camiceria "Personali Emozioni", nasce dall'esigenza di un prodotto che unisce il minuzioso attaccamen-to alla tradizione artigianale, con le esigenze del cliente moderno, sempre più attento e scrupoloso al trend della moda. Come ogni anno, la continua ricerca di tessuti e accessori di elevata qualità e rigorosa-mente italiani sono i capisaldi della collezione di Pasqui. Dai tessuti "double", che allo stesso tempo riescono a esprimere sobrietà e particolarità, ai tessuti leggeri e con micro fantasie dal sapore innovati-vo. È proprio questa la novità, la camicia double face, cioè reversibile con due disegni di quadri che ci consente di poter girare la camicia e indossare il quadretto che più ci piace. Interessanti i quadri, rivisitati in molteplici sfaccettature e dimensioni. I colori sono quelli attuali: il tortora, il verde militare e il blu indaco. Il dettaglio è il fiore all’occhiello di questo brand. Saltano all’attenzione i cappucci, particolare insolito per una camicia, i bottoni che rilanciano il Made in Italy e le asole di simpatici colori in contrasto.

Ma l’ambiente è rovente e cerca di occultare tensioni reali.Riproduce i contrasti e le sensibilità di tanti creativi, e le intuizioni di industriali che con virtuosismi sembrano voler superare ogni difficoltà. Sarò sempre appassionato di moda, elemento che rappresenta popoli e culture diverse. Poi quando sei nel pieno dentro l’atmosfera, arriva il momento in cui ti devi distaccare. Salutiamo le persone che per pochi giorni sono state la nostra famiglia sapendo che tra sei mesi li ritroveremo ancora lì.

Pitti City, era questo il liet-motiv della 79° edizione del Pitti Uomo, una metafora della moda maschile di domani. Un gigantesco e colorato billboard, in grafica pop, accoglieva noi visitatori all’ingresso della fiera.Molti sono stati i progetti inediti attenti all’evoluzioni della moda maschile. I mercati lanciano i segnali e PittiUomo è pronta e si distin-gue dalle altre manifestazioni internazionali perché esprime la molteplicità della moda uomo e del lifestyle contemporaneo. I motori sono caldi e pronti per una ripresa dei consumi in una scena dinamica.La rassegna propone infinite declinazioni della moda maschile. Ma la novità assoluta è e-Pitti,

Con questa edizione prende forma il progetto di fiera virtuale: si chiama e-Pitti e permetterà di fare acquisti a chiusura fiera. È un progetto di fiera virtuale, unico al mondo, che ripropone e amplia online l’esperienza della manifestazione fisica. La piattaforma sarà pubblicata in rete e i buyer potranno accedere al progetto online per un mese. e-Pitti permetterà alle aziende espositrici di aprire un proprio showroom B2B, che sarà presente online per un’intera stagione, e tramite il quale le aziende potranno negoziare e raccogliere ordini dai buyer.

Come artigiano della tastiera vi informerò sulle nuove proposte uomo per la stagione A/I 2011-12. Innanzi tutto ho notato una nuova consapevolezza, un nuovo atteggiamento che conforta e da speranza a un settore che negli ultimi anni ha risentito delle difficoltà globali. È inutile lamentarsi e piangere, meglio contrastare gli eventi negativi della crisi con idee brillanti. Non esiste una ricetta uguale per tutti perché ogni realtà è una vicenda diversa. Di certo è la fine dei trend. C’è innovazione, il formale si mescola con il casual, l’informale si combina con lo sportswear. I lavaggi e le tinture in capo diventano veri must. Si esalta tutto e si reinventa una nuova eleganza impreziosita dal delicato e sempre presente vintage. Funziona quello che è realmente originale. Si accentua l’esclusivo e si accende una nuova luce su ciò che è realmente ben fatto. Se il web ha contribuito a democratizzare il mercato, la rinnovata cultura del vestire ha contribuito a crearsi in totale libertà una unicità. La moda è come il tempo, è in continuo movimento e va sempre in una direzione, avanti. La storia ci insegna che la moda ha un’anima opportunista. Così oggi ha più sfaccettature, si adegua alle culture, alle diverse personalità.Sul podio, per la prossima stagione fredda, troviamo diverse novità come la “Driving coats”, la giacca per guidare, tessuti tecnicamente avanzati come nylon tre strati con membrana impermeabile e nylon down proof, oppure colori e abbinamenti interessanti e azzardati. La giacca è più avvitata e più corta con l’intento di slanciare la figura. In generale è destrutturata per un maggiore comfort. Nella condi-zione ambientale in continuo movimento gli stilisti ripropongono capi che hanno fatto storia.Ebbene si, un vecchio cappotto smesso fa ancora parlare di sé. Di tessuto di lana, è leggero, caldo dai colori rassicuranti che ben si abbinano con i capi che abbiamo nel guardaroba. Ha un taglio più slim, con uno spirito sartoriale, sfida i rigori del clima freddo senza perdere un filo di eleganza. La magia della moda rinasce e punta sulla scommessa della qualità e della creatività.Si ridisegna l’itinerario di un ritorno di fiamma: l’amore per la maglieria. La maglia recupera un ruolo di primo piano nel guardaroba. Ritorna l’eleganza del cardigan. Anche le giacche e i cappotti sono a effetto maglia, destrutturati e lavati. Perfino i piumini sono realizzati di tessuto lanoso che sembra knitwear.

si alternano a jacquard di alpaca e mohair gusto nordico.Lavorazioni a losanghe e punti geometrici emergono sui pull oversize.Protagonista anti freddo e anti intemperie è il parka e il caban, realizzati in panno di lana, doppiopetto e con silhouette più asciutta. Se il contemporaneo si intreccia al recupero d’archivio, nella riedizione dei capi storici, troviamo modelli dalla vena sportiva e outdoor che vanno dal motociclismo alla caccia, con riferimenti di natura militare. Capi cult di ispirazione old, sono rivisitati nei materiali come cotone cerato e lana cotta. Tra le proposte più funzionali e strutturate troviamo i piumini che sono sempre più soffici e leggeri. Imbotti-ti in piuma o in sintetico, sono state eliminate le cuciture per diventare totalmente impermeabile e iper resistenti. Il look urbano risulta più sofisticato con le linee più asciutte ritornando a una lezione del sartoriale ma con contenuti utili che mescola lo sport con la tradizione. L’immagine outdoor riprende le radici e fa tesoro dell’esperienza angloamericana. Cambia il concetto dell’abbinamento, del come vestirsi. I capi si integrano e si indossano a strati. È invitante l’amalgama tra mondi che un tempo erano in contrasto tra loro. Si combina il work con l’urbano, l’innovazione con l’artigianale, il lusso con lo street, il sartoriale con la tecnologia dei materiali. Questa moda permette di creare nuovi personaggi e nuove performance, a volte signorili, a volte dolci o più d’impatto. Alcuni outfit sembrano usciti dai fumetti moderni, altri sembrano scesi dai murales, fantastici entrambi e frutto di una creatività moderna.Emanano un ritmo colorato e sovrumano come comparse piene di vitalità e buonumore. Personaggi, eroi del nostro tempo, attirano lo sguardo e nell’insieme creano una figura che emoziona. Penso ci sia stata una svolta nella sfera della moda uomo e a ragione credo sia stato gettato un seme forte. In questa moda dove tutto è visto in modo trasversale e sofisticato, sarà il nuovo modo di vestire.

La maglieria contamina gli altri capi di abbigliamento, vestendo di punti tricot le forme della confezione maschile. Sfumature e sensibilità con un fashion contemporaneo e un lusso moderno. È un brand che rappresenta il lusso, la purez-za e la qualità in un moderno design con una totale e genui-na riflessione di un personale stile di vita. Cachemire done-gal e tweed ispirano un’immagine country. Il puro cachemi-re acquista materia e volume, diventando protagonista di un lusso che parla di uno stile moderno mentre scalda le fredde giornate degli inverni metropolitani. Filati soft gioca-no in una maglieria patchwork declinando morbidi giacconi con tessiture intrecciate e rese più moderne con lavaggi innovativi. L’ispirazione dei colori evoca un equilibrio contemporaneo e tradizionale partendo dal blu al grigio in ogni sua sfumatura e tonalità. La filosofia del marchio è modernità ed estetica, propone un’avanguardia rivolta a intenditori, capaci di riconoscere la purezza di un'idea e la forza del lusso. Le creazioni di Christopher Fischer rappre-sentano una lunga passione di usare la purezza del cache-mire per un moderno e contemporanea maglieria per uomo moderno.

Cachemire, il potere del futuroCHRISTOPHER

FISCHER

PASQUI CAMICERIA Le camicie conil cappuccio

Benvenuti a Pitti City

Il lancio di e-Pitti: rivoluzione digitale

Novità

Maxi trecce in lavorazione tricot hand made,

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FASHION | ANTEPRIME FASHION | ANTEPRIME

Leggeri vitelli, spazzolati, sono la caratteristica del look formale della collezione Daniele Marinelli. Le cinture sono sottolineate da cuciture e infilature realizzate interamente a mano per impreziosire e rendere l’accessorio irripetibile. Un nuovo gusto è rappresentato dagli intrecci creati in nabuk e in camoscio. Le fibbie sono decisamente minimal e sviluppate in cromie argento, nickel e dark brown e si accompagnano alle tinte più classiche della pelle. Per l’uomo che predilige, invece, uno stile più easy Daniele Marinelli rinnova il cuoio, questa volta borchiato e lavato oppure tinto a mano e successivamente lavorato a caldo. Le cuciture sono maxi, ricordano la corda naturale. I decori sono invece modernissimi, talvolta realizzati al laser. Non mancano poi le cinture in cavallino, materiale che sarà uno dei protagonisti indiscussi del prossi-mo inverno. Le fibbie sono evidenti, quasi aggressive, in colori argento invecchiato e vernice nera opaca. Entrando nello stand notiamo una grande cura e ricerca di materiali, per una lavorazione delle pelli esclusi-vamente artigianale, rispettosa della tradizione e al contempo attenta e aperta a nuove sperimentazioni. Flessibilità e dinamicità sono a pieno titolo elementi che contraddistinguono il marchio che lancia sul mercato bretelle reinterpretate e borse da viaggio come accessori riconoscibili per stile e raffinatezza. Con l’aggiunta di questi articoli si imprime una spinta ulteriore all’esclusività e al binomio tradizione-sperimentazione. È così che la collezione uomo è rivisitata da una nuova enfasi al concetto della forma con la nascita di una linea “young” proiettata maggiormente ai trend moda.

DANIELE MARINELLI L’essenza del proprio vestire

ALBERTO GUARDIANIInizia al Pitti Immagine Uomo la celebrazione del trentesimo anniversa-rio della linea uomo di Alberto Guardiani. La collezione è pensata e realizzata nei laboratori di famiglia, che uniscono alla tradizionale abilità artigianale marchigiana una nuova attenzione all'elemento stilistico e alla cura del dettaglio. Le calzature sono create non solo per camminare ma per far sognare l’uomo, che adotta uno stile più moderno, strizza l’occhio al fashion. Sono state pensate, prodotte e commercializzate con un'unica missione: offrire prodotti eccellenti, che siano il frutto di un processo armonico che unisce eleganza, comodità e creatività. Casa Guardiani, questo il nuovo spazio espositivo della Fortezza da Basso, è il punto d’incontro tra tradizione e modernità. Il buon gusto e l’armonia caratterizzano le produzioni del brand che rispecchiano l’essenza contemporanea: la joie de vivre. In questo contesto emerge inoltre la passione della famiglia Guardiani per l’arte, manifestata attraverso una libera interpretazione dello stile del noto pittore e scultore francese Jean Dubuffet, che con la sua "Art Brut" fu uno dei maggiori “provocatori” dell’arte del '900, incarnando anch’esso i valori di tradizione, innovazione e armonia estetica. La collezione uomo, denominata The Anniversary Collection, è un’antologia della storia di Alberto Guardiani rivisitata in chiave contemporanea. Modello icona la classica francesina in vitello ricamata a mano: una trama di pelle e filati decora e impreziosisce la silhouette della stringata, rendendola unica ed esclusiva. Un tocco contemporaneo unisce polacchini decorati da mini borchie in color fumé, si distinguono nella collezione stringate rese uniche da esclusivi trattamenti di tintura a mano dei pellami e beatles decolorati ad arte. Una grandissima attenzione viene dedicata alle lavorazioni speciali dei pellami, che con intrecci, ricami e sovrapposizioni impreziosiscono con un tocco di ricercatezza anche la più classica delle calzature.

Trenta anni di eccellenza

Cor Sine Labe Doli è un brand giovane, dinamico, glamour, ma soprattutto di rottura e con un sogno: fare abbigliamento, creare una nuova moda, diventare grandi rimanendo piccoli. È una firma che guarda alla moda con occhi da bambino, affasci-nati e pieni di curiosità. Ad un anno dal lancio della collezione Cor Sine Labe Doli ci presenta Reverso, questo è il titolo delle nuove e ambiziose proposte dei tre intraprendenti stilisti pugliesi. Il “concept” della nuova collezione è il passaggio dal nascosto allo scoperto, dal semplice al complesso, dal piccolo al grande, per una moda al contrario, “risvoltata”. Parliamo di un materiale pregiato come la ceramica abbinato ad accessori di moda preziosi e originali. I Papillon passano dalla tinta unita alla fantasia con divertenti stampe di disegni a pois, tartan, fiori e fantasia craquelé. Altro pezzo forte di questa nuova collezione è Cerami-chette, la pochette in ceramica. Elegante, di rottura, pratica da indossare, in colori che vanno dal bianco ottico, passando per i preziosi color argento e oro. Per ultimo Cordium, la cravatta con il cuore di ceramica che nasce per dare un’originale risposta all’annoso problema del nodo. Prende forma con diversi tessuti e fantasie: ci sono pois, quadri, tanti tessuti e pelle nei colori di moda per il prossimo inverno.

La pregiata ceramica italianaCOR SINE LABE DOLI

La collezione di Brema e Brema-Menichetti riprende e rielabora le sue radici storiche legate al mondo dell’enduro e ai viaggi-avventura in moto. Le tipologie prodotte sono state ampliate e quindi il capo spalla, che ne rappresenta da sempre il core-business, è abbinato a pantaloni, camice e felpe, con l’obiettivo di creare un look nel quale lo stile Brema sia immediatamente riconoscibile. Nuovi sono i tessuti che, partendo da quelli basici fino ad arrivare ai panni con diversi trattamenti, hanno tutti una lavorazione “tecnica” adatta alle esigen-ze di una clientela sempre più orientata a usare il capo in modo polivalente. Grande attenzione è stata riservata al mood e alla vestibilità di ogni singolo articolo, dove si è cercato di coniugare praticità, essenzialità ed eleganza delle forme. I capi a marchio Brema-Menichetti, però, sono spinti oltre. Capi che per Brema potreb-bero sembrare una forzatura, per tipo di tessuto, trattamento e design, qui assumono un ruolo determinante e di grande rilievo. La particolarità è che, comunque, sono stati tutti creati con l’intento di essere abbinati a capi Brema. Questo per adattarsi all’esigenza sempre più consolidata tra le nuove generazioni di vestire in maniera disinvolta e pratica e, soprattutto, con la possibilità di mixare prodotti che, talvolta, sembrano profondamente diversi, ma che in fondo non lo sono, e danno la possibilità al cliente finale di diventare lui stesso un “creativo” e di ritagliarsi una sua unicità nel vestire.

BREMA-MENICHETTI Un viaggio in evoluzione

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Leggeri vitelli, spazzolati, sono la caratteristica del look formale della collezione Daniele Marinelli. Le cinture sono sottolineate da cuciture e infilature realizzate interamente a mano per impreziosire e rendere l’accessorio irripetibile. Un nuovo gusto è rappresentato dagli intrecci creati in nabuk e in camoscio. Le fibbie sono decisamente minimal e sviluppate in cromie argento, nickel e dark brown e si accompagnano alle tinte più classiche della pelle. Per l’uomo che predilige, invece, uno stile più easy Daniele Marinelli rinnova il cuoio, questa volta borchiato e lavato oppure tinto a mano e successivamente lavorato a caldo. Le cuciture sono maxi, ricordano la corda naturale. I decori sono invece modernissimi, talvolta realizzati al laser. Non mancano poi le cinture in cavallino, materiale che sarà uno dei protagonisti indiscussi del prossi-mo inverno. Le fibbie sono evidenti, quasi aggressive, in colori argento invecchiato e vernice nera opaca. Entrando nello stand notiamo una grande cura e ricerca di materiali, per una lavorazione delle pelli esclusi-vamente artigianale, rispettosa della tradizione e al contempo attenta e aperta a nuove sperimentazioni. Flessibilità e dinamicità sono a pieno titolo elementi che contraddistinguono il marchio che lancia sul mercato bretelle reinterpretate e borse da viaggio come accessori riconoscibili per stile e raffinatezza. Con l’aggiunta di questi articoli si imprime una spinta ulteriore all’esclusività e al binomio tradizione-sperimentazione. È così che la collezione uomo è rivisitata da una nuova enfasi al concetto della forma con la nascita di una linea “young” proiettata maggiormente ai trend moda.

DANIELE MARINELLI L’essenza del proprio vestire

ALBERTO GUARDIANIInizia al Pitti Immagine Uomo la celebrazione del trentesimo anniversa-rio della linea uomo di Alberto Guardiani. La collezione è pensata e realizzata nei laboratori di famiglia, che uniscono alla tradizionale abilità artigianale marchigiana una nuova attenzione all'elemento stilistico e alla cura del dettaglio. Le calzature sono create non solo per camminare ma per far sognare l’uomo, che adotta uno stile più moderno, strizza l’occhio al fashion. Sono state pensate, prodotte e commercializzate con un'unica missione: offrire prodotti eccellenti, che siano il frutto di un processo armonico che unisce eleganza, comodità e creatività. Casa Guardiani, questo il nuovo spazio espositivo della Fortezza da Basso, è il punto d’incontro tra tradizione e modernità. Il buon gusto e l’armonia caratterizzano le produzioni del brand che rispecchiano l’essenza contemporanea: la joie de vivre. In questo contesto emerge inoltre la passione della famiglia Guardiani per l’arte, manifestata attraverso una libera interpretazione dello stile del noto pittore e scultore francese Jean Dubuffet, che con la sua "Art Brut" fu uno dei maggiori “provocatori” dell’arte del '900, incarnando anch’esso i valori di tradizione, innovazione e armonia estetica. La collezione uomo, denominata The Anniversary Collection, è un’antologia della storia di Alberto Guardiani rivisitata in chiave contemporanea. Modello icona la classica francesina in vitello ricamata a mano: una trama di pelle e filati decora e impreziosisce la silhouette della stringata, rendendola unica ed esclusiva. Un tocco contemporaneo unisce polacchini decorati da mini borchie in color fumé, si distinguono nella collezione stringate rese uniche da esclusivi trattamenti di tintura a mano dei pellami e beatles decolorati ad arte. Una grandissima attenzione viene dedicata alle lavorazioni speciali dei pellami, che con intrecci, ricami e sovrapposizioni impreziosiscono con un tocco di ricercatezza anche la più classica delle calzature.

Trenta anni di eccellenza

Cor Sine Labe Doli è un brand giovane, dinamico, glamour, ma soprattutto di rottura e con un sogno: fare abbigliamento, creare una nuova moda, diventare grandi rimanendo piccoli. È una firma che guarda alla moda con occhi da bambino, affasci-nati e pieni di curiosità. Ad un anno dal lancio della collezione Cor Sine Labe Doli ci presenta Reverso, questo è il titolo delle nuove e ambiziose proposte dei tre intraprendenti stilisti pugliesi. Il “concept” della nuova collezione è il passaggio dal nascosto allo scoperto, dal semplice al complesso, dal piccolo al grande, per una moda al contrario, “risvoltata”. Parliamo di un materiale pregiato come la ceramica abbinato ad accessori di moda preziosi e originali. I Papillon passano dalla tinta unita alla fantasia con divertenti stampe di disegni a pois, tartan, fiori e fantasia craquelé. Altro pezzo forte di questa nuova collezione è Cerami-chette, la pochette in ceramica. Elegante, di rottura, pratica da indossare, in colori che vanno dal bianco ottico, passando per i preziosi color argento e oro. Per ultimo Cordium, la cravatta con il cuore di ceramica che nasce per dare un’originale risposta all’annoso problema del nodo. Prende forma con diversi tessuti e fantasie: ci sono pois, quadri, tanti tessuti e pelle nei colori di moda per il prossimo inverno.

La pregiata ceramica italianaCOR SINE LABE DOLI

La collezione di Brema e Brema-Menichetti riprende e rielabora le sue radici storiche legate al mondo dell’enduro e ai viaggi-avventura in moto. Le tipologie prodotte sono state ampliate e quindi il capo spalla, che ne rappresenta da sempre il core-business, è abbinato a pantaloni, camice e felpe, con l’obiettivo di creare un look nel quale lo stile Brema sia immediatamente riconoscibile. Nuovi sono i tessuti che, partendo da quelli basici fino ad arrivare ai panni con diversi trattamenti, hanno tutti una lavorazione “tecnica” adatta alle esigen-ze di una clientela sempre più orientata a usare il capo in modo polivalente. Grande attenzione è stata riservata al mood e alla vestibilità di ogni singolo articolo, dove si è cercato di coniugare praticità, essenzialità ed eleganza delle forme. I capi a marchio Brema-Menichetti, però, sono spinti oltre. Capi che per Brema potreb-bero sembrare una forzatura, per tipo di tessuto, trattamento e design, qui assumono un ruolo determinante e di grande rilievo. La particolarità è che, comunque, sono stati tutti creati con l’intento di essere abbinati a capi Brema. Questo per adattarsi all’esigenza sempre più consolidata tra le nuove generazioni di vestire in maniera disinvolta e pratica e, soprattutto, con la possibilità di mixare prodotti che, talvolta, sembrano profondamente diversi, ma che in fondo non lo sono, e danno la possibilità al cliente finale di diventare lui stesso un “creativo” e di ritagliarsi una sua unicità nel vestire.

BREMA-MENICHETTI Un viaggio in evoluzione

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FASHION | ANTEPRIME FASHION | ANTEPRIME

Van Gils introduce “The New Suit” il nuovo abito basico di moda per l’uomo di domani. La collezione è composta di giacche, camicie, maglie e chinos coordinati nei colori. Un range di accessori completano la collezione: cravatte, occhiali, scarpe, cinture e interessanti borse di pelle. Gli abiti sono una miscela tra formale e informale. L’uomo Van Gils ha un look più formale con un pizzico d’immagine casual ma sempre con stile. Il nuovo abito è stato rinnovato con un gusto più moderno e sportivo. Nuova è la silhouette più slim per una linea asciutta ma sempre confortevole. Le tre parti dell’abito sono composte di altrettanti tipi di tessuto, unito da un filo conduttore. La collezione del prossimo inverno è composta di una paletta di colori di rottura. Vanno dal grigio melange al tabacco fino al blu navy e nero passando per un moro scuro fino a morbidi beige cammello. Tocchi di luce donano un’interessante combinazione con il corallo, il rosa chiaro, il giallo miele e un vivace bluette. L’uso di materiali preziosi arricchisce una collezione ad alto livello. I protago-nisti dell’inverno 2011 sono: abito di flanella destrutturato, giacca in tessuto scozzese, cappotti elaborati e pantaloni di cotone. Importanti i basici essenziali che non devono mai mancare nel guardaroba dell’uomo. Van Gils è un brand iconico, conosciuto per i suoi prodotti sartoriali sofisticati. Crede che la vita sia una cosa straordinaria in tutti i suoi aspetti e incarica l’abito della sicurezza dell’uomo. La sua eredità è la competenza sartoriale che trova stimolo nella ricerca di un’evoluzione formale e fashion.

Il nuovo abitoVAN GILS

Nella nuova edizione di Pitti Immagine Uomo, Santoni ha voluto raccontare una storia di valori di tradizione italiana, di passione e di artigianalità. È la storia di Andrea Santoni con i suoi sessanta anni di lavoro e d’esperienza, dedicati all’arte di fare la scarpa interamente realizzata a mano. È un vero e proprio tributo all’uomo che continua a dialogare con i suoi maestri artigiani che magistralmente realizzano ogni giorno dei capolavori del puro Made in Italy. Nello stand Santoni, per l’occasione, è stato ricreato un vero e proprio laboratorio artigianale in cui ammirare i maestri artigiani all’opera e le tecniche esclusive di lavorazione. Un modo suggestivo di ridefinire uno spazio espositivo, non solo per la presentazione delle nuove collezioni ma per la rappresentazione del cuore pulsante di un'azienda proietta-ta verso il futuro tra tradizione e innovazione. Da questo concetto è nata una capsule collection Limited Edition. In tessuto di cachemire gessato nei tradizionali colori del blu, bordeaux e grigio medio. È un connubio perfetto tra tradi-zione sartoriale e artigianalità calzaturiera espressa nei tre storici modelli: Oxford, doppia fibbia e veneziana. Il modello Oxford è dotato di lacci, il modello doppia fibbia porta due piccole fibbie laterali mentre il modello veneziana è una semplice ma raffinata pantofola da indossare anche con un abito elegante.

REIGN ITALIASi assapora l’impagabile sensazione di libertà, come quella che si prova surfando nel traffico metropolitano, in solitudine, ma inseriti consapevolmente e responsabilmente nell'ambiente, dove si è i protagonisti e non soliti passanti. Una collezione sempre fedele al suo carattere esclusivo e artigianale. Il cuore di Reign Italia è da sempre il jeans, attorno al quale girano capi perfettamente complementari, capispalla, maglieria, camicie, t-shirts e chinos. Oltre il denim, che è una vera e propria cultura, una filosofia, fatta di lavorazioni sperimentali, dettagli molto curati, spirito originale, spiccano pantaloni civili realizzati con particolari tele di cotone invernale. Per Reign oggi la tendenza, é sovrapporre, la parola d’ordine è combinare e mixare, non solo forme, ma soprattutto materiali. Le vestibilità sono sempre più asciutte e misurate. La linea è sobria, ricca di particolari e di colori, sfumature, che si fondono in un quadro di stile e di carattere total grey. La proposta denim, con lavaggi e trattamenti particolari, è l’importante e imprescindibile ossatura su cui si plasma e si delinea tutta la collezione. Il tessuto, unico per trattamenti, abrasioni, tinture, macchie e strappi, tipici dell’aspetto vissuto e delavé di capi realizzati artigianalmente a mano, ne fa un jeans destinato a durare nel tempo. Arricchisce la nuova collezione un'originale serie di pantaloni civili “chinos”, trattati e lavorati a mano secon-do la filosofia del marchio. Una vasta proposta di T-shirts con variabili grafiche per colore e stile, che spaziano da grafiche punk rock, ad elaborazioni di immagini antiche. La maggior parte dei capi é tinta in capo, trattamento che conferisce ad ogni singolo pezzo una mano morbida e "vissuta", mai uguale. I capispalla rappresentano il vero cambiamento. Capi outwe-ar, normalmente realizzati in tessuti tecnici e nylon, sono proposti in pregiati, importanti, ma accessibili, tessuti di lana. Cappotti e giacche termiche, tutti rigorosamente declinati nello stile Reign, sono trattati con lavaggi e destrutturati. Rimane una piccola parte in nylon, sono giacche veloci, leggere, comode, indispensabili, da tenere sempre con sè, in auto, nella ventiquattrore o nello zaino, in caso di pioggia o vento. Il progetto “Specials” si propone anche l’obiettivo di accorciare la distanza tra azienda e cliente, raccogliendo le sfide mosse da un mercato che sta cambiando, con un consumatore sempre più esigente e preparato in termini di prodotto. L’azienda è un laboratorio con idee innovative, creazioni all’avanguardia, uno stile libero e anticonvenzionale, un linguaggio nuovo per l’uomo che veste se stesso.

Una denim community,molto attiva

SANTONI

Questo è il binomio che attraversa in modo forte la nuova collezione Fratelli Borgioli. Un mix esplosivo in grado di esaltare un mood unico e riconoscibile che attraversa tutte le linee, caratterizzandole con soluzioni e invenzioni in cui la creatività viene unita al sapere toscano per creare scarpe di assoluta eccellenza. Questa si esalta nella linea Hand Made con calzature uniche, completamente tinte a mano in cui ogni scarpa è diversa dall’altra. Un sapere artigiano che valorizza forme classiche e arricchisce quelle nuove. Pantofola liscia con fibbia laterale anticata a mano in un bellissimo e attuale verde smeraldo. È pensata per un uomo dinamico e di classe, anche nelle occasioni informali, la linea “City Fashion” si adatta sia ad un abbigliamento casual che elegante. Stivaletto in bufalo e vero merinos con suola in gomma che lo rende adatto sia alla città che alla montagna. Dichiarata ispirazione punk/rock per la linea “City Trend”. Linee forti, decise, che si rifanno al movimento nato a Londra alla fine degli anni ’70, caratterizzato dalla ricerca di libertà fuori dagli schemi del conformismo borghese. È la linea giovane di Fratelli Borgioli, dedicata a chi vuole una scarpa trasgressiva ma discreta e irrinunciabil-mente fatta a mano!Polacco di tendenza, fortemente caratterizzato da una forma grintosa e dalla tripla fibbia, con zip laterale che favorisce l’entrata del piede. Attribuisce valore a oggetti del passato per ragioni legate a fenomeni culturali o di costume; è la filosofia che sta alla base della linea Vintage. Design rassicurante, ricerca di linee semplici, basiche, per scarpe destinate a durare. Classico è il derby realizzato in uno scamo-sciato idrorepellente spazzolato a mano con suola effetto vintage. Fratel-li Borgioli rappresenta la qualità assoluta all’insegna di una classe che unisce eleganza contemporanea alla cura artigianale del dettaglio.

Tradizione e innovazioneBORGIOLI

Passi di eccellenza

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Van Gils introduce “The New Suit” il nuovo abito basico di moda per l’uomo di domani. La collezione è composta di giacche, camicie, maglie e chinos coordinati nei colori. Un range di accessori completano la collezione: cravatte, occhiali, scarpe, cinture e interessanti borse di pelle. Gli abiti sono una miscela tra formale e informale. L’uomo Van Gils ha un look più formale con un pizzico d’immagine casual ma sempre con stile. Il nuovo abito è stato rinnovato con un gusto più moderno e sportivo. Nuova è la silhouette più slim per una linea asciutta ma sempre confortevole. Le tre parti dell’abito sono composte di altrettanti tipi di tessuto, unito da un filo conduttore. La collezione del prossimo inverno è composta di una paletta di colori di rottura. Vanno dal grigio melange al tabacco fino al blu navy e nero passando per un moro scuro fino a morbidi beige cammello. Tocchi di luce donano un’interessante combinazione con il corallo, il rosa chiaro, il giallo miele e un vivace bluette. L’uso di materiali preziosi arricchisce una collezione ad alto livello. I protago-nisti dell’inverno 2011 sono: abito di flanella destrutturato, giacca in tessuto scozzese, cappotti elaborati e pantaloni di cotone. Importanti i basici essenziali che non devono mai mancare nel guardaroba dell’uomo. Van Gils è un brand iconico, conosciuto per i suoi prodotti sartoriali sofisticati. Crede che la vita sia una cosa straordinaria in tutti i suoi aspetti e incarica l’abito della sicurezza dell’uomo. La sua eredità è la competenza sartoriale che trova stimolo nella ricerca di un’evoluzione formale e fashion.

Il nuovo abitoVAN GILS

Nella nuova edizione di Pitti Immagine Uomo, Santoni ha voluto raccontare una storia di valori di tradizione italiana, di passione e di artigianalità. È la storia di Andrea Santoni con i suoi sessanta anni di lavoro e d’esperienza, dedicati all’arte di fare la scarpa interamente realizzata a mano. È un vero e proprio tributo all’uomo che continua a dialogare con i suoi maestri artigiani che magistralmente realizzano ogni giorno dei capolavori del puro Made in Italy. Nello stand Santoni, per l’occasione, è stato ricreato un vero e proprio laboratorio artigianale in cui ammirare i maestri artigiani all’opera e le tecniche esclusive di lavorazione. Un modo suggestivo di ridefinire uno spazio espositivo, non solo per la presentazione delle nuove collezioni ma per la rappresentazione del cuore pulsante di un'azienda proietta-ta verso il futuro tra tradizione e innovazione. Da questo concetto è nata una capsule collection Limited Edition. In tessuto di cachemire gessato nei tradizionali colori del blu, bordeaux e grigio medio. È un connubio perfetto tra tradi-zione sartoriale e artigianalità calzaturiera espressa nei tre storici modelli: Oxford, doppia fibbia e veneziana. Il modello Oxford è dotato di lacci, il modello doppia fibbia porta due piccole fibbie laterali mentre il modello veneziana è una semplice ma raffinata pantofola da indossare anche con un abito elegante.

REIGN ITALIASi assapora l’impagabile sensazione di libertà, come quella che si prova surfando nel traffico metropolitano, in solitudine, ma inseriti consapevolmente e responsabilmente nell'ambiente, dove si è i protagonisti e non soliti passanti. Una collezione sempre fedele al suo carattere esclusivo e artigianale. Il cuore di Reign Italia è da sempre il jeans, attorno al quale girano capi perfettamente complementari, capispalla, maglieria, camicie, t-shirts e chinos. Oltre il denim, che è una vera e propria cultura, una filosofia, fatta di lavorazioni sperimentali, dettagli molto curati, spirito originale, spiccano pantaloni civili realizzati con particolari tele di cotone invernale. Per Reign oggi la tendenza, é sovrapporre, la parola d’ordine è combinare e mixare, non solo forme, ma soprattutto materiali. Le vestibilità sono sempre più asciutte e misurate. La linea è sobria, ricca di particolari e di colori, sfumature, che si fondono in un quadro di stile e di carattere total grey. La proposta denim, con lavaggi e trattamenti particolari, è l’importante e imprescindibile ossatura su cui si plasma e si delinea tutta la collezione. Il tessuto, unico per trattamenti, abrasioni, tinture, macchie e strappi, tipici dell’aspetto vissuto e delavé di capi realizzati artigianalmente a mano, ne fa un jeans destinato a durare nel tempo. Arricchisce la nuova collezione un'originale serie di pantaloni civili “chinos”, trattati e lavorati a mano secon-do la filosofia del marchio. Una vasta proposta di T-shirts con variabili grafiche per colore e stile, che spaziano da grafiche punk rock, ad elaborazioni di immagini antiche. La maggior parte dei capi é tinta in capo, trattamento che conferisce ad ogni singolo pezzo una mano morbida e "vissuta", mai uguale. I capispalla rappresentano il vero cambiamento. Capi outwe-ar, normalmente realizzati in tessuti tecnici e nylon, sono proposti in pregiati, importanti, ma accessibili, tessuti di lana. Cappotti e giacche termiche, tutti rigorosamente declinati nello stile Reign, sono trattati con lavaggi e destrutturati. Rimane una piccola parte in nylon, sono giacche veloci, leggere, comode, indispensabili, da tenere sempre con sè, in auto, nella ventiquattrore o nello zaino, in caso di pioggia o vento. Il progetto “Specials” si propone anche l’obiettivo di accorciare la distanza tra azienda e cliente, raccogliendo le sfide mosse da un mercato che sta cambiando, con un consumatore sempre più esigente e preparato in termini di prodotto. L’azienda è un laboratorio con idee innovative, creazioni all’avanguardia, uno stile libero e anticonvenzionale, un linguaggio nuovo per l’uomo che veste se stesso.

Una denim community,molto attiva

SANTONI

Questo è il binomio che attraversa in modo forte la nuova collezione Fratelli Borgioli. Un mix esplosivo in grado di esaltare un mood unico e riconoscibile che attraversa tutte le linee, caratterizzandole con soluzioni e invenzioni in cui la creatività viene unita al sapere toscano per creare scarpe di assoluta eccellenza. Questa si esalta nella linea Hand Made con calzature uniche, completamente tinte a mano in cui ogni scarpa è diversa dall’altra. Un sapere artigiano che valorizza forme classiche e arricchisce quelle nuove. Pantofola liscia con fibbia laterale anticata a mano in un bellissimo e attuale verde smeraldo. È pensata per un uomo dinamico e di classe, anche nelle occasioni informali, la linea “City Fashion” si adatta sia ad un abbigliamento casual che elegante. Stivaletto in bufalo e vero merinos con suola in gomma che lo rende adatto sia alla città che alla montagna. Dichiarata ispirazione punk/rock per la linea “City Trend”. Linee forti, decise, che si rifanno al movimento nato a Londra alla fine degli anni ’70, caratterizzato dalla ricerca di libertà fuori dagli schemi del conformismo borghese. È la linea giovane di Fratelli Borgioli, dedicata a chi vuole una scarpa trasgressiva ma discreta e irrinunciabil-mente fatta a mano!Polacco di tendenza, fortemente caratterizzato da una forma grintosa e dalla tripla fibbia, con zip laterale che favorisce l’entrata del piede. Attribuisce valore a oggetti del passato per ragioni legate a fenomeni culturali o di costume; è la filosofia che sta alla base della linea Vintage. Design rassicurante, ricerca di linee semplici, basiche, per scarpe destinate a durare. Classico è il derby realizzato in uno scamo-sciato idrorepellente spazzolato a mano con suola effetto vintage. Fratel-li Borgioli rappresenta la qualità assoluta all’insegna di una classe che unisce eleganza contemporanea alla cura artigianale del dettaglio.

Tradizione e innovazioneBORGIOLI

Passi di eccellenza

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L'uomo di oggi conosce le regole del gusto e si regala la libertà di plasmarle, modularle, sovvertirle. Il brand consolida anche in questa stagione un innato istinto verso la sperimentazione. La parola d'ordine è osare, costruendo variazioni sul tema del sartoriale, attraverso stili che raccontano sfumature diverse e complementari di uno stesso universo maschile. Dalla linea Color, la giacca doppiopetto è in lana shetland con fodera interna e bottoni all’occhiello e ai polsini multicolor. La linea è di un’elegante eccentricità, mood sartoriale spezzato da dettagli forti dai colori vivaci che raccontano un rinnovato desiderio di libertà. Senza rinunciare al rigore sartoriale dei propri modelli, Manuel Ritz li punteggia di bottoni multicolor, fodere stampate, asole e occhielli ribattuti in contrasto di colore. L'eleganza supera ogni forma di omologazione e diventa paradigma flessibile di quel saper scegliere da sempre espressione di carisma e autenticità. Fra le sfumature scelte, una nota speciale è dedicata all'indaco, tono alla base di capi delavati, morbidi e caldi. Ogni stagione, Manuel Ritz propone una chiave diversa per reinterpretare l'eleganza maschile. Trattamenti originali, dettagli grintosi, fitting asciutto: White oggi parla di tinto in capo, applicato a lana e al cotone, per rendere caldi i nuovi colori, declinati fra nuances di grigio e fango, e riportare la giacca nel guardaroba quotidiano libera da ogni idea di formalità. Black è il cuore della collezione, la grammatica di un guardaroba maschile che porta carisma ed eleganza nel look quotidiano dell'uomo contemporaneo con uno stile grintoso dall'allure sartoriale. 'Urban Taylored' è la definizione del punto di vista di Manuel Ritz sulle nuove tendenze: qualità di tagli e costruzioni mixate a elementi inediti che interpretano lo spirito del tempo come l'esplosione dei nuovi tessuti a maglia. I colori vanno dal blu al grigio, passando per i toni naturali e caldi del beige. Evening è la collezione che veste le occasioni speciali descriven-do un guardaroba completo per la sera. Quando si accendono le luci mondane della notte, lo stile diventa seduzione e rigore. Il nero padroneggia ed esalta un fascino assolutamente maschile tradendo, attraverso inediti dettagli come riporti o revers in velluto liscio, l'assoluta unicità dello stile dell’uomo moderno.

Officina di ricercaMANUEL RITZ

L'uomo di oggi conosce le regole del gusto e si regala la libertà di plasmarle, modularle, sovvertirle. Il brand consolida anche in questa stagione un innato istinto verso la sperimentazione. La parola d'ordine è osare, costruendo variazioni sul tema del sartoriale, attraverso stili che raccontano sfumature diverse e complementari di uno stesso universo maschile. Dalla linea Color, la giacca doppiopetto è in lana shetland con fodera interna e bottoni all’occhiello e ai polsini multicolor. La linea è di un’elegante eccentricità, mood sartoriale spezzato da dettagli forti dai colori vivaci che raccontano un rinnovato desiderio di libertà. Senza rinunciare al rigore sartoriale dei propri modelli, Manuel Ritz li punteggia di bottoni multicolor, fodere stampate, asole e occhielli ribattuti in contrasto di colore. L'eleganza supera ogni forma di omologazione e diventa paradigma flessibile di quel saper scegliere da sempre espressione di carisma e autenticità. Fra le sfumature scelte, una nota speciale è dedicata all'indaco, tono alla base di capi delavati, morbidi e caldi. Ogni stagione, Manuel Ritz propone una chiave diversa per reinterpretare l'eleganza maschile. Trattamenti originali, dettagli grintosi, fitting asciutto: White oggi parla di tinto in capo, applicato a lana e al cotone, per rendere caldi i nuovi colori, declinati fra nuances di grigio e fango, e riportare la giacca nel guardaroba quotidiano libera da ogni idea di formalità. Black è il cuore della collezione, la grammatica di un guardaro-ba maschile che porta carisma ed eleganza nel look quotidiano dell'uomo contem-poraneo con uno stile grintoso dall'allure sartoriale. 'Urban Taylored' è la definizione del punto di vista di Manuel Ritz sulle nuove tendenze: qualità di tagli e costruzioni mixate a elementi inediti che interpretano lo spirito del tempo come l'esplosione dei nuovi tessuti a maglia. I colori vanno dal blu al grigio, passando per i toni naturali e caldi del beige. Evening è la collezione che veste le occasioni speciali descrivendo un guardaroba completo per la sera. Quando si accendono le luci mondane della notte, lo stile diventa seduzione e rigore. Il nero padroneggia ed esalta un fascino assoluta-mente maschile tradendo, attraverso inediti dettagli come riporti o revers in velluto liscio, l'assoluta unicità dello stile dell’uomo moderno.

Cappelli surrealiNAFI’ DE LUCACIESSE PIUMINI Avventura

e libertà

BERWICH Il reverso lifestyle

È uno stile di vita, un modo d’essere. Reversibilità è facilità, veloci-tà, versatilità, gusto ed eleganza uniti a comodità e complementa-rietà. Berwich presenta Reverso, il pantalone double face. È dedicato all’uomo moderno che può vivere qui o altrove. Non ama i luoghi comuni, si adatta alle situazioni, è classico con stile, casual con eleganza: è l’uomo del nuovo millennio che ha finalmente compre-so di essere il protagonista del suo tempo. Reverso asseconda questa consapevolezza, dando all’uomo neomoderno la possibilità di vestire due pantaloni in uno: un pantalone umorale, bipolare, complementare, colorato e classico. Berwich ha sempre condiviso e compiaciuto i gusti e le tendenze di stile attuali, ora con Reverso ogni uomo potrà reinventarsi in pochi secondi, giusto il tempo di fermarsi e, con pochi gesti, cambiare il proprio pantalone in un altro, rimanendo però lo stesso. Reverso è caraterizzato da tinte interne ed esterne complementari, come complementari saranno gli stili possibili dell’uomo che lo indosserà. Il pantalone diventa uno stato mentale, uno stile di vita, una vita guardata e vissuta attraverso il caleidoscopio della reversibilità. Tra le diverse tendenze presentate da Berwich per il prossimo inverno c’è il look Clan. È per l’uomo che ha voglia di rimettere indosso i veri quadri scozzesi, magari meglio se sono invecchiati da qualche trattamento, che gli conferiscono un aspetto ambrato e impastato. Il pantalone è reversibile, caratterizza-to da tinte interne ed esterne complementari, da una parte di cotone in tinta unita e dall'altra parte con una fantasia black-watch.

Il prestigioso marchio dal concetto di outdoor prevede nel suo DNA l’interpretazione di una collezione capace di coniugare l’heritage con le innovative tecnologie ed una sensibilità stilistica contemporanea. Due sono le linee proposte: “Sport Adventure” e “Urban Adventure”, entram-be contraddistinte da un elevato contenuto di ricerca e un alto livello qualitativo, pensate per situazioni d’uso differenti. Un forte dualismo si ritrova nella struttura della collezione: da un lato la continua ricerca tecnologica e qualitativa nelle proposte activ wear della linea “Sport Adventure”, dall’altra le interpretazioni fashion e multifunzionali della linea “Urban Adventure”. La linea “Sport Adventure” riflette l’autentico spirito avventuroso. È stata concepita per affrontare viaggi in climi freddi e avventure estreme. Le tonalità accese e cangianti dei capispalla esaltano i materiali innovativi. Sono giacche tecniche e multifunzionali. Costruite come due giacche autonomamente strutturate ed integrabili all’occorrenza per renderle calde e aumentarne l’ergonomia, cosa che garantisce leggerezza e calore, favorisce l’isolamento da acqua e vento senza rinunciare ad un’assoluta traspirabilità. In questo modo anche il mantenimento del calore corporeo è assicurato. “Urban Adventure” è invece la linea che nasce dall’incontro delle proposte outwear con le esigenze fashion dei contesti urbani. Una collezione d’ispirazione e derivazione chiaramente sportiva ma con uno stile accattivante e moderno, per chi sceglie con gusto e senso della qualità. La parola chiave di questa linea è decisamente la multifunzionalità: i materiali performanti caratteristici vengono declinati in proposte di fashion utility, come gli storici capispalla con interno staccabile adatti in qualsia-si stagione e dotati di una perfetta vestibilità anche quando indossati separatamente. Non mancano poi le camicie di piumino dal taglio slim fit, versatili e perfette in ogni occasione.

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L'uomo di oggi conosce le regole del gusto e si regala la libertà di plasmarle, modularle, sovvertirle. Il brand consolida anche in questa stagione un innato istinto verso la sperimentazione. La parola d'ordine è osare, costruendo variazioni sul tema del sartoriale, attraverso stili che raccontano sfumature diverse e complementari di uno stesso universo maschile. Dalla linea Color, la giacca doppiopetto è in lana shetland con fodera interna e bottoni all’occhiello e ai polsini multicolor. La linea è di un’elegante eccentricità, mood sartoriale spezzato da dettagli forti dai colori vivaci che raccontano un rinnovato desiderio di libertà. Senza rinunciare al rigore sartoriale dei propri modelli, Manuel Ritz li punteggia di bottoni multicolor, fodere stampate, asole e occhielli ribattuti in contrasto di colore. L'eleganza supera ogni forma di omologazione e diventa paradigma flessibile di quel saper scegliere da sempre espressione di carisma e autenticità. Fra le sfumature scelte, una nota speciale è dedicata all'indaco, tono alla base di capi delavati, morbidi e caldi. Ogni stagione, Manuel Ritz propone una chiave diversa per reinterpretare l'eleganza maschile. Trattamenti originali, dettagli grintosi, fitting asciutto: White oggi parla di tinto in capo, applicato a lana e al cotone, per rendere caldi i nuovi colori, declinati fra nuances di grigio e fango, e riportare la giacca nel guardaroba quotidiano libera da ogni idea di formalità. Black è il cuore della collezione, la grammatica di un guardaroba maschile che porta carisma ed eleganza nel look quotidiano dell'uomo contemporaneo con uno stile grintoso dall'allure sartoriale. 'Urban Taylored' è la definizione del punto di vista di Manuel Ritz sulle nuove tendenze: qualità di tagli e costruzioni mixate a elementi inediti che interpretano lo spirito del tempo come l'esplosione dei nuovi tessuti a maglia. I colori vanno dal blu al grigio, passando per i toni naturali e caldi del beige. Evening è la collezione che veste le occasioni speciali descriven-do un guardaroba completo per la sera. Quando si accendono le luci mondane della notte, lo stile diventa seduzione e rigore. Il nero padroneggia ed esalta un fascino assolutamente maschile tradendo, attraverso inediti dettagli come riporti o revers in velluto liscio, l'assoluta unicità dello stile dell’uomo moderno.

Officina di ricercaMANUEL RITZ

L'uomo di oggi conosce le regole del gusto e si regala la libertà di plasmarle, modularle, sovvertirle. Il brand consolida anche in questa stagione un innato istinto verso la sperimentazione. La parola d'ordine è osare, costruendo variazioni sul tema del sartoriale, attraverso stili che raccontano sfumature diverse e complementari di uno stesso universo maschile. Dalla linea Color, la giacca doppiopetto è in lana shetland con fodera interna e bottoni all’occhiello e ai polsini multicolor. La linea è di un’elegante eccentricità, mood sartoriale spezzato da dettagli forti dai colori vivaci che raccontano un rinnovato desiderio di libertà. Senza rinunciare al rigore sartoriale dei propri modelli, Manuel Ritz li punteggia di bottoni multicolor, fodere stampate, asole e occhielli ribattuti in contrasto di colore. L'eleganza supera ogni forma di omologazione e diventa paradigma flessibile di quel saper scegliere da sempre espressione di carisma e autenticità. Fra le sfumature scelte, una nota speciale è dedicata all'indaco, tono alla base di capi delavati, morbidi e caldi. Ogni stagione, Manuel Ritz propone una chiave diversa per reinterpretare l'eleganza maschile. Trattamenti originali, dettagli grintosi, fitting asciutto: White oggi parla di tinto in capo, applicato a lana e al cotone, per rendere caldi i nuovi colori, declinati fra nuances di grigio e fango, e riportare la giacca nel guardaroba quotidiano libera da ogni idea di formalità. Black è il cuore della collezione, la grammatica di un guardaro-ba maschile che porta carisma ed eleganza nel look quotidiano dell'uomo contem-poraneo con uno stile grintoso dall'allure sartoriale. 'Urban Taylored' è la definizione del punto di vista di Manuel Ritz sulle nuove tendenze: qualità di tagli e costruzioni mixate a elementi inediti che interpretano lo spirito del tempo come l'esplosione dei nuovi tessuti a maglia. I colori vanno dal blu al grigio, passando per i toni naturali e caldi del beige. Evening è la collezione che veste le occasioni speciali descrivendo un guardaroba completo per la sera. Quando si accendono le luci mondane della notte, lo stile diventa seduzione e rigore. Il nero padroneggia ed esalta un fascino assoluta-mente maschile tradendo, attraverso inediti dettagli come riporti o revers in velluto liscio, l'assoluta unicità dello stile dell’uomo moderno.

Cappelli surrealiNAFI’ DE LUCACIESSE PIUMINI Avventura

e libertà

BERWICH Il reverso lifestyle

È uno stile di vita, un modo d’essere. Reversibilità è facilità, veloci-tà, versatilità, gusto ed eleganza uniti a comodità e complementa-rietà. Berwich presenta Reverso, il pantalone double face. È dedicato all’uomo moderno che può vivere qui o altrove. Non ama i luoghi comuni, si adatta alle situazioni, è classico con stile, casual con eleganza: è l’uomo del nuovo millennio che ha finalmente compre-so di essere il protagonista del suo tempo. Reverso asseconda questa consapevolezza, dando all’uomo neomoderno la possibilità di vestire due pantaloni in uno: un pantalone umorale, bipolare, complementare, colorato e classico. Berwich ha sempre condiviso e compiaciuto i gusti e le tendenze di stile attuali, ora con Reverso ogni uomo potrà reinventarsi in pochi secondi, giusto il tempo di fermarsi e, con pochi gesti, cambiare il proprio pantalone in un altro, rimanendo però lo stesso. Reverso è caraterizzato da tinte interne ed esterne complementari, come complementari saranno gli stili possibili dell’uomo che lo indosserà. Il pantalone diventa uno stato mentale, uno stile di vita, una vita guardata e vissuta attraverso il caleidoscopio della reversibilità. Tra le diverse tendenze presentate da Berwich per il prossimo inverno c’è il look Clan. È per l’uomo che ha voglia di rimettere indosso i veri quadri scozzesi, magari meglio se sono invecchiati da qualche trattamento, che gli conferiscono un aspetto ambrato e impastato. Il pantalone è reversibile, caratterizza-to da tinte interne ed esterne complementari, da una parte di cotone in tinta unita e dall'altra parte con una fantasia black-watch.

Il prestigioso marchio dal concetto di outdoor prevede nel suo DNA l’interpretazione di una collezione capace di coniugare l’heritage con le innovative tecnologie ed una sensibilità stilistica contemporanea. Due sono le linee proposte: “Sport Adventure” e “Urban Adventure”, entram-be contraddistinte da un elevato contenuto di ricerca e un alto livello qualitativo, pensate per situazioni d’uso differenti. Un forte dualismo si ritrova nella struttura della collezione: da un lato la continua ricerca tecnologica e qualitativa nelle proposte activ wear della linea “Sport Adventure”, dall’altra le interpretazioni fashion e multifunzionali della linea “Urban Adventure”. La linea “Sport Adventure” riflette l’autentico spirito avventuroso. È stata concepita per affrontare viaggi in climi freddi e avventure estreme. Le tonalità accese e cangianti dei capispalla esaltano i materiali innovativi. Sono giacche tecniche e multifunzionali. Costruite come due giacche autonomamente strutturate ed integrabili all’occorrenza per renderle calde e aumentarne l’ergonomia, cosa che garantisce leggerezza e calore, favorisce l’isolamento da acqua e vento senza rinunciare ad un’assoluta traspirabilità. In questo modo anche il mantenimento del calore corporeo è assicurato. “Urban Adventure” è invece la linea che nasce dall’incontro delle proposte outwear con le esigenze fashion dei contesti urbani. Una collezione d’ispirazione e derivazione chiaramente sportiva ma con uno stile accattivante e moderno, per chi sceglie con gusto e senso della qualità. La parola chiave di questa linea è decisamente la multifunzionalità: i materiali performanti caratteristici vengono declinati in proposte di fashion utility, come gli storici capispalla con interno staccabile adatti in qualsia-si stagione e dotati di una perfetta vestibilità anche quando indossati separatamente. Non mancano poi le camicie di piumino dal taglio slim fit, versatili e perfette in ogni occasione.

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FASHION | ANTEPRIME FASHION | ANTEPRIME

Dopo una lunga esperienza nel settore del costume, nell’ambito cinematografico, teatrale e operistico, Massimiliano Amicucci crea il marchio “Move Roma”. Dall’idea di fondere la conoscenza storica con l’espressione moderna della Moda, lo stilista unisce arte e artigianalità. L’ideazione e la creazione di cappelli ed accessori soddisfano una forte fantasia, già espressa nel comparto della celluloide, che ora si vuole cimentare nel bizzarro mondo del fashion. La produzione dei cappelli vanta la realizzazione completamente Italiana, in modalità artigianale, e si pregia di adoperare materiali naturali e di alta qualità come feltri, pelle e lana. La collezione composta di cappelli e accessori di pelle crea una forte personalizzazione e aiuta l'unicità del look. L’identità della creazione artistica di Move Roma si manifesta in originali cappelli d’ispirazione nature accessoriati da piume, nastri di pelle con colori terrosi che si prestano ad essere combinati con la moda della prossima stagione invernale. Il target del cliente Move Roma è un fashion addict molto attento al design, alla qualità e all'innovazione. E’ appassionato della propria immagine, vuole mostrare la propria personalità istrionica e versatile. Ogni uomo realizza che, in base al proprio umore, ai proprio desideri, ai diversi momenti della giornata, alle diverse occasioni della vita, può indossare un cappello di differente foggia.

Officine del CappelloMOVE ROMAPAOLONI

La collezione Paoloni racconta lo stile metropolitano dell'uomo contemporaneo, dove l'identità è una rete di relazioni in continuo movimento e la moda è il linguaggio per raccontarsi. L'icona è New York: i colori del cielo d'inverno, il fumo condensato che filtra fra le strade, la patina romantica di certi film anni '40. Paoloni interpreta questo mood con un look ricco e variegato dove, dal capospalla all'abi-to passando per i complementi più raffinati, ogni uomo trova gli elementi perfetti per descrivere la propria storia. La giacca doppiopetto slim fit è in lambswool con revers a lancia e bottoni metallici. La linea segna un marcato ritorno alla sartorialità, che non rinuncia all'allure dinamica di giacche decostruite e leggere, ma riporta in primo piano forme decise e strutturate, prima fra tutte il doppiopetto, proposto su giacche, giacconi e cappotti. Il taglio dei pantaloni segue la nuova tendenza e si fa più asciutto, ritornano le pinces e gli elementi sartoriali che incidono con forza sulle linee del corpo. Tagli impeccabili, tessuti scelti con cura artigianale, dettagli minuziosi sono il punto di partenza su cui la ricerca Paoloni declina a ogni stagione la propria personale variazione sul tema del maschile contemporaneo. Libertà di movimen-to e comfort, valori decisivi, emergono dalle giacche in lana e in lana e cotone, 'tinte in capo' o ammorbidite con maestria da finissaggi esclusi-vi che regalano ad ogni capo l'aspetto vissuto, già perfettamente adeguato al corpo che lo indosserà. I colori evocano il medesimo equili-brio di opposti raccontato dalle nuove forme. Dal blu al grigio in ogni sua sfumatura portano nel guardaroba maschile nuove sfumature urbane, tagliandole magistralmente con tocchi di calore evocati dai toni del cammello, del tortora e del marrone, mantenuti su nuance fredde per armonizzarsi al meglio con la mano corposa e calda delle lane.

Un’onda di sensazioni attraversa la poesia del segno che traccia i confini, le linee del nuovo formale, una naturale percezione di infinita leggerezza e gusto che nobilita sul nascere la collezione Tombolini. Formale ed informale si compenetrano, contaminan-dosi tra classico e ricerca, nei colori e nei materiali. Nel formale, in particolare, geometrie equilibrate e tradizione sartoriale si fondono e si compensano nelle nuove slanciate vestibilità slim. Materie prime di indiscussa qualità reinterpretano i cappotti di gusto tradizionale affiancati da capi con pettorina e dettagli sportivi. La gamma cromatica spazia dai blu e grigi freddi fino ai colori più caldi e rassicuranti delle tonalità della terra. Il nuovo concetto di informale è declinato da capi realizzati elaborando un prodotto in grado di coniugare carattere sartoriale, contenuti stilistici, gusto estroverso e portabilità. Capi caldi e confortevoli; pesi leggeri con caratteristiche all’avanguardia che donano un assoluto benessere in ogni condizione atmosferica. Giacche ed abiti destrutturati, leggeri e morbidi. Linee semplici ed avvolgenti. Ricerca e tradizione sartoriale per capi che rinnovano il fitting del capospalla, donandogli un nuovo comfort. Oggi Tombolini è cuore e passione. Anni di tradizione interpretano lo stile dell’uomo moderno, la classe e la qualità per il business man. Da questa esigenza nasce Tombolini B.B. “Business Blazer”. Una giacca distintiva, qualificante, di classe, che garantisce comfort. Ritagliata per l’uomo energico, raffinato, in continuo movimento, che viaggia per lavoro. Un uomo “internazionale”, con una spiccata cultura del vestire e che apprezza la qualità e sa valorizzare il bello. Un uomo impegnato a vivere. Un capo sartoriale che avvolge, circon-da, rappresenta. Un nuovo tipo di costruzione leggerissima, elastica, confortevole, ma al tempo stesso accurata e impeccabile, garantisce una performance eccezionale. Un blazer in pura lana vergine in due finiture: lana effetto maglia e lana lavata. Ricchi i dettagli interni per rispondere alle esigenze del travelling man: taschino porta penne, tasca porta cellulare con fodera antiradiazioni, tasca porta passaporto e biglietto aereo, quarta tasca ampia in lana. Il valore come carattere fondamentale del lusso si coniuga perfettamente con l’orientamento moderno, per soddisfare pienamente le esigenze di un target internazionale. Un uomo, impegnato, solido e razionale, che ama la qualità, la vivacità creativa e l’innovazione.

Territori di puro maschile

L’Arte del vestireTOMBOLINI

Ricerca di stile e sperimentazione materica per la prossi-ma stagione invernale, espressa nei due mondi che racchiudono la collezione di cinture Fabrizio Mancini. Vanity e Purity, avanguardia di stile e classico. Le due linee sono contrapposte ma anche ricche di contaminazioni reciproche come nelle colorazioni proposte o nei temi. Cinture, ma anche accessori, come maxi borse o calzature si colorano per la prossima stagione fredda dei toni invernali, caldi, ma anche polverosi, che abbracciano le palette dei classici marroni, nero e blu notte, ma propon-gono anche dei must come il verde militare, per uno stile sportswear e jungle e i tortora o i grigi per uno stile più casual. A contrasto una palette vitaminica è scelta per i materiali tecnici e shiny, toni più luminosi da accoppiare a pellami o a tessuti. Al cuoio, materiale indiscusso per la cintura, e must per la linea Vanity, si affiancano i tessuti di lana, le flanelle ed il velluto che contraddistinguono la linea Purity, non mancano materiali pregiati come il pitone o il cocco, proposta nella soluzione naturale o anche lavato. Nella linea Purity ritroviamo le cinture classi-che, dalla linea cerimonia alle declinazioni sportswear in canvas e camoscio. La linea Vanity è reinterpretazione dei pellami grezzi grazie agli effetti used e waxed che donano un’anima vintage alla cintura. Interessante e sempre attuale sono le borchie protagoniste insieme ai motivi tribali che ci conducono in un mondo African style.

L’accessorio, un’arteFABRIZIO MANCINI

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FASHION | ANTEPRIME FASHION | ANTEPRIME

Dopo una lunga esperienza nel settore del costume, nell’ambito cinematografico, teatrale e operistico, Massimiliano Amicucci crea il marchio “Move Roma”. Dall’idea di fondere la conoscenza storica con l’espressione moderna della Moda, lo stilista unisce arte e artigianalità. L’ideazione e la creazione di cappelli ed accessori soddisfano una forte fantasia, già espressa nel comparto della celluloide, che ora si vuole cimentare nel bizzarro mondo del fashion. La produzione dei cappelli vanta la realizzazione completamente Italiana, in modalità artigianale, e si pregia di adoperare materiali naturali e di alta qualità come feltri, pelle e lana. La collezione composta di cappelli e accessori di pelle crea una forte personalizzazione e aiuta l'unicità del look. L’identità della creazione artistica di Move Roma si manifesta in originali cappelli d’ispirazione nature accessoriati da piume, nastri di pelle con colori terrosi che si prestano ad essere combinati con la moda della prossima stagione invernale. Il target del cliente Move Roma è un fashion addict molto attento al design, alla qualità e all'innovazione. E’ appassionato della propria immagine, vuole mostrare la propria personalità istrionica e versatile. Ogni uomo realizza che, in base al proprio umore, ai proprio desideri, ai diversi momenti della giornata, alle diverse occasioni della vita, può indossare un cappello di differente foggia.

Officine del CappelloMOVE ROMAPAOLONI

La collezione Paoloni racconta lo stile metropolitano dell'uomo contemporaneo, dove l'identità è una rete di relazioni in continuo movimento e la moda è il linguaggio per raccontarsi. L'icona è New York: i colori del cielo d'inverno, il fumo condensato che filtra fra le strade, la patina romantica di certi film anni '40. Paoloni interpreta questo mood con un look ricco e variegato dove, dal capospalla all'abi-to passando per i complementi più raffinati, ogni uomo trova gli elementi perfetti per descrivere la propria storia. La giacca doppiopetto slim fit è in lambswool con revers a lancia e bottoni metallici. La linea segna un marcato ritorno alla sartorialità, che non rinuncia all'allure dinamica di giacche decostruite e leggere, ma riporta in primo piano forme decise e strutturate, prima fra tutte il doppiopetto, proposto su giacche, giacconi e cappotti. Il taglio dei pantaloni segue la nuova tendenza e si fa più asciutto, ritornano le pinces e gli elementi sartoriali che incidono con forza sulle linee del corpo. Tagli impeccabili, tessuti scelti con cura artigianale, dettagli minuziosi sono il punto di partenza su cui la ricerca Paoloni declina a ogni stagione la propria personale variazione sul tema del maschile contemporaneo. Libertà di movimen-to e comfort, valori decisivi, emergono dalle giacche in lana e in lana e cotone, 'tinte in capo' o ammorbidite con maestria da finissaggi esclusi-vi che regalano ad ogni capo l'aspetto vissuto, già perfettamente adeguato al corpo che lo indosserà. I colori evocano il medesimo equili-brio di opposti raccontato dalle nuove forme. Dal blu al grigio in ogni sua sfumatura portano nel guardaroba maschile nuove sfumature urbane, tagliandole magistralmente con tocchi di calore evocati dai toni del cammello, del tortora e del marrone, mantenuti su nuance fredde per armonizzarsi al meglio con la mano corposa e calda delle lane.

Un’onda di sensazioni attraversa la poesia del segno che traccia i confini, le linee del nuovo formale, una naturale percezione di infinita leggerezza e gusto che nobilita sul nascere la collezione Tombolini. Formale ed informale si compenetrano, contaminan-dosi tra classico e ricerca, nei colori e nei materiali. Nel formale, in particolare, geometrie equilibrate e tradizione sartoriale si fondono e si compensano nelle nuove slanciate vestibilità slim. Materie prime di indiscussa qualità reinterpretano i cappotti di gusto tradizionale affiancati da capi con pettorina e dettagli sportivi. La gamma cromatica spazia dai blu e grigi freddi fino ai colori più caldi e rassicuranti delle tonalità della terra. Il nuovo concetto di informale è declinato da capi realizzati elaborando un prodotto in grado di coniugare carattere sartoriale, contenuti stilistici, gusto estroverso e portabilità. Capi caldi e confortevoli; pesi leggeri con caratteristiche all’avanguardia che donano un assoluto benessere in ogni condizione atmosferica. Giacche ed abiti destrutturati, leggeri e morbidi. Linee semplici ed avvolgenti. Ricerca e tradizione sartoriale per capi che rinnovano il fitting del capospalla, donandogli un nuovo comfort. Oggi Tombolini è cuore e passione. Anni di tradizione interpretano lo stile dell’uomo moderno, la classe e la qualità per il business man. Da questa esigenza nasce Tombolini B.B. “Business Blazer”. Una giacca distintiva, qualificante, di classe, che garantisce comfort. Ritagliata per l’uomo energico, raffinato, in continuo movimento, che viaggia per lavoro. Un uomo “internazionale”, con una spiccata cultura del vestire e che apprezza la qualità e sa valorizzare il bello. Un uomo impegnato a vivere. Un capo sartoriale che avvolge, circon-da, rappresenta. Un nuovo tipo di costruzione leggerissima, elastica, confortevole, ma al tempo stesso accurata e impeccabile, garantisce una performance eccezionale. Un blazer in pura lana vergine in due finiture: lana effetto maglia e lana lavata. Ricchi i dettagli interni per rispondere alle esigenze del travelling man: taschino porta penne, tasca porta cellulare con fodera antiradiazioni, tasca porta passaporto e biglietto aereo, quarta tasca ampia in lana. Il valore come carattere fondamentale del lusso si coniuga perfettamente con l’orientamento moderno, per soddisfare pienamente le esigenze di un target internazionale. Un uomo, impegnato, solido e razionale, che ama la qualità, la vivacità creativa e l’innovazione.

Territori di puro maschile

L’Arte del vestireTOMBOLINI

Ricerca di stile e sperimentazione materica per la prossi-ma stagione invernale, espressa nei due mondi che racchiudono la collezione di cinture Fabrizio Mancini. Vanity e Purity, avanguardia di stile e classico. Le due linee sono contrapposte ma anche ricche di contaminazioni reciproche come nelle colorazioni proposte o nei temi. Cinture, ma anche accessori, come maxi borse o calzature si colorano per la prossima stagione fredda dei toni invernali, caldi, ma anche polverosi, che abbracciano le palette dei classici marroni, nero e blu notte, ma propon-gono anche dei must come il verde militare, per uno stile sportswear e jungle e i tortora o i grigi per uno stile più casual. A contrasto una palette vitaminica è scelta per i materiali tecnici e shiny, toni più luminosi da accoppiare a pellami o a tessuti. Al cuoio, materiale indiscusso per la cintura, e must per la linea Vanity, si affiancano i tessuti di lana, le flanelle ed il velluto che contraddistinguono la linea Purity, non mancano materiali pregiati come il pitone o il cocco, proposta nella soluzione naturale o anche lavato. Nella linea Purity ritroviamo le cinture classi-che, dalla linea cerimonia alle declinazioni sportswear in canvas e camoscio. La linea Vanity è reinterpretazione dei pellami grezzi grazie agli effetti used e waxed che donano un’anima vintage alla cintura. Interessante e sempre attuale sono le borchie protagoniste insieme ai motivi tribali che ci conducono in un mondo African style.

L’accessorio, un’arteFABRIZIO MANCINI

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FASHION | ANTEPRIME FASHION | ANTEPRIME

MUSTOMusto é il produttore leader nell'abbigliamento tecnico da vela e disegna una collezione lifestyle ispirata allo yachting. È un omaggio alla tradizione velica del brand, con forme ispirate al mondo della naviga-zione e arricchite di spunti stilistici, cromatismi primari, dettagli esclusi-vi e influenze dal mondo marino e terrestre. Grande è l’esperienza nello sport e profonda è la conoscenza delle capacità tecniche necessarie per garantire che chi indossa i capi Musto rimanga asciutto e comodo in tutte le condizioni climatiche. La nuova collezione si ispira all'evolu-zione della giacca da vela, la cerata. Musto per la prima volta presenta un esclusivo cappotto e un parka ispirati alla propria tradizione, entrambi i capi sono prodotti in edizione limitata. Il Deck Coat, un classico del brand, è stato reinventato grazie alla competenza tecnica unita all'altissima qualitá del tessuto. E' nata così la Limited Edition Deck Coat. Questo giaccone dallo stile inconfondibile e dalle grandi qualità tecniche é interamente fabbricato in lana della Nuova Zelanda e utilizza la tecnologia che rende qualsiasi tessuto naturale impermea-bile e resistente al vento. Il secondo capo in edizione limitata è l'Herita-ge Parka, fedele alla tradizione velica del brand ed ispirato ai tempi in cui i marinai solcavano il mare indossando cerate, maglioni di lana e pantaloni di flanella. L'Heritage Parka é realizzato in cotone inglese oleato, di altissima qualità, ed è foderato in resistente chambray. Bordi di pelle completano lo stile. A differenza delle prime giacche da vela, i nuovi capi della linea heritage offrono una vestibilitá slim per un look moderno. L'offerta dei prodotti resistenti e di qualità eccellente porta-no il brand nel futuro del lusso. Sono capi che sono indossati non solo nei momenti del brutto tempo ma anche per il tempo libero in pieno centro urbano.

È un’esaltazione alla materia che rappresenta il lusso e l’eccellenza: la pelle. La magia della natura resa elemento inimitabile è magistral-mente lavorata come nessuno meglio di Trussardi sa fare. Lo storico marchio italiano ha voluto festeggiare i suoi cento anni a Firenze, in occasione del Pitti Immagine Uomo, con una sfilata caratterizzata da capi realizzati interamente di pelle. Dalle giacche alle T-shirt, dai panta-loni ai cappotti per arrivare ai giacconi, tutto era rigorosamente eseguito in pelle. È una lode che ci evidenzia come realmente si possa giocare con questo prezioso materiale naturale. Trattamenti e stampe di gusto delavé portano lo stile dal military metropolitano al glamour total noir che ci riconduce all’esistenzialismo francese. Il sottile contra-sto tra opaco e lucido e le tenui e delicate fantasie della pelle invitano temi ispirati ad un country metropolitano. I colori sono una combina-zione di dolce raffinatezza tra i toni e le mille sfumature di black con le calde sfumature dei terrosi e tocchi di luci di blu indico fino al profon-do blu notturno. L’uomo Trussardi riecheggia un’eccellenza tutta italiana, un eroe di stile ed eleganza tutta al maschile e con una traccia di fascino e finezza inequivocabile.

Moda Yachting

La magia della pelleTRUSSARDI

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FASHION | ANTEPRIME FASHION | ANTEPRIME

MUSTOMusto é il produttore leader nell'abbigliamento tecnico da vela e disegna una collezione lifestyle ispirata allo yachting. È un omaggio alla tradizione velica del brand, con forme ispirate al mondo della naviga-zione e arricchite di spunti stilistici, cromatismi primari, dettagli esclusi-vi e influenze dal mondo marino e terrestre. Grande è l’esperienza nello sport e profonda è la conoscenza delle capacità tecniche necessarie per garantire che chi indossa i capi Musto rimanga asciutto e comodo in tutte le condizioni climatiche. La nuova collezione si ispira all'evolu-zione della giacca da vela, la cerata. Musto per la prima volta presenta un esclusivo cappotto e un parka ispirati alla propria tradizione, entrambi i capi sono prodotti in edizione limitata. Il Deck Coat, un classico del brand, è stato reinventato grazie alla competenza tecnica unita all'altissima qualitá del tessuto. E' nata così la Limited Edition Deck Coat. Questo giaccone dallo stile inconfondibile e dalle grandi qualità tecniche é interamente fabbricato in lana della Nuova Zelanda e utilizza la tecnologia che rende qualsiasi tessuto naturale impermea-bile e resistente al vento. Il secondo capo in edizione limitata è l'Herita-ge Parka, fedele alla tradizione velica del brand ed ispirato ai tempi in cui i marinai solcavano il mare indossando cerate, maglioni di lana e pantaloni di flanella. L'Heritage Parka é realizzato in cotone inglese oleato, di altissima qualità, ed è foderato in resistente chambray. Bordi di pelle completano lo stile. A differenza delle prime giacche da vela, i nuovi capi della linea heritage offrono una vestibilitá slim per un look moderno. L'offerta dei prodotti resistenti e di qualità eccellente porta-no il brand nel futuro del lusso. Sono capi che sono indossati non solo nei momenti del brutto tempo ma anche per il tempo libero in pieno centro urbano.

È un’esaltazione alla materia che rappresenta il lusso e l’eccellenza: la pelle. La magia della natura resa elemento inimitabile è magistral-mente lavorata come nessuno meglio di Trussardi sa fare. Lo storico marchio italiano ha voluto festeggiare i suoi cento anni a Firenze, in occasione del Pitti Immagine Uomo, con una sfilata caratterizzata da capi realizzati interamente di pelle. Dalle giacche alle T-shirt, dai panta-loni ai cappotti per arrivare ai giacconi, tutto era rigorosamente eseguito in pelle. È una lode che ci evidenzia come realmente si possa giocare con questo prezioso materiale naturale. Trattamenti e stampe di gusto delavé portano lo stile dal military metropolitano al glamour total noir che ci riconduce all’esistenzialismo francese. Il sottile contra-sto tra opaco e lucido e le tenui e delicate fantasie della pelle invitano temi ispirati ad un country metropolitano. I colori sono una combina-zione di dolce raffinatezza tra i toni e le mille sfumature di black con le calde sfumature dei terrosi e tocchi di luci di blu indico fino al profon-do blu notturno. L’uomo Trussardi riecheggia un’eccellenza tutta italiana, un eroe di stile ed eleganza tutta al maschile e con una traccia di fascino e finezza inequivocabile.

Moda Yachting

La magia della pelleTRUSSARDI

Piazza Tre Martiri, 35 - Rimini Tel.0541.1601219Cell.338.9380982

calzature

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FASHIONFASHION

MADABOUTCOLOUR

Borsa Yves Saint Laurent - Scarpa Pollini

er questa primavera estate il colore diventa protago-nista con accessori di tonalita' forti. il look si trasfor-ma, si rinnova abbandona la semplicità e si diverte a sperimentare. Borse e scarpe iconici, ma con un pizzico di follia.

P>>

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FASHIONFASHION

MADABOUTCOLOUR

Borsa Yves Saint Laurent - Scarpa Pollini

er questa primavera estate il colore diventa protago-nista con accessori di tonalita' forti. il look si trasfor-ma, si rinnova abbandona la semplicità e si diverte a sperimentare. Borse e scarpe iconici, ma con un pizzico di follia.

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FASHIONFASHION

Scarpa Fendi - Borsa Bottega Veneta >>Borsa Fendi - Scarpa Jimmy Choo

FASHIONFASHION

Scarpa Fendi - Borsa Bottega Veneta >>Borsa Fendi - Scarpa Jimmy Choo

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FASHIONFASHION

Scarpa Fendi - Borsa Bottega Veneta >>Borsa Fendi - Scarpa Jimmy Choo

FASHIONFASHION

Scarpa Fendi - Borsa Bottega Veneta >>Borsa Fendi - Scarpa Jimmy Choo

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FASHIONFASHION

Scarpa Fendi - Borsa Gucci >>- Borsa Balenciaga Scarpa yves saint laurent (ysl)

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FASHIONFASHION

Scarpa Fendi - Borsa Gucci >>- Borsa Balenciaga Scarpa yves saint laurent (ysl)

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FASHIONFASHION

fashion editor: Francesca Meletti @ GAUDENZI location cortesy: studio d' arte di Erica Calesiniphoto: Alessandro Omiccioli

Borsa e Scarpa Yves Saint Laurent

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FASHIONFASHION

fashion editor: Francesca Meletti @ GAUDENZI location cortesy: studio d' arte di Erica Calesiniphoto: Alessandro Omiccioli

Borsa e Scarpa Yves Saint Laurent

Page 46: LIFE PEOPLE APRILE 2011

make fashion for pure passion

DONAS.it

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FASHION | STATUS SYMBOL

KYLUAnon solo estetica

Mar

ianna

Pila

to

Avvalendosi di un’esperienza ventennale alle spalle nella fotopolimerizzazione dei composti gel (nel settore odontoiatrico) e dell’ergonomia, su iniziativa di Fabrizio Ghini (titolare e attuale presidente) nasce nel 2002 KyLua Cosmetics, azienda che nel 2011 ha cambiato il suo nome in KyLua S.r.l. Presso la sede principale, che si estende su una super�cie di ben 800 metri quadrati, lavora un team formato da una trentina di persone, suddivise per competenze in vari reparti (dal laboratorio chimico e creativo alla produzione, dalla direzione al magazzino, dalla sala corsi all’area espositiva/showroom). All’organico interno si aggiungono gli operatori e gli agenti che promuovono il brand sia a livello naziona-le che internazionale, facendo crescere il numero del personale �no a 10.000 unità. I prodotti KyLua, poi, vengono distribuiti in tremila centri estetici italiani (molti dei quali a�liati in franchising). I più famosi e conosciuti sono quelli inerenti alla ricostruzione delle unghie di mani e piedi con il proprio metodo UV gel privo di acidi, nonché quelli referenti al fantastico mondo della nail art (decorazioni con smalti e applicazioni varie su unghie).

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status symbol

Anche se il mercato del trattamento per le unghie è in continua espansione e la concorrenza sempre più agguerrita, KyLua riesce ancora a mantenere il primato nel campo o�rendo articoli di qualità superiore a formulazione controllata, gli strumenti di lavoro migliori e un costante perfezionamento. Nessun’altra ditta, ad esempio, dispone di una così ampia serie di gel-UV arricchiti di stabilizzatori e senza alcuna traccia di acidi metacrilici. Gli utenti �nali, di conseguenza, rimangono sempre soddisfatti constatando la compatibilità totale del materiale con le unghie, la durata dei risultati superiore alla media e l’aspetto estetico favoloso, ottenuto fra l’altro con una lavorazione molto semplice. Organizzando meeting a cadenza regolare con chimici, accademici, professionisti dell’estetica e onicotecnici, KyLua cerca di aggiornarsi e di rispondere alle nuove esigenze del mercato: di recente, per esempio, il marchio ha sviluppato con pro�tto la sua gamma di trattamenti, andan-do a ricoprire altri settori correlati al mondo dell’estetica, del benessere e della bellezza (in primis, cosmesi e make up). In occasione del salone Cosmoprof Worldwide di Bologna, in programma dal 18 al 21 marzo 2011, presso il padiglione KyLua verranno svelati in anteprima gli e�etti “magici” e le caratteristi-che dei nuovi gel colorati, nonché tutte le altre novità e i colori di tendenza in fatto di smalto e gel (proposti dopo aver monito-rato attentamente le collezioni moda delle più importanti s�late). KyLua, in�ne, comprende anche una scuola di formazione. L’accademia non si limita a insegnare a creare delle belle unghie, ma intende addestrare delle vere professioniste, avendo inserito nel programma dei corsi materie indispensabili quali: nozioni di anatomia, �siologia e dermatologia necessarie per riconoscere eventuali patologie cutanee che non permet-tono l’intervento ricostruttivo, le modalità d’uso degli strumen-ti operativi, nozioni di chimica e cosmetologia, comunicazione e marketing per rapportarsi al meglio con la clientela.

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Gabrielle Chanel, detta Coco, rappresenta una pietra miliare nel percorso della storia internazio-nale della moda, un punto di rifermento fonda-mentale per il modello femminile del ‘900 che, attraverso una nuova maniera di concepire l’abito – e la vita – della donna, ha contribuito in quello che è stato il processo di emancipazione femmi-nile del secolo scorso. Il suo stile è marcato dalla mancanza di mezzi economici: nata da una famiglia di venditori ambulanti e poverissima (rimase orfana a 12 anni e fu allevata dalle suore) non avendo la possibilità di comprare gli abiti stile belle èpoque in auge nel periodo della sua giovinezza imparò a cucirseli da sola.

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intraprendente

COCOCHANEL

Michela Ricciwww.artemodascuola.it

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Gabrielle Chanel, detta Coco, rappresenta una pietra miliare nel percorso della storia internazio-nale della moda, un punto di rifermento fonda-mentale per il modello femminile del ‘900 che, attraverso una nuova maniera di concepire l’abito – e la vita – della donna, ha contribuito in quello che è stato il processo di emancipazione femmi-nile del secolo scorso. Il suo stile è marcato dalla mancanza di mezzi economici: nata da una famiglia di venditori ambulanti e poverissima (rimase orfana a 12 anni e fu allevata dalle suore) non avendo la possibilità di comprare gli abiti stile belle èpoque in auge nel periodo della sua giovinezza imparò a cucirseli da sola.

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COCOCHANEL

Michela Ricciwww.artemodascuola.it

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Nata in Francia nel 1883 iniziò la sua carriera nel 1908 disegnando cappelli a Parigi, e a Deauville nel '14 aprì i suoi primi negozi. Le creazioni del primo periodo erano già particolarmente in contra-sto con quelle della belle époque, allora in gran voga: i suoi modelli erano minimalisti, informali e mascolini. Nacque così il suo stile androgino, un mix di maschile e femminile arricchito di gioielli che andò molto di moda negli anni venti. Coco sin da giovanissima mostrò grande determinazio-ne nel voler infrangere le vecchie regole della moda ed inventare un proprio linguaggio, si appro-priò immediatamente di capi d’abbigliamento e tessuti che fino a quel momento appartenevano al mondo maschile per volgerli al femminile. Portò la lunghezza delle gonne sotto il ginocchio, abbassò il punto vita, introdusse l’uso dei pantaloni femminili e degli abiti sportivi allora scono-sciuti alle donne, in particolare l’uso del jersey come contestazione dell’abbigliamento di quel periodo, in particolare verso i corsetti. La sua tesi e affermazione più frequente era: «Come fa un cervello a funzionare sotto a certe cose?». Chanel sembrava destinata a una modesta vita di provincia ma grazie al suo carisma e alla sua tenacia entrò negli ambienti più esclusivi della società dell’epoca e tra gli altri frequentò Picasso, Cocteau, Stravinskij, Dalì e molti altri ancora. L’apice della sua attività creativa arrivò negli anni trenta quando, dopo aver inventato i suoi celebri e rivoluzionari tailleur (costituiti da giacca maschile e gonna dritta oppure pantaloni, appartenuti fino a quel momento esclusivamente all’uomo), impose uno stile sobrio ed elegante dal timbro inconfondibile. L’uso della maglia lavorata a mano e poi confezionata industrialmente rimane una delle novità più sensazionali proposte da Chanel. Altri accessori simbolo della sua griffe e indispensabili nell’abbigliamento Chanel sono le lunghe catene dorate, le bigiotterie abbinate a gemme vere, i cristalli che sembrano diamanti.

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Nata in Francia nel 1883 iniziò la sua carriera nel 1908 disegnando cappelli a Parigi, e a Deauville nel '14 aprì i suoi primi negozi. Le creazioni del primo periodo erano già particolarmente in contra-sto con quelle della belle époque, allora in gran voga: i suoi modelli erano minimalisti, informali e mascolini. Nacque così il suo stile androgino, un mix di maschile e femminile arricchito di gioielli che andò molto di moda negli anni venti. Coco sin da giovanissima mostrò grande determinazio-ne nel voler infrangere le vecchie regole della moda ed inventare un proprio linguaggio, si appro-priò immediatamente di capi d’abbigliamento e tessuti che fino a quel momento appartenevano al mondo maschile per volgerli al femminile. Portò la lunghezza delle gonne sotto il ginocchio, abbassò il punto vita, introdusse l’uso dei pantaloni femminili e degli abiti sportivi allora scono-sciuti alle donne, in particolare l’uso del jersey come contestazione dell’abbigliamento di quel periodo, in particolare verso i corsetti. La sua tesi e affermazione più frequente era: «Come fa un cervello a funzionare sotto a certe cose?». Chanel sembrava destinata a una modesta vita di provincia ma grazie al suo carisma e alla sua tenacia entrò negli ambienti più esclusivi della società dell’epoca e tra gli altri frequentò Picasso, Cocteau, Stravinskij, Dalì e molti altri ancora. L’apice della sua attività creativa arrivò negli anni trenta quando, dopo aver inventato i suoi celebri e rivoluzionari tailleur (costituiti da giacca maschile e gonna dritta oppure pantaloni, appartenuti fino a quel momento esclusivamente all’uomo), impose uno stile sobrio ed elegante dal timbro inconfondibile. L’uso della maglia lavorata a mano e poi confezionata industrialmente rimane una delle novità più sensazionali proposte da Chanel. Altri accessori simbolo della sua griffe e indispensabili nell’abbigliamento Chanel sono le lunghe catene dorate, le bigiotterie abbinate a gemme vere, i cristalli che sembrano diamanti.

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Era la svolta di una donna dinamica e lavoratrice, che non poteva più essere schiava dell’abbigliamento costrittivo della belle époque. Chanel stessa disse al riguardo: «Fino a quel momento avevamo vestito donne inutili, oziose, donne a cui le cameriere dovevano infilare le maniche; invece, avevo ormai una clientela di donne attive; una donna attiva ha bisogno di sentirsi a proprio agio nel proprio vestito». Pensando ad una donna energica e protagonista nella società, rinnovò lo stile dando pieghe femminili ad abiti maschili e diede un significativo contributo al movimento femminista. La sua fama crebbe rapidamente, tanto da spalancarle le porte del settore profumeria, già nel 1921 era iniziata la collaborazione con Ernest Beaux e Henry Robert, noti compositori di profumi: il celebre Chanel N°5 venne creato dallo stesso Beaux proprio nel 1921 seguendo le indicazioni di Coco che voleva creare un profumo che rappresentasse un concetto di femminilità senza tempo, esclusiva e seducente. Il N°5 non fu innovativo soltanto per la struttura della fragranza, ma anche per l’originalità del nome e l’essenzialità del flacone. Chanel non voleva usare i nomi altisonanti dei profumi dell’epoca, tanto che decise di chiamare la sua creazione con un numero. Non fu una scelta casuale, ma il numero scelto corrispondeva alla quinta essenza proposta da Beaux. Memorabile l’affermazione di Marylin che, sollecitata a confidare con quale abbigliamento andasse a letto, svelò: “Con due sole gocce di Chanel N°5”. Il flacone in stile Art Deco divenne famoso per la sua struttura essenziale e il

tappo tagliato come uno smeraldo, e dal 1959 è esposto al Museo di Arte Moderna di New York. Tra le tante creazioni innovative ricordiamo anche le scarpe bicolori dotate di bande verticali che grazie ad un effetto ottico snelliscono le gambe. La linea di accessori Chanel comprendeva scarpe, borse, cinture, sciarpe, gioielli e bigiotterie con forme vistose molto apprezzate soprattutto se indossate a contrasti su abiti da linee minimali e sobrie. Lo scoppio della seconda guerra mondiale obbligò Chanel a chiudere la sede di Rue de Cambon, lasciando aperto soltanto il negozio per la vendita dei profumi. Ritornò in scena nel 1954, a 71 anni, affrontando i critici impietosi che ormai la credevano anziana e fuori dal mondo della moda, all’epoca egregiamente rappresen-tato da Dior e il suo New Look. A sorpresa nel giro di pochi anni Chanel tornò a trionfare prima in America e successivamente in Europa. Risale al 1955 la borsetta 2.55, un altro intramontabile accessorio targato Chanel. Mantenendosi fedele alla sua ispirazio-ne verso il guardaroba maschile, la stilista infine si ispirò alle giacche degli stallieri per dare volume alla sua innovativa pochet-te trapuntata, con una tracolla composta da una catenella in metallo intrecciata al cuoio.

La straordinaria avventura di Chanel ebbe termine il 10 gennaio 1971, quando si spense in una camera d’hotel, lasciando un solco inconfondibile nel modo della moda. Ora la maison è affidata al grande Karl Lagerfeld.

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Era la svolta di una donna dinamica e lavoratrice, che non poteva più essere schiava dell’abbigliamento costrittivo della belle époque. Chanel stessa disse al riguardo: «Fino a quel momento avevamo vestito donne inutili, oziose, donne a cui le cameriere dovevano infilare le maniche; invece, avevo ormai una clientela di donne attive; una donna attiva ha bisogno di sentirsi a proprio agio nel proprio vestito». Pensando ad una donna energica e protagonista nella società, rinnovò lo stile dando pieghe femminili ad abiti maschili e diede un significativo contributo al movimento femminista. La sua fama crebbe rapidamente, tanto da spalancarle le porte del settore profumeria, già nel 1921 era iniziata la collaborazione con Ernest Beaux e Henry Robert, noti compositori di profumi: il celebre Chanel N°5 venne creato dallo stesso Beaux proprio nel 1921 seguendo le indicazioni di Coco che voleva creare un profumo che rappresentasse un concetto di femminilità senza tempo, esclusiva e seducente. Il N°5 non fu innovativo soltanto per la struttura della fragranza, ma anche per l’originalità del nome e l’essenzialità del flacone. Chanel non voleva usare i nomi altisonanti dei profumi dell’epoca, tanto che decise di chiamare la sua creazione con un numero. Non fu una scelta casuale, ma il numero scelto corrispondeva alla quinta essenza proposta da Beaux. Memorabile l’affermazione di Marylin che, sollecitata a confidare con quale abbigliamento andasse a letto, svelò: “Con due sole gocce di Chanel N°5”. Il flacone in stile Art Deco divenne famoso per la sua struttura essenziale e il

tappo tagliato come uno smeraldo, e dal 1959 è esposto al Museo di Arte Moderna di New York. Tra le tante creazioni innovative ricordiamo anche le scarpe bicolori dotate di bande verticali che grazie ad un effetto ottico snelliscono le gambe. La linea di accessori Chanel comprendeva scarpe, borse, cinture, sciarpe, gioielli e bigiotterie con forme vistose molto apprezzate soprattutto se indossate a contrasti su abiti da linee minimali e sobrie. Lo scoppio della seconda guerra mondiale obbligò Chanel a chiudere la sede di Rue de Cambon, lasciando aperto soltanto il negozio per la vendita dei profumi. Ritornò in scena nel 1954, a 71 anni, affrontando i critici impietosi che ormai la credevano anziana e fuori dal mondo della moda, all’epoca egregiamente rappresen-tato da Dior e il suo New Look. A sorpresa nel giro di pochi anni Chanel tornò a trionfare prima in America e successivamente in Europa. Risale al 1955 la borsetta 2.55, un altro intramontabile accessorio targato Chanel. Mantenendosi fedele alla sua ispirazio-ne verso il guardaroba maschile, la stilista infine si ispirò alle giacche degli stallieri per dare volume alla sua innovativa pochet-te trapuntata, con una tracolla composta da una catenella in metallo intrecciata al cuoio.

La straordinaria avventura di Chanel ebbe termine il 10 gennaio 1971, quando si spense in una camera d’hotel, lasciando un solco inconfondibile nel modo della moda. Ora la maison è affidata al grande Karl Lagerfeld.

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FASHION

ANNA STYLE

api artigianali dal sapore vintage . Sono questi gli elementi che compongono l’estetica della stilista Anna Negusanti .Fonti d’ispirazione delle sue creazioni sono state da sempre l’amore per l’antiquariato e per le ballerine di danza classica , nella collezione che osserviamo in queste pagine Anna ha tratto ispirazione da vecchie foto e cartoline d’epoca in cui sono ritratte donne dall’aria malinconica e ri�essiva tipicamente vestite di pizzi e merletti.

C

FASHION

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Gol�no verde acqua fatto a mano con manica a palloncino e colletto, entrambi di chi�on, con motivo a smerlatura. Culotte a vita alta con frappette di pizzo, accessori vintage.

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FASHION

ANNA STYLE

api artigianali dal sapore vintage . Sono questi gli elementi che compongono l’estetica della stilista Anna Negusanti .Fonti d’ispirazione delle sue creazioni sono state da sempre l’amore per l’antiquariato e per le ballerine di danza classica , nella collezione che osserviamo in queste pagine Anna ha tratto ispirazione da vecchie foto e cartoline d’epoca in cui sono ritratte donne dall’aria malinconica e ri�essiva tipicamente vestite di pizzi e merletti.

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Gol�no verde acqua fatto a mano con manica a palloncino e colletto, entrambi di chi�on, con motivo a smerlatura. Culotte a vita alta con frappette di pizzo, accessori vintage.

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FASHION FASHION

Gol�no color carta da zucchero, fatto a mano, motivo rombi e noccioline con maniche a pallonci-no e piccola ruches di shantung di seta, shorts di pizzo a vita alta, accessori vintage.

Colonne stilistiche di riferimento sono gli universi sognanti di Luisa Beccaria, Dior, Chanel, Valentino, Giambattista Valli e Alberta Ferretti. L’ alta moda è sempre stato un punto di riferimento per Anna così come la danza classica al quale ha dedicato un itera collezione fatta di seta e pizzi, costanti del suo stile. Ondulazioni naturali o movimenti rigidi, in stile selvaggio o so�sticato.Trecce e banane. Colori ispirati alla natura in forme tristratiche o monocromatismi calcolati.

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FASHION FASHION

Gol�no color carta da zucchero, fatto a mano, motivo rombi e noccioline con maniche a pallonci-no e piccola ruches di shantung di seta, shorts di pizzo a vita alta, accessori vintage.

Colonne stilistiche di riferimento sono gli universi sognanti di Luisa Beccaria, Dior, Chanel, Valentino, Giambattista Valli e Alberta Ferretti. L’ alta moda è sempre stato un punto di riferimento per Anna così come la danza classica al quale ha dedicato un itera collezione fatta di seta e pizzi, costanti del suo stile. Ondulazioni naturali o movimenti rigidi, in stile selvaggio o so�sticato.Trecce e banane. Colori ispirati alla natura in forme tristratiche o monocromatismi calcolati.

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FASHION FASHION

Credits:

Fotogra�e by: Amanera Photoswww.amaneraphoto.comModella: So�a Rossi BerlutiMake-up and Hairstyle by: Angela MontroneStylist: Anna Negusanti

Coprispalle rosa antico, fatto a mano, aperto davanti, motivo a procciolina con balza in fondo, maniche a palloncino, �occo e �ori applicati di ta�etas. Culotte a vita alta con frappette di pizzo, accessori vintage

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FASHION FASHION

Credits:

Fotogra�e by: Amanera Photoswww.amaneraphoto.comModella: So�a Rossi BerlutiMake-up and Hairstyle by: Angela MontroneStylist: Anna Negusanti

Coprispalle rosa antico, fatto a mano, aperto davanti, motivo a procciolina con balza in fondo, maniche a palloncino, �occo e �ori applicati di ta�etas. Culotte a vita alta con frappette di pizzo, accessori vintage

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ei suoi sogni sin da bambino si profilava il desiderio di una carriera fashion legata al mondo dell’artigianalità e della couture. La madre si faceva confezionare abiti e scarpe su misura e lui, sin da piccolo, accompagnandola, sognava guardando avanti in un mondo creativo fatto di oggetti, abiti e soprattutto scarpe. Ed è così che Riccardo Rizieri Broglia ha coronato il suo sogno. Nato in una famiglia d’imprenditori (attenti al bio e al rispetto per l’ecologia che è oggi uno dei suoi punti chiave) si forma al Politecnico di Milano laureandosi in design industriale: “il mondo più vicino al costruttivismo e alla perfezione tecnica della calzatura” come dichiara.Successivamente la sua passio-ne lo spinge ai primi progetti e alla vittoria di un Master di un anno di studio creativo con relativo Diploma in “Footwear Collection Develop-ment” al Cercal di San Mauro Pascoli, epicentro della cultura calzaturie-ra Made in Italy. E’ qui che Riccardo Rizieri Broglia perfeziona al meglio la sua professionalità in ambito calzaturiero e prende il via, nel 2006, la sua carriera con un importante marchio del Made in Italy, Marni, di cui diviene responsabile campionario. “L’esperienza di Marni mi ha dato

N

Samuele Daves >>

Il nuovo shoe-brand amato dalle star

RIZI

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tantissimo ma sentivo di voler andare oltre e di voler fare e costruire qualcosa di speciale che fosse solo mio”. Così nel 2008 Broglia decide di lanciare il suo personale progetto creativo scegliendo come brand-name il suo secondo nome di battesimo, di colta e storica tradizione italiana, Rizieri. Un nome, una garanzia d’italianità. E infatti la sua creatività è basata su valori unici come il “fatto a mano”, l’eccellenza artigianale, la ricercatezza del dettaglio e l’eleganza più esclusiva dell’Italian Style in una visione couture della scarpa proiettata e declinata in una visione fashion moderna. Queste caratteristiche non sono sfuggite a Lidia Flirth, moglie di Colin Flirth, e opinionista-gossip con tanto di blog su Vogue UK, che ha scelto di indossare proprio una calzatura Rizieri in occasione dei Golden Globe (premio poi vinto dal marito come miglior attore protagonista per il film “Il discorso del re” che gli è valso successivamente anche l’Oscar). “Lidia Flirth -spiega Rizieri- ha scelto la mia scarpa con zeppa perché le è piaciuta moltissimo la forma aerodina-mica strutturata e ha apprezzato molto l’utilizzo di materiali naturali e rispettosi dell’ecosistema. Ero molto eccitato della sua scelta che mi ha aperto alla conoscen-za di tutto uno star-system internazionale importante”. E in effetti questo è stato per Rizieri un trampolino di lancio straordinario che proietta il brand tra i più cool del momento e tra i più ricercati dalle star.

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DONASon è facile per i giovani stilisti affacciarsi al mondo della moda: i grandi marchi, forti della loro esperienza che spesso è garanzia di qualità ed affidabilità, a volte dettano canoni a cui il fashion business deve adattarsi, imponendo stili da seguire per far parte del settore. Tuttavia non sempre la chiave del successo sta nel conformarsi alle tendenze dei guru, ma c'è anche chi mantenendo la propria individualità e proponendo la sua filosofia è riuscito a ritagliarsi il suo spazio in un campo sicuramente affascinante e al tempo stesso altamente concorrenzia-le. Tra gli stilisti emergenti che sono riusciti ad esprimere se stessi trovando il gradimento del pubblico abbiamo scoperto Donas Benzoni, ventisettenne bergamasca che ha fatto tesoro della sua formazione nel campo del tessile italiano per proporre una sua linea di abbigliamento. Donas si rivolge alle donne, cercando di interpretare l'essenza del mondo femminile, ma anche dando una propria visione della realtà e soprattutto del mondo della moda. I capi sono giovanili, dinamici, all'insegna della creatività e ben si adattano ad una fascia d'età dai 20 ai 40 anni, ma anche oltre. Elemento distintivo di Donas è l'accostamento tra stilista e artista, che diventano un unico soggetto in grado di creare un continuum tra abito e tela, con vere e proprie opere d'arte che sfilano in passerella. In questo senso i colori giocano un ruolo fondamentale, sono tonalità divese e mutevoli che creano uno scambio tra il soggetto (la modella) e

NSilvia Falcioni

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Moda giovane con l' anima

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DONASon è facile per i giovani stilisti affacciarsi al mondo della moda: i grandi marchi, forti della loro esperienza che spesso è garanzia di qualità ed affidabilità, a volte dettano canoni a cui il fashion business deve adattarsi, imponendo stili da seguire per far parte del settore. Tuttavia non sempre la chiave del successo sta nel conformarsi alle tendenze dei guru, ma c'è anche chi mantenendo la propria individualità e proponendo la sua filosofia è riuscito a ritagliarsi il suo spazio in un campo sicuramente affascinante e al tempo stesso altamente concorrenzia-le. Tra gli stilisti emergenti che sono riusciti ad esprimere se stessi trovando il gradimento del pubblico abbiamo scoperto Donas Benzoni, ventisettenne bergamasca che ha fatto tesoro della sua formazione nel campo del tessile italiano per proporre una sua linea di abbigliamento. Donas si rivolge alle donne, cercando di interpretare l'essenza del mondo femminile, ma anche dando una propria visione della realtà e soprattutto del mondo della moda. I capi sono giovanili, dinamici, all'insegna della creatività e ben si adattano ad una fascia d'età dai 20 ai 40 anni, ma anche oltre. Elemento distintivo di Donas è l'accostamento tra stilista e artista, che diventano un unico soggetto in grado di creare un continuum tra abito e tela, con vere e proprie opere d'arte che sfilano in passerella. In questo senso i colori giocano un ruolo fondamentale, sono tonalità divese e mutevoli che creano uno scambio tra il soggetto (la modella) e

NSilvia Falcioni

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Moda giovane con l' anima

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lo spazio che lo circonda. I capi sono così la manifestazio-ne di un sentire interiore, fatto di passioni, idee, riflessio-ni che seguono però sempre alcuni punti fermi, come la continua ricerca della qualità e una filiera produttiva 100% Made in Italy. La sfida di Donas è proprio questa: far sì che ogni donna mantenga la sua identità con stile, arrivando a dettare i trend più glamour nel vasto panorama del fashion.Per conoscere meglio Donas, le sue collezioni e il suo modo di intendere moda e arte, l'abbiamo incontrata e in esclusiva per i lettori di Life People ci ha raccontato...

Donas, come è nata questa passione per la moda?Dalla mera necessità. Ho sempre visto l'abito non solamente come l’involucro esterno di noi stessi, ma come una seconda pelle che deve appartenerci. Ho sempre fatto sforzi enormi per riuscire ad accettare le tendenze che il mercato imponeva. Fin da piccola, taglia-vo pantaloni, strappavo magliette e mi confezionavo gonne (la prima fu ricavata da una tovaglia rossa… avevo nove anni).Poi l’istituto di moda non ha fatto altro che darmi le basi tecniche per poter rendere reali le mie idee… e l’accademia di belle arti mi ha reso “libera” da ogni tipo di vincolo estetico imposto.

Quando hai capito di voler diventare stilista?Avevo 22 anni. Capii che, nonostante tutte le cose che avrei potuto fare nell’arco di una vita, l’unica strada che dovevo percorrere era proprio quella di creare abiti… avevo, e ho tutt’ora, il desiderio di offrire un “punto di vista” diverso nel mondo della moda. Rendere reale un’idea è la base dell’espressione personale.

Qual è stato il primo capo che hai realizzato?Risposta molto difficile… vedi, per essere ciò che ora sono, la mia vita ha subito tre stadi di consapevolezza diversa e ognuno di questi 3 periodi è segnato da un capo d’abbigliamento. Quindi esistono per me 3 capi primi. La gonna rossa, ampia e lunga rappresenta l’impulso infantile, nonché il bisogno personale di sentirsi bene. La maglia beige, dipinta a mano, concepita per essere venduta… era il 2007 e facevo i “mercatini” a Milano. Cucivo da sola tutta la settimana e poi il sabato speravo di vendere le mie idee. L’ultimo pezzo, è un’abito che si chiama Audrey’s dress.Primo capo da “professionista”, confezionato da un laboratorio poco distante da casa mia… tutto era cucito perfettamente. Come definisci il tuo stile?Lo definirei senza dubbio Alternative-Casual. I miei sono capi particolari, con un’idea di vestibilità che va davvero incontro a chi lo indossa. La mia costante? L’eleganza, punto fisso della moda.

Per la tua ultima collezione a cosa ti sei ispirata?Per la collezione primavera-estate 2011 sono andata in Francia. Fine XVIII secolo. Di quello che non si vedeva però. Ciò che era fondamentale, che stava a stretto contatto con il corpo… ed era celato. Sottogonne, calzoni, canotte… erano prodotti con tessuti naturali e servivano infatti da sostegno per i vestiti veri e propri. Nessuno dava importanza alla biancheria intima, solamente l’abito aveva questo ruolo importante. Ho scisso le 2 cose, eliminando la subordinazione e renden-dole completamente autonome l’una dall’altra. Così è nata una collezione dal sapore romantico, ma profonda-mente radicata nel 2011. Inoltre ho da poco terminato l’autunno-inverno 2011/2012. Per questa collezione invece ho deciso di fare un salto nell’Inghilterra tra il XVIII e il XIX secolo. La caccia alla volpe, l’equitazione…

Cosa non può mai mancare nell'armadio di una donna?Un tubino nero. Il “senza tempo” per eccellenza.

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lo spazio che lo circonda. I capi sono così la manifestazio-ne di un sentire interiore, fatto di passioni, idee, riflessio-ni che seguono però sempre alcuni punti fermi, come la continua ricerca della qualità e una filiera produttiva 100% Made in Italy. La sfida di Donas è proprio questa: far sì che ogni donna mantenga la sua identità con stile, arrivando a dettare i trend più glamour nel vasto panorama del fashion.Per conoscere meglio Donas, le sue collezioni e il suo modo di intendere moda e arte, l'abbiamo incontrata e in esclusiva per i lettori di Life People ci ha raccontato...

Donas, come è nata questa passione per la moda?Dalla mera necessità. Ho sempre visto l'abito non solamente come l’involucro esterno di noi stessi, ma come una seconda pelle che deve appartenerci. Ho sempre fatto sforzi enormi per riuscire ad accettare le tendenze che il mercato imponeva. Fin da piccola, taglia-vo pantaloni, strappavo magliette e mi confezionavo gonne (la prima fu ricavata da una tovaglia rossa… avevo nove anni).Poi l’istituto di moda non ha fatto altro che darmi le basi tecniche per poter rendere reali le mie idee… e l’accademia di belle arti mi ha reso “libera” da ogni tipo di vincolo estetico imposto.

Quando hai capito di voler diventare stilista?Avevo 22 anni. Capii che, nonostante tutte le cose che avrei potuto fare nell’arco di una vita, l’unica strada che dovevo percorrere era proprio quella di creare abiti… avevo, e ho tutt’ora, il desiderio di offrire un “punto di vista” diverso nel mondo della moda. Rendere reale un’idea è la base dell’espressione personale.

Qual è stato il primo capo che hai realizzato?Risposta molto difficile… vedi, per essere ciò che ora sono, la mia vita ha subito tre stadi di consapevolezza diversa e ognuno di questi 3 periodi è segnato da un capo d’abbigliamento. Quindi esistono per me 3 capi primi. La gonna rossa, ampia e lunga rappresenta l’impulso infantile, nonché il bisogno personale di sentirsi bene. La maglia beige, dipinta a mano, concepita per essere venduta… era il 2007 e facevo i “mercatini” a Milano. Cucivo da sola tutta la settimana e poi il sabato speravo di vendere le mie idee. L’ultimo pezzo, è un’abito che si chiama Audrey’s dress.Primo capo da “professionista”, confezionato da un laboratorio poco distante da casa mia… tutto era cucito perfettamente. Come definisci il tuo stile?Lo definirei senza dubbio Alternative-Casual. I miei sono capi particolari, con un’idea di vestibilità che va davvero incontro a chi lo indossa. La mia costante? L’eleganza, punto fisso della moda.

Per la tua ultima collezione a cosa ti sei ispirata?Per la collezione primavera-estate 2011 sono andata in Francia. Fine XVIII secolo. Di quello che non si vedeva però. Ciò che era fondamentale, che stava a stretto contatto con il corpo… ed era celato. Sottogonne, calzoni, canotte… erano prodotti con tessuti naturali e servivano infatti da sostegno per i vestiti veri e propri. Nessuno dava importanza alla biancheria intima, solamente l’abito aveva questo ruolo importante. Ho scisso le 2 cose, eliminando la subordinazione e renden-dole completamente autonome l’una dall’altra. Così è nata una collezione dal sapore romantico, ma profonda-mente radicata nel 2011. Inoltre ho da poco terminato l’autunno-inverno 2011/2012. Per questa collezione invece ho deciso di fare un salto nell’Inghilterra tra il XVIII e il XIX secolo. La caccia alla volpe, l’equitazione…

Cosa non può mai mancare nell'armadio di una donna?Un tubino nero. Il “senza tempo” per eccellenza.

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FASHION | NEW BRANDS

E nella sua borsetta?Ciò che la rende sicura… nella borsa di una donna vi è un mondo, in cui rifugiarsi e trovare punti fermi a prescindere dal luogo. Non vi sono costanti, non esistono priorità univoche. Ogni donna è diversa. Nella mia per esempio, il Moleskine e la cipria non mancheranno mai.

Come si può accostare l'arte alla moda?Come diceva Bourriaud “l’arte è un’attività che consiste nel produrre rapporti col mondo attraverso segni, forme, gesti od ogget-ti.” Quindi è il modo di approcciarsi ad un progetto che lo rende opera d’arte, a prescindere dal mezzo che si utilizza. Nel mio caso non vi è differenza dal disegnare un abito, dipingere una tela o una performance. Io voglio solo generare emozioni, l’espressione artistica può essere canalizzata in mille modi. Ogni artista predilige un mezzo piuttosto che un altro. Una volta raggiunta questa consapevolezza, ho deciso di eliminare totalmente le limitazioni mentali. Certo, in alcuni progetti questo processo è lampante (come l’Art-à-Porter o il Painting_Division01, dove ho dipinto una tela enorme, per poi tagliarla e farci una serie limitata di borse, con modelli tutti diversi) ma la sostanza non cambia. Io sono Donas e anche quando disegno una sempli-ce gonna, esprimo me stessa in una cosa apparentemente priva di significato.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?A breve ho la sfilata di Milano Marittima, il 10 aprile presento l’estivo.Vorrei aprire un negozio monomarca. Dove poter esporre sia le collezioni, che i vari progetti in serie limitate… Mi piacerebbe crescere professionalmente. Perfezionarmi, e migliorare. Cercando con umiltà di rappresentare le Donne, nel miglior modo possibile.

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FASHION | NEW BRANDS

E nella sua borsetta?Ciò che la rende sicura… nella borsa di una donna vi è un mondo, in cui rifugiarsi e trovare punti fermi a prescindere dal luogo. Non vi sono costanti, non esistono priorità univoche. Ogni donna è diversa. Nella mia per esempio, il Moleskine e la cipria non mancheranno mai.

Come si può accostare l'arte alla moda?Come diceva Bourriaud “l’arte è un’attività che consiste nel produrre rapporti col mondo attraverso segni, forme, gesti od ogget-ti.” Quindi è il modo di approcciarsi ad un progetto che lo rende opera d’arte, a prescindere dal mezzo che si utilizza. Nel mio caso non vi è differenza dal disegnare un abito, dipingere una tela o una performance. Io voglio solo generare emozioni, l’espressione artistica può essere canalizzata in mille modi. Ogni artista predilige un mezzo piuttosto che un altro. Una volta raggiunta questa consapevolezza, ho deciso di eliminare totalmente le limitazioni mentali. Certo, in alcuni progetti questo processo è lampante (come l’Art-à-Porter o il Painting_Division01, dove ho dipinto una tela enorme, per poi tagliarla e farci una serie limitata di borse, con modelli tutti diversi) ma la sostanza non cambia. Io sono Donas e anche quando disegno una sempli-ce gonna, esprimo me stessa in una cosa apparentemente priva di significato.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?A breve ho la sfilata di Milano Marittima, il 10 aprile presento l’estivo.Vorrei aprire un negozio monomarca. Dove poter esporre sia le collezioni, che i vari progetti in serie limitate… Mi piacerebbe crescere professionalmente. Perfezionarmi, e migliorare. Cercando con umiltà di rappresentare le Donne, nel miglior modo possibile.

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FASHION

ANTONOVThe Hair.Plane Collection

-Line presenta la nuova collezione primavera-estate, Antonov.Una collezione che nasce da e nel famoso velivolo omonimo di ispirazione anni 50, con tutto il fascino del passato e l'aspetta-tiva nel futuro.

B>>

FASHION

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ANTONOVThe Hair.Plane Collection

-Line presenta la nuova collezione primavera-estate, Antonov.Una collezione che nasce da e nel famoso velivolo omonimo di ispirazione anni 50, con tutto il fascino del passato e l'aspetta-tiva nel futuro.

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FASHIONFASHION

Soldato pilota ed elegante, musa bon ton. Una nuova era di romanticismo, morbidezza e tecnologia.Corti o lunghi? Fra�co o scomposto?L'imperativo è l'individualità caratteristi-ca di un mood che trascende un aspetto esteriore, diventando un vero modo di essere. Fra mimetismo ed eleganza Burlesque in un mix a tratti androgino.Ondulazioni naturali o movimenti rigidi, in stile selvaggio o so�sticato.Trecce e banane. Colori ispirati alla natura in forme tristratiche o monocro-matismi calcolati.

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FASHIONFASHION

Soldato pilota ed elegante, musa bon ton. Una nuova era di romanticismo, morbidezza e tecnologia.Corti o lunghi? Fra�co o scomposto?L'imperativo è l'individualità caratteristi-ca di un mood che trascende un aspetto esteriore, diventando un vero modo di essere. Fra mimetismo ed eleganza Burlesque in un mix a tratti androgino.Ondulazioni naturali o movimenti rigidi, in stile selvaggio o so�sticato.Trecce e banane. Colori ispirati alla natura in forme tristratiche o monocro-matismi calcolati.

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Pag B-Line - Antonov 22-03-2011 12:05 Page 1

Composite

C M Y CM MY CY CMY K

FASHIONFASHION

Credits:

Fotogra�e by: Alessandro OmiccioliMakeup by: Andrea TroglioHair Style by: Stefano Bugada, Claudio Polito, Manuel Zapparoli, Monica Gazzoli, Matteo Stach

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Credits:

Fotogra�e by: Alessandro OmiccioliMakeup by: Andrea TroglioHair Style by: Stefano Bugada, Claudio Polito, Manuel Zapparoli, Monica Gazzoli, Matteo Stach

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BEAUTY

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INNOXALA NASCITA DI AUTENTICA MAKE UP

Innoxa propone con la linea autentica make up, la tradizione nell’arte del rinnovamento.Uno stile in cui la creatività e la cura meticolosa del prodotto vanno di pari passo con la voglia di osare un progetto d’innovazione che richia-ma il mondo femminile nel fascino di una straordinaria immagine. Ed è proprio il colore che lo caratterizza a creare il primo contatto con il cliente, a parlargli, risvegliandone emozioni, �no a stregarlo e in un certo senso, convincerlo a un acquisto. Ecco perché la scelta di questo design è così importante nella linea make up Autentica e altrettanto essenziale è che i materiali proposti rispecchiano la qualità, la credibilità e l’integrità del prodotto stesso.In altre parole è importante che il packaging con l’originalità del suo colore racconti la storia del prodotto che contiene. Innoxa per Autentica make up rispecchia la bellezza in sé; giovane, inebriante e accattivante per tradurla in seduzione autentica, creando una nuova dimensione del colore nella vita di ogni donna.

FONDOTINTA CONFORTNutriente Protettivo con azione Anti Radicale, Pelle normale, secca e sensibile. Disponibile in quattro tonalità di colore.

E’ un fondotinta appositamente studiato per pelli normali, secche e sensibili che esigono un’intensa idratazione e un surplus di nutrimento. Particolarmente indicato per preserva-re la pelle del viso dalle aggressioni ambientali. Si avvale della sinergia di un pool di attivi già presenti nella linea cosmetica Autentica che agiscono in profondità. Le bene�che proprietà di questo prodotto unico svolgono un’eccellente azione anti radicale, per un trattamento anti età e anti macchia visibili nel tempo. La sua inedita texture si amalgama perfettamente con la pelle creando un �lm invisibile che uniforma l’incarnato e mimetizza ogni imperfezione. Vellutato e confortevole, si stende con estrema facilità, ottimo come base per assicurare un trucco resistente. Dona al viso un aspetto riposato e radioso.

CORRETTORE COLATOIlluminante Coprente

Disponibile in due colori si stende facilmente, copre naturalmente occhiaia e piccole imperfezioni, donando una luce più intensa allo sguardo. La sua formulazione ricca in sostanze naturali, ammorbidenti e lenitivi, si avvale anche di principi attivi come il Trioxene e la Vit E, atti a bloccare il processo di formazione delle rughe. Questi complementi hanno fatto il loro ingresso nella linea cosmetica Autentica e ne proseguono il processo di attività anti radicale.

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BEAUTY BEAUTY

ROSSETTO FLUIDO ILLUMINANTE

Quattro colori pastello per vestire le vostre labbra con un �lm protettivo e brillante. Principi attivi per contrastare i radicali liberi e microsferule al Collagene che nutrono, idratano e conferiscono alle labbra un’immediata morbidezza e un e�etto rimpolpante.

ROSSETTO COPRENTE CREMOSOVolumizzante Idratante

Un maquillage ricercato, una formula che unisce intensità, luminosità e setosità. Oli vegetali e biotecnologici enfatizzano l’intensità della naunce prescelta e apportano fattori idratanti, nutrien-ti, protettivi e anti-età che mantengono le labbra turgide e vellutate. In�ne un agente tissotropico “anti-spostamento” blocca il colore, con un tratto perfetto, mantenendolo a lungo inalterato sulle labbra. Disponibile in otto colori

STICK PROTEZIONE Attiva Spf Alta

Stick dalla texture confortevole con un apporto di attivi anti età e una mirata capacità nutrien-te: merito di Lipoplastine, Ceramidi vegetali, derivati della Soia, Karitè e Stumultex AS. Oli tipo Trioxene, Vitamine A ed E, �ltri UVA e UVB proteggono e nutrono le labbra. Si può usare da solo che come base per il rossetto. Consigliato per chi ha labbra aride, screpolate che richiedono una buona protezione solare.

STICK PROTEZIONEAttiva Bianco Base

Stick innovativo che unisce ad una prolungata azione idratante, protettiva e anti invecchia-mento l’ecletticità di un prodotto dai molti usi: come base per le labbra, come correttore, come agente di protezione, come illuminante e comunque per esaltare la luminosità e la trasparenza del colore.

STICK PROTEZIONEAttiva Lenitivo Ammorbidente

Stick dall’eccezionale morbidezza che assicura un intensivo apporto di fattori idratanti, nutrienti e anti invecchiamento. Una formula ultra ricca in cui un innovativo prodotto “Stimu-Tex AS” ricopre un ruolo importante: riesce ad inibire la produzione d’istammine proteggendo le labbra da irritazioni e reazioni allergiche.Si può utilizzare da solo o come base per il rossetto. Consigliato per chi ha labbra facilmente irritabili e congestionate.

STICK PROTEZIONE ATTIVA Stimolante Rimpolpante

Un mix di oli naturali, burri e vitamine che nutrono, idratano e conferiscono alle labbra un sensualissimo e�etto rimpolpante. Un innovativo principio attivo lipo: microsferule ricoprono un nocciolo di “Atelocollagene” che con l’umidità si attiva e minimizza le fessurazioni con un’azione riempitiva e “Wintergreen” un �toattivo che stimola la microcircolazione e ridona colore e tonicità alle labbra. Si può usare da solo o come base per il rossetto. Consigliato per ridare vitalità a labbra stanche che svuotate.

FONDOTINTA FREE OIL Opacizzante Normalizzante Azione Anti RadicalePelle Normale, mista e grassaDisponibile in quattro tonalità di colore

E’ un fondotinta appositamente studiato per pelli normali, miste e grasse; mantiene la pelle idrata-ta e opacizzata senza appesantirla, merito del Trioxene olio non olio e della sinergia di un pool di attivi già presenti nella Linea cosmetica Autentica, di rapido assorbimento che normalizzano l’eccesso di sebo. Le bene�che proprietà di questo prodotto unico svolgono un’eccellente azione anti radicale, per un trattamento anti età e anti macchia visibili nel tempo. La sua inedita texture si amalgama perfettamente con la pelle creando un �lm invisibile, uniformando l’incarnato e mime-tizzando ogni imperfezione. Vellutato e confortevole, si stende con estrema facilità e assicura un trucco resistente che dona giovinezza al viso.rughe. Questi complementi hanno fatto il loro ingresso nella linea cosmetica Autentica e ne proseguono il processo di attività anti radicale.

OMBRETTO COTTO BIOLuminoso Perlato Wet & dry

Un ombretto di origine biologica che o�re tutte le caratteristiche di scorrevolezza, compattezza, omogeneità e luminosità di un qualsiasi cotto di alta gamma. Il prodotto si presta perfettamente ad un utilizzo bagnato per una più evidente resa della perla che o�re un aspetto metallico e cristallino, oppure, se utilizzato “a secco” la trasparenza del colore e la luminosità satinata della particolare miscela d’ingredienti e pigmenti rilascia la sua massima naturalità.La formula si avvale dell’apporto di oli leggeri che o�rono un tocco asciutto, setoso e applicazione leggera e trasparente. L’e�etto �nale è simile a quello che si ottiene con una polvere libera ma con la praticità d’uso della polvere compatta.KEY ELEMENTS: Tecnologia baked – bombato – Ata resa cromatica – Wet & DryFINISH: Luminoso – Perlato – Naturale

MASCARA VOLUMIZZANTE ALLUNGANTE

Un mascara volumizzante multi - e�etto; basta un solo gesto per allungare e incurvare le ciglia all’in�nito! La formula integra il doppio bene�cio dato dalle cere ultra resistenti e dai polimeri sintetici. Le cere avvolgono le ciglia aiutando a modellare e a mantenere l’e�etto allungante, mentre i polimeri sintetici danno corpo e volume alla formula. Il risultato �nale è un mascara cremoso e corposo allo stesso tempo. In aggiunta alle cere, un �lm protettivo avvolge le ciglia aiutando l’applicazione senza lasciare grumi. Gli speciali applicatori, uno in silicone a vite l’altro in �bra naturale, determinano il grado di e�etto pettinante, de�nente e di separazione per ogni tipo di ciglia, per uno sguardo intenso e profondo. Lo speciale applicatore a vite in elastomero, favori-sce la stesura del prodotto. Estremamente �essibile, riveste le ciglia una ad una creando un make up nero intenso, de�nito e di una lunghezza assoluta.L’applicatore in �bra naturale consente una perfetta applicazione, donando un �nish ciglia folte, lunghe e ben separate, eliminando eventuali residui di prodotto.Utilizzo: applicare il primo strato del prodotto dalla radice verso l'alto delle ciglia. Poi fare un movimento a zig zag o chiudere e aprire le ciglia superiori piegandole con il mascara, per un paio di volte, per dare più volume.

FARD COTTOPerformante Cremoso

Ingredienti sapientemente selezionati e mescolati hanno creato questa nuova texture, perfor-mante, morbida e scrivente dal tocco vellutato e setoso, con un ottimo rilascio di colore in applica-zione e un’ottima tenuta anche per la consumatrice più esigente.Inoltre la tecnologia della cottura al forno esalta la performance del colore.Il fatto poi che il prodotto non contenga conservanti, aggiunge un plus ad un prodotto altrimenti tradizionale; può essere quindi benissimo utilizzato anche da pelli sensibili e intolleranti, facendo di questo prodotto un ottimo “skin-friendly”.Infatti, la formula contiene olio di rosmarino, noto per le sue proprietà anti-microbiche e protetti-ve; inoltre l’estratto di olio di rosmarino funge da scudo contro lo stress ossidativo nelle cellule dello strato corneo derivanti da inquinamento e raggi UV, la formula è quindi protetta dall’attacco microbiologico mediante l’impiego di sostanze alternative ai conservanti cosmetici.

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BEAUTY BEAUTY

ROSSETTO FLUIDO ILLUMINANTE

Quattro colori pastello per vestire le vostre labbra con un �lm protettivo e brillante. Principi attivi per contrastare i radicali liberi e microsferule al Collagene che nutrono, idratano e conferiscono alle labbra un’immediata morbidezza e un e�etto rimpolpante.

ROSSETTO COPRENTE CREMOSOVolumizzante Idratante

Un maquillage ricercato, una formula che unisce intensità, luminosità e setosità. Oli vegetali e biotecnologici enfatizzano l’intensità della naunce prescelta e apportano fattori idratanti, nutrien-ti, protettivi e anti-età che mantengono le labbra turgide e vellutate. In�ne un agente tissotropico “anti-spostamento” blocca il colore, con un tratto perfetto, mantenendolo a lungo inalterato sulle labbra. Disponibile in otto colori

STICK PROTEZIONE Attiva Spf Alta

Stick dalla texture confortevole con un apporto di attivi anti età e una mirata capacità nutrien-te: merito di Lipoplastine, Ceramidi vegetali, derivati della Soia, Karitè e Stumultex AS. Oli tipo Trioxene, Vitamine A ed E, �ltri UVA e UVB proteggono e nutrono le labbra. Si può usare da solo che come base per il rossetto. Consigliato per chi ha labbra aride, screpolate che richiedono una buona protezione solare.

STICK PROTEZIONEAttiva Bianco Base

Stick innovativo che unisce ad una prolungata azione idratante, protettiva e anti invecchia-mento l’ecletticità di un prodotto dai molti usi: come base per le labbra, come correttore, come agente di protezione, come illuminante e comunque per esaltare la luminosità e la trasparenza del colore.

STICK PROTEZIONEAttiva Lenitivo Ammorbidente

Stick dall’eccezionale morbidezza che assicura un intensivo apporto di fattori idratanti, nutrienti e anti invecchiamento. Una formula ultra ricca in cui un innovativo prodotto “Stimu-Tex AS” ricopre un ruolo importante: riesce ad inibire la produzione d’istammine proteggendo le labbra da irritazioni e reazioni allergiche.Si può utilizzare da solo o come base per il rossetto. Consigliato per chi ha labbra facilmente irritabili e congestionate.

STICK PROTEZIONE ATTIVA Stimolante Rimpolpante

Un mix di oli naturali, burri e vitamine che nutrono, idratano e conferiscono alle labbra un sensualissimo e�etto rimpolpante. Un innovativo principio attivo lipo: microsferule ricoprono un nocciolo di “Atelocollagene” che con l’umidità si attiva e minimizza le fessurazioni con un’azione riempitiva e “Wintergreen” un �toattivo che stimola la microcircolazione e ridona colore e tonicità alle labbra. Si può usare da solo o come base per il rossetto. Consigliato per ridare vitalità a labbra stanche che svuotate.

FONDOTINTA FREE OIL Opacizzante Normalizzante Azione Anti RadicalePelle Normale, mista e grassaDisponibile in quattro tonalità di colore

E’ un fondotinta appositamente studiato per pelli normali, miste e grasse; mantiene la pelle idrata-ta e opacizzata senza appesantirla, merito del Trioxene olio non olio e della sinergia di un pool di attivi già presenti nella Linea cosmetica Autentica, di rapido assorbimento che normalizzano l’eccesso di sebo. Le bene�che proprietà di questo prodotto unico svolgono un’eccellente azione anti radicale, per un trattamento anti età e anti macchia visibili nel tempo. La sua inedita texture si amalgama perfettamente con la pelle creando un �lm invisibile, uniformando l’incarnato e mime-tizzando ogni imperfezione. Vellutato e confortevole, si stende con estrema facilità e assicura un trucco resistente che dona giovinezza al viso.rughe. Questi complementi hanno fatto il loro ingresso nella linea cosmetica Autentica e ne proseguono il processo di attività anti radicale.

OMBRETTO COTTO BIOLuminoso Perlato Wet & dry

Un ombretto di origine biologica che o�re tutte le caratteristiche di scorrevolezza, compattezza, omogeneità e luminosità di un qualsiasi cotto di alta gamma. Il prodotto si presta perfettamente ad un utilizzo bagnato per una più evidente resa della perla che o�re un aspetto metallico e cristallino, oppure, se utilizzato “a secco” la trasparenza del colore e la luminosità satinata della particolare miscela d’ingredienti e pigmenti rilascia la sua massima naturalità.La formula si avvale dell’apporto di oli leggeri che o�rono un tocco asciutto, setoso e applicazione leggera e trasparente. L’e�etto �nale è simile a quello che si ottiene con una polvere libera ma con la praticità d’uso della polvere compatta.KEY ELEMENTS: Tecnologia baked – bombato – Ata resa cromatica – Wet & DryFINISH: Luminoso – Perlato – Naturale

MASCARA VOLUMIZZANTE ALLUNGANTE

Un mascara volumizzante multi - e�etto; basta un solo gesto per allungare e incurvare le ciglia all’in�nito! La formula integra il doppio bene�cio dato dalle cere ultra resistenti e dai polimeri sintetici. Le cere avvolgono le ciglia aiutando a modellare e a mantenere l’e�etto allungante, mentre i polimeri sintetici danno corpo e volume alla formula. Il risultato �nale è un mascara cremoso e corposo allo stesso tempo. In aggiunta alle cere, un �lm protettivo avvolge le ciglia aiutando l’applicazione senza lasciare grumi. Gli speciali applicatori, uno in silicone a vite l’altro in �bra naturale, determinano il grado di e�etto pettinante, de�nente e di separazione per ogni tipo di ciglia, per uno sguardo intenso e profondo. Lo speciale applicatore a vite in elastomero, favori-sce la stesura del prodotto. Estremamente �essibile, riveste le ciglia una ad una creando un make up nero intenso, de�nito e di una lunghezza assoluta.L’applicatore in �bra naturale consente una perfetta applicazione, donando un �nish ciglia folte, lunghe e ben separate, eliminando eventuali residui di prodotto.Utilizzo: applicare il primo strato del prodotto dalla radice verso l'alto delle ciglia. Poi fare un movimento a zig zag o chiudere e aprire le ciglia superiori piegandole con il mascara, per un paio di volte, per dare più volume.

FARD COTTOPerformante Cremoso

Ingredienti sapientemente selezionati e mescolati hanno creato questa nuova texture, perfor-mante, morbida e scrivente dal tocco vellutato e setoso, con un ottimo rilascio di colore in applica-zione e un’ottima tenuta anche per la consumatrice più esigente.Inoltre la tecnologia della cottura al forno esalta la performance del colore.Il fatto poi che il prodotto non contenga conservanti, aggiunge un plus ad un prodotto altrimenti tradizionale; può essere quindi benissimo utilizzato anche da pelli sensibili e intolleranti, facendo di questo prodotto un ottimo “skin-friendly”.Infatti, la formula contiene olio di rosmarino, noto per le sue proprietà anti-microbiche e protetti-ve; inoltre l’estratto di olio di rosmarino funge da scudo contro lo stress ossidativo nelle cellule dello strato corneo derivanti da inquinamento e raggi UV, la formula è quindi protetta dall’attacco microbiologico mediante l’impiego di sostanze alternative ai conservanti cosmetici.

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EVENTI

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di Silvia FalcioniIl risveglio dei sensi

Superficie: 194.000 metri quadrati (+5%)espositori: 2300 (+2%)presenze: 177.287 visitatori esteri: 36.076 (+8%)visitatori italiani 141.211 (+25%)biglietti venduti in prevendita: 47.162 (+19%)paesi presenti: 58 da tutto il mondo

E' la bellezza ideale e sublimata, quella che non si riferisce solo all'aspetto esteriore ma abbraccia tutte le sue forme, psicologi-ca, di pensiero e di comportamento, quella che è stata protago-nista assoluta della 44 edizione di Cosmoprof, dal 18 al 21 marzo a Bologna. Negli anni la manifestazione si è conquistata il titolo di principale evento nel settore dell'estetica, della bellezza e della cosmesi. A curarne l'organizzazione è SoGeCos Spa, Gruppo BolognaFiere, che ha siglato accordi di joint-venture con enti internazionali, dando vita a manifestazioni in tutto il mondo (Hong Kong, Las Vegas, Guangzhou, Instambul). Parola chiave di questa edizione è proprio “rinascita”, cioè rinascita del bello, parola carica di significati, dal bellus latino, al greco kalòs o al giapponese yashi, tutti significati legati ad un concetto di bello che è allo stesso tempo anche buono. La rinascita avviene quindi sia in una forma commerciale, che riguarda la volontà dichiarata di uscire dal periodo di crisi che sta toccando tutto il mondo, ma si manifesta anche in un aspetto più nobile che è quello di guardare con positività al settore dell'estetica che è manifestazione di una profonda bellezza interiore.Un settore in forte espansioneGià dal primo giorno, i segnali lanciati da Cosmoprof sono profondamente positivi, con la presentazione dei dati economici relativi al 2010, che vede il fatturato della cura estetica toccare la ragguardevole cifra di 8,6 miliardi di euro. I consumi crescono rispetto all'anno precedente di un timido ma promettente 1%, mentre le esportazioni aumentano del 17%. Il mercato internazionale più interessato alla cosmetica italiana è la Germania, con una crescita di importazioni del 38%, seguita da Francia (+12,2%) e Regno Unito (+7,1%). Anche gli Stati Uniti registrano un positivo incremento del 29,7%, mentre

in Italia la Regione con la percentuale più alta di consumi risulta essere la Lombardia.Nail artCosmoprof ha ovviamente dettato i trend della bellezza e del benessere a livello internazionale, stabilendo i parametri fashion del momento. Protagonista indiscusso di questa edizione è stato il Nail World, a cui sono stati dedicati ben due padiglioni per presentare le novità d'effetto più curiose e ricercate, che hanno soppiantato persino i raggi ultravioletti per i patiti dell'abbrozzatura. Nel salone è stato possibile sperimentare trattamenti che altrimenti poteva-no arrivare a costare la non modica cifra di 200 euro. E le aspetta-tive non hanno deluso i presenti: inserti in metalli, pietre prezio-se, polveri superbrillanti, pennellate di colore, tutte decorazioni che hanno trasformato le unghie in veri e propri capolavori artistici. Le pennellate di colore si sono alternate ad inserti preziosi come gemme, sagome metalliche, Swarovski, per arricchire le unghie, ultra laccate e ipersofisticate.

VICTORIA SPABEAUTY CENTRE

una SPA in riva al mare per concedersi relax assoluto e remise en forme per la bella stagione. Trattamenti estetici per un corpo più snello.. ad hoc per la prova costume !

by Victoria Palace Hotel Viale Carducci 24, Via Bologna Cattolica, Rimini, Italy. Aperto tutti i giorni dalle 09,00 alle 22,00 info e prenotazioni: Tel 0541 962921 www.victoriabenessere.com [email protected]

…anche i sogni hanno bisogno di spazio…per sognare… per immaginare di essere lontano, lontano…

per godersi un meritato relax… ecco il giusto spazio

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EVENTI

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di Silvia FalcioniIl risveglio dei sensi

Superficie: 194.000 metri quadrati (+5%)espositori: 2300 (+2%)presenze: 177.287 visitatori esteri: 36.076 (+8%)visitatori italiani 141.211 (+25%)biglietti venduti in prevendita: 47.162 (+19%)paesi presenti: 58 da tutto il mondo

E' la bellezza ideale e sublimata, quella che non si riferisce solo all'aspetto esteriore ma abbraccia tutte le sue forme, psicologi-ca, di pensiero e di comportamento, quella che è stata protago-nista assoluta della 44 edizione di Cosmoprof, dal 18 al 21 marzo a Bologna. Negli anni la manifestazione si è conquistata il titolo di principale evento nel settore dell'estetica, della bellezza e della cosmesi. A curarne l'organizzazione è SoGeCos Spa, Gruppo BolognaFiere, che ha siglato accordi di joint-venture con enti internazionali, dando vita a manifestazioni in tutto il mondo (Hong Kong, Las Vegas, Guangzhou, Instambul). Parola chiave di questa edizione è proprio “rinascita”, cioè rinascita del bello, parola carica di significati, dal bellus latino, al greco kalòs o al giapponese yashi, tutti significati legati ad un concetto di bello che è allo stesso tempo anche buono. La rinascita avviene quindi sia in una forma commerciale, che riguarda la volontà dichiarata di uscire dal periodo di crisi che sta toccando tutto il mondo, ma si manifesta anche in un aspetto più nobile che è quello di guardare con positività al settore dell'estetica che è manifestazione di una profonda bellezza interiore.Un settore in forte espansioneGià dal primo giorno, i segnali lanciati da Cosmoprof sono profondamente positivi, con la presentazione dei dati economici relativi al 2010, che vede il fatturato della cura estetica toccare la ragguardevole cifra di 8,6 miliardi di euro. I consumi crescono rispetto all'anno precedente di un timido ma promettente 1%, mentre le esportazioni aumentano del 17%. Il mercato internazionale più interessato alla cosmetica italiana è la Germania, con una crescita di importazioni del 38%, seguita da Francia (+12,2%) e Regno Unito (+7,1%). Anche gli Stati Uniti registrano un positivo incremento del 29,7%, mentre

in Italia la Regione con la percentuale più alta di consumi risulta essere la Lombardia.Nail artCosmoprof ha ovviamente dettato i trend della bellezza e del benessere a livello internazionale, stabilendo i parametri fashion del momento. Protagonista indiscusso di questa edizione è stato il Nail World, a cui sono stati dedicati ben due padiglioni per presentare le novità d'effetto più curiose e ricercate, che hanno soppiantato persino i raggi ultravioletti per i patiti dell'abbrozzatura. Nel salone è stato possibile sperimentare trattamenti che altrimenti poteva-no arrivare a costare la non modica cifra di 200 euro. E le aspetta-tive non hanno deluso i presenti: inserti in metalli, pietre prezio-se, polveri superbrillanti, pennellate di colore, tutte decorazioni che hanno trasformato le unghie in veri e propri capolavori artistici. Le pennellate di colore si sono alternate ad inserti preziosi come gemme, sagome metalliche, Swarovski, per arricchire le unghie, ultra laccate e ipersofisticate.

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EVENTI EVENTI

La micropittura si è manifestata in tutto il suo splendore anche nell'ab-binamento delle tonalità con i capelli, che sarà il must della prossima stagione. Per quanto riguarda invece lo shape, le forme presentate sono perfettamente geometriche, sia nel caso delle unghie lunghe come la forma a diamante, che come nella Pipe più morbida e dall'ovale perfetto. In ogni caso fondamentale restano la manualità e il tecnici-smo. Tutti i principali brand del mercato nazionale ed internazionale hanno preso parte alla cittadella della nail art, richiamando imprendito-ri ed artisti, ma anche personaggi del mondo dello spettacolo. Ornella Muti e KyluaDi grande attrattiva è stata la presenza dell'attrice italiana Ornella Muti che nel padiglione Kylua ha lanciato la sua prima linea di smalti. Si tratta di Les Ongles, smalti semipermanenti realizzati in collaborazione con una delle aziende leader di settore, Kylua, specializ-zata nella produzione di cosmetici per unghie e ciglia. Realizzati in collaborazione con la stylist Veronica Marchetti, Les Ongles sono dispo-nibili in 10 tonalità, ispirate a film e ruoli che la Muti ha ricoperto negli anni, e si possono acquistare in un centro estetico Kylua. Tra i vantaggi di questi smalti c'è ovviamente la lunga durata (assicurata in almeno 15 giorni), la possibilità di applicarli senza l'aiuto di un'estetista e soprat-tutto in breve tempo. “Nel creare questa linea -ha spiegato la Muti sfoggiando in fiera una perfetta manicure rosso acceso- ho pensato a quelle donne che, dividendosi tra casa e lavoro, hanno sempre troppo poco tempo da dedicare a se stesse. Non solo quindi il risultato è un prodotto di lunga durata, ma è anche di ottima qualità e dai colori bellissimi”.Fitness da OscarUn capitolo (ed un padiglione) speciale merita il tema del fitness, che a Bologna ha visto interessanti novità. La più originale è sembrata sicuramente quella presentata da Eximia, un'azienda specializzata in macchinari anticellulite, che ha proposto il programma di dimagrimento ispirato al celebre film di James Cameron “Avatar”. Proprio come i protagonisti della pellicola più gettonata (e costosa) degli ultimi tempi, nello stand facevano bella mostra un ragaz-zo ed una ragazza dipinti completamente di blu, due promoter dell'in-novativo sistema. Il programma esegue la scansione del corpo, ne elabora le misure che vengono poi riproposte in versione avatar. Il vantaggio? Quello di confrontare il modello “scansionato” con quello reale, per valutarne i progressi. La valutazione, però, è fatta comoda-mente a casa, davanti al pc. Il macchinario è solo uno dei considerevoli risultati ottenuti dall'azienda dei fratelli Luciano ed Emma Soldano, la Bionix srl, che a pochi anni dalla nascita è già forte di un successo

intercontinentale grazie all'ideazione di un'apparecchiatura per il rimodellamento del corpo unica al mondo. L'apparecchiatura, dal design moderno, è composta da due tecnologie esclusive: l'endolift, che consiste in un massaggio endodermico magnetico, el’ultraporazione, cioè la simultanea cooperazione di elettroporazione ed ultrasuoni al fine di entrare nelle cellule adipose e introdurre dei principi attivi che aiutano a sciogliere il grasso trasformandolo in energia utile per il corpo. L'innovazione tecnologica è stata anche applicata con risultati non meno spettacolari alla Huber Motion Lab, una speciale pedana per esercizi fitness, cardio e core training, comple-ta di griglia per gli arti superiori e di un video per la proiezione virtuale. Ogni allenamento ha durata compresa tra 16 e 24 minuti e si può scegliere tra sei programmi: androide, ginoide, anticellulite, levigante rassodante, completo. Questo macchinario -rigorosamente unisex- consente di migliorare il portamento, perfezionare la silhouette e rafforzare la muscolatura, bruciando efficacemente i grassi.Bio-eco-cosmesiAmpio e variegato il settore del biologico ed ecosostenibile, che ha abbracciato tutto il mondo della cosmesi, dalle creme al make up. Un totale di ben 2500 prodotti eco friendly hanno popolato gli stand del Cosmoprof, suddivisi per categoria: in vetta le creme viso (452), seguite dalle creme corpo (391), dai prodotti per capelli (208), dai saponi (167) e dai bagnodoccia (133). Molte sono anche le materie prime (876), poi i prodotti per il make up (82), per i bambini (41), per uomo (32), per l'igiene intima (33), i solari (2), per l'igiene orale (26), deodoranti e profumi (19) e persino i prodotti per gli animali (10). Caratteristica comune a tutti questi prodotti è l'essere realizzati senza l'impiego di Ogm, rispettando il divieto ad utilizzare alcune sostanze nocive e ricorrendo a prodotti da agricoltura biologica certificata. Altro criterio necessario è quello della mancanza di sperimentazioni sugli animali. A garanzia della naturalità di questi prodotti, in fiera hanno preso parte organismi che si occupano di certificazione, come Icea, Istituto di certificazione etica e ambientale, e Ccpb, consorzio che si occupa di controllo e certificazione di prodotti biologici. Ma secondo quali principi un cosmetico può essere definito naturale, biologico? Gli standard europei, molto rigorosi in questo caso, prevedono una distin-zione tra naturale e biologico: in quest'ultimo caso la componente bio deve essere almeno il 95% degli ingredienti agricoli e almeno il 20% sul prodotto finito, mentre il prodotto naturale non deve contenere una percentuale superiore al 2% delle materie prime di sintesi. Tra le propo-

ste da segnalare, che rientrano a pieno titolo in questa categoria, le creme della spagnola Skin Inc, composte da collagene, Q10, placenta, acido ialuronico, vitamina C, vitamina A, pycnogenol (per le pelli stressate dal sole), ceramidi, catechine (per le pelli sensibili e infiammate). Il vantaggio, oltre alla scelta dei barattoli declinabili nei 7 colori dell'arcobaleno, è quello di garantire trattamenti personalizzati e molto effecaci grazie alla loro naturale formulazione.Hair stylist contestNel mondo dell'estetica e della bellezza poteva mancare la cura dei capelli? Certo che no, ed ecco spuntare l'Hair Salon, area interamente dedicata alle acconciature. Prodotti all'avanguardia per la cura dei capelli, tecniche di hair brushing, attrezzature innovative: tutto questo illustrato da famosi hair stylist. Da anni ormai Cosmoprof riunisce professionisti dei capelli con talenti emergenti, che a colpi di spazzole e phon si sfidano per proporre accon-ciature sempre nuove. Quest'anno nomi importanti hanno calcato le scene del Cosmoprof: Aldo Coppola Hair Therapy, Sassoon Academy, Anthony Mascolo for Tigi e Angelo Seminara for Davines. Non solo prodotti per l'estetica, quindi, ma anche nuove tendenze su tagli, colori, acconciature. Vediamo qualche anticipazione per la nuova stagione: indipendentemente dalla lunghezza, le acconciature devono avere quel sapore naturale, quel look finto spettinato ma mai preciso. Nel caso di capelli corti, il taglio quest'anno è sbarazzino, con colorazioni calde e luminose. Per i capelli medi invece il trend è assolutamente quello dell'ac-conciatura “bob” o carrè, leggermente scalato, da abbinare a frangia o a un bel ciuffo laterale. Se infine vi piacciono i capelli lunghi, la nuova stagione li vuole lunghissimi, con la riga al centro e leggermente spetti-nati e sfilati. In ogni caso ogni taglio deve adattarsi al viso e sembrare il più naturale possibile.La ricetta del successoI numeri parlano da soli: tutti ampiamente positivi, sono il segnale concreto dell'evoluzione del settore e della qualità che da sempre contraddistingue l'Italia. Con questi risulta-ti, la 44° edizione del Cosmoprof è stata ribattezzata dagli organizzatori “il risveglio della Bella Addormentata”. “Il successo ottenuto – dice Monaco Roversi presidente di BolognaFiere– mostra la capacità di creare esperti del settore in grado di traghettare le nostre aziende in altri paesi, garan-tendo loro la qualità e la professionalità tutte italiane di ricreare all’estero eventi di alto livello. Credo che questa sia la formula vincente. Da tempo non si assisteva ad un’ondata di ottimismo simile. E’ una strada che va coltivata, cavalcata, estesa. BolognaFiere vuole contribuire con tutta la sua forza a questa prospettiva positiva su cui si deve creare il futuro della città. Partendo dai suoi punti di eccellenza”.

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EVENTI EVENTI

La micropittura si è manifestata in tutto il suo splendore anche nell'ab-binamento delle tonalità con i capelli, che sarà il must della prossima stagione. Per quanto riguarda invece lo shape, le forme presentate sono perfettamente geometriche, sia nel caso delle unghie lunghe come la forma a diamante, che come nella Pipe più morbida e dall'ovale perfetto. In ogni caso fondamentale restano la manualità e il tecnici-smo. Tutti i principali brand del mercato nazionale ed internazionale hanno preso parte alla cittadella della nail art, richiamando imprendito-ri ed artisti, ma anche personaggi del mondo dello spettacolo. Ornella Muti e KyluaDi grande attrattiva è stata la presenza dell'attrice italiana Ornella Muti che nel padiglione Kylua ha lanciato la sua prima linea di smalti. Si tratta di Les Ongles, smalti semipermanenti realizzati in collaborazione con una delle aziende leader di settore, Kylua, specializ-zata nella produzione di cosmetici per unghie e ciglia. Realizzati in collaborazione con la stylist Veronica Marchetti, Les Ongles sono dispo-nibili in 10 tonalità, ispirate a film e ruoli che la Muti ha ricoperto negli anni, e si possono acquistare in un centro estetico Kylua. Tra i vantaggi di questi smalti c'è ovviamente la lunga durata (assicurata in almeno 15 giorni), la possibilità di applicarli senza l'aiuto di un'estetista e soprat-tutto in breve tempo. “Nel creare questa linea -ha spiegato la Muti sfoggiando in fiera una perfetta manicure rosso acceso- ho pensato a quelle donne che, dividendosi tra casa e lavoro, hanno sempre troppo poco tempo da dedicare a se stesse. Non solo quindi il risultato è un prodotto di lunga durata, ma è anche di ottima qualità e dai colori bellissimi”.Fitness da OscarUn capitolo (ed un padiglione) speciale merita il tema del fitness, che a Bologna ha visto interessanti novità. La più originale è sembrata sicuramente quella presentata da Eximia, un'azienda specializzata in macchinari anticellulite, che ha proposto il programma di dimagrimento ispirato al celebre film di James Cameron “Avatar”. Proprio come i protagonisti della pellicola più gettonata (e costosa) degli ultimi tempi, nello stand facevano bella mostra un ragaz-zo ed una ragazza dipinti completamente di blu, due promoter dell'in-novativo sistema. Il programma esegue la scansione del corpo, ne elabora le misure che vengono poi riproposte in versione avatar. Il vantaggio? Quello di confrontare il modello “scansionato” con quello reale, per valutarne i progressi. La valutazione, però, è fatta comoda-mente a casa, davanti al pc. Il macchinario è solo uno dei considerevoli risultati ottenuti dall'azienda dei fratelli Luciano ed Emma Soldano, la Bionix srl, che a pochi anni dalla nascita è già forte di un successo

intercontinentale grazie all'ideazione di un'apparecchiatura per il rimodellamento del corpo unica al mondo. L'apparecchiatura, dal design moderno, è composta da due tecnologie esclusive: l'endolift, che consiste in un massaggio endodermico magnetico, el’ultraporazione, cioè la simultanea cooperazione di elettroporazione ed ultrasuoni al fine di entrare nelle cellule adipose e introdurre dei principi attivi che aiutano a sciogliere il grasso trasformandolo in energia utile per il corpo. L'innovazione tecnologica è stata anche applicata con risultati non meno spettacolari alla Huber Motion Lab, una speciale pedana per esercizi fitness, cardio e core training, comple-ta di griglia per gli arti superiori e di un video per la proiezione virtuale. Ogni allenamento ha durata compresa tra 16 e 24 minuti e si può scegliere tra sei programmi: androide, ginoide, anticellulite, levigante rassodante, completo. Questo macchinario -rigorosamente unisex- consente di migliorare il portamento, perfezionare la silhouette e rafforzare la muscolatura, bruciando efficacemente i grassi.Bio-eco-cosmesiAmpio e variegato il settore del biologico ed ecosostenibile, che ha abbracciato tutto il mondo della cosmesi, dalle creme al make up. Un totale di ben 2500 prodotti eco friendly hanno popolato gli stand del Cosmoprof, suddivisi per categoria: in vetta le creme viso (452), seguite dalle creme corpo (391), dai prodotti per capelli (208), dai saponi (167) e dai bagnodoccia (133). Molte sono anche le materie prime (876), poi i prodotti per il make up (82), per i bambini (41), per uomo (32), per l'igiene intima (33), i solari (2), per l'igiene orale (26), deodoranti e profumi (19) e persino i prodotti per gli animali (10). Caratteristica comune a tutti questi prodotti è l'essere realizzati senza l'impiego di Ogm, rispettando il divieto ad utilizzare alcune sostanze nocive e ricorrendo a prodotti da agricoltura biologica certificata. Altro criterio necessario è quello della mancanza di sperimentazioni sugli animali. A garanzia della naturalità di questi prodotti, in fiera hanno preso parte organismi che si occupano di certificazione, come Icea, Istituto di certificazione etica e ambientale, e Ccpb, consorzio che si occupa di controllo e certificazione di prodotti biologici. Ma secondo quali principi un cosmetico può essere definito naturale, biologico? Gli standard europei, molto rigorosi in questo caso, prevedono una distin-zione tra naturale e biologico: in quest'ultimo caso la componente bio deve essere almeno il 95% degli ingredienti agricoli e almeno il 20% sul prodotto finito, mentre il prodotto naturale non deve contenere una percentuale superiore al 2% delle materie prime di sintesi. Tra le propo-

ste da segnalare, che rientrano a pieno titolo in questa categoria, le creme della spagnola Skin Inc, composte da collagene, Q10, placenta, acido ialuronico, vitamina C, vitamina A, pycnogenol (per le pelli stressate dal sole), ceramidi, catechine (per le pelli sensibili e infiammate). Il vantaggio, oltre alla scelta dei barattoli declinabili nei 7 colori dell'arcobaleno, è quello di garantire trattamenti personalizzati e molto effecaci grazie alla loro naturale formulazione.Hair stylist contestNel mondo dell'estetica e della bellezza poteva mancare la cura dei capelli? Certo che no, ed ecco spuntare l'Hair Salon, area interamente dedicata alle acconciature. Prodotti all'avanguardia per la cura dei capelli, tecniche di hair brushing, attrezzature innovative: tutto questo illustrato da famosi hair stylist. Da anni ormai Cosmoprof riunisce professionisti dei capelli con talenti emergenti, che a colpi di spazzole e phon si sfidano per proporre accon-ciature sempre nuove. Quest'anno nomi importanti hanno calcato le scene del Cosmoprof: Aldo Coppola Hair Therapy, Sassoon Academy, Anthony Mascolo for Tigi e Angelo Seminara for Davines. Non solo prodotti per l'estetica, quindi, ma anche nuove tendenze su tagli, colori, acconciature. Vediamo qualche anticipazione per la nuova stagione: indipendentemente dalla lunghezza, le acconciature devono avere quel sapore naturale, quel look finto spettinato ma mai preciso. Nel caso di capelli corti, il taglio quest'anno è sbarazzino, con colorazioni calde e luminose. Per i capelli medi invece il trend è assolutamente quello dell'ac-conciatura “bob” o carrè, leggermente scalato, da abbinare a frangia o a un bel ciuffo laterale. Se infine vi piacciono i capelli lunghi, la nuova stagione li vuole lunghissimi, con la riga al centro e leggermente spetti-nati e sfilati. In ogni caso ogni taglio deve adattarsi al viso e sembrare il più naturale possibile.La ricetta del successoI numeri parlano da soli: tutti ampiamente positivi, sono il segnale concreto dell'evoluzione del settore e della qualità che da sempre contraddistingue l'Italia. Con questi risulta-ti, la 44° edizione del Cosmoprof è stata ribattezzata dagli organizzatori “il risveglio della Bella Addormentata”. “Il successo ottenuto – dice Monaco Roversi presidente di BolognaFiere– mostra la capacità di creare esperti del settore in grado di traghettare le nostre aziende in altri paesi, garan-tendo loro la qualità e la professionalità tutte italiane di ricreare all’estero eventi di alto livello. Credo che questa sia la formula vincente. Da tempo non si assisteva ad un’ondata di ottimismo simile. E’ una strada che va coltivata, cavalcata, estesa. BolognaFiere vuole contribuire con tutta la sua forza a questa prospettiva positiva su cui si deve creare il futuro della città. Partendo dai suoi punti di eccellenza”.

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Un mare da gustare...

Via dell’Orizzonte, 2 - Tel.0541.96229561011 Gabicce Monte (PU)

[email protected]

www.dallagioconda.it

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BEAUTY

CIOCCOLATO il

terapia per il corpoe per lo spirito

di Silvia Falcioni

I l suo sapore induce a dolci tentazioni e mette di buon umore, ma il cioccolato è anche un ottimo ingrediente per i prodotti di bellezza. Inizialmente visto come un cibo ipercalorico e quindi da gustare con moderazio-ne, ora viene rivalutato a tal punto che è nata la ciocco-lato terapia, una idea innovativa che utilizza il cibo degli dei sia per rinfrancare lo spirito che per abbellire il corpo. L'origine del cioccolato risale al 1500, data in cui si diffuse in Europa dopo essere stato importato dall'America. Da sempre è stato visto come un rimedio efficace contro la fatica, stimolante, antidepressivo. In particolare la serotonina in esso contenuta agisce come un euforizzante, liberando endorfine e miglio-rando l'umore. Quindi via libera ai più svariati gusti e qualità: amaro, dolce, bianco, al latte, fondente, giandu-ja, alla nocciola, in tavoletta oppure in tazza, cambiano le forme ed i sapori ma non cambia il piacere che da esso si può trarre. Tuttavia il cioccolato ha anche proprietà benefiche per l'organismo, perchè contiene flavonoidi, vasoprotettori, teobromina e caffeina, che sono notoriamente stimolanti, energizzanti e riducen-ti, tutti principi attivi che possono ben contribuire in estetica. Questo lo hanno capito alcuni centri termali italiani che hanno adottato una terapia al cioccolato golosa quanto efficace e si sono attrezzate con sale massaggi e di aroma-degustazione. Un classico del benessere sono le creme a base di burro di cacao, ricco di vitamine, che accelera il rinnovamento cellulare ed ha effetto nutriente ed emolliente. Perfetto come ingrediente per maschere detergenti, come nel caso di Chocolat, la maschera per il viso creata da Lush per purificare ed addolcire ogni tipo di pelle. La sua formu-la, a base di fango marocchino, burro di cacao e gel di lino, è ideale per la pulizia del viso da impurità e imper-fezioni. Ma le creme, tante e di vario tipo, stanno per essere superate da nuovi e più sofisticati trattamenti, come i massaggi rigeneranti al cioccolato.

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BEAUTY

La formula è molto semplice: cioccolata calda, unita ad olii a base di cacao, vengono stesi direttamente sulla schiena, lungo la colonna vertebrale, il collo, le spalle, fino a scendere ai glutei, alle cosce ed alle caviglie. I movimenti devono essere molto lenti e la pasta di cacao deve essere sufficientemen-te calda per dilatare i pori della pelle ed aumentarne i benefici. La durata è di circa un ora, ma il massaggio è talmente piacevole che spesso si finisce per prolungarlo anche due ore. Alla fine si resta a riposo per godere ancora qualche minuto delle dolci sensazioni e del gustoso profumo, per poi gettarsi sotto una doccia calda. Il risultato di questo trattamento genera una pelle morbida e liscia come seta. Inoltre il cioccolato rappresenta un ottimo rimedio anticellulite, grazie all'azione drenante dei flavonoidi che contribuiscono all'eliminazione dei liquidi e insieme alla caffeina aiutano a contrastare gli antiestetici cuscinetti. In alcuni centri non viene sottovalutato neanche il palato e sono disponibili sale di degustazione e di aromaterapia, dove è possibile trovare tavolette di cioccolato aromatico e bevande calde. Nonostante non siano ancora tanti i centri estetici che utilizzano la cioccolato-terapia, l'idea sta prendendo piede e sono già parecchi i fan di questi trattamenti. Facile quindi prevedere un boom nel futuro più prossimo, ma intanto chi vuole provare ad immergersi in un goloso benessere può farlo anche a casa, con alcune semplici ricette per la pelle e per i capelli. Ad esempio il massaggio si può fare comodamente distesi (a patto di trovare qualcuno disposto a fare la parte dell'estetista) mescolando 500 gr di cioccolato fonden-te sciolto a bagnomaria insieme a tre gocce di olio essenziale alla lavanda e due di rosmarino. Altra soluzione è quella di immergersi nella vasca da bagno riempita di latte e cacao, a cui segue uno scrub esfoliante a base di cacao. Per il viso invece si può ottenere una maschera fatta con un cucchiaio di cacao, uno di yogurt e uno di miele, che regalerà alla pelle un tocco vellutato ed un aspetto luminoso. Infine un impacco per i capelli, fatto di cacao amaro in polvere, unito a balsamo neutro e ad un cucchiaino di olio di oliva. Bastano 5 minuti di applicazione ed un risciacquo abbondante per un risultato sorprendente: una chioma setosa e in splendida forma. Ma tra tutti questi vantaggi derivanti dal cioccolato, sia per il corpo che per lo spirito, ci sarà pure una piccola controindicazione? In effetti c'è, quella di non poterne più fare a meno!

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SPECIALE PROFUMI

AU DE... Sono fatti di fiori, frutti, spezie, resine, muschi, bacche, radici, foglie combinati talmente bene insieme che l'effetto è sorprendente, accatti-

vante, di forte carica conquistatrice. I profumi sono ormai un immancabile elemento che caratterizza le nostre vite, spruzzarsi una fragran-za è modo semplice e chiaro per stare bene con se stessi, ma anche per comunicare qualcosa. E' dalla scelta delle fragranze che indossia-mo che la nostra personalità si rivela agli altri, dolce, decisa, intensa, enigmatica... Anche le nostre emozioni si intensificano con gli aromi e in base alle giornate scegliamo un aroma piuttosto che un altro. Ecco perchè anche le famose case di profumeria ricercano con attenzione nuove formule, consapevoli che i loro prodotti vanno ben al di là di una gradevole sensazione olfattiva. Tante sono le nuove proposte di questi mesi che vogliamo farvi conoscere. E poi... a voi la scelta!

E' un invito, nemmeno tanto velato, quello che fa Lanvin con il nuovo Merry me: un flacone elegante, femminile e moderno. Ispirata ad un colpo di fulmine tra due giovani nella romantica Parigi, sul Pont des Arts, questa fragranza presenta note aromatiche ottenute da un concentrato di pregiate materie prime come arancia di Tunisia, gelsomino sambac, petali di rosa e magnolia. Anche il packaging è perfettamente studia-to per l'occasione: come un nodo di paillon stile art decò, il flacone viene incorniciato di raso fucsia che valorizza il cabochon in argento. Una preziosità frizzan-te, luminosa, scintillante. Ma ci si chiede: terminato il profumo, cosa ne sarà dell'amore?

CHARME! by S

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Ecco le novità di profumeria del 2011

Lanvin

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SPECIALE PROFUMI

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Sempre in tema romantico, troviamo Parlez-moi d’Amour di John Galliano, il cui nome è ispirato al titolo di una canzone di Edith Piaf. Pensato per un pubblico preciso composto di giovani donne e ragazze, questo profumo ha come testimonial Taylor Momsen, interprete della serie televisiva “Gossip girl”. La sua composizione molto particolare supera le convenzioni della tradizionale profumeria, per racchiudere in sé un elisir che mescola fragranze afrodisiache e calde, con un principio di mirtillo e zenzero seguiti da un cuore fiorito, mentre il fondo è un intenso aroma di cipresso. Parle-moi d’Amour è disponibile in soli 800 selezionati punti vendita nei formati da 30,50 e 80 ml.

Dalle scarpe ai profumi: è questa la novità portata dal 2011 a Jimmy Choo, conosciuto in tutto il mondo per le sue scarpe, divenute ormai un vero status symbol grazie anche al successo della serie televisiva “Sex and the City”. L'intuizione di estendere il brand appartiene alla direttrice creativa Tamara Mellon, mentre la fragranza è stata prodotta dalla società francese Paris Inter Parfums SA. E dai piedi (che potreb-bero avere poco di profumato) si è passati così all'essenza femminile, chiamato semplicemente Jimmy Choo, basato sulla sensualità di un mix tra orchidea, caramello e patchouli. Il flacone, ispirato ai vetri di Murano, è estremamente femminile con note pink. Il lancio? Ovviamente strategico: lo scorso febbraio in occasione di San Valentino.

Altra novità del 2011 viene proposta da Givenchy e si chiama Dance with Givenchy. Primo aspetto che balza all'occhio è l'accattivante flacone di cristallo e dalle linee geometriche in cui è contenuta un'essenza di romantico rosa dalle note di ylang ylang, gelsomino, mela e fiori d’arancio. Questa fragranza ci proietta alla primavera con i suoi toni freschi e frizzanti. Testimonial della campagna è la modella Kelsey Van Mook, immor-talata in un passo di danza, per dare l'idea di libertà, di rifiuto delle convenzioni e degli schemi. Un bouquet fiorito che seduce prima ancora di averlo annusato!

John Galliano

Jimmy Choo

Givenchy

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SPECIALE PROFUMI

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Il 2011 però non è solo un anno dalle fragranze al femminile, perchè ci sono anche tante proposte per l'uomo, sempre più attento alla sua immagine e grande utilizzatore di profumi. Particolarmente virile è infatti La Force di D&G, la proposta n.11 della nuova linea della maison comprendente ben 6 fragranze sia per uomo che per donna, studiata -come dice il nome- per le personalità vincenti, per chi non teme il futuro ed è consapevole delle sue possibilità. Orientali e decise le fragranze: si inizia con cardamomo, cannella e peperoncino, per andare su note floreali e resinose dell’eliotropio e del cipresso e concludere con una scia dolce, ambrata e legnosa frutto della combinazione di sandalo e vaniglia. Un aroma legnoso e corposo per l'uomo deciso ad affrontare a testa alta il futuro.

Concludiamo le novità di profumeria con una proposta per gli sportivi firmata Davidoff. Il nome è semplicemente ed efficacemente Davidoff Champion e si presenta come un manubrio da palestra con eleganti pesi argentati alle estremità. Con la sua fragranza fresca e sensuale, dona carica e vitalità a chi lo indossa. Bergamotto e limone danno quel tocco di freschezza e tonicità, mentre galbano e salvia donano una frizzante energia ad ogni sportivo che si rispetti.

D&G

Sempre agli uomini decisi, forti e amanti della libertà si rivolge l'ultima creazione di Chanel, che prende il nome di Bleu de Chanel. Enigmatico e carico di sensa-zioni è già dal prmo sguardo: un flacone di un'eleganza autoritaria, dal colore blu tendente al nero, che esalta la mascolinità. Blue de Chanel è un'inaspettata sorpresa anche a livello olfattivo: inizialmente fresco grazie alla bacca rosa, al vetiver ed agli agrumi, diviene poi energi-co con note di cedro e pompelmo, per finire con incenso, zenzero e legno di sandalo che appagano i sensi. Ovviamente la firma è quella di Jacques Polge, creatore dei profumi Chanel.

Chanel

Davidoff

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95*nuova struttura fronte mare Marotta (PU) - tel. 0721/968778lungomare C. Colombo, 86

TERRAZZA SUL MARE

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PEOPLE | ICONE DI STILE

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MARILYN MONROE

Gli uomini preferiscono le bionde

ra la fidanzata d’America, la donna dei sogni più intimi e nascosti. Simbolo della sensualità per eccellenza, in vita è stata una leggenda del suo tempo. La storia comincia nel 1926 a Los Angeles dove nasce Norma Jeane Baker Mortenson. La piccola Norma vive un'infanzia difficile. In un contesto di carenze affettive, a soli sedici anni, decide di sposarsi con John Newton Baker. Il legame tra i due giovani però risulta prematuro e dopo poco si separano. Questa prima esperienza fallisce e il giovane atleta scompare dalla sua vita. A quel tempo Norma trova un lavoro presso un'industria aeronautica produttrice di paracaduti. È lì che è notata da un fotografo alla ricerca di una modella che documenti il lavoro femminile nel periodo bellico. La convince a intraprendere la carriera di modella e Norma Jeane accetta il lavoro che cambierà il suo destino. Da quel momento, conquista le prime copertine delle riviste, finché è notata dalla Fox e così si aprono le porte di Hollywood. Schiarisce i capelli e si cambia il nome in Marilyn Monroe: ha inizio la metamorfosi che la porterà a diventare un mito del XX secolo. Inizia quindi la sua carriera di attrice, con piccole ma significative parti, che la lanciano nel firmamento del cinema. Nel 1953 ottiene il primo ruolo da protagonista con “Niagara” e poi gira “Come sposare un milionario” con cui ottiene il successo mondiale.

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PEOPLE | ICONE DI STILE

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MARILYN MONROE

Gli uomini preferiscono le bionde

ra la fidanzata d’America, la donna dei sogni più intimi e nascosti. Simbolo della sensualità per eccellenza, in vita è stata una leggenda del suo tempo. La storia comincia nel 1926 a Los Angeles dove nasce Norma Jeane Baker Mortenson. La piccola Norma vive un'infanzia difficile. In un contesto di carenze affettive, a soli sedici anni, decide di sposarsi con John Newton Baker. Il legame tra i due giovani però risulta prematuro e dopo poco si separano. Questa prima esperienza fallisce e il giovane atleta scompare dalla sua vita. A quel tempo Norma trova un lavoro presso un'industria aeronautica produttrice di paracaduti. È lì che è notata da un fotografo alla ricerca di una modella che documenti il lavoro femminile nel periodo bellico. La convince a intraprendere la carriera di modella e Norma Jeane accetta il lavoro che cambierà il suo destino. Da quel momento, conquista le prime copertine delle riviste, finché è notata dalla Fox e così si aprono le porte di Hollywood. Schiarisce i capelli e si cambia il nome in Marilyn Monroe: ha inizio la metamorfosi che la porterà a diventare un mito del XX secolo. Inizia quindi la sua carriera di attrice, con piccole ma significative parti, che la lanciano nel firmamento del cinema. Nel 1953 ottiene il primo ruolo da protagonista con “Niagara” e poi gira “Come sposare un milionario” con cui ottiene il successo mondiale.

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Ma la pellicola che le dà la vera consacrazione è "Quando la moglie è in vacanza", dove le affidano la parte della svampita inquilina del piano di sopra. Si conferma così una delle star più amate dal pubblico. Non desidera uomini, denaro o amore, ma solo il talento per recitare ed essere meravigliosa. Da piccola, nella sua solitudine, sognava di diventare tanto bella da far girare le persone al suo passaggio. Il suo viso era luminoso ed emanava una fragilità combinata con vibrazioni stupefacenti. Possedeva una specie di bellezza fantastica e sprigionava sensualità. I maghi truccatori di Hollywood truccarono magistralmente gli occhi con l’eye-liner e con l’ausilio di ciglia artificiali donando il famoso e accattivante sguardo. L’espressione abbagliante era intensa e piena di significati. La bocca, dalla tipica forma, era creata con sapienti trucchi dal contorno più scuro del colore del rossetto. Fotografata con le labbra socchiuse era sensuale e invitante di un dolce pensiero. Il viso era un’insieme di dotte ombreggiature con tocchi di sfumature dai toni scuri ai toni luminosi per evidenziare e dare luce. La cornice era una chioma di capelli color platino acconciata in modo casuale con ondulazioni che davano un sapore di naturalezza. Marilyn Monroe risplendeva di bellezza, di splendore e di spontanea umanità. Nasceva così un personaggio, una vera e propria icona della cultura pop.Possiamo definire un tempo prima e un tempo dopo Marilyn Monroe. Il suo neo era l’unico a non essere un difetto, ma anzi un pregio. Dopo di lei, la parola neo è diven-tata espressione di bellezza e le donne iniziarono a evidenziarli e, chi non li aveva, a crearli. Con lei è stato coniato il termine “gli uomini preferiscono le bionde”. Marilyn simboleggiava la donna che metteva tutti d’accordo. Il segreto della sua deliziosa sensualità, ammirata dalle donne allo stesso modo che dagli uomini, incrementava le quotazioni della femminilità. Rappresentava una figura dolce, naturale e traboc-cante di passionalità. Era solo vera, soltanto Marilyn, magicamente Marilyn, e in sé scoprì l’autentica sfera femminile. Altri due matrimoni, con il famoso giocatore di baseball Joe Di Maggio e con il commediografo Arthur Miller, non le hanno dato la felicità tanto ricercata. Joe DiMaggio fu il miglior amico che Marilyn avesse mai avuto, ma come marito e moglie non erano ben assortiti. Non era abituata alla felicità, ma pensava che sarebbe arrivata con il matrimonio. Vorrei essere felice, diceva, ma chi lo è? Dal matrimonio sperava di ricavare amore, calore, affetto e comprensione. Con Arthur Miller per la prima volta era davvero innamorata: “È una persona seria, ha uno splendido senso dell’umore. Ridiamo e scherziamo spesso, sono pazza di lui. È un uomo brillante e uno scrittore meraviglioso, ma credo sia meglio come scrittore che come marito”. Le disavventure le davano un aspetto umano, i soprusi vissuti e i torti subiti nelle relazioni mostravano la sua parte più debole e vulnerabile. Affioravano la sua passionalità e la sua fragilità che hanno contraddistinto la sua esistenza. Chi la conosceva diceva che il tono di voce emanava una gentilez-za e un’autentica dolcezza, caratteristiche di una vera donna con un grande cuore e una forte sensibilità. Tuttavia nonostante le sue insicurezze siano stranote, lei rappresentava un personaggio da sogno. Mai si lamentava delle vicissitudini che la vita le aveva riservato, anzi possedeva un meraviglioso senso dell’umorismo. Era una donna divertente e dopo le delusioni e le ferite dei matrimoni falliti si rialzava, come per incanto, per diventare la meravigliosa amante di uomini come Frank Sinatra o Yves Montand. Quest’ultimo, nuova fiamma della passione, fu un rapporto breve ma intenso e grande argomento di gossip. Il suo appeal non lasciava scampo agli uomini sposati. Marilyn nell’immaginario era il frutto proibi-to, tanto che sosteneva “i mariti non sono mai amanti così meravigliosi come quando stanno tradendo la moglie”. Non si poteva resistere a un corpo perfetto, i capelli biondi chiarissimi, le curve sinuose, le labbra carnose coralline, la sua pelle fine e delicata come una preziosa seta di una sottile gradazione dorata. Il segreto della sua bellezza non era in lei, ma in chi la guardava, perché emanava un fascino irresistibile e naturale.Marilyn era la donna più femmina che si potesse immaginare, misteriosa, seducente e illegal-mente pura. Non è difficile capire che gli stilisti erano dermatologi e non sarti.

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Ma la pellicola che le dà la vera consacrazione è "Quando la moglie è in vacanza", dove le affidano la parte della svampita inquilina del piano di sopra. Si conferma così una delle star più amate dal pubblico. Non desidera uomini, denaro o amore, ma solo il talento per recitare ed essere meravigliosa. Da piccola, nella sua solitudine, sognava di diventare tanto bella da far girare le persone al suo passaggio. Il suo viso era luminoso ed emanava una fragilità combinata con vibrazioni stupefacenti. Possedeva una specie di bellezza fantastica e sprigionava sensualità. I maghi truccatori di Hollywood truccarono magistralmente gli occhi con l’eye-liner e con l’ausilio di ciglia artificiali donando il famoso e accattivante sguardo. L’espressione abbagliante era intensa e piena di significati. La bocca, dalla tipica forma, era creata con sapienti trucchi dal contorno più scuro del colore del rossetto. Fotografata con le labbra socchiuse era sensuale e invitante di un dolce pensiero. Il viso era un’insieme di dotte ombreggiature con tocchi di sfumature dai toni scuri ai toni luminosi per evidenziare e dare luce. La cornice era una chioma di capelli color platino acconciata in modo casuale con ondulazioni che davano un sapore di naturalezza. Marilyn Monroe risplendeva di bellezza, di splendore e di spontanea umanità. Nasceva così un personaggio, una vera e propria icona della cultura pop.Possiamo definire un tempo prima e un tempo dopo Marilyn Monroe. Il suo neo era l’unico a non essere un difetto, ma anzi un pregio. Dopo di lei, la parola neo è diven-tata espressione di bellezza e le donne iniziarono a evidenziarli e, chi non li aveva, a crearli. Con lei è stato coniato il termine “gli uomini preferiscono le bionde”. Marilyn simboleggiava la donna che metteva tutti d’accordo. Il segreto della sua deliziosa sensualità, ammirata dalle donne allo stesso modo che dagli uomini, incrementava le quotazioni della femminilità. Rappresentava una figura dolce, naturale e traboc-cante di passionalità. Era solo vera, soltanto Marilyn, magicamente Marilyn, e in sé scoprì l’autentica sfera femminile. Altri due matrimoni, con il famoso giocatore di baseball Joe Di Maggio e con il commediografo Arthur Miller, non le hanno dato la felicità tanto ricercata. Joe DiMaggio fu il miglior amico che Marilyn avesse mai avuto, ma come marito e moglie non erano ben assortiti. Non era abituata alla felicità, ma pensava che sarebbe arrivata con il matrimonio. Vorrei essere felice, diceva, ma chi lo è? Dal matrimonio sperava di ricavare amore, calore, affetto e comprensione. Con Arthur Miller per la prima volta era davvero innamorata: “È una persona seria, ha uno splendido senso dell’umore. Ridiamo e scherziamo spesso, sono pazza di lui. È un uomo brillante e uno scrittore meraviglioso, ma credo sia meglio come scrittore che come marito”. Le disavventure le davano un aspetto umano, i soprusi vissuti e i torti subiti nelle relazioni mostravano la sua parte più debole e vulnerabile. Affioravano la sua passionalità e la sua fragilità che hanno contraddistinto la sua esistenza. Chi la conosceva diceva che il tono di voce emanava una gentilez-za e un’autentica dolcezza, caratteristiche di una vera donna con un grande cuore e una forte sensibilità. Tuttavia nonostante le sue insicurezze siano stranote, lei rappresentava un personaggio da sogno. Mai si lamentava delle vicissitudini che la vita le aveva riservato, anzi possedeva un meraviglioso senso dell’umorismo. Era una donna divertente e dopo le delusioni e le ferite dei matrimoni falliti si rialzava, come per incanto, per diventare la meravigliosa amante di uomini come Frank Sinatra o Yves Montand. Quest’ultimo, nuova fiamma della passione, fu un rapporto breve ma intenso e grande argomento di gossip. Il suo appeal non lasciava scampo agli uomini sposati. Marilyn nell’immaginario era il frutto proibi-to, tanto che sosteneva “i mariti non sono mai amanti così meravigliosi come quando stanno tradendo la moglie”. Non si poteva resistere a un corpo perfetto, i capelli biondi chiarissimi, le curve sinuose, le labbra carnose coralline, la sua pelle fine e delicata come una preziosa seta di una sottile gradazione dorata. Il segreto della sua bellezza non era in lei, ma in chi la guardava, perché emanava un fascino irresistibile e naturale.Marilyn era la donna più femmina che si potesse immaginare, misteriosa, seducente e illegal-mente pura. Non è difficile capire che gli stilisti erano dermatologi e non sarti.

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Gli abiti erano semplici involucri che coprivano parti del corpo come una soave buccia copre la sua pesca. Erano abiti fascianti di tanta bellezza e proporzione, la sue famose misure 97/61/91 sono entrate nei nuovi trattati di perfezione. Non c’era colore che non fosse in sintonia con il suo carnato. Il bianco risaltava la sua straordinaria innocenza, il rosa smoking era su di lei toccante e attraente. Il color pelle le conferiva un’aria sexy e speciale, un vero fenomeno della natura, mentre con il nero evocava timidezza, ambiguità e seduzio-ne da star. Con l’oro trasmetteva una penetrante magia e con l’argento un indefinibile magnetismo lunare. Migliaia di paillettes brillavano quando, inquadrata di spalle, metteva in evidenza la rotazione delle anche. Infinite perle e perline di vetro aumentavano il movimento fluido della sua tipica camminata. Non aveva bisogno di gioielli o abiti costosi, e neanche di stilisti famosi, lei era bella al naturale ed era vestita anche quando era nuda, tanto è vero che le foto dei suoi nudi non hanno mai suscitato volgarità. Marilyn lo sapeva e lo diceva quando raccontava di andare a letto nuda, con addosso solo due gocce di Chanel n.5. Testimo-nial gratuita per un profumo diventato come lei immortale.Trovo che Marylin era interessante, invece, anche nella vita di tutti i giorni. Era semplice e non aveva nulla che facesse pensare a una dea. Con un'attilla-ta camicetta candida e gli shorts bianchi aderenti, il tocco di colore di un nastro fra i capelli, sembrava un sogno che incede lungo la via. Faceva rimanere a bocca aperta anche con addosso uno straccio. Aveva quell'aspetto meraviglioso, incredibile; in lei non c'era niente di osceno, neanche di cinico. Una buontempo-na, che scoppiava a ridere, era veramente alla mano. Alla macchina fotografica offriva tutta se stessa, posse-deva un tocco da trovatella e un tocco di Venere: questo era il segreto che rendeva le sue immagini incen-diarie. Era affascinata dalla mistica del mestiere e contenta come una bimba quando veniva fotografata. Possedeva una dignità innata, era paziente ed intelligente. Fotografata da mostri della fotografia come Richard Avedon, si sentiva a suo agio perché era se stessa. Nello stesso modo si trovava a suo agio con amanti come il Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy o di suo fratello Robert Kennedy. La sua grande vitalità e volontà d’acciaio le hanno consentito di girare film come “Il Principe e la ballerina” e l’esilarante commedia “A qualcuno piace caldo”, altro personaggio stampato in forma indelebile nella mente degli spettatori. Film che le valsero premi e riconoscimenti a livello globale, come miglior attrice e diva di grande carisma. La vitalità di questa donna ha illuminato una distesa oscura. Ma mai fu così tanto luminosa come quando intervenne al party di compleanno del presidente Kennedy. Il suo intervento canoro viene ricordato per quel sottile timbro di voce in grado di affascinare l’ascoltatore; altresì per l’incedere sinuoso, tutto curve, lucente e roseo. Aveva un abito che solo Marilyn Monroe poteva osare indossare. Costato 12.000 dollari, il capo riluceva di strass cuciti a mano e sotto i riflettori la seta, color carne, sembrava trasparente, dando l'illusione che Marilyn fosse nuda. “Happy Birthday, Mister President” è stato il suo testamento morale dove troviamo la sua umanità, la sua femminilità e la sua traboccante bellezza.La sua fama dopo cinquant’anni è ancora intatta e il suo mito durerà ancora per diverse generazioni senza conoscere frontiere. Il mito supera di gran lunga il pur apprezzato talento artistico di un'attrice sicuramente fuori del comune. Marilyn si sforzava di essere umana, le sue emozioni lottavano contro l'eventualità di diventare un simbolo o un oggetto. Si trasformò in un paio di labbra, in due grandi occhi e un mitico neo. L’idea di Andy Warhol era quella di avere un soggetto forte che comunicasse la sua arte. Scelse di trarre delle serigrafie dal viso di Marilyn Monroe. Era un personaggio che ben si prestava a un prodotto seriale e al concetto di cultura popolare. Fu un approccio semplice, veloce e spontaneo. Con un tempismo unico, da vero e grande artista, seppe rappresentare l’enigma di quel sorriso come nel rinascimento Leonardo fece con la Gioconda. Sono sicuramente i due volti che troviamo spesso a rappresentare due periodi diversi dell’arte, il Rinascimento e la Pop-Art. Marilyn e la Gioconda: due volti, due sorrisi misteriosi. Nell'immagina-rio collettivo sarà sempre la fidanzata d’America, la donna dei sogni più intimi e reconditi. L’incarnazione della sensualità per eccellenza, sarà sempre una leggenda. Marilyn Monroe è la prima dea creata dagli americani, la divinità dell'amore. Ora se n'è andata, eppure è dappertutto. Ma si sa, la luce delle stelle dura per sempre.

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Gli abiti erano semplici involucri che coprivano parti del corpo come una soave buccia copre la sua pesca. Erano abiti fascianti di tanta bellezza e proporzione, la sue famose misure 97/61/91 sono entrate nei nuovi trattati di perfezione. Non c’era colore che non fosse in sintonia con il suo carnato. Il bianco risaltava la sua straordinaria innocenza, il rosa smoking era su di lei toccante e attraente. Il color pelle le conferiva un’aria sexy e speciale, un vero fenomeno della natura, mentre con il nero evocava timidezza, ambiguità e seduzio-ne da star. Con l’oro trasmetteva una penetrante magia e con l’argento un indefinibile magnetismo lunare. Migliaia di paillettes brillavano quando, inquadrata di spalle, metteva in evidenza la rotazione delle anche. Infinite perle e perline di vetro aumentavano il movimento fluido della sua tipica camminata. Non aveva bisogno di gioielli o abiti costosi, e neanche di stilisti famosi, lei era bella al naturale ed era vestita anche quando era nuda, tanto è vero che le foto dei suoi nudi non hanno mai suscitato volgarità. Marilyn lo sapeva e lo diceva quando raccontava di andare a letto nuda, con addosso solo due gocce di Chanel n.5. Testimo-nial gratuita per un profumo diventato come lei immortale.Trovo che Marylin era interessante, invece, anche nella vita di tutti i giorni. Era semplice e non aveva nulla che facesse pensare a una dea. Con un'attilla-ta camicetta candida e gli shorts bianchi aderenti, il tocco di colore di un nastro fra i capelli, sembrava un sogno che incede lungo la via. Faceva rimanere a bocca aperta anche con addosso uno straccio. Aveva quell'aspetto meraviglioso, incredibile; in lei non c'era niente di osceno, neanche di cinico. Una buontempo-na, che scoppiava a ridere, era veramente alla mano. Alla macchina fotografica offriva tutta se stessa, posse-deva un tocco da trovatella e un tocco di Venere: questo era il segreto che rendeva le sue immagini incen-diarie. Era affascinata dalla mistica del mestiere e contenta come una bimba quando veniva fotografata. Possedeva una dignità innata, era paziente ed intelligente. Fotografata da mostri della fotografia come Richard Avedon, si sentiva a suo agio perché era se stessa. Nello stesso modo si trovava a suo agio con amanti come il Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy o di suo fratello Robert Kennedy. La sua grande vitalità e volontà d’acciaio le hanno consentito di girare film come “Il Principe e la ballerina” e l’esilarante commedia “A qualcuno piace caldo”, altro personaggio stampato in forma indelebile nella mente degli spettatori. Film che le valsero premi e riconoscimenti a livello globale, come miglior attrice e diva di grande carisma. La vitalità di questa donna ha illuminato una distesa oscura. Ma mai fu così tanto luminosa come quando intervenne al party di compleanno del presidente Kennedy. Il suo intervento canoro viene ricordato per quel sottile timbro di voce in grado di affascinare l’ascoltatore; altresì per l’incedere sinuoso, tutto curve, lucente e roseo. Aveva un abito che solo Marilyn Monroe poteva osare indossare. Costato 12.000 dollari, il capo riluceva di strass cuciti a mano e sotto i riflettori la seta, color carne, sembrava trasparente, dando l'illusione che Marilyn fosse nuda. “Happy Birthday, Mister President” è stato il suo testamento morale dove troviamo la sua umanità, la sua femminilità e la sua traboccante bellezza.La sua fama dopo cinquant’anni è ancora intatta e il suo mito durerà ancora per diverse generazioni senza conoscere frontiere. Il mito supera di gran lunga il pur apprezzato talento artistico di un'attrice sicuramente fuori del comune. Marilyn si sforzava di essere umana, le sue emozioni lottavano contro l'eventualità di diventare un simbolo o un oggetto. Si trasformò in un paio di labbra, in due grandi occhi e un mitico neo. L’idea di Andy Warhol era quella di avere un soggetto forte che comunicasse la sua arte. Scelse di trarre delle serigrafie dal viso di Marilyn Monroe. Era un personaggio che ben si prestava a un prodotto seriale e al concetto di cultura popolare. Fu un approccio semplice, veloce e spontaneo. Con un tempismo unico, da vero e grande artista, seppe rappresentare l’enigma di quel sorriso come nel rinascimento Leonardo fece con la Gioconda. Sono sicuramente i due volti che troviamo spesso a rappresentare due periodi diversi dell’arte, il Rinascimento e la Pop-Art. Marilyn e la Gioconda: due volti, due sorrisi misteriosi. Nell'immagina-rio collettivo sarà sempre la fidanzata d’America, la donna dei sogni più intimi e reconditi. L’incarnazione della sensualità per eccellenza, sarà sempre una leggenda. Marilyn Monroe è la prima dea creata dagli americani, la divinità dell'amore. Ora se n'è andata, eppure è dappertutto. Ma si sa, la luce delle stelle dura per sempre.

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VENERDI E SABATO ORARIO CONTINUATO // DOMENICA APERTOABBIGLIAMENTO//OROLOGI//SCARPE//PROFUMI//BIJOUX//BORSE//GIOCHI//OCCHIALI//SAPONI//CANDELE//IDEE REGALO//ABBIGLIAMENTO//OROLOGI//SCARPE//PROFUMI//BIJOUX//BORSE//GIOCHI//OCCHIALI//SAPONI//CANDELE//IDEE REGALO

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VENERDI E SABATO ORARIO CONTINUATO // DOMENICA APERTOABBIGLIAMENTO//OROLOGI//SCARPE//PROFUMI//BIJOUX//BORSE//GIOCHI//OCCHIALI//SAPONI//CANDELE//IDEE REGALO//ABBIGLIAMENTO//OROLOGI//SCARPE//PROFUMI//BIJOUX//BORSE//GIOCHI//OCCHIALI//SAPONI//CANDELE//IDEE REGALO

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Trattando in questo numero esclusivamente di bellezza, non possiamo tacere l'uscita del Rodial Glamoxy Snake Serum, un sorprendente siero che si ispira la veleno immobi-lizzante della vipera per liftare istantaneamente il viso. Il trattamento in sé non è esattamente una novità, dato che molti personaggi famosi si affidano ormai da tempo a cure di bellezza che contengono, ad esempio, il veleno delle api, un toccasana per mantenere la pelle sempre giovane. Il Rodial Glamoxy, invece, contiene Syn-Ake, un neuropeptide sinteti-co, simile al veleno della Vipera Templare, che inibisce la contrazione dei muscoli facciali e il rilassamento cutaneo. Nella formula, inoltre, è presente anche il Fiflow BTX, un vettore di ossigeno che favorisce la respirazione cellulare rimpolpando la pelle e conferendo un’immediata luminosità. Insomma, si tratterà anche di veleno, ma di certo potrebbe essere un valido aiutino a farci restare belle più a lungo...

FASH

ION

| EX

TRA

-ORD

INA

RY

Vale

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Ric

cob

on

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n caloroso “bentornato” a tutti i lettori di Extraordinary Fashion e all'immancabile appuntamento con la bellezza di Cosmoprof Bologna. Dobbiamo ripetere l'esperienza di una rubrica tutta al femminile e parlare dei segreti, dei trucchi e delle prossime tendenze che aiuteranno ogni donna ad essere al meglio e, comunque, sempre irresistibile. Non ce ne vogliano i signori maschietti... Buona lettura!

UBellezza al veleno Testa sempre a posto,

i trend del 2011

EXTRAORDINARY

Coda, treccia e chignon: questo è quello che abbiamo visto sulle passerelle delle più importanti case di moda per le collezioni primavera/estate. Sfilate su sfilate che ci hanno svelato i segreti delle acconciature del 2011, che, come abbiamo detto, ruoteranno attorno alla cosa ordinata e liscissima, alla treccia che regala un’aria un po’ romantica e un po’ bohemien e al classico e raffinatissimo chignon, sempre molto amato.E proprio lo chignon ha subito le reinterpretazioni più originali. Basso, spettinato, voluminoso, arrotolato vistosamente, impreziosito da tessuti sgargianti che ricordano lastre di metallo: da Diane Von Furstenberg a Versace, passando per le passerelle di Dsquared, Nina Ricci, Gucci e Chloè, il look dello chignon è quello del rigore elegante e molto femminile, adatto ad ogni occasione.E molti altri stilisti, Alexander McQueen e Valentino in testa, hanno invece reinventato la treccia, dando libero sfogo alla creatività. E infatti la treccia (braid, in inglese) ha impazzato tra il popolo della moda che alle sfilate ci è stato anche per lavoro, il che vuol dire che davvero i capelli così pettinati possono essere portati in qualsiasi situazione: dalla più elegante alla più informale. Insomma, armiamoci di pazienza e mettiamoci con grazia a intrecciare: che sia spettinata, raccolta, laterale, multipla, a spina di pesce o aderente alla testa, sicuramente troveremo quella più adatta al nostro viso. E se vi sentirete un po' Raperonzolo, non disperate: prima o poi un principe arriverà a salvarci, e allora...tanto meglio.

FASHIONFASHION | EXTRA-ORDINARY

Make-up di primavera: oro, argento e lavanda

Apriamo adesso una breve parentesi sul make-up che andrà per la maggiore la prossima primavera. Una tendenza che si è già affermata negli ultimi tempi è quella di non distinguere più tra colori prettamente invernali o estivi. Possiamo dire che questa tendenza viene confermata anche per la prossima stagione o, almeno, questo vale per la collezione Spring 2011 di Dior. Il colore principale della palette è il grigio, che predomina tra gli smalti, gli ombretti e, addirittura, tra i gloss, che però viene riscaldato da punte di colore pastello. Questa linea, che si ispira ai colori della prima boutique del marchio nella Avenue Montaigne, sarà sicuramente apprezzata da chi ama un make-up classico e sofisticato, tanto basic quanto chic; in particolare, le palette occhi si prestano a sfumature intense, ma mai marca-te. I prodotti chiave della collezione sono le due palette occhi Dior Cannage, con il loro packaging raffinato e i loro perlescen-ti. E se sugli occhi vanno i grigi, sulle labbra si predilige il rosa, da quello più chiaro fino al fucsia, anche se ciò che colpisce maggiormente è il Rouge Dior 707 Gris Trianon, il creativo gloss grigio dedicato a chi preferisce osare. Lancôme, invece, rende il maquillage prezioso alternando l'oro e l'argento ai rosa e ai viola. La nuova collezione, Ultra Lavande, prende ispirazione dagli anni Settanta, creando dei riflessi romantici ma anche scintillanti e vibranti. Aaron De Mey, make-up artist del marchio, ha così pensato di rappresentare la dualità delle donne: tocchi delicati per il giorno, dallo stile Flower Power grazie al rosa confetto ed al lilla, più scintillanti invece per la sera, quando si usano l’oro e l'argento che rendono il look più trasgressivo per una donna glamour, amante dei party in perfetto stile Glamour Disco. La collezione è completata anche dal lipstick rosa lampo-ne e rosa pallido, dal blush e dallo smalto, e sarà disponibile da febbraio.

Corpo perfetto con Poudré Secréte

LeClerc, il marchio parigino famoso per la sua particolare cipria creata con la polvere di riso nel 1881 dal farmacista Teophile Le Clerc, ha proposto una sua edizione limitata perfet-ta per il corpo. Racchiusa in una bellissima boccettina di vetro, la polvere non ha bisogno di pennelli per essere utilizzata perchè si spruzza, con un soffio, su tutto il corpo grazie al diffusore d’antan e viene rapidamente assorbita dalla pelle, illuminando l’incarnato e rilasciando anche un delizioso profu-mo. La Poudré Secréte ha, a differenza della cipria tradizionale, una nuova texture, molto più setosa e fine, e una nuance rosé nacré dal piacevole effetto madreperlato. Un segreto di bellez-za davvero immancabile nel nostro nécessaire.

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Trattando in questo numero esclusivamente di bellezza, non possiamo tacere l'uscita del Rodial Glamoxy Snake Serum, un sorprendente siero che si ispira la veleno immobi-lizzante della vipera per liftare istantaneamente il viso. Il trattamento in sé non è esattamente una novità, dato che molti personaggi famosi si affidano ormai da tempo a cure di bellezza che contengono, ad esempio, il veleno delle api, un toccasana per mantenere la pelle sempre giovane. Il Rodial Glamoxy, invece, contiene Syn-Ake, un neuropeptide sinteti-co, simile al veleno della Vipera Templare, che inibisce la contrazione dei muscoli facciali e il rilassamento cutaneo. Nella formula, inoltre, è presente anche il Fiflow BTX, un vettore di ossigeno che favorisce la respirazione cellulare rimpolpando la pelle e conferendo un’immediata luminosità. Insomma, si tratterà anche di veleno, ma di certo potrebbe essere un valido aiutino a farci restare belle più a lungo...

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n caloroso “bentornato” a tutti i lettori di Extraordinary Fashion e all'immancabile appuntamento con la bellezza di Cosmoprof Bologna. Dobbiamo ripetere l'esperienza di una rubrica tutta al femminile e parlare dei segreti, dei trucchi e delle prossime tendenze che aiuteranno ogni donna ad essere al meglio e, comunque, sempre irresistibile. Non ce ne vogliano i signori maschietti... Buona lettura!

UBellezza al veleno Testa sempre a posto,

i trend del 2011

EXTRAORDINARY

Coda, treccia e chignon: questo è quello che abbiamo visto sulle passerelle delle più importanti case di moda per le collezioni primavera/estate. Sfilate su sfilate che ci hanno svelato i segreti delle acconciature del 2011, che, come abbiamo detto, ruoteranno attorno alla cosa ordinata e liscissima, alla treccia che regala un’aria un po’ romantica e un po’ bohemien e al classico e raffinatissimo chignon, sempre molto amato.E proprio lo chignon ha subito le reinterpretazioni più originali. Basso, spettinato, voluminoso, arrotolato vistosamente, impreziosito da tessuti sgargianti che ricordano lastre di metallo: da Diane Von Furstenberg a Versace, passando per le passerelle di Dsquared, Nina Ricci, Gucci e Chloè, il look dello chignon è quello del rigore elegante e molto femminile, adatto ad ogni occasione.E molti altri stilisti, Alexander McQueen e Valentino in testa, hanno invece reinventato la treccia, dando libero sfogo alla creatività. E infatti la treccia (braid, in inglese) ha impazzato tra il popolo della moda che alle sfilate ci è stato anche per lavoro, il che vuol dire che davvero i capelli così pettinati possono essere portati in qualsiasi situazione: dalla più elegante alla più informale. Insomma, armiamoci di pazienza e mettiamoci con grazia a intrecciare: che sia spettinata, raccolta, laterale, multipla, a spina di pesce o aderente alla testa, sicuramente troveremo quella più adatta al nostro viso. E se vi sentirete un po' Raperonzolo, non disperate: prima o poi un principe arriverà a salvarci, e allora...tanto meglio.

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Make-up di primavera: oro, argento e lavanda

Apriamo adesso una breve parentesi sul make-up che andrà per la maggiore la prossima primavera. Una tendenza che si è già affermata negli ultimi tempi è quella di non distinguere più tra colori prettamente invernali o estivi. Possiamo dire che questa tendenza viene confermata anche per la prossima stagione o, almeno, questo vale per la collezione Spring 2011 di Dior. Il colore principale della palette è il grigio, che predomina tra gli smalti, gli ombretti e, addirittura, tra i gloss, che però viene riscaldato da punte di colore pastello. Questa linea, che si ispira ai colori della prima boutique del marchio nella Avenue Montaigne, sarà sicuramente apprezzata da chi ama un make-up classico e sofisticato, tanto basic quanto chic; in particolare, le palette occhi si prestano a sfumature intense, ma mai marca-te. I prodotti chiave della collezione sono le due palette occhi Dior Cannage, con il loro packaging raffinato e i loro perlescen-ti. E se sugli occhi vanno i grigi, sulle labbra si predilige il rosa, da quello più chiaro fino al fucsia, anche se ciò che colpisce maggiormente è il Rouge Dior 707 Gris Trianon, il creativo gloss grigio dedicato a chi preferisce osare. Lancôme, invece, rende il maquillage prezioso alternando l'oro e l'argento ai rosa e ai viola. La nuova collezione, Ultra Lavande, prende ispirazione dagli anni Settanta, creando dei riflessi romantici ma anche scintillanti e vibranti. Aaron De Mey, make-up artist del marchio, ha così pensato di rappresentare la dualità delle donne: tocchi delicati per il giorno, dallo stile Flower Power grazie al rosa confetto ed al lilla, più scintillanti invece per la sera, quando si usano l’oro e l'argento che rendono il look più trasgressivo per una donna glamour, amante dei party in perfetto stile Glamour Disco. La collezione è completata anche dal lipstick rosa lampo-ne e rosa pallido, dal blush e dallo smalto, e sarà disponibile da febbraio.

Corpo perfetto con Poudré Secréte

LeClerc, il marchio parigino famoso per la sua particolare cipria creata con la polvere di riso nel 1881 dal farmacista Teophile Le Clerc, ha proposto una sua edizione limitata perfet-ta per il corpo. Racchiusa in una bellissima boccettina di vetro, la polvere non ha bisogno di pennelli per essere utilizzata perchè si spruzza, con un soffio, su tutto il corpo grazie al diffusore d’antan e viene rapidamente assorbita dalla pelle, illuminando l’incarnato e rilasciando anche un delizioso profu-mo. La Poudré Secréte ha, a differenza della cipria tradizionale, una nuova texture, molto più setosa e fine, e una nuance rosé nacré dal piacevole effetto madreperlato. Un segreto di bellez-za davvero immancabile nel nostro nécessaire.

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Via Abruzzi, 18 Lungomare di Senigallia (AN)Tel.071.7925961 www.michelesenigallia.it

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Via Abruzzi, 18 Lungomare di Senigallia (AN)Tel.071.7925961 www.michelesenigallia.it

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FASHION FASHION

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olto e raffinato esteta, Manuel Facchini, classe 1973, è tra i designer italiani di nuova generazione il più capace interprete di una sperimentazione ardita nella visione della moda futura e nella concettualizzazione visionaria di un linguaggio stilistico realmente internazionale. Il suo mantra è caratterizzato da una ricerca costante tecnologica-evolutiva dell’abito il cui unico limite è la progettazione industriale. Direttore creativo di BYBLOS, ha saputo trasformarne e plasmarne completamente il DNA, proiettandolo da marchio storico (è stato ideato nel 1973) a cool-icon-brand del futuro. Dotato di talento carismatico, Manuel ha studiato ed è in costante dialogo sperimentale con Londra: “Mentre frequentavo la Central Saint Martins School ho avuto modo di misurarmi con una dimensione di creatività pura -dichiara- che mi ha aperto nuovi orizzonti non solo nell’ambito della comunità dei giovani stilisti della scuola, ma anche osservando le abitudini della gente per le strade, il loro modo originale di esprimersi e di vestirsi, la loro attitude che lascia il segno”. Facchini manife-sta da subito e costantemente un forte entusiasmo per la contaminazione di cui Londra è la fucina indiscussa e proietta questa sua sbrigliata creatività in un dialogo proficuo con le istanze del processo industriale di Swinger International, assimilate crescendo a contatto con le logiche dell’azienda.

MANUELFACCHINI

di Samuele Daves

Il dandy avanguardistico anima di Byblos

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FASHION FASHION

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olto e raffinato esteta, Manuel Facchini, classe 1973, è tra i designer italiani di nuova generazione il più capace interprete di una sperimentazione ardita nella visione della moda futura e nella concettualizzazione visionaria di un linguaggio stilistico realmente internazionale. Il suo mantra è caratterizzato da una ricerca costante tecnologica-evolutiva dell’abito il cui unico limite è la progettazione industriale. Direttore creativo di BYBLOS, ha saputo trasformarne e plasmarne completamente il DNA, proiettandolo da marchio storico (è stato ideato nel 1973) a cool-icon-brand del futuro. Dotato di talento carismatico, Manuel ha studiato ed è in costante dialogo sperimentale con Londra: “Mentre frequentavo la Central Saint Martins School ho avuto modo di misurarmi con una dimensione di creatività pura -dichiara- che mi ha aperto nuovi orizzonti non solo nell’ambito della comunità dei giovani stilisti della scuola, ma anche osservando le abitudini della gente per le strade, il loro modo originale di esprimersi e di vestirsi, la loro attitude che lascia il segno”. Facchini manife-sta da subito e costantemente un forte entusiasmo per la contaminazione di cui Londra è la fucina indiscussa e proietta questa sua sbrigliata creatività in un dialogo proficuo con le istanze del processo industriale di Swinger International, assimilate crescendo a contatto con le logiche dell’azienda.

MANUELFACCHINI

di Samuele Daves

Il dandy avanguardistico anima di Byblos

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FASHION

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Uno degli aspetti cruciali dello stile BYBLOS reinventato da Facchini è l’enfasi sulla plasticità voluttuosa delle forme e sulla consistenza scultorea e avvolgente dei volumi che forgiano silhouette up-to-date con un piglio sensuale e futuribile: un linguaggio pionieristico anche basato sull’apparente contraddizione che proietta nel futuro una nuova estetica cosmobarocca dagli influssi cinematografici che tratteggia una nuova ricerca tra corpo ed abito, rivolgendosi a donne contemporanee assolutamente glamour. Ne è una sapiente testimonianza l’ultima collezio-ne BYBLOS (autunno-inverno 2012) che ha sfilato durante Milano Moda Donna, dove l’ispirazione di Facchini prende spunto da due esseri estremamente diversi morfologica-mente, ma che pur nella loro eterogeneità, contengono le caratteristiche della donna contemporanea: volpe e cigno. “Da una parte -spiega- la leggerezza, l’eleganza, la purezza del cigno. Dall’altra l’astuzia, la forza, l’indipendenza e la capacità di cavarsela in ogni situazione che esprime la volpe. L’evidenza di queste caratteristiche si evincono attraverso l’analisi e lo sviluppo interpretativo del loro pelo. I volumi e le proporzioni sono ben definite; i pantaloni si allungano fino al punto vita, bluse e giacche si accorciano creando un vero effetto-cigno mentre gli abiti sono caratterizzati da una lavorazione molto particolare che deriva dall’interpretazione della spina dorsale della volpe”. E così ancora una volta Manuel Facchini si conferma straordinario nella proposizione di un suo lessico ben definito e struttura-to che ha tutta la sostanza e la forza per piacere a chi ama le avanguardie colte di ricerca internazionale.

BYBLOS A \ W 2011-2012

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Villa di Monterosso - R&B S.n.c. - Loc. Villa di Monterosso 1, 60041 Sassoferrato (AN) - Tel. 0732 974072 - 380 3628867 - www.villadimonterosso.it - [email protected] HOUSE

Per riscoprire, in un ambiente accogliente e confortevole, i sapori e gli odori della grande tradizione culinaria del territorio marchigiano, accompagnati da un panorama mozza�ato sui monti Catria e Strega.

Tutte le sale sono climatizzate e dotate di ricezione con monitor in risoluzione Full HD, per serate conviviali alla luce dello sport e del calcio italiano, europeo e mondiale. Salette riservate per meeting e cene particolari.

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WEEKEND

Tre giorni esclusivi per la donna e le sue passioni, gettandosi alle spalle tensioni e stress. La grande piazza tematica che “Weekend Donna” è tornata a dedicare a benessere e bellezza, dall’11 al 13 marzo a Fieramilanocity. Il luogo giusto per lasciarsi andare e affidarsi a mani e consigli di esperti, dove prendersi cura dell’aspetto, ma anche della salute, ascoltando i consigli di un nutrizionista o di un esperto di medici-na estetica o quelli dei migliori make-up artist italiani. Ma è stata anche l’occasione per scegliere la palestra più adatta alle varie esigenze (al centro dell'area è stato allestito un fitness center dove è stato possibile provare le “fitness machine” di ultima generazione e farsi consigliare da personal trainer e personale qualificato), sperimentare sul campo discipline come Yoga, Tai Chi Chuan o Pilates, e per provare tecniche di massaggio e terapie olistiche innovative. Non sono mancate poi Spa, centri benessere e hammam-ò. Dopo la prima edizione svoltasi con successo a ottobre 2010, la manifestazione si è proposta come nuovo appuntamento alle porte della primavera con tante sorprese e novità. Anche nel 2011 è stato ampio il target delle visitatrici di ogni età, intraprendenti e attente alla cura di se stesse, ma anche inserite nelle dinamiche sociali, lavorative e familiari, oppure

studentesse che desiderano confrontarsi con chi ha già maturato un cammino lavorativo vincente. Novità di questa edizione, l’innovativa suddivisione della manifestazione in piazze tematiche, in pratica grandi “contenitori” che hanno raccontato diversi mondi declinati al femminile. Obiettivo è stato quello di esaltare e valorizzare il mercato rivolto al panorama donna, sempre più interessante e aperto all’innovazione, anche attraverso l’ampio spazio che la manifestazione ha dedicato al mondo del consu-mo sostenibile. Il format unico di “Weekend Donna” si è presentato con una sezione espositiva di prodotti e di servizi che hanno abbracciato l’universo femmini-le, completato da un ricco contenitore di eventi e di iniziative collaterali in tema con la manifestazione. Grande successo anche per “Wellness & Beauty-Spazio al benessere”, l’area dedicata alla bellezza e alla “remise en forme”, affidata alle mani e ai consigli degli esperti: per provare nuove tecniche di make up, ma anche per scegliere l’esercizio fisico che più si addice alle diverse esigenze, oltre a tecniche di rilassamento orientale e - perché no? – a una bella vacanza in una Spa da sogno.

Marcello Tosi

PEOPLE | EVENTI

ROSA Torna a Milano Weekend Donna, iniziativa dedicata a bellezza e benessere W

D

Lungomare di Riccione - Viale D’Annunzio, 150 - altezza bagni 134 - Zona Marano

Durante tutte le sere le cene sono seguite da spettacoliAperto tutte le sere tutto l’anno

Ristorante - Pizzeria - Disco

Location adatta per addii al celibato/nubilato e cene aziendaliTerrazza Panoramica

per info e pren: T.0541.660841 - F.0541.663175 Luigi: 329.1820160 - Adina: 320.1468687 www.palmabeachparadise.it [email protected]

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WEEKEND

Tre giorni esclusivi per la donna e le sue passioni, gettandosi alle spalle tensioni e stress. La grande piazza tematica che “Weekend Donna” è tornata a dedicare a benessere e bellezza, dall’11 al 13 marzo a Fieramilanocity. Il luogo giusto per lasciarsi andare e affidarsi a mani e consigli di esperti, dove prendersi cura dell’aspetto, ma anche della salute, ascoltando i consigli di un nutrizionista o di un esperto di medici-na estetica o quelli dei migliori make-up artist italiani. Ma è stata anche l’occasione per scegliere la palestra più adatta alle varie esigenze (al centro dell'area è stato allestito un fitness center dove è stato possibile provare le “fitness machine” di ultima generazione e farsi consigliare da personal trainer e personale qualificato), sperimentare sul campo discipline come Yoga, Tai Chi Chuan o Pilates, e per provare tecniche di massaggio e terapie olistiche innovative. Non sono mancate poi Spa, centri benessere e hammam-ò. Dopo la prima edizione svoltasi con successo a ottobre 2010, la manifestazione si è proposta come nuovo appuntamento alle porte della primavera con tante sorprese e novità. Anche nel 2011 è stato ampio il target delle visitatrici di ogni età, intraprendenti e attente alla cura di se stesse, ma anche inserite nelle dinamiche sociali, lavorative e familiari, oppure

studentesse che desiderano confrontarsi con chi ha già maturato un cammino lavorativo vincente. Novità di questa edizione, l’innovativa suddivisione della manifestazione in piazze tematiche, in pratica grandi “contenitori” che hanno raccontato diversi mondi declinati al femminile. Obiettivo è stato quello di esaltare e valorizzare il mercato rivolto al panorama donna, sempre più interessante e aperto all’innovazione, anche attraverso l’ampio spazio che la manifestazione ha dedicato al mondo del consu-mo sostenibile. Il format unico di “Weekend Donna” si è presentato con una sezione espositiva di prodotti e di servizi che hanno abbracciato l’universo femmini-le, completato da un ricco contenitore di eventi e di iniziative collaterali in tema con la manifestazione. Grande successo anche per “Wellness & Beauty-Spazio al benessere”, l’area dedicata alla bellezza e alla “remise en forme”, affidata alle mani e ai consigli degli esperti: per provare nuove tecniche di make up, ma anche per scegliere l’esercizio fisico che più si addice alle diverse esigenze, oltre a tecniche di rilassamento orientale e - perché no? – a una bella vacanza in una Spa da sogno.

Marcello Tosi

PEOPLE | EVENTI

ROSA Torna a Milano Weekend Donna, iniziativa dedicata a bellezza e benessere W

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113Lungomare di Riccione - Viale D’Annunzio, 150 - altezza bagni 134 - Zona Marano

Durante tutte le sere le cene sono seguite da spettacoliAperto tutte le sere tutto l’anno

Ristorante - Pizzeria - Disco

Location adatta per addii al celibato/nubilato e cene aziendaliTerrazza Panoramica

per info e pren: T.0541.660841 - F.0541.663175 Luigi: 329.1820160 - Adina: 320.1468687 www.palmabeachparadise.it [email protected]

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FASHION |HAND MADE

JEWELRYa nuova jewelry gioca con i colori estivi, divertenti e allegri, sembrano confetti le collane coloratissime di questa stagione. Non importa se sono fatte in plastica o pietre dure, basta che siano piene di colori. Alcune rispecchiano gli anni '80, con l'introduzione di catene in plastica oversize di colori fluo. Altre invece somigliano ai pezzi unici di ispirazione anni '50 di Miriam Haskell. Americana, nata all'inizio del secolo scorso, Miriam è una creatrice di gioielli “fantasia” in cui perle e strass vengono fissati a mano sulle montature di filigrana con una tecnica simile più al ricamo che all'incastonatura di gemme. La particolarità di questi gioielli è che sono pieni di micro fiorellini in pietre e perline che formando un cabochon davvero prezioso, tanto che i pezzi originali da collezionare più economici partono da 300-400 euro. L'arte di creare gioielli prevede anche l'utilizzo di rose di tutti i colori in pasta di corallo, oppure in paste sintetiche più economiche. In vendita si possono trovare collane di tutte le lunghezze, dal girocollo strettissimo fino alla collana lunga con un pendente. Le spille possono avere i pendenti oppure essere composte da due spille legate con qualche catena, da sfoggia-re secondo il proprio gusto sulle camicie oppure su una giacca. In estate il tocco glamour, che rappresenta una vera nota chic, è abbinare gli ombret-ti colorati ai colori delle pietre. La nuova tendenza è quella di usare gli ombretti cremosi per rendere gli occhi più luminosi. Da non dimenticare anche gli smalti: arancio, giallo lime, viola, rosso, blu e verde effetto “evidenziatore” da portare anche di giorno. Per le labbra invece i toni sono tutt'al-tro che decisi: per non appesantire l'effetto generale, meglio lasciare la bocca al naturale con solo un tocco di lip gloss.

Ldi Katerina Kouzmina

Come si indossanoFinché fa ancora freddo, le collane sono di grande effetto indossate sopra un semplice maglione a collo alto. In estate invece con un vestito scollato è chic mettere anche 2, 3 collane insieme. Le più intrepide che non hanno paura di giocare con i colori possono indossare queste collane anche con un vestito a fiori. Infine per attirare l'attenzione persino in piaggia si potrebbe usare qualche spilla su un classico ma sempre di moda cappello di paglia.Fai da teI pezzi unici costano troppo? Sbizzarrite-vi a creare quello su misura per voi. Oggi tanti sono i corsi che insegnano a creare bigiotteria anche per chi è alle prime armi, come ad esempio quello proposto dalla Scuola di ricamo Alta moda a Roma. Il risultato sarà davvero da toglie-re il fiato!

Scuola di ricamo Alta moda"www.mioricamo.it

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Il Monticello Relais 1140 Via Val di Ranco 47834 Montefiore Conca (RN)tel 0541980270 - 3482896451

www.relaisilmonticello.com [email protected]

Dall'alba al tramonto un sogno di benessere e relax Via Lungomare Repubblica, Spiagge 72-73 Riccione (RN)

tel: 0541 692896 www.ristorantecarlo.com

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FASHION | FROM U.S.A.

MINERAL MAKE-UP

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Nato in sordina come prodotto di nicchia, altamente rivoluzionario e prerogativa statunitense, il mineral make up è la vera novità nel campo dell'estetica. Ad introdurre l'utilizzo dei minerali nei suoi prodotti è stata una casa cosmetica professionale di nome MAC, con l'intento di creare un fondotinta per pelli ipersensibili e quindi eliminando tutti gli ingredienti potenzialmente dannosi. E così si sono salvati solo i minerali! L'idea è poi esplosa tanto da essere adottata da molte altre aziende americane. La particolarità di questo trucco sta nella compo-sizione interamente di polveri minerali, ottenute attraverso la polverizzazione e micronizzazione di pietre e/o terre minerali. L'utilizzo di minerali in cosmetica non è però del tutto una novità, perchè sembra che Greci, Romani, Cinesi ed Aztechi ne facessero già uso; si dice che persino Cleopatra prediligesse questa formulazione... Certo, ora la tecnica di produzione si è di gran lunga affinata: le polveri minerali vengono ridotte a microscopici cristalli piatti, grazie all'ausilio di particolari processi tecnologici, per poi avere una polvere aderente alla pelle. Di cosmetici minerali ne esistono poi intere linee con fondotinta, correttori, ombret-ti, blush, che possono costituire una valida alternativa alla cosmesi sintetizzata chimicamente. Rispetto a questa infatti i vantaggi sono molteplici: innanzitutto questo tipo di maquillage è composto al 100% di ingredienti naturali (come zinco, mica, biossido di titanio, diamanti) ed è del tutto privo di coloranti, additivi, conservanti ed elementi sintetici. In più è ideale per chi ha problemi di pelle perchè contiene ossido di zinco, noto per le sue proprietà lenitive e cicatrizzanti, e la sua formulazione non supera i 5 ingredienti ogni prodotto per ridurre al minimo eventuali reazioni allergiche. Allo stesso tempo regalano un trucco coprente e lasciano respirare perfettamente la pelle. La texture è sottile, impalpa-bile e regala uniformità alla pelle, che non tira e non tende mai al lucido: il viso è perfettamente truccato, senza però alcun senso di appesantimento. Dal momen-to che la formulazione è completamente naturale, il colore risulta più acceso, quindi ne occorre molto meno rispetto ad un maquillage tradizionale e l'effetto è di più lunga durata. La sua formula in polvere è estremamente versatile, poiché consente applicazioni a secco, liquide o cremose, utilizzando spugnette, pennelli, sfumini. Attraverso poi la mescolanza dei colori, si possono ottenere toni perso-nalizzati ed unici. Infine il mineral make up è 100% ecocompatibile dal momento che non usa derivati del petrolio né sostanze inquinanti e le confezioni possono essere riciclate. Numerosi quindi i vantaggi di questo maquillage, tanto da generare imitazioni: accanto alle case cosmetiche specializzate, come Glomine-rals e Sudden Glow, ce ne sono altre che pur di cavalcare la moda del momento commercializzano prodotti non del tutto minerali. Fate quindi attenzione a controllare sempre la composizione di ciò che state acquistando (e questo non vale sono per la cosmesi!): se nel presunto prodotto minerale trovate ingredienti come dimethicone, carnauba wax, cetyl dimethicone, trimethylsiloxylicate, triisocetyl citrate, magnesium stearate, zea mays, allantoin, panthenol, non si tratta di trucco minerale. Se questa moda sta spopolando in America, dobbiamo però dire che il mercato italiano non si è ancora adeguato a questo trend ed i prodotti minerali sono quasi introvabili. Tuttavia le fan del minerale possono trovare un'ampia scelta onn line, con tanti siti nei quali è possibile acquistare tester di lunga durata e svariati prodotti. Ne segnaliamo alcuni, in attesa di un vero e proprio negozio tutto dedicato al mineral make up: www.mineralemakeup.com e www.parfums-alienor.com.

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PLATINUM | CHIC&SHOCK

SHOW ROOMFASHION | SHOWROOM FASHION | SHOWROOM

PRIMO: IL COSTUME SECONDO: l’ACCAPPATOIO

Uomo - The Spa Kit For Men Donna - Cosmetici Indossabili

In ogni luogo di benessere che si rispetti il costume non può mancare. Visto che non ci sono problemi di segno di abbronza-tura, suggerirei di evitare per una volta il classico slip e optare per dei calzoncini non troppo lunghi in cotone-nylon, magari rigati, magari di un sobrio bianco/nero. American Apparel li ha sempre, anche fuori stagione. Da 38,00 €.

Ovviamente non avrete bisogno del make up... o sì! Ma sicuramente di una buona crema idratante per il corpo e per il viso, dopo essere stati esposti a vapori ed acqua termale. Un elegante “beauty” in nappa è quello che occorre. Forma innova-tiva, zip e tasche interne, completamente foderato. Très chic... Dolce&Gabbana, 463,00 €

Immancabile per girare tra corridoi, piscine e saune. Se non ve lo offrono, conviene portarselo. Classico intramontabile, ma che non passa mai di moda, la linea da bagno di Missoni ha sempre il suo fascino, soprattutto da uomo. Morbida spugna, tonalità forti o nuance terresti. Ad ognuno il suo. Da 130,00 €.

PARFUM-A-PORTER L’ANELLO MAGICO

LES TROMPE-L'OEIL PIUME PER I VOSTRI OCCHI

Se prima erano semplici escamotage per chi non aveva molte ciglia, oggi sono un vero e proprio accessorio di moda molto molto trendy! Metto orecchini, un bracciale e... le ciglia con le piume intonate. Perchè per darsi un tono, o per una serata particolare, o semplicemente per uno sguardo diverso, le ciglia piumate sono un’ottima soluzione. Colorate, nere, lunghe o corte, piene o solo con un ciuffetto. Mac le ha proposte rosse, ma le potete trovare di tutti i colori. Prezzi vari.

Avere sempre a portata di borsetta il proprio profumo preferi-to non è difficile, esistono i “campionicini” da una vita. Ma poter orgogliosamente indossarlo come un antico monile è un’arte. La linea di profumi di Simone Cosac è un’accurata selezione di fragranze, racchiusa in una pallina d’argento intarsiata ed elegantemente portabile al collo con un sottile laccio di velluto. Tres Chic. € 140,00.

Una dark special limited edition per il brand Juicy Couture, che per S.Valentino propone due versioni della sua fragranza Couture Couture. Quella fashion e che si può indossare è un anello regale, sormontato di pietruzze che nasconde al suo interno... no, non il veleno da versare nel bicchiere del nemico, bensì il profumo in questione in versione “solida”. Immancabile tocco di classe, per soli 40,00 €

di Marina Savarese

AFTER THE SHOWER: MAKE UP BAGTERZO: LE CIABATTE

Via di mezzo (forse un po’ azzardata ma nemmeno troppo) viene dalla mente di Jeremy Scott per Adidas. Ebbene sì, le ali che da diverse stagioni sormontano le sneakers, adesso sono appog-giate su un paio di ciabatte in pura gomma, con fascia alta alata. Almeno sdrammatizzano. 71,00 €

Quando il direttore generale della sezione make up della celebre maison parigina Chanel (Peter Philips) customizza con tattoo temporanei i corpi delle modelle per la sfilata primavera/estate, al grande capo Karl Lagerfeld si illuminano gli occhi. Ed ecco una serie di tatuaggi temporanei con 24 soggetti diversi, da catene a rondini per finire con il celebre logo, da indossare come e quando si vuole. Ovviamente limitati nel tempo... e anche nel prezzo: solo 55,00 €.

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PLATINUM | CHIC&SHOCK

SHOW ROOMFASHION | SHOWROOM FASHION | SHOWROOM

PRIMO: IL COSTUME SECONDO: l’ACCAPPATOIO

Uomo - The Spa Kit For Men Donna - Cosmetici Indossabili

In ogni luogo di benessere che si rispetti il costume non può mancare. Visto che non ci sono problemi di segno di abbronza-tura, suggerirei di evitare per una volta il classico slip e optare per dei calzoncini non troppo lunghi in cotone-nylon, magari rigati, magari di un sobrio bianco/nero. American Apparel li ha sempre, anche fuori stagione. Da 38,00 €.

Ovviamente non avrete bisogno del make up... o sì! Ma sicuramente di una buona crema idratante per il corpo e per il viso, dopo essere stati esposti a vapori ed acqua termale. Un elegante “beauty” in nappa è quello che occorre. Forma innova-tiva, zip e tasche interne, completamente foderato. Très chic... Dolce&Gabbana, 463,00 €

Immancabile per girare tra corridoi, piscine e saune. Se non ve lo offrono, conviene portarselo. Classico intramontabile, ma che non passa mai di moda, la linea da bagno di Missoni ha sempre il suo fascino, soprattutto da uomo. Morbida spugna, tonalità forti o nuance terresti. Ad ognuno il suo. Da 130,00 €.

PARFUM-A-PORTER L’ANELLO MAGICO

LES TROMPE-L'OEIL PIUME PER I VOSTRI OCCHI

Se prima erano semplici escamotage per chi non aveva molte ciglia, oggi sono un vero e proprio accessorio di moda molto molto trendy! Metto orecchini, un bracciale e... le ciglia con le piume intonate. Perchè per darsi un tono, o per una serata particolare, o semplicemente per uno sguardo diverso, le ciglia piumate sono un’ottima soluzione. Colorate, nere, lunghe o corte, piene o solo con un ciuffetto. Mac le ha proposte rosse, ma le potete trovare di tutti i colori. Prezzi vari.

Avere sempre a portata di borsetta il proprio profumo preferi-to non è difficile, esistono i “campionicini” da una vita. Ma poter orgogliosamente indossarlo come un antico monile è un’arte. La linea di profumi di Simone Cosac è un’accurata selezione di fragranze, racchiusa in una pallina d’argento intarsiata ed elegantemente portabile al collo con un sottile laccio di velluto. Tres Chic. € 140,00.

Una dark special limited edition per il brand Juicy Couture, che per S.Valentino propone due versioni della sua fragranza Couture Couture. Quella fashion e che si può indossare è un anello regale, sormontato di pietruzze che nasconde al suo interno... no, non il veleno da versare nel bicchiere del nemico, bensì il profumo in questione in versione “solida”. Immancabile tocco di classe, per soli 40,00 €

di Marina Savarese

AFTER THE SHOWER: MAKE UP BAGTERZO: LE CIABATTE

Via di mezzo (forse un po’ azzardata ma nemmeno troppo) viene dalla mente di Jeremy Scott per Adidas. Ebbene sì, le ali che da diverse stagioni sormontano le sneakers, adesso sono appog-giate su un paio di ciabatte in pura gomma, con fascia alta alata. Almeno sdrammatizzano. 71,00 €

Quando il direttore generale della sezione make up della celebre maison parigina Chanel (Peter Philips) customizza con tattoo temporanei i corpi delle modelle per la sfilata primavera/estate, al grande capo Karl Lagerfeld si illuminano gli occhi. Ed ecco una serie di tatuaggi temporanei con 24 soggetti diversi, da catene a rondini per finire con il celebre logo, da indossare come e quando si vuole. Ovviamente limitati nel tempo... e anche nel prezzo: solo 55,00 €.

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LONDON EYE

Senigallia Lungomare Da Vinci, 69/A | Tel 071 60934 www.michelesenigallia.it

Chiusura settimanale il martedì solo nei mesi invernali

VI ASPETTIAMO NUMEROSI PER FARVI ASSAGGIARELE NOSTRE SPECIALITA’

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FASHION

ECCENTRICCOLLISIONPER IMMAGINE ITALIA

n titolo, un programma. Per la sua quarta edizione, Immagine Italia & Co, definita sin dal suo debutto il “salotto bello delle fiere” ha scelto un mood indiscutibilmente avanguardistico, ponendo sempre più la manifestazione fiorentina (patrocinata dalla Camera di Commercio di Pistoia con l’appoggio dell’Ice) nel ruolo di trend-setter-exhibition a livello internazionale nel campo del Lifestyle. Eccentric Collision è infatti il claim scelto per l’edizione 2011 accompagnato da un nuovo look–logo, bianco-rosso-verde su un accattivante nero laccato. Tripudio all’italianità ed alle sue produzioni d’eccellenza, in un mood creativo e di riferimento confermato peraltro sia dalla lectio di Roberto Beningi a Sanremo sia dalle recenti passerelle milanesi (Roccobarocco in particolare). Nella leggerezza di stilizzate piume di pavone flessuose linee si intrecciano forti, simbolo della fierezza del Made in Italy: soffici ma solide, sfacciate ma eleganti, tradizionali ma dinamiche. Piume di pavone, indispensabili nella loro unicità e insostituibili elementi per quella spettacolare divina perfezione che è la ruota. Eccentric Collision è inteso come la capacità di sapersi distinguere mantenendo la propria personalità nell’eleganza e nella qualità del proprio stile, giocando con le nuove tendenze ed osando fino a superarle. E’ questa la carta vincente su cui puntare di fronte alla tanto usata, abusata e ostentata crisi: la sapienza imprenditoriale di una “sana” contaminazione tra il valore della propria tradizione e gli stili innovativi.Le proposte dunque più ricercate, moderne ed eccentriche nei settori della biancheria per la casa e della nautica, dell’hotellerie e dei centri benessere e in quelli dell’arredamento e dei tendaggi, dell’oggettistica e dell’intimo dei marchi più rinomati a livello italiano e internazionale, sono state dunque presentate a Firenze (4-6 febbraio) sotto questa luce. Il risultato è stato sorprendente, con un aumento di espositori e di visitatori pari al 10 per cento, confermando Immagine Italia come un appuntamento irrinunciabile per gli operatori del settore capace di coinvolgere e trainare l’intero settore tessile internazionale. Ci piace sottolineare l’audacia e la sfida creativa della manifestazione che ci porta ad enunciare una certezza: l’eccentricità intelligente (quando è tale è sempre supportata da un substrato ontologico) ci salverà!

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FASHION | THE STYLIST

ntraceuticals Oxygen Infusion è un trattamento non invasivo che fornisce risultati immediati e facilmente constatabili a occhio nudo. Linee sottili e imperfezioni appaiono visibilmente ridotte, la pelle sembra più giovane, radiosa e idratata, anche dopo una sola seduta, fra l’altro completamente indolore. Ciò è reso possibile dall’ossigeno iperbarico, che aiuta a veicolare i principi attivi negli strati cutanei profondi, aumentando contemporaneamente i livelli di ossigenazione superficiale degli stessi e generando un effetto calmante.

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FASHION | THE STYLIST

ntraceuticals Oxygen Infusion è un trattamento non invasivo che fornisce risultati immediati e facilmente constatabili a occhio nudo. Linee sottili e imperfezioni appaiono visibilmente ridotte, la pelle sembra più giovane, radiosa e idratata, anche dopo una sola seduta, fra l’altro completamente indolore. Ciò è reso possibile dall’ossigeno iperbarico, che aiuta a veicolare i principi attivi negli strati cutanei profondi, aumentando contemporaneamente i livelli di ossigenazione superficiale degli stessi e generando un effetto calmante.

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Jennifer Lopez

Rihanna

FASHION | THE STYLIST

I sieri della linea, disponibili in varie formulazioni, contengono acido ialuronico a basso peso molecolare, il quale genera una potente combinazione di antiossidanti, vitamine ed altri elementi specifici al trattamento. I prodotti di supporto, poi, forniscono altri strati essenziali per fissare i principi attivi, offrendo nutrimento alla cute per ottenere il massimo effetto sinergico e risultati duraturi. Questa tecnica rivoluzionaria nel settore dell’estetica è sempre più diffusa grazie pure alla promozione effettuata dalla nota facialist Michelle Peck, esperta di calibro internazionale alla quale si rivolgono star come Madonna, Eva Longoria e Gwyneth Paltrow. Dopo aver tenuto delle dimostrazioni pubbliche in occasione del Festival di Cannes, delle sfilate newyorkesi, parigine, milanesi e londinesi, la visagista ha visitato di recente il nostro Paese per partecipare alla fiera Roma International Estetica, dove ha potuto parlare delle proprie esperienze professionali (tra cui il massaggio energetico) e illustrare gli effetti benefici delle quattro linee specifiche di Intraceuticals, ovvero: Atoxelene, Rejuvenate, Clarity e Opulence. La prima consiste, in poche parole, in un’alternativa naturale alle iniezioni anti-rughe. Il siero Atoxelene è qualcosa di davvero unico, contenente acido ialuronico, antiossidanti, vitamine e argirelina. In particolar modo, quest’ultima ha la capacità di agire in modo selettivo sulle linee d’espressione ed ottenere un effetto di rassodamento. Per ottenere dei risultati ottimali, comunque, è

necessario sottoporsi a una serie di sei trattamenti nello spazio di sei settimane consecutive. Oltre alle linee di espressione meno evidenti, il contorno occhi apparirà più definito e il contorno labbra più levigato. In seguito, per mantenere i risultati nel tempo, basta ripetere le applicazioni ogni 4/6 settimane. Deve essere ripetuto ogni 2/4 settimane, invece, il trattamento Rejuvenate, utile per rendere l’epidermide del viso più fresca e giovane, e adatto a tutti i tipi di pelle. In questo caso sono molto interessanti i trattamenti di supporto, consistenti in diversi tipi di gel (tutti con acido ialuronico) e in una crema idratante comprendente pure una miscela di oli essenziali (jojoba, macadamia, germe di grano, mandorla dolce), nonché vitamine e tè verde protettivi dai danni ambientali. Stesso discorso vale per la linea Opulence, composta sempre da siero, ossigeno iperbarico, gel e crema di supporto. L’azienda Intraceuticals, infine, non si è dimenticata neppure delle donne con pelle impura o con tendenza acneica, dedicando loro il trattamento Clarity Infusion. Stavolta il siero è coadiuvato da principi attivi anti-batterici e dalla fitosfingosina, tutti con effetto lenitivo, calmante e bilanciante che purifica la pelle. In aggiunta, alcuni suoi gel di supporto sono disponibili in un’ulteriore versio-ne per pelli sensibili. Per maggiori informazioni, contattare il distributore esclusivista per l’Italia Enermedica Srl (Via Umberto Giordano, 70 -00124 Roma), o il numero verde 800911820.

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Dall'alba al tramonto un sogno di benessere e relax

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PEOPLE | GOLDEN BOY

Giovanni Zerba

i sono uomini che fanno la moda ed altri che la sanno vendere. Andrea Panconesi, titolare ed amministratore delegato della boutique LUISAVIAROMA, appartiene di sicuro a questa seconda categoria. Appassionato di moda e di nuove tecnologie Panconesi è riuscito in poco tempo a riscrivere le regole del retail nel fashion system. LUISAVIAROMA è uno dei negozi storici di Firenze ed è attivo nel commercio di abbigliamento di Alta moda ed accessori di lusso �n dagli anni '30. Un brand riconosciuto a livello internazionale, grazie all'eccellente qualità dei servizi che rende questo store uno dei più famosi d’Italia, per l’esperienza di acquisto che il cliente può avere all’interno dello store così come per il curatissi-mo sito di e-commerce, cliccatissimo da amanti ed esperti di moda di tutto il mondo. Panconesi ha permesso a LUISAVIAROMA di rinnovarsi negli anni, facendo crescere e modernizzando i servizi destinati ad una clientela sempre più esigente. Il negozio, recentemente restaurato da Panconesi, è oggi composto da tre piani che sono concepiti come una sintesi tra shopping di lusso, ultimi ritrovati del settore tecnologico e del servizio al cliente: enormi touch screen interattivi da cui si ha accesso alla vetrina on-line LUISAVIAROMA.COM e schermi al plasma che mostrano le collezioni dei designers. Nello store e on-line sono disponibili infatti più di 100 collezioni di top-designer del calibro di Chloè, Dior Homme, Dolce & Gabbana, Dsqua-red, Lanvin e Moncler, ma LUISAVIAROMA si avvale anche di importanti collaborazioni con famosi brand quali Levi's Strauss e Lacoste che hanno anche creato esclusivi articoli in edizio-ne limitata appositamente per il negozio

�orentino. Panconesi ha inaugurato inoltre una nuova dimensione di store, estendendosi a 360° in un’idea di shopping abbinata al marketing creativo di Felice Limosani. Un’idea che unisce principi eco-conscious, interattività web, servizi di altissimo livello ed emozionalmente coinvol-genti. Un negozio realizzato solo con materiali locali, eco-compatibili e a risparmio energetico. Durante la settimana della moda di Pitti Immagi-ne, Panconesi organizza in questi locali, median-te tecniche di marketing sperimentale, eventi in collaborazione con compagnie e brands internazionali quali Nokia, Coca Cola, FIAT, Puma, Missoni per le quali LUISAVIAROMA è la sede di feste ed eventi esclusivi. Lo store è anche provvisto di esclusive suites private che, oltre ad ospitare i clienti, o�rono loro la possibilità di provare i modelli delle ultime collezioni e di avere a disposizione un assistente personale addetto a soddisfare ogni loro esigenza. Proprio la possibilità di poter provare le nuove collezioni e di averle immediatamente a disposizione ha fatto di questo store e della sua versione digitale un punto di riferimento per gli amanti della moda. Su queste basi, e dopo un notevole aumento delle vendite on-line, Panconesi ha dato il via al progetto “Buy it First”, un’iniziativa che nasce per andare incontro alle molteplici esigenze della sua clientela, o�rendo l’opportunità di acquistare sia on line che in negozio i capi direttamente dalle s�late. Subito dopo i fashion show i buyer di LUISAVIAROMA possono visitare gli showroom degli stilisti per selezionare e poi commercializzare in pre-ordine i “must” della stagione. In questo contesto è fondamentale l’utilizzo del sito internet che ha festeggiato l’anno scorso 10 anni di attività. Il sito conta ad oggi più di un milione

C

ANDREAPANCONESIl’uomo in più di

di visitatori unici al mese ed è diventato leader nel mondo dell'e-commerce di alta moda: le vendite in rete superano abbondantemente quelle in store. Panconesi ha voluto festeggiare il decennale del felice debutto sul web con un evento tutto dedicato ai fashion bloggers, le nuove �gure nate dal web che stanno facendo parlare sempre più di sè all'interno del fashion system. Con la due giorni "Firenze4Ever.It's magic", lo store �orentino si è trasformato in un grande workshop multidisciplinare, nel quale bloggers provenienti da ogni parte del mondo hanno potuto realizzare photoshooting e servizi fotogra�ci seguiti da professionisti del settore, oltre che riportare direttamente live lo svolgi-mento dell'evento attraverso i canali di Facebo-ok e Twitter.

luisaviaroma

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GRANDECINA

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FOLLIE VIP FOLLIE VIP

FOLLIE VIP

By Annalisa Perazzini

ccoci di nuovo al nostro consueto appuntamen-to mensile con i vizietti dei viziati del mondo dello spettacolo, della moda che questo mese, in occasione della Convention di Bologna sulla cosmetica, l’estetica e la bellezza e soprattutto la salute e i metodi salutisti per restare in forma, va a scavare nella vita privata di alcune star che in teoria alla bellezza, all’estetica e specialmente alla salute ci tengono o ci dovrebbero tenere in maniera quasi maniacale. E invece… Se da una parte in effetti abbiamo l’eccesso di salutismo per esempio di Eminem, uno tra i rapper e attori americani più famosi che fuori dai set dei suoi tour mondiali vuole sempre trovare nel suo camerino (tra una pausa e l’altra di un’esibizione dal vivo o in studio) verdure fresche a volontà e spremute di frutta e arance in abbondanza; al

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2. Trussardi

Dal forno al frigo,le manie “salutistedelle star

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FOLLIE VIP FOLLIE VIP

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By Annalisa Perazzini

ccoci di nuovo al nostro consueto appuntamen-to mensile con i vizietti dei viziati del mondo dello spettacolo, della moda che questo mese, in occasione della Convention di Bologna sulla cosmetica, l’estetica e la bellezza e soprattutto la salute e i metodi salutisti per restare in forma, va a scavare nella vita privata di alcune star che in teoria alla bellezza, all’estetica e specialmente alla salute ci tengono o ci dovrebbero tenere in maniera quasi maniacale. E invece… Se da una parte in effetti abbiamo l’eccesso di salutismo per esempio di Eminem, uno tra i rapper e attori americani più famosi che fuori dai set dei suoi tour mondiali vuole sempre trovare nel suo camerino (tra una pausa e l’altra di un’esibizione dal vivo o in studio) verdure fresche a volontà e spremute di frutta e arance in abbondanza; al

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Dal forno al frigo,le manie “salutistedelle star

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FOLLIE VIP

c o n t r a -rio dall’altra

abbiamo Katie Holmes, ovvero l’attuale signora Cruise,

che si fa ritrarre dai paparazzi in decine di foto un po’ ingrassata, senza trucco e spettinata

davanti a un fast food, mentre divora un abbondante piatto di patatine fritte con tanto di ketchup e hamburger super gigante

senza nemmeno l’ausilio delle posate. E pensare che fino a poco tempo fa la stessa Holmes si era proclamata una fanatica delle diete ipocaloriche e del bon ton a

tavola. Ma non è finita qui! Esistono infatti altre per così dire “divine esigente” in fatto di esteti-ca quanto la Holmes. La nota, anzi notissima alla stampa per le sue alzate di ingegno, Paris Hilton,

presuntuosamente parlando pretende a casa, nel suo privato, di farsi baciare costantemente i piedi dal fidanzato di turno (quasi sempre un foto modello, un attore, uno sportivo famoso). Inoltre pare si diverta

anche a conservare alcune delle sue borse da collezione (un’infinità), più preziose e costosissime nel frigorifero per mantenerle intatte dall’usura. Della serie “Se non sono matti non li vogliamo”. Ma quel che fa

più scalpore in tutta la faccenda è che sulla scia della Hilton altre star come l’ex spice girl, Victoria Beckham, moglie del calciatore David Beckham e fino all’anno scorso testimonial della campagna “Intimo Emporio

Giorgio Armani”, tenti ogni giorno con o senza l’ausilio del marito di imitare questa folle impresa, usando gli elettrodomestici di casa (il frigorifero appunto o il forno) come armadi o vani porta oggetti, scarpe, abiti

e gioielli invece di impiegarli per mantenere fresco cibo o altre necessità più importanti. Che Classe!

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FOLLIE VIP

c o n t r a -rio dall’altra

abbiamo Katie Holmes, ovvero l’attuale signora Cruise,

che si fa ritrarre dai paparazzi in decine di foto un po’ ingrassata, senza trucco e spettinata

davanti a un fast food, mentre divora un abbondante piatto di patatine fritte con tanto di ketchup e hamburger super gigante

senza nemmeno l’ausilio delle posate. E pensare che fino a poco tempo fa la stessa Holmes si era proclamata una fanatica delle diete ipocaloriche e del bon ton a

tavola. Ma non è finita qui! Esistono infatti altre per così dire “divine esigente” in fatto di esteti-ca quanto la Holmes. La nota, anzi notissima alla stampa per le sue alzate di ingegno, Paris Hilton,

presuntuosamente parlando pretende a casa, nel suo privato, di farsi baciare costantemente i piedi dal fidanzato di turno (quasi sempre un foto modello, un attore, uno sportivo famoso). Inoltre pare si diverta

anche a conservare alcune delle sue borse da collezione (un’infinità), più preziose e costosissime nel frigorifero per mantenerle intatte dall’usura. Della serie “Se non sono matti non li vogliamo”. Ma quel che fa

più scalpore in tutta la faccenda è che sulla scia della Hilton altre star come l’ex spice girl, Victoria Beckham, moglie del calciatore David Beckham e fino all’anno scorso testimonial della campagna “Intimo Emporio

Giorgio Armani”, tenti ogni giorno con o senza l’ausilio del marito di imitare questa folle impresa, usando gli elettrodomestici di casa (il frigorifero appunto o il forno) come armadi o vani porta oggetti, scarpe, abiti

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Page 132: LIFE PEOPLE APRILE 2011

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GIUS

Y FE

RRER

I

racconta il suo look in uptodate

a moda incontra la musica in una nuova visione moder-na che lega il talent musicale (ormai divenuto una certezza) ai nuovi talenti dell’ immagine del mondo moda. Giusy Ferreri, infatti, già nota protagonista di X-Factor e splendida interprete della canzone “Mare Immenso” dell’ ultimo festival di Sanremo, si è lasciata intervistare presso Uptodate Fashion Academy (www.uptodatefashionacademy.com) dove ha scelto di incontrare gli studenti più talentuosi dell’ Accademia, per discutere con loro del rapporto tra moda e musica, e anche capire come prestarsi eventualmente ai loro consigli, stimolando nuovi look per i suoi futuri video e concerti. Certamente se si percorre la storia iconografica

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racconta il suo look in uptodate

a moda incontra la musica in una nuova visione moder-na che lega il talent musicale (ormai divenuto una certezza) ai nuovi talenti dell’ immagine del mondo moda. Giusy Ferreri, infatti, già nota protagonista di X-Factor e splendida interprete della canzone “Mare Immenso” dell’ ultimo festival di Sanremo, si è lasciata intervistare presso Uptodate Fashion Academy (www.uptodatefashionacademy.com) dove ha scelto di incontrare gli studenti più talentuosi dell’ Accademia, per discutere con loro del rapporto tra moda e musica, e anche capire come prestarsi eventualmente ai loro consigli, stimolando nuovi look per i suoi futuri video e concerti. Certamente se si percorre la storia iconografica

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Giusy Ferreri con Samuele Daves

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MASSOFISIOTERAPISTAD.O. OSTEOPATA

(M.R.O.I) Membro del registro Osteopati d’Italiavia Feltrini, 23/1 - SENIGALLIA - AN

TEL.0721.60122www.studiosteopatico.it

STUDIO OSTEOPATICOGianluca Fratini

Page 135: LIFE PEOPLE APRILE 2011

MASSOFISIOTERAPISTAD.O. OSTEOPATA

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STUDIO OSTEOPATICOGianluca Fratini

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ARTEARTE

ALBERTO BESSONanalisi puntuale di Alberto Besson sulle dinamiche del movimento e sulle scomposizioni del colore richiama l’Or�smo di Delaunay, che ha arricchito le geometrie del cubismo con la fantasmagoria tonale delle sue sperimentazioni. I lavori di Besson si traducono in un inedito gioco segnico e coloristico, dove una miriade di tacche geometriche si incontrano sulla super�cie della tela, senza senza nterrompere il �usso compo-sitivo, che impegna lo sguardo in una ra�gurazione frammen-tata e caleidoscopica. I toni vivi e squillanti esaltano le maiuscole forme che si coniugano in in un concertato ritmico, vibrante e luminoso. Il dinamismo che anima queste opere è ordinato e organizzato con sapienza costruttiva con una sapienza costruttiva capace di evocare percorsi visivi e paesag-gi e di rielaborarli con un’intelligenza ludica e tras�gurante. In un e�cace con�uenza tra scelte cromatiche e incastri segnici, l’artista imprime una cifra stilistica di immediata riconoscibilità alle sue interpretazioni pittoriche che, sotto l’impulso di una felice intuizione poetica, reinventano una natura incontamina-ta dalla presenza dell’uomo. Attraverso un’astrazione che allude alla riconoscibilità del del reale, Besson coglie l’essenza intima di un vissuto �ltrato alla memoria; non è quindi casuale che i titoli dei suoi lavori conducano al riconoscimento di mondi vicini e lontani, ma perfettamente ricomponibili nella loro indeterminatezza e che si impongono allo sguardo come una narrazione compiuta. In questo gioco di scomposizione e ricostruzione, ogni singolo tassello di colore diventa vocabolo descrittivo di un’immanenza, di un apparire senza in�ngimenti simbolici; qui la materia pittorica, infusa di sogno e realtà, sembra proliferare sulla tesa a seguito di un processo sponta-neo di germinazione, per tesimoniare la bellezza del creato.

Paolo Levi ( da “La materia è il Colore” Giorgio Mondadori editore, Milano, 2010

CURRICULUM

Alberto Besson nasce a Cremona dove tuttora risiede.Signi�cativi riconoscimenti al Castello Sforzesco di Milano e alle Belle Arti di Torino, lo incoraggiano a continuare il proprio discorso artistico iniziato nel 1965.Personali a Cremona, Milano, Brescia, Firenze, Ferrara, Varese, Bergamo, Reggio Emilia, Pisa e Montecarlo. Dal 1980 partecipa a manifestazioni d’arte in Svizzera, Francia, Spagna, Giappone, Germania, Stati Uniti, Canada, Svezia, Malta, Lussemburgo ed Austria.Dopo un periodo di esperienze diversi�cate, si laurea in giurisprudenza presso la Statale di Milano e superato un concorso pubblico, ottiene un impiego statale.Ha illustrato una trentina di volumi di racconti e poesie pubblicate da varie case editrici.Oltre trecento le presenze in Galleria d’Arte, Fondazioni e Musei.Tra le ultime, si ricordano:2008: Galleria “Artegioia 107”, Milano; “Futurenergie”, Arte Contemporanea Sperimentale, Comune di Quiliano; “Architeture e paesaggio urbano”, Sala imbarcaderi, Castello Estense di Ferrara; “Abstractum 3”, Galleria Vicolo del Pavone, Piacenza; “Abstractum Parade 2”, Galleria Zamenhof, Milano.2009: Galleria “Ariele”, Torino; Galleria “Il Rivellino”, Ferrara; “Artisti di dieci nazioni”, Palazzo Comunale, Stoccarda; “The Others and I”, Fiera del libro, Torino; “Il olore dell’anima”, Centro San Vitale, Cremona; “Galeria SD Panorama, Varsavia; ”Storie di viaggio”, Stazione marittima, Calata Porta di Massa, Napoli.2010: Galleria “Poliedro”, Trieste; “Geometrie variaboli” e “La materia è il colore”, Galleria Zamenhof, Milano; “Post Avanguar-dia”, Castello Estense di Ferrara, Castello Malaspina e Castello Carlo V a Lecce; Chiostri del Museo Civico di Crema; “Emozioni contemporanee”, Galleria dell’Accademia d’Arte di Pisa; Sala Alabardieri del Comune di Cremona; “Colori e forme dell’Arte”, Sala Auditorium della camera di commercio di Cremona

www.albertobesson.com

[email protected] - Immagini Spazio Arte - Cremona

“LICHENI” - 70x100Tecnica Mista - 2010

“SPECCHIO INFRANTO”100x 70

Tecnica Mista su tela

“PAESAGGIO ESTREMO” - 70x100Tecnica Mista - 2010

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ARTEARTE

ALBERTO BESSONanalisi puntuale di Alberto Besson sulle dinamiche del movimento e sulle scomposizioni del colore richiama l’Or�smo di Delaunay, che ha arricchito le geometrie del cubismo con la fantasmagoria tonale delle sue sperimentazioni. I lavori di Besson si traducono in un inedito gioco segnico e coloristico, dove una miriade di tacche geometriche si incontrano sulla super�cie della tela, senza senza nterrompere il �usso compo-sitivo, che impegna lo sguardo in una ra�gurazione frammen-tata e caleidoscopica. I toni vivi e squillanti esaltano le maiuscole forme che si coniugano in in un concertato ritmico, vibrante e luminoso. Il dinamismo che anima queste opere è ordinato e organizzato con sapienza costruttiva con una sapienza costruttiva capace di evocare percorsi visivi e paesag-gi e di rielaborarli con un’intelligenza ludica e tras�gurante. In un e�cace con�uenza tra scelte cromatiche e incastri segnici, l’artista imprime una cifra stilistica di immediata riconoscibilità alle sue interpretazioni pittoriche che, sotto l’impulso di una felice intuizione poetica, reinventano una natura incontamina-ta dalla presenza dell’uomo. Attraverso un’astrazione che allude alla riconoscibilità del del reale, Besson coglie l’essenza intima di un vissuto �ltrato alla memoria; non è quindi casuale che i titoli dei suoi lavori conducano al riconoscimento di mondi vicini e lontani, ma perfettamente ricomponibili nella loro indeterminatezza e che si impongono allo sguardo come una narrazione compiuta. In questo gioco di scomposizione e ricostruzione, ogni singolo tassello di colore diventa vocabolo descrittivo di un’immanenza, di un apparire senza in�ngimenti simbolici; qui la materia pittorica, infusa di sogno e realtà, sembra proliferare sulla tesa a seguito di un processo sponta-neo di germinazione, per tesimoniare la bellezza del creato.

Paolo Levi ( da “La materia è il Colore” Giorgio Mondadori editore, Milano, 2010

CURRICULUM

Alberto Besson nasce a Cremona dove tuttora risiede.Signi�cativi riconoscimenti al Castello Sforzesco di Milano e alle Belle Arti di Torino, lo incoraggiano a continuare il proprio discorso artistico iniziato nel 1965.Personali a Cremona, Milano, Brescia, Firenze, Ferrara, Varese, Bergamo, Reggio Emilia, Pisa e Montecarlo. Dal 1980 partecipa a manifestazioni d’arte in Svizzera, Francia, Spagna, Giappone, Germania, Stati Uniti, Canada, Svezia, Malta, Lussemburgo ed Austria.Dopo un periodo di esperienze diversi�cate, si laurea in giurisprudenza presso la Statale di Milano e superato un concorso pubblico, ottiene un impiego statale.Ha illustrato una trentina di volumi di racconti e poesie pubblicate da varie case editrici.Oltre trecento le presenze in Galleria d’Arte, Fondazioni e Musei.Tra le ultime, si ricordano:2008: Galleria “Artegioia 107”, Milano; “Futurenergie”, Arte Contemporanea Sperimentale, Comune di Quiliano; “Architeture e paesaggio urbano”, Sala imbarcaderi, Castello Estense di Ferrara; “Abstractum 3”, Galleria Vicolo del Pavone, Piacenza; “Abstractum Parade 2”, Galleria Zamenhof, Milano.2009: Galleria “Ariele”, Torino; Galleria “Il Rivellino”, Ferrara; “Artisti di dieci nazioni”, Palazzo Comunale, Stoccarda; “The Others and I”, Fiera del libro, Torino; “Il olore dell’anima”, Centro San Vitale, Cremona; “Galeria SD Panorama, Varsavia; ”Storie di viaggio”, Stazione marittima, Calata Porta di Massa, Napoli.2010: Galleria “Poliedro”, Trieste; “Geometrie variaboli” e “La materia è il colore”, Galleria Zamenhof, Milano; “Post Avanguar-dia”, Castello Estense di Ferrara, Castello Malaspina e Castello Carlo V a Lecce; Chiostri del Museo Civico di Crema; “Emozioni contemporanee”, Galleria dell’Accademia d’Arte di Pisa; Sala Alabardieri del Comune di Cremona; “Colori e forme dell’Arte”, Sala Auditorium della camera di commercio di Cremona

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FASHION

DJ TONY D

ma la musica e riesce a trasmettere questa sua passione a chiunque lo ascolti. La professione del DJ, affascinante e al tempo stesso impegnati-va, ha subito una profonda evoluzione negli anni, portando questa figura da leader indiscusso delle discoteche ad anima di programmi radiofonici e televisivi. Negli ultimi trent'anni il Disk Jokey da discoteca è stato affiancato da vocalist, speaker ed animatori, che hanno trasfor-mato questa figura legata strettamente alla musica. Una trasformazione che è avvenuta però soprattutto a causa delle sempre nuove influen-ze musicali provenienti da tutto il mondo e in base al continuo mutamento dei gusti del pubblico. Elemento fondamentale che però è rimasto invariato nel tempo è l'indiscutibile passione di fondo per il ritmo, quel lasciarsi andare alle sonorità che ha da sempre contraddistinto il DJ, caratteristica essenziale per trasmettere qualcosa ai destinatari e comunicare il proprio messaggio. Tanti sono i giovani desiderosi di avvicinar-si al mestiere, non altrettanti quelli che hanno successo. Tra i talenti emergenti, si può dire che Dj Tony D è cresciuto affascinato dalla musica, tanto che fin da giovanissimo era già un competente ascoltatore. “Già a 14 anni -ci racconta- ascoltavo Italia Network, storica radio da tutti voi conosciuta, in particolare seguivo il programma “master mix”. Fui subito colpito dalle sonorità soul, latine e pop, le cosiddette sonorità dolci; mi piaceva ascoltare Celine Dion e Mariah Carey e giorno dopo giorno il mio accanimento e la passione prendevano il sopravvento, fino a quando iniziai a comprare i primi vinili e di conseguenza i miei primi giradischi”. Tony inizia le sue prime esperienze nel 1992 , da allora il suo stile, la sua tecnica e la sua notorietà sono costantemente aumentati. Ha suonato in tutti i locali della riviera e non solo che hanno fatto la storia come: Cocorico "Ciao Sex", Echoes, Peter Pan, Pascià, Cellophane, Gheodrome, Ecu, Diabolika, Wish, Zapping, Docshow. Il suo inconfondibile stile, sempre accompagnato da vivaci percussioni, lo ha portato a suonare anche in Svizzera, a Londra, in Lombardia, nel Triveneto, in Toscana, Lazio, Marche , Campania ,Molise ecc...

Cultore della Deep House più sofisticata e influenzato dalle sonorità Old School, trasmette al pubblico, anche quello più attento, emozioni sempre nuove, producendo un sound esclusivo e personale. Produce per la Unistory Music e La Smilax Records. Le sue produzioni si possono trovare sui siti www.beatport.com e www.djtunes.com ""artist tony d"".INFO WEB: www.myspace.com/tonydliz www.facebook.com/tony d deledda.

Adi Enrico Sanchi

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PEOPLE

DANIELETONELLIL’UOMO DELLA COMUNICAZIONE

PEOPLE

ggi uno dei mezzi di comunicazione più importanti nel panorama mondiale è la comunicazione attraverso i video, dagli spot pubblicitari dei principale network televi-sivi ai �lmati aziendali alle pubblicità in rete, tutto passa attraverso un unico canale quello video ,e le aziende che si occupano di produzione e montaggio video stanno facendo passi da gigante, piccole realtà che una volta era impensabile potessero a�rontare grandi produzioni oggi grazie alla tecnologia riescono ad a�rontare realtà aziendali molto grandi.Una di queste piccole realtà incontrate è la DTDM, una piccolissima azienda nell'en-troterra marchigiano collocata nel paese di Fossombrone in provincia di Pesaro - Urbino, facendo due chiacchiere con il suo fondatore Daniele Tonelli ci ha spiegato che nonostante la sua azienda sia nata da poco ha già raggiunto ottimi risultati, fra i quali il rilancio d'immagine attraverso i video di uno dei locali storici della provincia di Urbino il Verve, e il lancio della prima web tv della città di Fano ( FANOTUBE ) che avverrà fra qualche giorno, questo ci spiega Daniele è stato un lavoro lungo e compli-cato in quanto richiedeva una gran mole di �lmati ottimizzati per il web, ma alla �ne con un po d'impegno e le giuste conoscenze tecniche è riuscito a realizzare un bellissi-mo progetto di comunicazione integrata. Parlando con Daniele capiamo che oggi la comunicazione è un mondo molto di�cile, tante realtà cercano di inserirsi in questo settore ma poche rientrano nella categoria professionisti, la di�erenza è nella specializzazione, oggi specializzarsi è la carta vincente , la DTDM questa strategia l'ha sempre adottata infatti oltre al montaggio video in cui è leader si sta specializzando in gestione di social network e fotogra�a, questo ci fa capire che specializzarsi per emergere è la carta vincente e che tutte le aziende dovrebbero giocarsi , ma che invece nella società di oggi fatta di grandi improvvisazioni è la strada meno seguita.

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PEOPLE

DANIELETONELLIL’UOMO DELLA COMUNICAZIONE

PEOPLE

ggi uno dei mezzi di comunicazione più importanti nel panorama mondiale è la comunicazione attraverso i video, dagli spot pubblicitari dei principale network televi-sivi ai �lmati aziendali alle pubblicità in rete, tutto passa attraverso un unico canale quello video ,e le aziende che si occupano di produzione e montaggio video stanno facendo passi da gigante, piccole realtà che una volta era impensabile potessero a�rontare grandi produzioni oggi grazie alla tecnologia riescono ad a�rontare realtà aziendali molto grandi.Una di queste piccole realtà incontrate è la DTDM, una piccolissima azienda nell'en-troterra marchigiano collocata nel paese di Fossombrone in provincia di Pesaro - Urbino, facendo due chiacchiere con il suo fondatore Daniele Tonelli ci ha spiegato che nonostante la sua azienda sia nata da poco ha già raggiunto ottimi risultati, fra i quali il rilancio d'immagine attraverso i video di uno dei locali storici della provincia di Urbino il Verve, e il lancio della prima web tv della città di Fano ( FANOTUBE ) che avverrà fra qualche giorno, questo ci spiega Daniele è stato un lavoro lungo e compli-cato in quanto richiedeva una gran mole di �lmati ottimizzati per il web, ma alla �ne con un po d'impegno e le giuste conoscenze tecniche è riuscito a realizzare un bellissi-mo progetto di comunicazione integrata. Parlando con Daniele capiamo che oggi la comunicazione è un mondo molto di�cile, tante realtà cercano di inserirsi in questo settore ma poche rientrano nella categoria professionisti, la di�erenza è nella specializzazione, oggi specializzarsi è la carta vincente , la DTDM questa strategia l'ha sempre adottata infatti oltre al montaggio video in cui è leader si sta specializzando in gestione di social network e fotogra�a, questo ci fa capire che specializzarsi per emergere è la carta vincente e che tutte le aziende dovrebbero giocarsi , ma che invece nella società di oggi fatta di grandi improvvisazioni è la strada meno seguita.

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PEOPLE | FAMOUS PEOPLE | FAMOUS

NATALIEPORTMAN‘nuovo cigno’ per Dior

atalie Hershlang (ebraico), nata a Gerusalemme il 9 giugno 1981 e nota al mondo del cinema, dello spettacolo e del grande pubblico anche come Natalie Portman, attrice israeliana naturalizzata statunitense, che ha da poco fra l’altro annunciato alla stampa internazionale il suo stato interessante, è stata scelta tra tutte le più belle show girl e donne del mondo dallo stilista francese Christian Dior per fare da testimonial al nuovo profumo “Miss Dior Chérie” che la casa di moda e cosmetica lancerà sul mercato globale il prossimo marzo 2011. La ragione? La personalità semplicemente sensuale e glamour della stessa Portman che sempre secondo lo stilista Dior ben si adatta allo stile dolce ed elegante del suo prodotto. In effetti anche secondo il nostro parere la delicata e bella interprete di “Black Swan”, presentato all’ultimo Festival di Venezia 2010, che sul red carpet sceglie di indossare quasi sempre gioielli e accessori Dior, è un mix di tutto ciò che è sensualmente elegante, raffinato ma soprattutto semplicemente seduttivo.

NBy Annalisa Perazzini

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NATALIEPORTMAN‘nuovo cigno’ per Dior

atalie Hershlang (ebraico), nata a Gerusalemme il 9 giugno 1981 e nota al mondo del cinema, dello spettacolo e del grande pubblico anche come Natalie Portman, attrice israeliana naturalizzata statunitense, che ha da poco fra l’altro annunciato alla stampa internazionale il suo stato interessante, è stata scelta tra tutte le più belle show girl e donne del mondo dallo stilista francese Christian Dior per fare da testimonial al nuovo profumo “Miss Dior Chérie” che la casa di moda e cosmetica lancerà sul mercato globale il prossimo marzo 2011. La ragione? La personalità semplicemente sensuale e glamour della stessa Portman che sempre secondo lo stilista Dior ben si adatta allo stile dolce ed elegante del suo prodotto. In effetti anche secondo il nostro parere la delicata e bella interprete di “Black Swan”, presentato all’ultimo Festival di Venezia 2010, che sul red carpet sceglie di indossare quasi sempre gioielli e accessori Dior, è un mix di tutto ciò che è sensualmente elegante, raffinato ma soprattutto semplicemente seduttivo.

NBy Annalisa Perazzini

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Con quello sguardo da “Se mi guardi mi sciolgo” ma al contempo anche “In guardia uomo! Mordo”, la Portman rispecchia molto l’eleganza e l’importanza di “Miss Dior Chérie” da una parte e dall’altra il carattere forte, deciso di una donna e non soltanto di una attrice. Molto attenta in effetti alla scelta delle parti che interpreta, la Portman da sempre predilige in maggioranza ruoli positivi sia al Cinema che in Teatro come buon esempio per il pubblico giovane femminile e che le ha regalato innumerevoli successi nel corso della sua ancora un po’ acerba ma intensa carriera professionale, iniziata all’età di quattro anni come ballerina di danza classica, proseguita poi come modella fino al 1994 quando le viene offerta una parte da protagonista nel film Léon di Luc Besson fino alla consacrazione definitiva nello Star System Hollywoodiano nel 2004 con il film Closer per cui guadagna un Golden Globe e una candidatura all’Oscar. I suoi ultimi lavori sono stati “V per vendetta” di James McTeigue, tratto dal popolare fumetto di Alan Moore, “L’ultimo inquisitore” in cui recita al fianco di Javier Bardem nella parte della musa ispiratrice del pittore Francisco Goya, “ Brothers” di Jim Sheridan accanto a Jake Gyllenhaal e Tobey Maguire e infine “Thor” di Kenneth Branagh e “Black Swan” o “Il cigno nero” presentato appunto a Venezia 2010, in cui interpreta una ballerina di danza classica che deve modificare la sua tecnica ed il suo stesso carattere al fine di poter ballare nello spettacolo teatrale Il lago dei cigni, che ha molto colpito pare anche Christian Dior e da qui seconda ragion per cui l’ha scelta per la sua nuova campagna cosmetica del 2011. Lo spot di “Miss Dior Chérie” sarà on air su tutte le emittenti radio e televisive del mondo e dietro la macchina da presa a dirigere il video e il set fotografico stessi della campagna è stata chiamata per l’ennesima volta consecutiva un’altra grande icona di stile tutta al femminile: Sophia Coppola, figlia d’arte di Francis Ford Coppola e regista di “Somwhere” , vincitore anch’esso dell’ultima mostra del Cinema di Venezia 2010. Doppio Wow!!!

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LA PARTICELLA DI DIO Gli scienziati del Cern sono

alla ricerca della cosiddetta “Particella di Dio” ma secondo il fisico Massimo Corbucci, non troveranno mai quello che cercano «perché la fisica non ha ancora compreso la necessità di Dio».

Da oltre trent’anni Corbucci lavora alla teoria del “Vuoto Quantomeccanico”, una visione rivoluzionaria della realtà e delle leggi che la governano.

Ciò che la scienza non ha ancora compreso, è che la ricerca dell’origine della materia entra nel campo della metafisica, dove le unità di misura della fisica non hanno più senso. «Una scienza che non ha compreso la necessità di Dio aggiunge è una scienza amorale che ci fa credere che non ci sia un’ idea alla base della creazione.

Il Vuoto Quantomeccanico imporrebbe al mondo scientifico di rivedere il "modello standard", spingendo lo studio della fisica verso nuovi orizzonti fino ad ora di dominio della spiritualità.

Qui il pensiero si rivela uno strumento potentissimo, l'unico in grado di avvicinare l’uomo alla conoscenza di ciò che ancora ignora.

” TUTTO CIO' CHE ESISTE NELL'UNIVERSO PRENDE MASSA DA UN REGNO INVISIBILE: IL“VUOTO QUANTOMECCANICO” CHE ACCOMPAGNA TUTTI GLI OGGETTI DELL'UNIVERSO E NOI STESSI.”

Massimo Corbucci

Ritratto del fisico che ha trovato Dio guardando nell’abisso dell’atomo.

DISPONIBILE IN DVD e

VERSIONE COFANETTO + LIBRO

Edizioni Terre Sommerse

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VERSIONE COFANETTO

include il nuovo libro di Massimo Corbucci,

“LA FISICA DELL’INTENZIONE”

Edizioni Terre Sommerse

2010

www.terresommerse.it/

Fascicolo incluso scritti inediti su Massimo Corbucci e la teoria del Vuoto Quantomeccanico.

Autori vari, edizioni Terre Sommerse 2010

COME ACQUISTARE IL DVDhttp://www.terresommerse.ithttp://www.macrolibrarsi.it http://www.logovideo.com/la_particella_di_dio/home.htmlliberamente ispirato al libro “Alla scoperta della particella di Dio” di Massimo Corbucci, Prodotto da LOGO VIDEO, distribuito da Terre Sommerse.

DISPONIBILE IN VERSIONE DVD E VERSIONE COFANETTO

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DESIGN DESIGN

LUNGARINIHouse & more

Di Daniele Gazzetti

a casa è da sempre il luogo in cui ritirarsi dopo una giornata di lavoro e di vita frenetica, il luogo in cui rifugiarsi per stare soli con i propri pensieri o condividere l'affetto dei familiari... ma cosa succede se la casa si trasforma e la vita all'interno delle pareti si mescola con quella all'esterno? E soprattutto, le stanze del focolare domestico possono diventare adatte anche per svolgere un lavoro? Questa nuova esigenza nasce in seguito al dilagare del telelavoro, che consente di lavorare comodamente in casa come se fosse in ufficio, utilizzando la rete web per inviare, ricevere file, tenere i contatti con l'ester-no e svolgere uno svariato numero di attività. Certo, la cosa può sembrare allettante, soprattutto perchè evita nelle città più grandi gli spostamenti in mezzo al traffico e permette di gestire gli orari come più si ritiene comodo. Dall'altro lato, però, avere un ufficio in casa comporta una specifica proget-tazione, che vede innanzitutto una riorganizzazione degli ambienti e degli spazi.

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LUNGARINIHouse & more

Di Daniele Gazzetti

a casa è da sempre il luogo in cui ritirarsi dopo una giornata di lavoro e di vita frenetica, il luogo in cui rifugiarsi per stare soli con i propri pensieri o condividere l'affetto dei familiari... ma cosa succede se la casa si trasforma e la vita all'interno delle pareti si mescola con quella all'esterno? E soprattutto, le stanze del focolare domestico possono diventare adatte anche per svolgere un lavoro? Questa nuova esigenza nasce in seguito al dilagare del telelavoro, che consente di lavorare comodamente in casa come se fosse in ufficio, utilizzando la rete web per inviare, ricevere file, tenere i contatti con l'ester-no e svolgere uno svariato numero di attività. Certo, la cosa può sembrare allettante, soprattutto perchè evita nelle città più grandi gli spostamenti in mezzo al traffico e permette di gestire gli orari come più si ritiene comodo. Dall'altro lato, però, avere un ufficio in casa comporta una specifica proget-tazione, che vede innanzitutto una riorganizzazione degli ambienti e degli spazi.

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DESIGN DESIGN

In particolare vanno valutati una serie di fattori, dall'esposizione del locale (preferibilmente a sud, sud-ovest) all'illuminazione (il fascio di luce non deve colpire il monitor e la scrivania deve essere orientata perpendicolarmente alla finestra), passando per la temperatura (che in inverno deve essere compresa tra 20 e 22°, mentre in estate tra 25 e 27°). Consapevoli dell'importanza di predisporre adeguatamente l'ambiente sono Chiara Lungarini e Guido Carpi, una giovane coppia marchigiana che condivide la propria vita in un ambiente familiare e accogliente, ma che ha deciso di mischiarla con quella professionale. La loro è una villa in cui convivono due realtà differenti che fanno parte dello stesso mondo: da una parte i momenti familiari e dall'al-tra gli impegni lavorativi. A far convivere questi aspetti in quella che si presenta come una villa di grande stile nel centro storico cittadino, ci ha pensato l’art. director Massimo Del Monte, insieme al suo studio Darchitettura ed all'esperienza della ditta Brendhouse. Dal punto di vista dell'interior design,la villa presenta una suddivisione classica degli spazi, sviluppandosi su due piani. Al piano terra, l’ingresso con un’ampia scala in pietra apre lo spazio ad un impor-tante salone, dove le due realtà, casa ed ufficio, vengono ad esprimersi e mischiarsi. Trade union dei due mondi è una grande libreria che permette di intrecciare momenti di vita personale con precise e dedicate postazioni di lavoro. Con ridondanze classiche e d’arte antica i materiali scelti per l’arredo si fondono con gli oggetti per ottenere un risultato sobrio ed elegante. Negli ambienti si nota la sensibilità dell’arredo ad accostarsi all’arte e non a prevaricare, lasciando esprimere quell’emozione che solo osservando un quadro si percepisce.

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DESIGN DESIGN

In particolare vanno valutati una serie di fattori, dall'esposizione del locale (preferibilmente a sud, sud-ovest) all'illuminazione (il fascio di luce non deve colpire il monitor e la scrivania deve essere orientata perpendicolarmente alla finestra), passando per la temperatura (che in inverno deve essere compresa tra 20 e 22°, mentre in estate tra 25 e 27°). Consapevoli dell'importanza di predisporre adeguatamente l'ambiente sono Chiara Lungarini e Guido Carpi, una giovane coppia marchigiana che condivide la propria vita in un ambiente familiare e accogliente, ma che ha deciso di mischiarla con quella professionale. La loro è una villa in cui convivono due realtà differenti che fanno parte dello stesso mondo: da una parte i momenti familiari e dall'al-tra gli impegni lavorativi. A far convivere questi aspetti in quella che si presenta come una villa di grande stile nel centro storico cittadino, ci ha pensato l’art. director Massimo Del Monte, insieme al suo studio Darchitettura ed all'esperienza della ditta Brendhouse. Dal punto di vista dell'interior design,la villa presenta una suddivisione classica degli spazi, sviluppandosi su due piani. Al piano terra, l’ingresso con un’ampia scala in pietra apre lo spazio ad un impor-tante salone, dove le due realtà, casa ed ufficio, vengono ad esprimersi e mischiarsi. Trade union dei due mondi è una grande libreria che permette di intrecciare momenti di vita personale con precise e dedicate postazioni di lavoro. Con ridondanze classiche e d’arte antica i materiali scelti per l’arredo si fondono con gli oggetti per ottenere un risultato sobrio ed elegante. Negli ambienti si nota la sensibilità dell’arredo ad accostarsi all’arte e non a prevaricare, lasciando esprimere quell’emozione che solo osservando un quadro si percepisce.

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Al piano superiore, la zona living si suddivide in due aree: una con poltrone e divani posizionati attorno alla parete della televisione e l’altra con il tavolo principale e le sedie, spazi suddivisi da una colon-na rivestita in ferro e vetro trasformata in una grande lampada, tutto realizzato appositamente su misura dalla Darchitettura con materia-li particolari lavorati a mano artigianalmente, come legni invecchiati, ferro ossidato, cristalli stratificati, ecc. Altra stanza importante dove si trascorrono momenti creativi e conviviali è la cucina che è stata realizzata in ottone ossidato, ricordandoci le vecchie stufe “di una volta” . E’ composta da un grande piano dove poter preparare gli alimenti, ma anche mangiare su dei comodi sgabelli, al centro un lavello in acciaio inox ed in fine nel lato opposto il piano cottura; nella parte inferiore della cucina ci sono vani con mensole e sportelli come dispensa. In questo modo si riesce ad esprimere al meglio l’organizzazione della cucina e contemporaneamente si esalta la socializzazione tra le persone. Andando avanti per conoscere meglio gli ambienti si passa nella zona notte con porte e pareti realizzate in legno naturale e sabbiato, dove si accede alle camere e ai bagni. Il letto in pelle si accosta ad un armadio in vetro stratificato e aprendolo si arriva al bagno realizzato in pietra e specchio. Ogni particolare è stato progettato e curato da Massimo Del Monte, come ad esempio i pavimenti, la tinta delle pareti, il lavello in pietra, persino le maniglie delle porte, degli armadi, ecc. I materiali sono dosati con equilibrio e leggerezza, le tinte utilizzate sono calde, naturali e creano un'armonia nell’ambiente coinvolgendo anche l’illuminazione, scrupolosamen-te progettata e realizzata. Molti aspetti sono stati sviluppati nei differenti spazi tenendo sempre in considerazione il parere del padrone di casa, con cui vi è sempre una grande sinergia e collabo-razione.Per completare l'opera, la casa è immersa nella città e può usufruire di uno splendido giardino, così che, chi la abita può rigenerare dovunque si trovi la sua mente ogni volta che necessiti di serenità e tranquillità, per poi poter esprimere al meglio le proprie idee e creatività.

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Al piano superiore, la zona living si suddivide in due aree: una con poltrone e divani posizionati attorno alla parete della televisione e l’altra con il tavolo principale e le sedie, spazi suddivisi da una colon-na rivestita in ferro e vetro trasformata in una grande lampada, tutto realizzato appositamente su misura dalla Darchitettura con materia-li particolari lavorati a mano artigianalmente, come legni invecchiati, ferro ossidato, cristalli stratificati, ecc. Altra stanza importante dove si trascorrono momenti creativi e conviviali è la cucina che è stata realizzata in ottone ossidato, ricordandoci le vecchie stufe “di una volta” . E’ composta da un grande piano dove poter preparare gli alimenti, ma anche mangiare su dei comodi sgabelli, al centro un lavello in acciaio inox ed in fine nel lato opposto il piano cottura; nella parte inferiore della cucina ci sono vani con mensole e sportelli come dispensa. In questo modo si riesce ad esprimere al meglio l’organizzazione della cucina e contemporaneamente si esalta la socializzazione tra le persone. Andando avanti per conoscere meglio gli ambienti si passa nella zona notte con porte e pareti realizzate in legno naturale e sabbiato, dove si accede alle camere e ai bagni. Il letto in pelle si accosta ad un armadio in vetro stratificato e aprendolo si arriva al bagno realizzato in pietra e specchio. Ogni particolare è stato progettato e curato da Massimo Del Monte, come ad esempio i pavimenti, la tinta delle pareti, il lavello in pietra, persino le maniglie delle porte, degli armadi, ecc. I materiali sono dosati con equilibrio e leggerezza, le tinte utilizzate sono calde, naturali e creano un'armonia nell’ambiente coinvolgendo anche l’illuminazione, scrupolosamen-te progettata e realizzata. Molti aspetti sono stati sviluppati nei differenti spazi tenendo sempre in considerazione il parere del padrone di casa, con cui vi è sempre una grande sinergia e collabo-razione.Per completare l'opera, la casa è immersa nella città e può usufruire di uno splendido giardino, così che, chi la abita può rigenerare dovunque si trovi la sua mente ogni volta che necessiti di serenità e tranquillità, per poi poter esprimere al meglio le proprie idee e creatività.

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Se il vetro è tutto il tuo mondo

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PLATINUM | DREAM INSIDE

e “vele” in vetro e acciaio che decorano il tetto, lucernari pronti a splendere di notte in giochi di luci colorati sfruttando i ri�essi della neve, emulano le cime delle montagne circostanti e decretano la piena armonia del Tschuggen Bergoase (il centro benessere annesso all’omonimo hotel di Arosa, in Svizzera) con il paesaggio alpino dei Grigioni. L’albergo è di stra-lusso. La magni�cenza delle camere e delle suite, le cui ampie �nestre aprono la vista su panorami scon�nati, o�re un senso di pace che fa da contraltare all’adrenalina prodotta dalle attività che si possono praticare in zona (non solo sci ma anche corse ippiche su laghi ghiacciati, giri in mongol�era e parapendio, tour in slitta trainata da cavalli), ma è appunto alla voce benessere che il Tschuggen raggiunge l’eccellenza assoluta.

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TSCHUGGEN BERGOASE

Il Paradiso nel cuore delle Alpi

di Federico Sperindei

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Disegnato dall’architetto Mario Botta, che ha ricevuto svariati premi per il progetto, il Tschuggen Bergoase è stato edi�cato, come si legge sul sito dell’hotel, immagi-nando di “costruire senza costruire, di a�ermare la presenza del nuovo attraverso dei corpi emergenti (foglie, alberi, lucernari con una propria geometria) e lasciare interrato il grande volume con il programma funzionale”. Ovvero sono solo le “vele”, con la loro forma “vegetale” perfettamente integrata nel territorio, a emergere dal terreno fornendo luce naturale al corpo della struttura che invece resta sotterraneo e invisibile, evitando di alterare il paesaggio, mentre un ponte vetrato collega il centro benessere all’hotel. L’interno del Bergoase vive a metà fra un’astronave e una grotta naturale: da un lato strutture iper-moderne, dall’altro pareti che sembrano erose direttamente dall’acqua delle piscine. Sviluppata su quattro piani, la struttura comprende una zona dedicata al �tness, una per i trattamenti di bellezza (parrucchiere, solarium,

cabine per il trattamento del corpo), un “mondo sauna” e un “mondo acquatico” con svariate vasche per nuotare o rilassarsi abbandonandosi all’idromassaggio. I diversi settori sono sviluppati favorendo la continuità anche visiva tra uno e l’altro: l’uso del vetro per gli elementi di separazione consente allo sguardo di spaziare e godere di una sensazione di immensità che sembra nuovamen-te emulare quella che si prova ammirando il paesaggio naturale circostante. Il tentativo di adeguarsi alla confor-mazione del territorio, del resto, ha regalato spontanea-mente al Bergoase una dinamicità architettonica che si manifesta nello scorrere dell’acqua come nella variabilità delle condizioni di luce, mentre la scelta dei materiali è guidata a sua volta dalla ricerca della contiguità con la natura. La pietra e il legno, oltre a garantire un senso rassicurante di stabilità, sembrano prendere vita quando la luce incontra le loro super�ci, dialogando, grazie alla “mediazione” dei lucernai, con lo splendore delle Alpi che circondano il Tschuggen.

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Disegnato dall’architetto Mario Botta, che ha ricevuto svariati premi per il progetto, il Tschuggen Bergoase è stato edi�cato, come si legge sul sito dell’hotel, immagi-nando di “costruire senza costruire, di a�ermare la presenza del nuovo attraverso dei corpi emergenti (foglie, alberi, lucernari con una propria geometria) e lasciare interrato il grande volume con il programma funzionale”. Ovvero sono solo le “vele”, con la loro forma “vegetale” perfettamente integrata nel territorio, a emergere dal terreno fornendo luce naturale al corpo della struttura che invece resta sotterraneo e invisibile, evitando di alterare il paesaggio, mentre un ponte vetrato collega il centro benessere all’hotel. L’interno del Bergoase vive a metà fra un’astronave e una grotta naturale: da un lato strutture iper-moderne, dall’altro pareti che sembrano erose direttamente dall’acqua delle piscine. Sviluppata su quattro piani, la struttura comprende una zona dedicata al �tness, una per i trattamenti di bellezza (parrucchiere, solarium,

cabine per il trattamento del corpo), un “mondo sauna” e un “mondo acquatico” con svariate vasche per nuotare o rilassarsi abbandonandosi all’idromassaggio. I diversi settori sono sviluppati favorendo la continuità anche visiva tra uno e l’altro: l’uso del vetro per gli elementi di separazione consente allo sguardo di spaziare e godere di una sensazione di immensità che sembra nuovamen-te emulare quella che si prova ammirando il paesaggio naturale circostante. Il tentativo di adeguarsi alla confor-mazione del territorio, del resto, ha regalato spontanea-mente al Bergoase una dinamicità architettonica che si manifesta nello scorrere dell’acqua come nella variabilità delle condizioni di luce, mentre la scelta dei materiali è guidata a sua volta dalla ricerca della contiguità con la natura. La pietra e il legno, oltre a garantire un senso rassicurante di stabilità, sembrano prendere vita quando la luce incontra le loro super�ci, dialogando, grazie alla “mediazione” dei lucernai, con lo splendore delle Alpi che circondano il Tschuggen.

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Via al Mare, 14 - 47842 San GioVanni in MariGnano, (rn) tel. 0541 957 697 www.centrodellaceraMica.it

Per i tUoi ProGetti SolUzioni innoVatiVe con ecoMalte all’ acqUa, coccioPeSto, PaViMenti in leGno antico, Pietre natUrali, MoSaico in cocco, baGni e acceSSori, caMini, fontane, tele e ScUltUre d’arte Moderna

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PLATINUM | THE CLUB

ituato a Gassin, fra St Tropez e le spiagge di Pampelonne, il Polo Club St-Tropez si autodefi-nisce “un’esperienza che toglie il fiato, la cui location splendida e dirompente emana un senso di leggera pienezza”. I campi da gioco sterminati regalano atmosfere suggestive che vanno molto al di là dell’evento sportivo e che costituiscono lo scenario ideale per accogliere momenti di relax di uomini importanti che, una volta indossati i pantaloni bianchi da giocatore e issatisi in sella a cavalli tirati a lucido, amano sentirsi uomini d’altri tempi.

by Federico Sperindei

POLO CLUB

SST-TROPEZun' èlite si da allo sport

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PLATINUM | THE CLUB

Nato nel 1998 per iniziativa di Corinne Shuler, da oltre dieci anni il club rappresenta una vera calamita per i migliori giocatori di polo al mondo ma anche (soprattutto) per vip e autorità: dalla Regina di Svezia a Ivana Trump, dalla principessa Anni-Frid Reuss a Lapo Elkann. E ovviamente non manca l’attenzione di sponsor prestigiosi, disposti talvolta anche a realizzaere articoli su misura per il club e i suoi soci. Basti pensare all’azienda produttrice di occhiali Zero Industry, che ha creato gli occhiali Metheo pensandoli proprio per il gioco del polo e dotandoli di un sistema grazie al quale le lenti cambiano colore a seconda delle condizioni di luminosità. I giocatori arrivano al club vestiti di abiti elegantissimi, a bordo di auto lussuose quando non addirittura di elicotteri, sottolineando una volta in più l’elitarietà dello sport che praticano, mentre la Club House che presidia i campi rappresenta molto più che un rifugio per sportivi affaticati. È un vero e proprio circolo di lusso dalla facciata tipicamente provenzale e dall’interno in bilico tra quello di uno yacht di lusso e quello di un tipico club inglese, con tanto di caminetto e arredamento in legno. La struttura è provvista anche di un ampio tendone per gli

eventi, pronto all’occasione a trasformarsi in chicissima discoteca o in location per ricevimenti, conferenze, meeting e convention. E non può mancare un ristorante di classe (il cui menu si fa forte della più tradizio-nale e raffinata cucina italiana). Il prestigio del luogo e dei tornei ospitati, quali l’International Cup, l’Open de Gassin e la Gold Cup, regala così al club un’aura di esclusività che non si circoscrive tra i confini dello stabilimento e che organizza eventi mondani anche nelle località circostanti: sfilate a cavallo per le strade di città, cene in ristoranti prestigiosi, serate in discoteche di grido e immancabili eventi di beneficenza. Non a caso, un sodalizio di lusso lega il Polo Club all’altrettanto esclusi-vo Casinò di Lugano, garantendo ai rispettivi soci uno scambio di privilegi. Il casinò mette a disposizione degli amanti del polo i suoi tavoli verdi, mentre il club di St Tropez garantisce agli altolocati giocato-ri d’azzardo inviti nelle tribune vip in occasione dei tornei, oltre che la partecipazione agli eventi di società. Una volta in più, la priorità non è vincere alla roulette, e nemmeno vincere un torneo di polo. La priorità e ribadire la propria appartenenza all’elite.

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GENERAL TESTERQuando il contenitore conta

Avolte è leggermente abbozzato, altre appare elegantemente raffinato, altre ancora è intenso ed attraente: il trucco, in tutte le sue varie manifestazioni, è sicuramente un modo per una donna di sentirsi più bella, di non passare inosservata, ma a pensarci è anche molto di più perchè comunica una personalità, rispecchia una filosofia di vita. Le donne, giovani e un po' meno, si truccano per piacere agli altri ma anche a se stesse, amano andare per profumerie a conoscere le ultime novità, per provare le tonalità che meglio si intonano con la loro pelle o con le loro labbra. Occhi, labbra, guance non sono mai trascurate, in nessuna donna. Chi gestisce una profumeria o un negozio di cosmetica sa bene che il make up supera l'aspetto fisico, coinvolgendo i sensi e le sensazioni che si intendono comunicare. Ecco perchè anche il trucco è diventato un'affermazione di sé, qualcosa di superfluo ma allo stesso tempo essenziale. Andare in profumeria diventa un piacevole intrattenimento, una tappa obbligata anche se nel nostro beauty non manca nemmeno un pennellino. E come si potrebbe passare davanti ad una vetrina ed ignorar-la? Ormai l'accostamento di forme, colori, tubetti, matite, pennelli è talmente studiato alla perfezione per attrarre lo sguardo anche più assente che sarebbe impossibile rimanere indifferenti. Il merito in gran parte va agli espositori, studiati con le più avanzate tecnologie 3D, che offronto un equilibrio tra spazi, materiali ed accostamenti di colori. Profumerie e cosmetiche si riempiono di svariate e diverse soluzioni: piani in vetro, banchi espositivi, tavoli di servizio, cassettiere, contenitori con ante per le scorte, vetrine, pareti attrezzate... il tradizionale espositore si trasfor-ma in un palcoscenico d'effetto per fare luce sui migliori make up delle più rinomate marche. Il più diffuso, il general tester, è realizzato in materiale plastico come il plexiglas che lo rende più flessibile e maneggevole, mentre l'ingom-bro è il più possibile modesto per armonizzarsi in ogni ambiente. Le linee sono decise, nell'insieme è elegante ed estremamente funzionale. Nel caso del general tester prodotto per Philip Martin's, l'espositore è formato da una colonna in metallo, rivestita di plexiglas lucido, una base trasportabile e ruotabile ed un vassoio estraibile, che può essere utilizzato sulla colonna oppure sistemato su un banco. La struttura è facilmente assemblabile e può essere altrettanto semplicemente smontata e trasportata. Oltre al design realizzato accuratamente, esistono anche tante altre caratteristiche per le quali le aziende specializzate nella produzione di general tester hanno fatto approfonditi studi. Innanzitutto il cliente rimane sempre il punto di partenza e contemporaneamente il fine a cui aspirare, quindi l'espositore è calibrato sia su budget, target e gusto, ma anche su criteri di modernità, funzionabilità ed adattabilità. In particolar modo quest'ultima caratteristica è fondamentale per ottenere i maggiori risultati con il massimo contenimento dei costi. Gli stampi infatti realizzati tutti delle stesse forme e dimensioni, consentono di esporre prodotti diversi, per ottenere quindi un oggetto assolutamente multifunzione. Infine ogni general tester è tecnica-mente all'avanguardia e dotato di dispositivi digitali come touch screen e monitor LCD, che costituiscono strumenti di comunicazione efficaci e fondamentali per accrescere ancora di più il valore del brand in esposizione.

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DESIGN

GENERAL TESTERQuando il contenitore conta

Avolte è leggermente abbozzato, altre appare elegantemente raffinato, altre ancora è intenso ed attraente: il trucco, in tutte le sue varie manifestazioni, è sicuramente un modo per una donna di sentirsi più bella, di non passare inosservata, ma a pensarci è anche molto di più perchè comunica una personalità, rispecchia una filosofia di vita. Le donne, giovani e un po' meno, si truccano per piacere agli altri ma anche a se stesse, amano andare per profumerie a conoscere le ultime novità, per provare le tonalità che meglio si intonano con la loro pelle o con le loro labbra. Occhi, labbra, guance non sono mai trascurate, in nessuna donna. Chi gestisce una profumeria o un negozio di cosmetica sa bene che il make up supera l'aspetto fisico, coinvolgendo i sensi e le sensazioni che si intendono comunicare. Ecco perchè anche il trucco è diventato un'affermazione di sé, qualcosa di superfluo ma allo stesso tempo essenziale. Andare in profumeria diventa un piacevole intrattenimento, una tappa obbligata anche se nel nostro beauty non manca nemmeno un pennellino. E come si potrebbe passare davanti ad una vetrina ed ignorar-la? Ormai l'accostamento di forme, colori, tubetti, matite, pennelli è talmente studiato alla perfezione per attrarre lo sguardo anche più assente che sarebbe impossibile rimanere indifferenti. Il merito in gran parte va agli espositori, studiati con le più avanzate tecnologie 3D, che offronto un equilibrio tra spazi, materiali ed accostamenti di colori. Profumerie e cosmetiche si riempiono di svariate e diverse soluzioni: piani in vetro, banchi espositivi, tavoli di servizio, cassettiere, contenitori con ante per le scorte, vetrine, pareti attrezzate... il tradizionale espositore si trasfor-ma in un palcoscenico d'effetto per fare luce sui migliori make up delle più rinomate marche. Il più diffuso, il general tester, è realizzato in materiale plastico come il plexiglas che lo rende più flessibile e maneggevole, mentre l'ingom-bro è il più possibile modesto per armonizzarsi in ogni ambiente. Le linee sono decise, nell'insieme è elegante ed estremamente funzionale. Nel caso del general tester prodotto per Philip Martin's, l'espositore è formato da una colonna in metallo, rivestita di plexiglas lucido, una base trasportabile e ruotabile ed un vassoio estraibile, che può essere utilizzato sulla colonna oppure sistemato su un banco. La struttura è facilmente assemblabile e può essere altrettanto semplicemente smontata e trasportata. Oltre al design realizzato accuratamente, esistono anche tante altre caratteristiche per le quali le aziende specializzate nella produzione di general tester hanno fatto approfonditi studi. Innanzitutto il cliente rimane sempre il punto di partenza e contemporaneamente il fine a cui aspirare, quindi l'espositore è calibrato sia su budget, target e gusto, ma anche su criteri di modernità, funzionabilità ed adattabilità. In particolar modo quest'ultima caratteristica è fondamentale per ottenere i maggiori risultati con il massimo contenimento dei costi. Gli stampi infatti realizzati tutti delle stesse forme e dimensioni, consentono di esporre prodotti diversi, per ottenere quindi un oggetto assolutamente multifunzione. Infine ogni general tester è tecnica-mente all'avanguardia e dotato di dispositivi digitali come touch screen e monitor LCD, che costituiscono strumenti di comunicazione efficaci e fondamentali per accrescere ancora di più il valore del brand in esposizione.

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COLOMBINIono passati quasi cinquant'anni da quando abbiamo consegnato il nostro primo mobile, eravamo una piccola realtà artigianale e non pensavamo che un giorno saremmo diventati un'azienda internazionale”. Le parole del Presidente di Colombini Group, Ivo Colombini, rappresentano il modo migliore per presentare la sua azienda, che sarà presente in India a Mumbai in occasione del Global Economic Summit dal 27 al 29 gennaio 2011.

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la storia si rinnovae si racconta

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DESIGN DESIGN

Il Gruppo Colombini viene fondato a San Marino dai fratelli Colombini. Dopo la sua nascita nel 1965, nell'arco di pochi anni diventa punto di riferimento per il settore alberghiero, grazie alle forniture di mobili alle strutture della riviera romagnola. Nel 2004 l'apertura del terzo stabilimento a Falciano (il secondo è invece quello di Rovereta nato nel 1990), il Gruppo intraprende una joint venture con partner cinesi con l'obiettivo di sviluppare il mercato locale. Diventano così sempre più lineari e decise le strategie per l'implementazione del marchio fuori dai con�ni nazionali. Nel corso degli anni questa politica ha permesso di raggiungere la cifra all'estero di 6.500 clienti e la nascita in Cina di una struttura industriale.

I mobili Colombini sono espressione del design italiano e la qualità e i costi contenuti sono gli aspetti peculiari della vasta gamma di composizioni create all'interno degli oltre 200.000 mq dedicati alla produzione. Negli stabilimenti lavorano a stretto contatto ingegneri, tecnici specializzati, designer, architetti ed esperti di marke-ting. Importante, per la veri�ca degli standard qualitativi dei prodotti, è il team di tecnici ed esperti del settore, che minuziosamente eseguono i controlli speci�ci. Qualità internazionale, in linea con al dimensione aziendale.Uno dei punti di forza dell'azienda è quello di o�rire soluzioni diversi�cate. Colombini può infatti fornire tutto l'arredamento per la casa, dalla cucina alla camera da letto, compresi gli accessori.Grandi esigenze di produzione sostenute da un solido assetto industriale.

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DESIGN DESIGN

Il Gruppo Colombini viene fondato a San Marino dai fratelli Colombini. Dopo la sua nascita nel 1965, nell'arco di pochi anni diventa punto di riferimento per il settore alberghiero, grazie alle forniture di mobili alle strutture della riviera romagnola. Nel 2004 l'apertura del terzo stabilimento a Falciano (il secondo è invece quello di Rovereta nato nel 1990), il Gruppo intraprende una joint venture con partner cinesi con l'obiettivo di sviluppare il mercato locale. Diventano così sempre più lineari e decise le strategie per l'implementazione del marchio fuori dai con�ni nazionali. Nel corso degli anni questa politica ha permesso di raggiungere la cifra all'estero di 6.500 clienti e la nascita in Cina di una struttura industriale.

I mobili Colombini sono espressione del design italiano e la qualità e i costi contenuti sono gli aspetti peculiari della vasta gamma di composizioni create all'interno degli oltre 200.000 mq dedicati alla produzione. Negli stabilimenti lavorano a stretto contatto ingegneri, tecnici specializzati, designer, architetti ed esperti di marke-ting. Importante, per la veri�ca degli standard qualitativi dei prodotti, è il team di tecnici ed esperti del settore, che minuziosamente eseguono i controlli speci�ci. Qualità internazionale, in linea con al dimensione aziendale.Uno dei punti di forza dell'azienda è quello di o�rire soluzioni diversi�cate. Colombini può infatti fornire tutto l'arredamento per la casa, dalla cucina alla camera da letto, compresi gli accessori.Grandi esigenze di produzione sostenute da un solido assetto industriale.

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Artec Paragon Glam: estetica e funzionalità Oltre alla qualità certificata, alla vasta gamma degli

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Un'ulteriore intuizione giunge nel 2006 con la creazione delle 7 linee di prodotto indipendenti per coprire tutta l'o�erta casa: Artec, Eresem, Golf, Sofup, Vitality, Idea e O�c'è. Mentre due anni fa si è concretizzata l'acquisizione di marchi come Febal e Rossana.Una scelta che si è rivelata subito positiva in base ai risultati ottenuti nel corso dell'ultimo anno. I due grandi marchi del pianeta cucina non hanno deluso le aspettative mantenendo saldo il numero di rivenditori (circa un migliaio per Febal e 200 per Rossa-na) e accrescendo il numero di nuovi clienti, raggiungendo la cifra di 40.

L'obiettivo è quindi sviluppare e consolidare i rapporti con i punti vendita e valorizzare partnership con i clienti attuali e quelli che verrano in futuro.

L'acquisizione ha permesso a Febal e Rossana di giovarsi dei rapporti con quei fornitori che già esistevano con Colombini. Ma quello che ha permesso ad entrambi i brand di partire con il piede giusto, è stato l'approccio all'aspetto industriale e commerciale. La nascita di un gruppo di lavoro dalle solide basi, grazie alla sinergia e ai professionisti di Febal e Rossana che hanno permesso di lanciare subito il progetto.

Febal è nata nel 1959 ed è diventata la terza azienda di cucine più conosciuta in Italia. La produzione, nella fabbrica di 24.000mq di Montelabbate (PU), si attesta stabilmente sui 9.000 modelli l'anno e il fatturato del 2009 è stato di 30 milioni di euro. Se però conside-riamo i risultati congiunti di Colombini e Febal, il fatturato arriva �no ai 180 milioni di euro.

Il 2011 sarà improntato su una massiccia attività di comunicazione. Pubblicizzare ed informare su tutti i modelli grazie al web e alla stampa. Si cercherà inoltre di sviluppare le proposte di �nanzia-menti agevolati per dare una spinta forte e decisa alle vendite. Così come sono in cantiere progetti legati a nuovi modelli personalizza-ti della linea Rossana. Proporre modelli di alto livello, o�erti a prezzi accessibili. Tutte operazioni queste che dimostrano come si stia puntando a migliorare il rapporto qualità-prezzo.

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DESIGN | WORLD PROJECT DESIGN | WORLD PROJECT

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Milano, in centro tra piazza Duomo e via Torino, un’architettura capace di seguire le nuove tendenze e stare al passo con i tempi, dà origine al “primo palazzo che respira”, creato per il famoso marchio di scarpe Geox. Grazie ad un restyling corposo e d’impatto, firmato dall’architetto Dante Benini, il nuovo megastore può contare su una superficie di 1000 metri quadri distribuiti su due piani. Il modo in cui è stato realizzato evidenzia maggiormente le caratteristiche del brand, come i 734 pannelli microforati color bronzo, oro e rame realizzati in acciaio inox e che ricoprono l’intera parete della facciata. Grazie a computer motorizzati i pannelli sono in continuo movimento e, specialmente nelle giornate di sole, danno un aspetto unico e suggestivo all’edificio.

PALAZZO

GEOXL’architettura che respira

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di Marco Correggiari

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Milano, in centro tra piazza Duomo e via Torino, un’architettura capace di seguire le nuove tendenze e stare al passo con i tempi, dà origine al “primo palazzo che respira”, creato per il famoso marchio di scarpe Geox. Grazie ad un restyling corposo e d’impatto, firmato dall’architetto Dante Benini, il nuovo megastore può contare su una superficie di 1000 metri quadri distribuiti su due piani. Il modo in cui è stato realizzato evidenzia maggiormente le caratteristiche del brand, come i 734 pannelli microforati color bronzo, oro e rame realizzati in acciaio inox e che ricoprono l’intera parete della facciata. Grazie a computer motorizzati i pannelli sono in continuo movimento e, specialmente nelle giornate di sole, danno un aspetto unico e suggestivo all’edificio.

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Non si tratta tuttavia di una semplice composi-zione architettonica, bensì di una tecnologia basata su principi naturali a basso impatto ambientale. Come spiega l’architetto Benini: “La proposta è stata quella di creare su tutta la facciata dell’edificio uno scenario sempre mutevole e dinamico così come è la città di Milano e di riproporre i colori morbidi, caldi e scintillanti delle stagioni. La necessità di risolver-ne invece i suoi problemi come l’inquinamento, la congestione e cementificazione hanno ispirato l’idea di associare la superficie del fabbricato a quella delle foglie autunnali di albero. Quindi una facciata naturale, ecologica, che respira… L’insieme del tutto ha portato ad un’immagine vibrante, contemporanea, ricca di significato e di forte impatto emotivo”. Le lastre hanno la funzione di “seconda pelle”, che proteg-ge gli spazi interni da un eccessivo calore o dal freddo invernale, creando un’intercapedine naturale tra i pannelli e le murature interne. La seconda pelle ha quindi tre funzioni: è un filtro solare, un correttore ottico e uno scambiatore termico. La micro foratura delle lamelle è, invece, un espediente che permette un cambiamento percettivo dell’oggetto a seconda della distanza da cui lo si osserva. La superficie è completa-mente opaca se lo si osserva da distante, mentre diventa trasparente all’interno dell’edificio. Tutte le soluzioni tecnologiche dell’edificio sono state brevettate dal marchio Geox. Un imponen-te maxischermo di 2x9 metri, a LED, attraversa i vari piani e racconta per immagini il motto del marchio: “un mondo che respira”. Il negozio (che non sarà però semplice luogo di visione e acqui-sto prodotti ma punto strategico per tutta la zona) diventa così contenitore e metafora perfetta per le calzature e l’abbigliamento della Casa: capi che cambiano stile e benessere garan-tendo isolamento e traspirazione.

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SPEED | AUTO

BMV dal 1973 che lo stabilimento della bassa Baviera di Dingolfing produce la Serie 5 e, a quanto pare, non si sono ancora stancati di un prodotto che si fa apprezzare dal 1972. Approda alla sua sesta generazione la nuova Serie 5, genesi del centro stile e design BMW di Fiz Project House, incarnan-do con questo nuovo modello i piaceri sia del lusso sia della sportività. La nuova BMW Serie 5 berlina può essere definita la quintessenza dell’estetica e del piacere di guida nella classe medio/alta.

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SERIE 5 PUNTO DI CONTATTO

SESTA GENERAZIONE DI UN PRODOTTO INTRA-MONTABILE. NATO NEL 1972 E SEMPRE PRONTO AD INTRAPRENDERE NUOVE SFIDE, CROCEVIA TRA IL LUSSO DELLA SERIE 7 E LA SPORTIVITÀ DELLA SERIE 3, LA NUOVA SERIE 5 SODDISFA GLI APPETITI DEGLI AMANTI DI UN SEGMENTO SEMPRE MOLTO ESIGENTE.

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SPEED | AUTO SPEED | AUTO

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Nella sesta generazione della berlina di prestigio, il design sportivo e al contempo elegante, la tipica dinamica di guida del brand, l’efficienza esemplare e le innovative caratteristiche di comfort e di sicurezza rifletto-no in tutte le sfaccettature la competenza nel settore di sviluppo della casa automobilistica BMW. Il prodotto è volutamente identificato come il collegamento tra l‘ammiraglia Serie 7, per quel che concerne i volumi, rifiniture e comfort di viaggio, e la più sportiva Serie 3, per linee sportive, aerodinamiche, quasi da coupè. Frontale che ritorna a passate configura-zioni, con lo scudo inclinato verso la direzione di marcia e i due reni più affusolati sulla maschera centrale. Linee assottigliate, quasi pennellate anche sul cofano, creano una silhouette unica con le linee di cintura laterali. Gruppi ottici che rimarcano l’ormai tipico anello delle luci di posizione con l’aggiunta di un dettaglio di stile: un baffo riportato sulla parte sommitale dello specchio. Silhouette da coupè ma ambienti votati al comfort, grazie ad ampi volumi interni e buona capacità di carico del bagagliaio. La strumentazione è concretamente concentrata sul guidato-re, sicuro di poter gestire in maniera intuitiva le innumerevoli funzioni che una top class di questo tipo sa dare. L’orientamento orizzontale delle superfici e la tensione creata da singole linee creano un ambiente spazio-so, caratterizzato dall’armonia stilistica. La strutturazione pulita del cockpit supporta l’orientamento verso il guidatore. Lo stile moderno degli interni è completabile secondo le preferenze personali con dei materiali pregiati e degli eleganti abbinamenti cromatici. Comfort, lusso, comodità ma anche molta attenzione al lato tecnologico. La nuova Serie 5 si avvale di innumerevoli innovazioni strutturali e tecniche, partendo dall’ampio impiego di materiali leggeri come l’alluminio. Al fine di ridurre gli organi connessi al propulsore, in favore di una abbattimento dei consumi, sono state adottate molte soluzioni, che hanno permesso l’omologazione come EURO 6. La pompa servosterzo è stata eliminata in favore di un sistema EPS totalmente elettrico; questa risoluzione fa parte del pacchetto EfficientDynamics che prevede anche: componenti della carrozzeria in alluminio, aerodinamica attiva, cambio automatico a 8 rapporti, sistema start and stop di serie e il brake Energy Regeneration. Quest’ultimo fa si che l’alternatore entri in funzione solo quando siamo in decelerazione, eliminando così il carico motore utilizza-to per tenerlo sempre attivo.Qualunque sia lo spirito con cui volete guidare la Serie 5, atletico o tranquillo, lei saprà sempre concedervi grandi soddisfazioni. Grazie al retrotreno autosterzante, la tenuta di strada è eccellente anche su fondi a bassa aderenza. Frenata decisamente efficace, grazie ai quattro freni a disco e, se volgiamo parlare di efficacia, non possiamo che soffermarci sul sistema Adaptive Drive che permette di impostare le sospensioni elettro-idrauliche su differenti modalità di comportamento tra cui Sport e Sport+, in base alle nostre caratteristiche di guida. Interessante sottoli-neare che, la modalità Sport+, innalza i parametri di sicurezza del DTC, permettendo di osare un po’ di più, pur sempre sotto il vigile controllo dell’elettronica attiva. Per gli amanti del comfort è bene dire che l’insonorizzazione dell’abitacolo è incredibile e l’unica intrusione che percepiamo è quella del canto del propulsore quando lo portiamo su di giri. Se però il nostro stile è soft, l’ambiente rimane tale.

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Nella sesta generazione della berlina di prestigio, il design sportivo e al contempo elegante, la tipica dinamica di guida del brand, l’efficienza esemplare e le innovative caratteristiche di comfort e di sicurezza rifletto-no in tutte le sfaccettature la competenza nel settore di sviluppo della casa automobilistica BMW. Il prodotto è volutamente identificato come il collegamento tra l‘ammiraglia Serie 7, per quel che concerne i volumi, rifiniture e comfort di viaggio, e la più sportiva Serie 3, per linee sportive, aerodinamiche, quasi da coupè. Frontale che ritorna a passate configura-zioni, con lo scudo inclinato verso la direzione di marcia e i due reni più affusolati sulla maschera centrale. Linee assottigliate, quasi pennellate anche sul cofano, creano una silhouette unica con le linee di cintura laterali. Gruppi ottici che rimarcano l’ormai tipico anello delle luci di posizione con l’aggiunta di un dettaglio di stile: un baffo riportato sulla parte sommitale dello specchio. Silhouette da coupè ma ambienti votati al comfort, grazie ad ampi volumi interni e buona capacità di carico del bagagliaio. La strumentazione è concretamente concentrata sul guidato-re, sicuro di poter gestire in maniera intuitiva le innumerevoli funzioni che una top class di questo tipo sa dare. L’orientamento orizzontale delle superfici e la tensione creata da singole linee creano un ambiente spazio-so, caratterizzato dall’armonia stilistica. La strutturazione pulita del cockpit supporta l’orientamento verso il guidatore. Lo stile moderno degli interni è completabile secondo le preferenze personali con dei materiali pregiati e degli eleganti abbinamenti cromatici. Comfort, lusso, comodità ma anche molta attenzione al lato tecnologico. La nuova Serie 5 si avvale di innumerevoli innovazioni strutturali e tecniche, partendo dall’ampio impiego di materiali leggeri come l’alluminio. Al fine di ridurre gli organi connessi al propulsore, in favore di una abbattimento dei consumi, sono state adottate molte soluzioni, che hanno permesso l’omologazione come EURO 6. La pompa servosterzo è stata eliminata in favore di un sistema EPS totalmente elettrico; questa risoluzione fa parte del pacchetto EfficientDynamics che prevede anche: componenti della carrozzeria in alluminio, aerodinamica attiva, cambio automatico a 8 rapporti, sistema start and stop di serie e il brake Energy Regeneration. Quest’ultimo fa si che l’alternatore entri in funzione solo quando siamo in decelerazione, eliminando così il carico motore utilizza-to per tenerlo sempre attivo.Qualunque sia lo spirito con cui volete guidare la Serie 5, atletico o tranquillo, lei saprà sempre concedervi grandi soddisfazioni. Grazie al retrotreno autosterzante, la tenuta di strada è eccellente anche su fondi a bassa aderenza. Frenata decisamente efficace, grazie ai quattro freni a disco e, se volgiamo parlare di efficacia, non possiamo che soffermarci sul sistema Adaptive Drive che permette di impostare le sospensioni elettro-idrauliche su differenti modalità di comportamento tra cui Sport e Sport+, in base alle nostre caratteristiche di guida. Interessante sottoli-neare che, la modalità Sport+, innalza i parametri di sicurezza del DTC, permettendo di osare un po’ di più, pur sempre sotto il vigile controllo dell’elettronica attiva. Per gli amanti del comfort è bene dire che l’insonorizzazione dell’abitacolo è incredibile e l’unica intrusione che percepiamo è quella del canto del propulsore quando lo portiamo su di giri. Se però il nostro stile è soft, l’ambiente rimane tale.

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IN COMMERCIO DA: 20 MARZO 2010TEMPO DI CONSEGNA: DISPONIBILE PRESSO I CONCESSIONARI BMWGARANZIA E MANUTENZIONEVettura: 2 anni km illimitati Verniciatura: 3 anni chilometri illimitatiCorrosione passante: 12 anni chilometri illimitatiMOTORE: Diesel: Serie 5 525d, Serie 5 530d – Benzina: Serie 5 523i, Serie 5 528i, Serie 5 535i, Serie 5 550i.PREZZO D’ATTACCO: Serie 523i 43.375,00 iva inclusaPREZZO DELLA VERSIONE PROVATA: Serie 5 530d Futura – Euro 56.275,00 iva inclusaVELOCITA’ MASSIMA: 250 Km/h CAVALLI: 245 CV PESO: 2325 Kg DIMENSIONI (m) – 4,899 / 1,860 / 1,464CONSUMI CICLO MISTO: 7,6 litri per 100 Km

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SPEED | AUTO

Ampia la gamma di motorizzazioni proposte con alimentazione diesel e benzina, di cui vi diamo nota del 530 d, sei cilindri in linea che vanta un aumento di potenza del 4% (245 CV) a fronte di un calo dei consumi del -6%, e il biturbo sei cilindri 535i da 306 cavalli, che dichiara una diminuzione delle emissioni di CO2 del -17%. Di sostanza nella nuova Serie 5 c’è ne tanta e si vede. Stupisce per la sua plurivalenza, piace a chi ama il segmento sportivo e a chi da più peso a confort e lusso, dando anche la possibilità di scegliere tra un pacchetto optional molto consistente.

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AUTO

REN-AUTOEra il 1964 (47 anni fa …) quando Paolo Piraccini,

allora molto giovane, incontrò una Casa Automobilistica decisamente più anziana di lui, ma con un fascino “francese” a cui non si poteva resistere: le sue creature si chiamavano “Dauphi-ne” e, ancora più mitica, R 4.

Da quel momento l’unione Piraccini - Renault non si è più dissolta ed ha dato vita a REN- AUTO, la Concessionaria RENAULT che, almeno una volta, tutti i riminesi in possesso di patente di guida hanno visitato.

Se, nelle persone, gli anni, oltre all’esperienza ed ai ricordi, portano anche qualche acciacco, nelle Aziende la longevità porta �ducia ed entusia-smo rinnovato, ad ogni traguardo raggiunto ed è per questo che la REN-AUTO di oggi si è ulterior-mente consolidata acquisendo nel 2007 anche il marchio NISSAN ed aprendo (l’anno dopo) la FILIALE di MISANO ADRIATICO in qualità di unica concessionaria dei 3 Brand Renault, Dacia e Nissan per la provincia di Rimini e Repubblica di San Marino.

Inoltre, il ra�orzamento di REN-AUTO passa anche dalle unità dedicate al servizio di manu-tenzione nelle o�cine di RIMINI e MISANO ADRIATICO attrezzate per ogni tipo di intervento sulle vetture di ogni marca.

Quarantasette anni, dunque, non sono un traguardo �nale, ma una “tappa” di un percorso in movimento, verso altrettanti e più anni di presenza, di competenza e di �ducia conquistata e mantenuta con una sempre più vasta schiera di clienti ed amici.

una storia lunga quasi 50 anni

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la querciac u c i n a d ’ o s t e r i a

cucina casalingapizza cotta nel forno a legna

su richiesta:

maialino alla brace

parco giochi con gonfiabili

Misano Adriatico (str. per Morciano) Via Laghetti,11T.0541.616135 C.331.9652682 mail to: [email protected]

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