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Sportdipiù 19/2012

Date post: 30-Mar-2016
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Sportdipiù magazine, il freepress dedicato allo sport veronese. A TUTTO lo sport veronese....
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www.sportdipiu.com e inoltre... PALLAVOLO CALCIO A 5 ATLETICA ANNO 4 - N. 19 SETTEMBRE-OTTOBRE 2012 ANNO 4 - N. 19 - SETTEMBRE-OTTOBRE 2012 - Periodico - Copia gratuita - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008 IN GUARDIA!
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EditorialeOlimpiadi, la grande festa dello sport Ufficio Scolastico Verona“S” come scuola, S” come sport

Comune di VeronaIntervista Assessore Giorlo

Concorso FotograficoUn concorso, tanti premi

Concorso FotograficoSelezione fotografica concorso

AssociazioniMedical fitness: sport per la salute

Nordic WalkingNordic Walking Verona A.S.D.

Sport e naturaIl Parco della Lessinia

Speciale SchermaPrima puntata - Le specialità

Speciale VeronamaniaUn’estate a tutto volley

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Football americanoDue maglie azzurre per i Mastini

Sport e solidarietàLast 10Km Marathon

PodismoVeronamarathon 2012

TennisAssociazione Tennis Verona

PallacanestroIntervista Alessandro Giuliani

PatinaggioCus Verona Pattinaggio

WindsurfLet’s go...surfing!

Sicurezza StradaleLa Polizia Stradale e lo sport

Medicina dello sportIl gomito del tennista

Calcio a 5Verona Calcio a 5 in serie A1

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Sportdipiù rispetta l’ambiente!La rivista, infatti, è stampata su carta ecologica 100% riciclata, prodotta  senza uso di cloro e certificata.Un piccolo contributo per tutelare il nostro pianeta.

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Calcio a 5Audace Calcio a 5

Angolo FiscalePrevenzione e contrasto all’evasione

Giochi AntichiTocatì 2012

VignettaLo sport secondo...Dino da Sandrà

CiclismoPrincycles Verona

PallavoloIl nuovo progetto di Marmi Lanza

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OlimpiadiL’alfabeto di London 2012

Football AustralianoHappys Verona

Sportivi a 360°Roberta Falda e il Trial Orienteering

AtleticaGloria Hooper

DanzaMOD Dance Accademy

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Anno 4 - Numero 19 - settembre-ottobre 2012Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807/2008

Proprietario ed editore: GMC Communication s.a.s. di Matteo Cristani & C.

Sede legale:Via Vaghetto, 11 37030 Lavagno - VeronaRedazione:Via Scuderlando, 35037135 Verona

Direttore editorialePiergiorgio Giambenini

Direttore responsabileAlberto Cristani RedazioneAlberto Cristani, Dino Guerrini, Luca Mazzara,Elena Bazzoni, Andrea Etrari

Grafica e impaginazioneSilvia Sorio per GMC Communication s.a.s.

Stampacv

Contattati:[email protected]@sportdipiu.comwww.sportdipiu.com - Facebook

Hanno collaborato per questo numerodon Andrea Giacomelli, Andrea Scamperle, Alberto Fabbri, Alessandro Betteghella, Bruno Mostaffi, Cristiano Magnani, Daniela Scalia, Dario Meneghini, Dèsirèe Dalla Fontana, Dino Guerrini, Francesca Montereali, Francesca Paradiso, Gianni Sirotto, Giorgio Pasetto, Giuliano Zocca, Lorenzo Fabiano, Marina Soave, Mario Poli, Michele De Martin, Monica Magnone, Silvia Zanolli, Stella Mazza.

FotoArchivio Sportdipiù, Centri Bernstein Verona, Foto Liborio Verona, Time Foto Verona, Andrea Costa, Mastini Verona, Veronamania, Polizia Stradale Verona, Parco della Lessinia, Verona Marathon, Associazione Tennis Verona, Ufficio Stampa Scaligera Basket, Cus Verona Pattinaggio, Associazione Giochi Antichi, Princycles Verona, Verona Happys.

Foto copertina: Marco Troiani - Time Foto Verona.

a cura di Don Andrea Giacomelli

Olimpiadi Londra 2012. Dalle fiaccole alla fiaccola. Dallo sport alla musica.

Dalle nazioni alla “pluriversalità” in salsa olimpica e britannica. Difficile non aver visto almeno qual-che immagine. Forse altri han fatto indigestione e potrebbero ora sentirsi esperti di regole e caratteri di ogni sport. Tanti volti, espressioni.Anche di spettatori, inviati sui nostri video come racconto di tratti di uma-nità nella simbolicità che ogni gesto e la collana dei gesti in noi impressi sono stato capaci di trasmettere. Gesti allenati, ripetuti, rifatti, riusciti e non. Performance. Risulta così un vocabolario di sentimenti e delle emozioni edizioni Londra 2012 che ciascuno può imma-ginare e associare ad una gara, una ripresa, una vasca, una corsia, una pista, un campo. … Abbandono, accettazione, afflizione, allegrezza, altruismo, amareggiato, amarezza, ambizione, amicizia, am-mirazione, dolore, ansietà, antipatia,

apertura, appagamento, apprez-zamento, attesa, lealtà, audacia, autenticità, autocontrollo, bellezza, calma, calore, caparbietà, slancio, competizione, pazienza, attimo, con-sapevolezza, contatto, contentezza, tristezza, festosità, contrarietà, coordinazione, precisione, disinvol-tura, coraggio, cortesia, costanza, curiosità, debolezza, delusione, desiderio, paura, determinazione, vincente, sorriso, pianto,perdente, rimpianto, dignità, disagio, passione, disillusione, eleganza, entusiasmo, euforia, raffinatezza, fascino, fastidio, fatica, felicità, freddezza, generosità, gentilezza, gioia, gratitudine, grido, incanto, incredula, integrità, interes-se, intesa, lealtà, limite, lungimiranza, maestosità, meraviglia, modestia, originalità, pacatezza, imparzialità, parzialità, concentrazione, perseve-ranza, rispetto, semplicità, sensibilità, severità, sfiniménto, simpatia, sinceri-tà, socialità, soddisfazione, risolutez-za, solarità, sorpresa, sorriso, spetta-colo, umiltà, vergogna, vivacità, …Quali sentimenti ed emozioni hai “fotografato” tu? Con quali stati d’animo o atteggia-menti “olimpici” vorresti riprendere? Comunque grazie Olimpiadi, grazie, atleti.

don Andrea Giacomelli

Info: www.diocesiverona.it

Olipiadi:la festauniversaledelloSport

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Torna a suonare la campanella per gli studenti veronesi dalle scuole dell’infanzia alle superio-ri e insieme ripartono le innumerevoli e diver-

sificate attività dell’Ufficio che promuove l’Educa-zione Fisica scolastica. Organizza in particolare corsi di aggiornamento, assicura l’assistenza e il supporto all’insegnamento dell’educazione fisica ed alle attività correlate - edu-cazione stradale ed ambientale.

L’Anno Scolastico 2012-2013 parte innanzitutto con l’attività di formazione e aggiornamento rivolta ai docenti, con un calendario fittissimo di iniziative gratuite (“educational”), che precede l’inizio delle lezioni, ed è reso possibile grazie alla preziosa col-laborazione di enti ed altri organismi del territorio.Di seguito l’elenco sintetico degli appuntamenti e delle tematiche:- 4 e 7 settembre: Centro King Rock di Palazzina: Ar-rampicata Sportiva e Power training- 5 settembre: Yachting Club Torri del Benaco: Educa-tional Est Garda Vela- 6 e 7 settembre: Rifugio Novezzina: Cultura Monta-na - Astronomia - Avventura- 11 settembre: Centro Polifunzionale Don Calabria VR: Nuoto - Subacquea - Difesa personale - Movimen-to creativoCitando le numerose collaborazioni con il territorio,

l’irrinunciabile supporto dell’Amministrazione Co-munale di Verona - Assessorato allo Sport, indubbia-mente ha un ruolo chiave nell’ambito delle maggiori manifestazioni. Prima tra tutte, la XVI Corribrà, gara podistica pro-mozionale per classi, che si presenta subito ricca di novità. Facendo seguito ad una collaborazione speri-mentale avviata per la prima volta nell’edizione 2011 con lo staff di Verona Marathon Eventi s.r.l. , su pro-posta dei medesimi, la gara sarà anticipata a sabato 6 ottobre 2012. L’evento XVI Corribrà - Aspettando Verona Mara-thon offrirà ai ragazzi l’opportunità di percorrere l’ultimo suggestivo tratto di gara tagliando lo stesso traguardo già predisposto per i maratoneti. Inoltre, grazie al coinvolgimento di sponsor privati (Decath-lon), le scuole vincitrici riceveranno buoni acquisto per attrezzature sportive. Considerato il difficile mo-mento economico sicuramente si tratta di un occa-sione che vorranno cogliere in molti. Le previsioni numeriche di partecipazione sono di circa 70 classi delle scuole medie e superiori di Vero-na e provincia.Sempre contando sul supporto dell’Assessorato allo Sport cittadino sarà possibile inoltre rinnovare i pro-getti In acqua per crescere, dedicato all’integrazio-ne degli alunni con diversa abilità, Incontri di stile e

Anno scolastico 2012-2013

Anche a scuola è doveroso continuare a coltivare la passione per i valori educativi e formativi dello sport

“S” come scuola, “S” come sport

sdp ufficio scolastico veronasdp

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Progetto Gioco Sport Expo 2013.Il tutto si concluderà “alla grande” con la esilarante kermesse della XXI Festa Scuola Sport, il 4 giugno 2013 al Palazzo della Gran Guardia.Restando in tema di promozione sportiva non va di-menticato il ruolo cardine dei progetti istituzionali di carattere nazionale al centro del protocollo d’Intesa CONI MIUR, ovvero:- Alfabetizzazione motoria: riservato alle scuole primarie già confermato con nota prot.:4638 del 20/07/12- Giochi Sportivi Studenteschi: riservati alle scuole secondarie di I e II grado per i quali, si attende, come ogni anno dalla Direzione Generale MIUR, il “Proget-to Tecnico” riportante le indicazioni operative valide per l’intero territorio nazionale.Ogni ragazzo che pratica sport , a qualsiasi livello, vive emozioni speciali, elementi fondamentali che alimentano una passione che rimane nel tempo. Si cerca così di impegnarsi al massimo per conoscere i propri limiti. Anche gli insuccessi e le delusioni fanno certamente parte dello sport, ma si cresce pronti ad imparare da essi.Per dare visibilità e risalto anche a questi momen-ti magici che non mancano certamente nello sport scolastico anche quest’anno, grazie alla collabora-zione con la redazione Sportdipiù magazine e di tutti i partner del progetto 2011/12 sarà rinnovato il Con-corso fotografico Scatta lo sport a scuola.Non appena definiti gli ultimi accordi le scuole rice-veranno apposita circolare con condizioni e norme per la partecipazione.Sempre rimanendo in tema di concorsi, nell’ambito dell’ Educazione ambientale è già partita la VII edi-zione dell’iniziativa premio promossa dall’Ufficio Scolastico , Provincia di Verona e Gardaland Sea- life per Reporter Ambientali concorso per il primo ciclo d’istruzione abbinato a visite guidate .

Tutti i dettagli e le gratuità in promozione sono consultabili online alla pagina: http://lnx.istruzioneverona.it/educazionefisica/Dopo lo sport e l’educazione ambientale certo non può mancare l’appuntamento con l’Educazione Stra-dale. L’Ufficio scolastico, il Comune di Verona (Polizia Mu-nicipale e Assessorato Ambiente) e l’ACI sono già al lavoro per allestire la II edizione di Giovani in strada dedicato agli studenti degli istituti di II grado. L’evento di svolgerà il 16 ottobre al Palasport dalle 9 alle 13 . Oltre alla conferma della presenza di aree dedicate a prove di guida sicura, simulatore di ribaltamento, percorsi per microbar, veicoli elettrici e biciclette sono attese le performance di Filippo Toniazzo gran-de mattatore de i “Vulnerabili” e Alberto Limatore, campione italiano di Bike Trial.Si ricorda pertanto ai docenti che le modalità di partecipazione erano già state inviate alle scuole a maggio 2012 e che sarà rinnovata la richiesta di partecipazione ai primi di settembre, accompagnata dalla mappa delle iniziative in allestimento. Le iscrizioni dovranno arrivare entro il 01/10/2012 all’indirizzo: [email protected] concludere, numerose sono e restano le que-stioni ancora aperte per lo sport scolastico e la tutela della professionalità docente impegnata nella promozione sportiva: per non subire in maniera troppo dura l’impatto che ci vede sempre alle prese con le ardue trasformazioni economiche, l’invito rivolto ad insegnanti ed alunni per questo anno sco-lastico è: continuiamo a coltivare la passione per i valori educativi e formativi che lo sport praticato ci permette di consolidare nel tempo, per un domani migliore.

Monica Magnone Coordinatore Ufficio Educazione Fisica

ufficio scolastico verona sdp

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Novità in vista per lo sport veroneseCambio alla guida dell’Assessorato allo Sport

diocesi verona

Intervista all’Assessore allo Sport e al Tempo libero di Ve-rona Marco Giorlo, pensionato delle Ferrovie dello Stato, 57 anni, in carica dallo scorso 22 maggio.

Assessore come si trova in questo - per lei nuovo - ruolo?Molto bene. Lo sport è una delle più importanti compo-nenti sociali che trova a Verona un seguito davvero impor-tante e poter lavorare in questo ambito è senza dubbio molto stimolante. Colgo però l’occasione per ricordare l’ottimo lavoro svolto dal mio predecessore, l’avvocato Federico Sboarina: durante il suo mandato sono stati or-ganizzati eventi di caratura eccezionale che hanno porta-to la nostra città ai vertici dello sport mondiale. Inoltre, grazie al sostegno della Regione Veneto, sono stati co-struiti e rimodernati moltissimi impianti sportivi, spazi che ora permettono ai nostri giovani di praticare l’attività sportiva in massima sicurezza.

Un’eredità importante…Per me sarà sicuramente uno stimolo per dare sempre il massimo. La strada tracciata è sicuramente ottima ma c’è ancora molto da fare.

Per esempio?Innanzitutto parto dal presupposto che si deve dare spa-zio e visibilità agli sport cosiddetti di “nicchia” e alle ini-ziative ad essi legate. Le eccellenze come calcio, pallavolo e pallacanestro – tanto per citarne alcune – godono già con merito di grandi platee e quindi per loro è più facile ottenere la ribalta. Come Amministrazione dovremo quin-di continuare a sostenere i grandi club ma nel contempo fare uno sforzo in più per chi vuole emergere. Cercheremo perciò di allestire nuovi spazi per soddisfare il più possibi-le le richieste e le esigenze di chi non pratica le discipline “classiche”.

Anche perché la richiesta è sempre più diversificata…Esatto. Fino a qualche anno fa c’erano quattro-cinque sport che coinvolgevano la maggior parte dei pratican-ti. Oggi non è più così. I ragazzi vogliono sperimentare e scoprire nuove discipline e noi dobbiamo essere pronti a rinnovarci insieme a loro.

Come si evolverà quindi lo sport veronese?Ci attiveremo per recuperare e destinare nuove aree alla realizzazione di impianti sportivi di nuova concezio-ne dove poter praticare per esempio skateboard, Bmx (c’è già l’ok per la costruzione di un circuito per il Bmx alla

Spianà n.d.r.), freestyle e tutte quelle attività che molto spesso non trovano collocazione sul territorio. Partiran-no inoltre a breve i lavori per la realizzazione del centro canoa a Chievo, un progetto da sei milioni (4,5 stanziati dal Chievo e 1,5 stanziati dalla Regione su richiesta della pre-cedente amministrazione n.d.r.) con annessi campi da cal-cio e foresteria per i giovani calciatori del Chievo Verona. Inoltre Gazprom, il colosso russo dell´estrazione e vendita di gas naturale, ci ha contattato perché sarebbe pronta a finanziare la costruzione di un palaghiaccio nella nostra città. La proposta è al vaglio della Giunta. Se andasse in porto sarebbe davvero una grande opera.

Per quanto riguarda invece gli eventi sportivi?Anche qui ci sono tante idee che vorrei sviluppare con la preziosa e indispensabile collaborazione dell’Ufficio Sport e Tempo Libero. A fine luglio abbiamo ospitato la 9^tappa del Giro d’Italia di handbike, il mio primo grande evento sportivo al quale ho partecipato in veste di Assessore. è stata una grande emozione. Colgo l’occasione per ringra-ziare tutti i ragazzi della GSC Giambenini che hanno orga-nizzato l’evento; è stato un onore aver lavorato con e per loro. Altri eventi a medio termine li stiamo definendo ma posso anticipare che nel 2013 a Verona si svolgeranno i campionati europei di karate e nel 2014 i mondiali di palla-volo femminile. Voglio infine ricordare che proseguiremo l’attività di collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provin-ciale nell’ambito della promozione dello sport nelle scuo-le. Tante iniziative giustamente proseguiranno sulla falsa-riga degli anni scorsi ma altrettante le svilupperemo ex novo. Perché la scuola rimane uno degli ambienti migliori dove parlare, insegnare, imparare e praticare lo sport.

Alberto Cristani

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Scatta lo sport...a scuola“Album fotografico anno scolastico 2011-2012”

Selezione delle foto del concorSo per le Scuole veroneSi orgAnizzAto dA Sportdipiù magazine

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Scatta lo sport...a scuola“Album fotografico anno scolastico 2011-2012”

Selezione delle foto del concorSo per le Scuole veroneSi orgAnizzAto dA Sportdipiù magazine

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I l concorso fotografica “Scatta lo sport…a scuo-la” è nato un po’ per caso ma il risultato finale è stato senza dubbio molto positivo. Infatti,

nell’ottica di collaborazione instaurata tra Sportdi-più magazine e Ufficio Scolastico per l’Educazione Fisica e Sportiva coordinato dalla prof.ssa Monica Magnone, la redazione ha pensato di coinvolgere alunni, insegnanti e sponsor con un unico obiettivo: regalare alle scuole materiale sportivo.In un momento storico dove le risorse scarseggia-no e i tagli sono sempre più frequenti – ahimè – an-che nel mondo dell’istruzione, l’iniziativa “Scatta lo sport… a scuola”, nella sua semplicità, ha permesso agli istituti vincitori di rinnovare la propria dotazione sportiva e non solo.Infatti alle prime tre classificate delle rispettive ca-tegorie (scuole primarie, secondarie di 1° e 2° grado) sono stati assegnati i seguenti premi:- 1° classificato Macchina fotografica digitale offer-ta da PaluaniLife e Ennevi foto di Verona + Buono di €1500 per acquisto materiale sportivo presso il nego-zio Decathlon di S. Giovanni Lupatoto- 2° classificato Buono di €1000 per acquisto materia-le sportivo presso il negozio Decathlon di S. Giovanni Lupatoto- 3° classificato Buono di €500 per acquisto materiale sportivo presso il negozio Decathlon di S. Giovanni LupatotoTutte le foto (ben 257!) sono state visionate da una commissione di esperti appositamente costituita e valutate secondo i seguenti criteri di attinenza al tema del concorso, creatività, livello tecnico-realiz-zativo e originalità.Il concorso, al di là della graduatoria finale, ha voluto in primis promuovere il valore educativo dello sport praticato a scuola.Infatti lo sport, inserito nel contesto educativo sco-lastico, ricco di valenze formative, promosso e coor-

dinato dai docenti, è importante strumento di diffu-sione di esperienze fondate sullo spirito di squadra, la determinazione in campo e il rispetto dell’avver-sario. La passione per lo sport è contagiosa e si tra-smette anche a scuola. Non c’è campione o squadra più speciale di quella che si vede crescere tra i banchi di scuola, tra le mura delle palestre scolastiche o nei campetti circostanti. I ragazzi progressivamente im-parano a conoscersi e valorizzarsi l’un l’altro, speri-mentando come ogni problema si possa risolvere più facilmente sommando le forze, “facendo squadra”.Un successo quindi che è andato al di là di ogni più rosea aspettativa e che ha convinto la Redazione di Sportdipiù magazine e – soprattutto - gli sponsor a riporoporre anche per l’anno scolastico 2012-2013 il concorso fotografico. Attenzione però: ci saranno delle novità e dei nuovi partner commerciali che, con il loro importante supporto, permetteranno di aumentare il montepremi finale.Un ringraziamento per il concorso 2011-2012 va a:- Decathlon di San Giovanni Lupatoto rappresentato dal direttore Enrico Bertoni- PaluaniLife rappresentata da Michele Cordioli- Ennevi Foto di Verona- Olympus- Banca della Valpolicella Credito Coop. di MaranoNel mese di ottobre verrà presentato ufficialmente il concorso. Per ora non vi resta che lucidare gli obiet-tivi, spolverare l’otturatore e prepararvi a…scattare lo sport a scuola!

Tutte le foto del si possono vedere online al seguen-te link: http://www.flickr.com/photos/sportdipiuverona/

Alberto Cristani

Ventidue scuole coinvolte, quasi trecento foto, tanti premi e materiale sportivo per tutti. Questi in sintesi i numeri del concorso realizzato da Sportdipiù magazine e Ufficio Scolastico Provinciale per l’anno scolastico 2011-2012

“Scatta lo sport...a scuola”:un concorso, tanti premi

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Ad ottobre la seconda edizione

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il richiamo dello sportic 15 veronA “fincAto-roSAni-forti” (veronA)

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attendendo la gara

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sport senza frontiereiStituto “Anti” (villAfrAncA)

lo sport è UgUale per tUtti

eleonorA mArchettiiStituto “minghetti” (legnAgo)

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Banca della Valpolicella promuove e sostiene iniziative volte a trasformare e migliorare la realtà sociale e culturale della comunità. Collabora con scuole ed associazioni sportive per fare assieme un percorso di crescita e di formazione generale.

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Sant’Anna D’Alfaedo Piazza dalla G.A. Dalla Bona 10 • Valgatara Via dell’Artigianato 5 - Loc. RugolinVerona – Borgo Trento Piazzale Cadorna 4 • Verona – San Massimo Via Brigata Regina 1

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Banca della Valpolicella promuove e sostiene iniziative volte a trasformare e migliorare la realtà sociale e culturale della comunità. Collabora con scuole ed associazioni sportive per fare assieme un percorso di crescita e di formazione generale.

Arbizzano di Negrar Via Valpolicella 76 • Marano di Valpolicella Piazza dello Sport 5 • Negrar Via Mazzini 49Pescantina Via della Filanda 17 • San Pietro in Cariano Via Avanzi 6/a • Sant’Ambrogio di Valp. Via Matteotti 14/c

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Medical fitness: ovvero esercizio fisico per la salute

Attività fisica per “stare bene”

L’obiettivo del dottore in scienze motorie è promuovere l’attività motoria in ottica di prevenzione e mantenimento

Un’ ampia evidenza scientifica ha dimostrato che esiste un rapporto diretto tra la quantità di atti-vità fisica praticata e lo stato di salute e qualità

della vita delle persone.In tal senso, il Ministero della Salute dichiara che “L’e-sercizio fisico e l’attività sportiva sono fondamentali per favorire il pieno sviluppo dell’organismo e per promuo-vere e mantenere uno stato di salute ottimale sia a bre-ve che a lungo termine”. Una regolare ed appropriata attività fisica rappresenta quindi una fondamentale pratica di prevenzione, oltre che di cura per rallentare e allontanare l’insorgenza di Scondizioni fisiche e metaboliche indesiderate come l’ipertensione, il sovrappeso, la resistenza insulinica e valori elevati di colesterolo e trigliceridi (che quando presenti insieme sono conosciute come “Sindrome Me-tabolica”). Di fatto, questi fattori di rischio sono un pericoloso cam-panello d’allarme perché possono condurre a patologie invalidanti e fatali di tipo cardiovascolare (quali infarto o ictus), al diabete di tipo 2, possono aumentare il rischio di alcuni tipi di tumore, la fragilità muscolo-scheletrica ed accelerare il decadimento cognitivo.Quando l’attività motoria viene programmata, condot-ta, valutata e monitorata da personale specializzato (dottori in scienze motorie), con proposte e metodo-logie basate su evidenze scientifiche, può essere consi-derata a tutti gli effetti una forma di terapia in grado di apportare significativi miglioramenti alla salute e quindi alla vita delle persone.

A chi è rivoltoIl Medical Fitness è un programma di esercizi fisici rivolti ai cittadini colpiti da alterazioni metaboliche e fisiologi-che (ipertensione, sovrappeso, valori di trigliceridi e co-lesterolo fuori norma) e patologie croniche diagnostica-te (quali diabete, osteoporosi, obesità) ma in condizioni di salute stabili, che su indicazione del proprio medico curante necessitano di un aumento della pratica dell’ at-tività motoria nella propria vita.L’insorgenza di tali patologie è spesso lenta e silente, e quindi vale il principio che prima si interviene e migliore sarà il percorso rieducativo verso la riconquista di uno stato di salute ottimale, tuttavia si ritiene che questo programma sia particolarmente adatto per le persone adulte a partire dai 40/45 anni, e ancor di più per le per-

sone anziane che non presentano ancora una funziona-lità motoria compromessa.ConlusioniIl raggiungimento e il mantenimento di uno stato di sa-lute e quindi di una qualità di vita ottimali dipendono in gran parte da fattori che possono e devono essere mo-dificati mediante l’assunzione di Stili di Vita opportuni.E’ responsabilità di ogni persona essere Pro Attiva nel ricercare questo equilibrio.Iniziare (o riprendere) a praticare attività fisica adeguata e in modo regolare è il fattore più importante in questo processo di ricerca e mantenimento del proprio BEN-ESSERE fisico e mentale.

Dario MeneghiniPresidente Provinciale DMSA Verona

Giorgio Pasetto Segretario Nazionale DMSA

Info: www.dmsa.it

associazioni sdp

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triathlonsdp sport e naturasdp

I l Parco naturale regionale della Lessinia è stato istituito con la legge regionale n. 12, del 30 genna-io 1990 con lo scopo di tutelare il ricco patrimonio

naturalistico, ambientale, storico ed etnico del terri-torio veronese. È situato nella parte più settentriona-le della Lessinia, tra i 1.200 e 1.800 metri di altezza.Il parco si sviluppa nella parte settentrionale del-la provincia di Verona in un corpo territoriale che si estende anche in due comuni della provincia di Vicen-za e che comprende luoghi di bellezza naturale davve-ro straordinaria.Tra le varie attività che si svolgono nel parco, impo-tanti sono anche quelle legate allo sport e al tempo libero.Le possibilità di esplorare I’altopiano sono pratica-mente infinite: per gli appassionati del fondo, imper-

dibili sono la Translessinia, che si snoda per 19 Km sull’altopiano, dalla località sciistica di San Giorgio a Passo Fittanze, e il moderno Centro Fondo “Parpari” di Roveré Veronese, con i suoi ampi anelli che garan-tiscono scorci di grande bellezza. Chi ama il trekking, invece, potrà scegliere tra numerosi e suggestivi per-corsi, quali il bellissimo tratto del “Sentiero europeo E5” o le vie ferrate del Carega, meglio in compagnia di una guida esperta.

Escursionismo - TrekkingSentieri che si estendono per tutto l’altopiano, adatti sia a chi desidera fare una semplice passeggiata, sia a chi ha una buona preparazione fisica per affrontare percorsi impegnativi. Escursioni guidate all’interno del Parco Naturale Regionale della Lessinia alla sco-

Parco della Lessinia:una “polisportiva” naturale!

A pochi chilometri dalla città

II Parco è il paradiso degli escursionisti e degli amanti della montagna. Ecco le proposte per lo sport autunnale

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perta di camosci, marmotte, uccelli o altri animali di montagna. Accoglienti rifugi in luoghi suggestivi per gustare tipici piatti di montagna.In primavera e in estate sono possibili escursioni gui-date all’interno del Parco Naturale Regionale della Lessinia organizzate da associazioni e/o pro-loco del territorio, quali:- C.A.I. Sezione Lessinia di Bosco Chiesanuova; - Comunità Montana della Lessinia;- Gruppo CTG: Animatori culturali-ambientali Lessinia;- Pro-loco di Giazza c/o Museo di GiazzaLe attività escursionistiche nell’area possono avvaler-si di numeri rifugi e punti di appoggio:- Rifugio “Boschetto” m 1.151, località Boschetto (Sel-va di Progno) - Servizi offerti: alloggio e ristorazione;- Rifugio “Fraccaroli” m 2.230, Cima Fraccaroli (grup-po Carega) - Servizi offerti: alloggio e ristorazione;- Rifugio “Pertica” m 1.530, Passo Pertica Servizi of-ferti: alloggio e ristorazione;- Rifugio “Revolto” m 1.336, Valle di Revolto - Servizi offerti: alloggio e ristorazione;- Rifugio “Scalorbi” m 1.767, Passo Pelegatta - Servizi offerti: alloggio e ristorazione;- Rifugio “Podestaria” m 1.680, località Podestaria - Servizi offerti: ristorazione;- Rifugio “Primaneve” m 1.766, località Monte Tomba - Servizi offerti: ristorazione.Il Centro visitatori Ljetzan-Giazza (est Lessinia) orga-nizza escursioni secondo un calendario annuale, che presentano diversi livelli di difficoltà. Durante il pe-

riodo annuale si effettuano uscite in neve fresca con racchette su percorsi che non richiedono particolari capacità alpinistiche.

EquitazioneUn modo unico per scoprire i colori, la quiete ed i pa-norami stupendi della Lessinia. Un attrezzato maneg-gio il località San Giorgio permette durante il periodo estivo di scoprire o perfezionare la monta western e di realizzare escursioni di mezza giornata o più giorni nello splendido scenario dei monti Lessini fino a rag-giungere il gruppo del Carega. Centri ippici che organizzano escursioni guidate in Lessinia: - Centro equitazione Ai Schinchi, via C.Battisti, 37020 Fosse di Sant’Anna d’Alfaedo. - Cell. 328 0620091 - 347 1871617 - www.schinchi.com- Tenuta Le Corone, loc. le Corone, 37020 Cavalo di Fu-mane. Tel/Fax 045 6845054 - Cell. 335 7560292 www.lecorone.com- Centro ippico Andreis, loc. Deserto n° 1, 37031 Cellore d’Illasi. Tel. 045 7834441 - [email protected] a Cavallo in Lessinia: - Gestore ufficiale poste Comunità Montana della Les-sinia in loc. Fittanze Azienda agricola Ugo Bertani con allevamento cavalli, via San Ciriaco n° 7, 37024 Negrar (Vr) - Cell. 348 2287456- Gestore ufficiale poste Comunità Montana della Les-sinia in loc. San Giorgio Centro equitazione Basalovo Trekking, via Palazzo n° 4, 37020 loc. Basalovo di Stal-lavena - Tel/Fax 045 907541 - Cell. 347 7652884 - www.basalovo.it

Mountain-BikeLa Lessinia offre tantissimi itinerari dedicati agli aman-ti delle due ruote attraverso boschi, pascoli, malghe e contrade suggestive. Percorsi dedicati ai più allenati ma anche alle famiglie, per trascorrere una giornata lontano dal traffico della città e scoprire le bellezze della montagna veronese.- Servizio ‘Bus&Bike’: possibilità di raggiungere le lo-calità turistiche della Lessinia con l’autobus per poi scendere con la mountain bike lungo un intreccio di bellissimi itinerari attrezzati e segnalati.Possibilità di noleggiare le biciclette in località San Giorgio e di effettuare escursioni guidate alla scoper-ta dei sentieri più emozionanti.Info: Associazione Pedala Parco - Ferrari Emiliano: 349.2695559Corso Fabrizio: 348.4096107Gregori Roberto: 335.7748208 Fax: 0456517140

www.pedalaparco.it - [email protected]

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Parapendio e deltaplano- Club “Volo libero Corno d’Aquilio” – loc. Fosse di Sant’Anna d’AlfaedoIl Club “Volo libero Corno d’Aquilio” offre l’opportuni-tà di addentrarsi nel mondo del volo libero con il para-pendio o il deltaplano, e l’occasione di conoscere per-tanto i suggestivi territori della Lessinia, da un’ottica diversa. I corsi sono sviluppati su due livelli e la sede della scuola è posta in una località amena che garan-tisce la possibilità di trascorrere il tempo in maniera piacevole anche a chi accompagna gli appassionati di queste discipline. Info: Scuola di Parapendio Via Segantini, 28 Arco (TN) Tel.: 0464 518026 Cell.: 348 7097989

MinigolfA Bosco Chiesanuova – informazioni presso lo IAT di Bosco Chiesanuova.Info: IAT Tel. / Fax: 045 7050088 Palestra di roccia- Parete per arrampicata - Loc. Valdiporro di Bosco Chiesanuova nella sede del Daù Group- Arrampicata sportiva in Falesia su parete naturale - Lo. Alcenago di Grezzana- Arrampicata sportiva in Falesia su parete naturale - Loc. Ceredo di Sant’Anna d’Alfaedo Nordic walkingCorsi di Nordik Walking - Bosco Chiesanuova e Cerro Veronese, organizzati da Lessinia Touristsport. Prenotazioni corsi ed escursioni presso IAT di Bosco Chiesanuova.Info: IAT Tel. / Fax: 045 7050088Info: www.lessiniapark.it

Marina Soave

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Innanzitutto mi presento: mi chiamo Cristiano Ma-gnani e sono un istruttore nazionale di scherma e co-fondatore dell’associazione sportiva VeronaScherma

ASD.In collaborazione con Sportdipiù ma-gazine e alla luce dei recenti successi della scherma italia-na in ambito mon-diale ed olimpico, abbiamo deciso di raccontare la nostra passione per que-sto sport che fonda le sue radici in un passato molto lon-tano. Questa arte di combattimento ha subìto un’evoluzio-ne in secoli di storia che l’ha portata ad

essere uno sport olimpico. Oltre all’attività di insegna-mento a scopi agonistici o amatoriali, la nostra intenzio-ne è quella di diffondere la conoscenza di questa affa-scinante arte ad ogni livello, anche attraverso questo spazio a nostra disposizione.Mi scuso anticipatamente con gli appassionati e i puri-sti se troveranno questo racconto poco preciso o man-cante di dettagli: il mio intento è quello di cercare di de-scrivere con più chiarezza e semplicità possibile un’arte marziale complessa e rigorosa.Invito chiunque sia interessato ad inviarmi, tramite la re-dazione di Sportdipiù magazine, domande o richieste di approfondimento: io cercherò di rispondervi al meglio. Invito, inoltre, tutti a venire in palestra per conoscerci di persona e approfondire al meglio la conoscenza di que-sto sport.

La SchermaLa scherma è, oggi, uno sport di opposizione derivante dall’arte marziale omonima. Comprende tre specialità

olimpiche (dette anche “armi”) che prendono il nome dagli attrezzi sportivi utilizzati e riproducono le armi di cui portano il nome: spada, sciabola e fioretto.La scherma consiste nell’offendere (cioè colpire il ber-saglio dell’avversario) e nel difendersi (evitare di essere colpiti) secondo modalità diverse per ogni specialità. Le tre armi si distinguono per fattezze, modalità di portare i colpi, definizione del bersaglio valido e regole di prece-denza per l’assegnazione del colpo (convenzione). Ogni arma ha il proprio fascino, le proprie caratteristiche e le proprie complessità: difficile dire quale sia la migliore o la più bella, la più facile o la più difficile. Nonostante la loro diversità, tutte le armi necessitano di tecnica, astu-zia, carattere, ingegno, coraggio e concentrazione da parte degli atleti che le praticano.Quando si parla di scherma si parla di un’arte marziale in continua evoluzione. Sono numerosi i trattati di scher-ma che ci sono pervenuti, dal Medioevo in poi, e ci per-mettono di approfondire la storia e l’evoluzione della materia.Lo stile di combattimento è variato molto in secoli di storia: basti pensare ad un combattimento di epoca me-dioevale nei quali lo scontro era molto fisico e brutale, dovuto ad armature robuste e spade pesanti, che oggi potrebbe apparire come stile “grezzo”, oppure ad un duello rinascimentale molto più stiloso ed elegante, fino ad un assalto moderno, per certi punti di vista, parago-nabile a un’arte astratta.Questo cambiamento, questa continua evoluzione, era dovuta in passato alla continua ricerca e sviluppo, in ambito di guerra, di nuove armi, di tecniche di combat-timento per avere un vantaggio tecnico-tattico sugli av-versari. Questa evoluzione era dovuta anche al mutare di leggi emanate da organismi statali come la proibizio-ne dei duelli tra i nobili.Oggi, la scherma, è disciplinata dai regolamenti emanati dalla FIE (Federation Internationale d’Escrime) e dalle federazioni sportive nazionali. Le competizioni si svolgo in due fasi: fase eliminaroria a gironi e fase ad elimina-zione diretta.Nella prima fase si raggruppano gli atleti in gironi da 6 o 7 tiratori: ogni atleta deve confrontarsi con gli altri atleti

Una disciplina, tre specialità:ecco la tradizione della scherma

Prima puntata - Le specialità

Questa arte di combattimento ha subìto un’evoluzione in secoli di storia che l’ha portata ad essere sport olimpico

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del proprio girone in assalti a 5 stoccate. Il tempo a di-sposizione è 3 minuti effettivi più un minuto supplemen-tare in caso di parità di punteggio al termine del tempo regolamentare. In questo caso l’atleta che si aggiudica il primo punto vince l’incontro. Completati tutti i gironi viene stilata la classifica gene-rale: gli atleti calssificati nell’ultimo 30% della classifica vengono eliminati dalla gara mentre i rimanenti atleti accedono alla fase successiva.Nella sconda fase viene composto il tabellone ad elimi-nazione diretta dove ogni incontro si disputa a 15 stoc-cate e a disposizione ci sono 3 tempi da 3 minuti ciascu-no (le pause tra un tempo e l’altro sono di 1 minuto). In caso di parità si disputa il minuto supplementare come nella fase a gironi. L’atleta sconfitto in un incontro di questa fase viene eliminato dalla competizione mentre il vincente accede al turno successivo. L’atleta che vince l’incontro finale si aggiudica la competizione. La spadaStoricamente la spada è sempre stata l’arma usata in battaglia, nei duelli e nei combattimenti: da sempre, in quest’arma, l’obiettivo principale è quello di colpire l’av-versario per primo, in qualsiasi parte del corpo senza es-sere colpiti. Nei duelli all’ultimo sangue (combattimenti che si concludevano solo con la morte di uno dei con-tendenti) si prediligevano i colpi a bersagli vitali come fianco, petto, addome; nei duelli al primo sangue (com-battimenti che si conludevano alla prima ferita anche lie-

ve) si prediligevano i bersagli non vitali ma più avvanzati come il braccio armato, la gamba o la testa in alcuni casi.Nella spada moderna, si colpisce solo di punta ed il punto viene assegnato a chi porta a bersaglio (qualsiasi parte del corpo) un colpo preciso senza essere toccato. Esiste la possibilità di un colpo doppio (colpo simulta-neo dove entrambi gli avversari colpiscono il bersaglio) che oggi, nella scherma olimpica, assegna un punto a ciascun atleta mentre in passato terminava il duello in pareggio o nella morte di entrambi i contedenti (per questo detto il colpo delle due vedove).All’apparenza sembrerebbe molto semplice tirare di spada ma in realtà è molto complicato, come le altre armi, proprio per la mancanza assoluta di vincoli.

Il fiorettoCome precedentemente detto, nella spada non ci sono particolari regole se non quella di toccare per primi in qualsiasi parte del corpo.In passato, per poter sostenere un combattimento reale era necessario padroneggiare ogni tecnica schermistica. In breve sintesi era indispensabile saper attaccare l’av-versario trovando il modo di eludere le sue difese ed era altrettanto indispensabile essere in grado di difendersi dagli attachi dell’avversario per evitare di essere colpiti.Il fioretto nasce, in passato, come arma di allenamento per apprendere la tecnica schermistica. Per questo mo-tivo il fioretto presenta delle regole restrittive con lo scopo di costringere gli atleti ad eseguire azioni molto

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tecniche.Come nella spada, nel fioretto si colpisce di punta ma la prima differenza sostanziale è il bersaglio: il bersaglio va-lido è rappresentato dal busto (torace, pancia e schiena sono bersagli validi mentre braccia testa-collo e gambe sono bersagli non validi). Questa limitazione è dovuta al fatto che, sempre in passato, ci si doveva addestrare a colpire bersagli vitali (cuore, polmoni, addome, fianco) con molta precisione. Portare un attacco significa anche esporsi e quindi è necessaria la massima precisione ed efficacia del colpo portato.L’altra differenza fondamentale è la convenzione pre-sente nel fioretto: chi attacca per primo ha diritto a con-cludere l’attacco. L’avversario, per attaccare e cercare di fare punto, deve prima difendersi (bloccare o annulla-re l’attacco avversario) per poi attaccare a sua volta. Te-niamo presente che questa nasce come arma da allena-mento della tecnica e quindi la convenzione costringe gli atleti a dover imparare le tecniche di attacco e di difesa.Queste differenze, bersaglio e convenzione, sono tutt’o-ra valide nel fioretto moderno, e sono la causa delle difficoltà, da parte del grande pubblico, di seguire nel dettaglio le azioni schermistiche durante le riprese te-levisive. In un assalto, l’arbitro è chiamato a ricostruire ogni azione decretando chi ha attaccato per primo, se l’attacco è stato portato in bersaglio valido o non valido (le famose lucette colorate indicano che è stato colpito un bersaglio valido o bianche indicano che è stato colpi-to un bersaglio non valido), se l’attacco è stato parato correttamente oppure no e se l’eventuale risposta è sta-ta portata in bersaglio valido o non valdio.Il fioretto moderno è l’evoluzione naturale del fioretto di addestramento.

La sciabolaCome il fioretto, anche la sciabola nasce come arma di allenamento. La domanda che sorge a questo punto potrebbe essere: “allenamento di cosa?”. Il fioretto era l’arma di allenamento delle tecniche schermistiche per preparare a sostenere incontri reali dove in gioco c’era la vita o la morte. La sciabola da terreno era l’arma di allenamento della sciabola a cavallo.La sciabola a cavallo, fondamentalmente, è l’evoluzione dell’uso della spada in sella ad un cavallo. Per essere usa-ta a cavallo, la spada ha subito delle modifiche e adatta-menti come: la coccia (la protezione a difesa della mano che impugna l’arma è chiamata coccia ed è posizionata tra l’impugnatura e la lama) è più grande e copre tutta l’impugnatura e la mando del cavaliere mentre la lama, leggermente incurvata all’indietro, presentava oltre ad una punta accuminata anche un filo tagliente.Queste modifiche servivano per agevolare il cavaliere nei combattimenti a cavallo nei quali si colpiva preva-lentemente con il taglio della lama e meno frequente-mente di punta. Invito ad immaginare quanto risultereb-be complicato, stando seduti su di un cavallo, provare a colpire un avversario in sella ad un altro cavallo nella concitazione di una battaglia dove i cavalli non stanno tranquilli e immobili. Per addestrare le tecniche di que-sto tipo di combattimento nasce la sciabola da terreno.Come nel fioretto esistono regole e convenzioni: nella sciabola i colpi possono essere portati di punta e anche di taglio, la convenzione che regola gli attacchi è uguale a quella del fioretto (chi attacca per primo ha diritto a concludere l’attacco) e il bersaglio valido è rappresen-tato da tutte le parti del corpo dal giro vita in su e cioè busto (tranne la parte sottostante il giro vita), le braccia, il collo la testa. Le mani e le gambe sono bersagli non validi. Un uomo a cavallo ha generalmente nella mano sinistra le redini, nella destra la sciabola e le gambe sono coperte da protezioni particolari. Il bersaglio valido della sciabola rappresenta, in sintesi, il bersaglio raggiungibile di un uomo a cavallo.La sciabola moderna è l’evoluzione naturale di questa sciabola di allenamento. Il modo di colpire, il bersaglio e la convenzione sono attualmente in vigore. Come nel fioretto, anche in quest’arma l’arbitro è chiamato a rico-sturire l’azione e assegna il punto dipendentementa alla ricostruzione fatta.

Cristiano MagnaniInfo: www.veronascherma.it

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diocesi veronaufficio scolastico veronasdp speciale veronamaniasdp

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Alle porte della nuova stagione sportiva arrivano in casa Mastini due splendide convocazioni per i giovani Filippo Tomelleri ed Elia Viviani. I due di-

ciannovenni infatti hanno ben impressionato nei raduni estivi il coaching staff del Blue Team Junior, la nazionale italiana giovanile di football americano, tanto da meri-tarsi la convocazione per i prossimi incontri di qualifica-zione validi per l’accesso agli Europei 2013. Ci saranno due caschi dei Mastini quindi in campo nella difesa della nazionale italiana, con Viviani schierato nella prima linea difensiva e Tomelleri a vestire il ruolo di free safety, ov-vero l’ultimo baluardo difensivo italiano. Le convocazio-ni erano nel‘aria, vista l’ottima prova dei due baldi gio-vani nello scorso campionato di serie A2, ma era giusto attendere l’ufficializzazione della cosa, arrivata in questi giorni, dopo il raduno ad Ansbach (Germania) che ha tra l‘altro ha visto la partecipazione anche del giovane regi-sta dei gialloblù Gjon Jakaj, premiato come miglior quar-terback del Dodds Camp. Al ritorno da Ansbach l’head coach della nazionale Leone si è congratulato al telefono con il presidente gialloblù Simone De Martin per l’ottima preparazione dei due giocatori, merito sicuramente del

buon lavoro fatto dal coaching staff dei Ma-stini in queste scorse stagioni. La scelta so-cietaria di far gioca-re ragazzi talentuosi benché giovani anche nel campionato di se-rie A ha portato sicu-ramente buoni frutti.

La “defense” dei Mastini infatti è statisticamente tra le prime due difese di tutto il campionato italiano ed è for-mata da tantissimi giocatori giovani che tra l’altro com-porranno la prossima squadra under 21 che parteciperà al campionato italiano di categoria a partire dalla fine di settembre. Dopo 13 anni il football “made in Italy” torna così ad or-ganizzare una manifestazione internazionale, il “qualifi-cation round” per l’Europeo under 19 che si svolgerà in Russia nel 2013. Italia, Olanda, Serbia e Gran Bretagna si giocheranno l’accesso alla finale del girone che vedrà la vincente tra le quattro giocarsi con la Svezia la parteci-pazione ad Euro 2013. Le partite sono in programma ad

Ostia il 7 e 9 settembre e per il Blue Team sarà subito una partenza insidiosa contro i temibili Leoni olandesi. Per Tomelleri e Viviani, che hanno portato così a quattro il numero delle maglie azzurre in casa Mastini, ci sarà l’ul-teriore soddisfazione di essere i porta bandiera di tutto il Veneto, considerando che solo i due gialloblù fanno parte della lista dei convocati di coach Leone, tra tutte le squadre della nostra regione. Raggiunti telefonica-mente i due giovani mastini si dicono ancora increduli per questa importante opportunità, facendo trapelare dalla loro voce quelle tipiche emozioni che ogni atleta vive quando riesce a raggiungere quel sogno sportivo chiamato “maglia azzurra”. Nel frattempo dal 21 agosto presso il campo di allena-mento dei Mastini di Via Monastero a Parona, ricomin-cia la preparazione per la squadra Under 21 in vista del campionato italiano di categoria. La società scaligera invita tutti i ragazzi dai 16 anni di partecipare ai test atletici di selezione per poter entrare a far parte dei Mastini Verona.

Michele De Martin

info: www.mastiniverona.net

Due maglie azzurre per i MastiniNuova soddisfazione per la compagine gialloblù

I “Bau-boys” Elia Viviani e Filippo Tomelleri convocati nel Blue Team Junior a caccia degli Europei 2013

football americano sdp

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sport e solidarietàsdp

Con Last 10KM Marathoncorri per la ONLUS del tuo cuore

Partenza il 7 ottobre da Piazza Bra

Una corsa/camminata non competitiva a ritmo libero con partenza da Piazza Bra e, soprattutto, a scopo benefico

Dal 2008 ad oggi Veronamarathon è riuscita a so-stenere varie associazioni benefiche erogando contributi economici per decine di migliaia di

euro. Per il 2012 grazie alla collaborazione della Rete del Dono e alla partecipazione delle più importanti Organiz-zazioni No Profit di Verona, verrà organizzata nell’am-bito della 11a Veronamarathon una importante raccolta fondi abbinata ad una nuova marcia di solidarietà non competitiva alla quale tutti potranno partecipare.

“Last 10KM marathon” ti sta già aspettando....Il 2012 è L’Anno Internazionale della Cooperazione pro-

clamato dall’ONU. Le cooperative ricordano alla comunità che è possibile conciliare la produttività economica con la responsabi-lità sociale.“Last 10KM marathon” vuole contribuire, parteciparee diffondere il messaggio per dimostrare che può esserefacile aiutare gli altri divertendosi e facendo sport.

Una “marcia” in piùGAAC 2007 ASDVeronamarathon in coorganizzazione con il Comune di Verona organizza, domenica 07 ottobre2012, la manifestazione sportiva Last 10Km marathon,

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sdpsdpsdpsport e solidarietà sdp

corsa/camminata non competitiva a ritmo libero con partenza da Piazza Bra a scopo benefico. Potrai percorrere come i veri maratoneti gli ultimi 10 km della Veronamarathon, i più emozionanti di tutti nel cen-tro storico, e taglierai la linea di arrivo all’interno dell’An-fiteatro Arena.Un’emozionante corsa non competitiva nella splendida cornice di Verona con il percorso completamente chiusoal traffico.

RegolamentoRitrovo: Ore 7.30 Piazza Brà – VeronaPartenza: Ore 9.00 Piazza Brà – VeronaArrivo: All’interno dell’Anfiteatro ArenaLe iscrizioni chiudono tassativamente Sabato 6 ottobrealle ore 20.00. Non si accettano iscrizioni Domenica7 ottobre 2012.

Come iscriversiLa quota d’iscrizione è di Euro 10,00 di cui € 4,00 a favoredelle Organizzazioni No Profit aderenti al progetto.Sono possibili le seguenti modalità di pagamento:- Contanti: presso i punti ufficiali d’iscrizione consultabilisul sito www.veronamarathon.it o presso tutte le assciazioni ONP aderenti al progetto- Bollettino c/c postale: solo Italia conto N. 85519056

intestato a GAAC 2007 Veronamarathon- Bonifico Bancario: conto corrente presso la CassaRisparmio di Bolzano.IBAN: IT 51 I 06045 11702 00000 5000425intestato a GAAC 2007 Veronamarathon- Online: con carta di creditosul sito www.veronamarathon.it- Via Fax: invia al numero 045 5112238 il modulo di iscri-zione compilato, allegando la copia del pagamento.Dove iscriversi e ritirare il pettorale- Presso l’Expo Veronamarathon al Palasport di VeronaPiazzale Azzurri d’Italia nelle giornate di:Venerdi 5 ottobre dalle ore 15.00 alle ore 20.00Sabato 6 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 20.00- Presso tutte le Associazioni No Profit aderenti al progettoe i punti ufficiali Veronamarathon consultabili sul sito:www.veronamarathon.itIl premio di partecipazione e il pettorale potranno essere ritiratianche domenica 7/10/2012 dalle ore 7:30 alle 8:30 in Piazza Bra.Corri per una buona causa e trasforma la tua sfida in una nuova opportunità per gli altri.

info: www.veronamarathon.it

Alberto Cristani

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podismosdp

Veronamarathon, di corsa in Arena! Undicesima edizione

Quattro opzioni diverse ma con il medesimo concetto di base: l’arrivo nella splendida e magica Arena

Questo è un anno speciale per Verona e per la sua Veronamarathon, l’11a edizione del 7 otto-bre avrà la grande novità dell’arrivo nell’Arena,

fuoriclasse ed appassionati di podismo potranno così tagliare il traguardo, per la prima volta, proprio nel mo-numento simbolo di Verona.Un gran finale scenografico che suggellerà il tracciato di gara, 42,195 km da Sant’Ambrogio Valpolicella al centro della città, ma lo staff organizzativo ha apparecchiato anche un terzetto di valide alternative, grazie alle quali runners di ogni livello e grado di allenamento potranno regalarsi l’entrata trionfale in Arena, dove tra l’altro il giorno dopo (8 ottobre) si esibirà dopo quasi vent’anni d’assenza Adriano Celentano, insieme a Gianni Morandi.Tre alternative si diceva, una è la versione su 10 km, la “VeronaRace10 km”, sempre con classifica e cronome-tro alla mano, per chi invece punta al gioco di squadra c’è la “Duo Veronamarathon”, staffetta a due di 26 km + 16.195 km per gareggiare in coppia, magari regalandosi anche una bella vacanza di gruppo. La terza opzione è un po’ il vessillo rappresentativo di ciò che è sempre sta-to a cuore alla Veronamarathon, cioè l’attenzione per la solidarietà, è infatti la “Last 10km Marathon” (vedi arti-colo pagina 50), una gara dove non contano i tempi e i risultati, ma conta invece l’aiuto concreto che ciascun partecipante porterà ai progetti benefici di “Retedeldo-no”.Quattro opzioni diverse ma con il medesimo concetto di base, l’arrivo in Arena per fare della Veronamarathon la vera corsa di Verona, e per famiglie, accompagnatori ed amici la location è tra le più quotate dato che consente

di unire lo sport ad una bella vacanza (ci sono anche tan-te strutture convenzionate), visitando il centro cittadi-no, i musei, i negozi e i dintorni. E per chi non partecipa alle quattro opzioni sportive offerte dalla Veronamara-thon c’è anche l’ulteriore possibilità della Family Run, un modo divertente per ingannare l’attesa, correndo nel centro città.Le iscrizioni sono in corsa fino al 6 ottobre, al costo di 40 Euro fino a fine settembre e di 60 Euro negli ultimi giorni prima dello start, tutte le informazioni sono rintracciabili sul sito della manifestazione.

Info: www.veronamarathon.it

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tennis sdp

Era il lontano 1929, quando G. Franco Fedrigoni, che ne fu il primo presidente, coinvolse un gruppo di amici dando vita all’Associazione Tennis Verona. I

fondatori unirono la passione sportiva ad una sincera amicizia. Quello era lo spirito delle origini, e tale è rima-sto alla soglia dell’ottantatresimo compleanno dello sto-rico sodalizio di Via Colonnello Galliano, presieduto oggi da Gustavo Bussinello. Una lunga storia, contraddistinta da eventi che hanno contribuito a cementare il prestigio del circolo. Il rico-

noscimento internazionale arrivò nel 1951 con l’incontro tra le rappresentative dell’Italia e della Germania. Poi, nel 1965, in occasione dell’inaugurazione della nuova club house, fu di scena la sfida Italia-Francia. Nel 1967 l’AT Verona ebbe l’onore di ospitare l’incontro di Coppa Davis Italia-Austria, che fu un enorme successo. Seguiro-no a ruota le finali del campionato italiano femminile in-dividuale e a squadre di 1A categoria del 1968, i campio-nati italiani assoluti individuali di 1° categoria del 1969, i campionati internazionali a squadre “juniores” valevoli per la “Coppa Valerio” del 1970. Nel 1992 sul centrale dell’ATV il napoletano Massimo Cierro conquistò il titolo tricolore davanti ad un pubblico gremito. E come non ricordare i maestri, figure storiche del tennis di casa nostra come Razzetti, Bonetti, Di Ni-cola, Turcaloro, Giavoni, Bigardi, Fesce, Borgo, Oliboni, Leoni, Vantini, Panajotti, l’attuale Damian di Noto. Oggi il club, con più di 300 soci effettivi, può a ben ragione

vantarsi di costituire uno dei circoli più belli e rappresen-tativi del Veneto: presenta sette campi in terra rossa (di cui uno in sintetico adibito anche al calcetto e sei coperti nei mesi invernali) su cui è ancora buona usanza giocare in abito bianco. L’ampia e confortevole palazzina centrale, con gli uffici ed il bar ristorante, la palestra, gli spogliatoi, la sauna e la piscina sono degna cornice di un autentico gioiello. Gli attuali dirigenti, in un’ottica di rinnovamento, hanno dato forte impulso alle politiche giovanili. La scuola tennis diretta dal tecnico argentino Damian Di Noto, coadiuvato dal preparatore atletico Jorge De Pasquale e dai maestri Giorgia Barison, Michele Campa-gnari, Giulia Meruzzi, Nicola Oliboni, e Federica Spinielli, vanta ben 250 allievi ed è la più grande a Verona ed una delle principali in ambito regionale. Recentemente è stato avviato il programma del centro estivo per i ragaz-zi che ha riscosso molti consensi. I tempi cambiano ed inevitabilmente la tecnologia è en-trata nel circolo: tramite l’ATV Card è possibile oggi pre-notare online comodamente da casa i campi da gioco nella stagione invernale tramite un semplice click. Sono stati infine lanciati gli ATV Bonds, che i soci possono sottoscrivere, in modo da supportare gli investimenti necessari per l’ammodernamento tramite l’autofinan-ziamento. In tal senso sono previste le nuove coperture ed un nuo-vo campo in superficie veloce fortemente voluto dalla direzione tecnica per l’agonistica. Il gioiello splende sempre di più e con le sue ottantatrè primavere, l’Asso-ciazione Tennis Verona conferma il ruolo di regina ma-dre della racchetta in riva all’Adige.

Info: www.atverona.it

Lorenzo Fabiano

ATV, la culla del tennis veroneseDal 1929 nella storica sede di Via Galliano

Una lunga storia contraddistinta da eventi che hanno contribuito a cementare il prestigio del circolo tennistico

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basketsdp

Giuliani-Verona: ritorno di fiammaDopo la promozione a Brindisi

Il popolare “Ciccio” torna in gialloblù nelle vesti di general manager dopo un passato da allenatore in seconda

pallacanestrosdp

A volte ritornano: le strade di Alessandro Giuliani e della Scaligera Basket si riannodano dopo più di 10 anni.

Stavolta il popolare “Ciccio” torna in gialloblù nelle ve-sti di general manager con l’obiettivo di centrare quei risultati che sono mancati nelle ultime due fallimentari stagioni. Ma quando è iniziata l’avventura gialloblù per Giuliani? Vicentino di nascita e figlio di Franco Giuliani (allenato-re, tra le altre, della Vicenzi Biscotti negli anni settanta), Alessandro arriva a Verona nel 1989, chiamato dall’allora dirigente delle giovanili della Scaligera Silvano Polo.Rimane ad allenare nel settore giovanile fino al 1996, quando, con l’avvento sulla panchina gialloblù di Andrea Mazzon (sostituto di Phil Melillo), Giuliani viene nomi-nato vice allenatore. Da lì iniziano per lui diversi anni da assistente a Verona, con Mazzon (con cui conquista la Korac nel 1998), Marcelletti, D’Amico, Faina e Lardo. Al termine della stagione 2001/02 (culminata con la sal-vezza in A1) è costretto a lasciare la sua città adottiva

a causa del fallimento della società: segue Lino Lardo a Reggio Calabria e a Rieti (sempre come vice) e diventa capo allenatore prima a Reggio Calabria e poi ad Avelli-no. Le due esperienze da head coach non sono fortunate, ma nel frattempo si affinano le sue doti di scout-man (in-numerevoli i suoi viaggi in Europa e negli States a visio-nare giocatori), tanto che nel 2009/10 viene chiamato a fare il direttore sportivo a Biella. Due anni molto positivi quelli biellesi, con approdo in en-trambe la stagioni alle final eight di Coppa Italia; infine l’esperienza di Brindisi lo scorso anno, con promozione in A e vittoria della Coppa Italia di Legadue. Ed ora Verona.

Alessandro, sei tornato a casa rinunciando alla LegaA che hai conquistato con Brindisi, perché?Amo le sfide: sono ritornato perché mi sembra di rivive-re la scelta che ho fatto un anno fa quando ho lasciato Biella per affrontare la sfida di Brindisi e che ora ripro-

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basket sdpl’iniziativapallacanestro sdp

pongo qui. Magari non sarà la stessa cosa perché qui non abbiamo lo stesso budget, ma l’idea di poter fare qualcosa di importante e di bello a Verona è stato uno stimolo al quale non ho saputo resistere.

La Tezenis è reduce da due stagioni disastrose: avver-ti un po’ di pressione, dato che quest’anno non si può sbagliare?La pressione non mi fa paura, anche perché a Brindisi l’ho avuta dal primo giorno in cui sono arrivato sino al giorno della promozione. Oltretutto abbiamo faticato all’inizio e quindi c’era ancora più pressione: poi siamo stati bravi e abbiamo cont nuato a lavorare seguendo il nostro progetto.

Che Tezenis hai costruito e che obiettivi ti ha posto la società?Mi sembra di aver allestito una squadra equilibrata, con giocatori giovani e affamati: abbiamo scelto un coach come Ramagli che ama lavorare in palestra e che ha fat-to bene in tutte le piazze in cui è andato. L’obiettivo è crescere, creare entusiasmo e fare il meglio possibile: la società è sana, il pubblico di Verona è una garanzia, insomma ci sono tutti i presupposti per regalare le sod-disfazioni che qui mancano da tempo.

Andrea Etrari

25 ANNI DI SUCCESSI PER CAROLI & C.Per il Folgaria Basketball Camp l’estate 2012 sarà ricordata a lungo negli annali: è stato festeggia-to infatti il 25ennale del camp di Renato Caroli, che ideò nel 1988, con una ventina di ragazzi veronesi, quello che è di-ventato oggi uno dei ba-sket camp più prestigiosi d’Italia. Oltretutto Folga-ria è stata la sede del riti-ro della Nazionale di Pianigiani (e lo sarà anche nei prossimi due anni), nonché della Tezenis che ha tra-scorso l’ultima settimana di agosto sull’altopiano per preparare l’imminente stagione.“Renatone”, il direttore del FBC, ha tracciato un bi-lancio dell’edizione del 25ennale: «Si è trattato di un grande successo, al di sopra delle aspettative: la nostra formula si è rivelata vincente e questo grazie soprattutto al mio staff che è formato, tra gli altri, da prestigiosi nomi che oltretutto lavorano nella Scaligera Basket come il giemme Alessandro Giu-liani, il responsabile del settore giovanile Roberto Rugo, l’addetto alle relazioni esterne ‘Pedro’ Paiola e l’allenatore delle giovanili Marcello Ruffo».Oltre al suo staff, Caroli ci tiene a ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il successo del 25° FBC: «Il mio grazie va all’APT di Folgaria, Lavarone e Luserna e al suo direttore Stefano Tomasi che si è dato un gran daffare affinché il FBC e la Nazio-nale potessero convivere nell’ultima settimana del camp; al FolgariaSki, nella figura del presidente Nando Rella, che mai come quest’anno è intervenu-to con gadgets e l’omaggio junior; a SportItalia che ci ha dedicato un servizio ed è stata molto dispo-nibile con noi, con un ringraziamento particolare a Niccolò Trigari; alle aziende ed ai fornitori che ci hanno supportato e parliamo di grandi multinazio-nali come Ferrero, Yoga, e Glaxo Smith Kline».Sono stati 5 i turni del FBC, dal 17 giugno al 21 luglio: «Sì, tutto è andato per il meglio, il tempo ci ha dato una gran mano perché non è quasi mai piovuto. I coaches sono stati come sempre il fiore all’occhiel-lo del FBC: da Rudy D’Amico a Blanco, da Hoyo a Stansbury, da Vitucci a Moretti e soprattutto un traino come Dan Peterson che, come sempre, non è passato inosservato».

A. E.

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Dopo un anno sportivo pieno di vittorie e soddi-sfazioni, le atlete del Cus Verona Pattinaggio ri-prendono l’attività agonistica subito in quarta.

Infatti già la prima settimana di settembre 5 atlete della società cussina, sono state impegnate a Riccione per i Campionati Italiani ACSI.Il 23 settembre invece il quartetto Divizione Nazionale “Eumenidi” partirà per Gorizia per affrontare le loro ri-vali al Trofeo Internazionale ACSI. A novembre sarà la volta di Arianna Rossettini (2003), Elena Saccani (2003), Maria Nives De Antoni (2004), Ester Angheben (2004), Giulia Beda Petronela (2005) che, con merito per esse-re arrivate sul podio alla fare Provinciale, affronteranno per la prima volta i Giochi giovanili Regionali.La Società ha quindi continuato anche quest’estate gli allenamenti, creando un corso estivo per mantenere allenate le sue atlete in previsione di questi importanti appuntamenti. Sempre attente, le insegnanti hanno co-munque creato dei momenti ludici all’interno del corso tenendo in considerazione il periodo di riposo e relax estivo. A settembre ripartono quindi i corsi che verranno arti-colati a seconda dell’età e delle esigenze delle atlete. Il Cus Verona pattinaggio organizza infatti per il mese di settembre delle prove gratuite per chi volesse avvicinar-si a questo fantastico sport, avendo così la possibilità di

provare senza impegno e chiedere informazioni alle no-stre insegnanti federali e al nostro Presidente di Società Dario Perusi presente negli orari di prova. La Società organizzerà poi le lezioni suddividendo le at-lete in Primi Passi (dai 3 anni e mezzo ai 6), Pre-Agoni-smo (dai 6 agli 8 anni ), Agonismo (dagli 8 ai 18 anni) e Gruppo Adulti/Amatori (dai 18 anni in su). Per informazioni sui corsi ed orari potete rivolgervi a Stella: 366.5843776, oppure visitare il gruppo su Face-book “Cus Verona Pattinaggio”

Stella Mazza

Info: www.cusveronapattinaggio.jimdo.com

Al via la nuova stagione del Cus Verona Pattinaggio

Attività federale ma anche corsi per i più piccoli

A settembre ripartono i corsi che verranno articolati a seconda dell’età e delle esigenze delle singole atlete

pattinaggio sdp

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windsurfsdp

Let’s go...surfing!Uno sport alla portata di tutti

Anche nel windsurf, come nella maggior parte degli sport, insegnamento e attrezzatura sono fondamentali

Parlare di windsurf non è mai una cosa facile. è complicato tradurre in parole le emozioni che si prova-no sfrecciando a 60 km/h sull’acqua o a surfare un’onda

di cinque metri! Un incredibile senso di libertà unito a un grande stato di eccita-zione ti pervade il corpo e lo spirito rendendoti dipendente da queste sensazioni: iI vento diventa un’ossessione. Anche se si è in ufficio o a scuola c’è sempre un occhio vigile su www.win-dsurfmalcesine.it a controllare le webcam del lago di Garda per vedere se i tuoi amici sono in acqua a surfare.E non pensiate che la giornata del surfista finisca al tramonto! Alla sera c’è sempre qualche grigliata in spiaggia o beach party dove andare a festeggiare e bere qualcosa! Ragazze e ragazzi, non siete stufi di starvene in spiaggia tutto il giorno ad abbronzarvi? Non vi viene voglia di provare nuove emozioni che nessun happy hour in centro può darvi?Non sarebbe più entusiasmante una surfata al tramonto con gli amici e le amiche seguita da un falò in spiaggia in pieno ‘surf style’? E’ più facile e più divertente di quello che pensate!

Purtroppo la maggior parte delle persone è convinta che il windsurf sia uno sport inaccessibile adatto solo a pochi eletti, una cerchia di semidei dotati di muscoli potenti e di una gran-de preparazione atletica: nulla di più sbagliato! Le cose con il passare degli anni sono cambiate: la forza bruta che era ne-cessaria fino a 10 anni fa è stata sostituita da un’attenta pro-gettazione a CAD di tavole e vele con l’unico fine di rendere la vita facile ai principianti che si apprestano a seguire un corso di windsurf. Non fate l’errore di farvi insegnare dal vostro amico o da vostro padre a meno che non sia un istruttore preparato. Come nella maggior parte degli sport, l’insegnamento con la didattica e l’attrezzatura adatta è di importanza basilare. Normalmente un corso per principianti dura tre giorni ma generalmente già dopo due si riesce ad andare e tornare senza problemi. E poi, alla scuola c’è tutto: dalla tavola alla muta, al salvagente. Insomma, ragazzi e ragazze...Let’s go surfing!! Info: www.rsacademy.it

Alberto Fabbri

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SAN PIO X in FESTA 14•15•16 settembre 2012VENERDÌ 14 SETTEMBRE

ORE 19.00 APERITIVO

all’ANGOLO DELLO SPRITZ

ORE 20.00 APERTURA

STAND GRIGLIA-STAND BIRRA e PIZZA

ORE 20.30 BABY DANCE

ORE 21.30 CONCERTO con

SABATO 15 SETTEMBRE

ORE 16.00 LABORATORIO BAMBINI

ANGOLO PARCO GIOCHI

ORE 16.00 TORNEO BOCCE

ORE 16.00 APERTURA BAR

ORE 19.00 APERTURA CASSE-BAR-

ANGOLO DELLO SPRITZ

ORE 19.30 APERTURA CUCINA

STAND GRIGLIA-STAND BIRRA e PIZZA

ORE 19.45 INAUGURAZIONE CAMPO DA

CALCIO: partita VECCHIE GLORIE S.PIOX

BIONDELLA – SELEZIONE GIORNALISTI

VERONESI

ORE 20.30 BABY DANCE

ORE 21.00 CONCERTO CON

DOMENICA 16 SETTEMBRE Giornata della ComunitàORE 10.00 S. MESSA

ORE 11.00 VISITA BANCHETTI GRUPPI PARROCCHIALI

ORE 11.30 APERTURA CASSE-BAR-ANGOLO DELLO SPRITZ

ORE 12.00 APERTURA CUCINA

ORE 14.30 LOTTERIA SPRINT

ORE 15.00 TORNEO BRISCOLA

ORE 15.30 • SUL PIAZZALE TORNEO CALCIO BALILLA A COPPIE GENITORE-FIGLIO/A • SUL CAMPO DA CALCIO DIMOSTRAZIONE CON ISTRUTTORI QUALIFICATI PALLAVOLO e TOUCH RUGBY RINGO BOYS per RAGAZZI 6-12 ANNI (iscrizione entro sabato sera)

ORE 19.00 APERTURA CASSE - BAR-ANGOLO DELLO SPRITZ

ORE 19.30 APERTURA CUCINA-STAND GRIGLIA-STAND BIRRA e PIZZA

20.00 BABY DANCE

20.30 UN VIAGGIO ATTRAVERSO I MUSICAL PIÙ BELLI

22.00 SUPER TOMBOLA ENOLOGICA

Con il contributo del comitato: “AMICI DEL CAMPETTO”

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Polizia Stradale e sport, insieme per educare i giovani alla guida

Importante iniziativa nelle scuole veronesi

Polizia Stradale e mondo sportivo costituiscono un connubio che in apparenza può sembrare strano, ma ripercorrendo la storia degli ultimi sessanta

anni scopriamo che in realtà non è così anzi, al contrario, l’una sostiene l’altro e viceversa.Al termine del secondo conflitto mondiale, e precisamen-te il 26 novembre del 1947, in seno a quella che è l’odierna Polizia di Stato nasceva la Polizia Stradale con compiti di prevenzione e accertamento dei reati lungo le strade, di osservanza della disciplina della circolazione e operazioni di sicurezza sulla viabilità. Già dal 1946, proprio in virtù di tali operazioni, la Polizia Stradale iniziava a scortare il Giro d’Italia di ciclismo. Si tratta dei tempi in cui Fausto Coppi e Gino Bartali erano spesso ritratti fianco a fianco dei motociclisti della Stra-dale lungo le polverose e ancor poco trafficate strade del Belpaese. Gli anni trascorrevano e i legami tra la Polstrada e le com-petizioni sportive si rafforzavano sempre più, per cui i centauri della Polizia, oltre ad essere un presidio per la sicurezza, divenivano anche motivo di prestigio per le manifestazioni stesse.Attualmente l’articolo 230 del codice stradale affida agli Organismi di polizia stradale il compito di collaborare con il Ministero dell’Istruzione per la formazione di program-mi di educazione stradale e proprio per questa ragione gli

agenti sono divenuti ancor più parte integrante del mon-do dello sport. Verona non fa eccezione, anzi, ne costitui-sce un valido esempio. Basti pensare all’ultimo Giro d’Ita-lia di ciclismo del 9 maggio scorso, durante il quale, oltre al servizio di scorta, gli agenti erano impegnati in piazza Bra con uno stand per sensibilizzare dei ragazzi delle me-die sui pericoli legati alla circolazione di bici e motorini.Poco più di due mesi dopo e precisamente il 29 luglio, i centauri della Stradale scortavano gli atleti di handbike nel Giro d’Italia a loro dedicato. L’entusiasmo di essere assieme in quest’occasione era ancor maggiore al pen-siero che anche il prossimo anno scolastico vedrà atleti ed agenti nelle aule scolastiche di Verona e provincia per parlare di incidenti stradali di cui troppo spesso gli stessi handbikers sono rimasti vittime.Un ruolo fondamentale di coordinamento viene assicu-rato dall’Ufficio Educazione Fisica dell’Usp di Verona (già Provveditorato agli Studi) a cui fanno capo i vari proget-ti di educazione stradale e che tra non poche difficoltà - sempre più spesso legate alla cronica carenza di fondi - tenta di mantenere vive le varie iniziative, prima su tutte il corso per il conseguimento del “patentino” per ciclo-motore in collaborazione con la Provincia e la Polizia Mu-nicipale di Verona.Anche nel caso dell’Usp il legame tra lo sport e l’educa-zione stradale è inscindibile, tant’è che alla recente mani-festazione svoltasi a giugno nell’Auditorium del palazzo della Gran Guardia dal titolo “Sport e Scuola 2012” vi era la sessione “XX anni di educazione stradale a Verona” con la partecipazione attiva della Polizia Stradale e della Poli-zia Municipale, che assieme interpretano la quasi totalità dei programmi educativi in tema di sicurezza sulle strade.A tal proposito forse non è noto a tutti che la Polstrada ha investito una parte qualificata delle proprie risorse nel campo dell’educazione alla sicurezza stradale, abbando-nando come modello unico di riferimento la figura del poliziotto “repressore” ed ampliandone di fatto le com-petenze anche nel campo della prevenzione assieme a persone diversamente abili i cui racconti possono indurre alla condivisione di valori più scostati dalle attuali forme d’individualismo. Parlare al cuore delle persone per suscitare emozioni e

diocesi veronaufficio scolastico veronasdp sicurezza stradale

Un ruolo fondamentale di coordinamento viene assicurato dall’Ufficio Educazione Fisica dell’U.S.P. di Verona

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sdp

portare ad una naturale condivisione delle regole. Questo è l’obiettivo finale. I risultati di un tale lavoro di prevenzio-ne vedranno la luce dopo qualche anno d’interventi sul campo, come nel mondo dello sport, dove ciò che conta è la dedizione e la costanza nel perseguire gli obiettivi, sen-za sconti ne scorciatoie. Prevenzione significa meno morti e feriti sulle strade e, anche se in Italia non siamo riusciti a dimezzare la mortali-tà tra nel decennio 2001/2010, l’abbiamo comunque ridot-ta del 42% grazie anche alla silenziosa e costante opera di prevenzione svolta dagli handbikers e dai poliziotti che si aggirano a loro agio tra i banchi di scuola.

Ci siamo lasciati alle spalle un agosto veramente caldo ma noi pensiamo che il vero anticiclone si sia manifesta-to sulle strade dove si è registrato un elevato numero di vite perse sull’asfalto mentre si guidava una moto, uno scooter, una bici oppure semplicemente si camminava. A tutto questo seguono soventi polemiche in cui ognuno addita le altrui responsabilità, dimenticando che spesso in un solo giorno siamo automobilisti e poi ciclisti e ancora motociclisti ed infine pedoni. Insomma, siamo un po’ tutti responsabili e allora non è forse il caso di rallentare e ri-flettere su tutto questo? Partiamo dal rivedere i nostri sin-goli comportamenti e magari, con l’aiuto di testimonials come i “ciclisti con le mani” e gli “uomini in blu” - dove lo sport e l’esperienza in servizio si fondono in un unico messaggio - scoprire l’inestimabile valore del concreto ri-spetto delle regole che salvaguardano la nostra e l’altrui incolumità.Ma anche questi sono solo propositi, perciò ciao ragazzi, ci vediamo concretamente in classe!

Francesca Montereali Dirigente Sezione Polstrada di Verona

Andrea Scamperle Tutor di educazione stradale della Polstrada

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Il termine “gomito del tennista” o epicondilite del go-mito si riferisce ad una sindrome dolorosa localizza-ta all’epicondilo laterale del gomito ed è secondaria

all’insulto micro-traumatico dei tendini dei muscoli epi-condiloidei che sono gli estensori del polso a livello della loro inserzione prossimale (tendinite “inserzionale”). è una patologia infiammatoria che, anche se abbastanza comune e spesso invalidante a causa della sintomatolo-gia spesso modesta nelle fasi iniziali, è sottovalutata e giudicata come qualcosa di clinicamente banale. Al contrario, le difficoltà terapeutiche e la frequenza del-le recidive richiedono una valutazione attenta e l’appli-cazione di misure preventive.Le varie forme di epicondilite rientrano nella generica

categoria delle patologie di origine meccanica sull’inser-zione dei tendini. La causa scatenante può essere un sin-golo trauma o, più frequente-mente, una serie ripetuta di micro-traumi.La presenza di fattori facili-tanti sia interni che esterni deve essere presa in con-siderazione: ad esempio il sovraccarico funzionale, in particolare se associato ad una limitata estensibilità e/o capacità contrattile dei muscoli dell’avambraccio, è uno

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Il gomito del tennistaCentro Bernstein di Verona

Patologia infiammatoria spesso sottovalutata e giudicata erroneamente come qualcosa di clinicamente banale

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dei fattori più importanti. Allo stesso modo appare importante la predisposizione individuale come fattore causale delle patologie dei ten-dini in generale e dell’epicondilite in particolare. Infatti, stessi fattori meccanici non producono quadri patologici uguali, in quanto per ogni individuo si modi-fica il substrato anatomico, bioumorale e metabolico, su cui agisce la causa patogena, determinando una dif-ferente reazione individuale e le relative manifestazioni cliniche.I più importanti fattori esterni che possono causare l’e-picondilite sono:- Il livello di abilità tecnica: l’epicondilite è più frequente fra gli atleti di basso livello e tra i giocatori occasionali di tennis che fra i professionisti, anche se essi si allenano molte ore ogni giorno. È chiaro che il corretto movimen-to tecnico, sostenuto da un corretto equilibro dei mu-scoli agonisti ed antagonisti, riduce al minimo il rischio di danno dovuto allo stimolo funzionale.- L’uso di racchette con caratteristiche tecniche e strut-turali non adeguate (ad esempio, una racchetta molto rigida) può condizionare la resistenza del tessuto mu-scolo tendineo allo stimolo funzionale.- Le dimensioni del manico della racchetta. E’ opportu-no ricordare che se un manico di diametro ridotto per-mette un miglior controllo del gioco, il carico di forza sui muscoli dell’avambraccio, attraverso una costante contrazione isometrica, diventa un’ulteriore causa di so-vraccarico.- Il modo di impugnare la racchetta. L’impugnatura con-

diziona i movimenti di flessione ed estensione del polso e, di conseguenza, determina il grado di sovraccarico funzionale applicato sui tendini che s’inseriscono a livel-lo del gomito. - La tensione delle corde, il materiale strutturale della racchetta e la qualità della pallina sono tutte cause che possono influenzare l’intensità dell’impatto durante il gioco. Le corde in budello, ad esempio, a differenza di quelle in materiale sintetico, sono capaci di assorbire la maggior parte delle vibrazioni causate dall’impatto della pallina sulla racchetta.La fascia d’età più frequentemente colpita da questa patologia è quella dell’adulto definito “maturo”, cioè uomini e donne fra 30 e 50 anni. Compare più frequen-temente fra i dilettanti che fra i professionisti ed i semi-professionisti. È certamente la patologia più comune fra i giocatori di tennis, ma si può riscontrare anche nei giocatori di golf. L’epicondilite è caratterizzata da do-lore al gomito, che può irradiarsi ai muscoli dell’avam-braccio ed aumentare durante l’estensione del polso e della mano. Nella fase iniziale il dolore compare solita-mente durante il movimento tecnico o mentre si solleva un peso. Successivamente persino le azioni giornaliere ordinarie, come la stretta di mano, lo scrivere, l’apertura di uno sportello o il sollevare una bottiglia, possono cau-sare dolore acuto e intenso a livello dell’inserzione oste-otendinea epicondiloidea dei muscoli dell’avambraccio. Obiettivamente, la pressione sull’epicondilo laterale causa un dolore acuto; anche le manovre di estensione contro resistenza del polso e del terzo dito della mano risvegliano il dolore.

Per quanto riguarda le terapie curative, le onde d’urto rappresentano il trattamento elettivo dell’epicondilite. è molto importante che, una volta cessato il dolore e ve-rificato il recupero attivo, la ripresa della normale pratica sportiva avvenga in associazione ad un periodo idoneo e sufficiente di tonificazione muscolare, che dovrà con-sistere in esercitazioni di forza (contrazioni isometriche ed isotoniche che coinvolgano i muscoli dell’avambrac-cio) alternate ad esercizi di allungamento.In questo modo saranno ridotti i rischi di recidive. Al contrario le recidive si avranno in particolare quando gli atleti, non avvertendo più dolore e ritenendosi erro-neamente guariti, riprendono a giocare senza seguire le istruzioni preventive descritte in precedenza. Grande attenzione deve essere prestata inoltre alle ca-ratteristiche della racchetta ed all’esecuzione del gesto tecnico.

Giorgio Pasetto

Info: www.centrobernstein.it

medicina dello sport sdp

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Una storia ancora tutta da scrivere, un pieno di emozioni da vivere fino all’ultimo respiro. Inizia l’avventura del Verona Calcio a 5 nel campionato

di serie A1 dopo la stupenda promozione della passata stagione. Si respira un po’ dappertutto l’entusiasmo nell’ambiente del calcio a 5 veronese, per un ritorno nella massima serie dopo dieci anni grazie alla gestione della famiglia Gianmoena. Si è ripartiti da lì, da un gruppo di dirigenti capaci di co-struire una macchina quasi perfetta guidata alla perfe-zione dai confermatissimi tecnici Marco Langè e Alberto Anici. Che sono stati tra i primi ad essere scelti anche per il Verona del futuro, che punterà ancora sui campioni capaci di regalare a tutta la città una cavalcata entusia-smante in serie A2.

L’entusiasmo del presidenteEra emozionato anche lui il giorno del primo allenamen-to: Luigi Gianmoena ha guardato in faccia i suoi ragaz-zi ricordando tutte le emozioni vissute assieme fino a pochi mesi fa. «Sono sicuro che darete tutto anche quest’anno, non sarà facile ma la società ha piena fidu-cia in questo gruppo e in questo staff» ha detto il presi-dente gialloblù.

Un mister come pochiMarco Langè ha bisogno di poche presentazioni, lui che è uno dei punti fermi della storia del futsal veronese, ca-pace di plasmare una squadra a sua immagine e con la voglia di lottare su ogni pallone. «Tranquilli, quest’anno sarà una passeggiata – ha scherzato davanti ai giocatori

calcio a 5sdp

Verona Calcio a 5: pronti a stupire!Per affrontare il campionato di serie A si è ripartiti da dirigenti capaci e dal confermatissimo staff tecnico

Esordio al PalaOlimpia il 15 settembre

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vecchi e ai nuovi arrivi – sappiamo che non sarà come l’anno scorso perché il livello è completamente diverso, ma sarà comunque entusiasmante per tutti, non vedia-mo l’ora di cominciare».

Pochi arrivi, ma tante conferme che valgono oroNon sono molti i volti nuovi della rosa scaligera, che pre-senta le novità Alessandro Caceffo, Matheus De e Nicolò Martin, ma tante conferme dalla passata stagione val-gono come e più di tanti acquisti: da Federico Fedele a Giovanni Anzolin, da Rudnei Tres a Pedrinho, la società è riuscita a trattenere elementi su cui era caduta l’atten-zione di mezza serie A. Assieme a loro gli altri protago-nisti dello scorso campionato, e qualche giovane inte-ressante che potrà comunque dare una mano alla causa gialloblù.

Un avvio da brividiLa prima in casa con la Lazio superfavorita per lo scudet-to. Poi a Montesilvano contro una delle migliori squadre italiane. Sarà un inizio di campionato da cuori forti quel-lo del Verona: il debutto il 15 settembre, quando Tres e compagni ospiteranno i biancocelesti in un match da non perdere per tutti i tifosi. Quindi dopo la trasferta di

Montesilvano si torna di nuovo al Palaolimpia per ospi-tare la Franco Gomme Venezia, poi fuori casa a Napoli e quindi ancora a Verona per ospitare il Kaos Bologna prima della lunga sosta per i mondiali di calcio a 5.

Luca MazzaraInfo: www.veronacalcioa5.it

calcio a 5 sdp

GIOCATORI Portieri: Alessandro Caceffo, Alessandro Fontaniel-lo, Gianmarco VincoCentrali difensivi: Thiago Resner, Matheus De Meira, Chris MorisLaterali: Giovanni Ancolin, Rudnei Tres, Alexis Otero, Michelangelo Cecchini, Nicolò MartinPivot: Federico Fedele, Pedro Gomes Neto “Pe-drinho”, Andrea Carone STAFF TECNICOAllenatore: Marco LangèVice allenatore: Alberto AniciPreparatore atletico: Michele ZanellaPreparatore portieri: Albino BettojaFisioterapista: Giacomo MeurisseMagazziniere: Gianni Giardini ORGANIGRAMMA SOCIETARIOPresidente: Luigi GianmoenaVice presidente e direttore sportivo: Massimo GianmoenaDirettore generale: Stefano CacciatoriSegretario: Marco TittarelliTeam manager: Ferdinando Magnifico

Organigramma 2012-2013

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calcio a 5sdp

Un “Audace” ritorno del Futsal femminile (e non solo!)

Dopo una poco fortunata fusione

Nel 2010 tra mille difficoltà il progetto è rinato dalle ceneri di un glorioso passato in serie A

Più di un nome, più di un progetto. Una storia che parte da lontano ma che in fondo non si è mai fermata.

Come nel più classico dei film romantici, un amore che ritorna quando meno te l’aspetti. Si chiama Audace calcio a 5 e ha una storia che mette le radici nel 1998 (nelle foto due formazioni “storiche”). Un gruppo di amici, subito, poi una consolidata realtà nel panorama del Futsal Veneto. Nasce così, dal nulla, l’Audace. Da una passione incontrastata verso uno sport che all’e-poca era agli albori. Stagione dopo stagione però la piccola realtà divenne sempre più importante, tanto da costituire nel 2003 an-che una squadra femminile oltre alle già esistenti junio-res e prima squadra. Già, il Femminile, e proprio da qui inizia e finisce il nostro racconto. Quattro anni straordinari, con la conquista della serie A e la Coppa Veneto solo sfiorata. Poi una fusione e l’addio al marchio storico avevano messo la parola fine all’esistenza dell’Audace femminile.è stato bello diceva qualcuno, non lo dimenticheremo mai ripetevano altri. Il tempo passava ma l’ardore verso questa gloriosa squadra non si fermava. Fu così che nell’estate 2010 tre coraggiosi ex Audace de-cisero di far rivivere quel sogno. Tra mille difficoltà - e non senza le necessarie “bastona-

te” di chi comincia - il progetto ripartì dai bassifondi. Solo maschile ed era già un miracolo sportivo, ci man-cherebbe. Accadde però che dopo due stagioni iniziaro-no a rimbalzare alcune voci relative a un possibile pro-getto che avrebbe riportato in vita anche quella realtà femminile. Più facile a dirsi che a farsi anche se l’entusiasmo comin-ciava a dilagare. Si fa o non si fa? Si certo, ci proviamo. Ed eccoci dun-que ai giorni nostri. Martina Quintarelli, Denise Rancan e Silvia Prato le protagoniste di questa importante av-ventura non hanno trattenuto la contentezza: “Che gioia essere riuscite a raggiungere questo obiettivo. Ci è voluto tempo e fatica ma la soddisfazione più grande è che saremo al via con l’Audace (unica realtà ad avere una squadra femminile a Verona ndr) nel prossimo campiona-to di serie D”. Tanti i ritorni illustri dell’Audace che fu gloriosa un tem-po: da Chiara Venturi, a Silvia Meneghini, da Elisabetta Venturi a Elena Bevilacqua. E poi il mister Alberto Zappola, giovane ma stimato per gli ottimi risultati raggiunti in questi anni: “Sono orgo-glioso di allenare queste ragazze. Non voglio nascon-dermi, so che abbiamo una squadra di grande valore ma sarà il campo come sempre a dare la sentenza definiti-va”. L’Audace è tornata, stavolta speriamo, per mettere le radici.

Alessandro Betteghella

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l’angolo fiscale sdp

Prosegue il viaggio di Sportdipiù magazine nel mon-do fiscale sportivo. Grazie alle indicazioni e ai chiarimenti del Risponde

alle nostre domande il Dott. Giuliano Zocca dello Studio Leonardo Ambrosi & Partners, specializzato nella consu-lenza alle Associazioni no profit, In questo numero affron-teremo l’analisi della disciplina giuridica e del trattamento ai fini fiscali dei contratti di sponsorizzazione e pubblicità alla luce di recenti, e in alcuni casi sorprendenti, posizio-ni assunte dall’Amministrazione Finanziaria e dalla Giuri-sprudenza.

Con la Circolare n. 18/E del 31 maggio 2012, punto 2.4, pagg. 13 e 14, l’Agenzia delle Entrate, ha dettato, come avvenuto negli anni precedenti, gli indirizzi operativi per il 2012.Va fatta subito una premessa: nella Circolare interna prot. 2011/65230 del 5 maggio 2011, diretta “al Persona-le dell’Agenzia”, Antonio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate e Presidente di Equitalia, scriveva: “.....Sen-to perciò il dovere di ribadire, ancora una volta, punto per punto, le indicazioni date in quella lettera di qualche mese fa. Se un accertamento non ha solido fondamen-to, non va fatto e se da una verifica non emergono fatti o elementi concreti da contestare, non è corretto cerca-re a ogni costo pseudoinfrazioni formali da sanzionare solo per evitare che la verifica stessa sembri essersi chiu-sa negativamente. Insomma, se il contribuente ha dato prova sostanziale di buona fede e di lealtà nel suo rapporto con il Fisco, ri-pagarlo con la moneta dell’accanimento formalistico si-gnifica venir meno a un obbligo morale di reciprocità, ed essere perciò gravemente scorretti nei suoi confronti”.Con queste premesse, speravamo che si prendesse fi-nalmente atto che sarebbe “gravemente scorretto” ac-canirsi sui rilievi formali e, invece, corretto, perseguire chi effettivamente viola le norme nella sostanza.La Circolare di quest’anno, invece, ripete la frase già usa-ta l’anno scorso, e cioè: “si evidenzia la necessità che l’attività operativa sia svolta prioritariamente nei con-fronti dei soggetti che presentino abusi di particolare rilevanza economica, evitando di perseguire situazioni di minima rilevanza”. Insomma, pare di capire, un solo radicato principio anima l’Agenzia: l’attenzione non va

rivolta sulla qualità delle violazioni, ma sulla quantità di maggior imponibile che ne deriva. Le conseguenze sono evidenti: siccome le violazioni for-mali sono quelle che provocano il disconoscimento dei benefici fiscali, e quindi all’imponibilità fiscali di tutte le entrate dell’ente verificato, saranno sempre quelle che continueranno ad essere contestate, in pratica “mag-gior risultato con il minimo sforzo”. L’analisi della Circolare del 31 maggio ci riserva un’ulte-riore sorpresa, si legge infatti: “Nell’ambito della analisi di rischio effettuata con l’ausilio degli specifici applicativi a disposizione, vanno in specie selezionati gli enti che, in base agli elenchi dei fornitori a suo tempo inviati dai soggetti obbligati, (c.d. spesometro, ndr.), risultano aver emesso fatture ma non hanno presentato la dichiarazio-ne IVA oppure hanno dichiarato un volume d’affari pari a zero”. Pare di capire che l’estensore della Circolare ignori il fatto che esistono le Associazioni e Società Sportive le quali, avendo optato per il regime forfetario di cui alla Legge 398/91, non hanno alcun obbligo di presentare la dichiarazione annuale IVA e quindi: - o le regole della Legge 398 non sono chiare nemmeno ai Funzionari del Ministero; - o scopriamo che si sta preparando un nuovo “trappo-lone” verso i soggetti che si avvalgono di detto regime semplificato. Concludendo, prepariamoci ad un Autunno caldo: la “sacra guerra” contro le Associazioni dove si annidano, come noto, i peggiori evasori del Paese, continua!

Giuliano ZoccaInfo: www.ambrosiepartners.it

Prevenzione e contrasto all’evasioneCircolare n. 18/E dell’Agenzia delle Entrate

Le associazioni nel mirino dei verificatori: ecco alcune direttive per essere in regola con gli adempimenti per il 2012

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giochi antichisdp

Tocatì 2012...e la festa continua!Dal 21 al 23 settembre

Per festeggiare il 10° compleanno del Tocatì torneranno a Verona Spagna, Croazia, Scozia, Grecia e Svizzera

Diventa grande il Tocatì, che quest’anno festeggia il suo decimo compleanno. Il Festival internazio-nale dei giochi in strada, organizzato dai volonta-

ri dell’Associazione Giochi Antichi, tornerà nelle strade del centro di Verona dal 21 al 23 settembre. Quest’anno, sulla scia della passata edizione, non ci sarà come di con-sueto un solo Paese straniero ospite. A rendere omaggio al Tocatì (un Festival gratuito) saran-no tutti quei Paesi europei che hanno contribuito negli a renderlo unico. Torneranno a Verona, dunque, gli amici di Spagna, Croa-zia, Scozia, Grecia e Svizzera, ospitati in città a turno dal 2006 al 2010. Ritorneranno con i loro giochi più spetta-colari e intriganti. Lungo le vie e le piazze di Verona si po-tranno rivedere il “Salto del Pastor” spagnolo, la “Kispe-tia” greca, il “Kegeln” svizzero, il “Bà Game” scozzese e lo “Skakanje” croato. Giochi di lotta, danza, equilibrio, forza e astuzia. Tutti spettacolari, ognuno con tradizioni radicate nei territori dove ancora oggi sono praticati da intere comunità ludiche. Non mancheranno, inoltre, i “nostri” giochi tradizionali, provenienti da quasi tutte le regioni italiane. Una cinquantina circa, con alcune vere chicche inseguite per anni dagli organizzatori dell’Aga. Stupire, scoprire, e sorprendere, d’altra parte, sono alcune delle caratteri-stiche che sin dalle origini hanno caratterizzato il Tocatì. La cornice del Festival, invece, sarà quella già sperimen-tata con successo negli anni scorsi. Musica dal vivo, incontri e conferenze culturali che svi-luppano il tema del gioco, possibilità di navigare l’Adige e di sedersi a tavola all’aperto gustandosi piatti tipici ve-ronesi insieme agli amici. Ognuno sarà accontentato: il Tocatì è pronto a farvi giocare. Info: www.tocati.it

Dino GuerriniInfo: www.tocati.it

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Lo sport secondo...Dino da Sandrà

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Princycles Verona, la passione viaggia su due ruote

La storia di una passione

Un piccolo laboratorio, punto di riferimento per gli amanti del pedalare su strada ma soprattutto su sentieri

Parlare di un’azienda è semplice: sede, dipendenti, fatturato, prodotti e prezzi.Una bella e accattivante brochure et voilà, il gioco

è fatto! Per la Princycles non è così: qui si mischiano e si intrecciano, un’alta professionalità, estro, fantasia e ri-cerca di nuove tecnologie, nel rispetto del Made in Italy (nel limite del possibile). Per capire bene questa realtà commerciale veronese è giusto partire dal 1985 quando Claudio Princivalle, estroso e geniale personaggio molto conosciuto nel settore sciistico, fonda la SBS Ski Bicicle service in via Mameli a Verona.Un piccolo laboratorio, punto di riferimento per gli amanti del pedalare su strada ma soprattutto su sentieri e strade bianche in libertà e in simbiosi con la natura. Claudio si avvale di un giovane dipendente, Moreno che negli anni diventerà socio e che tutt’ora porta avanti quella filosofia nata proprio in quel piccolo bugigattolo. Nel 1986 inizia la produzione delle prime bici da corsa e mountain bike e nell’estate di quell’anno insieme all’a-

mico Adriano, parte dal lago di Costanza fino a Verona seguendo il sentiero europeo E5 con le prime mtb co-struite in laboratorio marchiate Princycles: un successo. L’evento crea curiosità e sempre più persone vanno a far visita nel laboratorio trovando disponibilità e consigli tecnici per creare la “bicicletta personalizzata” che sod-disfi le necessità di ognuno.Nel 1988 all’attività del laboratorio si affianca la squadra corse. Nasce il team Princycles dove milita per quattro anni Giovanna Bonazzi che nel 1991 con la conquista del mondiale di Downhill fregia le bici Princycles del titolo di campione del mondo. Per un anno fa parte del team an-che la futura campionessa olimpica Paola Pezzo. Niente male per una piccola realtà artigianale in competizione con aziende del settore con centinaia di dipendenti. Ormai il marchio Princycles è conosciuto anche fuori dell’ambito veronese e il piccolo laboratorio di via Ma-meli comincia ad essere stretto.Nel 1989 si cambia sede, nasce la Princycles in Lungadige

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ciclismo sdp

Attiraglio. Claudio, capendo le doti di Moreno, lo coin-volge come socio facendo entrare anche suo fratello Paolo. Nell’atelier si respira innovazione a pieno ritmo. L’estro di Claudio può sbizzarrirsi nella ricerca di nuove tecnologie. I telai vengono verniciati con colori fluore-scenti e personalizzati. Punto di incontro dei biker locali e meta dei “cicloviaggiatori” di passaggio. Si scambiano quattro ciacole ci si racconta di viaggi fatti e di sogni da realizzare. Chi entra nel laboratorio non è considerato un cliente a cui vendere a tutti i costi una bicicletta ma un amico con il quale confrontarsi e più delle volte bere un caffè. Usando questa politica non contano i fatturati esorbitanti ma la fedeltà dei clienti Princycles è assoluta, anzi la migliore pubblicità è il passaparola tra i ciclisti.Nella nuova sede si costruiscono biciclette mtb, da corsa e cicloturismo e per tre anni una serie limitata di telai da corsa Forever con tecnologia avveniristica in accia-io. Anche in Italia prende piede il cicloturismo e sempre più persone organizzano viaggi in bicicletta. Le bike Princycles pedalano in Europa come in Islanda o in Ne-pal senza dare problemi di alcun genere ai biker .Telai ro-busti, cerchi preparati con maestria da Claudio e assem-blaggio perfetto di Moreno e Paolo rendono le vacanze rilassanti e piacevoli. Trovarsi in luoghi sperduti senza nessun problema che spingere sui pedali su biciclette perfette è il biglietto da visita della Princycles. Passano gli anni ma la politica aziendale non cambia. Più che il business alla Princycles si cerca l’innovazione cercando di esaudire le esigenze dei clienti che si affidano total-mente alla professionalità dei tre soci.Purtroppo nel 2005 il Princy muore lasciando un vuo-to incolmabile. Personaggio incredibile, genio estroso, avanti anni luce come tecnologia e innovazioni, un vero guru della bicicletta. Per chi scrive è stato più che un amico e mi pare bello ricordarlo con il suo mitico grem-biule accogliermi con un sorriso unico. Chi ha avuto l’o-nore di conoscere Claudio, sa cosa intendo, nell’atelier

a domandarmi del mio ultimo viaggio e ascoltarmi con attenzione smettendo di tirare raggi sull’ennesimo cer-chio. Moreno e Paolo con intelligenza e bravura hanno continuato nella filosofia insegnata dal Maestro metten-do del loro con entusiasmo, continuando a cercare di rispettare il più possibile il made in Italy. Nel 2008 Rena-to e Gianni due più amici che clienti hanno pedalato da Verona a Pechino su biciclette costruite dalla Princycles senza aver nessun tipo di problema per i 13760 chilome-tri della “Via della seta”.Ai giorni nostri in laboratorio si possono trovare bici da corsa con la miglior tecnologia disponibile, telai in carbo-nio costruiti in Italia su specifiche personali, mtb di tutti i livelli e biciclette da ciclo turismo studiate per soddisfare le esigenze di ognuno accessoriate per affrontare qualsi-asi viaggio. Il team Princycles continua ad esistere: sono una trentina gli atleti che ci militano e che con la loro co-stanza danno lustro alla Princycles. Concludendo si può affermare senza ombra di dubbio che la Princycles è il punto di riferimento dei ciclisti che cercano si la tecno-logia migliore ma pure un luogo dove si può scambiare notizie e consigli per gioire fino in fondo la bellezza di far scivolare i copertoni sulle strade del mondo..

Gianni SirottoInfo: www.princycles.com

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Si respira aria di novità in casa Marmi Lanza Verona in vista della stagione sportiva 2012-13. La forma-zione gialloblù, ancora una volta, è pronta a salire

sul palcoscenico più bello d’Italia, quello della Serie A1 maschile di pallavolo. E lo fa con il “solito” allenatore, l’uomo abituato ai miracoli, coach Bruno Bagnoli che quest’anno ha vestito anche i panni da direttore spor-tivo, allestendo una squadra che già promette di fare scintille e che con grande ambizione cercherà di entrare nei play off scudetto.La Marmi Lanza sarà guidata dall’intramontabile regista Marco Meoni, capitano e punto di riferimento del club gialloblù; nel suo ruolo arriva anche la promessa della nazionale australiana Peacock mentre l’opposto è la certezza Mauro Gavotto il miglior attaccante degli ulti-mi dieci anni dell’intero campionato italiano. Kosmina, confermato per il terzo anno, darà il proprio apporto al gruppo mentre al centro l’australiano Zingel sarà affian-cato dal veterano Rak e pronto per entrare c’è il nazio-nale bulgaro Gotsev. Temibile la banda degli schiaccia-tori, giovani e promettenti, con l’olandese ter Horst e il padovano De Marchi, affiancati anche Fedrizzi e Bolla. Il libero è Nicola Pesaresi, una garanzia per la difesa giallo-bù, mentre il secondo libero è il veronese d’hoc Federi-co Centomo. Quella di Centomo è l’ultima entrata nella rosa di Bruno Bagnoli e la sua promozione in prima squa-dra rappresenta un importante traguardo per i risultati del settore giovanile. Nato a Verona il giorno 11 novem-bre del 1992, Centomo ha mosso i suoi primi passi con la Pallavolo Quinzano nella stagione sportiva 2004/05. Successivamente il passaggio alla Marmi Lanza dove, dall’Under 16, è arrivato a conquistare prima la Serie C nello scorso campionato e quest’anno la Serie A. Il libe-ro gialloblù non nasconde l’emozione dell’esordio con i giganti che ha sempre guardato da spettatore: “Essere aggregato alla prima squadra sarà per me un’esperienza importante. Avrò la possibilità di allenarmi con campio-ni che solitamente si vedono solamente in televisione e sarà uno stimolo molto importante per la mia vita”. L’arrivo in prima squadra di Centomo rappresenta uno dei punti chiave del nuovo progetto giovanile 2012-13 della BluVolley, che è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato numerosi

sia gli organi di informazione che i dirigenti delle socie-tà del territorio veronese. Alla presenza di Vito Giacino, Presidente Onorario di BluVolley, Stefano Filippi, Diret-tore Generale, e Stefano Bianchini, coordinatore del set-tore giovanile, sono state presentate le linee guida alla base del nuovo progetto che mira a coinvolgere tutto il territorio, dalle società alle scuole, con una ripercus-sione positiva provinciale per tutto l’indotto pallavolisti-co. “BluVolley Verona – ha esordito il Presidente Onora-rio, Vito Giacino – ha da sempre dimostrato di credere nell’importanza sociale dello sport. Non esiste solamen-te la pallavolo di vertice ma anche altro, come le attività legate al mondo sociale e quelle al settore giovanile che oggi siamo qui a presentare. Lo sport è palestra di vita e la formazione che ne consegue dall’attività giovanile è importantissima. Ringrazio ancora una volta pubbli-camente le aziende che hanno deciso di investire nello sport e che in questo momento di difficoltà continuano a farlo. Queste realtà, credono sicuramente nei valori che lo sport trasferisce e gli imprenditori che appoggia-no queste attività sono imprenditori che credono cieca-mente nel loro territorio”.Stefano Filippi, ha poi sottolineato: “La promozione in prima squadra di Centomo ha un significato importante perché è l’unico veronese presente nel roster a dispo-sizione di Bruno Bagnoli. E’ un segno forte per tutti gli atleti di Verona e provincia; durante l’estate anche altri

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Marmi Lanza: un progetto giovane per “accendere” nuove stelleTante innovazioni all’interno della società presiduta da Nereo Destri e maggior attenzione alle giovani leve

Non solo serie A

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due nostri giovani, Cottarelli e Magalini, si sono contrad-distinti alle Kinderiadi e la speranza è quella di contare sempre, in ogni stagione, su forze giovani legate al ter-ritorio presenti in prima squadra. Se da un lato i risultati sportivi sono stati parzialmente conseguiti – ha prose-guito Filippi - da quest’anno cambieranno però le linee guida. Avevamo deciso già in estate variazioni sostan-ziali nel programma di lavoro ed ora l’operatività è stata affidata a Stefano Bianchini con l’obiettivo di riallaccia-re rapporti con le società di base. Lui ha scandagliato il territorio e tutt’ora si sta adoperando freneticamente per questo progetto coinvolgendo moltissime società del territorio. L’aspetto fondamentale è quello di crea-re un collegamento importante, solido e duraturo con le società di base che operano sul territorio. La nostra Serie A deve essere un traino, non un mezzo per toglie-re i giocatori più interessanti alle società più piccole. Da oggi lavoreremo su questa direzione. Metteremo a di-sposizione il nostro staff per incontri e coinvolgeremo i genitori con approfondimenti a loro dedicati”. Infine, Stefano Bianchini ha posto l’accento sull’attività del set-tore giovanile: “Sarà un anno importante – ha sottoli-neato il coordinatore – dove con il marchio Marmi Lan-za andremo a svolgere direttamente tutte le categorie dall’under 17 regionale fino al settore minivolley. Parte-

ciperemo anche ad una Serie D, però con tutti giocatori molto giovani. L’obiettivo è quello poi di spalmare sul territorio i ragazzi dai 18 anni in su, in modo che possano fare crescere tutto il comparto pallavolistico veronese. Il settore maschile sta vivendo un momento di critici-tà perché i numeri sono in discesa. Non solo a Verona, ma anche a livello nazionale. Con questa forte unione e propensione verso il territorio della Marmi Lanza, siamo convinti di poter fare bene; entreremo nelle scuole con attività dedicate e svolte in collaborazione con le società del territorio, organizzeremo eventi e tornei prima delle gare di Serie A, rafforzeremo il settore minivolley. Tutto questo in un’ottica di proseguimento tecnico del lavoro già iniziato, cercando però di avere maggiore vivacità, attenzione e rispetto verso tutte le società del territorio che sono una forza importantissima per tutta la pallavo-lo veronese”.

Francesca ParadisoInfo: www.bluvolleyverona.it

pallavolo sdp

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DOVEpresso la Sede della Bluvolley Verona, al palazzetto dello Sport, Piazzale Atleti Azzurri d’Italia, 1 – Ve-rona;QUANDONel mese di luglio con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.30, il martedì e il giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 18.30;Dal 1° di agosto: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 18.30;I SETTORI DEL PALAZZETTO- Tribuna numerata: posizionata dietro le panchine;- Tribuna bianca: posizionata dietro il 1° arbitro, vie-ne riservata a Bluvolley per esigenze organizzative;- Tribuna distinti non numerati: tutta la tribuna posi-zionata dietro il 1° arbitro, ad eccezione della parte centrale (tribuna bianca); - Curva e anello superiore: tutto il resto del Palaz-zetto, quindi le curve inferiori e tutto l’anello supe-riore.FASCE D’ETÁ, LE SPECIFICHERIDOTTO: valido per gli under 18 e per gli over 65;JUNIOR: valido per le persone nate nel 2002-03-04-05-06 (da 6 a 10 anni) per il solo settore curva e anello superiore.Ingresso gratuito per le persone nate nel 2007 e successivi.COMETelefonando in sede allo 045-8102079 oppure in-viando una mail a: [email protected]

Info Abbonamenti 2012-2013

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Passano in archivio anche le Olimpiadi 2012. Breve abbecedario di pensieri e commenti da “spettato-re-tecnico-tifoso” in chiave veronese.

Dedicati agli italiani protagonisti a Londra con qualche divagazione.Lasciando stare le stelle come Bolt o Phelps.O le ragazze della scherma, sulle quali è stato detto di tutto e di più...

A – Allenatori ma anche come Alberto (Castagnetti). Mai come a Londra si è sentita la sua mancanza. Al-

lenatori come gli italiani Scariolo, Placì, Anastasi, profeti oltre confine.

B – Bonifacenti (Federico, allenatore nuoto): vedi so-pra.

C – Calcio: a mio modesto parere lo sport che in asso-luto non ha nulla a che vedere con le Olimpiadi.

D – De Vecchi (Manuel, mountain bike): ha fatto tutto il possibile per onorare la sua seconda Olimpiade,

facendoci amare uno sport come il BMX, che sembra da bambini. Per uno che si cerca da solo gli sponsor... Cha-peau!

E – Ejjafini (Nadia, atletica): ha gareggiato per il Ma-rocco, suo paese natale, poi per il Bahrein. Adesso

per l’Italia. I criteri della Iaaf sono quantomeno bizzarri, rispetto alla severità di altre federazioni.

F – Federica (Pellegrini, nuoto): quando anche Naomi Campbell l’ha criticata è cominciata a diventarmi più

simpatica. Strano che nessuno abbia cercato di spiegare che i cicli sono destinati a chiudersi e che l’imbattibili-tà, prima o poi, finisce. Bello vederla fare un tifo acca-nito alla nazionale di pallanuoto. Sulle esternazioni del boyfriend meglio stendere un velo pietoso.

G – Giudici: ginnastica, tuffi, pugilato. Ogni volta la solita storia, a quelli della finale di Cammarelle (in

particolare l’americano) tutti gli insulti possibili. Molto

meglio quando la vittoria è certa per chi va più forte, se-gna più reti, salta di più o lancia più lontano.

H – Hooper (Gloria, atletica): nata a Villafranca da una famiglia ghanese, vive a Isola della Scala. Ha comin-

ciato a correre da poco, scoperta a scuola: ne sentiremo parlare ancora.

I – Ilva (acciaieria): il danese Anders Golding, argen-to nello skeet, ha dedicato la medaglia ai lavoratori

dell’azienda di Taranto, dove il tiratore si allena durante l’inverno. Da ricordare. Come è da ricordare l’immagine della figlia di Farah, “costretta” dal papà appena vinci-tore dei 10mila a togliersi le scarpe per camminare sulla pista olimpica.

J – Josefa (Idem, canoista): a 48 anni un esempio per tutti. Sarà un caso, ma non è italiana. Ma anche come

Jessica (Rossi), la più giovane medaglia d’oro azzurra.

K – Kobe (Bryant, cestista Usa): avvistato durante le gare di nuoto, in tribuna al beach volley (femmini-

le, of course), al tennis e naturalmente alle partite delle colleghe della Nazionale femminile. Non male per una superstar dello sport mondiale.

L – Lasko (Michal, volley): è stato per tanto tempo veronese. Simbolo della nazionale di volley che si è

fermata al bronzo. Ad Atlanta ed Atene aveva fatto me-glio. Ma alle ancor più favorite donne è andata peggio. Commovente il gesto di portare la maglia di Bovolenta sul podio.

M – Misturini (Renato, ex atleta paralimpico): è scomparso durante le Olimpiadi. Ha finito di soffri-

re, gli sia lieve la terra.

N – Nereo (Rocco, allenatore calcio): “Mi te digo cos-sa far, ma in campo te va ti”. Vecchio detto del “pa-

ròn” che resta sempre molto attuale. Dedicato a chi dà la colpa solo agli allenatori. Poi uno come Di Capua (c.t. canottaggio) andava cacciato ben prima.

olimpiadisdp

L’alfabeto di London 2012Il giornalista veronese Mario Poli riassume in questo breve e ironico ABC le Olimpiadi di Sua Maestà

Atleti, personaggi e curiosità

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O – Olimpiadi: detto del calcio, c’è il volano: ufficial-mente di chiama badminton. Momenti di celebrità

per il “ciapanò” di cinesi, indonesiane e coreane. Con beach volley e ginnastica ritmica fa parte degli sport da giocare in vacanza al mare o al circo.

P – Pubblicità: quella Rocchetta non ha portato bene alle azzurre del nuoto. La fine delle Olimpiadi è moti-

vo di gioia almeno perché vedremo un po’ meno lo spot Wind con Aldo, Giovanni e Giacomo, riproposto fino allo sfinimento.

Q – Quintavalle (Giulia, judo): lei, come altri campioni uscenti, ha disputato la sua Olimpiade a testa alta.

Confermarsi è sempre difficile, ma esserci è già un gran-de risultato.

R – Roata (Lorenzo, giornalista Rai): anche questa volta ha raccontato la prima medaglia d’oro italiana.

Emozioni nel tiro con l’arco. Per il resto, salvo qualche eccezione, le Olimpiadi della tivù di stato sono da “no comment”. Spesso imbarazzante, quasi sempre “vorìa ma non posso”, fino ai picchi d’insopportabilità di Bra-gagna, che pare godersi ad interrompere in continuazio-ne le sue “spalle” tecniche.

S – Schwazer (Alex, marciatore): il mondo si è diviso sul caso di doping e sulla drammatica testimonianza

dell’altoatesino. Qualcosa non quadra, però adesso è il tempo di lasciare tranquillo lui e la sua famiglia. Ma an-che S di Sky: bravi, però con la storia dei “talent” hanno

un po’ esagerato. Non devono scordarsi che chi si loda s’imbroda. E non ci s’inventa telecronisti di hockey o di pallamano dalla mattina alla sera. Un pizzico di verone-sità con Eleonora Cottarelli (figlia dell’ex d.g. Marmi Lan-za). Una domanda a Fiona May: ha imparato l’italiano da Don Lurio?

T – Twitter: la ricerca ossessiva dei tweet di atleti e dei commentatori più improbabili dovrebbe rientra-

re di diritto nella categoria “e chi se ne frega?”. Ma an-che Triplo: il salto che con Donato ci ha regalato l’unica medaglia dell’atletica ed il quarto posto dell’emergente Greco.

U – Unioni: c’è quella Pellegrini-Magrini, e quella Ko-stner-Schwazer. Quale coppia scoppierà per prima?

V – Viviani (Elia, ciclismo): meritava una medaglia, sfuggita agli ultimi metri dell’ultima corsa. Ci ha ri-

cordato che la pista esiste ancora, peccato che in Italia sia sempre più difficile allenarsi.

Z – 007 (personaggio cinematografico): la scena con Daniel Craig e la regina Elisabetta resta la più bella di

queste Olimpiadi.

P.S. La federazione di atletica della Giamaica ha due di-pendenti, tutto il resto va avanti con i volontari. In Italia i dipendenti della Fidal sono 61. Dov’è l’errore?

Mario Poli

olimpiadi sdp

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Impatti fisici senza infortuni e decisioni arbitrali sen-za rimbrotti: sono queste le principali e più affasci-nanti caratteristiche dell’Orules, che nella sua prima

edizione del campionato italiano ha visto protagonista anche la squadra scaligera delle Verona Happys.L’Orules, ovvero il football australiano, è un derivato del rugby che ormai molti spettatori seguono sui canali di Eurosport e ha conquistato nuovi praticanti grazie a re-gole estremamente semplici, calci lunghissimi e caratte-ristiche prese al volo, alto numero di placcaggi a bassa velocità e assenza di mischie e raggruppamenti.Tutto questo rende comprensibile e spettacolare l’unica

forma di palla ovale “full contact” che un semplice ap-passionato può iniziare anche in età adulta.Basta decidere e accettare le rigorose regole di com-portamento semplicemente riassunte in “Respect or Leave”, rispetta o lascia, che hanno stupito anche molti genitori interessati.Le Happys sono state la vera novità di questa prima sta-gione che ha visto le gialloblù confrontarsi con Milano, Lugano e Polcenigo, dando del filo da torcere a tutti i team con maggiore esperienza, visto che la squadra ve-ronese ha iniziato gli allenamenti a marzo per disputare la sua prima amichevole lo scorso 29 aprile ed esordire

football australianosdp

Con le “Happys” l’Orules è gialloblùLa formazione capitanata da Claudia Scalia è già al lavoro per preparare la prossima stagione agonistica

Nuova formazione veronese

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in campionato il 3 giugno. Sotto la spinta dell’entusia-smo di Claudia Scalia, allenatrice, giocatrice e motore del club, le Happys sono passate dall’emozionata e un po’ titubante prima uscita ufficiale a partite di grande carattere e buona qualità tecnica. Alla fine è mancata solamente la vittoria sulla carta, ma quella morale è sta-ta garantita dai risultati sempre tirati e dai complimenti delle avversarie.Per la prossima stagione le Happys sono già al lavoro non solo sul piano tecnico e atletico, ma anche per in-serirsi maggiormente nel tessuto locale, con attività di promozione della disciplina sportiva, grazie ai corsi tenu-ti in vari campi estivi o alle giornate aperte alla curiosità di nuovi praticanti e spettatori come quella che si terrà il prossimo 9 settembre al Parco San Giacomo in Borgo Roma. Fondamentale in questo senso la collaborazione con le realtà sportive e istituzionali del territorio come il CUS Verona che ha ospitato ai campi di Parona la tappa veronese di campionato e la V Circoscrizione che nel-la persona del Presidente Fabio Venturi ha “adottato” questa nuova disciplina sportiva. Grazie al supporto di ORules Italia inoltre non mancheranno incontri e sessio-ni con grandi nomi dello sport ovale e della televisione.

Info: [email protected] Scalia 331.6161644ck

Daniela Scalia

football australiano sdp

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Roberta Falda: come orientarsi tra sentieri e prodotti naturali

Campionessa mondiale di Trail Orienteering

Conosciamo l’esaltante e particolare esperienza di Roberta Falda, campionessa mondiale di Trail Orienteering e Venditrice (anzi, “Consulente” *)

Just. Sport e lavoro praticati e vissuti con grande passione e massima attenzione.

“Ho iniziato - esordisce Roberta - a 11 anni con la Corsa Orientamento conquistando il titolo di Campione Vene-to a 13 anni, per arrivare al Campionato Italiano CSI nel 1989. Poi sono passata al Trail Orienteering, che si basa sulle capacità tecniche di orientamento nel seguire un percorso controllato: dato che la tecnica conta più della

diocesi veronaufficio scolastico veronasdp sportivi a 360°

è stata la prima donna a diventare campionessa del mondo di Trail Orienteering: ora Roberta ci svela tutti i punti di contatto tra lo sport e l’impegno come Incaricata alla vendita

sdp

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forza, non c’è differenza di età né di sesso, maschi e femmine gareggiano in un’unica categoria così come normodotati e diversamente abili. Entrata in Nazionale nel 2006, ho partecipato a cinque Campionati del Mon-do e tre Europei. E sono stata la prima donna a diven-tare campionessa del mondo, a Kiev nel 2007. Dal 2010 sono Commissario tecnico della Nazionale”.Campionessa del mondo. Lo dice così, con leggerezza, come se fosse una cosa naturale, alla portata di tutti. Ma forse per Roberta Falda è davvero così, perché come tutti gli incaricati alla vendita Just è abituata a imprese eccezionali, che si tratti di lasciarsi indietro gli avversari sui sentieri o di conquistare i Clienti con la naturalezza e l’efficacia dei prodotti. Infatti, come nello sport, anche Just “fa squadra” con i propri Clienti gra-zie alla formula del “Party”: un metodo che permette ai consumatori di scegliere in modo consapevole, provare i prodotti, ricevere consigli da persone qualificate e aggiornate. Il Consulente (*) Just non è solo un incaricato alla vendita a domicilio ma è la persona a cui Just, attraver-so un’adeguata preparazione e formazione continua, chiede di prendersi cura dei propri Clienti.Una capacità che si affina sui campi di gara. Roberta mette in luce grande umiltà, dichiarando di aver impa-rato “a convivere con persone diverse, a conoscere dif-ferenti culture, cibi e lingue, a diventare molto pratica, a prendere decisioni immediate, a non aver paura, ad amare il contatto con la natura. Ho imparato anche che i risultati arrivano grazie alla forza che tiriamo fuori e all’impegno costante, che prima di tutto bisogna essere soddisfatti delle proprie prestazioni e i risultati vengo-no da soli. E infine – dice – che spesso si cresce molto di più grazie a una sconfitta che a una vittoria”.“È la qualità del mio impegno - sottolinea Roberta - che porta ai risultati migliori, una sensazione che dalle gare ritrovo con Just, proprio come i consumatori apprez-zano la qualità dei prodotti Just e delle informazioni fornite dai Consulenti. In gara e nel lavoro provo infatti la stessa soddisfazione: per la vittoria, per il raggiungi-mento degli obiettivi prefissati, per le proprie presta-

zioni, per aver tenuto alto il nome della squadra”.Per Roberta i punti di contatto fra Trail Orienteering e il lavoro come Consulente Just sono molti: come la natura, perché praticando lo sport dei boschi apprez-za ancor più che Just ricavi le materie prime proprio dalla natura. Oppure la precisione nella preparazione, o la qualità che vince su tutto. “Fare sport ed essere Consulenti Just – aggiunge – sono attività che richiedo-no molta concentrazione e impegno ma credo possano benissimo coesistere... purché il Campionato del Mon-do e le settimane di attività più intensa non siano negli stessi giorni! In entrambi i casi, comunque, si lavora per il risultato personale e allo stesso tempo per il team”.Sport e Just sono quindi un binomio inscindibile. “Nelle mie trasferte non mancano mai i prodotti Just: sicura-mente Eucasol®, perché viaggiando spesso in condi-zioni disagiate e dovendo condividere gli spazi con i compagni la freschezza è di vitale importanza, e poi Balsamo Corpo, Crema Ginepro, Pedibon®, Olio Riatti-vante e Doccia Lamelloderm®”.

(*) Incaricato alla vendita a domicilio come da Art.19, Dec. Leg. 114/98

Silvia ZanolliInfo: www.just.it

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2Storia di una giovane campionessa

Molti non lo sanno ma a Verona possiamo van-tare di avere oltre a Federica Pellegrini ed Elia Viviani anche Gloria Hooper, giovane velocista

che è volata alla volta di Londra 2012 assieme alla squadra azzurra.Proprio durante gli Europei di Helsinki 2012 la giovane at-leta di origini ghanesi è riuscita a conquistare un 22”95 va-

lido come nuovo primato personale nei 200 metri ma so-prattutto come pass per i Giochi Olimpici di Londra 2012.Gloria nasce a Villafranca di Verona il 3 marzo 1992 dai suoi genitori, entrambi ghanesi, i quali dopo essersi conosciuti a Napoli hanno deciso di spostarsi nel veronese e preci-samente a Isola della Scala dove la giovane promessa è cresciuta assieme alla propria famiglia: la storia ricorda un

Dopo anni di pallavolo Gloria ha deciso di dedicarsi (per fortuna, visti i risultati...) all’atletica leggera

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atletica sdp

po’ quella di Mario Balotelli ma questa volta l’amore dei genitori è andato ben oltre ai soliti problemi e così la Ho-oper, dopo aver praticato per anni la pallavolo ha deciso di dedicarsi all’atletica leggera all’età di 15 anni grazie alla collaborazione con la Libertas Valpolicella Lupatotina.Subito le doti della ragazza emergono e in un batter d’oc-chio si mette invece tra tutti i suoi compagni e le sue av-versarie, andando a conquistare un bronzo nei 100 metti ai campionati italiani nel suo primo impegno internazio-nale, appena dopo alcuni mesi di lavoro. L’anno successi-vo avviene il passaggio di categoria e, nella juniores con-quista la medaglia d’oro nei 200 metti, andando inoltre a bissare la medaglia di bronzo dell’anno precedente nei 100 metri ai Campionati italiani di Pescara.Il lavoro intensi che Gloria effettua durante l’anno la ripa-ga continuamente fino ad arrivare al doppio titolo italiano conquistato a Bressanone sia nei 100 che nei 200 metri dove inoltre riesce a mettere a segno i propri primati per-sonali. Qui la nazionale italiana decide di convocarla per gli Europei Junior dove però noi brilla nella gara individua-le dei 200 metri: la soddisfazione arriva infatti assieme ad

Oriana De Fazio, Irene Siragusa e Anna Bongiorni, in quan-to riescono a conquistare la medaglia d’argento nella staffetta 4x100 metri dietro alla quotata squadra tedesca.Nei mesi precedenti a Londra 2012, Gloria Hooper miglio-ra ancora una volta il suo primato personale nei 100 metri durante i Campionati italiani e, non contenta, pochi giorni dopo vince il titolo nei 200 metri mettendo a segno an-che il tempo minimo per accedere agli Europei di Helsin-ki 2012 dove, come sopracitato, ha ottenuto il crono per poi accedere ai Giochi olimpici. A Londra 2012 la giovane promessa azzurra, che a tanti ricorda Fiona May, si è clas-sificata 29esima con un tempo di 23”25: sicuramente già essere arrivata a disputare una batteria al fianco di mostri viventi, sarà stato per Gloria un’emozione incredibile, ac-contentandosi poi di essersi piazzata a metà classifica in questo suo debutto olimpico.Tenendo conto che la gara nei 200 metri è stata vinta dall’americana Allison Felix, seguita da Shelly Ann Fraser Pryce, Carmelita Jeter e Veronica Campbell, la giovane atleta veronese può essere soddisfatta di questo risulta-to, sperando un giorno di poter tornare alle Olimpiadi da vera (e magari vincente...) protagonista.

Dèsirèe Dalla Fontana

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La danza, in quanto arte, indica l’espressione estetica della propria interiorità attraverso la musica. La dan-za potenzia la muscolatura, la rende più flessibile e

ne allenta la tensione, e nascendo dalla posturologia se svolta correttamente è una terapia antalgica. Anche la colonna vertebrale ne trae giovamento, poiché gli esercizi praticati con costanza rendono la schiena più sciolta e meno incline ai dolori. Attraverso il movimento i pensieri prendono vita e, se per poco tempo ci lasciamo alle spalle l’autocritica, l’autogiu-dizio e ritroviamo il movimento incondizionato, ci accor-giamo che ballare tra le trame della musica diventa una liberazione. Danzare è come respirare e, se fin da piccoli abbiamo avu-to la passione di muoverci non appena si sentiva la musi-ca, è bene ricordarsi che la danza non la si vede solo sui grandi palchi, fatta da ballerine che sembrano disegnate con programmi sofisticati di grafica, ma che è dentro di noi e se l‘abbiamo abbandonata, per necessità lavorative o di studio, la possiamo ritrovare nelle scuole di danza. Una scuola di danza seria deve avere corsi professiona-li con esami di ammissione e rilasciare al superamento dell’esame finale un diploma di abilitazone all’insegna-mento e corsi amatoriali. Troppe volte i vostri figli sono nella mani di “maestri” non qualificati che pensano che il potente e profondo l’ileop-soas, il principale protagonista nel determinare la posi-zione del bacino e del tratto lombare e, di conseguenza, dell’intera postura, sia il misterioso e malvagio protago-nista del nuovo fumetto! Materie pratiche e teoriche sono quindi necessarie per svolgere la professione di ballerini, mentre sano diverti-mento e passione sono fondamentali per i corsi amato-

riali. La scuola di danza MOD Dance Academy di Valentina Pomari (Via Cà dell’Aglio, 3 a San Martino Buon Albergo Verona telefono 340 3462654) è una scuola che vanta tre sale disposte su due piani per un tot di 850 metri quadrati tutte attrezzate da pavimenti ammortizzanti e professio-nali. MOD si avvale di una squadra di insegnanti formata da ballerini e maestri riconosciuti non solo in Italia ma in tutto il mondo quali Kledi Kadiu, Myrna Kamara (New York city ballet), Stephane Fournial (commissario tecnico di Amici di Maria De Filippi), Barbara la B. Fujiko della Hou-se of Ninja. Completano la squadra nomi di rilievo delll’ hip hop come Mattia Quintavalle (Sly) ,Riccardo Varlese, Adolfo Arena e Valeria Girelli e, per le più piccole, le ma-estre diplomate Beatrice Piccoli, Beatrice Bonadiman e Donatella Crippa e tecnica modern con Greta Bragantini. La direzione artistica della MOD Dance Academy è di Va-lentina Pomari, affermata coreografa, che cura personal-mente la formazione degli allievi che entrano a far parte di questa grande scuola. Alla “MOD” potete trovare corsi di gioco danza (3-5 anni), propedeutica alla danza, danza classica, danza con-temporanea, tecnica modern, laboratorio coreografico, hip hop, video dance, house, vogue, posturlogia, yoga, canto, pilates, sbarra a terra, ginnastica per la terza età, corso di difesa personale.

Bruno Mostaffi

Al MOD la danza è per tutti

A San Martino Buon Albergo

MOD si avvale di una squadra di insegnanti formata da ballerini e maestri di fama internazionale

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