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RASSEGNA ALIMENTARE - 2013 - 6

Date post: 16-Mar-2016
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Rivista tecnica, bimestrale in Italiano relativa alle tecnologie destinate all'industria alimentare e delle bevande. Panorama di fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature. La rivista è distribuita a tutte le più importanti fiere Italiane del settore.
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6-2013 Editrice Zeus sas - Via P. Ballerini , 66 - 20831 SEREGNO (MB) Tel. +39 0362 244182 - 0362 244186 - www.editricezeus.com Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano TAXE PERCUE (tassa riscossa) Uff. Milano CMP/2 Roserio - ISSN 1827-4102 speciale: SIGEP
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l’amore per la forma perfetta

Attrezzatureper l’industriadolciaria e dellapanificazione

SOMMARIO

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SPECIALE SIGEP

CONFEZIONAMENTO

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ERREPAN4-5Una produzione in perfetta forma

LABELPACK34-35Sistemi di etichettatura per il confezionamento di prodotti alimentari

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ETD61/63Soluzione sicura, economica ed ecologicamente sostenibile per il controllo dei microorganismi

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Redazione, sede legalee amministrazione:Via Ballerini, 66 20831 SEREGNO (MB)Tel. +39 0362 244182

+39 0362 244186web site: www.editricezeus.come-mail: [email protected]: www.itfoodonline.come-mail: [email protected]: editricezeus

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Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare anno XXXIII - n.6 - Dicembre 2013

Direttore ResponsabileEnrico Maffizzoni

Coordinamento Redazione S.V. Maffizzoni

Redazione Sonia Bennati

ContabilitàElena Costanzo

Progetto graficoZEUS Agency

Grafica e Impaginazione ZEUS Agency

Tipografia Faenza Industrie Grafiche

Rassegna Alimentare(fascicolo singolo/bimestrale): 25 € (Europa) 30 US$ (fuori Europa).Abbonamento annuale (sei fascicoli):120 € (Europa) 170 US$ (fuori Europa)Il pagamento degli abbonamenti può essereeseguito a mezzo vaglia o assegnointestato a EDITRICE ZEUS SAS

Rassegna Alimentarepanorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981.Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

ISSN 1827-4102

Vietata la riproduzione anche parziale di articoli o fotografie (articoli e fotografienon vengono restituite dalla redazione). La redazione non si assume nessuna responsabilità su eventuali errori di fotocomposizione relativa ad articoli pubblicati su riviste della EDITRICE ZEUS SAS

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CIBUSTEC118/119Nasce la più importante fiera italiana delFood processing e packaging

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L' amore per la forma perfettaOltre 25 anni di passione

per la forma perfetta hanno permesso a Errepan di posizionarsi sul podio ita-liano dei fornitori di teglie e attrezzatu-re in metallo per le industrie dolciarie e della panificazione. Evoluzione tec-nologica, innovazione e determinazio-ne hanno fatto il resto, per soddisfare una richiesta sempre più variegata ed eterogenea, figlia dei rapporti com-merciali internazionali che l’azienda ha sviluppato negli anni.

Qualità certificataErrepan è certificata ISO 9001 dal 1998 per il sistema qualità, a garan-zia del rispetto delle procedure opera-tive lungo tutto il processo produttivo

e gestionale. Alla qualità certificata l’azienda affianca la qualità nei rap-porti quotidiani con i propri clienti, alle cui esigenze è posta particolare atten-zione.

Fiere di settore internazionaliOltre agli eventi italiani, Errepan pre-senzia da anni alle maggiori fiere di settore internazionali, per raggiunge-re i mercati locali e dare ai potenzia-li clienti la possibilità di “toccare con mano” la proprià realtà, che rappre-senta oggi l’eccellenza nel settore di riferimento.

I prodottiCon una gamma ampia ed articolata, Errepan è in grado di soddisfare tut-te le necessità dell’industria dolcia-

ria e della panificazione. In continua espansione il parco forme disponibili, frutto tra gli altri degli stimoli prove-nienti dalla clientela, stimoli che la funzione commerciale, con l’insosti-tuibile supporto dell’ufficio tecnico, sa fare propri e tradurre in prodotti e soluzioni sempre nuovi.Teglie per croissant, plum cake, muf-fin, crostatine, soft cake dalle forme più originali, ma anche telai per pan-bauletto, pan carré e pane per tra-mezzini. Soluzione interessante ed in-novativa la piastra forata con alloggio per pirottino in carta autoportante, da utilizzare come teglia a tutti gli effetti sulla linea produttiva o come suppor-to nella fase di prototipazione del pro-dotto, con conseguente abbattimento dei costi.

UNA PRODUZIONE IN PERFETTA FORMAErrepan è tra i leader italiani nella produzione di teglie e attrezzature metalliche da forno per l’industria dolciaria e della panificazione

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Telaio per cake con bacinelle stampate a profilo rigato

Forma semisferica con teflon ad alta antiaderenza

Piastra forata con alloggi per pirottini autoportanti

Teglia per croissant su piastra unica in alluminio o lamiera alluminata

Telaio asolato con sistema di aggancio automatico del coperchio

Teglia per muffin con ampia scelta di sagoma e diametro

Teglia piana in lamiera per impianti ad alta produttività

Teglia per hamburger maxi diametro 125mm

Telaio impilabile per panbauletto

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V erimec, azienda che di-stribuisce in esclusiva in Italia tutti i prodotti della

Massilly leader nel mondo nella produzione di imballaggi in banda stagnata è lieta di presentare tutta la gamma delle scatole in metal-lo particolarmente interessanti al mercato della pasticceria. I formati esistenti sono fondamentalmente di quattro tipi:

� sezione rotonda: diametro 68 mm con diverse altezze diametro 90 mm con diverse altezzediametro 110 mm con diverse altezzediametro 154 mm con diverse altez-ze piatto; il formato con altezza 154 ha il tappo con assorbitore di umidità ide-ale per biscotti (seaux biscuit) diametro 204 mm con diverse altezze

� sezione quadrata: 75 x 75 mm con diverse altezze91 x 91 mm con diverse altezze110 x 110 mm con diverse altezze144 x 144 mm 4 con diverse altezze

�sezione rettangolare :190 x 125 mm (Formato JUNIOR)

con diverse altezze e coperchio in metallo o trasparente con o senza cerniere 230 x 215 mm (Formato SENIOR) con diverse altezze e con coperchio in metallo o trasparente senza cerniere 117 x 120 mm con diverse altezze191 x 135 mm con diverse altezze120 x 75 mm con diverse altezze

� sezione ellissoidale (formato parti-colare) :112 x 55 mm con diverse altezzeOltre alla gamma delle scatole già lito-

grafate con diversi soggetti e/o disegni “made in France” c’è la possibilità di personalizzare con il proprio logo op-pure con particolari disegni tutte le scatole elencate in precedenza.Inoltre per alcuni dei coperchi delle scatole rotonde e quadrate sia in metallo che in plastica la Massilly ha messo a punto un nuovo siste-ma per la personalizzazione: la stampa digitale. Infatti è oprativa ormai già da un anno una macchina che consente di stampare ogni immagine anche in pochi esemplari sui coperchi già formati delle scatole. Il sistema applicativo è esattamen-te identico a quello delle normali stampanti ad inchiostro che si uti-lizzano in ufficio: in un solo passag-gio si stampa sul coperchio della scatola con evidenti risparmi nei tempi, nelle vernici e negli inchiostri utilizzati. La possibilità di poter stampare anche un solo soggetto per scatola offre un’opportunità unica al mer-cato di usufruire di tale mezzo per ricorrenze, concorsi, collezionismo e quant’altro.

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L a Messe Düsseldorf e l’Or-ganizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione

e l’agricoltura (FAO) hanno concor-dato il proseguimento della colla-borazione nell’ambito dell’iniziativa SAVE FOOD per i prossimi anni. Il 9 maggio 2013, Werner Matthias Dornscheidt, Presidente del Consi-glio di amministrazione della Mes-se Düsseldorf, e Daniel Gustafson, Deputy Director-General Operations della FAO, hanno siglato presso la sede principale della FAO a Roma

il relativo “Memorandum of Under-standing” (MoU).L’obiettivo dell’iniziativa SAVE FOOD è riuscire a ridurre le perdite mon-diali di beni alimentari e il loro spre-co, al fine di migliorare la sicurezza alimentare per il genere umano e tutelare le risorse. Per riuscirvi si intende attirare l’attenzione sul problema e integrare la perizia ed esperienza di organizzazioni sia pubbliche che private, che dall’ini-zio del 2012 possono partecipare all’iniziativa come sostenitori. Lo

scopo è sviluppare strategie fon-damentali e creare così concrete opportunità di coinvolgimento e investimento. Numerose aziende, associazioni e organizzazioni aderi-scono già da ora all’iniziativa SAVE FOOD in qualità di sponsor.Nel quadro dell’iniziativa SAVE FOOD, il fulcro della futura coope-razione fra la Messe Düsseldorf GmbH e la FAO è rappresentato da indagini atte ad approfondire le conoscenze in merito alla perdita di beni alimentari e alle contromi-

SAVE FOOD: MESSE DÜSSELDORF E FAO DEFINISCONO IL RAPPORTO DI COOPERAZIONE PER I PROSSIMI ANNI

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sure idonee in determinati mercati. A questo fine, la FAO ha varato un programma interno e ha fondato un gruppo di lavoro interdisciplinare dedito al tema delle perdite di beni alimentari. Questo gruppo di lavoro raccoglie inoltre informazioni già disponibili provenienti dai diversi reparti della FAO, sfruttando que-ste sinergie a favore dell’iniziativa SAVE FOOD.

Studi sul campo in Kenia e in IndiaIn Kenia è già in corso un primo studio, per determinare il volume di perdite di beni alimentari all’in-terno di determinate catene di ap-provvigionamento, identificare le contromisure idonee e verificarne poi caso per caso la fattibilità e con-venienza economica. In questo modo viene a crearsi una base attendibile per strategie poli-tiche nonché investimenti privati. Così facendo si dovrebbe arrivare a ridurre nel tempo le perdite di beni alimentari e assicurare dunque l’accesso al cibo a un maggior nu-mero di persone in questa regione.I risultati saranno esibiti a Nairobi

nell’ambito del Food Processing & Packaging Exposyum dal 26 al 28 novembre di quest’anno e rappre-senteranno una parte importante della manifestazione, durante la quale aziende dell’industria del packaging e di trasformazione pre-senteranno soluzioni su misura per le esigenze keniote. L’Exposyum è organizzato dalla StarlingExpo in collaborazione con la Messe Düsseldorf. La mostra-

convegno è il primo membro della famiglia internazionale del packa-ging di interpack in Africa.Più avanti nel corso di quest’anno farà seguito un secondo studio per l’India. Gli accordi in merito sono stati si-glati solo di recente. La struttura fondamentale di quest’indagine corrisponde a quella per il Kenia, in modo da poter creare termini di paragone.

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Silos metallici per i piccoli agricoltoriUn primo progetto concreto dell’ini-ziativa SAVE FOOD per arginare le perdite di beni alimentari è a sua volta al varo. Il finanziamento è so-stenuto dai contributi degli sponsor di SAVE FOOD. Già entro quest’anno in Kenia piccoli coltivatori saranno dotati di silos metallici che garan-tiscono lo stoccaggio (intermedio) sicuro di diversi tipi di cereali. At-tualmente, nella regione keniota selezionata per questo progetto va perso fino al 10 percento del raccol-to – secondo il tipo di cereali – a causa delle inadeguate possibilità di stoccaggio. Con i silos metallici, che vengono prodotti in Kenia con mezzi relativamente semplici, que-ste perdite, imputabili all’umidità o a parassiti, possono essere evi-tate. L’azione verrà accompagnata da corsi di istruzione per il corretto uso dei silos. Inoltre è prevista una campagna di comunicazione a livel-lo regionale con dépliant, poster e

spot radiofonici per illustrare i van-taggi dell’impiego di questi silos per cereali.

Un’evoluzione di successoCon gli studi succitati e il progetto

in corso in Kenia, l’iniziativa com-pie ora i prossimi passi importanti. SAVE FOOD era partita in occasione dell’interpack 2011 con una confe-renza sul tema delle perdite e spre-chi di beni alimentari. In questo

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contesto la FAO aveva presentato ricerche incentra-te sulla quantificazione generale di questo proble-ma. In base a tali studi, ogni anno vanno perduti o sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di beni alimenta-ri – un terzo della produzione globale. Una mostra allestita all’interno del comprensorio fieristico ha dirottato l’attenzione su questo problema, visualiz-zando altresì i risultati dell’indagine. Dopo ulteriori tappe in Germania, Italia e Russia, in futuro la mo-stra SAVE FOOD sarà ospitata negli USA, in Kenia, in India e presso l’EXPO 2015 a Milano.Agli inizi del 2012, la grande eco suscitata dalla conferenza e l’interesse che ne è derivato, hanno portato SAVE FOOD ad aprirsi alle aziende, che in qualità di sponsor possono dare il loro sostegno a progetti concreti, apportare il proprio know-how e in-tessere rapporti con altri partecipanti. Dal 2013 an-che il Programma delle Nazioni Unite per l’ambien-te (UNEP) sostiene come partner l’iniziativa SAVE FOOD con la propria campagna “Think.Eat.Save”, che mira a ridurre lo spreco di beni alimentari. Al centro dell’attenzione essa pone il comportamento di consumatori, commercianti di generi alimenta-ri e operatori del settore alberghiero e ristorativo. Anche l’UE ha messo in calendario questa temati-ca: il Commissario Europeo per l’ambiente Janez Potočnik ha dichiarato il 2014 “Year of Waste”, con l’obiettivo di svolgere un ruolo primario nella lotta contro lo spreco di beni alimentari.Il Memorandum of Understanding ora siglato dalla Messe Düsseldorf e la FAO rappresenta una base per le future attività internazionali dell’iniziativa SAVE FOOD. Per l’interpack 2014, ad esempio, è già in programma una conferenza SAVE FOOD, rivolta sia alle organizzazioni non-profit che all’economia. Inoltre, la mostra speciale INNOVATIONPARC PACKA-GING si occuperà del tema perdite e spreco di beni alimentari. Qui verranno presentate concrete solu-zioni e tecnologie di packaging in grado di evitare che si continui a perdere o a gettare via un terzo della produzione globale di beni alimentari.

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G razie all’esperienza e agli obiettivi raggiunti nella tecnologia della lavora-

zione pasta, Rademaker è in grado di lavorare con successo diverse ti-pologie di impasto; dalla pasta “ver-de” a quella pre-fermentata, tutto in grandi quantità. Grazie alla sfo-gliatrice Stress-free e alle sempre più avanzate tecnologie di lamina-zione, Rademaker può di realizza-re ogni struttura di pane e/o pasta desiderata. Il concetto della linea pane Crusto permette di combinare un tipo di pane artigianale con altri tipologie di pane tutti un un unico sistema di sfogliatura.

Les BaguettesSia le baguettes francesi che quelle rustiche, artigianali, sono prodotti con paste pre-fermentate e conten-gono un’alta percentuale di acqua. Possono essere prodotte in due modi dalla linea Rademaker;

�Baguette tagliate – Dopo la sfogliatura la banda di pasta

viene divisa in corsie da dischi di taglio rotanti o da una ghigliottina. Qui le Baguettes vengono tagliate alla lunghezza desiderata. Questo metodo è adatto anche per la Cia-batta, panini quadrati, triangolari e esagonali, Petit pan, Barra rustica, focaccia pita e anche per la pizza.

�Baguette arrotolate – Dopo la sfogliatura la banda di

pata viene tagliata alla lunghezza desiderata da una ghigliottina dopo di che il sistema di lavorazione Ra-demaker arroto la banda di pasta. Altri prodotti possono essere realiz-zati con questo sistema; Petit pain arrotolati, Barra rustica, free stan-ding bread, pane in cassetta, pane per toast (aperto e chiuso , 4 pezzi) Brioches e panini tondi.

RADEMAKER LINEA PANE – PRODUZIONE BAGUETTE

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Aglio BaguetteRademaker è anche in grado di iniettare baguettes par-forno con burro aglio utilizzando un sistema di iniezione speciale.

La linea Rademaker è in grado di gestire grandi quantitativi di pasta, fino a 6.000 kh/hr.La linea standard può arrivare a 85 colpi al minuto per realizzare 10.000 mezze Baguettes o 5.100 Baguettes lunghe per ora. Le linee speciali Rademaker possono pro-durre fino a 30.000 Baguettes per ora a 125 colpi al minuto. Radema-ker garantisce una impressionante accuratezza del peso del prodotto +/- 2,5 - 3% (+/-5 gram) sul peso totale. Un’accuratezza ancora mag-

giore è raggiungibile dal sistema nastro pesatura brevettato Rade-maker che è in grado di raggiungere +/- 1,5%.La giusta struttura dell’impasto della Baguettes, dettaglio impor-tantissimo viene raggiunta grazie al sistema di lavorazione Rademaker. L’unità di arrotolamento trasforma i pezzi di pasta stesa o pre – arroto-lata in prodotti perfettamente arro-tolati, lisci e consistenti con il giusto diametro e la giusta lunghezza. La pasta stesa viene prima lavorata in

un’unità di pre.arrotolamento; qui ci si assicura anche del corretto allineamento dei pezzi di pasta in entrata sul piano di lavorazione Ra-demaker. Il nastro superiore guida i prodotti alle corde giuda. Il metodo di formazione imita le mani del pa-nettiere mentre leviga e stende la pasta. Le corde giuda intercettano le estremità della pasta e calibra-no la lunghezza finale del prodotto. Il piano di lavorazione Rademaker puo’ realizzare prodotti tra i 30 e 2.3 kg.

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U NICA e LIBRA rappresen-tano un concetto innovati-vo di attrezzatura/servizio

che sta riscuotendo molto interesse presso gli operatori del settore ge-lateria, pasticceria e industria ali-mentare in genere. La tecnologia del dosaggio di polve-ri e liquidi, specialità da più di 40 anni della ditta Lawer S.p.A di Cos-sato Biella ha consentito di applica-re anche nei laboratori artigianali il concetto di automazione e gestione dove l’utilizzo dell’informatica nelle operazioni di pesatura degli ingre-dienti consente di guidare l’opera-tore ed eliminare ogni tipo di errore e permette di gestire in modo effi-ciente la produzione.

UNICA è il sistema completamente automatico che esegue tutte le pe-

sate necessarie alla preparazione delle ricette con la certezza della precisione. Fino ad oggi nei labora-tori artigianali il dosaggio degli in-gredienti era eseguito solamente in modo manuale, da oggi con Unica questa fase della lavorazione può essere automatizzata a vantaggio della qualità ma soprattutto della replicabilità sempre uguale delle ricette, con totale riservatezza del proprio know-out produttivo (le ri-cette).Per questa ragione Unica si colloca come valido partner per tutti quegli operatori che desiderano organiz-zare la propria produzione in modo innovativo con uno sguardo attento alla qualità del prodotto e alla va-lorizzazione della tradizione più au-tentica, oltre a non perdere di vista la qualità di vita e la riduzione dei

costi di produzione. Con Unica si può godere dei vantaggi della tec-nologia automatizzata e migliorare l’autenticità delle produzioni.Unica, prodotta nella versione indu-striale, può essere utilizzata anche nell’industria alimentare dove la necessità di micro-dosaggi di pre-cisione di ingredienti è comunque presente in alcune fasi di lavora-zione di dolci, pane, pasta e nella produzione di carni e salumi dove è necessaria la pesatura di conce (ricette con Sali e Spezie). Unica gestisce e dosa in automati-co gli ingredienti che compongono le ricette, senza la necessità della presenza diretta dell’operatore e consente di impiegare meno tempo in laboratorio e più tempo al servi-zio dei Clienti. In maniera automati-ca Unica, ripete all’infinito e senza

UNICA E LIBRA IL FUTURO È GIÀ PRESENTE

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Con UNICA si pesano in modo automatico gliingredienti in polvere e liquidi che formano la ricetta e si garantiscono:¦ La certezza della precisione delle pesate¦ La replicabilità delle ricette¦ La bilanciatura delle materie prime¦ La totale riservatezza del know-how

e la protezione delle ricette¦ Ottimizzazione dei tempi di produzione.¦ Gestione della produzione, efficienza

e riduzione dei costi.

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errori le fasi di dosaggio e pesatura, degli ingredienti solidi delle ricette con conseguente certezza della qualità del prodotto finito.Con Unica si ottimizzano i tempi di produzione e si riducono ore e costi del personale di laboratorio. Attra-verso l’utilizzo di Unica i propri col-laboratori potranno lavorare senza conoscere e disporre delle ricette personalizzate proteggendo in que-sto modo il valore del proprio know-how di produzione.Accedendo ad un’area riservata, si potrà verificare e monitorare la pro-duzione giornaliera, mensile, i co-sti di produzione, le statistiche dei consumi e molti altri utili dati che consentono di gestire in modo effi-ciente la produzione.

LIBRA è la versione semi-automati-ca di UNICA che aiuta e guido l’ope-ratore nella gestione del laboratorio e nelle fasi di preparazione delle ri-cette senza però pesare in automa-tico gli ingredienti.Libra infatti guida ed assiste l’o-peratore passo a passo in tutte le operazioni di pesatura manuale degli ingredienti, indicando i giusti ingredienti da pesare e la quantità

richiesta di ognuno, visualizzando quando la pesata ha raggiunto la quantità corretta e la precisione richiesta, eliminando in tal modo tutti gli errori e gli sprechi tipici di un’operazione manuale.Per mezzo del controllo da parte del software di gestione, Libra garanti-sce la replicabilità delle ricette au-mentando in tal modo l’efficienza

in laboratorio e riducendo i tempi di preparazione. Uno specifico pro-gramma presente nel software di Libra consente il calcolo del bilan-ciamento delle miscele permetten-do all’operatore di valutare attenta-mente la qualità del prodotto finito. Libra è dotata di un programma software che gestisce il laboratorio, controlla ogni singola ricetta for-nendo statistiche sui consumi e sui costi di ogni singolo ingrediente o di ricette complete, consente di verifi-care costantemente la produzione effettuata e le quantità prodotte giornalmente, mensilmente o nel periodo di tempo desiderato. Con-sente la gestione dei lotti di materia prima per una perfetta tracciabilità dei dati.Grazie a Libra, pur non avendo l’o-perazione automatica di pesatura si migliorano efficienza e controllo e si ottimizzano i tempi di produzione in laboratorio.Con UNICA e LIBRA la tecnologia e l’informatica sono al servizio della produzione artigianale ed industria-le aumentando efficienza, traccia-bilità e qualità che consentono una gestione moderna di operazioni fino ad oggi eseguite manualmente.

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I n occasione del Sigep 2014 di Rimini, HYDROPROCESS presenta la nuova macchina

da taglio a getto díacqua ChefCut per i laboratori dolciari.

Questa macchina ad alta pressione permette di tagliare dolci freschi o congelati, cioccolato, ganache, pa-sta di mandorle, gelatine di frutta, torrone, ma anche molti prodotti salati destinati al settore delle ri-storazione.

Con ChefCut i laboratori dolciari di piccola e media dimensione posso-no esprimere tutta la loro creativi-tà, migliorando sia la qualità delle lavorazioni, che la produttività del loro lavoro.

Partendo da un database con più di 40 parametri di taglio predefiniti o da una semplice immagine scanne-rizzata, il sistema informatico della macchina crea automaticamente programmi di taglio che consento-no allíartigiano di eseguire sculture creative di altissima precisione.

Semplice da usare, compatta, re-sistente e facile da pulire, Ë stata progettata appositamente per ri-spondere alle severe norme igieni-che e di sicurezza del mercato agro-alimentare. » inoltre molto sicura, la zona dove i prodotti vengono taglia-ti dal getto díacqua si trova, infatti, sul lato posteriore del macchinario.

HydroProcess è una società fran-cese con sede a Chalon sur Saune specializzata da oltre ventíanni in attrezzature che utilizzano l’alta pressione. I suoi prodotti variano da

attrezzature idrauliche e oleoidrau-liche ad attrezzature per tagliatrici per diversi settori, compreso quello alimentare. Con i suoi venticinque anni di esperienza nel campo del-líalta pressione e del taglio tramite getto díacqua, HydroProcess si ri-vela un partner di prima scelta per accompagnare i propri clienti nello sviluppo di processi innovativi.

In occasione della 35∞ edizione del Salone Internazionale SIGEP, potre-te vedere e provare la macchina da taglio a getto díacqua ChefCut pres-so lo Stand 107 del Pad C3, dove uníequipe della società HYDRO-PROCESS sarà a vostra disposizio-ne per rispondere a domande e cu-riosità.

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tutte estremamente performanti e in grado di soddisfare al meglio le esigenze legate alle diverse tipolo-gie di applicazioni e utilizzo.Nuova arrivata della gamma è Giu-sogel pronta all’uso, per utilizzi a freddo, nata per rispondere in ma-niera efficace alle richieste di sem-plicità e velocità dei pasticceri. La sua formulazione, infatti, le confe-risce un forte potere aggrappante, che la rende ideale per le appli-cazioni più impegnative, come ad esempio frutta conservata a +4° o glassatura di pareti verticali di ela-borati, sia a temperatura positiva che negativa.Nelle applicazioni a temperatura positiva, Giusogel pronta all’uso ri-copre di uno strato compatto, cre-moso e trasparente il prodotto, do-nandogli brillantezza e valorizzando al massimo la lucentezza naturale della frutta, oltre che conferire una sensazione morbida al palato. Per la colatura su superfici rotonde, può essere resa fluida con un breve riscaldamento tra i 45° e i 55°.Caratteristica peculiare di Giusogel pronta all’uso è che non opacizza a temperature negative, essendo così particolarmente adatta all’utilizzo come glassatura sui semifreddi.Oltre a questa novità, la linea di ge-latine Giusogel comprende: Giuso-gel Albicocca e Giusogel Neutra per utilizzi a caldo e Giusogel Albicoc-ca Spray per utilizzo con macchine erogatrici.Le due referenze per utilizzi a cal-

do vengono impiegate aggiungendo un 25/30% di acqua e facendole attivare tramite cottura a 85. Dopo l’applicazione del prodotto, la pre-sa avviene a una temperatura tra i 67° e 70°.Grazie alla reversibilità del siste-ma di addensanti, tutte le Giusogel possono essere riscaldate più vol-te, senza perdere le proprie carat-teristiche organolettiche e funzio-nali. Il prodotto gelatinato, inoltre, può essere congelato, mantenendo intatta la propria freschezza e na-turalezza.Giusogel Albicocca, aromatizzata leggermente con succo di albicoc-ca, e Giusogel Neutra, dal gusto neutro, solidificano velocemen-te, formando uno strato lu-cido, trasparente, morbido e in grado di permettere un taglio perfetto, tutte caratteristiche che ri-escono ad attirare lo sguardo e il palato dei consumatori più esi-genti.Giusogel Albicocca Spray, nuova formula, per utilizzo con mac-chine erogatrici, non necessita della diluizio-ne in acqua. La nuova formula, infatti, prevede la sprayzzazione previo ri-scaldamento 86°/90° in un range di pressione tra 0,8 e 3 bar. Ideale per tutte le più moderne macchine erogatrici, Giusogel Albi-cocca Spray consente di ottenere un film morbido, che gelifica lenta-

mente, conferendo al prodotto la massima lucentezza. Inoltre, la sua particolare formulazione ne rallen-ta l’assorbimento da parte delle su-perfici porose e asciutte come frolla o pan di spagna. Giusogel Albicocca Spray, infine, è adatta per eseguire più gelatinature in successione, permettendo di ritrattare prodotti che hanno pochi giorni di vita, do-nando nuovamente un aspetto bril-lante e invitante, tanto apprezzato in vetrina.

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A BM è un’azienda, situata in provincia di Rovigo, nata nel 1980 per soddisfare le esi-

genze dei comparti della panificazione e della pasticceria. Le macchine ABM sono una realtà italiana dal 2003 e rappresentano un riferimento per l’in-dustria dolciaria soprattutto a livello internazionale. L’azienda può contare oggi su una capacità produttiva che va-ria da 30 a 200 kg/h. Dal 2006 opera sul mercato internazionale, e dal 2012 solo il 3% della produzione è rimasto sul suolo nazionale mentre il resto è stato esportato in tutto il mondo, an-che in paesi emergenti come Vietnam, Indonesia, Singapore, India.Secondo Antonio Benvegnù, fondatore di ABM, l’azienda ha potuto trovare la giusta dimensione all’estero, in paesi emergenti che non vogliono rinunciare alla qualità. Le macchine ABM offrono affidabilità e un sostanziale miglio-

ramento della sicurezza sul posto di lavoro, pulizia d’impianto, linearità di sistema, differenziazione e ovviamen-te un design Made in Italy.Prima di scegliere Mitsubishi Electric, ABM ha eseguito test comparativi su componenti di vari produttori prenden-do in considerazione le dimensioni, le caratteristiche tecniche, le prestazioni, la gamma di modelli, l’affidabilità e non ultimo il costo. Il risultato delle ve-rifiche ha portato l’azienda ad adottare i prodotti Mitsubishi Electric in tutte le

macchine, anche all’interno delle più semplici e di profilo meno alto dove in precedenza erano adoperate sche-de elettroniche e componentistica custom. Secondo Antonio Benvegnù, dopo i primi test con i componenti Mitsubishi Electric, l’azienda non ha avuto dubbi circa l’affidabilità e la ver-satilità dei prodotti. ABM ha apprez-zato il modo di lavorare di Mitsubishi Electric in sintonia con il loro, focalizza-to sulla soddisfazione del cliente sotto il profilo della sicurezza di funziona-

LA COMPONENTISTICA DI MITSUBISHI ELECTRIC AL SERVIZIO DELLE MACCHINE ABMABM ha prestato la massima attenzione nella scelta del partner tecnologico per realizzare dei macchinari affidabili, sicuri e caratterizzati da una bassa manutenzione

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mento consentendo così una produtti-vità continua.Tutta la componentistica elettronica delle macchine per biscotti ABM (In-verter, filtri, plc, pannelli, cavi di co-municazione) è a marchio Mitsubishi Electric. Secondo il fondatore di ABM, nella gestione dell’automazione delle macchine, interfacciarsi con un unico referente, con la collaborazione degli ingegneri dell’azienda, ha ottimizzato le prestazioni di ogni componente con-sentendo la realizzazione di macchine precise e facile da usare per l’operato-re. L’obiettivo di ABM è costruire delle macchine di qualità senza ‘risparmia-re’, facili da programmare e con cambi di formato veloci.Oltre ad ingegneri che programmano in base alle singole esigenze applicati-ve, ABM si avvale della collaborazione di numerosi tecnici per testare le mac-chine, come ad esempio il tecnologo alimentare il quale approva ogni tipo-logia di impasto.Il coinvolgimento di Mitsubishi Electric nell’industria alimentare ha portato allo sviluppo di soluzioni per tutte le fasi del processo di produzione. Data la lunga esperienza dell’azienda in molti settori dell’industria, Mitsubishi Elec-tric è in grado di capire le problemati-che di un comparto complesso come l’alimentare. Per ABM, che opera in un questo settore così esposto ai cambia-menti del mercato, è importante avere dei fornitori con i quali instaurare un rapporto di continuità e fiducia. Infatti, ABM ha installato dei componenti in grado di far fronte a diversi modi ope-rativi, come i PLC Melsec FX3G e i pan-nelli operatore GT1055.Quest’ultimi sono stati scelti da ABM per la semplicità di utilizzo e di pro-grammazione, la grande leggibilità, l’assenza di manutenzione e l’ottimo rapporto prezzo/prestazioni. Secondo Antonio Benvegnù è stato molto impor-tate il supporto multilingua per un’a-zienda internazionale come ABM, dato che è possibile individuare e risolvere possibili errori scambiando informazio-ni telefoniche con clienti oltreoceano in dieci lingue diverse. All’interno di un

progetto HMI, un dispositivo Mitsubishi Electric si rivolge a utenti con varie lin-gue madri, permettendo la configura-zione standard per molti paesi contem-poraneamente. Un touch screen ad ampia funzionalità permette di ridurre i costi migliorando le performance del-le macchine. La programmazione del terminale operatore è dinamica grazie al software GT Designer3, efficiente grazie alla porta USB integrata che ac-celera lo scambio dei dati. La dotazio-ne di serie dei dispositivi di comando comprende la gestione di ricette e l’e-laborazione degli allarmi e dei segnali, che possono essere visualizzati sullo schermo in qualsiasi momento per for-nire una guida all’operatore ed even-tualmente salvati come storico.Il PLC FX3G è stato progettato da Mitsubishi Electric con dimensioni molto compatte, per applicazioni ri-dotte ma caratterizzate da prestazioni spesso critiche e si adatta a qualsiasi esigenza grazie alla grande varietà di funzioni. Per ottimizzare l’investimento impiega lo stesso hardware e software della serie FX e garantisce il control-lo diretto di inverter e sistemi motion control senza bisogno di hardware aggiuntivo. Ciò aumenta la semplicità d’implementazione e consente di re-alizzare sistemi multassi affidabili ma economici, senza altri costi per un con-trollore specifico.I controllori FX3G possono operare au-

tonomamente, ma in caso di necessità si possono integrare facilmente con tutti gli altri componenti di un sistema. Le istruzioni standard adottate, infatti, agevolano il controllo tramite un colle-gamento digitale preciso e affidabile. La semplicità di collegamento a uno o più inverter (per esempio FR-D700) ot-timizza il consumo energetico, oltre a permettere un funzionamento più pre-ciso del motore. La serie è progettata con due bus. Il primo collega i moduli I/O e i blocchi funzionali FX, per offrire una gamma completa di I/O e modu-li funzione analogici e di rete. Invece il secondo bus utilizza gli ADP della serie FX3U per aggiungere funzioni di comunicazione ad alte prestazioni e analogiche collegate direttamente alla CPU. Un simile approccio costruttivo permette di aumentare le prestazioni riducendo al contempo la programma-zione, con tempi di sviluppo assai più rapidi e una maggiore produttività.

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Dal 1995, la Modern Bakery Moscow non è soltanto la manifestazione fieristica leader in Russia per il settore della panificazione e della pasticceria, ma nel contempo si è affermata come piattaforma di scambio per nuove tematiche e tendenze. La fiera è un appuntamento annuale imprescindibile per tutte le aziende e i visitatori specializzati, operanti nel settore del caffè, del tè, dell’allesti-mento di caffetterie e negozi, del gelato e della cioccolata, sia in Russia che nei paesi della CSI.

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L a tradizione come punto di partenza: il pane in Russia In Russia la tradizione ri-

veste un’importanza fondamentale per il settore della panificazione. Senza queste preziose esperienze e solidi punti fermi, le nuove idee e le innovazioni non sarebbero neppure concepibili. Il pane, come alimento tradizionalmente fondamentale in Russia, fa registrare fatturati an-nui in continua crescita. Notevole è inoltre il consumo pro capite rispet-to alla media internazionale, che si attesta a circa 115 Kg. Dalle conoscenze del passato trae energia il motore per il futuro. Alla Modern Bakery Moscow tutti que-

sti elementi si incontrano, fornen-do così una panoramica a 360 gradi dell’intero settore. Nuove tematiche, strettamente legate al mondo della panificazione e della pasticceria, vengono accuratamen-te sviluppate ed approfondite, sen-za tralasciare quelle tradizionali, anch’esse attentamente studiate. La Modern Bakery Moscow crea un mix perfetto di tradizione, innova-zione e modernità, tutte riunite sot-to lo stesso tetto.

Il mercato russo della panifica-zione e della pasticceria In Russia, il settore della panifica-zione e della pasticceria è uno dei

mercati a più alto tasso di cresci-ta al mondo; ragion per cui offre, specie ai produttori internazionali, ottime prospettive per il futuro. Il fatturato annuo per pane e prodotti da forno nel 2012 è aumentato del 15,1%, raggiungendo gli 11 miliardi di euro. Per il 2013, il volume di investimen-ti dell’industria pasticcera russa è stimato a 200 milioni di euro; cifra che entro il 2015 arriverà a quota 215 milioni. Lo stesso potenziale si prospetta anche per i produttori di macchinari: in Russia il 50% degli impianti risale agli anni ’80, ragion per cui si registra un notevole biso-gno di modernizzazione. Anche il

LA TRADIZIONE COME PUNTO DI PARTENZA: IL PANE IN RUSSIA

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governo di Mosca ha riconosciuto quest’esigenza, ed entro il 2020 ha in programma investimenti per ulte-riori 2,4 miliardi di euro in fondi da destinare alla trasformazione e alla ristrutturazione delle aziende russe del settore.

Le fiere in Russia: Mosca come centro direzionale Mosca è il cuore degli affari in Rus-sia e tutte le principali società russe ed internazionali vi sono rappresen-tate. Inoltre la capitale russa costi-tuisce una sorta di ponte tra Euro-pa ed Asia, pertanto uno dei poli fieristici più importanti al mondo. In Russia le fiere sono lo strumento principale per entrare in contatto con i propri partner commerciali. Rivestono particolare importanza n’accurata presentazione dei pro-dotti ed un intenso dialogo con i rappresentanti delle aziende al fine di concludere accordi proficui.

Una rete di contatti in Russia La conclusione degli affari in Rus-

sia e nei paesi della CSI si diffe-renzia per alcuni aspetti dai paesi occidentali: in primo luogo per la particolare importanza rivestita dai contatti personali. La creazione di una solida partnership, accompa-gnata da un continuo follow up in Russia sono la chiave per il succes-so dei propri affari.

Il laboratorio fornaio del 21° secolo alla Modern Bakery Mo-scow 2014 La Modern Bakery Moscow riunisce gli elementi tradizionali legati al pane, gettando nel contempo uno sguardo verso il futuro di un intero

settore. Le nuove tematiche vengo-no poste in primo piano ed acqui-stano sempre maggior rilevanza. Al giorno d’oggi panificazione non significa semplicemente vendere del pane, i panifici sono polivalen-ti: gelato, cioccolata, tè, caffè, alle-stimenti completi di negozi fino al catering e alla ristorazione colletti-va non sono più argomenti soltan-to marginali. “Negli ultimi anni le aspettative dei clienti nei confronti di una panetteria si sono ampliate considerevolmente; un intero setto-re è in continuo movimento e cam-biamento”, spiega Fichter.

La 20° edizione della Modern Ba-kery Moscow si svolgerà dal 23 al 26 aprile 2014 presso il quartiere fieristico centrale Expocentre di Mosca. Quest’anno la Modern Ba-kery Moscow spegnerà 20 candeli-ne come manifestazione leader per il settore della pasticceria e della panificazione in Russia e nella CSI. Per ulteriori informazioni consulta-te il sito http://www.modernbakery-moscow.com

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A zienda del gruppo AROL, FT System propone siste-mi d’ispezione e controllo

per linee di imbottigliamento e con-fezionamento. Specializzata nella progettazione e nella produzione di una gamma completa di macchine evolute, la Ditta è in grado di for-nirVI una consulenza completa, in merito a ispezione bottiglie vuote, controlli livello, tappatura (monito-raggio gruppo riempimento-tappa-tura, scoppio bottiglie), controlli/ispezione capsule, gabbiette ed etichette, controllo peso per carto-ni e casse, controlli della pressione direttamente in linea di imbottiglia-mento.In merito ai sistemi di ispezione etichettatura, il sistema proposto dall’azienda consente un analisi del contenitore completamente ab-bigliato a 360°. La macchina che FT System ha sviluppato lavora con 4 telecamere a 5 MegaPixel e due Pc. Questi applicano una tecnica di analisi che permette di rilevare tutti i particolari con una precisio-ne altissima se si pensa che stiamo parlando di riprese in movimento con velocità anche molto elevate (36000 bottiglie per ora). Quando la bottiglia entra nella mac-china le 4 telecamere fanno una

foto cadauna che il software utilizza per creare un modello 3D del con-tenitore, il quale poi viene svolto su un piano allo scopo di ottenere un’unica immagine che viene quin-di analizzata. Tra le molteplici analisi è possibile monitorare e valutare posiziona-mento dell’etichetta, sua centratu-

ra con retro-etichetta o con elemen-ti in rilievo (embossing), presenza di difetti nell’incollaggio, rilevazione etichette sovrapposte o presenza di rugosità, controllo dei caratteri, stampa del numero di lotto sull’eti-chetta o caspula, riconoscimento e identificazione del data matrix e del codice a barre.

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L' industria nazionale del ge-lato segna una netta con-trotendenza rispetto all’an-

damento generale dell’economia italiana, palesando un buono stato di salute di questo settore “made in Italy”. È questo in sostanza il risul-tato dell’analisi sui bilanci settoriali dell’ultimo triennio (2010-2012) promossa da Sistema Leader Srl, con la sua divisione Sistema Gelato e realizzata da modeFinance Srl.L’analisi, partendo dai dati di bilan-cio degli ultimi tre anni (2010-2011 e il 2012) relativi alle 30 maggio-ri società prevalentemente attive nella produzione e commercializ-zazione di semilavorati per gela-to, dimostra come questo settore non conosca la parola crisi, grazie all’apprezzamento dei consumatori per il prodotto finale.Non solo il fatturato delle 30 azien-de analizzate è in continua crescita (sfiorando nel 2012 il mezzo mi-

liardo di Euro di ricavi complessivi) ma tengono anche la redditività e la patrimonializzazione del panel di aziende prese in considerazione nonostante gli anni congiuntural-mente difficili.“Interessante è notare la buona redditività delle principali 30 im-prese analizzate, che segna indici sempre superiori al 10% con un picco del 14% nel 2012” sottolinea Andrea Sorrentino, analista finan-ziario di modeFinance “Il settore è inoltre molto solido patrimonial-mente, registrando un leverage fi-nanziario (rapporto tra debiti finan-ziari e patrimonio netto ndr) con valori attorno allo 0.3, ponendo il settore non solo ai vertici italiani (valore medio 1.2) ma mondiali (va-lore medio 0.8).”Tutti i suddetti fattori si traducono in un rating medio settoriale, espres-so da modeFinance grazie alla tec-nologia MORE, particolarmente ele-

vato. Si sfiora infatti la classe BBB (settore industriale equilibrato) che si mantiene sostanzialmente co-stante per l’intero triennio analiz-zato. Questo risultato è altrettanto sorprendente se si pensa che la media europea delle aziende non supera la BB e che questa, per l’I-talia, scende a livelli vicini alla B (si veda tabella allegata).“Quest’analisi va a confermare quanto vediamo ogni giorno as-sistendo i nostri clienti” afferma Antonio Verga Falzacappa a capo della Sistema Leader srl, azienda di riferimento per il financing del settore “la buona salute di que-ste aziende rispecchia la grande qualità espressa nei prodotti, l’im-prenditorialità e la capacità di in-novazione; che rendono il settore del gelato artigianale una bandiera del made in italy nel mondo ed un fattore di solidità dell’economia ita-liana.”

IL GELATO MADE IN ITALY BATTE LA CRISIUn’analisi economico-finanziaria sulle principali società italiane produttrici di semilavorati per gelato svolta da modeFinance e Sistema Leader certifica la buona salute del settore

Classe Rating MORE

Macro-Classe Significato

AAA

Sana

La solvibilità dell’impresa è ritenuta massima. L’impresa mostra un eccellente equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico, e la sua capacità di gestire il rischio è elevata.

AA L’impresa ha una solvibilità molto alta. Presenta una elevata solidità patrimoniale e finanziaria e ca-pacità di reddito. La differenza rispetto al rating AAA è molto contenuta.

A L’impresa ha una solvibilità alta. Presenta un’alta solidità patrimoniale e finanziaria e capacità di reddito. L’impresa è più sensibile ai mutamenti del quadro economico-finanziario rispetto alle imprese con rating superiore.

©

Equilibrata

L’equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico dell’impresa è considerato adeguato. Lo stato di salute dell’impresa può essere pregiudicato da gravi eventi economici sfavorevoli.

BB L’impresa presenta una sufficiente solidità patrimoniale e finanziaria: la capacità di gestire il rischio di impresa è maggiormente influenzato negativamente da condizioni economiche avverse.

B

Vulnerabile

L’impresa manifesta segnali di vulnerabilità. La debolezza della struttura patrimoniale, economica e finanziaria potrebbe essere accentuata da un peggioramento dello scenario economico.

CCC L’impresa mostra squilibri nella sua struttura patrimoniale, finanziaria ed economica. Una carente ges-tione dell’impresa, nonché eventi di mercato contrari sono in grado di pregiudicare con alta probabilità la solvibilità dell’impresa.

CC

Rischiosa

L’impresa mostra dei segnali di elevata vulnerabilità. La presenza di già forti disequilibri potrebbe ac-centuarsi in condizioni di mercato ed economiche non favorevoli.

C L’impresa manifesta situazioni patologiche considerevoli: la sua solvibilità è ritenuta molto scarsa.D L’impresa manifesta situazioni patologiche gravi: la sua solvibilità è nulla.

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bianca seguendo i professionisti di tutto il mondo in questo importante settore alimentare, la loro soddi-sfazione è l’obbiettivo e la migliore pubblicità di Real Forni.La tecnologia costruttiva è assicu-rata da quanto di meglio il mercato dei macchinari per la lavorazione meccanica possa offrire, permet-tendo così di poter effettuare tutte le operazioni all’interno della fab-brica. Dal taglio laser, alla piega-tura e saldatura robotizzata sia dei tubi che degli acciai.La progettazione totalmente infor-matizzata consente a Real Forni di definire attentamente il prodotto fi-nale da produrre.In fase di produzione severi collaudi interni garantiscono che ogni parti-colare corrisponda ai criteri di qua-lità definiti in fase di progettazione.Un efficiente servizio di assisten-za, presente in ogni regione d’Italia

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P er i forni, l’aumento dei costi causato dalla svolta energetica si sta trasfor-

mando in una sfida vera e propria. Tuttavia, non c’è tempo per romper-si la testa con le preoccupazioni, bisogna fornire delle soluzioni che siano anche il più personalizzate possibile perché ogni azienda fun-ziona in modo diverso.

Tecnica e tradizione si incontranoLa WP BAKERYGROUP offre, da una sola mano, macchine e impianti necessari per l’intero processo di cottura al forno. Un gruppo di dieci specialisti, provenienti da diversi settori delle tecniche per la panette-ria, avrà pronte alcune soluzioni che si distingueranno per quattro carat-teristiche: alta qualità della cottura, grande efficienza energetica, design pulito e facilità d’uso. Il Matador, il forno a più piani in continuo proces-so di perfezionamento, rappresenta il migliore esempio del modo in cui l’esperienza di oltre 100 anni della WP BAKERYGROUP confluisce nelle ultime tecnologie. Il suo sistema di riscaldamento ciclotermico, colle-gato alle lastre di pietra o al rivesti-mento completo in pietra, permette ai panettieri di raggiungere la mas-sima qualità in fatto di gusto. Alla südback la WP presenterà anche un’altra idea brevettata ed esplici-tamente riconosciuta per cuocere in un forno artigianale: il Quadro relax, un impianto di produzione di panini che, grazie al suo rullo a “S”, offre una gran-de varietà di prodotti rusti-ci. L’impianto è in grado di lavorare con grande delicatezza impasti an-che molto molli.

Sorveglianti veloci e tutto fareSenza i sistemi di controllo, come quelli presentati dalla ditta Daxner di Stoccarda, oggigiorno in molti forni la produzione sarebbe inconce-pibile. Essi sono in grado di aumen-tare la flessibilità della produzione dei prodotti da forno di ogni genere oltre ad offrire il massimo comfort. Il sistema può calcolare automatica-mente la temperatura, verificare la disponibilità della materia prima, re-golare il controllo preliminare a più fasi dell’impasto con un programma a tempo e dare informazioni per e-

mail sui difetti dell’impianto. Anche in questo caso, massima garanzia grazie al daxBak Manager che re-gola l’intera gestione e la configu-razione del processo di produzione, registra l’immagazzinamento dei prodotti e garantisce la totale trac-ciabilità dei carichi.

Un tipo in gambaLe moderne tecniche cambiano il lavoro nelle aziende e dischiudono opportunità completamente nuove per trasformare i trend del momen-to in moneta contante. Il consumo fuori casa continuerà a crescere anche in futuro. L’ampliamento dell’offerta agli snack porta a un in-cremento degli affari e permette di emergere rispetto ai concorrenti. Laditta Rational ha sviluppato una tecnica multifunzionale in grado di

LA SICUREZZA DELL’ACCIAIO INOSSIDABILELe moderne tecniche aziendali aiutano a ridurre i costi energetici dei forni artigianali ad alto consumo di corrente elettrica.

La nuova generazione di lavastoviglie pro-fessionali della Hobart:lava contemporaneamente il cesto in basso, contenente le tazze, e quello in alto, il se-condo, con i piatti. Foto: Hobart

Gli hamburger ed altri snack caldi possono essere preparati in modo professionale e ve-loce anche nei forni. Il SelfCookingCen-ter whiteefficiency della ditta Rational racchiude numerosi vantaggi per il bu-siness del mercato fuori casa. Foto: Rational

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risparmiare sullo spazio con nume-rose possibilità di applicazione, or-mai irrinunciabili per la gastronomia ma capaci di offrire dei vantaggi alle panetterie. Così, il SelfCookingCen-ter whiteefficiency può essere impie-gato anche come forno da negozio oltre che per arrostire, friggere e cuo-cere a vapore. Anche i dipendenti non qualificati devono poter lavorare rapidamente con questo strumento. “A seconda del momento della gior-nata, premendo un pulsante è pos-sibile preparare cibi per la colazione, cotolette, pizze, uova al tegamino e hamburger”, afferma Sabine Zimme-rer, portavoce della ditta Rational. Oltre a questo, il sistema può fornire anche dei consigli sulle pietanze da preparare insieme. La distribuzione del calore e dell’umidità, escogitata di recente, fa sì che il SelfCooking-Center possa accogliere un 30 per-cento in più di carico, utilizzando con ciò un 30 percento in meno di tempo e un 20 percento in meno di energia rispetto alle altre pentole a vapore combinate. La capacità produttiva può arrivare a un massimo di 400 porzioni di patate gratinate in 80 minuti, 320 croissant in 23 minuti e 240 cotolette in 12 minuti. Per que-sto motivo, il SelfCookingCenter è un prodotto interessante anche per il catering. Infine, una voltautilizzato, lo strumento è in grado di rilevare anche il grado ottimale di pulizia. Rispetto alla tradizionale

programmazione automatica, con questo strumento è possibile rispar-miare il 40 percento delle risorse, promette il produttore.

Pacchetti forti per la pulizia degli oggettiPer tutto il resto, i panettieri e i pa-sticcieri hanno bisogno di tecniche di lavaggio affidabili. Alla südback, la ditta HOBART presenterà solu-zioni per qualsiasi tipo di utilizzo e dimensione dell’azienda. Dagli im-pianti di lavaggio per i carrelli porta vassoi a quelli di lavaggio con ce-sto, dalle lavastoviglie universali a quelle nuove professionali – l’inte-ro assortimento offre tecniche in-novative di processo capaci di im-piegare molto meno acqua, energia e detersivi rispetto al passato con ottimi risultati di lavaggio. Un esem-pio innovativo è rappresentato dal-la nuova generazione di lavastovi-glie compatte professionali della

serie PROFI FX con doppio cesto. Questa macchina lava contempo-raneamente il cesto inferiore con le tazze e il secondo cesto, quello superiore, con i piatti. Inoltre, la FX offre un programma per le tazze da caffè, sviluppato esplicitamente per i caffè e i bistro. La lavastoviglie universale della serie UX è molto efficiente e capace di effettuare anche un lavoro di recupero termi-co: l’energia dell’acqua di scarico calda viene, infatti, utilizzata per ri-scaldare l’acqua pulita come anche il vapore caldo che si forma nella macchina. “A parità di rendimento e capacità, il potenziale di rispar-mio energetico della UX può arriva-re fino al 60 percento”, dichiara il direttore marketing David Reinhart della HOBART.

Meno stress e più spazioAlla fin fine, utilizzando le tecniche in modo intelligente, i panettieri ri-escono ad economizzare con le pro-prie forze conquistandosi maggior spazio. Con l’ausilio di programmi di condizionamento e refrigerazio-ne, come quelli che la ditta KOMA presenterà alla südback, è possibile controllare e spostare i processi di produzione; ad esempio con la for-mula di qualità Koma “TLR”: oggi l’impasto e domani la produzione. Con un immagazzinamento control-lato, una temperatura in costante aumento, una circolazione appro-priata dell’aria e relativa umidità l’impasto cresce fino al risultato de-siderato. Ciò consente – dopo una fase di stabilizzazione – di ritardare il processo di cottura per ore. Ed ecco il risultato: cuocere al forno se-condo necessità, con panini sempre freschi al banco di vendita e, grazie alla gestione dei tempi lunghi, crea-zione di gusto e aroma.

Il daxBak Manager della ditta Daxner regola l’intera gestione e configurazione del pro-cesso di produzione. Foto: Daxner

Un colosso in acciaio inossidabile: le tec-niche di refrigerazione, come quelle della ditta Koma, fanno sì che i panettieri abbia-no più spazio grazie a una pianificazione migliore. Foto: KOMA

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A CMA è universalmente conosciuta come realtà leader nello sviluppo di

soluzioni tecnologiche avanzate nell’ambito del wrapping, per il qua-le progetta, realizza e commercia-lizza macchine innovative e ad ele-vate performance produttive. L’azienda, a seguito del recente processo di riorganizzazione avve-nuto in seno al gruppo Coesia, ha scelto di affrontare il mercato del Fast Moving Consumer Goods or-

ganizzando la propria competenza per piattaforme tecnologiche in grado di offrire al mercato una am-pia gamma di soluzioni nel settore del packaging primario. Ne testimo-nia l’impegno per questo concreto obiettivo anche la recente acquisi-zione di Tecnomeccanica, impor-tante player nel settore del confe-zionamento del tè. Negli ultimi anni, ACMA, in risposta alle necessità produttive e di mar-keting dichiarate dalle più qualifi-

cate realtà appartenenti al settore torrefazione, ha dedicato importan-ti risorse per offrire una gamma di applicazioni adeguate alle nuove esigenze dei produttori di caffè, e coprire tutte le fasi del packaging primario e secondario per capsule, nelle forme e dimensioni maggior-mente richieste oggi sul mercato.Tali capsule - nei formati da 5 a 14 grammi - sono progettate per essere completamente riciclabili, grazie anche alla facilità con cui si

: SI CHIAMA QI LA NUOVA MACCHINA CON CUI L’AZIENDA SI PREPARA AD ENTRARE NEL SETTORE DEL CAFFÈ IN CAPSULEL’azienda del gruppo Coesia si prepara ad entrare nel settore del caffè con una soluzione in grado di riempire cialde e cap-sule. La nuova tecnologia “made in Bologna” può avere varie applicazioni nel settore alimentare.

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possono separare le componenti di cui sono fatte. La capsula garanti-sce inoltre un ottimo rapporto qua-lità prezzo, grazie alle tecnologie di estrusione e modellazione attraver-so cui viene creata.La macchina sviluppata dall’R&D di ACMAVOLPAK si chiama “QI” ed è caratterizzata da un layout com-patto, pertanto idonea ad essere collocata anche all’interno di aree di produzione con spazi ristretti. QI - commercializzata dal brand ACMA - è dedicata al riempimen-to di capsule rigide e semirigide e garantisce un’elevata produttività (la velocità della linea può essere di 140, 350 o 500 pezzi al minuto). La capsulatrice ACMA, grazie anche al design dei dosatori collocati su stazioni indipendenti, garantisce la massima precisione nel control-lo peso in fase di riempimento ( lo scarto di precisione è inferiore a 0,1 gr. per capsula) ed è inoltre predi-sposta per il vuoto direttamente in macchina (nelle configurazioni da

350 e 500 ppm), necessario per aumentare la shelf life del prodotto. L’accesso ergonomico alle stazioni del processo di confezionamento – per operazioni di manutenzione o pulizia - è facilitato da sistemi per l’estrazione a sbalzo degli interi gruppi macchina. Durante le fasi di progettazione è stata dedicata par-ticolare attenzione alla riduzione del consumo dei materiali per l’assem-blaggio della capsula; per esempio, per quanto riguarda il materiale uti-lizzato per sigillare la parte superio-re della capsula (o inserire la carta filtro all’interno della stessa), i primi test indicano una riduzione degli sfridi carta con risparmio del 48% (dipendente dai diametri) rispetto alle macchine tradizionali. Il nucleo centrale del sistema è co-stituito dal gruppo di trasporto (det-to transfer) a sviluppo orizzontale; utilizzando il perimetro completo della macchina si riducono al mini-mo gli spazi di ingombro e si svilup-pa un flusso di produzione in sen-

so orario o antiorario, in base alla necessità di layout dell’area di pro-duzione. Ciò, consente inoltre l’im-piego di un ridotto numero di ope-ratori su più macchine che possono supervisionare il funzionamento di una o più linee. L’ampia esperienza di ACMAVOLPAK nel packaging pri-mario e secondario ha permesso all’azienda di offrire ai propri part-ner soluzioni innovative dedicate al confezionamento monodose o mul-tiplo delle capsule: nel primo caso sono state realizzate confezioni che riducono sensibilmente l’utilizzo del materiale di incarto rispetto alle tra-dizionali soluzioni; mentre il packa-ging flessibile (buste) di prodotti multipli garantisce nuove possibili-tà di comunicazione e gestione del consumo. Tra le più importanti realtà torrefat-trici che hanno accordato fiducia all’azienda bolognese ed adotteran-no la nuova gamma di macchine QI, rientra Mitaca-Illy, colosso Italiano nel settore del caffè.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

I l confezionamento dei prodot-ti alimentari in vaschette ter-moformate, è da tempo una

condizione consolidata nel mercato alimentare e nel confezionamento della carne e prodotti derivati. Per affrontare le problematiche di etichettatura, identificazione e trac-ciabilità, LABELPACK ha sviluppato un’ampia gamma di sistemi di eti-chettatura in grado di applicare una o più etichette sulla confezione, ge-stendo anche la stampa in linea dei dati variabili e codici a barre. La so-luzione al top di gamma e realizzata con i sistemi della serie MODULAR costruiti sulla base di una struttu-ra “open frame” in acciaio inox su cui vengono integrati i vari moduli

di etichettatura della serie LABELX per l’applicazione sul lato superiore e inferiore delle vaschette che con-tengono i prodotti. Il sistema è dotato di una elettroni-ca di controllo posizionata in una quadro pensile dove è alloggiato il PLC e interfaccia operatore Touch Screen, le velocità di funzionamen-to sono tutte sincronizzate elettro-nicamente e tutte le regolazioni sono dotate di indicatori numerici per facilitare il cambio formato ed il conseguente riposizionamento alla precedente posizione. I siste-mi MODULAR possono integrare diversi sistemi di trasporto prodotto realizzati in funzione delle caratte-ristiche dimensionali, del peso e

della forma del contenitore da eti-chettare, questi sistemi di trasporto sono integrati in posizione “balco-nata” permettendo una facile puli-zia dell’area sottostante la macchi-na stessa ed evitando che eventuali fuoriuscite di liquidi o del prodotto

SISTEMI DI ETICHETTATURAPER IL CONFEZIONAMENTO DI PRODOTTI ALIMENTARI

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

stesso raggiungano della parti della macchina difficilmente puli-bili e igienizzabili. I moduli di eti-chettatura LABELX disponibili con larghezza etichetta 140 -250 mm, possono integrare tutte le unità di stampa a trasferimento termico disponibili sul mercato con lar-ghezza di stampa 4” e 6” prodotte da DATAMAX, ZEBRA,SATO, AVERY, CAB, CARL VALENTIN, in grado di gestire la stampa in linea di dati variabili, codici a barre e altre in-formazioni necessarie alla traccia-bilità dei prodotti alimentari. Per le applicazione entry level sono disponibili i sistemi della serie COMPACT, realizzati anch’essi con strutture in acciaio inox e dotati dei moduli di etichettatura della serie LABELX JR che permettono di avere soluzioni estremamen-te funzionali ad un prezzo molto competitivo. Molto spesso ci viene inoltre ri-

chiesto di poter integrare i no-stri moduli di etichettatura su macchine di confezionamento esistenti e su nuovi impianti da realizzare sia da utilizzatori finali che da costruttori di impianti e macchine, ai quali forniamo tut-to il supporto tecnico e la nostra esperienza, maturata in più di vent’anni di attività nel settore, per identificare la migliore so-luzione tra i vari modelli di etichettatrici automa-tiche della serie LABELX e tra i sistemi stampa & applica della serie PandA disponibili in oltre 30 modelli e altrettanti accessori che permet-to svariate possibilità di configu-razione per facilitare l’integrazio-ne su macchine confezionatrici quali: flow-pack, termo sigillatri-ci, termo formatrici, insacchetta-trici verticali, fardellatrici, astuc-ciatrici ed incartonatrici.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

C on la sua offerta di pro-dotti per lo skin packa-ging sottovuoto (VSP),

l’azienda specializzata in imballag-gi per alimenti LINPAC Packaging sta mostrando la via ai clienti che hanno l’esigenza di estendere la durata degli alimenti e di ridurre gli sprechi.

Il produttore leader europeo di packaging multi-materiale dispo-ne della gamma più ampia di vassoi VSP rigidi oggi di-sponible sul mercato. I confezionatori di carne, pesce e pollame posso-no scegliere tra vassoi di quattro tipi diversi di mate-riale, ricevendo quindi la so-luzione più adatta per la propria applicazione. I vassoi sono leggeri, completamente riciclabili e compa-tibili con varie pellicole termoretrai-bili di barriera alta.

Sono disponibili in PET mono, PET/PE, PP di barriera ed EPS di barrie-ra e adatti per tutti i più moderni macchinari di sigillatura dei vassoi progettati per il VSP. Il programma di innovazione continua di LINPAC Packaging ha permesso all’azienda di sviluppare un’alternativa compe-titiva ai fogli per lo skin packaging standard tradizionalmente usati per lo skin packaging sottovuoto. L’azienda ha sviluppato tre tipi di applicazioni:

1. Skin packaging sottovuoto nor-male (sotto la protrusione della flangia)2. Skin packaging con protrusioni

(leggermente al di sopra della pro-trusione della flangia)3. Skin packaging con protrusioni accentuate (protrusioni elevate so-pra la flangia)

Joanna Stephenson, Vicepresiden-te al marketing e all’innovazione di LINPAC Packaging, ha affermato: “La nostra gamma di vassoi rigidi per applicazioni VSP garantisce ai nostri clienti grande flessibilità in termini di design del packaging. Non si è legati a un particolare tipo di vassoio, macchinario, materiale o pellicola; inoltre, il sigillo di sot-tovuoto estende la durata dei pro-

dotti di diversi giorni e riduce al mi-nimo lo spreco degli alimenti. Tutto questo aumenta i profitti dei clienti.

“Il VSP rappresenta una tendenza in rapida crescita, particolarmen-te nel Regno Unito, e per LINPAC non avrebbe senso ignorare un settore che sta crescendo così ve-locemente. Tuttavia, è importante sottolineare che non ci stiamo al-lontanando dalle nostre radici MAP: al contrario, stiamo estendendo le nostre capacità e l’innovazione, in modo che i nostri clienti abbiano a disposizione una gamma più ampia di scelte per il confezionamento

LINPAC PACKAGING GUIDA IL SETTORE DEL VSP RIGIDO CON QUATTRO DIVERSE OPZIONI PER I CLIENTI

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

di pesce, carne e pollame; stiamo dimostrando di essere in grado di rispondere alle esigenze di un mer-cato in evoluzione”.

Ha aggiunto Stephenson: “I rivendi-tori al dettaglio e i produttori stanno optando sempre più spesso per il VSP, per la maggiore durata offerta e la conseguente riduzione degli spre-chi nella catena di fornitura. Man mano che le esigenze dei consuma-tori di tutto il mondo si spostano ver-so la pronta disponibilità di carne e pollame freschi e refrigerati, cresce la pressione nei confronti dell’indu-stria del confezionamento perché sviluppi prodotti in grado di garanti-re che gli alimenti rimangano freschi più a lungo”.

I vassoi rigidi LINPAC sono consi-derati all’avanguardia nel design e disponibili in una gamma di colori con diverse opzioni di etichettatura, offrendo così un maggiore appeal per i consumatori, oltre alla durata più estesa dei prodotti. La varietà dei modelli ne consente anche la

disposizione sfalsata sugli scaffali, migliorandone l’aspetto estetico e consentendo la gestione efficiente dello spazio.

“Oggi chi opera nei settori della pro-duzione, elaborazione e rivendita degli alimenti è decisamente con-sapevole del problema degli spre-chi, ma per molti consumatori, che spesso gettano il cibo senza pensar-ci due volte, si tratta di un problema relativamente nuovo “, ha affermato Stephenson. “Secondo il rapporto di INCPEN “Food Loss & Waste and Food Packaging” (“Perdita e spreco di

alimenti e confezionamento”), ogni anno i consumatori europei spreca-no 222 milioni di tonnellate di cibo che, non consumato, viene elimina-to per negligenza o per una decisio-ne consapevole.

“I rivenditori al dettaglio e i produt-tori di alimenti e di prodotti per il confezionamento svolgono un ruolo importante e devono impegnarsi per aiutare i consumatori a ridurre al minimo gli sprechi, sviluppando so-luzioni innovative per il confeziona-mento che siano adatte al loro stile di vita e che aumentino al massimo la durata dei prodotti nelle case”.

JULIETTE. CUORI IN CUCINA!Ha un nome evocativo, dolce e romantico: Juliette la “teglia di cuori” in silicone by Guardini, red passion come la passione che saprete accendere, anche in cucina. Juliette è anche il nome di una linea completa di stampi per cottura e surgelazione, interamente re-alizzati in puro silicone alimentare. Flessibile e an-tiaderente consente una sformabilità facile e perfetta per tutte le torte, dolci e salate, che la vostra fantasia saprà inventare. In pochi secondi ogni torta è estratta senza rotture e danni. Inoltre gli stampi in silico-ne possono essere riposti ovunque con fa-cilità: si piegano, si arrotolano, si schiacciano e riprendono poi la loro forma originale.Gli stampi Juliette, resistenti a temperature fino a 260° C e a – 40° C, possono essere utilizzati nel forno tradizionale, nel microonde, in frigorifero, nel freezer. Sono semplici da pulire, sia a mano sia in lavastoviglie.

Alchimiste di sentimenti, preparate una ricetta con il cuore per sbalordire e conquistare anche i palati più esigenti.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

C omau lancia sul mercato un trasportatore a pallet di nuova generazione destina-

to a soddisfare tutte le esigenze dei clienti che necessitano di tecnologie più flessibili, semplici da utilizzare e capaci di contenere il più possibile co-sti e consumi. Questa nuova versione del trasportatore a pallet sostituisce la precedente che, dal 1995 ad oggi, Co-mau ha prodotto in più di mille esem-plari, destinati in gran parte al mercato automotive. Il nuovo modello è già in funzione sulle linee cofano della Fiat Panda, nello stabilimento Fiat di Po-migliano. Grazie alle migliorie tecniche progettate da Comau, a differenza dal-la precedente versione, potrà soddisfa-re le necessità operative di un mercato più trasversale.“Il nuovo trasportatore è stato proget-tato partendo da un’attenta analisi dell’offerta dei nostri competitors e dalle necessità che ci sono state se-gnalate in questi anni dai clienti in tut-to il mondo”, spiega Fulvio Ferrero, Pro-ducts and Solutions Business Manager di Comau. “Il prossimo stabilimento in cui verrà installato è quello di Fiat a Per-nambuco in Brasile”. Con una struttura realizzata completamente in alluminio e un minor numero di componenti, ha guadagnato in flessibilità, in semplicità di utilizzo e necessità di meno opera-zioni di manutenzione. Inoltre, il moto-re a bassa potenza da 55 kW ne riduce notevolmente i consumi. “Nel nuovo modello è stato eliminato il sistema pneumatico - spiega Gianni Magni, Mechanical Engineering Manager di Comau. Questo cambiamento ha por-

tato a un risparmio significativo per il cliente finale, dato che il trasportatore non necessita più di aria compressa, permettendo così un minor consumo di energia in un’ottica energy saving”. Altra caratteristica del nuovo modello è l’utilizzo di una sola catena centrale per il trasporto dei pallet, a differenza delle due presenti sul modello prece-dente: “Questa modifica ha dimezzato il numero dei componenti della mac-china, permettendo una riduzione si-gnificativa dei costi di produzione. La progettazione è stata sviluppata anche in ottica manutentiva. In effetti è stata utilizzata un’unica catena lubrificata a vita con un sistema meccanico di ten-sionamento automatico. Queste carat-teristiche rendono il nuovo trasporta-tore più semplice da utilizzare e meno oneroso in termini di costi di gestione”. L’ultimo importante vantaggio consiste

nel fatto che può essere montato in dif-ferenti configurazioni, con asse motore orizzontale, con asse motore verticale, sospeso e a pavimento. Continua Ful-vio Ferrero: “Un vantaggio notevole, so-prattutto per i clienti che hanno la ne-cessità di caricare pezzi molto lunghi e stretti. In questo modo i componenti possono essere “appesi” al pallet, mi-gliorando l’ergonomia delle posizio-ni di carico da parte del lavoratore, e prelevati dal robot di asservimento con un’elevata precisione di posiziona-mento. Diversamente dal precedente modello, il nuovo APC Comau è inoltre estremamente flessibile, con la capaci-tà di movimentare anche più tipologie di componenti sulla medesima linea di lavoro. Tutte caratteristiche che con-sentiranno di rispondere alle esigenze operative di un mercato più ampio e di molteplici settori industriali”.

COMAU LANCIA IL NUOVO ACCU-MULATING PALLET CONVEYOR: PIÙ FLESSIBILE ED ECO-EFFICIENTEIl nuovo trasportatore a pallet di Comau è stato progettato per offrire maggiore versatilità operativa, minori consumi e ridotti costi di gestione.

CARATTERISTICHE TECNICHELunghezza 2 – 12 m (standard) ; 12 – 100 m (su richiesta)Peso 100 Kg/mVelocità di trasporto (max.) 10 m/minCarico ammesso (max.) 100 Kg/pallet (pezzo + riferimenti) Larghezza del pallet (max.) 1200 mmFissaggio del motore Fissato sull'albero motore con staffa antirotazionePotenza installata 0,55 kWCatena a Rulli catena tripla con passo da 12,7 mm Controllo di posizione del Pallet proximity induttivoPrecisione di arresto del Pallet ± 0,5 mmAltezza 800 - 1050 mm (montaggio a terra)Struttura alluminioCarico all'arresto (max.) 10 pallets

Il nuovo Accumulating Pallet Conveyor verrà prodotto nello stabilimento Comau in Romania, come precisa Fulvio Ferrero: “Prevediamo di superare, nel corso del 2014, il nostro target di vendita pari a 100 unità nel mondo. I nostri clienti saranno sicuramente i principali OEMs, a cui abbiamo fornito già in passato il precedente modello APC, ma anche i più importanti integratori e Tier 1 dell’area automotive”.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

D oppia novità di prodotto per ILIP a Macfrut 2013, il Salone internazionale

dell’ortofrutta tenutosi a Cesena Fiera. Dal 25 al 27 settembre l’a-zienda bolognese, tra i leader eu-ropei nella produzione di packaging alimentare in plastica termoforma-ta, ha presentato la nuova insala-tiera B43 in PET riciclato e la nuova gamma completa per il confeziona-mento della pesca paraguayo.L’insalatiera B43 è una vaschetta termosaldabile per IV gamma e in-salate pronte realizzata per l’80% in PET riciclato e certificata PSV – Plastica Seconda Vita, un marchio che consente l’immediata ricono-scibilita’ dell’utilizzo di plastica da riciclo ed e’ un’ulteriore garanzia dell’idoneita’ al contatto alimen-tare dell’imballaggio. L’utilizzo del PET riciclato rispetto al PET vergine presenta notevoli vantaggi dal pun-to di vista dell’impatto ambientale, sia per quanto riguarda la riduzione dei gas ad effetto serra che di ener-gia. Disponibile in altezze variabili dai 48 ai 113 mm, l’insalatiera B43 ha lo stesso diametro di quelle at-tualmente in commercio realizza-te in altri materiali, caratteristica che permette di utilizzare gli stessi stampi di saldatura per il confezio-namento.La nuova gamma per pesche pa-raguayo è formata da 3 linee di prodotto: una cestella/coperchio (B44), e il clamshell (SETB44), en-trambe realizzate in r-PET, e una gamma completa di alveoli nei formati 30x40, 29x49, 40x60. La cestella/coperchio B44 presenta

un’ulteriore novità: grazie al sistema di chiusura a quattro bottoni simmetri-ci, il packaging stesso può essere utilizzato come coperchio di se stesso. Con l’acquisto di un unico articolo, è possibile per il cliente variare le com-binazioni dalla cestella coperchiata a quella sem-plice per l’imballaggio in flow-pack. Il particolare design della cestella con coperchio B44 consente anche una ventilazione ottimale sui quattro lati, riducendo eventuali effetti condensa e contri-buendo alla conservazione ottimale della frutta confezionata. La cestel-la/coperchio e il clamshell sono pensati per valorizzare il formato da 500 grammi di pesche paraguayo, ma possono essere utilizzati anche per altri prodotti ortofrutticoli.“Innovazione, sostenibilità ambien-tale e servizio per il cliente sono le linee guida fondamentali della nostra azione – dichiara Roberto Zanichelli, responsabile marketing di ILIP – e i nuovi prodotti che ab-biamo presentato a Macfrut vanno in questa direzione. L’utilizzo di ma-teriali quali l’r-PET, soprattutto cer-

tificato PSV, è un valore aggiunto importante per i nostri interlocutori, perché consente loro di comunicare un impegno concreto nella riduzio-ne delle emissioni e nella sostenibi-lità ambientale”.“La nuova cestella con coperchio B44 per pesche paraguayo aggiun-ge anche il plus di una soluzione versatile e adatta a ogni esigen-za per l’imballaggio di prodotti di questo tipo – aggiunge Zanichelli – Proprio per il carattere innovativo di questa gamma e dell’insalatiera B43, abbiamo deciso di candidarle entrambe all’Oscar Macfrut per l’in-novazione che si è tenuta durante la fiera”.

PACKAGING, DA ILIP DUE NOVITÀ PER IV GAMMA E PESCHEA Macfrut 2013 l’azienda di Bazzano (BO) ha presentato la nuova insalatiera termosaldabile B43 in PET riciclato e la nuova gamma completa per pesche paraguayo.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

N egli ultimi anni le abitudini alimentari dei consuma-tori sono cambiate signi-

ficativamente. Le persone cercano alimenti convenienti, gustosi e sod-disfacenti e al tempo stesso deside-rano prodotti alimentari salutari, che aiutino a mantenere il benessere e a migliorare le prestazioni. Ed è proprio in questo contesto che interviene BE-NEO. Oltre a rendere gustosi gli alimenti, gli ingredienti BENEO sono stati ap-positamente messi a punto per faci-litare la gestione del peso, garantire un indice glicemico basso, buone prestazioni mentali e fisiche, oltre a promuovere la salute digestiva, dei denti e delle ossa. BENEO collabora con produttori di alimenti, fornendo expertise per lo sviluppo di prodotti salutari e gusto-si, ottimizzati sotto l’aspetto nutrizio-nale, con pochi, o senza, zuccheri e grassi. Gli ingredienti di BENEO per-mettono di produrre alimenti a bas-so contenuto calorico, arricchiti con fibre e privi di glutine e lattosio. L’azienda è specializzata nella pro-duzione di ingredienti alimentari fun-zionali di origine naturale, ad esem-pio ricavati dalle radici della cicoria, dalla barbabietola da zucchero, dal riso e dal frumento. Questi ingredien-ti possono essere trovati in svariati prodotti di uso quotidiano come le bevande, gli alimenti per l’infanzia, i prodotti lattiero-caseari, i prodotti da forno, la confectionery e i cereali. Ne avrete probabilmente provati al-cuni, come le caramelle Golia Active, senza zucchero, le barrette ai cerea-li Kellogg’s fibre plus o i prodotti da forno senza glutine Dr. Schär. Miren Iturbe, Area Sales Manager di BE-NEO, fornisce considerazioni e ana-lisi su come i consumatori possono guardare oltre l’etichetta per rendere più salutari le loro scelte alimentari.

OLTRE L’ETICHETTA, ALL’ORIGINE DEGLI ALIMENTI

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

Ricavare benessere dalle proprie scelte alimentariCon l’estate in arrivo, i consumatori cercano di mangiare meno ed evitare ogni forma di leccornia ricca di calo-rie e di zuccheri, continuando al tem-po stesso a cercare l’appagamento tipico del dolce. Le soluzioni a ridotto contenuto calorico stanno pertanto incontrando un interesse sempre crescente e uguale successo incon-trano le soluzioni che promettono di aumentare la sensazione di sazietà. Le ricerche hanno inoltre mostrato che consumare alimenti con una ri-sposta glicemica più bassa aiuta a gestire un’alimentazione regolare e ad esempio può aiutare a ridurre il rischio di un’alimentazione incontrol-lata. I produttori di alimenti che utilizzano ingredienti di origine naturale per i propri prodotti forniscono ai consu-matori scelte più salutari. Le fibre prebiotiche di BENEO, inulina e oli-gofruttosio, possono aiutare i con-sumatori a gestire meglio il proprio peso. L’inulina e l’oligofruttosio sono fibre prebiotiche non digeribili che possono arricchire il contenuto di fi-bre di un’ampia gamma di alimenti e bevande. Queste fibre prebiotiche promuovono una sana flora intestina-le e possono essere usate per sosti-tuire i grassi o lo zucchero. Possono inoltre ridurre il valore calorico senza alterare il gusto e la consistenza del prodotto. Oltre al loro effetto benefico sulla flora intestinale, le ricerche mo-strano anche che l’inulina, l’oligo-fruttosio e soprattutto l’ingrediente Orafti®Synergy1, un tipo di inulina arricchita con oligofruttosio, possono anche aiutare a mangiare meno, fa-vorendo così la gestione del peso PalatinoseTM (isomaltulosio) è il pri-mo zucchero non cariogeno e a bas-so indice glicemico ad essere digeri-bile lentamente ma completamente. Questo significa che viene digerito in un periodo di tempo più lungo, fornendo un apporto energetico più bilanciato sotto forma di glucosio. La

curva della risposta glicemica mostra un aumento lento, un picco basso e un flusso costante in un andamento piatto. Nessun significativo picco verso l’al-to o verso il basso come si avrebbe nel caso della risposta glicemica, ad esempio, del saccarosio o del glu-cosio. In maniera corrispondente, i livelli di insulina (l’ ”ormone di de-posito”) sono bassi e restano bassi, consentendo all’organismo di usare più facilmente il grasso come fonte di energia in condizioni di attività fisica, aiutando così i consumatori a rag-giungere i propri obiettivi di gestione del peso. Questi effetti fisiologici dell’isomaltu-losio sono stati dimostrati in diversi studi di intervento sull’uomo e apro-no nuove opportunità per un’alimen-tazione sana. Gli amidi di riso BENEO rappresentano un’altra risorsa mul-tifunzionale e di vasta portata per la gestione del peso. Poiché i piccolissimi granuli dell’ami-do di riso simulano, in bocca, la sen-sazione dei globuli di grasso, l’amido di riso è ideale per le alternative a ridotto contenuto di grassi in applica-zioni alimentari che richiedono una consistenza cremosa e delicata, qua-li i prodotti lattiero-caseari, le zuppe, le salse, le farciture a base di grassi e perfino i prodotti da forno. Gli amidi di riso sono ipoallergenici, naturalmente privi di glutine e latto-sio e consentono ai formulatori un ec-cezionale controllo della consistenza che può essere perfettamente otti-mizzata per ottenere caratteristiche di cremosità, friabilità, leggerezza e croccantezza.

Scienza e innovazione: elementi fondamentali di BENEOImplementare i più recenti risultati scientifici nello sviluppo di nuove idee di prodotti rappresenta il principio secondo cui lavora BENEO nonché un approccio che qualifica l’azienda come partner preferito per l’industria alimentare a livello mondiale. BENEO focalizza la propria attività sull’inno-

vazione e crede molto nella ricerca e nello sviluppo, in cui investe in ma-niera considerevole.Al fine di garantire i migliori risultati con i migliori ingredienti, secondo le esigenze dei clienti, BENEO valuta sistematicamente i risultati della ri-cerca scientifica provenienti da tut-to il mondo. L’azienda ha creato il BENEO-Institute che funge da organo consultivo su questioni relative alla fisiologia e alla legislazione, con rife-rimento al portafoglio prodotti della società. Può contare su una rete in-ternazionale di partner scientifici.Il BENEO-Technology Center fornisce consulenza nell’ambito della tecno-logia applicativa. In aggiunta, una market intelligence forte e le consi-derazioni dei consumatori completa-no il processo olistico di innovazione. Tutte queste attività consentono a BENEO di offrire ingredienti di origine naturale e accompagnare i clienti dal laboratorio allo scaffale, così da sup-portare prodotti innovativi che rispon-dano alle esigenze dei consumatori. BENEO offre ingredienti funzionali derivati dalle radici della cicoria, dal-la barbabietola da zucchero, dal riso e dal grano. BENEO è il partner ide-ale per migliorare le caratteristiche nutrizionali e tecnologiche di un pro-dotto. I vantaggi nutrizionali chiave sono ‘meno grassi’, meno ‘zuccheri’, ‘meno calorie’, ‘fibre aggiunte’ non-ché alternative ‘senza glutine’ e nel settore dei latticini includendo anche la gestione del peso, la salute dige-stiva, la salute delle ossa e dei den-ti. I vantaggi nutrizionali chiave sono focalizzati sul miglioramento del gu-sto e della consistenza. Attraverso una catena unica di expertise, tra cui si annovera la partecipazione del BENEO-Institute, che fornisce consi-derazioni decisive relativamente alla scienza e alla legislazione nutriziona-le e del BENEO-Technology Center, che fornisce consulenza per la tec-nologia applicativa, BENEO sostiene attivamente i clienti nello sviluppo di prodotti alimentari salutari e più bi-lanciati.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

I protagonisti della storiaMG2 ha sede a Pianoro, in pro-vincia di Bologna, nel cuore della Packaging Valley italiana, ed im-piega circa centosettanta persone, avvalendosi da oltre quarantacin-que anni di competenze altamente qualificate per lo sviluppo di solu-zioni ad hoc, cucite sulla base delle esigenze dei clienti, in prevalenza grosse multinazionali e conto terzi-sti del settore farmaceutico. Mitaca ha invece sede in provincia di Mila-no, culla del più sviluppato distret-to industriale italiano, ed opera da anni con lo scopo di offrire un caffè eccellente ed i migliori prodotti per la sua preparazione ai consumatori più esigenti negli uffici, nelle azien-de o nei luoghi pubblici. L’azienda lombarda mira infatti a diventare leader nel settore dell’Office Coffee Service e della Distribuzione Auto-matica grazie all’innovazione ed alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti. Le macchine per espresso Mitaca sono il frutto di una atten-ta progettazione e offrono soluzioni innovative per semplificare l’uso da parte dei consumatori e per assicu-rare un espresso sempre eccellen-te. Le capsule I-Espresso System e Mitaca Professional System uti-lizzano una tecnologia esclusiva e brevettata, che prevede l’apertura della capsula per effetto della sola pressione dell’acqua.

MITACA E MG2: UN CASO D’ECCELLENZA NEL FINE LINEAMitaca e MG2 sono realtà di primo piano nei propri ambiti di competenza: rispettivamente i sistemi a capsule per caffè espresso e bevande calde per Mitaca e le macchine auto-matiche per il dosaggio e il confezionamento di prodotti farma-ceutici per MG2. Le due realtà, all’apparenza così lontane, si sono incontrate e si è sviluppata una felice collaborazione.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

Lo scenario e le linee produttivePer coprire le crescenti esigenze della sua linea per la produzione di capsule di caffè Mitaca ha scel-to di affidarsi ad MG2. Ciascuna linea, parte dal caffè in grani ed arriva al prodotto finale, pallettiz-zato e pronto alla spedizione. Una prima macchina macina il caffè,

lo dosa nelle capsule e le chiude, realizzando quindi il prodotto che l’utilizzatore inserirà nell’erogatore per ottenere il caffè. A seguire, in base alla tipologia di consumatore finale, ogni capsula viene singolar-mente confezionata in flowpack in atmosfera protettiva per preservare la freschezza e l’aroma del caffè

oppure impacchettata in sacchetti multi-capsule. Sia i sacchetti che i singoli flowpack vengono infine con-fezionati in cartone. É per questa fase che MG2 ha fornito la propria collaborazione. Il confezionamento dei sacchetti è stato risolto molto semplicemente con un’incarto-natrice orizzontale mod. GSL10. Per il confezionamento finale dei flowpack, l’azienda bolognese ha invece studiato e realizzato una so-luzione su misura, avvalendosi di due macchine incartonatrici verti-cali mod. GTL30.

La soluzione MG2Per questa applicazione la macchi-na base che realizza il trattamento del cartone, eseguendone l’apertu-ra, l’avanzamento e la chiusura con colla a caldo, è stata abbinata ad un’alimentazione studiata apposi-tamente. È stato infatti necessario risolvere alcune specifiche proble-matiche, tra cui l’elevata velocità di produzione, che può arrivare fino a 500 flowpack al minuto, l’impossibi-lità di accumulo, dovuta al fatto che i flowpack non si devono toccare durante l’avanzamento, e, infine, la necessità di lavorare con un flusso di prodotti caratterizzato da spazia-tura ed orientamento non costante. MG2 ha quindi adottato una serie di nastri con velocità differenziate per stabilizzare l’avanzamento dei flowpack, abbinati ad un sistema di conteggio con sensori fotoelettrici e con una tramoggia di precarico do-tata di sistema di apertura e chiu-sura comandato da servomotori.

I risultatiGTL30 è stato molto apprezzato da Mitaca per il ridotto ingombro e la semplicità di conduzione, che consente di impostare il numero di prodotti e il formato del cartone dal pannello operatore. La macchina si è inoltre dimostrata particolarmen-te affidabile sia nel conteggio che nel trattamento delicato del prodot-to in fase di confezionamento.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

H a dimensioni contenute in 2,4x4 metri la nuova tecnologia monoblocco

Minipal-Box progettata da System Packaging per pallettizzare su sup-porti (pallet) in legno o plastica i prodotti di varie forme e dimensioni come scatole, fardelli, sacchi ecc. Presentata a Packology 2013, Mini-pal-Box consente un risparmio nel-la fase di confezionamento grazie all’abolizione del primo packaging esterno, come ad esempio la confe-zione di cartone che avvolge il pack primario a contatto con il prodotto. Un sistema di fine-linea a basso impatto ambientale che consente una palletizzazione direttamente nei box-pallet tutte le confezioni di prodotto. Flessibilità e qualità sono le parole chiave per questa mac-china può essere dotata di diversi sistemi di pinze di presa aspiranti, a ganasce, a ventose, a forche e la

sua prestazione può raggiungere una velocità di manovra di 12 ci-cli al minuto. Il solo adattamento dell’organo di presa consente di uti-lizzare Minipal-Box in tutti i settori: dal farmaceutico all’alimentare, dal conserviero al cosmetico. I componenti tecnologici di alta gamma che la compongono, come le guide lineari e motori brushless Bosch e pneumatica SNC, garan-tiscono affidabilità e funzionalità. Il sistema può essere corredato di diversi accessori tra cui: › magazzino sfogliatore pallet › magazzino sfogliatore interfalde› sistemi di evacquazione automa-tica palletLe elevate prestazioni dei com-ponenti permettono di ridurre al minimo gli interventi tecnici e di manutenzione e di conservare uno standard qualitativamente alto del prodotto, che non viene mai dan-

neggiato, e del processo, preciso ed efficace.Minipal-Box è accessoriato di inter-faccia grafica touch screen intuitiva che rende ergonomica l’attività de-gli operatori.

IL MINIPAL-BOX DI SYSTEM PACKAGINGUn sistema trasversale a tutti i settori mercelogici. Posiziona i prodotti sul pallet in modo veloce, preciso, col minimo utilizzo di materiale.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

P er l’estate, I Salvaminu-ti sono ideali per ricette estive come piatti freddi,

insalate e contorni. Ricchi di protei-ne e fibre e poveri in grassi, estre-mamente versatili in cucina, i cereali e i legumi sono ottimi per una dieta sana ed equilibrata e permettono la preparazione di piatti gustosi, leggeri e originali ad un prezzo contenuto.La gamma I Salvaminuti, disponibi-le in 20 referenze, si presenta in un pratico ed elegante sacchetto stand up da 250 g, confezionato in atmo-sfera protettiva che mantiene tutta la freschezza e la genuinità del pro-dotto nel tempo con una shelf life di 19 mesi.Caratteristiche distintive de I Salva-minuti sono l’ampia offerta, i tempi ridottissimi di cottura senza ammol-lo, la naturalità del prodotto garanti-to NO OGM e gli aspetti salutistici dei legumi e cereali. Proposto in vassoio “ready to shelf” ogni referenza propone sul retro del-

la confezione le diverse modalità di preparazione; il tutto ad un prezzo conveniente considerando le porzio-ni ottenibili fino a 4 per ricette con-dite. Innovativo è anche il ricettario disponibile online che permette di cucinare diverse pietanze, partendo dai gusti tipici della tradizione medi-terranea a base di legumi e cereali fino ad arrivare a portare in tavola proposte dal sapore antico come l’orzo, il farro, il Kamut, il grano sa-raceno, l’avena e il miglio oppure dal gusto etnico come il riso basmati, il bulgur, la quinoa, il cous cous.Per dare visibilità all’intera gamma nel punto vendita Pedon ha infine

predisposto un pratico e colorato espositore che trova la sua ideale collocazione nel reparto ortofrutta. Gamma I Salvaminuti 10 MinutiReferenze: 5 cereali / orzo e legumi / cereali e legumi / riso e grano sara-ceno / cereali e lenticchie / riso, pi-selli e lenticchie / bulgur e quinoa / basmati, avena e lenticchie / miglio, piselli e lenticchie / orzo / farro gra-no khorasan KAMUT / bulgur / cous cous / riso integrale / riso basmati / grano saraceno / minestrone quinoaFormati: 250 gDisponibili su richiesta in formato food serviceShelf life: 19 mesi

I SALVAMINUTI PEDON, CEREALI E LEGUMI A RAPIDA COTTURA, CONFEZIONATI IN ATMOSFERA PROTETTIVA CON UNA SHELF LIFE DI 19 MESITanto gusto e poche calorie per piatti es-tivi leggeri e veloci da preparare. Dalla natura alla tavola in dieci minuti, in linea con i nuovi trend alimentari.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

S MILE, il pacchetto di co-difica tutto compreso di Markem-Imaje (www.

markem-imaje.it) lanciato negli scorsi mesi, sta riscuotendo un cre-scente successo, come spiega Da-vide Favorido, Operation Manager di Markem-Imaje Italia: “SMILE è una soluzione a 360°, basata sul principio della locazione operativa: a fronte di una rata fissa, i nostri clienti possono smettere di preoc-cuparsi della marcatura e codifica dei loro prodotti, certi di avere la

tecnologia più aggiornata e in linea con le loro esigenze del momento, un’assistenza completa, preventiva e curativa, formazione, consulenza ed anche la fornitura dei materiali di consumo”.

“A differenza che nei paesi anglo-sassoni, in Italia esiste ancora poca cultura del noleggio di beni, forse retaggio di una tradizione latina che vedeva la ricchezza solo come possesso di un bene. Eppure stia-mo notando un vero cambio di pa-radigma, anche in un settore come il nostro dove la locazione operativa non aveva praticamente diffusione fino a poco tempo fa. Probabilmen-te ciò sta avvenendo anche perché in un momento di incertezza eco-nomica avere costi determinabili e certi, senza esborsi iniziali, come accade per SMILE, rappresenta un

grande vantaggio. La seconda mo-tivazione di questo successo credo sia insita nella formula stessa di SMILE, che è ben più di un “pro-dotto a noleggio” o di un “servizio finanziario”: Markem-Imaje offre un pacchetto all inclusive, garantendo in prima persona il funzionamento delle macchine fornite e il raggiun-gimento dei parametri di efficienza stabiliti con il cliente”.

Altra caratteristica particolarmen-te apprezzata di SMILE è la flessi-bilità: se le esigenze di marcatura dovessero cambiare nel tempo, il contratto prevede la possibilità di variare la tecnologia scelta in fase di sottoscrizione, sostituendola con quella più adatta alle nuove neces-sità. La possibilità di includere nel pac-chetto anche la fornitura dei consu-

SMILE, BILANCIO IN POSITIVO PER I PRIMI MESI DALL’INTRODUZIONE DEL PACCHETTO DI CODIFICA ALL INCLUSIVE DI MARKEM-IMAJEDavide Favorido, Operation Manager Markem-Imaje; “La soluzione ai prob-lemi di codifica a partire da piccole rate mensili”

Davide Favorido, Operation Manager Markem-Imaje;

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

mabili è utilissima per chi, come i produttori del settore food o deter-genti, lavora con la grande distribu-zione, che è il canale più esigente in tema di scontistica. Fino ad oggi il prezzo dei consumabili, sogget-to alle oscillazioni di prezzo anche sensibili delle materie prime, non poteva essere determinato nel me-dio periodo, e rischiava di incidere pesantemente sul margine ope-rativo dell’azienda. Grazie a SMI-LE il cliente è libero di decidere le strategie di prezzo di vendita alla grande distribuzione, senza teme-re variazioni inaspettate del costo complessivo del suo prodotto.Infine, con SMILE le aziende pos-sono semplificare la loro gestione amministrativa e ottenere vantaggi fiscali e contabili: il costo di SMI-LE è deducibile al 100% e subito, mensilmente o trimestralmente, e ne beneficia anche il cash flow dell’azienda: “Un vantaggio sia per le grandi aziende che per le piccole imprese – sottolinea Favorido – Le aziende quotate diminuiscono il valore degli asset, le piccole impre-se hanno a disposizione maggiore liquidità, oltre alla garanzia di una tecnologia sempre aggiornata”.

Due casi di successoLe aziende che hanno scelto SMI-LE negli ultimi mesi in Italia sono aumentate con un trend di cresci-ta esponenziale. Il trend attuale e l’esperienza di altri Paesi come la Francia, dove il programma è dispo-nibile da tredici anni e rappresenta oltre il 50% del giro d’affari della filiale francese, fanno supporre una ulteriore crescita per i prossimi anni. Tra le aziende che hanno già scelto SMILE in Italia:

Spumador, produttore e distributore di bevande, parte del Gruppo Refre-sco, operava nei suoi cinque stabili-menti con più fornitori di tecnologie di codifica e alcune macchine data-te che causavano inefficienze sulla linea. Aveva inoltre la necessità di

avere un maggiore controllo sui co-sti di marcatura. Spumador aveva la necessità di sostituire solo alcuni marcatori obsoleti, ma, dopo aver conosciuto il programma SMILE, ha scelto di sostituire tutti i 28 marca-tori di proprietà, guadagnando in efficienza ed abbattendo i costi. A conti fatti, il costo delle rate mensili di SMILE si è rivelato inferiore alla somma dei costi di manutenzione e dell’acquisto di consumabili con il vecchio parco macchine, senza contare i costi generati dai fermi linea.

Prima d’ora il Gruppo Nestlè non aveva mai considerato, per policy interna, la soluzione della locazio-ne operativa delle macchine sulle proprie linee di produzione e con-fezionamento. Oggi invece molte società del Gruppo, tra cui la sede italiana, hanno scelto SMILE quale soluzione per la marcatura e codi-fica. Attualmente, la maggior parte

delle richieste di fornitura ricevute da Nestlè Italia riguardano proprio il programma SMILE.

A proposito di Markem-ImajeMarkem-Imaje, società interamen-te controllata del gruppo Dover di New York, è un fornitore di fama internazionale di soluzioni per la tracciabilità e l’identificazione dei prodotti. La sua linea completa di prodotti include sistemi innovativi di etichettatura “stampa e applica”, laser, a trasferimento termico e a getto d’inchiostro. Con sede cen-trale a Bourg-lès-Valence, Francia, Markem-Imaje fornisce soluzioni di marcatura dei prodotti ottimali a più di 40.000 clienti. I clienti Markem-Imaje, inoltre, pos-sono contare su 30 filiali, sei centri di R&S, una varietà di centri assi-stenza per la riparazione delle ap-parecchiature e impianti di produ-zione dislocati in sedi strategiche in tutto il mondo.

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

S ATO è uno dei cognomi Giapponesi più diffuso ma il sig. Yo Sato, fonda-

tore dell’azienda nel lontano 1940, decise che il nome che aveva dato come marchio alla sua azienda sa-rebbe dovuto diventare esattamen-te come Ernest, il protagonista del-la famosa novella di Wilde, e cioè sinonimo di onestà, affidabilità e solidità.E tale promessa si è costantemente realizzata negli anni a venire in cui la visione lungimirante del signor Sato ha spostato il focus della pro-pria azienda dalla produzione di macchine per il confezionamento industriale all’idea e alla produzio-ne delle prime prezzatrici manuali al mondo nel 1962.All’inizio degli anni ’70 da questi primi sistemi di marcatura , SATO è entrata poi nel modo dell’identifica-zione automatica e della stampa di-gitale con la realizzazione nel 1973 della prima stampante termica per etichette al mondo, nel 1981 con la prima macchina a trasferimen-to termico fino all’idea vincente nel 1984 del modulo di stampa M8400S interamente dedicato ai sistemi di Stampa ed Applicazione ed infine alla prima stampante con opzione RFID nel 2003 .La costante ricerca e innovazione dell’azienda ha permesso di otte-nere una presenza dominate nel mercato asiatico sia nella produ-zione di stampanti che di specifici materiali di consumo e di esse-re uno dei leader riconosciu-ti a livello mondiale nel mercato della stampa termica in particolare nel settore industriale.L’affidabilità dei pro-dotti, l’ampiezza delle soluzioni proposte, l’alta qualità del supporto tec-nico, la disponibilità di ricambi sulle macchine attualmente in pro-

duzione ma anche per macchine obsolete da svariati anni, la dedi-zione alla partneship nel fornire so-luzioni dedicate alle più disparate esigenze industriali ed economica-mente sostenibili, l’attenzione con-tinua all’ambiente e allo sviluppo armonico e più efficiente delle at-tività lavorative hanno fatto di SATO un marchio che, una volta messo alla prova, i clienti non lasciano più : “SATO una volta, SATO per sempre !” sembra essere il motto dei nostri clienti …I prodotti SATO coprono l’intera gamma delle applicazioni industria-li, dalla serie CG come macchina entry level per applicazioni distri-buite alle serie CL, GZ , GL e PRO dedicate agli alti volumi di stampa e a tutte le applicazioni dove l’affi-dabilità è elemento imprescindibile

nelle scelte.Le varie serie presentano differen-ze in Ampiezza di stampa (fino a 168 mm) velocità massima ( fino ai 300 mm“/sec), precisione (garan-tite all’1% fino a 6 mm di lunghez-za) e definizione (fino a 600 dpi).SATO è il riferimento assoluto di mercato per quanto riguarda i mo-duli di stampa usati dai principali produttori di sistemi Print & Apply in tutte le applicazioni High duty, sia con le serie storica M84xxSe con le più recenti S84 che propongo-no alte velocità di stampa e anche densità di stampa fino a 600 DPI. Anche Il modulo “light” SATO LT sta avendo il successo che merita pro-ponendo su applicazioni a medio/

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compresi alcuni materiali costruiti appositamente per risolvere alcu-ne applicazioni specifiche (come i braccialetti antibatterici o le auto-adesive linerless per le stampanti portatili).Infine l’impegno di SATO per la cre-azione di un ambiente Eco Com-patibile oltre che alla costante ri-duzione del consumo energetico delle nostre fabbriche e dei proces-si di produzione anche alla ricerca e proposta di etichette ECO Label a basso contenuto di C02 e comple-tamente biodegradabili.Insomma facciamo tutto il possibile perché, come il nostro fondatore, SATO continui a tenere fede al mot-to insito nel nostro simbolo: Cea-seless Creativity for a Sustainable World

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

O ggi più che mai le aziende devono garantire la mas-sima tempestività nelle

consegne, una sfida cui sono chia-mate quotidianamente per mante-nere la loro competitività nell’era di Amazon & co. Il sistema DWS di Bizerba esegue tutte le operazioni chiave in modalità di funzionamen-to continuo: con un lettore omnidire-zionale di codici a barre scannerizza le etichette e identifica i colli, quindi li pesa con la selezionatrice ponde-rale CWL Eco e li misura con il siste-ma volumetrico (VMS); attraverso un software sviluppato dall’azienda partner MHP, determina in automa-tico la modalità di spedizione più conveniente e infine con l’etichetta-trice GLM-L applica l’etichetta logi-stica.Il peso volume svolge un ruolo fon-damentale per spedizionieri e cor-rieri di un certo livello: è il valore di riferimento per il calcolo delle tariffe quando risulta superiore al peso ef-fettivo. Ad esempio basarsi sul peso per determinare il costo del traspor-to di 100 kg di cotone sarebbe ridi-colo dal punto di vista economico. Il peso volume considera invece

l’ingombro di un imballo in funzione del peso. Ma la funzione di questo impianto non si limita a questo: il sistema può essere utile nell’intra-logistica, individuando ad esempio la collocazione ideale per lo stoc-caggio temporaneo di una partita di merce o verificando lo sfruttamento ottimale della capacità di carico dei mezzi di trasporto impiegati.È inoltre supportata la codifica RFID nella banda di frequenza UHF. L’u-nità di lettura/scrittura può essere integrata nella stampante senza alcun ulteriore ingombro. Anche in questo caso, per collegare la stam-

pante al sistema ERP/MES è suffi-ciente una sola porta. La semplicità di connessione si traduce in una maggiore praticità d’uso e un eleva-to grado di sicurezza: si riduce così il rischio di errore e si garantisce la coerenza dei dati. Le smart labels vengono fornite dalla divisione Bi-zerba “Labels and Consumables” con sede a Bochum.Il terminale iS70 con touch-screen permette il controllo agevole degli impianti anche quando si indossano i guanti. Nuova la tecnologia vetro-film-vetro (GFG) del display: il film sensibile alla pressione è ricoperto

Calcolo del peso volumetrico / individuazione della collocazione ideale per lo stoccaggio temporaneo / ottimizzazione della capacità di carico di autocarri e container

Uso del touch-screen anche con i guanti: una realtà nel termina-le da industria iS70

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CONFEZIONAMENTO ETICHETTATURA - PESATURA

da una lastra di vetro che protegge il terminale da sostanze chimiche e graffi. Inoltre grazie all’interfaccia utente intuitiva, anche il personale non addestrato è in grado di utiliz-zare lo strumento senza un lungo periodo di formazione.

La magia della fisica: bilance in posizione inclinataLa CWL Eco sembra sfidare le leggi della fisica grazie alla nuova funzio-ne di pesatura in posizione inclina-ta. I vantaggi in termini di riduzione degli ingombri sono evidenti: gene-ralmente è necessario prevedere prima della bilancia un nastro che compensi il dislivello rispetto alla macchina a monte. Ora è la stessa CWL Eco a svolgere questa funzione di raccordo, eseguendo nel contem-po la pesatura in modo preciso e conforme ai requisiti previsti.L’involucro in acciaio inox garantisce il grado di protezione IP 65 consen-tendo l’uso della CWL Eco in am-bienti industriali e in caso di pulizia giornaliera con acqua e detergenti.

Stazione manuale di appronta-mento ordini e spedizione Bizerba presenta una stazione ma-nuale per l’approntamento ordini e spedizione comprendente un piano di lavoro con ricettore di carico inte-grato, un PC centrale, il terminale di pesatura iS50, una pistola laser e la stampante RFID GLP-160.L’operatore visualizza l’ordine sullo schermo, appoggia un cartone vuo-to su una serie di bilance da banco e scannerizza l’articolo richiesto. In funzione del peso di riferimento dell’articolo risultante dal databa-se, il terminale di pesatura iS50 determina quando viene raggiunta la quantità di pezzi ordinata, tenu-to conto del peso dell’imballo. Gra-zie a questa soluzione, il risparmio di tempo è assicurato, soprattutto nell’approntamento di ordini relativi a pezzi piccoli. Il software V-LOG sviluppato da MHP provvede alla gestione delle spedi-

zioni tenendo conto dei parametri dei diversi corrieri (DPD, GLS, DHL e UPS) e assicura la con-formità ai diversi requi-siti grazie all’interazio-ne con la selezionatrice ponderale. L’operatore stampa quindi il docu-mento di trasporto e il cartone è pronto per la spedizione. Se richiesto è possibile stampare smart labels con codice RFID.

Stazione automatica di appronta-mento spedizioni di Bizerba

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Guaina esterna in silicone trasparente “Platinum Cured”

Liner in PTFE brevettato con interno liscio e corrugazione esterna

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

TUBO TIPO W.F.A. PER IMPIEGHI GRAVOSI

Il tubo tipo W.F.A. é un tubo corrugato ricavato da un nastrino in P.T.F.E., di forte spessore con uno strato di rinforzo intessuto di vetro impregnato di P.T.F.E. conspirale in acciaio ad alta resistenza. Treccia esterna in acciaio Inox AISI 304. Disponibile anche con sottostrato nero condut-tivo (Tipo W.FA.C.).

TUBO TIPO W.F. / RACE / TE CORRUGATO CON TRECCIA TESSILE

TUBO TIPO W.F. /GP/SS CON TRECCIA INOX

TUBO TIPO W.F. /GP/SS/RC CON RIVESTIMENTO IN GOMMA

Il tubo tipo RACEFLON/TE é un tubo corrugato di P.T.F.E. antistatico rivestito con una treccia tessile esterna in poliestere. Tem-peratura d’esercizio: da -30°C a +135°C.Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corro-sivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.

Il tubo tipo W.F./GP/SS é un tubo in P.T.F.E. di nuovagenerazione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metallica esterna. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +200°C.

Il tubo tipo W.F./GP/SS/RC é un tubo in P.T.F.E. di nuova gene-razione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metal-lica esterna più un rivestimento esterno in gomma EPDM o altro su richiesta. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +120°C.

La meta della nostra società e di tutti i suoi collaboratori è diventare partner del cliente, fornendo prodotti tecno-logicamente affidabili e innovativi con soluzioni personalizzate che semplificano i processi di lavoro.

TUBO TIPO W.F./RACE/SS CORRUGATO CON TRECCIA INOX

Il tubo tipo RACEFLON/SS é un tubo corrugato di P.T.F.E. antistatico rivesti-to con una treccia esterna in acciaio Inox AISI 304 S15. Temperatura d’esercizio: da -70°C a +230°C. Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corro-sivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

I reflui dell’industria alimentare, delle bevande, degli alcolici e dei processi di lavaggio per il ri-

ciclo di vetro e PET, ricchi di zuccheri, presentano un alto carico inquinan-te a causa dell’elevato contenuto di COD (Chemical Oxygen Demand). Per il loro trattamento TECAM, società che progetta e vende impianti per il trattamento delle acque reflue indu-striali, propone la tecnologia anaero-bica UASB (Up-flow Anaerobic Sludge Blanket), che trova efficace applica-zione su reflui contenenti un’alta per-centuale di COD, tra i quali il percola-to di discarica e i reflui dell’industria chimica e farmaceutica, oltre che ali-mentare.

Sfruttando un processo biologico, la digestione mesofila, tale tecnologia permette non solo di ridurre notevol-mente il carico inquinante presente nel refluo, ma anche di trasformarlo in una fonte di energia alternativa grazie alla produzione di biogas. Gli impianti che la applicano, detti reat-tori a biomassa trattenuta e flusso verso l’alto, contengono un letto di uno o due metri di altezza di fanghi granulari attivi composti di batteri

metanigeni. Il refluo viene pompato dal basso e fatto passare attraverso lo strato di batteri, che, grazie alla digestione del carbonio, abbassano il contenuto di COD presente in esso, producendo vapore acqueo, anidride carbonica e metano. Il biogas così ot-tenuto viene prelevato e convogliato in un motore di cogenerazione che produce energia elettrica e termica. Il refluo uscente dal reattore UASB, a basso contenuto di COD, può essere riciclato all’interno del ciclo produtti-vo. In generale, i trattamenti bio-logici di tipo anaerobico presentano numerosi vantaggi rispetto a quelli di tipo aerobico, quali il basso consumo energetico e la produzione di energia (il reattore anaerobico abbatte circa il 90% del COD in ingresso senza con-sumo di energia, ma anzi producen-do biogas), la riduzione della quantità di rifiuti prodotti (i sistemi anaerobici producono circa un decimo di fanghi di supero rispetto a quelli aerobici), con conseguente abbassamento dei costi di smaltimento degli stessi, e la

massimizzazione della quantità di ac-qua riciclata; se previamente applica-ti a un refluo ricco di COD, inoltre, essi sono in grado di ottimizzare le rese di un successivo trattamento aerobico, aumentando la biodegradabilità com-plessiva del refluo e permettendo così al comparto aerobico finitore di specializzarsi nell’abbattimento delle specie più biorefrattarie.

Tali fattori fanno della UASB una del-le applicazioni più convenienti per il trattamento dei reflui dell’industria alimentare. Tra le installazioni rea-lizzate da TECAM in questo settore figurano due impianti UASB attual-mente in esercizio presso un produt-tore di birra e uno di succhi di frutta. Gli impianti sono monitorati tramite un gruppo di controllo locale che ne rileva i parametri operativi, garan-tendone la corretta gestione e la funzionalità nel tempo. In alternativa all’impiego di un operatore, il gruppo di controllo può essere monitorato direttamente da TECAM attraverso la rete internet.

TECNOLOGIE ANAEROBICHE PER LA VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI REFLUI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE

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N on a caso l’immagine sul mercato di Robatech è caratterizzata da oltre

30 anni da un logo verde. Ne sono testimoni i fusori hotmelt Concept Greenline, di ultima generazione, spiccatamente più verdi in quanto particolarmente attenti al risparmio energetico. Fino al 17% di energia può essere risparmiata, combinan-do i nuovi fusori con i tubi da 6 mm di diametro e le pistole DIAMOND completamente coibentate. Questo risparmio energetico è il risultato di una accurata analisi che Robatech ha effettuato in laboratorio su ogni componente: a partire dall’applica-tore, attraverso i tubi sino alle teste di erogazione, abbiamo analizzato con attenzione ogni particolare dal punto di vista del consumo energe-tico e dispersione. Il primo passo è stato la progetta-zione delle pistole DIAMOND com-pletamente coibentate, che con-sentono una riduzione del consumo fino al 60% rispetto ai precedenti modelli. In sintonia con questa fi-

losofia, abbiamo inoltre creato una serie di tubi di diametro ridotto, particolarmente efficienti. L’ulti-ma azione ha riguardato diretta-mente gli applicatori, allo scopo di integrare anch’essi in una visione sempre “più verde” del processo di incollaggio. Abbiamo quindi studia-to ed applicato un isolamento spe-ciale della vasca, del distributore e dell’intera copertura, raggiungendo il ragguardevole risparmio del 17% rispetto ai sistemi tradizionali è una maggiore protezione del personale operativo. Infatti, gli impianti Roba-tech riducono al minimo il rischio di

bruciature e di danni fisici.

Robatech può essere definita un’a-zienda all’avanguardia, che ha scel-to di operare sempre ad un livello elevato di qualità e competitività, coniugando perfettamente profes-sionalità e rapporto costo-benefi-cio. Da questi presupposti è nata la nuova pistola manuale Ergostar, per incollare in sicurezza e flessibi-lità.Già dal nome appare chiaro cosa

RESPONSABILITÀAMBIENTALE, SICUREZZA E FLESSIBILITÀ Coerenza e competitività, pro-durre controllando i fattori di impatto ambientale e i canoni della sicurezza sul lavoro. Ecco di cosa si tratta quando si parla di Robatech: un’impresa che porta avanti nel tempo, tra obblighi di legge e libera scelta, un progetto il cui “must” è l’ecologia.

 Applicatore Robatech Concept 5 GREENLINE e Concept 8 GREENLINE

Distributore colla sugli impianti Concept. Sulla sinistra la precedente versione senza isolamen-to, sulla destra la nuova versione coibentata.La versione “GREENLINE” risparmia energia e minimizza i rischi di scottature.

 

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contraddistingue questa innovativa pistola manuale per hotmelt: Ergo-star, con la sua sagoma ergonomi-ca, è confortevole per l’operatore e consente un uso non affaticante. Ergostar combina il design ergo-nomico con la massima flessibilità applicativa. Ogni tipo di adesivo o sigillante hotmelt può essere appli-cato (ad esempio EVA, PUR, PE, etc) con la massima precisione e como-dità, sotto forma di cordolo, punto, spirale o spray. L’ugello può essere sostituito rapidamente per adattare la pistola alle necessità della speci-fica applicazione. Il comodo grillet-to ad azionamento elettropneuma-tico, in combinazione con il design ergonomico della pistola e con la

possibilità di regolazione dell’im-pugnatura assicura all’operatore la

possibilità di lavorare senza affati-carsi. Robatech ha protetto con brevetto sia il design che la speciale realiz-zazione “cool-touch” dell’impugna-tura, in grado di prevenire incidenti e bruciature grazie alla particolare capacità isolante del materiale con cui è realizzata. Sicurezza e prote-zione dell’operatore vengono così garantite ai massimi livelli.

Ergostar opera in combinazione con i famosi applicatori hotmelt Ro-batech, in grado di alimentare la pi-stola con la necessaria quantità di materiale fuso e di controllarne con precisione la temperatura di eserci-zio che – unitamente alla pressio-ne operativa – può essere regolata direttamente sull’unità di fusione. La pistola manuale Ergostar può funzionare indifferentemente in abbinamento ad applicatori dotati di pompa a pistone o di pompa ad ingranaggi con valvola di sicurezza.

Robatech afferma con chiarezza la propria posizione: attraverso l’otti-mizzazione e lo sviluppo di nuove tecnologie procede a passo spedito verso la creazione di impianti sem-pre più ecosostenibili ed attenti alle esigenze dell’ambiente e dei lavo-ratori.La filosofia “green” e la sicurezza per l’operatore a trecentosessanta gradi sono arrivati a costituire dei veri propri segni distintivi che oggi permettono alla multinazionale di garantire la qualità e l’eccellenza dei suoi prodotti.

 Isolamento della zona pompa. Sulla sinistra la precedente versione senza isolamento, sulla destra la nuova versione coibentata. Sulla nuova gamma Concept GREENLINE altre zone intorno alla vasca di fusione sono equipaggiate con isolamento speciale da Di-cembre 2009.

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L a notizia è di soli pochi gior-ni fa: il reparto produzione Minimotor ha visto uscire

il primo motoriduttore con una cifra a sei zeri. Il fondatore Gianfranco Franceschini, insieme ai figli Andrea, Lorella e Marco - tutti impegnati nell’azienda paterna – accoglie con meritata soddisfazione un traguardo produttivo che, nell’ininterrotto flus-so quotidiano di lavoro, giunge quasi come una sorpresa.La prima, istintiva reazione è quel-la di mettere in relazione il numero 1.000.000 con gli anni di attività di Minimotor, che iniziava ad operare nel 1974: l’azienda emiliana ha dun-que prodotto un milione di motori-duttori alla vigilia dei quarant’anni di età.

Al di là del semplice dato numerico, certamente significativo per un’im-presa di dimensioni medio-piccole, questo risultato porta inevitabilmen-te a riflettere sui valori di impresa che hanno consentito di raggiun-gerlo. Valori che, ancora oggi, si identificano nella qualità costruttiva a partire dalla scelta dei materia-li, nella precisione che assicura un funzionamento regolare dei motori-duttori nel tempo, nell’efficienza che permette di ottenere migliori rendi-menti grazie ad elevate prestazioni abbinate a bassi consumi.A questi valori, efficacemente visua-lizzati nel “video istituzionale Mini-motor”* di recente realizzazione, ne va aggiunto un quarto che risponde al concetto di personalizzazione.

Andrea Franceschini, export mana-ger dell’azienda, afferma in proposito che l’obiettivo principale di Minimo-tor – nonché la ragione principale del suo pluridecennale successo in am-bito italiano e internazionale – è sem-pre stato e continua ad essere quello di fornire prodotti ad hoc in grado di soddisfare richieste peculiari quanto a dimensioni, gravosità di applicazio-ni, condizioni di temperatura estre-me; insomma, tutto ciò che va oltre all’offerta standard di mercato.

COGLIENDO L’OCCASIONE DELLE IMMINENTI FESTIVITÀ DI FINE ANNO, NON RESTA CHE FARE “UN MILIONE DI AUGURI” A TUTTI I CLIENTI PER UN POSITIVO 2014 INSIEME A MINI MOTOR.

MINIMOTOR “RICOMINCIA DA UN MILIONE”.L’azienda emiliana, alla vigilia dei 40 anni di attività, ha appena realizzato il milionesimo motoriduttore.

MINIMOTOR: UN MILIONE DI MOTORI PER QUARANT’ANNI DI SUCCESSI.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

P erché utilizzare pericolose sostanze chimiche quan-do sono possibili alterna-

tive più sicure ed ecologicamente compatibili?Tutti gli anni si verificano parecchi incidenti, anche mortali, dovuti ad esalazioni di cloro. A volte sono do-vuti a problemi di trasporto a volte ad errori di miscelazione o ad un uso non corretto delle sostanze de-tergenti e disinfettanti.Il cloro ed i suoi composti sono molto efficaci nella disinfezione; la salubrità della nostra moderna ca-tena alimentare e la distribuzione dell’acqua potabile dipendono lar-gamente dall’azione del cloro e dei suoi composti. Da sempre la lotta è nel mantenere la sicurezza della catena alimentare e dell’acqua po-tabile proteggendo nel contempo la salute e la vita degli operatori del settore.

Ora con l’uso del generatore DCW è possibile produrre Acido Ipocloroso in situ in modo sem-plice e sicuro partendo da ac-qua salata e corrente elettrica.

L’Acido Ipocloroso è uno dei più po-tenti disinfettanti nell’ambito dei composti a base di cloro. Alla con-centrazione di appena 0,1 ppm con

un potenziale di ossido-riduzione di +700 mV ed un pH di 7 può ridurre la presenza di E.coli di 3 logaritmi in soli 10 secondi. (Referenza: Carl-son, S.: Fundamentals of water di-sinfection. J. Water SRT – Aqua 40 (1991) 346-356).Con l’uso controllato della tecnica brevettata di Elettrolisi a Membra-na i generatori DCW producono in situ un potente disinfettante senza alcun rischio per l’uomo.Il vantaggio aggiunto delle nostre soluzioni disinfettanti è nel fatto che sono classificate non tossiche e biodegradabili dalle direttive EU.Questi benefici sono poi abbinati ad un consistente risparmio economi-co dovuto alla produzione in situ.

Funzionamento del generatore:Il generatore DCW produce un liqui-do chiamato NEUTHOX attraverso un processo di elettrolisi di una so-luzione salina (acqua+sale). NEU-

“LA NOSTRA MISSIONE È QUELLA DI FORNIRE UNA SOLUZIONE SICURA, ECONOMICA ED ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE PER IL CONTROL-LO DEI MICROORGANISMI NELLE PRODUZIONI AGRO-ALIMENTARI E NELL’ACQUA POTABILE”

Ecco esempi di costi operativi in alcune nazioni Europee (cifre in Euro)Nazione Costo medio Kwh Costo sale x Kg Costo x 1000 lt di NeuthoxGermania 12.72 cent 21 cent 5.81 EuroPolonia 7.61 cent 25 cent 4.29 EuroDanimarca 11.84 cent 31 cent 6.16 EuroGran Bretagna 11.44 cent 27 cent 5.76 EuroFrancia 7.01 cent 33 cent 4.60 EuroItalia 15.63 cent 15 cent 6.41 Euro

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THOX contiene fra le altre cose un potente disinfettante, l’Acido Ipoclo-roso.I batteri (esempio E.coli) a contatto con questo acido perdono la propria capacità vitale in meno di 100ms (E.coli è il maggior responsabile del-la contaminazione degli alimenti e dell’acqua per l’alimentazione uma-na). Oltre alla capacità microbicida NEUTHOX è efficace nell’eliminazio-ne del biofilm che protegge i batteri dall’attacco dell’Acido Ipocloroso.L’Acido Ipocloroso è un efficace agente di disinfezione per molti batteri causa di infezioni nell’uomo come ad esempio: Legionella pneumophila Vibrio vulnificus Listeria monocytogenes Salmonella enterica Campylobacter jejuni

NEUTHOX contiene inoltre Idrossido di Sodio che è un efficace detergen-te capace di eliminare le sostanze grasse ed il materiale proteico.I generatori DCW sono anche con-figurati per produrre due separate soluzioni, Cathox (contenente in particolare Idrossido di Sodio) e Athox (contenente principalmente Acido Ipocloroso).NEUTHOX può essere dosato diret-tamente nelle catene di processo o in alternativa accumulato in un serbatoio tampone con possibilità di eseguire diverse miscele, se la domanda è variabile, per poi esse-re inviato nell’impianto attraverso pompe guidate da sensori che adat-tano l’azione tampone sul carico biologico del processo. Le sole richieste del generatore per poter lavorare sono il rifornimento di sale, acqua e corrente elettrica. Il generatore è controllato via PLC (programmable logic controller) con un sistema operativo sempli-ce HMI (human machine interface) che consente il controllo del pH da parte dell’utilizzatore finale ed assi-cura i corretti dosaggi per qualsiasi applicazione.

Principi basilari della funziona-lità dell’impiantoIl generatore può quindi produrre tre differenti liquidi in grado di sod-disfare una vasta gamma di appli-cazioni.

ATHOXÈ una potente soluzione acquosa disinfettante il cui principale ingre-diente attivo è l’Acido Ipocloroso. Contiene inoltre piccole quantità di biossido di cloro e ozono che sono altrettanto utili nel controllo dei mi-croorganismi. Athox è anche estre-mamente efficiente nell’eliminazio-ne del biofilm.

CATHOXÈ una potente soluzione acquosa detergente composta principalmen-te da Idrossido di Sodio particolar-mente attivo nell’eliminazione delle sostanze grasse. NEUTHOXÈ una miscela di Athox e Cathox che mette insieme le capacità detergen-ti e disinfettanti delle due preceden-ti soluzioni. Il rapporto quantitativo fra Athox e Cathox viene guidato via PLC permettendo all’operatore di controllare il valore di pH del liquido prodotto.

Il GeneratoreLa cella del generatore contiene una speciale membrana brevettata che garantisce la separazione dei due liquidi durante il processo pro-duttivo. Il livello di salinità viene attenta-mente controllato via PLC per as-sicurare la produzione ottimale di agenti disinfettanti e minimizzare il residuo salino nel prodotto finale. Con un attento controllo del flusso, della salinità e del potenziale elet-trico, il generatore assicura una pro-duzione con valori costanti di pH e di cloro libero. L’unità PLC monitoriz-za i parametri variabili con una fre-quenza di 300 al minuto e determi-na gli aggiustamenti necessari per assicurare la costanza del prodotto finale. Il generatore è normalmen-te equipaggiato con un addolcitore per acqua per evitare incrostazioni calcaree sugli elettrodi. Nonostante l’addolcitore si potrebbe comunque creare una piccola formazione cal-carea che potrebbe intaccare l’effi-cienza della cella. Il sistema PLC in-tercetta l’inizio del calo di efficienza della cella ed avvia automaticamen-te un ciclo di lavaggio e pulitura che assicura l’ottimale capacità operati-va del generatore.

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DISTRIBUTORE PER L’ITALIA

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Il generatore DCW partendo da acqua

salata e corrente elettrica produce acido

ipocloroso che è uno dei più potenti

disinfettanti nell’ambito dei composti a

base di cloro per l’eliminazione di

biofilm, batteri, forme virali e muffe.

Disinfettante non tossico e

biodegradabile.

GENERATORE T25

REFERENZE DCW :

GENERATORE T10

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I n uno scenario economico tut-tora preoccupante, CGM inten-de recuperare quote di merca-

to aumentando il numero dei propri concessionari. E’ questo, in sintesi, il messaggio lanciato da Ugo Turchetti, amministratore unico di CGM, la so-cietà che distribuisce i carrelli eleva-tori di CAT Lift Trucks in Italia.Secondo Turchetti, le previsioni di un’imminente ripresa peccano di ot-timismo di maniera. “Lo scenario è preoccupante: la domanda interna in generale è ferma, né si vedono buone ragioni per immaginare che si ripren-da. Il mondo delle aziende sta viven-do una divaricazione netta tra quelle esportatrici, che generalmente vanno piuttosto bene, e quelle più orienta-te al mercato interno che versano in situazioni più o meno drammatiche”. Questi ultimi anni di crisi hanno col-pito duramente il settore dei carrelli elevatori: “Il mercato italiano è pas-sato da 47.000 macchine nel 2007 a circa 25.000 nel 2012. Per il 2013 si prevede un calo percentualmente contenuto tra -1% e -3%. Se però si considera che esiste uno zoccolo duro di mercato, composto dal rin-novo delle grandi flotte, stimato in circa 20.000 macchine all’anno, e che questo mercato è quasi del tutto chiuso (l’”incumbent” ha un vantag-gio troppo grande sui concorrenti), in realtà è come se il mercato “libero” fosse pari a 5.000 macchine all’an-no, crollato di circa l’80% dal 2007! Il calo ha impattato principalmente sulle reti dei concessionari, generi-camente esclusi dal mercato delle grandi flotte, i quali si trovano oggi a contendersi un mercato drastica-mente ridotto, e che in più registrano difficoltà a rinnovare le proprie flotte di noleggio a causa delle difficoltà a finanziarle”, sostiene Turchetti. Secondo l’amministratore di CGM,

inoltre, gli apparenti sprazzi di ripre-sa registrati tra settembre ed ottobre, che qualcuno sta scambiando, o ven-dendo, per la fine della crisi, non sono stati altro che fenomeni di ricostitu-zione degli stock nel sistema econo-mico generale. “Se nel 3° trimestre 2013, come ampiamente propagan-dato, si è arrestata la caduta del PIL, essa riprenderà presumibilmente nell’ultimo trimestre dell’anno. Non c’è un solo motivo logico, un dato ma-croeconomico, un dato statistico (a parte i rilevatori di “sentiment” – ma credo registrino una reazione psico-logica alla frustrazione del momento più che un’analisi andamentale) che faccia pensare a una ripresa immi-nente. Ci sono, al contrario, diverse ragioni per pensare che il mercato possa comprimersi ulteriormente”, riassume Turchetti.Che fare, dunque? “Prevediamo di potere recuperare qualche quota di mercato aumentando il numero dei concessionari sul territorio, eliminan-do o limitando o rivedendo le esclusi-ve di zona in essere, con un approc-cio flessibile, zona per zona. Esistono dealer qualificati che non hanno più, o entro breve non avranno, un man-dante. Perché il costruttore od il di-

stributore di riferimento sono entrati in difficoltà, o perché non sono più all’altezza di garantire i servizi mini-mi necessari alla rete di vendita per la sua stessa sopravvivenza. A questi concessionari noi offriamo la possibi-lità di trattare un marchio prestigioso come CAT, offrendo servizi che, pur ridotti durante la crisi, rimangono di eccellente livello in termini di suppor-ti commerciali, di marketing, di servizi post vendita, di effettiva disponibilità immediata dei carrelli. L’allargamen-to della nostra rete commerciale non comporterà fenomeni di concorrenza tra concessionari sullo stesso territo-rio; al contrario, ciascuno di essi po-trà continuare a lavorare con i propri clienti di sempre, senza sovrapposi-zioni con altri dealer. Questa nuova opportunità, insieme a un’indispen-sabile riduzione dei costi, permetterà ai concessionari di superare insieme a noi la crisi e di farsi trovare pronti per la ripresa”, sostiene Turchetti.La strategia di CGM è sostenuta anche dalle potenzialità di CAT Lift Trucks Europe. Trascorso il 2013, un anno complesso perché ha visto la chiusura delle fabbriche in Olan-da e Giappone e la rilocalizzazione della produzione in Finlandia, Cina e Stati Uniti, CAT Lift Trucks Europe si sta rifocalizzando sullo sviluppo del-la propria gamma di prodotti. Dopo avere rinnovato quasi interamente la propria gamma di macchine da in-terno nel 2011 e 2012, dopo avere introdotto la nuova gamma da 48 volt nel 2012, nel 2014 è previsto il lan-cio della nuova gamma di carrelli re-trattili e delle nuove macchine diesel di grande portata (da 60 a 160 q.li), nonché, molto attesa dal mercato, della nuova gamma di frontali elettri-ci a 80 volt. E’ già in cantiere, previsto per il 2015, un nuovo innovativo car-rello a 48 volt.

MERCATO DEI CARRELLI ELEVATORI: LE ANALISI E LE STRATEGIE DI CGM

Dott. Ugo Turchetti, amministratore unico di CGM

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Q imarox ha sviluppato il nuovo sistema di prelievo dei prodotti Collect&Sort,

in grado di gestire fino a mille pro-dotti, contenitori o scatole all’ora. L’elemento cardine del sistema è il Prorunner mk5, il sistema di tra-sporto verticale dell’azienda nata nel 2012 come distaccamento da Nedpack. I prodotti vengono estrat-ti in modo completamente automa-tico dai canali di trasporto a vari livelli e tramite il Prorunner mk5 vengono appoggiati sul nastro tra-sportatore corretto per proseguire verso il reparto spedizioni o la sta-zione di pallettizzazione.Il sistema automatico di prelievo dei prodotti Collect&Sort di Qima-rox è composto da diversi livelli con canali di trasporto in cui è possibile inserire i prodotti. Sul lato anterio-re dei canali di trasporto, ad ogni livello un breve modulo a nastro trasportatore va avanti e indietro. Il modulo preleva i prodotti nella sequenza corretta dai canali di tra-sporto e li instrada verso il Prorun-ner mk5, il sistema di trasporto ver-ticale di Qimarox. Il sistema a sua volta riceve i prodotti da tutti i livelli e li appoggia nella sequenza corret-ta su uno o più nastri di uscita. I na-stri di uscita inviano i prodotti a una stazione di pallettizzazione o diret-tamente al reparto spedizioni. Per ogni livello è possibile controllare circa 15 canali con un modulo a na-stro trasportatore; il Prorunner mk5 può raggiungere un’altezza massi-ma di 15 metri e il numero di livelli può essere esteso a un massimo

di circa 20 strati. Ne consegue un totale di 300 postazioni di prelievo.Grazie all’impiego del rapido Pro-runner mk5, il sistema Collect&Sort di Qimarox ha una capacità elevata, se confrontata con gli attuali siste-mi di trasporto in cui il tradizionale montacarichi spesso crea un collo di bottiglia. La versione standard di Prorunner mk5 può raggiunge-re una capacità di 2000 prodotti senza bisogno di ulteriori acces-sori. In particolare, nel caso in cui il numero di postazioni di prelievo sia relativamente limitato, questo sistema a fronte di un investimento contenuto può raggiungere una ca-pacità di circa 1000 prodotti all’ora. Oltre che come sistema di prelievo dei prodotti, quest’innovativa solu-zione di Qimarox può anche essere utilizzata come sequenziatrice nei sistemi di pallettizzazione misti. Sul lato anteriore dei canali di traspor-to vengono immessi i prodotti nella sequenza preferita. Sul lato poste-riore, i prodotti vengono prelevati

nella sequenza in cui il pallettizza-tore misto li vuole ricevere.

Evoluzione logicaIl sistema automatico di prelievo de-gli ordini è una nuova applicazione del Prorunner mk5, il montacarichi di Qimarox basato sul tradizionale principio del paternoster. Grazie al progetto brevettato, tutti i prodotti vengono trasportati in modo asso-lutamente orizzontale per tutto il circuito. Il Prorunner mk5 è perfetto come sistema di smistamento verti-cale, dato che è possibile trasporta-re i prodotti da diverse origini verso diverse uscite. Il sistema di prelievo dei prodotti di fatto non è che un’evoluzione logi-ca dell’applicazione del Prorunner mk5 come sistema di smistamento verticale. I brevi moduli di traspor-to trasferibili di quest’applicazione vengono utilizzati per l’immissione e l’estrazione di prodotti. In genere i moduli possono avere due posi-zioni: una posizione per il nastro di

Qimarox presenta lo straordinario sistema di prelievo dei prodotti Collect & Sort

PRELIEVO AUTOMATICO DEI PRODOTTI CON IL PRORUNNER MK5

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immissione per ricevere il prodot-to e una posizione nel circuito del Prorunner mk5 per consegnare il prodotto al sistema di smistamento verticale. Vista la possibilità di so-stituire la trasmissione pneumatica con un servomotore, Qimarox è riuscita a prolungare sensibilmente il percorso dei mo-duli. Ciò comporta che i moduli ora possono ricevere i prodotti non in una ma in diverse posizioni. Que-sto principio viene applicato nel sistema di prelievo dei prodotti per estrarre i prodotti dai vari canali di trasporto.

Conveniente e a bassa manu-tenzioneIl sistema automatico Collect&Sort è adatto per prodotti, contenitori o scatole che misurano almeno 200 x 200 mm e non oltre 600 x 600 mm

e di peso non superiore a 50 kg. La speciale versione XL è in grado di trattare p r o d o t t i fino a 900 x 900 mm. Grazie al nu-mero minimo di parti in movimento e alla trasmissione chiusa, il Pro-runner mk5 richiede scarsissima manutenzione, sia nell’applicazio-ne sia come sistema di prelievo automatico dei prodotti. Visto che il sistema si mantiene in equilibrio da solo, il motore deve spingere in

avanti soltanto il carico e non anche il sistema di traspor-

to dei carichi. In questo modo, il motore funziona a bassa potenza e ne consegue un considerevole risparmio rispetto agli altri sistemi. Ora il Prorunner mk5 è stato instal-lato in centinaia di stabilimenti di produzione e magazzini. Viene utilizzato in tutto il mondo, dalla Svezia al Cile e dal Canada alla Corea del Sud, nonché in molti altri paesi.

CEI, ANIE E IMQ ALIMENTANO IL PERCORSO NORMATIVO DELL’AUTO ELETTRICA

Nuova norma sui cavi per alimentazione di veicoli elettrici

Il CEI, Comitato elettrotecnico italiano, in collaborazione con gli esperti di ANIE Confindustria e di IMQ, ha messo a punto, tramite il suo Comitato tecnico 20, la prima norma CEI per cavi per alimentazione di veicoli elettrici, per di-sporre a livello nazionale di una specifica tecnica comune, in attesa che in sede europea (CENELEC) e mondiale (IEC) siano realizzate le norme “armonizzate”. Federazione ANIE partecipa da anni, con un team di esperti, ai comitati tecnici dell’ente normatore e grazie alla elevata professionalità ed esperienza dei suoi specia-listi, fornisce pareri e consulenze tecniche indispensabili al percorso normativo.La Norma CEI 20-106, (Cavi elettrici con isolamento reti-colato non propaganti la fiamma, con tensione nominale non superiore a 450/750V destinati alla ricarica dei vei-coli elettrici) pubblicata nel mese di Febbraio, si applica ai cavi flessibili con isolamento elastomerico reticolato e guaina a base di materiale termoplastico o elastomerico, utilizzabili per la ricarica di veicoli elettrici , secondo Nor-ma IEC 61851, in tre casi specifici:› connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimen-tazione realizzata con un cavo (e relativo connettore) per-manentemente collegato al veicolo stesso;› connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimen-

tazione realizzata con un cordone prolungatore (cavo e relativi connettori) tra la sorgente di alimentazione e il vei-colo elettrico;› connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimen-tazione realizzata con un cavo (e relativo connettore) per-manentemente collegato alla sorgente di alimentazione.I cavi previsti dalla Norma sono particolarmente adatti al collegamento tra il veicolo elettrico e il dispositivo di eroga-zione dell’energia elettrica. Possono essere utilizzati all’in-terno e all’esterno di edifici, dove la temperatura ambiente è compresa tra -30°C e + 50 °C e con temperatura in ser-vizio permanente del conduttore non superiore a 90 °C. Inoltre possono essere esposti alla luce solare a contatto con sostanze corrosive contaminanti o acqua durante il tempo necessario per la ricarica del veicolo. Tutte carat-teristiche la cui idoneità è stata valutata nei laboratori di IMQ, che ne garantirà anche gli aspetti di sicurezza. In pre-visione dell’utilizzo “pubblico” che tali cavi avranno, que-sti saranno infatti sottoposti al regime del Marchio IMQ il che significa verifica del sistema produttivo dell’azienda, testing sul prodotto e sorveglianza periodica della produ-zione anche attraverso prelievi in azienda e sul mercato Chi avrà ottenuto la concessione dovrà apporre, per tutta la lunghezza del cavo, il contrassegno dell’ente di certifica-zione secondo quanto stabilito dal Regolamento IMQ.

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I manager delle aziende leader in Europa nella produzione di imballaggi alimentari monouso

hanno eletto il nuovo vertice dell’as-sociazione durante il recente incon-tro annuale di Pack2Go Europe. Jan Schuermann, CEO of SwissPrimePack con sede a Altstätten, Svizzera, sarà in carica come presidente di Pack2Go Europe per i prossimi due anni.Ci sono anche volti nuovi nel consiglio di amministrazione: Mike Turner, am-ministratore delegato di International Paper Foodservice Europe, e Luca Nobili, direttore commerciale della di-visione alimentare del Gruppo SEDA. Il presidente uscente, Tony Waters, amministratore delegato di Solo Eu-rope, conserva il seggio all’interno del Consiglio di amministrazione insieme ad altri due veterani di Pack2Go Euro-pe: David Schisler, presidente di CEE Schisler, e Daniele Simonazzi, Vice-Presidente del gruppo FLO. Eamonn Bates sarà ancora Segretario generale dell’associazione. Michael Longstaffe, amministratore delegato di Smith An-derson Group, lascia il consiglio di am-ministrazione dopo sei anni.“Abbiamo molte sfide da affrontare oggi in Europa, sia nell’economia in-dustriale in generale sia nel settore degli imballaggi alimentari in partico-lare. Questa sfide vanno dagli sviluppi opinabili e pericolosi delle nuove leggi, alla scarsa comprensione del ruolo dei nostri prodotti nella vita di oggi. Inol-tre, l’applicazione iniqua delle leggi sulle importazioni di imballaggi rende sleale la concorrenza delle importa-zioni asiatiche e non solo”, ha di-chiarato Schuermann dopo la sua elezione. “La nostra associazione è

diventata sempre più importante nella ricerca di possibili vie per sostenere le nostre attività imprenditoriali e per aiutarci a difendere e costruire merca-ti per la nostra industria. Mi aspetto di mantenere questo slancio”.Pack2Go Europe si prepara ora ad affrontare un momento difficile per il settore del packaging monouso. La Commissione europea ha da poco diffuso una proposta di Direttiva che obbliga i governi degli Stati membri europei a ridurre l’uso di sacchetti di plastica, autrizzandoli perfino a ban-dirne l’impiego. Questo è un attacco diretto al packaging monouso che crea un pericoloso precedente per l’industria dell’imballaggio. Bruxelles rivedrà inoltre la normativa generale sugli imballaggi e sui rifiuti nel 2014. Intanto alcuni deputati del Parlamen-to europeo hanno iniziato a chiedere il bando di prodotti di plastica monouso o che vengono utilizzati per un tempo breve.“Sta iniziando una nuova era” sostie-ne Schuermann, “Finora qualsiasi imballaggio aveva il diritto di essere commercializzato nell’UE se prodotto in base ai requisiti richiesti in materia di packaging e di trattamento dei rifiu-ti. Questa mossa della Commissione

però crea un precedente. Se l’Europa ammette un’eccezione e vieta l’uso dei sacchetti di plastica, allora dobbia-mo chiederci quale potrebbe essere il prossimo tipo di imballaggio ad essere bandito”.Pack2Go Europe ha acquisito peso negli ultimi anni e ha accresciuto la propria visibilità soprattutto neiconfronti dei funzionari di Bruxelles. Ha poi lavorato a fianco delle maggiori organizzazioni europee per la preven-zione dei rifiuti per lanciare il Clean Europe Network ed ottenere il ricono-scimento e il sostegno dello stimato commissario europeo per l’ambiente, Janez Potocnik, recentemente nomi-nato “Campione dell’Ambiente” dalle Nazioni Unite.“Siamo soddisfatti del fatto che negli ultimi due anni la gente che conta a Bruxelles abbia potuto conoscere Pack2Go Europe e riconoscere che siamo impegnati a cercare soluzioni costruttive ad alcune delle sfide del nostro tempo, tra cui i rifiuti” ha di-chiarato Tony Waters di Solo Europe, presidente uscente di Pack2Go Euro-pe. “La leadership e la visione di cui la nostra industria ha bisogno è in mani sicure con Jan Schuermann. Gli augu-ro il meglio”.

NUOVA LEADERSHIP PER PACK2GO EUROPEL’associazione europea dei produttori di imballaggi alimentarimonouso elegge Schuermann di SwissPrimePack come nuovo presidente

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G ran Chianina e Gran Pie-montese sono i nomi dei due panini realizzati con

carne chianina IGP e carne 100% piemontese, protagonisti delle due ricette che si alterneranno nei 470 ristoranti McDonald’s a partire da domani 13 novembre.Grazie alla partnership con il Con-sorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP che ga-rantisce la certificazione della razza Chianina -, con Coalvi – Consorzio di Tutela della Razza Piemontese - e alla collaborazione di Coldiretti, McDonald’s offrirà a tutti gli italiani la possibilità di gustare le più note e pregiate carni italiane in due ricette arricchite da ingredienti provenienti da fornitori tutti italiani. La Chianina a marchio IGP, famosa in tutto il mondo per il taglio “fioren-tina” è una carne pregiata, succu-lenta, con importanti proprietà nu-trienti e fortificanti. Ricca di ferro, si ottiene da bovini di razza Chianina tra i 12 e i 24 mesi, svezzati con latte materno, alimentati con forag-gio e prodotti naturali provenienti dall’area tipica di allevamento e macellati nella zona di produzione.La Piemontese è la più importante razza da carne italiana per numero

di capi allevati. È una carne di altis-simo livello, tene-ra, magra, con pochi grassi e di ottima qualità nutrizionale, oltre che a basso con-tenuto di colesterolo. È una carne piuttosto dif-fusa nelle macellerie del dettaglio tradizionale e nella GDO ma meno nella ristorazione, dove è presente solo in pochi ristoranti concentrati nella zona di produzione.L’iniziativa è il risultato di una gran-de sfida: far incontrare i grandi volumi di una realtà come McDo-nald’s, che in Italia serve 700.000 clienti al giorno, con due eccellen-ze italiane come la chianina e la piemontese che rappresentano un prodotto di nicchia.McDonald’s prevede di vendere 2 milioni di panini Gran Chianina e Gran Piemontese per le sei set-timane in cui saranno in vendita nei ristoranti italiani della catena. Un’iniziativa senza precedenti, che amplierà il numero di ristoranti che servono queste tipologie di car-ni certificate da 84 e 26 a oltre 500 (dati aggiornati al 7 novembre 2013, forniti dai rispettivi consorzi).

Numeri che parlano da soli, dando la misura di come una grande mul-tinazionale possa essere sensibile alle esigenze locali, contribuendo a dare linfa al sistema economico e a far conoscere un prodotto di ec-cellenza.McDonald’s anche quest’anno pro-segue il suo viaggio alla scoperta dei sapori tipici italiani offrendo ai consumatori di tutta Italia la possi-bilità di gustare a un prezzo acces-sibile ingredienti di altissima qua-lità: nelle ricette, infatti, insieme a carne chianina IGP e piemontese, troviamo crema al pecorino romano DOP e salsa ai porcini tartufata.

DA DOMANI MCDONALD’S PROPONE NEI SUOI 470 RISTORANTI IL PANINO CON CARNE CHIANINA IGP E DAL 4 DICEMBRE CON CARNE PIEMONTESE, ECCELLENZE ITALIANE CERTIFICATE DAI RISPETTIVI CONSORZISi prevede la vendita di 2 milioni di panini in sei settimane

Gran Chianinadisponibile dal 13 novembre Ingredienti: pane tipo tartaruga, hamburger di carne 100% Chianina IGP, salsa di noci, anel-li di cipolla fritti, scarola e crema di pecorino romano DOPValori nutrizionali: Kcal 537

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I n questo numero presentia-mo alcune novità di Pigo, le-ader mondiale nella progetta-

zione e produzione di macchine per la lavorazione della frutta e della verdura.Tre sono le notizie principali: l’e-spansione di Pigo sul mercato americano, lo sviluppo di nuove macchine, e il miglioramento delle

macchine di punta, la Denocciola-trice PG 103 e Easy Freeze.Inoltre pubblichiamo il calendario fieristico aggiornato dell’azienda.

L’ESPANSIONE NEL MERCATO AMERICANOPigo ha in programma di espander-si ulteriormente nel mercato Ameri-cano.

L’obiettivo del 2014 sarà duplice: confermare da un lato la solida presenza in Nord America e Cana-da, culminata con le iscrizioni ad NWFPA (Nord West Food Proces-sors Association) e ad FPSA (Food Processing Suppliers Association); dall’altro, Pigo punta a conquistare il resto degli Stati Uniti.Pigo sarà presente alle maggiori fie-

PIGO: DALL’ESPANSIONE NEL MERCATO AMERICANO ALLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHEL’azienda leader presenta le proprie novità tecnologiche e i progetti per il prossimo anno

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re del territorio USA, in particolare a Chicago Process Expo dal 3 al 6 no-vembre, in Michigan per Great Lake Fruit Expo dal 10 al 12 Dicembre, ed infine a Portland per Expo 2014 dal 12 al 14 gennaio.

LE NUOVE MACCHINE: INNOVA-ZIONE AL SERVIZIO DEL CLIENTEPigo ha sviluppato le nuove mac-chine come:EASY Dry SPYRO, la migliore solu-zione per essiccare diversi prodotti.Avendo la costruzione abbastan-za simile, Easy Dry SPYRO offre i medesimi vantaggi di Easy Freeze SPYRO, in termini di igene, facilità d’uso ed efficenza energetica.WASHING MACHINE PG 018, è la nuova lavatrice per la frutta e ver-dura con un sistema innovativo di ugelli, valvole e filtri.MACCHINA PER CAVOLFIORI PG 415, separa pezzetti di cavolfiore tagliandolo alla base.

L’EVOLUZIONE NEL MIGLIORAMENTOCercando sempre di migliorare le

macchine, Pigo ha investito in innova-zione anche sulle macchine di punta: sulla DENOCCIOLARICE PG 103 è stato installato un sistema innova-tivo di lubrificazione centralizzato, che permette una lubrificazione perfetta e veloce. Su EASY Freeze è stato installato un nuovo sistema di lavaggio automatico, efficace e veloce, che permete un lavaggio ac-

curato in poco tempo. Anche qui è stato installato l’innovativo sistema di lubrificazione centralizzata.

I NUOVI APPUNTAMENTI FIERISTICIPigo ha aggiunto alla propria atti-vità fieristica due nuove fiere: Fruit Logistica Berlin 2014 DAL 5 AL 7 Febbraio.

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Complete solutions for Fruit & Vegetable

Processing

EASY FreezeSPYRO

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L' azienda PIGO Srl è uno dei produttori leader al mondo di attrezzature

per il congelamento e fornitore di macchinari di processo per la la-vorazione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia nel con-gelamento sia nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli.Assieme ai propri partners, PIGO ha installato le sue macchine, congela-tori a spirale e a letto fluido, in tutto il mondo. I suoi sistemi sono forniti ad aziende in USA, Europa, Africa, Australia e Asia dall’azienda stessa e dai suoi partner industriali.PIGO Srl si è specializzata nelle costruzione di congelatori a letto fluido, Easy Freeze, i più indicati per congelare una varietà di frut-ta, verdura e numerosi prodotti it-tici, carne e formaggi. I congelatori PIGO sono costruiti in maniera mo-dulare e tutti i componenti sono totalmente costruiti in acciaio inox, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF anche con lavorazioni di prodotti delicati, come riso cot-to, lamponi, ecc.Tutte le unità sono totalmente assemblate e testate negli stabi-limenti aziendali prima della spe-

dizione al cliente. Dopodiché ven-gono assemblate da un team di esperti PIGO nella sede del cliente.Easy Freeze e Easy Freeze Spyro sono il risultato di molti anni di esperienza, ricerca e sviluppo. PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellen-ti, efficienza energetica e facilità d’uso, che si traducono poi in mol-ti vantaggi e privilegi per l’acqui-rente.Oltre a Easy Freeze e Easy Free-ze Spyro, una delle macchine di punta di Pigo è la denocciolatrice automatica PG 103. Grazie al suo sistema di distribuzione, per un ri-

empimento quasi totale di piastre molto grandi (con frutta), la denoc-ciolatrice PG 103 ha una capacità 50-100% maggiore di ogni altra denocciolatrice nel mercato, per una capacità ottimale di 60 cicli al minuto. L’esperienza dei clienti PIGO conferma l’adeguata qualità e preparazione della frutta (pulita, calibrata e con il giusto grado di maturazione) con 0,00% di noccio-li rimasti.I siti www.pigo.biz e www.pigo.it aiutano ad avere un’idea migliore della produzione, brevi video sulle macchine Pigo in funzione sono vi-sibili su www.youtube.com, sotto il nome PIGOsrl.

ESPERIENZA, RICERCA E SVILUPPOPIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteris-tiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso

PIGO SI AGGIUDICA IL PREMIO ALLA FIERA POLJOPRIVREDNI SAJAM NOVI SAD, SERBIA E IN ESCLUSIVA PER RASSEGNA ALIMENTARE PRESENTA IL PROSSIMO CALENDARIO FIERISTICO

EXHIBITION START DATE END DATE PLACE

FRUIT LOGISTICA 05/02/2014 07/02/2014 BERLIN

CFIA 11/02/2014 13/02/2014 RENNES

SEAFOOD PROCESSING 06/05/2014 08/05/2014 BRUXELLES

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D opo una lunga serie di test, l’European Hygie-nic Engineering & De-

sign Group (EHEDG) ha certificato i mototamburi sincroni prodotti da Interroll per le applicazioni in am-biente asettico. Per i settori alimen-tare, farmaceutico e per l’industria dell’imballaggio questo tipo di azio-namento, impiegato per il flusso dei materiali soddisfa i più elevati standard internazionali in ma-teria di igiene oltre ad offrire una soluzione particolarmente vantaggiosa dal punto di vista energetico. Il rispetto dei requisiti igieni-ci assume un ruolo sempre più rilevante nello scenario internazionale. Recenti stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO), indicano che, persino in alcuni paesi industrializzati, circa il 30 per cento della popolazione è col-pito ogni anno da disturbi di origine alimentare causati da inquinamenti occorsi nella fase industriale. Le malattie causate da alimen-ti contaminati rappresentano un vero e proprio pericolo anche per le imprese trasformatrici, per inte-ri settori industriali e può persino influire sui risultati di vasti sistemi economici. Oltre alla certificazione EHEDG per gli standard igienici, i mototamburi sincroni Interroll sod-disfano anche i severi requisiti per i materiali di fabbricazione previsti nell’impiego nel settore alimentare e regolamentati dalle normative USDA/FDA e dal regolamento UE CE 1935/2004. I mototamburi sin-croni Interroll, ideale soluzione di azionamento in ambito industriale,

dispongono inoltre di guarnizioni a standard IP66 e IP69k e riduco-no il consumo energetico e i tempi necessari per la loro pulizia del 30 per cento rispetto alle soluzioni tra-dizionali.“Siamo orgogliosi di aver ricevuto la Certificazione EHEDG di Classe 1 per i nostri innovativi mototam-buri sincroni. Questo successo non fa che confermare l’eccellenza

delle nostre attività di R&S che ci consentono di ottimizzare costan-temente i nostri prodotti. Allo stes-so tempo, questo riconoscimento apporta un vantaggio evidente ai nostri clienti, garantendo loro la costanza qualitativa nelle loro at-tività. La certificazione EHEDG di Classe 1 riconosce la considerazio-ne dei requisiti igienici più severi che un’impresa tecnologica può soddisfare in questo settore. Essa offre inoltre un concreto van-taggio derivante dalla semplifica-zione del processo di pulizia e dalla notevole riduzione del rischio di contaminazione degli alimenti. Un grande vantaggio per i nostri clienti

che puntano particolarmente sul-la qualità “, afferma Hauke Tiede-mann, amministratore delegato di Interroll Trommelmotoren GmbH. Nelle applicazioni in settori che richiedono il rispetto dei massimi standard igienici, i mototamburi Interroll offrono numerosi vantaggi rispetto ai motoriduttori tradiziona-li, per via del loro involucro in ac-ciaio inox e del loro design partico-

lare. Questo consente di pulire senza problemi i mototamburi sincroni Interroll utilizzando ac-qua ad alta pressione, vapore e disinfettanti. Ciò determina una riduzione fino al 30% dei tempi necessari per la pulizia e la disinfezione. Inoltre, il ma-teriale utilizzato e il design del prodotto riducono il rischio di contaminazioni da batteri o di altro tipo.I mototamburi sincroni Interroll appartengono al gruppo di elet-tromotori più efficienti dal pun-to di vista energetico presenti sul mercato. Il motore è esente

da manutenzione e privo di sensori e, presenta una perdita di potenza davvero ridotta. È stato dimostrato che questo com-porta una riduzione del consumo energetico fino al 30 per cento rispetto ai tradizionali sistemi di azionamento. I mototamburi sincroni funzionano a basse temperature di esercizio e garantiscono un funzionamento economico e sostenibile. Offrono una coppia eccellente a tutte le velocità, massime prestazioni di accelerazione e di frenata nonché una precisa funzionalità di avvio/arresto nei processi di lavorazione automatizzati.

INTERROLL OTTIENE LA CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE EHEDG PER I SUOI INNOVATIVI MOTOTAMBURI SINCRONI

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F avini, l’innovativa cartiera italiana, e Barilla, uno dei primi gruppi alimentari ita-

liani, unite da una forte responsa-bilità sociale e ambientale, hanno dato vita a Cartacrusca, la prima carta nata dalla crusca non più uti-lizzabile per il consumo alimentare.Favini, grazie all’esperienza di Crush, la straordinaria e innova-tiva gamma di carte ecologiche realizzate con scarti di lavorazioni agro-industriali, che in poco più di un anno ha registrato un successo senza precedenti in tutto il mondo, si è dimostrata il partner ideale di Barilla che, da tempo, cercava di valorizzare i propri sottoprodotti, in modo particolare la crusca.

La Ricerca & Sviluppo di Barilla e di Favini hanno lavorato fianco a fianco per selezionare il residuo più adatto, purificandolo e micronizzan-dolo per renderlo compatibile con il tessuto fibroso della carta.

Nasce così Cartacrusca, la carta di Barilla la cui materia prima è ve-nuta alla luce in un luogo straordi-nario: quello dei mulini Barilla. La frazione di crusca, derivante dalla macinazione del grano, che non è più utilizzabile per l’alimentazione, invece di essere abbandonata, vie-ne accompagnata in un nuovo viag-gio, in cartiera.Per realizzare la carta ecologica, Favini sostituisce il 17% di cellulosa proveniente da albero con la crusca e grazie alle tecniche di perfeziona-mento, l’azienda è riuscita a rinobi-

litare la crusca in una straordinaria materia prima per la produzione di carta di pregio. Cartacrusca Barilla è caratterizzata da un colore naturale, il cui ingre-diente principale è percepibile a occhio nudo sulla superficie della carta, rendendola unica. Sono sta-te realizzate due grammature: 250 gr, ideale per cartoncini, copertine, shopper e cartelline e 100 gr, per-fetta per notebook, fogli lettera e pubblicazioni.

Giacomo Canali, Packaging Rese-arch Manager di Barilla, dichiara: “Barilla aggiunge una nuova storia al Gruppo: la nascita di Cartacru-sca. Una carta unica nel suo gene-re perché come protagonista ha la crusca, uno dei sottoprodotti della macinazione del grano. Abbiamo scelto una via mai percorsa, spin-

ti dalla forte responsabilità sociale e ambientale che ci contraddistin-gue da sempre. Favini si è rivelato il partner ideale, capace di creare una carta ad hoc, senza sprechi né consumi, direttamente dalla natu-ra. Cartacrusca è stata presentata e utilizzata, lo scorso 15 Ottobre, in occasione del “Panel degli Sta-keholder Barilla” e l’idea è quella di riutilizzarla per progetti futuri.”

Michele Posocco, Brand Manager di Favini, dichiara: “Siamo orgoglio-si di aver collaborato con il primo gruppo alimentare italiano e di aver dato vita a una nuova carta dal ri-dottissimo impatto ambientale. La nostra esperienza, già consolidata con Crush nell’utilizzo dello scarto agro-industriale, oggi si amplia gra-zie a Cartacrusca Barilla”.

CARTACRUSCA: DIRETTAMENTE DALLA NATURA NASCE LA CARTA BARILLAFavini e barilla danno vita a una carta di qualità a ridotto impa-tto ambientale

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“I l nostro primo referente era e rimane il consumatore”. Un concetto chiaro e pre-

ciso quello espresso da Domenico Raimondo, Presidente del Consor-zio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, nel corso di un incontro con le principali asso-ciazioni che operano a difesa del diritti dei consumatori. Incontro fortemente voluto dal Consorzio stesso per avviare un’operazione indispensabile per fornire al pubbli-co dei consumatori un quadro reale della situazione in un momento in cui allarmismo e confusione stan-no sconvolgendo il mercato dei principali prodotti del Sud, creando un effetto domino assolutamente preoccupante.“Dichiarazioni di pentiti, titoli ter-roristici, voglia di sensazionalismo – Antonio Lucisano, Direttore del Consorzio, cerca di fare il punto della situazione – Nessuno vuole negare la realtà dei fatti e girare la testa dall’altra parte ma occorre ri-portare tutto sul piano della verità. E la verità è che la Terra dei Fuochi esiste ma i suoi effetti non toccano minimamente i prodotti dei territori circostanti mentre qui si sta asfal-tando l’agricoltura dell’intera regio-ne campana che invece continua a produrre straordinarie eccellenze”.Fortunatamente qualcosa sta

cambiando negli ultimi giorni. “Im-portanti trasmissioni ci chiedono confronti leali e notizie – rileva Raimondo – offrendo allo spetta-tore l’opportunità di approcciare la questione in modo più realistico. E importanti personaggi come Oscar Farinetti, patron di Eataly, dichia-rano dal salotto televisivo di Bruno Vespa l’importanza di affidarsi ai marchi DOP, gli unici in grado di offrire precise garanzie ai consu-matori”.E proprio sul fronte dei consuma-tori, il Consorzio avvia una interes-sante “operazione trasparenza” che verrà avviata nei prossimi gior-ni.“Abbiamo contattato le principali associazioni che lavorano per la difesa dei diritti dei consumato-ri – spiega Lucisano – e chiesto loro di procedere con una serie di acquisti random dei nostri prodot-ti. E saranno sempre queste asso-ciazioni a consegnarli direttamente a un laboratorio di analisi tedesco riconosciuto a livello internaziona-le che provvederà a effettuare i più sofisticati test, proprio allo scopo di dimostrare l’assoluta salubrità del-le nostre mozzarelle. La nostra è una sorta di sfida che si basa sulla certezza del lavoro capil-lare di controllo che svolgiamo tut-ti i giorni a tutela della qualità dei

nostri prodotti e, di conseguenza, della salute dei cittadini”.Positiva la risposta delle associa-zioni che hanno aderito all’inizia-tiva. Federconsumatori, Unione Nazionale dei Consumatori, CODICI e ADUSBEF che, nel dichiarare di ritenere l’operazione un passo im-portante nella direzione della chia-rezza, hanno posto ben in evidenza quelli che dovranno essere i prin-cipi guida del protocollo d’intesa: autonomia, trasparenza e onestà.“Per noi va benissimo così – ha sot-tolineato il Presidente Raimondo – ed è un piacere lavorare con delle realtà come le associazioni a tutela dei consumatori che rappresenta-no un trait d’union necessario tra il mondo della produzione e quello del consumo”.I risultati dell’operazione verran-no resi noti al termine delle anali-si svolte dal laboratorio TUV SUD GMBH di Siegen, in Germania.“La scelta di un laboratorio tede-sco – ha concluso Lucisano – non è certamente dovuta a una scarsa considerazione di quelli nostrani che anzi, a mio parere, restano tra i migliori. Ci sembrava però giusto coinvolge-re anche realtà straniere, soprat-tutto perché quello che sta acca-dendo evidentemente coinvolge anche i mercati esteri”.

In collaborazione con le principali associazioni a tutela dei diritti dei consumatori

MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA E CONSUMATORI, PARTE L’OPERAZIONE TRASPARENZAPrelievi random e analisi presso un laboratorio tedesco, sotto il controllo di federconsumatori, unione nazionale dei consuma-tori, codici e adusbef

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D al punto di vista dell’effi-cienza energetica, della si-curezza e della durabilità, il

punto di carico-scarico è spesso il tal-lone d’Achille delle aziende che ope-rano nel settore della logistica. Nelle zone in cui si verificano le maggiori di-spersioni di calore, in cui il personale aziendale incontra personale esterno e in cui il materiale è esposto a pos-sibili danni derivanti dalla collisione con gli autocarri, occorre eseguire una pianificazione preventiva delle attività, stabilendo adeguate misure di prote-zione. I sistemi Hörmann per le solu-zioni logistiche all’interno e all’esterno del capannone consentono, grazie a innumerevoli innovazioni, operazioni di carico e scarico efficienti. Oggi Hörmann propone infatti pedane di carico dotate di tecnologia RFID in-tegrata che consente di registrare sen-za contatto e con la massima affidabi-lità i movimenti della merce durante le operazioni di carico e scarico, tramite transponder e ricevitore. Generalmen-te i ricevitori RFID vengono installati sottoforma di gate intorno al portone; il ricevitore RFID di Hörmann, invece, è posizionato direttamente sotto la pe-dana di carico e quindi nelle immedia-te vicinanze del transponder montato sull’europallet. In questo modo è pos-sibile leggere e registrare tutti i dati rilevanti per la bolla di accompagna-mento con la massima affidabilità. Al contempo il ricevitore RFID è perfetta-mente protetto contro urti e collisioni con i carrelli di trasporto. La pedana di carico Hörmann con tecnologia RFID integrata può anche essere montata senza problemi in momenti successivi all’acquisto.

Inoltre Hörmann presenta ulteriori im-portanti novità per quanto riguarda gli accessori. I cordoli “Light Guide” facili-tano l’attracco dell’autocarro al punto di carico-scarico e costituiscono un’al-ternativa o un’integrazione dei cordoli ausiliari che risultano poco visibili in condizioni di oscurità e impediscono il passaggio degli spazzaneve. Trami-te l’efficiente tecnologia LED, i cordoli segnalano al conducente la corretta posizione di attracco. Infine il respingente antiurto perfezio-nato “Hörmann Intelligent Bumper” HIB-Pro non solo agevola l’attracco dei veicoli grazie ai sensori integrati ma evita che l’autocarro riparta anti-cipatamente. Il segnale di sblocco che indica al conducente dell’autocarro la possibilità di ripartire viene trasmesso attraverso un semaforo soltanto quan-do il portone della banchina di carico è chiuso. Il sensore nella guida del portone trasmette il rispettivo segnale al semaforo. In questo modo il condu-cente ha la certezza che, al momento della partenza, le operazioni di carico e scarico siano concluse. Inoltre si evi-ta che il calore fuoriesca dal capanno-ne mentre il portone è aperto senza che un autocarro occluda il varco. Il sistema DockControl compie così un ulteriore passo in avanti, avvalendosi della tecnologia dei sensori integrati nel respingente antiurto. Questa solu-zione, oltre a un ausilio per l’attracco e a processi controllati, offre so-prattutto un controllo della posi-zione: se durante le operazioni di carico e scarico il veicolo dovesse allontanarsi dal punto di carico, il sistema trasmetterebbe un segnale visivo e acustico.

HÖRMANN AFFIANCA I PARTNER DELLA LOGISTICA CON SISTEMI DI CARICO-SCARICO EFFICIENTI E INTELLIGENTI

Hörmann propone pedane di carico con tecnologia RFID integrata che consente la lettura e la registrazione affidabile, diretta-mente dal pallet, di tutti i dati rilevanti per la bolla di accompagnamento.

Distanza più breve per una trasmissione migliore: il transponder RFID sul pallet vie-ne letto dal ricevitore RFID integrato nel-la pedana di carico. Grazie alla distanza ridotta la trasmissione radio è particolar-mente affidabile

Maggiore sicurezza grazie a una migliore visuale: i cordoli “Light Guide” facilitano l’attracco dell’autocarro al punto di carico-scarico. Sono utilizzabili come integrazio-ne o alternativa ai cordoli meccanici.

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ENERGIA COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

2 G Italia, consociata ita-liana del Gruppo 2G, tra i massimi attori a livel-

lo mondiale della cogenerazione, presenta a Key Energy, alla Rimini Fiere dal 7 all’10 novembre, la sua gamma completa di moduli di coge-nerazione a biogas e gas naturale. Nello stand 2G Italia, sito nel pa-diglione D5 stand n.160, vengono illustrati i cogeneratori delle linee G-Box, FILIUS, 2G-KWK, AGENITOR e AVUS, che coprono la gamma di potenze comprese tra i 20 ed i 2000 kW elettrici.

A differenza della stragrande mag-gioranza dei fornitori di moduli di cogenerazione, che sono dei packa-ger, ossia assemblano componenti standard reperibili sul mercato, 2G dispone di una divisione, 2G Drives, che fa ricerca e sviluppo su diverse tecnologie di ottimizzazione del ren-dimento e del funzionamento dei

motori a combustione interna che sono al cuore dei cogeneratori. Gra-zie agli ingenti investimenti effet-tuati, i moduli 2G oggi garantiscono rendimenti elettrici in media del 5/7 per cento più elevati dei corri-spondenti prodotti della concorren-za ed economizzano il 75 per cento del consumo di olio lubrificante, of-frendo un conto economico decisa-mente più sostenibile anche nelle applicazioni che richiedono poten-ze limitate, sia alimentate a biogas che a gas naturale.Un esempio dell’applicazione di queste innovazioni tecnologiche è il modulo FILIUS 106 a biogas, con una potenza di 100 kWe e un ren-dimento elettrico del 38 per cento, basato su di un motore ottimizzato a sei cilindri 2G Drives con sistema Top-Land Ring per l’abbattimento del consumo di olio. Un FILIUS 106 consuma quasi 1000 litri d’olio in meno rispetto ad un cogeneratore

con motore Man standard equiva-lente, un fattore di risparmio pre-zioso per il conto economico dei piccoli impianti a biogas.

Di grande interesse a Rimini è an-che la presenza di G-Box 50, unità di cogenerazione di piccole dimen-sioni inserita in un package integra-to compatto e insonorizzato adatta per applicazioni rivolte a PMI, ter-ziario (case di riposo, cliniche, im-pianti sportivi e piscine, uffici, scuo-le…) e residenziale. G-Box 50 ha un rendimento regolabile che può privilegiare secondo le applicazioni la produzione di energia elettrica (sino a 50 kWe) oppure l’energia termica (sino a 100 kWt). Il G-Box 50 utilizza il calore latente di con-densazione nei fumi di scarico, per cui riesce a raggiungere rendimenti superiori a quelli possibili utilizzan-do la sola energia della combustio-ne (sino al 103 per cento).

2G ITALIA A KEY ENERGY CON LA SUA OFFERTA COMPLETA PER LA COGENERAZIONEDi particolare rilievo il modulo compatto G-Box 50 adatto a PMI, terziario e residenziale e il modulo FILIUS 106 per la piccola cogenerazione biogas

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F ondata nel 1991 da Gio-vanni Randi, un produttore italiano di Acido Tartari-

co e suoi sali, la ATP – Australian Tartaric Products (www.australian-tartaric.com.au) ha rapidamente conseguito la leadership nella pro-duzione e commercio di Acido Tar-tarico in Australia. Nel proprio impianto di Colignan, vicino a Mildura, Stato di Victoria, ATP produce anche Etanolo (Alcool Etilico) per uso alimentare, com-mercializzando esclusivamente prodotti naturali.

La società australiana fa parte del Gruppo Randi (www.randi-group.com), proprietario di altri siti pro-duttivi simili a questa in Italia e America. Un ingrediente importante per la vinificazione, l’Acido Tartarico pro-dotto nella regione di Mildura viene venduto principalmente ai produt-tori di vino australiano, all’industria farmaceutica e a quella della pani-ficazione e dei prodotti da forno. L’ Etanolo per uso alimentare viene anch’esso venduto localmente ed esportato come rinforzante per vini

a bassa gradazione e per la produ-zione di brandy. Situata vicino al deserto, non lonta-na da ampie estensioni di splendidi vigneti e frutteti, questa fabbrica la-vora enormi volumi di residui della lavorazione delle uve (graspi, bucce e liquidi centrifugati) ricavando una serie di prodotti completamente na-turali da un sottoprodotto che an-drebbe altrimenti smaltito in discari-ca o, nel migliore dei casi, utilizzato come ammendante per agricoltura. ATP raccoglie circa 50.000 T/anno di questi residui dalle aree ad ele-

PRENDE FORMA IN AUSTRALIA L’IMPIANTO A BIOMASSE FORNITO DA BONO PER PRODURRE TARTRATI E ETANOLOL’attività è frenetica alla ATP (Australian Tartaric Products) vicino a Mildura, Victoria State, in Australia: il nuovo impianto termico a biomasse fornito dalla BONO Sistemi sta prendendo rapidamente forma e partirà a Luglio 2013. Primo del suo gene-re in Australia, l’impianto brucerà vinacce umide per produrre il vapore saturo utilizzato per distil-lare Etanolo e produrre Tartrati dal medesimo materiale di scar-to, proveniente dalle coltivazioni viticole della zona.

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vate vocazione viticola situate nelle valli di Sunraysia, Riverland, Riverina e Barossa. Li processa durante tutto l’anno, anche nei periodi in cui ces-sa ogni attività di cantina. Uno dei principali costi industriali è rappresentato dal combustibile richiesto per produrre il vapore ne-cessario al processo di distillazione. Distante da una rete di distribuzione di gas naturale, ATP acquista ogni anno per le proprie caldaie una in-gente quantità di Propano liquido, fornito in autobotti. Il costo di questo carburante è in continuo aumento, e una soluzione adeguata andava trovata urgente-mente.Facendo tesoro dell’esperienza ma-turate in questi ultimi anni in Italia – dove nello stabilimento Villapana di Faenza il Gruppo Randi utilizza un impianto termico della BONO Si-stemi (www.bono.it) per produrre va-pore ed elettricità in cogenerazione dallo stesso tipo di residui agricoli – la ATP ha ordinato un impianto del tutto similare alla società del Gruppo Cannon responsabile dei progetti di cogenerazione.La soluzione tecnica progettata da BONO Sistemi per ATP ha una poten-zialità di 12 T/ora di vapore saturo a 10 bar e 184 °C, usato per distillare Etanolo e produrre Acido Tartarico. Nei mesi dell’anno in cui la domanda di vapore per il processo diminuisce, il vapore prodotto viene impiegato in un ORC (Organic Rankine Cycle) ca-pace di generare fino a 400 kW di elettricità, utilizzata per i servizi in-terni della fabbrica. Il sistema fornito comprende:› Una rete di convogliatori a nastro per il trasporto delle biomasse umi-de, dai piazzali di raccolta alla cen-trale termica, › Un sistema automatico in discon-tinuo per il dosaggio dei graspi alla griglia di combustione, › Un pre-riscaldatore a doppio stadio per portare la temperatura dell’aria di combustione fino a 220°C, › Una griglia di combustione a sezio-

ni mobile, disegnata specificamente per combustibili solidi umidi,› Due camere radianti – una di post-combustione e una di inversione – per i fumi,› Un evaporatore a doppio corpo per riscaldare l’acqua e produrre vapore saturo a 184°C,› Tre economizzatori, utilizzati per ri-durre la temperature dei fumi e mas-simizzare il recupero del calore,› Un degasatore per rimuovere i gas disciolti nelle acque riciclate delle condense o in quelle di rabbocco,› Sistema di abbattimento polveri con ciclone e filtro a manica, per ri-durre le emissioni di particolato,› Un sistema centralizzato per il re-cupero delle ceneri, raccolte da vari punti dell’impianto,› Una ciminiera alta 25 metri per lo scarico dei fumi,› Un sistema di controllo elettronico completamente remotato, per gesti-re tutto il ciclo della combustione,› La progettazione e la realizzazione del complesso insieme di tubazioni richieste per portare acqua e vapore in tutto lo stabilimento.Completamente progettato e realiz-zato in Italia, questo complesso im-pianto ha lasciato il porto di Genova in Ottobre 2012 in quaranta contai-ners da 40 piedi e quattro enormi gruppi pre-montati. Al suo arrivo in Australia un team di

dieci specialisti è partito dall’Italia per iniziarne il montaggio. I lavori sono iniziati il 14 Gennaio 2013: oggi, due mesi e mezzo più tardi, la parte meccanica dell’im-pianto è completata per oltre il 70%. Seguiranno le opere di installazione del refrattario attorno alla camera di combustione e dell’isolamento ter-mico di tutte le parti riscaldate. L’im-pianto occupa una superficie di 30 per 20 metri, e raggiunge un’altezza di 25 m.Federico Volpe, il Project Manager di BONO Sistemi che guida il team di installatori, ha commentato: “Siamo riusciti a stabilire un ottimo rapporto con i dipendenti della ATP e con molti locali; ci hanno supportato al massimo, aiutandoci a risolvere diversi problemi logistici sin dal pri-mo giorno. Adesso passiamo insieme addirit-tura i giorni di riposo, visitando con loro questa splendida regione e or-ganizzando barbecue con le loro fa-miglie. Loro ci hanno riconosciuto una in-vidiabile capacità di lavorare sotto pressione, e noi godiamo della loro ospitalità e degli ottimi prodotti dell’agricoltura locale. Sarà un pec-cato andarcene, alla fine del lavoro!” Il collaudo è previsto per metà Giu-gno, mentre l’avvio ufficiale avverrà in Luglio 2013: restate sintonizzati!

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L egame con la tradizione e innovazione costante, altis-simi standard qualitativi e

spiccata sensibilità per la naturali-tà sono da sempre le parole chiave della filosofia Bauer, azienda “stori-ca” del Trentino nata verso la fine degli anni ’20 e specializzata nella produzione di preparati per brodo e insaporitori. Inaugurata a maggio 2012, la nuo-va sede Bauer a Spini di Gardo-lo (TN) ha ottenuto la prestigiosa certificazione LEED Italia NC 2009 raggiungendo il livello GOLD per l’attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica.La nuova sede nasce dal progetto

dello studio di architettura Oficina Engineering Group di Trento, men-tre l’aspetto impiantistico è stato curato dallo Studio Dalcolmo di Per-gine Valsugana (TN).

Proprio la filosofia legata alla natu-ralità viene pienamente rispecchia-ta e valorizzata anche nel concept della nuova sede, un progetto che, già dalla fase di progettazione, ha messo al centro la sostenibilità a tutto tondo, evidenziata negli asset di efficienza energetica ed idrica, nella scelta dei materiali, nella ge-stione del sito di progetto, nell’ap-proccio innovativo alla qualità am-bientale.

Tagli verticali e sistemi frangisole in legno a sbalzo forniscono armonia e snellezza al complesso, con spazi luce intervallati a sequenze regola-ri, garantendo così un’ottima quali-tà degli spazi interni di lavoro.La particolare copertura a ver-de dello stabile, più di 2500 mq d’impermeabilizzazione naturale, consente vantaggi energetici ed economici su più fronti: maggiore isolamento termico, sia estivo che invernale, riduzione dei picchi di de-flusso idrico, riduzione dell’inquina-mento sonoro.Uno specifico sistema di stoccag-gio delle acque meteoriche garan-tisce poi la riduzione dell’utilizzo di

AZIENDA ALIMENTARE BAUER, SPINI DI GARDOLO (TN)

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acque potabili e la diminuzione di acque reflue.Per ciò che riguarda la riduzione dell’impatto ambientale ed econo-mico legato all’uso di energia da combustibili fossili, il nuovo stabile è dotato di 190 moduli fotovoltai-ci e di 15 collettori solari (potenza sviluppata: 34.9 KW/ora) per la produzione in sito di energie rinno-vabili.

L’impianto termicoIl campo solare termico è composto da 15 collettori piani Vitosol 200-F di Viessmann con una superficie captante di circa 37,5 m2. Il calore prodotto dai collettori viene utilizza-to per la produzione di acqua calda sanitaria e come integrazione per l’impianto di riscaldamento.Nella centrale termica, 2 caldaie a condensazione Vitocrossal 300 da 232 kW, alimentate a gas metano, soddisfano il fabbisogno per il ri-scaldamento, assicurando il massi-mo rendimento energetico.

Il protocollo LEEDL’istituto LEED (acronimo per “Lea-dership in Energy and Environmen-tal Design”) promuove un sistema di certificazione basato su precisi criteri di progettazione e realizza-zione di edifici salubri, energetica-mente efficienti e di contenuto im-patto ambientale. Questo procedimento volontario consente di valutare un edificio, sia esso commerciale, residenziale o pubblico, nuovo così come ristrut-turato, dal punto di vista della sua sostenibilità, che diventa pertanto un elemento determinante tanto in fase di progettazione, così come nel corso della realizzazione del progetto e in fase di esercizio.

Questa certificazione conferma ulteriormente la sensibilità dell’a-zienda Bauer non soltanto nella produzione di prodotti genuini e na-turali, ma anche per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

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A nche il secondo impianto è stato progettato e realiz-zato da AB Energy, azienda

leader in Italia nel settore: permet-terà alla Cooperativa di disporre di nuova energia elettrica e fornire, tramite teleriscaldamento, acqua calda e calore al vicino Istituto di ricerca sui tumori di Candiolo. Un significativo esempio di come i vantaggi di produrre e vendere energia elettrica si uniscono a fina-lità di relazione positiva con il ter-ritorio.La Cooperativa Speranza di Candio-lo, sita in provincia di Torino, sta per fare entrare in attività un secondo impianto alimentato a biogas, che si affianca al primo realizzato nel 2008. Anche in questo caso si trat-ta di un impianto ECOMAX® 10 BIO, progettato e realizzato da AB Ener-gy di Orzinuovi (Brescia), azienda che fa parte del Gruppo AB, leader in Italia e una delle prime in Europa nel settore. La decisione scaturisce prima di tutto dall’aver rilevato come il primo impianto ha già dimostrato nel cor-so dell’esercizio di questi anni ec-

cellenti potenzialità di produzione cogenerativa e massima affidabili-tà. In tal senso ha dichiarato Carlo Vanzetti, socio della Cooperativa Speranza e Presidente della locale sezione di Coldiretti: “Avevamo a disposizione la biomassa per un se-condo cogeneratore, anche perché facciamo da riferimento per diverse imprese agricole e zootecniche del-la zona. Certo, l’investimento è im-portante e non siamo sicuramente in un periodo così favorevole come nel 2008. Abbiamo però fatto at-tentamente i nostri calcoli e siamo convinti che il secondo impianto sia una risorsa ottima per la nostra Co-operativa. Vi è poi da sottolineare il fatto di come impieghiamo l’energia ter-mica: il 30% è destinata al riscal-damento dei biodigestori, mentre il restante 70% viene convogliata tramite rete di teleriscaldamento al vicino Istituto di ricerca nella lotta contro i tumori. L’apposito accor-do che abbiamo sottoscritto con l’Istituto, della durata di 5 anni e rinnovabile, prevede la fornitura di calore a condizioni di mercato mol-

to vantaggiose per questa meritoria struttura scientifica e sanitaria del-la nostra provincia. Siamo orgoglio-si di questa collaborazione, anche perché evidenzia che il settore agro

COOPERATIVA SPERANZA DI CANDIOLO (TORINO) RADDOPPIA IL SUO IMPIANTO DI COGENERAZIONE ALIMENTATO A BIOGAS

Scheda tecnica impianto

ECOMAX® 10 BIOQuantita` di Gas 546 Nm3/hPotenza introdotta 2459 kWPotenza Elettrica 998 kWEfficienza elettrica 40,6%Potenza termica 995 kW:

588 kW dal blocco motore 406 kW dai gas di scarico

Energia introdotta da biogas 19.672.000 kWhProduzione annua di energia elet-trica 7.825.120 kWhProduzione annua di energia termi-ca 7.960.000 kWhEmissioni di CO2 evitate 4.790 t/a 8.030.000 kW all’anno di energia termica ceduta570.000 m3 di gas metano rispar-miati

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zootecnico può e deve essere atten-to a ciò che caratterizza l’ambien-te e il tessuto socio-economico nel quale vive e opera”.

Il Gruppo Industriale ABIl Gruppo Industriale AB opera da oltre 30 anni nel settore della co-generazione e della valorizzazione energetica di fonti rinnovabili.Conta attualmente 13 società ope-rative e più di 450 dipendenti ed è l’unica realtà in grado di gestire in proprio tutto il ciclo di realizzazione di un impianto di cogenerazione: consulenza, progettazione, produ-zione, installazione e avviamento con un servizio a 360°. Ciò consente ad AB di accumulare un know- how che non ha eguali, di conoscere perfettamente ogni pe-culiarità del prodotto e di garantire la qualità e l’efficacia delle attività di assistenza post vendita. Il successo di AB - che ha già pro-gettato e realizzato più di 500 im-

pianti - deriva dai continui investi-menti in tecnologie evolute, dalla formazione e specializzazione pro-fessionale costante di ogni addet-to e dallo sviluppo di una sezione engineering assolutamente unica: un’equipe di oltre 100 tecnici impe-gnati a far evolvere il settore verso impianti massimamente affidabili e dalle performance sempre più ele-vate. Gli impianti di cogenerazione AB si caratterizzano per la modula-rità, la compattezza e la facilità di

trasporto e soddisfano le esigenze energetiche di differenti aziende. Leader assoluto in Italia, il Gruppo AB si sta espandendo anche in Eu-ropa: in Spagna con filiali a Barcel-lona e Madrid, in Romania a Buca-rest, in Polonia con l’acquisizione della quota di maggioranza di KWE Technika Energetyczna Sp.zo.o, di-stributore locale e service partner per i motori GE Jenbacher, e ancora con l’apertura di filiali in Croazia e Serbia.

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P unto di riferimento oramai consolidato nella cogene-razione e presenza stori-

ca nell’ambito della generazione di energia distribuita in Italia, Spark Energy Srl ha fatto la differenza presso la Fiera di Rimini, sia con i suoi prodotti rivolti al mercato di Biogas e dell’Efficienza Ener-getica, sia con l’affidabile servizio EMS - Engine Mobile Service: un vero plus per gli impianti di coge-

nerazione. Spark Energy Srl, il più diversificato produttore italiano di stazioni di energia distribuita, basa-te sulla tecnologia dei motori endo-termici, ha presentato nel proprio spazio espositivo i propri prodotti e servizi dedicati ai vari segmenti di mercato. L’azienda ha esposto la sua vasta gamma di prodotti e soluzioni che spaziano dal settore “generazio-ne elettrica” – in configurazione

di emergenza o autoproduzione – all’ambito “cogenerazione e tri-generazione”: un’offerta così com-pleta che fa di Spark Energy Srl l’azienda storica di riferimento per l’energia Made in Italy nel mondo.La linea Canova, con motori en-dotermici da 60 KW a 3 MW si è confermata come pienamente affi-dabile e incentivabile, e con una ef-ficienza d’uso che sfrutta il biogas a basso tenore di metano. Spark

FARE LA DIFFERENZA CON UNA SOLUZIONE COMPLETA PER IL MERCATO DELL’ENERGIA ALTER-NATIVA, GRAZIE ALL’AFFIDABILITÀ DEL SERVIZIO EMS CON CONSOLIDATA EXPERTISE TECNICA

Presentata alla Fiera di Rimini la gamma completa di cogen-eratori e gruppi elettrogeni. Spark Enegy Srl si posiziona nei mercati dell’Efficienza Energetica, Power Generation, Biogas e Oil & Gas

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Energy Srl ha realizzato, installa-to e manutentato presso diverse aziende agricole i cogeneratori del-la linea Canova alimentati a biogas, derivanti da deiezioni dell’alleva-mento di bovini o altri scarti di pro-duzione agricola. In questi assetti il calore è interamente utilizzato per mantenere in temperatura il dige-store e per fornire acqua calda a tutta la cascina: l’impianto è quin-di pienamente incentivabile, sulla base delle nuove regole in vigore dal primo gennaio 2013.Per l’Efficienza Energetica, l’a-

zienda trevigiana si avvale di una gamma prodotti dal 60 KW a 3 MW che hanno in comune la facilità di installazione, la rapidità di ritorno dell’investimento e l’affidabilità dell’impianto stesso.Un altro differenziale è dato dal ser-vizio EMS – Engine Mobile Service, che grazie all’intervento tempestivo e capillare, sia sul territorio nazio-nale che estero, fornisce manuten-zione correttiva e preventiva al fine di offrire la massima disponibilità di funzionamento dell’impianto, dan-do energia garantita al cliente.

Fin dal 1988 Spark Energy Srl è impegnata nella progettazione e produzione di macchine di coge-nerazione, facendo di questa spe-cializzazione di prodotto un fattore di punta. A KeyEnergy ha portato tutta la sua gamma di prodotti per i mercati dell’Efficienza Energetica, Power Generation, Oil & Gas e Bio-gas.“La commistione tra l’esperienza motoristica, elettronica e il know-how specialistico nella realizzazio-ne di macchine per la generazione di energia distribuita basata su mo-tori endotermici di Spark Energy Srl – conclude Giorgio Cavagnera, Pre-sidente della Società – rappresen-tano la forza e l’efficienza di tutta la nostra gamma e fanno la differenza nei mercati in cui siamo posizionati.Energia garantita e sicura: questo slogan sintetizza al meglio le no-stre potenzialità di sinergia tra le Aziende del Gruppo per realizzare tecnologie d’eccellenza per i clienti in tutto il mondo e servizi di ma-nutenzione e correzioni del nostro settore di EMS che garantiscono un decisivo valore aggiunto che con-traddistingue Spark Energy Srl nel mercato, e che da sempre è il se-gno distintivo di DSFGroup.”

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D al 1947 Sacchetto SpA è una delle aziende più rap-presentative nel settore

della produzione di alcol per uso alimentare. “Negli anni ’70-’80”, racconta Giuseppe Sacchetto, tito-lare dell’azienda insieme al fratello Giuliano, “l’Italia aveva una posizio-ne di rilievo tra i produttori di alcool in Europa. Poi la concorrenza dei Paesi este-ri e i crescenti costi di produzione, hanno costretto molte aziende a chiudere. Noi di Sacchetto abbiamo sempre puntato sul miglior rappor-to tra alta qualità e prezzo del pro-dotto per questa ragione abbiamo dovuto cercare nuove strade per restare sul mercato. Il primo impianto di cogenerazio-ne commissionato a CGT nel 2003 è stato uno degli strumenti che ci hanno aiutato a rimanere compe-titivi, permettendoci di ottenere un consistente risparmio energetico”.

L’impianto con un motore Cat® G3516B a metano da 1,1 MWe, con 72.500 ore di funzionamento complessive e una media di 8.050 all’anno, ha fornito una disponibi-lità sulle ore di attesa di funziona-mento molto alta. Il risultato è stato raggiunto grazie all’affidabilità dei motori Caterpillar, accompagnata dal servizio di CGT. L’azienda, dealer Caterpillar in Ita-lia, ha seguito la distilleria in ogni fase, dalla progettazione alla manu-tenzione, consentendo con il nuovo

impianto un risparmio energetico del 30-35% e un ritorno dell’investi-mento in 3-4 anni.

Nel corso di quasi dieci anni, la Distilleria Sacchetto ha potuto ap-prezzare i vantaggi della cogene-razione e ha deciso di installare un nuovo impianto, che è entrato in funzione alla fine del 2012. Considerando la propria attività nel settore agroalimentare, Sacchetto ha optato per un impianto alimen-tato da biogas proveniente da un biodigestore nel quale è convoglia-to un sottoprodotto della distillazio-ne.CGT propone una gamma completa di motori Cat® alimentati sia a gas

naturale, sia a biogas, un’offerta ulteriormente cresciuta in seguito all’acquisizione di MWM da parte di Caterpillar. “Il prodotto Caterpillar è sicuramen-te di primo livello” spiega Giuseppe Sacchetto “ma quello che senza dubbio ci ha spinto a scegliere an-cora CGT è il servizio fornito, una vera sicurezza.” Come testimonia l’esperienza dell’azienda piemontese, il servizio di CGT permette di sfruttare tutti i vantaggi della cogenerazione, mas-simizzando il risparmio energetico. Una strada obbligata oggi più che mai per tenere viva la competitività delle imprese italiane.

CGT E LA DISTILLERIA SACCHETTO IN DISTILLERIA È PARTITO IL SEC-ONDO IMPIANTO DI COGENERAZIONEGrazie al servizio di manutenzione verificato in nove anni di attività, la Distilleria Sacchetto ha voluto replicare e ha commis-sionato a CGT un nuovo cogeneratore, alimentato a biogas.

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L a ripresa industriale passa attraverso una riduzione del costo dell’energia. La

cogenerazione, permette di dispor-re di energia a un costo inferiore del 25-30%. CGT, dealer Caterpillar per l’Italia, si propone come partner delle aziende nella realizzazione chiavi in mano di impianti di coge-nerazione, con motori alimentati a gas metano o a biogas. A una com-petitività che deriva dai motori con la più alta resa elettrica sul merca-to, CGT affianca un servizio di assi-

stenza sul territorio unico in Italia, grazie alla presenza di 35 filiali. Un impianto da un megawatt, dal costo di circa un milione di euro, consen-te un risparmio tendenziale fino a 300 mila euro l’anno sulla bolletta energetica. Ciò significa che l’inve-stimento necessario per la sua rea-lizzazione può essere recuperato in 3 o 4 anni senza incentivi, tenuto anche conto che la vita media di un impianto è a oggi di 10-15 anni. CGT, da più di 70 anni sul mercato dell’energia, ha tutte le competen-

ze per accompagnare le aziende nella nuova sfida che la cogenera-zione rappresenta sul piano dell’ef-ficienza e della sostenibilità.

E nergy Resources, gruppo marchigiano con sede a Jesi (AN) attivo nei settori

energy, efficiency, building e mobi-lity, entra a far parte del network VedoGreen, la società del gruppo IR Top specializzata nella finanza per le aziende green.VedoGreen promuove lo sviluppo del panorama delle aziende green italiane garantendo un accesso pri-vilegiato al mercato dei capitali e l’opportunità di entrare in contatto con un’ampia platea di investitori qualificati sensibili alle grandi po-tenzialità della green economy. Le società quotate e private avranno la possibilità di incrementare la propria visibilità beneficiando della vetrina offerta da VedoGreen per il posizionamento sul mercato, il con-solidamento del brand e la comuni-cazione del valore aziendale anche attraverso Investor Day tematici.Il prossimo confronto tra imprendi-toria e comunità finanziaria green

sarà il 9 maggio 2013 nell’ambito della II edizione del GREEN INVE-STOR DAY organizzato da VedoGre-en a Rho Fiera Milano all’interno di “The innovation Cloud”.“Uno dei criteri base per la selezio-ne dei profili aziendali di VedoGreen - spiega Anna Lambiase, Ammini-stratore Delegato di VedoGreen - è la propensione all’innovazione e, da questo punto di vista, Energy Re-sources si dimostra all’avanguardia negli ambiti di mobilità sostenibile ed efficienza energetica. L’adesio-ne al nostro network garantirà alla società e al Gruppo la possibilità di dialogare con un’ampia platea di investitori qualificati nazionali e in-ternazionali: Il primo appuntamento

con il mercato sarà durante il Green Investor Day del 9 maggio”.“L’adesione al network VedoGreen – dichiara Enrico Cappanera, Pre-sidente di Energy Resources - è un passo fondamentale per accrescere la nostra visibilità nei confronti della comunità finanziaria in Italia e all’e-stero. Sarà l’occasione per illustrare il forte tasso di innovazione tecnolo-gica che contraddistingue il nostro gruppo nell’ambito della mobilità so-stenibile e dell’efficienza energetica. Lo sviluppo sostenibile è insito nella nostra cultura aziendale e insieme a VedoGreen vogliamo contribuire ad avviare il Paese verso un nuovo mo-dello di crescita rispettoso dell’am-biente e delle persone”.

CGT CAT®

TORNARE A ESSERE COMPETITIVI OGGI SI PUÒ

GREEN ECONOMY: ENERGY RESOURCES ENTRA A FAR PARTE DEL NETWORK VEDOGREEN

Scegliere la cogenerazione per le imprese italiane significa tornare a essere competitive e proteggersi dagli aumenti dei costi energetici.

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ENERGIA ELETTRICA E TERMICA DALLE POTATURE DI ULIVO Nessuna colonna di fumo nero sa-lirà più dai campi di Calimera, pa-ese nella campagna del salentino in Puglia. I contadini, infatti non bruceranno più all’aperto gli scar-ti di potatura degli ulivi, la coltura più diffusa nella zona, creando in-quinamento, ma ne ricaveranno un reddito vendendole ad un’azienda agricola, la Fiusis srl guidata da Marcello Piccinni. Che le brucerà sì, ma non all’aperto. Bensì in un impianto di cogenerazione per ot-tenerne energia elettrica e termica.

TUTTI CONTENTI… ANCHE L’AM-BIENTE Ha ottenuto la quadratura del cer-chio Uniconfort che, con la sua cal-daia, scalda un’azienda, produce energia elettrica e offre un reddito alle decine di coltivatori che in pre-cedenza eliminavano i loro scarti bruciandoli o pagando per il loro smaltimento. Inoltre, l’impianto la-vora con combustibile a chilometri zero. Non a caso il progetto ha visto l’adesione entusiasta del Comune di Calimera, della Provincia di Lec-ce, di Arpa Puglia e del Ministero delle Sviluppo Economico.

COME FUNZIONA: CALORE ED ENERGIA L’impianto produce 1 MW di ener-gia elettrica e 4 MW di energia ter-mica ogni ora. L’energia pulita pro-dotta viene venduta all’Enel che la immette nella cittadina di Calimera con una tariffa incentivante. La co-generazione, cioè la generazione nello stesso impianto di energia termica e elettrica, è un processo che permette di ottimizzare l’utiliz-zo del combustibile ma anche di migliorare la resa economica, tale da rendere la spesa dell’impianto ammortizzabile in pochi anni.

Risparmiate 2.310 tonnellate di petrolio l’anno

ULIVI: NON SOLO OLIO MA ANCHE COMBUSTIBILE

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MAGGIOR RENDIMENTO CONUN’IMPIANTO SU MISURA L’impianto è frutto di un complesso iter di progettazione, che ha visto l’ufficio ricerca e sviluppo di Unicon-fort testare le potature di ulivo nella caldaia per le prove di combustione. Quindi, valutati il grado di umidità, la pezzatura e le caratteristiche fisi-co chimiche dello scarto agricolo, è stato progettato l’impianto migliore in termini di funzionalità, resa e ab-battimento delle emissioni.

IL RISCATTO DELLO SCARTOUniconfort è attualmente l’unica in grado di fornire caldaie che bru-ciano diversi materiali, anche fuori standard, in risposta alle particolari esigenze del cliente, sia che si tratti di materiale acquistato sia che de-

rivi dagli scarti di lavorazione della sua attività. Impianti in grado di bruciare senza problemi e ad alta resa materiali che altre caldaie non riescono a lavorare: con umidità molto alte (fino a M55) e con resi-dui di ceneri cinque volte più alte

del cippato: torsoli di mela, sansa di olive, lettiere di fungaie, potature di vite e vinaccia, scarti di segheria, residui di lavorazione che rappre-sentavano un costo per il loro smal-timento e che sono invece diventati risorsa.

Stoccaggio della biomassa nel piazzale esterno

A nticipare di due mesi la stagionalità degli aspara-gi, con evidenti vantaggi

nella loro commercializzazione. Un’utopia? No, una realtà economi-camente sostenibile se si utilizzano le biomasse. Gli asparagi vengono raccolti dal 15 aprile al 30 maggio, stagione più mite che aiuta la cre-scita naturale del turione. Crescono tutti insieme in poche settimane, così vengono immessi sul merca-to quasi simultaneamente, con un andamento dei prezzi che da mol-to alto nei primi giorni, si abbas-sa rapidamente per la quantità di prodotto immessa sul mercato. Ot-tenere un raccolto anticipato, dun-

que, presenta indubbi vantaggi dal punto di vista economico, qualora la produzione “artificiale”, natural-mente, abbia però costi sostenibili.

LA COOPERATIVA AGRICOLA CHIEDE AIUTO A UNICONFORTL’idea è venuta ai soci della Coope-rativa Agricola Bibione che lavorano nell’ambito della produzione agri-cola a pochi chilometri dal mare, a Bibione in provincia di Venezia. Hanno chiesto aiuto a Uniconfort, il terzo produttore al mondo di cal-daie alimentate a biomasse solide e insieme hanno progettato un im-pianto che utilizza combustibili a bassissimo costo: le biomasse so-

lide. Un’esperienza unica in Italia e che permette di raccogliere i primi asparagi a febbraio.

CON LE BIOMASSE SI PUÒ! Una caldaia alimentata a cippato con una potenza di 700 kW produ-ce acqua calda che va ad alimen-tare un circuito posto sottoterra, a 5 centimetri dalle radici degli aspa-ragi, per cinque ettari di coltivazio-ne. E’ possibile così mantenere una temperatura a 35 °C che permette di anticipare di molto la stagionali-tà. Il cippato che alimenta la calda-ia, 250 chilogrammi all’ora, viene acquistato a basso costo da una cooperativa che lo ricava dalla ma-nutenzione dei boschi e permette un risparmio sul costo dell’energia di oltre un terzo e di ammortizzare l’investimento in soli cinque anni.

FINANZIAMENTI PUBBLICIL’iniziativa ha visto il plauso anche dell’UE che, attraverso il Piano di Sviluppo Rurale e grazie alla colla-borazione di Veneto Agricoltura, ha erogato finanziamenti a fondo per-

Caldaie a biomassa per le primizie

A BIBIONE ASPARAGI A FEBBRAIO

La raccolta degli asparagi

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ENERGIA COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

duto che hanno coperto circa il 40% dell’investimento.

IL RISULTATO Ora a Bibione è possibile fare la raccolta dal 20 febbraio al 1 apri-le: 430 chilogrammi di asparagi a stagione che ven-gono venduti, in genere alle grandi catene di su-permercati, al doppio del normale prezzo di vendita.

NON SOLO ASPARAGI… Uniconfort non è nuova a questo tipo di esperienze. In Francia calda-ie Uniconfort permettono di scalda-

re serre dove crescono tutto l’anno piantine di melone, di proprietà del mag-giore produttore fran-cese di questo pregiato frutto; mentre in Irlanda più che all’allun-gamento della stagionalità si è badato al risparmio: le serre dove si coltivano i funghi vengono

scaldate a costo zero bruciando la lettiera dove questi crescono.

La caldaia modello CMT

I NUMERI DELL’IMPIANTO

Modello caldaia CMT

Potenza termica 700 kWt

Contributo PSR 40%

www.itfoodonline.commacchine e tecnologie per l’industria dell’alimentazione e delle bevande

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

V iviamo in un mondo in tre di-mensioni con processi ma-nifatturieri che richiedono

l’ispezione di parti ad alta velocità e con un grado elevato di precisione. Le soluzioni di visione artificiale concepi-te per impieghi nella produzione indu-striale possono essere complesse da progettare, configurare e installare, e spesso richiedono personale specia-lizzato con una formazione tecnica. Le soluzioni 2D progettate per risolve-re problemi di misura tridimensionali sono complicate, costose e, spesso, non producono i risultati desiderati. Il 2D non può, infatti, tenere conto delle variazioni di altezza senza scendere a compromessi sui costi, sulla qualità o sull’affidabilità. Anche se le soluzioni 3D vengono tradizionalmente consi-derate costose o complesse da con-

figurare, la rivoluzionaria famiglia di prodotti Gocator di LMI Technologies, distribuita in Italia da Image S, sem-plifica notevolmente la misura in 3D nell’automazione di fabbrica.Gocator è una famiglia di sensori in-telligenti 3D all-in-one concepiti per la massima facilità d’uso abbinata a potenza elevata. I sensori Gocator vengono forniti già pre-calibrati, pron-ti per effettuare scansioni e misura-zioni in pochi minuti. Senza dover scrivere alcun programma, né rego-lazioni complesse, Gocator è acces-sibile a utenti con qualsiasi livello di competenza. Dal personale di produ-zione in fabbrica a tecnici e ingegneri, l’interfaccia integrata nel browser di Gocator accompagna tutti gli utilizza-tori dalla configurazione alla misura-zione tridimensionale in pochi minuti. I sensori possono essere configurati facilmente attraverso l’interfaccia intuitiva. Bastano pochi minuti per effettuare misure in 3D su caratte-ristiche come larghezze, spessori e angoli, monitorando la produzione con estrema precisione. La suite di strumenti di misura integrati in Go-cator agevola l’ispezione di materiali, migliora il controllo di qualità e con-sente di sviluppare soluzioni di auto-mazione di fabbrica a costi contenuti. Per gli sviluppatori è disponibile un kit che consente la programmazione completa sia del Gocator che dell’in-terfaccia utente.La famiglia Gocator 2000 offre una buona combinazione fra risoluzione VGA e velocità di scansione, diversi

modelli precalibrati per la scansione di oggetti da piccoli a grandi, classi laser da 2M a 3B, comunicazione via Ethernet a 100 Mbaud ed è dotata di custodia industriale IP67. Inoltre, è facilmente espandibile un sistema multisensore e non è richiesto un har-dware aggiuntivo. La famiglia Gocator 2300 permette l’acquisizione dei dati del profilo 3D a livello di micron con velocità superiori alla famiglia 2000 e offre comunicazione via Gigabit Ethernet per uscita dati ultraveloce.

Visione a 360 gradiFondata nel 1994, Image S si propo-ne sul mercato italiano come princi-pale distributore di prodotti per Image Processing, selezionati per risolvere problematiche di visione nei vari mer-cati: industriale, militare, medicale e scientifico. La stessa attenzione che Image S ha posto e pone nella ricerca di prodotti sempre più performanti e meno costosi, è stata dedicata anche alla selezione dei collaboratori, cre-ando un team di personale esperto in grado di risolvere ogni problema tecni-co e commerciale. Image S cura ogni aspetto della soluzione di machine vi-sion, fornendo hardware d’acquisizio-ne delle immagini (telecamere, frame grabber o frame processor), cavi di col-legamento standard e dedicati, librerie software per l’elaborazione delle im-magini complete di tutti i tool necessa-ri, illuminatori speciali (fibre ottiche e LED), ottiche e filtri, fino all’assistenza tecnica pre e post vendita, inclusi corsi di formazione all’uso dei prodotti.

MISURA IN 3D FACILE E VELOCEImage S propone la rivoluzionaria famiglia di prodotti Goca-tor, sensori intelligenti 3D all-in-one concepiti per la massima facilità d’uso abbinata a potenza elevata. La suite di strumenti di misura integrati in Gocator agevola l’ispezione di materiali, migliora il controllo di qualità e consente di sviluppare soluzioni di automazione di fabbrica a costi contenuti.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

M ettler-Toledo Safeli-ne X-ray ha lanciato sul mercato il sistema

X33 Series Bulk Variant, dotato di un eccellente sistema di rivelazio-ne dei contaminanti nei cibi sfusi, siano essi secchi o umidi, capa-ce di ispezionare gli alimenti per individuare eventuali frammenti di vetro o di metallo, ossa calcifi-cate, minerali e materie plastiche ad elevata densità. I produttori di alimenti che utilizzano materie pri-me alimentari sfuse quali cereali, uvetta, olive, frutta secca, gamberi e carne macinata hanno sempre dovuto far fronte all’umidità e alla polvere, elementi nocivi per le linee di produzione, mediante lavaggi intensivi molto onerosi in termini di tempo e denaro. Il sistema X33 Series Bulk Variant, appositamen-te progettato per il trattamento di materiali alimentari incontaminati e ancora informi, unisce i vantaggi di una struttura capace di garantire la massima igiene con un meccani-smo di trasporto ottimizzato: carat-teristiche che assicurano entrambe una maggiore facilità di accesso e di lavaggio.Il sistema X33 Series Bulk Variant vanta anche un rivoluzionario gene-ratore di raggi X a basso consumo, appositamente progettato da Met-tler-Toledo Safeline X-ray nel 2012 per la serie X33. Questa tecnologia

UN PASSO AVANTI DECISIVO IN MA-TERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE: IL SISTEMA X33 SERIES BULK VARIANT DI METTLER-TOLEDO Garantendo massima igiene con raggi X di ultima generazione, X33 offre ai produttori di alimenti sfusi la soluzione ideale per l’ispezione prodotti.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

è in grado di offrire lo stesso grado di accuratezza nella rivelazione dei contaminanti dei sistemi standard impiegando solo un quinto della po-tenza, vanta un consumo energeti-co ridotto e garantisce che il costo di proprietà complessivo sia molto limitato. Al tempo stesso, riduce gli sprechi di prodotto grazie al siste-ma di espulsione integrato, adat-tabile alle specifiche applicazioni, dotato di un meccanismo con flap a quattro vie o di un dispositivo di espulsione a getto d’aria che devia il prodotto contaminato verso un apposito contenitore con chiusura a chiave. Tutto ciò fa sì che soltanto una piccola parte di prodotto venga scartata. Inoltre, l’ampio finestrino di ispezio-ne, oltre ad agevolare la taratura del sistema di espulsione, permette all’operatore di verificare rapida-mente che il prodotto transiti sen-za intoppi. La macchina è dotata di coperchi di chiusura che, una volta sollevati, consentono di accedere facilmente a tutti i componenti, ma è anche provvista di una doppia funzione di alimentazione, un na-

stro trasportatore e una tramoggia rimovibile, tutte caratteristiche che favoriscono una pulizia profonda e la piena conformità ai requisiti di lavaggio IP69K. Grazie all’esclusivo design non lineare, la tramoggia si rivela molto più leggera e molto più facile da rimuovere e da pulire. “Per i produttori di alimenti sfusi, l’igiene è un tema chiave perché essi devono offrire sempre ai con-sumatori prodotti di altissima qua-lità, pronti per essere consumati”, spiega Anthony Darragh, direttore del settore progettazione di Mettler-Toledo Safeline X-ray. Come afferma Darragh, “con il sistema X33 Series Bulk Variant ci siamo impegnati a fondo per garantire la facile rimo-zione di residui e polvere da qual-siasi prodotto granulare, sia secco

che umido, in modo da consentire alle aziende di perseguire il loro obiettivo primario, che consiste nel-la salvaguardia della qualità e del-la sicurezza dei prodotti alimentari sfusi”. Grazie alla struttura capace di ga-rantire la massima igiene e alle fun-zionalità di lavaggio, il sistema X33 Series Bulk Variant garantisce che l’ispezione prodotti non sia sogget-ta ad alcun tipo di contaminazione, in conformità a una serie di impor-tanti standard in materia di sicurez-za alimentare quali le linee guida dell’EHEDG (European Hygienic En-gineering & Design Group), le nor-me sanitarie della 3-A e le norme in materia di sicurezza alimentare della NSF. Inoltre, al pari delle altre macchine della serie X33, anche il sistema X33 Series Bulk Variant è dotato di un generatore di raggi X standard a 20 watt che, rispetto a quello a 100 watt dei sistemi a raggi X tradizionali e in condizioni di fun-zionamento ideali, consuma il 20% in meno di energia, una caratteri-stica che garantisce l’abbattimento dei costi di produzione.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

O M STILL si è distinta alla fiera internazionale di logistica dei trasporti di

Monaco presentando la sua offerta nell’ambito dello sviluppo e dell’ap-plicazione di sistemi di azionamen-to alternativi. Oltre al primo carrello a tecnologia ibrida prodotto in serie, l’RX 70 Hybrid, OM STILL ha anche presentato i più recenti sviluppi nel settore dei sistemi di azionamento alternativi, come ad esempio la tec-nologia delle celle a combustibile. Questa è stata la prima parteci-pazione di OM STILL alla fiera di logistica dei trasporti nel quadro dell’iniziativa di sostenibilità am-bientale Blue Competence, pro-mossa dall’Associazione Costrutto-ri tedeschi di macchine e impianti (VDMA). Il risparmio di energia e di risorse è infatti un tema importante non soltanto per il traffico stradale ma anche per il trasporto interno delle merci. “L’intralogistica a ri-sparmio di energia – ha sottolinea-to Jens Pasche, responsabile inter-nazionale della comunicazione OM STILL – rappresenta il futuro”.Tema, questo, ben noto a Peter Ramsauer, Ministro dei Trasporti tedesco che ha visitato lo stand OM STILL annesso Blue Competence, rimanendo particolarmente colpito dall’RX 70 Hybrid. L’RX 70 Hybrid è di gran lunga il veicolo più econo-mico della sua categoria, questo mezzo si avvale infatti di un innova-tivo sistema di recupero dell’ener-gia: l’energia generata durante la frenatura è convertita in elettricità

e immagazzinata temporaneamen-te in condensatori a doppio strato ad alto rendimento chiamati Ultra-Caps, per poi essere riutilizzata nell’accelerazione successiva.Blue Competence è un’iniziativa di sostenibilità ambientale promossa dall’Associazione Costruttori Tede-schi di Macchine e Impianti (VDMA), e supportata da OM STILL, con l’o-biettivo di concentrare le forze e il know-how delle aziende per conse-guire una leadership tecnologica in materia di sviluppo sostenibile. 37

associazioni di categoria e organiz-zazioni nonché più di 350 aziende associate partecipano all’iniziativa, per la quale è stato realizzato uno stand dedicato nell’ambito della fie-ra commerciale di logistica dei tra-sporti, tenutasi a Monaco lo scorso giugno. Con più di 2.000 espositori da 63 paesi e oltre 40.000 visita-tori, la manifestazione rappresenta una delle più importanti fiere com-merciali internazionali di logistica, mobilità, informatica e gestione della supply chain.

OM STILL PRESENTA I SUOI SISTEMI DI AZIONAMENTO ECOSOSTENIBILI ALLA FIERA DI LOGISTICA DEI TRASPORTI ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DEI TRASPORTI TEDESCO

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

P rogettata per essere fles-sibile, semplice ed affi-dabile, la serie di inverter

AC30 di Parker è ora disponibile con potenze da 0,75 kW a 75 kW in ver-sione ad anello aperto e, con l’opzio-ne encoder, anche con controllo in anello chiuso. Disponibile in cinque frame diverse, l’AC30 offre eccezio-nali prestazioni nella regolazione in anello aperto di pompe e ventilato-ri e nel controllo di applicazioni che richiedono l’anello chiuso. In gene-rale l’AC30 trova impiego laddove il controllo affidabile ed accurato della velocità motore sia un requisito es-senziale.La serie è idonea al controllo effi-ciente di motori asincroni oppure servomotori a magneti permanenti

(PMAC) e gode di una caratteristica importante, quella del modulo enco-der, per consentire agli utilizzatori di operare con un inverter in modalità ad anello chiuso piuttosto che in anello aperto. Questo consente di realizzare applicazioni altamente di-namiche come quelle richieste negli avvolgitori e gru dove è fondamenta-le il controllo accurato di velocità e coppia. L’AC30 è dotato della funzionalità di monitoraggio energetico per adegua-re immediatamente la velocità del motore alle reali esigenze dell’appli-cazione. Il tutto con una notevole ri-duzione nei consumi energetici che non solo consente di risparmiare de-naro ma permette anche di prolun-gare la durata di funzionamento del

motore, delle pompe, dei ventilatori e dei componenti ausiliari quali con-dotti aria o tubi. Nonostante il de-sign semplice, l’AC30 non conosce compromessi nelle funzionalità che è in grado di offrire. Gli utenti pos-sono beneficiare delle macro inte-grate per una serie di applicazioni e del software Parker Drive Developer (PDD), su base Codesys, per svilup-pare funzioni logiche e matematiche sofisticate in passato improponibili senza l’impiego di un PLC dedicato. La flessibilità e la costruzione modu-lare dell’inverter, consentono inotre l’impiego di un‘ampia gamma di mo-duli di espansione I/O e di bus di co-municazione come Profinet, Profibus and EtherCAT, facilmente integrabili nel dispositivo.

PARKER HANNIFIN AMPLIA LE POTENZIALITÀ E LE FUNZIONALITÀ DELLA SERIE AC30 PER SODDISFARE LA CRESCENTE RICHIESTA DI APPLICAZIONI PER CONTROLLO MOTORE

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

I n questo numero vi presentia-mo in maniera più dettagliata igus, leader nella produzione e

fornitura di catene portacavi e cusci-netti lubrificanti, che ha un’importan-te filiale in Italia. Poi illustreremo una novità interes-sante per l’alimentare: due nuovi ma-teriali per cuscinetti a strisciamento in tecnopolimero destinati al settore alimentare.

Igus: il miglioramento continuoDa sempre si dice che la miglior di-fesa sia l’attacco e questa afferma-zione sembra essere alla base della strategia di igus, azienda multinazio-nale con sede a Colonia, oltre 1.600 dipendenti e una presenza attiva con proprie filiali e rivenditori in 69 paesi del mondo, che opera in numerosi comparti industriali. Di fronte alle difficoltà del mercato igus concentra oggi le sue risorse in un duplice sforzo: ❱ migliorare le proprie tecnologie e generare significative innovazioni di prodotto; ❱ adeguare il livello di servizio alle mutate condizioni in cui operano le aziende clienti. Queste, avendo ridotto le scorte di magazzino, tendono ad aumentare la frequenza degli ordini, pur con volumi minori e tempi di consegna ridotti ri-spetto al passato. Una strategia di miglioramento conti-nuo vera anche per la filiale italiana dell’azienda, che si trova a Robbiate, Lecco, e ospita uffici tecnici, un ma-gazzino in grado di rispondere alle più svariate esigenze e un laboratorio che può apportare personalizzazioni

anche spinte ai sistemi modulari pro-dotti. La tendenza, anche in Italia, è come già detto quella di accorciare i tempi di spedizione offrendo per alcu-ni articoli la spedizione in 24 ore.

La competenza come punto di forzaL’attenzione agli aspetti tecnologici è sempre stata per l’azienda un ele-mento di importanza fondamentale ed è stata la base che ha permesso a igus di affermarsi soprattutto in alcune aree particolari della compo-nentistica: quella dei sistemi per ca-tene portacavi e quella dei cuscinetti autolubrificanti, oltre a quelle - di più recente introduzione - degli snodi sfe-rici e delle guide lineari. In tutti que-sti comparti, un’elevata conoscenza delle proprietà dei tecnopolimeri e

competenze evolute nei relativi pro-cessi di produzione costituiscono una condizione essenziale per poter operare. Per ognuna delle applicazioni tecno-logiche a cui igus si rivolge, infatti, si devono considerare le specifiche condizioni di impiego che richiedo-no ai materiali, di volta in volta, di rispondere a vincolanti criteri di eco-nomicità, di resistere a condizioni di alta o bassa temperatura (anche in presenza di agenti chimici aggressi-vi), di possedere una lunga durata a secco e un basso attrito, di poter sopportare elevati carichi statici e di-namici oppure operare in condizioni di immersione, come anche di poter consentire l’utilizzo in applicazioni alimentari, in cui i materiali devo-

IGUS: MIGLIORARE CONTINUAMENTE IL PRODOTTOUna panoramica sull’eccellenza di igus e la presentazione di due nuovi prodotti per l’alimentare

Progettare a norma specifica nel settore Food, grazie ai nuovi cuscinetti a strisciamento ad alte prestazioni realizzati con “iglidur A181”, in conformità al Regolamento Ue 10/2011 e alla normativa FDA.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

no sottostare a severe normative di igienicità. Tutto ciò fa comprendere l’importanza per il cliente della com-petenza del fornitore, che deve esse-re in grado di offrire non soltanto un componente, ma deve anche assicu-rare il proprio supporto nella ricerca del materiale e proporre la soluzione più adatta a ogni specifica applica-zione. Come nel caso della fornitura di catene portacavi, che sono sistemi complessi sempre in movimento per assicurare il trasporto di energia e dati nell’industria dell’automazione: dalla robotica, alle macchine utensili, agli impianti di sollevamento e movi-mentazione, macchine lavorazione legno, marmo, plastica, magazzini automatici.

Le catene portacaviL’attenzione agli aspetti tecnologici è sempre stata per l’azienda un ele-mento di importanza fondamentale ed è stata la base che ha permesso a igus di affermarsi soprattutto in alcune aree particolari della compo-nentistica: quella dei sistemi per ca-tene portacavi e quella dei cuscinetti autolubrificanti, oltre a quelle - di più recente introduzione - degli snodi sfe-rici e delle guide lineari. In tutti questi comparti, un’elevata conoscenza del-le proprietà dei tecnopolimeri e com-petenze evolute nei relativi processi di produzione costituiscono una con-dizione essenziale per poter operare. Per ognuna delle applicazioni tecno-logiche a cui igus si rivolge, infatti, si devono considerare le specifiche condizioni di impiego che richiedo-no ai materiali, di volta in volta, di rispondere a vincolanti criteri di eco-nomicità, di resistere a condizioni di alta o bassa temperatura (anche in presenza di agenti chimici aggressi-vi), di possedere una lunga durata a secco e un basso attrito, di poter sopportare elevati carichi statici e di-namici oppure operare in condizioni di immersione, come anche di poter consentire l’utilizzo in applicazioni alimentari, in cui i materiali devono

I cuscinetti a strisciamento realizzati con il nuovo materiale plastico “iglidur A160” non richiedono lubrificazione, sono a prova di usura e resistenti ad una grande varietà di acidi e solventi. Essendo inoltre conformi sia alla normativa FDA che al Regolamento Ue 10/2011, anche in caso di contatto diretto, non pregiudicano affatto l’assenza di contaminazione degli alimenti.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

sottostare a severe normative di igie-nicità.Tutto ciò fa comprendere l’importan-za per il cliente della competenza del fornitore, che deve essere in grado di offrire non soltanto un componente, ma deve anche assicurare il proprio supporto nella ricerca del materiale e proporre la soluzione più adatta a ogni specifica applica-zione. Come nel caso della fornitura di catene por-tacavi, che sono sistemi complessi sempre in movimento per assicurare il trasporto di energia e dati nell’indu-stria dell’automazione: dalla robotica, alle macchine utensili, agli impianti di sollevamento e movimentazione, macchine lavorazione legno, marmo, plastica, magazzini automatici.

I cuscinetti autolubrificantiL’altra linea primaria di prodotti igus è costituita dai cuscinetti autolubri-ficanti. Questi componenti hanno costituito per l’azienda una sfida tec-nologica in un contesto in cui si rite-neva difficile poter sostituire i classici materiali metallici con tecnopolimeri plastici. Ma grazie all’elevata cono-scenza dei componenti e delle tecno-logie utilizzabili, i laboratori di ricerca della società di Colonia sono riusciti a presentare al mercato una vasta gamma di cuscinetti realizzati in tec-nopolimero autolubrificante con evi-denti vantaggi, soprattutto economi-ci, rispetto alle soluzioni tra-dizionali. I cuscinetti e le boccole autolubrifi-canti igus sono realizzati secondo varie configurazioni utilizzando tec-nopolimeri diversi in funzione delle specifiche applicazioni. Così pure molto diverse sono le dimensioni che vanno da quelle di minuscole boccole fino a quelle di cuscinetti con un dia-metro massimo di 150 mm. Questi componenti, nelle loro svariate tipo-logie, hanno rapidamente trovato im-piego in numerosi settori industriali, dall’industria automotive a quella de-gli elettrodomestici, dal settore medi-cale, del fitness, dei mobili e dell’ar-redamento, della nautica, per citare

solo alcuni tra i principali mercati di riferimento. Tra i motivi del successo incontrato dai cuscinetti autolubrificanti igus, oltre al fattore economico e alla di-sponibilità di una vastissima gamma di prodotti standard, c’è quello di non richiedere manutenzione e di poter lavorare a lungo e in modo affidabile anche in condizioni severe, in presen-za di sporco, acqua e polvere.

Cuscinetti a strisciamento in ma-teriale plastico, ricetta europeaIn occasione della fiera di Hannover del 2013, igus ha presentato due nuovi materiali per cuscinetti a stri-sciamento in tecnopolimero destinati al settore alimentare. Si tratta del nuovo tecnopolimero ad alte prestazioni tribologicamente ot-timizzato “iglidur A181” e del nuovo materiale low cost resistente ai fluidi di esercizio “iglidur A160”, entrambi in grado di soddisfare sia la normativa FDA (U.S. Food and Drug Administra-tion) che il Regolamento Ue 10/2011 riguardanti il settore alimentare. Grazie ad un’elevata resistenza all’a-brasione, un basso assorbimento di umidità e un’ottima resistenza chimi-ca, tutti e due sono particolarmente indicati per applicazioni a contatto diretto con gli alimenti.

iglidur A181: standard europeo per il settore alimentareiglidur A181 è un prodotto derivato dall’ottimizzazione del materiale ad alte prestazioni iglidur A180, che fa parte del collaudato programma esente da lubrificazione igus di ma-teriali e componenti conformi alla normativa FDA. Il materiale soddisfa anche i requisiti del Regolamento Ue 10/2011, ancora più stringenti rispetto alle normative FDA. Questo permette sia ai costruttori dell’in-dustria meccanica che agli utenti di progettare e trasformare nuove macchine con maggiore sicurezza di pianificazione. I nuovi cuscinetti con-sentono una pressione superficiale

ammissibile di massimo 25 MPa. Nel funzionamento a secco e conti-nuo sono possibili velocità massime di 0,8 m/s in rotazione e 3,5 m/s in traslazione lineare. La temperatura massima a breve termine ammissibi-le è di 110 °C.

iglidur A160: per tenere testa a prodotti chimici aggressiviIl nuovo cuscinetto low cost per l’im-piego in ambito chimico iglidur A160 presenta un’ottima resistenza nei confronti di una grande varietà di aci-di e solventi. Questo lo rende ideale per applicazioni nel settore alimen-tare e nell’industria degli imballaggi dove, per rispondere ai restrittivi re-quisiti d’igiene, molto spesso si ricor-re per la pulizia ad aggressivi prodotti chimici. Questo materiale esente da lubrificazione permette di mantenere gli alimenti incontaminati anche in caso di contatto diretto, grazie alle conformità alla normativa FDA e al re-golamento Ue 10/2011. Il nuovo igli-dur A160 offre poi un buon rapporto qualità-prezzo, abbinando bassi valo-ri di attrito ad un’elevata resistenza all’usura e all’azione di agenti chimi-ci. Il nuovo cuscinetto low cost per l’impiego in ambito chimico è quindi la perfetta alternativa antiusura alle bronzine a strisciamento realizzate con materiali plastici generici con re-lativa resistenza ai fluidi di esercizio. Ottimizzati tribologicamente e sotto-posti a intensi test specifici, queste due “new entry” si inseriscono perfet-tamente nella gamma di cuscinetti a strisciamento convenienti ed esenti da lubrificazione di igus, in ognuno dei quali c’è tutto il know-how maturato dall’azienda di Colonia in 30 anni di esperienza nella ricerca sui materiali. I nuovi materiali iglidur sono disponi-bili a magazzino a partire dal giugno 2013 in 12 misure standard per cu-scinetti a strisciamento ed è su que-sta base che la gamma sarà, in futuro, continuamente ampliata. Sono possi-bili anche soluzioni speciali, create su misura per ogni cliente.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

ISPEZIONE AD ALTA VELOCITÀ DEI BISCOTTI ROTTI

N utrition & Santé è il leader euro-peo nella produ-

zione di alimenti organici e salutistici. I biscotti escono dallesue linee di produzione a gruppi di 4 o 5 unità che sono quindi

avvolti in confezioni e inseriti nei loro imballi di cartone ad alta ve-locità. “Per noi, i biscotti rotti sono un difetto critico. Non solo voleva-mo incrementare la percezione di qualità dei nostri prodotti da par-te dei nostri clienti, ma volevamo anche eliminare i rischi di errata

sigillatura delle confezioni a causa della presenza di briciole di biscot-ti”, spiega Fabien Ployon, Direttore della Produzione presso lo stabili-mento Nutrition & Santé di Anno-nay, Francia.“Abbiamo esaminato i sistemi di vi-sione sul mercato e ci siamo messi in contatto con una serie di azien-de. Tutte, tranne Keyence, hanno declinato la proposta a causa dei nostri requisiti di velocità, che per-mettono una finestra di soli 150 ms per l’ispezione di ogni gruppo”.“Avevamo bisogno di una soluzione

di rilevamento che potesse gestire le enormi quantità di biscotti tratta-ti ogni minuto e funzionasse 24 ore al giorno. Abbiamo installato e pro-grammato il sistema di visione CV-5000 con l’assistenza del reparto tecnico di Keyence. Il rilevamento dei bordi viene eseguito da due te-lecamere poste circa 20 centimetri al di sopra dei biscotti su ogni linea. E’ stato necessario creare un pro-gramma differente per ciascuna delle circa trenta forme e dimensio-ni trasportate su ogni linea”.“Il rilevamento dei bordi è solo uno dei 19 strumenti di ispezione dispo-nibili insieme ai sistemi di visione CV-5000 Keyence. Ciascuno di essi permette di creare un’applicazione di rilevamento in modo semplice e rapido. “Benché non avessimo alcuna precedente esperienza nei sistemi di visione, è stato facile im-postare e utilizzare il CV-5000. E’ stato necessario un breve periodo di tempo per ottimizzarlo in base alle nostre necessità, ma ora ci è familiare e abbiamo intrapreso un processo di miglioramento conti-nuo”, aggiunge il Sig. Ployon. Que-sta applicazione di ispezione dei

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biscotti è stata possibile grazie alla velocità di rilevamento del CV-5000 Keyence, il più potente sistema di visione autonomo sul mercato. Per esempio, esso permette di elabo-rare 1 milione di pixel in 20,5 ms. Questa potenza elaborativa rende possibile anche eseguire ispezioni multiple e migliora ulteriormen-te l’affidabilità delle ispezioni in-process grazie alla sua ripetibilità senza rivali (sette volte superiore a quella degli standard attuali) e alle molte funzioni di elaborazione delle immagini che ottimizzano la preci-sione di ispezione. I modelli della Serie CV-5000 sono controllati da un motore di elaborazione delle immagini a colori ad alta velocità e da una CPU RISC (Reduced Instruc-tion Set Computer) ad alta veloci-tà. Entrambi sono supplementati da due DSP (Digital Signal Proces-sor) progettati specificamente per

l’elaborazione di immagini. Tutti i modelli della Serie CV-5000 utiliz-zano questi quattro processori per raggiungere il parallel processing e ottenere la massima velocità di ela-borazione possibile – circa il dop-pio di quella dei principali modelli disponibili sul mercato. Il sistema è inoltre dotato di una memoria a doppio buffer che gli permette di accettare il prossimo ingresso di trigger durante l’elaborazione di un’immagine. “Poiché il sistema di visione CV-5000 funziona più ve-locemente delle nostre linee, esso ci offre un’indiscutibile flessibilità. Funziona sette giorni alla settimana e siamo molto soddisfatti della sua affidabilità e stabilità di rilevamen-to”, conclude il Sig. Ployon.Da oltre 30 anni, Nutrition & Santé è guidata dalla semplicissima idea che ciò che mangiamo influisce sulla nostra salute. Ciò che era so-

stenuto da pochissimi nel passato è diventato virtualmente il modo di pensare più diffuso, oggi che il ‘naturalmente corretto’ è ubiquo. Il Gruppo Nutrition & Santé è presen-te in tutti i canali della distribuzione e nei segmenti chiave dei cibi orga-nici e salutistici. Esso può contare su Gerblé, Isostar, Gerlinéa, Milical, Modifast, Pesoforma, Céréal Bio, Soy e altri marchi di elevato profilo per incrementare le sue esportazio-ni. Queste forze hanno permesso al gruppo di diventare un protagonista in cinque segmenti – cibi salutistici quotidiani, prodotti nutrizionali per la perdita di peso, nutrizione sporti-va, cibi organici ealternative a base vegetale. Nel 2011 aveva 1.100 dipendenti nei suoi quattro stabilimenti di produ-zione specializzati e gestiva una rete di distribuzione in oltre 40 Pae-si, incluso il Giappone.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

I l VLT® ISD 500 combina in un unico involucro l’alta perfor-mance dei motori a magneti

permanenti e l’elettronica dell’in-verter. Una combinazione perfetta che rende questo prodotto ideale per questi tipi di applicazioni. La ca-ratteristica della decentralizzazione dell’ISD 500 offre benefici nell’in-stallazione e nell’utilizzo. A secon-da del tipo di applicazione, possono essere integrati nel sistema servo drive, fino a 60 inverters.Le funzionalità di motion control integrate, fanno sì che le sequenze di movimento avvengano in manie-ra indipendente. I drives compatti sono ideali per applicazioni com-plesse dove si richiede una struttu-ra modu-lare e un numero variabile di assi. La programmazione delle unità ISD 500 è basata su un lin-guaggio IEC 61131-3, per il colle-

gamento dei vari drives vengono utilizzati cavi ibridi, per un’installa-zione semplice e veloce.Il nuovo VLT® Integrated Servo Drive ISD 510 copre una gamma di cop-pia nominale da 1,7 a 15 Nm ed è equipaggiato con un bus di comu-nicazione basato su Ethernet quali EtherCAT e Powerlink.Gli azionamenti sono alimentati tra-mite un quadro Servo Access Box (SAB), che genera 600 V di tensio-ne di alimentazione DC e migliora la densità di potenza. Il SAB si basa sulle ottime presta-zioni dei convertitori di frequenza VLT® Danfoss e raggiunge i 7,5 kW di potenza.Dotato di pannello di controllo lo-cale (LCP) che permette una veloce messa in servizio, la diagnosi ed il supporto per le chiamate di ser-vizio di assistenza tecnica, il SAB

può anche essere collegato diret-tamente alla singola unità ISD 500. A seconda dell’applicazione, sono disponibili due linee di uscita sepa-rate in grado di fornire fino a 32 uni-tà ciascuno, per un massimo di 64 unità per SAB. Questa possibilità di riduzione ad un singolo dispositivo all’interno del quadro riduce signi-ficativamente il volume di installa-zione.Un encoder master può anche es-sere collegato direttamente alla scatola. Come per il precedente sistema ISD 410, in un’installazio-ne in serie, la prima unità ISD 510 è controllata dal SAB tramite un cavo di alimentazione ibrida. Que-sto cavo trasporta la tensione di alimentazione 600 V DC, 24 V DC ed il bus dell’azionamento. I segnali sono in loop da un motore all’altro in una configurazione daisy-chain.

VLT® INTEGRATED SERVO DRIVES ISD 510, DRIVES COMPATTI ED INTELLIGENTI PER APPLICAZIONI IN CAMMA ELETTRONICA

Le più recenti soluzioni introdotte da Danfoss VLT Drives per i settori del Food & Beverage e del Packaging, sono più orientate ad applicazioni in cui siano richieste alta dinamica e flessibilità.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

Questo elimina la necessità di cavi di retroazione separati o scatole di connessione aggiuntivi. Le prime versioni delle unità ISD 510 sono dotate di Safe Torque Off (STO), l’imple-mentazione delle funzio-ni di sicurezza, è in fase di preparazione.I VLT® Integrated Ser-vo Drive ISD 510 si ba-sano su motori sincroni a magneti permanenti, con moto-re ed elettronica in un unico invo-lucro. Le unità sono conformi alla classe di protezione contro le vibra-zioni 3M7 e sono costruiti con gra-do di protezione IP67, IP65 anche per la tenuta meccanica. Le unità sono disponibili in quattro dimen-sioni di flangia, a seconda dell’ap-plicazione è possibile ordinare una flangia customizzata. I clienti

possono scegliere tra resolver ed encoder assoluti mo-

nogiro o multigiro per il feedback sull’unità. I motori sono disponibili in opzione con un freno di stazio-namento magnetico per mantenere la posizione in caso di mancanza di corrente, per esempio in appli-cazioni di soffiaggio, prevenendo danneggiamenti meccanici dovuti ad una eventuale discesa dell’asta di stiro.

Sono disponibili tre connet-tori anche sull’azionamento da utilizzare per collegare un encoder esterno in applicazio-

ni di posizionamento ad alta precisione, oppure per collegare

ingressi o uscite esterni o uscite direttamente sull’azionamento

tramite la porta Ethernet, oppure per collegare l’ LCP per la messa in servizio o la diagnostica.Per operazioni di Engineering, Dan-foss utilizza la programmazione IEC 61131-3 per fornire un sistema aperto con ampia gamma di funzio-ni per camma elettronica, sincroniz-zazione e funzioni motion. Questi servoazionamenti ad alta precisio-ni sono particolarmente adatti per le applicazioni nel settore del Food & Beverage e del Packaging, così come molti altri settori di movimen-tazione materiali.

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del food&beverage e packaging

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

D ansensor, società del gruppo MOCON (NASDAQ: MOCO) ha lanciato un nuovo analizzato-

re di gas in linea per il confezionamento in atmosfera modificata all’interno di macchine termoformatrici e termosigil-latrici.Il nuovo MAP Check 3 Vacuum permette di offrire ai propri utilizzatori sia un mag-giore controllo di processo, che una più accurata tracciabilità.Questo nuovo analizzatore è adatto per il confezionamento di una vasta gamma di alimenti freschi tra cui carne, polla-me, pesce e prodotti da forno.“Per venire incontro alla crescente esi-genza di poter disporre di dati che sia-no in grado di tracciare il percorso di un prodotto anche dopo che quest’ultimo ha lasciato lo stabilimento, ne abbiamo potenziato la capacità di connessione, affinché la continua registrazione dei dati ad opera di MAP Check 3 Vacuum possa garantire la rintracciabilità di ogni singolo prodotto per quanto riguarda i residui d’ossigeno ed, opzionalmente anche quelli d’anidride carbonica. Il tutto avviene in tempo reale e senza la necessità di rimuovere le confezioni dalla linea per eseguire test di tipo inva-sivo.” afferma Karsten Kejlhof, direttore marketing e vendite di Dansensor.MAP Check 3 analizza in continuo il con-tenuto di gas delle confezioni prima che queste vengano sigillate. Attraverso un display touch screen, l’operatore può creare dei programmi per ogni tipologia di prodotto.

Mentre la confezionatrice è in funzione, MAP Check 3 Vacuum estrae un campio-ne di gas direttamente dalla campana/stampo e fornisce una lettura dell’ossi-geno residuo da un calcolo della media di gas presente (ed opzionalmente an-che di anidride carbonica) per ogni lotto di produzione.Se i livelli di gas si avvicinano ai limiti prestabiliti, MAP Check 3 Vacuum lo ren-de noto all’operatore. Se i limiti vengono superati, la confezionatrice viene imme-diatamente bloccata, riducendo in que-sto modo al minimo l’eventualità di un possibile richiamo dei prodotti. Anche i costi di manodopera, riconfezio-namento e sprechi di prodotto vengono drasticamente ridotti rispetto ai test manuali off-line che risultano invasivi e distruttivi.MAP Check 3 Vacuum possiede alcune

caratteristiche in comune con gli altri analizzatori MAP Check 3, ovvero ha un’elevata capacità di registrazione dati e di connessione via Ethernet e USB. E’ inoltre in grado di garantire lo stesso tipo di controllo in linea rispetto agli al-tri “membri della famiglia”, ovvero MAP Check 3 e MAP Check 3 Pressure.Il lancio di MAP Check 3 Vacuum sta a significare che Dansensor può fornire degli analizzatori adatti a qualunque tipo di confezionamento, assicurando quindi degli ottimi livelli qualitativi alla vostra produzione unitamente al massimo ri-sparmio ed alla massima affidabilità.Questo dispositivo andrà a sostituire il precedente modello CMV-2 della Dan-sensor.Anche MAP Check 3 Vacuum può essere utilizzato in abbinamento al miscelatore in linea MAP Mix Provectus.

IL NUOVO ANALIZZATORE DI GAS DANSENSOR PER TERMOFORMATRICI E TERMOSIGILLATRICI GARANTISCE UN MAGGIORE CONTROLLO DI PROCESSO ED UNA MIGLIORE TRACCIABILITÀ

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

U n jitter estremamente basso è una richiesta fon-damentale in applicazioni

con dozzine o addirittura centinaia di assi sincronizzati per poter rag-giungere un elevato livello di pre-stazioni. Sinora questa necessità non è mai stata supportata da con-troller Ethernet standard. L’Intel® Ethernet Controller I210 è il primo controllore Ethernet standard che supporti pienamente i requisiti temporali di POWERLINK, l’unico sistema di comunicazione aperto, indipendente e libero da licenze in grado di garantire prestazioni hard real-time.

“L’utilizzo di POWERLINK oggi è reso ancora più facile e meno co-stoso grazie a questo controller Ethernet standard sviluppato da uno dei principali produttori mon-diali di semiconduttori. - afferma Stefan Schönegger, Direttore Gene-rale di EPSG, Ethernet POWERLINK Standardization Group - “Il dispo-sitivo INTEL fornisce una ulteriore prova della vera indipendenza di POWERLINK, soprattutto a confron-to con le reti che richiedono ASIC proprietari.”

Con l’Intel Ethernet Controller I210, i nodi di connessione POWERLINK non devono essere implementati su hardware programmabile, il che raf-forza il concetto di tecnologia aper-ta basata su componenti standard. I controller Ethernet standard sa-ranno sempre meno costosi di una soluzione proprietaria, dato che sono prodotti in volumi massivi. In questo modo è sicuramente ridotta

anche la spesa necessaria per l’im-plementazione di soluzioni POWER-LINK hard real-time.

Come dichiara Dawn Moore, ge-neral manager di Intel Networking Division: “Gli utenti POWERLINK possono raggiungere alti livelli di prestazioni e predicibilità a un prez-zo più basso con l’Intel Ethernet Controller I210. Il nostro controllore Ethernet stan-dard elimina la necessità di usare sistemi proprietari più costosi, e aiuterà i client a realizzare soluzioni POWERLINK in modo più rapido ed economicamente efficiente.”

Con un footprint davvero molto con-tenuto del package: un QFD da 9x9 mm a 64-pin, l’Intel Ethernet Con-troller I210 riduce le dimensioni richieste per le schede, riducendo ulteriormente i costi e rendendo l’implementazione di POWERLINK ancora più agevole in dispositivi

con spazio limitato dalle piccole di-mensioni.

Company backgroundThe Ethernet POWERLINK Standar-dization Group (EPSG) is an inde-pendent organization founded in 2003 by leading companies from the fields of motion control and au-tomation technology. Its aims are the standardization and further development of the PO-WERLINK protocol first introduced by B&R in 2001. This high-performance real-time communication system is an advan-ced protocol based on the IEEE 802.3 Ethernet standard designed to ensure real-time data transfer in the microsecond range. The EPSG cooperates with leading standardi-zation organizations such as CAN in Automation (CiA) and the IEC. Anton Meindl, business manager of Con-trols at B&R, is the organization’s CEO.

POWERLINK È OGGI PRESENTE ANCHE SUL PROCESSORE INTEL® ETHERNET CONTROLLER I210

Prestazioni hard real-time al minor costo di sempre

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S ocomec annuncia la na-scita dei modelli di UPS da 250 e 500 kW della

gamma Green Power 2.0, risultato di una ricerca sugli ultimi sviluppi tecnologici dei sistemi di continuità trifase.I modelli Green Power 2.0 da 250 e 500 kW ereditano i vantaggi dei precedenti investimenti fatti sulla tecnologia degli IGBT a 3 livelli. Con questa tecnologia, Green Power 2.0 raggiunge un’efficienza pari al 96% in doppia conversione VFI (Voltage Frequency Independent). La gamma UPS risulta pertanto conforme alle normative di protezione ambientale, consentendo di risparmiare energia senza inficiare su performance e disponibilità. Questi livelli di perfor-

mance, inoltre, sono stati testati e verificati da un ente indipendente. (TÜV SÜD o Bureau Veritas).Grazie al suo fattore di potenza unitario in uscita (PF=1), il nuovo modello da 500 kW offre agli utenti piena potenza , in conformità alla norma IEC 62040-3; il tutto per una capacità di potenza totale ed unica di 4MW. Questo fa del nuovo Green Power 2.0 la soluzione perfetta per le esi-genze di alto livello di complessità nel mondo dei Data Center. Le so-luzioni Green Power di Socomec, di-mensionate per applicazioni fino a 4 MW, mirano a diventare un punto di riferimento tecnico per raggiungere l’alta disponibilità, l’efficienza ener-getica e ridurre le problematiche di

spazi (footprint), che costituiscono le sfide attuali e future per i Data Center di medie e grandi dimensio-ni. Affiancate a una serie di servizi dedicati e a soluzioni di efficienza energetica, sono ideate per server condivisi o cloud pubblici così come per grandi Data Center. La gamma Green Power 2.0 sta guadagnando rapidamente il consenso del mer-cato perché i clienti realizzano che l’alimentazione nelle applicazioni mission critical, come i Data Center, rappresenta l’aspetto fondamenta-le dell’architettura: in questo senso Socomec è in grado di fornire solu-zioni e servizi che possono essere integrati perfettamente nell’impian-to del cliente, anche attorno a siste-mi già presenti.

SOCOMEC PRESENTA I NUOVI UPS DA 250 E 500 KW. LA GAMMA DELPHYS GREEN POWER 2.0 È ORA COMPLETA

PRIMAKLASSE RA 6/13.indd 3 20/12/13 11.39

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t na è lieta di annunciare il lancio di intelli-flav® OMS 5, che offre la massima flessibilità in appli-

cazioni di insaporimento in macchina (OMS). La tna intelli-flav® OMS 5, la più recente evoluzione nella gamma intelli-flav® di attrezzature d’avanguardia per l’insaporimento, crea una copertura e un sapore uniformi sia per applicazioni a umido che a secco. Completamente integrata sia con sistemi di spruzzatura d’olio che di iniezione di aromi, la nuo-va attrezzatura OMS di tna fornisce un controllo totale dell’adesione e rapidi cambiamenti di aromi per le linee di pro-duzione di snack. Progettata per offrire la nostra rinomata combinazione di pre-stazioni, semplicità e flessibilità, la tna intelli-flav® OMS 5 è dotata di un siste-ma reattivo variabile di insaporimento in massa, con una pesatrice dinamica a vibrazione per controllare direttamente lo spruzzo d’olio e il flusso della polvere nel tamburo. Ciò consente di applicare uniformemente al prodotto una quanti-

tà proporzionale precisa di insaporitore per migliorare la coper-tura e la dispersione dell’aroma. Ulteriori vantaggi prestazio-nali vengono rea-lizzati migliorando la posizione dello scarfplate sull’alimen-tazione della tna intelli-flav® OMS 5. Montato sul bordo del tamburo, lo scarf dirige meglio il prodotto nella zona di spruzzatura e aromatizzazio-ne, creando un insaporimento di alta qualità. Inoltre, il trasportatore di ali-mentazione smerlato di nuova conce-zione consente un maggiore ingresso di prodotto nel tamburo di insapori-mento, e contemporaneamente aiuta a controllare la direzione del prodotto per avere una maggiore precisione e una riduzione degli scarti. Di disegno semplice e modulare, la tna intelli-flav® OMS 5 è completamente racchiusa per

accrescere i livelli di igiene e la facilità di pulizia. Inoltre, un nuovo tamburo gi-revole migliora l’accessibilità alle aree difficili da raggiungere, semplificando così le operazioni giornaliere. La tna intelli-flav® OMS 5, una grande aggiun-ta alla nostra gamma d’avanguardia intelli-flav®, è stata appositamente progettata per spingere i limiti presta-zionali dell’insaporimento in macchina, e al tempo stesso far fronte alle più re-centi problematiche d’insaporimento affrontate dalle aziende di produzione alimentare.

Siemens è stata classificata come l’a-zienda più sostenibile all’interno del prestigioso indice internazionale Dow Jones sulla sostenibilità (DJSI) pubbli-cato da un’associazione di investitori. La posizione raggiunta dimostra l’in-contestata leadership della Società sul tema sostenibilità in sette settori indu-striali. Questo riconoscimento, ricevuto da Siemens anche lo scorso anno, è il più alto che un’azienda possa raggiun-gere nel DJSI. Inoltre, Siemens è stata ancora una volta classificata come l’a-zienda più sostenibile del proprio set-tore, che fa parte del segmento Capital Goods. Di questo settore industriale fanno parte anche General Electric, Philips e 3M. Siemens ha ulterior-mente migliorato la propria posizione rispetto allo scorso anno, ricevendo il suo punteggio migliore. “Essere an-

cora una volta il numero uno è una dimostrazione del successo ottenuto negli ultimi anni nell’orientare la so-cietà sistematicamente e con rigore verso la sostenibilità”, ha dichiarato Barbara Kux, Chief Sustainability Offi-cer e membro del Managing Board di Siemens. La strategia, la struttura, i programmi e i processi adottati hanno dato prova del loro valore. “Ora stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro, in tutti i campi. Nella gestione della supply chain, ad esempio, non solo ab-biamo raggiunto risparmi per oltre un miliardo nel corso degli anni scorsi, ma abbiamo anche introdotto una qualifi-cazione dei fornitori basata sul rischio. E più di oltre 1.000 fornitori hanno pre-so parte ai nostri audit sull’efficienza energetica”, ha aggiunto Kux.Le tecnologie rispettose dell’ambiente

sono per Siemens un settore di busi-ness importante e in continua crescita. Dal 2008, la Società ha incrementato il fatturato generato dai prodotti e dal-le soluzioni “verdi” da 19 miliardi a 33 miliardi di euro, una cifra che oggi equivale al 42% del fatturato totale. Nell’esercizio fiscale 2012, l’offerta ecofriendly di Siemens ha permesso ai clienti di tagliare le proprie emissioni di CO2 di circa 332 milioni di tonnel-late. Siemens ha inoltre ricevuto una valutazione molto positiva nel Carbon Disclosure Project (CDP) grazie agli sforzi sostenuti nell’ambito della ridu-zione della CO2 e nella battaglia con-tro il cambiamento climatico. La CDP è supportata da più di 722 investitori istituzionali che, assieme, amministra-no asset per un totale di oltre 87 trilioni di dollari.

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B&R AMPLIA LA FAMIGLIA DELLE NOTE HMI POWER PANEL

B &R aggiunge due nuove serie alla riuscita famiglia di HMI Power Panel: i pan-

nelli operatori Power Panel serie-T e i controllori Power Panel serie-C, entrambi caratterizzati da display touch. Equipaggiato con un browser em-bedded, il terminale Power Panel T30 è totalmente web compatibile e può essere usato anche come client VNC. Le serie di terminali sono offerte con display TFT nelle dimensioni da 4,3” fino a 10,1” con

dotazione di due interfacce Ether-net, due porte USB e una estesa tipologia di configurazioni opzionali.

HMI ad alte prestazioni con un’ampia gamma di connessioni accessorieIl controllore Power Panel C70 è equipaggiato con una CPU a 333 MHz Intel® AtomTM, 256 MB di memoria DDRAM, 16 kB di FRAM e con 2 GB di memoria flash EEPROM a bordo. Questo controllore è dotato di touch screen con display in tre dimensioni possibili, che vanno da 5,7” fino a 10,1”. In aggiunta, per raggiunge-re tempi di ciclo a partire da 1 ms, il Power Panel C70 è offerto con un’interfaccia POWERLINK e una Ethernet standard, con 2 porte USB 2.0 e con la tecnologia di comuni-

cazione X2X Link oltre alle connes-sioni opzionali RS232, RS485 e CAN in grado di garantire una vasta gamma di possibilità di collega-mento a dispositivi periferici.Entrambe le serie di dispositivi han-no un design estremamente com-patto, un minimo ingombro nella profondità di installazione e una collocazione intelligente dell’attac-co dei cavi: tutto questo rende il pannello semplice da montare e in grado di ridurre lo spazio occupato. E poiché queste due famiglie non hanno hard disk, ventole o batterie, non richiedono nessuna manuten-zione. Il frontale del pannello con prote-zione IP65, rende questo sistema estremamente adatto per applica-zioni dove l’igiene rappresenta una parte preponderante.

Pannello operatore o controllore con touch screen

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L e selezionatrici ponderali CWF Bizerba consentono la gestione del flusso di con-

fezioni, suddividendo e selezionan-do i prodotti in base a classi di peso liberamente definibili o prescritte ai sensi di legge. A tal fine il peso vie-ne confrontato con il valore di rife-rimento memorizzato nel database e le confezioni di peso non confor-me vengono espulse dalla linea di produzione. A seconda del peso e formato dei prodotti, le CWF posso-no raggiungere un rendimento fino a 400 confezioni al minuto.

All’avanguardia nel controllo in linea conformemente alla normativa sui prodotti preconfezionatiAi sensi delle norme sui prodotti preconfezionati, i produttori di ge-neri alimentari sono tenuti a verifi-care il contenuto di tutti i prodotti destinati al commercio per assicu-rarne la correttezza. Ad esempio, la quantità di riempimento non deve scendere al di sotto di un valore medio e deve essere documentata in modo continuo e completo du-rante il processo di produzione. Per questo le selezionatrici CWF forni-scono tutti i dati di produzione sia in formato cartaceo sia digitale.Grazie all’esecuzione in acciaio inox e al grado di protezione IP65 che consentono la pulizia con ac-qua, sono idonee all’impiego nella cosiddetta “area grigia”, ovvero quello stadio intermedio di lavora-

zione che precede il con-fezionamento ed è sotto-posto a controllo igienico. In caso di rottura di una confezione in fase di produzione, la pulizia è presto fatta: grazie alla progettazio-ne ed esecuzione accurate, le selezionatrici non presentano infatti angoli dove potrebbe an-nidarsi lo sporco indesiderato.In conformità alla nuova Diret-tiva 2004/22/CE (MID) sugli stru-menti di misura, la prima verifica con successiva valutazione della conformità MID può essere esegui-ta a cura del Servizio assistenza Bizerba. Grazie all’esclusiva “rou-tine di apprendimento”, i prodotti possono essere caricati autonoma-mente anche in un secondo mo-mento, senza necessità di verifica metrologica successiva e con de-terminazione simultanea dell’of-fset statico-dinamico delle nuove confezioni.

Tutti i dati essenziali sott’occhioGli operatori, i responsabili di pro-duzione e il management possono accedere a tutte le informazioni necessarie attraverso un comodo display monocromatico munito di tasti funzione disposti per aree te-matiche oppure, su richiesta, tra-mite un’interfaccia touch-screen a colori da 12,1”. Dal tachimetro digitale alla visualiz-zazione a barre delle ultime con-fezioni, fino alla curva gaussiana, la visualizzazione del processo

consente un controllo sistematico finalizzato all’ottimizzazione delle eccedenze di prodotto. Grazie alla tecnologia multi-display della CWF, è possibile prevedere più unità di comando installate in vari punti della linea di produzione, ad es. display remoti. Con l’ausilio di una stampante di listati integrata, una Memocard, una comune chiavet-ta USB o del software _statistics.BRAIN Bizerba, è possibile visualiz-zare, salvare e analizzare statisti-che a breve e lungo termine.

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FIERE APPUNTAMENTI - CONVEGNI

G li oltre 18.000 visitatori registrati alla terza edizio-ne di SPS IPC Drives Italia

hanno decretato il successo della manifestazione svoltasi a Parma dal 21 al 23 maggio 2013; un successo che ha visto sin dalla prima edizione un trend di crescita rilevante (+24% rispetto all’edizione 2012) e che ha confermato l’autorevolezza della ma-nifestazione nel panorama fieristico italiano per il settore dell’automazio-ne elettrica.I visitatori, di alto profilo professiona-le, sono il grande patrimonio di SPS IPC Drives Italia e il grado di soddi-sfazione da loro espresso nei son-daggi conferma la misura del valore della manifestazione.Nonostante una dominanza di visita-

tori provenienti da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, pari all’86%, anche le regioni del Centro (+62%) e del Sud (+83%) registrano significative crescite mostrando una distribuzione territoriale sempre più estesa. A livello settoriale da eviden-ziare la conferma, nelle prime due posizioni, di Movimentazione e Ro-botica e Produzione Elettronica.Interessante segnalare che il settore Energia si è attestato in terza posizio-ne superando Packaging e Meccani-co/Siderurgico (questi primi 5 settori rappresentano il 50% dei visitatori). La forte presenza di attori del settore energia fa comprendere l’attenzione che il mercato ha nei confronti di un tema così attuale e prioritario per leaziende sia in termini di costi sia di

strategie di medio-lungo periodo.Un dato di assoluto valore è rappre-sentato dai 4532 Titolari, Ammini-stratori Delegati e Direttori Generali che hanno visitato SPS Italia. Una partecipazione che ha un sapore particolare in quanto più unica che rara: il fatto che il 25% dei visitatori sia stato rappresentato dai veri de-cisori aziendali ha permesso a moltiespositori di concretizzare contatti ad alto livello direttamente in fiera.Un ulteriore dato interessante emer-ge dall’analisi della tipologia di azien-de che hanno visitato SPS Italia. Pur con la conferma di una pervasiva presenza di Costruttori di Macchine (30%), l’azione promozionale di mar-keting rivolta agli End User, iniziata nel 2012, ha dato ulteriori frutti con

SPS IPC DRIVES ITALIA TAGLIA CON SUCCESSO IL TRAGUARDO DELLA TERZA EDIZIONE E GUARDA AL FUTUROGrande soddisfazione per il risultato di un’edizione che testimonia che ‘l’automazione elettrica’ è la forza trainante per il nostro tessuto produttivo e la risposta strategica al delicato momento congiunturale.

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circa un migliaio di visitatori di altret-tante aziende.Da segnalare anche il format delle Tavole Rotonde che ha contraddistin-to le tre giornate con i seguenti temi: “Scenari futuri dell’automazione: pa-rola d’ordine re-industrializzazione”; “Internet of Things e Tecnologie Wi-reless / Cloud Computing e Automa-zione”; “Sistemi di Progettazione e Simulazione”; “Processi produttivi nell’industria alimentare”. L’apprez-zamento di questa nuova modalità ha trovato riscontro nelle numerose presenze che hanno caratterizzato questi momenti di incontro e con-fronto. Un numero su tutti: +70% in termini di affluenza alle tavole roton-de dedicate alle nuove tecnologie.Il fil rouge di questa edizione di SPS Italia, rappresentato da un focus particolare sul settore Food & Beve-rage, ha avuto il suo momento cul-minante nella tavola rotonda del 23 maggio durante la quale i principali fornitori di automazione si sono con-frontati con i responsabili di primarie aziende della filiera alimentare per discutere di qualità, tracciabilità, sostenibilità, efficienza produttiva e sicurezza.

Guardiamo avanti: lavori in cor-so per il 2014 L’obiettivo di rendere la Fiera SPS sempre più specialistica si è concre-tizzata definendo azioni e progetti focalizzati al settore dell’automazio-ne elettrica. Da qui una presenza sempre più significativa di System Integrator e da quest’anno anche di Distributori. Questo è il punto di partenza per la pianificazione per l’edizione del 2014 durante la quale intendiamo dare maggiore visibilità all’intera fi-liera dell’automazione potendo con-tare sui vari attori siano essi fornitori di componenti e sistemi, integratori, distributori, produttori di software in-dustriale.L’iniziativa del fil rouge prosegui-rà anche nella prossima edizione, dall’ultimo incontro con l’Advisory

Panel è stato selezionato il settore Farmaceutico e Chimico al quale stiamo già rivolgendo la nostra at-tenzione e che vedrà protagonisti pri-marie aziende di questo comparto.In attesa di incontrarci nuovamente a Parma nel maggio 2014, Messe Frankfurt Italia ha già pianificato gli eventi di autunno.Il primo appuntamento è a Bologna a Palazzo Re Enzo il 6 e 7 novem-bre con “Telecontrollo 2013” (www.forumtelecontrollo.it) occasione di incontro tra Tecnologia e Pubblica Amministrazione con un focus speci-fico sulle Reti di Pubblica Utilità.Seguirà l’evento istituzionale, secon-do incontro FIMI (Forum Internazio-nalizzazione Made in Italy), che si svolgerà a Milano, presso la sede del Sole24ore, il prossimo 14 novembre. Sarà l’occasione per ascoltare le testimonianze delle eccellenze del Made in Italy e riscoprire la strate-gicità del manufacturing nel rilancio del sistema Paese.

Informazioni essenziali su Mes-se Frankfurt Messe Frankfurt è uno degli enti fie-ristici leader internazionali che vanta un fatturato di 536,9 milioni di euro e un organico di 1.833collaboratori. Il Gruppo Messe Frankfurt vanta una rete mondiale composta da 28 so-cietà affiliate e circa 50 Sales Part-ner internazionali. Grazie a questa rete Messe Frankfurt è presente in oltre 150 Paesi. In più di 30 poli fie-ristici del mondo si svolgono manife-stazioni “made by Messe Frankfurt”. Nel 2012 Messe Frankfurt ha orga-nizzato un totale di 109 fiere, di cui oltre la metà all’estero. 578.000 me-tri quadrati di superficie di cui dispo-ne Messe Frankfurt sono attualmen-te occupati da dieci padiglioni ed un centro congressi ed essi annesso. La Società fieristica è in mano pubblica:la Città di Francoforte detiene il 60 percento ed il Land Assia il 40 per-cento. Ulteriori

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“I n un mondo programmato sulla crescita, chi si ferma rimane indietro. E’ come

salire una scala mobile che scende. Chi vuole rimanere dov’è, deve per lo meno essere veloce quanto la scala mobile. Chi vuole andare avanti, deve essere più veloce.” Così ha descritto la crescita, una volta, Manfred Rom-mel, politico e sindaco di Stoccarda da molti anni. La Messe Stuttgart e i suoi partner hanno dimostrato chia-ramente di essere un po’ più veloci della scala mobile. Infatti la südback continua a cresce-re e finisce addirittura sui giornali ben tre mesi prima della sua aper-tura. La fiera di Stoccarda specializ-zata in panetteria e pasticceria era già completamente esaurita già da mesi prima della data di inizio del-la manifestazione. Già nel 2011 la südback era riuscita a stabilire un nuovo record con 521 espositori e oltre 32.000 operatori fra nazionali e stranieri confermando in modo du-raturo la sua posizione di spicco fra gli eventi più importanti del settore. “Assieme ai nostri partner abbiamo creato una piattaforma che permet-te ad artigiani e prestatori di servizi di raccogliere informazioni sui trend della panetteria e realizzare scambi con espositori, colleghi e altri esper-ti”, afferma Ulrich Kromer, diretto-re generale della Messe Stuttgart. “L’incessante crescita della südback conferma il programma fieristico co-mune, finalizzato a coniugare la mol-teplicità della fiera con il dialogo fra

gli esperti e il vasto programma degli eventi collaterali.”

570 imprese da 19 paesi hanno pre-sentato innovazioni e trendNon è solo il numero delle aziende, che sono state presenti quest’an-no alla südback, a stabilire il nuovo record di questo appuntamento ob-bligatorio di settore. Gli organizza-tori hanno registrato anche un altro record: quello dei metri quadri di superficie occupata, pari al 20 per-cento in più. Si supera, così, per la prima volta la soglia dei 50.000 me-tri quadrati di area espositiva lorda.

La crescita è da attribuire, da un lato, agli espositori nuovi, uniformemen-te ripartiti sull’offerta dei prodotti e dei servizi della fiera specializzata, dall’altro, ai molti leader di mercato e agli espositori fissi che hanno de-ciso di ingrandire nettamente il loro stand per presentare in una cornice più ampia le loro novità agli operato-ri provenienti dalla Germania e dai paesi limitrofi. Visto che la Germania è famosa come paradiso del pane – in nessun altro paese, infatti, esiste una tale varietà di pane e prodotti da forno come in Germania – questa piattaforma di settore è stata inte-

Südback - nuovo record e tutto esaurito: circa 570 espositori con novità e trend / I panettieri dei forni artigianali si sono riuniti a Stoccarda in ottobre

SÜDBACK 2013 UN APPUNTAMENTO OBBLIGATORIO PER I PANETTIERI E I PASTICCERI

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ressante anche per i partecipanti in-ternazionali del mercato: circa il 15 percento delle aziende si sono recate a Stoccarda dall’estero – gli operatori hanno potuto sperimentare e dibat-tere innovazioni e novità di 19 paesi (2011: 13).La forza del trio - fiera specializzata, conferenze e programma collateraleDa 35 anni la südback è una delle fiere specializzate più importanti del settore della panetteria e della pa-sticceria artigianali nell’area di lingua tedesca; infatti, questa fiera compa-re fissa nell’agenda degli appunta-menti dei responsabili delle decisioni e degli esperti di settore. Non è solo una piattaforma informativa impor-tante; i forum delle associazioni dei panettieri e dei pasticcieri offrono agli operatori diverse possibilità per perfezionarsi professionalmente. Il tradizionale conferimento del premio e le emozionanti competizioni, alle quali i migliori artigiani hanno potu-to dimostrare le loro capacità, sono stati altri eventi clou del programma collaterale della südback.I punti focali sui quali si concentre-ranno gli stand fieristici della 24° südback sono: tecniche di lavoro e tecniche aziendali per le panetterie e le pasticcerie; allestimenti e arre-damenti per negozi; materie prime e semilavorati, ma anche gli snack,

il caffè e il gelato sono segmenti di un mercato in crescita che si sono ri-flettuti sulla piattaforma di settore di Stoccarda. L’offerta fieristica di Stoc-carda è stata completata da servizi aziendali, IT, organizzazione e media specifici di settore. Infatti, la comuni-cazione, l’IT aziendale e l’ottimizza-zione dei processi interni rivestono un ruolo importante nel miglioramen-to delle capacità concorrenziali e ser-vono ad accrescere la produttività delle aziende.I forum sulle tendenze della panet-teria e della pasticceria, organizzati dalle rispettive corporazioni regiona-li, hanno rivestito un ruolo importan-te per le idee, i trend innovativi e le informazioni. L’alta qualità delle con-ferenze e le dimostrazioni di panette-ria hanno attirato molti operatori. Nel Forum sulle tendenze della panette-ria i relatori hanno tenuto conferenze di grande interesse. Inoltre sono stati previsti anche eventi dal vivo in due forni, al bar, al banco con gli snack e al caffè con posti a sedere. A questo proposito le dimostrazioni concrete sugli argomenti di settore, le nuove ricette raffinate e le consulenze di economia aziendale dei rappresen-tanti dell’associazione, non hanno mancato di trasmettere conoscenze preziose. Anche il tradizionale pre-mio per le tendenze della südback,

organizzato dalla Messe Stuttgart, è stato conferito in questo forum e quest’anno per ben l’8° volta; esso ha riflettuto gli sviluppi più recenti del settore. Durante il primo giorno della fiera, al Forum sulle tendenze della panetteria sono stati premiati i vin-citori precedentemente scelti da una giuria di specialisti. La giuria era com-posta dai rappresentanti dei partner della südback, dai media specializza-ti e dal settore della panetteria e del-la pasticceria artigianale. Ad essere premiati sono stati gli ultimi sviluppi dei prodotti considerati innovativi per l’aspetto tecnico, il design e l’idea. Gli operatori hanno potuto sperimen-tare i trend e le novità della pastic-ceria artigianale al Forum sulle ten-denze della pasticceria al padiglione 7. Qui i pasticceri professionisti han-no dato nuove ispirazioni con nuove idee e nuove tecniche. I visitatori hanno potuto raccogliere nuove idee per il loro lavoro quotidiano, in parti-colare per il commercio del fuori-ca-sa, sperimentare le nuove tendenze del caffè e le tentazioni di cioccolato. A ciascuna giornata della manifesta-zione, gli apprendisti del 3° anno, dotati di talento, hanno mostrato le loro opere dolciarie; una giuria di esperti ha nominato poi il vincitore della giornata.I quattro vincitori che hanno ottenuto il punteggio maggiore sono andati in finale e i membri della giuria hanno nominato, l’ultimo giorno della fie-ra, un unico vincitore che ha porta-to a casa la coppa Carlo Wildt. Con l’aumento del grado di importanza raggiunto dalle manifestazioni prece-denti, la südback è riuscita a consoli-dare maggiormente la sua posizione diventando una delle piattaforme leader nel campo della panetteria artigianale. In un’atmosfera familia-re essa offre molteplici possibilità di dialogo fra gli esperti; inoltre fornisce informazioni sulle novità e i trend di settore. Dolce o salato che sia – la fiera specializzata di Stoccarda è bra-va in entrambe le cose e anche nel 2013 ha saputo farsi valere.

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F orte interesse e interazio-ne dei visitatori dimostrati dai 4.726 video, 66.802

brochure, 88.704 biglietti da visi-ta aziendali scaricati virtualmente grazie al progetto Contag e a una tecnologia utilizzata per la prima volta in Italia in ambito fieristico. Una scelta sostenibile in perfetta coerenza con il focus dei Saloni.Soddisfazione per il più importan-

te appuntamento biennale dedica-to alle macchine per l’Enologia e l’Imbottigliamento, in esposizione le eccellenze delle tecnologie del mondo vitivinicolo. Cinque giorni in-tensi di formazione e informazione caratterizzati da numerosi incontri di aggiornamento per gli operatori del comparto enologico internazio-nale che hanno riscosso un grande successo di pubblico. Solo il Con-

vegno Internazionale, evento clou della manifestazione, ha visto oltre 3.500 preregistrati.

Significativa e in crescita la presen-za degli operatori e buyer stranieri venuti da tutti i continenti: il 70% dall’Europa, l’11% dall’America, il 14% dall’Asia, il 3% dall’Africa, il 2% dall’Oceania per un totale di visitatori esteri pari al 30% del tota-

SI E’ CONCLUSA A FIERA MILANO RHO L’EDIZIONE 2013 DI SIMEI-ENOVITISConfermata la leadership internazionale della manifestazione nel settore delle tecnologie per il vino

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le ingressi. Dati che confermano la leadership internazionale della ma-nifestazione, punto di riferimento mondiale nel panorama delle fiere dedicate alla filiera del vino, olio e beverage.

“Siamo molto soddisfatti di questa edizione delle due manifestazioni, con la quale abbiamo voluto ricor-dare e celebrare in particolare i 50 anni di storia di SIMEI, che ha confermato la sua forte vocazione all’internazionalizzazione e rappre-sentatività di un comparto che van-ta oggi un valore dell’export pari a 2mld con tassi di incremento a due cifre nell’ultimo decennio e una cre-scita del 14% solo nei primi 7 mesi del 2013 – dichiara Domenico Zo-nin, presidente di Unione Italiana Vini, ente organizzatore di SIMEI-ENOVITIS - Un successo ancora più significativo in previsione dell’Ex-po 2105. Un efficace contributo al posizionamento del settore vino e delle tecnologie ad esso legate per far conoscere l’eccellenza italiana nel mondo. Abbiamo inoltre trattato il tema della sostenibilità, filo con-duttore di SIMEI-ENOVITIS 2013 – continua Zonin - con un Convegno dedicato, sicuramente tra i più qua-lificati in Europa, grazie all’interven-to di numerosi e autorevoli esperti a livello mondiale della comunità scientifica, offrendo risposte con-crete e fattibili alle imprese”.

“Un’edizione da ricordare – affer-ma Francesco Pavanello – direttore generale di Unione Italiana Vini – perché ha segnato un momento di svolta nella propria storia. L’appeal di una fiera si concretizza quando questa sa assumere una seria ri-levanza come momento formativo e informativo, e SIMEI-ENOVITIS 2013 ha dimostrato di saper forni-re strumenti e contenuti utili, favo-rendo non solo le tecnologie ma il modo stesso di fare vino, andando incontro alla domanda e ai nuovi dettami del mercato”.

Inaugurata lo scorso 12 novembre e conclusasi sabato 16, SIMEI-ENO-VITIS ha tenuto infatti nei numeri e affermato il proprio ruolo di unica piattaforma di confronto e punto di riferimento per operatori e impre-se del settore vitivinicolo, fonte di richiamo dei big player internazio-nali.

L’on. Paolo De Castro, parlamenta-re europeo, Presidente della Com-missione Agricoltura e Sviluppo Ru-rale – ospite all’inaugurazione, ha sottolineato quanto il settore agro-alimentare sia oggi il più dinamico, e il vitivinicolo nel 2013 ha rappre-sentato una chiave di successo dell’export generale agroalimen-tare. “La filiera vitivinicola cresce in export, innovazione tecnologica e occupazione. Buona parte dei fondi europei sono dedicati al set-tore agroalimentare, di questi, una buona fetta sono destinati all’Italia. Solo per la promozione del vino e delle tecnologie ad esso riferite nei mercati terzi, sussiste un impor-tante pacchetto di risorse, risposta concreta ai 550 milioni di consu-matori europei del vino”.Numerosi sono stati gli appunta-menti all’interno del ricco calen-dario dell’edizione 2013 di SIMEI-ENOVITIS: conferenze, convegni, momenti di studio e di scambio tra i protagonisti di questo mercato im-portante.

Focus e filo conduttore di entram-bi i Saloni, la sostenibilità di filiera, asset imprescindibile in particolare per il comparto del vino, dalle tec-nologie di produzione al prodotto finito, cui è stato dedicato un Con-vegno internazionale di alto profilo, organizzato da Unione Italiana Vini, della durata di due giorni, dal titolo “Sustainable viticulture and wine production: Steps ahead toward a global and local cross-fertilization”.

Governati da un parterre di esper-ti internazionali di altissimo cali-bro, provenienti sia dalla comunità scientifica che dal mondo della pro-duzione, nel corso delle due gior-nate si sono alternati interessanti panel di discussione che hanno ap-profondito il tema della sostenibilità in vigneto e cantina da tutti i punti di vista, facendo emergere le criti-cità e le opportunità del comparto.

Sono emersi i concetti dell’attendi-bilità degli indicatori di misurazio-ne della sostenibilità, dei diversi interlocutori nella comunicazione inerente la sostenibilità e di come aumentare la sostenibilità. Si è affrontato anche l’importante pro-blema climatico, insistendo sul ne-cessario contenimento dei costi di energia (solo il 70% è utilizzata nel-la refrigerazione) e di un generale cambiamento per la salvaguardia del capitale ambientale. Una serie

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di sfide sono state poi lanciate per ridurre il consumo dell’acqua ed energia nella gestione delle impre-se e dell’utilizzo di pesticidi ed er-bicidi per contribuire ad abbattere l’inquinamento e a vantaggio della biodiversità, e sulla necessaria co-municazione bidirezionale tra gli operatori del settore e della politica ambientale.

Nella mattina del 14 novembre ha avuto luogo anche la prima Conven-tion di Tergeo dove è stata presen-tata in anteprima la Matrice Canti-na Tergeo per l’autovalutazione del grado di sostenibilità, vero cuore del progetto, che consente alle aziende l’autovalutazione. Un mo-dello ispirato da quello californiano che consta di una griglia da ritenere unica ed efficace, in quanto è stata condivisa e partecipata, multidisci-plinare nei contenuti, rivolta ad una base ampia, e infine, che costruisce un link tra gli attori coinvolti e le te-matiche affrontate. In conclusione il modello di autovalutazione aiuta a capire il grado di sostenibilità del-le imprese e di come queste possa-no migliorarsi.

In questo contesto si è ricordato il Forum per la Sostenibilità Ambien-tale del Vino, costituitosi lo scorso 19 febbraio 2013, fortemente volu-to da UIV e Gambero Rosso per ag-gregare le iniziative, fare sistema e lanciare sfide innovative, mettendo in risalto le insidie che portano alla mancanza di regole, di cultura so-stenibile e quindi la necessità di un cambiamento culturale.

Il tema della sostenibilità, che già da anni Unione Italiana Vini sta perse-guendo, si è così ben concretizzato in TERGEO, per la prima volta pre-sentato in plenaria, e proprio duran-te questa manifestazione rivolta a tutti gli operatori e addetti alla filiera del vino, per cui i diretti e unici inter-locutori cui richiedere l’acquisizione e la diffusione di soluzioni, tecno-logiche e gestionali in grado di mi-gliorare la sostenibilità dell’impresa vitivinicola.

In perfetta coerenza a questo filo conduttore, per la prima volta in Ita-lia in un contesto fieristico, è stata adottata una modernissima tecno-logia che rientra nel progetto CON-

TAG e che prevede la rilevazione, dai totem collocati negli stand, di tutti i documenti promozionali, biglietti da visita, depliant, atti di convegni, poi scaricabili dalla propria mail, at-traverso un microchip presente sul portabadge consegnato all’ingresso ad ogni singolo visitatore. Significa-tivi anche in questo senso i nume-ri: 4.726 video, 66.802 brochure, 88.704 biglietti da visita aziendali, segno di una forte richiesta di dati e informazioni da parte di un pubblico qualificato e attivo. Un sistema inno-vativo utile inoltre a tracciare l’effet-tivo passaggio per cui favorendo la corretta misurazione delle visite. Degno di nota la Premiazione In-novation Challenge “Lucio Mastro-berardino”, ad una selezione di imprese appartenenti alla filiera vigneto-cantina e beverage che si sono distinte in innovazione, le cui proposte sono state valutate da un Comitato Tecnico Scientifico com-posto da autorevoli rappresentanti del mondo della viticoltura, dell’e-nologia, della comunità scientifica e delle aziende vitivinicole associate a UIV. Tra gli italiani, dodici ricercatori provenienti da due Centri CRA e da otto università e altrettanti direttori di alcune tra le più importanti impre-se di settore del nostro territorio. Di prestigio anche i membri stranieri tra cui Sakkie Pretorius, Macquarie University di Sydney, Fernando Chi-vite Lopez, ricercatore spagnolo, Cri-stopher Savage, FIVS (USA).

La filiera vitivinicola cresce, quindi, in export, innovazione e attualità, una chiara affermazione del valore di un comparto in crescita, per cui in netta controtendenza, rappresenta-tivo del Made in Italy, ben documen-tato in questo ultimo appuntamento organizzato dalla più antica e rap-presentativa Associazione naziona-le di imprese del settore vitivinicolo che conta oggi circa 500 associati che esprimono il 70% del valore dell’export italiano del comparto.

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U n importante accordo strategico per promuove-re il Made in Italy delle

tecnologie di processo e confezio-namento alimentare e delle bevan-de e per dar vita alla fiera di settore più completa a livello internaziona-le. Sono questi gli obiettivi dell’ac-cordo siglato tra Ucima, (Unione Costruttori Italiani Macchine Au-tomatiche per il Confezionamen-to e l’Imballaggio), l’associazione imprenditoriale che rappresenta i costruttori italiani di macchine au-tomatiche per il confezionamento e l’imballaggio, e Fiere di Parma, il più importante quartiere fieristico italiano specializzato in manifesta-zioni per l’industria alimentare.L’accordo si concretizza nella rea-lizzazione di una nuova manifesta-zione, Food Pack, dedicata al con-fezionamento alimentare e delle bevande che, a partire dalla prossi-ma edizione, in calendario dal 28 al 31 ottobre 2014, affiancherà Cibus Tec. Cibus Tec e Food Pack si candidano pertanto a diventare già nel 2014 la manifestazione più importante al mondo per le tecnologie Made in Italy destinate al food e beverage. La Joint Venture sta valutando un ulteriore accordo con Fiera di Colo-nia, organizzatori di Anuga FoodTec, per condividere progetti di sviluppo internazionale sia per i due storici

appuntamenti di Parma e Colonia sia per nuove iniziative overseas (Brasile, India, ecc.).Le prime attività promozionali di CIBUS TEC & FOOD PACK sarà un road show presso le fiere alimentari di riferimento a livello mondiale in contemporanea con i programmi internazionali di Cibus Tec, una an-teprima all’interno di CIBUS PARMA dal 5 all’8 maggio 2014 e l’avvio di nuove iniziative. Tra queste un importante evento sulla quarta gamma e lo sviluppo del format Market Outlook; attività di business

matching in collaborazione con ICE nei principali mercati obiettivo che offriranno ai produttori di tecnolo-gie alimentari continue opportunità di promozione del proprio business a livello internazionale.“Siamo lieti di aver dato vita a que-sto progetto comune con Fiere di Parma – ha dichiarato Giuseppe Le-sce, Presidente di Ucima – perché Parma è la culla mondiale dei setto-ri alimentare e meccano alimenta-re. Siamo inoltre convinti che Food Pack - utilizzando la piattaforma consolidata di Cibus Tec - rappre-

UCIMA SCEGLIE CIBUS TEC PER DAR VITA A FOOD PACK: NASCE LA PIU’ IMPORTANTE FIERA ITALIANA DEL FOOD PROCESSING E PACKAGINGIn vista anche una possibile alleanza internazionale con Anuga Foodtec di Fiera di Colonia per creare un network internazionale a supporto di espositori e visitatori

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senti la risposta fieristica più ade-guata alle esigenze delle aziende del settore packaging nonché degli operatori esteri e Italiani dell’indu-stria alimentare”.“Cibus Tec e Food Pack propor-ranno nel 2014 un’unica offerta espositiva integrata, centrata sulle tecnologie di trasformazione e con-fezionamento del prodotto alimen-tare e delle bevende – ha spiega-to Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma. E’ la prima edizione che organizziamo in collaborazione con UCIMA ed

il “sentiment” della community è straordinariamente positivo: man-cava una fiera che diventasse una vetrina non solo del processing ma anche del packaging made in Italy. Il modello è quello seguito con suc-cesso per Cibus: focus sui mercati obiettivo degli espositori e solide al-leanze internazionali per sostenere subito e concretamente lo sviluppo del nostro export”.Cibus Tec e Food Pack 2014 si ar-ticoleranno nei seguenti settori espositivi: tecnologie di trasforma-zione del prodotto alimentare (pre-

valentemente rivolte ai settori frut-ta e verdura, latte e derivati, carne e salumi, prodotti ittici, piatti pronti, 4a 5 a e 6 a gamma, prodotti da forno e derivati dai cereali, prodotti dolciari, prodotti surgelati, liquidi e semi-liquidi alimentari), tecnologie e soluzioni di confezionamento, imballaggio, codifica, marcatura, etichettatura, fine linea, movimen-tazione, stoccaggio, tracciabilità, lo-gistica e tecnologie ambientali, so-luzioni per la sicurezza alimentare, automazione, controllo dei processi ed ingredienti.

I CONSUMI DI PVC IN ITALIA NEL 2012In linea con il trend degli altri materiali plastici e non, anche nel 2012 il consumo di PVC polimero è dimi-nuito rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di trasformato pari a circa 660.000 tonnellate. Questa flessione ha interessato più o meno tut-ti i settori applicativi sia del PVC rigido che del PVC plastificato. Questo è quanto emerge dallo studio “Il consumo di PVC in Italia – 2012” re-alizzato da Plastic Consult per conto del PVC Forum Italia.Edilizia e costruzioni continuano ad essere i settori di maggior impiego del PVC con il 32,2% del totale trasformato. La crisi dell’edilizia in Italia ha avuto un impatto negativo sul con-sumo di PVC nelle applicazioni del settore. In aumento invece le esportazioni di PVC com-pounds. Per quanto riguarda l’utilizzo di PVC da riciclo, vista la riduzione dei consumi di PVC vergine, la disponibilità di scarti pre-consumo ha subito nel 2012 una contrazione. Anche la disponibilità e il riciclo di scarti industriali sono diminuiti mentre vi è stato, anche se leggero, un aumento del riciclo di PVC post-consumo.Il totale di PVC riciclato è stato stimato pari a circa 65.000 tonnellate di cui il post consumo si aggira attorno alle 15.000 tonnellate (circa il 25%).Il riciclato da PVC rigido è stato utilizzato, nor-malmente in taglio con resina vergine, per la produzione di tubi (cavidotti, pluviali, sostegni per floricoltura, ecc..), profilati (zoccolini, copri-giunti, angolari per cemento, ecc..) e monofili per spazzole. Per il PVC plastificato, il grosso degli impieghi si registra nella produzione di tubi per giardinaggio con un certo consumo per

membrane impermeabilizzanti e tappetini per auto. Le quantità di PVC trasformato per tipo e tecnologia sono evidenziate in tabella 1, il consumo per settore applicativo è riportato in tabella 2.

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C on oltre 66.000 visitato-ri da 182 Paesi, drinktec 2013, salone internazio-

nale per l’industria delle bevande e degli alimenti liquidi, ha superato tutte le attese, convincendo esposi-tori e visitatori in pari misura. Il teno-re delle dichiarazioni dei 1445 espo-sitori giunti da 77 Paesi è unanime: all’evento principe del settore non si può mancare, drinktec è “the place to be”, il luogo in cui bisogna esserci. Rispetto all’edizione precedente del 2009, drinktec 2013 ha registrato un incremento di presenze del 13 percento. Particolarmente positivo il fatto che anche le PMI tedesche, fra le quali molti birrifici piccolissimi e locali, hanno riscoperto drinktec e trovato la loro collocazione ideale nell’affollatissimo Brauertreffpunkt, il “punto d’incontro dei birrai” nel pa-diglione B1.

Forte incremento dei visitatori da oltremareSotto il profilo dell’internazionalità, drinktec 2013, pur partendo già da livelli molto elevati, è entrato in una nuova dimensione. Il numero dei Paesi di provenienza degli operato-ri è salito da 172 a 182, mentre la quota di visitatori esteri è aumentata dal 57 a oltre il 60 percento. Parti-colarmente evidente l’aumento dei flussi da oltremare, soprattutto Asia e Stati Uniti. I visitatori giapponesi sono raddoppiati, arrivando a 943. Gli Stati Uniti, con 1.550 operatori (+22%) hanno scalato la classifica fino al quarto posto, mentre la Cina è settima con 1.234 visitatori (+57%). Notevole anche il risultato della Tai-landia: 518 visitatori con una cre-scita dell’84 percento. La classifica dei visitatori è guidata dall’Italia con 3.616 presenze. La Russia (1.803)

ha aumentato le visite del 130 per-cento, balzando direttamente al secondo posto. Al terzo posto la Svizzera, con 1.632 visitatori e un incremento del 56 percento. La top-ten è completata da Gran Bretagna, Austria, Olanda, Francia, Belgio e Paesi Bassi. drinktec è quindi, nel vero senso della parola, un evento mondiale, come sottolinea il Dott. Reinhard Pfeiffer , Direttore Genera-le della Fiera di Monaco di Baviera: “Colpisce in particolare che un terzo degli operatori stranieri sia giunto da oltreoceano. Con questi dati drinktec 2013 ha consolidato il suo ruolo di più importante appuntamento mon-diale per l’industria delle bevande.” Moltissimi espositori hanno dichia-rato di aver avviato, concretizzato e persino finalizzato in fiera importanti affari. Dopo anni difficili, la fiera ha dimostrato che il settore è tornato a

IL PRINCIPALE SALONE INTERNAZIONALE DELL’INDUSTRIA DELLE BEVANDE RILANCIA L’INTERO SETTORE

Oltre 66.000 visitatori, in aumento del 13 percento182 Paesi, sempre più internazionaleEspositori unanimi: “drinktec is the place to be”

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crescere, così come la sua propen-sione agli investimenti. Nel sondag-gio fra gli espositori, l’84 percento ha giudicato l’attuale situazione econo-mica del settore “da ottima a buona”, mentre quattro anni fa la percentua-le era solo del 48 percento. Secon-do Volker Kronseder, numero uno di Krones AG e Presidente del Comitato degli Espositori, già le premesse di drinktec 2013 erano promettenti: “L’andamento della domanda aveva alimentato le nostre attese, che han-no trovano conferma!”Richard Clemens, Direttore Generale della VDMA, Divisione macchine per l’industria alimentare e l’imballaggio, sottolinea l’importanza di drinktec per le aziende espositrici: “drinktec è l’appuntamento clou per il mondo delle bevande. Grandi aziende, pic-cole e medie imprese sono state tut-te colpite dalla qualità e dalla quan-tità di operatori qualificati presenti in fiera.”

Un parco macchine spettacolareMolti espositori non hanno badato a spese per allestire stand spettacolari e di grande impatto architettonico. I big del settore si sono presentati con parchi macchine enormi che offriva-no una vera e propria esperienza agli operatori qualificati giunti da ogni parte del mondo. In molti stand sono state proposte anteprime mondia-li. Dietro le porte chiuse, negli uffici degli espositori e nelle VIP Lounge, sono state condotte trattative e per-sino conclusi accordi. I temi principa-li di drinktec 2013 erano il risparmio energetico, la varietà, la flessibilità e la sicurezza. Al centro dell’attenzio-ne soluzioni per l’ottimizzazione dei processi concepite nell’ottica della sostenibilità ambientale e della ridu-zione dei costi. Particolare interesse hanno riscosso le tecnologie innova-tive per il packaging, che ormai pos-sono praticamente fare a meno del materiale da imballaggio. Un altro tema di tendenza è la stampa digita-le diretta delle bottiglie.Clienti meravigliati: interesse

da tutto il mondoMoltissimi espositori hanno espres-so giudizi euforici sull’andamento del salone. In particolare è stata sottoli-neata la qualità dei visitatori e l’in-ternazionalità del pubblico. Il nume-ro uno di KHS, Matthias Niemeyer, ha incontrato “clienti meravigliati” e “operatori interessati da tutto il mondo”. Oliver Hoffmann, responsa-bile marketing di Döhler, ha riferito della presenza di “titolari e CEO con le rispettive dirigenze al completo”. Avvio e finalizzazione di affari, così come acquisizione di nuovi contat-ti promettenti: è questo che rende drinktec tanto attraente per gli espo-sitori. Due esempi: Martin Hammer-schmid, amministratore delegato di Gernep, ha “siglato nuovi contratti”, mentre Michael Mäusl, amministra-tore delegato di Hummer Werbung, ha ricevuto “richieste da molti nuovi

clienti”. E perché un’impresa coma Lindr, della Repubblica Ceca, ha scelto di partecipare a drinktec per la prima volta? “Perché vogliamo es-sere dove sono tutti i nostri clienti e vogliamo acquisire nuovi clienti,” ha dichiarato il direttore generale Mar-tin Hladik.

Giudizi eccellenti da parte di espositori e visitatori La soddisfazione di espositori e visi-tatori si è rispecchiata nei sondaggi condotti dall’istituto TNS Infratest. I giudizi saranno difficilmente supera-bili. L’89% degli espositori e quasi tut-ti i visitatori (98%) hanno assegnato alla manifestazione un voto da “otti-mo a buono”. I giudizi migliori da par-te degli espositori sono andati alla qualità (92% “da ottimo a buono”) e all’internazionalità (94% “da ottimo a buono”) degli operatori. Sulla valuta-

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zione della situazione economica, il 62 percento degli espositori prevede un ulteriore miglioramento nel pros-simo periodo. Anche i visitatori han-no assegnato a drinktec 2013 voti eccellenti praticamente sotto ogni aspetto. Quasi tutti i visitatori (97%) hanno giudicato la completezza e l’ampiezza dell’offerta e le categorie di espositori da “ottimo a buono”. Il 97 percento è riuscito a definire gli investimenti previsti alla vigilia, l’89 percento ha trovato le novità che cer-cava. Anche il programma collaterale è stato apprezzato, con valutazioni “da ottimo a buono” per il 90 percen-to dei visitatori.

Grande risonanza per la Innova-tion Flow LoungeIl ricco programma collaterale di drin-ktec 2013 ha avuto grande riscontro fra i visitatori. Accoglienza straordi-naria soprattutto per la nuova Inno-vation Flow Lounge, che ha ospitato circa 800 visitatori. I temi del marke-ting hanno così trovato per la prima volta uno spazio dedicato all’interno di drinktec. Alla lounge sono giun-ti anche moltissimi addetti di altre funzioni aziendali, per informarsi su-gli ultimi sviluppi del marketing per le bevande e per confrontarsi con gli esperti. Al tavolo dei relatori del-la lounge, il “Talking Table”, si sono avvicendati nomi di spicco del mon-do delle bevande e del marketing. I birrai Georg Schneider e Jeff Maisel hanno discusso con altri esperti del boom delle birre artigianali. Jorge Grabmeier di Becker´s Bester e Nils Lorbeer di Campari hanno par-tecipato al dibattito su “Qualcosa di buono in più: promozioni con aggiun-te invece di sconti”. Anche il tema della Packaging Intelligence ha riu-nito esperti di alto profilo, fra i quali Geert Marsé di Coca Cola e Myriam Shingleton di Carlsberg. Secondo Petra Westphal, Project Manager di drinktec per Messe Messe München, con la Innovation Flow Lounge è sta-ta realizzata una piattaforma unica nel suo genere: “La grande risposta

a questo nuovo progetto ha sorpre-so anche noi. Molti relatori e visita-tori della lounge hanno accolto con favore l’idea di promuovere il dialogo fra marketing e tecnologia. Abbiamo fatto centro e svilupperemo ulterior-mente questa iniziativa in vista di drinktec 2017.”

Il programma collaterale ha avu-to altri eventi di grande richiamo.› La nomina del nuovo campione del mondo dei sommelier della birra. Oliver Wesseloh, “birraio creativo” di Amburgo, si è affermato in finale contro cinque avversari. Al secondo posto l’americano Don Lindsay, da-vanti alla brasiliana Tatiana Spogis.› La degustazione delle migliori birre del concorso European Beer Star. Fra oltre 1.500 birre candidate da tutto il mondo, 51 hanno ottenuto l’ambita medaglia d’oro. Il birrificio di maggior successo è statunitense: la Firesto-ne Walker Brewery di Paso Robles si è aggiudicata quattro medaglie d’o-ro, fra le quali l’ambita “Consumers’ Favourite”, la birra scelta dai visita-tori fra tutte le medaglie d’oro. Fra i birrifici tedeschi, il risultato migliore è stato ottenuto dalla Brauhaus Rie-gele di Augsburg (Augusta) con due ori e tre argenti. › Le presentazioni del drinktec-Forum. Esperti indipendenti hanno discusso, fra le varie cose, dell’arte birraria del futuro. Gli altri argomenti sono stati imballaggio, alimentazio-ne, igiene e qualità dei prodotti. Nelle

cinque giornate di fiera, oltre duemila visitatori hanno colto l’opportunità di aggiornarsi sui temi futuri dell’indu-stria delle bevande e del liquid food.› L’assegnazione dei Beverage Inno-vation Award, con 27 premi in sei ca-tegorie. Il prestigioso riconoscimento “Best environmental sustainability initiative” è andato all’azienda greca Frigoglass per il suo “Solar Ice Cold Merchandiser”. › La birra di drinktec, “Orange Spi-rit”, che i visitatori hanno potuto as-saggiare nell’area Brauer-Treffpunkt allestita dall’associazione dei birrifici bavaresi. La degustazione delle bir-re artigianali americane nella Craft Brewers Lounge della US Brewer As-sociation.

Successo per oils+fatsIn contemporanea con drinktec 2013 si è svolto oils+fats, salone interna-zionale di tecnologie e commercio di oli e sostanze grasse. Le sinergie con drinktec riguardano soprattutto l’ambito del liquid food, dove spesso si utilizzano macchine e componenti simili. 47 espositori da 16 Paesi han-no occupato circa 3.000 metri qua-drati nel padiglione B0, apprezzando la professionalità e l’internazionalità dei visitatori. Il salone oils+fats ha così consolidato il suo ruolo di unica piattaforma di business internazio-nale del settore. La particolarità di questa edizione è stata la presenta-zione di grandi macchine da parte di molti espositori.

DRINKTEC COM. CHIUSURA RA 5/13.indd 5 24/09/13 10.51

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SIGEP19-23/01/2013RIMINISalone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianaliInternational exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery

ENOLITECH 7-10/04/2013 VERONASalone Internazionale delle tecniche per la Viticultura, l’Enologia e delle tecnologie Olivicole e OlearieInternational Exhibition of Technolo-gies for Viticulture, Oenology and Technologies for Olive Growing and Oil Production

ENOMAQ 12-15/02/2013 ZARAGOZASalone Internazionale del Macchinario ed Attrezzature per Cantine e Imbottigliamento International Exhibition of Machinery and Equipment Winery and Bottling

INTERVITIS INTERFRUCTA 24-27/04/2013 STOCCARDAFiera internazionale delle tecnologie per vino, frutta e succhi di frutta Technology fair for wine, fruit and fruit juices

IFFA4-9/05/2013FRANCOFORTEManifestazione Internazionale sulletecnologie per l’industria della carne International Trade Fair for the meatprocessing industry

SPS/IPC/DRIVES/ITALIA21-23/05/2013PARMASalone delle Tecnologie per l’Automazione IndustrialeTrade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector

PULIRE 21-23/05/2013 VERONAMostra internazionale delle produzioni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene

PACKOLOGY11-14/06/2013RIMINISalone delle tecnologie per il packaging e il processingExhibition of Technology for Packaging and Processing

SNACKEX12-13/06/2013GOTHENBURGFiera internazionale & congresso sull’industria degli snack, salatini, nocciolineInternational Trade Fair & Congress for Savoury Snacks and Nut

DRINKTEC INTERBRAU 16-21/09/2013MONACOSalone Internazionale della tecnolo-gia per l’industria delle bevande International Show for the Beverage Industry Technologies

FACHPACK 24-26/09/2013NUERNBERGSalone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions

PACK EXPO 23-25/9/2013LAS VEGAS Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio International Packaging Trade Fair

MACFRUT25-27/09/2013CESENAMostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticolaInternational Exhibition of Machinery and equipment for the Fruit and Vegetable processing

FIERE - EXHIBITIONS Выставки china east europe meeting • events • fairs

congressi

russia middle east • asia семинары • china • asia • middle east • east europe

FIERE EU- RA_2013.indd 1 10/12/13 11.51

ANUGA05-09/10/2013COLONIASalone Internazionale delle tecnolo-gie alimentari e delle bevande International exhibition of food and beverages

IBIE 06-09/10/2013LAS VEGASSalone Internazionale per l’industria della panificazione e della pasticceria International Fair for the bakery and confectionery Industry

HOST 18-22/10/2013MILANOSalone tecnologico per la panificazi-one e la produzione di pasta e pizza show for bakery and fresh pasta and pizza industry

PROCESS EXPO03-06/11/2013CHICAGOSalone Internazionale delle tecnolo-gie alimentari e delle bevandeInternational food and beverage technology exhibition

SIMEI12-16/11/2013MILANOFiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamentoInternational exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry

FRUITLOGISTICA05-07/01/2014BERLINOSalone Internazionale di frutta e verduraInternational fair for fruit and veg-etables

SIGEP19-22/01/2014RIMINISalone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianaliInternational exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery

ISM26-29/01/2014COLONIASalone internazionale dei prodotti dolciariInternational exhibition about confec-tionery

EUROPAIN08-12/03/2014PARIGISalone Internazionale sulla tec-nologia per la panificazione e la pasticceria International Show for the Bakery and Confectionery Industry

PABOGEL23-26/03/2014 ROMAFiera sulle attrezzature, macchine, ingredienti, formazione, arredi etc. dedicati al food ed alla ristorazioneExhibitions about raw materials, plant, furnishing and fittings for the artisan gelato, bakery, pizzerias and restaurants

ALIMENTARIA31/03-03/04/2014 BARCELLONAFiera internazionale sull’industria alimentareInternational show about food industry

VINITALY06-09/04/2014 VERONASalone internazionale sui vini e i liquori e le tecnologie per produrliInternational exhibition on wines and liqueurs and technologies

PIZZA WORLD07-09/04/2014 PARMAManifestazione su prodotti, tecnologie e servizi dedicati al mondo delle pizzerieExhbition on products, technologies and services completely dedicated to independent and chain pizze-rias

CIBUS05-08/05/2014 PARMASalone Internazionale del prodotto alimentareInternational food exhibition

INTERPACK08-14/05/2014DÜSSELDORFFiera della tecnologia per imballaggio, confezionamento, panificazione, pasticceria Technology fair for packaging, packing, bakery, pastry

SPS/IPC/DRIVES/ITALIA20-22/05/2014PARMASalone delle Tecnologie perl’Automazione IndustrialeTrade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector

INTERMOPRO21-23/09/2014 DÜSSELDORFFiere internazionali per i prodotti lattiero-caseari, alimenti surgelati, gelati, tecnologia, carne e salsicciainternational trade fairs for dairy prod-ucts, frozen food, ice cream, technol-ogy, meat and sausage

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MACFRUT25-27/09/2014CESENAMostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticolaInternational exhibition of machinery and equipment for the fruit and vegetable processing

INTERSICOP01-05/10/2014 MADRIDInternational bakery, pastry and related industries showFiera internazionale sula panificazi-one e la pasticceria

IPA-SIAL19-23/10/2014 PARIGIFiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging e del prodotto alimentareInternational exhibition and confer-ence on technologies for food& beverage and food products

CIBUSTEC21-24/10/2014 PARMAFiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging International exhibition and confer-ence on instrumental and process analysis and laboratory technology

PACK EXPO 02-05/11/2014CHICAGO Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio International Packaging Trade Fair

GULFOOD MANUFACTURING09-11/11/2014DUBAIFiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging International exhibition and confer-ence on instrumental and process analysis and laboratory technology

BRAU BEVIALE11-13/11/2014NORIMBERGAFiera su materie prime, tecnologie, logistica e processo per la produzi-one di birra e bevande Fair of raw materials, technologies, logistics for production of beer and soft drinks

EMBALLAGE17-20/11/2014PARIGISalone internazionaledell’imballaggioExhibition about packaging technol-ogy

PROSWEET01-04/02/2015COLONIASalone internazionale dellasubfornitura per l’industria dolciariaThe international supplier fair for theconfectionery industry

ANUGA FOODTEC 24-27/03/2015COLONIASalone Internazionale delle tecnolo-gie alimentari e delle bevandeInternational food and beverage technology exhibition

HISPACK21-24/04/2015 BARCELLONAManifestazione internazionale sumacchine, impianti e tecnologiaper il packagingInternational packaging exhibition

PULIRE 19-21/05/2015 VERONAMostra internazionale delle produzi-oni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene

IPACK-IMA 19-23/05/2015MILANOMostra Internazionale per l’industria del confezionamentoInternational exhibition for the packaging industry

IBA12-17/09/2015MONACOSalone Internazionale per l’ind. dellapanificazione e della pasticceriaInternational fair for the bakery andconfectionery industry

FACKPACK29/09-1/10/2015 NORIMBERGASalone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions

ANUGA10-14/10/2015COLONIASalone Internazionale delle tecnolo-gie alimentari e delle bevande International exhibition of food and beverages

HOST 23-27/10/2015MILANOSalone tecnologico per la panificazi-one e la produzione di pasta e pizza Show for Bakery and Fresh Pasta and Pizza Industry

SIMEINovembre 2015MILANOFiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamentoInternational exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry

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UPAKOVKAUPAK ITALIA29/01/2013- 01/02/2013MOSCASalone Internazionale delle macchine per imballaggioInternational packaging machinery exhibition

SINO-PACK/CHINA DRINKTEC04-06/03/2013GUANGZHOUFiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevandeInternational fair for packaging, packing machines and beverage technology

INTERFOOD 03-05/04/2013S. PIETROBURGOSalone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredientiInternational exhibition for food beverages and ingredients

CHINAPLAS20-23/05/2013GUANGZHOUMostra internazionale sull’industria delle materie plasticheInternational exhibition on plastic and rubber industries

BAKERY CHINA20-22/05/2013SHANGHAIFiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in CinaInternational trade fair for the bakery and confectionery trades in China

MODERN BAKERY24-27/04/2013MOSCASalone internazionale delle attrez-zature per la panetteria e degli ingredienti alimentariInternational trade fair for bakery equipment and food ingredients

ROSUPAK18-21/06/2013MOSCASaloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industrialeInternational food and industry packaging exhibition

PROPACK China 17-19/07/2013SHANGAIMostra internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare e per il confezionamentoInternational exhibition for the food industry and for packaging technologies

BEVTEK & BREWTEK China 17-19/07/2013SHANGAISalone Internazionale della produzione di bevande e della tecnologia per l’imbottigliamentoInternational exhibithion for the beverage production and bottling technology

INPRODMASH10-12/09/2013MOSCAFiera Internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentareInternational specialized trade fair of equipment and technologies for food processing industry

WORLD FOOD MOSCOW16-19/09/2013MOSCASalone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevandeInternational exhibition for food and drink products

AGROPRODMASH07-11/10/2013MOSCASalone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agro-industrialeInternational trade exhibition of machinery and equipment for agroindustrial industry

WORLD FOOD UKRAINE30/10-01/11/2013KIEVSalone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevandeInternational exhibition for food and drink products

UPAKOVKAUPAK ITALIA28-31/01/2014MOSCASalone Internazionale delle macchine per imballaggioInternational packaging machinery exhibition

PRODEXPO10-14/02/2014MOSCAFera internazionale su alimenti, bev-ande e materie prime per alimentiInternational exhibition for food, beverage and food raw materials

SINO-PACK03-05/03/2014GUANGZHOUFiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevandeInternational fair for packaging, packing machines and beverage technology

INTERFOOD 19-21/03/2013S. PIETROBURGOSalone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredientiInternational exhibition for food beverages and ingredients

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VINITALY24-27/03/2014CHENGDU Fiera internazionale su vini e liquoriInternational wine & spirits show

MODERN BAKERY23-26/04/2014MOSCASalone internazionale delle attrez-zature per la panetteria e degli ingredienti alimentariInternational trade fair for bakery equipment and food ingredients

FOODEXPO09-11/04/2014KIEVFiera internazionale per i produttori di alimenti e bevandeInternational trade exhibition on food and beverage producers

CHINAPLAS23-26/04/2014GUANGZHOUMostra internazionale sull’industria delle materie plasticheInternational exhibition on plastic and rubber industries

BAKERY CHINA13-16/05/14SHANGHAIFiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in CinaInternational Trade fair for the bakery and confectionery trades in China

ROSUPAK17-20/06/2014MOSCASaloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industrialeInternational food and industry pack-aging exhibition

PROPACK - BEVTEK China 16-18/07/2014SHANGAIMostra internazionale delle tecnolo-gie per l’industria alimentare e per il confezionamentoInternational exhibition for the food industry and for packaging technologies

INPRODMASH09-11/09/2014MOSCAFiera internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentareInternational specialized trade fair of equipment and technologies for food processing industry

WORLD FOOD MOSCOW15-18/09/2014MOSCASalone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevandeInternational exhibition for food and drink products

AGROPRODMASH06-10/10/2014MOSCASalone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agro-industrialeInternational trade exhibition of machinery and equipment for agroindustrial industry

WORLD FOOD UKRAINE28-30/10/2014KIEVSalone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevandeInternational exhibition for food and drink products

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FIERE RU-12.indd 2 27/11/13 16.10

2G ITALIA SRL77-78Via della Tecnica, 737030 Vago di Lavagno - Verona

AB ENERGY SPA83-84Via Gabriele D’Annunzio, 1625034 Orzinuovi - Brescia

ALLEGRI 54/56Via Venezia, 620099 Sesto San Giovanni - Milano

B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 109Via Sirtori, 13/C20017 Passirana di Rho - Milano

BENEO 40-41Theodor-Heuss-Anlage 1268165 Mannheim - Germania

BIZERBA 52-53/110Via G. Agnesi, 17220033 Desio - Monza & Brianza

BONO ENERGIA SPA79-80Via Resistenza, 1220068 Peschiera Borromeo - Milano

CGM 64Via Lazio, 1 - Zola Predosa 40069 Bologna

CGT 87-88Strada Statale Padana Superiore, 19 20090 Vimodrone - Milano

DANFOSS SRL103-104Corso EnricoTazzoli, 22110137 Torino

ENOVITIS - SIMEI115/117Via S. Vittore Al Teatro, 3 20123 Milano

ERREPAN1-4-5Via Terracini, 4 24047 Treviglio - Bergamo

ETD European Technology Development SRL61/63Via San Donato, 51/A40057 - Granarolo Emilia - Bologna

FIERE DI PARMA SPA 118-119Viale delle Esposizioni, 393A43126 Parma

FT SYSTEM 26Via L. da Vinci, 11729010 Alseno - Piacenza

GENERAL SYSTEM PACK SRL - GSP 45Via Lago di Albano, 8236015 Schio - Vicenza

HELPAN FORNI SRL III COPERTINAVia dell’Elettronica, 20 36016 Thiene - Vicenza

HOERMANN ITALIA SRL76Via G. Di Vittorio, 62 38015 Lavis - Trento

IFP PACKAGING SRL 44Via Lago di Alleghe, 1936015 Schio - Vicenza

IGUS SRL IV COPERTINA - 98/100Via delle Rovedine, 423899 Robbiate - Lecco

ILPA SRL DIV. ILIP 39Via Castelfranco 5240053 Bazzano - Bologna

IMAGE S SRL 92-93Via Tommaso Grossi, 3122066 Mariano Comense - Como

ITALPAN19Via Braglio, 6836010 Schio - Vicenza

LABELPACK SRL34-35Via Ciaikovsky, 29 20092 Cinisello Balsamo Milano

LAWER SPA 14/16Via Amendola, 12/1421013 Cossato - Biella

LINPAC GROUP36-373180 Park Square - Birmingham Business ParkB37 7YN Birmingham - Gran Bretagna

MARKEM IMAJE SRL 48-49Via Marconi, 220090 Assago - Milano

MESSE DUESSELDORF8/11Messeplatz40474 Duesseldorf - Germania

MESSE FRANKFURT ITALIA SRL111-112Via Quintino Sella, 520121 - Milano

MESSE MUENCHEN GMBH120/122Messegelande 81823 - Monaco - Germania

MESSE STUTTGART113-114Am Kochenhof 1670192 - Stoccarda- Germania

METTLER TOLEDO SPA 94-95Via Vialba, 4220026 Novate Milanese - Milano

MG2 SRL 42-43Via del Savena, 1840065 Macine di Pianoro - Bologna

MINI MOTOR SRL60Via E. Fermi, 542011 - Bagnolo in Piano Reggio Emilia

MITSUBISHI ELECTRIC20/22Centro Dir.le Colleoni - Pal. SirioV.le Colleoni, 720864 Agrate Brianza - Milano

OM STILL CARRELLI ELEVATORI SPA 96Via De Gasperi, 720020 Lainate - Milano

OWP OST WEST PARTNER GMBH 23/25Ulmenstraße 52 f90443 Nürnberg - Germania

PARKER HANNIFIN97Via Privata Archimede, 120094 Corsico - Milano

PBI - DANSENSOR ITALIA SRL105Centro Commerciale 43, S. Felice20090 Segrate - Milano

PIGO69/72Via Pontaron, 3036030 Caldogno - Vicenza

RADEMAKER BVII COP - 12-13Plantijnweg 23 - P.O. Box 4164100 AK Culemborg - Olanda

REAL FORNI29Via Casalveghe, 34 37040 Gazzolo d’ Arcole - Verona

ROBATECH ITALIA SRL58-59Via Lepanto, 400 47521 Cesena-Forlì Cesena

SALONI INTERNAZIONALI FRANCESI SRL27Via Caradosso, 1020123Milano

SATO GERMANY GMBH 50-51Via Mazzini, 1222070 Binago - Como

SIEMENS SPA 108Via Archimede 45/4722070 Agrate Brianza - Milano

TECAM SRLI COPERTINA-57Via Cavallotti, 2433170 Pordenone

UNICONFORT SRL89/91Via dell’Industria, 2135018 San Martino di Lupari - Padova

VERIMEC SRL6-7Via M. Serao, 27a20081 Abbiategrasso - Milano

VIESSMANN SRL81-82Via Brennero, 5637026 Pescantina - Verona

WERNER & PFLEIDER ITALIA SRL30-31Palazzo Marco Polo - Il Girasole20084 Lacchiarella - Milano

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