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Date post: 17-Jan-2020
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il Sole 24Ore business Media srl - via G. Patecchio 2, 20141 Milano POSTE ITALIANE spa - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Forlì In caso di mancato recapito rinviare all’uff. post. di Milano CMP Roserio detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la rispettiva tassa us Illuminazione e colore - Materiali traslucenti - Gestire la luce naturale - Efficienza energetica - Showroom - Ristorazione aziendale anno 41° marzo-aprile 2009 Design Materiali traslucenti Translucent materials – Meuble Paris Workplace Illuminazione e colore Lighting and colour – Orgatec Contract Ristorazione aziendale In-house canteen – Showroom Management Gestire la luce naturale To manage daylight Management Efficienza energetica Energy efficient lighting WORKPLACE - CONTRACT DESIGN - MANAGEMENT N° 1/09 Il Sole 24Ore Business Media srl DAL 1968 RIVISTA PROFESSIONALE LEADER / SINCE 1968 LEADER PROFESSIONAL MAGAZINE us
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Design Materiali traslucenti Translucent materials – Meuble ParisWorkplace Illuminazione e colore Lighting and colour – OrgatecContract Ristorazione aziendale In-house canteen – ShowroomManagement Gestire la luce naturale To manage daylightManagement Efficienza energetica Energy efficient lighting

WORKPLACE - CONTRACTDESIGN - MANAGEMENT

N° 1/09

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DAL 1968 RIVISTA PROFESSIONALE LEADER / SINCE 1968 LEADER PROFESSIONAL MAGAZINE

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usWORKPLACE - CONTRACTDESIGN - MANAGEMENT

dal 1968 la rivista professionale leader del settore ufficio e contract

since 1968 the professional, leading magazine in the office and contract industry

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Associato all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana

us: quarterly magazine

dealing with architecture,

real estate, project

and management of the

workspace and communities.

The magazine is supplemented

with the e-magazine

“us news” and the website

www.ufficiostile-online.it

us: rivista trimestrale

internazionale dedicata

all’architettura, al settore

immobiliare, al progetto e alla

gestione dell’ambiente di lavoro

e dei luoghi collettivi.

La rivista è integrata con

l’e-magazine “us news” e con il

sito www.ufficiostile-online.it

Rivista fondata nel 1968 - anno 41°n. 1/2009 marzo-aprilewww.ufficiostile-online.it

Contract

DOSSIER: RISTORAZIONE AZIENDALE

(di Giulio Ceppi e Giacomo Mojoli)Ristorazione in azienda. Scenari evolutivi e futuripossibili / Staff restaurants. Evolutionary scenarios and possible futures

(di Giuliana Valcavi e Renata Sias)Intervista con arch Antonio MontanariInterview with architect Antonio Montanari

Food, comfort, design

(di Aurelia Debellis)Ristorante aziendale Capitalia / Capitalia restaurant

Nissan: ristoro con feeling e sostenibilitàNissan: refreshment with feeling and sustainability

COVER STORY

La sedia è la sedia. Kaleidos di Caimi BrevettiThe chair is just a chair. Kaleidos by Caimi Brevetti

SHOWROOM

Progetto e gestione dello showroomHow to design and managing the showroom

Faram: vetrine in Europa e uno showroom “storico”Faram: windows in Europe and a “historical” showroom

Sedus: cultura emozionale nello showroomSedus: emotional culture in the showroom

Kinnarps House: design ed eco-sostenibilitàKinnarps House: design and eco-sustainability

Management

SUSTAINABILITY

(di Donatella Ravizza)Apparecchi illuminanti e efficienza energeticaEnergy efficient lighting fittings

BUILDING MANAGEMENT

(di Simone Stefano Deugenio)Sole under control. Sfruttare e gestire la luce naturaleSun under control. How to exploit and manage daylight

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Editoriale - Editorial

Design

AWARDS

Us Award: cerimonia di premiazioneUs Award: prize-giving ceremony

(di Simone Stefano Deugenio)Giochi di luce. Materiali traslucenti per l’interior designPlays of light. Translucent materials for interior design

EXHIBITIONS

Materiali trasformisti. Camaleon a Meuble Paris Quick-change materials. Camaleon at Meuble Paris

Le proposte di Meuble Paris e Maison&ObjetNew concepts at Meuble Paris and Maison&Objet

Workplace

DOSSIER LIGHTING

Qualità della luce e risparmio energeticoQuality of lighting and energy saving

Intervista con Gianni ForcoliniInterview with Gianni Forcolini

(a cura di Aurelia Debellis)Intervista con Marinella Patetta, Metis LightingInterview with M. Patetta, Metis Lighting

I vantaggi della luce bluBlue light plus

MEETINGS

(di Renata Sias)Assufficio: colore e sinestesia in ufficioAssufficio: colour and synaesthesia in the office

Luce, tecnologia, emozioneLight, technology, emotion

EXHIBITIONS

Orgatec: nuovi modelli organizzativi e progettualiOrgatec: new organization and planning models

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La sezione Attualità viene pubblicata nel sito e nell’e-magazine “us news”Abbonati gratuitamente a “us news”: scrivi a [email protected]

The section Current Affairs is published in website and in the e-magazine “us news”Free subscription to “us news”: contact [email protected]

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Direttore responsabile Piergiorgio Tonelli

Direttore operativo Renata [email protected]

[email protected]

Segretaria di redazione Anna [email protected]

Comitato scientifico(design) Alberto Bassi(architettura) Mario Cucinella (ergonomia) Francesco Marcolin(automazione e sicurezza) Luciano Scaramelli (property management) Oliviero Tronconi(sostenibilità) Paolo Stella(contract-hotel) Marco Piva

CollaboratoriFabio Anselmo/studiofans (art director), Federica Bottinelli (news, books, ricerche,manifestazioni), Chiara Brollo (news, showroom,rassegne), Claudia Cavallaro (estero, realizzazioni,traduzioni), Silvia Criara (architettura e design), Aurela Debellis (architettura), Gilberto Dondé, Great Place to Work Italia (management),Frida Doveil (materiali, tecnologie), Marzia Morena (R.E., property management)

Chief Sales ExecutiveRiccardo Arlati

Segreteria commerciale e traffico tel 02 3964.6836 fax 02 [email protected]

Abbonamentitel 02 3964.6420 fax 02 [email protected]

Tariffe di abbonamento:US singolo Italia: (annuale) € 12,00US singolo estero: (annuale) € 44,00Per acquisti cumulativi contattare l’ufficio abbonamenti.I versamenti possono essere effettuati sul c/c 28308203 intestato a Il Sole 24Ore Business Media srl

Stampa Faenza Industrie Grafiche, Faenza (RA)

Il Sole 24Ore Business Media srl

Direzione, Redazione, Amministrazionevia G. Patecchio 2 - 20141 Milano tel 02 39646.1 fax 02 39844800

PresidenteEraldo MinellaAmministratore delegatoAntonio GrecoDirettore editorialeMattia Losi Direttore Divisione BuildingFabio Franzoni

Ufficiostile, registrazione Trib di Milano n. 57 del 20.2.1968 - ISSN 1828-0358R.O.C. n° 6357 del 10.12.2001Costo a copia ai soli fini fiscali: € 2,30© Copyright by Ufficiostile. Proprietà letteraria e artistica riservata. Riproduzione anche parzialevietata.

Ai sensi degli artt.7 e 10 del Decreto Legislativo 196/2003 Vi in-formiamo che i Vostri dati personali sono trattati da IlSole24OreBusiness Media srl, via G. Patecchio 2, 20141 Milano, Titolare deltrattamento, e che le finalità del trattamento dei Vostri dati sonol’invio del presente periodico e/o di eventuali proposte di ab-bonamento, e/o l’elaborazione a fini statistici e/o la trasmissionedi iniziative editoriali e/o commerciali di IlSole24Ore BusinessMedia srl. I Vostri dati saranno trattati con le finalità sopra esposte dalleseguenti categorie di incaricati: addetti dell’ufficio abbonamenti ediffusione, addetti al confezionamento e alla spedizione, addettialle attività di marketing, addetti alle attività di redazione. Vi ricordiamo che in ogni momento avete il diritto di ottenere l’ag-giornamento, la rettifica, l’integrazione e la cancellazione deiVostri dati inviando una richie-sta scritta a:

[email protected]

In copertina/coverKaleidos di Caimi Brevetti(design Michele De Lucchi e Sezgin Aksu)Cover story a pag. 52

Caimi Brevetti S.p.A.via Brodolini 25/27 - 20054 Nova Milanese (Mi) Italywww.caimi.comUFFICIO VENDITE ITALIA:tel. 0362 49 10 1 - fax 0362 49 10 60fax export dept. (+39) 0362 49 10 61e mail: [email protected]@caimi.com

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La comunicazione nei momenti di crisi D’accordo, la recessione c’è, in ogni ambito e in tutto il mondo. In attesa che le misure anticrisi intraprese dai vari governi dianoslancio all’economia e nella speranza che la rimessa in moto delsettore immobilare in Usa – proprio l’elemento che ha dato il viaalla crisi – si propaghi velocemente nel resto del pianeta, qualcosadovremo pur fare... Sul come affrontare la crisi internazionale si èconfrontata anche Assufficio (www.assufficio.it) che ha riunitoalcuni autorevoli imprenditori (Alberto Albertini, Methis; MicheleFalcone, Herman Miller; Gianfranco Marinelli, Unifor; VittorioVeggetti, Citterio; Alberto Stella, Estel; Alberto De Zan,Dieffebi) con l’obiettivo di offrire indicazioni di massima al settore. In estrema sintesi dall’incontro emerge, anche da parte delleaziende che hanno chiuso positivamente il 2008, una generalepreoccupazione che impone le strategie lungimiranti,l’atteggiamento ottimistico e l’equilibrata propensione al rischio che sono le prerogative indispensabili di ogni buonimprenditore. I punti principali condivisi tra i partecipantiriguardano la necessità di concentrarsi sul recuperodelle efficienze e di attuare investimenti in innovazione di processo e di prodotto, ma anche in comunicazione.Fondamentali anche l’attenzione al cliente e la qualità deiservizi proposti; si mette inoltre in risalto l’importanza di tutelarele competenze professionali acquisite, di salvaguardare postidi lavoro e di focalizzarsi sul core business. Qualcuno ritiene chesi debba affrontare una crisi che durerà per i prossimi due anni(le contrazioni arrivano con ritardo al settore ufficio – dove gliedifici già costruiti devono comunque essere arredati – e più tardi,di conseguenza, si concludono), ma va considerato che laflessibilità tipica delle dimensioni medio-piccole e familiaridelle imprese italiane offrirà maggiori possibilità rispetto alla rigiditàdi grandi aziende più strutturate e che il calo del prezzo delpetrolio si tradurrà in un minore costo per materie prime, energiae trasporti. L’incontro ha quindi confermato quello che il buonsenso e il vero spirito imprenditoriale suggerirebbe di attuaresempre, non solo in momenti di recessione, e vale la pena disottolineare che uno degli strumenti considerati strategici èproprio la Comunicazione.Solo attraverso la comunicazione si possono promuovere nuovimodelli organizzativi e una cultura del lavoro basatasulla qualità ambientale che si traducono in reali opportunità per il settore ufficio. Le aspettative dei lavoratori nei confrontidel loro ambiente di lavoro sono alte (si vedano a pag 30 i risultatidel sondaggio Ultima Office svolta da Orgatec, se ancora fossenecessaria una conferma www.orgatec.com). Sono concetti che da anni comunichiamo sulle pagine della nostra rivista e cheanche associazioni come Great Place to Work(www.greatplacetowork.it) promuovono. All’imprenditore devearrivare il messaggio che l’ufficio non è solo un costo, ma èuno strumento strategico, un fattore di successo e un benefitche incrementa la produttività: questo va comunicato peraffrontare la crisi. L’ufficio è una “Fabbrica Creativa”, comedichiara la ricerca di Assufficio, e l’“operaio della conoscenza”ha nuovi doveri e responsabilità – in azienda deve avere idee,gestirle e attuarle – che lo accomunano a un libero professionista.Questo stesso “operaio”, evoluto e abituato a vivere esperienzecon buon livello di qualità ambientale a casa e nel tempo libero,ha però il diritto di desiderare un ufficio dove il clima aziendalesia favorevole e l’ambiente sia accogliente. Non chiede solol’ergonomia e la sicurezza garantite dalle normative, ma anchetutti gli elementi che realmente contribuiscono al benessere eche, in particolare, sono trattati in questo numero della rivista:luce e colore, piante e rapporto con la natura, ecologia erispetto dell’ambiente, comfort acustico e olfattivo, qualità neiservizi aziendali e spazi per la riflessione, il relax e lasocializzazione con i colleghi.

editoriale

editorial

Communication in critical times

All right, the recession is hitting the whole world and all sectors.So we wait for the anti-crisis measures taken by the variousgovernments to give impetus to economy and hope that the re-starting of the real estate sector in the USA – which is exactlywhat started the crisis – will spread quickly over the rest of theplanet, yet we’ve got to do something...Also Assufficio (www.assufficio.it) is discussing about how tocope with the international crisis and gathered some authoritativeentrepreneurs (Alberto Albertini, Methis; Michele Falcone,Herman Miller; Gianfranco Marinelli, Unifor; Vittorio Veggetti,Citterio; Alberto Stella, Estel; Alberto De Zan, Dieffebi) withthe objective of giving the industry some preliminary guidelines. In a nutshell it can be said that everybody present at the meeting,even those companies that have recorded a positive 2008, aregenerally worried and ask for far-sighted strategies, anoptimistic attitude and a balanced propensity to risk, whichare the prerequisites of all good entrepreneurs. The chief pointsshared by all attendants concern the need to focus on therecovery of efficiencies and to implement investments inprocess and product innovation, but also in communication.Also fundamental, customer-care and quality of servicesoffered; in addition, it was pointed out how important it is thesafeguard of the professional skills acquired, of jobs, withfocus on the core business.Some think that we have to face a crisis that will last for the nexttwo years (the contractions will reach the office industry later –where the existing building have to be however renovated – andconsequently they will finish later), but it should be consideredthat the flexibility typical of the Italian small- medium andfamily concerns will offer more possibilities compared to themore strictly organized big companies and that the drop in the oil price will turn out to be a lower cost for raw materials, energyand transports. So the meeting confirmed what the good senseand the true entrepreneurial spirit would suggest to do always,not only in slump times, and it’s worth stressing that rightCommunication is one of the tools considered as strategic.Only through communication we can promote neworganizational models and a working culture based onenvironmental quality, that result in real opportunities for theoffice industry. The workers’ expectations toward their workingenvironment are high (see the result of the survey Ultima Officecarried out by Orgatec, on page 30, should a confirmation be stillnecessary www.orgatec.com). We have been discussing theseconcepts in our magazine for years and they are promoted alsoby associations like Great Place to Work(www.greatplacetowork.it). The entrepreneur should get themessage that the office isn’t just a cost, but a strategic tool, afactor of success and a benefit increasing productivity: that iswhat should be communicated to cope with the crisis. The officeis a “Creative factory”, as shown by Assufficio’s study, and the“knowledge worker” has new duties and responsibilities – atwork they must have ideas, handle and carry them out, just like aprofessional. However, this same “worker”, independent and usedto live experiences with a good standard of environmental qualityat home and in leisure time, is entitled to wish an office where thecorporate atmosphere is favourable and the surroundingsare comfortable. The don’t just ask for the ergonomics andsafety guaranteed by rules, but also all those components thatreally help to wellbeing and that, in particular, are discussed inthis issue of the magazine: light, colour, plants, and a relationwith nature, ecology and environmental protection, acoustic andolfactory comfort, first-rate company facilities and rooms forthinking, relaxing and mingling with the co-workers.

Renata [email protected]

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Questo numero di us è presente a: Salone delMobile/EuroluceExpo Italia RealEstate

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design

awards

a cura della redazione

foto di Gabriele Pagani

La consegna delle targhe è stata preceduta daun’interessante tavola rotonda.Dopo la presentazione di Renata Sias che hasintetizzato le principali tendenze nell’evoluzionedell’ambiente di lavoro emerse dall’award, i relatori hanno espresso il proprio punto di vista,mentre sul grande schermo venivano proiettati i circa 90 progetti iscritti, tra i quali quelli delle più autorevoli firme dell’architettura in Italia.Mattia Losi, direttore editoriale de Il Sole 24Ore Business Media, ma anche esperto diantiquariato e dunque molto sensibile alla qualitàpiù raffinata, ha offerto il punto di vista dell’utentefinale. Con simpatici aneddoti e suscitando un vivace dibattito, ha focalizzando l’attenzionesui dettagli, talvolta trascurati dai progettisti, che possono però influire sulla “qualitàpercepita” di chi realmente vive l’ufficio. Oliviero Tronconi, professore di Tecnologiadell’Architettura al Politecnico di Milano,ha evidenziato che la qualità architettonica hapesanti risvolti sul costo di gestione dell’edificio e sul suo valore immobiliare ed è quindi ancheun’esigenza del real estate. Ha orientato le sueconsiderazioni sugli aspetti tecnologici,impiantistici, legati alla sicurezza e al benessere

ambientale, ma anche alla sostenibilità e allagestione del building. Suggerendo di introdurre,per la prossima edizione di US Award, criteri obiettivi di valutazione che permettano di “quantizzare” il concetto di qualità.Marco Piva, architetto specializzato nelsettore contract e alberghiero, si è soffermatosul livello di qualità percettivo e comunicativodei progetti con particolare attenzione aiconcetti di accoglienza e di interazione. In unoscenario dove il confine tra ambiente di lavoro,luogo di relax e spazio di aggregazione si falabile, l’ufficio deve saper sviluppare il senso di appartenenza e coinvolgimento tra idipendenti e offrire anche luoghi dove cresceree confrontarsi.Gilberto Dondè, amministratore di Great Placeto Work Italia, ha sottolineato comegeneralmente le aziende attente almiglioramento dell’organizzazione prestino lastessa attenzione anche alla qualità del progettoarchitettonico. Ha riportato alcune osservazioniemerse dalle interviste ai dipendenti tra le qualispicca l’esigenza di percepire in ufficio lo stessobenessere che si prova a casa: privacy, pianteverdi, colori rilassanti, illuminazione discreta e

Si è svolta nella sede de Il Sole 24 Ore, la cerimonia di premiazione di Us Award, competizione indetta perla prima volta nel 2008 dalla rivista us-ufficiostile con l’obiettivo di identificare le eccellenze nella progetta-zione dell’ambiente di lavoro in Italia e di promuovere e diffondere la cultura della qualità e dell’innovazio-ne nel workplace.

us award “Workplace: qualità e innovazione”Consegnate ai vincitori le targhe del premio

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Tutti i progettipubblicati nelnumero didicembre di US,si possonovisionare nellaflap magazine on linewww.ufficiostile-online.it

1. I relatori durante la tavola rotonda (da sinistra): Renata Siasdirettore della rivista US;Mattia Losi, direttoreeditoriale de Il Sole 24 OreBusiness Media; GilbertoDondè, amministratore diGreat Place to Work Italia;Oliviero Tronconi,professore del Politecnicodi Milano; Marco Piva,architetto; Alberto De Zan,presidente Assufficio

The speakers during the panel (left to right):Renata Sias editor of themagazine US; Mattia Losi,editorial director at Sole24 Ore Business Media;Gilberto Dondè, managingdirector of Great Place to Work Italia; OlivieroTronconi, Professor atPolitecnico di Milano;Marco Piva, architect;Alberto De Zan, chairmanAssufficio

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comfort acustico sono tra gli elementi piùapprezzati.Alberto De Zan, presidente di Assufficio,ha espresso le considerazioni dell’Associazioneche, consapevole di confrontarsi con un mercatoesigente e di interfacciarsi con progettisti evoluti,sta mettendo in atto ricerche e iniziative chevadano oltre la qualità nell’industrial design degliarredi, e che diano nuovi input a tutta la filieraaffrontando le problematiche legate ai nuovi stililavorativi e al concetto di progettazione integratadell’ambiente di lavoro. Anche i vincitori del premio hanno arricchito latavola rotonda con le proprie osservazioni,raccontando in prima persona l’iter e i concettidei progetti vincitori, emblematici della nuovaconcezione di qualità nel workplace. Diversi traloro, questi ambienti hanno come punto di forzala capacità di riflettere e rappresentare l’identità ela filosofia delle aziende committenti. La serata si è conclusa con le anticipazioni sulla prossima edizione di US Award, chediventerà internazionale, e con una massima: unprogetto di qualità ha bisogno di un architettocon delle buone idee, ma anche di uncommittente “colto”. �

2. Riccardo Diotalleviha evidenziato lecaratteristiche della SedeCentrale di Elica aFabriano che ha meritato il terzo premio: un ufficioche si articola intorno al bar-lounge, punto di aggregazione; unastruttura originale, attentaalla sostenibilità e alcomfort abitativo a partiredalla qualità dell’aria che è il core businessdell’azienda

Riccardo Diotallevi,pointed out thecharacteristics of the headoffice Elica at Fabriano,awarded the third prize:an office organized roundthe bar-lounge, a place to mingle, an originalstructure aware ofsustainability and housingcomfort starting from the air quality, which is the core business of the company

3. Dante Bonuccellipremiato per l’Aula Magnadell’Università Bocconi, ha raccontato il lavoro di squadra portato avantiinsieme a GraftonArchitects, progettistidell’edificio. Proprio daquesto stretto rapportonascono il disegnocoerente degli interni,privo di contraddizioni con il linguaggio degliesterni e il design degliarredi che si inserisconodiscretamente comemonoliti senza disturbarela rigorosa composizione

Dante Bonuccelli, awardedfor the Lecture Hall ofUniversità Bocconi, toldabout the teamwork madewith Grafton Architects,designersof the building. Just thisclose relation led to theconsistent interior design,showing no contradictionswith the outside andfurniture design, discreetlyfitting in as monoliths notinterfering with the precisesetting

4. Antonio Citterioal quale è stato assegnatoil primo premio per il progetto della sedeErmenegildo Zegna a Milano, insieme a Anna Zegna ha ricordatoi momenti salienti di questo progetto che sa raccontare la storiadell’importante gruppoindustriale e allo stessotempo offre ambientirigorosi ed eleganti,luminosi e trasparenti dove si può lavorare ecreare con gioia

Antonio Citterio, who was awarded the first prizefor the project of theoffices Ermenegildo Zegnain Milan, together withAnna Zegna, pointed outthe highlights of thisproject, that tells the storyof the leading industrialgroup and at the sametime offers basic andelegant rooms, bright and transparent, whereone can work and createto their great delight

us award “Workplace: qualità e innovazione”The winners were given the award plates

Held at Il Sole 24 Ore the prize-giving of the US Awards,

a competition first announced in 2008 by the magazine

us-ufficiostile, in order to identify the excellence in the

design of working spaces in Italy and promote and spread

the culture of quality and innovation on the workplace.

The prize-giving occurred after an interesting panel.After the presentation by Renata Sias, who summedup the chief trends in the evolution of the workingspace, that came out of the competition, the speakersexpressed their opinions, while the about 90competing projects were being shown on the largescreen, including some of the most authoritativenames of architecture in Italy.The soirée ended with advance information about the next US Award, that will get international, and witha rule: a quality project needs an architect with somegood ideas, but also an “educated” customer. �

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design

surfaces

di Simone StefanoDeugenio

Architetto, responsabile

coordinamento Sezione

Materiali e Sistemi, Focus

Prodotti, Sito Arketipo

de Il Sole 24 Ore

Abitare uno spazio in cui la luce crea scenariinediti è possibile non solo grazie alle chiusuretrasparenti, a sistemi schermanti o a sistemi diilluminazione artificiali. Materiali lapidei, compositie tessili tecnici per costruzioni leggere risultanoessere particolarmente adatti all’utilizzo neldesign degli spazi interni, con effetti scenicirilevanti, garantendo la durevolezza senza lanecessità di una particolare manutenzione.Queste texture riscuotono crescente interesserisultando versatili, ad alte prestazioni edestremamente suggestive per l'interior design di ambienti contract, showroom e ambienti di lavoro, in particolare nelle aree di front officedestinate all’accesso pubblico o negli spazi di rappresentanza.

Pietre, compositi e cementoTraffic Stone di Santa Margherita è unprodotto che unisce alle caratteristiche estetichedei materiali lapidei le performanti proprietà delleQuartz Engineered Stones: è un agglomeratocostituito per il 94% da quarzo a grana fine,legato con resina e poliestere. La durezzanaturale del quarzo fa sì che la superficie risultiresistente agli acidi, difficile da graffiare e, graziea una specifica ricerca nel campo della

traslucidità, consente la realizzazione di paretileggere semitrasparenti e retroilluminate e dipavimentazioni interne ad alto traffico pedonale.Proveniente dall’Irlanda e riscoperto grazie allenuove tecniche di lavorazione, Irish Green è unmarmo noto per la sua colorazione verdevariegata e per i suoi elementi color verde melainclusi in una varietà di tonalità verde chiaro escuro. Geologicamente molto antica, la pietra è stata un materiale ampiamenteutilizzato dagli architetti del Rinascimento perricreare i colori dei prati delle foreste all’internodei palazzi fastosi. Viene realizzato in diversefiniture (lucido, fiammato, rivenfinish, leatherfinishecc.) che esaltano le caratteristiche intrinsechedi questo materiale e lo rendono idoneo a ognitipologia di architettura e/o arredamento.Taltos è un materiale composito formato da marmi, onici o travertini tagliati in spessoreultrasottile, accoppiati a pannelli di vetro di vario tipo. Si presenta come una lastratraslucida che risalta le variazioni di colore e le venature naturali della pietra ed è utilizzabileper pareti retroilluminate, porte, banconi,controsoffitti, per la realizzazione di elementidecorativi e, in particolari condizioni, anche inambienti esterni.

Gli spazi prendono vita e si colorano grazie alla capacità di nuovi materiali in grado di filtrare la luce. L’evoluzione tecnologica di alcuni settori e la continua ricerca in campo accademico ha sancito l’idoneitàdi questi sistemi alle medesime applicazioni di altri più tradizionali e consolidati nel mercato architettoni-co. Pietre, cementi e tessuti assumono una nuova identità; pareti, pavimenti e soffitti si trasformano in su-perfici luminose e scenografiche.

Giochi di luceMateriali traslucenti per l’interior design

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1. SANTA MARGHERITA

Traffic Stonewww.santamargherita.net

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La serie Illumination di DuPont™, rivisita il Corian® conferendogli proprietà traslucenti.L’effetto cromatico dei materiali checompongono la serie cambia quando le lastresono retroilluminate: accendendo la luce dietrol’oggetto, l’aspetto pastello scomparetrasformandosi in una vera e propria sorgenteluminosa uniforme. Si presenta nelle colorazioni Blueberry Ice,Glacier Ice, Lime Ice, Mint Ice, Strawberry Ice e nella ormai classica Ice White, il primo colorelanciato nel 2006. Gli elementi di cemento trasparente Lucemsono costituiti da cemento e fibre ottiche divetro. Questi materiali resistono sia alle alte sia alle basse temperature nonché ai raggi UV. Le lastre per pareti e pavimenti vengonoimpregnate durante la fabbricazione, processoche le rende idrorepellenti. Il montaggio a paretepuò avvenire tramite speciali tasselli ad ancora.Per le pareti e per i pavimenti è normalmenteconsigliabile applicare dei sistemi di illuminazionecon sorgente di luce artificiale. Se esposte alla luce solare, come pareti libere o in concomitanza di finestre, non necessitano di ulteriori fonti di luce artificiale per valorizzarne la trasparenza.

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2. HARTMANN CONSULTING

Barrisol Lumièrewww.hartmannconsulting.it

3. ALKOTEX

Lucemwww.alkotex.it

4. ANTOLINI LUIGI & C.Irish Greenwww.antolini.it

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design surfaces

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Tensostrutture flessibiliLe innovazioni che si registranonell’illuminotecnica conferiscono ai coloritraslucenti sempre maggiore versatilità erilevanza in una grande varietà di applicazioni. È il caso di Barrisol Lumière. A differenza deimateriali sopra citati il sistema è costituito da un telo molto leggero, dalle proprietà isotrope,flessibile e in grado di adattarsi alla forma dellastruttura al quale è applicato. Grazie alla suaconformazione versatile e alle proprietàfonoisolanti opzionabili, questo sistema di rivestimento innovativo trova applicazione in ogni tipo di ambiente e si adatta a ogni forma e superficie orizzontale o verticale, piana o tridimensionale, con unico limite la fantasiaprogettuale.Con l’utilizzo di sistemi RGB si ottengono giochidi colori e di intensità molto scenografici per larealizzazione di soffitti luminosi. È un materialeottimo anche per la videoproiezione e laretroproiezione.È di Tensioart il sistema di rivestimento a telitesi Clipso, in trama di poliestere rivestita di poliuretano, adatto per decorare e rivestiresoffitti e pareti nuovi o esistenti, anche in

luoghi umidi. Tecnologia brevettata, resistenza al fuoco classe 1, garantiti 10 anni, i teli possono essere dipinti con colori acrilici e sonolavabili. Il loro procedimento industriale rispettal’ambiente e sono riciclabili. La posa in opera,con tensione a freddo, facile e rapida, permettedi integrare elementi tecnici (spot, luci,climatizzazione, griglie d’aerazione, sprinkler) e si può abbinare a isolanti acustici. �

Plays of lightTranslucent materials for interior design

Spaces become lively and coloured through the use of

new, light-filtering materials. Technological development

in some sectors and continuous, academic research

confirm that these systems are as suitable for the same

applications as other, more traditional and consolidated

materials in the architectural market. Stone, cement and

fabric take on a new identity; walls floors and ceilings

change into bright and spectacular surfaces.

These textures arouse growing interest for their beingversatile, high-performing and extremely fascinating,lasting and not requiring any special maintenance:perfect for the interior design of contract and working

5. DU PONT DE NEMOURS

ITALIANA

Corian®

www.corian.it

6. TENSIOART

Clipsowww.tensioart.it

7. TALTOS

www.taltos.it

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environments, in particular front offices, open to thepublic, or conference rooms.

Stone, composite and cementTraffic Stone by Santa Margherita is an agglomerate formed of fine-grind quartz by 94%,bound with resin and polyester. Available in severalfinishes.Taltos is a composite material formed bymarble, onyx or travertine, ultra-thin thickness, coupledwith several kinds of glass panels. The line Illumination by DuPont™, makes a new use of Corian®: by lighting up the back of the object,the pastel look disappears and change into a real,uniform source of light. The components in see-through cement Lucem are formed by cement andglass optical fibres. These materials resist both highand low temperatures as well as UV rays. If exposedto sunlight, they don’t require further sources ofartificial light to enhance their transparency.

Flexible tensile structuresBarrisol Lumière is a system formed by a very light,flexible sheet, that suits the shape of the structure towhich it is applied. By using RGB systems you getspectacular plays of colours and intensities. Excellentalso for video-projection and back-projection. �

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Camaleon è una ricca selezione di affascinanti e sorprendenti materiali che cambiano e sitrasformano con l’azione della luce, dellatemperatura, dell’acqua, dell’elettricità, dellapressione ecc. Si potrà visitare, dal 13 aprile al 2 ottobre, presso Institut Technologique FCBA (PôleAmeublement 10 avenue de Saint Mandé, Paris).Un’occasione da non perdere, vera e propriafonte preziosa di soluzioni e ispirazioni per progettisti e professionisti che, in vari settoridel design e dell’architettura, vogliano creareambientazioni in totale mutazione.

Quick-change materialsCamaleon show previewed at Meuble Paris

A selection from the unique show organized by

Innovatheque was previewed in Paris, inside the large

VIA (Valorisation de l’Innovation dans l’Ameublement;

www.via.fr) stand during Meuble Paris.

Camaleon is a rich selection of charming and amazing materials, that change to the action of light,temperature, water, electricity, pressure, etc. On show at Institut Technologique FCBA (PôleAmeublement 10 avenue de Saint Mandé, Paris) from April 13 to October 2. �

Una selezione della singolare esposizione organizzata da Innovatheque è stata presentata in anteprima aParigi, all’interno del grande stand VIA (Valorisation de l’Innovation dans l’Ameublement; www.via.fr) in oc-casione di Meuble Paris.

Materiali trasformisti La mostra Camaleon in anteprima a Meuble Paris

1. Luminex www.luminex.itUn nuovo sistema tessilecomposto di fibre otticheluccicanti, LED e una fontedi elettricità

A new textile system madeof sparkling fibre optics,LEDs and a source ofelectricity

2. B-SurfacesInteractive panelswww.blabitalia.comPannelli in PVC. Quando viene applicata la pressione, il liquido si muove

PVC panels. When pressureis applied, this liquid moves

3. Jaliwww.sensitile.comPannelli in polimeroriflettente che piegano la luce e creano ombrebizzarre

A light-refractive polymerpanel that bend light andcreate whimsical shadows

4. Daliang Lumingwww.luminglight.comComposto da pigmentifotoluminescenti, catturala luce e si ricarica inpochi secondi

Photoluminescentpigments that capturelight and recharges in afew seconds

5. Board 16SMD RGBwww.traxontechnologies.euPannelli che diffondo la luce, ottimi per una retro-illuminazione

Boards, excellent for back lighting

a cura di Claudia Cavallaro

design

exhibitions

Innovathèque è un centro di risorse per mate-riali innovativi fondato da FCBA e VIA per sod-disfare le richieste di arredo dei professionistiche offre ai creativi in cerca di informazioni suimateriali la possibilità di uno scambio di ideecon industriali che desiderano far conoscere iloro prodotti. I materiali sono disponibili in una“libreria” nel centro di Parigi che contiene piùdi 2,000 campioni che si possono vedere, ma-neggiare e consultare nel data base sul sitowww.innovathequectba.com. Inoltre, si occupadi eventi per promuovere l’innovazione.(www.innovatheque.fr)

The Innovatheque of the FCBAInnovathèque is a resource centre for innovati-ve materials that has been developed by theFCBA and the VIA. The Innovathèque was esta-blished to meet the needs of professionals infurnishing and is a site in which creators sear-ching for information on materials may exchan-ge views with industrialists who are offeringproducts and wish to make them known. Thematerials can be discovered in the materials li-brary in the centre of Paris which has morethan 2,000 samples of materials to be seen,handled and can be consulted on the data ba-se on the website www.innovathequectba.com.In addition, the Innovathèque provides systemsof events to encourage innovation. (www.inno-vatheque.fr)

L’Innovatheque FCBA

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Anche quest’anno Meuble Paris si caratterizzaper la scenografia inedita, progettata per questaedizione da Jean-Philippe Nuel; una peculiaritàdell’esposizione che sottolinea il valore emozionaledell’ambientazione nelle aree di accoglienza delpubblico (oltre 22000 i visitatori).Interessanti anche il programma dei convegni e le mostre collaterali: una mostra e un incontrodedicati a Francois Azambourg hanno permessodi approfondire la geniale creatività di questodesigner e i concetti alla base della suasperimentazione sui materiali.Stimolante il grande stand VIA (Valorisation del’Innovation dans l’Ameublement) dovel’ambientazione di Philippe Raham “TerroirsDeterritorialisés” invitava a una riflessione sulrapporto tra artificiale e naturale attraverso una“naturalizzazione” degli spazi interni (aerazione,riscaldamento, illuminazione, arredi) in risposta aun ambiente esterno denaturalizzato e inquinato.Molto suggestiva anche la mostra Camaleon(vedi articolo a pag 12) dedicata a materiali etecnologia con caratteristiche mutanti.La consueta esibizione di prototipi innovativi – 13oggetti in cerca di produttore – confermava ilruolo di talent scout di VIA. A queste proposte siaggiungeva la presentazione del quadro evolutivodi Domosivion 2009-2014, un’approfonditaricerca dedicata alle tendenze e alle linee guidadei nuovi ambienti di vita per il prossimoquinquennio. Il focus 2009 era dedicato aMercato dei Senior e alle conseguenze inter-generazionali sull’offerta di prodotti e servizi. Giovani erano invece i protagonisti delle altre duemostre collaterali: Espace écoles, dove ottoscuole di design proponevano i risultaticreativamente più rappresentativi dei vari corsi di

studio e Les Tremplins, che dava spazio allaproduzione di giovani designer di talento nonancora conosciuti.Il programma di letture e dibattiti toccava iltema del design sotto diverse angolature(innovazione, distribuzione, marketing, hotel,sociologia) offendo un panorama ampio ediversificato, perfetto completamento delleproposte di mostre e ricerche, ma pococoerente con l’offerta merceologica della fierache – nelle suddivisioni tematiche del padiglioniLiving e Atmosphere – presenta soprattuttoprodotti classici e si rivolge a un mercato (nonsolo francese: il 34% del pubblico èinternazionale) che sembra poco interessatoall’innovazione e alla sperimentazione. Forse unariflessione più approfondita sull’identità di questamostra e sulle aspettative dei suoi visitatoripotrebbe essere utile per definire il programmadegli eventi e le proposte merceologiche in modopiù organico e integrato.

Maison&objetMalgrado una contrazione del 12% dei visitatori(75775 accessi; -11% degli internazionali e -13%dei visitatori francesi), il salone Maison&objetconferma la sua strategia ancorata sulla forzadella creatività grazie a un’offerta trasversale chevalorizza l’innovazione dei prodotti, a una qualitàelevata delle scenografie e ai know-how esclusivi. Anche qui scenografie esclusive per i diversipadiglioni (di Noé Duchaufour-Lawrance ePaola Navone).Una mostra rende omaggio allo spirito innovativodi Karl Lagerfield, icona assoluta e simbolo dichic contemporareo; mentre al padiglione Now!,che concentra le proposte di arredo design

Si dimostrano vincenti la sinergia tra i due saloni, esclusivamente rivolti al trade, e la strategia di marketingcentrata sulla creatività; malgrado una lieve riduzione dei visitatori, l’appuntamento parigino si confermavitale nella sua offerta completa e trasversale.Sempre più alto l’interesse per Now, sezione di Maison&Objet dedicata all’arredo di design, dove cresce ilnumero di espositori italiani. Significativa, di fianco ai grandi nomi francesi, anche la presenza delle azien-de italiane a Meuble Paris, che espressamente esigeva la presentazione di nuovi prodotti. Ricco, come sempre il programma di eventi, mostre collaterali e i risultati delle ricerche svolte sui trend delsettore.

Parigi capitale della creazioneMolte le proposte di Meuble Paris e Maison&Objet

1. La mostra di MeubleParis dedicata a FrancoisAzambourg

The exhibition at MeubleParis dedicated to FrancoisAzambourg

2. La sedia Wien di Calligaris, designLucidi&Pevere, reinterpretaforme classiche utilizzandotecnologie e materialimoderniwww.callegaris.it

The chair Wien byCalligaris, designLucidi&Pevere, rendersclassic forms differentlythrough modern materialsand technologies

3. Pattumiera per raccoltadifferenziata di ConstanceGuisset con Gregory Cid,presentata allo stand VIAwww.via.fr

Rubbish bin for thedifferentiated refusecollection by ConstanceGuisset with Gregory Cid,presented by VIA

4. Ancora tra i progettipromossi da VIA, la sediacon lamelle “scollate” di De Fontaineu & DeVirieu

Also among the projectspromoted by VIA , thechair with “unglued” thinplates by De Fontaineu &De Virieu

5. Libreria modulare Kaodell’emergente DrugeotLabo

Modular bookcase Kao by the up-and-comingDrugeot Labo

6. Ambientazionedi Philippe Raham“Terroirs Deterritorialisés”presentata da VIA

Setting by Philippe Raham“Terroirs Deterritorialisés”presented by VIA

7. Iko è il progetto diCécile Makowski vincitoredel concorso indetto da Steiner e che saràprodotto dall’aziendawww.steiner-canapés.com

Iko is the project by CécileMakowski winner of thecompetition announced by Steiner, that is going to be manufactured by the company

8. Les Tremplins: ZoeMurphy ricicla e rinnovamobili classici coninterventi di intarsio

Les Tremplins: ZoeMurphy recycles andrenovates classic furniturethrough inlaid works

a cura della redazione

design

exhibitions

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oriented, il protagonista è Jean-Marie Massauddove una mostra offre un ritratto di questoarchitetto-designer visionario e socialmente attivo;altro creatore dell’anno era Vincent Van Duysen.E, per finire, non poteva mancare un messaggiodi tendenza per i nuovi stili di vita: anche il cibodiventa design nella proposta dei nuovi chef di Nouvelles Guerillas Gourmandes.

Paris, the capital of creationMany new concepts at Meuble Paris and Maison&objet

The synergy between the two shows, for the trade only,

and the marketing strategy focused on creativity seems

to be winning; despite a slight drop in visitors, the Paris

rendez-vous proves to be vital in its complete cross-

supply. Ever-growing interest in Now, a section of

Maison&Objet for design furniture, where the number of

Italian exhibitors is increasing. Besides the great French

names, there was a meaningful presence of Italian firms

also at Meuble Paris, explicitly requiring the presentation

of new products. As usual, a rich program of events,

concurrent shows and the results of studies carried out

on the trends of the industry. �

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Naòs 106. Pierluigi Cerri

UNIFORvia Isonzo, 1 22078 Turate (Como) Italy tel. +39 02 967 191 fax +39 02 9675 0859 02 9675 0399www.unifor.ite-mail: [email protected]

vitra. è distribuito in Italia da Uniforvitra. is distributed in Italy and Australia by Unifor

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workplace

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Nella foto/in the pictureWALDMANN

Atarowww.waldmann.com

Nuova serie di apparecchi a luce indirettacaratterizzata da estetica,qualità dei materiali ecomfort operativo intuitivo;l’illuminotecnica dotata di tecnologiaantiabbagliamentointelligente Ambio e ilsistema unico di gestionedella luce garantisconoun’elevatissima efficienzaenergetica (riduzione del 30% del consumo). Con il suo sobrio linguaggioformale e i materiali dipregio perfettamenteaccostati tra loro,rappresenta unaaffermazione del buondesign

A new indirect lightingfamily with maximumaesthetics, material qualityand novel, intuitive ease of operation; the intelligentlighting glare-freetechnology Ambio and the unique lightmanagement system allowmaximum energy efficiency (30 % less energy).It makes a clear statementof good design with itsunobtrusive style andpremium materials, as wellas the indiscernible materialtransition

Qualità della luce e risparmio energeticoQuality of lighting and energy saving

dossierWORKPLACEus

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a cura della redazione

«Il tema dell’illuminazione nei luoghi del lavoro si può affrontare in molti modi. Secondogli illuminotecnici, la luce nello spazio confinatodell’ufficio deve garantire le migliori condizioni di comfort visivo nel rispetto delle normetecniche (ricordiamo che è in vigore dal 2004 la Norma Europea UNI EN 12464 “Illuminazionedei posti di lavoro”). Luce migliore vuol direbenessere e salute per gli occupati, nonché piùrendimento delle loro attività. Si trattadell’approccio più tradizionale, molto influenzatodagli studi di ergonomia, a cui fanno riferimentotutte le norme tecniche richiamate dalle leggi. Ponendosi, invece, nella prospettiva degliesperti di comunicazione visiva, l’illuminazioneè determinante per l’immagine dell’azienda.Luce, colori, forme, volumi e spazi concorronoinsieme a creare quello che si potrebbe definire il “volto” che l’azienda vuole darsi, mostrare,comunicare.Dal punto di vista gestionale, l’illuminazione(naturale e artificiale) deve contribuire a contenere i consumi energetici, a ridurre i costi per l’ordinaria manutenzione degli impianti e a tutelare l’ambiente in una logica di eco-sostenibilità dei prodotti impiegati e degliimpianti realizzati. Il buon progetto di illuminazione, il lightingdesign, nasce dall’equilibrata fusione deidifferenti approcci: un compito arduo per ilprogettista».

Quali sono le tendenze attuali?«L’innovazione tecnologica può sicuramenteagevolare e anche potenziare il lavoro diprogettazione. Ma, prima di scoprirne i vantaggi,è opportuno fare una riflessione generale suimutamenti che negli utlimi anni sono emersi nellarealtà del lavoro d’ufficio. Non è difficile rendersiconto che le condizioni di lavoro sono oggimolto dinamiche e diversificate. La classicascrivania, ossia la postazione fissa ingombra dimacchine e cavi (computer, monitor, telefoni,periferiche), tende a lasciare il passo a semplicipiani in cui disporre a piacere dispositivileggeri, mobili, dagli ingombri ridotti, spessodel tipo wireless. Sono frequenti gli scambi traoperatori e con il pubblico, riunioni e incontri,mentre molti soggetti avvertono l’esigenza diisolarsi, per favorire la concentrazione e alleviarelo stress, con l’ausilio di una luce altamentepersonalizzata. E proprio quest’ultimo è un

fattore di cambiamento. Non serve più averesolo un’illuminazione statica, rigida, invariabile,legata alle strutture costruttive. È utile, invece,che sia mobile, adattabile, regolabile,flessibile, trasformabile con la massimalibertà, assecondando le diverse esigenze».

L’uso – talvolta l’abuso – della luce colorata è trend emergente in molti settori e in diversetipologie di ambienti contract, è applicato anchein ufficio?«Dopo anni e anni di “imperio” nelle soluzioni di arredo e nelle attrezzature dei colori neutri,del grigio, del bianco e del nero, si comincia a pensare che le gamme cromatiche (oggifacilmente realizzabili anche con le fonti di lucedi nuova generazione) possano, da un latoaiutare chi lavora conferendo all’ambiente piùvivacità e un maggiore potere stimolante,e dall’altro permettere all’azienda di connotarsiin modo più coerente rispetto ai propri brand e rendersi riconoscibile e identificabile neiconfronti dei propri referenti e del propriopubblico di consumatori».

Il must del risparmio energetico può andare adiscapito della qualità illuminotecnica? Sonodisponibili fonti di luce ad alta prestazione chediano spazio alla creatività? «Occorrerebbe fare un lungo discorsosull’innovazione tecnologica. Limitiamoci qui a dire che attualmente è l’optoelettronicaa guidare il trend e a determinare sui mercatii maggiori cambiamenti. Mi riferisco aicosiddetti Power LED, diodi luminosi, vere e proprie fonti di luce ad alte prestazioni, che si propongono quali valide alternative alletradizionali fluorescenti e ad altri tipi di lampadea scarica da sempre utilizzate negli uffici.I vantaggi sono molti e tutti importanti: altaefficienza, lunga durata di vita, ingombriridottissimi, alta qualità cromatica e buonaresa dei colori, assenza di radiazioni termiche(cosa che comporta vantaggi neldimensionamento degli impianti diclimatizzazione), bassissima tensione dialimentazione a garanzia della massimasicurezza d’uso. Con queste premesse è facilepensare che, nell’immediato futuro,l’illuminazione dell’ambiente ufficio sarà moltodiversa da quella attuale. Molto lavoro creativo,dunque, per architetti e designer». �

La sintetica introduzione di Gianni Forcolini, architetto e designer, docente di Lighting Design alla Facoltàdi Design del Politecnico di Milano, riguarda il significato del termine lighting design e chiarisce i diversipunti di vista sul tema dell’illuminazione nel terziario avanzato.

Dall’innovazione tecnologica le nuove opportunitàIntervista con Gianni Forcolini

Gianni ForcoliniArchitetto, docente ericercatore di Lighting Designpresso la Facoltà del Design,Politecnico di Milano,consigliere AIDI (AssociazioneItaliana di Illuminazione), si occupa di progettazione di impianti e di apparecchi di illuminazione. Progetta luce per musei,gallerie d’arte, negozi, show-room, uffici, residenze,impianti sportivi, parchi e giardini, aree urbane,complessi monumentali.È autore di libri sul lightingdesign, saggi e articoli;relatore a convegni, seminarie congressi. Svolge attività di docenza e comunicazionein corsi, seminari e workshop.

workplace

dossier illuminazione

Nelle foto: apparecchi a incasso equipaggiati con Power LED aggregati in moduli. Forme edimensioni sono identiche a quelle degli apparecchiforniti delle tradizionalilampade fluorescenti lineari (produzione edocumentazione Wissenlux)

In the pictures: built-infittings supplied with PowerLED ganged in modules.Shapes and sizes are thesame as those of theordinary fluorescent lamps(production anddocumentation Wissenlux)

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New opportunities from technologicalinnovationInterview with Gianni Forcolini

The subject of lighting in workplaces can be tackled

in many ways. According to lighting engineers, in the

confined office space the lighting should ensure the best

conditions of visual comfort complying with technical

standards.

«Instead, from the point of view of the experts in visualcommunication, lighting is determining for thecorporate image. From the managerial point ofview, lighting (natural and artificial) should help toenergy saving, to cut costs. A good lighting designcomes from the balanced fusion of differentapproaches: a hard task for the designer».

What are the current trends?«No doubt technological innovation can simplify andeven develop the planning job for a movable, flexible,freely convertible lighting is of help to suit thedifferent requirements».

Is the use of coloured light a trend in the office, too?«The colour ranges have a higher stimulating powerand enable the company to have a more consistentovertone as far as its brands are concerned andbecome recognizable and identifiable».

Are there high-performance sources of light that cangive space to creativity?«At present, it’s optoelectronics that leads the trendand determines the major changes on markets.I’m referring to the Power LED, the advantages of which are: high efficiency, long life, extremecompactness, high chromatic quality and a good yield in colours, no thermic radiations and maximumuse safety. So, a lot of creative work for architects and designers». �

L’avvento del LED, LightEmitting Diode o diodoluminoso, segna una tappafondamentalenell’evoluzione tecnologicadelle sorgenti luminose.Rispetto alle lampadetradizionali, le prestazionisono nettamente superiori.Spicca il dato della lungadurata di vita – oltre50.000 ore – e il grandeinteresse in tutti gli ambitidella progettazione.Il libro si compone di unaprima parte in cui sonoesposti i principi fisici di funzionamento, lespecifiche tecniche e unquadro tipologico di tutti i prodotti LED attualmentein commercio. La secondaparte è dedicataall’approfondimentodei requisiti qualitativi,delle caratteristiche e delle prestazioni, inordine ai diversi impieghinell’illuminazione diambienti interni ed esterni.Nella terza parte siindagano in forma criticagli effettivi vantaggi offerti nei singoli ambitiapplicativi

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a cura di Aurelia Debellis

foto Leo Torri

La potente sinergia fra il progetto d’interior e il relativo progetto illuminotecnico, fin dalleprime fasi creative, è il punto forte di ognirealizzazione. Il coordinamento delle diverseproblematiche illuminotecniche con gli intenti del progetto architettonico origina infatti nuoviscenari luminosi, per la cui realizzazione vannoricercati gli apparecchi più adatti già disponibilisul mercato, oppure, in loro assenza, nuoviprodotti sono ideati e costruiti appositamente.Ogni progetto ha quindi in sè un’intrinsecaoriginalità anche dal punto di vistailluminotecnico e rappresenta terreno disperimentazione di sempre nuove soluzionilegate alla luce.Quali sono le tendenze attuali?«Il trend che va affermandosi nella progettazionedegli spazi di lavoro si orienta verso la ricerca di un comfort generale, quasi domesticonell’ambito lavorativo. Si tende ad allontanarsidagli schemi rigidi di una volta, a vantaggio dilayout più flessibili ed accoglienti e al progettodella luce si chiede una paritetica attenzioneverso le esigenze di chi vi lavora. Si cerca direndere quanto più possibile personalizzabilel’illuminazione dell’ufficio singolo,consentendo all’operatore di regolare a propriopiacimento il livello d’illuminazione e anche, neiprogetti più ambiziosi, la temperatura di colore.L’uso di dimmer e regolatori consente di

soddisfare puntualmente le esigenze diciascuno, evitando gli sprechi di cui ognisistema rigido è sinonimo. In grandi openspaces, inoltre, va ricercato un equilibrio fraluci ambiente e luci localizzate, meglio sedimmerate, per conferire dinamicità allospazio evitando un’illuminazione piatta spessoresponsabile di cali di attenzione da parte degli operatori. Anche all’interno di saleriunioni è molto importante la compresenzadi luci diffuse e localizzate, in quantoconferisce énfasi al tavolo intorno al quale haluogo il dibattito».L’uso – talvolta l’abuso – della luce colorata è trend emergente in molti settori e in diversetipologie di ambienti contract, è applicato anche in ufficio?«Al di là delle particolari “esigenze corporate”che possono presentarsi, è dimostrato chei colori abbiano un’incidenza non trascurabilesulla psicologia umana e dunque risvoltiimportanti sull’efficienza di un individuo al lavoroper molte ore in un ambiente confinato; lapercezione di un ambiente come piacevole omeno dipende da quanto esso risulti illuminatoin maniera conforme alle condizioni ambientali incui ci si trova: bagliore, crepuscolo etc.Il progetto illuminotecnico deve essere attento a questi fattori, scegliendo opportunamente letemperature di colore delle sorgenti

«Il progetto dell’illuminazione è un elemento chiave di qualunque progetto d’interior, ma si risolve in un ge-sto molto “umile”, quello di mettere in risalto la qualità e l’originalità di un layout architettonico»: questa lapremessa dell’architetto Marinella Patetta, che sintetizza l’approccio progettuale dello studio Metis.

Progetto integrato (anche) per la luceIntervista con Marinella Patetta, Metis Lighting

Marinella PatettaArchitetto, tiene corsi di Lighting Design presso il Politecnico di Milano. Dopo il Master in LightingDesign e gli anni dispecializzazione, durante i quali collabora ad importantiprogetti illuminotecnici comequelli per la Gare d’Orsay a Parigi e per Palazzo Grassia Venezia, costituisce conClaudio Valént nel 1989la società Metis Lighting S.r.l.Co-autori del successo diprestigiosi progetti di interiorsnel mondo, tra i quali la sede corporate di Zegna e la nuova Università Bocconi,vincitori di US award 2008.

1. Ermenegildo Zegna,MilanoProgetto architettonicoAntonio Citterio &PartnersLa copertura a shed èstato l’elemento chiaveper l’elaborazione di unsistema di illuminazioneall’interno dei lucernarivetrati. L’integrazione tra luce naturale eartificale avviene tramiteun sistema di gestione che controlla l’accensionee la dimmerazione degli apparecchi dentro i lucernari

The shed covering was the key component for the drawing up of alighting system insideglazed skylights. The integration betweennatural and artificial lightoccurs through the controlof the switch-on anddimming of fittings insidethe sylights

workplace

dossier illuminazione

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luminose in abbinamento al livellod’illuminamento dello spazio, in modo daottenere un effetto quanto più naturale egradevole in ogni situazione (diagramma diKruithof): illuminazione più calda se attenuata,leggermente più fredda se intensa, comeaccadrebbe in una luminosa giornata nuvolosa o al tramonto. Un’attenta valorizzazione diqueste sfumature in parallelo ad opportunescelte progettuali di schermature, filtri edisposizioni spaziali ottimizza le potenzialità di un ambiente e le sue intrinseche valenzecromatiche».Il must del risparmio energetico può andare adiscapito della qualità illuminotecnica? Sonodisponibili fonti di luce ad alta prestazione chediano spazio alla creatività? «Il risparmio energetico è un concetto che,giustamente, si sta affacciando in manierasempre più imponente in ogni contesto, anchese spesso purtroppo si fraintende o si guarda al tema in modo parziale e superficiale. Ilprogetto della luce è, di per sé, la primagaranzia di risparmio energetico, quali chesiano gli esiti pratici della ricerca. Sorgentiluminose a risparmio energetico se montate sudispositivi con ottiche inadeguate o bassirendimenti, infatti, possono vanificarecompletamente l’obiettivo, come pure lamancanza di un puntuale calcolo dei livelli

d’illuminazione necessari in un contestolavorativo.Progettare la luce in uno spazio non precludel’uso di alcun dispositivo sul mercato, ma ne ottimizza le possibilità, sia in termini di resa che di durata e manutenzione, fattori che determinano, insieme al risparmio in Watt,il costo globale di gestione di un impiantoluminoso complesso com’è quello degli spazicomuni. Fra le novità che si impiegano oggi cisono i LED, che però, a fronte di oggettivivantaggi in termini di durata e spazi,presentano ancora qualche limitenell’applicazione soprattutto nei grandi spazi.Occorre che innanzitutto si sviluppi in ciascunola coscienza dell’importanza del progettodella luce come principale strumento diindividuazione di soluzioni di risparmioenergetico, poiché nessuna visione parzialedel problema incide significativamente sullatematica energetica globale. A dispetto dellacontroproducente “concorrenza” che gli espertidel settore subiscono da parte delle aziende,che offrono una consulenza illuminotecnicagenerica, tesa sostanzialmente a vendere i loro prodotti, il progetto d’insieme della luce di ambienti di una certa complessità è e restal’unica presa di coscienza obiettiva escientificamente supportata di un problematanto articolato». �

A global vision (also) for the lighting Interview with M. Patetta, Metis Lighting

The powerful synergy between interior design and its

lighting design, starting from the first creative phases, is

the strong point of every project. So, every project has its

own intrinsic novelty also as regards the lighting design

and is the ground for the experimentation of always new

light-related solutions.

What are the current trends?

«We are trying to make the lighting of the individual office as

personalized as possible. In large open spaces we have to

find a balance between diffused light and focus light, better

if dimmed, to give space dynamism. The lighting design has to

choose the colour temperatures of the sources of light

combined with the illumination level of the room, so as to

obtain an effect as natural and pleasant as possible in all kinds

of situation: a warmer light if subdued, slightly colder if bright.

Can the must of energy saving be to the disadvantage of the

lighting quality? Are there high-performance sources of light

giving space to creativity?

The lighting project itself is the first guarantee of energy

saving, but energy-saving light sources may thwart the goal

completely if half-baked. The current novelties include the LED

fittings, however still difficult to manage against the objective

advantages as to life and space. Everybody must be

conscious of how important the lighting design is for energy

saving, since no partial vision of the problem can

significantly affect the global energy theme». �

2. Banca Akros, MilanoProgetto architettonicoArchh. Cosmelli eDoerrieLa luce coniugata nellevarie configurazionipermette di creare scenaridiversi, secondo ilmomento della giornata e delle situazioni

The varied use of lightallows to create differentsettings as required by the situation

3. Uffici Glaxo Smith &Kline, Verona Progetto architettonicoAntonio Citterio &PartnersIl progetto di illuminazioneè stato sviluppato insiemeal progetto architettonicostudiando soluzioni ad hoc, in grado dienfatizzare e dialogarecon gli elementiarchitettonici di rilievo

The lighting design wasdeveloped together withthe architectural project,studying ad hoc solutionsto emphasize and connect with the reliefarchitectural components

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È in atto una vera e propria rivalutazionedel colore blu in ufficio, una tonalità cromaticanotoriamente considerata rilassante erecentemente ritenuta un po’ fuori moda per quel suo precipuo carattere di tradizionalità e“istituzionalità”. Recenti studi ce ne svelanoproprietà sorprendenti, soprattutto se applicatoalla temperatura della luce. In uno studio pubblicato su Science “ColorMe Creative” di Greg Miller (http://sciencenow.sciencemag.org) è stato di recente dimostratoche il blu rende più creativi, ma l’efficacia e gli influssi positivi sul lavoratore aumentano sead essere blu è la luce. L’aspetto emotivo dell’illuminazione, basatoprincipalmente su fattori biologici, non è datrascurare. Il professor Derk-Jan Dijk, che hadiretto l'esperimento al Surrey Sleep Centredell'Università del Surrey commenta «Questaricerca può davvero dimostrare che l'illuminazioneartificiale usata attualmente negli uffici non èottimale per mantenere la prontezza di riflessi e attenzione».La ricerca ha anche mostrato miglioramenti nellemisurazioni soggettive degli stati d’animopositivi, prestazioni lavorative, stanchezza serale,irritabilità, capacità di concentrazione efocalizzazione e astenopia. Inoltre i lavoratorihanno dichiarato di dormire meglio la notte.La luce bianca arricchita di blu viene consideratapiù efficace perché mira a un nuovo fotoricettorescoperto di recente nell’occhio.La ricerca è stata condotta su 104 colletti bianchiin uffici disposti su due piani. Dopo le valutazioniiniziali effettuate alle condizioni di illuminazioneesistenti, ogni partecipante è stato esposto a due nuove condizioni di luce, della durataognuna di quattro settimane. Una consisteva di luce bianca arricchita di blu(17.000 K) e l’altra di luce bianca (4.000 K).L'ordine è stato bilanciato fra i due piani. Sono

Un’interessante ricerca, effettuata al Surrey Sleep Centre dell'Università del Surrey (http://portal.surrey.ac.uk) in partnership con Philips Lighting e pubblicata su Scandinavian Journal of Work, Environment &Health, ha rivelato che cambiare la tradizionale illuminazione a luce bianca in una luce bianca arricchita diblu aiuta il personale a restare più vigile e meno assonnato durante la giornata.

I vantaggi della luce blu Mantiene l’attenzione di giorno e concilia il sonno di notte

CANON

Neoreal(Triennale di Milano 22-27aprile)Installazione di Hibiku

stati usati questionari e scale di valutazione per stabilire prontezza, qualità del sonno,prestazione, sforzo mentale, mal di testa e astenopia, e l’umore durante tutte le ottosettimane dell’intervento.

Blue light plusOffice workers given the blue light to help alertness

Research carried out at the Surrey Sleep Centre

at the University of Surrey in partnership with Philips

Lighting has revealed that changing traditional white-light

lighting to blue-enriched white light helped office workers

stay more alert and less sleepy during the day.

The research was published in the Scandinavian Journal

of Work, Environment & Health.

The research also showed improvements in subjectivemeasures of positive moods, work performance,fatigue in the evening, irritability, ability to concentrateand focus and eye strain. Furthermore the workersreported improved sleep at night.The blue-enriched white light is thought to be moreeffective because it targets a recently discoverednovel photoreceptor in the eye.The research was conducted on 104 white-collarworkers on two office floors. After baselineassessments under existing lighting conditions, everyparticipant was exposed to two new lightingconditions, each lasting 4 weeks. One consisted of blue-enriched white light (17000 K) and the other of white light (4000 K). The order was balancedbetween the floors. Questionnaire and rating scaleswere used to assess alertness, mood, sleep quality,performance, mental effort, headache and eye strain,and mood throughout the 8-week intervention.Professor Derk-Jan Dijk, who lead the experimentcomments, «This research may indeed imply that ourcurrently used artificial office lighting is suboptimal formaintaining alertness». �

di Claudia Cavallaro

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Dopo i saluti e le motivazioni dell’incontro da parte di Alberto De Zan, presidente di Assufficio e Roberto De Martin, direttoregenerale di Federlegno Arredo(www.federlegno.it), la proiezione di unsuggestivo filmato realizzato da Akzo Nobel haletteralmente “immerso” i presenti nell’universodel colore.

Maurizo Dori Sales and MarketingManager Akzo Nobel Italia

Maurizo Dori ha introdotto il temasottolineando che l’uso del colore deve esserepossibile, sostenibile e remunerante e daquesti elementi prendono il via le ricerchetecnologiche ed estetiche che l’azienda svolge.

Lo svolgimento dell’Assemblea Straordinaria ha offerto ad Assufficio l’occasione per organizzare l’interes-sante tavola rotonda “I colori del futuro”, un tema al quale tutti siamo profondamente sensibili, che ha fortiinfluenze sul benessere dei lavoratori, ma che troppo spesso è sottovalutato nella progettazione dell’am-biente di lavoro. Anche la sede non poteva essere più appropriata, un vero e proprio “tempio del colore”:Akzo Nobel (www.akzonobel.com), la più grande multinazionale al mondo del settore delle pitture e dei ri-vestimenti ha ospitato l’evento nel suo headquarters a Cernobbio dove architetti, imprenditori e professio-nisti hanno affrontato le principali problematiche e suggerito i concetti e le tendenze emergenti.Punto di forza della tavola rotonda, condotta da Renata Sias, è stata l’autorevolezza dei relatori che hannoportato esperienze diversificate, anche estranee al settore specifico dell’ufficio. Una precisa scelta degliorganizzatori questa, generata dalla certezza che ogni input proveniente dall’esterno è fonte di arricchi-mento culturale e proprio dalle contaminazioni con ciò che avviene nel mondo può nascere l’innovazione.Dunque l’invito esplicito agli imprenditori presenti è stato quello di uscire dall’auto-referenzialità e di guar-dare con curiosità a tutti i cambiamenti che stanno avvenendo fuori dal settore ufficio.In estrema sintesi, tra i principali punti emersi dai quali non si può prescindere, spiccano tre must: il colorenon può essere semplicemente “scelto” ma deve essere “progettato”; il colore è probabilmente l’elementoche produce i più significativi risultati sulla qualità ambientale con l’investimento economico più basso; ilprogetto cromatico non può essere affrontato separatamente ma con un approccio sinestetico, integran-dolo con il progetto illuminotecnico, spaziale, materico e percettivo multisensoriale.

Colore e sinestesia in ufficioAssufficio si interroga sul tema del progetto cromatico

workplace

meetings

di Renata Sias

Nelle foto la sede AkzoNobel a Cernobbio che haospitato l’incontro

In the pictures, AkzoNobel headquarters atCernobbio, where themeeting was held

Alcune slide tratte dallepresentazioni dei relatori

A few slides from thespeakers’ presentations

PTT Maurizio Dori

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«Va ricordato che la verniciatura ha un’incidenzapari al 4/7% del valore del manufatto finale;questo dato dimostra quanto, in qualsiasiprodotto, la qualità dipenda dalla superficie equindi anche dal colore. Il nostro obiettivo è dare maggiore plus valorepossibile in termini di superficie. L’innovazione si basa soprattutto su tecnologie avanzate che garantiscano, oltre che l’aspetto estetico,anche qualità e funzionalità dei prodottivernicianti, maggiore resistenza all’usura eabbattimento dei costi».Per stimolare il dialogo con i progettisti eaffiancarli come partner, il Centro RicercaEstetica Akzo Nobel in Olanda composto da 40 designer e architetti, propone ogni tre anniTrend Book un supporto informativo sulletendenze colore nei diversi settoridell’industria.Nel campo dell’arredamento le valutazioni ditendenza previste per il triennio 2008/2011 sonotradotte in una filosofia basata sul tema centraledell’equilibrio, declinata in tre argomenti cheprevedono contemporaneamente anche il loroopposto (geometrico/informale;consapevolezza/inaspettato; nostalgia/lusso)e perfettamente sintetizzate in una coerentecartella colori. «Per quanto riguarda i “colori del futuro”, sui quali spesso ci interroghiamopossiamo fornire solo queste indicazioni di massima. Con certezza però possiamo

individuale “il futuro del colore”, certamenteroseo perché anche nei segmenti menoevoluti e più legati ai cosiddetti “colori nonparlanti” (bianchi, grigi) è in atto una sfrenataricerca estetico/pratica in termini cromatici».

Aldo Bottoli docente di percezione e colore al Politecnico di Milano

È critico nei confronto dei “mega-trend” Aldo Bottoli, che ha anche operato come colordesigner proprio nella sede di Akzo Nobel, oltreche in diverse tipologie di ambienti collettivi(scuole, ospedali, uffici, ecc): «Le ricerchegeneriche sui trend hanno poco valore se nonvengono interpretati e non considerano ancheil materiale, il tipo di superficie dove il coloresi applica, l’intensità e la consistenza.Non possiamo prefigurare tavolozze per

Intervento cromatico no-profit di MassimoCaiazzo nel carcere di Bollate

il futuro se non mettiamo al centro l’uomo con lasua componente biologica e non progettiamol’uso del colore in modo sinestetico».Spesso in un’azienda si dà addirittura piùimportanza alle esigenze delle macchine rispettoa quelle dell’uomo: un imprenditore è piùdisposto a investire per fornire qualità ambientaleper il locale del server (qualità dell’aria,temperatura, ecc.) che non per rispondere alleesigenze di qualità percepita dalle persone(illuminazione, colore, acustica, temperatura,ecc). L’approccio biologico al progettocromatico identifica i parametri percettivi cheentrano in gioco e influenzano il nostro modo divivere il colore. Sono nuovi concetti che cipermettono di capire meglio che cosa è visione,cosa apparenza e cosa è percezione culturale.Dunque, un approccio che può fornirci le chiaviinterpretative per delle scelte consapevoli e,

PTT Aldo Bottoli

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workplace meetings

attraverso la conoscenza dei meccanismi“primitivi” della percezione può darci gli elementiper creare innovazione.

Renata Sias architetto e giornalista

Renata Sias ha sintetizzato in un brevepercorso “quasi storico” le tappe principali chehanno segnato vere e proprie svolte percettivenell’ufficio e che forse possono aiutarci a capirequale direzione prendere. Oltre al doverosotributo ai grandi innovatori (Quickborner Teamnegli anni ’60; Clino Trini Castelli e EttoreSottsass negli anni ’80) la presentazione si èsoffermata sul passaggio dall’ufficio razionale e acromatico nato dalla cultura proto-industrialedell’ufficio, alla visione odierna di ufficio comeluogo di socializzazione e di scambio diinformazioni che rivaluta l’aspetto percettivodell’ambiente. Alcuni case study emblematici e scenari di surface design hanno fornito utilisuggerimenti pratici dimostrando che, poiché in natura niente è monocromatico e statico, anche nel progetto delle superficiquesto deve essere un imperativo. La carrellata sui trend cromatici più recenti ha fornito qualche spunto di tendenza: dagli ottimistici “eccessi” degli anni ’90all’eccessivo rigore e sobrietà dell’inizio anni2000 (un bianco/nero essenziale negli arredi che sembra voler delegare solo al progettoilluminotecnico la variabile cromatica) si stavirando verso un uso più equilibrato edevoluto del colore che affianca ampie superficichiare e neutre a campiture più o meno estese di colori non saturi e di composizionipolicromatiche che richiamano l’idea dinaturalità.

Giulio Ceppi architetto, docente al Politecnico di Milano e designer

Giulio Ceppi, “ibridatore” attento alla percezionesensoriale, ha proposto una riflessione sulperchè e sul come si lavora: «Il design non deveessere generatore di meraviglia, ma deve esserecultura intelligenza, valore». Attraverso la suapresentazione intitolata Sensorama, compostadai più disparati spunti progettuali (dialoghi conchef, poeti, artisti e musicisti, impressioni diviaggio, ecc.), ha estrapolato alcune variabilifondamentali nella progettazione delle qualitàsensoriali: tempo/informazione; spazio/relazioni;materia/energia; permanente/fluido; locale/globale.«Come si può connotare un’impressione diviaggio? Come fai a catturare le percezioni chevorresti riprodurre nelle cose che progetti? È necessario entrare in altri mondi percettivi,in altre categorie concettuali e altri modi di guardare la realtà che ti permettono discardinare l’esistente e produrre qualcosa di innovativo». In questa logica l’idea dicoatings può evolvere da processo dipercezione a prodotto servizio e comunicazione.L’invito agli architetti che pensano di potertrasformare la realtà con la propria architettura“epicentrica” è quello di liberarsi dal proprioegocentrismo. Talvolta l’architettura puòprodurre questi cambiamenti, ma si tratta di casifortuiti. Oggi è cambiato modo di fare design; si deve lavorare con umiltà su progetti“orizzontali” che provocano solo piccoli“smottamenti” e costano più fatica, che nonproducono solo oggetti concreti ma anchepolitiche di relazione e mettono intorno a untavolo persone che pensano cose nuove. Il colore può essere uno strumento di questo

modo di operare, un esempio: «Dopo anni ditentativi sto finalmente riuscendo a lavorare sulcolore degli asfalti, un tema incredibilmenteaffascinante. Forse al primo momento la gentenon se ne accorgerà, forse non modificherà inmodo radicale l’ambiente ma è un fattoredi grande forze espressiva che producecambiamento. Dal colore vedo questo tipo di insegnamento: siccome il colore è relazione,progetto, emozione, dobbiamo pensare a come tutto questo serva per trasformare larealtà. Il futuro è fatto di questo al di là delletendenze».

Massimo Caiazzo color consultant e vice presidente in Italia di IACC(International Association of Color Consultants)

Uno stimolante “fuori programma” è stato fornitoda Massimo Caiazzo che ha raccontato la suaesperienza di riqualificazione cromatica nelcarcere di Bollate. Un intervento no profit chemette in evidenza il valore sociale del colore,attuato con la sponsorizzazione tecnica diSikkens e che ha coinvolto anche i detenuti.«Un progetto, basato sullo studio dell’effettodei colori sulla percezione del tempo, nonaveva uno scopo puramente decorativo, ma eraindirizzato a migliorare l’estetica dell’esterno,spezzando l’ortogonalità della “gabbia” conuna policromia estrema, e anche la vivibilitàcomplessiva, e quindi la qualità della vita, degliambienti interni, dedicati non solo ai detenuti,ma anche agli operatori della poliziapenitenziaria». A conferma della validità di questaoperazione cita il commento toccante di undetenuto, che si dichiara felice perché dopol’intervento cromatico non si vergogna più di

PTT Renata Sias

PTT Giulio Ceppi

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workplace meetings

Colour and synaesthesia in the officeAssufficio’s panel on the colour schemesubject

The extraordinary meeting enabled Assufficio

to organize the interesting panel “the colours of

the future”, a subject we are all most sensitive too,

that greatly affects the workers’ wellbeing, yet too

often undervalued in the planning of the working

environment.

The venue, too, was most fitting, a real “temple of

colour”: Akzo Nobel, the world leading multinational

in the sector of paints and coating, accommodated

the event in its headquarters at Cernobbio, where

architects, entrepreneurs and experts tackled the chief

problems and proposed the emerging concepts and

trends.

The strong point of the panel, conducted by Renata Sias,

was the authority of the speakers, who reported different

experiences, even unrelated to the specific office sector.

A choice made by the organizers, certain the every

input coming from the outside is a source of cultural

enrichment and that innovation may come just from the

contaminations with what is happening in the outside

world.

So the explicit invitation to the attending entrepreneurs

was to stop being self-referential and show curiosity

for all those changes taking place outside the office

sector. In short, we point out some chief, unavoidable

points that came out: a colour cannot be just

“chosen”, but it should be “designed”; the colour

is probably the component producing the most

significant results as regards environmental quality

with the lowest economic investment; the colour

scheme cannot be dealt with separately but with

a synaesthetic approach including lighting design,

layout, materials and a multisensorial, perceptive

design. �

ricevere la figlia per i colloqui. Se l’usoappropriato del colore può trasformare unambiente estremo e drammatico come ilcarcere, è evidente che qualsiasi ambienteconfinato, anche l’ufficio, possa trarre vantaggioda un progetto cromatico di qualità: un colorenon costa più di un altro, eppure uno ègiusto e l’altro è sbagliato.

Giorgio Dal Fabbro Membro delConsiglio Direttivo e Coordinatore dellaCommissione Tecnica di Assufficio

Giorgio Dal Fabbro ha concluso l’incontrosintetizzando la ricerca dedicata alla “qualitàambientale dell’ufficio” che in abbinamento a moltissimi altri documenti prodottidall’associazione, forniscono informazioni digrande utilità. In tema di colore, anche senzadare un proprio parere sulla gamma di finiture“giuste” da impiegare in ufficio offre dati precisisu tutti i colori da non usare assolutamente, per precisi motivi ergonomici. �

PTT Giorgio Dal Fabbro

PTT Assufficio, qualità ambientale dell’ufficio

La ricerca completa svolta daAssufficio (con DipartimentoINDACO, Politecnico di Milano)“Qualità Ambientaledell’ufficio” si può scaricaredal sito www.assufficio.it

Le presentazioni PPTproiettate dai relatori nelcorso della tavola rotonda diAssufficio “I colori del futuro”si possono scaricare dal sitowww.ufficiostile-online.it

Per una più ampia trattazionesul tema del colore in ufficio si suggerisce la lettura degliarticoli pubblicati nei seguentinumeri di us-ufficiostile:

Numeri 4, 6, 8/2000; 10/2001;16/2002; 23, 24/2004 di Azzolini e Tinuper.Numeri 27, 28, 31/2005;4/2008 di Isabella Romanello.Numeri 1, 2, 3/ 2007di Bottoli e Bertagna.Numero 3/2008 di Renata Sias.

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Luce, tecnologia, emozioneLight, technology, emotion

1. ROTALIANA

DrinkDesign Dante Donegani& Giovanni Laudawww.rotaliana.itDrink è una famiglia di lampade che sidistinguono per un disegnosemplice e iconico che ricorda la forma di un calice, colmo di luce.Parabole, steli e copribasein acciaio cromato overniciato. Tipologie: terra,sospensione, parete

Drink is a family of lampsthat distinguishes itselfbecause of its simple andiconic design; it brings to mind a wine cup filledwith light. Chromed orvarnished steel bases.Types: floor, suspension,wall

2. Showroom Erco a Milano Un capannone industrialein viale Sarca, ex sededella Breda, è statoconvertito in un suggestivospazio espositivo grazie alprogetto degli architettiDeborah Bucca e PietroBelloni. La facciata che dàsulla corte interna presentale varie tipologie diilluminazione verticale peresterni. Gli interni, oltre 500mq distribuiti su due piani,prevedono anche un’areamock-up per dimostrazionie sperimentazioniilluminotecniche.(www.erco.com)

An industrial shed on vialeSarca, former Bredaheadquarters, wasconverted into a charmingshowroom thanks to thedesign carried out byarchitects Deborah Buccaand Pietro Belloni.

The front looking onto theinner court features manykinds of vertical outdoorlighting. The interiors, over500 sqm on two floors,also provide for a mock-uparea for demonstrationsand lighting-techniquetrials

3. I=N=N=V=O=C=A=T=I=O=Ndi Cerith Wyn EvansLa luce e la sua infinitaspettacolarità dell’eventocollaterale di Euroluce nelcortile del milanesePalazzo Reale firmatodall’artista inglese CerithWyn Evans: una scultura al neon di 7 metri didiametro, un lungo tuboche si attorciglia su sestesso a formare unanuvola luminescente che

sembrerà galleggiarenell’aria in un dialogo tra ilpercepito e il grado difamiliarità dell’osservatoreverso la luce in terminispaziali e temporali.Poetica evocazione di varieventi luminosi, comericorda l’autore «... latraiettoria di un fuocod’artificio, la scansione diun cellulare che cerca diimmortalare la scia di unjet alto nel cielo alto.Saluto le lucciole, i lorosconcertanti modi caotici,fantastico sull’intreccio chele sottili forme dicomunicazione insegnanoe che noi non sappiamocogliere, fallendocostantemente...»

Light and the amazingspectacularity of theconcurrent event ofEuroluce in the courtyardof Palazzo Reale in Milanby English artist CerithWyn Evans: a 7 dia neonsculpture, a long, coilingup tube to form aluminescent cloud thatseems to be floating in theair in a dialogue betweenwhat is perceived and thedegree of the onlooker’sfamiliarity with the light interms of space and time

4. Sede Zumtobel a MilanoIl progetto è stato curatoda Carlo Forcolini,Managing director dellaZumtobel e dall’ufficiotecnico di Joint (che hafornito gli arredi USM).L’azienda austriaca haultimato la realizzazionedella sede di Milano dellaZumtobel ResidentialLighting (www.zumtobel.it)che comprende un openspace con zona attesa-reception, showroom, zonabar, uffici e sale riunioni

The project is by CarloForcolini, Managingdirector at Zumtobeltogether with the in-housetechnical department ofJoint (supplier of USMfurnishings). The Austriancompany has completedthe carrying out of theMilan office of ZumtobelResidential Lightingincluding an open spacewith waiting-receptionarea, showroom, bar,offices and meeting rooms

Vetri elettropolarizzati e proiezioni diventano il veicolo per un viaggio fra suggestioni edimmagini del passato nella collezione ”Mobili con la memoria” di Agnieszka Lasota(www.agnieszka-lasota.pl) che saranno presentati nel Fuorisalone presso Spazio Revel,via Thaon de Revel, 3.Chiusi all’interno di moderni cubi in vetro, frammenti ritrovati di mobili antichi rievocanoun contatto museale con il passato, mentre la proiezione su di essi di immagini rubate al-la memoria. Il grande tavolo, in particolare, diventa uno schermo da cui il passato riemerge, si dissol-ve, si fonde con l’oggetto stesso; le proiezioni, immagini oniriche che si susseguono sul-la superficie di vetro elettropolarizzato Saint Gobain, sono talvolta tanto intense da oc-cultare la superficie in legno del tavolo antico, altre volte, invece, vi si fondono, rievocan-do le fattezze del pezzo d’epoca nel suo splendore autentico. In una originale interpretazione delle possibilità offerte dai vetri elettropolarizzati, Agnie-szka crea evanescenti flash-back nell’osservatore, e ne stimola la memoria spontanea,quella meno razionale e più coinvolgente, un po’ come le madeleines di Proust. (Aurelia Debellis)

Luce e vetri polarizzati per una tecnologia della memoria

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studiolantero

linfa vitale per il tuo ufficio

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È facile intuire quali e quanti vantaggi,in termini di produttività, possa por-tare un ambiente confortevole e sti-molante, capace di porre chi lo vivequotidianamente nelle condizioniideali per dare il meglio di sé

Il futuro è verde.HW Style è già pronta a mostrarvelo

Progettazione, realizzazionee manutenzione verde

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Oltre 2000 persone (in fiera e via internet) hanno partecipato alla interessante ricercacondotta da Orgatec, Ultima Office, che cifornisce le aspettative e le soluzioni organizzativee progettuali affinché l’ufficio sia realmente un fattore di successo.Il 53% dei consultati prevede un aumento nella flessibilità degli orari lavorativi e gruppidi lavoro che si alternano, il 78% crede cheaumenterà lo stress sul posto di lavoro, mentre il 68% prevede che le aziendeconteranno sempre di più sull’auto-organizzazione e l’iniziativa dei dipendenti.Questo si traduce in una maggiore richiesta di workstation multifunzionali, sale per il riposo e il relax per combattere lo stress e soluzioni componibili che garantiscano la personalizzazione del posto di lavorocon la possibilità di lavorare in piedi, seduti epersino distesi per aumentare l’attività cerebrale.Grazie all’uso delle nuove tecnologiemultimediali, il lavoro sarà sempre più multi-territoriale per diverse categorie professionali.

Di seguito i risultati della ricerca Ultima Office sulle aspettative degli utenti e una sintesi fotografica dellesoluzioni presentate a Orgatec che si propongono di rispondere alle nuove esigenze favorendo la creati-vità attraverso gli arredi e altri elementi “soft” (illuminazione, acustica, cura del verde, tessuti, profumi,ecc). Per maggiori approfondimenti sulle novità esposte e sugli eventi organizzati in occasione della mani-festazione, rimandiamo i lettori agli articoli già pubblicati nei numeri di us 3/08 (anteprima Orgatec) e 4/08(Best Office Award); nelle newsletter us-news 2008; sul sito www.ufficiostile-online.it. Per ulteriori informa-zioni consultare inoltre www.orgatec.com.

Nuovi modelli organizzativi e progettualiDa Orgatec la photogallery del presente e i desiderata per il futuro

workplace

exhibitionSave the date: next Orgatec 26/30 - 10 - 2010Further English texts in the website www.orgatec.com. www.ufficiostile-online.it

1. VITRA

PlaynsDesign: Ronan & ErwanBouroullecwww.vitra.comUn sistema che risponde alleesigenze di “netting enesting”: incorpora la facilitàdi comunicazione dell’ufficoaperto con le soluzionispaziali più adatte per le fasidi concentrazione. La trasformazione avvieneattraverso la facileregolazione individuale inaltezza dei piani premendo un bottone

Netting and nesting: opencommunicative offices shouldalways incorporate a spatialsolution for phases ofconcentrated work andprivacy. The change oflocation occurs by simplyadjusting the height of theindividual desk surfaces,which is effected quickly andeasily with the press of abutton

Pfalzmoebel www.ophelis-pfalzmoebel.de Alea www.aleaoffice.com Sinetica www.sinetica.com Tuna www.tunaofis.com

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2. MAUSER

ArcosDesign Jens Korte www.mauser-moebel.deSistema di arredimultifunzionale conflessibilità illimitata

A limitlessly flexiblemultifunctional workstationsystem

3. BISLEY

Bitewww.bisley.comContenitore multiuso mobileche si adatta a tutti i piani di lavoro

Multipurpose, wheeledstorage unit suitable of allworktops

4. CAIMI BREVETTI

BrukoDesign Giulio Iacchettiwww.caimi.comOriginale passacavi perrisolvere svariate esigenze di gestione dei cavi

An original cable holder to solve issues of wiremanagement

5. DIEFFEBI

C BookDesign Gianmarco Bliniwww.dieffebi.comContenitore modularesviluppabile all’infinito (inalluminio tagliato al laser)

Modular conteiner to bedeveloped endlessy (laser-cut sheet-aluminium)

6. BENE

B-Move ChairDesign b4K, Andreas KrobT-Front Office Design Kai Staniawww.bene.comLinea di arredi e sedie suruote: tecnologia innovativacontrollata intuitivamentetramite pulsante

Furniture system and swivelchair: innovative technology,intuitively controlled at thepush of a button

L’ufficio deve quindi consentire la collaborazione fra diverse sedi e all’adozione di soluzioni modulari per utilizzi di volta in voltadiversi.È stato espresso in modo particolare il desiderio di spazi aperti con zone dicomunicazione e aree per la pausa caffè, per attività sportive o persino per dormire.In cima alla lista di richieste, sono gli ufficiallestiti con molte piante, il collegamento con la natura e zone esterne per lavorareall’aria aperta, nonché uffici sostenibili esalutari. Sono gradite anche un’atmosferadomestica e un ufficio sia possibile avere unacomunicazione intensiva ma anche ritirarsinella propria sfera privata quandonecessario.

Punti chiave• Oltre al benessere fisico, l’ufficio del futurodeve prendere sempre più in considerazioneanche la salute mentale.• Anche le persone anziane, nella stessa

AREA OPERATIVA Personalizzazione, ottimizzazione dello spazio, articolazione estrema dei sistemi di arredo, difesa della privacy, qualitàambientale (luminosa e acustica)TASK AREAPersonalization, space optimization, extreme articulation of furniture systems,privacy protection, environmental quality(lighting and acoustic)

VS www.vs-moebel.de Bulo www.fienmuller.be K+N www.koenig-neurath.de Rehau www.rehau.it

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workplace exhibitions

misura dei colleghi più giovani, sono favorevoliad ambienti per la comunicazione, lacollaborazione e lo scambio di idee. • Nuovi profili operativi supereranno latradizionale differenza tra professioni maschili e femminili e si rispecchieranno in uffici più neutrie dai confini meno definiti.• L’ufficio del futuro è eco-sostenibile (utilizzamateriali riciclabili ed è riciclabile al 100%) conuno stile che segue le tendenze locali e territorialiin termini di design.• L’ufficio del futuro deve essere creato sullabase di nuovi modelli culturali e organizzativiaziendali che valorizzino la creatività, lacollaborazione e la capacità “imprenditoriale” del singolo nell’attuazione delle proprie idee. Va anche sviluppata la cultura positiva dell’errorecome fattore di crescita.• Il modello di riferimento per ispirare l’ufficio del futuro è quello del Railway Bistrot, il vagoneristorante flessibile e mobile che devecostantemente rispondere alle necessità dipersone sempre diverse. �

Dati Orgatec 08Su una superficie di 130.000 mq (cresciuta del 13% rispet-to al 2006), quasi 62.500 visitatori (con un aumento del9,3% rispetto alla manifestazione precedente) provenientida 113 diversi paesi del mondo si sono informati sulle ten-denze e sulle innovazioni presentate da 673 aziende espo-sitrici provenienti da 39 nazioni. Erano una settantina gliespositori italiani. Il 61% degli espositori e circa il 50% deivisitatori provenivano dall’estero. Da un sondaggio tra i vi-sitatori emerge che il 79 per cento degli operatori è damolto soddisfatto a soddisfatto degli obiettivi conseguiticon la visita in fiera.

7. LAS MOBILI

5th elementDesign SI Designwww.las.itSistema di scrivaniemodulari con cablaggiointegrato, postazionicondivise e multiple,paretine, screen divisoriattrezzati ed elementicontenitori si combinano tra loro

The systems providesmodular desks withintegrated wiring, shareddesks and workstations,partitions wall, dividing sidescreens, fully equippedscreens and storageelements that are perfectlymodular

8. ELITABLE

Unikawww.elitable.comPartizione mobile pergestire, con un unico profilo,pareti monolitiche conapplicazione di pannellivetrati singoli o doppi

Partition wall able tomanage, with a uniqueprofile, monolithic partitionswith application of single ordouble glass panel

9. SEDUS

TemptationDesign Andreas Strupplerwww.sedus.itProgramma di tavolirealizzato in base alla nuovanormativa UE; designinnovativo, tecnologiaintelligente e buon rapportoqualità-prezzo

A table range developed in line with this new EUstandard; it combinesinnovative design withintelligent technology andsolid value for money

10. MODULO (GRUPPO LAS

MOBILI)D:visionwww.modulopareti.itDividere ed integrare allostesso momento, connubiotra luminosità, trasparenza,sicurezza, ed eleganza, altatecnologia unita al design

Dividing and integrating atthe same time, mix ofluminosity, transparency,safety and elegance, hightechnology combined withdesign, with its light, airy

Owa www.owa.de Alcantara www.alcantara.com Gabriel www.gabriel.dk Carpet Concept www.carpet-concept.de

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UFFICI DIREZIONALI Eleganza minimale, ricercatezza del dettaglio,importanza del materiale.EXECUTIVE OFFICEMinimalist elegance, refined details, materials of importance.

11. METHIS

Delta Executivewww.methis.comL’eleganza delle finitureconsente molti abbinamentimaterici (ceramica, essenze,cristalli verniciati, acciaiocromato e verniciato) persoluzioni progettuali edestetiche insolite e personali

The elegant finishes, makepossible to create a widearray of solutions andcombinations of differentmaterials (ceramic, wood,painted crystal, chromed andpainted steel) for unusualand personal designs

12. BIOK

A2Design Gabriel Teixidówww.biok.esCollezione di arredi per areedi alta rappresentanza(profilo in estruso di alluminio)

Furniture collection forhighly representative areas(extrusion-aluminum profile)

13. SINETICA

EgoDesign Sinetica Design Labwww.sinetica.comScrivania direzionale in cui il fascino del legno si abbinaalla forza delle linee,all’importanza dei volumi edelle dimensioni, allaversatilità di abbinamenti ecomposizioni; sistema dicablaggio integrato

The range of this woodenexecutive desk combines thestrength of lines andimportance of volumes andsizes with the versatility ofintrinsic configurations. It isequipped with an integratedcabling system

14. VITRA

ArchiMedaDesign: Alberto Medawww.vitra.comTavolo ad altezza variabileper uno stile di lavorodinamico, permette anchenell’ufficio direzionale unasalutare variazione diposizioni sedute o in piedi

The height-adjustable desk for a dynamic workingstyle, it brings a healthy mix of sitting and standingpossibilities into theexecutive office

15. TUNA

FloatDefne Kozwww.tunaofis.comArredo direzionale dalla forte personalità disponibilein varie configurazioni eabbinamenti materici

Executive furniture with amarked personality availablein several shapes andmaterial matches

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SEDUTEInnovazione tecnologica e materica, inediti modelli estetici nati da nuovi concetti ergonomici. Versatilità, forme scultoree, relaxinformale per le aree lounge.TASK CHAIRInnovation as to technology and material, new aesthetic models create by new ergonomic concepts. Versatility, sculptural shapes, informalrelaxation fot the lounge areas.

16. DAUPHIN

InTouchDesign Martin Ballendatwww.dauphin.comUn “dialogo flessibile” tra lo schienale e la schiena

A flexible dialogue betweenthe backrest and your back

17. HUMANSCALE

Diffrient Work ChairDesign Niels Diffrientwww.humanscale.comUtilizza semplici leggi dellafisica invece di meccanismicomplessi: ecososteniblità,usabilità, gradevolezza edurata nel tempo

Utilising the laws of physicsinstead of myriad parts and mechanisms: comfort,performance and timelessform

18. HERMAN MILLER

EmbodyDesign Jeff Weber e BillStumpfwww.hermanmiller.com/europeSedia ergonomicamenteevoluta: lo schienalemultizonale elimina lo stressa ogni punto di contatto eincoraggia una postura piùsalubre

Ergonomically developedchair: the multi-zone backremoves stress in all contactpoints and fosters a healthierposture

19. ZÜCO (DAUPHIN GROUP)PerilloDesign Martin Ballendatwww.zueco.comSedia-scultura in plasticabianca ultralucida

Sculpture-chair in whiteextra-glossy plastic

20. SEDUS

CrosslineDesign Markus Dörnerwww.sedus.itSedia operativa conmeccanismo Similar di nuovagenerazione che garantisceuna seduta attiva e dinamica

Swivel chair with new Similarmechanism that allowscoordinated movementsduring dynamic sitting

workplace exhibitions

Dynamobel www.dynamobel.com HÅG www.hag.no Itoki www.itoki.jp K+N www.koenig-neurath.de

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workplace exhibitions21. INTERSTHUL

FitDesign Christine Lüdekewww.interstuhl.dePoltrona estensibile in maglia di Trevira tesa su struttura in acciaio

A knitted Trevira fabric isstretched between the steel

22. NURUS

4UDesign Ece Selamo luYal›m & O uz Yal›mwww.nurus.comUn stema di sedute per incoraggiare lasocializzazione durante le attese

A seating unit encouragingthe socialization during thelounge times frame

23. B&BCloudNaoto Fukasawawww.bebitalia.itCollezione di divani per areeattesa

Waiting sofa collection

24. LAMM

GenyaDesign Dante Bonuccelliwww.lamm.itCreata per l’Aula Magnadella nuova UniversitàBocconi, la poltrona ha lostesso spirito minimalista el’austera immaginedell’edificio di GraftonArchitects

Created for the Aula Magnaat the new BocconiUniversity, the armchair usesminimalist spirit and austereappearance of the buildingby Grafton Architects

25. WALTER KNOLL

CircleDesign UN Studio, Benvan Berkelwww.walterknoll.deSistema componibile diimbottiti che può svilupparsiin configurazioni piacevoli e scultoree

Modular system of softfurniture, that develops inpleasant and sculpturalshapes

Tonon www.tononitalia.com Wilkhahn www.wilkhahn.com Lange www.langeproduction.comStua www.stua.com

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SALE RIUNIONE Integrazione della tecnologia, ricerca di unanuova identità, trasversalità, semplicità,caratterizzazione attraverso finiture, linee esegni inediti.MEETING AREAIntegration of technology, search for a new identity,transversality, simplicity, characterization throughnew and unusual finishes, lines and signs

workplace exhibitions

26. WINI

Winea Conferencewww.wini.deDesign originale e soluzionitecniche innovative perl’allestimento di ufficidirezionali rappresentativi e sale conferenze

A new design and technical solutions for the arrangement ofrepresentative managementoffices and conferencerooms

27. ICFPush-InDesign Ueli Biesenkampwww.icf-office.itLa versatilità e la rapidità diconfigurazione permettonoall'utente di variareprogressivamente forma edimensioni delle postazioni

The significant feature is itsversatility: it is a modularsystem that can be usedseparately or combined intointo a wide variety ofdifferent spatial

28. BENE

Filo TableDesign EOOSwww.bene.comUn intelligente sistema permeeting e conferenze

An intelligent system forconferences and meetings

29. LAS MOBILI

i-MeetDesign Nikolas Chachamiswww.las.itLinee e finiture di prestigio,forme e dimensionimodulabili e connessionielettriche, facilitanocollaborazione, contattovisivo e wire management

Prestige lines and finishing,modulated shapes and sizes,facilitate collaboration, visualcontact and wiremanagement

30. MARC DE GROOT DESIGN

IQFlexible workingwww.marcdegrootdesign.comUfficio nomadico da m 3,60di diametro

Nomadic office of 3,60meters diameter

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Dauphin HumanDesign® Group, produttrice tra i leader mondiali di sedute ergonomiche per ufficio, sale riunioni,direzionali e aree break è lieta di invitarVi alla National Convention. Una giornata studiata solo per Voi, dove in unambiente esclusivo e raffinato Vi invitiamo a scoprire le novità della ricerca e la filosofia dello stare seduti del no-stro gruppo. Troverete inoltre il nostro specialista dell’ergonomia in grado di soddisfare tutte le Vostre domandein materia.

La convention si svolgerà presso l’Antico Borgo La Muratella - Località Muratella - 24055 - Cologno al Serio (BG).Inizio dalle ore 09.00.

Vi chiediamo gentilmente di confermare la Vostra presenza all’indirizzo e-mail: [email protected] oppure via fax al numero: 02.76021723 indicando i vostri recapiti.

Dauphin Italia Srl - Via Gaetano Crespi, 12 - 20134 Milano - T. 02.76018394 - www.dauphin-group.com - [email protected]

National Convention Dauphin Italia 26.05.2009

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contract

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Sede de Il Sole 24 Ore a Milano progettata daRenzo Piano, architetto di riferimentointernazionale per iprogetti che guardanoall’informazione e allacultura. Architettureaperte, trasparenti,leggere, “in ascolto” le ha definite Piano,pronte allo scambio.Nella zona ristorazionesedie Silver in alluminio e plastica disegnate daVico Magistretti per De Padova nel 1989. Le Silver sono statescelte da Piano anche al Café Mezzanine del Centre GeorgePompidou, alla caffetteriadella Morgan Library diNew York e al Paul KleeZentrum di Berna

Headquarters of il Sole 24 Ore in Milan designed by Renzo Piano, theinternational architect of reference for projectsinvolving information and culture. Open,transparent, light worksof architecture, worksthat “listen”, as Pianoputs it, ready forinteraction. Selecting theSilver chairs, by VicoMagistretti for De Padova in 1989, for therefreshment zone, as in the Café Mezzanine of Centre GeorgePompidou, or the cafesof the Morgan Library inNew York and the PaulKlee Zentrum in Berne

Foto di Paolo Riolzi

dossierCONTRACTus

Ristorazione aziendaleIn-house canteen

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Giulio Ceppi (1965),architetto e designer, docenteal Politecnico di Milano, già visiting professorall'Interaction Design Institutedi Ivrea e direttore del Masterin Business Design di DomusAcademy. Si occupa diprogettazione sensoriale edesign dei materiali, dellosviluppo di nuove tecnologiee di strategie di identità.Dal 1991 al 1997 ècoordinatore del CentroRicerche Domus Academy e dal1998 al 2000 seniordesign consultant di PhilipsDesign. Nel 2000 fonda aMilano Total Tool, società divisioning e design strategy,con sedi a Tokyo e BuenosAires, con cui progetta perAuchan, Autogrill, Comune diVenezia, Coop, Festo, IllyCaffè, Mitsubishi, Motorola,Ikea, Luceplan, Nestlè, Nike,Nissan, Oikos, Saporiti Italia,Torino 2006, Viacom, 3M.Vive e lavora a Milano e sullago di Como.

Giacomo Mojoli (1955)laureato in filosofia, per ottoanni vicepresidenteinternazionale e nazionale di Slow Food è oggiportavoce del Movimento,Membro della PresidenzaInternazionale, Presidenteonorario di Slow FoodGiappone. Pressol’Università di ScienzeGastronomiche è art directordel Progetto Stage. Ha insegnato al Politecnico di Milano nell’ambito delDesign della comunicazioneed in diverse università, in Italia e in Giappone.Scrive in varie rubriche di tendenze nei consumi e di nuovi scenari della vita urbana.

La ristorazione aziendale comeespressione di un modello socialeNon sappiamo se qualcuno abbia mai scrittouna “Storia sociale della ristorazione aziendale”,ma di certo sarebbe un tema di grande valorestorico e culturale andare a ricostruire il valorepolitico e della componente ristorativa nellatrasformazione dell’industria. Ci immaginiamo non sia poca la letteratura che ha indagato, dalpaternalismo ottocentesco in poi, la fase classicadi quanto definivamo come le mense e i refettori,risposta sindacale ad un bisogno sociale dialimentazione nel luogo di lavoro, alla funzionebiologica della nutrizione e della pausafunzionale. In tal senso è interessante leggere laristorazione aziendale come un momento e unaforma di espressione della intensa ecomplessa dinamica storica dei modelliaziendali, del rapporto tra ergonomia del lavoroe socialità della relazione, tra esigenzeproduttive e diritti sociali.Diritti sociali che vedono nell’atto di alimentarsi larappresentazione di una sorta di linguaggio che,come tale, possiede dei vocaboli i quali, nelnostro caso, sono rappresentati dai prodotti edagli ingredienti utilizzati. E, perfettamente comeil linguaggio, la cucina, la gastronomia,

contiene sempre, esprimendola, la cultura el’etica di chi la pratica, di chi la propone.Rappresenta, in ultima analisi, un modello di autorappresentazione, di veicolazione di un progetto, di una visione sociale oltre cheorganizzativa di un sistema di relazioni e di produzioni.

Lo scenario attuale: ristorazione come relazione ed esperienzaSe vogliamo che la ristorazione aziendale nonsia intesa progettualmente solo come unintervento di natura puramente decorativa e scenografica, andando oltre la scelta di elementi di arredo e di comunicazione,per quanto siano essi fattori importanti, occorrefare un passo ulteriore. Infatti lo scenario della ristorazione aziendale è attualmentecaratterizzato da alcune polarità particolarmentesignificative per la definizione progettuale deltipo di servizio, di risposta che si vuole di voltain volta esprimere e incarnare. Allora il dialogotra l’azienda e il progettista deve includereanche alcune variabili che stanno a monte e che influenzano, toccando le modalità di consumo del cibo e le sue dinamiche di erogazione.

Oggi si parla di “ristoranti aziendali” per enfatizzare e sottolineare il nuovo bisogno di natura espressiva eidentitaria, di portata anche comunicativa e psicologica. Infatti il ristorante aziendale è oggi luogo di rela-zione in almeno due direzioni complementari: verso i dipendenti della stessa azienda, in quanto luogo diinterazione informale, di dialogo ed evasione, di scambio aperto e fluido; verso clienti, partner, fornitori, inquanto momento di ulteriore declinazione dell’identità e dei valori dell’azienda, di volontà di trasparenzaed apertura verso il mondo esternoIn tal senso non è più una commodity di natura funzionale, ma sventa uno spazio di relazione e identità, unservizio dettato da specifiche volontà corporative e dall’intenzione di connotare i tempi e i modi dell’azien-da in maniera propria e originale.

Ristorazione in aziendaScenari evolutivi e futuri possibili

contract

dossier ristorazione

di Giulio Ceppi e Giacomo Mojoli

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Dinamiche progettualiPossiamo estremizzare in due dinamiche alcunidei fattori progettuali più attuali.Standard versus personalizzato: le nostrepreferenze alimentari sono sempre piùsoggettive e personalizzate. Ognuno di noi nonsolo ha sempre più chiaro cosa e comemangiare, ma spesso lega il cibo a unafilosofia di vita. La composizione del propriopranzo deve essere un atto fortementeindividuale e personale, come ormai avvienenella maggior parte delle esperienze di consumo.Servito versus fai da te: la volontà di interveniredirettamente nelle modalità di preparazione ecottura degli alimenti e il mostrare ad altri leproprie doti culinarie, non è necessariamenteun’azione da “tempo libero”, ma rientra ormainella quotidianità e quindi anche nellaristorazione in azienda.

Cambia la Cultura AlimentareIn sintesi il mondo della ristorazione aziendalesta passando dall’essere una Cultura alimentarechiusa e autoriferita, modellata su standard ecriteri indotti dallo stesso mondo aziendale, adaprirsi invece alla contaminazione positiva conil quotidiano, con le altre esperienze alimentari

che siamo abituati a vivere nelle dinamiche ditutti i giorni.Questo permetterà anche di differenziareulteriormente le offerte, i linguaggi scelti dai vari comparti industriali e produttivi, terziari e di servizio, e di identificare per ogni specificaazienda un’esclusiva modalità di ristorazione,assolutamente taylorizzata e costruita sulleproprie specifiche esigenze funzionali, relazionali,comunicative.Non solo, l’elemento geografico-territorialepotrà influire positivamente nella scelta delle materie prime da adottare nell’ambito delladefinizione finale dello stile alimentare dellaristorazione aziendale. In questo senso, le sceltevirtuose, atte a promuovere l’utilizzo e ilconsumo di prodotti riconducibili a territoricircostanti il luogo di lavoro, potranno favorirelo sviluppo positivo di economie locali basatesulla coltivazione e/o produzione di prodottistagionali e sostenibili.

Il nuovo paradigma della SensorialitàSostenibileCon l’espressione Sensorialità Sostenibile, forsenon di così facile ed immediata lettura, ciauspichiamo il coniugarsi della dimensione

1. Ristorante aziendaleLindtRiqualificazione degli spaziattuali attraverso unamaggiore aderenza conl'immagine corporativa el'esaltazione della capacitaevocativa del mondo delcioccolato. Gli interventitecnici utilizzano tecnologiea secco, rapide e di facileinstallazione. Il risultatoporta migliorie sul pianoestetico e funzionale,generando superficiomogenee e facilmentepulibili e manutenibili, e introducendo una nuovagamma cromatica e una qualità ambientale e percettiva

Upgrading of the currentrooms through a moreconsistent look with thecorporate imageand the enhancing of theevocative power of thechocolate world.The technical changesmake use of dry, quicktechnologies easy to install.The result is a functionaland aesthetic improvementthrough homogeneous,easy cleaning andmaintening surfaces and a new range of colours and an environmental and perceptive quality

2. Layout e distribuzionedei flussi in una mensaaziendale

Lay out and flowdistribution in a canteen

sensoriale e della ricchezza fenomenologica,con la dimensione della sostenibilitàambientale e culturale, ovvero il rispettodell’ecocompatibilità e lo sviluppo dellabiodiversità: un incontro che connette in unavisione sistemica i criteri di una produzione eticae differenziale con quelli di un consumo riccoemozionalmente e cognitivamente cosciente,nella concertazione di valori locali e globali.La sensorialità sostenibile vuole mettere insieme,attraverso una filosofia di progetto e dibusiness, il concetto di territorio con quellodi consumo, sapendo che la comprensione diun prodotto passa attraverso la conoscenzadelle fasi della sua lavorazione, avviene permezzo della tracciabilità del suo divenire damateria prima a merce finale. Quindi non serveun progetto che enfatizzi solo la parte finale ditale processo, che celebri il consumo el’esperienza in sé stessa, se non vi è coscienzadel tutto, delle relazioni, dei passaggi, dellaStoria insomma.Un prodotto infatti non è solo merce, non èsolo esperienza, ma è la storia delle persone edelle specie animali e vegetali che l’hanno resapossibile, dei processi e le relazioni che negiustificano l’esistenza: il design, come

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contract dossier ristorazione

l’architettura, serve a mettere in evidenza talipassaggi, valori e proprietà. Il design el’architettura raccontano sempre più processi,permettono relazioni, creano occasioni e spazi diincontro e di scambio, sviluppano e produconomodelli sostenibili, eticamente comeenergeticamente. Il progetto connette il microcon il macro, il locale con il globale, il singolocon la comunità: non autocelebrazione, macreazione di piattaforme di scambio, produzionedi strumenti cognitivi, di nuove ritualità cheaccrescano la nostra coscienza e conoscenzasensoriale.

Il ruolo del designIl design fornisce gli strumenti per lacomprensione, aiuta l’interscambio culturaleattraverso la sua capacità di connetterelinguaggi e codici distinti, traduce esperienzeda una dimensione originale ed unica a situazionicondivisibili. Il design favorisce il dialogo nelladiversità, produce diversità, alimenta unquotidiano ricco e denso. In tal senso abbiamogià preso più volte le distanze dall’euforicatraduzione di quel Design dell’Esperienza dimatrice americana che tanto ha spopolato nellacultura del progetto negli ultimi anni.

Osservando alcune importanti tendenze sul pianodel progetto e della cultura del consumo a oggi an-cora parzialmente tangenti allo specifico della risto-razione aziendale, possiamo elencare alcuni feno-meni che saranno sempre più determinanti per la ri-cerca della propria soluzione ad hoc nel prossimofuturo.

FlessibilitàOrari di apertura, adattabilità degli spazi, dinamicadelle forme e delle modalità di offerta del cibo:nei punti della catena YoSushi, ormai presente an-che in Italia, si possono trovare oltre 100 varietà dicibo giapponese preparato al momento: nulla rima-ne sul nastro trasportatore per più di due ore. Perindividuare il costo di ogni singola pietanza bastaguardare il colore del piattino.

PersonalizzazioneOfferta del cibo, capacità di comprensione delle diver-se culture e abitudini alimentari: nel centro enogastro-nomico Eataly Torino sono disponibili cibi e bevandedi eccellenza, dal mirato rapporto prezzo-qualità, oltreai prodotti provenienti dai Presìdi Slow Food. Sono of-ferti anche corsi di cucina ed educazione alimentare.Il cliente può scegliere i prodotti per ogni bancone econsumarli nello spazio stesso di vendita.

MetissaggioIntegrazione di servizi accessori, di nuove funzioni eattività complementari: si pensi a Starbucks che con ilproprio marchio HearMusic ha aperto un'innovativacasa del caffè con un bar specializzato nell'ascolto dimusica, dove i clienti consumando prodotti Starbuckse creano le loro compilation personalizzate.

Stagionalità e tematizzazione Capacità di rapporto con il mondo esterno, di coglierei cambi stagionali, gli eventi mediatici e sociali: si pen-si per paradosso estremo a Peck, gastronomia storicadi MIlano. Oggi anche bar e ristorante gestito dallochef Carlo Cracco. Offre specialità da gourmand eprodotti pregiati: vini, salumeria, pasta e condimenti,tè e caffè, olii e aceti. Prevede specialità mensili epropone anche confezioni regalo e accessori.

EticaZona ristorazione LindtTracciabilità dei cibi e delle materie prime, rapporticon cooperative locali o realtà equosolidali, applica-zione della filiera corta: pret à manger è una catenalondinese che vende cibi freschi, pronti per pranzi/spuntini veloci. C’è molta attenzione al fattore sosteni-

La ricerca della singola specificità: fattori influenzanti

Già in tempi passati, anche insieme ad EzioManzini, parlammo di Ecologia dell’Artificiale:sua evoluzione è oggi, a distanza di quasi ventianni, la Sensorialità Sostenibile, dovel’individuo, emerge finalmente comeprotagonista e attore primario, riferimentocentrale ed assoluto della scena ambientale: nel nostro egoismo sociale, non esiste ambientemigliore se non vi è un uomo migliore. La parola “sensorialità”, senza alcun calvinismo oautolesionismo che ha in passato connotatospesso la cultura ambientalista, pone invece alcentro la godibilità dell’intero sistema, naturaleed artificiale che sia, passando attraverso lacoscienza critica e i valori etici della culturaSlow.Speriamo che tutto ciò ci serva a costruire unmondo migliore poiché ne vogliamo assaporare,preservare e produrne le parti migliori, e nonsolo per la paura dell’autodistruzione o diapocalittiche conclusioni.Come progettisti infatti possiamo certo farciquesto augurio, sapendo che il progetto stessoè un’attitudine Slow, complessa socialmente,policentrica sensorialmente, e alla ricercacontinua del suo stesso equilibrio, come perogni forma di vita del pianeta. �

3. Ecogrill a Mensa-Ravenna

Ecogrill at Mensa-Ravenna

4. Mensa aziendale Leuci

In-house canteen Leuci

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contract dossier ristorazione

Staff restaurantsEvolutionary scenarios and possiblefutures

Now we call them “staff restaurants” to emphasize and

highlight the new need for an expressive, communicative

and psychological quality stressing the corporate identity.

Actually the staff restaurant is now a place where two

kinds of complementary relations are established:

with the employees, as it’s a place of informal interaction,

socialization and escape, for an open and flowing

exchange; and with customers, partners, suppliers, since

it allows a further statement of the company’s identity

and values, the wish of transparency and opening to the

outside world. That means it’s no longer a functional

commodity, but a relation and identity space, a service

suiting special corporate wishes and the purpose of giving

the company new and original times and modes.

The dialogue between company and designer shouldinclude also some variables, that affect the project,concerning the way food is consumed andsupplied. We may exacerbate a few of the mosttopical planning factors in two dynamics.Standard versus personalized: our dietarypreferences are increasingly subjective andpersonalized. Each of us knows exactly what and how to eat and often we relate food to a philosophyof life.Served versus self-service: the wish to be activelyinvolved in the preparation and cooking of food isn’tnecessarily a “leisure time” action, it’s by now part of our everyday life and therefore of catering, too.

Food culture is changingIn short, the world of catering tends to open to apositive contamination with the everyday, with moredietary experiences we are used to in our everydaylife. That is going to allow also a further supplydifferentiation, different approaches chosen by theindustry, production and service sectors.In addition, the territorial-geographic componentwill positively affect the choice of raw materials to beused, in order to define the dietary style of the staffrestaurant. �

bilità: gli ingredienti sono biologici e tutto il packa-ging è riciclabile. Simile è la catena canadese TimHorton attenta alla sostenibilità sociale attraversola Tim Horton Children’s Foundation.

SostenibilitàUso di energie pulite, risparmio energetico, riduzio-ne di emissioni e sprechi: Autogrill ha recentemen-te inaugurato Ecogrill – progetto di Giulio Ceppi –un locale a basso impatto ambientale e con zeroemissione di CO

2in atmosfera, con impianti geoter-

mici, tetto verde, forte risparmio di acqua, illumina-zione a luce fredda.

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Come si colloca l’Italia nella progettazione dispazi dedicati alla ristorazione?«Pensiamo troppo frequentemente solo al discorso estetico. Ma questo è limitante. I problemi sono diversi. Prima di tuttol’arretratezza del sistema della ristorazioneitaliana: qui, fino a pochi anni fa, imperavanoartigianato e frazionamento, con aziende diristorazione familiari tradizionali dove la culturatecnica era detenuta dal cuoco. Secondo elemento: proprio perché le aziendeproduttrici di attrezzature sono così “forti”, gli utilizzatori si sono sempre rivolti a loro per laprogettazione non solo dell’arredo, ma dell’intero processo produttivo, delegandoloro tutte le scelte. È evidente che l’attore diuna sola fase di un processo non possaavere una visione globale.Però, lei dice che la situazione sta cambiando. In quale direzione? «In seguito alla legge Merloni del 1994 sui lavoripubblici la progettazione è diventata obbligatoriaper tutti gli edifici e, quindi, anche per le mense.La ristorazione scolastica è al momento la piùavanzata in materia. Nell’ambito dellaristorazione commerciale lo sviluppo èiniziato invece vent’anni fa con l’arrivo diMcDonald’s. Sono state le società straniere ainsegnare come affrontare con un progettoglobale la ristorazione. Le carenze maggioriemergono nel mondo ospedaliero. A metà strada si collocano le mense aziendali estudentesche, che però necessitano ancora diun lungo lavoro di affermazione dellaprogettualità».È possibile individuare qualche tendenza?«Il consumatore oggi si fa sentire e le suerichieste devono essere tenute inconsiderazione. Qualità è la richiesta assoluta, a partire dalla materia prima e passando

anche attraverso la conoscenza e l’evoluzionedella tecnologia. Un’altra tendenza èdeterminata dai processi di cottura innovativi,di cui si deve tenere conto in fase progettuale. Ma il vero problema è la distribuzione, cioè il sistema che consente di far giungere il pasto al momento del consumo ai canonici 65 gradi. Tutte le nuove tecniche sono orientate a risolvere questo problema. Anche l’ambiente incide nella percezionedella qualità globale. Ma l’aspetto esteticonon può sopperire a carenze igieniche,funzionali e produttive: certamente è unacomponente, ma non l’unica, dell’interoprocesso progettuale, il cui risultato finale deveessere la qualità totale del pasto». (G.V.)

The catering project: fine and goodInterview with architect Antonio Montanari

«The catering culture and planning concept never

existed in Italy and are just showing up, even if mildly.

In any other industry, it’s only natural and necessary

to draw up a plan, yet not in catering. And by planning

I mean a complete project, including building, systems

and equipment; and that can control the whole chain,

from the harvest to the time you serve a meal and

wastes are disposed of».

In Italy there are several problems. First of all, thebackwardness of the Italian catering system:until a few years ago, family concerns and share-outwere prevailing, and the cook was the only one whohad a know-how. Obviously the player of onephase of the process cannot have a global vision.Yet you said that the situation is changing. How? «School refreschment is now the most advancedsector. Instead, as regards the cateringdevelopment started twenty years ago with

«La cultura e il concetto di progettazione nella ristorazione non sono mai esistiti in Italia e solo oggi inizia-no a farsi vivi, anche se molto debolmente. In qualsiasi altro settore è naturale e indispensabile redigereun progetto, nella ristorazione no. E quando parlo di progetto intendo una progettazione completa, che riguardi l’edilizia, gli impianti e le at-trezzature, e che controlli tutto il percorso, dalla raccolta del prodotto fino al momento in cui il pasto vieneconsumato e vengono eliminati i rifiuti».

Il progetto ristorazione: bello e buonoIntervista con arch Antonio Montanari

contract

dossier ristorazione

di Giuliana Valcavie Renata Sias

courtesy Ristorazione

Collettiva

Progetti preliminari di ristoranti aziendali

Renderings of in-housecanteens

Antonio MontanariArchitetto e socio dellaF.C.S.I Italia, associazioneinternazionale di consulentinel settore ristorazione, dal 1974 si specializza nelsettore della ristorazione e alberghiero. In tale ambitoprogetta e dirige lavori persistemi di ristorazioneuniversitaria, ospedaliera,mense aziendali, centricottura comunali e nel settorecommerciale, turistico ealberghiero, con significativeesperienze anche all’esteroÈ professore a contrattopresso l’Università di ScienzeGastronomiche di Pollenzodove tiene il corso di “Sistemidi Ristorazione” e collaboracon diversi seminari ai Master in “ScienzeGastronomiche e Prodottidi Qualità” presso la sede di Colorno della stessaUniversità.Collabora con rivistespecializzate e partecipacome relatore a convegni.

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Quali sono queste aree e come sono cambiate?«Tradizionalmente ogni mensa prevede tre areeprincipali: produzione (cucina), distribuzione(self service) e sala. La nuova visione delristorante aziendale modifica questi cardini e, pur continuando a rispettare il must della rapiditàdel servizio, offre maggiore qualità ambientale e scelta diversificata nei menu. In altre parole:velocemente sì, ma anche bene.La produzione non è più limitata alla cucina e alcune fasi della lavorazione vengonoportate in vista (grill, primi al salto, pizza, ecc) e spostate nell’area della distribuzione.Il menù non è più composto dal classico “primo, secondo, contorno” ma rispetta esigenzedi diversificazione e personalizzazione,per questo motivo la linea del self siscompone in isole free flow che permettono a ciascuno di comporre il menù secondo i proprigusti senza formare code. Anche le bevandetendono a essere servite tramite distributoriautomatici e portate in sala.La sala diventa luogo di accoglienza con piùattenzione alla piacevolezza e al comfortambientale; niente a che vedere con le squallidee rumorose mense arredate con sedie sospesefissate ai tavoli, funzionali per l’igiene madecisamente controproducenti dal punto di vistapsicologico ed ergonomico. I grandi numeriamplificano le problematiche e ogni area vaconcepita in base al numero di utenti».Immagino che la piacevolezza non si riferiscasolo all’estetica dell’interior design, ma considerianche gli aspetti tecnici...«Naturalmente sì, pensiamo per esempioall’importanza che assumono il condizionamentoe la gestione dell’aria quando i cibi vengonocucinati in sala. Anche l’acustica è fondamentaleconsiderando che il rumore prodotto in unamensa è la somma di parole, movimenti di

stoviglie e sedie di centinaia di persone. Dunque la scelta dei materiali deve essere moltoaccurata. A soffitto – superficie con il maggioreimpatto di assorbimento – va previsto uncontrosoffitto con alta efficienza acustica; alle pareti si devono usare materiali cherispettino anche i vincoli igienici, per esempio le boiserie fresate. Per i pavimenti, che devono essere robusti e lavabili, alle ceramiche è meglio preferire alternative che riducano ancheil rumore di calpestio: per esempio linoleum,gomme o pvc trattati adeguatamente».Anche la distribuzione spaziale e i percorsipossono influire sulla percezione di qualità?«L’utente si accorge e apprezza la qualitàambientale solo se tutte le “fasi” sono stateprogettate. Un elemento spesso trascurato èquello che interessa la fase “sbarazzo della tavola”e percorso all’area lavaggio. Le soluzioni sonodiverse: da semplici paravento per mascherare i carrelli su ruote fino ai nastri trasportatori. Non va dimenticato che il progetto interessa tutto il percorso e il processo continua fino a quando il piatto è lavato e torna al free flow». (R.S.)

...and the canteen turns into a staffrestaurant

If the improvement in schools is no doubt to the mothers’

credit, the evolution in the company is the expression of a

philosophy oriented to communication and corporate

image: from a labour requirement to a service which is

part of the corporate image and looks like an ordinary

restaurant. That led to substantial changes in all areas

forming the refreshment environment

What are these areas and how have they changed?«Usually every canteen is organized in three mainareas: production (kitchen), distribution (self service)and room. The new vision of the in-house canteenchanges these cornerstones and, although stillmeeting the requirement of a quick service, it allows a better environmental quality and diversified menus. In other words: a quick service, indeed, yet a goodone, too. Production is no longer limited to the kitchenand some working phases are shown off (grill, sautéfirst courses, pizza, etc,) and has moved to the self-service area. The menu is no longer the usual “first,second course, side-dish” but it suits the requesteddiversification and personalization, that’s why the self-service line is broken up in free flowislands allowing everyone to personalise their menuaccording to their taste and without queuing up.The room becomes a reception place oriented topleasantness and environmental comfort (includingacoustics and air quality). It should be pointed out that the project concerns the whole path and theprocess ends only when the plate has been washedand goes back to the free flow. �

Se il merito del miglioramento nelle scuole va certamente alle mamme, l’evoluzione in azienda è l’espres-sione di una filosofia orientata alla comunicazione e alla corporate image: si è passati dall’obbligo sindaca-le a un servizio che fa parte dell’immagine aziendale e man mano ha assunto la connotazione della ristora-zione commerciale. Questo cambiamento ha portato a sostanziali trasformazioni in tutte le aree che com-pongono l’ambiente della ristorazione.

...e in azienda la mensa diventa ristorante

McDonald’s. The foreign companies taught us how to cope with catering according to a global project.The major shortcomings are found in the hospitalcommunity. Halfway there are the school cafeteriaand in-house canteen, however still far fromachieving a real planning quality».Is it possible to pick out some trends?«Quality is the absolute request, starting from the raw material and going through knowledge and technological development. One more trend isdetermined by the innovative cooking procedures,that should be taken into account in a planning phase.But the real problem is distribution, namely thesystem allowing to serve a 65-degree meal at the right time. The environment, too, affects theperception of global quality. But the aesthetic aspect cannot compensate for hygiene, functional and productive shortcomings; so, it’s no doubt acomponent, but not the only one, of the wholeplanning process, the final result of which must be the total quality of the meal». �

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a cura della redazione

contract

dossier ristorazione

1. CAIMI BREVETTI

KoalaDesign Michele De Lucchi e Sezgin AksuArchimedeDesign Caimi Labwww.caimi.comSistema di schermi divisoriArchimede perfetto perdelimitare aree break inambienti collettivi; mentre il flessibile sistemadi espositori Koala offre un supporto per la comunicazione

System of partition screensArchimede perfect fordefining break areas in common rooms; whilethe flexible display systemKoala can be a support to communication

2. NARDI

ReginaDesign Raffaello Galiottowww.nardigarden.itSedia con scoccarealizzata con stampaggio a iniezione “air moulding” e finitura matt, è inpolipropilene trattato conanti UV

Chair with “air moulded”shell and matt finish in UV-proof polypropylene

Food, comfort, design

4. DAUPHIN

Ecco!www.dauphin.itSedie e tavoli“ecologicamente coerenti”;la sedia, impilabile emultifunzionale, puòcambiare look grazie alpratico copri sedia concuscino

Chairs and tables inenvironmentally-consistentmaterials: the stackableand multi-purpose chairmay change its lookthrough the handy seatcover with cushion

3. ALMA DESIGN

Toddwww.alma-design.itSedia impilabile, robusta eleggera con scocca inmultistrato di faggio,lavabile

Stackable, strong and lightchair; washable plywoodbeech shell

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5. SEGIS

PacificDesign George J. Sowdenwww.segis.itSedie Pacific nel ristoranteaziendale Buffet FFSS di Genova Brignole,progettato da Studio DaSilva Lopes & Guerrazzi

Chairs Pacific in the in-house canteen BuffetFFSS at Genova Brignole,designed by Studio DaSilva Lopes & Guerrazzi

6. BONALDO

PolyDesign Karim Rashidwww.bonaldo.itLa pluripremiata sediaPoly al Kurve, esclusivo e ultrasensoriale ristoranteasiatico a New Yorkprogettato da CamilaTariki

The prize-winner chairPoly al Kurve, an exclusiveand ultrasensorial Asianrestaurant in New Yorkdesigned by Camila Tariki

7. SITLAND

GreenDesign Baldanzi &Novelliwww.sitland.comSedia in materiale plasticoriciclabile al 100% dotatadi “flex-system” brevettatoper la flessione delloschienale

Chair in 100% recyclableplastic supplied with thepatented “flex-system” forthe flexion of the back

8. MAXDESIGN

SugarfreeDesign Marco Acerbis www.maxdesign.itSgabello asimmetrico

Asymmetrical stool

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Le linee guida del progetto sono state delineate daAdiSU (Agenzia per il diritto allo studio universitariodella Regione Umbria) con Camst e finalizzate adoffrire un servizio che non si limitasse all’erogazio-ne di cibi di buona qualità, ma alla realizzazione diun ristorante universitario luogo di incontro tra leesigenze degli studenti e la corretta informazione inmerito ad alimenti, menu, strutture ricettive nonchépossibili file all’ingresso della mensa. Terzo fondamentale partner è stata Electrolux Pro-fessional, che attraverso l’agenzia Umbria CucineProfessional ha seguito la progettazione, la consu-lenza e la fornitura di tutto l’impianto. Il locale, completamente ristrutturato nei toni cro-matici del blu e del verde, è uno spazio di ampio re-spiro ricco di luce naturale e piacevole luogo di ri-trovo. Le proposte tradizionali sono servite su due

linee di distribuzione caratterizzate dal colore giallo,alle quali si unisce una linea cosiddetta “Brio” (di co-lore rosso) che propone un’offerta veloce come pizza,panini ecc. Alle spalle di quest’ultima si trova una zo-na cottura a vista dove vengono realizzate le diversespecialità.«È un ambiente accogliente in cui gli ospiti si fermanovolentieri – dichiara il direttore della mensa, LeonidaZetti – colorato, climatizzato e piacevole. È stata po-sta molta attenzione alla comunicazione. Il progettocomprende il format video per la trasmissione attra-verso schermi LCD 42 pollici di informazioni in temporeale e immagini relativi agli accessi alla mensa, ge-stione dei menu e notizie dal mondo universitario ecollegamento con il podcast della radio degli studentie il portale informativo www.camstcampus.it ».(Courtesy Ristorazione Collettiva)

Mensa universitaria Pascoli di Perugia

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contract dossier ristorazione

di Isabella Romanello

Nelle mense è di primaria importanza la luce, chedovrebbe essere naturale per non sfalsare i coloridei cibi. Si dovrebbero evitare le tinte blu, azzurro,verde o viola, che spengono l'appetito e provocanosonnolenza e ripiegamento interiore; questi colori,se impiegati su grandi superfici, si riflettono sui visi,facendoli sembrare esangui, e sui cibi, che appaionoguasti. Sono ottimi invece il giallo, che sostiene lefunzioni epatiche, e l’arancio, che stimola l’appetito.Il rosso può essere inserito, ma sempre in piccoledosi, per non provocare nervosismo e risvegliare l’i-ra. Queste tinte giovano alla socialità e all'allegria,ma dovrebbero essere dosate con cura, e accostatead altri colori freddi che ne smorzino l’energia.

La sproporzione nell’uso di tinte calde può portare adun’eccessiva accelerazione nel mangiare, dando lasensazione di mancanza di degustazione dei cibi, e difretta, non favorendo il tranquillo e piacevole conver-sare.Anche la pausa caffè è molto importante: spezza laroutine e permette si socializzare, migliorando i rap-porti interpersonali. Nelle break area sono indicate tinte decise e allegre,con accostamenti anche azzardati: verde mela, aran-cio, fucsia, turchese, giallo sole. In questo angolo sipuò osare, essendo un luogo dove non si sosta a lun-go, e dove le tinte attive risvegliano il buon umore einfondono energia.

Che colori a tavola?

Da qualche mese il poloospedaliero del SanCamillo Forlanini di Romasi avvale di un sistema di gestione automatizzataper i 7000 fruitori della mensa gestita da Allfoods.L’impianto, progettato einstallato da Mega ItaliaSegi e Spazio Italia,

permette di riservare i pranzi, scegliendo trapiù opzioni, da postazionicollocate nella strutturaospedaliera, oppure via web. Una volta effettuata la prenotazione, una stampante emette un tagliando con indicatol’ora e i piatti prescelti.

9. CON&CON

Mr Tom BinoDesign Matteo Fusi,Riccardo Paolinowww.gruppoconfalonieri.itPosacenere da esterno inpolicarbonato e acciaio

Outdoor ashtray inpolycarbonate and steel

10. MATERIA (GRUPPO

KINARPS)Silent Whisper TableDesign Sigrid StrömgrenRed Dot Design Award2008www.kinarps.comUna linea di tavoli cheutilizza per i top unatecnologia brevettata cheriduce notevolmente irumori di sfregamento etintinnio.

The table’s patent-pendingtechnology effectivelyminimises scraping andrattling noises

11. KRISTALIA

FaceDesign Luca Nichettowww.kristalia.it1200 sedie Face arredanola sala mensa SAP aWalldorf

1200 chairs Face furnishSAP in-house canteen at Walldorf

12. ARMSTRONG

BUILDINGS PRODUCTS

www.armstrong.comControsoffitto ad altaprestazione acustica nellacaffetteria universitariaCrous, in Francia

High performanceacoustical ceiling at thecoffee area in Crousuniversity, France

Prenotazione pasti automatica al San Camillo di Roma

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a cura della redazione

Il progetto si basa su tre zone funzionali:la zona di distribuzione di cibi e bevande, la salaprincipale, le salette ospiti.I tavoli sono liberamente aggregabili. Il layoutdistributivo è basato su un fascio di curveparaboliche a terra e in elevazione con schermie paraventi, per generare un ambiente fluido edinamico, sinuoso e capace di accordarsi con la sensazione di movimento naturale e di energiaassociata alla vela e alle regate. La forte presenza di legno alle pareti hafunzione di fonoassorbenza e di rinforzo della naturalità e accoglienza che la sala vuoletrasmettere. Le colonne sono rivestite in acciaio cromato, sia per smaterializzarsidivenendo oggetti riflettenti, ma anche per creareun accento tecnologico con rimando ai materialiartificiali del mondo delle competizioni veliche.L'illuminazione ad integrazione di quella naturaleè garantita da grandi corpi a sospensionidisegnati ad hoc, dotati di un telo in mylar che fa da diffusore della luce prodotta dai led tricromici, e permette di modulare latemperatura ambientale di colore. �

Catering and communicationCapitalia restaurant by Totaltool

A new space for corporate catering related to the

communication and sponsorship of sports events recently

made by Capitalia was the object to attain. Special care

was given over the request for a successful combination

of flexibility of use and institutional representation.

The project features some important innovations asregards the standards of food distribution for thesector of corporate catering: a free-flow island system,where the user is free to move and choose thefavourite food supply, and flexibility of hours andworking is allowed to the management. The interiorlayout and choice of materials is oriented to thecontinuity between service area and dining area, joinedby the iconographic and chromatic reference to theworld of the sailing races sponsored by Capitalia. �

Un locale per la ristorazione aziendale connesso alle attività di comunicazione e sponsorizzazione di even-ti sportivi sostenuti da Capitalia (Coppa America): una combinazione felice dei criteri di flessibilità d’usocon quelli di rappresentanza istituzionale.

Ristorazione e comunicazioneRistorante aziendale Capitalia progettato da Totaltool

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a cura della redazione(con la gentilecollaborazione di Nissan Italia)

Le tre principali linee guida che hanno ispirato laprogettazione architettonica, affidata all’architettoAndrea Iose, dello studio Hab Architettura,sono state: l’ottimizzazione degli spazi perincrementare la scelta delle portate edaumentare la velocità della distribuzione deipasti; l’enfasi sulla Visual Identity aziendalee conferire un’immagine più calda e gradevoleall’ambiente; l’utilizzo di materiali naturali ed ecocompatibili, in linea con l’impegnoambientale globale di Nissan.

Ottimizzazione degli spaziNelle tradizionali mense la distribuzione dei pastia self service in linea ricalca la logica delle“catene di montaggio”: un sistema inadeguatoalle attuali abitudini dei clienti che solo in minimaparte consumano il pasto completo. Il sistemaad isole consente invece ai clienti di orientarsiunicamente verso le pietanze di lorointeresse.Nel layout di Nissan la zona adibita alladistribuzione dei pasti è del tipo “free flow”,ovvero isole per i primi ed i secondi piatti, un elemento centrale per la composizioneautonoma del contorno freddo (salad-bar),un’isola a diversi piani per i piatti freddi, i dolci e la frutta più un’altra isola dedicata allebevande. In questo modo è stato possibilealleggerire il flusso delle persone verso piùpunti di distribuzione ottenendo un notevolerisparmio di tempo nell’erogazione dei pasti.

Ridisegnando la configurazione è stato, inoltre,possibile ampliare la capienza da 90 a 102persone, a cui si aggiungono ulteriori 16 postiricavati sfruttando lo spazio esterno.

Enfatizzare la visual identity Per uniformarne il look alla Visual Identityglobale di Nissan è stato posto all’ingresso un brandwall traslucido che riporta il wordmarkdell’azienda, nei tradizionali colori aziendali(grigio e rosso). Pavimenti e fioriere in legno e bambù aggiungono un’allure di convivialità;corpi illuminanti ad “ali di gabbiano” diffondonola luce e la riflettono sulle ali lateralievitandone la diffusione diretta.

Riduzione dell’impatto ambientaleDal 2006, con il Nissan Green Program 2010,la casa automobilistaica ha enunciato il proprioimpegno in materia di tutela del patrimonioambientale con obiettivi specifici in tema diriduzione delle emissioni di CO

2derivanti sia

dalla produzione dei veicoli, sia dalle strutturedislocate in tutto il pianeta. La ristrutturazionedel ristorante aziendale è avvenuta in lineacon questo impegno. Da qui la preferenzaaccordata ai materiali naturali edecocompatibili. E in particolare all’utilizzo divetri chiari a bassa dispersione termica, cherisparmiando sull’aria condizionata d’estate esul riscaldamento d’inverno, aiutano adabbattere le emissioni di CO

2. �

Migliorare il “feeling” dei dipendenti è uno degli obiettivi primari di Nissan Italia: ha effetti positivi sull’umo-re aziendale, sulla produttività dei singoli e sull’immagine stessa dell’azienda. Un esempio concreto diquesto approccio verso la gestione degli spazi comuni è il nuovo “ristorante aziendale” che Nissan Italiaha recentemente inaugurato, in collaborazione con Pedevilla, società leader nel settore della ristorazioneaziendale di qualità.

Ristoro con feeling e sostenibilitàFilosofia del benessere di Nissan nel progetto di Hab per Pedevilla

Sedie e tavoli Seduswww.sedus.itIl colore corporate rosso si ritrova anche nellacolorazione delle sedie,selezionate con attenzioneper rispondere alleesigenze di leggerezza,ergonomia e funzionalità.La scelta è ricaduta sulmodello Olé prodotto daSedus, una confortevolesedia in legno multistratodalle linee essenziali epulite, alla quale è statoabbinato il tavolo Time outsempre di Sedus

Red, one of the companyvisual identity color, is alsochosen for the chairs,model Olé manufactured by Sedus, a chair inmultilayer wood, verycomfortable and featuringneat and basic lines,matching the table TimeOut still by Sedus

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dossier ristorazione

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Refreshment with feeling and sustainability.Nissan wellbeing philosophy in theproject by Hab Architettura for Pedevilla

To improve the employee’s feeling is one of the primary

goals of Nissan Italia: it has positive effects on the

company mood, individual productivity and the very

corporate image.

A practical example of this approach to the planning

of common spaces is the new “company restaurant” just

opened by Nissan Italia, together with Pedevilla,

a leading company in corporate catering.

Three main guidelines inspired the design, entrusted to architect Andrea Iose, Hab Architettura:

Space optimizationThe area used for the serving of meals is “free-flow”,to ease the flow towards more serving points with a remarkable saving in serving time. Also, the seatingwas extended from 90 to 102 people, plus 16 seats in the pleasant déhors.

Bringing out visual identity In order to get a consistent look with the VisualIdentity the usual corporate colours were used (grey and red).

Lower environmental impactSince 2006, Nissan Green Program 2010 has beenenunciating its commitment as far as environmentalprotection is concerned. The renewal of the company restaurant pursuesthis goal: natural and eco-compatible materialsand in particular use of clear glass with a low heatwaste that help reducing the emissions of CO

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a cura della redazione

Il profondo know how tecnologico e la ricercasi uniscono alla delicatezza del tratto (peresempio nelle vezzose alette laterali che dannomovimento alla scocca mentre la irrobustisconoo nella lieve svasatura della struttura sottile inacciaio cromato che la rende dinamica mentreaumenta la stabilità) dando vita a una sedia, una“nuova sedia” già destinata a diventare unevergreen.«Una sedia è l’oggetto più trasversale cheesiste – dichiara Michele De Lucchi –. Comepochi altri oggetti contemporanei dell’ambientedell’uomo (come le lampade e nient’altro) lasedia è l’unico elemento d’arredo che puòindifferentemente essere usato a casa o inufficio, in ambienti moderni o tradizionali,rappresentativi o operativi, senza mai modificarela sua immagine che rimane sempre appropriata

Ancora una sedia? Una sedia che ancora riesce a sorprendere e ad essere innovativa? Decisamente sì. Ci sono voluti 5 anni, ma l’ormai affiatato team di lavoro costituito da De Lucchi, Aksu e Caimi Brevetti èriuscito in questa impresa ai limiti dell’impossibile.Di stranezze sull’oggetto sedia se ne sono viste tante – troppe – questa usa invece il linguaggio della sem-plicità: “la sedia è la sedia”, il commento minimale di Michele De Lucchi sintetizza perfettamente una filo-sofia profonda basata sul rispetto della naturalezza dell’atto del sedersi e di conseguenza dell’identità del-l’oggetto sedia.

La sedia è la sediaKaleidos di Michele De Lucchi e Sezgin Aksu per Caimi Brevetti

contract

cover story

in qualsiasi contesto. Si può dire che la sedia è un oggetto “tecnico”e proprio per questo sempre in stile in qualsiasioccasione, ma la tecnica è oggi troppo ovvia e va caricata di contenuti di attualità. Con Sezgin abbiamo specialmente lavoratosulla superficie degli stampi e combinato (conapparente casualità) grafiche che riproduconoinedite filigrane.Ci ha sorpreso molto alla fine scoprire chequesta filigrana tridimensionale trasmette ancheun senso di comfort, morbidezza e tattilitàquanto mai arcaiche rispetto al mondo dellesedute. Le lievi pieghe laterali contribuiscono ad aumentare l’effetto di leggerezza erobustezza e le versioni della base in metallopermettono svariate applicazioni in differentiambienti pubblici e privati». �

Michele De Lucchi

Sezgin Aksu

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The chair is just a chair Kaleidos by Michele De Lucchi andSezgin Aksu for Caimi Brevetti

One more chair? A chair that can still surprise and be

innovative? Definitely yes. It took 5 years, but the

by now tight workteam formed by De Lucchi, Aksu and

Caimi Brevetti achieved this almost impossible objective.

About the chair object we have seen any number of

strange things – too many – instead, this one is based

on the concept of simplicity: “the chair is just a chair”,

Michele De Lucchi’s minimal remark perfectly sums up

a profound philosophy based on the respect for the

naturalness of sitting and consequently the identity of the

chair object.

«A chair is the most transversal object there is – saidMichele De Lucchi –. Like few other contemporaryobjects in man’s environment (such as lamps andnothing else) , chairs are the only piece of furniture that can be used interchangeably in the home or office, in modern or traditional settings, to meetdecorative or utilitarian needs, while never changing itsimage, which remains appropriate in any context.You might say that the chair is a “technical” object andtherefore is always in style on any occasion. However,technology has become ubiquitous and needs to befilled with contemporary contents. Sezgin Aksu and I worked chiefly on the surface of the moulds andcombined (with apparent randomness) patterns toreproduce never before seen filigranas. In the end, we were very surprised to discover that this three dimensional pattern also conveys a sense of comfort, softness and texture which is fairly archaicin the world of chairs. The gentle lateral folds enhancethe lightness and sturdiness and the versions with themetal structure suit a range of applications in publicand private settings». �

Kaleidos è il risultato delpensiero progettuale diMichele De Lucchi eSezgin Aksu sostenuto da un innovativo modo diapplicare le tecnologie piùevolute del settore deglistampi, oggi impiegate da Caimi Brevetti edutilizzate per la prima volta nell’“universo sedia”.Ha una linea pura,arricchita dallaparticolarissima finiturasuperficiale della scoccache crea effetti otticitridimensionali con riflessisorprendenti, la particolaretexture conferisce inoltreun’inedita piacevolezza al tatto. Per la scocca,costituita da un unicopezzo, è stato scelto uncopolimero riciclabile al100%, ignifugo, con buonaresistenza agli agentichimici e apprezzabiliqualità ottiche, propostonella finitura trasparenteeffetto tridimensionale,nera effetto seta o biancaeffetto lana; la strutturaportante è in acciaiocromato

Kaleidos is the result ofthe combined creativity ofMichele De Lucchi andSezgin Aksu bolstered byan innovative way ofapplying the mostadvanced technologies inthe sector of moulds,currently used by CaimiBrevetti for the first time inchair making.Kaleidos has a sleek line,enhanced by the specialsurface finish of thestructure which creates3D optical effects with

surprising reflections. Itsspecial texture also lendsit an unusual sensation tothe touch. The one-piecestructure is in a high-tech100% recyclablecopolymer that is fire-resistant and withstandswell to chemical agents. It also has an appreciableoptical quality. Kaleidos is available in three-dimensional effect clear,silk-finish black and wool-finish white. Chromedsteel legs

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Il workshop ha preso avvio con una “fotografia”dei nuovi consumatori curata da FutureConcept Lab (il laboratorio di ricerca guidato dal sociologo Francesco Morace conosservatori di consumo sparsi in 24 Paesi nelmondo). I nuovi target individuati apprezzano la multisensorialità, l’unicità dell’eccellenza,il collegamento con l’espressione artisticae il binomio tecnologia-ergonomia nei prodotti.Nei punti vendita ricercano in particolare larappresentazione scenografica del prodotto, il coinvolgimento sensoriale e pacchetti diprodotti e servizi.

Cercare nuovi spaziDopo il focus offerto da Future Concept Lab,l’attenzione si è spostata sul retail italiano, di cui Chiara Mauri (SDA Bocconi, responsabileOsservatorio Retailing e direttore Executivemaster in Marketing&Sales) ha offerto una letturadi scenario. In un mercato plafonato come quelloattuale del comparto casa in Italia, si verifica unaconvivenza di punti vendita a gestione familiarecon altri a gestione manageriale. I formatdistributivi sono molto eterogenei. In questoquadro, Mauri ha invitato i retailer ad “aguzzarel’ingegno, cercando nuovi spazi”, con soluzioniche mettano in gioco le capacità imprenditoriali e di innovazione dei singoli, per dar vita al “puntovendita di domani” le cui caratteristiche sonostate individuate e sintetizzate in alcuni puntichiave: per esempio interpretare i prodottiattraverso la loro presentazione ed essere ingrado di aggiornare le esposizioni per mantenersiin sintonia con le tendenze e l’ambiente dovràstimolare il più possibile la fruizionesensoriale.

Store designMaurizio Lissoni, esperto in store design di New Store Europe-Italia, ha poi analizzatoproprio lo spazio di vendita: se l’esposizione e il visual merchandising devono essereimprontati alla emozionalità e non dare mai per scontate informazioni che il cliente può

non avere (come le caratteristiche e l’uso deiprodotti), la logica dei percorsi interni deveindividuare punti focali che creino interesse.Anche l’ingresso e la vetrina (da rinnovarespesso) sono zone di rilievo per comunicarel’identità del negozio. In questo senso lacomunicazione, soprattutto nella sua versionedigitale, diventa uno strumento importante per differenziarsi. La seconda giornata di formazione haanalizzato le leve di marketing a disposizionedel negozio. Gli eventi, sottolinea LauraTarroni, direttore di Casastile, possono arrivarea coinvolgere l’intero punto vendita, fino acaratterizzarlo come un luogo di ritrovo.I percorsi di visita guidano il visitatore attraversoracconti merceologici di stile, di tendenza, di funzione dei prodotti per fornire una letturachiara dell’offerta che può essere resa ancor più organica riunendo in allestimenti di richiamodiverse referenze o organizzando lo spazio in aree tematiche.

Comunicare con il visualIl visual è uno degli strumenti chiave del puntovendita; dalla vetrina (che deve avere un temae comporsi di prodotto, scenografia e zonevuote, secondo una struttura a triangolo, con un punto focale al centro e sviluppisecondari a destra e a sinistra), con la quale li comunica in anteprima all’esterno identità e contenuti, per passare all’atmosferadi insieme, il più possibile coinvolgente, e declinarsi sui prodotti, dei quali deve riuscire a valorizzare estetica e funzione. Il visualgioca inoltre un ruolo importante nel dar vita a punti focali lungo il percorso di visita e puòessere supportato dall’impiego di stimolazionisensoriali collegate al prodotto: luce, musica,profumi, colore. Troppi punti vendita sonocongegnati come “sale campionarie”,pensate per mostrare i prodotti. Ma in questomodo non riescono ad essere comunicativi estimolanti. (Fine della parte prima) �

Un retail attento all’innovazione, desideroso di crescere in competenza, attrattività e capacità di confron-tarsi con il mercato. È questa l’immagine della distribuzione che emerge dai primi due workshop che si so-no svolti a Milano, organizzati da Casastile, rivista del gruppo Sole 24 Ore Business Media, e sono statil’occasione per molti retailer di aprire una riflessione sulla propria modalità di approccio, per ricercarespunti di lavoro ma anche per uno scambio di opinioni ed esperienze che hanno messo in evidenza esi-genze comuni e differenze. Proponiamo in questa sintesi alcuni spunti validi anche per il punto venditadell’arredo ufficio che verranno ampliati nei prossimi articoli e in occasione di workshop specifici dedicatia questo settore.

“Vendere” il punto venditaProgetto e gestione dello showroom

contract

showroom

courtesy Casastile

“Il punto vendita deve anche educare il cliente,raccontando la storia dei prodotti e valorizzandoi marchi”. Chiara Mauri

“Bisogna dare importanza alle scenografie e non al mero prodotto già partendo dallavetrina, che deve avere un tema e comporsi di prodotto, scenografia e zone vuote”.Matteo Perazzini

“Il mercato deve recepire, oltre a valori di prodotto come funzionalità e design, anche l’etica della filiera produttiva”.Marco Zanada, Barazzoni

“Gli eventi possono arrivare acoinvolgere l’intero punto vendita, fino a caratterizzarlo come un luogo di ritrovo”. Laura Tarroni

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È di conforto per tutto il settore, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, cheun’azienda decida di impegnare risorse einvestimenti nella riqualificazione dei punti vendita.Oltre a sancire l’importanza che questi ricoprononella comunicazione del brand e nellapresentazione adeguata dei prodotti, quali scelteaziendali e di marketing hanno spinto Faram ad aprire questi nuovi showroom?Libero Gregoletto, marketing & export manager, ci fornisce la risposta «Dopo l’acquisizione nel 2007 da parte di Alcedo e la svolta verso una gestione di tipo manageriale evoluto, è stato messo in atto un progetto globale di riqualificazione che include anche lariorganizzazione delle unità produttive e laprogettazione totale della comunicazione,compresi i punti vendita. Fortunatamente almomento non sentiamo sintomi di crisi e il 2008ha dato ottimi risultati, dunque è un buonmomento per attuare la volontà aziendale di copertura territoriale che ci spinge a unamaggiore penetrazione nei diversi mercati: oltre a cinque showroom ex-novo è infatti previstaanche la nuova apertura di una filiale a Torino,abbiamo già effettuato il rinnovo delle sedistoriche di Parma e Vicenza, una nuovaprestigiosa sede per Padova e riutilizzato le sedi in tutt’Europa oltre ad aperture di sedi operative a Dubai, Singapore e il nuovo showroom diPechino». Ma è a Giavera del Montello,dove l’11dicembre 1957 fu fondata Faram, lo showroompiù emblematico: «Esattamente nell’area che fu laprima unità produttiva, alle radici della nostraorigine, abbiamo voluto creare lo showroom chesi amplierà anche in futuro in un piccolo museoaziendale – continua Gregoletto – perché tutta lanostra storia testimonia la nostra capacità». Il concept dello showroom di Mosca, curatodall’arch. Claudio Manni, nasce nel segno dellacontinuità dopo Londra e Roma e Parma riportanei materiali e nei colori lo stile e il linguaggiodell’italianità.

Prestigiosi punti vendita sono stati inaugurati recentemente da Faram nelle più importanti capitali (Londra,Roma, Barcellona e Mosca) e presto sarà la volta della mitica Parigi, ma l’evento “emotivamente” più im-portante è lo showroom corporate presso la sede di Giavera del Montello che sorge dove sono le radicidell’azienda, nel primo capannone produttivo fondato nel 1957.

2. Nello showroom diMosca, curato dall’arch.Claudio Manni, l'impiegodi pareti vetrate abbinate a superfici riflettenti e tagli di colore primari,amplificano lo spazio e ne esaltano la dinamicità.Schermi al plasmaaccolgono gli ospiti nellalobby. La lampada Giò di Leucos con la suascultorea bellezzaimpreziosisce ed enfatizzalo spazio altrimentiessenziale

The concept of theMoscow showroom, byarchitect Claudio Manni,follows a principle ofcontinuity with London and Rome and thematerials and colours used are in the Italian styleand language

3. Lo spazio espositivo aRoma (progetto arch.Claudio Manni) copre unasuperficie di oltre 800 mq.Il radicale intervento diristrutturazione hacoinvolto anche la facciatadell’edificio: la scalad’accesso è statareinterpretata come unagalleria di progetti

The showroom in Rome(design by architectClaudio Manni) covers over 800 sq m, the radicalrenovation designconcerned also the front of the building: theentrance staircase is nowused as a galery ofprojects

1. A Giavera, l’intervento di rinnovo del primocapannone industriale,progettato dall’arch.Daniele del Missier, hariportato alla luce la voltaoriginale del capannone edè stato effettuato conl’utilizzo di materiali eco-compatibili e riciclabiliperché uno degli obiettividell’azienda è quello dirispettare i principiambientali. Una grande“parete di luce” e sistemidi illuminazione e diclimatizzazione ad altorisparmio energetico sonopunti focali del progetto

At Giavera, the design by architect Daniele delMissier brought to light theoriginal vault of the shedand made use of eco-compatible and recyclablematerials, since one of thecompany’s goals is tocomply with theenvironmental standards

New windows in Europe and a “historical” showroom After London, Rome, Barcelona andMoscow, Faram opens at Giavera and in Paris soon

Prestigious points of sale were just opened by Faram in

the major capitals, but the “emotionally” most important

event is the corporate showroom at Giavera del Montello,

where the roots of the company are, in the first

production shed opened in 1957.

«For the time being we don’t feel the symptoms of thecrisis – states Libero Gregoletto, marketing & exportmanager – and we had excellent results in 2008, so that’s the right time to carry out the company’splan to extend and increase our penetration of thedifferent markets». But the most emblematicshowroom is at Giavera: «At the roots of our origin,for our whole story proves our skill ». �

a cura della redazione

Vetrine in Europa e uno showroom “storico” Faram inaugura lo spazio espositivo corporate a Giavera

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clubDEALERus

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“Selling” the selling outlet

An innovation-conscious retailer, eager to be more

qualified, attractive and capable of coping with the

market. That’s the image of distribution, that comes out of

the first two workshops held in Milan, organized by

Casastile, a magazine of the group Il Sole 24 Ore Business

Media. Here is a summary with a few hints good also for

the office furniture store, that will be elaborated in the

next reports.

The workshop started off with a “photograph” of the new consumer carried out by Future ConceptLab (the research lab run by the social scientistFrancesco Morace). The new targets identifiedappreciate the multisensorial quality, the uniquenessof excellence, the link with the artistic expressionand the pair technology-ergonomics in products. In particular, the selling outlets have to be thescenographic representation of the product, thesensorial involvement and packages of productsand services.Chiara Mauri (SDA Bocconi) asket the retailers to“sharpen their wit, finding new spaces”, through

“The selling outlet should also educate thecustomer, by telling the story of products andshowing off the brands”. Chiara Mauri

“It’s necessary to emphasise the set and not the mere product already from thewindow, that must have a theme and consistof product, set and empty areas”.Matteo Perazzini

“The market should take into account, besidesthe qualities of the product such as functionalityand design, also the ethics of the productionchain”. Marco Zanada, Barazzoni

“The events can even involve the whole outlet and characterize it as a meeting place”.Laura Tarroni

solutions, that explain the product through its presentation; the setting should stimulate the sensorial enjoyment as much as possible.Maurizio Lissoni, export in store design from NewStore Europe-Italia, has analysed the selling area: if the display and visual merchandising should be markedby an emotional quality and never take for grantedinformation that the customer cannot have (like thecharacteristics and use of products), the logic of thecirculation areas has to single out some focus points toarouse interest. Even the entrance and window are ofprominence to communicate the shop identity.

So communication, especially in its digital version,becomes an important medium, in order to bedifferent. Visual merchandising is one of the key tools of the selling outlet; from the window to theoverall atmosphere, as fascinating as possible, and should concern also the products to set off their aesthetics and function. Also, it plays a chief role in creating focal points along the visitroute.Too many outlets are designed as rooms for“sample collections” to display the products, butthis way they cannot be communicative andstimulating. �

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Come tutti gli showroom all’estero, anche questonuovo spazio è progettato sulla base dei conceptaziendali generati dalla filosofia Sedus diPlace 2.5 “rendere il lavoro in ufficio, in ognimomento, un’esperienza unica ed esclusiva,piacevole, stimolante, di benessere e proficua”.Coerente con questa idea, il progetto miscelasapientemente, nei 130 mq di superficie, elementitecnologici ed emozionali, arredi ergonomici eaccessori spiritosi. Per gli interventi alle pareti,soffitto e pavimento sono stati utilizzati materiali di alta qualità, ma anche estremamente discreti, in colori attuali ma neutri come il bianco e ilnero. Il grande “giardino verticale” posizionatoal centro è certamente l’oggetto emozionaleprincipale e focus di attrazione, ma non l’unicoelemento di benessere psicologico. Oltre allacoltivazione “fuori suolo” con impianto diirrigazione automatizzato va segnalata la qualitàilluminotecnica ottenuta con il sistema flessibiledi apparecchi a stelo ad emissione indiretta 70% e diretta 30%, liberi o integrati sugli arredicon vele riflettenti che, mentre migliorano la luce,riducono il riverbero sonoro nell'ambiente.A creare il comfort acustico e un ambienteovattato, filtrando i rumori dall’esterno,concorrono anche la scelta dei materiali a soffitto e pavimento, oltre al “tappeto musicale” uniformeottenuto con il sistema professionale di diffusoriBose che assicura una chiara e ricca riproduzionedella musica ed è configurabile secondo leesigenze e le attività che si svolgono.Per un ulteriore coinvolgimento sensoriale sonostati previsti profumatori Olfattiva: un sistemaintegrato hardware e software per l’erogazionenell’ambiente, wireless e controllabile, di aromitramite olii essenziali naturali e aroma-terapici. Lo spazio, gestito da Sistar Astrea, è concepitoper consentire una continua sostituzione deiprodotti senza interferire sulla struttura principale.Per l’inaugurazione sono in vetrina le nuove

Sedus ha recentemente inaugurato uno spazio espositivo a Milano, in uno dei prestigiosi palazzi borghesidi piazza Castello, all’angolo con via Quintino Sella. Le tre attraenti vetrine che affacciano sul CastelloSforzesco danno grande visibilità al logo, affiancato da un pay off che suona come una dichiarazione di in-tenti: la cultura emozionale dell’ufficio. L’arch Wolfgang Schoenlau, responsabile dell’ufficio progettazioneSedus, ha concepito un percorso che trasforma la semplice esposizione di prodotti di qualità in un’espe-rienza emozionale che coinvolge tutti i sensi.

Cultura emozionale nello showroomNuovo spazio espositivo Sedus a Milano

Partner per larealizzazione delloshowroom Sedus:

Waldmann engineer of lightilluminazioneGea Verdegestione del verdeArchitettura Olfattivaprofumazione ambienteBosesuono e acusticaTagliabue Sistemiattrezzature multimediali Carpet Concept moquetteOrigliaarea break

collezioni crossline, netwin, temptation einvitation. Lo showroom prevede inoltre incontried eventi, supportati da strumentazionitecnologiche alloggiate nel Totem di TagliabueSistemi: un'unità mobile, compatta e versatileper la videocomunicazione, con monitor da 42"con tecnologia touch, sistema di videoconferenza,pc e software per presentazioni interattive. �

Emotional culture in the showroomNew Sedus showroom in Milan

Sedus has just opened a showroom in Milan, in one of

the prestigious middle-class buildings on Piazza Castello.

The three windows overlooking the Sforza castle give

great visibility to the logo and its payoff: the emotional

culture of the office. Architect Wolfgang Schoenlau,

in charge of Sedus planning department, has designed

a path to change the mere display of quality products

into an emotional experience that involves all senses.

Like all showrooms abroad, this one, too, wasdesigned according to the company conceptsproduced by Sedus Place 2.5 philosophy “to makethe office job, at any time, a unique and exclusive,pleasant, stimulating experience of wellbeing, as wellas profitable. Consistent with this concept, the projectis a masterly mix of technological and emotionalcomponents on a 130 sq.m area, ergonomicfurnishings and amusing accessories. First-rate yet discreet materials were used, in fashionable yetneutral colours like black and white. The large “vertical garden” certainly is the main emotionalobject, but not the only one for a mental wellbeing;also to be pointed out the top-quality lightingtechnique; acoustic comfort and a system ofenvironment perfuming. On show for the opening,the new collections crossline, netwin, temptationand invitation. The showroom provides for meetingsand events, supported by the technologicalequipment. �

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a cura della redazione

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showroom

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Si chiama “House” e la ragione è evidente;proprio come in una casa, qui si trovano tutti gli elementi che definiscono la personalità di Kinnarps: funzionalità, efficienza, designcreativo nei prodotti dei diversi marchi del gruppo (Kinnarps, Materia e Skandiform) e anche molti elementi tangibili che richiamanol’impegno dell’azienda verso la conservazionedell’ambiente.Sotto la luce delle vetrate, il grande atrio della“living entrance” arredato con poltrone di forme e colori molto attraenti, si trasforma anche in sala conferenze in occasione di eventi.Un “gregge” di lanuti sgabelli conduce versol’area “warm welcome office” dove chi è in“trasferta” può fermarsi e lavorare. In fondo, di fianco all’area operativa detta “working hub” una parete vetrata delimita un ufficio direzionale.All’interno di una parete trasparente centinaia di “briquettes” raccontano i valori e la filosofiatipici dell’azienda svedese: sono un composto a base di scarti di legno e carta da ufficio usata.Kinnarps ne ottiene 5000 tonnellate ogni anno di cui il 20% è destinato a creare energia per il funzionamento di diverse macchine produttive,mentre il restante 80% è destinato a riscaldaregli uffici, la scuola, la casa di riposo e 24 case di Kinnarps, il paese dove ha sede il quartiergenerale.Una scala conduce al soppalco nella “take a break zone”, area bar con tavolini e sgabelli,oltre al salotto/libreria con il grande raccoglitoreper riviste e giornali da consultare sorseggiandouna bevanda. Una sala riunioni chiusa ospita dodici persone;per chi invece avesse necessità di un pensatoioindividuale è stata prevista la “self thinking room”,dove creare, ideare e riflettere ben comodicircondati dalle verdi pareti che tanto richiamanogli spazi aperti.

Kinnarps, terzo produttore europeo di soluzioni per l’arredo, ha recentemente aperto il suo primo show-room in Italia. Si trova nell’area ex Richard Ginori di Milano. Realizzata all'interno di uno splendido loft in-dustriale completamente ristrutturato, si distribuisce su due livelli con una superficie totale di circa 400metri quadri divisi fra piano terra e soppalco e comunica una filosofia basata sul design eccellente e l’eco-sostenibilità.

Kinnarps HouseExcellent Swedish design and eco-sustainability

Kinnarps ranks third in Europe for decoration solutions

and has just opened its first showroom in Italy.

It is located on the former Richard Ginori area in Milan.

Carried out inside a wonderful, industrial loft entirely

renovated, it develops on two levels for a total area

of about 400 sq m including ground floor and mezzanine

and conveys a philosophy based on excellent design

and eco-sustainability.

Its name is “House” and the reason is quite obvious;just as in a house here you find all those componentsthat define Kinnarps’ personality: practicality,efficiency, creative design in the products of the manybrands of the group (Kinnarps, Materia andSkandiform) and also many tangible elements showingthe company’s commitment to environmentalprotection. �

di Paola Antoniella

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showroom

Kinnarps HouseEccellente design svedese ed eco-sostenibilità

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building

sustainability

Il rendimento è definito come il rapporto tra il flusso luminoso emesso dall’apparecchio e il flusso luminoso emesso dalla sorgenteluminosa in esso installato

L’efficienza complessiva del sistemailluminazione, intesa come rapporto tra energiain entrata e energia in uscita, dipende da diversifattori interagenti: la sorgente luminosa,l’apparecchio che l’ospita con il suo gruppoottico, l’alimentatore e il sistema di controllo.Lampade miniaturizzate ed ottiche performantigarantiscono una maggiore possibilità di controllodel flusso luminoso ed un elevato rendimentodell’apparecchio.La corretta distribuzione fotometrica è unostrumento efficace per mettere in evidenzal'oggetto di mira e contenere la dispersioneluminosa verso superfici non interessanti, conconseguente diminuzione del pericolo di sprecoenergetico e, in caso di applicazione in esterno, di dispersione verso il cielo (il cosiddettoinquinamento luminoso). L’elettronica infinesvolge un ruolo determinante in chiaveprestazionale nell’assicurare alto comfort e ridotticosti di esercizio, attraverso dispositivi dialimentazione e controllo.

L’apparecchio e il rendimentoLa qualità illuminotecnica dipende in gran partedalla fonte con cui si equipaggia l’apparecchio e dall’ottica capace di convogliare nel modocorretto il flusso luminoso e dare forma alla luce.Compito dell’apparecchio è quello di ridistribuire il flusso luminoso emesso dalla lampada nelledirezioni desiderate (rendimento fotometrico),indirizzandolo verso angoli utili e schermandocontemporaneamente la luce che può provocareabbagliamento.

Con l’introduzione della “certificazione energetica”, voluta dalla Direttiva 2002/91/CE, nel calcolo del ren-dimento degli edifici oltre agli aspetti legati al riscaldamento, condizionamento e ventilazione, entrano ingioco i consumi dovuti all’illuminazione artificiale. Questo costituisce una leva efficace per promuovere laqualità illuminotecnica e soluzioni progettuali in grado di migliorare le prestazioni dei singoli componenti.La necessità di un corretto uso delle risorse, di un costo d’esercizio limitato e di una manutenzione sem-plice dell’impianto porta alla scelta di apparecchi di alta qualità, di sorgenti ad alta efficienza e di lungadurata.

1. DELTA LIGHT ITALIA

02 Oxigenwww.deltalight.itSospensione per interno e esterno con due sfere dipolietilene assemblate dabarra centrale di alluminiocontenente le partielettriche; disponibile indiverse dimensioni confluorescente (da 26 a 42 W)o con cambiacolori a led(RGB)

Suspension lamp for indoor and outdoor withtwo polyethylene globesassembled through acentral aluminium baraccommodating theelectrical parts; available in several sizes withfluorescent lamp ( 26 to 42 W) or led colour-changer (RGB)

La morfologia del riflettore (profilo a parabola, a ellisse, a cerchio, a iperbole) e la riflettanzadella superficie sono fattori decisivi. I datifotometrici, la spartizione spaziale della luce e le curve di intensità luminosa emesse su un piano, cambiano a secondo del tipo diottica adottata.La costruzione degli apparecchi deve essereadeguata alle condizioni dell’ambiente esterno,avere indici di protezioni che, secondo il tipo di installazione previsto, garantiscono sicurezza e resistenza a tutti gli influssi ambientali, qualiumidità, polveri e sbalzi termici. Importante è poi la rispondenza dell'apparecchio alledisposizioni di legge e, nel caso di apparecchiper esterno, ai requisiti per il controllodell’inquinamento luminoso (che prevede che la sorgente sia schermata e recessa nel vanoottico).

La sorgente e l’efficienza luminosaLe sorgenti luminose vanno selezionateprendendo in considerazione sia le loro principalicaratteristiche di qualità (spettro di emissione,temperatura colore, indice di resa cromatica), sia le loro principali caratteristiche operative(potenza, flusso luminoso, efficienza luminosa,vita media, caratteristiche di funzionamento).- Efficienza luminosa. Nel passaggio da energiaelettrica ad energia luminosa il grado diconservazione e di degradazione dell’energiadipende molto dal tipo di sorgente utilizzata.L’efficienza luminosa, è il rapporto tra flusso

di Donatella Ravizza

(courtesy Arketipo)

Apparecchi illuminanti ad alta efficienza Luce e certificazione energetica

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Se tutte le lampade incandescenti venisserosostituite da fluorescenti, 728 TWh di elettricità sarebbero risparmiati all’anno e la richiesta globale di energia per l’illuminazionesi ridurrebbe del 27% (fonte IEA)

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luminoso (F) emesso da una sorgente, espressoin lumen (lm) e potenza elettrica (P) consumata,espressa in watt (w). h= lm/w- Temperatura Colore. La temperatura coloreindica la cromaticità della luce emessa da unasorgente luminosa. La temperatura colore,espressa in Kelvin (K), è un parametro utilizzatoper individuare e catalogare in modo oggettivo, il colore della luce di una sorgente luminosaconfrontata con la sorgente campione.- Indice di Resa Cromatica (R.a.). Per fornire un’indicazione obiettiva delle proprietàdi resa del colore di una sorgente luminosa, èstato introdotto l’indice di resa del colore Ra, il cui valore massimo è 100. La norma UNI EN12464-1, riporta i valori limite di Ra per diversiambienti, compiti ed attività. Le sorgenti luminosecon un indice di resa del colore minore di 80 non devono essere utilizzate in interni, dove lepersone lavorano e permangono per lunghiperiodi.- Lampade a incandescenza. Le lampade aincandescenza tradizionali, nonostante la scarsaefficienza (circa 10-15 lumen/watt), l’elevata

emissione termica e la ridotta vita media (circa1000 ore), sono ancora le più diffuse nelleabitazioni. Vengono preferite per il ridotto prezzod’acquisto, la loro colorazione calda (temperaturacolore di 2700-2800K) e l’ottima resa dei colori(Ra=100, sebbene, in realtà, un poco svilente per i toni freddi). Le incandescenti alogene hannoprestazioni superiori alle tradizionali, arrivano acirca 20-25 lumen/watt, hanno vita media di2000-3000 ore, temperatura colore di 3000-3200K, Ra=100 e una migliore resa anche deitoni freddi. - Lampade fluorescenti. Per ridurre i consuminel residenziale si punta sulle fluorescenti, inparticolare sulle compatte che possono sostituireper attacco e forma le incandescenti, conun’efficienza di circa 4 o 5 volte maggiore (circa50-80 lm/watt, secondo il tipo) e una vita mediasuperiore alle 6000 ore. Contrariamente al diffuso

building soustainability2. SIMES

Stepwww.simes.itApparecchio con sorgentiled da incasso, checonsente di creare lame di luce luminose persistemi segnapasso o con funzione decorativa.Il riflettore ottico

Appliances with embeddedled sources to createbright blades of light forstep light systems or justfor an ornamental purpose.The optical reflector is inpure aluminium withprotection glass

3. IGUZZINI ILLUMINAZIONE

MiniRoll65www.iguzzini.comPer esterni e interni, puòessere installato confacilità a plafone, appliquedown light o up/down. La luce è led, nelle duetonalità bianco neutral warm

For indoor and outdoor, it may be installed easily as ceiling fixture, bracketdownlighter or uplighter.Led light in two whiteshades, neutral and warm

Temperatura correlata del colore, secondo la norma UNI 12464/1: • calda (W): inferiore a 3300 K;• intermedia (I): da 3300 K a 5300 K;• fredda (C): superiore a 5300 K.

L’alimentatore elettronico integratonell’apparecchio consente:• accensione immediata, senza sfarfallio;• luce stabile, senza oscillazione;• assenza di rumori e ronzii;• maggiore durata della lampada;• minore decadimento del flusso luminoso emesso;• potenza assorbita ridotta con conseguente

risparmio di energia di funzionamento.

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By replacing all incandescent lamps with fluorescentones, a further 728 TWh of electricity could besaved in a year and the global request for lightingenergy would drop by 27% (source IEA)

equivoco che le associa ad una luce fredda pocogradevole, le lampade fluorescenti sono oggidisponibili in diverse tonalità di colore (quelle da2.700 K hanno una colorazione calda, moltosimile alle normali lampade ad incandescenza) econ una resa dei colori che arriva, nellemultifosforo, a 90. L’alimentatore elettronicointegrato genera una luce priva di sfarfallio e nepermette l’accensione immediata, rendendoleadatte non solo in aree che hanno bisogno di luceper molte ore, ma anche per applicazionitemporizzate con ridotti cicli di accensione/spegnimento (per esempio nelle zone distributivecome scale, pianerottoli, cantine, garage, vialetti).- Lampade a scarica. In esterni le sorgenti ascarica sono le più diffuse per l’alta efficienza, lalunga durata e le quantità rilevanti di flussoluminoso. L’evoluzione tecnologica continua portaa lampade con una gamma di temperatura coloree potenza sempre più differenziata per potererispondere alle richieste progettuali. Alcune tipologie stanno mutando il propriocaratteristico spettro a “righe”, con unaconfigurazione più ricca e bilanciata che sitraduce in tonalità di colore più naturale e in una migliore resa cromatica. Gli alogenuri metallici, per esempio, apprezzati perottenere elevati illuminamenti e colori vividi nel settore commerciale ed espositivo, possonoessere adeguate anche per l’illuminazione di spazi collettivi e semi pubblici residenziali. Quelle da 3000 K rappresentano una validaalternativa all’alogena con i vantaggi di unamaggiore efficienza (circa 70-90lm/W), una duratapiù elevata (6000-9000 ore) e una dispersionetermica molto inferiore. Allo stesso modo, lelampade al sodio ad alta pressione che trovanoampio impiego nell’illuminazione urbana, nellepotenze più piccole possono prestarsiconvenientemente all’illuminazione di vialid’accesso, parcheggi, ecc. quando si voglianoridurre i consumi e la resa cromatica dei colorinon sia fondamentale.- I LED. Tecnologia in costante e rapidissimaevoluzione, durata elevata (50.000 ore), efficienzeluminose in continuo progresso, alimentazione inbassissima tensione di sicurezza, sono lecaratteristiche principali dei LED (acronimo di lightemitting diode: diodo ad emissione di luce).La lunga durata e la mortalità trascurabile hannofavorevoli ripercussioni sull’economia d’esercizio,riducendo i costi di manutenzione sostitutivarispetto alle sorgenti convenzionali, rendendoliadatti in quelle applicazioni dove risulta difficoltosala sostituzione della sorgente. Le dimensioniridotte e la flessibilità d’installazione, possonoessere montati anche su nastri molto sottili,consentono di conformare a piacere la superficieilluminante. I LED consentono di ottenere qualsiasicolore con un elevato livello di saturazione e siconfigurano come la soluzione ideale per la lucedinamica (secondo il modello RGB).

L’elettronica nella gestione degli impianti d’illuminazioneUn rapido processo evolutivo si sta registrando in tutti i settori applicativi. Ottiche dalle alteprestazioni, sistemi di gestione della luce el’innovazione colorata introdotta dai sistemi LED

RGB, permettono la creazione di regie luminose e configurazioni mutevoli.La flessibilità è ottenuta con lo sviluppo ditecnologie elettroniche di supporto e con sistemimodulari, che, come strumenti aperti, sono ingrado di calibrare le intensità luminose, assicurare una distribuzione adatta, per qualità e quantità, all’uso desiderato, evitando inutilisprechi. Maggiore efficienza e risparmioenergetico si ottengono con l’uso di tecnologieelettroniche e digitali e con un’adeguata gestionedella luce, tramite sensori di movimento e diluminosità, che assicurano che l’illuminazioneartificiale venga attivata quando effettivamente necessaria, come richiesto dalle ultime normative,che prevedono, nel calcolo del rendimento energetico dell’edificio, di tenere conto deglieventuali apporti gratuiti dovuti all’illuminazionenaturale (fattore che incentiva, di fatto, l’utilizzo di sistemi di controllo e integrazionecentralizzati).

Riferimenti normativi Dall’ estensione della valutazione del rendimentoenergetico degli edifici all’illuminazione con la

Direttiva 2002/91/CE, tutte le norme e disposizionilegislative comunitarie e nazionali puntanoessenzialmente ad un unico scopo: il funzionamento razionale degli impiantiilluminotecnici e l’uso accorto dell’energia.Tra quelle specifiche del settore ricordiamo la normativa UNI EN 12464-1 “Illuminazionedei luoghi di lavoro in interni”, (che sostituisce il principale riferimento per l’illuminazione d’interni:la precedente UNI 10380), che ha particolarerilievo nella spinta all’ottimizzazione della lucenaturale e la norma europea EN 15193-1“Valutazione energetica di edifici – Requisitienergetici dell’illuminazione”, che contiene le basi per calcolare il consumo energeticodell’illuminazione.Le ultime relative ai prodotti rispondonoall’esigenza, molto urgente nel mercato globale, di dare parametri uguali in tutti gli stati europei,per permettere il libero scambio e stabilire valoriminimi di qualità prestazionale ed efficienza. Tra queste ricordiamo la UNI EN 13032“Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi diilluminazione”, che impone procedure di misurecoerenti e scambi di dati in un unico formato(basti pensare ai programmi per il calcoloilluminotecnico), e la Direttiva 2005/32/CE “Energy using Products” nota come direttiva“ecodesign” che fissa un quadro di riferimentogenerale per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che utilizzano energia, apparecchid’illuminazione compresi. Essa riguarda l’energia utilizzata nel ciclo di vita e stabilisce valori minimi di efficienza energetica da rispettare.

Energy efficient lighting fittingsThrough the new “energy certification” requested by

the directive 2002/91/EC, on calculating the efficiency

of buildings, besides the issues related to heating, air

conditioning and ventilation, also the consumption due

to artifiicial lighting comes into play. That’s an effective

lever to promote lighting quality and planning solutions

that can improve the performance of each component.

The need for a proper use of resources, a reduced

operational expense and an easy maintenance of the

system leads to the choice of top-quality fittings, high-

efficiency and lasting sources.

The overall efficiency of the lighting system dependsupon several, interacting factors: the source of light,the fitting used and its optical group, the feeder and the control system. Miniaturized lamps andperforming optics ensure a better control of the lightflux and a high efficiency of the fitting. The rightphotometric distribution is a most effective tool tohighlight the object and aims at reducing the waste oflight on uninteresting surfaces, and consequently at alower risk of wasting energy. Finally, electronics plays adetermining role as to performance as it ensures highcomfort and lower operational expenses, throughfeeding and control devices. �

building soustainability

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di Simone StefanoDeugenio

Architetto, responsabile

coordinamento Sezione

Materiali e Sistemi, Focus

Prodotti, Sito Arketipo

de Il Sole 24 Ore

Sfruttare e gestire il contributo energetico,spesso gratuito, generato dalle fonti naturali èsempre più importante in materia di sostenibilitàe di certificazione energetica degli edifici.A costo zero e sicuramente la più pulita, èl’energia generata dal sole. La ricercatecnologica ha messo a disposizione delmercato dell’edilizia una serie di sistemi in gradodi captare, convogliare, controllare e gestire laradiazione solare.

Convogliare la luce solareI lucernari tubolari possono essere installati siain copertura che in facciata. La luce solare viene

captata in una porzione di volta celesteparticolarmente ampia e, grazie a delle calotterealizzate generalmente con materiale acrilicoresistente agli urti, viene reindirizzata attraversoun condotto altamente riflettente negli spaziinterni dell’edificio. Attraverso dei raccordiadattatori disponibili nelle molteplici curvature, i condotti possono raggiungere lunghezzecomplessive anche fino a 20 m senza perdered’intensità luminosa. Questi sistemi sono ingrado di filtrare i raggi UV in modo da evitare il passaggio di radiazioni nocive a materiali o persone e, attraverso le guarnizioni indotazione, di ridurre al minimo le eventuali

Dono prezioso e insostituibile, il sole può tuttavia generare problematiche relative al comfort ambientale qua-lora non venga gestito in modo adeguato: per esempio fastidiosi riflessi sui monitor o calore eccessivo neimesi estivi. I più moderni sistemi consentono di convogliare la luce naturale in ambienti interrati o difficilmen-te raggiungibili per portarlo dove naturalmente non può arrivare. Mentre appropriate schermature permetto-no la gestione dell’apporto solare, ottenuto attraverso le superfici trasparenti, all’interno degli edifici.

Sole under controlSfruttare e gestire la luce naturale

management

building management

Nuovo Comune diBologna progettatodall’Arch. Mario Cucinella,celebre a livellointernazionale per la solidaesperienza nellaprogettazionearchitettonica conparticolare attenzione alletematiche energetiche edambientali. Proprio perrispondere alle crescentiesigenze di risparmioenergetico, Suncover èstata interpellata perrealizzare, fornire edinstallare l’intero sistemadi protezione solare peruffici, supermercato e glialtri servizi del grandecomplesso.Un totale di 3.300 tende arullo di dimensioni 120 x300 cm h, conmeccanismo a frizione concatenella, applicateall’interno della facciatacontinua.I teli selezionati sono dellaserie filtrante TeknoscreenSuncover, tessuti idealiper ottenere il massimobenessere termico evisivo, con valoriprestazionali riguardanti la“trasmissione luce visibile”del 14% e con fattored’apertura (OF) del 5%.Realizzati in fibra dipoliestere ad alta tenacità,permettono di contenerenotevolmente l’entrata delcalore, mantenendo lavisibilità verso l’esterno.

1. Comune di Bolognaprogetto Mario Cucinella,tende TeknoscreenSuncover

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2. SCHÜCO INTERNATIONAL

ITALIA

SunControl Orientabilewww.schueco.it

3. SOLARPROJECT

Solarspot®

www.solarspot.it

4. SISTEMI COVER

Lightway®

www.sistemicover.it

infiltrazioni d’aria. Le scossaline esterne, spessomonoblocco per garantire una tenuta totale,sono studiate e progettate per adattarsi aqualsiasi inclinazione e rivestimento di copertura:dalla tradizionale tegola ai rivestimenti metallici. Sistemi Cover propone la soluzione Lightway®

con una cupola di cristallo di Boemia al sodio e potassio con tecnologia IRCG (Intelligence Ray Catcher Glass) in grado di offrire un ciclo di vita prolungato, resistenza del colore alla luce e agli agenti atmosferici aggressivi, capacitàautopulente e resistenza al fuoco in caso di incendio.Solarspot® di Solar Project offre convogliatoricostruiti con riflettenti multistrato UMF formulatiper non riflettere l'infrarosso. Agiscono comespecchi freddi i quali trasportano luce e noncalore e riducono il surriscaldamento estivo per guadagno diretto solare.Il sistema Parans di Infinity Motion invececonvoglia la radiazione con fibre ottiche flessibilie ad ingombro ridotto, attraverso un pannellosolare di 1 m2 costituito da 64 lenti Fresnel ingrado di ruotare intorno ai loro assi per megliocatturare i raggi nell’arco del tragitto solare. Ogni cavo dal diametro di 6 mm può avere unalunghezza massima di 20 m e un raggio dicurvatura di 50 mm. Le lenti vengono mosse da tre motorini che hanno un consumo medio di 2 W e grazie a un fotosensore collegato a un microcomputer che ne verifica costantementel’inclinazione, mantenendole perpendicolari airaggi del sole.

Gestire la luce solareComfort di Resstende è un sistema a catenarallentata volto al risparmio energetico per lariduzione dei costi di climatizzazione dei locali,come disposto dal D.Lgs. n. 192/2005 (e inseguito integrato dal D.Lgs. 311/2006)sull’efficienza energetica in edilizia. La finituraPearl è realizzata in PES (poliestere), con unagamma di 12 colori, il lato perlato riflette l’80%della luce e del calore.

Il tessuto Metallic invece permette una maggiorevisibilità verso l’esterno ed il lato metallizzatoriflette il 35-40% della luce e del calore. Il sistema Suncover abbina il design esclusivodei profili alla tecnologia dei tessuti filtrantiScreen, per abbattere l’entrata del calore fino al 60% durante la stagione estiva: il telo agiscedove il vetro manca di efficacia, filtrando la luce,fungendo da barriera protettiva contro l’apportoenergetico dei raggi solari e consentendo lariduzione nell’uso del climatizzatore. I tessutisono composti da fibra di vetro o di poliesterericoperta da PVC (polivinilcloruro), risultandoresistenti, ininfiammabili, semplici nellamanutenzione, non necessitano di stiratura e sono resistenti nel tempo.La soluzione Ed[it]ion 4 vetro-design diInternorm è un serramento in grado di fornire un isolamento termico (fino a 0,70 W/m2k) eacustico (fino a 43 dB), integrando un sistemaoscurante a veneziana o plissé anchemotorizzato. La chiusura trasparente di legno e alluminio abbina il calore dell’essenza ligneaalla resistenza del metallo agli agenti atmosferici.Questa soluzione è disponibile anche ad antaunica e di luce molto ampia, si adatta ai contestipiù diversi e ricercati, quali i centri storici e ipalazzi d’epoca.Lamelle di grandi dimensioni di alluminio estrusoorientabili, manualmente o a motore, orizzontalio verticali sono la soluzione che SchücoInternational propone a protezione dellaradiazione solare. SunControl Orientabile èuna protezione frangisole in grado di fornireombreggiatura in estate e visibilità d’inverno.Grazie a componenti dall’accurata compatibilità, il sistema consente di combinarein modo ottimale le lamelle di grandi dimensionimobili e la configurazione architettonica dellafacciata.La soluzione frangisole è flessibile grazie alamelle personalizzabili in termini di forma,materiale (vetro, alluminio, lamiera forata dal look“high-tech”), colore e larghezza. �

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management building management

Sun under controlHow to exploit and manage daylight

A precious and irreplaceable gift, the sun canhowever bring about problems related toenvironmental comfort when not suitably handled:for instance, some irritating reflections on monitorsor too much heat in the summertime. The mostadvanced systems allow to convey natural lightin basements or places hard to reach and to lightup rooms where daylight has no access. While a suitable screening allows to utilize the suncontribution, obtained through transparentsurfaces, inside the buildings. To exploit andmanage energy, often free, produced by naturalsources is increasingly important with regard tosustainability and energy certification of buildings

How to convey sunlightTubular skylights may be installed either on the frontor the roofing. Sunlight is collected and directed to thebuilding interiors through an extremely reflecting duct,even 20 m long, without losing luminous intensity.These systems can filter UV rays so as to preventnoxious radiations from going through. Sistemi Cover offers the solution Lightway® with acanopy in Bohemian, sodium and potassium glasssupplied with IRCG technology (Intelligence RayCatcher Glass).Solarspot® by Solar Project provides for conveyersnot reflecting the infra-red. Instead, the system Paransby Infinity Motion conveys the radiation throughflexible and compact optical fibres.

How to manage sunlightComfort by Resstende is a slackened chain systemmeant for energy saving to cut climate control costs.The Suncover system combines the exclusive designsof sections with the technology of the filtering fabricsScreen, to attenuate the heat entry even by 60% in the summer season.The solution Ed[it]ion 4 glass-design by Internormconsists of fastenings that provide for heat insulation(up to 0,70 W/m2k) and soundproofing (up to 43 dB),completed with a Venetian blind system or plissè,motorized, too. Steerable SunControl by Schüco Internationalis a sunscreen giving shade in summer and visibility inthe wintertime. �

5. INTERNORM ITALIA

Ed[it]ion 4 vetro-designwww.internorm.it

6. RESSTENDE

Comfortwww.resstende.com

7. INFINITY MOTION

Paranswww.infinitymotion.com

8. SUNCOVER

Screenwww.suncover.com

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Le buone idee non si trovano per strada?

Vi aspettiamo all’Interzum di Colonia13 -16 maggio 2009Padiglione 8 Stand E 33/63

Da noi invece sì!La strada di Hettich vi porta alla nostra competenza: Technik für Möbel

Alla Interzum 2009 vi presenteremo le innovazioni di Hettich e le nuove opportunità per i vostri mobili.

Potrete concentrarvi sull‘argomento che vi interessa grazie alle ambientazioni nelle case dello stand. E visitate anche la nostra piazza del mercato, dove potrete confrontarvi e allacciare nuovi contatti.

Vi aspettiamo!Hettich Italia s.r.l.Via del Lavoro, 2531013 Codogné (TV)Tel. +39 (0438) 4781Fax +39 (0438) 478 300 [email protected] Technik für Möbel

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methis Reggio Emilia Italy phone +39 0522 904711 [email protected] www.methis.com PH: A

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