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FARMACOCINETICACosa il corpo fa al farmaco
FARMACOCINETICA E FARMACODINAMICA : IMPLICAZIONI CLINICHE
Giovanni Severino
Universita degli Studi di Cagliari,
Department of Biomedical Sciences
Italy
The interrelationship of the absorption, distribution, binding, metabolism, and excretion of a drug and its
concentration at its sites of action.
Copyright © 2006 by The McGraw-Hill Companies, Inc. All rights reserved.
Distribuzione
FARMACOCINETICA
Assorbimento
Metabolismo
Eliminazione
Dalla sede di applicazione al circolo sanguigno
Dal circolo sanguigno ai diversi compartimenti dell’organismo
Modificazioni chimiche
Escrezione del farmaco
A
D
M
E
AssorbimentoEnterale: orale sublinguale rettale
Parenterale: endovenosa intramuscolare subcutanea intrarteriosa intracardiaca
Vie d’organo: intrarticolare inalatoria oculare
• inalazione di un broncolitico • infiltrazione di un glucocorticoide nelle
articolazioni
L’entità dell’assorbimento di un farmaco per via orale dipende dal suo pKa, dalla sua lipofilia e dal
pH del mezzo
Assorbimento di un farmaco per via orale
[farmaco] nella fase oleosaCOEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE = -----------------------------------
[farmaco] nella fase acquosafarmaci sono acidi o basi deboli (PKa)
il coefficiente varia a seconda del pH
non è un parametro fisso
PH < PKa deprotonato PH > PKa protonato
Razionale per la scelta della via di somministrazione
Vie di somministrazione di un farmaco
Tipo di farmaco
degradati nello stomacometabolizzati (inattivati) non assorbiti o distribuiti
Patologia
acuzie vs. trattamento cronicostato del paziente (incoscienza o coma)
Via Orale
• Assorbimento irregolare • “Onset” dell’effetto terapeutico variabile
e distante nel tempo• Metabolismo epatico elevato
(inattivazione) prima della distribuzione• Inutilizzabile nelle urgenze
• Facilità della somministrazione• Compliance del paziente
Via Endovenosa
• Costo e difficoltà della somministrazione
• Scarsa compliance del paziente • Effetti tossici improvvisi• Infezioni• Embolismo
• Dosaggio preciso• “Onset” dell’effetto terapeutico rapido• Possibile in ogni stato patologico• Possibile per ogni tipo e quantità
(grandi) di farmaco
VANTAGGI
SVANTAGGI
Via Orale Via Endovenosa
Proteine Grosse molecole
Fagocitosi pinocitosi
GlucosioAcquaUreaAlcool
Filtrazioneattraverso i pori
Trasporto attivo
Sostanze idrosolubili
non ionizzabilidiametro molecolare> 4 <
4
ATP
ADP-Pi
Diffusione facilitata
Acidi e basi organiche ionizzate
Diffusione semplice
Sostanze liposolubiliElettroliti deboli
Doppio stratolipidico
caratteristiche chimico-fisiche
Passaggio delle molecole attraverso le membrane biologiche
Elettroliti deboli (la maggior parte dei farmaci)
Sostanze idrosolubili non ionizzate conGrande diametro molecolare
(glucosio)Diffusione facilitata
Trasportatore
Acidi e basi organiche ionizzate
Proteine e, in generale, grosse molecole Fagocitosi e pinocitosi(Vescicole)
Caratteristiche del farmaco Passaggio attraverso le membrane
Sostanze idrosolubili, ionizzate, con Piccolo diametro molecolare
(acqua, urea, alcool)Filtrazione
Diffusione semplice
Trasporto attivoTrasportatore - energia
pori
Passaggio delle molecole (dei farmaci) attraverso le membrane biologiche
pH gastrico pH 2
Intestino pH 5-7
Dissoluzione
Via di Somministrazione orale vs endovenosa
Solubilizzazione.
Assorbimento orale
Circolazione Sistemica
Circolo Portale
Escrezione biliare,
Via endovenosaMetabolismo
Biodisponibilità
Concentrazione Plasm
atica
Tempo
F i.v. = AUC A = 100%
AUC AAUC B
F assoluta della via orale =
Curve Concentrazione -Tempo
via endovenosa = A
B
via orale = B Stesso
farmaco
A
a frazione della dose somministrata che raggiunge la circolazione sistemica la velocità con cui ciò avviene
Il tempo di dimezzamento o tempo di emivitaE’ il tempo necessario affinché la concentrazione [C] plasmatica si
riduca della metà dopo un’unica somministrazione del farmaco
Reazioni di ordine zero la velocità della reazione non dipende dalla [C] del substrato
Pertanto t1/2 = [A]o / 2ke quindi il tempo di dimezzamento dipende dalla concentrazione iniziale del reagente.
Il tempo di dimezzamento o tempo di emivitaE’ il tempo necessario affinché la concentrazione [C] plasmatica si
riduca della metà dopo un’unica somministrazione del farmacoReazione di primo ordine : il tempo di dimezzamento dipende solo dalla costante di velocità e non dalla concentrazione iniziale
t1/2 = ln 2/k = 0.693/k
In una reazione del primo ordine quindi il tempo di dimezzamento dipende solo dalla costante di velocità e non dalla concentrazione iniziale dei reagenti
Somministrazioni ripetuteSomministrando un farmaco a intervalli di una emivita si ottengono minime oscillazione della concentrazione ematica intorno a quella
terapeutica (stady-state)
Sono necessarie circa 5-7 emivite per raggiungere lo stady-state
Sono necessarie almeno 7 emivite per ottenere il wash-out del farmaco
N.B. in alcuni casi l’effetto farmacologico può durare più a lungo (es. farmaci con meccanismi irreversibili, farmaci che interferiscono con la sintesi di proteine…..
Tempo di latenza Tempo
Picco ematico
Inizio eff. terapeutici
Fase di eliminazione
Fase
di a
ssor
bim
ento
[C]
Concentrazione minima tossica
Fine eff. terapeutico
Durata d’azione
Range TerapeuticoL’intervallo di concentrazioni ematiche di un farmaco entro il quale si manifestano
normalmente gli effetti terapeutici senza effetti tossici dose-dipendenti
Distribuzione
Flusso sanguigno
Processo mediante il quale un farmaco passa da un distretto corporeo all’altro fino a raggiungere il sito d’azione
Sinusoidi epaticiMilzaMidollo rosso
Muscoli lisci estriatiGlomeruli renali
CervelloMidollo spinale(barriea emato-encefalica)
Fattori che influenzano la distribuzione
Permeabilità capillare
Distribuzione
Alla somministrazione All’equilibrioFarmaco idrosolubile
Farmaco liposolubile
Plasma
Cellule
Plasma
Cellule
spazi interstiziali
Idrofilia relativa del farmacoDistribuzione
Dose (mg) Vd (litri) = [conc.] (mg/litri)
Volume (apparente )Distribuzionequantità di farmaco presente
nell'organismo
farmaco nel plasma
Fluidi intracellulari (25 – 28 litri)
Fluidi extracellulare (10 -13 litri)
Plasma (~3 litri)
Totale = 38 - 44 litri per un peso di 70 Kg
Vd litri Compartimento
5 Eparina, warfarin, furosemide
Liquido plasmatico, sistema vascolare
10-20 Aspirina, ampicillina,
gentamicinaFluido extracellulare (acqua plasmatica e
liquido interstiziale)
20-40Prednisolone, amoxicillina
(fluidi extra ed intracellulari)
70 Propranololo, imipramina,
Accumulo e legametissutale
~ 42 litri
Farmaci
Albumina -------------------- Acidiα-glicoproteina acida ----- Basi
Legame del farmaco con le proteine– FANS– warfarin (anticoagulante)– furosemide (diuretico)– chinidina (antiaritmico)– diazepam (antiepilettico)– Propranololo (antagonista
b-adrenergico)
albumina
The ABC transporters mediate only unidirectional effluxSLC transporters mediate either drug uptake or efflux
Glicoproteina -P
Principali localizzazioni della glicoproteina-P
Eliminazione di un farmaco
Biotrasformazione
Eliminazione
Farmaco attivo Metabolita inattivo(caso più frequente)
Farmaco inattivo (profarmaco) Metabolita attivo
Farmaco attivo Metabolita attivo
Farmaco attivo Metabolita tossico
Biotrasformazione dei farmaci
● Classe Molecolare:Classe Molecolare: Enzima (Idrolasi) Enzima (Idrolasi)● Funzione Molecolare:Funzione Molecolare: Attività Catalitica Attività Catalitica● Processo Biologico:Processo Biologico: Metabolismo Energetico Metabolismo Energetico● Peso Molecolare:Peso Molecolare: 55948 Da 55948 Da● Locus Genico:Locus Genico: 10q24.1-q24.3 10q24.1-q24.3● Simbolo Genico:Simbolo Genico: CYP2C19 CYP2C19● Espressione Genica:Espressione Genica: Fegato, Piccolo Intestino, Mucosa Nasale Fegato, Piccolo Intestino, Mucosa Nasale● Localizzazione Subcellulare:Localizzazione Subcellulare: Reticolo Endoplasmatico Reticolo Endoplasmatico● Segnale Peptidico: Segnale Peptidico: 1-26 aa1-26 aa● Aminoacidi:Aminoacidi: 490 aa 490 aa● Nomi Alternativi:Nomi Alternativi: Monossigenasi legata alla Flavoproteina, Monossigenasi legata alla Flavoproteina,
CYP2C19, P450C2C, Mefenitoina 4' Idrolasi, EC1.14.13.80, CYP2C19, P450C2C, Mefenitoina 4' Idrolasi, EC1.14.13.80, EC1.14.13.48, EC1.14.13.49, CPCJ, CYP2C, CYP 2C, EC1.14.13.48, EC1.14.13.49, CPCJ, CYP2C, CYP 2C, P450C2C, P450IIC19P450C2C, P450IIC19
Citocromo P450, sottofamiglia 2C, polipeptide 19CARATTERISTICHE
Metabolismo Epatico
fase I metabolismo (CYP P450) ossido-
riduzioneFase II Reazioni di
biosintesi
Genetica
Comparto Plasmatico
Effetto di 1° passaggio
Fase I Fase II
• Betabloccanti: Labetalolo, Metoprololo Propranololo • Calcio-antagonisti: Diltiazem Felodipine Isradipine,
Nicardipine, Nifedipine Nimodipine, Nitrendipine, Verapamil
• Farmaci psichiatrici: Desipramine, Doxepin, Imipramine, Sulpiride
• Sedativi/Ipnotici: benzodiazepine• Oppiacei/Antagonisti: Morfina, Naltrexon
Farmaci con importante effettoFarmaci con importante effetto di 1° passaggio
REAZIONI ENZIMATICHE
glicuronoconiugazioneGlicosilazioneMetilazioneSulfatazioneConiugazione con glutatione
Fase I Fase II
metabolitasecondarioconiugato
metabolitaprimario
eliminazione renale
eliminazione biliare
Il citocromo P450 ossidasi a funzione mista
costitutive ed inducibili
fegato , rene, polmone, intestino
CYP 1A2CYP 1A2CYP2C19CYP2C19CYP 2E1CYP 2E1
ruolo significativoper alcuneclassi di farmaci
CYP3A4CYP3A4CYP2DCYP2D
66CYP2C9CYP2C9
metabolizzano il80 – 90 % dei farmaci
CYP clinicamente più importanti
Paracetamolo
N-Acetil-p-benzochinone-imina
CY2E1
Prodotto intermedio tossico 6%
• LANSOPRAZOLO • PANTOPRAZOLO
• RABEPRAZOLO
INIBITORI DELLA POMPA PROTONICA
H+-K+ ATPasi
SUBSTRATI DEL CYP-3A4
CYP3A4
Ciclosporina A
Eritromicina
Felodipina
Lidocaina
Midazolam
Nefazodone
Nifedipina
Triazolam
Verapamil
Warfarin
Lovastatina Atorvastatina SimvastatinaPravastatina
CYP1A2 CYP 2D6
2C9 2C19
3A4
TriptaniINIBITORI DEL CYP 1A2: CIMETIDINA, FLUVOXAMINA, CIPROFLUOXACINA
INIBITORI CYP 2D6: SULFONAMIDI, PROPANOLOLO,ANTICONCEZIONALI ORALI,HYPERICUM PERFORATUM
• INIBITORI CYP 3A4: ANTIMICOTICI (Ketonazolo,
Itroconazolo) MACROLIDI (Eritromicina,
Claritromicina, Josamicina) INIBITORI DELLE PROTEASI
(Ritomavir, Indinavir, Nelfinavir
Polimorfismo Polimorfismo
..AACCGCATAAGG..
..TTGGCGTATTCC....AACCGTATAAGG....TTGGCATATTCC..
Alanina Valina
Ala Val
proteina: Ala222Val
c umRNA
3’UTR 3’UTR
HOOC
NH2
Citocromo P450, sottofamiglia 2C, polipeptide 19POLIMORFISMI
120Trp
Arg
132Arg
Gln
433Arg
Trp
442Arg
Cys
Perdita di attivitàPerdita di attivitàPerdita di Perdita di
attivitàattività
Perdita di attivitàPerdita di attivitàAbbassamento Abbassamento
dell’attività cataliticadell’attività catalitica
( UX *V)
PX
CLX =
tasso di filtrazione glomerulare
GFR = tasso di filtrazione glomerulare
quota libera da farmaci di piccole
dimensioni e idrofili viene
Fenomeno di riassorbimento:
influenzato dal pH urinario e pKa
meccanismi di trasportoper gli acidi (ASA, penicillina) per le basi (morfina). trasporto mediato da proteinetasso di filtrazione glomerulare
FarmacodinamicaCosa il farmaco fa al corpo
Farmacodinamica
EFFETTO FARMACOLOGIC
O
Cosa il farmaco fa al corpo
ORGANI BERSAGLIO
RECETTORI
Farmaco libero disponibile per l’azione
Complesso Farmaco Recettore
Le molecole di un farmaco devono essere legate a particolari costituenti cellulari e tissutali (con qualche eccezione) “un farmaco non funziona se non si lega”
Ehrlich 1854-1915).
Nessun farmaco é completamente specifico nella sua azione
In molti casi l’aumento della dose di un farmaco, provocherà l’interazione con altri bersagli diversi da
quello primario, e porterà alla comparsa di effetti indesiderati di cui nessun farmaco é privo.
Esempio: Farmaci Antistaminici
bersaglio primario: ridurre la reazione allergica legata all’aumento dell’istamina endogena
effetto indesiderato la sonnolenza.
Definizioni
Recettore: elemento in grado di legarsi ad un altro elemento e di
iniziare una risposta biologica
Ligando :una molecola che si lega ed è riconosciuta da un
recettore
Effettore: l’elemento che inizia una risposta biologica
RecettoreAffinchè una proteina possa essere classificata come recettore (e non una semplice
proteina di legame) devono essere soddisfatti diversi criteri
Specificità – un recettore deve essere in grado di distinguere tra segnali spesso strettamente correlati
Alta affinità – I segnali sono spesso presenti a basse concentrazioni – recettori efficienti possono spesso captare concentrazioni tra nM e pM
Saturabilità – una cellula ha un numero finito di recettori, quindi vi è un limite al numero di molecole di ligando che una cellula può legare
Reversibilità – l’associazione ligando-recettore non è covalente – quando la concentrazione del ligando diminuisce il complesso può dissociarsi
Accoppiamento – il recettore trasferisce un segnale dal ligando alla cellula
Cosa fanno I segnaliLe cellule rispondono ai segnali in una varietà di modi
Alterazione del metabolismo p.es. Alterazione del metabolismo del glicogeno in risposta all’insulina
Eccitamento p.es. propagazione dell’impulso nervoso in risposta a neurotrasmettitori
Crescita e Divisione (mitosi) in risposta a fattori di crescita
Morte cellulare programmata causata da specifici fattori di ‘morte’ o dalla rimozione di alcuni fattori essenziali
Espressione genica alterata – p.es. Sintesi di immunoglobuline in risposta a citochine
La via facile del SignallingSe esiste un segnale permeabile attraverso la membrana plasmatica
e che è prodotto in (relativa) abbondanza, allora il signalling è particolarmente semplice….
Nucleo
In questo esempio il cortisolo (uno steroide) può attraversare la membrana legandosi al recettore per i glucocorticoidi (GR). Tale recettore è anche un fattore di trascrizione e legando il cortisolo migra nel nucleo e attgiva la trascrizione di specifici geni.
Cortisolo
GR
Far attraversare il segnale
Molti segnali (p.es. fattori di crescita) non possono attraversare la membrana plasmatica. Le cellule risolvono questo problema utilizzando recettori transmembrana. Questi sono proteine posizionate in membrana con il sito attivo per il ligando* sul lato extracellulare e un dominio intracellulare che si accoppia allo step successivo nella catena di trasduzione del segnale
Dominio di legame
extracellulare
Dominio intracellulare – si accoppia allo step
successivo (può avere attività enzimatica)
Dominio transmembrana
Membrana plasmatica
esterno
iinterno
*
Piccole proteine monomeriche in grado di attivare (S) o inattivare (i) altre proteine
GDP +Pi GTPGTP
ATTIVA
INATTIVA
Scambio del GDP legato col GTP
La subunità attiva può interagire con lo step
successivo della catenaDissociazione Attività GTPasica della subunitàGTP GDP+Pi
Le proteine G
GDP
Effettore
Proteine di fosforilazioneInterruttori On-Off
Protein Kinasi – trasferiscono un fosfato dall’ATP ad amino acidi
specifici
C CC
O
O
H
NH
Serina
C CC
O
O
NH OP
O-
O-
O-fosfoserina
ChinasiATP
ADP
Protein Fosfatasi – rimuovono un fosfato da specifici amino acidi
C CC
O
O
H
NH
Serina
C CC
O
O
NH OP
O-
O-
Fosfatasi
Pi
Fosforilazione Defosforilazione
O-fosfoserina
-RecettoreAdenilato Ciclasi
AMPc ATP
Proteine Fosforilate
Cambio di attività di :Enzimi, canali,
Fattori di trascrizione
Gproteina
Interazione Ligando-Proteina
Reazione enzimatica
Protein Kinasi A
Interazione Ligando-Proteina
ATP
ADP
Proteina P
Interazione Proteina-Proteina
Chimica del segnale
agonista
Nucleo
Utilizzo di Secondi Messaggeri
P P
2Pi
ATP
ATP
ADP
La subunità regolatrice della
PKA lega l’AMPc……e si dissocia dalla subunità catalitica
La subunità libera della PKA migra
nel nucleo
La subunità catalitica della PKA fosforila CREB e attiva
la trascrizione
Protein chinasi A (PKA)inattiva
Il binding dell’ adrenalina al suo
recettore attiva una G proteina
GTP
CREB
Adenilato Ciclasi
AMP ciclico (AMPc)
PLCDAG
Calcio – il messaggero universale
kinasi
L’IP3 si lega al recettore per l’IP3
sul reticolo endoplasmatico e apre un canale del Ca2+ (che fa parte
del recettore)
L’attivazione della PLC porta alla formazione di IP3
solubile in acqua
Il Ca2+ rilasciato dal RE si lega alle Calmoduline permettendole di interagire
con altre proteine e attivarle
La Calmodulina può attivare pompe del Ca2+ del reticolo endoplasmatico abbassando la [Ca2+] citosolico
La Calmodulina può attivare pompe del
Ca2+ sulla membrana plasmatica abbassando
la [Ca2+] citosolico
La Calmodulina attiva una vasta gamma di proteine p.es chinasi calmodulina-dipendenti
PKC
Ca2
Calmoduline
pompe del Ca2
IP3
Amplificazione
1 recettore attiva più proteine G
Ciascun enzima X produce molti
secondi messaggeri, ciascun messaggero
attiva 1 enzima Y
AMPLIFICAZIONE
AMPLIFICAZIONE
AMPLIFICAZIONE
AMPLIFICAZIONE
AMPc
Kinasi A
Enzima Z
Prodotti dell’enzima Z
proteina recettoreuna molecola di
ligando
subunità di Gs
Adenilato ciclasi attivata
Ciascuna kinasi A può fosforilare e attivare molte
copie di enzima Z
Ciascuna copia di enzima Z produce molte molecole di
prodotto
1recettore-ligando
500 Proteine G
500enzimi
105
2ndi messaggeri250
canali ionici
105-107
ioni
Una molecola di rodopsina assorbe un
fotone
Potenza : misura di quanto farmaco è necessario per evocare una data risposta. Più è bassa la dose richiesta, più il farmaco è potente. Dipende dall’affinità del farmaco per il recettore. La potenza si esprime come la dose che provoca il 50% della risposta ED50
Efficacia : È la risposta massima prodotta da un farmaco e dipende dal numero di complessi farmaco-recettore formati e dall’efficienza con cui il recettore attivato produce un’azione cellulare
COMPLESSO
Farmaco - Recettore
Curva dose-effetto
% effetto
Log Dose
DE50
0
20
40
60
80
100
1 10 100 1000
Effetto massimo
50
Attività di una molecola agonista
1 10 100 1000 10000 1000000
0
25
50
75
100
AgonistaA AgonistaB AgonistaC AgonistaD
% Effetto
Agonista parziale B
Agonista pieno
Agonista parziale A
Agonista pieno
Agonista Log Dose
Analgesia
La potenza da sola è un vantaggio che non deve essere sopravvalutato in terapia.
Se il farmaco A è piu’ potente del farmaco B, ma non possiede altri vantaggi particolari, cio’ significa soltanto che il paziente potra’ assumere dosi minori.
afficacia
Dose
Efficacia o Attività Intrinsecaeffetto massimo di un farmaco (aspirina e morfina producono lo stesso effetto farmacologico [analgesia] ma hanno livelli di efficacia molto diversi)
Antagonista competitivo
AA Antagonista
0
25
50
75
100
Agonista A da solo AA +Antagonista conc 1 AA +Antagonista conc 10 AA +Antagonista conc 100
% Effetto
Agonista Log Dose
Antagonista non competitivo
AA Antagonista
0
25
50
75
100
% Effetto
Agonista Log Dose
Agonista A da solo AA +Antagonista conc 1 AA +Antagonista conc 10 AA +Antagonista conc 100
Potenziamento non competitivo
AA Ligando
0
25
50
75
100
% Effetto
Log Dose
Agonista A da solo AA + ligando potenziante
UN FARMACO MOLTO POTENTE PUÒ NON RAGGIUNGERE IL SITO D’AZIONELA SUA EFFICACIA
SARÀ BASSA RISPETTO AD UN FARMACO MENO POTENTE CHE RAGGIUNGE PIU’ FACILMENTE IL SITO
D’AZIONE
100Effetto biologico
50
0
ED 50 del farmaco A in presenza
di un antagonista competitivo
ED 50 del farmaco A da solo
concentrazione del farmaco
ED 50 del farmaco A in presenza di un agonista parziale
Antagonista competitivo sposta verso destra la curva dose risposta potenza
Comportamento di un farmaco (A) in presenza di altri farmaciInterazione farmacodinamica
Diversa efficacia di un farmaco
Stessi sintomiStessa malattiaStesse manifestazioni
Stesso farmaco
Diversi effetti
?Differenze genetiche
Cause:•Interazioni tra farmaci•Caso•Oppure……………
La variabilità genetica influisce dal 20 al 95% nella differenza inter-individuale riscontrata
dopo l’assunzione di un farmaco
Genetica della Risposta ai Farmaci
- CYP3A4: responsabile dell’80 % del metabolismo della codeina (inibito da voriconazolo e claritromicina)
- CYP2D6: ultrarapid metabolism responsabile del 10% del metabolismo di codeina
-Insufficienza renale acuta per accumulo glucuronidi
75% della codeina totale viene trasformato in morfina e
rispettivi metaboliti rispetto al 10% dell’individuo normale
Esempio di polimorfismo a livello di citocromo P450
Gasche Y et al., NEJM, 2004, 351: 2827-31
Evans et al., NEJM 2003; 348: 538-49
Influenza della
Variabilità genetica
della p-Gp sulla
farmacocinetica
Digossina
CC TT
CCTT CT
NEFENAVIR C-T polimorfismo
G-T polimorfismo
Cambio di nucleotide nell’esone 21 e di
funzione
Esone 26
CC normo funz
CT iperfunz
TT ipofunz
fexofenadina
fexofenadina
La fexofenadina cloridrato è un anti-istaminico anti H1 non sedativo
Ma !!! Sovradosaggio =vertigini, sonnolenza, affaticamento
e secchezza delle fauci
Gene β2AR: recettore β2adrenergico contiene un polimorfismo (Arg16Gly)(Arg16Gly) responsabile di una diversa
risposta all’albuterolo adrenergico betastimolante broncodilatatore
Recettore β2adrenergico
Arg16Gly• diminuisce la sintesi di nuovo recettore• Modifica la risposta al trattamento con beta
antagonisti
Genotipo Risposta
Arg/Arg 5,3
Arg/Gly2,3
Gly/Gly1
Risposta albuterolo
volume espiratorio forzato
adrenergico betastimolante
Meccanismo dell’induzione o dell’inibizione dell’attività enzimatica
Diminuzione di attività Aumento di attività
Ormoni:
Reprimono la trascrizione genica legandosi ai recettori
che agiscono come fattori trascrizionali negativi attivati
da ligando
Xenobiotici induttori:
Attivano la trascrizione genica legandosi ai recettori che
agiscono come fattori trascrizionali positivi attivati
da ligando
Geni
Trascrizione
Traduzione
Enzimi
Inibitori enzimatici:
agiscono direttamente sull’enzima per inibirne
l’attività
Fattori attivanti:
Agiscono direttamente sull’enzima stimolandone
l’attività
Potenziamento Potenziamento effetti sedativieffetti sedativi
Farmaci ad attività deprimente il SNC
Interazioni farmacodinamiche dei triciclici
Farmaci ad attività
anticolinergica
Farmaci cardiovascolari+
+
+
TricicliciPotenziamento Potenziamento
effetti effetti anticolinergicianticolinergici
Potenziamento Potenziamento effetto ipotensivo e effetto ipotensivo e
rischio di aritmierischio di aritmie
SSRI
+
Sindrome serotoninergica
Interazioni farmacodinamiche degli SSRI
IMAOTriciclici
LitioMeperidinaTriptofanoTrazodone
vomito, diarrea, mioclonie, iperreflessia, tremore, ipertensione, febbre, stati di eccitamento o agitazione
Interazioni tra farmaci
Addizione
Farmaco A Farmaco B
Meccanismo comune
Effetto finale =
Effetto (A+B)
Sommazione
Farmaco A Farmaco B
Meccanismo A Meccanismo B
Effetto finale =
Effetto A + Effetto B
Sulfametossazolo SulfadimetossinaStreptomicina-Penicillina
Interazioni tra farmaci
Potenziamento
Farmaco A
RecettoreEffetto finale > effetto A
Assorbimento
Eliminazione
Inibizione enzimatica
Farmaco B
Interazioni tra farmaciAntagonismo
Farmaco A Farmaco B
Recettore A Recettore B
Effetti opposti
a quelli di A
Effetto finale < effetto A
• Antagonismo recettoriale
Farmaco A Farmaco B(agonista) (antagonista)
Recettore
Effetto finale < effetto A
il CYP2C9 si occupa di S Warfarinil CYP3A4 si occupa di R Warfarin
VKORK1: gene codificante per la vitamina K-epossido reduttasi complesso 1 che rappresenta il target del farmaco variazioni della sequenza del gene della sequenza del gene sono correlati con diverse espressioni sono correlati con diverse espressioni della proteina (mRNA) a livello della proteina (mRNA) a livello epaticoepatico
CYP2C9*1 - normaleCYP2C9*2 intermedioCYP2C9*3 basso
VKORC1 Funzionamento
(A/A, A/B, B/B)
CYP2C9*1 - normaleCYP2C9*2 intermedioCYP2C9*3 basso
normale alterato
CYP2C9CYP2C9CYP1A1CYP1A1CYP1A2CYP1A2CYP3A4CYP3A4
RR--warfarinwarfarin
SS--warfarin
warfarin
OssidazioneOssidazioneVitaminaVitamina KK
Vitamin K Vitamin K RiduzioneRiduzioneOO22
γ--glutamylglutamylcarboxylasecarboxylase
Vitamin K Vitamin K ReductaseReductase
COCO22
WarfarinWarfarin
RR--warf
arin
warfari
n SS--warfarin
warfarin
Calumenin
(VKORC1)
Pompelmi, arance amare, I componenti del succo di pompelmo e di altri agrumi sono infatti in grado di INIBIRE l'attività del CYP3A4
I prodotti della pirolisi della carne e pesce (derivati di AA tipo TRIPTOFANO) sono degli INDUTTORI; come pure derivati INDOLICI presenti nelle verdure.
SUCCO DI POMPELMOSUCCO DI POMPELMO
FARMACI POTENZIALMENTE A RISCHIO DIINTERAZIONE CON IL SUCCO DI POMPELMO
AtorvastatinaAtorvastatinaCiclosporinaCiclosporina
SirolimusSirolimusNifedipinaNifedipinaVerapamilVerapamil
rischio miopatia, rabdomiolisirischio miopatia, rabdomiolisitossicità renaletossicità renale
tossicità ematologicatossicità ematologicaipotensione grave, ischemia ipotensione grave, ischemia
miocardicamiocardicaflushing, edema, ischemia flushing, edema, ischemia
miocardicamiocardica
L’INFLUENZA DI GENI E AMBIENTE NELLA RISPOSTA AI FARMACI
- Geni
- Ambiente
RISPOSTA AL FARMACO
MALATTIE CONCOMITANTI
ETA’ E FUNZIONALITA’ EPATICA
ADERENZA ALLA TERAPIA
DOSAGGIO
INTERAZIONI CON ALTRI FARMACI
PATOGENESI E GRAVITA’ DELLA MALATTIA
GENI DELL’ASSORBIMENTO, DISTRIBUZIONE, METABOLISMO, ED ELIMINAZIONE
GENI DEL BERSAGLIO DEL FARMACO
ALTRI GENI