+ All Categories
Home > Documents > Aprile2012-part1

Aprile2012-part1

Date post: 26-Mar-2016
Category:
Upload: vega-editrice
View: 223 times
Download: 4 times
Share this document with a friend
Description:
http://www.vegaeditrice.it/images/pdf/il-mondo-dei-trasporti/Aprile2012-part1.pdf
Popular Tags:
24
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI 5,00 I L M ONDO DEI TRASPORTI VITTUONE - Un sogno va av- vicinato col giusto rispetto. E questa versione del nuovo Actros con motore da 510 cv e cabina GigaSpace, la più grande della gamma, è per molti ormai poco meno di un sogno, vista la congiuntura economica e la necessità di ripiegare su versioni meno performanti ma più accessibi- li. Senza sogni però non si vive e dunque ben venga que- sta configurazione, con la speranza che in un futuro prossimo siano nuovamente in tanti a potersela permette- re. Anche perché ne vale dav- vero la pena. Zola a pagina 16 Basilico a pagina 42 Nuovo Actros top di gamma su strada vince e convince EvoBus: il bello del design Prodotti per l’Italia che cresce Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXII - N. 208 - APRILE 2012 Un’arma in più per la Opel Daf Trucks sempre più dinamica Monfredini: “Offensiva su motrici e trattori” Prosegue l’offensiva Volkswagen con i veicoli da lavoro Il Crafter 4Motion diventa inarrestabile a pagina 39 Dal 1° giugno Ad di Italscania Il truck riconquista Franco Fenoglio Intervista a Giuseppe Pesce Iveco e la forza di una rete consolidata a pagina 24 Servizio a pagina 36 Servizio a pagina 4 IL MODELLO È DESTINATO A RAPPRESENTARE UN PUNTO DI RIFERIMENTO NEL SEGMENTO IN CRESCITA DELLE FURGONETTE PER FUNZIONALITÀ E CAPACITÀ DI CARICO . MILANO - Ha voglia di crescere Daf sul mercato italiano, ag- giungendo all’eccellente posi- zione raggiunta nel campo dei trattori un analogo risultato in quello delle motrici. Con quali strategie ce lo illustra Mauro Monfredini, Direttore marke- ting della filiale italiana. “Prin- cipalmente - spiega il manager dell’azienda con sede a Trezza- no sul Naviglio - vogliamo agi- re su due segmenti: i carri e i trattori”. L’OBIETTIVO DEI PROGETTISTI È SVILUPPARE I TRATTI PIÙ CONOSCIUTI DI SETRA PASSANDO DA UNA SERIE ALL ALTRA IN MODO AUTENTICO, SENZA PERDERE DI VISTA LA TRADIZIONE. Altieri a pagina 2 MILANO - Soltanto una settimana prima che diventasse ufficiale la notizia, che dal 1° giugno Franco Fenoglio assume la carica di Am- ministratore delegato di Italscania, l’avevo sentito al telefono per commentare il suo “divorzio” dalla Piaggio Veicoli Commerciali. “Non ci sono motivi particolari - mi aveva detto - me ne vado sem- plicemente in pensione, felice di dedicare più tempo alla mia fami- glia”. Conoscendo molto bene il “soggetto”, sapevo che Franco Fe- noglio tutto poteva decidere tranne che andare in pensione. Il nuovo Combo supera se stesso
Transcript

Pos

te I

talia

ne S

pa -

Sped

izio

ne in

Abb

onam

ento

Pos

tale

- D

.L. 3

53/2

003

(con

v. in

L. 2

7/02

/200

4 N

. 46)

Art

.1, c

omm

a 1,

DC

B M

ilano

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

VITTUONE - Un sogno va av-vicinato col giusto rispetto. Eque sta versione del nuovoActros con motore da 510 cve cabina GigaSpace, la piùgrande del la gamma, è permolti ormai poco meno di unsogno, vista la congiunturaeconomica e la necessità diripiegare su versioni menoperformanti ma più accessibi-li. Senza sogni però non sivive e dunque ben venga que- sta configurazione, con laspe ranza che in un futuroprossimo siano nuovamentein tanti a potersela permette-re. Anche perché ne vale dav-vero la pena.

Zola a pagina 16

Basilico a pagina 42

Nuovo Actros top di gammasu strada vince e convince

EvoBus: il bello del design

Prodottiper l’Italiache cresce

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXII - N. 208 - APRILE 2012

Un’arma in più per la Opel Daf Trucks sempre più dinamica

Monfredini: “Offensivasu motrici e trattori”

Prosegue l’offensiva Volkswagen con i veicoli da lavoro

Il Crafter 4Motion diventainarrestabilea pagina 39

Dal 1° giugno Ad di Italscania

Il truck riconquistaFranco Fenoglio

Intervista aGiuseppe Pesce

Iveco ela forza di una reteconsolidataa pagina 24Servizio a pagina 36 Servizio a pagina 4

IL MODELLO È DESTINATO A RAPPRESENTARE UN PUNTO DI RIFERIMENTO NEL

SEGMENTO IN CRESCITA DELLE FURGONETTE PER FUNZIONALITÀ E CAPACITÀ DI CARICO.

MILANO - Ha voglia di crescereDaf sul mercato italiano, ag-giungendo all’eccellente posi-zione raggiunta nel campo deitrattori un analogo risultato inquello delle motrici. Con qualistrategie ce lo illustra MauroMonfredini, Direttore marke-ting della filiale italiana. “Prin-cipalmente - spiega il managerdel l’a zienda con sede a Trezza-no sul Naviglio - vogliamo agi -re su due segmenti: i carri e itrattori”.

L’OBIETTIVO DEI

PROGETTISTI È

SVILUPPARE I TRATTI PIÙ

CONOSCIUTI DI SETRA

PASSANDO DA UNA SERIE

ALL’ALTRA IN MODO

AUTENTICO, SENZA

PERDERE DI VISTA

LA TRADIZIONE.

Altieri a pagina 2

MILANO - Soltanto una settimana prima che diventasse ufficiale lanotizia, che dal 1° giugno Franco Fenoglio assume la carica di Am-ministratore delegato di Italscania, l’avevo sentito al telefono percommentare il suo “divorzio” dalla Piaggio Vei coli Commerciali.“Non ci so no motivi particolari - mi a ve va detto - me ne vado sem-plicemente in pensione, felice di dedicare più tempo alla mia fa mi-glia”. Conoscendo molto bene il “soggetto”, sapevo che Franco Fe-noglio tutto poteva decidere tranne che andare in pensione.

Il nuovo Combo supera se stesso

anni - ci raccontò molti anni fa- quando me lo regalò mia ma -dre. Ci sono sempre stato affe-zionato, anche se non avrei maipensato che da grande sarebbestato il camion la ragione dellamia vita professionale”. Prede-stinazione? Chissà. Certo è cheFranco Fenoglio, nato in pro-vincia di Torino il 31 marzo del1953, una moglie, Meri, di pro-fessione avvocato, un figlio,Lu ca, oggi 23enne (laureandoin Economia ma anche golfista

passato quest’an-no al professioni-smo), laurea inScienze Politiche,specializzazionein Economiaall’Università diTorino e un’altralaurea honoriscausa in ScienzeIndustriali, matu-ra le sue primeimportanti espe-rienze in aziendecome Riv-Skf,Alessio Tubi eTRW Sipea. Nel1991 entra inIveco imponen-dosi subito all’at-tenzione dei verti-ci dell’azienda diVia Puglia co memanager dal sicu-ro avvenire. Infat-ti, dopo una brevee sperienza come

Direttore Regionale, eccolo nel1996 alla gui da del Mercato Ita-lia Iveco, cui riesce a dare unostraordinario impulso che glifrutta nel 1999 la carica di VicePresidente Iveco con la respon-sabilità del le operazioni com-merciali nel mondo, poi nel2004 quella di Executive VicePresidente Sales and Marketinge successivamente di ExecutiveVice Presidente InternationalOperations and Business Deve-lopment, per poi passare nel2005 alla New Holland Con-struction con la carica di Presi-dente. Sul finire del 2007, Fe-noglio lascia il gruppo Fiat.

Una nuova sfida professiona-le comunque è già pronta! Ilprimo gennaio del 2008 assu-me, infatti, il comando delle at-tività Piaggio nel settore deiveicoli commerciali. E ancorauna volta riuscirà, fino ad alcu-ne settimane fa, a dare una suaprecisa e dinamica impronta alcammino sui mercati dei piccoliveicoli di Pontedera.

Dal primo giugno prossimo,dunque, Fenoglio è atteso albanco di prova di un’altra deli-cata sfida professionale, ancoranel mondo dei truck ma inun’a zienda che ha sempre ope-rato come una piccola, grandefamiglia. Sappiamo però beneche il manager piemontese, purcon la sua capacità di focalizza-re in tempi brevi le criticità, econ la sua forte determinazionea risolverle e a raggiungere gliobbiettivi che si prefigge, sapràcomunque tener conto degli e -quilibri consolidati, soprattuttoa livello di rete. E poi, lui che èun manager da grandi volumi,do vrà anche trovare la giustaqua dratura del cer chio in un’a -zienda come Italscania che ine-vitabilmente deve ricavare red-ditività solo da alcune migliaiadi veicoli.

Ma, certo, Fenoglio avràfatto le sue valutazioni nell’ac-cettare il nuovo incarico e c’èda essere certi che, nei due mesiche mancano al suo insedia-mento definitivo in quel diTrento, saprà preparare le giu-ste strategie per poter affrontarela sua nuova sfida nel miglioredei modi.

2ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Paolo Altieri

MILANO - Soltanto una settima-na prima che diventasse ufficia-le la notizia, che dal 1° giugnoFranco Fenoglio assume la cari-ca di Amministratore delegatodi Italscania, l’avevo sentito altelefono per commentare il suo“divorzio” dalla Piaggio Vei coliCommerciali. “Non ci so no mo-tivi particolari - mi a ve va detto- me ne vado semplicemente inpensione, felice di dedicare piùtempo alla mia fa miglia”. Co-noscendo molto bene il “sog-getto”, sapevo che Franco Fe-noglio tutto poteva decideretranne che andare in pensione.Anzi, chiusi la telefonata conl’assoluta certezza che prestol’avrei risentito accompagnatoda una novità professionale im-portante. Soprattutto sapevo chein un mondo come quello deitruck, un Franco Fenoglio libe-ro da legami e con la sua espe-rienza poteva far comodo a piùdi un’azienda del settore. Cosache puntualmente si è verificatacon il manager piemontese dinuovo idealmente al la guida dicamion, svedesi que sta volta,con il suo nuovo in carico al ti-mone di Italscania. Personaggiosicuramente scomodo per laconcorrenza, il “nostro” è unuomo determinato, instancabile,

deciso a conseguire i traguardiche si pro pone, oltre a essereprofondo conoscitore del mer-cato na zionale e internazionaledei veicoli industriali ormai dapiù di venti anni. E se ha accet-tato di prendere in mano la re-sponsabilità delle attività diScania in Italia, c’è da esserecerti che ha valutato attenta-mente l’impegno che lo attendee sta già elaborando come darela sua precisa impronta nellagestione dell’azienda di Spinidi Gardolo, in quel di Trento.Dopo gli anni pioneristici dellafamiglia Rangoni, che ebbe lafelice intuizione per l’importa-zione, la distribuzione e l’assi-stenza dei vei coli Scania in Ita-lia, la società trentina ha vistoalla sua gui da Giancarlo Codaz-zi, oggi a capo di Man Truck &Bus, poi Christian Levin, oggiVice Presidente per le operazio-ni commerciali mondiali, quin-di Ulf Grevesmuhl insediatosi aTrento il 1° ottobre 2010 e dal1° giu gno destinato ad altri im-portanti incarichi nell’ambitodel Gruppo.

Ci sembra interessante riper-correre soprattutto la vita pro-fessionale di Franco Fenoglio,an che per consentire alla gran-de famiglia Italscania - il perso-nale della sede e delle filialidel la società trentina, quello dei

dealer e delle officine di assi-stenza e riparazioni, ma ancheai tanti clienti, piccoli e grandidel marchio svedese - di cono-scere nel dettaglio l’uomo ched’ora in avanti li guiderà, intempi ancora molto difficili,sul la strada non solo di un con-solidamento delle posizioni ma,”conoscendolo”, anche di unmiglioramento a garanzia di unfuturo sereno. Non che FrancoFenoglio possieda la bacchettamagica ma il suo piglio decisoda condottiero, che non lasciamai nulla al caso e che è attentoanche al più piccolo dettaglio,ne fanno un manager che sa o -

sare, che sa decidere anche aco sto di sbagliare, che sa pren-dersi la responsabilità delle pro-prie scelte e che alla fine sapro porsi come il volano che daforza al dinamismo dell’aziendache ha scelto di affidargli il ti-mone. Una cosa è certa: fin dalprimo giorno che metterà piedein Italscania, i suoi collaborato-ri più diretti, operanti sia all’in-terno dell’azienda che sul fron-te dei clienti, sapranno di dovertenere acceso il telefonino 24

ore su 24. In qualunque mo-mento, soprattutto se è insortoun problema con un cliente, po-tranno essere chiamati per dareil proprio contributo di compe-tenza alla sua risoluzione. Suquesto Franco Fenoglio nontransige e tantomeno tollera in-dolenza e approssimazione.Nel lo stesso tempo, Franco Fe-noglio sa anche conquistarsi lasimpatia dei suoi collaboratori,perché è il primo a difenderechi, pur sbagliando, ha operatoin buona fede e con il massimodell’entusiasmo e della determi-nazione.

Entusiasmo... è questo lo sta -

to d’animo che Fenoglio vuoleleggere negli occhi e sui visi deisuoi collaboratori.

Feroce determinazione... èquel la che Fenoglio vuole toc-care quasi con mano in ciascu-na delle persone (qualunque siail suo ruolo, qualunque sia lasua funzione) che compongonoil suo team.

Collaborazione e massimatrasparenza... è ciò che Feno-glio richiede a tutti nella consa-pevolezza che solo con l’azionecoordinata dellasquadra, doveognuno assicuracon entusiasmo ilproprio contributodi com petenza rela-zionandosi al me- glio con gli altricomponenti dellasquadra, si può con-seguire con succes-so l’obiettivo che cisi pone, nell’inte-resse dell’a zien da,dei dealer e soprat-tutto dei clienti. Eva anche aggiuntoche per Franco Fe-noglio i collabora-tori non sono nu-meri che rispondo-no a un nome. I col-laboratori sono uo-mini e donne aiquali chiede la mas-sima dedizione maper i quali il neoAmministratore delegato diItalscania ha nello stesso mo-mento un approccio all’insegnadi una profonda umanità. Infat-ti, trova il tempo per conoscerele loro famiglie, per occuparsidei loro eventuali pro blemi e sacome intervenire. Con i giovaniai quali ven gono affidati compi-ti di responsabilità sa esseremol to esigente ma sa anche in-dividuare i più meritevoli diruoli ancora più importanti.

È certo che an che nel suo uf-ficio al l’Italscania farà bel lamostra di sé in un angolo unmodellino di un camioncino dilegno che si trascina un ri mor-chio carico di piccoli contenito-ri per il cemento, un classicogiochino che un tempo si rega-lava ai bambini. “Avevo cinque

IL MONDODEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia,

Cultura e Tecnica del Trasporto

Direttore responsabile

Paolo AltieriDirezione, redazione e amministrazione

Via Ramazzotti 20 - 20900 MonzaTel. 039/493101 - Fax 039/493103

e-mail: [email protected] Legale

Via Stresa 15 - 20125 MilanoEditore Vega Editrice

Presidente Luisella CrobuDirettore editoriale Cristina Altieri

Condirettore editoriale Vincenzo LasalviaPubblicità

Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 MonzaTel. 039/493101 - Fax 039/493103

Promozione Piero FerrariArt Director Renato Montino

Impaginazione e Fotocomposizione

Varano, Busto Garolfo (Milano)Stampa

Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG)

Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Mi-lano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: I ta liaEuro 50,00, estero: Euro 120,00 - Banca d’appoggio: Uni-Credit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V02008 33430 000041141143 - Po ste I taliane Spa - Sped. inAbbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribu-zione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).

Il manager piemontese dal 1° giugno alla guida di Italscania

Il truck riconquistaFranco FenoglioCLAMOROSO RITORNO NEL MONDO DEI TRUCK DI UN

PERSONAGGIO CHE, SOTTO LA BANDIERA DELL’IVECO,AVEVA LASCIATO UN SEGNO INDELEBILE, PER LE SUE

INDUBBIE CAPACITÀ PROFESSIONALI MA ANCHE PER

QUELLE “UMANE”, NEL SAPERE FARE SQUADRA E

MOTIVARE E VALORIZZARE I SUOI COLLABORATORI.

DOPO LA

PARENTESI ALLA

PIAGGIO VEICOLI

COMMERCIALI,ECCOLO ORA

NELLA SOCIETÀ

DI SPINI DI

GARDOLO IN

QUEL DI TRENTO

PRONTO AD

AFFRONTARE

UNA NUOVA

IMPORTANTE

SFIDA

PROFESSIONALE.

Franco Fenoglio, tra due mesi Amministratore delegato di Italscania

Franco Fenoglio con il figlio Luca, 23 anni, laureando in economia ma anche golfista professionista.

quota di mercato del 28,1 percento che i marchi Kenworth ePeterbilt hanno conquistato nelsegmento Classe 8 in NordAmerica nel 2011”.

Gli ha fatto eco Bill Kozek,Vice presidente Paccar e Ge-neral manager Peterbilt: “Ilnuovo modello 579 rilancial’immagine dei veicoli delmarchio che hanno stabilitonella storia Peterbilt degli au-tentici punti di riferimento dalpunto di vista qualitativo. Lanostra gamma di veicoli contre dimensioni di cabine è si-mile nel concetto alle automo-bili di lusso offerte dai costrut-tori leader europei. Ogni Peter-bilt è garanzia di qualità co-struttiva e performace dinami-che, in accordo con le richiesteche provengono dalla nostradiversificata clientela. Peterbiltha definito un’esperienza diguida che punta tutto sull’er-gonomia, il comfort per la vitaa bordo del conducente e l’ef-ficienza eco-compatibile”.

Paccar si sta sempre più di-mostrando all’altezza dellesfide che il mercato truck in-

ternazionale richiede a tutti icostruttori protagonisti. “Losviluppo dei modelli KenworthT680 e Peterbilt 579, innovati-vi ed efficienti, è stato guidatodalla leadership globale diPaccar nell’applicazione di so-fisticate tecnologie informati-che software e hardware - haprecisato Dan Sobic, Vice pre-sidente esecutivo Paccar -

Tutto questo dimostra la quali-tà di tutti i prodotti e i serviziPaccar rivolti a clienti e dea-ler”.

E sempre a proposito di tec-nologie va segnalato che ilGruppo americano ha investitopreziose risorse nei siti produt-tivi Kenworth e Peterbilt diChillicothe, nell’Ohio, e diDenton, in Texas. Infine, Gary

Moore, Vice presidente Paccare General manager Kenworth,ha commentato: “Il nuovoT680, insieme al T800 e alT700, ci consente di offrire ainostri clienti un’intera gammadi camion sviluppati specifica-mente per le più diverse appli-cazioni logistiche e di traspor-to nei mercati del Nord e SudAmerica.

3ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

PACCAR / Il colosso Usa dei truck lancia i nuovi Kenworth T680 e Peterbilt 579

Maestri americani di aerodinamicaIL GRUPPO AMERICANO FA UN ULTERIORE PASSO

AVANTI SULLA STRADA DELL’INNOVAZIONE E

DELL’EFFICIENZA. IL KENWORTH T680E IL PETERBILT 579 PROPONGONO CABINE SPAZIOSE

E DALL’AFFASCINATE DESIGN ESTERNO E INTERNO,AVANZATE SOLUZIONI TECNOLOGICHE E MOTORI

PACCAR MX 13 LITRI CON POTENZE DA 380 A 485 CV.

Giancarlo Toscano

WASHINGTON - Ci sono volutiquattro anni di ricerca e svi-luppo e ben quattrocento mi-lioni di dollari d’investimentoma alla fine sono pronti ascendere nell’arena del merca-to truck.

Stiamo parlando dei duenuovi prodotti che Paccar halanciato con i marchi Ker-worth e Peterbilt. Due affasci-nanti bisonti della strada ame-ricani che non mancheranno disuscitare l’interesse e la curio-sità dei trasportatori.

Il primo modello è il Ken-worth T680, il secondo il Pe-terbilt 579. Come ha affermatoMark Pigott, Presidente e Ceodi Paccar, “il consistente pro-gramma di sviluppo ha datovita a due nuovi modelli al-l’avanguardia per qualità dellecabine, tecnologie di bordo,processi di produzione. Inol-tre, i due truck usufruiscono ditutti i programmi di vendita eassistenza after-market delGruppo Paccar”.

Il Kenworth T680 e il suo“collega” Peterbilt 579 si di-stinguono immediatamente per

l’efficienza aerodinamica, benvisibile anche solo allo sguar-do esterno. A bordo le cabineprimeggiano per comfort,equipaggiamenti ed ergono-mia. Non manca di certo lospazio grazie a una larghezzadi 2,1 metri.

I due modelli sono equipag-giati con gli efficienti e parsi-moniosi motori Paccar MX 13litri con potenze che spazianoda 380 e 485 cavalli. Le tra-smissioni sono firmate daEaton.

UNA FAMIGLIADI SUCCESSO

“T680 e 579 - ha dichiaratoBob Christensen, Vice presi-dente esecutivo di Paccar -completano e arricchiscono lanostra famiglia di veicoli disuccesso, che comprende i ro-busti e prestazionali KenworthT800 e Peterbilt 386, propostisul mercato con cabine larghe1,9 metri, nonché i possentiKenworth T700 e Peterbilt 537che propongono cabine larghe2,3 metri. I nuovi modelli con-tribuiranno in maniera sostan-ziosa al consolidamento della

WASHINGTON - Come sempre succede, l’arrivo sulmercato di nuovi modelli dalle grandi aspettative su-scita entusiasmo e voglia di darsi da fare a tutti i dealerche a quei modelli fanno riferimento.

I due truck premium Kenworth T680 e Peterbilt 579rappresentano grandi oppportunità di crescita per il

network di vendita e assistenza che fa capo ai duebrand appartenenti al Gruppo Paccar. In totale si trattadi circa 600 dealer localizzati negli Stati Uniti e in Ca-nada. “Le reti dei concessionari - ha detto Ron Ar-mstrong, Presidente Paccar - beneficeranno in pienodella gamma media e pesante ampliata dei marchiKenworth e Peterbilt, ora in grado di venire ancora piùefficacemente incontro alle diversificate esigenze deiclienti”.

L’associazione dei dealer truck americani ha giàpremiato il Peterbilt 587 nella categoria dei pesanti e ilPeterbilt 210 in quello dei veicoli medi con il ricono-scimento “Commercial Trucks of the Year 2012”. È laprima volta un singolo costruttore di truck vince in en-trambi le categorie nello stesso anno. Non solo. IlKenworth T700, caratterizzato da alto livello di effi-cienza per quanto riguarda i consumi ed equipaggiatoda motori Paccar MX, è stato nominato dalla stessa as-sociazione “Heavy Duty Commercial Truck of theYear 2011”.

Questi importanti riconoscimenti sono di buon au-spicio per l’avventura commerciale delle due novitàPaccar. La multinazionale americana si aspetta diveder confermata la sua strategia di espansione basatasu prodotti e servizi di elevato standard qualitativo.

NUOVE OPPPORTUNITÀ PER LA RETE DI VENDITA E ASSISTENZA

Kenworth e Peterbilt sulla cresta dell’onda

Il superaccessoriato cruscotto che fa bella mostra di sé all’interno della cabina del Peterbilt 579.

Dall’alto in basso, il Kenworth T680 in livrea arancione e il Peterbilt 579. I due modelli esemplificano al meglio lecaratteristiche vincenti della produzione truck nordamericana.

Il Peterbilt579 su stradain tutta la suaimponenza.

4INTERVISTA N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

tori locali. Senza nulla volerto gliere agli altri marchi sulmercato, questi sono i nomidi chi ha caratteristiche diqualità che possono soddisfa-re la Casa madre”.

Il progetto Vocationalcoinvolge sia la gamma LFche quella CF e XF. Qualedel le due vi sta dando lemag giori soddisfazioni?

“Dipende dalle zone, in al-cune va molto bene l’LF, tan -to che alcuni concessionari sistanno specializzando su que-sto modello, ad esempio a Vi-cenza o nel Centro Italia. Èun segmento in cui ci dobbia-mo confrontare con un con-corrente noto come l’Euro-cargo, ma stiamo raccoglien-do buoni risultati. In generaletutto il settore carri sta cre-scendo, anche se lentamente”.

A che quota di mercatocon tate di arrivare con icar ri?

“Oggi siamo sul trenta percen to del nostro totale. L’o -biet tivo è raggiungere almenoil 45 per cento. Del resto quelsegmento è anticiclico rispet-to al trattore stradale. Sappia-mo di essere più forti sul trat- tore, in cui abbiamo una tra- dizione, ma siamo sicuri dipoter crescere anche con CF eLF. C’è spazio, molti ancoranon ci conoscono e anche iconcessionari devono esserepiù consapevoli delle qualitàdel prodotto carro”.

Come vi muovere te inve-ce nel mercato dei trattori?

“In quel caso la novità èl’ATe, acronimo che sta perAdvance Transport Efficien-cy, una versione dell’XF105che par te da un concetto ine-dito. In pratica riassume tuttele novità tecniche adottate nelcor so degli anni che ci hannopor tato ad affinare il prodottoXF105 sempre più nell’otticadel risparmio di carburante,agendo non soltanto sul mo-tore ma su tanti componenti eparticolari, come la cura del- l’ae rodinamica o la taraturadel tachigrafo sugli 85 km/h.In più il modello ATe può es-sere abbinato al nostro corsoEco Driving. Grazie all’ac-cordo con Guidare Pilotare diMi sano, la nostra rete è ingra do di offrire dei corsi digui da economica presso la se -de del concessionario o, se inumeri lo permettono, diret-tamente dal cliente”.

Quando sarà disponibile?“È già possibile ordinarlo.

I primi esemplari si potrannove dere in circolazione versola metà del mese. Con questomo dello vogliamo rimarcareil nostro sviluppo tecnico inchia ve di efficienza, sia eco-nomica che ecologica. XF105in questo momento è un vei-colo estremamente ma turo, asette anni dalla presentazioneabbiamo raggiunto un livelloeccezionale, come prestazio-ni, comodità, funzionalità. Aproposito delle cabine ci hafatto piacere che anche le piùrecenti, come quella del nuo -vo Actros, abbiano a livelloge nerale dei punti in comunecon quella dell’XF105. Vuoldire che nel 2005 eravamo giàall’avanguardia. L’XF105 ètuttora un veicolo attuale, chenon teme confronti con mo-delli più recenti, tecnologica-mente avanzato e in più a unco sto accessibile”.

È oggi in corso una guer- ra dei prezzi, in riferimentoalle grandi flotte che sono leuniche ad acquistare veicolinuovi. Voi come vi ponete alriguardo?

“Siamo determinati nelvincere e mantenere il prima-to sui trattori, ma senza di-menticare la redditività. Nelletrattative siamo in linea, ma avol te i clienti fanno richiesteche non hanno una ragione-volezza economica, forseanche a causa delle propostedi alcuni concorrenti total-mente fuo ri mercato. Prima opoi questo atteggiamentodovrà finire.”.

In generale cosa vi aspet-tate da quest’anno, che nonè partito granché bene?

“Siamo ogni giorno in con-tatto con la forza vendita. Direcente i venditori delle con-cessionarie ci hanno confer-mato qualche segnale positi-vo. Ciò però non costituisceun elemento rassicurante. Sia -mo in piena recessione, cheal cuni prevedono debba arre-starsi a partire dal terzo tri-mestre di quest’anno. Di fattoe ra vamo partiti pensando a unmercato come quello dell’an-no scorso, adesso si parla diun totale sotto le 16mila unitàimmatricolate”.

A quanto puntate in ter-mini di quota?

“Vorremmo consolidarequel la dell’anno scorso, ovve-ro l’11 per cento, e se possi-bile migliorarla. Anche in unmer cato più piccolo cerchere-mo di crescere, difendendo ilsegmento trattori e aumentan-do nei carri”.

nel migliore dei modi, dispo-nibile nel breve periodo senzabisogno che i concessionari siimpegnino con veicoli astock”.

Con quali allestitori statecollaborando?

“Nel settore constructioncon Fassi, che fornisce le gru

retrocabina, mentre Golo cimet te a disposizione sia i cen-tinati che i cassonati, laB.o.B. gli scarrabili e la Sa -cim le cisterne per il trasportodei carburanti. Stiamo ancoravalutando le possibilità per iltrasporto refrigerato in cui so -no molto forti piccoli allesti-

Mauro Zola

MILANO - Ha voglia di cre-scere Daf sul mercato italia-no, per affiancare all’eccel-lente po sizione raggiunta nelcam po dei trattori un analogorisultato in quello delle motri-ci. Con quali strategie lochiediamo a Mauro Monfre-dini, direttore marketing dellafiliale italiana. “Principal-mente - spiega il managerdell’azienda con sede a Trez-zano sul Naviglio - vogliamoagire su due segmenti i carri,su cui abbiamo iniziato a la-vorare profondamente con ilprogetto Vocational; poi ov-viamente sul nostro punto diforza: i trattori”.

Partiamo dai risultatidell’iniziativa Vocational,presentata circa un anno fae che prevede l’accordo conuna serie di allestitori.

“Sta cominciando a dare ifrutti sperati, grazie anchealla rete che sta reagendo inmaniera positiva alla propo-sta. Vo gliamo far sì che i no-stri dea ler sviluppino i rap-porti che già ci sono, ma es-senzialmente a livello locale,con gli al lestitori, e li voglia-mo implementare, istituziona-lizzandoli. Per questo Daf èentrata direttamente nel rap-porto con l’allestitore, a livel-lo strutturale e tecnico, valu-tando quali sia no gli adatta-menti da operare per far sìche si possa mon tare un alle-stimento in mi nor tempo, ecosì riducendo tempi di con-segna e prezzi. Saremo quindiin grado di pro porre ai nostriclienti un veicolo configurato

DAF TRUCKS / La parola a Mauro Monfredini, Direttore marketing

Dopo i trattoriattacco alle motrici

“PRINCIPALMENTE - SPIEGA IL MANAGER

DELL’AZIENDA CON SEDE A TREZZANO SUL NAVIGLIO

- VOGLIAMO AGIRE SU DUE SEGMENTI: I CARRI, SU

CUI ABBIAMO INIZIATO A LAVORARE PROFONDAMENTE

CON IL PROGETTO VOCATIONAL; POI OVVIAMENTE IL

NOSTRO PUNTO DI FORZA, I TRATTORI”.

MILANO - La rete di distribuzione Daf oggi conta untotale di 25 concessionari, molti dei quali stanno inve-stendo in strutture. “Ad esempio - conferma il direttoremarketing Daf Mauro Monfredini - Delcom, che coprela zona della Calabria, prima aveva una sede per lavendita e un’officina separata, anche se a breve distan-za. Di recente ha fatto un investimento importante, co-struendo una concessionaria di prim’ordine in cui hatrasferito tutto. Una struttura davvero imponente, incui la famiglia De Luca, con noi da tredici anni, sta la-vorando bene”.

Dove attualmente state raggiungendo i miglioririsultati?

“Nel Nord Est abbiamo concessionari che si dannoda fare. Sono dealer forti, molto radicati sul territorio.Va bene anche in Romagna e nel Sud. Più in generaledove siamo presenti il riscontro è positivo”.

Venticinque concessionarie vi bastano per garan-tire un servizio di massima efficienza?

“Abbiamo dealer che possono ricoprire zone piùampie per quanto attiene alla vendita, per questo stia-

mo rivedendo le aree di influenza. Sul versante assi-stenza dobbiamo invece crescere in termini numerici equindi di copertura del territorio. In quest’ottica è statosviluppato un piano strategico che porterà a una razio-nalizzazione dei punti vendita e assistenza. Inoltrestiamo lavorando affinché partano delle collaborazionicon officine locali così da non perdere alcuna opportu-nità e migliorare il servizio alla clientela. Senza di-menticare gli investimenti in nuove sedi. Questo sem-pre per essere più vicini alle esigenze del cliente. Il ca-mion si ven de, è risaputo, solo se c’è un’officina inzona”.

I vostri dealer paiono in salute, il che è particola-re dato che molti concessionari stanno soffrendo.

“La nostra rete, a parte un caso, non ha subito defe-zioni. Chi se n’è andato è perché ha deciso di cambiaremarchio, non ci sono stati crolli economici. La nostra èuna rete stabile. Daf non è mai intervenuto per salvareun’azienda perché non ce n’è mai stato bisogno e per-ché non rientra tra le prerogative della nostra compa-gnia”.

SUL FRONTE DEI CLIENTI OPERANO VENTICINQUE CONCESSIONARI

Una rete sempre più dinamica e professionale

Mauro Monfredini, Direttore marketing della filiale italiana di Daf

Il Daf XF105 ATe, l’ultima evoluzione di un veicolo che ha raggiunto elevati livelli in termini di prestazioni, comodità e funzionalità.

5ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Giancarlo Toscano

AMSTERDAM - Gioca in casaDaf Trucks e non si lascia sfug-gire l’occasione. Il marchio diEindhoven porterà alla prossi-ma fiera BredrijfsautoRAI 2012di Amsterdam, in programmadal 17 al 21 aprile, l’efficienzadel trasporto avanzato. In unapa rola ATe, acronimo di Advan-ced Transport Efficiency, ov ve-ro una gamma completa di so-luzioni per ridurre ulteriormen-te i consumi di carburante e leemissioni e per ottimizzare l’ef-ficienza dei veicoli.

Sugli 800 metri quadrati del -lo stand allestito all’Europahaldella capitale olandese, accantoai modelli CF85 e XF105 ATe,Daf Trucks presenterà gli ultimisviluppi della filosofia Advan-ced Transport Efficiency, tra cuiun cassone aerodinamico per iveicoli da distribuzione LF e unnuovo assale a tandem leggero.

Il costruttore ha avviato ilpro gramma ATe nell’estate del2011 con l’introduzione di nu-merosi miglioramenti al motorePaccar MX da 12.9 litri. Questimiglioramenti, che includononuovi pistoni, l’iniezione otti-mizzata del carburante e l’e -sclu sivo collettore di scaricocom pletamente incapsulato, ga-rantiscono un consumo di car-burante del 3 per cento inferio-re, con una conseguente ridu-zione delle emissioni di CO2.

L’ARTEDI CAMBIARE

Anche la gamma del cambioè stata estesa con l’aggiunta diun nuovo cambio manuale e delcambio automatico a 12 marce,che permette di adattare in mo -do più efficace la trasmissioneal l’u so specifico del veicolo.In oltre, il motore dei modelliCF e XF105 si spegne automa-ticamente dopo cinque minutidi regime minimo e la velocitàmassima è limitata a 85 anziché89 km/h, fattore che consente dirisparmiare un ulteriore 2-3 percen to di carburante per quantoriguarda il trasporto internazio-nale. Per comunicare ai condu-centi quanto sia importante unagui da efficiente, sul displaycen trale del cruscotto vengonofornite di serie informazioni sulconsumo di carburante correntee cumulativo. Ma ATe non èsoltanto sinonimo di risparmiodi carburante: lo dimostrano lenuove batterie prive di manu-tenzione montate di serie suimo delli CF e XF per garantireuna durata maggiore, ridurre ico sti d’esercizio e limitare l’im- pat to ambientale.

I modelli CF85 e XF105 ATesono versioni speciali com ple-tamente ottimizzate per li mitareal massimo il consumo di car-burante. Sono equipaggiati conun set completo di grembialatu-re laterali, spoiler per il tetto edeflettori laterali, pneumaticicon bassa resistenza al ro tola-mento e controllo della ve locitàdi crociera adattativo. Il cambioautomatizzato AS Tro nic consistema di cambio marcia com-pletamente ottimizzato per la ri-duzione del consumo carburan-te è montato di se rie.

AS Tronic consente al con-ducente di cambiare marcia ma-

nualmente solo in fase di mano-vra o tramite il freno motorePac car. A tutti i modelli CF85 eXF105 ATe è associato il trai-ning per conducenti Daf Eco-Drive che consente di ridurre inmodo permanente il consumoeffettivo di carburante e leemissioni di CO2 in media del3-5 per cento.

Al BedrijfsautoRAI verràpre sentato anche un veicolo dadistribuzione LF45 con cassonePaccar Aero. Si tratta di un cas-sone aerodinamico che vienefor nito franco fabbrica nel Re -gno Unito ma Daf, proprio inoc casione della kermesse diAmsterdam, coglierà l’op por tu -ni tà di sondare il livello di inte-resse per quanto riguarda ilmer cato olandese. Il cassonePac car Aero si distingue per lacarenatura del tetto inclinataverso l’alto, che scende di nuo -vo dolcemente al centro nellapar te posteriore del veicolo. Ibor di del cassone sono arroton-dati. Il cassone LF45 Aero vie -ne fornito insieme a un set spe-ciale di spoiler e deflettori chegarantisce la perfetta integra-zione della cabina nel cassonestesso. Queste caratteristiche ri-ducono il consumo di carburan-te e di CO2 fino all’8 per centoa velocità di crociera.

Alla fiera farà inoltre il suode butto il nuovo assale a tan-dem SR1360T Daf che, tra lealtre caratteristiche, risulta es-sere perfettamente in linea congli obiettivi del programmaATe. L’assale a tandem è 375kg più leggero della versioneprecedente con riduzione aimoz zi e consente di risparmiareoltre il 5 per cento di carburan-te. È stato sviluppato inizial-mente per applicazioni pesantidove è richiesta una doppia tra-smissione ma con limitate capa-cità per la guida fuori strada.Esi stono due varianti del nuovoassale a tandem, con capacità dicarico di 21 o 26 tonnellate e unpeso totale rimorchiabile massi-mo di 70 tonnellate. Per le ap-plicazioni speciali, la MTC può

raggiungere un massimo di 120ton nellate. Oltre alla riduzionedel consumo di carburante e delpeso, si riducono anche i costidi manutenzione del nuovo as-sale a tandem: infatti, l’assalepo steriore necessita di sostitu-zione soltanto una volta ogni trean ni o 450mila chilometri.

Daf sta anche lavorando assi-

duamente in vista dell’entratain vigore della normativa Euro6 sulle emissioni, disponendodella tecnologia necessaria perfarlo. Il costruttore olandesefor nisce già dall’estate 2010mo tori Paccar MX da 12.9 litriai marchi affiliati Kenworth ePeterbilt (Gruppo Paccar). Que-sti motori sono conformi allenor mative sulle emissioniEPA10 per il Nord America,normative strettamente correla-te all’Euro 6.

I propulsori MX per il NordAmerica dispongono di tecno-logia SCR, del ricircolo dei gasdi scarico e del filtro antiparti-colato. E grazie alla notevoleesperienza maturata con le nor-mative EPA10, Daf intendecon tinuare a operare per rag-giungere i massimi livelli di af-fidabilità, il minimo consumodi carburante e alti livelli pre-

stazionali dei suoi veicoli. Ven-gono inoltre utilizzate tecnolo-gie nuove o introdotte in ambitoATe, come pure gli sviluppi piùrecenti.

L’obiettivo principale di Dafnon è quello di presentare perprima sul mercato una nuovatec nologia, quanto piuttostoquello di dedicare il tempo ne-cessario a garantire la confor-mità ai requisiti Euro 6 nel mi-glior modo possibile. La Casaritiene che non sia opportunoaf frettare il lancio di modelliEu ro 6, considerando che la do-manda sul mercato è ancora li-mitata e che la tecnologia ne-cessaria è molto più complessa,e pertanto più costosa, sia per

quanto concerne l’acquisto siaper la manutenzione. Per questomotivo Daf ha sviluppato e per-fezionato la già affidabile tec-nologia Euro 5 EEV, come è delresto dimostrato dai migliora-menti apportati ai motori nel-

DAF TRUCKS / La Casa olandese porta l’efficienza del trasporto avanzatoalla BedrijfsauroRAI di Amsterdam in programma dal 17 al 21 aprile

ATe grande protagonista

ACCANTO AI MODELLI CF85 E XF105 ATE, DAF

PRESENTERÀ DAL 17 AL 21 APRILE GLI ULTIMI

SVILUPPI DELL’INNOVATIVA FILOSOFIA ADVANCED

TRANSPORT EFFICIENCY, TRA CUI UN CASSONE

AERODINAMICO PER I VEICOLI DA DISTRIBUZIONE LFE UN NUOVO ASSALE A TANDEM LEGGERO.

l’ambito del programma ATe. Al BedrijfsautoRAI 2012,

Daf Trucks proporrà anche unanuova generazione di sedili peri modelli CF e XF105, svilup-pata per garantire il massimocomfort e la massima facilità diutilizzo. Dal momento che pos-sono essere regolati longitudi-nalmente di 220 mm, di 145mm in altezza e fino a un ango-lo di 53°, questi sedili presenta-no un’ampia gamma di impo-stazioni che garantiscono alcon ducente la migliore posizio-ne possibile e il massimo com- fort. Le cinture di sicurezzahan no un’altezza regolabile perle spalle (60 mm) che contribui-sce a migliorare il comfort del- l’au tista. I nuovi sedili sono ri-vestiti in tessuto caldo di coloregrigio scuro, con lo stesso moti-vo utilizzato per i pannelli delleportiere dell’XF105.

PICCOLI E GRANDDETTAGLI

Per la serie CF, i pannellidel le portiere sono stati ridise-gnati per ottenere ancora piùspa zio tra i sedili e le portiere,da utilizzare ad esempio per laventilazione del sistema di cari-co o di ribaltamento. Il nuovopannello della portiera presentaun design accattivante e moder-no che include una banda deco-rativa con logo Daf in argento euna combinazione di colorichia ri e quattro scuri. Di serieso no presenti un bracciolo lun -go e largo e un ampio vano por-taoggetti.

Non è tutto perché, al fine diridurre ulteriormente il rischiodanni, sono stati montati nuoviparafanghi sui modelli delleserie CF e XF105. I parafanghisono costituiti da tre parti se-parate: la parte più in alto puòessere facilmente rimossa,mentre le parti esterne riman-gono a un’altezza inferiore ri-spetto al telaio. Grazie a questaposizione, i parafanghi non su-biranno più i danni causati dal

rimorchio che si verificano ti-picamente durante le manovresulle banchine di carico o sullenavi. I parafanghi sono statirealizzati anche in modo daproteggere i nuovi gruppi luciposteriori.

Daf ha avviato il programma ATe nell’estate del 2011 con l’introduzione di numerosi miglioramenti almotore Paccar MX da 12.9 litri. Sono state poi proposte ulteriori soluzioni per l’efficienza.

I nuovi parafanghi per i modelli delle serie CF e XF105.In alto, il Daf LF45 ATe con cassone Paccar Aero.

MARANGONI

IMPORTANTIINVESTIMENTIIN GERMANIAAmburgo - Prosegue senzasosta la strategia di espansionedel Gruppo Marangoni inEuropa. La nascita diMarangoni Retreading SystemsDeutschland, avvenuta loscorso settembre, è stataseguita da un ulteriore passo inavanti nello sviluppo deiprogrammi di espansione dellasocietà tedesca: l’approvazionedel piano degli investimenti2012 che prevede unconsistente impegno economicoa partire dalla seconda metàdell’anno. L’evoluzione delmercato della ricostruzione afreddo e la continua ricerca divantaggi competitivi e dimaggiori benefici per i clientihanno indotto il GruppoMarangoni a investire circa 2milioni di euronell’installazione di unaseconda linea dell’Alpha Ring,superando così l’attuale

incertezza economica generatadai rallentamenti del mercato.Obiettivo dichiaratodell’investimento è il raddoppiodella capacità produttiva dellagamma Ringtread realizzata adAmburgo. Con la tecnologiaAlpha Ring tutto il processo distampaggio dell’anello ècontrollato tramite un softwareintegrato che ne gestisce tutte lefasi: dall’estrusione dellagomma cruda direttamentesugli stampi all’imballaggiodell’anello finito, consentendoun ciclo senza interruzioni esenza manipolazioni,ottimizzando così la qualità delprodotto finito senzaaumentarne i costi. Sonomolteplici e significativi ivantaggi conseguiti, dalrisparmio di risorse impiegate,spazi occupati ed energiaall’aumento della produttività eal miglioramento della qualitàdel prodotto, fino alla riduzionedell’impatto ambientale dellelavorazioni. “Abbiamo iniziatodapprima con il proporrel’anello, poi, nel 2004 è stataintrodotta la prima Alpha Ring- ha detto Matthias Leppert,Managing Director diMarangoni Retreading SystemsDeutschland - La sua rapidasaturazione ha determinato ladecisione di investire in unaseconda linea. La seconda lineaassicurerà il raddoppio dellacapacità produttiva deglianelli: la produzione annuale siattesterà a circa 4.500tonnellate e in tal modo cipermetterà di servire esviluppare, dalla nostra base,tutti i mercati di lingua tedesca,la Scandinavia e l’Est Europa”.L’investimento di 2 milioni dieuro porterà alla creazione diun impianto estremamentemoderno, con un potenziale increscita. L’impianto diAmburgo assumerà un ruolochiave nei piani di sviluppo delGruppo Marangoni nel VecchioContinente.

6ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

chio Daimler sarà disponibileentro il 2014. In questo modoDICV potrà sod disfare com-pletamente la domanda di vei-coli commerciali leggeri, pe-santi e medi della clientela in-diana. In occasione del la pre-sentazione in anteprima deiprodotti, Andreas Renschler,Membro del Board e Respon-sabile Daimler Trucks eDaimler Buses, ha sottolinea-

to l’im portanza del mercatointerno indiano. “Per il seg-mento dei veicoli commercialie industriali in India - ha af-fermato Renschler - si preve-dono una notevole crescita eun aumento del le aspettativedei trasportatori. La nostrastrategia d’ec cel len za a livelloglobale ci permetterà di rag-giungere ottimi risultati. Apartire dalle piatta for me esi-

stenti, abbiamo creato nuoviveicoli studiati specificamenteper il mercato indiano, pro get-tati e venduti in India. Co metutti i veicoli Daimler, gli au-tocarri BharatBenz soddisfe-ranno le aspettative dei tra-sportatori in termini di quali-tà, affidabilità ed efficienza”.

ORA PRONTIALLA CONQUISTA

“La presentazione dei pro-dotti BharatBenz - ha affer-mato Marc Llistosella, Ceo eManaging Director di Daim-ler India Commercial Vehi-cles - rappresenta una tappamolto, molto im portante perDICV. Dopo una lunga fasedi sviluppo e ol tre 4,5 milionidi km di test sia mo pronti aconquistare il mercato india-no. Il fatto che Daimler offraun marchio ad hoc per il mer-cato indiano sottolinea l’im- portanza di quest’area per lanostra azienda. A dimostra-zione del nostro impegno inque sto Paese, abbiamo previ-sto un investimento di 44 mi-liardi di rupie (circa 700 mi-lioni di eu ro, ndr) per la co-struzione di strutture ultramo-derne per lo sviluppo e laproduzione”.

L’autocarro pesante Bharat-Benz è costruito sulla piatta-forma di Mercedes-BenzAxor men tre i veicoli leggeri

e medi sono basati sullagamma Fuso Can ter. “I pro-dotti BharatBenz - ha aggiun-to Llistosella - garantiscono aitrasportatori costi totali di ge-stione competitivi che deriva-no dall’eccezionale ef ficienza,dalla durata e dai lun ghi inter-valli di manutenzione oltreche dall’ottimo rapporto qua-lità-prezzo”.

I veicoli commerciali leg-geri, pesanti e medi a marchioBharatBenz saranno prodottinel nuovo stabilimento diOragadam, vicino a Chennai,nel sud dell’India. Il comples-so, che si sviluppa su un’areadi 160 ettari, in questa faseiniziale ha una capacità pro-duttiva an nua di 36mila unitàper raggiungere, una volta aregime, le 70mila unità. Per laproduzione degli autocarri,DICV sfrutterà le potenzialitàdei fornitori indiani. DICVcollabora attualmente conoltre 450 fornitori e la produ-zione degli autocarri Bharat-Benz avrà un tasso di localiz-zazione dell’85 per cento. Incollaborazione con i conces-sionari locali, DICV ha realiz-zato una rete di vendita nazio-nale che entro fine anno com-prenderà circa 70 dealer. Iconcessionari rispettano glistandard di qualità Daimler.La rete di vendita sarà estesaa oltre cen to concessionarientro il 2014.

DAIMLER TRUCKS

BARACK OBAMAVISITA L’IMPIANTODI MOUNT HOLLYMOUNT HOLLY - Il Presidente degliStati Uniti, Barack Obama, havisitato l’impianto produttivo diDaimler Trucks North America(Dtna) a Mount Holly, nel NordCarolina. Ad accoglierlo, ilmanagement dello stabilimentodella filiale nordamericana delGruppo Daimler, tra cui JuanSmith, Engine Quality AssuranceSpecialist. Obama ha tenuto undiscorso sulle prossime sfide cheattendono l’economia statunitense esi è informato direttamente sulportfolio veicoli prodotti a MountHolly. Il sito è parte integrante delnetwork di fabbriche di Dtna eproduce il modello di gamma mediaFreightliner M2 nonché l’M2 112 e114SD a gas naturale di gammamedia e pesante e l’M2 106 Hybrid.Lo scorso febbraio, l’Agenzia Usaper la protezione dell’ambiente hacertificato l’intera gamma di truckDtna per lunga distanza, media eper i settori costruzioni e servizimunicipali per aver ottemperato alnuovo standard di riferimento“Greenhouse Gas 2014 Standard”.Daimler Trucks North Americaaveva già ottenuto ilriconoscimento per l’adesione allanuova regolamentazionedell’Agenzia Usa per la protezionedell’ambiente e della NationalHighway Traffic SafetyAdministration, che si propone diridurre le emissioni di emissioniinquinanti dei camion medi epesanti e che entrerà in vigore dal2013. Daimler ha così potutodimostrare di essere un punto diriferimento quanto aconsapevolezza ambientale,gestione ottimale delle risorse ericerca di soluzioni sostenibili per itrasporti in tutta la regionecommerciale Nafta (Stati Uniti,Canada e Messico). “Daimler

Trucks North America - hadichiarato il suo Presidente e Ceo -si è impegnata a lungo per ridurrel’inquinamento provocato dalleemissioni di gas nocivi e permigliorare l’efficienza dei consumidi carburante attraverso lo sviluppodi sistemi di propulsione puliti e ditecnologie di alimentazione deiveicoli alternative. Attraversopartnership strategiche conl’Agenzia per la protezionedell’ambiente e la NationalHighway Traffic Safety Association,Dtna è determinata a svilupparesoluzioni pulite, efficienti esostenibili dal punto di vistaambientale per il mercatonordamericano”. Per venireincontro alla crescente domanda ditruck equipaggiati con tecnologieconvenzionali ottimizzate otecnologie alternative, la filialeDtna del Gruppo Daimler haaumentato nel 2011 la sua forzalavoro di circa 3mila unitàdistribuite nei diversi impiantiproduttivi dislocati negli Usa e inMessico. Nella fabbrica di MountHolly sono stati creati più di millenuovi posti di lavoro. Attualmente,con un totale di 1.450 dipendenti,Mount Holly produce un totale di25mila veicoli all’anno. “Lostabilimento di Mount Holly - hadetto Roger Nielsen, ChiefOperating Officer di DaimlerTrucks North America - è un buonesempio che testimonia la crescitadella domanda di truck registrata intutte le location di Daimler TrucksNorth America”.

DAIMLER TRUCKS / Sul mercato indiano arrivano i nuovi veicoli con marchio BharatBenz

Ecco il truckmade in IndiaENTRO IL 2014 LA GAMMA PRODOTTI COMPRENDERÀ 17VARIANTI. USCIRANNO DALLE LINEE DELLO STABILIMENTO DI

ORAGADAM, VICINO A CHENNAI, NEL SUD DEL PAESE.UN IMPIANTO ALL’AVANGUARDIA CHE RAGGIUNGERÀ LA

CAPACITÀ PRODUTTIVA ANNUA DI 70MILA UNITÀ.

Massimiliano Campanella

HYDERABAD - Cina e India,con il loro dirompente svilup-po e co nomico e le loro ambi-zioni po litiche, promettono distravolgere gli equilibri geo-politici in Asia. Dei due Paesil’India, con oltre 300milaunità vendute nel 2011, è unmercato in costante crescita eha ormai stabilmente intrapre-so la strada di un rapido svi-luppo. La democrazia e unosviluppo equilibrato trainanol’economia, tanto che nel2012 quello indiano sarà ilPae se asiatico con il maggioresviluppo economico. L’Indiadunque raggiungerà la Cina?Il sorpasso è l’obiettivo alungo termine che i poteri po-litici si so no posti. E l’Italianon sta a guar dare. In campoeconomico sono stati tessutistretti rapporti con l’India.Nel corso della seconda metàdel 2011 si è svolto al Mini-stero dello Sviluppo Eco no-mico un incontro tra il segre-tario generale del Ministeroindiano, Uday Kumar Var ma,e l’allora Ministro dello Svi- luppo Economico Paolo Ro-mani, che subito dopo ha datoil via alla quarta missione disistema Governo-banche-imprese in India.

IN PUNTADI PIEDI

Terra di grandi contrasti,caratterizzata da un capitaleuma no forte e capace, Daim-ler ha in vestito in India con unnuovo approccio allo sviluppoeconomico, puntando innanzi-tutto al mercato interno, asoddisfare le esigenze del tra-sporto nazionale. Con que-st’obiettivo ha dato vita aDaimler India CommercialVehicles (DICV), affiliataDaimler in India, che ha pre-sentato a Hyderabad, unadelle cit tà più grandi delPaese, i pri mi autocarri conun marchio ad-hoc per l’In-dia: i veicoli BharatBenz, conpeso lordo compreso tra le 9 ele 49 t. Controllata da Daim-ler, a partire da que st’annoDCIV produrrà veicoli com-merciali leggeri, pesanti emedi per il mercato indiano. Iprodotti saranno personalizza-ti per adattarsi alle principalicategorie di autisti indiani.L’azienda, che conta attual-mente 1.200 dipendenti, gesti-sce in India anche le attivitàdi mar keting, vendita ed assi-stenza post-vendita degli au-tocarri Mercedes-Benz Ac-tros.

I primi autocarri a marchioBharatBenz saranno lanciatisul mercato indiano a partiredal terzo trimestre di que-st’anno. La gamma completadi 17 veicoli del nuovo mar-

Marc Llistosella, Chief executive officer e Managing Director diDaimler India Commercial Vehicles

Daimler India Commercial Vehicles dispone nel Paese asiatico di una rete di vendita nazionale dalle grandipotenzialità: entro fine anno comprenderà circa 70 dealer che aumenteranno a oltre cen to entro il 2014.

7ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

STOCCARDA - Coprono un range dipotenze compreso tra i 156 e i 354 cvi due nuovi motori Euro 6 sviluppatida Mercedes-Benz per equipaggiarela propria gamma media, in praticaquella dell’attuale Atego, che potreb-be essere integrata con modelli chefacciano da giunzione con la fasciabassa dell’Actros.

Si tratta della serie OM93 checomprende un quattro e un sei cilin-dri; nel primo caso si tratta di un 5,1litri in quattro livelli di potenza, ingrado di arrivare fino a 231 cv conuna coppia di 900 Nm, che ne fannouno dei più performanti quattro cilin-dri oggi in produzione. È invece di7,7 litri la cilindrata dei sei cilindri inlinea, di cui sono state rilasciate cin-

que versioni che spaziano dai 238 ai354 cv, con quest’ultimo che puòcontare anche su di una coppia di1.400 Nm. In tutte e due i casi le di-mensioni sono state ridotte rispettoagli attuali corrispettivi e il peso con-tenuto in 495 kg per il 4 cilindri, chegrazie alle sue caratteristiche può so-stituire in molti casi gli attuali sei ci-lindri, e di 650 kg per il nuovo sei ci-lindri. I due propulsori verranno pro-dotti esclusivamente in configurazio-ne Euro 6.

Si tratta di motori totalmente inedi-ti, che poggiano sulla base di una te-stata in ghisa grigia con aggiunta digrafite lamellare che ne migliora la re -sa termica, collegata al basamento daben sei viti per garantire stabilità e ro-bustezza. Confermate le quattro val-vole per cilindro, disposte in paralleloper accorciare i condotti di aspirazio-ne e scarico, contenendo quindi le per-dite fluidodinamiche e anche i due al-beri a camme in testa, con quello discarico a fasatura variabile, tecnologiausata per la prima volta in un motorediesel. Si tratta di un’innovazione chefacilita la rigenerazione del filtro anti-particolato, anticipando gli angoli difasatura fino a un massimo di 65 gradie quindi alzando la temperatura deigas di scarico in uscita dal cilindro, inmodo da permettere la rigenerazionedel filtro anche con una temperaturaesterna di -30°; a provvedere alla re-golazione degli angoli di fasatura pen -sa la centralina di gestione del motore,

per mezzo di un rotore idraulico a pa-lette montato sull’albero a camme discarico.

L’iniezione si basa su di un sistemaCommon rail ad alta pressione, coniniettori in posizione centrale coman-dati da elettrovalvole, che permette diarrivare a 2.400 bar. Ogni processo diiniezione può comprendere fino a cin-que fasi singole, permettendo di rego-lare con precisione la combustione emigliorando di conseguenza l’effi-cienza del motore, oltre a ridurre laru morosità.

Nella versione a quattro cilindri lasovralimentazione è assicurata, fino ai177 cv, da un turbocompressore mo-nostadio, mentre per i modelli più po-tenti si è preferita un’alternativa a duestadi con due turbocompressori. Per ilseri cilindri, fino ai 299 cv, si è prefe-rito un turbocompressore asimmetricoa doppia turbina, rimpiazzato anchein questo caso sulle versioni di mag-gior potenza da un doppio turbo a duestadi. Diverse le soluzioni per le pom -pe di raffreddamento, che agisconosulla camicia d’acqua nel basamentoe nella testata, ognuna scelta in mododa integrarsi al meglio con il singolomotore. Il freno motore è molto simi-le a quello in uso sulla serie Heavy,con una potenza che arriva sul sei ci-lindri, nella configurazione di serie, a233 kW e in quella Premium a 300kW, per il quattro cilindri i valori so -no di 145 kW e di 170 kW per chisce glie il modello Premium.

PER LA GAMMA MEDIO-LEGGERA SARANNO DISPONIBILI DUE SOLUZIONI A 4 E 6 CILINDRI

Piccoli, leggeri ma con tanta potenza in più

AD AFFIANCARE L’OM471 CHE GIÀ VIENE MONTATO SUL NUOVO ACTROS ARRIVA

IL PIÙ LEGGERO OM470, DISPONIBILE CON POTENZE CHE VARIANO DAI 326AI 428 CV. INALTERATE LE CARATTERISTICHE DI POTENZA, COSÌ COME

L’IMPOSTAZIONE TECNICA CHE RUOTA ATTORNO AL SISTEMA D’INIEZIONE X PULSE.

Paolo Romani

STOCCARDA - Il trasporto dellemerci sarà dominato dai motoria combustione almeno per iprossimi cinquant’anni. Paroladi Stefan Pischinger, professo-re all’università di Aquisgrana,invitato da Mercedes-Benz adaprire la presentazione deinuo vi motori Euro 6 che vannoa completare il quadro già av-viato con l’OM471, il 12,8 litriche equipaggia il nuovo Ac-tros. Si aggiungono ora alla fa-miglia l’OM470 da 10,7 litri,che va a completare la gammadei pesanti Mercedes-Benz, edue motori per la gammamedia, l’OM934 a quattro ci-lindri e l’OM936 a sei cilindri.

Entrando nel dettagliol’OM470, che copre una seriedi potenze che vanno dai 326ai 428 cv, verrà prodotto a par-tire da giugno nello stabilimen-to di Mannheim per il momen-to soltanto in versione Euro 6(più a vanti verrà declinataanche una configurazione Euro5 destinata però a mercati ex-traeuropei).

Quattro le versioni destinateai camion della Stella, con 326cv (coppia di 1.700 Nm), 360cv (1.800 Nm), 394 cv (1.900Nm) e 428 cv (2.100 Nm),mentre due verranno montateanche sugli autobus urbani(quelle con potenze di 360 e394 cv) e tre su quelli turistici(con le potenze maggiori).

Dal punto di vista costrutti-

vo l’OM470 ricalca la linea giàseguita con il sei cilindri da12,8 litri, e quindi si caratteriz-za per un peso di 50 kg inferio-re a quello dell’attuale motoree per le dimensioni compatte(la lunghezza è di 1.287 mm,la larghezza di 1.130 mm el’altezza di 1.175mm), questosenza inficiarne la robustezza,garantita dalla lega a base dighisa grigia con cui è stato rea-lizzato il basamento e dallagrafite vermicolare che rinfor-za la testata dei cilindri. I pi-stoni sono invece in acciaio,raffreddati tramite uno spruzzodiretto d’olio.

Completamente riprogettatala trasmissione che aziona idue alberi a camme, in mate-riale composito, costruiti suuna base tubolare particolar-mente leggera.

Il cuore del motore è anchein questo caso l’iniezioneCommon rail con amplificatoredi pressione X Pulse, che per-mette di raggiungere una pres-sione di 2.100 bar, pur se mo-dulabile a seconda delle esi-genze di marcia. Rispetto alfratello maggiore, in questomotore è stata evidenziata so-prattutto la guidabilità, spa-ziando maggiormente i varirapporti e garantendo già a par-tire dagli 800 giri/min l’eroga-zione del 95 per cento dellacop pia massima. In più questarimane costante fino ai 1.400giri/min, regime con cui coin-cide anche la potenza massima.

Proprio per favorire ulterior-mente la ripresa l’OM470 èsta to progettato come un moto-re a corsa lunga, con un rap-por to alesaggio/corsa di125/145 mm.

Anche nel sistema di conte-nimento dei gas di scaricoviene ripreso lo schema del-l’OM471, cioè con un sistemadi depurazione con tecnologiaScr, quindi attraverso l’uso diAdBlue nel catalizzatore, a cui

si aggiunge un sistema Egr diricircolo dei gas di scarico raf-freddato, tarato nelle specificoper questo propulsore.

Per quel che riguarda il fre -no motore a tre stadi, è statascel ta una soluzione a decom-pressione sovralimentata: nelprimo stadio si agisce su tre ci-lindri, nel secondo vengonocoinvolti anche gli altri tre,mentre nel terzo stadio vieneraggiunta la massima potenza

frenante, pari a 340 kW.L’insieme ha consentito di

ottenere un’eccellente redditi-vità, sia sotto il profilo dei con-sumi, anche grazie ai gruppiausiliari ottimizzati, sia nell’al-lungamento degli intervalli dimanutenzione, arrivati a150mi la km per i modelli de-stinati alla linea, con il filtroantiparticolato che richiede as-sistenza soltanto dopo 450milakm.

MERCEDES-BENZ / Presentati tre nuovi propulsori

Completata la gammadei motori Euro 6

Con l’OM936è utilizzatoper la primavolta su diun motorediesel unalbero acamme afasaturavariabile.

Tra le novità in arrivo da Mercedes-Benz potrebbe esserci un Atego trattore, o comunque unmodello equivalente, a fare da tramite tra la medium e la heavy duty del costruttore tedesco.

Sopra, il motore a sei cilindriOM470 che completa ladotazione del Nuovo Actros.A lato, un momento dellapresentazione: da destra,Georg Weiberg, Vicepresidente Truck Engineering;Stefan Buchner, responsabiledi Truck Powertain Operations,ed Elmar Bockenhoff, TruckProduct Engineering Powertrain.

8ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Nils Ricky

ZINGONIA - Il GNL (Gas natu-rale liquefatto) in termini di e -mis sioni è una valida alternativaal gasolio per i camion pesantia lungo raggio, ma le infrastrut-ture necessarie in Europa sonoancora carenti. Volvo Trucks èimpegnata in sforzi per realiz-zare dei “corridoi blu”, con sta-zioni di rifornimento in posizio-ne stra tegica per rendere il car-burante più disponibile.

I dati parlano chiaro: il setto-re dei trasporti è responsabile dicirca il 25 per cento delle emis-sioni europee totali di anidridecarbonica, quindi alternativecompetitive al diesel sono e stre -mamente necessarie. Il gas na-turale è un combustibile fossile,ma offre molti vantaggi am-bientali rispetto al gasolio, ol trea essere più economico. “Sia mofiduciosi - dice Lennart Pilskog,direttore degli affari pubblici diVolvo Trucks - sul fatto che ilgas liquefatto verrà utilizzatocome combustibile in tutto ilmondo. La tendenza è evidente,occorre soddisfare il fabbisogno

energetico e noi intendiamofare la nostra parte”. VolvoTrucks, che è mem bro della Na-tural & Bio Gas Vehicle Asso-ciation (NGVA Europe), gruppod’in te resse per le aziende chelavorano con veicoli alimentatia gas, è stato il primo ed è an-cora l’unico produttore in Euro-pa a u tilizzare un sistema die-sel-metano.

SI CERCANOALTERNATIVE

Manuel Lage, direttore gene-rale di NGVA Europe, affermache la tecnologia per la guidacon GNL è provata, e che esisteuna volontà tra i proprietari del -le società di trasporto e i forni-tori di gas per affrontare la que-stione. “Quando si tratta di tra-sporto a lungo raggio - spiegaLa ge - con veicoli pesanti, èpos sibile al momento abbinaread altre alternative di alimenta-zione l’utilizzo del GNL. Cre-diamo sia la soluzione perfettaper esigenze di trasporto su lun-ghe distanze”.

In molte città europee c’èun’infrastruttura in espansionedi gas compresso - anche bio-gas a base di prodotti di scarto -a livello locale. Ma non è possi-

bile eseguire operazioni con pe-santi a lungo raggio a gas com-presso, perché i serbatoi sonopesanti e occupano troppo spa-zio. In forma liquida, invece, ilgas ha un volume inferiore, ilche lo rende più adatto al lungoraggio. Per poter eseguire tra-

sporti a lungo raggio con GNLin tutta Europa, deve però pri -ma essere stabilita una stazionedi rifornimento. Così è nata l’i -dea di “corridoi blu”, ovvero diuna rete di stazioni di riforni-mento di GNL per veicoli pe-santi. Stabilire tale infrastruttu-

ra non sarà semplice, perchéfor nitori di gas, costruttori, im-prese di trasporto e varie orga-nizzazioni politico-amministra-tive, sia a livello regionale chenazionale, devono dire la loro, esarà necessario un ampio coor-dinamento. “La sfida - dice Pil-

skog - è che avvenga tale coor-dinamento tra le parti. Volvo èstata attiva nel progetto svedeseBime Trucks, che è simile alprogetto di corridoi blu, ma suscala minore. In questo momen-to l’attenzione è su come indi-viduare i grandi trasportator chesono disposti a testare e costrui-re percorsi specifici. L’interessetra i trasportatori più piccolicre scerà quando vedranno chefunziona e quando si apprezze-ranno i vantaggi economici. Maci vorrà qualche anno”.

LE STAZIONIAUMENTANO

Ci sono già un numero di sta- zioni di rifornimento di GNL inEuropa, il lavoro di formare cor-ridoi blu è già in corso. U san doqueste stazioni come pun to dipartenza, è possibile individuareuna serie di potenziali corridoiadatti per lo sviluppo dell’infra-struttura. “Se pren dete una carti-na e segnate i siti delle stazionidi rifornimento già esistenti -prosegue Lage - si possono fa-cilmente tracciare diverse vie ditrasporto possibili e quindi iden-tificare una stazione di servizioche manca su uno di questi per-corsi”. Al fine di rilanciare que-sto processo, la Com missioneUE intende dare il via a un pro-getto da 8 milioni di euro peruno studio su larga scala deicorridoi di GNL. “Spe ro - affer-ma Manuel Lage - che avremocirca 200 camion in questi corri-doi blu per dimostrare che ilGNL è una ben funzionante al-ternativa per il trasporto a lungoraggio in Europa. Non è unachimera: tutta la tecnologia ne-cessaria è già disponibile e ilmercato è pronto per la com-mercializzazione di GNL”.

Gas naturale e biogas sonocostituiti principalmente da me-

tano. Quando il gas naturalevie ne bruciato, rilascia menoCO2 rispetto al gasolio e nonrilascia zolfo, metalli pesanti ocenere nell’atmosfera. Tuttavia,il gas naturale è una risorsa na-turale limitata e molte personeconsiderano il suo uso come unponte provvisorio al biogas, chepuò essere ottenuto da scartialimentari e da altre fonti orga-niche. Infrastrutture diffuse perla produzione di biogas nonsono ancora disponibili.

LE EMISSIONICALANO

Nella primavera 2011 VolvoTrucks ha lanciato Volvo FMMethaneDiesel, alimentato finoal 75 per cento da gas metanoliquefatto. Volvo è il primo pro- duttore in Europa a presentarequesta energia tecnologicamen-te efficiente per l’utilizzo di gasin un motore diesel. Quan do ilcamion gira su GNL, le emis-sioni di anidride carbonica cala-no fino al 10 per cento rispettoal diesel.

VOLVO TRUCKS / Autotrasporti a lungo raggio a più basse emissioni di carbonio

Corridoi blu per non inquinareGIÀ IN PRIMA LINEA CON IL PRIMO METHANEDIESEL,ALIMENTATO AL 75 PER CENTO DA METANO

LIQUEFATTO, IL COSTRUTTORE SVEDESE PENSA A UNA

RETE D’INFRASTRUTTURE PER RENDERE DISPONIBILE

A TUTTI GLI OPERATORI IL NUOVO CARBURANTE.

Sotto, il serbatoio del gas in forma liquida. più adatto al trasporto a lung raggio e sperimentato dai truck Volvo (sopra).

Lennart Pilskog, direttore degliaffari pubblici di Volvo Trucks

Manuel Lage, direttoregenerale di NGVA Europe

ZINGONIA - Ogni camion Volvo ha a bor -do il suo manuale di guida unico, i cuicontenuti sono personalizzati per soddi-sfare le specifiche del veicolo. Ora èanche possibile scaricarlo gratuitamentetramite internet. “Un manuale di guidadigitale nel computer dell’ufficio - affer-ma Stefan Börjesson, Driver InformationManager di Volvo Trucks - è un comple-mento pratico, che si può stampare e te-nere a portata di mano. In questo modo èfacile accedere rapidamente alle infor-mazioni relative al veicolo”.

Per proprietario del veicolo e conces-sionario allo stesso tempo, può essereuna buona idea avere un manuale di gui -da digitale, per esempio quando cambia

il proprietario del veicolo: se la versionecartacea si perde, c’è sempre un backupdisponibile, mentre un nuovo manualeviene stampato su ordine e consegnato.Se il proprietario vuole il manuale digui da su supporto cartaceo o digitale inun’al tra lingua rispetto alla versione ori-ginale, anche questo non è un problema.

“Il manuale della guida - dice StefanBörjesson - è scaricabile su richiesta gra-tuitamente tramite il sito web VolvoTrucks compilando il numero di telaio,la designazione del modello, i contatti elingua desiderata. Dopodiché via e-mailviene inviato un link ed è da lì che il ma-nuale di guida è scaricabile in formatopdf. Direi che è semplicissimo!”.

AD AFFIANCARE LA VERSIONE CARTACEA NE ARRIVA UNA PER PC

Manuale di guida sì, ma digitale

StefanBörjesson,DriverInformationManager diVolvo Trucks

EINDHOVEN - Man lancia sulmercato un concetto particolare digestione del veicolo: il ManFullService. Il cliente può cosìriunire in un’unica rata, ugualeper tutta la vita lavorativa delveicolo, tutte le spese di gestione.FullService propone un pacchettodi servizi tarati su tre diversi“pack” che consentono dicalibrare la spesa in base alleproprie esigenze e possibilità: laTaglia S associa alla rata delleasing l’estensione di garanziasulla catena cinematica fino a 5anni o 120mila km/anno. LaTaglia M aggiunge anche ilcontratto di manutenzioneprogrammata mentre, con laTaglia L, è offerto il servizio diriparazione per tutta la durata delcontratto. I contratti ManFullService sono abbinabiliesclusivamente all’acquisto di unnuovo TGX EfficientLine nellevarianti da 440 e 480 cv epossono essere modulati in 42, 48e 60 mesi. In aggiunta, è possibileincludere nel pacchettol’assicurazione furto, incendio ecristalli ed eventualmente lakasko. Per entrare nel meritodell’offerta economica, si può fareun esempio sulla base di unveicolo Man TGX EfficientLine18.440 in configurazione standardper una durata del finanziamentodi 60 mesi. Con la Taglia S si haun costo giornaliero a partire da42 euro, con la taglia M si sale a46 euro e con la taglia L da 53.Per tutte le soluzioni il valore diriscatto alla fine del periodocontrattuale è garantito. Perl’autotrasportatore i vantaggisono chiari: tutti i costi digestione del camion sono certi conla sola eccezione dell’autista, delgasolio, dell’assicurazione Rca edei pneumatici.

MAN FULLSERVICE

TRE TAGLIE PERGESTIRE LE SPESE

9ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

ADELAIDE - La soddisfacenteprova di alcuni veicoli NissanUD allestiti con trasmissioniAl lison contribuisce alla diffu-sione della trasmissione auto-matica in terra australiana.Una delle più grandi società dinoleggio del Paese, l’Austra-lian Trucks and 4WD Rentals,responsabile del franchisingHertz Truck Rentals per l’Au- stra lia meridionale, il NuovoGalles del Sud e lo stato diVictoria, ha deciso di sostitui-re gradualmente tutta la suaflotta di veicoli commerciali

medi e leg geri con cambiomanuale con autocarri con tra-smissioni completamente au-tomatiche. La flotta a noleggiodella società è di oltre 1.200veicoli, compresi otto NissanUD MK6 già dotati di cambioautomatico Allison.

COSTIINFERIORI

Secondo Peter Gould, Ceodi Australian Truck and 4WDRentals, i test effettuati negliultimi sette anni su un certonumero di camion automaticiNissan UD equipaggiati contrasmissione Allison Serie3000 dimostrano che i cambicompletamente automaticisono la scelta migliore per ifuturi acquisti della società.“Abbiamo acquistato il nostroprimo Nissan UD PK automa-tico nel 2004 e si è comporta-to molto be ne in flotta peroltre sette an ni con costi dimanutenzione e riparazionemolto bassi - ha dichiaratoPeter Gould - Inoltre, quando

lo abbiamo venduto a marzo,il suo valore residuale è statoottimo. Quel camion ha coper-to quasi un quarto di milionidi chilometri e ci ha dato unreddito costante, compresiquattro anni di noleggio per-manente con Freight Victoria.Al momento di rivenderlo, haman tenuto un 38 per cento delsuo valore di acquisto origina-le, tanto è alta la domanda diautocarri medi con trasmissio-ni automatiche in Australia”.

Dal momento dell’acquistodel primo camion automaticoNissan UD, il franchisingHertz si è procurato altri otto

modelli automatici NissanMK6 che si sono dimostratipiù convenienti a livello dicosti operativi, oltre ad averdimostrato un grande gradi-mento da parte dei clienti no-

leggiatori “Gli automatici Nis-san UD - ha aggiunto Gould -ci hanno fatto risparmiare de-naro sui costi operativi, speciequelli legati a freni e frizioni.In media, i nostri camion‘medium duty’ restano in flot-ta per circa cinque anni. In unveicolo manuale, nello stessoarco di tempo, prevediamo dicambiare almeno due frizionia un costo medio di 2.000 dol-lari per ogni sostituzione. Iveicoli commerciali automati-ci sono anche più dolci suifreni. Di conseguenza, l’usuradei freni è inferiore e servonomeno sostituzioni durante lavita utile dei veicoli, sen zacontare che questi sono sem-pre operativi”.

SOSTENGONOLA LEADERSHIP

Insomma, c’è piena soddi-sfazione per i risultati rag-giunti: “Il fatto che le trasmis-

sioni Allison siano disponibilicon una garanzia estesa dicinque anni sui Nissan UD èun altro fattore che aumenta ilgradimento automatico, per-ché sappiamo che in questo

modo saremo coperti controqualsiasi inconveniente pertutto il tempo che il camionsarà nella nostra flotta a no-leggio”, ha detto ancora ilCeo di Au stralian Truck and4WD Ren tals.

Peter Gould ha anche spie-gato che, anche se non posso-no far pagare di più per un ca-mion automatico, averli inflot ta aiuta Hertz a mantenerela leadership di mercato, e po-siziona la società come laprima da chiamare quando sivuole noleggiare un camion:“Quando i noleggiatori prova-no gli automatici Allison e ca-piscono quan to sono facili daguidare e operare, spesso no-leggiano il camion per untempo più lungo, perchésanno che può essere più pro-duttivo”.

“Le prestazioni dei NissanUD allestiti con trasmissioniAllison - continua Gould -hanno fatto in mo do di farci

considerare la possibilità diadottare cambi automatici sul-l’intera flotta, rimpiazzandogli attuali veicoli manualiman mano che avranno biso-gno di essere sostituiti”.

ALLISON TRANSMISSION / Hertz Truck Rentals sceglie trasmissionicompletamente automatiche per la sua flotta

Sulla strada dell’automatismoI VEICOLI SI SONO DIMOSTRATI PIÙ CONVENIENTI A

LIVELLO DI OPERATIVITÀ, OLTRE AD AVER DIMOSTRATO

UN GRANDE GRADIMENTO DA PARTE DEI CLIENTI

NOLEGGIATORI. I CAMION AUTOMATICI FANNO

RISPARMIARE DENARO SUI COSTI DI ESERCIZIO, SPECIE

QUELLI LEGATI A FRENI E FRIZIONI.

ADELAIDE - Hertz Trucks è un franchising diHertz Corporation. La rete Hertz ha circa 6.500sedi in oltre 140 Paesi e una flotta di 525milaveicoli. In Australia, noleggia camion, autobuse mezzi per il servizio pubblico nel NuovoGalles del Sud, nello stato di Victoria, nell’Au-stralia meridionale e nel Territorio settentriona-le e ha altri punti noleggio a Sydney, Melbour-ne, Brisbane, Adelaide e Perth. AustralianTrucks and 4WD Rentals opera il suo franchi-sing di camion Hertz Truck Rentals tramite untotale di sei uffici a Sydney, cinque a Melbour-ne e tre ad Adelaide. Allison Transmission è ilprincipale costruttore mondiale di trasmissionicompletamente automatiche per veicoli com-merciali medi e pesanti, veicoli tattici militarimedi e pesanti per le forze armate statunitensie sistemi a propulsione ibrida per autobus. Le

trasmissioni Allison sono impiegate in numero-se applicazioni: veicoli stradali (per distribu-zione, raccolta rifiuti, movimento terra, emer-genza e antincendio), autobus (principalmenteurbani e scuolabus), camper, attrezzature fuo-ristrada e cava-cantiere (principalmente per ilsettore energetico e minerario) e veicoli milita-ri (gommati e cingolati). Fondata nel 1915, Al-lison ha sede principale a Indianapolis, in In-diana (Usa), e un organico di circa 2.800 di-pendenti. Possiede stabilimenti produttivi ecentri di customizzazione in Cina, nei PaesiBassi, in Brasile, in India e in Ungheria. Alli-son dispone inoltre di una rete di 1.500 distri-butori indipendenti e concessionari dislocati intutto il mondo e ha una presenza globale al ser-vizio dei clienti di Nord America, Europa,Asia, Australia, Sud America e Africa.

HERTZ TRUCK E ALLISON TRANSMISSION PROTAGONISTE

L’Australia dei trasporti guarda avanti

La flotta a noleggio di Hertz Truck Rentals è composta da oltre 1.200 veicoli, compresi 8 Nissan UD MK6 già dotati di cambio Allison.HOOFDDORP - Ceva Logistics,uno dei principali operatorilogistici al mondo, ha registratonel 2011 un fatturato record di 6,9 miliardi di euro. Questa solidaperformance è stata sostenuta dal costante orientamento dell’aziendaad accrescere l’efficienza operativa, incrementare il business conclienti chiave nei settori target e ridurre i costi. All’inizio del 2012, ilGruppo ha completato un’operazione di rifinanziamento ericapitalizzazione che ha eliminato oltre 850 milioni di euro diindebitamento, rafforzato la posizione finanziaria, e posto Ceva inuna posizione ottimale per la crescita futura. Il fatturato è cresciutodel 3 per cento a seguito dell’aumento dell’8 per cento nel businessContract Logistics e della riduzione del 2 per cento nel businessFreight Management. Il rallentamento del Freight Management èstato in parte causato dalla riduzione delle tariffe di trasporto (conconseguente calo del fatturato), oltre che da minori volumi neltrasporto aereo. L’Oceanfreight è stata un’area di forte attenzione perCeva nel 2011. Il continuo focus strategico su quest’area ha permessoall’operatore logistico di aumentare i volumi totali del trasporto viamare del 17 per cento. Durante l’anno Ceva ha rafforzato il teamOcean tramite varie assunzioni importanti, lanciato il servizio Less-Than-Container Load e ampliato molti dei servizi Ocean esistenti. Nel2011, la new business pipeline è cresciuta di oltre il 17 per cento e, inparticolare nel Freight Management, è aumentato il tasso di successorelativo al new business. L’acquisizione di new business è equilibratain tutto il mondo, e attualmente oltre il 40 per cento del business diCeva si trova in aree ad alta crescita, come Asia-Pacifico, AmericaLatina, Medio Oriente e Africa. Per quanto riguarda il 2012, CevaLogistics si aspetta che l’incertezza economica riscontrata negli ultimimesi continui. Ciononostante, il management ritiene di averidentificato e dato priorità alle giuste azioni per continuare arafforzare il modello di business aziendale anche in questo contestoesterno, consolidando la posizione di mercato di Ceva in modo dasuperare i competitor nel corso dell’anno.

TORINO - È ospitata al Fiat Industrial Village di Torino, in StradaSettimo 223, e sarà aperta fino al prossimo 20 maggio la mostra“Macchine, Invenzioni, Scoperte. Scienza e tecnica a Torino e inPiemonte tra ’800 e ’900”. L’esposizione è organizzata dallaFondazione ECM - Esperienze di Cultura Metropolitana. Si tratta diun percorso tematico attraverso le principali tappe che hanno segnatola storia industriale di Torino. Dal periodo risorgimentale ai primianni del Novecento, la mostra racconta Torino attraverso le figure e leopere di scienziati, imprenditori e politici impegnati nella suatrasformazione da capitale d’Italia a metropoli industriale. Attraversoun percorso di facile lettura, illustrato con immagini d’epoca cheprovengono dagli archivi storici di istituzioni pubbliche e private,viene narrata l’eccellenza scientifica, tecnologica e industrialepiemontese a cavallo tra Ottocento e Novecento, in un momento digrande trasformazione economica e sociale della città. Seguendo lamostra, curata da Pierluigi Bassignana, responsabile dell’Archiviostorico dell’Amma (Aziende meccaniche meccatroniche associate),con la collaborazione di Alba Zanini dell’Istituto Nazionale di FisicaNucleare, è possibile ammirare macchine, strumenti scientifici edocumenti che, fino a questo momento, sono stati conservati in luoghiinaccessibili al pubblico, presso Atenei o in collezioni private.Straordinari gli oggetti esposti, tra cui la perforatrice di Sommelierutilizzata per il traforo del Frejus, il primo simulatore di volo, lacampana ipobarica di Angelo Mosso, i modelli ottocenteschi in legnodei ponti Isabella e Mosca, la prima macchina da scrivere Olivettimodello M1. Nella mostra, infine, uno spazio privilegiato è dedicatoalla testimonianza del ruolo che Fiat ha avuto nella storia industrialedella città, con l’esposizione di tecnologie e veicoli che hanno segnatotappe fondamentali dell’evoluzione dell’industria, quali lo storicocamion 15 Ter e l’autovettura Tipo 2 carrozzata Landaulet.

AL FIAT INDUSTRIAL VILLAGE

MOSTRA SULLA STORIAINDUSTRIALE DI TORINO

CEVA LOGISTICS

FATTURATO RECORDNEL 2011

10ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

ticolarmente richiesti in Cina,dove il settore delle costru-zioni è in ra pida crescita. IlPaese ha programmato di in-vestire oltre 800 miliardi dieuro nella costruzione edespansione delle infrastruttu-re urbane in un arco di tempoche va dal 2011 al 2015.

L’importanza del contrattostipulato con Zoomlion èstata sottolineata da HubertusTroska, Direttore di Merce-des-Benz Trucks, di cui è

anche responsabile delle ope-razioni a livello mondiale:“Siamo molto soddisfatti cheil nostro partner commercialeabbia scelto i truck Merce-des-Benz per rispondere effi-cacemente alle sue esigenzeoperative con applicazionispeciali destinate all’in du -stria delle costruzioni. La let-tera d’intenti rafforza la no-stra part nership con Zoom-lion e con ferma la buona im-magine dei nostri prodotti ela grandi po tenzialità dellagiovane organizzazione divendita di Mercedes-BenzTrucks in Cina, che con tri-buisce a rafforzare la nostrapresenza in quel mercato”.

Zoomlion Heavy Industry,fon data nel 1992, è una delleso cietà cinesi leader nellaproduzione di macchinari perle co struzioni. Zoomlion si èspecializzata nello sviluppo enella produzione di tecnolo-gie avanzate e equipaggia-menti per le macchina da co-struzione, così co me nei set-tori energia, ambiente e siste-mi di trasporto. Zoom lion

vende i suoi prodotti in oltre70 Paesi in tutto il mon do.Negli ultimi anni, l’aziendaha registrato una forte pre-

senza sul mercato delle mac-chine per calcestruzzo. Zo-omlion si avvale di circa30mila dipendenti e il suo

quartier generale è situato aChangsha, nella provincia diHunan.

DUE OBIETTIVISTRATEGICI

Daimler Trucks sta perse-guendo due obiettivi strategi-ci sul mercato cinese. Nonsolo la vendita dei suoi ca-mion nel seg mento premium,ma anche la volontà di acqui-sire un sempre maggioreruolo da protagonista nelmercato cinese destinato acrescere nel prossimo futuro.Daimler ha tra l’altro annun-ciato poco tempo fa il lanciodella Beijing Foton DaimlerAutomotive Corporation, lajoint venture creata con il co-struttore cinese di truckFoton.

La joint venture consente aDaim ler di partecipare al 50per cento del business diFoton attraverso il brandAuman nel seg mento medio epesante. A re gime, la BFDAavrà una capacità produttivadi 160mila u ni tà. Il mercatocinema nei segmento medio epesante è raddoppiato in cin-que anni raggiungendo unaquota di oltre un milione diunità. Nel 2011, contava percirca il 40 per cento sul totaledelle vendite a livello mon- diale per truck medi e pesan-ti.

MERCEDES-BENZ TRUCKS / 2.500 Actros in consegna alla Zoomlion Heavy Industry

Cooperazione rafforzataDAIMLER TRUCKS È SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA SUL

MERCATO CINESE. UNA LETTERA D’INTENTI CON IL

PARTNER ZOOMLION RIGUARDA LA CONSEGNA, ENTRO

LA FINE DEL 2012, DI 2.500 ACTROS 3341 E 4141PRODOTTI A WÖRTH E ADATTATI ALLE SPECIFICHE

RICHIESTE DELL’AZIENDA PRODUTTRICE DI

MACCHINARI PER LE COSTRUZIONI.

Guido Prina

PECHINO - Con il consolida-mento della loro partnershipin Cina, Mercedes-BenzTrucks e il costruttore cinesedi macchinari per le costru-zioni Zoomlion Heavy Indu-stry hanno intensificato lacollaborazione. Di recenteChen Xiaofei, Vice presiden-te di Zoomlion e General ma-nager della Divisione Mac-chinari per calcestruzzo, e

Robert Veit, Direttore diDaimler Trucks Cina, hannosiglato una lettera di intentiper la consegna di 2.500truck Mercedes-Benz allacontroparte cinese. I veicoliog getto di interesse sono imodelli Actros 3341 e 4141,che sa ranno consegnati nel-l’ultima parte dell’anno incorso.

LI ASPETTANOCON ANSIA

Gli Actros saranno prodot-ti nella fabbrica tedesca diWörth, la stessa dove sarannoadattati per le spe cifiche ap-plicazioni richieste da Zoom-lion, ovvero pompe per cal-cestruzzo. Nel 2011 Daim lerha venduto circa 5.800 truckin Cina, diventando leader dimercato tra i competitori eu-ropei che operano sul grandemer cato del Paese asiatico. Ilrisultato è che oggi la Cina èil se sto più importante mer-cato per i truck della Stella.

Gli Actros adattati per spe-cifiche applicazioni sono par-

PECHINO - Beijing Foton Daimler Automotive è la jointventure nata dalla collaborazione con la cinese Beiqi FotonMotor. Come sede produttiva è stato scelto il sito produtti-vo che Foton già possiede nel distretto Huairou di Pechino.Grandi le aspettative di Daimler, pienamente giustificatedalla crescita esponenziale registrata dal mercato locale deiveicoli industriali. “Con la costituzione della BFDA - hainfatti dichiarato Andreas Renschler, Responsabile Daim-ler Trucks e Buses - abbiamo compiuto un ulteriore passoavanti nella strategia di crescita globale Daimler Trucks enell’ampliamento del nostro portfolio prodotti in Cina. Lapartecipazione al 50 per cento nella Beijing Foton DaimlerAutomotive ci consentirà di assumere un ruolo chiave sulmercato degli autocarri cinese, caratterizzato da volumi divendita sempre crescenti”.

Stessa soddisfazione è stata espressa dalla contropartecinese: “Con questa joint venture tra Daimler Trucks eBeiqi Foton - ha detto Xu Heyi, azionista di maggioranzadella Foton - la pluriennale partnership tra Daimler e Bei-jing Automotive Industry Group assume in Cina una nuova

dimensione. In questo modo la nostra collaborazione stra-tegica e operativa si intensificherà ulteriormente”.

Dal suo ingresso nel segmento dei veicoli industriali nel1998, Beiqi Foton è arrivata a vendere l’anno scorso più di100mila camion tra medi e pesanti, diventando una dellepiù importanti aziende del settore sul mercato cinese. Alloscopo di aumentare la capacità produttiva della joint ventu-re con Daimler è in corso di costruzione un secondo stabi-limento, ubicato sempre a Huairou, che a pieno regimesarà in grado di completare fino a 160mila camion all’an-no. Il primo camion prodotto dalla joint venture potrebbeuscire dalla catena di montaggio nel terzo trimestre del-l’anno. Daimler allestirà nel complesso industriale un cen-tro di produzione dei suoi motori OM 457, che verrannointrodotti con l’entrata in vigore della normativa antinqui-namento China IV, equivalente a grandi linee all’Euro 4.Foton dal canto suo contribuirà con le proprie linee di vei-coli industriali medi e pesanti a marchio Auman, con i suoistabilimenti produttivi e mettendo a disposizione una col-laudata rete di vendita e assistenza.

IL VALORE STRATEGICO DELLA JOINT VENTURE CON BEIQI FOTON

Un’altra pietra miliare dell’offensiva Daimler in Cina

Chen Xiaofei, Vice presidente di Zoomlion e General manager della Divisione Macchinari percalcestruzzo, e Robert Veit, Direttore di Daimler Trucks Cina.

AndreasRenschler,ResponsabileDaimlerTrucks eBuses

CNH

NUOVOSTABILIMENTOIN BRASILETORINO - Piani di espansioneper CNH in Sud America. Ilmarchio del Gruppo FiatIndustrial ha siglato unProtocollo d’Intesa con lostato del Minas Gerais, inBrasile, per porre le basi diun investimento da 600milioni di reais brasiliani.L’obiettivo è realizzare unnuovo stabilimento per laproduzione di macchine perle costruzioni a MontesClaros, nella regionesettentrionale del MinasGerais. “Questo accordorafforza i nostri legami con loStato del Minas Gerais ericonferma un impegnoiniziato 40 anni fa con i primiinvestimenti della Fiat nellaregione. Lo Stato del MinasGerais occupa una posizione

rilevante nell’economia delPaese”, ha dichiarato SergioMarchionne, Presidente diFiat Industrial e CNH. Lostabilimento di MontesClaros rafforzerà la presenzadell’azienda nel MinasGerais, dove CNH ha già unasede produttiva a Contagem.Fondato nel 1970, questo sitoè stato il primo stabilimentodella Fiat in Brasile eattualmente producemacchine e attrezzature per imarchi CNH che operano nelsettore delle costruzioni:Case e New HollandConstruction. Il nuovoimpianto, che secondo i pianidiventerà operativo nel 2014,porterà alla creazione dicirca 2.700 posti di lavoro, dicui 700 diretti e 2.000nell’indotto, per laproduzione di componenti inprossimità del sito. Siprevede che la superficietotale del complessoindustriale di Montes Clarossarà di 2 milioni di metriquadrati, di cui 700milaoccupati dallo stabilimentoproduttivo.

12DEALER N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

SALERNO - Arricchimento im-portante della rete di conces-sionari Man che grazie allaEurocars torna sulla piazza diSalerno. E in effetti proprio diun ritorno si tratta, dato chel’a zien da fondata e gestitadalla famiglia Paradiso avevagià rappresentato il marchiotedesco. “L’Eu rocars nascenel 1981 - chiarisce Luca Pa-radiso - dal l’u nione di diverseesperienze personali: miopadre e i miei zii materni ave-vano sempre lavorato nel set-tore dell’auto motive, sia conle autovetture che con gli au-tocarri”. Il rapporto inizia finda subito con Man, di cui lastruttura campana diventa unadelle prime concessionarie inItalia, diventando in breve

tempo un punto di riferimentoimportante, soprattutto nelsettore cava/cantiere, sia perla Campania che per la Basili-cata.

IL CAMIONISTAAL PRIMO POSTO

“Successivamente - prose-gue il titolare - a causa di si-tuazioni di mercato anomale,strettamente legate al territo-rio, abbiamo tralasciato lavendita curando solo l’assi-stenza e la vendita dei ricam-bi. Il cliente e la sua completasoddisfazione sono semprestati il fulcro su cui si è basatal’azienda e questo ci ha per-messo di continuare a crescerecon efficienza e serietà peroltre venti anni. Dal 2008, altermine dei miei studi in eco-

nomia, sono diventato ammi-nistratore della società, e sonosta to felice di ritrovare ai ver-tici Man lo stesso nostro inte-resse nella ripresa del settorecommerciale”.

Il territorio di competenzadel la Eurocars è la provinciadi Salerno. “Ci troviamo pro-prio sul la A3 Salerno-ReggioCalabria. Nel corso degli anniquesta posizione ci ha avvan-taggiati. Infatti, grazie ancheal servizio 24h e alla nostraspecializzazione nel settoreelettrico e di iniezione, sonomolti i clienti che preferisconofare la sosta da noi per effet-tuare lavori di manutenzione eriparazione”.

Per quel che riguarda lavendita, l’entroterra della pro-vincia di Salerno, pur non es-sendo un territorio industriale,

stenza. L’attenzione è in prati-ca catalizzata dal contenimen-to dei co sti e dal consumo; perquesto pro dotti come i TGXdella serie EfficientLine sonomolto apprezzati e crediamoche ci daranno grandi soddi-sfazioni”.

NUOVA SEDEOPERATIVA

Paradiso sfrutterà i punti diforza di tutta la gamma, anchedei modelli che di solito nonfigurano tra i più richiesti al-meno in Italia. “Sicuramente iprodotti più leggeri dellagamma riescono a fare presafacilmente sui nostri clienti,visto che si adattano per fetta-mente al nostro territorio. Poi-ché non esistono grandi indu-strie a livello locale, il TGL è

forse quello che potremmo de-finire come il veicolo più vici-no ai trasportatori del nostroterritorio”.

I buoni risultati già raggiun-ti e la speranza in una ripresagenerale del settore hannoportato i titolari della Eurocarsa investire in una nuova sedeoperativa, attualmente in viadi completamento.

“Avere una struttura piccolama efficiente credo che pernoi in questo momento siastata una vera fortuna. L’edifi-cio, tuttavia, ormai è desuetorispetto ai nuovi standard.Stiamo lavorando per unanuova e moderna sede nellazona industriale. I nostri sforzie le nostre intenzioni sono diriuscire a essere operativinella nuova concessionaria perla fine del 2013”.

SALERNO - Classica azienda familiare, la Eu-rocars è oggi diretta da Luca Paradiso.“Anche durante i miei studi universitari - ri-corda il manager - non mi sono mai staccatodall’azienda, ho sempre continuato a dare unamano, facendo di tutto, ma interessandomi so-prattutto a seguire i clienti storici anche nellafornitura dei veicoli”.

La svolta definitiva avviene nell’ottobre del2008 “quando sono subentrato definitivamen-te a mio padre. Con Diego Pellicioli della di-rezione commerciale Man è nata subito unabella collaborazione, che ci ha portato a esse-re di nuovo concessionari. In tutto questo c’èsempre il coinvolgimento dei miei zii, chehanno un’esperienza trentennale nel settoredell’assistenza, esperienza che è importantenella gestione del cliente e delle problemati-che che comporta fornire un servizio a 360gradi 24 ore su 24”.

BAGAGLIO DI ESPERIENZE E COMPETENZE

Massimo servizio al clienteSALERNO - Prima di riattivare la concessionaria, l’offici-na era il core business dell’azienda Eurocars. Logicoquindi che si tratti di una struttura funzionale e attrezza-ta, che verrà ulteriormente migliorata con il trasferimen-to nella nuova sede. “Un servizio professionale e di altaqualità - spiega Luca Paradiso - è ciò che potremmoconsiderare la nostra mission principale. Per questol’officina è dotata di tutta la strumentazione necessariaper seguire il cliente in ogni sua necessità”. La strutturadi base attuale comprende un ponte a quattro colonne,una buca, un magazzino ricambi di oltre 250 metri qua-drati, tutti i sistemi di diagnosi computerizzata Man,banchi prova freni e strumentazione per la taratura iniet-tori. “Inoltre - prosegue Paradiso - siamo associati conuna ditta esterna per la revisione dei cronotachigrafi e lapre-revisione del veicolo”. Il tutto gestito da personaleall’altezza, per numero e competenze: oltre all’accetta-tore e al capo-officina, vi lavorano sette meccanici, unelettrauto, un responsabile iniezione e un addetto ainuovi sistemi che riguardano l’ecologia e l’iniezione.

OFFICINA FUNZIONALE E PERFETTAMENTE ATTREZZATA

Sempre al passo con i tempi

vanta una solida tradizionenella commercializzazione diveicoli industriali, con unparco clienti com posto perl’80 per cento da padroncini,mentre il restante 20 per centocomprende flotte che lavoranosulle lunghe tratte. In più,anche se il momento attuale èsicuramente negativo, è attivoin zona il settore del movi-mento terra.

La composizione del parcoclienti influisce molto sullascel ta dei veicoli. “I nostriclienti hanno sempre guardatoanche all’aspetto estetico delveicolo, questo perché un pa-droncino considera il camionla sua casa e anche il suo bi-glietto da visita. Oggi però lacongiuntura economica portaa considerare diverse variabilico me l’affidabilità e l’assi-

MAN / L’azienda della famiglia Paradiso è punto di riferimento nella provincia di Salerno

Eurocars in piena espansione“CI TROVIAMO PROPRIO SULL’AUTOSTRADA A3SALERNO-REGGIO CALABRIA - DICE IL TITOLARE LUCA

PARADISO - NEL CORSO DEGLI ANNI QUESTA

POSIZIONE CI HA AVVANTAGGIATI. INFATTI, GRAZIE

ANCHE AL SERVIZIO 24H E ALLA NOSTRA

SPECIALIZZAZIONE NEL SETTORE ELETTRICO E

D’INIEZIONE, SONO MOLTI I CLIENTI CHE

PREFERISCONO FARE LA SOSTA DA NOI PER EFFETTUARE

LAVORI DI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE”.

L’officina della Eurocars è una struttura moderna, funzionale e ben attrezzata, punto di riferimento del dealer campano.Luca Paradiso, titolare della Eurocars

14TEST DRIVE N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

volmente da destra a sinistra.Sul lato passeggero può essererichiesta, come sull’esemplaredel test, una porta a soffiettoinvece di quella tradizionale:ciò per mette di scendere piùfacilmente se ci trova vicino aostacoli di vario genere esenza la ne cessità di preoccu-parsi di chiu dersi il portelloalle spalle.

SCENDI E SALISENZA FATICA

Il primo gradino si trova a435 mm dal suolo, mentre ilpavimento è a 805 mm, il cheriduce di molto la fatica di chide ve salire e scendere in con-tinuazione. In più, la confor-mazione stessa della cabina,dopo aver preso le misure chel’a van za mento rende abba-stanza diverse da quelle di unnormale ca mion, concede unavisibilità unica e utile nel traf-fico urbano. Completano ilquadro tre prese di forza, unrallentatore sullo scarico da130 kW di serie e in aggiuntail già citato Allison da 295kW, azionato tramite il pedaledel freno o al rilascio del l’ac -celeratore, che può essere so- stituito da un elettrico Telmada 280 kW.

Passando al test vero e pro-prio, la prima annotazione ri-guarda il comfort della cabina,

che se a una prima occhiatapa re più basica rispetto aquanto og gi offrono i maggio-ri costruttori, è invece adegua-ta all’uso, ben dimensionataanche per quel che riguarda ivani porta og getti e può inoltreessere personalizzata a secon-da delle richieste dell’estenso-re del l’ap pal to. La guidadell’Access richiede un po’d’abitudine, ma poi la brillan-tezza del motore e la giustacalibratura del cambio auto-matico regalano presto unabuona confidenza; del resto,gran parte del lavoro unmezzo di questo genere lo

svolge a velocità che raramen-te superano i 40 km/h.

Molto buona l’insonoriz za -zio ne ed efficaci le dotazionidi sicurezza, con ad esempiola por ta lato passeggero che siapre soltanto con il cambio infol le, oppure l’antiavviamentodel motore, controllato da untrasponder consegnato all’au -ti sta. Un insieme di caratteri-stiche che sembra aver fattobreccia negli allestitori italia-ni: oltre al mezzo in provaaltri due sono già stati allestitie ulteriori richieste stanno ar-rivando alla filiale del costrut-tore francese.

Mauro Zola

PERO - Per sfondare tra le mu-nicipalizzate, ampliando lapropria gamma di prodottispecifici, Renault Trucks hastretto un accordo di collabo-razione con lo specialista in-glese Dennis Ea gle. Ne è ve-nuto fuori l’Ac cess, camioncon cabina avanzata e ribassa-ta, da circa un an no in catalo-go, ma che in Italia sta sbar-cando soltanto ora nel mercatodegli appalti pubblici. L’esem-plare in prova, ad esempio, èun prototipo costruito in ba sealle specifiche richieste dal lamunicipalità di Napoli, un ap-palto a cui concorre l’alle sti -tore Farid, altro partner pre-zioso per il costruttore france-se.

Tornando alla genesi del- l’Ac cess, le due realtà si sonospartite i compiti secondo lepiù marcate inclinazioni. Den-nis Ea gle ha quindi utilizzatoil pro prio modello di cabina ela struttura di base, su cui Re-nault Trucks ha innestato ilproprio motore DXi 7, un 7litri e poco più, in due versionidi potenza, 270 e 310 cv, oltrea tutta la par te elettronica.Dello stesso motore è ora di-sponibile anche la versioneEEV, il che rappresenta un va-lore aggiunto da non sottova-lutare, visto l’impiego quasiesclusivamente urbano e laconseguente attenzione al li-vello delle emissioni. A sup-portare il DXi 7 un cambioautomatico ben collaudatocome l’Al lison della serie3000, a sei rapporti, tanto effi-cace che gli innesti delle variemarce sono qua si impercetti-bili. Sempre marchiato Allisonil rallentatore che si aggiungeal già efficace freno motore.

LE MARCENON SI SENTONO

La gamma completa com-prende sia versioni a due che atre assi, con terzo asse idrauli-co ster zante non sollevabile, epas si che variano da 3.250 a5.000 mm. La norma riguardoalle sospensioni prevede unasoluzione a balestre rinforzatesul l’an te riore, che possono es-sere a richiesta sostituite daun’alter na ti va pneumatica, cheè invece scelta obbligata sulposteriore.

Punto di forza e caratteriz-zazione dell’Access è la cabi-na, che come dicevamo deve illook e l’allestimento all’e spe -rien za del costruttore inglese.Avanzata e ribassata, puòospitare oltre al conducentedue o tre passeggeri, per con-sentire, ad esempio nel servi-zio di raccolta, il lavoro disquadra, dal momento che ilpa vimento è completamentepiat to e ci si può spostare age-

LA CARTA D’IDENTITÀ

Cognome - Renault Trucks Nome - Access 310.26 6x2*4 BOMCabina - Access.Motore - DXi 7, Euro 5, 7.150 cc, 6 cilindri in linea, 4 valvoleper cilindro, sistema di iniezione Common Rail con turbocom-pressore, convertitore catalitico SCR, potenza 225 kW/310 cv a2.300 giri/min, coppia 1.153 Nm da 1.200 a 1.800 giri/min. Cambio - Automatico Allison 3000 a 6 marce con convertitoredi coppia.Pneumatici - 295/80 R 22,5.Sospensioni - Anteriori a balestre paraboliche a due lame rin-forzate, posteriori pneumatiche a 4 cuscini con barra stabilizza-trice e ammortizzatori telescopici.Freni - A disco, ABS, ASR, EBS 5, freno motore allo scarico,rallentatore idraulico Allison.Dimensioni - Passo 4.200 mm. Larghezza max 2.490 mm. Al-tezza telaio a carico 940 mm. Raggio di volta fuori tutto 9.980mm.Masse - Massa max ammessa asse anteriore 8.000 kg, massamax ammessa 1° asse posteriore 12.000 kg, 2° asse posteriore7.500 kg, massa complessiva autotelaio 7.315 kg, MTT 26.000kg.Serbatoio carburante - 250 litri (AdBlue 25 litri).

PERO - Avremmo voluto provare anchele funzioni dell’allestimento, ma abbia-mo presto capito che era meglio lasciar

perdere, tanto è complesso il compatta-tore montato da Farid sull’Access, se-guendo le rigide norme di sicurezza ri-chieste dal capitolato d’appalto dellacittà di Napoli. Quello che abbiamo co-munque potuto apprezzare è il livelloelettronico raggiunto dai comandi.

Ne è testimone il modulo d’interfac-cia touch screen FaridView presente incabina, che integra funzioni video, pan-nello dei comandi, informazioni su even-tuali allarmi, stato dell’impianto idrauli-co ed elettrico oltre a una completa dia-gnostica dell’impianto. Questa in parti-colare può essere svolta direttamente incabina. Per il resto, pur basandosi sullalinea T dell’allestitore torinese, il com-pattatore vero e proprio è stato in praticacostruito su misura. Del resto ne vale lapena: l’appalto di Napoli prevede unavendita complessiva che supera i centoveicoli, suddivisi in varie categorie e ti-pologie.

ELEVATA DOTAZIONE ELETTRONICA DEL COMPATTATORE FARID

Costruito su misura per tutte le esigenze

RENAULT TRUCKS / Frutto dell’accordo di collaborazione con lo specialista inglese Dennis Eagle

Access per serviziurbani più efficientiLA GUIDA DELL’ACCESS RICHIEDE UN PO’ D’ABITUDINE, MA POI LA BRILLANTEZZA

DEL MOTORE E LA GIUSTA CALIBRATURA DEL CAMBIO AUTOMATICO REGALANO

PRESTO UNA BUONA CONFIDENZA. RILEVANTE IL COMFORT DELLA CABINA,ADEGUATA ALL’USO, BEN DIMENSIONATA ANCHE PER QUEL CHE RIGUARDA I VANI

PORTAOGGETTI E PERSONALIZZABILE A SECONDA DELLE RICHIESTE.

Cabina avanzata e ribassata, l’Access punta a essere la testa di ariete della Losanga nel settorespecifico delle municipalizzate e degli appalti pubblici. La gamma comprende versioni a due e tre assi.

www.renault-trucks.it

OFFERTARENAULT PREMIUM TRATTORE

Riparti con unamarcia in più

■Tutto compreso, veicolo, riparazione e manutenzioneper 5 anni

■Rata completa a partireda 1.299 euro/mese*

* Importo IVA esclusa - Anticipo 10%, buy-back a 60 mesi - Tasso annuo nominale fisso TAN 6,400%, TAEG 6,579% - Spese apertura pratica250 € - Salvo approvazione Renault Trucks Financial Services, condizioni offerta per profilo cliente Rating B - Veicolo Premium 460, a telaiocon equipaggiamento standard - Presso tutti i distributori autorizzati Renault Trucks aderenti all’iniziativa.

16TEST DRIVE N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

ha a che fare con un meccani-smo complesso, con tantaelettronica e con comandi si-stemati in posizione diversarispetto al vei colo classico.La leva del cam bio e del Re-tarder ad esempio non è più

sul piantone dello sterzo, maalla destra del volante, il chene rende più comodo l’usoperché non bisogna distrarrele mani dalla guida an chequando si lavora in modalitàmanuale. Sulle razze del vo-

lante ci sono poi otto pulsantiche comandano Tempomat elimitatore di velocità, oltre ara dio e telefono cellulare. Sitratta di una soluzione funzio-nale, ba sta solo prima capirebene dove so no. In tutto, a unautista di me dia capacitàbasta un’ora per pren derepossesso dei comandi, appenadi più per acquisire dei veri epropri automatismi. Per faci-litare questa fase Mercedes-Benz ha introdotto nelle con-cessionarie la figura del Dri-ver Consultant, che si occupaproprio di istruire il cliente almomento del ritiro delmezzo, ma anche di seguirlonel caso dovesse avere qual-che difficoltà, il tutto conl’obiettivo si sviluppare inpieno le qualità del nuo vo

Mauro Zola

VITTUONE - Un sogno va av-vicinato col giusto rispetto. Eque sta versione del nuovoActros con motore da 510 cve cabina GigaSpace, la piùgrande del la gamma, è permolti ormai poco meno di unsogno, vista la congiunturaeconomica e la necessità diripiegare su versioni menoperformanti ma più accessibi-li. Senza sogni però non sivive e dunque ben venga que- sta configurazione, con laspe ranza che in un futuroprossimo siano nuovamentein tanti a potersela permette-re. Anche perché ne vale dav-vero la pena.

Il primo approccio con unca mion come il nuovo Actrosrichiede un po’ di pazienza, si

LA CARTA D’IDENTITÀ

Nome - Nuovo Actros 1851 LSCognome - Mercedes-BenzCabina - GigaSpaceMotore - OM 401 LA, Euro 5, 12.809 cc, 6 cilindri in linea,doppio albero a camme, 24 valvole, sistema di iniezione Am-plified Pressure Common Rail System, turbocompressore a gasdi scarico con intercooler, valvola Wastegate, sistema di ricirco-lo dei gas di scarico raffreddato, EGR. Potenza 375 kW/510 cva 1.800 giri/min., coppia 2.500 Nm a 1.100 giri/min.Cambio - Automatizzato Powershift 3 a 12 marce + 2 retro-marce.Pneumatici - 315/80 R22,5.Sospensioni - Anteriori a molle paraboliche, ammortizzatori ebarra stabilizzatrice, posteriori pneumatiche a gestione elettro-nica, a quattro soffietti con ammortizzatori telescopici e barrastabilizzatrice.Freni - Pneumatici Telligent a dischi, con ABS, EBS, ASR,Electronic Air Processing Unit, freno motore a tre stadi, Retar-der ad acqua Voith.Dimensioni - Passo 3.700 mm. Altezza interna cabina 2.130mm. Serbatoio carburante - 390 litri (adBlue 60 litri).

VITTUONE - La versione da 510 cv del12,8 litri Euro 5 rappresenta oggi il topdella gamma, in attesa che arrivi l’atteso,e per la verità non ancora annunciato,15,7 litri con la sua cavalleria esagerata.Rispetto all’8 cilindri a V con la stessapotenza montato sul modello precedente,questo sei cilindri in linea presenta unacoppia diversa, molto regolare, con unfunzionamento più elastico.

Questo lo si nota bene quando si af-frontano le salite: l’Actros lavora benequando arriva nella zona di coppia mas-sima che è disponibile già dai 1.050giri/min e tiene con facilità il numero digiri ideale per lunghi tratti, dando unasensazione di guida più rilassante, anche

perché non perde mai la marcia, mentrel’8 cilindri abbinato al Powershift 2 sca-lava molto prima per cercare una mag-gior potenza da subito.

In aggiunta sui tratti con pendenzaprolungata il sei cilindri è più silenzioso(con buona pace di chi amava il rombodell’8 a V), e si hanno le stesse perfor-mance con un minor consumo e unaguida che può essere definita divertente,forse meno scattante ma più uniforme.Questo in virtù di un miglior sfruttamen-to della coppia, che ben si sposa conl’evoluzione del cambio automatizzato,sempre senza sincronizzatore, che contasu un innesto delle marce più rapido,anche in scalata.

LE CARATTERISTICHE VINCENTI DEL MOTORE

Giri motore ideali per lunghi tratti

MERCEDES-BENZ / A bordo del Nuovo Actros da 510 cv e con cabina GigaSpace

Un sogno che è realtàIL PRIMO APPROCCIO CON UN CAMION COME IL

NUOVO ACTROS RICHIEDE UN PO’ DI PAZIENZA, SI HA

A CHE FARE CON UN MECCANISMO COMPLESSO, CON

TANTA ELETTRONICA E COMANDI SISTEMATI IN

POSIZIONE DIVERSA RISPETTO AL VEICOLO CLASSICO.

Actros.L’uso del Tempomat è l’e -

le men to che richiede unamaggior pratica. Il sistema,come no to, serve per mante-nere una velocità costante erisulta molto utile soprattuttoquando si viaggia in pianura.La priorità andrebbe peròdata al programma Economy,che si seleziona sempre dalla

La leva del cambio e del Retarder non è più sul piantone dello sterzo ma alla destra del volante.

giore rispetto al precedentemodello.

Preso il via notiamo, findal le prime rotonde dell’areaindustriale di Vittuone, l’evo-luzione della guidabilità, otte-nuta montando sul posterioreun assale più largo, e accor-ciando il trapezio per avereuna miglior stabilità di guidain curva, evidenziata dallaprecisione dello sterzo, il mi-gliore che abbiamo fino a quiavuto occasione di testare. Aimassimi livelli la sicurezzacon, finalmente, l’Esp fornitodi serie. Si tratta di un passoavanti fondamentale, perquanto vada considerato per ilsuo giusto compito: l’Esp èun sistema in grado di metter-

ci una pezza se si prende unacurva con troppa leggerezza,ma sarebbe uno sbaglio ma-dornale affidargli il totale edesclusivo controllo, che inve-ce deve rimanere in manoall’autista, perché nean chel’Esp può contrastare le leggidella fisica.

Ottima an che la stabilità,con le sospensioni posteriorepneumatiche che ora dispon-gono di quattro soffietti. Aquella del mezzo corrispondela stabilità della cabina, chepuò avere, a scelta, so spen-sioni pneumatiche o mec ca-niche e che è davvero curata:lo si vede da particolari comeil display elettronico dellaclimatizzazione che rende

mol to più facile una regola-zione per sonalizzata. In que-sto ca so i comandi sono simi-li a quelli del passato, mentreè tutto nuovo il display checampeggia al centro del cru-scotto e da cui si possono te-nere sotto controllo numero-se funzioni. Ma il particolareche più colpisce sono natu-ralmente le maggiori dimen-sioni, soprattutto nel casodella GigaSpace, molto piùcapiente della MegaSpace inuso sulla versione attuale del-l’Actros, con un’al tezza in-terna record che ar riva fino a2,13 m e quindi ga rantisceuno spazio vitale tra i mag-giori nella produzione euro-pea.

17TEST DRIVE N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

VITTUONE - Se ne parla forse troppopoco, così tante sono infatti le novità checaratterizzano il nuovo Actros da metterein ombra la scelta del costruttore di for-nire di serie l’hardware di base del pro-prio sistema di gestione delle flotte: ilFleetBoard.

Per farlo conoscere ai possibili utiliz-zatori, il pacchetto completo è disponibi-

le gratuitamente per i primi quattro mesi,mentre la funzione Eco Support, cheanalizza in tempo reale lo stile di guidadell’autista, resta disponibile di serie sututti i modelli, indipendentemente dallasottoscrizione o no dell’abbonamento.

La parte restante dell’offerta, che se-condo i calcoli del costruttore permettedi risparmiare fino al 15 per cento suiconsumi di carburante e di allungareconsiderevolmente gli intervalli di ma-nutenzione, può essere suddivisa in treblocchi. Il primo, la Gestione Flotte, re-gistra e rielabora tutti i dati tecnici relati-vi all’utilizzo quotidiano del camion,come i consumi o l’usura dei componen-ti, una serie di rilievi che, tramite loschermo DispoPilot offerto in opzione,possono essere usati anche dall’autista,che può in questo modo tenere d’occhioil proprio stile di guida.

La Gestione Trasporti invece si rivol-ge al responsabile della flotta azienda-le,che può ricevere in tempo reale tuttele indicazioni sulla posizione del camione lo stato degli ordini. Eventuali cambidi rotta o di destinazione possono inveceessere comunicati all’autista sempre tra-mite il terminale DispoPilot.

Ultima funzione quella del ControlloTempi, con cui vengono aggiornati itempi di guida, l’identificazione degliautisti e la loro posizione, con in più lalettura a distanza delle schede dati del ta-chimetro digitale.

FLEETBOARD: UN AIUTO STRAORDINARIO ALLA GESTIONE DEL VEICOLO

Sotto controllo anche lo stile di guida

VITTUONE - Meglio larga o stretta? Vistala disponibilità nel piazzale Mercedes-Benz di due versioni della cabina Stre-amSpace con diversa larghezza, ne ab-biamo approfittato per fare un piccoloconfronto.

Oltre alla versione con larghezza di2.300 mm e tunnel motore di 170 mm, laStreamSpace è a listino anche con fondocompletamente piatto e quindi un’altez-za interna di 1,97 m e in due larghezze,oltre a quella già citata di 2,3 m anche di2,5 m. Proprio quest’ultima è sicuramen-te il modello ideale per una flotta, datoche costa più o meno 1.800 euro inmeno rispetto alla BigSpace, ma soprat-tutto perché garantisce i migliori risultatia livello di consumi, con un risparmiodel 2 per cento rispetto alla versionelarga 2,3 m, dello 0,5 per cento rispettoalla BigSpace e dell’1 per cento nei con-fronti della GigaSpace, ciò per questionidi aerodinamica, di flussi dell’aria che siarmonizzano meglio con la linea filantee il tetto non troppo rialzato. Questo li-mita un po’ la diffusione del modello piùstretto, riservato probabilmente a impie-ghi specifici.

STREAMSPACE, BIGSPACE E GIGASPACE A CONFRONTO

Quale cabina scegliere?

leva del cambio e che modifi-ca la logica di cambiata, im-postando in automatico unavelocità massima di 85 km/h,inserendo l’EcoRoll, chemette il veicolo in folle sequesto non ha bisogno di cop-pia (sia positiva che negativa)ed escludendo la funzioneKick Down, cioè la possibili-tà, accelerando a fon do, discalare le marce per ave re unquid di potenza in più, adesempio in salita. Con l’Eco- no my inserito cambia ancheil fun zionamento del Tempo-mat e in particolare il cambiodelle mar ce in salita, che nonguarda più al massimo dellapotenza ma cerca un compro-messo con l’economia d’eser-cizio, senza che tempi di per-correnza e prestazioni venga-no penalizzati. Questo per lelunghe tratte autostradali,mentre nei tratti urbani conmolte salite e rotonde allafrancese, i risultati migliori siottengono usando il Power-shift 3 in modalità manuale, apatto che l’autista abbia lagiusta sensibilità e ben cono-sca il tratto su cui si viaggia.

Tra le caratteristiche piùinteressanti il Retarder Voith,creato in esclusiva per Merce-

des-Benz, raffreddato dall’ac -qua del circuito di raffredda-mento; il principio base delfunzionamento del rallentato-re re sta lo stesso, ci sono cin-que scat ti (tre peril freno motorepotenziato, dueper il Voith),ognuno dei qualirappresenta il 20per cento dellaforza frenante,che ha il suomassimo intornoai 1.020 Nm, maè molto migliora-ta la performancedel Retarder per-ché l’acqua diraffreddamentocircola infatti ve-locemente dai1.900 ai 2.300 gi -ri/min e ne otti-mizza le perfor-mance.

Al momento dipartire la pri mapresa di contattoè con la regola-zione di sedile evolante, con il primo che èstato dotato di un’escursionepiù lunga, che raggiunge i250 mm con il lettino supe-

riore rialzato, rendendo piùfacile trovare la posizioneperfetta anche per autisti par-ticolarmente alti; il concettodel la seduta, la cui larghezza

ha raggiunto i540 mm, è ugualeal passato, ma inpiù c’è la funzio-ne di adattamentoautomatico alpeso del guidato-re, la regolazionedell’ammortizza-zione verticale el’adattamento delprofilo laterale. Acui si aggiungononel la versioneComfort tutta unaserie di regola-zioni aggiuntive,da quella all’al-tezza delle spallea quella del sup-porto lom bare,dal riscaldamentoa re golazioneelettronica alloschie nale frazio-nato. Anche il vo- lante è regolabile,

tramite un pulsante a pedaleposizionato a sinistra dell’ac-celeratore, e pure in questocaso si ha un’e scur sio ne mag-

MA POI SI VIVE UN

VERO E PROPRIO

CRESCENDO

ROSSINIANO MAN

MANO CHE

SI TOCCA CON

MANO IL

FUNZIONAMENTO

DI OGNI

DETTAGLIO DI

QUELLO CHE

È UNO

STRAORDINARIO

COCKTAIL

TECNOLOGICO.

La gammaNuovoActros offrevalidealternative dicabine.

L’hardware dibase delsistema digestione delleflotteFleetBoard èfornito di seriesul NuovoActros.

L’accesso a bordo facilitato è uno dei tanti punti di forza del Nuovo Actros 510 cv equipaggiato concabina GigaSpace. Lo abbiamo constatato durante il tragitto del nostro test drive.

Lo spazio vitale a bordo del Mercedes-Benz Nuovo Actros è tra i maggiori della produzione europea.

18ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

SAINT PIERRE - In Valled’Ao sta si è celebrato unostorico tra guardo per Uni-mog. A Saint Pierre è statoconsegnato alla so cietà RAV,Raccordo Autostradale Valled’Aosta Spa, il 500° Unimogdella gamma UGN vendutoin Italia.

Dal l’av vio della commer-cializzazione in Italia, questaconsegna del l’im portanteesemplare, un Unimog U400, testimonia la storia disuccessi di un veicolo unicoal mondo, insieme versatile elongevo.

Il nuovo Unimog U 400

se rie UGN sostituisce il suo“antenato” U 2450 che hasvolto l’im pe gnativo lavorodi manutenzione delle auto-strade della Val le d’Aostaper oltre 20 anni.

PER SERVIZIIMPEGNATIVI

Per utilizzare gli attrezziche e qui paggiavano il vec-chio Unimog sul nuovo U400 è stato suf ficiente sosti-tuire gli innesti idraulici ra-pidi sostenendo una spesa dipoche decine di euro.

Alla cerimonia di conse-gna, av venuta a Saint Pierrepresso la sede della RAV,

SAINT PIERRE - All’interno della vasta gamma di VeicoliSpeciali Mercedes-Benz, Unimog occupa un ruolo da as-soluto protagonista. Merito delle sue indubbie caratteri-stiche che lo qualificano come un autentico “veicoli spe-ciale”: robusto, versatile, longevo, resistente e con capa-

cità fuoristradistiche fuori dal comune. Ideale in veste diveicolo porta-attrezzi nei servizi comunali è la gammaUnimog U 300/U 400/U 500 che, grazie alla trazione in-tegrale permanente con riduttore e la classica tecnicaUnimog con assi a portale, pneumatici singoli e molleelicoidali, raggruppa veicoli che non si fermano davanti anulla.

Tra le peculiarità rientrano il sistema di regolazionedella pressione di gonfiaggio, ottenibile a richiesta. Di-sponendo di un peso totale a terra fino a 16 tonnellate euna portata di 8,6 tonnellate, Unimog U 500 si avvicinaalle capacità di un autocarro pesante. Inoltre, con la tra-zione integrale e i robusti pneumatici larghi, avanza sullosterrato senza danneggiare i campi. L’U500L è apprezza-to sia per i percorsi in fuoristrada sia per percorrere stret-te vie cittadine: la sua larghezza è infatti di soli 2,3 m.

Per molti la gamma pesante U 4000/5000 è l’Unimogper antonomasia. Le sue efficaci doti fuoristradistiche el’estrema resistenza alle sollecitazioni fanno di questoveicolo un autocarro altamente versatile sullo sterrato,dotato di trazione integrale, bloccaggi dei differenziali,fino a 16 marce avanti, elevata capacità torsionale del te-laio, pneumatici singoli e una ragguardevole altezza libe-ra da terra grazie agli assi a portale. La gamma

U4000/5000 si dimostra idonea per l’utilizzo come vei-colo antincendio e trasporti. I mezzi sono disponibilianche con cabina doppia con 7 posti totali. La famigliaUnimog comprende anche il compatto U 20, già notocome versatile e potente porta-attrezzi a trazione integra-le, ma che riscuote successo anche come veicolo antin-cendio boschivo. Questo modello con peso totale a terradi 9,3 tonnellate può infatti essere dotato di allestimentocon oltre 2.500 litri d’acqua a bordo.

Grazie alle sue dimensioni contenute (la larghezza è di2,15 m e il diametro di volta di 12,6 m), Unimog U 20 sirivela ideale anche per le vie strette dei centri urbani. Ela trazione integrale lo rende adeguato per l’impiego lon-tano dalle strade asfaltate. È il primo Unimog con cabinaa guida avanzata e offre tutta l’alta qualità delle soluzionitecniche di questa gamma: assi a portale, pneumatici sin-goli, molle elicoidali e trazione integrale con 8 oppure 16marce avanti. Come veicolo porta-attrezzi, con il suo cas-sone ribaltabile Unimog U 20 può fungere da trasportomateriali. Con due zone d’attacco sulla parte anteriore,una zona di montaggio, la piastra frontale, la presa diforza meccanica frontale e la presa di forza dal cambio ilveicolo è pronto per “mettersi sulle spalle” un’ampia va-rietà di attrezzi e di compiti da affrontare.

ROBUSTO, VERSATILE, LONGEVO, RESISTENTE E CON CAPACITÀ FUORISTRADISTICHE FUORI DAL COMUNE

Il mito dell’Unimog: basta una parola per dire tutto

UNIMOG / Consegnato il 500esimo veicolo della gamma UGN alla società RAV

Autostrade senza frontiereLA GAMMA UGN È UN GRANDE SUCCESSO IN TUTTA

EUROPA: NEL VECCHIO CONTINENTE CIRCOLANO CIRCA

10MILA UNITÀ DEL MODELLO, QUASI TUTTI IMPIEGATI

PER LA MANUTENZIONE STRADALE INVERNALE

ED ESTIVA E PER I SERVIZI DI PROTEZIONE CIVILE.

Consegna della targa commemorativa che celebra la fornitura del 500° Unmog UGN venduto in Italia.

hanno partecipato PierluigiMarquis e Ma rio Battaglia,Presidente e Amministratoredelegato di RAV.

Le chiavi del veicolo euna tar ga commemorativasono state con segnate al Re-sponsabile Autoparco Chri-stian Carradore da RobertoFerrario di Idea Uno Spa, laconcessionaria Mercedes-Benz che ha concluso latransazione di vendita.

Per Mercedes-Benz eranopresenti Gui do Corradi, Re-sponsabile Veicoli SpecialiMercedes-Benz Ital ia eOscar Mor, Ispettore VeicoliSpeciali nel Nord Italia.

UNA GAMMADI SUCCESSO

La gamma UGN (UnimogGeräteträger Neu - NuovoUnimog portattrezzi) è ungrande successo in tutta Eu-ropa: nel Vecchio Continentecircolano cir ca 10mila unitàdel modello, quasi tutti im-piegati per la manutenzionestradale invernale ed estiva eper i servizi di protezione ci-vile.

Mercedes-Benz Uni mog èutilizzato in tutto il mondonei servizi comunali co meveicolo portattrezzi polifun-zionale, in ogni condizione esu qualsiasi terreno: sgom-brare, spargere, fresare, puli-re, trasportare, Unimog nonsi ferma di fronte a nulla.

Nato come veicolo dallesuperbe doti fuoristradisti-che, Uni mog si caratterizzaper trazione integrale perma-nente con bloccaggio dei dif-ferenziali, cabina esente dacorrosione, assi a portale,cambio con riduttori e pro-pulsori ricchi di coppia, pro-gettati e sviluppati ad hocper gli impieghi gravosi cheil veicolo è in grado di af-frontare ogni giorno e permoltissimi an ni.

Proprio come quelli dellaso cietà RAV, costituita nel1983 per costruire il seg-mento mancante alla com-pleta connessione, attraversoil Traforo del Monte Bianco,della rete autostradale italia-na con quella europea e am-pliare le potenzialità dellamobilità continentale.

La società, operativa a tut -ti gli effetti dal 1988, ha l’o -biet tivo di perseguire e man-tenere elevati standard di si-curezza e migliorare costan-temente la qualità dei serviziall’utenza, in termini di assi-stenza, fluidità del traffico,informazione e com fort.

19ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Massimiliano Campanella

MILANO - Mercedes-BenzEconic, l’avanzato veicolo ditrasporto a pianale ribassatoprodotto nello stabilimentoDaimler di Wörth, sta dimo-strando crescente competenzanel settore dei servizi a terradell’aero por to, mostrando isuoi punti di forza persinocome veicolo da ristorazionepresso l’aeroporto di Stoccol-ma-Arlanda. L’a zien da di ca-tering Gate Gourmet è al ser-vizio dei viaggiatori aerei nel-l’aeroporto più grande dellaSvezia con pasti, snack, be-vande e altri servizi in voloutilizzando 10 veicoli Merce-des-Benz Econic. Inoltre, lacontrollata LSG Lufthansa harecentemente firmato un con-tratto per non meno di 39 vei-coli.

LEADER DI MERCATO NELLA RISTORAZIONE

Lufthansa è la societàmadre della LSG Sky Chefs,con sede a Neu-Isenburg, vi-cino all’aero por to di Franco-forte. LSG è sta ta fondata nel1966 e nel 1993 ha acquisitouna quota del 25 per cento inSky Chefs, ristoratori di Ame-rican Airlines, fondata nellontano 1942. Nel 1995, lacontrollata Lufthansa ha ac-quisito le restanti azioni del lasocietà, il cui nome da quelmomento ha incluso anche ladenominazione “Sky Chefs”.Le 133 società appartenenti alGruppo LSG Sky Chefs, chedispone di 195 operazioni in50 Paesi, servono oltre 300compagnie aeree in tutto ilmondo. Attualmente, circa460 milioni di pa sti vengonoprodotti ogni an no. Nel 2010la società aveva un organicodi quasi 28.500 dipendenti.Gate Gourmet, invece, appar-tiene alla Gategroup Holding,con sede a Zurigo. Ga tegroupha le sue radici nella compa-gnia aerea Swissair, fondatanel 1931. L’azienda gestiscepiù di 130 siti in 35 Paesi econta circa 22mila dipendenti.

Come nel caso delle conse-gne delle merci con trasporto

ae reo, il settore aereo cateringsi avvale di veicoli specialidotati di piattaforme elevatricia pan tografo che permettonodi sol levare contenitori fino aun’al tezza di 5,70 m, all’al-tezza dei vani di carico degliaeromobili. Preparare un ae-romobile per il decollo - siaesso un A 320, A 380, o unBoeing 757 o un velivolo piùpiccolo - richiede un notevolelavoro al terminal: caricamen-to bagagli, ri for nimento, puli-zia e catering so no tutti passiche devono essere affrontatinon solo il più rapidamentepossibile, ma an che in modopuntuale fino al secondo. Dal2008 Gate Gourmet fa uso didieci Mercedes-Benz Econic,completi di piattaforme eleva-trici a pantografo. Dal wide-bodied A 380 fino al piccoloMD 80, i veicoli sono ingrado di ser vire tutti i tipi diaeromobili, sen za la necessitàdi ricorrere a un altro veicolo.Questo di per sé è un grandevantaggio. L’u ni co veicolo apianale ribassato frutto dellaprogettazione Wörth continuaa stupire. “È facile da guidare,quasi come una macchina, ela cabina bassa è dav vero co-moda”, dicono i dri ver.

L’ampio parabrezza pano-ramico Econic contribuisce agarantire una visibilità ottima-le, mentre la trasmissione au-tomatica di serie consente ma-novre precise. Anche quando

gli spazi si fanno stretti intor-no al velivolo e diventa diffi-cile uscire da un veicolo, laporta si apre con il semplicetocco di un pulsante. In questecircostanze l’E co nic ha unchiaro vantaggio, motivo percui è forte la domanda in par-ticolare nel settore dello smal-timento dei rifiuti urbani, daParigi a Praga, da Valencia adAtene.

IDEALEPER IL CATERING

Prodotto in serie e disponi-bile con un’altezza complessi-va di 2,35 m (con cabinabassa), Mercedes-Benz Eco-nic è l’u ni co heavy-duty truckin grado di arrivare abbastan-za vicino a un velivolo diforma ovale: truck più pesantinon riuscirebbero, mentre diquelli più leggeri (ad e sempioda 12 t) ne occorrono maggio-ri unità per una consegna, espesso lo spazio non è suf fi-ciente. L’Econic, con peso apieno carico da 18 a 26 t, èpro prio della giusta dimensio-ne e su misura per la ristora-zione gra zie a telaio ribassato,sospensioni pneumatiche inte-grali, porta a libro, parabrezzapanoramico e cambio automa-tico.

Secondo i documenti stori-ci di Lufthansa, nel 1930,quando so no iniziati i viaggiin aereo per motivi commer-

ciali, era abbastanza normaleper uno chef viaggiare abordo del l’ae ro mo bile perpreparare i pasti in una cucinaadeguata. Oggi si arrivano aprodurre fino a 700mila pa stia settimana, che vengono tra- sportati all’aeromobile da vei- coli per ristorazione, riscaldatie serviti su carrelli.

L’Econic ha tutta una seriedi altri vantaggi da offrire an -che sotto il cofano: può essereguidato dalla serie 900, moto-ri a sei cilindri in linea dieselo a gas naturale (entrambi concertificazione EEV). Nell’ae-ro por to di Arlanda, GateGourmet u ti lizza i motori die-sel. A Stoccolma anche Vatten

Bromma - che fornisce l’ac-qua potabile e smaltisce leacque reflue di una città dadue milioni di abitanti - utiliz-za dal 2002 Mercedes-BenzEconic ma con motori a gasnaturale: la M 906 con motorea gas naturale GAL eroga 205kW/279 cv e ha una cilindratadi 6.9 litri.

MERCEDES-BENZ / A Stoccolma veicoli Econic al servizio della società di catering

Voilà, il pranzo è servitoGATE GOURMET HA SCELTO L’UNICO HEAVY-DUTY

TRUCK, PRODOTTO IN SERIE NELLO STABILIMENTO DI

WÖRTH, IN GRADO DI ARRIVARE ABBASTANZA VICINO

A UN VELIVOLO DI FORMA OVALE. SOTTO IL COFANO

MOTORI EEV DELLA SERIE 900 A SEI CILINDRI IN

LINEA DIESEL O A GAS NATURALE.

Completi di piattaforme elevatrici a pantografo, gli Econic di Gate Gourmet sono in grado di servire tuttii tipi di aeromobili in transito presso lo scalo di Stoccolma senza ricorrere a un altro veicolo.

DAIMLER TRUCKS / In Nord America già ottenuta la certificazione di conformità GHG14

La Stella anticipa i tempiIN PARTICOLARE CASCADIA, AMMIRAGLIA HEAVY-DUTY DEI CAMION FREIGHTLINER, SI DISTINGUE

OFFRENDO LA MASSIMA EFFICIENZA NEI CONSUMI DI

CARBURANTE E UN’AERODINAMICA ECCELLENTE.

STOCCARDA - L’americana Daim ler tramite la controllata Daim-ler Trucks North America (DTNA) è stata certificata dalla Envi-ronmental Protection A gen cy (EPA) come pienamente compati-bile con il nuovo regolamento “Greenhouse Gas 2014”(GHG14). Una compatibilità estesa all’intero portafoglio pro-

dotti: mezzi per il trasporto a lunga distanza, truck medi, da co-struzione e veicoli municipali.

Daimler ha ottenuto in anticipo il rispetto della certificazioneda parte dell’EPA e del Dipartimento di Highway Transporta-tion Traffic Safety Administration (NHTSA), nell’am bi to del

programma per la riduzionedi gas serra dovuti a truck pe-santi e medi, che entrerà invi gore a partire dai modellidel 2013. Daimler ha fissatol’o biet tivo di assumere unruolo gui da nei confrontidell’am bien te, delle soluzionidi trasporto efficienti e soste-nibili in tutta la regioneNAFTA. In ba se alle nuovenormative GHG14, camion eautobus costruiti nel 2014 do-vrebbero consentire nel 2018di ridurre il consumo di petro-lio di 530 milioni di barili e leemissioni di gas serra di 270milioni di tonnellate.

“Gli Stati Uniti - ha dichia-rato Martin Daum, Presidentee Ceo di DTNA - stanno af-frontando grandi sfide in ma-teria di riduzione dei gas serrae del la dipendenza dal petro-lio stra niero. Attraverso la suacollaborazione con l’EPA e

l’NHTSA, Daimler vuole dare risposte a queste sfide. La con- formità precoce alle normative GHG14 sottolinea la nostra dire-zione strategica. Vogliamo definire lo standard di efficienza inconsumi ed emissioni ridotte”.

Il regolamento contribuisce al miglioramento della sicurezzaenergetica, aumenta il risparmio di carburante e riduce le emis-sioni di gas serra. Inoltre, il nuovo standard GHG14 prevedecertezza normativa per i produttori. Per chiarire: GHG14 nonsostituisce lo standard di emissione EPA 10 (valido dal gennaio2010 e paragonabile al lo standard Euro 6) che è attualmente invigore nella regione NAFTA, perché EPA 10 affronta e regola-menta i tradizionali inquinanti (particelle, ossido di azoto).

Le agenzie hanno sviluppato queste regole sulla ba se di leggiapplicabili alle lo ro rispettive giurisdizioni: EPA ha determinatoi limiti per le e mis sioni di gas serra nell’am bi to del Clean AirAct, e NHTSA ha incluso lo standard nel consumo di carburan-te, una parte del la Energy Independence and Security Act(EISA). L’intera gam ma di veicoli DTNA è certificata dalnuovo standard GHG14. In particolare Cascadia, l’ammiragliaheavy-duty dei camion Freightliner, si distingue offrendo lamassima efficienza nei consumi di carburante e un’aerodinami-ca eccellente. Il Cascadia è anche leader nel costo totale di pro-prietà. È dotato di tecnologia Daimler BlueTec in termini diemissioni e di motori con il marchio Detroit DD che continuanoa brillare in termini di efficienza complessiva nel consumo dicombustibile.

Daimler Trucks North America, con sede a Portland, è unasocietà Daimler produttrice leader di camion medi e pesanti inNord America. Daimler Trucks North America produce e com-mercializza veicoli di classe 4-8 coi marchi Freightliner, We-stern Star e Thomas Built Bu ses.

L’intera gamma di veicoli Daimler Trucks North America è certificata in base ai nuovi standard “Gas serrastandard 2014” (GHG14), a cominciare dal Cascadia, fiore all’occhiello di Freightliner.

20TEST DRIVE N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Iveco EurocargoML180E30KMotore: Tector E30, 6 cilindriin linea, 5.880 cc, potenza 220kW/299 cv a 2.500 giri/min,coppia 1.050 Nm da 1.250 a1.850 giri/min.

Man TGM 18.290 BB

Motore: D0836LFL61, 6 cilin-dri in linea, 6.871 cc, potenza213 kW/290 cv a 2.300giri/min, coppia 1.100 Nm da1.200 a 1.750 giri/min.

Renault Trucks Midlum 300.18Heavy K

Motore: DXi 7, 6 cilindri inlinea, 7.150 cc, potenza 217kW/300 cv da 2.200 a 2.300giri/min, coppia 1.070 Nm da1.200 a 1.800 giri/min.

Volvo TrucksFLH 18 42 RDLMotore: D7F290, 6 cilindri inlinea, 7.200 cc, potenza 213kW/290 cv da 2.000 a 2.300giri/min, coppia 1.070 Nm da1.200 a 1.700 giri/min.

I concorrenti

Il leggero tuttofaredi arrivare ai livelli di potenza ecarico dell’LF55. Trattandosi diun camion particolare, anche ilnostro test si è svolto in una lo-

cation particolare, naturalmenteun magazzino edile, in cui ab-biamo affidato il Daf nelle maniesperte di chi mezzi simili li

ma dispone di 300 cv piuttostobrillanti e di una coppia e unafluidità di esercizio che lo met-tono in primo piano rispetto amol ti dei concorrenti. A questoaggiunge la particolarità di es-sere in regola con gli standardEEV sulle emissioni, fatto cheperò non pare più di tanto im-portare, mentre invece dovreb-be. Meno pareri favorevoli rac-

coglie invece il cambio, unclas sico manuale a nove marce,che richiede in effetti innestidecisi e un po’ di rudezza, con-dizione che forse potrebbe cam-biare dopo un periodo di piùlun go uso.

Passando alla struttura di ba -se, per raggiungere la cabina ilprimo dei due gradini, ripiegabi-le, è sistemato a una distanza daterra ben maggiore del modellostradale, il che richiede unosforzo all’autista, sforzo che varipetuto molte volte nel l’ar codella giornata. Ma è un partico-lare comunque apprezzato, datoche mette al riparo da pic coli esgradevoli inconvenienti quandosi consegna in can tieri partico-larmente difficili.

Così come è apprezzata laca bina, in questa versione resapiù confortevole dal sedile delconducente che è a sospensionepneumatica, così come la pan-chetta passeggeri è in versioneLuxury. In sostanza lo spazio adi sposizione è adeguato comela strumentazione, ben adattataall’impiego finale e completa dioptional irrinunciabili comearia condizionata e impianto in- fo tainment.

Per il resto, da notare che,co me è tradizione per l’entry le -vel della gamma Daf, la tara delveicolo resta una delle più bas -se della categoria, anche in que-sta versione più pesante delcon sueto a causa dei rinforzi,caratteristica la cui importanzacresce dato che l’allestimentoin questo caso pesa davvero;non mancano poi particolarifondamentali per chi deve ope-rare su terreni sconnessi, comeil bloccaggio del differenziale.Il tutto unito a una condizioneper nulla trascurabile come ilprezzo d’attacco competitivo: inquesta configurazione il listinoindica poco più di 73mila eu ro,pur se molto influenzato dal- l’allestimento (che non è com- preso in quella cifra), il che po-trebbe spingere una parte del-l’utenza verso la versione au to-telaio, da assemblare poi secon-do le proprie personali inclina-zioni e disponibilità.

IL CAMION PIÙ LEGGERO DELLA GAMMA OLANDESE È

QUI EQUIPAGGIATO CON GRU RETROCABINA E CASSONE

RIBALTABILE TRILATERALE, LA CONFIGURAZIONE

IDEALE PER SUPPORTARE IMPRESE O ANCHE

MAGAZZINI EDILI. I PRIMI APPREZZAMENTI ARRIVANO

PER IL MOTORE CHE DISPONE DI 300 CV PIUTTOSTO

BRILLANTI E DI UNA COPPIA E UNA FLUIDITÀ DI

ESERCIZIO CHE LO METTONO IN PRIMO PIANO

RISPETTO A MOLTI DEI CONCORRENTI.

DAF LF 5518 t TIPPER

Mauro Zola

BIELLA - Se il progetto Vocatio-nal di Daf, cioè la presentazio-ne al mercato di veicoli già alle-stiti e quindi in tale veste dispo-nibili direttamente in concessio-naria, ha possibilità di suc cesso,queste sono in buona parte le-gate a questo modello di LF, ilcamion più leggero dellagamma olandese equipaggiatocon gru retrocabina e cassoneribaltabile trilaterale, quindi inconfigurazione ideale per sup-portare imprese o anche magaz-zini edili. Un’impresa possibilema certo difficile, soprattuttoperché il settore oggi se lo divi-dono due concorrenti agguerriticome Iveco con il best sellerEu rocargo e Isuzu, che puntasul la forza del prezzo anche senon dispone di modelli in grado

LA CARTA D’IDENTITÀCognome - DafNome - LF 55 18 t TipperCabina - Day Cab.Motore - GR 220, EEV, 6.700 cc, 6 cilindri in linea, 4valvole per cilindro, sistema di iniezione CommonRail, turbocompressore con intercooler, convertitorecatalitico SCR, potenza 220 kW/300 cv da 1.900 a2.500 giri/min, coppia 1.100 Nm da 1.200 a 1.800giri/min. Cambio - Manuale a 9 marce.Pneumatici - 12R 22,5 Bridgestone R297.Sospensioni - Anteriori a balestra parabolica con am-mortizzatori e barra stabilizzatrice, posteriori a balestreparaboliche con ammortizzatori.Freni - A disco ventilati, EBL, ASR, freno motore alloscarico.Dimensioni - Passo 3.750 mm. Masse - Massa max ammessa asse anteriore 7.500 kg,massa max ammessa asse posteriore 11.500, massacomplessiva autotelaio 5.061 kg, MTT 18.000 kg.Serbatoio carburante - 200 litri (AdBlue 26 litri).

BIELLA - Il punto debole dell’abbinata ca-mion, cassone e gru si è rivelata proprio que-st’ultima, secondo il parere dei tecnici chehanno testato per noi la combinazione. E que-sto nonostante si trattasse di un modelloFassi, che è un marchio apprezzato e ricono-sciuto non soltanto in Italia. Sotto osservazio-ne soprattutto la velocità di sfilo e una certacomplessità nella struttura stessa della gru re-trocabina media F165CPX, caratteristiche chepoco si adattano alle esigenze di un magazzi-no edile, che punta tutto sulla semplicità e la

velocità di scarico. Tra i tratti positivi invecela velocità di rotazione, garantita dal sistemaesclusivo Fassi Rack and Pinion, la possibilitàdi muoversi anche sopra la cabina dell’LF e iltelecomando, che consente a un solo operato-re di provvedere facilmente allo scarico, siste-mando le forche sotto i bancali senza trala-sciare il controllo della gru. Certo, vanno con-siderata le preferenze personali, soprattutto iltipo di lavoro che si deve andare a fare, che inquesto caso privilegia decisamente la praticitàrispetto allo sviluppo tecnologico.

TRA I PLUS DELLA GRU FASSI F165CPX L’ESCLUSIVO SISTEMA RACK AND PINION

Quando la praticità è sinonimo di efficienza

usa tutti i giorni dell’anno.I primi apprezzamenti arriva-

no per il motore, che non rag-giunge i sette litri di cilindrata

21ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

Stoccarda - Nel 2012 DaimlerTrucks punta a replicare il suc-cesso del 2011. Dopo che loscor so anno le vendite e i ricavisono cresciuti del 20 per cento,la divisione truck del GruppoDaimler mira a un incrementosignificativo delle vendite. Seb-bene i mercati dell’area Nafta(Stati Uniti, Canada e Messico)e quelli asiatici abbiano regi-strato risultati positivi nei primimesi del 2012, la situazione delmercato globale è ancora moltodifficile in Europa e in AmericaLatina. “Quest’anno vogliamoan cora una volta provare che lanostra strategia globale di ec-cellenza sta funzionando allaper fezione - ha dichiarato An-dreas Renschler, membro delComitato di amministrazione diDaimler e Responsabile diDaimler Trucks e Buses - Ope-riamo a livello mondiale, cin-que brand del settore truck of-frono i giusti prodotti per ogniarea geografica e stiamo com-piendo le mosse giuste per esse-re sempre più protagonisti neimercati in crescita di India eCi na”. L’obiettivo chiaro diDaimler Trucks è dunque quel-lo di aumentare la propria quotamercato in tutte le aree delmon do in cui opera.

Poche settimane fa, DaimlerTrucks ha presentato l’ampiagamma di prodotti offerti inIndia sotto il nuovo marchioBha ratBenz. Si tratta di camionprodotti localmente, nello stabi-mento di Chennai: nel medio

pe riodo oltre 70mila unità al- l’an no dovrebbero essere as-semblate in India, con una co-pertura completa del mercato,dai truck leggeri a quelli pesan-ti. Lo scorso dicembre, il gover-no cinese ha approvato definiti-vamente la costituzione dellaBeijing Foton Daimer Automo-tive Corporation, joint venturetra Daimler e il costruttore cine-se di truck Foton. Le due socie-tà coopereranno alla produzionedi veicoli di gamma me dia e pe-sante destinati a quello che è atutti gli effetti il più grandemercato di riferimento per ilsettore a livello mondiale. Lajoint venture produrrà annual-mente 160mila veicoli a partireda settembre. Il mercato cineseper I truck di gamma me dia epesante è, secondo gli esperti,destinato a crescere a cir ca 1,5milioni di pezzi entro il 2020contro gli 1,2 milioni registratinel 2010.

Questa offensiva di prodottodovrebbe consentire a DaimlerTrucks di raggiungere agevol-mente I target programmati perle vendite a medio termine: cir -ca 500mila truck a livello mon-diale nel 2013 e oltre 700milaogni anno entro la fine di que-sto decennio. In un altro deiPae si dell’area Bric (Brasile,Rus sia, India e Cina), la Russia,la cooperazione tra DaimlerTrucks e il leader del mercatolocale dei truck pesanti Kamazsta procedendo bene. Le vendi-te di camion Mercedes-Benz edella gamma Fuso Canter sonocostantemente aumentate in

Rus sia dopo che l’impianto diChelny in Tatarstan ha comin-ciato ad assemblare questi vei-coli nel 2010. Oltre 1.200 Can-ter e circa 2.800 truck Merce-des-Benz sono stati venduti inRussia prima della fine del2011. Per venire incontro alleesigenze dei clienti del più im-portante mercato truck europeo,I due partner hanno presentatoil loro primo veicolo coprodot-to, ovvero un Kamaz dotato dicomponenti Daimler che lo ren-dono conforme alla normativaEuro 5 sulle emissioni. Il mo-dello sarà lanciato in Russia nel2014.

Nel 2011 Daimler Trucks havenduto a livello mondiale425.800 unità e I ricavi sonosta ti pari a 28,8 miliardi di eu -ro. Un grande contributo è statofornito da Daimler TrucksNorth America che ha incre-mentato le vendite del 50 percento a 118.800 unità. Nel seg-

mento dei veicoli delle Classida 6 a 8 DTNA ha una quotamercato del 31,9 per cento.

Le vendite in Europa e Ame-rica Latina sono cresciute dalle135.200 unità del 2010 alle159.300 del 2011. L’EuropaOccidentale ha dato il suo con-tributo: Daimler si conferma al -la guida del mercato medio epe sante, con vendite cresciutedel 14 per cento a 57.100 unità.Di particolare rilevanza le ven-dite di Mitsubishi Fuso: +5 percen to a un totale di 147.700 u -ni tà. Con 61.900 veicoli vendu-ti, Daimler Trucks ha registratonel 2011 un nuovo record diven dite in America Latina, con44.100 unità riferite al soloBra sile, il più grande mercatodella regione. Nel conteggio to-tale dei veicoli venduti a livellomondiale vanno incluse le oltre8mila unità provviste di sistemidi propulsione alternative, in-clusi circa 2.700 truck ibridi.

TKE EMILCAMION

PRONTA LA NUOVA S5 EVOSERIE 2012

ARGELATO - Il GruppoTecnokar, dopol’acquisizione diEmilcamion, ha volutosubito dare dimostrazionedelle nuove potenzialitàoperative conseguite, nonsolo dal punto di vistacommerciale ma anche

tecnico, mettendo a frutto il lavoro congiunto degli staff Tecnokared Emilcamion. Obiettivo: la realizzazione di nuovi prodotti. Ilprimo frutto è il nuovo ribaltabile posteriore S5 EVO serie 2012,già prodotto di punta Emilcamion che è stato completamenteriprogettato con l’intento di introdurre nuove soluzioni tecniche etecnologiche innovative, alcune già presenti nella produzione deitrailers di Tecnokar. Il nuovo controtelaio è costruito interamente inacciaio ed è equipaggiato di una nuova mensola posteriore dirotazione allargata che garantisce una maggiore stabilità in fase discarico del materiale. È dotato di un supporto centrale, applicatotra controtelaio e cassa, con la duplice funzione di guidare la cassain posizione centrale durante l’ultima fase di abbassamento e dimantenere la stabilità durante la marcia. Il controtelaio è anchedotato di tamponi continui in gomma sui quali la vasca appoggiaper tutta la sua lunghezza distribuendo molto più omogeneamentele pressioni del carico. Il fondo della vasca è maggiormentearrotondato e ciò facilita la discesa del materiale durante loscarico. Inoltre, l’altezza dell’apertura ad ala di gabbiano dellasponda posteriore è stata portata di serie a 700 mm che grazie allasponda arcuata nella parte centrale aumentano a 950 mm rispettoal filo superiore delle pareti. La sponda può essereindipendentemente aperta sia ad ala di gabbiano che basculantegrazie al sistema idraulico di controllo Dual-Control. S5 EVO serie2012 mantiene la copertura con ribaltina automatica dell’ultimoarco e il comando automatico a controllo elettronico di apertura earretramento del telo a inizio ribaltamento. La copertura è dotatodi pattini in teflon che scorrono dentro un apposito canale ricavatonel perimetro della vasca migliorando la stabilità di scorrimento ela sua tenuta anche lungo percorsi particolarmente ventosi. I cavidi scorrimento del telo, per evitare l’interferenza durante ilcaricamento del veicolo, sono più bassi di 25 mm rispetto al filosuperiore delle pareti laterali. La S5 EVO serie 2012 verrà prodottanelle versioni Basic e Lunga. Quest’ultima viene costruita con unosbalzo posteriore sufficiente a non avere la necessità della prolungascarico dell’asfalto in finitrice.

VAI DI CONTINENTAL

PER IL CORRETTO ALLINEAMENTODELLE RUOTE DI AUTOCARRI E BUSMILANO - Per la prima volta in Europa, un costruttore dipneumatici autocarro offre una soluzione al problema deldisallineamento delle ruote di autocarri e autobus. Si tratta diContinental che ha sviluppato l’indicatore VAI, grazie al quale èpossibile verificare, senza complicate misurazioni elettroniche, ilcorretto allineamento delle ruote di un autocarro o di un rimorchiogià entro i primi millimetri di usura del battistrada. Il nuovosistema VAI è stato prima testato con successo negli Stati Uniti,dove tra l’altro è stato anche brevettato. Anche i miglioripneumatici per trasporto di merci o persone non possonocontrastare gli effetti di un errato allineamento delle ruote. Perevitare i notevoli aumenti del consumo di carburante dovuti a

disallineamento o erratoangolo di campanatura,Continental offre un praticometodo di controllo, checonsiste in un indicatoredell’usura del battistradapresente su ogni singolopneumatico. Composto dauna serie di lamelle didiversa profondità (1, 2,5 e

4 mm) collocate a specchio sulla spalla del pneumatico,l’indicatore VAI consente di rilevare visivamente se vi è usurairregolare del pneumatico derivata da un difetto di allineamento.Dopo anche solo poche migliaia di chilometri un confronto visivofra gli indicatori posti sui fianchi dei pneumatici che si trovanosullo stesso asse può rivelare se il livello della gomma è lo stesso suentrambi i pneumatici o se ce n’è uno in cui il consumo è statomaggiore: segno evidente di un disallineamento. In questo modo,anche l’utente meno esperto è in grado di riconoscere unallineamento scorretto delle ruote dell’autocarro già entro i primimillimetri di usura del battistrada. VAI rende visibili eventualiproblematiche di allineamento ancor prima che l’usura deipneumatici sia evidente prevenendo il danneggiamento deipneumatici. Questo consente un beneficio economico sostanzialealla flotta, valorizzando al massimo la durata dei pneumatici,riducendo il consumo di carburante grazie alla minor resistenza alrotolamento e salvaguardando la ricostruibilità della carcassa.Continental offrirà il nuovo sistema VAI come standard, senzaalcun costo aggiuntivo, sui pneumatici autocarro della Generazione2 per lunghe percorrenze destinati ad assi sterzanti nelledimensioni 315/70 R 22.5 - versione standard e XL - e 355/50 R22.5.

DAIMLER TRUCKS / Grande offensiva per continuare sulla strada del successo

Occhi puntati in alto“QUEST’ANNO VOGLIAMO ANCORA UNA VOLTA

PROVARE CHE LA NOSTRA STRATEGIA GLOBALE DI

ECCELLENZA STA FUNZIONANDO ALLA PERFEZIONE”,HA DICHIARATO ANDREAS RENSCHLER, MEMBRO DEL

COMITATO DI AMMINISTRAZIONE DI DAIMLER E

RESPONSABILE DI DAIMLER TRUCKS E BUSES.

Andreas Renschler, membro del Comitato di amministrazione di Daimler e Responsabile di Daimler Trucks e Buses

A medio termine Daimler Trucks punta a vendere 500mila camion nel 2013 e oltre 700mila ogni anno entro la fine del decennio.

22ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

l’organiz za zione di revisione grusi è strutturata per soddisfare lenumerose richieste pendenti perl’effettuazione dei collaudi dileg ge, in collaborazione consoggetti pubblici o privati abili-tati.

Per fregiarsi del marchioCRG, le officine specializzatedevono sottoporsi a un processodi qualificazione, rispondendo airequisiti minimi di qualità ri-chiesti per poter fornire, attra-verso procedure testate e nel ri-spetto delle norme, una lungaserie di prestazioni: assistenzaspecializzata in officina; inter-vento d’emergenza su can tie -re/sito d’impiego; interventi dicontrollo periodici, secondo fre-quenze stabilite in base alle indi-cazioni fornite dai fabbricanti odalle norme tecniche; controllo,verifica e aggiornamento delladocumentazione obbligatoriaprevista dalla Direttiva Macchi-ne; aggiornamento del Registrodi Controllo (obbligatoriamentetenuto a cu ra del datore di lavo-ro); verifica di funzionalità pro-pedeutica al superamento dellaverifica periodica ispettiva; ef-fettuazione e report dell’indagi-ne supplementare eseguita da uningegnere e sperto, secondo lenorme tecniche, per gru messein servizio da oltre 20 anni.Nelle competenze dei CentriCRG rientra la formazione deglioperatori di apparecchi di solle-vamento secondo la richiesta dispecifica abilitazione. Compitodei Centri CRG è garantire, acoloro che vi si affidano, qualitàassicurata delle prestazioni, in-terventi nel rispetto di tutte le di-sposizioni legislative, pronta ri-sposta alle richieste di interven-to, trasparenza delle tariffe epreventivi, utilizzo di ricambi o -riginali, registrazione documen-tale degli interventi operati, col-laudo finale di consegna, garan-zia delle prestazioni offerte.

BERGAMO - Ottima prova nei primiutilizzi in Svizzera per la gru di caricoFassi più grande al mondo, la Fassi1950RA 2.28, di proprietà dell’azien-da a conduzione familiare Caduff neiGrigioni. Il parco veicoli della Caduffdi Tavanasa conta numerose autogru.Finora, le migliori prestazioni del-l’azienda familiare erano affidate allaFassi F1100AXP, con ben cinque mo-delli dedicati ai lavori di sollevamen-to. “Erano sempre più frequenti - spie-ga Claudio Caduff, spesso impegnatopersonalmente sul seggiolino di guida- i casi in cui raggiungevamo il limite,soprattutto di sbraccio e di capacità disollevamento. La scelta è caduta sulmodello Fassi 1950 perché volevamopoter contare ancora su un partnerforte”. Da novembre 2011 la famigliaCaduff dispone di una gru di caricoFassi F1950RA he-dynamic, il model-lo top di gamma realizzato dal produt-tore italiano e allestito in Svizzera.Basta un’occhiata ai dati tecnici percapire cosa si nasconde dietro il codi-ce Fassi F1950RA 2.28: uno sbraccioorizzontale che può raggiungere i 45

m, un momento di carico fino a 138t/m per un peso proprio di circa 15 t.Per l’operatore significa che consbraccio orizzontale di 19,40 m sipossono sollevare pesi fino a 6milakg, a seconda del posizionamento delgancio di sollevamento è possibilesollevare pesi fino a 40 t. Il primo mo-dello di questa maxi-gru è stato realiz-zato da Notterkran di Boswil. Dopo iprimi utilizzi, Caduff è rimasto parti-colarmente impressionato dalla velo-cità della gru e dall’incredibile poten-za dell’argano: 16 t in tiro quadruplo.Tutti quei lavori di sollevamento chefinora richiedevano l’impiego diun’autogru - di cui tuttavia Caduff nondisponeva - possono ora essere effet-tuati con la nuova gru di carico. Èinoltre possibile sollevare carichimolto pesanti e depositarli a maggioredistanza dai percorsi carrabili.

Grande soddisfazione per il gruppodi Albino per il successo dellaF1950RA così come per i dati econo-mici. L’azienda bergamasca ha chiusoil 2011 con un miglioramento del fat-turato, passato dai 110 milioni di euro

del 2010 ai 118 milioni del 2011, econ un incremento di gru vendute del6,5 per cento. Ben il 90 per centodelle vendite è stato realizzato grazieall’export. Riscontri significativi inparticolare sono stati ottenuti in Fran-cia, Germania e in tutto il Nord Euro-pa, mentre al di fuori del mercato eu-ropeo, Russia, Sud Africa, Australia,Canada e tutto il Sud America hannoavuto buone performance. In Italia ilmercato delle gru retro cabina ha re-gistrato un’ulteriore contrazione ri-spetto al 2010. Sul totale degli ordinidel 2011 il nord Italia ha registrato il65 per cento, mentre la crisi si è fattasentire maggiormente al Centro-Sudcon solo il 35 per cento. Da segnalareil buon riscontro avuto dal lancio delnuovo modello top di gamma, laF1950RA he-dynamic, che in pochimesi ha ottenuto diversi ordini intutto il mondo e tuttora è molto ri-chiesta. Entro l’estate arriverà la ver-sione “lunga“ con prolunga idraulicae Fassi completerà l’offerta delle grumedio piccole con le versioni a singo-la e doppia biella.

F1950RA, LA PIÙ GRANDE AL MONDO NEL CANTONE DEI GRIGIONI

Il Gruppo di Albino chiude il 2011 con il segno più

FASSI GRU / Nasce CRG, un’organizzazione di officine specializzate nel sollevamento

L’associazione fa la forzaOBIETTIVO: GARANTIRE MANUTENZIONE,RIPARAZIONE E REVISIONE DEGLI APPARECCHI IN

TUTTE LE REGIONI D’ITALIA CON LO STESSO LIVELLO

DI EFFICIENZA E SICUREZZA.

Piero Ferrari

BERGAMO - Quello del solleva-mento è un settore altamentespecialistico: operare la manu-tenzione su gru da carico e piat-taforme di lavoro aereo richiedecompetenze specifiche, spazi eattrezzature adeguate. La norma-tiva in materia è estremamenterigida, e giustamente, do vendogarantire la massima sicurezza.Per fare fronte all’e si genza chene deriva per gli operatori, chedevono affrontare spesso speseingenti e sono co stretti a lunghifermi macchina, è nata l’Asso-ciazione CRG (Centro revisionegru).

Presentata alla Fiera Edile diBergamo Ediltech 2012 dalleaziende Fassi Gru e Grucar,CRG è un’organizzazione di of-ficine di manutenzione, ripara-zione e revisione: operano tuttenel settore del sollevamento, so -no dislocate in tutte le regioniitaliane e sono specializzatenegli apparecchi montati su au-tocarro (gru e piattaforme) diqualunque marca e modello. Unsodalizio che si pone un obietti-vo ambizioso: garantire la mas-sima efficienza e l’assoluta sicu-rezza, nel rispetto delle normati-ve vigenti, dei macchinari, limi-tando nel contempo i costi deri-vanti da riparazioni e fermi mac-china. In particolare il Centro re-visione si pone l’obiet ti vo dicontribuire a risolvere il pe santearretrato accumulatosi ne gli anni(solo il 30 per cento degli appa-recchi di sollevamento è regolar-mente verificato in Lombardia),di verifiche periodiche non effet-tuate a seguito del la carenza dirisorse della strut tura pubblica.Nel 2009 tale funzione di verifi-ca è stata allargata a soggetti pri-vati abilitati. In previsione delnuovo sistema di verifiche, chedovrebbe partire dopo due pro-roghe il prossimo 23 maggio,

Per fregiarsi del marchio CRG, le officine specializzate devono sottoporsi a un processo di qualificazione,rispondendo ai requisiti minimi di qualità richiesti per poter fornire una lunga serie di prestazioni.

BOSCH

NUOVE SPAZZOLEAEROTWINRETROFIT

MILANO - Avere un’ottima visibilitàin ogni condizione atmosferica è unfattore fondamentale per lasicurezza di marcia di chi è alvolante quotidianamente di veicolida lavoro. Bosch, prima azienda aoffrire sul mercato, con Aerotwin,spazzole flat senza armature esenza snodi esterni vanta oggi perquesto prodotto un’ulterioreprimato: quello relativo a unagamma completa anche per veicolicommerciali leggeri e pesanti.Grazie a una tecnologiad’avanguardia Aerotwin assicuraimportanti vantaggi ai guidatori:una tergitura ottimale su tutta lasuperficie del parabrezza,un’estrema silenziosità difunzionamento, una duratasuperiore del 30 per cento rispettoalle spazzole di tipo tradizionale,una sostituzione facile e velocegrazie ad adattatori universali pre-assemblati. La gamma di spazzoleAerotwin Retrofit è composta dasoli 9 codici di spazzole (conlunghezze da 450 a 700 mm) inconfezione singola, comprendentetutti i tipi di agganci necessari perla corretta installazione su questatipologia di veicoli (bracci 9x4,12x4 o fissaggio a vite). Sonoinoltre disponibili anche Aerotwincon ugello lavavetro integrato,come quelle montate su IvecoDaily. La Divisione AutomotiveAftermarket del Gruppo Boschfornisce in tutto il mondo un’ampiagamma di ricambi, servizi eattrezzature per la manutenzione ela riparazione di vetture e di veicolicommerciali. L’offerta comprendericambi caratterizzati da unidentico livello qualitativo deicomponenti forniti da Bosch alprimo equipaggiamento ed ècompletata da una gamma diprodotti revisionati e garantiti. LaDivisione conta circa 15milaofficine della rete Bosch CarService, il più grande networkd’autoriparazione indipendente.

23ATTUALITÀ N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

Marco Chinicò

ROVERETO - “Pronti alla sfidadel cambiamento”. Questo ilpo tente messaggio lanciato dal -la convention annuale della di-visione Commercial & Ear-thmover Tyres di MarangoniSpa. Se de dell’incontro lo stori-co sta bilimento di Rovereto, nelquale vengono prodotti tutti ipneu matici ricostruiti MarixMarangoni. I partecipanti sonostati oltre 90, tra funzionari,agenti della rete Italia e i colle-ghi degli uffici commerciali,della logistica e delle attività in-dustriali.

“Viviamo un momento digrandissimi cambiamenti, a tut -ti i livelli della società, dell’e -co nomia e del lavoro - ha dettoa inizio lavori Brenno Benaglia,Direttore Commerciale della di-visione Commercial & Ear-thmover Tyres Marangoni -cambiamenti che per essere af-frontati richiedono tre qualità:conoscenza, coraggio e deter-minazione. Sono qualità cheMarangoni possiede e per que-sto sono convinto che sapremointerpretare nel modo migliorequesto momento”.

In queste parole è dunquecon densato l’atteggiamentopropositivo dell’azienda trenti-na nei confronti delle difficili eimpegnative sfide del mercato.Un atteggiamento ribadito an -

che da Massimo De Alessandri,Ceo di Marangoni Spa, che nelsuo intervento di apertura ha ri-cordato i valori che costituisco-no il Dna della società: la capa-cità di innovare, la voglia discom mettere, l’umiltà e il rigo-re che rappresentano il lascitodei fondatori, ancora attivi epre senti nell’attività di Maran-goni. La forza di questi valoripuò esprimersi solo attraversole persone che li incarnano, ve -ro patrimonio dell’azienda: daqui l’investimento crescente diMarangoni nei programmi diformazione, rivolti ai collabora-tori di ogni livello.

LA FORZADEI VALORI

De Alessandri ha ricordatopoi la dimensione internaziona-le raggiunta dal Gruppo, unicoplayer globale tra i produttoriindipendenti del suo settore elea der tecnologico di riferimen-to. La conferma di questa lea-dership tecnologica è una dellechiavi dell’attività svolta da Ma- rangoni nel settore Truck e Mo-vimento Terra, e si esprimeràanche nel futuro attraverso unulteriore incremento della quali-tà del prodotto, l’am plia men todi una già vastissima gam ma nelsettore pneumatico autocarro eMovimento Terra e il potenzia-mento della Ricerca e Sviluppo.

Come ha sottolineato LucaMai, Sales Executive ManagerCommercial & EarthmoverTyres, le nuove mescole per laricostruzione offrono perfor-mance in alcuni casi addiritturasuperiori a quelle del pneumati-co nuovo, e soprattutto estrema-mente mirate all’utilizzo speci-fico. Questo ruolo di autenticospecialista nella ricostruzionedetermina anche l’importanzacruciale del servizio nell’atti vi -tà commerciale Marangoni: unservizio che implica sempre piùuna funzione di consulenza, perindicare all’utente finale il mi-glior pneumatico in rapporto al- l’u tilizzo specifico. Sempre ri-guardo al servizio, Brenno Be-naglia ha messo in evidenza an -che i grandi investimenti realiz-zati nel settore della logistica,per portare al massimo livellol’efficienza e la rapidità di ri-sposta alle necessità del cliente.Come grande ricostruttore (lostabilimento di Rovereto è unodei più grandi al mondo), Ma-rangoni fa della specializzazio-ne e della gamma i suoi punti diforza per conquistare nicchieim portanti del mercato, dove ilsuo know-how e la sua superio-rità tecnologica possono real-mente fare la differenza. So-prattutto in un settore, comequello della ricostruzione, che

nei momenti di crisi economicaha sempre visto aprirsi impor-tanti opportunità.

CULTURADELLA QUALITÀ

Alla base di tutto, però, c’èun unico fattore decisivo in gra -do di unificare e portare al suc-cesso tutte le attività di un’a -zien da: è la cultura della quali-tà. Lo ha ricordato nel suo in-tervento conclusivo GiovanniMarangoni, Vice Presidente diMarangoni Spa, che ha riper-corso le tappe dell’evoluzionedel pneumatico, personalmentevissute nel corso di 60 anni dilavoro: “In oltre mezzo secoloc’è stata un’evoluzione enormedel pneumatico, che ha insegui-to un’evoluzione forse ancorasuperiore dei veicoli. Il pneu-matico moderno è un sistemacomplesso, sottoposto a solleci-tazioni estreme, che per potersvolgere il suo impegnativocom pito deve nascere e svilup-parsi all’interno di una culturadella qualità: in ogni momento,dalla produzione delle mescoleall’utilizzo su strada. Di questonoi siamo consapevoli e a que-sto ispiriamo costantemente ilnostro operato, si tratti di R&Doppure di consulenza all’utentefinale per l’utilizzo migliore”.

MARANGONI / Convention della divisione Commercial & Earthmover Tyres

Incontro alcambiamento“VIVIAMO UN MOMENTO DI GRANDISSIMI

CAMBIAMENTI, A TUTTI I LIVELLI DELLA SOCIETÀ,DELL’ECONOMIA E DEL LAVORO - HA DICHIARATO

BRENNO BENAGLIA, DIRETTORE COMMERCIALE

DELLA DIVISIONE COMMERCIAL & EARTHMOVER

TYRES MARANGONI - CAMBIAMENTI CHE PER ESSERE

AFFRONTATI RICHIEDONO TRE QUALITÀ:CONOSCENZA, CORAGGIO E DETERMINAZIONE”.

Alcuni dei partecipanti all’ultima convention annuale della divisione Commercial & Earthmover Tyres di Marangoni Spa.

Giovanni Marangoni, Vice Presidente di Marangoni Spa

BURR RIDGE - CNH GlobalN.V., leader mondiale nelsettore delle macchine agricolee del movimento terra, haannunciato che il GeneralManager di CNH International,Mario Gasparri, ha assunto dal1° aprile l’incarico di Presidente di CNH Construction Equipment.Gasparri sostituisce James McCullough, andato in pensione.Franco Fusignani, Ceo di CNH International SA, assume lagestione generale delle attività aziendali nel ruolo precedentementericoperto da Gasparri, mantenendo l’incarico di Presidente eAmministratore delegato di New Holland Agricultural Equipment.Mario Gasparri è stato General Manager di CNH International dalsettembre 2010, con la responsabilità dei marchi per l’agricoltura eil movimento terra di CNH in Africa, Medio Oriente, CSI, Asia,Australia e Nuova Zelanda, con un’attenzione particolare a Cina,Turchia, India e Giappone. Negli ultimi 24 anni ha ricoperto diversiincarichi nelle società Fiat, compresi quelli di Managing Directordi New Holland per i mercati di India e Asia/Pacifico e VicePresidente Agricultural Equipment Commercial Operations di CNHInternational. Con il supporto di oltre 11.300 concessionari in circa170 Paesi, CNH raccoglie l’esperienza e la tradizione delle suefamiglie di marchi Case e New Holland, unendole alla forza e allerisorse delle sue organizzazioni commerciali, industriali,finanziarie e di post-vendita presenti in tutto il mondo.

CNH CONSTRUCTION EQUIPMENT

MARIO GASPARRINUOVOPRESIDENTE

EINDHOVEN - Operazione on line per Daf Trucks. Il costruttoreolandese sta lanciando un sito web informativo per gli allestitori,appositamente concepito per lo strategico settore dell’allestimento.Il sito è visibile all’indirizzo www.DAFBBI.com. La piattaformaonline è disponibile in dieci lingue diverse (inglese, olandese, ceco,francese, tedesco, ungherese, italiano, polacco, spagnolo e russo) efornisce agli allestitori tutti i dettagli e i consigli necessari perallestire in modo efficiente un telaio Daf. Quando un veicolo escedalla fabbrica, spesso viene inviato direttamente a un allestitoreche si occupa dell’installazione di una sovrastruttura specifica,come un ribaltabile o un cassone di carico, oppure una gru dicarico o supporti laterali. Per fornire un supporto ottimale a questeaziende specializzate nell’allestimento e nel montaggio, il nuovosito internet include disegni dettagliati dei telai, schede tecniche elinee guida per l’allestimento. Gli allestitori possono ancheconsultare le visualizzazioni a griglia, utilizzabili durantel’applicazione di bande, logo e marchi aziendali al veicolo. Il sito sipropone dunque di supportare il settore dell’allestimento al fine diaiutare a creare le migliori soluzioni nel modo più efficiente. Eccoperché gli utenti possono anche scaricare da www.DAFBBI.com ifile CAD utili per lo sviluppo dell’allestimento, mentre sono statecreate animazioni 3D che consentono al trasportatore di vedereesattamente il risultato finale della sovrastruttura completata sustrada.

DAF TRUCKS

NUOVO SITO WEBPER GLI ALLESTITORI

TNT EXPRESS ITALY

E-COMMERCEANCORA PIÙ EFFICACESan Mauro Torinese - TNT Express Italy sempre più in sintoniacon il mondo che cambia. La società ha infatti deciso di rinnovaretnt-click, il portale web per spedizioni low-cost studiato per ilmondo in continua crescita dell’e-commerce (14 miliardi di euro ilvalore solo in Italia) e rivolto in particolare a operatori e-commerce, professionisti, studi tecnici e alle piccole aziende chenavigano in rete. Per migliorare ulteriormente il servizio dispedizioni, tnt-click ha aggiunto nuovi metodi di pagamento chevengono incontro alle diverse esigenze della clientela. Ora èpossibile pagare con Postepay, Paypal Prepagata, UnicreditPagonline (clienti UniCredit) e bonifico (per i clienti Banca Sellainternet banking). E in cantiere ci sono nuove iniziativepromozionali. Tnt-click si ispira al modello di business dellecompagnie aeree low-cost: costo estremamente contenuto (si parteda 6,55 euro per spedizione), gestione self-service completamenteon-line ed erogazione efficiente del servizio “basic”. Il trasporto,infatti, avviene unicamente all’interno dei confini italiani e sustrada, con pagamento anticipato e assistenza gestitaesclusivamente on-line. Le spedizioni viaggiano sul network di TNTExpress Italy, il più capillare d’Italia e storicamente il primomodello Hub & Spoke a essere stato realizzato nel Paese. Tnt-clickè sempre più frequentato e utilizzato: il trend di crescita è costantee dallo scorso ottobre a oggi le spedizioni hanno subito unincremento settimanale del 41 per cento mentre i clienti registratisul sito sono aumentati del 27 per cento ogni settimana, generando10mila spedizioni in poco più di 12 settimane.

24INTERVISTA N° 208 / Aprile 2012Il Mondo dei Trasporti

TORINO - Napoletano, 46 anni, GiuseppePesce ha trascorso la sua intera vita lavo-rativa nell’ambito del Gruppo Fiat, findal 1988 e dagli inizi come ispettore dizona. ”Sempre a contatto con la rete masul fronte automobili, con un ruolo piùdi supporto tecnico che commerciale”spiega. “In seguito - prosegue il manager- ho ricoperto vari ruoli, sempre a contat-to con i concessionari. Prima nell’ambitodella vendita dei ricambi, poi, per dueanni e mezzo, nella parte commercialedei veicoli da lavoro Fiat, quando nonesisteva ancora il brand Professional e inpratica erano un’appendice delle auto”.Un nuovo passaggio alle auto, come re-sponsabile di zona del marchio Lancia invarie zone del Nord Italia e poi l’appro-do in pianta stabile a Torino. “Per segui-re i veicoli commerciali, prima comebrand manager poi alle vendite, assu-

mendo il ruolo di capo mercato. In quelperiodo ho partecipato alla creazione delbrand. Prima non avevamo neppure lebandiere, quando nel 2006 me ne sonoandato avevamo consuntivato 114milaconsegne”.

Un successo che lo riporta nell’orbitaautomobilistica e Pesce passa quindi aseguire le vendite in Italia per il marchioFiat, ruolo in cui resta per cinque anni,fino al passaggio in Iveco. “Sempre al-l’interno della famiglia. Sono arrivato inun periodo di forte riorganizzazione,chiamato da Enzo Gioachin. In Iveco cisono un nuovo organigramma, unanuova struttura, un nuovo capo, che hachiesto di fare delle cose diverse dal pas-sato. Il mio arrivo è dovuto proprio aquesto, al fatto di avere un’esperienzapiù automobilistica, un approccio almercato leggermente diverso”.

UNA GRANDE ESPERIENZA MATURATA IN FIAT E INIZIATA NEL 1988

Sempre nuove sfide per Giuseppe Pesce

AVERE IL NETWORK PIÙ NUMEROSO E CAPILLARE È UNA RISORSA CHE IVECO

INTENDE SFRUTTARE AL MASSIMO ALL’INTERNO DEL MERCATO ITALIANO, DOVE IL

MARCHIO STA METTENDO IN ATTO UNA POLITICA COMMERCIALE AGGRESSIVA PER

FRONTEGGIARE UNA CRISI ECONOMICA GENERALE CHE NON VUOLE ATTENUARE LA

SUA MORSA E DI CUI ANCORA NON SI VEDE CHIARAMENTE LA VIA D’USCITA.

Mauro Zola

TORINO - La profonda ristrut-turazione in atto nell’organi -gram ma Iveco ha toccatoanche la di rezione commer-ciale del Mercato Italia, in cuisi è insediato da metà dell’an-no scorso Giuseppe Pesce,proveniente da Fiat.

Lei è entrato da soli setteme si nel mondo dei camion,come ne giudica il periodo?

“Da luglio dell’anno scorsolo scenario è drasticamentecam biato, c’è stata una perditadi peso del mercato del legge-ro, con il segmento del Dailyche è ora in forte flessione. Lastessa cosa sta accadendo peril pesante stradale, che vivevaprima una fase positiva.Anche a febbraio le indicazio-ni sono di un ul teriore calo.Ci troviamo in un periodo si-curamente strano, in cui con-vivono una generale sta ticità el’effervescenza dei grossi flot-tisti, che hanno un mag giorcarico di lavoro probabilmen-te per la debolezza dei con- correnti più piccoli. A partequesti il mercato è totalmentefermo e continua a esseremolto negativo il segmentomedio, in cui noi possiamocontare su quo te ottime macon numeri mi nimi”.

L’andamento dell’annoscorso dimostra come siaormai impossibile fare pre-visioni, ma in Italia si avvi-cinano scadenze che nonpossono più essere procra-stinate, legate a lavori im-portanti. Possiamo quindisperare in una ripresa delsettore?

“Certamente sì, non limita-ta al mondo del camion. Glianalisti ipotizzano che dal se-condo semestre ci possa esse-re un miglioramento. È anchevero che peggio di così nonpuò andare, significherebbe ildefault totale del sistema.Anche per questo credo cheeffettivamente qualcosa dimeglio lo vedremo. Quan tomeglio si fa fatica a stabilirlo.L’intenzione del Governo è disbloccare le grandi o pe re pub-bliche ma bisogna vedere inche modo e con quali tempi”.

L’attuale supremaziadelle grandi flotte, le unicheattive sul mercato, si tra-sformerà in una condizionepermanente, che segnerà lascomparsa o quasi dei pa-droncini e delle piccoleaziende di trasporto?

“Nel momento in cui lapiccola flotta sparisce, credoche nel breve periodo non cisiano i presupposti perchépossa riprendere l’attività.Fare previsioni sulla lunga di-stanza diventa invece difficile.Certo che quando il mercatova in mano di pochi, questi di-ventano sempre più bravi agestirlo”.

IVECO / Giuseppe Pesce, Direttore commerciale Mercato Italia

I vantaggi di una reteforte e consolidata

Questo per Iveco è unvantaggio?

“Noi operiamo all’internodel mercato, quindi non è néun vantaggio né uno svantag-gio. Ci dobbiamo adeguare aquella che è un’opportunità”.

Che forse mette però indifficoltà la rete, poco avvez-za a trattare coi grandiclienti.

“Dire che il marchio sideve adeguare comprendeanche la rete, che si deve abi-tuare alla nuo va situazione dimercato, sfruttandone le pos-sibilità”.

In Italia Iveco ha la retepiù numerosa e capillare,que sto può rivelarsi un pro-blema visti i volumi di ven-dita ridotti?

“No, anzi è un’opportunitàche ci permette di seguirebene le nostre flotte e di nonabbandonare i piccoli clienti,

cosa che invece forse qualcheconcorrente fa più fatica afare”.

Nonostante i numeri bassiIveco sta recuperando quotedi mercato importanti, rag-giungendo in alcuni casipercentuali record.

“Grazie a due fattori fonda-mentali: il fatto di avere unarete forte, consolidata, che inquesto momento ci permettedi essere più efficaci sul terri-torio, e poi l’aver adottato nel-l’ultimo periodo politichecommerciali più aggressive”.

Anche sotto il profilo deiprezzi?

“Più sotto l’aspetto dellagestione delle trattative. Quel-lo che chiedo alla mia squadraè di conoscere esattamentequello che succede nel merca-to. A quel punto possiamoanche permetterci di non par-tecipare a una trattativa, però

dobbiamo sapere perché nonl’abbiamo fat to, o perché nonabbiamo con cluso e il clientenon ha scelto il nostro brand.Vogliamo presidiare al meglioil territorio, ovviamente par-tendo dai nostri pesanti masenza tralasciare il resto dellagamma o le nicchie di merca-to, che prima non erano op-portunamente presidiate”.

Alcuni dei vostri concor-renti stanno puntando piùsulle proposte economiche.

“Per fortuna, avendo unabuo na rete, abbiamo potuto ri-strutturarci nei rapporti con legrosse flotte, proprio per cer-care di essere più vicini alcliente a supporto del conces-sionario. Bisogna rendersiconto che an che se c’è unbuon concessionario sul terri-torio questo non ba sta. Ci

siamo quindi dotati di unastruttura interna dedicata algrande cliente, totalmente di-versa dal passato, con un ef-fettivo potere decisionale sulterritorio. Un’azione che rien-tra nel la riorganizzazione delMercato Italia, che oggi vederacchiuse tutte le linee di bu-siness, compreso l’after sales,i ricambi, il che permette dioffrire al grande cliente deiservizi di cui pri ma non di-sponevamo. Abbiamo costrui-to dei pacchetti molto più effi-caci sia in termini di prez zoche di erogazione del ser vizio,questo ci permette di li mitarei danni”.

Anche il Daily sta andan-do be ne grazie alla nuovagam ma.

“Il volume del venduto èsem pre troppo basso, anche seeffettivamente quote e perfor-mance sono buone e diventadif ficile oggi andare oltre. Illan cio del nuovo modello el’of ferta commerciale sull’Eu-ro 5 ci hanno permesso diconquistare delle percentualiimportanti”.

Risultato ottenuto grazieal prodotto, mentre sembrache nei pesanti questo sia di-ventato quasi marginale ri-spetto a prezzi e servizi.

“Rispetto al passato c’è unappiattimento nell’offerta delprodotto, che però fa parte delservizio. Se riusciamo a forni-re un camion più affidabile,che consuma meno, che hadelle valenze gestionali, tuttoquesto va a impattare nell’of-ferta commerciale. Il clienteci chiede un approccio semprepiù razionale che emotivo.Una strada del re sto che staseguendo anche il mercatodell’auto”.

Che obiettivi si pone perl’an no in corso?

“Di essere più presenti sulcliente. Ci faremo sentire in-dipendentemente dalla pro-pensione dell’azienda all’ac-quisto. Sia mo l’Iveco in Italiae quindi dobbiamo spendere ilnostro nome, sia per i clienticonsolidati sia dove non si èmai osato andare”.

Fino a qualche tempo fale grandi flotte erano quasimonoveicolari, ora invecespaziano da un marchioall’altro.

“Ogni imprenditore fa lesue scelte, valutando l’offertache gli si presenta. Vengo daun mer cato molto competiti-vo, e non inorridisco al pen-siero che un trasportatorepossa scegliere un altro forni-tore. Ci può stare di perdereun cliente, l’im por tan te èavere la consapevolezza delperché. Dobbiamo essere piùche mai attenti a quello cheaccade sul mercato e velocinel l’a deguarci”.

Giuseppe Pesce, Direttore commerciale Iveco Mercato Italia

CARRARO

NUOVO PORTALE:CONCESSIONARIA 2.0TREVISO - “Driving yourfuture”. È il motto dellaCarraro, concessionariaMercedes-Benz, smart, Jeep,Subaru e Mitsubishi che hadeciso di andare incontro alfuturo aprendosi alla suacarica innovativa.Protagonista non potevaessere che il web, oggi fontedi molte opportunità perl’automobilista e iltrasportatore, che puòcercare agevolmente tutte leinformazioni che ritiene utilie mettersi in contatto con ilmondo. Carraro ha dunquedeciso di mettere on linewww.gruppocarraro.it, ilnuovo portale web del dealerveneto, punto di riferimentoanche per i veicoli usati. Nona caso, grazie a un nuovomotore di ricerca, tuttol’usato riguardante auto eveicoli commerciali èdirettamente consultabile online, oltre che dal vivo nelle12 sedi del Gruppo dislocatenelle province di Belluno,Treviso e Venezia. Gliinternauti hanno anche lapossibilità di riceverepreziose informazioni tramitenewsletter, feed rss o lapagina Facebook che ha giàall’attivo oltre mille fan.“Aprire il nuovo sito web pernoi è come inaugurare unanuova concessionaria -dicono Ruggero e GiovanniCarraro, Amministratoridella Carraro Spa - perchésignifica aprire le porte atante persone checomodamente in casa, inufficio o dal telefoninopossono seguire lepromozioni e cercare ilveicolo che fa al caso loroprima ancora di rivolgersi ainostri consulenti neglishowroom. Dal momento chel’automobilista e iltrasportatore approfittanosempre delle opportunitàd’informarsi e dialogare congli esperti, siamo sicuri che ilnuovo sito gruppocarraro.itli soddisferà in questaricerca”. Dunque, dopo laconcessionaria “eco-sostenibile” inaugurata daCarraro nel 2011 a SantaMaria di Sala, nel veneziano,è arrivata la concessionariaCarraro 2.0. Carraro Spavanta una rete di vendita eassistenza radicata nelleprovincie di Belluno, Trevisoe Venezia. Nel 2011 haconsegnato 4.614 veicoli, lametà dei quali (2.303) autousate. Un dato che testimoniala reputazione costruita neglianni dal marchio CarraroCars & Trucks, dedicatoproprio al mondo dell’auto edei veicoli industriali usati.


Recommended