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Monitor 266 ott07

Date post: 01-Mar-2016
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RADIO • TELEVISIONE • VIDEO • MULTIMEDIA • POST-PRODUZIONE • AUDIO • ALTA FREQUENZA Nei siti della “convergenza” di Monitor troverete tra gli altri contenuti: la Guida RadioTv delle radio e tv private (www. guidaradio.tv) le proposte di Monitor Lavoro (www.monitor-radiov.com/lavoro) le emittenti radio tv in diretta nella rete da tutto il mondo (www.webcastitaly.com)
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Rivista mensile specializzata N° 266 Ottobre 2007 Anno XXX ISSN 0394-0896 PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 20144 MILANO TEL. 0243910135 FAX 0243999112 E-MAIL: INFO@MONITOR-RADIOTV . COM I NTERNET: WWW. MONITOR-RADIOTV . COM RADIO TELEVISIONE VIDEO MULTIMEDIA POST-PRODUZIONE AUDIO ALTA FREQUENZA Latest news about broadcasting: www.monitorradio.tv Le ultime notizie da broadcast: www.convergenza.tv Itelco innovazione nella continuità Quantel il 3D nel cinema e nella televisione TeleAcras Tv sceglie il digitale con Panasonic P2HD
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Rivista mensile specializzata • N° 266 • Ottobre • 2007 • Anno XXX • ISSN 0394-0896

PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL • VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 • 20144 MILANO • TEL. 0243910135 • FAX 0243999112 • E-MAIL: [email protected] • INTERNET: WWW.MONITOR-RADIOTV.COM

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Le ultime notizie da broadcast:

www.convergenza.tv

Itelcoinnovazione

nella continuità

Quantelil 3D nel cinema

e nella televisione

TeleAcras Tvsceglie il digitale con

Panasonic P2HD

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Anno XXX n. 266 - Ottobre - 2007ISSN 0394-0896

MediaAge srl Via S. Michele del Carso, 11 - 20144 Milano, Italy

Tel. (+39) 0243910135 - Fax (+39) 0243999112E-mail: [email protected]

Siti internethttp://www.convergenza.tv (in italiano)http://www.monitorradio.tv (in inglese)

La Media Age srl è iscritta al Registro Nazionaledella Stampa al n. 2636 vol. 27, foglio 281 dal28.6.89 - MONITORRADIO TELEVISIONE è re-gistrata al Tribunale di Milano n. 880 del20.12.1988. Dir. resp. Enrico Callerio. Mano-scritti e foto originali, anche se non pubblicati,non si restituiscono. Non è permessa la riprodu-zione di testi e foto senza l’autorizzazione scrittadell’Editore. Progetto grafico: Ago, Bollate (MI).Stampa: Cooperativa Grafica Bergamasca,Almenno S. Bartolomeo (BG).

Abbonamenti: la rivista è diffusa e venduta soloin abbonamento annuale. Il costo annuale è di 40,00 EURO da versare sulc/c postale n. 11158201 intestato a Media Agesrl, viale San Michele del Carso 11 - Milano,oppure inviare un assegno bancario non trasferi-bile allo stesso indirizzo. Arretrati 6,00 EUROl’uno da allegare alla richiesta anche i francobol-li.Foreign subscription: annual 80,00 EURO(80,00 US$) or equivalent via International MoneyOrder or cheque to Media Age srl, Via StefanoJacini, 4 - I - 20121 Milano Italy. CREDIT CARDS subscription call (+39)0243910135 or fax (+39) 0243999112. Cardsaccepted: VISA - MASTER-CARD - EUROCARD -AMERICAN EXPRESS. Airmail rates on applica-tions.

Lo staffDirettore responsabile: Enrico CallerioCondirettore tecnico: Mauro BaldacciDirettore editoriale: Enrico OlivaHanno collaborato:Dario Monferini, Alberto Pellizzari, RolandoBertini, Rolando Alberti, Salvo Miccicchè, PieroRicca, Maria Ronchetti.

Nei siti della “convergenza” di Monitor troveretetra gli altri contenuti:la Guida RadioTv delle radio e tv private (www. guidaradio.tv)le proposte di Monitor Lavoro (www.monitor-radiov.com/lavoro)le emittenti radio tv in diretta nella rete da tutto ilmondo (www.webcastitaly.com)

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Innovazione nella continuità

Il 3D nel cinema e nella televisione

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Videowall ViVa Screen HD:dinamiche di comunicazione visiva

TeleAcras Tv sceglie la tecnologia Panasonic P2HD

La giungla delle terminologie tecniche per l’alta definizione

Il futuro della radio digitale in Italia

Televisione digitale terrestre:cresce in Europa, meno in Italia

Europa 7 segna un punto

Record di partecipazione alMipcom di Cannes

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L’evoluzione professionale di LucaTomassini segue di pari passo quelladelle telecomunicazioni in Italia.Entrato in SIP (l’attuale Telecom Italia)nel 1986, comincia da subito ad occu-parsi di terminali mobili e partecipa inqualità di delegato italiano alla defini-zione degli standard GSM, DECT eUMTS. Dopo aver lasciato TelecomItalia, nel 1999 fonda con FrancoBernabè l’omonimo Gruppo. Divienepoi amministratore delegato di Kelyane successivamente fonda Kelyan Lab(oggi Xaltia) società che in pochi annisi è imposta come leader di mercatoper la fornitura di servizi a valoreaggiunto per gli operatori di telefoniamobile e fissa.Il marchio Itelco, con più di quaran-t’anni di storia, vanta oltre 15.000installazioni in tutto il mondo. Proprioper valorizzare al massimo questopatrimonio, Tomassini ha deciso,pochi mesi fa, di rilevare il marchioItelco e di dar vita alla nuova società.Spiega Tomassini: “Il marchio Itelco havissuto negli anni alterne vicende.Prima di fare questa operazioneabbiamo valutato attentamente il

mercato di riferimento attuale delbroadcasting e, soprattutto, verificatoil brand equity per altri mercati, comequello della telefonia mobile e delletelecomunicazioni. A mio modo divedere - continua Tomassini - da sem-pre il brand gioca un ruolo importantenella vita delle aziende. É la quintes-senza di un’economia di mercato, erappresenta la libertà di scelta, riflettei principi e la cultura della società incui viviamo. I più grandi brand posso-no arrivare a rappresentare l’orgogliodi interi Paesi e lo spirito di un’epoca,abbracciando più generazioni. I branddi maggiore successo hanno, soprat-tutto, un significato che va oltre lecaratteristiche di un prodotto o l’attivi-tà di una azienda: conquistano l’entu-siasmo, la fiducia e la fedeltà dellepersone, generando nel tempo unritorno economico. In un’era in cuitutto può essere rapidamente imitato,il brand rimane sempre piu spesso l’u-nica risorsa competitiva non replicabi-le. Sono questi i motivi alla base dellanostra scelta”.

La nuova Itelco

M - Come sarà strutturata la nuovaItelco?T - Consapevoli dei cambiamenti nelmercato delle comunicazioni e negliscenari ITC, abbiamo strutturato l’a-zienda in quattro distinte business unitin grado di soddisfare le richieste pro-venienti da un mercato in continuaevoluzione: Telecommunications,Videocommunications, Wirelesssbroadband e Broadcasting. La divisio-ne telecommunications garantisce laproduzione e system integration diprodotti e sistemi per telecomunica-zioni fisse e mobili, quali terminalimobili, telefoni cellulari, prodotti esistemi machine to machine; la video-communications assicura la progetta-zione, system integration e produzio-ne di prodotti e sistemi per videoco-municazione su reti IP, sistemi per l’al-ta definizione, encoder per tutti glistandard, MCU e video gateway; lawireless broadband cura la progetta-zione, system integration e produzio-ne di elementi di reti per accesso

Innovazione nella continuitàInnovazione nella continuitàUna nuova Itelco si sta affacciando sul mercato e non si occuperà soltanto di alta frequenza. Luca Tomassini, presidentee amministratore delegato, delinea le strategie future della società.

Rinnovati anche nell’estetica i trasmettitori FM, tradizionali prodotti dell’azienda di Orvieto

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broadband, quali sistemi WiMax,Femto Cells, broadband wirelessgateway ed, infine, la divisione broad-casting sviluppa l’offerta di sistemi eprodotti per broadcasting radio televi-sivo analogico e digitale, ponti radio amicroonde, head-end per mobielbroadcasting e piattaforme IPTV. Lequattro divisioni sono complementarie consentono ad Itelco di offrire unasuite di prodotti e soluzioni in grado dicoprire l’intera catena del valore deimercati su cui Itelco opera.La politica di sviluppo dell’azienda sibaserà sulla capacità di fornire prodot-ti e soluzioni avanzati per il mercatodelle telecomunicazioni e del broad-casting, grazie alle sinergie con tuttele aziende del Gruppo FrancoBernabè e a una politica commercialecomune.In particolare nell’ambito del broadca-sting abbiamo completato l’offertadei trasmettitori televisivi e radiofonicianalogici e digitali, dapprima proget-tando tutti i prodotti e sistemi, in piùabbiamo aggiunto quello che è ilbroadcasting equipment di contorno,quindi gli encoder per l’Mpeg-2, gliuplink satellitari, i ponti radio amicroonde e tutta la suite per gli stan-dard di mobile broadcasting, come ilDVB H, il T-DMB e il MediaFlo.Quest’ultimo in partership con XALTIAe Qualcom.La novità di rilevo è sicuramente quel-la dei telefoni cellulari: Itelco si posi-zionerà come produttore di telefonimobili cellulari made in Italy.

D - Cellulari completamente fabbrica-ti in Italia?T - Nessuno fabbrica più in Europa. Icosti di produzione sono troppo ele-vati. Persino Nokia produce nei Paesiasitici. Faremo il design, l’assemblag-gio, lo sviluppo del software. Su que-sto ultimo punto abbiamo un bel van-taggio perché, come Xaltia, conoscia-mo molto bene il mondo della telefo-nia mobile, sia consumer che busi-ness. E conosciamo altrettanto bene iservizi che funzionano, quelli chevuole la gente, sostanzialmente. Tutti iterminali mobili Itelco saranno equi-paggiati con dei servizi embedded,come il player per la mobile TV, mobi-le blog, YouTube, ecc.. D - Produrrete anche telefonini capacidi ricevere segnali televisivi in stan-dard DVB-H?T - Non solo DVB-H, ma anche T-DMBe MediaFlo. Abbiamo già due model-li in produzione. Uno integra anche laparte telefonica UMTS e l’altro èanche un vero e proprio navigatoresatellitare con mobile TV integrata.D - Siete attivi anche sull’area delleproduzioni televisive e contenuti.Come si integrerà Itelco in questo sce-nario?T - Con Itelco abbiamo completato lafiliera. Xaltia ha infatti anche un’altrasocietà, Green Media, che si occupaesclusivamente di produzioni di for-mat per il digital new media, ed in par-ticolare per telefoni cellulari, WebTV eIPTV. Gestiamo da anni un canale tele-visivo che si chiama Primo e che è

stato appunto il primo format svilup-pato ad hoc per i telefonini con conte-nuti ridotti, più corti, TG in pillole nellostile delle clip.

La tv sul telefonino

Il telefonino diventa un terminale multimediale

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D - Ma c’è spazio per la distribuzionesui telefonini di servizi o contenuti piùtelevisivi?T - Certamente, basta conoscere benequello che la gente vuole. Il telefonocellulare ha uno schermo molto ridot-to ed è impensabile far vedere unintero film, piuttosto che novantaminuti di partita di pallone. È necessa-rio progettare dei format specifici, nonbasta fare il re-broadcasting dei for-mat televisivi tradizionali, progettatiper la TV di casa. Con Green Mediaabbiamo fatto delle belle cose con ibroadcaster nazionali, dai format direality piuttosto che fiction dedicate almondo della mobile TV. Ad esempio,la durata di una puntata media di una

fiction per cellulare è di un minuto emezzo, massimo due. L’attenzionemedia di un utente davanti a un tele-fono cellulare è ridotta, non è un casoche gli SMS siano limitati a 160 carat-teri. Pensate che gli stessi giochi, chevengono da un’esperienza di proget-tazione di NTT DoComo, l’operatoregiapponese, non superano una dura-ta di trenta secondi, la durata del tra-gitto tra una fermata e l’altra di unastazione della metropolitana, per cui ilragazzino entra, gioca, esce.D - I produttori di hardware sonosempre alla rincorsa di capire dove vail mercato e sembra di capire che voiabbiate le idee ben chiare in tema dicontenuti e servizi

T - Il core business del Gruppo Xaltia èproprio questo. Siamo stati i primi adaver lanciato in Europa la mobile TVcon TIM nel 2003. Abbiamo avutomodo di vedere in questi anni, tuttaquella che è stata l’escalation dellatelefonia mobile, quindi l’introduzionedei camera phone, la possibilità dimettere dei servizi sui telefonini, di svi-lupparne dei nuovi. Sulle nostre piat-taforme multimediali di distribuzione,transitano i content provider piùimportati, come Mediaset, RAI, ANSAe non solo per il mercato italiano,anche per quello sud americano. InBrasile vedono GloboTV sul telefoni-no grazie a noi. Gestiamo la serie A, Bdi calcio per TIM: il sabato e la dome-nica ci sono circa 45 persone chefanno le catture dai diversi feed satel-litari, piuttosto che dal digitale terre-stre o internet. Offriamo anche servizidi partecipation TV, abbiamo erogatoe stiamo erogando servizi per MTV eper Fox . Con Xaltia facciamo vera-mente tantissimo sul mondo dei con-tenuti e dei servizi.

Un modello di businessper la tv interattiva: il revenue share

D - Qual è il modello di business perservizi di questo genere?T - Si chiama revenue shere. Quelloche paga l’utente finale viene suddivi-so tra l’operatore di rete mobile, noi eil content owner, colui che possiede ilcontenuto, che ha i diritti del contenu-to.D -Un’ultima curiosità: l’aver sceltocome sede Orvieto non ha comporta-to problemi nella ricerca del persona-le?T - Xaltia è una società che opera inRete, potrebbe stare a Orvieto come aParigi o Honolulu. All’inizio abbiamoavuto qualche difficoltà per trovare lepersone, abbiamo fatto delle ricerchenel bacino dell’Umbria, ma adesso lasquadra è completa. Per Itelco punte-remo alla naturale sinergia con leaziende del Gruppo. Su Itelco attual-mente lavorano una trentina di perso-ne, un numero in crescita, ma senzaesagerare.

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Il telefonino integra ovviamente anche un obbiettivo per registrare e trasmettere foto e filmati.

Luca Tomassini, ha rilevato lo storico marchio Itelco di Orvieto

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La Stereoscopia in 3D è un soggettoscottante. Molto probabilmente il piùimportante argomento in area Film eBroadcast oggi. Se ben realizzato, il3D Stereoscopico ha effetti sceniciincredibili ed è probabile che potràcausare molti cambiamenti in questisettori, proprio come avvenne all’av-vento del suono e poi del colore e. Sitratta di una notizia molto importanteper i professionisti e anche per il mer-cato dei consumatori.Dal punto di vista del comparto ènecessario apprendere il nuovo lin-guaggio della Stereoscopia, spadro-

neggiare nuovi trucchi, e nuove pro-blematiche da evitare.Al momento siamo a un buon livello didiscussione sulle riprese e sulla proie-zione in Stereoscopia, ma siamo anco-ra indietro nella discussione cheriguarda la post produzione. Di seguito prendiamo in esame prati-co proprio le problematiche che sussi-stono nell’area post in Stereo 3D. Perla maggior parte di noi, compresol’autore di queste note, laStereoscopia è tutta da apprendereed è solo all’inizio. Ma grazie al cieloesiste già una base di conoscenza da

cui attingere informazioni, realizzatada quelle persone che già oggi lavo-rano nella post in Stereo. Per capire a che punto siamo oggi èbene vedere come ci siamo arrivati.Quindi un poco di storia, prima ditutto.

La post ottica inStereoscopia 3D agli inizi

In passato, nell’era del cinema in 3Dnegli anni ‘50, la post in Stereo erapiuttosto poco affidabile e di risultatialterni. I problemi principali delle casedi post erano quattro:

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Il 3D nel cinemae nella televisioneIl 3D nel cinemae nella televisione

di Mark HortonIl Marketing Manager in area Post di Quantel segna il punto sulla Post Produzione in 3D Stereoscopico

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1 - I film erano molto complessi dagirare, (non si aveva idea di comesarebbero state alla fine le riprese in3D fino a un giorno o due dopo leriprese stesse). La fotografia piuttostoinconsistente significava che le case dipost dovevano iniziare il lavoro conmateriale problematico.2 - La Post in sé era molto lenta e dif-ficile. Gli effetti tradizionali chimici eottici già abbastanza problematici coifilm convenzionali in 2D diventavanoun incubo in 3D dato che non si avevaidea di come sarebbero venuti glieffetti finché non stampati. Alcunieffetti in 3D non funzionavano bene.3 - Anche la proiezione era difficile,con evidenti problematiche di control-lo qualitativo. 4 - Il Film poteva traballare, saltellare eondeggiare - in modo fastidioso in 2Dcreando serie problematiche in 3D.

Ormai è storia che alcuni film sianousciti con imperfezioni, man mano cheil tempo e i soldi finivano. Anche glispettatori non sempre riuscivano adapprezzare lo spettacolo della visionein stereo. La prima stereoscopia nonera dunque certo un business.

La post in Stereoscopiadigitale

Con un balzo in avanti verso nuovi svi-luppi più recenti, verso i primi anni ‘90,alcuni strumenti atti a realizzare effetti

speciali visivi in digitale erano diventa-ti perfettamente disponibili. Poi ècomparso il Digital Intermediate e inIn parallelo la ripresa in digitale eanche la proiezione in digitale sonoarrivati a dare una mano per risolverele problematiche dei rispettivi settori. Così oggi i film maker hanno strumen-ti e risorse per far fronte a i problemi emigliorare la qualità dei risultati finali -e oggi, eccellenti film in stereo 3Dstanno venendo creati. Tuttavia, quando ci domandiamo se èdunque facile creare un progetto in3D oggi, la risposta è:“Sfortunatamente, non lo è!”.Rimangono ancora molte problemati-che nella Post. Sussistono i problemiquotidiani della cinematografia tradi-zionale che si sommano a quelli tipiciapportati dalla realizzazione e dal flus-so di lavoro in 3DStereo. In breve, il problema più grande è chespesso non si riesce a vedere quelloche stiamo davvero facendo. Vediamodi analizzare questa affermazione allaluce di ciascuna sezione del tipico flus-so di lavoro nella post.

L’off-line di progetti inStereo 3D

Il primo problema comune è l’offline.Non è possibile realizzare con corret-tezza del 100% su un progetto in off-line in 3D Stereo sui normali sistemioffline. Ecco alcuni problemi di par-

tenza.Stiamo lavorando a bassa risoluzionee tipicamente guardando con unocchio alla volta non è possibile vede-re gli artefatti a basso livello chehanno creato problemi su una camerama non sull’altra (sporco, sfocature,riflessi negli obiettivi e altre problema-tiche nel playback). Tutto ciò puòdiventare sconvolgente per la qualitàdel risultato finale. Possiamo cercaredi identificare i problemi prima, perrisolverli prima del processo di finis-hing, oppure ci servono degli stru-menti nella sessione di online perrisolverli in quel segmento.Possono sussistere problemi di sincro-nismo tra le due camere (una perocchio), per esempio un fotogrammadi timecode di offset introdottodurante la registrazione o in un trans-fer, darà adito a un errore definito‘reverse stereo’. Il processo di offlineidealmente deve identificare tutte lesimili problematiche. Possono esistere delle leggere discor-danze colorimetriche tra le due came-re che non vengono percepite duran-te la sessione di offline. Così, oltre allacorrezione colorimetrica a livello dicreatività globale, il colorist può tro-varsi a dover risolvere simili aggiusta-menti.Sono anche altri i problemi più sottilidell’offline.E’ impossibile riuscire a giudicare laforza della stereoscopia e la corretta

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Pablo di Quantel, per la realizzazione dei progetti in Stereoscopia 3D

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convergenza degli effetti. A volte alcu-ne inquadrature “sfuggono al control-lo” e ‘saltano fuori’ durante unasequenza che diviene sconvolgente.Anche se la convergenza e la “forza”possono essere modificate la fase difinishing grazie ad effetti VFX, talora èpreferibile ricomporre il taglio di unasequenza.E’ impossibile riuscire a giudicare ilritmo di un progetto (il 3D funzionameglio con inquadrature più lunghe epiù lente). Un montatore in offline chenon ha ancora lavorato in 3D Stereodeve comprendere come utilizzare ilmedium. Bisogna andarci molto cauticon i tagli veloci. É impossibile riuscire a prevedere inmodo accurato il ‘flutter’ sui margini.Quando gli oggetti si spostano fuoridallo schermo, una delle due immagi-ni esce di campo prima che sia accop-piata, con un effetto fastidioso che tra-cina con sé lo sguardo - lontano dal-l’area d’interesse principale.Il progetto può anche necessitare diuna versione in 2D convenzionale, equesto implica un montaggio deltutto diverso.Questo significa che gli offline sonoancora necessari - ma non necessaria-mente definitivi per una sessione difinishing in stereo 3D. Di solito nelprocesso di finishing online è necessa-rio applicare molti più aggiustamentidi quanto avviene in un processo con-venzionale, quindi è molto utile se siriesce ad accedere ed utilizzare stru-menti che permettono di regolare ilcolore, imprimere nuovi e semplicieffetti speciali ed effettuare correzionidi editing durante l’online.

L’on-line di progetti inStereo 3D con sistemiconvenzionali in 2D

Lo step successivo è creare una suiteonline adatta alla stereoscopia 3D.Dovrebbe essere una suite di visionemolto speciale, dove elementi realiz-zati altrove vengono messi assieme emandati in visione da un server o unacoppia di server, mediante una proie-zione digitale. In alternativa la stanzain oggetto può essere una suite esi-stente già adibita a editing, effettispeciali o correzione colore.

Secondo le tecniche stereo utilizzate(ad otturatore, polarizzato, a shift infrequenza, etc.) è bene fare altre con-siderazioni:1- Qualsiasi sia il sistema di sincroniz-zazione utilizzato, la sincronizzazioneper i due occhi è critica. Imprecisionidi drift sui server di playout o in qual-siasi dispositivo interessato alle lavora-zioni equivale all’impossibilità di giu-dicare l’accuratezza del prodotto finitoe ancora prima del girato. Ciò com-porta un controllo meticoloso prima diiniziare la sessione e se necessario unsecondo e costante controllo durantela sessione online.2 - Anche il punto di visione nella ses-sione di online deve essere considera-to con attenzione è può variare se lasessione- appunto- è in 3D. Infatti èprobabile che il punto di visionedebba essere spostato più lontanodel solito in una sala convenzionale eanche il posto a sedere del cliente cheinterviene deve essere consideratocon attenzione considerando angoloe altezza di visione.3 - La profondità del campo sonoro èimportante. Alcuni progetti oggiimpiegano il suono su 7.1 canali e ciòpuò comportare un particolare alli-neamento specialistico.4 - La problematica principale nell’im-piego di sistemi convenzionali in 2Dpiù server è la natura ripetitiva e noninterattiva del processo. Tipicamente lporzione di lavoro corrispondente aciascun occhio viene lavorata a parte,e poi i risultati sono inviati ai server.Questo implica un sacco di lavoro diprova e di supposizione (congettura-to). 5 - Inoltre, dato che l’editing, la corre-zione colore e gli effetti speciali di soli-to sono processi ben separati, taleprocedura deve essere rispettataanche negli eccellenti progetti in 3DStereo, anche se ciò comporta unlavoro molto faticoso.

L’on-line di progetti inStereo 3D con sistemi 3D

Evidentemente quello che ci serve èdisporre di sistemi genuini in stereo-scopia 3D anche per la post. Eccoperché all’IBC 2007 Quantel ha lancia-to delle ragguardevoli versioni stereo-

scopiche dei ben noti sistemi Pablo eiQ oltre a Sid - un prodotto nuovo edel tutto dedicato al 3D.

Il colpo vincente

La Stereoscopia pone insolite richie-ste ai sistemi di Post, quindi Pablo, iQe Sid condividono un approccionuovo e unico a livello software ehardware, creato proprio per affronta-re i progetti stereo 3D. La gestione dei dischi con FrameMagic: la post in Stereoscopia esigealmeno il doppio dello spazio discodei progetti convenzionali e anche leesigenze in fase di playback sonodoppie. L’approccio di Quantel preve-de impiego della tecnologia FrameMagic(tm) in modo che nessun mate-riale venga copiato nell’editing, nonc’è alcun bisogno di deframmentare oconsolidare i dischi. Un playback instereo molto affidabile viene realizza-to e garantito senza sobbalzi e perditadi sincronizzazione tra gli occhi. Ciòelimina altri potenziali problemi dicontrollo qualità.

Il flusso di lavoro condivi-so possibile grazie aGenetic Engineering

Lavorare con una squadra di sistemi incombinata su un progetto Stereoimplica la condivisione e la movimen-tazione di almeno il doppio del mate-riale di un progetto convenzionale.Pablo, iQ e Sid possono fare uso diGenetic Engineering(tm) per lavorarein team tutti assieme o anche conapparati di terze parti, compreseapplicazioni Linux o Window Stereosenza creare neppure un inutile framein più e senza soffrire delle ben noteproblematiche delle SAN che coinvol-gono le performance, le copie e lagestione dei dischi. Ciò permette unsicuro risparmio di tempo e denaro.

Il processing con Time Magic

Manipolare immagini in Stereoscopia3D vuol dire gestire e avere disponibi-le almeno il doppio della potenza direndering solita. Pablo, iQ e Sid fanno

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uso di Time Magic(tm) che riduce oelimina del tutto il tempo di attesa disolito necessario al rendering. Ciòrende le sessioni molto più veloci.Quindi con un approccio più intelli-gente, più veloce e potenzialmentepiù economico, la post inStereoscopia 3D improvvisamenteappare un progetto meno scoraggian-te. Tuttavia c’è ancora una tecnologiapersino più importante che Pablo, iQe Sid usano - il processing del frameintero. Chi non può fare a meno di utilizzareproxy e rendering, semplicementenon può operare in modo affidabile invero tempo reale e vedere esattamen-te quello che sta facendo, mentre stalavorando. I proxy possono non evi-denziare imperfezioni che di seguito sidimostrano problematiche. Le schedegrafiche oggi riescono a visualizzarecontenuti Stereo ma possono uscire dipasso molto facilmente con risultatitemporanei di stereo inverso. Ci pos-sono anche essere dei colli di bottigliadovuti al trattamento in qualità a 8 bit.E anche discontinuità nel Playbackpossono insorgere. Nessuna di questeproblematiche insorge quando ven-gono utilizzai sistemi Quantel. E alla fine, l’esigenza più importantedell’online in Stereoscopia 3D è l’inte-rattività del lavoro, in piena qualitàtecnica. In poche parole, è essenzialepoter vedere esattamente quello chestiamo facendo e proprio mentre lostiamo facendo.Oltre alle sottolineate forti esigenze alivello hardware, la Stereoscopia 3Dpone anche insolite richieste a livellodi toolset. A causa delle problemati-che già citate a livello di offline, ènecessario risolvere molte più proble-matiche nell’online post. Ciò significache un sistema di online in Stereo 3Do di correzione colore idealmenteabbisogna di tutta una serie di stru-menti di finissaggio di molti “proble-mi dell’ultimo minuto” che coinvolgo-no il colore, il montaggio e gli effetti. L’alternativa è nell’impiego di diversemacchine e ancora peggio, dovercopiare e spostare il materiale traesse. Pablo iQ e Sid dispongono ditutti gli strumenti completi che sonoindispensabili e disponibili immedia-tamente quando necessari all’artista.Ciò permette di risolvere tutto in

modo semplice.Ecco perché oltre a utilizzare risorse dicalcolo convenzionali per il processingin Stereoscopia 3D, Pablo iQ e Sidfanno impiego anche di un hardwarespeciale apposito per le immagini inStereo che manipola l’intero progettocomposito con immagini stereo intempo reale, al volo e senza doverscrivere nulla sui dischi. Ciò vuol direche la convergenza, la forza deglieffetti e del framing possono esseresistemati in modo istantaneo e man-dati in play senza problemi.

Le immagini stereoscopiche

Il moderno Stereo 3D di solito impie-ga due camere digitali (spesso in HD)collegate, sincronizzate e fissate su unsupporto speciale con cui viene ripre-sa alla scena. L’asse degli obiettivi ècirca alla esatta distanza tra i due occhidi un adulto. Tuttavia è proceduracomune aumentare o diminuire leg-germente tale distanza per variare l’ef-fetto stereoscopico:Inoltre, per modificare l’area di inte-resse tra il fronte scena, il retroscena e

relativi oggetti, è possibile orientareuna o entrambe le camere in modolieve. Con questo guidiamo l’occhioverso diversi punti e soggetti a diffe-rente profondità. La distanza inter-oculare media è di circa 63.5 mm (2.5pollici) tuttavia le camere nella stereo-scopia iniziano a perdere l’effetto ste-reo 3D quando la distanza dal sogget-to aumenta oltre i 100 metri, quindialcuni supporti camere possono arri-vare a 800 mm o più. Ciascuna camera registra una immagi-ne e dato che gli angoli di visione perciascuna camera sono differenti,anche le immagini risultanti sono leg-germente diverse. La percezione visiva umana è un pro-cesso complesso. Un occhio si focaliz-za su una immagine e l’altro su un’al-tra. Lo spettatore vede tre immaginivirtuali invece che due reali. Dato chel’immagine media è una combinazio-ne di due immagini reali, il nostro cer-vello percepisce una immagine bino-culare e vi applica un processo intelli-gente di interpretazione; ed è quelloche permette allo spettatore di vede-re la scena come se fosse tridimensio-nale.

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Diagramma immagine delle due camere

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Da 30 anni al servizio degli operatoridella radio e televisione in Italia

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acquisisce la consapevolezza che essopuò essere appagato mediante la frui-zione di un determinato bene. In altre parole il “bisogno” di comuni-care per un’azienda è tanto più fortequanto chi ne cura il marketing perce-pisce la presenza di uno stimolo, inter-no o esterno, che in qualche misura fascattare una sensazione di insoddisfa-zione. L’esperienza audiovisiva ingenere rappresenta proprio il soddi-sfacimento dell’esigenza di comunica-re in pubblico la propria “esistenzaaziendale” in modo elegante, deter-minato e professionale.Non è certo un caso che esistanoaziende specializzate proprio nel for-nire ad altre aziende servizi audiovisivipuntuali e dedicati, scelti sulle esigen-ze ritagliate per ciascuno, come unvestito tagliato da un sarto, secondoprodotti e servizi da proporre a unpubblico più vasto possibile.

Una di queste è certamente la Exco diUdine che, con una intramontabilepassione versata nel proprio lavoroquotidiano, è in grado di consigliare -prima - realizzare e seguire - poi -qualsiasi sistema di supporto informa-tivo audiovisivo, anche d’alto livello,che finisce col ripercuotersi positiva-mente sui prodotti e sui servizi che l’a-zienda committente propone.Dando per scontato, quindi, che unodei più efficaci stimoli all’acquisto èrappresentato dall’informazione delvalore di servizio connesso ai prodotti,la Exco diviene per le aziende com-mittenti il partner prezioso, in grado divalorizzare e concretizzare delle sceltedi informazione e di comunicazione.Lo step successivo è la certezza dipotersi affidare a un sistema di classe;ecco quindi che Exco nella rosa divariabili e possibilità audiovisive privi-legia, nel creare “un sistema di clas-

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Inseguire questa direttrice equivale arendere meno evidenti i confini tra“informazione” e “pubblicità” (bastaseguire un TG di qualsiasi canalecommerciale per rendersene conto) enella comunicazione aziendale chivuole”passare dei contenuti” infor-mativi sempre più spesso tende aricorrere a un marketing mix moltovariato per mezzi. Non è un caso chetutte queste attività comportino alme-no un punto di coinvolgimento delletecnologie audiovisive che, declinatein una miriade di possibilità, concorro-no oggi proprio in questa direzione, alfine di rinforzare la percezione di pro-dotti e servizi.In generale potremmo anche parlaredi “processo d’acquisto” di un benee/p un servizio e accogliere una delledescrizioni che ne fanno i pubblicitariquando affermano che la spinta moti-vazionale insorge nel momento in cuiun individuo avverte un bisogno e

Videowall ViVa Screen HD:dinamichedi comunicazione visiva

Videowall ViVa Screen HD:dinamiche di comunicazione visiva

La comunicazione, nel senso più ampio del termine, si evolve alla ricerca di nuove strade da seguire, i contenuti chesi vogliono veicolare a un pubblico sempre più vasto enfatizzano il valore del prodotto o del servizio proposto e oltreall’esperienza della marca - da molti considerata un “servizio in qualche modo certificato” - il consumatore inseguesempre di più l’intrattenimento sperando in un momento ludico anche se in effetti sta solo cercando “informazioni”.

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se”, dei prodotti non comuni come glischermi ViVa Screen HD(r) che sono ingrado di restituire valori di elevataluminosità e dettaglio. Accoppiati avideoproiettori professionali realizza-no un “sistema videowall” dalledimensioni più adatte e dal massimolivello di prestigio oggi raggiungibile.I normali videowall sono solitamentedi almeno 2 metri di base e i loro costisono ingenti sia come acquisto chenella manutenzione. Dopo i primi pro-totipi e la realizzazione dei videowallLeonardo (www.leonardovideowall.it),Exco ha guardato oltre, alla ricerca didimensioni superiori ai 100” col fine dimantenere la qualità e la semplicità diutilizzo. I sistemi così creati fino a oggi sonomolti, come i cockpit per il volo simu-lato e quelli più volte impiegati nelParco del Volo di Campoformido, UD. Anche le sale multicinema sono statecontagiate dalla spettacolarità di que-sti sistemi di visualizzazione pubblicacome il Metropolis di Bassano testi-monia con un sistema di ben 6x3 metriche sancisce la grandezza dei risultatioggi possibili. Anche qui la tecnologiapiù avanzata, garantita dal sempliceabbinamento degli schermi ViVaScreen HD(r) e un videoproiettore pro-fessionale, ha risolto l’esigenza diintrattenere e stupire persino chi èall’esterno del complesso cinema. Due aspetti sono da sottolineare inquesto profilo, la facilità di installazio-ne e di utilizzo, che rendono davveroconveniente questa e mille altre solu-zioni simili per concetto ma estrema-mente dissimili per ambientazione.Infatti non ci sono regolazioni partico-lari o tarature complesse da applicareall’atto dell’installazione e la manuten-zione si riduce alla sostituzione dellalampada del videoproiettore. Inoltrecon le matrici digitali oggi disponibilisempre grazie ad Exco, l’immagineproiettata è scomponibile, oppureabbinabile e/o sovrapponibile adaltre.Non servono quindi i numerosi modu-li a retroproiezione da 50” o 60”affiancati per realizzare grandi imma-gini, ma è sufficiente un unico proiet-tore per ottenere lo stesso risultatoprofessionale.La profondità d’ingombro del sistemavideowall è modesta e può raggiun-

gere l’estensione che si desidera man-tenendo grande luminosità delleimmagini, elevata risoluzione ed evi-tando completamente la classica efastidiosa linea di demarcazionemolto evidente sui sistemi formati dapiccoli moduli da 50” / 60” affiancati,visibili fino ad un angolo di 175°.Come vedete la soluzione propostada questa tipologia di sistemi si dimo-stra ottima per qualità e prestazioniper ogni tipo di presentazione busi-ness ed educational in qualsivogliaambientazione, aeroporti, centri ope-rativi, sale borsa, sale dati, aree disosta, controllo del territorio, in ambi-ti aziendali, scolastici e accademici perriprodurre immagini fluide, molto vivi-de, di qualità sicuramente superiore erealistica.Il pannello utilizzato è estratto dallagamma ViVa Screen HD(r) che, per lesue caratteristiche di elevati contrastie luminosità, risulta essere lo strumen-to ideale da associare a un video-proiettore professionale per lavori dimonitoraggio continuativo e visualiz-zazione pubblica. Per adattarsi ad ogni tipo di applica-zione, dalle piccole dimensioni aigrandi schermi, ViVa Screen HD(r)offre il più vasto range di ogni altrosistema, assicurando il dimensiona-mento ideale e la risoluzione più altaper la minima distanza di visione.Anche il videoproiettore viene sceltoin base al “set”, cioè alla dimensionedello schermo/schermi da impiegaree in base alla qualità dei contenuti che

si devono proiettare: infatti sonodiverse le esigenze di chi deve solovisualizzare dei videoclip (saloni,negozi, grossi centri commerciali) e dichi invece deve visualizzare dati edisegni tecnici molto precisi utilizzan-do l’alta risoluzione.

Vediamo in dettaglio le caratteristiche:A proposito di videoproiettore è sem-pre possibile scegliere tra la tecnolo-gia DLP o LCD; comunque la sceltafinale cade sempre su un proiettoredotato di doppia lampada, data l’esi-genza di farlo lavorare continuativa-mente nel sistema videowall. Talescelta si dimostra in pratica un’assicu-razione sul corretto funzionamentodel sistema che praticamente noninterromperà mai il servizio e anche lamanutenzione si rivela semplificata.

Contrasto, colori, definizione

La coppia vincente costituita dall’altaqualità dei proiettori e dalla tipologiadello schermo per retroproiezioneViVa Screen HD(r) assicura una perfet-ta riproduzione dei colori (grazie all’e-stesa gamma di gradazioni disponibili) e il contrasto è di sicuro riferimentoanche quando paragonato a sistemipiù blasonati. L’ uniformità dell’illuminazione ègarantita su tutta l’estensione delloschermo, per la particolare cura che

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viene applicata nei processi produttividel pannello, e permette di riprodurreimmagini reali, piene e corrette, conun contrasto molto alto e diffusioneperfetta della luce in arrivo dal video-proiettore. Il pannello permette digarantire un miglioramento su qual-siasi immagine proiettata malgrado lanatura stessa del proiettore; anche sein installazioni di pregio la Exco consi-glia sempre l’impiego di un video-proiettore professionale di classe, perla risoluzione superiore e l’ottima resanel tempo.

Ingressi, segnali e controlli

Tutte le macchine proposte per que-sto tipo di servizi di visualizzazionepubblica molto spettacolare prevedo-no i tipici ingressi video in SD, maanche per segnali in alta risoluzioneHD e in arrivo da PC-MAC. Secondo ilmodello, possono essere disponibilianche funzioni wireless.In dettaglio gli ingressi sorgenti pos-sono essere SD, SVGA - XGA e anchesuperiori per adattarsi alla riproduzio-ne di immagini, scritte, grafica, video,praticamente ...tutto!. Il sistema può prevedere dei control-lori intelligenti configurabili secondole dimensioni dello schermo e sonofacilmente espansibili secondo esi-genze. Dispositivi digitali come matri-ci, scaler, processori di segnale, con-verter e altre interfacce, sono applica-bili al fine di rendere viva l’intera strut-tura adattandola secondo le esigenzepiù disparate, presenti e future.

Facilità di installazioneUn sistema wideowall siffatto, nel suocomplesso risulta leggero, modulare,

facilmente installa-bile e smontabilein giornata. Idealein interni ed ester-ni è componibilein un numero illi-mitato di moduli,risoluzioni e for-mati.Strutturalmentesemplice, nonrichiede cablaggicomplicati o

costose e pesanti strutture portanti.

Qualsiasi forma e dimensione

Il sistema è facilmente pilotabileanche da appositi software in grado discomporre l’immagine per riproporlasul numero voluto di schermi, la pos-sono ridimensionare secondo le esi-genze tipiche dei sistemi videowall,ma permettono anche la proiezionesu schermi curvi (quelli a pellicola), sfe-rici o di forme particolari, senza distor-sioni o deformazioni delle immagini,anche in formati non standard. Questadirettrice spalanca le possibilità creati-ve di architetti, progettisti designer,ecc, ampliando l’utilizzo di questisistemi verso campi inusuali. Inoltre unsimile sistema può facilmente essereinstallato nella struttura preesistentedi un CRT o di un impianto a retro-proiezione.

Costo del sistemaQuesto tipo di realizzazione completacosta mediamente circa 1/3 dello stes-so sistema che utilizza piccoli video-wall da 50” affiancati/sovrapposti (perdimensione di 3 x 2,25 m).

Costi di manutenzioneI costi di manutenzione del sistemaVideowall ViVa Screen HD(r) sono il50% dello stesso sistema che utilizzapiccoli videowall da 50”affiancati/sovrapposti. La soluzioneVideowall ViVa Screen HD(r), inoltre, sitraduce in un risparmio di energia(consumi inferiori) e in un bassissimosviluppo di calore.

Teleacras TV sceglie la tecnologiaP2HD di Panasonicper l’evoluzioneverso il tapelessPanasonic PBITS ha annunciato cheTeleacras TV, l’emittente regionale diAgrigento che estende il suo segnalesulla Sicilia centro occidentale, haadottato la tecnologia P2HD per l’a-quisizione dei programmi e la registra-zione delle notizie. La tecnologia P2che memorizza su stato solido conferi-rà a Teleacras TV velocità, affidabilità eflessibilità nella registrazione, nell’ac-cesso e nel montaggio del contenutoacquisito. La Tecno Video System di Palermo hacurato il progetto relativo all’acquistoe all’integrazione di cinque camcorderAG-HPX500E operanti con tecnologiaP2HD. Quest’ultima consentirà alcanale televisivo di importare e visio-nare il materiale acquisito direttamen-te dalla card P2 nel sistema di mon-taggio abbreviando di conseguenza itempi e i costi della post-produzione.Teleacras TV potrà inoltre beneficiaredella registrazione pluriformato offer-ta dalle camere P2HD. Ogni singoloprodotto puo’ essere settato perdiversi formati quali DV, DVCPRO,DVCPRO 50 e DVCPRO HD.Il camcorder AG-HPX500 è in grado dioperare sia in SD che in HD e puòessere settato tra i 50 Hz e i 60 Hz. I3CCD progressivi e l’ottica intercam-biabile di 2/3” consentono l’acquisi-zione in alta definizione mentre la fun-zione di frame-rate variabile assicurauna qualità filmica dell’immagine.LaAG-HPX500 è dotata di quattro spazi(slot) per albergare le card P2 consen-tendo agli operatori un’estesa regi-strazione in alta definizione e velociinizi operativi

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“Dopo una lunga e critica valutazione dei vari prodotti pre-senti sul mercato, abbiamo dedotto che il formato P2HD diPanasonic avrebbe offerto la migliore facilità d’uso e unagrande versatilità. Inoltre la scelta di questo formato avrebbeimplicato miglioramenti tecnici in grado di rispondere allacrescita operativa futura di Teleacras TV.” sostiene GiacomoFattori, Direttore Tecnico dell’emittente. “I vantaggi primaridella tecnologia P2HD venuti alla luce nella nostra ricerca,risiedono nella facile integrazione delle apprarecchiatureP2HD al nostro processo esistente di produzione e post-pro-duzione, nella flessibilità di registrazione in formati multipli enella possiblità di facili upgrade futuri. Abbiamo inoltre con-siderato l’importanza del programma di garanzia di cinqueanni offerto dalla Panasonic”.Il suddetto programma include un nuovo servizio che preve-de il ritiro presso il sito del cliente, la riparazione o la fornitu-ra di un prodotto equivalente entro cinque giorni lavorativi.“La P2HD é una tecnologia innovativa che assicura immaginidi alta qualità” sostiene Giovanni Miccichè, DirettoreGenerale di Teleacras TV. “Oltre a questo contributo qualita-tivo, la tecnologia P2 ci consentirà di ridurre drammatica-mente i costi di produzione e di beneficiare dell’intrinsecaaffidabilità. I prodotti P2HD di Panasonic sono veramente l’e-spressione più alta della tecnologia digitale”.La gamma P2 dei prodotti per il broadcast professionale uti-lizza la memoria a stato solido salvando le informazioni sucard anzichè su cassetta. P2 significa “Plug-in Professionale”in quanto le card di memoria si inseriscono semplicementenegli slot appositi presenti nelle diverse apparecchiature P2.La tecnologia P2 registra infatti in memoria flash i dati chevengono successivamente scaricati, visionati, montati e distri-buiti in rete.www.panasonic-broadcast.comwww.teleacras.tv. www.tvsystem.it

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Il sistema di registrazione e montaggio P2HD di Panasonic

La scheda P2 Panasonic per memorizzare i file.

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creti che rappresentano le cifre binarie0 e 1.analogico composto - Segnale videocomposto codificato, per esempio ilvideo NSTC o PAL, che include leinformazioni per la sincronizzazioneverticale e orizzontale.analogico a componenti - Uscita noncodificata di una telecamera, di unvideoregistratore ecc, composta daitre segnali dei colori primari: il verde,il blu e il rosso (GBR) che insieme tra-sportano tutte le informazioni neces-sarie per l’immagine. In alcuni formatiper i componenti video, questi trecomponenti sono stati trasformati nelsegnale della luminanza e nei segnalia sottrazione di colore; per esempio:Y, B-Y, R-Y.asincrono - Ciò che segue una proce-dura di trasmissione non sincronizzatada un clock. Il video digitale non èasincrono perché le informazioni diclock per il campionamento possonoessere estratte dalle transizioni delsegnale di dati per la decodifica.attenuazione della risposta in fre-quenza - Distorsione in un sistema perla trasmissione all’interno del quale icomponenti a frequenza più alta nonsono trasportati mantenendo la lorooriginale ampiezza, creando così unapossibile perdita della saturazione delcolore.audio AES/EBU - Nome informaleper indicare lo standard per l’audiostabilito congiuntamente da AudioEngineering Society e da EuropeanBroadcasting Union.audio incluso - L’audio digitale è mul-tiplato in un flusso di dati digitali seria-li quando si procede all’allocazioneper i dati ausiliari.bit - Da binary digit ossia cifra binaria.Unità d’informazione impiegata nei

computer digitali e nei sistemi dicomunicazione e di numerazionebinaria, in grado di assumere due solivalori matematici: “0” e “1”, o duevalori logici: “vero” e “falso”. Peravere unità d’informazione significati-ve, i bit si combinano in unità più lun-ghe dette byte o data word.blanking - cancellazione o intervallodi soppressione della trama. Nellascansione interlacciata, indica la fasedurante la quale il fascio elettronicocompie un ritorno orizzontale dopol’esplorazione di una riga o un ritornoverticale dopo l’esplorazione di unsemiquadro. Durante il blanking ilfascio non emette informazioni visibili,ma segnali di sincronismo. BNC - Abbreviazione di baby N con-nector. Un connettore per cavi moltoutilizzato nel campo televisivo.byte - Vedere bit.campionamento - Processo in cui isegnali analogici sono catturati (cam-pionati) per essere misurati.campionamento ortogonale -Campionamento di una linea di unsegnale video ripetitivo in modo che icampionamenti in ciascuna riga si tro-vino nella stessa posizione orizzontale.cavo coassiale - Linea di trasmissionecon doppini concentrici di conduttoriper il trasporto del segnale.cavo parallelo - Cavo multicondutto-re che trasporta dati paralleli.CCIR - Acronimo di ComitéConsultatif International enRadiodiffusion ossia ComitatoConsultivo Internazionale per laRadiodiffusione. Questo comitato

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µs - microsecondi = 1 x 10-6 s

4:2:2 - Termine comunemente utiliz-zato per indicare il formato di un com-ponente video digitale. I dettagli delformato sono specificati nello stan-dard ITU-R BT.601. I numerali 4:2:2indicano il rapporto della frequenza dicampionamento del singolo canaledella lumimanza rispetto ai due canalia sottrazione di colore. Ogni 4 cam-pionamenti del canale della luminan-za sono effettuati 2 campionamenti diciascun canale a sottrazione di colore.Vedere ITU-R BT.601.4fsc - Standard di campionamentocon riferimento a una frequenza otte-nuta moltiplicando per 4 la frequenzadi campionamento della sottoportan-te. Si utilizza nei sistemi digitali com-posti. Per il sistema NTSC la frequen-za è di 14,3 MHz, per il sistema PAL èdi 17,7 MHz. Il campionamento deicomponenti a definizione standardavviene a 13,5 MHz per il segnaleluma, a 6,75 MHz per il segnale chro-ma sia per il formato 535/60, sia per ilformato 625/50.algoritmo - Una serie di regole o pro-cessi per risolvere un problema in unnumero finito di passaggi.aliasing - Difetti dell’immagine tipica-mente causati da un insufficiente cam-pionamento o da una scarsa filtrazio-ne del video digitale. I difetti general-mente si manifestano come seghetta-ture sulle linee diagonali e come scin-tillii o brillii nei dettagli dell’immagine.analogico - Aggettivo che descrivequalsiasi segnale elettrico che variacontinuamente in ampiezza, fase ofrequenza, in modo che le variazionidel segnale codifichino gli elementioriginali della grandezza. Al contrario,un segnale digitale contiene livelli dis-

Video digitale: la giungladelle terminologie tecniche

Video digitale: la giungla delle terminologie tecnicheE’ sempre utile ricapitolare i termini più utilizzati nell’uso quotidiano di chi sioccupa di video e registrazione digitale.

Le notizie delbroadcast

Le notizie più aggiorna-te per gli addetti ai

lavori del settore radio-televisivo europeo

www.monitor-radiotv.com

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internazionale per la standardizzazio-ne è ora stato sostituitodall’International TelecommunicationUnion (ITU).CCIR-601 - vedere ITU-R BT.601CCIR-656 - vedere ITU-R BT.656chroma o segnale di crominanza -Bande laterali della sottoportantemodulata per il segnale video compo-sto. Termine utilizzato anche perdescrivere i segnali a sottrazione dicolore in un sistema a componentiossia quei segnali che trasportano leinformazioni circa la tonalità (qualecolore) e la saturazione (quanto colo-re) in ciascun pixel.chroma key - Processo per il controllodella sostituzione di parte dell’imma-gine video con una seconda immagi-ne. Il segnale di controllo è sviluppatoa partire dalle caratteristiche della cro-minanza del segnale video.codifica - Rappresentazione di cia-scun livello di un segnale video sottoforma di numero, solitamente binario.codifica del canale - Indica il modo incui gli “1” e gli “0” del flusso di datisono rappresentati lungo il percorsoper la trasmissione.codificatore - Dispositivo utilizzatoper formare un singolo (composto)segnale colore a partire da un insiemedi segnali componenti. Si utilizza uncodificatore ogni volta che sia richie-sta un’uscita composta da una sorgen-te (o registrazione) che è in formato dicomponente. È anche utilizzato comedispositivo per la compressione video.colori neutri - Intervallo dei livelli digrigio, dal nero al bianco, ma senzacolori. Nelle aree neutre dell’immagi-ne, i segnali R’G’B’ sono uguali; neiformati a sottrazione di colore, isegnali a sottrazione di colore sononulli.colori primari - I colori, di solito tre,che sono combinati per produrre lagamma completa degli altri coloriall’interno dei limiti di un sistema. Tuttii colori non primari sono miscele didue o più colori primari. Nel settoretelevisivo i colori primari sono gammespecifiche di rosso, verde e blu.componenti digitali - Segnali compo-nenti nei quali i valori per ciascun pixelsono rappresentati da un insieme dinumeri. conversione della frequenza di cam-pionamento - 1) Tecnicamente, il pro-

cesso di conversione da una frequen-za di campionamento a un’altra. Lafrequenza di campionamento digitaleper il formato a componenti è di 13,5MHz; per il formato composto è di14,3 MHz per il sistema NTSC e di 17,7MHz per il sistema PAL. 2) Terminespesso utilizzato in maniera non cor-retta per indicare sia il ricampiona-mento delle velocità digitali, sia lacodifica/decodifica.convertitore A/D - Circuito che utiliz-za il campionamento digitale per con-vertire un segnale analogico in unarappresentazione digitale di unsegnale.convertitore D/A - Dipositivo checonverte i segnali digitali in segnalianalogici.convertitore parallelo-seriale -Dispositivo che trasforma le informa-zioni digitali parallele in digitali seriali.convertitore seriale-parallelo -Dispositivo che converte le informa-zioni digitali seriali in parallelo.correzione d’errore - Schema cheaggiunge ai dati un’informazione perconsentire l’individuazione e la corre-zione di un certo livello d’errori.correzione del colore - Processoattraverso il quale la colorazione diun’immagine televisiva è alterata ocorretta elettronicamente. Il segnalevideo modificato non deve superare ilimiti previsti per le successive elabo-razioni o per i sistemi di trasmissione.CRC - acronimo di Cyclic RedundancyCheck ossia Controllo a RidondanzaCiclica.CRT - Tubo a raggi catodici.dati ausiliari - Dati di supporto delsegnale video o del programma.Tempo multiplato nel segnale videodurante gli intervalli di blanking oriz-zontale e/o verticale. I dati ausiliaripossono essere inviati fra i pacchettiEAV e SAV nel blanking orizzontale ein blocchi più ampi durante il blankingverticale. I dati ausiliari possono com-prendere le somme di controllo, l’au-dio digitale multicanale e altri dati.decodificatore - Dispositivo utilizzatoper ricevere i segnali componenti pro-venienti da una sorgente (codificata)composta. I decodificatori sono utiliz-zati per gli schermi e per i vari compo-nenti hardware destinati all’elabora-zione laddove si richiedono segnali acomponenti a partire da una sorgente

composta quali, per esempio, leapparecchiature per la correzione delcolore o per il chroma key composto.È anche utilizzato come dispositivoper estrarre il segnale video da unsegnale compresso.digitale a componenti - Rappresen-tazione digitale di un gruppo disegnali componenti analogici, moltospesso Y’C’bC’r. I parametri di codificasono indicati dallo standard ITU-RBT.601. Per i formati a definizionestandard l’interfaccia parallela è defi-nita da ITU-R BT.656 e da SMPTE125M (1991).digitale composito - Segnale videocodificato digitalmente, per esempioil segnale video per NSTC o per PAL,che include le informazioni per la sin-cronizzazione verticale e orizzontale. digitale seriale - Informazione digita-le trasmessa in forma seriale. Termineutilizzato spesso in modo informaleper far riferimento ai segnali televisividigitali seriali.distorsione di fase - Difetto dell’im-magine causato da un ritardo dis-uguale (spostamento di fase) dei com-ponenti a frequenza diversa all’internodel segnale durante il loro passaggioattraverso diversi elementi di impe-denza - filtri, amplificatori, variazioniionosferiche, eccetera. Il difetto del-l’immagine consiste in una “sfrangia-tura”, ad esempio sotto forma di anel-li di diffrazione, nei bordi dove il con-trasto varia bruscamente.EAV - Acronimo di End of ActiveVideo. Nei sistemi digitali a compo-nenti indica uno dei due pacchetti diriferimento per la temporizzazione.EBU - Acronimo di EuropeanBroadcasting Union. Organismo cheraggruppa centri europei per la tele-diffusione e che, fra le altre attività,produce Rapporti e Raccomandazioniper i sistemi televisivi a 625/50 righe.EBU TECH.3267-E RaccomandazioneEBU per l’interfaccia parallela persegnale video digitale a 625 righe.Revisione della precedente EBUTech.3246-E che derivò, a sua volta,dallo standard CCIR-601 (attualmenteITU-R BT.601) e ha contribuito alla ste-sura dello standard CCIR-656 (ITU-RBT.656).eccesso di correzione (overshoot) -Fenomeno per cui un sistema ritardanel rispondere a un ingresso e conti-

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nua a modificare il suo stato anchedopo aver raggiunto lo stato deside-rato.ECL - acronimo di Emitter CoupledLogic ossia Logica a EmettitoreAccoppiato, forma di logica a commu-tazione di corrente in cui gli emettito-ri di due transistori sono collegati a unsingolo resistore di carico, in modoche sia in conduzione un solo trans-istore per volta.equalizzazione - Processo di altera-zione della risposta in frequenza di unamplificatore video per compensarele perdite ad alta frequenza nei cavicoassiali.errore di fase - Difetto dell’immaginecausato da un’errata temporizzazionerelativa del segnale, in relazione a unaltro segnale.fase differenziale - Variazione del-l’ampiezza della crominanza di unsegnale video causata da una variazio-ne del livello di luminanza del segnale.flusso di bit - Una serie continua di bittrasmessi su una linea.forma d’onda - Rappresentazionegrafica della relazione fra tensione etempo oppure fra corrente e tempo.formato G’B’R’ - Sono gli stessisegnali indicati con R’B’G’. La sequen-za è però scritta in maniera differenteper indicare la sequenza meccanicadei connettori nello standard SMPTE.Spesso sui monitor per il controllodella forma d’onda il loro passaggioriflette quest’ordine.formato per la scansione - Per l’ana-logico e la definizione standard neldigitale, indica il numero totale dirighe e la frequenza del semiquadro,per esempio 625/50. Per l’alta defini-zione digitale, indica il numero deipixel luma, il numero delle righe videoattivo la frequenza del semiquadro e ilnumero di semiquadri per ciascunquadro, per esempio:1280/720/59,94/2:1.formato per l’interconnessione -Configurazione dei segnali utilizzatiper l’interconnessione delle apparec-chiature in uno specifico sistema.Formati differenti possono utilizzarecomposizioni differenti di segnali,impulsi di riferimento, ecc. formato SMPTE, standard SMPTE -Nei componenti televisivi, questi ter-mini indicano gli standard SMPTE perle interconnessioni per i segnali video

analogici a componenti in parallelo.frequenza di campionamento -Numero di misurazioni a campiona-mento discrete effettuate in un datoperiodo di tempo. Per il segnale videoé spesso espressa in MHz(Megahertz).gamma (gamut) - Intervallo di coloriammessi per il segnale video. Lagamma colori valida è definita comel’insieme di tutti i colori rappresentatidalle possibili combinazioni dei valorilegali di un segnale R’G’B’. I segnali inaltri formati possono rappresentarecolori che non sono nella gamma vali-da ma che si trovano ancora all’internodei propri limiti legali. Questi segnali,quando sono transcodificati in R’G’B’cadranno fuori dai limiti legali perR’G’B’. Questo può condurre a ritagli,diafonia, o ad altre distorsioni.guadagno differenziale - Variazionedell’ampiezza della crominanza di unsegnale video causata da una variazio-ne del livello di luminanza del segnale.instabilità (jitter) - Variazione indesi-derata e casuale del segnale rispettoal tempo.interpolazione - Nel video digitale, lacreazione di nuovi pixel nell’immagineutilizzando alcuni metodi matematiciper la manipolazione dei valori deipixel adiacenti.intervallo orizzontale (o intervallo diblanking orizzontale) - Periodo ditempo compreso tra le righe del videoattivo.ITU-R - Acronimo di InternationalTelecommunication Union, settore perla Comunicazione Radio (sostituisceCCIR).keying - Processo di sostituzione diparte di una immagine televisiva con ilsegnale proveniente da un’altraimmagine; per esempio chromakeying, insert keying, ecc.larghezza di banda - 1) Differenza frail limite superiore e quello inferiore diuna frequenza, spesso misurata inmegahertz (MHz). 2) L’intervallo com-pleto delle frequenze nel quale un cir-cuito o un sistema elettronico può fun-zionare con meno di 3 dB di perditadel segnale. 3) L’informazione che tra-sporta la capacità di un particolarecanale televisivo.legale/illegale - Un segnale è legalese si trova all’interno della correttagamma per il formato in uso. Un

segnale legale non supera i limiti ditensione specificati per il formato perciascuno dei canali del segnale. Unsegnale illegale, invece, è un segnaleche qualche volta supera quei limiti inuno o più canali. Un segnale può esse-re legale ma tuttavia non essere vali-do.luma, luminanza (Y) - Segnale videoche descrive la quantità di luce in cia-scun pixel; equivalente al segnale for-nito da una telecamera monocromati-ca, Y è spesso generato come sommapesata dei segnali R’, G’ e B’.modello a occhio - È la visualizzazionedi un monitor per il controllo dellaforma d’onda: è ottenuta con lasovrapposizione degli “alti” e dei“bassi” del segnale dei dati. Il cam-biamento dei dati rispetto allo spazzo-lamento sincronizzato col clock crea laforma che ricorda quella di un occhio.La forma d’onda è utilizzata per valu-tare le prestazioni analogiche dellostrato di trasporto.modulazione di frequenza -Modulazione di un’onda sinusoidale o“portante” ottenuta variando la suafrequenza in funzione delle variazionidell’ampiezza del segnale modulante. multiplatore - Dispositivo che combi-na due o più segnali elettrici in un solosegnale composto. È spesso indicatocon la denominazione inglese: multi-plexer (mux).NICAM - Acronimo di NearInstantaneous Companded AudioMultiplexed. Sistema di codifica audiodigitale sviluppato dalla BBC per col-legamenti punto a punto.Successivamente fu sviluppato ilNICAM 728, utilizzato in parecchiPaesi europei per l’audio digitale ste-reo per i ricevitori televisivi domestici.NRZ - Acronimo di Non Return toZero ossia Non Ritorno a Zero.Sistema di codifica sensibile alla pola-rità. 0 = livello logico basso; 1 = livellologico altoNRZI - Acronimo di Non Return toZero Inverse ossia Non Ritorno a ZeroInvertito. Sistema di codifica dei datinon sensibile alla polarità. 0 = nessunavariazione dello stato logico; 1 = unatransizione da un livello logico all’al-tro.ns - nanosecondo = 1 x 10-9 sNTSC - Acronimo di NationalTelevision Systems Committee, orga-

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nismo che ha formulato uno standardper il sistema televisivo. Questo stan-dard è attualmente seguito per i siste-mi televisivi Nordamericano,Giapponese e in parte per gli statisudamericani.PAL - Acronimo di Phase AlternateLine, ossia di Linea ad Alternanza diFase. È la denominazione di un siste-ma televisivo a colori nel quale la fasedella componente V della sequenzaunitaria è invertita, da una riga allasuccessiva, per limitare gli errori ditonalità che potrebbero verificarsinella trasmissione del colore.pixel - l’area distinguibile e risolvibilepiù piccola nell’immagine video digi-tale. Un singolo punto sullo schermo,un singolo campionamento dell’im-magine.quadri segmentati - Formato di scan-sione nel quale l’immagine è catturatasotto forma di un quadro medianteuna scansione, come avviene nei for-mati progressivi, ma la sua trasmissio-ne avviene inviando le righe pari in unsemiquadro e le righe dispari nelsemiquadro successivo, come avvieneper il formato interlacciato.quantizzazione - Processo consisten-te nel trasformare ciascun impulsorisultante dal campionamento di unsegnale analogico continuo in unvalore digitale discreto.

recupero del clock - Ricostruzionedella temporizzazione a partire daidati digitali in ingresso.

RGB, formato RGB, sistema RGB -La sigla RGB indica i colori primari(rosso, verde e blu) impiegati per pro-durre i diversi colori in un sistemavideo secondo il metodo della sintesiadditiva di diverse quantità di essi. Perognuno dei tre colori primari si utilizzaun singolo segnale. Questa sigla èanche utilizzata per indicare le appa-recchiature, il formato o lo standardrelativi alla formazione dei colori conquesto metodo. Gli stessi segnalisono indicati anche come “GBR”, perricordare la sequenza meccanica diconnessioni nello standard di inter-connessione SMPTE.

rimescolamento - 1) Operazione chesi effettua per trasportare o invertire idati digitali secondo uno schema pre-stabilito allo scopo di modificare imodelli a bassa frequenza associati aisegnali digitali seriali. 2) Il segnaledigitale è rimescolato per ottenereuna distribuzione spettrale migliore.risoluzione - La risoluzione del segna-le digitale è determinata dal numerodi bit (quattro, otto, dieci, ecc.):4 bit = risoluzione di 1/16;8 bit = risoluzione di 1/256;10 bit = risoluzione di 1/1024.La risoluzione a otto bit è quella mini-ma richiesta per le trasmissioni televi-sive. RP 125 - Vedere SMPTE 125M.ritardo - Tempo necessario per il pas-saggio di un segnale attraverso un dis-positivo o un conduttore.ritardo di gruppo - Un difetto delsegnale causato dalle diverse fre-quenze le quali presentano ritardidiversi per la propagazione (il ritardo a1 MHz è diverso dal ritardo che si ha a5 MHz).ritardo di propagazione (lunghezzadel percorso) - Tempo impiegato daun segnale per passare attraverso uncircuito, un apparecchio, o un cavo.routing switcher - Apparato instrada-tore ossia dispositivo elettronico cheinstrada un segnale (audio, video,ecc.) da uno qualsiasi dei suoi ingressiverso una delle uscite selezionata dal-l’utilizzatore.SAV - Indica l’Inizio di Video Attivo neisistemi digitali a componente. È uno

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dei due pacchetti di riferimento (EAVe SAV) per la temporizzazione.scansione interlacciata - È uno deiformati per la scansione in cui l’imma-gine è catturata e visualizzata in duesemiquadri. L’esplorazione è eseguitada un fascio elettronico che descriveuna fitta trama di righe quasi orizzon-tali che compongono il quadro televi-sivo e inizia al centro del bordo supe-riore descrivendo la prima riga convelocità costante. Il fascio ritorna velo-cemente a sinistra e si indica questoritorno con il termine “cancellazioneorizzontale” o blanking orizzontale.Analogamente sono esplorate tutte lerighe dispari. Giunto nell’angolo infe-riore destro del quadro, il fascio effet-tua un rapido ritorno verticale detto“cancellazione verticale” o blankingverticale, riprendendo l’esplorazionedalla riga 2 e proseguendo con tuttequelle pari sino a metà del brodo infe-riore. Con un altro ritorno verticale ini-zia nuovamente l’esplorazione dalcentro del bordo superiore. Il quadrotelevisivo risulta così composto dadue semiquadri.scansione progressiva - Formato discansione secondo il quale l’immagi-ne è catturata con una sola scansionecondotta dall’alto verso il basso.segnale della luminosità - Indicatoanche come segnale della luminanza(Y). Questo segnale porta le informa-zioni circa la quantità di luce presentein ciascun punto dell’immagine.segnale monocromatico - Segnalevideo a un singolo colore, solitamentebianco o nero ma talvolta anche por-zione della luminanza di un segnalecolore componente o composto.segnale valido - Un segnale video nelquale i colori rappresentati si trovanoall’interno della gamma di colori vali-da. Un segnale valido resta legaleanche quando trasportato in RGB o inaltro formato. Un segnale valido èsempre legale, ma un segnale legalenon sempre è valido. Segnali non vali-di sono elaborati senza problemi neipropri formati correnti però si posso-no creare inconvenienti se il segnale ètrasportato in un nuovo formato.segnali a sottrazione di colore -Segnali video che trasportano sola-mente informazioni relative al colore.Per esempio: R-Y e B-Y non modulati,I e Q, U e V, Pr e Pb, ecc.

segnali video componenti - Un insie-me di segnali ciascuno del quali rap-presenta una parte delle informazioninecessarie per generare un’immaginea colori completa. Per esempio: R, G eB; Y, 1 e Q, R-Y e B-Y.sequenza unitaria - Indicata anchecon il termine inglese burst, indica unaquantità fissa di dati inviati o ricevuti inuna singola operazione. La trasmissio-ne avviene in modo intermittente, aintervalli regolari o irregolari sincrono - Procedura di trasmissioneper mezzo della quale i bit e i caratte-ri sono asserviti a clock sincronizzatinei terminali di trasmissione e di rice-zione. Nel caso dei segnali video digi-tali seriali, il clock di campionamentodel ricevitore sincrono è estratto dalletransizioni del segnale in ingresso.SMPTE (Society of Motion Pictureand Television Engineers) -Organizzazione professionale che sta-bilisce gli standard per la televisione eper l’industria cinematografica.spostamento della linea di base -Una distorsione a bassa frequenza cheprovoca uno spostamento del livelloDC del segnale.tempo di salita - Tempo impiegatoda un segnale per effettuare unatransizione da uno stato a un altro - disolito misurato tra i punti di completa-mento del 10% e del 90% sulla trans-izione. Tempi di salita inferiori o “piùrapidi” necessitano di un canale ditrasmissione con una larghezza dibanda maggiore.teorema di Nyquist per il campiona-mento - Gli intervalli tra successivicampionamenti devono avere duratauguale o inferiore a metà del periodorelativo alla frequenza maggiore.troncamento - Cancellazione dei bitmeno significativi nei sistemi digitali.TRS - Segnali di riferimento per latemporizzazione (con lunghezza di 4word). Nel caso di video componenti,i pacchetti EAV e SAV costituiscono ilriferimento per la temporizzazione.TRS-1D - Acronimo di TimingReference Signal Identification, indicaun segnale di riferimento utilizzato permantenere la temporizzazione neisistemi digitali composti. La sua lun-ghezza è di quattro word.valido/non valido - Per essere defini-to valido, un segnale deve soddisfaredue condizioni: 1) è un segnale legale

per il formato corrente, 2) deve resta-re un segnale legale anche quandoopportunamente trasportato in unaltro formato per il segnale colore.word digitale - Indica il numero di bittrattati dal sistema come una singolaentità.Y, C1, C2 - Insieme generalizzato disegnali CAV: Y è il segnale della lumi-nanza, C1 è il primo segnale a sottra-zione di colore, C2 è il secondo segna-le a sottrazione di colore.Y, I, Q - Insieme di segnali CAV speci-ficati nel 1953 per il sistema NTSC: Y èil segnale della luminanza, I è il primosegnale a sottrazione di colore, Q è ilsecondo segnale a sottrazione dicolore.Y, Pb, Pr, - Una versione di (Y, R-Y, B-Y) specificata per lo standard SMPTEper i componenti analogici.Y, R-Y, B-Y - Insieme generale disegnali CAV utilizzati nei sistemi PAL,ma anche per alcuni decodificatoricomposti e per la maggior parte deidecodificatori nei sistemi NTSC. Y è ilsegnale della luminanza, R-Y è il primosegnale a sottrazione di colore, B-Y èil secondo segnale a sottrazione dicolore.

Y, U, V - Luminanza e componenti asottrazione di colore per i sistemi PAL.Spesso sono utilizzati, in modo impro-prio, nel linguaggio parlato, in alterna-tiva a Y’, P’b, P’r.

Y’, C’b, C’r - Insieme di segnali a sot-trazione di colore a fattore di contra-sto corretto utilizzati nei formati acomponenti digitali.

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una radio digitale si possono ricevere i titoli deiprogrammi o i testi delle canzoni, giornali elet-tronici, mappe geografiche stradali e satellitaricon le previsioni meteorologiche, informazionisul traffico e sul viaggio (hotel della zona, even-ti turistici locali, parcheggi, percorsi alternativi),notizie economiche, giochi. E’ prevista inoltre lapossibilità di collegare la radio DAB a sistemiGPS di localizzazione, fax per la stampa di testoe grafica, personal computer per immagazzina-re ed elaborare le informazioni ricevute, smart-card per accedere a servizi a pagamento. Leapparecchiature DAB saranno comunque gene-ralmente in grado di ricevere i segnali radiofo-nici, in modo da far coesistere i due sistemi FM eDAB per un certo periodo. Il sistema trasmissivo DAB trasporta un flusso

numerico (tale flusso multiplato è generalmentechiamato “DAB ensemble”) costituito dalla mul-tiplazione di diversi servizi digitali con una capa-cità trasmissiva netta pari approssimativamentea 1,5 Mbit/s ed occupa una banda complessivapari a 1,536 MHz. Ogni servizio è protetto daglierrori di trasmissione indipendentemente daglialtri con una ridondanza di codice che varia dacirca il 25% a 300% (da 25% a 200% per ilsuono). Il cosiddetto “ensemble” contiene pro-grammi audio, dati relativi ai programmi audioe opzionalmente altri servizi dati. Il ricevitore èin grado di decodificare più servizi in parallelo,ma a differenza del DVB- T, in cui si decodificatutto il flusso dati, è possibile decodificare sola-mente la componente selezionata, riducendocosi la capacità di calcolo ed il conseguente con-sumo di energia. Il flusso multiplato contieneinoltre le informazioni sulla configurazione delmultiplex in modo che il ricevitore sia in grado didecodificare correttamente il segnale ricevuto.Queste informazioni sono particolannente pro-tette in modo che il ricevitore sia in grado diagganciare il segnale anche in condizioni parti-colarmente gravose, e grazie alle informazioniricevute possa procedere alla decodifica dellecomponenti richieste non appena il sistema sia ingrado di decodificare correttamente le compo-nenti dell’ “ensemble” desiderate. Inoltre taleflusso può contenere informazioni sui servizi esu come queti sono interconnessi tra loro. La codifica audio consente di variare il bit rate(del segnale codificato) da 8 kbit/s a 384kbit/s, perciò il multiplex può essere configura-to in modo da fornire da 5 a 6 programmi audiostereo ad elevata qualità fino ac irca 20 restric-ted-quality programmi mono. Per quanto riguarda i servizi dati esistono duecategorie di servizi: PAD (program AssociatedData) e Indipendent Data Services (N-PAD). Inparticolare i dati associati ad un certo program-ma, Program Associated Data (PAD), sono invia-ti insieme al bit-stream audio, e contengonoinformazioni relative ai programmi stessi (ad es.parole di un testo, nome dell’artista, ecc.). La

quantità di dati P AD varia daun minimo di 667 bps ad alcu-ne decine di kbps. Un’altra caratteristica delsistema è la possibilità dieffettuare l’accesso condizio-nato (Conditional Access - CA),applicabile ad ogni servizioindividualmente o ad ognipacchetto (nel caso di packetmode Data). All’interno del

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Soluzioni Terrestri Le seguenti sezioni forniscono una descrizionedei principali standard e tecnologie utilizzate perla diffusione radiofonica terrestre in tecnica digi-tale.

1.1 Sistema T-DABLo Standard Europeo ETS 300401 relativo alDAB (Digital Audio Broadcasting), sviluppato dalprogetto Eureka 147 (un consorzio mondiale diemittenti, gestori di reti, produttori di elettronicadi consumo e istituti di ricerca) per venire incon-tro alle esigenze della radio del Duemila, è statoadottato dall’ETSI (EuropeanTelecommunications Standards Institute) nelmarzo 1997. Il sistema DAB-Eureka 147 preve-de l’impiego misto di trasmettitori terrestri esatellitari, ed è stato progettato per essere rice-vuto da semplici antenne non direzionali. Talesistema consente, anche in auto, la ricezione diprogrammi radio con una qualità confrontabile aquella di un CD (“CD like quality”), senza alcu-na interferenza sia in modalità MFN (MultiFrequency Network) si in modalità SFN (SingleFrequency Network) utilizzando un’unica fre-quenza su vaste aree. Concepito per l’era multi-mediale, il sistema DAB trasmette non solosegnali audio, ma anche testi, foto, dati e filma-ti. La rete DAB è in grado di offrire diversi sevi-zi. Infatti, oltre all’eccellente qualità audio, su

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Il futuro della radiodigitale in ItaliaIl futuro della radiodigitale in ItaliaL’ Agcom (Agenzia per le Garanzie sulle Comunicazioni) ha promosso l’annoscorso un’indagine conoscitiva sulla fornitura di servizi radiofonici in tecnicadigitale. Dall’audizione di molti protagonisti del mercato radiofonico italianone è scaturito un rapporto (che potete scaricare integralmente dal nostro sitowww.monitor-radiotv.com) sull’ ‘stato dell’arte’ della radiofonia digitale,delle prospettive di mercato e degli sviluppi tecnologici.Pubblichiamo due estratti: la rassegna delle tecnologie disponibili e le con-clusioni dell’Agcom, nelle quali si propongono i traguardi normativi da rag-giungere.

Tecnologie e servizi delle radio digitali

Catena di generazione delsegnale DAB

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flusso all’uscita del multiplex sono contenute leinformazioni utili per l’accesso condizionato. Le informazioni di servizio (Service Information- SI), sono utilizzate per il funzionamento ed ilcontrollo del ricevitore e forniscono informazio-ni all’utente per effettuare la selezione dei pro-grammi. Le SI inoltre consentono di stabilire con-nessioni tra differenti servizi nel multiplex DABe con servizi di altri multiplex. Ogni segnale associato ad un certo servizio èinserito all’ingresso di un codificatore di sorgen-te per la codifica audio o dati. Il codificatoreopera la compressione del segnale audio nume-rico in base al livello di qualità richiesta. Lasequenza in uscita al codificatore costituisce l’in-gresso del codificatore di canale (channelcoding) seguito dal time interleaver. Nel codifi-catore di canale è aggiunta una certa ridondan-za alla sequenza di bit per consentire la corre-zione degli errori introdotti dal canale trasmissi-vo. Il codificatore di canale è seguito dal timeinterleaver in cui i bit ingresso vengono interal-lacciati; in ricezione, prima del decodificatore dicanale, il time de-interlever effettua l’operazio-ne inversa; il risultato complessivo dell’interlea-ving è quello di ridurre la probabilità di averepacchetti di errori di trasmissione concentrati inun ristretto intervallo temporale (in tal casoinfatti il decodificatore di canale perde di effica-cia). I flussi all’uscita del rime interleaver ven-gono multiplati nel Main Service Channel (MSC),in base ad una configurazione del multiplex pre-stabilita ma che può essere variata all’occorren-za. L’uscita del multiplexer è combinata con ilMultiplex Controi e Service Information, le qualisono inserite all’interno del Fast lnformationChannel (FIC). Il tutto va a costituire la tramacomplessiva all’uscita del TransmissionMuitiplexer. Il passo successivo effettuato nella catena digenerazione del segnale DAB è la modulazioneOFDM (Orthogonal Frequency DivisionMultiplexing). Il principio di tale tecnica è quellodi suddividere il flusso di bit da trasmettere su Nsotto-canali in parallelo (ciascuno quindi ad unavelocità 1/N di quella in ingresso). Ciascuno ditali sotto-canali va a modulare (con schema dimodulazione QPSK e codifica differenziale) Nsotto-portanti adiacenti ed ortogonali tra loroseparate da una distanza in frequenza pariall’inverso del periodo di simbolo. Il segnalemodulato è infine costituito dalla somma di talisotto-canali (perciò si parla di frequency divisionmultiplexing) il cui contenuto informativo puòessere ricostruito, in ricezione, grazie alla orto-gonalità suddetta delle sotto-portanti. Il segnalecosì generato è trasposto in frequenza, amplifi-cato e trasmesso. Le tecniche avanzate di codifica del segnale

audio, basate su un’analisi del sistema uditorioumano, consentono di ridurre drasticamente labit-rate del segnale audio se comparate con letradizionai tecniche PCM. La tecnica di codifica,anche nota come MUSICAM, è standardizzata eva sotto il nome di ISO/IEC 11172-3 (MPEG lAudio Layer II) e ISO/IEC 13818- 3 (MPEG 2Audio Layer II). Le specifiche DAB consentono l’uso completodella flessibilità del Layer Il eccetto il fatto chesono ammesse solo le frequenze di campiona-mento standard di studio: 48 kHz e 24 kHz (halfsampling frequency). Il Layer II è in grado dicodificare programmi mono, stereo e dual-chan-nel (ad es. nel caso di programmi bi-lingua). Leopzioni possibili per bit rate codificato sono: 8,16,24,32,40,48, 56,64,80,96, 112, 128, 144,160 o 192 kbit/s per un canale mono. Nel casodi programmi stereo o dual-channel mode, ilcodificatore genera un flusso doppio rispetto alcaso mono. Ad ogni programma audio è associato unProgramme Associated Data (P AD) con capacitàche varia da un minimo di 667 bitls, fmo a 65kbit/s. Il canale PAD è incorporato alla fine dellatrama DAB/ISO. Tipici esempi di applicazioniPAD sono l’illustrazione su display del titolo delprogramma, delle parole di una canzone, di

testo e grafica. Oltre alle applicazioni PAD, i dati possono esseretrasmessi come servizi indipendenti (Non-PAD oN-PAD) sotto forma di un flusso continuo(stream). Tipici esempi di Independent DataServices possono essere informazioni sul traffi-co, dati di correzione per Differential GPS,paging e notiziari. I dati relativi ad ogni servizio sono soggetti ascrambling (energy dispersal scrambler) perrandomizzare le caratteristiche dlla sequenza.La codifica convoluzionale va ad aggiungere unacerta ridondanza ai dati da trasmettere per con-sentire al ricevitore di correggere gli errori gene-rati dal canale trasmissivo. Nel caso di un segna-le audio, alcune parti della trama audio sonomeno sensibili agli errori trasmissivi di altre perquesto la quantità di ridondanza aggiunta è pro-porzionalmente ridotta. I dati codificati e “interallacciati” sono inviati alMain Service Multiplexer (MUX) il quale generadelle trame in uscita con periodo 24 ms. Il flus-so in uscita dal multiplexer è noto come MainService Channel (MSC) e ha una capacità lordadi 2,3 Mbitls. A secondo del coding rate (rappor-to tra velocità in ingresso e uscita dal codificato-re di canale) della codifica convoluzionale, che

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23Il numero di canali audio possibili in un DAB ensemble

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può differire da un servizio all’altro, il bit-ratenetto varia da 0,6 a 1,8 MbitJs, ed è trasporta-to in un segnale DAB che ha una banda di 1,536MHz. La tabella l mostra il numero di canali audio pos-sibili in un DAB ensemble per differenti bit-ratedel segnale audio codificato e per diversi livelli diprotezione della codifica di canale. Il sistemaDAB consente, all’occorrenza, di riconfigurare ilMain Service Multiplex. Le informazioni riguar-do al contenuto del Main Service Multiplex, detteMultiplex Configuration Information (MCI), sonotrasportate nel Fast Information Channel perinformare il ricevitore su come accedere ai ser-vizi di interesse. I dati sono generalmente pro-tetti maggiormente dello stream audio e fre-quentemente ritrasmessi. Il DAB utilizza una tecnica di modulazione notacome Orthogonal Frequency DivisionMultiplexing (OFDM). Lo spettro del segnaleOFDM ha una forma rettangolare con unabanda di 1,36 MHz. Una caratteristica impor-tante della modulazione OFDM con intervallo diguardia è quella di consentire l’implementazio-ne di reti con copertura a Frequenza Singola(SFN) in cui più trasmettitori diffondono lo stes-so segnale DAB sulla stessa frequenza portante.

In pratica un utente riceve lo stesso segnale dapiù trasmettitori in modo analogo a quanto capi-ta naturalmente a causa della multipropagazio-ne presente nel canale trasmissivo (per riflessio-ni da ostacoli). La differenza principale è che,nel caso SFN, il ritardo tra i segnali ricevutidipende dalla distanza dei trasmettitori dal rice-vitore e dal ritardo di partenza con cui i segnaliDAB giungono al singolo trasmettitore (attraver-so la rete di trasporto). Affinché tale tipo di inter-ferenza non sia dannosa (ma anzi sia costrutti-va) è necessario che il massimo ritardo, di cia-scun eco del segnale ricevuto, sia inferiore all’in-tervallo di guardia. Si osservi che affinché siapossibile utilizzare una rete SFN è in generalenecessario sincronizzare i trasmettitori per com-pensare i ritardi con cui il segnale DAB viene daessi ricevuto. Il sistema DAB- T supporta 4 modi trasmissivi checoprono un intervallo di frequenze trasmissiveda 30 MHz a 3 GHz. Per ogni frequenza tra-smissiva i parametri del modulatore OFDM sonostati selezionati in modo da compensare glieffetti del canale radio generalmente selettivo infrequenza (a causa della multipropagazione) ein tempo (quando il ricevitore è in movimento). Il Modo I è più adatto a reti terrestri SFN nella

gamma VHF, in quanto consente la massimadistanza tra i trasmettitori. Il Modo Il va utilizza-to preferibilmente per reti SFN in banda L dimedia scala. Una maggiore distanza tra i tra-smettitori può essere ottenuta introducendo deiritardi artificiali e utilizzando antenne direziona-li. Il Modo III è più appropriato per trasmissionivia cavo e satellite o trasmissioni complementa-ri al satellite. Il Modo IV viene anche utilizzato inbanda L e consente una maggiore distanza tra itrasmettitori nel caso SFN ma è meno robustonel caso di elevate velocità del mobile. Si preci-sa inoltre che la scelta del modo di trasmissioneè meno critica, relativamente al posizionamentodei trasmettitori, nel caso di reti MFN. La seguente Tabella fornisce i valori della dura-ta dell’intervallo di guardia, la massima distan-za di separazione nominale tra trasmettitori (nelcaso di rete SFN) e l’intervallo di frequenza con-sentito. Il modulatore OFDM effettua anche un cosiddet-to frequency interleaving (“interallacciamento infrequenza”), con funzione analoga al time inter-leaving, per sfruttare la selettività temporale delcanale. Il frequency interleaving va invece asfruttare la selettività in frequenza del canalecausata dalla multipropagazione. Quindi quan-do il ricevitore è fermo è principahnente il fre-quency interleaving che migliora l’efficacia dellacorrezione degli errori trasmissivi in ricezioneeffettuata dal decodificatore di canale. In con-clusione la multipropagazione e la mobilità delricevitore forniscono al ricevitore DAB una sortadi diversità in frequenza e temporale che que-st’ultimo sfrutta a proprio vantaggio. Oltre ai tradizionali programmi radiofonici ilDAB fornisce l’opportunità di trasmettere imma-gini, testi e grafica di vario genere. Tale combi-nazione potrebbe essere chiamata “MultimediaRadio”. Elementi essenziali sono: un protocollotrasmissivo per applicazioni multimediali e l’a-dozione di interfacce standard. Le intefacce con-sentono la connessione di dispositivi ulterioricome decodificatori dedicati per applicazionimultimediali, o computer. La trasmissione instream mode, packet mode e PAD di file piùinformazioni che consentono la classificazione epresentazione dei contenuti relativi ad applica-zioni multimediali (Multimedia Objects) è gestitada un protocollo chiamato Mu/timedia ObjectTransler protocol (MOT).

1.2 Sistema DAB+

Lo standard DAB+, annunciato per la primavolta durante l’Assemblea Geerale di WorldDMBnel Novembre del 2006, aumenta l’efficienzadelle trasmissioni DAB grazie a un codec (AAC+)

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Modi di trasmissione e parametri associati

Un ricevitore DAB in funzione nella capitale ungherese

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più efficiente rispetto alla vecchia codifica di sorgente (MUSICAM) del DAB manon offre una codifica video e quindi non può essere utilizzato per applica-zione di Televisione Mobile. Infatti, tale standard prevede la trasmissione diun numero superiore di programmi audio, migliorando al contempo la quali-tà della ricezione e la robustezza del segnale audio. Il nuovo standard (ETSITS 102 563, febraio 2007) specifica solo i nuovi features del DAB+, come peresempio l’implementazione del codec AAC+ su DAB e dettagli della codificaReed Solomon. Annunci stampa indicano che i ricevitori DAB+ saranno com-patibili con le trasmissione DAB standard e sarano lanciati nella seconda metàdel 2007.

1.3 Sistema DAB-IP Un’altra tecnologia, che è stata recentemente testata per la fomÌtura di ser-vizi televisivi agli utenti mobili è il Digital Audio Broadcasting Internet Protocol(DAB-IP). Tale tecnologia, basata sul protocollo IP, possiede oltre ad un codi-ficatore audio avanzato anche un codificatore video, offrendo quindi la pos-sibilità di trasmettere servizi di televisione mobile. L’efficienza di tale tecnolo-gia è comparabile al DMB anche per la “robustezza” agli errori, possedendoun doppio layer di codifica di errori: Reed-Solomon e CodificatoreConvoluzionale. Sono in corso alcune sperimentazioni e fra quelle già com-pletate si menzionano quelle condotte da British Telecom e Virgin Mobile chehanno sperimentato questo standard nel corso del 2005 su circa 1.000 uten-ti ai quali è stato proposto un pacchetto di canali televisivi e radiofonici.

1.4 Sistema DMB- T Il sistema DMB- T (Digita/ Media Broadcasting- Terrestrial), introdotto tra il2002 ed i 2003 per migliorare le caratteristiche del T -DAB, è la naturale evo-luzione del DAB ed estende lo standard DAB anche alla ricezione video suterminali mobili dedicati o per telefonia mobile. Il sistema è stato ideato perl’utilizzo nelle bande VHF III (174-230MHz) e L (1,5GHz) nella versioneTerrestre (DMB-T). Come il DAB ogni canalelblocco occupa una banda pari a1,536MHz. La codifica di sorgente è MPEG4/H-264 (AVC), per il Video, eMPEG-4/BSAC (Bit-Slicing Arithmetic eoding) per l’audio (96-128Kbitlstereo), mentre il protocollo MPEG-4 System si occupa dell’interazione multi-mediale. In particolare la tecnologia DMB utilizza la codifica di sorgente di IIgenerazione (MPEG4-AAC) e può ospitare circa dai 16 ai 20 programmi radio-fonici per Mux anche se per compatibilità con il DAB può utilizzare (pro-gramma per programma) la stessa codifica del DAB. Il Pay Load per blocco èvariabile da 1,7 a 2,3 Mbitls a secondo della codifica di canale adottata. Lacodifica di canale è basata sulla tecnica RS (188-204) con l’aggiunta di uncodice convoluzionale e time interleaving. Esperimenti sono stati effettuati anche in Germania e pianificati in altrenazioni europee dove, a differenza della Corea, esistono già molti sistemi DABattivi. Il sistema DMB è compatibile on il DAB per quanto riguarda la alloca-zione spettrale, la codifica di canale e la modulazione. Al contrario, la codifi-ca di sorgente impiega tecniche di compressione audio e video di secondagenerazione (MPEG4-AAC). Nel medesimo Multiplex è possibile adottare con-giuntamente una codifica audio DAB (MPEG2), DAB + (MPEG4) e DMB-T.Pertanto, un sistema DMB-T può essere realizzato, ove sia preesistente unarete DAB-T, con investimenti contenuti. Il DMB-T è, quindi, un’applicazione candidata al traspotro di servizi video eradiofonici digitali in mobilità su frequenze terrestri .

1.5 Sistema Iboc La tecnologia IBOC (In Band On Channel) si basa su uno standard proprieta-rio nato in USA. Tale tecnologia è anche conosciuta sotto il nome di HD Radio

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che è il nome commerciale che la società iBiquityha dato alla propria tecnologia. IBOC permettedi aggiungere al segnale radiofonico preesisten-te in formato analogico un segnale digitale.Questa trasmissione simultanea di informazioneanalogica e digitale è conosciuta sotto il nome dilBOC “hybrid mode” (modo ibrido normale) epuò essere utilizzata nelle banda “classiche” perla radiofonia (AM e FM). In particolare, l’IBOCnel modo ibrido normale in gamma FM posizio-na due portanti digitali nelle bande laterali,superiore ed inferiore, mentre il segnale FMresta confinato a +/- 100 KHz con una potenzautilizzata per le portanti digitali molto inferiorerispetto alla portante analogica FM. Quindi, taletecnologia permette naturalmente il simulcastdel segnale analogico. Le due portanti digitaliutilizzano la modulazione OFDM ed una codificadi sorgente è utilizzata sul segnale audio perpermettere la trasmissione di segnali audio conalta qualità (quasi CD) ma utilizzando un bassobit rate. Nel “modo ibrido esteso” la larghezzadi banda del segnale FM viene ridotta per per-mettere di fare spazio a portanti OFDM addizio-nali. Tale sistema è quindi maggiormente com-patibile con i sistemi analogici esistenti e per-mette la coesistenza tra sistemi analogici e digi-tali in banda FM per la conversione/transizioneal digitale. Il sistema prevede un utilizzo ordinato dellospettro FM (distanziamento di 200 KHz fra leportanti FM) e quindi può comportare problemidi utilizzo in Italia a causa del “disordine” fre-quenziale in banda FM. Con tale sistema sonotrasportati singoli programmi e non “bouquet” o“ensemble” come nel caso di utilizzo di “multi-plex”. Al di fuori degli USA, dove tale standard è previ-sto dalla FCC (Federal Communications eommis-sion - USA) come standard per le trasmissioniradiofoniche su base locale, sono in corso inEuropa diverse sperimentazioni. La prima speri-mentazione è operata da Towercast in Francia ela seconda da parte di Radio Sunshine, emitten-te locale svizzera.

2.1.6 Sistema DRMlDMR + La tecnologia DRM (Digital Radio Mondiale),nella sua versione destinata alle diffusioni nellabanda FM e nota come DMR+, è una tecnologiaispirata, in generale, all’IBOC ed è sua concor-rente in particolare nella banda AM. Il DMR inentrambe le versioni si presenta come un siste-ma aperto e non proprietario. La tecnologia DMR+ si trova ancora in una fasedi pre-standardizzazìone e non ha ancora con-seguito una forma di normalizzazione e stan-dardizzazione.

La modulazione utilizzata è la modulazioneOFDM ed una codifica di sorgente è utilizzata sulsegnale audio per permettere la trasmissione disegnali audio con alta qualità (quasi CD) ma uti-lizzando un basso bit rate.

E’ prevista l’utilizzazione di diverse codifichetutte appartenenti alla famigla MPEG-4, comesegue: • MPEG-4 HE-AAC (High efficiency - AdvancedAudio Coding) adatto per voce e musica; • MPEG-4 CELP adatto per voce, richiede bit fatepiù bassi rispetto al caso precedente; • MPEG-4 HVXC adatto per programmi “parla-ti”, richiede bit rate più bassi rispetto al caso pre-cedente. Il DRM consente in onde medie con pochi siti epotenze relativamente basse (rispetto a quelleattualmente adoperate per la trasmissione AM)di coprire l’intero territorio nazionale con unaqualità audio paragonabile a quella odiernadell‘ FM. Come nel caso IBOC sono trasportatisingoli programmi e non “bouquet” o “ensem-ble” come nel caso di utilizzo di “multiplex”. Nella versione DRM+ si prevede la possibilità diutilizzo di tale tecnologia anche nelle bande FM,sino a 120 MHz. Il DRM+, se troverà una stabi-lizzazione nella configurazione standard,potrebbe essere adatto per la transizione al digi-tale in una situazione di spettro radioelettricomolto affollato, come nel caso italiano, con lanecessaria canalizzazione in banda FM. Per quanto riguarda il DRM in AM e SW sono incorso sperimentazione da parte di diversi opera-tori in Europa ( RTL Group, Deutsche Welle, BBCWorldservice, RAI).

1.7 Sistema FMeXtra

La tecnologia FMeXtra, anch’essa non standar-dizzata a livello europeo, permette di aggiunge-re un segnale digitale che trasporta alcuni con-tenuti contemporaneamente al pre-esistentesegnale radiofonico analogico. Questa tecnologia è stata introdotta negli USAdove sarebbero attivi alcuni impianti sperimen-tali da parte di emittenti locali. Anche se la ten-denza del settore statunitense è più orientataverso il sistema IBOC, la tecnologia FMeXtrapotrebbe avere interessanti applicazioni per ladigitalizzazione radiofonica in aree limitate.Infatti, FMeXtra utilizza la porzione di bandainutilizzata che si estende da 61 fino a 99 KHz(in modalità “wide”). La trasmissione digitaleavviene quindi contemporaneamente con quellaanalogica che non subisce penalizzazioni da taleinserimento. L’utente convenzionale dotato disintonizzatore analogico non percepirà alcunadifferenza e potrà ricevere il segnale analogici inmodo del tutto trasparente. Di conseguenza,sono utilizzate le stesse frequenze già usate perla tradizionali emission radiofoniche ma poiché iprogrammi possono essere trasmessi sia in ana-logico sia in digitale tale sistema rende più faci-le la transizione da analogico a digitale. La retenon necessita nuovi impianti e le potenze per latrasmissione dei “nuovi” segnali dgitali risultanomolto contenute rispetto al caso analogico. Sipossono realizzare anche reti ad accesso condi-zionato per modelli di ricezione di tipo pay. L’utente che si doterà di un ricevitore adattopotrà ascoltare anche i programmi addizionali in

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Con un livello di iniezione del 10%, il segnale FMeXtra rientra perfettamente nel profilo Stabilito dallenorme ITU

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tecnica digitale. Tale sistema permette di inseri-re 1/2 canali digitali stereo o fino a 4/5 canalimono (o eventualmente combinazioni mistemono/stereo). In particolare, esistono due modidi inserimento dei segnali digitali. Nel primomodo (modo “narrow”)la porzione di bandanella quale viene inserito il segnale digitale siestende da 61 fino a 83 kHz, mentre, nel secon-do modo (modo “wide”), la porzione di bandanella quale viene inserito il segnale digitale siestende da 61 fino a 99 kHz. La modulazioe utilizzata è del tipo OFDM men-tre per ogni sottoportante si può impiegare unamodulazione di tipo QPSK o l6-QAM. Il payloadvaria tra circa 24 Kbit/s e 64 Kbit/s. La codificadi sorgente implementata permette la trasmis-sione di segnali audio ad alta quaità (qualità“CD like”) con relativamente basso bit rate.Infatti, i codec utilizzati sono AAC e aacPlus v1 ev2. Con tale tipo di codec si può assicurare unaqualità elevata (“CD like”) con una bit rate dicirca 32 Kbit/s. Il canale stereofonico con un btrate pari a 20 Kbit/s fornisce già un segnaleaudio di qualità e quello a 16 Kbit/s è assoluta-mente apprezzabile. La seguente Tabella riassume le bande di fre-quenza impiegate dai vari sistemi per la diffu-sione di servizi radiofonici in tecnica digitale: Dal punto di vista tecnologico non tutti i citatisistemi consentono di offrire le stesse prestazio-

di coprire le aree non in visibilità dal satellite,consentire la ricezione indoor, oltre ad incre-mentare la capacità nelle aree ad alta intensitàabitativa (aree urbane). Lo stesso segnale èripetuto (modalità SFN) nelle città per la coper-tura indoor tramite gap-filler. Al fine di aumen-tare il numero di programmi irradiati in alcunearee (ad esempio urbane), i gap-filler possonoriutilizzare le due portanti utilizzate dal satellitenei paesi confinanti. Alcuni sistemi basati sul principio suddetto sonogià operativi: Sirius e i sistemi XM-radio negliStati Uniti, per la radiofonia, MobaHO! InGiappone e il sistema S-DMB in Corea (per pro-grammi radiofonici e televisivi). Le soluzioni proposte, per quanto riguarda l’am-bito europeo, sono ideate sia per l‘utilizzo inbanda L sia in banda S. Per quanto riguarda l’u-tilizzo della banda MSS (Mobile SatelliteServices), adiacente alla banda UMTS terrestre,e allocata per l’uso di servizi UMTS mobili dasatellite (da 1980-2010MHz, 2170 a 2200MHz). Il principale vantaggio di questa banda èla disponibilità della banda e la sua prossimitàalle bande terrestri UMTS che ne favorisce un’in-tegrazione a costi contenuti nella rete mobile everso i terminali 3G. La contiguità tra la bandaUMTS terrestre e satellitare consente lo sviluppodi terminali handheld dual-mode con impatto sufattore di forma, peso, costo e durata delle bat-

(“gap filler”) di rinforzo al segnale satellitare. Recentemente l’ ETSI ha emanato i seguentistandard per i servizi satellitai SDR (SatelliteDigital Radio): • ETSI TR 102 525 Satellite Earth Stations andsystems (SES); Satellite Digital Radio (SDR)Service; Functionalities, architecture and techno-logies; • ETSI TS 102-550 Outer Phisical Layer; • ETSI TS 102 551-1 SDR Inner Phisical LayerSingle earrier; • ETSI TS 102 551-2 SDR Inner Phisical LayerMultiple Carrier.

Lo standard ETSI SDR prevede un architetturabasata sull’impiego di un satellite broadcast e,ove necessario, da una rete complementare ditrasmettitori che assicurano una ricezione“seamless” per i veicoli non in visibilità ottica, inparticolare nelle zone urbane. Il sistema SDR ècomposto da: segmento spaziale, Sistema diControllo e Management (MCS), Sistema Hub, eda una rete complementare di trasmettitori ter-restri. Il segmento spaziale può avere un orbitaqualunque, come per esempio quella geostazio-naria (GEO) o ellittica (HEO). il sistema HUBprovvede all’up-link del segnale e la rete com-plementare di trasmettitori assicura una ricezio-ne “seamless” per i veicoli non in visibilità otti-ca, in particolare nelle zone urbane (“urban can-yons”) tramite la ri-diffusione del segnale SDR.Lo standard ETSI TR 102 525 definisce alcunebande per i servizi satellitari SDR. La principalebanda candidata per i servizi SDR è la banda1479.5 MHz - 1492 MHz. Altre bande candida-te per servizi SDR sono: 1518 MHz - 1525 MHz,1525 MHz - 1559 MHz, 2170 MHz - 2200MHz,2483,5 MHz - 2500 MHz, e 62MHz - 790 MHz. Si segnalano, al momento, due soli sistemi di dif-fusion radiofonica pianificati su queste bande dicui uno in orbita geostazionaria proposto daAlcatel Space ed uno in orbita MEO (“MediumEarth Orbif’) proposto da investitori istituzionali. Va segnalato che in Italia secondo il vigentepiano nazionale di ripartizione delle frequenzePNRF), in recepimento degli accordi diMaastricht 2002, le frequenze prioritariamentedestinate al DAB-S sono quelle relative alla por-zione 1479,5-1492 MHz, in quanto la banda1452-1479 è destinata ai servizi DAB/DMB ter-restri.

2.2 DMB-S

Il sistema DMB-S (DMB-Satellite), nella versioneGiapponese-Coreana, è stato ideato per l’utilizzodi una architettura ibrida satellitare/terrestre inbanda S allocata ai servizi BSS (Broadcast

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ni in termini di servizi offerti. Infatti i sistemiriferibili alla famiglia “Eureka 147” consentonouna maggior offerta di programmi audio-videomultimediali, rispetto ai sistemi IBOC,DRM/DRM+ ed FMeXTRA che possono sfruttareuna larghezza di banda inferiore. Di ciò va tenu-to conto nel nuovo contesto di mercato determi-nato dallo sviluppo delle tecnologie multimedia-li destinate alla ricezione in mobilità, pur tenen-do conto della specificità del mezzo radiofonico.

2.2 Soluzioni satellitari Una certa attenzione va dedicata ad alcune solu-zione cosiddette “ibride” satellite-terrestre. Ilprincipio alla base di tali architetture è quello difornire una copertura a livello nazionale conricezione diretta da satellite, integrata da unaserie di gap filler terrestri che hanno la funzione

BANDE FREQUENZE DAB/DMB IBOC DRM FMeX.tra AM 526.50 - 1606.50 kHz x X Banda II FM 87.5 - 108 MHz x x(DRM+) X Banda VHF III 174-230MHz X Bande VHF III e IV 470-830MHz Banda L 1452 - 1492 MHz X Bande di frequenza impiegate per la radiofonia in tecnica digitale.

terie. Un altro vantaggio è l’armonizzazione vir-tualmente mondiale di tali frequenze, che per-mette lo sfruttamento di economie di scala. Labanda S-UMTS è attualmete allocata, in via prio-ritaria, ai servizi Mobili da Satellite. L’uso di que-sta banda per applicazioni ibride satellite/terre-stri richiede aggiustamenti del quadro regola-mentare. E’ attualmente in corso una attivià inambito CEPT per consentire l’uso ibrido satellite-terrestre, di 15 MHz all’interno della banda MSS(2170-2200 MHz).

2.1 DAB via Satellite Lo standard DAB-S utilizza tipicamente le bandedi frequenza attribuite ai sistemi di diffusionevia satellite (BSS) che in Europa dovrebberoimpiegare la banda 1452-1492 MHz (banda L)prevista anche per la componente terrestre

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Satellite Services). Si tratta di uno standardbasato sulla piattaforma tecnologica CDMA-2000 appartenente, insieme al W-CDMA (adot-tato per l’interfaccia radio UMTS in Europa), allafamiglia di standard IMT -2000, per la teletoniadi terza generazione. Il DMB-S adotta un siste-ma di multiplazione CDM (a divisione di codice)per la diffusione dei programmi video da unsatellite geo-stazionario e da una rete di disposi-tivi “gap-filler”, isofrequenziali, di bassa emedia potenza co-locati con stazioni base al finedi garantire continuità di copertura in ambitourbano e indoor. Il DMB-S sta avendo la primaimplementazione completa in Corea e Giapponeutilizzando la banda S (2520-2670 MHz) utiliz-zando un canale radio da 25MHz sul quale offre9 programmi video e 25 programmi audio. Iltrasporto è basato ullo standard DVB TS-MPEG2,

mentre per la codifica video utilizza lo standardH264 con formato dell’immagine QVGA a 15quadri per secondo, codifica audio AAC o AAC+a 128kbps stereo. Il sistema S-DMB europeo è basato sulla piatta-forma tecnologica W-CDMA per l’utilizzo dellabanda satellitare (Mobile Satellite Services)UMTS (1980-2010MHz, 2170-2200MHz) erichiede una capacità spettrale pari a 2x 15MHz(uplink + downlink). Va segnalata la peculiarità dei sistemi satellitari,la cui architettura di rete prevede anche unacomponente terrestre (“gap filler”) di rinforzo alsegnale satellitare. Ciò comporta la necessità chele procedure di assegnazione dei diritti di usodella componente terrestre siano analoghe aquelle previste per i sistemi radiofonici digitaliterrestri, trattandosi di utilizzo di risorse scarse.

mativo introdotto dal Testo unico della radiotele-visione. Con la delibera n. 414/07/CONS del 2 agosto2007, è stato adottato il nuovo schema di pianodi assegnazione, sottoposto a consultazione. Ladefinitiva approvazione del Piano e la sua attua-zione, a cominciare dalle aree all digital ove èprevisto uno switch-off anticipato rispetto alladata fissata dalla legge, consentirà la completaliberazione dl canale 12 dalle utilizzazioni tele-visive e la sua esclusiva destinazione al serviziodi radiofonia digitale. L’impegno della concessionaria pubblica nel trai-nare lo sviluppo della radiofonia digitale è statoriaffermato dall’Autorità nella delibera .481/06/CONS di approvazione delle lineeguida sul contenuto degli obblighi di serviziopubblico generale radiotelevisivo ai sensi deltesto unico della radiotelevisione . Secondo l’ar-ticolo 15 di tale delibera, la Rai è tenuta ad acce-lerare lo sviluppo della radiofonia digitale anchemediante la realizzazione di una adeguatacopertura della popolazione, nel rispetto delprincipio di neutralità tecnologica. Il contratto di servizio stipulato tra il Ministerodelle comunicazioni e la Rai, valido per il trien-nio 2007-2009, tenendo conto degli indirizziimpartiti dall’Autorità, ha a sua volta previstoche la Rai stipuli con il Ministero un appositoAccordo di Programma finalizzato a definire gliobblighi della concessionaria relativamente allefasi di realizzazione delle reti di trasmissione,alla percentuale di copertura della popolazione eai tempi di attuazione. Dal punto di vista tecnologico, l’affacciarsi sulmercato degli ulteriori standard disponibili per lafomitura dei servizi radiofonici digitali che sonostati descritti , permette, nel rispetto del principiodi neutralità tecnologica, di pervenire ad unmiglior e razionale utilizzo della capacità tra-smissiva e, pertanto, ad un uso più pluralisticodelle frequenze. In tale mutato quadro, si è registrato di recenteanche un maggiore sforzo di cooperazione tec-nologica tra gli operatori. Nel mese di luglio2007, infatti, sono stati comunicati all’ Autoritàaccordi di cooperazione stipulati tra Rai Way , leassociazioni maggiormente rappresentativedelle emittenti radiofoniche nazionali e locali edi consorzi radiofonici privati . In particolare, taliaccordi riguardano :

- una cooperazione tra Rai Way e i consorzi pri-vati Club DAB Italia, C.R. DAB, EuroDAB e, peradesione la società Radio Digitale, per lo svilup-po delle diffusioni DAB/DMB nell’area di Roma;

- una cooperazione tra Rai Way e l’associazionedi emittenti radiotelevisive locali Aeranti-Corallo

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La seguente Tabella riassume le bande di frequenza impiegate dai vari sistemi per la diffusione di ser-vizi radiofonici in tecnica digitale via satellite

BANDE Aree impiego DAB-S DMB-S DMB-S nippo-coreano europeo

1452 -1492 MHz Europa X 2170 - 2200 MHz X 1980-2010 MHz X 2520 - 2670 MHz USA,ASIA X X Bande di frequenza impiegate per la radiofonia satellitare in tecnica digitale

La radiofonia digitale si è affacciata in Italia, cosìcome negli altri paesi Europei, a metà degli anni‘90, ma fin qui ha stentato a trovare un quadroregolamentare ed uno sviluppo di mercato ade-guato, principalmente a causa del problemadella scarsità di frequenze. Ancorché, infatti, ipiani di ripartizione e di assegnazione delle fre-quenze abbiano riservato il canale 12 dellabanda terza VHF (H2 della canalizzazione italia-na) al servizio di radiodiffusione radiofonica intecnica digiale, la prosecuzione per legge dell’at-tuale assetto frequenziale della televisione ana-logica non ha consentito la liberazione di talecanale, tuttora utilizzato dagli operatori televisi-vi in molte zone d’Italia. Tale circostanza ha resoparticolarmente complicati sia la regolamenta-zione che lo sviluppo della radiofonia digitale nelnostro paese. Anche il ridotto impegno della concessionaria delservizio pubblico radiotelevisivo nello sviluppo direti e servizi per la radiofonia in tecnica digitale- in passato registrato - ha contribuito a ritarda-re il decollo della radiofonia digitale, a differen-

za degli altri paesi europei dove tale sistema èstato principalmente trainato dal servizio pub-blico. Conseguentemente, ed indipendentementedalla bontà de sistema tecnologico, in assenza didiffusioni radiofoniche in tecnica digitale non siè ancora potuto sviluppare un mercato dei rice-vitori, nè un interesse dell’utenza per tali servi-zi, a livello dei principali paesi europei. In tale scenario, alcune recenti iniziative appaio-no, però, in grado di sbloccare la situazione distallo dello sviluppo della radiofonia digitale nelnostro paese. Dal punto di vista frequenziale, l’Autorità, nelladelibera n. 163/06/CONS del 22 marzo 2006,recante “Approvazone di un programma diinterventi volto a favorire l’utilizzazione razio-nale e pluralistica delle frequenze destinate aiservizi radiotelevisivi nella prospettiva dellaconversione alla tecnica digitale”, ha previsto lasollecita revisione del Piano nazioale di asse-gnazione delle frequenze televisive approvatonel 2002, tenendo conto del nuovo quadro nor-

Conclusioni

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per approfondire e sperimentare lo standardDMB nelle aree di Bologna e Venezia ed effet-tuare test sperimentali congiunti sul sistema ditrasmissione FM Extra.

Tali accordi, che si basano entrambi sull’uso delDAB/DMB, appaiono in grado di superare alcu-ne contrapposizioni che in passato si sono regi-strate tra gli operatori e che traspaiono anchedalle risposte pervenute alla consultazione,dando il via ad una fase di maggiore e proficuacooperazione, nel rispetto dei principi della con-correnza, di cui il sistema certamente si avvan-taggerà. Si pongono così le premesse per l’adozione di unnuovo quadro regolamentare della radiofoniadigitale terrestre che consenta, nel rispetto delprincipio di neutralità tecnologica ,di effettuarela transizione al digitale in un quadro di pariopportunità per gli operatori radiofonici nazio-nal e locali, superando quei problemi di scarsitàdi frequenze che hanno sin qui caratterizzato ilsistema impedendone un equilibrato sviluppo.Ciò consentirà alla radiofonia di superare il gaptecnologico nei confronti degli altri servizi dicomunicazione di massa, ormai avviati sullastrada della completa digitalizzazione, garan-tendo condizioni di sviluppo e di mercato anchea tale comparto. L’avvio delle diffusioni radiofoniche in tecnicadigitale è ormai imprescindibile e, pertanto,nella cornice dell’attuale quadro normativol’Autorità potrà dare corso alle necessaria modi-fica del proprio regolamento n. 14910S/CONSche tenga conto delle recenti innovazioni tecno-logiche riguardanti gli standard della famiglia“Eureka 147” e dell’ affacciarsi di nuovi sistemiche, ancorché non abbiano ancora una norma-lizzazione europea, sembrano suscitare l’inte-resse delle imprese. Occorrerà, altresi, colmarele lacune regolamentari in ordine all’utilizzazio-ne dei cosiddetti “gap filler” dei sistemi radiofo-nici satellitari, al fine di dare certezze giuridicheagli operatori che intendono investire in talesistema, sempre nell’ambito di principi di nondiscriminazione, equilibrata ripartizione dellerisorse ed accesso alle piattaforme, ai fini delrispetto del pluralismo e della concorrenza.

L’Autorità intende avviare al più presto talemodifica regolamentare e, a tal fine, si reputaopportuno che i risultati delle sperimentazioni dicui agli accordi sopra citati siano messi a disposi-zione nell’ambito di un apposito gruppo di lavo-ro che potrà essere costituito tra la stessaAutorità, il Ministero delle comunicazioni, la con-cessionaria del servizio pubblice.

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Notizie in breveTelevisione, cresce l’Europa digitale. L’Italia segna il passoe-Media Institute ha presentato le ulti-me mappe sullo sviluppo della televi-sione digitale e della Pay Tv in EuropaOccidentale. A fine giugno 2007 lefamiglie in grado di ricevere servizitelevisivi in tecnica digitale erano il48% del totale. Ma l’Europa si muoveverso il digitale a diverse velocità:mentre alcuni Paesi (Olanda,Lussemburgo e Finlandia) hanno giàspento il segnale analogico hertziano(switch-off), altri corrono più o menorapidamente verso la digitalizzazione.L’Italia è l’unico paese europeo in con-tro tendenza, che mostra una nettafrenata. Dietro ormai alla Francia e allaSpagna per penetrazione dei servizi diTV digitale, l’Italia (con un 5,2%) èpiombata al penultimo posto in classi-fica per tasso di crescita delle abitazio-ni digitali nel primo semestre 2007.Con più di 23 milioni di abbonati, ilsatellite è sempre la piattaforma prin-cipale per il consumo di Pay Tv. Tragiugno 2006 e giugno 2007, il numerodegli abbonati è cresciuto del 6,5% inEuropa Occidentale. I pacchetti deglioperatori satellitari crescono anchegrazie alle altre piattaforme. Cresconoa tassi elevatissimi gli utenti a paga-mento su piattaforma IPTV e DTT,anche se in termini assoluti si tratta dinumeri ancora contenuti (rispettiva-mente 3,8 e 3,5 milioni). Al giugno 2007, con 2 milioni di abbo-nati alla Pay Tv via ADSL, la Franciarimane il principale, quasi l'unico,

Paese di successo della IPTV inEuropa. Segue la Spagna con quasi500 mila abbonati.Abitazioni digitali e solo-analogiche inEuropa (in %).e-Media Institute è una organizzazio-ne indipendente che svolge attività diricerca socio-economica e consulenzadi direzione, sui mercati dei media edella comunicazione. e-MediaInstitute ha sedi a LONDRA e MILA-NO e corrispondenti nelle principalicapitali mondiali. www.e-media.it

Europa 7 segna un puntoEntro fine anno la Corte Europea sen-tenzierà sul caso Europa 7. L’AvvocatoGenerale, che agisce (in modo indi-pendente dalle parti e dalla stessaCorte) quale “difensore del diritto

comunitario”, ha depositato le pro-prie conclusioni, favorevoli alle ragionidi Francesco Di Stefano. Sono ingioco, lo ricordiamo, le frequenze peruna nuova tv nazionale. Qualora laCorte di Giustizia dovesse condivide-re le conclusioni dell’AvvocatoGenerale, la decisione della Cortenon solo avrebbe un impatto decisivosul giudizio promosso da Europa 7dinanzi al Consiglio di Stato, ma nonpotrebbe di certo essere ignorata dalParlamento italiano, che si appresta adiscutere il disegno di leggeGentiloni, in cui il problema di Europa7 viene affrontato in termini ritenuti,anche da forze politiche della mag-gioranza, ancora troppo timidi.Ecco una sintesi delle conclusionidell’Avvocato Generale.L’Avvocato Generale ha innanzituttopreso atto che la normativa italianaconsente «alle vecchie emittenti diusare ancora frequenze per le retieccedenti la soglia antitrust», comeRetequattro, «così da bloccare il rila-scio delle stesse [frequenze] per leemittenti nuove, come Europa 7»,nonostante Europa 7 abbia ottenutola concessione nel 1999, all’esito diuna gara indetta dallo Stato italiano.L’Avvocato Generale osserva, però,che il diritto comunitario impone che

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lo Stato membro, una volta indettauna procedura selettiva per il rilasciodi concessioni televisive, sia obbligatoa rispettarne l’esito, altrimenti «ver-rebbe meno la ragione stessa di que-ste procedure se uno Stato membro(…) consentisse agli operatori privatigià presenti di occupare indefinita-mente il mercato», così come avvieneancora oggi in Italia con Retequattro.Il diritto comunitario impone, in parti-colare, che, all’esito di una gara pub-blica per il rilascio di concessioni, loStato debba adottare «ogni misuraatta a garantire l’esercizio di tale attivi-tà», tanto più nel settore televisivo incui le procedure di selezione vengonoindette «per garantire il pluralismo deimezzi di comunicazione».In applicazione del diritto comunita-rio, pertanto, «i giudici nazionali (…)hanno l’obbligo di garantire l’effettivaapplicazione del diritto comunitario»e devono, se necessario, ordinarerimedi appropriati per garantire che idiritti acquisiti dai titolari di concessio-ne, come Europa 7, non rimangano«illusori». A tal fine, i giudici nazionalidevono esaminare con rigore le even-tuali ragioni addotte dallo Stato «perritardare l’assegnazione di frequenzead un operatore che ha ottenuto dirit-ti di radiodiffusione televisiva in ambi-to nazionale a seguito di una garapubblica».In nessun caso i diritti acquisiti dainuovi competitori, come Europa 7,potrebbero «svanire», neppure se glioperatori già presenti sul mercato(come Retequattro) potessero in ipo-tesi vantare un legittimo affidamentoo un diritto consolidato, derivante dauna norma di diritto interno. Anche inquesto caso (che – per inciso – nonsembra potersi prospettare nella spe-cie, in presenza delle sentenze dellaCorte Costituzionale relative alla ille-gittimità delle reti eccedenti), sarebbesemmai lo Stato a dover farsi carico dieventuali pretese indennitarie di talisoggetti, fermo restando l’obbligo digarantire che i diritti dei nuovi opera-tori trovino piena attuazione.In base a tali premesse, l’AvvocatoGenerale ha così concluso:

«L’art. 49 CE richiede che l’assegnazio-ne di un numero limitato di concessio-ni per la radiodiffusione televisiva in

ambito nazionale a favore di operato-ri privati si svolga in conformità a pro-cedure di selezione trasparenti e nondiscriminatorie e che, inoltre, sia datapiena attuazione al loro esito. I giudicinazionali devono esaminare attenta-mente le ragioni addotte da uno Statomembro per ritardare l’assegnazionedi frequenze ad un operatore che cosìha ottenuto diritti di radiodiffusionetelevisiva in ambito nazionale e, senecessario, ordinare rimedi appropria-ti per garantire che tali diritti nonrimangano illusori». (Piero Ricca)www.europa7.it

Telefonica sale in Telecom Il consorzio Telco, capeggiato dallaspagnola Telefonica, ha perfezionatol'acquisizione di una quota del 18% diTelecom Italia da Pirelli & C. Spa.A seguito dell'accordo il consorzio, dicui fanno parte anche quattro partneritaliani, sale ad un complessivo 23.6 %nel gruppo Telecom. L'operazione ha avuto il via libera del-l'autorità antitrust brasiliana, paese incui sia Telefonica che Telecom gesti-scono una rete, mentre l'autorità sullaconcorrenza argentina deve ancoraesprimere il proprio parere.

Radio RAI , chiuse le onde corte Il sottosegretario alla presidenza delConsiglio Ricardo Levi l'aveva detto,presentando a fine luglio il 'misterio-so' accordo tra il governo e la Rai perfinanziare i programmi esteri dell'e-mittente di Stato: le trasmissioni adOnde Corte sono un residuo propa-gandistico della Guerra Fredda (vediarticolo).Il testo dell'accordo non è mai statoreso pubblico, ma evidentemente unodei punti all'ordine del giorno era lachiusura in tutta fretta delle trasmissio-ni radiofoniche per l'estero.Improvvisamente il 30 settembre 07sono terminate le trasmissioni.E' vero, tanti paesi, a partire daSvizzera, Austria, Danimarca,Norvegia, hanno smantellato i serviziin lingue straniere, altri li stanno ridi-mensionando e tagliano i programmiin molte lingue, ma altri mantengonouna forte presenza all'estero ancheper la radio. La BBC inglese e Radio

France International hanno ad esem-pio aggiunto ai servizi diretti la ripeti-zione locale in FM in decine di capita-li mondiali.La decisione drastica di chiudere hasollevato la protesta del sindacatoLibersind-Sal che in un comunicato haricordato che "il servizio è nato neglianni trenta, gestito direttamente dallaPresidenza del Consiglio per passare,in convenzione, nel 62 in RAI ed ametà anni settanta inglobato in quellache oggi è RAI INTERNATIONAL. L’idea era e rimane geniale, grazie allemodalità di propagazione delle ondecorte, si sono raggiunti paesi dall’altraparte del globo già prima della diffu-sione del satellite e di internet.L’ascolto è alla portata di tutti, nonnecessita di grandi investimenti oconoscenze tecnologiche, basta unaradiolina. Ecco perché i paesi svilup-pati e quelli in via di sviluppo, ancoraoggi, investono in quello che l’Italiaabbandona. Vorremmo solo ricordareche l’onda corta si è occupata nonsolo di seguire le comunità di emi-granti, ma di diffondere l’informazioneitaliana in varie lingue, stimolandoturismo e commercio.A chi afferma che il servizio è ormaidatato e di nicchia perché seguitosolo dai radioamatori, replichiamo chenel mondo vi è una miriade di associa-zioni di radioascolto e tanta gentecomune interessata al palinsesto inter-nazionale. Certo una cosa francamente nonriusciamo a comprendere, come siapossibile che la Presidenza delConsiglio tagli i ponti con gli Italianiall’estero, mentre i loro primi rappre-sentanti che siedono in Parlamentogarantiscono la stabilità del Governoin carica.”Dopo alcuni incontri con la direzione isindacati hanno dovuto piegarsi alladecisione di chiudere e hanno firmatoun accordo che prevede l’incentiva-zione all’esodo per quanti interessati,la ricollocazione in ambito del Gruppodei rimanenti ed una clausola di salva-guardia per gli annunciatori traduttori.Nel settore da chiudere erano impie-gati 17 dipendenti di Rai Way e 28annunciatori traduttori di madrelin-gua.

www.raiinternational.rai.it

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Master Broadcasting &Communicationsall'Università di Bologna Presentato il Master MBC MultimediaBroadcasting & Communications, pro-posto dall'Università di Bologna,Facoltà di Ingegneria. Il corso annualeè riservato a studenti e professionistilaureati ed inizierà a gennaio 2008.Termine ultimo per le iscrizioni il 30novembre 2007.La nuova figura professionale formatadal Master può essere definita comequella di MBC Expert, ovvero espertonei settori emergenti nell’ambito delbroadcasting (HDTV, mobile TV e IP-TV) e delle comunicazioni multimedia-li mobili (UMTS, 4G, WiMAX). Il diplo-mato MBC possiede competenzemulti-disciplinari, che spaziano dagliaspetti tecnologici relativi alla trasmis-sione dell’informazione e la progetta-zione delle reti e dei sistemi, all’elabo-razione di informazioni multimediali,alla creazione di nuove applicazioni eservizi, ma anche agli aspetti econo-mici, sociali e normativi legati almondo in rapida evoluzione delMultimedia Broadcasting &Communications. Queste competen-ze sono un fondamentale completa-mento del profilo professionale di gio-vani laureati, nonché un utile aggior-namento per professionisti già ope-ranti nei settori ICT a vari livelli diresponsabilità. La sede delle lezioni sarà l’AlmaGraduate School of InformationTechnology, Management andCommunication, di Bologna.Piano didattico :*Mercato dei servizi multimediali dibroadcasting, comunicazione mobile;*Sistemi e tecnologie di broadcasting;*Sistemi e tecnologie per la comuni-cazione mobile;*Architetture di rete;*Pianificazione di rete;*Piattaforme hardware;*Piattaforme software;*Contenuti multimediali;*Regolamentazione e standardizzazione;*Seminari specialistici.

Maggiori informazioni:www.almaweb.unibo.it/mbc_home.html

Record di partecipazione al Mipcom, mercato degli audiovisivi di Cannes Record storico di partecipazioni per la23^ edizione del MIPCOM, il mercatodei contenuti audiovisivi che si è tenu-to a Cannes.Oltre 13.400 partecipanti ( + 7% rispet-to alla precedente edizione del mer-cato), record assoluto di Società par-tecipanti (4.585 da 105 Paesi diversi, +9%), 1.800 espositori (+ 10%), 4.250buyers (+ 10%).“Lo storico successo di questa edizio-ne del MIPCOM dimostra l’importan-za dei contenuti nell’industria audiovi-siva” ha dichiarato Paul Johnson,Director of Television della ReedMidem, la Società organizzatrice del-l’evento.“Diversi fattori hanno contribuito ainuovi record, primo fra tutti il crescen-te numero di Società nei settori tecno-logico, mobile e pubblicitario di que-sto mercato. La sola India – il Paese cuiè stato dedicato un focus durante ilMIPCOM – ha aumentato del 392% ilnumero delle Società espositrici”.

Punto forte del MIPCOM è l’organiz-zazione – accanto al mercato vero eproprio – di un sempre più fitto pro-gramma di conferenze; quest’anno siè articolato in 30 sessioni con più di100 relatori, tra cui i 7 Top ManagersEmilio Azcarraga del gruppo Televisa,Mike Volpi di Joost, Paula Wagner diUnited Artists e Ben Silverman di NBCEntertainment ed NBC Universal TVStudios.

Come tutti gli anni è stata celebrata la“Personality of the Year” riconosci-mento che – per l’edizione del MIP-COM 2007 – è stato assegnato LeslieMoonves, Presidente e CEO di CBSCorporation.Al MIPCOM è stato lanciato il PangeaDei, un’iniziativa che aspira ad avvici-nare le diverse culture attraverso latrasmissione di una serie di cortome-traggi diretti da registi di diversenazionalità. Tutto sarà concentratonello stesso giorno – il 10 maggio2008 – quando i cortometraggi saran-no presentati in contemporanea mon-

diale su tutte le piattaforme di tra-smissione possibili, tra cui televisione,mobile e internet. L’iniziativa è statapresentata da Jehane Noujaim, il regi-sta americano di origine egiziana delfamoso documentario “ControlRoom” trasmesso su Al-Jazeera.E’ giunto alla 3^ edizione il premioMIPCOM Mobile and Internet TVAwards, organizzato in partnershipcon la sezione cortometraggi delFestival del Cinema di Cannes. Il pre-mio seleziona programmi pensati eprodotti esclusivamente per il mobileed anche in questo caso è stato battu-to il record dei partecipanti con 280presentati da 180 Società diverse, pro-venienti da 38 Paesi.

Nessun italiano tra i vincitori dellenove sezioni del premio, ma spiccanole vittorie dell’ungherese KodolanyiJanos University – Visual Workshop,che – con Colorful EU – ha vinto lasezione del miglior film girato su unapparecchio mobile e dell’israelianaVringo Inc., che – con Vringo – ha vintola sezione miglior servizio mobile per ilsociale.Fanno meno notizia le vittorie delleamericane MTV NetworksInternational per il miglior formatomultipiattaforma per TV mobile inte-rattiva con Best Show Ever e di Arts &Entertainment Television Networksche, con History Rocks, si è aggiudica-ta la sezione del miglior prodottoaudiovisivo breve di intrattenimentoper il mobile e/o internet.

Come ogni anno il MIPCOM è statopreceduto nel fine settimana dal mer-cato riservato agli specialisti dei pro-grammi per bambini, il MIPCOMJunior: quest’anno hanno partecipato515 Società da 54 Paesi, presentandoquasi 1.000 programmi, la metà deiquali in prima assoluta per il mercatointernazionale. Uno dei momenti piùsignificativi di questa 15^ edizione delMIPCOM Junior si può senz’altro con-siderare la conferenza tenuta da RichRoss, Presidente di Disney ChannelWorldwide.

Il prossimo appuntamento sullaCroisette dal 7 all’11 Aprile 2008 per ilMIPTV.www.mipcom.com

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Il nuovo proiettore Digital CinemaNEC NC1600C a Venezia per la 64° Mostra Internazionaled'Arte CinematograficaPer il secondo anno consecutivo NECcollabora con la Mostra Internazionaled'Arte Cinematografica di Veneziaportando al Lido la gamma completadei propri proiettori Digital Cinema.La 64° Mostra Internazionale d'ArteCinematografica rappresenta inoltrel'occasione per presentare ufficial-mente in Europa il nuovo proiettoreDigital Cinema NEC NC1600C, unproiettore compatto e potente dotatodel nuovo chip DLP Cinema(tm) diTexas Instruments e capace di coprireschermi di dimensioni fino a di base.Durante tutta la durata della Mostra, ilnuovo NC1600C è stato affiancato dalpotente proiettore D-CinemaNC2500S e dal più compatto NC800Ca dimostrazione della completezzadella gamma Digital Cinema NEC,capace di soddisfare ogni esigenza diinstallazione.I proiettori Digital Cinema rappresen-tano il futuro della proiezione cinema-tografica, una tecnologia in cui la tra-dizionale pellicola 35mm viene sosti-tuita da un file digitale in alta risolu-zione, riprodotto per mezzo di unapposito lettore (chiamato server D-Cinema), e quindi proiettato da unproiettore professionale D-Cinema. Ilrisultato sullo schermo è un'immagine

di altissima qualità, priva di difetti ecapace di garantire allo spettatore ilrispetto completo della qualità e deicolori originali del film, dalla primaall'ultima proiezione. I proiettoriDigital Cinema di NEC si pongono aivertici di questa innovazione tecnolo-gica, grazie alla qualità costruttiva e aesclusive caratteristiche avanzatecome il controllo elettronico dellalente e della lampada con funzioni dimemoria o l'eccezionale potenza che,nel modello NC2500S, può raggiun-gere i 26.000 ANSI lumen.Le 3 installazioni veneziane sono statecurate dal personale NEC in collabo-razione con Prevost, partner italiano diNEC per la distribuzione dei proietto-ri D-Cinema in Italia. Le dimensionidegli schermi sui quali sono stati utiliz-zati i proiettori D-Cinema NEC varianoa seconda delle sale, partendo dallasala Volpi per arrivare al Palalido ePalabiennale, la grande tensostrutturada 1.700 posti destinata ad ospitare leproiezioni per il pubblico, dove è statoutilizzato un NC2500Sproiettori per Cinema Digitale NEC,

basati sulla tecnologia DLPCinema(tm) di Texas Instruments,

sfruttano un avanzato sistema dimicrospecchi capaci di riflettere, pixelper pixel, la luce proveniente dallalampada del proiettore ricreando leimmagini sullo schermo. Il cuore delproiettore è composto da una matricedi microspecchi (ben 2048 colonneper 1080 righe) ognuno dei quali,grande meno della zampa di una for-mica, corrisponde ad un pixel dell'im-magine. Questi microspecchi possonovibrare ad alta velocità, riflettendo condiversa intensità la luce provenientedalla lampada del proiettore e ricrean-do diverse sfumature luminose sulloschermo che danno vita ai fotogram-mi del film. La presenza di tre appara-ti a microspecchi all'interno del proiet-tore consente di gestire in modo indi-pendente i tre colori di base, Rosso,Verde e Blu. Ognuna delle tre matricidi microspecchi si occupa di rifletterela luce di una componente di colore,Rossa, Verde o Blu e sovrapponendola luce colorata generata dalle trematrici di microspecchi è possibilericreare sullo schermo un'infinità dicolori, riproducendo con un'incredibi-le livello di dettaglio e precisione larealtà catturata dalla macchina dapresa.www.nec-display-solutions.it

UMX.96: è nato il primo mixer marchiato EAWEastern Acoustic Works è uno deinomi più importanti del mondo audio,ed EAW è il marchio impresso sui suoidiffusori acustici: da oggi tale “sigillodi garanzia” sarà presente anche suun’innovativo mixer, che sfida gli stan-dard tecnologici del mercato.Nei suoi quasi trent’anni di attivitàEAW è riuscita a costruire un’offerta diprodotti molto ampia e versatile, cheha permesso di associare il suo nomeagli spettacoli live delle più importan-ti star della musica internazionale, alleinstallazioni più prestigiose di questianni ma anche agli eventi più raffinati,divenendo un nome di riferimento pergli impianti di amplificazione di altissi-ma qualità.EAW che ha sempre rappresentato il“braccio” degli impianti di amplifica-zione, con il mixer ora ne diviene la“mente”: l’esperienza acquisita in

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Il potente proiettore NC2500S può raggiungere i 26.000 ANSI lumen.

Il nuovo proiettore NEC NC1600C

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questi anni nel Live SoundReinforcement e la tecnologia fornitadal team di progettisti dellaLoudTechnologies (la società capo-gruppo alla quale appartiene EAW)hanno portato a sviluppare la consolle L’UMX.96 offre diversi plus, ecco i piùsignificativi: * fino a 96 canali di ingresso mono ed8 canali di ingresso stereo,* 48 ingressi microfonici a controlloremoto,* fino a 44 canali di uscita, * 24 uscite aux/gruppi configurabili,* uscite master Left Right e Center,* matrice 16x8 con patchbay digitale,* campionamenti a 44,1K, 48K, 88,2K e 96K,* risoluzione a 32 e 40 bit in virgola mobile,* processore DSP 3 x 12 con tecnolo-gia Gunness Focusing ™ integrata peril controllo diretto dell’impianto diamplificazione,* grande schermo LCD touch screen da 15”* controllo rotativo Intelligent Encoder ™multifunzione con sensitività variabile,* software Smart Live 6.0 integrato, * dosatori motorizzati Penny+Giles da100 mm sensibili al tocco.La consolle è poi equipaggiata con ilsoftware Smart Live, strumento di rife-rimento per la misurazione e la messaa punto in tempo reale.Anche l’ergonomia è stata studiata afondo, per facilitare l’utilizzo dellostrumento nei più svariati contesti: dirilievo è la presenza di un displaytouch-screen LCD da 15 pollici e di unencoder rotativo a sensitività variabile,che invia i comandi a seconda deiparametri selezionati attraverso loschermo.lI prodotti EAW in Italia da Exhibo. www.exhibo.it

SIB di Rimini 200845mila metri quadri di novità

Con l'apertura delle adesioni e l'asse-gnazione degli spazi si va definendo illayout espositivo di SIB 2008 che offri-rà un'ampia panoramica sull'innova-zione tecnologica e di servizio alloSpettacolo, l'Installazione eIntegrazione di Sistemi e il Broadcast.La vetrina merceologica si svilupperàsu una superficie espositiva comples-siva di 45 mila metri quadrati secondo

i seguenti percorsi tematici:Lighting & Theatre - Broadcast: inquest'area verranno presentate tecno-logie e soluzioni specifiche legate alleluci per lo spettacolo ed architetturali,alla tecnologia LED e alle sue impor-tanti evoluzioni e applicazioni. Inoltretutte le tecnologie per il teatro - con lapresenza delle aziende più rappresen-tative del settore e delle più importan-ti accademie teatrali e delle istituzioniculturali di riferimento in ambito inter-nazionale - gli studi televisivi e i setcinematografici.Audio Video - Home & BuildingAutomation - Congress: lungo questopercorso sarà possibile entrare in con-tatto con le più innovative tecnologieaudio e tecnologie video (schermi aLED, video proiettori, flat screen etutte le ultime novità nel campo dellavisualizzazione di grandi immagini);inoltre tutto ciò che concerne l'auto-mazione per la gestione integrata diimpianti elettrici, di riscaldamento eraffrescamento, telefonici, informaticie di sicurezza; tecnologie via cavodedicate all'intrattenimento e al moni-toraggio remoto (sia in ambito buil-ding che home); tecnologie, materialie strutture specifiche per l'organizza-zione di eventi congressuali e fieristici.New Entertainment: tecnologie, arre-damento e le più avanzate propostedi design per i locali di nuova conce-zione e di tendenza. Una vasta gammaespositiva che, sulla scorta delle sem-pre più evolute applicazioni delle tec-nologie nate per l'entertainment insettori attigui in forte crescita econo-mica, si rivolgerà in modo trasversale,ma sempre puntuale, a differenti cate-gorie professionali: Service Audio eAudio-Video, Service Luci, FullService, Fonici, Scenografi, LightingDesigner, Audio Designer, ArtDirector, Organizzatori congressuali edi eventi, Installatori, SystemIntegrator, Architetti, Progettisti diopere pubbliche, Studi di ingegneriae progettazione, Designer,Professionisti IT, Responsabili Tecnici,Elettricisti, Rivenditori di Impianti eattrezzature, Proprietari di LocaliPubblici, Arredatori, Costruttori Edili,Associazioni di Categoria.L’appuntamento è alla Fiera di Riminidal 5 all’8 aprile 2008.www.sibinternational.com

projectiondesign vince il GrandPrix Awards come azienda dell'anno agli AV Awards 2007

Nel corso della cerimonia di premia-zione degli AV Awards 2007 tenutasi alPark Lane Hilton di Londra, projec-tiondesign ha vinto i prestigiosi premiGrand Prix award come "AV Companyof the Year" e "Manufacturer of theYear"."Siamo al settimo cielo per il ricono-scimento ottenuto, merito del nostroimpegno e del nostro contributo almercato audio video. ", ha affermato Anders Løkke, marketing e communi-cations manager di projectiondesign."Anche molti dei nostri partner comeRGB Communications, Electrosonic,Video South e Sysco hanno vintopremi di categoria."Fondata nel 2001, projectiondesignprogetta e produce proiettori con tec-nologia DLP® ad elevate prestazioni. projectiondesign si è specializzata inaree applicative quali 3D e visualizza-zione, simulazione e formazione, post-produzione e immagini medicali, dovel'alta risoluzione e l'affidabilità sonoelementi fondamentali.www.projectiondesign.com

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MonitoR in libreriaCentinaia di testi per unabiblioteca del broadcast

www.monitor-radiotv.com/libri

Anders Løkke, marketing & communication man-ager di projectiondesign, (a sinistra) Peter Lloyd,Editore Capo, AV Magazine (al centro) e l’ospitepresentatore e comico, Michael McIntyre (adestra).

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Nuova rappresentanza alla Te.De.S.La società tedesca AVT Audio VideoTechnologies GmbH realizza prodottidi elevata qualità per la trasmissioneaudio e video. La gamma di pro-dotti include sistemi per trasmissionia 2-Mbit/s, X.21, Ethernet e lineeISDN. La storia della AVT inizia nel1996, quando vengono acquisite leattività della Lucent Technologies (for-malmente PKI, PhilipsKommunikations Industrie AG). Lasocietà ha ora i diritti di esclusiva perl'ulteriore sviluppo e il marketing diprodotti audio e video professionalirealizzati da Lucent Technologies ePKI. AVT Audio Video Technologies haereditato l'esperienza del teamaudio/video PKI e si concentra suimercati audio e video professionale.L'attività audio si concentra su trasmis-sioni via ISDN o altro tipo di reti, DAB(Digital Audio Broadcasting), audioconferenza, tecnica degli ibridi telefo-nici.L'attività video viceversa su video sor-veglianza, video conferenza, insegna-mento a distanza, tele-medicina.www.tedes.it

Lezioni di cinema a Roma:iscrizioni aperte fino a dicembreProseguono ancora – fino a dicembre– le iscrizioni ai nuovi corsi di Regia,Sceneggiatura, Fotografia eMontaggio che inizieranno a gennaio2008. Per iscriversi è necessario fissare uncolloquio allo 06.70306587 (le iscrizio-ni proseguono parallelamente on-lineper gli studenti fuori sede ed è possi-bile - attraverso il sito www.griffithdue-mila.com - richiedere ulteriori informa-zioni). L'Accademia, infatti, ha appena inau-gurato una nuova, aggiornata offertadidattica: i Nuovi Corsi - non più bien-nali, ma concentrati in un unico, inten-sivo anno solare - offrono un percorsoformativo completo con un minor dis-pendio di tempo e risorse, ma con lastessa didattica - collaudata e perfe-zionata negli anni - che ha reso laGriffith una delle scuole di cinema piùvalide e accreditate. I docenti sono

personalità operanti - in molti casi alivello internazionale - nell'attualità delcinema e della televisione (registi, sce-neggiatori, produttori, story editor, cri-tici cinematografici, montatori, diret-tori della fotografia, conduttori radio-fonici e televisivi, ecc.) e guidano gliallievi nella scelta del proprio indirizzo,svelano loro i segreti delle attrezzatu-re e della tecnica, li organizzano introupe, li mettono in contatto concase di produzione, li accompagnanosui set e nei laboratori, promuovono ipiù meritevoli (inserendoli nell'am-biente), portano a lezione i Maestri delcinema. www.griffithduemila.com

Radio Deejay in podcast sui telefonini VodafoneIl Gruppo Elemedia S.P.A. ha stipulatoun accordo con Vodafone grazie alquale Radio Deejay è ascoltabileanche sui cellulari, senza vincoli di ora-rio e senza bisogno di un computer.I contenuti audio della Radio fannoparte del bouquet dei podcast alquale è possibile accedere semplice-mente con un telefonino Vodafone. Una parte dei contenuti di Deejay saràdisponibile in un pacchetto base gra-tuito: pagando solo l'accesso aVodafone live, pari a 29 centesimi sipotranno scaricare per cinque giornila settimana "DeeJay chiama Italia" e "ChiamateRoma Triuno Triuno". Con un abbonamento del costo di uneuro alla settimana sarà invece possi-bile ricevere sul cellulare il pacchetto Deejay Premium costituito dal "Volodel Mattino", "Sciambola" e "Deejayall the best" (il meglio della radio)...www.deejay.it

Coemar insignita a Londra delPlasa Award 2007 per l’innovazione

Sequenza di successi per l'azienda diCastelgoffredo: il 2007 si conferma unanno memorabile per il contributoche prodotti e tecnici Coemar hannoprestato in occasione di eventi e pro-

grammi di caratura internazionale.Questa serie di successi è culminatacon l'attribuzione del premio all'inno-vazione nell'ambito di PLASA 2007, lapiù importante manifestazione fieristi-ca dedicata alle tecnologie per lospettacolo in Europa. Da sempre lea-der nella produzione di proiettori perlocali di intrattenimento, teatri, produ-zioni TV e spettacoli dal vivo, negliultimi anni Coemar si è anche afferma-ta nel campo dell'illuminazione archi-tetturale con speciali prodotti a LED dicui tanto si parla ma di cui pochi cono-scono tutti i segreti (interni, esterni efacciate, monumenti, navi, hall e spazicongressuali...) con installazioni intutto il mondo.A Londra, in rappresentanza dell'a-zienda, c'era Chiara Pellicelli, dal 2005responsabile marketing Coemar. "Ilpremio ci è stato attribuito per la tec-nologia assolutamente innovativa diInfinity Wash XL, un proiettore dinuova generazione il cui successo èstato decretato dai maggiori lightdesigner internazionali".Fari Coemar hanno infatti dato luce aserie televisive di successo (Le Iene,Italia 1; gli studi di Cinecittà in occa-sione del centenario), eventi glamour(le sfilate milanesi di Ferrè, Ferragamoe Dolce e Gabbana) e grandi spetta-coli dal vivo, come i concerti da tuttoesaurito di Laura Pausini, Vasco Rossi,Bocelli e Biagio Antonacci (in 60.000 aS. Siro a spellarsi le mani). www.coemar.com

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